PARROCCHIA SANTA MARGHERITA BULTEI Periodico parrocchiale N.6.giugno.2008 Ascoltami, figlio, e impara la prudenza e sii attento nel tuo cuore alle mie parole. Manifesterò Con esattezza l il mio insegnamento; con cura annunzierò la scienza. Siracide 16,25-25 IN QUESTO NUMERO: • Le parole del Papa • Anche il gruppo educa • Lavori in corso • Educare oggi • I Bambini dicono………. • Ricordiamo Don Pianu • Vita di parrocchia www.santamargheritabultei.it B asterebbero le parole che il Papa ha rivolto alla Diocesi di Roma sul delicato tema dell'EDUCAZIONE per rendere l'idea di quanto sia urgente, pieno di ansie e timori il momento che stiamo vivendo e che il Papa ha definito "emergenza educativa..". E' appunto l'educazione il tema dominante del numero di giugno del nostro giornalino; attraverso alcune testimonianze di alcune insegnanti, e in particolare nei semplici pensieri dei bambini, è contenuta l'idea di fondo del concetto stesso di educazione, che nasce e si sviluppa in un contesto di amore, di stima,di fiducia, e tutto questo non può che scaturire da un'unica sorgente che è la FAMIGLIA, primo e fondamentale nucleo della società; è ovvio che la famiglia dev'essere supportata in questo suo ruolo, non confondibile e non delegabile a niente e a nessuno, da altri soggetti educativi, la società civile, la comunità religiosa, e l'istituzione scolastica. Tutte queste realtà devono creare una sinergia di intenti e di obiettivi volti ad un unico scopo: la crescita integrale della persona. La famiglia non può essere lasciata sola. Ma la famiglia non può,come già detto, delegare a nessuna realtà, per quanto nobile possa essere, la sua funzione, il suo ruolo, senza della quale ogni sforzo sarebbe vano e deludente. Se è un'emergenza, ci coinFesteggiamenti solenni in onore di San Pietro Apostolo: ad uso interno senza scopo di lucro volge tutti.....e TUTTI dobbiamo fare la nostra parte...prima che l'emergenza diventi tragedia..! Don Gianfranco Pala “educare non è mai stato facile e oggi sembra diventare più difficile , di fronte alle troppe incertezze, ai troppi dubbi, alle troppe immagini distorte veicolati anche dai mass media”, “non pochi genitori e insegnanti” ha detto il papa riprendendo gli argomenti della sua lettera, sono tentati di rinunciare al proprio compito e non riescono più nemmeno a comprendere quale sia veramente, l’opera a loro affidata“Troppe incertezze troppi dubbi sono veicolate dai mezzi di informazione sociale”. Diventa difficile proporre alle nuove generazioni qualcosa di valido e di certo delle regole di comportamento e degli obbiettivi per i quali meriti spendere la propria vita. Siamo qui oggi però, anche soprattutto perché ci sentiamo sostenuti da una grande speranza e da una forte fiducia : dalla certezza cioè che quel si, chiaro e definitivo, che Dio in Gesù Cristo ha detto alla famiglia umana vale anche per i nostri ragazzi e giovani, vale per i bambini che oggi si affacciano alla vita” Benedetto XVI • 19 Giugno inizio novena • 28 Giugno vespri solenni • 29 Giugno Santa messa e processione Lavori in corso ANCHE IL GRUPPO EDUCA Se è vero che l’educazione è l’insieme degli insegnamenti che servono a formare il carattere di una persona, soprattutto dei bambini e dei giovani è anche vero che questi non vengono solo dalla famiglia dalla scuola o dalle così dette “agenzie educative“. Uno dei luoghi in cui i giovani si formano ed imparano ad relazionarsi con il mondo è sicuramente il “gruppo” anzi i “gruppi”. Lo stare insieme è per noi crescita continua sia quando stiamo con in nostri amici, sia quando partecipiamo alle attività delle associazioni; come avviene per esempio nel coro parrocchiale. A volte all’interno dei gruppi viviamo difficoltà e dissapori ma quando riusciamo a superarle, ci accorgiamo che queste ci hanno migliorato ed aiutato. Pensandoci bene le stesse cose che ci riescono difficili da accettare se dette dai genitori o dagli adulti in generale, riusciamo spesso a farle nostre se le sperimentiamo all’interno del gruppo. Certo anche i gruppi possono nascondere delle insidie, a volte lo stare insieme diventa “ branco” ed allora nascono atteggiamenti aggressivi ed offensivi nei confronti degli altri perché ci si sente spalleggiati dal “gruppo”. Vorremmo dire ai nostri coetanei che questi sono i gruppi da evitare perché alla lunga non danno niente. Ma per il resto “W i gruppi”, le associazioni è tutto ciò che ci fa stare insieme in allegria come piace a noi. Ilaria Bechere Margherita Bullitta, Serena Falchi, Erica Piredda Proseguono i lavori di rifacimento del manto stradale dello scorrimento veloce che da Alà dei sardi porta alla SS131 bivio Borore. Auspichiamo che il cantiere dell’arteria verso Olbia venga riaperto, e portato a termine nel miglior modo e minor tempo possibili. Considerando che la ,strada aprirebbe nuove opportunità di sviluppo,per il territorio, riducendo la situazione di isolamento delle nostre piccole realtà locali. La redazione Il 31 maggio Maria Chiara Carta e Salvatore Cugusi hanno celebrato il loro matrimonio, da tutti noi un mare di auguri. Educazione e Mass Media Giornali, cartelloni pubblicitari e soprattutto televisione ed internet sono ormai onnipresenti nella vita di tutti noi; ed il loro utilizzo ha semplificato la vita ed il lavoro di molti; ma ha anche imposto nuovi modelli e consumi che spesso ci condizionano. L’ammaliamento dei mass media verso la popolazione (per lo più verso i giovani) è svolto soprattutto dalla TV, “bombardata” da informazioni pubblicitarie e da modelli che affascinano e condizionano il comportamento, oltre che la smania di comprare beni di consumo secondari, non propriamente necessari. Infatti, ragazzi e adolescenti spesso vengono influenzati da clichè offerti ininterrottamente dai mass media. Pensiamo (caso ormai non raro),alla ragazza davanti alla televisione. vede continuamente modelle con un fisico perfetto, le quali sponsorizzano prodotti di bellezza considerati miracolosi. La ragazzina, dopo questa pubblicità si guarderà allo specchio e si vedrà grassa o, per lo meno, non magra come la modella: così inizierà dei processi che a volte portano ad una condizione di anoressia o bulimia; inoltre avrà un desiderio avido di comprare quei dati prodotti, pensando che potrebbero risolvere quei problemi che, in realtà, non aveva. Un altro esempio è quello delle mode: regolarmente, infatti, vediamo adolescenti che vestono capi d’abbigliamento, come le scarpe, tutti uguali, “in massa”. Ma non parlo solo di vestiario, ma anche di abitudini, spesso non molto positive, come il vizio dell’alcool o del fumo; sempre più ragazzi, infatti, seguono questi capricci solo per il gusto di uniformarsi alla massa; naturalmente anche questi due tipi di condizionamento sono dovuti anche ai mass media e ai messaggi che esprimono. Di fronte a questa situazione, che col passare del tempo sta purtroppo degenerando, al punto di portare i giovani a commettere atti impensabili pur di poter far parte di quel “mondo” è la famiglia la prima a dover intervenire riacquistando un dialogo con i propri figli e facendo in modo che siano loro i veri genitori che educano e avviano alla vita i ragazzi e non la tv. “Imedia possono arrecare un grave danno alla famiglia, quando presentano una visione inadeguata o persino distorta della vita, della famiglia stessa, della religione e della morale. Occorre per tanto imparare ad usarli con pazienza e prudenza e questo è un dovere che concerne soprattutto i genitori, responsabili di un’educazione sana ed equilibrata dei figli.”. Giovanni Paolo II maggio 2004. Margherita Apuzzo Educare Il significato originale ed etimologico della parola educazione viene dal latino e-ducere che significa letteralmente condurre fuori, quindi liberare, far venire alla luce qualcosa che è nascosto. Si intende il processo attraverso il quale l’individuo riceve ed impara quelle particolari regole di comportamento che sono condivise dal gruppo familiare e nel più ampio contesto sociale in cui è inserito. Può essere definita anche come l’atto,l’effetto dell’educare o come buona creanza, modo di comportarsi corretto nei rapporti sociali. L’idea deriva dalla filosofia platonico-socratica, secondo la quale imparare altro non è che un “ricordare” dalla nostra passata esistenza,e che tale conoscenza deve essere”condotta fuori”da noi tramite la maieutica, letteralmente arte del far partorire, ovvero condurre fuori, e-ducere.Con Emerson e le scuole a lui ispirate, invece l’educazione si prospetta anzitutto come autoeducazione e come auto coltivazione che dura tutta la vita. In questo senso l’educazione coincide nel guidare e formare qualcuno, specialmente giovani,affinandone e sviluppandone le facoltà intellettuali e le qualità morali. L’educazione va quindi distinta dall’istruzione, intesa come insieme delle tecniche e delle pratiche per mezzo delle quali un individuo viene istruito mediante un insegnamento teorico o tecnico-operativo di nozioni di una disciplina di un arte o di un’ attività. INTERVISTA: I RAGAZZI\E DELLA IV ELEMENTARE ALLA DOMAN- DA:”QUAND’È CHE DEFINISCI UN COMPAGNO EDUCATO?” RISPONDONO: Luca Tanda : quando non bisticcia con nessuno Danila Fois: deve alzare la mano prima di parlare e chiedere le cose educatamente. Non deve urlare, deve chiedere scusa quando offende un compagno,salutare tutta la gente di Bultei e rispettare le persone anziane. Pasqua Satta: non deve picchiare ,non deve ridere di quello che dicono gli altri ma rispettare i compagni e le cose. Maria Agostina Brianda:quando non fa arrabbiare gli altri compagni e le maestre, quando fa i compiti , non spinge , non fa cadere i compagni, non fa i dispetti e ascolta i consigli delle maestre e dei genitori. Simone Saba : quando alza la mano prima di parlare e chiede il permesso per chiedere qualcosa. Antonella Fenu: quando fa da bravo ,risponde correttamente e non dice bugie. Martina Falchi: quando si comporta bene ,non fa dispetti , non fa scherzi troppo brutti e non si intromette negli affari degli altri. Giulia Virdis: quando fa da bravo, rispetta gli altri e non picchia i compagni. Gian Luca Manzoni: quando chiede le cose per favore e non le prende senza permesso,quando non bisticcia e non dice parolacce. Si è costituito il nuovo gruppo di animazione missionaria ,ne fanno parte: Carta Antonella (responsabile) ,Apuzzo Margherita, Falchi Serena, Piredda Erica, Bullita Margherita, Bechere Antonella, Becchere Ilaria, Fois Sebastiana, Camboni Maria Rosaria, Cherchi Francesca,Tanda Pina, Tanda Margherita, Virdis Domenica, Paoni Fannj, Massone Margherita. Socie onorarie : Sanna Sebastiana, Cossu Giuseppina. A tutte buon lavoro Famiglia e scuola : pensieri dei bambini della prima elementare…. Andare a scuola… Andare a scuola è bello perché imparo tante cose. A scuola gioco con gli amici. A scuola ho imparato a leggere e a scrivere. La mia famiglia Nella mia famiglia siamo in cinque: io, mamma, babbo, Alessandro e Serena. Io sono la più piccola di casa. La famiglia è molto importante. Io sono molto fortunata ad avere una famiglia perché alcuni bambini non ne hanno. Ludovica Falchi Danilo Mameli Mi da calore La mia famiglia mi vuole bello. La mia famiglia mi vuole bene La mia famiglia è felice e mi da calore. La mia famiglia mi porta al mare .La mia famiglia mi accontenta. La mia famiglia è composta da mamma babbo ed io Paolo Tanda I bambini della I° elementare Mi vogliono bene La mia famiglia è bella perché mi vogliono tutti bene. Con i miei genitori vado in giro e mi diverto. Vado sempre a casa dei miei nonni e mi diverto. Maria Francesca Falchi A scuola mi diverto….. A me piace la scuola perché si imparano tante cose. Io a scuola mi diverto a giocare con i miei amici e le maestre. Gian Pietro Dessena Mi diverto A scuola mi diverto tanto con i miei compagni. Mi piace la scuola perché imparo tante cose. Nella mia scuola ci sono tanti compagni e tante maestre Iofia Tappo e Mussitta….. A me piace la scuola perché mi diverte imparare tante cose, stare con i miei compagni e le mie maestre. Mi piace stare a casa con mamma e babbo e giocare in giardino con Tappo e Mussitta Giuseppe Falchi Sofia Campus Maestra ti voglio bene A scuola abbiamo imparato la matematica. I miei amici sono bravi. Io alla maestra le voglio bene e lei vuole che io scriva Mio padre In famiglia siamo in quattro: mamma, babbo, Tore ed io. Ci divertiamo molto. La mia famiglia è bella ed è sempre con me. È bello stare sempre in famiglia. Mi piace andare al mare con i miei familiari. Con mio padre facciamo tanti giochi quando siamo in acqua Antonella Sanna Nicolò Carta Che bello siamo tanti……….. La mia famiglia è molto bella, siamo cinque figli, una mamma e un babbo. Siamo tre maschi e due femmine io mi chiamo Davide i miei fratelli sono Giambattista e Stefano e le mie sorelle Francesca e Piera. Mio babbo si chiama Mattia e mia mamma Nicoletta, io voglio bene a tutta la mia famiglia. Davide Fadda Babbo ti adoro….. Io sono Mariantonietta Masala e la mia famiglia e composta da mamma e babbo che io adoro tanto, con la mia mamma studiamo insieme, giochiamo e ci divertiamo tanto. Con mio babbo invece vado in giro e facciamo insieme l ’orto in campagna Io Papà e la moto Mi piace molto andare a scuola e fare i compiti. Mi piace andare in moto con Papà e lui mi accontenta perché sono bravo. Andrea Ruiu Mariantonietta Masala La scuola grande…….. La scuola è molto grande, mi piace molto perché imparo tante cose , gioco con i compagni, ci sono tante maestre tutte molto brave anche se certe volte gridano Francesco Mulas Tanta ma tanta pazienza Io a scuola sto bene perché con i miei compagni impariamo tante cose. Le nostre maestre sono molto brave e hanno tanta ma tanta pazienza. La scuola è molto importante perché ci insegna a stare tutti insieme e a rispettarci l ’uno con l ’altro Paola Fenu Educare oggi............. L’approssimarsi di ciò che è ineluttabile, come la conclusione di un ciclo scolastico porta con se un velo di malinconia e tristezza. In questi cinque anni di lavoro e collaborazione, mi sono sempre sentita parte integrante dell’istituzione Scuola, non solo come educatrice, ma anche come persona. Sono stati anni di intenso lavoro; ho chiuso un ciclo e sono felice e orgogliosa di aver dato con la mia presenza conti- Ecco I bambini della scuola materna che si preparano ad entrare alla prima elementare salutano maestra Mena Tanda maestra Pasquina Foddis e maestra Lucia Bulla nuità e stabilita ai “mie bambini”. Sono stati anche anni di soddisfazioni, aspettative e intensa felicità emotiva. Il ruolo dell’insegnante, lungi dall’essere concepito solo come dispensatore di nozioni, è oggi e deve esserlo più che mai anche quello di guida e fulcro delle nuove generazioni, cittadini del nostro futuro. Una figura di questo tipo è incoronata nel concetto e nella specificità della parola “MAESTRO”. Spero di essere stata all’altezza di questo compito e mi auguro di aver lasciato ai miei alunni i buoni propositi per un proficuo avvenire scolastico. IL dirigente scolastico e le insegnanti della scuola primaria di Bultei, attraverso le pagine del giornalino, ringraziano il sindaco e gli amministratori comunali per aver provveduto con sollecitudine alle esigenze della scuola. Maesta Germana Ciancilla I ragazzi della V° elementare che a settembre entrano in prima Media salutano, maestra Germana Ciancilla, maestra Tonina Leoni, maestra Francesca Cabigliera, maestra Vanessa Canu Salutiamo e ringraziamo per il lavoro al servizio dei bambini, svolto in questi anni, le Maestre Antonietta Seu, Lidia Manca e Giovanna Cossu che quest’anno vanno in pensione In bocca al lupo ai ragazzi della terza media, che sono sotto esame proprio in questi giorni Ricordiamo Don Sebastiano Pianu UN PRETE FINALMENTE…….! FINALMENTE SI AVVERA UN SOGNO! A MORTE DI DON 38 ANNI DALLA PIANU VIENE RICORDATO CON LA DEDICA DEI SALONI PARROCCHIALI, UN SACERDOTE CHE HA LASCIATO IL SEGNO PROFONDO NELLA FORMAZIONE DI TANTI BULTEINI Perché a Don Pianu? Chi era? Che cosa ha fatto? Giovane sacerdote viene mandato come vice parroco,in sostituzione di un altro sacerdote suo compaesano Don Garau il quale aveva iniziato l’attività della “sala”. Veniva da famiglia umile, di quell’umiltà fece la bandiera del suo fare. Don Pianu mentre firma dopo il matrimonio Sempre pronto ed attento alle necessità del prossimo non negava aiuto a del fratello chiunque si rivolgesse a lui. Dotato di grande sensibilità, intuiva spesso le necessità, i desideri, le aspirazioni delle persone che incontrava. A questo proposito molte giovani studentesse (fumatrici clandestine) che frequentavano la “sala” trovavano in caso di necessità un aiuto nello studio, ricevendo spesso dal Sacerdote anche il dono di qualche sigaretta, accompagnata da un sorriso di complicità e dalle parole ”ricordati però che il fumo fa male”. Non posso far a meno di ricordare quel andirivieni di persone nello stanzino trasformato da Lui come ufficio di Patronato ACLI e di direzione dell’Azione Cattolica; i suoi frequenti viaggi a Sassari per il disbrigo di pratiche pensionistiche, avviamento al lavoro, alla carriera militare, ecc. La sala era diventata con Lui il centro di aggregazione, di svago, di cultura del paese. I giochi, il cinema, la lettura, lo sport, la politica, gli avvenimenti che accadevano nel territorio tutto raccontato nel giornalino da lui creato “CRONACHE DEL GOCEANO”,senza però trascurare tutte le funzioni e le manifestazioni religiose, compresi anche i momenti luttuosi coinvolgendo famiglia, adulti, giovani e ragazzi. Tutto teso ad un unico obbiettivo educare alla fraternità per superare tutte le difficoltà. Era un vulcano di idee e di sogni alcuni realizzati altri rimasti tali, perché in quella sera del mese di Aprile…….se li è portati via……. con Lui vengono a mancare tutte le attività (Campeggio, cineforum, ecc.) ma soprattutto viene a mancare con il passare del tempo il lavorare in cooperativa, l’orgoglio dei ragazzi, ragazze, giovani, uomini che con Don Pianu avevano collaborato. Oggi quei ragazzi, ragazze diventati uomini e donne padri e madri qualcuno nonno e nonna hanno ancora tante cose da chiedergli, soprattutto non lo hanno dimenticato e Lui non ha dimenticato i suoi parrocchiani, o meglio i suoi ragazzi. M ario Manzoni a Don Sebastiano Pianu. Le motivazioni di questa dedicazione a Don Pianu sono state espresse dal Sindaco Prof. Fenu, dal Prof Mario Manzoni e dal Parroco durante i loro interventi. Sono state evidenziate in modo particolare le virtù umane di questo sacerdote, povero, umile e disponibile. La sua opera è ancora viva nel ricordo di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per la sua instancabile e frenetica attività, a favore soprattutto dei giovani. Significativa e commovente la presenza dei familiari, e di tanti amici pro- Inaugurazione saloni parrocchiali Domenca 25 maggio, subito dopo la processione del Corpus Domini, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dei saloni parrocchiali, che sono stati dedicati Prima messa di Don Pianu venienti da Bono, paese natale di Don Pianu, tra cui il Sindaco Piero Molotzu e Don Garau. A conclusione degli interventi, il Sindaco e il Parroco hanno scoperto la lapide, posta al lato dell’ingresso dei saloni, realizzata e offerta da Gianni Deledda. Il comitato dei “Ragazzi di don Pianu” costituitosi per l’occasione, ha offerto un fraterno rinfresco a tutti i presenti, concludendo cosi una giornata indimenticabile, che rimarrà nel cuore della comunità di Bultei e di quanti hanno conosciuto e amato Don Pianu. Sabato 24 maggio, nella nostra parrocchia Mons. Sergio Pintor ha amministrato il Sacramento della Cresima a: BENVENUTA Aurora Bichiri Auguri alla neo mamma Lucia Mossa e babbo Antonello Teresa Campanile Giovanni Carta, Carboni Alice, Pasquale Carta, Francesco e Roberto Correddu, Gianni Deledda, Manuela Denti, Piera Fadda, Piero Fois, Giulio Mavuli, Nicola Mugoni, Mino Orritos, Roberta Usai, Giovanni Falchi, Gian Paolo Demurtas ,Cristian Cappai. Vittorio Soro Domenica 25 maggio,solennità del Corpus Domini, si è svolta la tradizionale processione che si è snodata con solennità nelle vie del nostro paese, scandita dai tradizionali altarini addobbati a festa. Hanno partecipato anche alcuni cavalieri locali in costume tradizionale che hanno aperto la processione con ordine, nel rispetto del momento di preghiera che la comunità stava vivendo. La bellissima infiorata sopra fotografata, che non tutti hanno potuto ammirare perché spazzata via dal vento, è stata realizzata dal Parroco ed alcuni volontari. Venerdì 30 maggio, una fiaccolata ha concluso il mese Mariano, in quell’occasione è stata riportata la statua della Madonna Assunta (dormiente), dalla chiesetta dell’Altura, alla Chiesa Parrocchiale,dove è stata esposta definitivamente alla venerazione dei fedeli. Alla fiaccolata ha partecipato anche don Roberto Arcadu, che insieme al parroco ha guidato la preghiera e i canti. Un particolare ringraziamento alla famiglia Dettori\Bosa per avere offerto il nuovo vestito della Madonna, le immaginette distribuite a tutte le famiglie . Un momento di fraternità ha concluso la serata. FINALMENTE… ……...è stato ria perto il sito della parro cchia ,ancora pi ù bello……….. è stato arricchito di nuov e immagini; vi ricordiam o che l’indirizzo è : WWW. santamar gheritabultei.it La redazione : tiragio il raggiunto la mese di mag Abbbiamo l a D … … anche 30 copie lori grazie co a tura di nr 2 o at p sentito alino è stam e ci ha con ch nostro giorn le a n u m o ricordare trazione co te. Vogliam all’amminis n a p m a st a loro lla nuov ibuire con i tr n co l’utilizzo de ro se oles loroso ori che se v zione, un ca a d re a tutti i lett la al i no rivolgers scritti posso i voi . grazie a tutt Don Gianfranco Pala, Margherita Apuzzo, Margherita Bechere Barbara Demurtas, Margherita Massone, Emanuela Saba, Pina Sechi. Hanno collaborato : I bambini della I° elementare Maestra Germana Ciancilla Ilaria Bechere Margherita Bullitta, Serena Falchi, Erica Piredda Le insegnanti della scuola primaria