ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
l’invidia è come un cancro per le ossa» (Prv
14,30). Dobbiamo chiedere a Dio che ci liberi
da questo vizio che disgrega l’anima e il
corpo.
Invidia 1
di monsignor Gianfranco Ravasi
«Ecco un invidioso: non augurategli di
avere dei figli; sarebbe geloso di loro
perché non può avere la loro età».
Così scriveva nella GAIA SCIENZA il
filosofo Nietzsche (1844-1900), definendo in
modo paradossale (ma non troppo) quel vizio
vorace che è l’invidia.
Essa è una vera e
propria malattia che si
riverbera sul paziente
travolgendolo,
impedendogli la pace,
rendendolo
acre
e
cattivo ma soprattutto
infelice. Egli è pronto a
tutto, ricorre solitamente
alla calunnia ma il suo
cervello in fiamme
sogna anche delitti più
terribili per l’oscuro
oggetto
della
sua
gelosia: lo sogna morto,
colpito da un ictus,
ridotto alla più nera
umiliazione.
Si compie nell’invidioso la famosa legge
detta della “nemesi immanente”: il suo stesso
peccato contiene in sé la condanna. Cervantes,
proprio nel suo capolavoro, il DON
CHISCIOTTE, esclamava: «O invidia, radice di
mali infiniti, verme roditore di tutte le virtù!».
Purtroppo uno schizzo di invidia colpisce
l’anima di tutti. Così, è facile stare vicino,
consolare, piangere con un amico in disgrazia:
lo si fa con sincerità e passione.
Ma non so se è altrettanto facile
condividere nella gioia e nella festa assoluta il
successo e il trionfo dello stesso amico. Pur
combattendola, l’invidia ritorna sempre ad
agitarsi nel cuore. Nei NUOVI RACCONTI
ROMANI Moravia osservava: «L’invidia è
come una palla di gomma che più la spingi
sotto e più ti torna a galla».
Perciò, non bisogna mai abbassare la
guardia e ricordare le parole della Bibbia:
«Un cuore sereno è vita per tutto il corpo,
Annunciamo
Il sacro Tempo di Avvento è alle porte e
iniziano i preparativi per festeggiare il Natale.
Il mistero dell’Incarnazione si apre alla nostra
meditazione e ricomprensione ogni anno con
il Natale. È il richiamo della Parola della
Liturgia, la voce dei Profeti e degli scritti
antichi, riletti proprio alla luce di Gesù Cristo.
Ogni frammento ritrovato nei testi del Primo
Testamento che ci riporta al Messia diventa
come il fuoco di una stella che cerca di
indicarci il cuore di questo grande mistero.
Nel Vangelo di san Luca è riportato quanto
accadde prima della Nascita di Gesù e tutto il
contesto sembra quasi un ponte tra la
promessa di Dio e la storia che vive una
promessa che si avvera. Tutto è annunciato. Il
mistero dell’annuncio è contemplato in uno
dei quadri più conosciuti del Vangelo:
l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a
Maria.
È
un
brano
da
meditare
profondamente in questo anno pastorale dove
l’annuncio del Vangelo è posto al centro.
L’Avvento, potremmo dire, è la scuola di
coloro che vogliono rispondere con
entusiasmo all’invito alla missione che il
nostro Arcivescovo ha rivolto a tutti noi. Ci
facciamo discepoli dell’annuncio e quindi
prima di tutto ascoltatori. Stiamo davanti
all’annuncio che giunge dal Signore, lo
rileggiamo nelle pagine delle Sacre Scritture,
lo celebriamo nell’Eucaristia, lo viviamo nel
tempo liturgico, lo sentiamo vicino alla nostra
esistenza, sempre così bisognosa di buone
notizie.
Attendiamo e guadiamo il meraviglioso
capolavoro dell’annuncio di Dio. Il silenzio in
questi casi è indispensabile. Come possiamo
giungere pronti a contemplare il Bambino
Gesù se non abbiamo il coraggio di far tacere
il rumore che assedia spesso la nostra vita
quotidiana?
Il silenzio è il primo insegnamento
dell’annuncio: tutto è in silenzio per cogliere
il tesoro della sua Parola di salvezza, per
sentire ogni suo sospiro, per non perdere un
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Tratto da MATTUTINO, su Avvenire del 28 Giugno
2002, pag. 1
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Buon cammino d’Avvento!!!
istante di quel momento unico in cui cambiò
la storia del mondo per sempre. Stiamo in
silenzio e dilatiamo il cuore: non vorremmo
perdere neanche una parola, uno sguardo, la
memoria deve raccogliere tutto. Sappiamo
benissimo che ogni anno avremo questa
occasione di riflessione, ma ogni anno
vorremmo viverlo come se fossa l’unico, il
più prezioso, quello che può cambiare il corso
della nostra storia personale.
Forse siamo assetati di scelte che diano
senso alla nostra vita o vorremmo uscire da
una ormai pesante indecisione. Forse, al
contrario, vorremmo riconfermare la forza e
l’entusiasmo di una scelta già fatta… Tante
possono essere le nostre personali condizioni
di ascolto, ma in tutte possiamo notare una
costante: un forte desiderio di verità.
L’annuncio che attendiamo è quello che porta
la verità, che ci dica il vero della storia, della
fatica, della costanza, della perseveranza,
della nostra vita personale e delle sorti del
mondo. Non facciamoci ingannare dalla
superficialità, dalla sensazione di avere molto
tempo davanti a noi: questo è il momento di
ascoltare, da quel consumismo delle
esperienza che ci fa bruciare tutto in poco
tempo e ci fa sempre sentire una sensazione
infinita di vuoto. Lasciamo che l’annuncio ci
incontri, ci trovi in silenzio, muova il nostro
cuore all’ascolto e al sì, proprio come Maria,
la prima che accogliendo l’annuncio si fece
Missionaria.
dell’annuncio perché la missione sia autentica
e dia frutti.
Il tempo di Avvento custodisce un tesoro:
che il Signore insegni a tutti noi la gioia di
accogliere il suo santo annuncio per trovarci
degni di essere un giorno annunciatori del suo
Vangelo.
Isa Santambrogio
Grazie a…
Anche se in ritardo (e di questo chiediamo
perdono!!!) vogliamo rendere
grazie alla FALEGNAMERIA COMI e alla
FALEGNAMERIA MARIANI per aver
regalato le bacheche all’esterno del bar
dell’Oratorio San Filippo Neri e all’interno
del
nuovo
saloncino
dell’Oratorio
Sant’Agnese. Grazie!
pubblicamente
Grazie a…
Vogliamo
rendere
grazie
la
CARTOLERIA CATTANEO per aver
regalato il materiale usato durante le
esperienze estive di vita comunitaria per
adolescenti e preadolescenti nello scorso
Luglio. Grazie!
Pasturo 2003:
“l’arma della preghiera”
Domenica 31 Agosto 2003, con il Gruppo
Chierichetti, i nostri genitori e don Donato
siamo partiti per andare a Pasturo. Arrivati a
destinazione gli incaricati ci hanno mostrato
le nostre camere. Noi (DUZZO e CECE)
eravamo nella stanza numero 16 con
Giovanni Spreafico (detto “il Negro”), la nostra
camera era piccola ma confortevole e
comprendeva 3 letti, 3 comodini, 1 citofono, 1
armadio ed un piccolo bagno… di notte c'era
pure un sonnambulo (Giovanni).
Il bar non era molto grande ma era ben
fornito: coca-cola, aranciata, gelati di tutti i
tipi ecc. Nelle vicinanze c’era una piccola
chiesa dove pregavamo il mattino, il
pomeriggio, la sera…. e la notte (“che
stanchezza”!!!).
Lunedì 1 Settembre dopo i momenti di
preghiera e meditazione siamo andati dove
abita il Parroco di Pasturo ed abbiamo fatto
una partita di calcio, la squadra di Cece ha
Facciamo tutto il possibile per offrire ai
nostri ragazzi, agli adolescenti e ai giovani
che si trovano in Oratorio un punto di
riferimento, un aiuto a farsi discepoli
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Buon cammino d’Avvento!!!
vinto. Appena tornati ci siamo fermati in
chiesa per pregare e successivamente abbiamo
fatto una partita a monopoli.
Martedì 2 Settembre… sveglia alle 7:00.
Abbiamo indossato gli scarponcini e siamo
partiti per la Grigna; dopo 4 ore di duro
cammino siamo arrivati in cima abbiamo
giocato e celebrato la santa Messa.
Mercoledì 3 Settembre. Dopo i vari
momenti di preghiera sono arrivati i nostri
genitori
abbiamo
vissuto
l’ultima
Celebrazione Eucaristica e poi abbiamo
cenato tutti insieme.
Questa esperienza ci ha insegnato che la
vita religiosa è molto impegnativa ma ti aiuta
a crescere secondo l’insegnamento di Gesù.
Davide e Cesare
volta che si consumava il don era sempre
pronto ad accenderne un’altra. Arrivati
all’Oratorio San Filippo Neri il don ha fatto
accendere il braciere a Lorenzo buttandoci la
fiaccola.
La Domenica mattina prima della
Celebrazione Eucaristica, nella chiesa di
Sant’Agata insieme ai nostri genitori, ci siamo
vestiti per la prima volta da chierichetti. Poi
siamo andati in chiesa per la santa Messa che
abbiamo seguito seduti nella prima panca.
Siamo molto felici di essere chierichetti
per poter servire Gesù così da vicino e stare
sull’Altare ci riempi il cuore di gioia.
Speranzosi di poter servire sempre fedeli e
con gioia, ringraziamo il nostro grande Amico
Gesù per questa bella opportunità
Matteo, Endri, Lorenzo
Riflessione sul Sacerdote
Domenica 21 Settembre 2003 alle ore
14:30 gli educatori, i ragazzi e i bambini
dell’Oratorio si sono ritrovati in chiesa
Prepositurale a pregare per le vocazioni
sacerdotali nella Giornata per il Seminario.
Gioia e pace sono state le parole che secondo
me hanno fatto da filo conduttore a questo
momento: la gioia di un Cristo Risorto e vivo
e la pace vera di chi sa di potersi affidare a
quel Gesù che è nostro Amico, Fratello, ma
soprattutto ci ha rivelato il vero Volto di Dio,
il Padre.
Il brano del Vangelo di Giovanni 20,19-22
in cui il Signore dona lo Spirito Santo ai
Discepoli e li manda nel mondo ci ha
introdotto il tema del sacerdozio e ci ha
illuminato circa la figura del sacerdote, uomo
mandato da Dio per portare agli uomini la sua
Parola e il suo stesso Corpo. Don Amintore,
nella sua breve riflessione, ci ha
ricordato quali dovrebbero essere
i tratti che caratterizzano ogni
sacerdote ed ha messo in
evidenza la fortuna che noi
Oggionesi abbiamo ad avere ben
tre sacerdoti sempre disponibili
per un Sacramento o anche solo
per un consiglio.
E da qui penso venga
spontanea una riflessione sui
sacerdoti che il Signore ha posto
Lorenzo, Matteo, Endri
Sabato 20 Settembre noi siamo entrati a far
parte del Gruppo Chierichetti San Tarcisio
dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese
di Oggiono. Ci siamo trovati in Oratorio alle
ore 15:00 e siamo partiti alla volta di Villa
Vergano per la Veglia di preghiera in
preparazione al Rito di Ammissione dei nuovi
chierichetti e il rinnovo del mandato a tutti gli
altri chierichetti del nostro
Oratorio.
Arrivati a Villa Vergano ad
attenderci c’era don Mario nella
chiesa dove abbiamo ricevuto
la veste e la cotta. Una volta
usciti di chiesa Nicolò ha preso
la fiaccola accesa e ha
cominciato a correre per tornare
al nostro Oratorio.
Durante il percorso ci
scambiavamo la fiaccola; ogni
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Buon cammino d’Avvento!!!
compito è quello di annunciarci il Vangelo di
Gesù: e questo Vangelo non è “a buon
mercato”! E i nostri sacerdoti, dobbiamo
riconoscerlo, questo Vangelo ce lo portano, ce
lo spiegano, ce lo annunciano con pazienza: a
volte sembra che i nostri
sacerdoti ci deludono un
pochino… ma ci siamo mai
chiesti quante volte anche
noi deludiamo loro, le loro
aspettative,
il
loro
impegno?
Personalmente
penso
che il sacerdote vada
comunque amato, non
come un amico, ma come
un padre. Tante volte il
signor
Prevosto
ci
rammenta che i sacerdoti
sono i gemelli di Gesù…
beh, forse esagera un
pochino, ma noi cerchiamo
davvero di vedere nel loro
operato e nel loro volto
quel
Gesù
che
ci
annunciano, che loro stessi
e per primi amano e al quale hanno donato e
donano ogni giorno la loro vita. Amiamoli e
rispettiamoli anche “solo” per questo!
Accogliamoli nelle nostre case e nel nostro
cuore come un dono di Dio e preghiamo il
Signore che possa dare a tutti loro la forza e il
coraggio di annunciare con coerenza di vita e
serenità il suo Vangelo in una società, in una
parrocchia e in un Oratorio dove questo
compito diventa sempre più arduo e
impegnativo.
Sarebbe una grande tristezza arrivare un
giorno a dire «Ho ricevuto un dono grande dal
Signore, ma io questo dono non l’ho saputo
riconoscere e accogliere…..».
Monica Canali
alla guida della nostra parrocchia. Innanzi
tutto sono uomini e non dobbiamo
dimenticarcelo; come ogni uomo hanno le
loro piccole fragilità umane. E spesso penso
che siano anche uomini molto soli: noi
abbiamo una famiglia con
cui dialogare, discutere e
magari litigare; loro invece
alla fine di ogni giornata si
ritrovano ad essere soli, soli
con il Signore ma anche soli
con se stessi: può essere
bello, ma qualche volta può
essere anche un peso.
Quindi, perdoniamoli se
qualche volta anche loro
sbagliano, se qualche volta
anziché
minimizzare,
sembrano ingigantire, senza
volerlo, anche le cose più
piccole. Cerchiamo invece
di sostenerli con un sorriso,
un gesto d’affetto, una
parola
cordiale
ma
soprattutto
sincera.
E
correggiamoli,
dove
possiamo, ma sempre con tatto e con rispetto,
lasciando a loro la libertà di ogni decisione.
Credo che la correzione fraterna sia un dovere
di ogni cristiano, ma anche una libera scelta.
Ma che sia vera correzione, mai imposizione.
Soprattutto, sia fatta in privato, mai
pubblicamente. A noi piacerebbe se un
sacerdote additasse pubblicamente le nostre
mancanze?
Poi, alla fine, ricordiamoci sempre che
ciascuno di noi, laici e sacerdoti, risponderà
direttamente a Qualcuno riguardo alle proprie
scelte e che qui, su questa Terra, nessuno può
leggere cosa c’è nel cuore dell’uomo:
quindi… andiamoci piano con i giudizi
affrettati e con i processi alle intenzioni!
Ma il sacerdote è soprattutto uomo di Dio.
E allora ascoltiamoli, cerchiamo di vivere nel
miglior modo possibile ciò che loro ci
insegnano nell’interpretazione della Parola di
Dio; ogni sacerdote ha un carisma tutto suo,
un suo tratto particolare e un suo modo di
porsi… che a noi può stare bene o meno, ma
non dimentichiamoci che, al di là di ogni
caratteristica caratteriale umana, il suo
Gli amici carcerati…
Lo scorso 23 Settembre 2003 abbiamo
ricevuto questa e-mail dal nostro “Cappellano
delle Carceri”:
Cari amici, colgo l’occasione per salutarvi
e augurarvi una buona ripresa dopo la pausa
dell’Estate. C’è stato un Congresso
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Buon cammino d’Avvento!!!
Internazionale dei Cappellani Generali di tutto
il Mondo per affrontare le sfide che vengono
dal campo della Giustizia. Si è svolto in
Irlanda dal 5 al 12 Settembre. Ho avuto la
fortuna di poter partecipare come interprete e
mi permetto di inviarvi il resoconto.
canna, non l’hanno più mollata per tutto il
pomeriggio!
Notata da tutti l’assenza del professionista
Stefanino Riva che, intervistato il giorno
dopo, si è giustificato con un impegno
scolastico… Capitolo a parte va riservato agli
animatori Matteo Valsecchi, Kako, Simone
Vatrella, Jacopo Straniero, Giorgio Giudici…,
ai quali si è aggiunto il super accessoriato
Filippo Cavenaghi: prestazione disastrosa!
Nonostante queste presenze ingombranti e
non professionali la riuscita della pescata è
risultata molto buona: delle 500 trote
seminate nel laghetto più della metà è finita
nei sacchetti dei ragazzi (numero ben maggiore
rispetto all’anno scorso). Ma come l’anno passato
al ritorno a casa si è ripetuta la tragedia della
pulizia del pesce. Significative ed esplicative
le minacce ricevute da almeno 5 papà con la
diffida a ripetere l’iniziativa!
Se l’anno scorso terminavo
l’articolo con la speranza di
ripetere questa esperienza, oggi
chiudo, vista la disponibilità di
molti, dando appuntamento certo
per il 2004, con la promessa di
una organizzazione migliore ed
aperta a una più ampia
partecipazione!
Carlo
www.solidarity-mission.it/nl_settembre_2003.htm
Dio vi benedica sempre!
Don Bruno Oliviero
Cappellano del Carcere di Poggioreale
- Napoli -
visto che lui si è ricordato di noi… noi
ricordiamoci di lui e dei suoi detenuti nelle
nostre preghiere….
Giovedì 25 Settembre 2003:
pesca alla trota
Anche quest’anno, all’interno della
settimana
della
festa
dell’Oratorio
è
stata
organizzata una speciale
“pesca alla trota” presso il
laghetto
di
Cogoredo
(Dolzago). Questa iniziativa si
è resa possibile grazie ad
alcune componenti esterne
all’Oratorio che è doveroso
citare e ringraziare: il
Comune di Oggiono tramite
l’Assessorato allo Sport, la
ditta FUCED di Andrea Riva,
la Società Sportiva Pescatori
di Dolzago, gli amici
pescatori Galli Giuseppe, Corti Mario,
Manzoni Giacomo, Sanvito Nicolas, che
hanno aiutato i ragazzi durante la pesca, ed il
furgoncino del sempre disponibile Gerry.
Quest’anno poi l’Oratorio si è dotato di un
proprio “parco” di canne da pesca (25 pezzi)
usate in questa occasione e disponibile per
altre uscite durante l’anno. L’adesione dei
ragazzi è stata numerosa ed entusiasta anche
se limitata, da quest’anno, alla quinta
elementare ed al gruppo medie. Da annotare
anche la presenza e partecipazione,
abbastanza impacciata, di: zie (Maby), mamme
(Manuela e Carmen), amministratori (Cesana),
nonni (Scaia) che, con l’alibi di aiutare i più
piccoli fuori età, una volta presa in mano la
Meeting Diocesano
dei Chierichetti
Quest’anno il Cardinale Arcivescovo di
Milano Dionigi Tettamanzi Sabato 27
Settembre, il giorno prima la festa di apertura
dell’anno oratoriano 2003/2004 ORANDATE
DAXTUTTO ha voluto incontrare tutti i
Chierichetti dell’Arcidiocesi di Milano nel
Duomo, centro spirituale della nostra Chiesa
Ambrosiana, come lui stesso ha ricordato
durante l’omelia.
Il tema di questo straordinario incontro era
naturalmente quello della MlSSIONARIETÀ
del Chierichetto in Oratorio, a casa, a scuola,
insomma nella vita quotidiana di ogni
ragazzo. Naturalmente il tutto in accordo con
il percorso pastorale che ci impegnerà per tre
anni e sottolineato dall’Arcivescovo in più
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Buon cammino d’Avvento!!!
parte integrante e attiva di ogni Oratorio
d’Italia e del Mondo, come per noi continua a
ribadire da alcuni anni qualcuno (vero don?).
Giacomo Corti
punti durante la sua omelia ai ministranti della
Chiesa di Milano.
L’incontro, di per se molto breve, ma
intenso, è stato preceduto da un momento di
animazione sulla piazza antistante il Duomo e
animato dagli animatori della FOM. Al
termine di questo momento di accoglienza è
giunto in mezzo ai ragazzi restanti
l’Arcivescovo che ha voluto salutare proprio
tutti stringendo ripetutamente la mano e
chiedendo
donde
ciascun
ministrante
provenisse. Anche i chierichetti di Oggiono
hanno stretto la mano ad uno ad uno al
Cardinale e don Donato ha fatto una
bellissima foto che potete vedere sul sito
dell’Oratorio nella pagina dei chierichetti.
Poi tutti i chierichetti, armati di veste e
cotta, si sono vestiti nella piazza come in una
enorme sacrestia e sono entrati nel Duomo per
l’incontro vero e proprio. Il Cardinale ha
sottolineato nel suo
intervento alcuni aspetti
del Vangelo di san Luca
quando Gesù invia nel
mondo
settantadue
discepoli:
essi
rappresentano anche i
ministranti, chiamati ad
annunciare il Vangelo di
Gesù
daxtutto!
Al
termine
dell’omelia
sono state benedette
alcune
spille,
poi
consegnate a tutti i
chierichetti presenti. La spilla (don Massimiliano
docet!) serve da segno di riconoscimento
concreto per l’identificazione di un
ministrante in Oratorio. Naturalmente, come
ci ha insegnato il cardinal Tettamanzi, il vero
ministrante in Oratorio, a casa, a scuola, per
strada si riconosce perché è colui che prega
più degli altri, è buono e disponibile con tutti,
aiuta tutti, serve tutti, compie il suo servizio
daxttutto, appunto, non solo sull’Altare.
L’Arcivescovo e i suoi collaboratori ci
tengono comunque a sottolineare che il
meeting dei chierichetti è stato organizzato
nel corso della settimana di festa di apertura
dell’anno
oratoriano
2003/2004
in
collaborazione con la FOM per rendere
visibile a tutti che il gruppo chierichetti è
Minibiathlon
All’interno della settimana di festa
dell’Oratorio quest’anno abbiamo organizzato
un pomeriggio di gimcane per i bambini delle
elementari ed i ragazzi delle medie.
L’originale attività, chiamata minibiathlon,
prevedeva infatti che ogni iscritto partecipasse
alla gimcana con la bicicletta e poi, a sua
scelta, alla gimcana con il monopattino o con
i roller o con lo skateboard. Questa iniziativa
ha riscosso particolare successo tra i bambini
delle elementari, tutti muniti di colorati
caschetti e minuscole biciclette, mentre
(purtroppo!) i ragazzi delle medie erano
solamente due: Filippo (Pippo) e Valentina.
La prima gara è stata la
gimcana con la bicicletta
sul campo di calcio: dopo
uno slalom tra i coni, si
saltava un ostacolo (con bici
in spalla oppure aiutati da un
papà), poi si proseguiva
fino al dischetto del rigore
per fare gol, si prendeva (o
si cercava di prendere, vista
l’enorme
difficoltà…)
un
bicchiere di acqua da un
tavolo e lo si portava ad
un secondo tavolo posto
qualche metro più in là (ed il tutto senza scendere
dalla bici!) ed infine si passava sopra una serie
di materassini, cercando di sprintare con la
velocità maggiore verso la linea del
traguardo! Alla fine anche chi aveva fatto
registrare un tempo alto o parecchie penalità
si è trovato soddisfatto della propria
prestazione anche perché, cosa volete?,
credete che ad un bambino interessi poi molto
arrivare primo o secondo o settantaduesimo,
quando si è divertito e, gasatissimo, ha visto
ai bordi del campo i propri genitori tifare per
lui?
E le medie che han fatto, vi chiederete?
Valentina non ha gareggiato (si stava
concentrando per la seconda gimcana), mentre
Pippo ha sfidato ogni legge fisica
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cosa volete che siano? Il tempo di indossare i
super-roller, fiondarsi sul percorso di velocità,
concludere la prova con un mega sorriso e, tra
un saluto e l’altro, uscire dall’Oratorio (coi
partecipando con una bici piuttosto grande per
la sua taglia, facendo così una fatica enorme
nello slalom tra i coni e soprattutto nel
superamento dell’ostacolo con la bici in
spalla… che dire? Dinamico… eh eh…
Sul campo di basket si è svolta in seguito
la seconda gimcana. Le
scelte possibili, come
detto prima, erano tre
(monopattino, roller, skate),
ma tutti i bambini hanno
scelto il monopattino.
Solamente
i
due
partecipanti delle medie
avevano altri progetti:
Valentina era pronta a
gareggiare con i suoi
personalissimi
roller,
mentre
l’attivissimo
Pippo chiedeva ad ogni
animatore che gli capitasse a tiro se poteva
fare la gimcana prima con il monopattino e
poi anche con i roller... che dire?
Insaziabile… eh eh… Alla fine ha scelto
anche lui di gareggiare ufficialmente col
monopattino e di farsi un giro coi roller fuori
gara.
Questa gimcana era molto più semplice di
quella precedente, perché si limitava ad uno
slalom tra i coni e a un rettilineo, entrambi da
compiere due volte. Era più che altro una
sfida di velocità.
Bellissima la scena in cui la nonna di
Valentina entra in Oratorio: «Dai che ti
stiamo aspettando fuori con la macchina,
dobbiamo andare!». E Valentina è lì,
ammutolita. Sul suo volto puoi leggere lo
sconforto… ci pensate, nemmeno ha fatto la
gimcana con la bici, è lì solo ed unicamente
per dare spettacolo coi roller… e proprio sul
più bello si vede portare via la gara della sua
vita (forse sto esagerando un po’, ma l’atmosfera che
si respirava era quella, ve lo posso garantire).
Rassegnata ed indirizzata ormai verso l’uscita
dell’Oratorio, con la voce della nonna come
ritornello di sottofondo, sembra dire addio ai
suoi sogni di gloria…. quando ecco che alcuni
baldi animatori riescono a compiere
un’impresa a dir poco impossibile: convincere
la nonna ad aspettare ancora sì e no 50
secondi… ehi, ragazzi, dico 50 secondi…
pattini ancora fumanti ai piedi ché “forza, la macchina
è lì fuori che ci aspetta”!) a fianco della nonna…
che dire? Mitica… eh eh…
Infine, alcune foto di
gruppo e la consegna, ai
più veloci delle due
gimcane, di un semplice
attestato
di
partecipazione
concludevano la prima
edizione oratoriana del
minibiathlon! Ognuno
se ne tornava a casa,
felice, contento, un po’
stanco, forse anche
leggermente ammaccato
e già riuscivi ad immaginartelo, la sera,
mentre raccontava al fratello più grande o alla
mamma assenti quel pomeriggio le
meravigliose imprese che aveva compiuto…
Chicco
Fotografie 2002003
Nella freddissima serata di Sabato 27
Settembre, il nostro don e i suoi collaboratori
hanno avuto la splendida idea di proiettare in
Oratorio, più precisamente sul muro di
confine con le Suore, tutte (circa 700!!!) le
fotografie scattate durante l’anno oratoriano
2002003.
Sembrava una serata “da tappare”, visto
che il programma stabilito era saltato, invece
è stata una serata davvero interessante e
divertente. Ogni foto infatti veniva presentata
e commentata da un serissimo don e da un
ironicissimo Chicco. Sono passate sotto ai
nostri sguardi tutti i momenti belli vissuti in
Oratorio: vacanze, giochi, gite, Oratorio
Estivo 2002, Oratorio Invernale 2002003,
feste, chierichetti, animatori, gruppi di
catechismo… non mancava proprio nulla,
grazie soprattutto alla pazienza e ferrea
costanza del don che, od ogni avvenimento, lo
si trovava tra noi armato della sua
inseparabile macchina fotografica, divenuta
strumento quasi indispensabile per il suo
lavoro.
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Buon cammino d’Avvento!!!
sono riuniti del mio nome, in
sono in mezzo a loro».
Monica Canali
È stato bello rivedere queste
foto che tra l’altro ritroviamo
tutte sul sito dell’oratorio, ed il
bello è proprio qui: rivederle
come gruppo, come comunità,
insieme, per ridere e ricordare
insieme, rivedere insieme il
viso buffo di un bambino o
l’espressione estasiata di un
ragazzo…
Io credo che questo lavoro di
fotografo che svolge il don, tra
tutti i suoi impegni, non sia solo
il suo pallino del momento…
credo, ma forse sbaglio, che sia
anche questo un suo modo di trasmettere la
fede e i valori che stanno alla base della
convivenza. Innanzi tutto questi momenti
uniscono, risvegliando ricordi comuni e
sempre belli, ricordi che magari possono
aiutare a superare qualche crisi del momento.
È strano come si tende a ricordare sempre e
solo il bello e il buono delle cose… e questo è
un dono del Signore e un aiuto per tutti.
Inoltre, ma forse anche qui sbaglio, queste
fotografie hanno il merito di creare una specie
di “memoria storica”. Come sarebbe bello, fra
qualche anno, rivedere e rivederci, e magari
poter affermare, guardandoci indietro, che “di
strada ne abbiamo fatto parecchia”, ricordare
le esperienze vissute, riconoscere i volti,
ritrovare i sentimenti che abitavano nel nostro
cuore in quella vacanza o durante
quell’esperienza….
No, non è stata una serata con uno
spettacolo tappabuchi: è stata invece una
scelta intelligente e ben ponderata. Mostrare
un
volto
sorridente,
un’espressione
gioiosa,
il
sorriso di un ragazzo, è un
modo come un altro per far
riflettere sul fatto che il volto
gioioso della Chiesa esiste solo
quando Cristo lo poniamo al
centro della Chiesa stessa. E
vedendo alcune, anzi, tante
foto, mi veniva in mente quella
frase pronunciata da Gesù
stesso, che più o meno dice (ma
Wow gli Standzs
Questo articolo, che come
potrete facilmente immaginare
parla della festa di apertura
dell’oratorio, non è altro che
un pretesto per scrivere gli
ormai richiestissimi Special
Tencs
Dopo
l’iscrizione
ritardataria
degli
amici
dell’Hypertube nella lista degli
standsz, eravamo pronti per accogliere i
ragazzi intenti a cominciare una nuova
stagione di Oratorio invernale. Dopo la
Stupenda quanto Chiara (non Negri)
presentazione del sistema ormai noto degli
standsz, al grido di “ORA ANDATE
DAXTUTTO” la mandria inferocita di
ragazzini si scatenò nei giochi appositamente
preparati dai loro splendidi animatori… I fatti
andarono così:
Dopo 10 minuti: io e Lele avevamo già gli
occhi rossi per la schiuma da barba dello
stand “colpisci il faccione”, il telone dello
Stand “Tel chi el telun” di Kako era stato
divelto da una vigoroso tiro del Van Der
Meyde di turno e la facilità imbarazzante
dello Stand Hypertube aveva già scoraggiato
tutti i bambini
Dopo altri 10 minuti: io e Lele
cominciammo a guardare l’orologio e a
chiederci quanto mancasse alla fine, il telone
di Kako non c’era più e nello Stand dei balli
(era talmente bello che non mi
ricordo
il
nome)
l’”ACCATTIVANTE”
musica faceva saltare un po’
tutti.
Dopo altri interminabili 5
minuti: io Lele con Mitch e
Marco, che nel frattempo si
erano uniti a noi, avevamo
schiuma da barba ovunque
(l’unica immune era stranamente
Erickcka che non sembrava
appartenere al nostro stand)
non sono brava e non conosco bene le
scritture…): «Dove due o più
mentre Kako aveva desistito
8
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
dal ricomporre il telone e l’aveva lasciato
andare a Sququaraquao (tipica espressione sarda).
Con molta fatica, ma contenti per la felicità
dei bambini giungemmo alla fine e dopo la
merenda iniziò la fatidica partita animatori…
Omelia della
Celebrazione Eucaristica
per i baristi e i volontari
Sia lodato Gesù Cristo.
«Chi ascolta voi, ascolta Me» ci ha detto il
Signore nella pagina evangelica appena
proclamata. Queste parole valgono in modo
particolare per i baristi che – lo ribadisco
perché è una grande verità – svolgono un vero
e proprio servizio educativo all’interno
dell’Oratorio. Non sono schiavi, non sono
“solo” baristi: chi svolge questo servizio
all’interno dell’Oratorio San Filippo Neri e
Sant'Agnese svolge un vero e proprio servizio
educativo,
un
servizio
prezioso
e
fondamentale. Per questo anche per loro
valgono le parole del motto che ci
accompagnerà in questo anno oratoriano:
«Andate dappertutto» significa annunciare il
Vangelo anche durante il servizio al bar. Non
prima di tutto con le parole, ma con la vita,
con uno stile gratuito di servizio, di umiltà, di
gioia, di disponibilità all’ascolto perché forse
a voi, carissimi baristi, è chiesto in modo
particolare di essere, come il Papa Giovanni
Paolo II chiede a tutti gli Oratorio, “ponte tra
la strada e la Chiesa”.
Voi più di altri avete l’occasione di
incontrare ragazzi, adolescenti e giovani che
non frequentano le normali attività
dell’Oratorio, come il catechismo, l’attività
sportiva, i giochi della Domenica pomeriggio;
a voi baristi il Signore chiede di avvicinare i
clienti del bar dell’Oratorio alla sua santa
Chiesa che vive nella comunità cristiana di
Oggiono. Una comunità che – è bene
ricordarlo – ha al centro il Signore, si raduna
attorno a Lui. L’Oratorio non è della
comunità di Oggiono; l’Oratorio San Filippo
Neri e Sant’Agnese è della “comunità
cristiana” di Oggiono, dove quell’aggettivo
“cristiana” dice tutto. Non è una comunità che
ama i giovani perché sono giovani; una
comunità che fa giocare i bambini perché è
bello far giocare i bambini; una comunità che
svolge l’attività del bar perché deve vendere
caramelle; la comunità dell’Oratorio è
cristiana quando fa tutto quello che ho detto e
molto altro perché lo vuole il Signore, perché
è Lui che ce lo chiede, perché sa che facendo
[TO BE CONTINUED…]
SPECIAL TENCS TU: (Eccoci giunti al momento
tanto atteso!!!)
☺ Al Kako che comunque era stato vicino al
suo telone tutto il pomeriggio
☺ Agli amici dell’Hypertube….
☺ Allo stand dell’Hypertube…
☺ Allo stand “Occhio alla mossa” autentica
rivelazione
☺ Alla schiuma da barba che era ovunque!!!
☺ All’Aula 3 che dopo la festa sembrava un
campo di battaglia….
☺ Al don che ha fatto un milione di foto e
che verranno presto pubblicate su
InterNet (non a caso Inter-Net, non Milan-Net o
Juve-Net…)
☺ Non mollare mai…
☺ A Chicco in versione karateka (perché il
karat-e è una disciplina nuova mentre il kung
fu…) (Ma quante ne so?)
☺ A Vatrella…..
Valse
Letterina al don
Carissimo don Donato,
nella tua e-mail hai chiesto di scrivere un
articolo per il Giornalino dell’Oratorio su
questa Celebrazione Eucaristica alla quale
eravamo presenti in … dieci? Undici baristi?
Ho contato sul calendario oratoriano i
baristi ed i volontari (mamme delle pulizie, uomini
del lunedì, …). Quanti sono!!!
Pochi ma buoni? Sinceramente no o
almeno non io! Ma certamente le persone
avranno avuto degli impegni … già, quaranta
minuti di Messa … Vuoi mettere? Come si
fa? E poi, visto che la Messa per i turnisti ed i
volontari si celebra ogni due per tre…
insomma, diventa una cosa "troppo
spessa"!!!
Allora chiedo a te se invece di scrivere un
articolo non sarebbe più opportuno pubblicare
la tua omelia di quella sera. Ogni altra parola
sarebbe vana.
Un barista
9
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
quanto svolge nelle sue normali attività di
catechismo, di sport, di gioco, di servizio
deve aiutare ogni ragazzo ad incontrare il
Signore Gesù Cristo.
E
permettetemi
una
precisazione:
purtroppo per noi non si incontra Gesù in
persona al bar dell’Oratorio! Per noi oggi si
incontra il Signore Gesù nella sua Chiesa che
è la comunità cristiana di Oggiono.
Ricordiamo bene le parole di san Luca nel suo
libro degli Atti degli Apostoli: «Ogni giorno
tutti insieme frequentavano il Tempio e
spezzavano il Pane a casa prendendo i pasti
con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio
e godendo la simpatia di tutto il popolo.
Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla
comunità quelli che erano salvati»2.
Cari
baristi:
chi
incontra
voi
deve
incontrare il Signore Gesù
e quindi la Chiesa, suo
mistico Corpo. Vedete
quelle grande servizio
educativo è il vostro! E
quale grande occasione
missionaria è offerta
proprio a voi!
Che bello sarebbe se un
ragazzo incontrasse al bar
persone
disponibili,
accoglienti, gioiose! Chi
ascolta voi, carissimi
baristi, quando annunciate
il Vangelo, quando dite una buona parola,
quando confortate, consigliate, incoraggiate
un ragazzo al bar ascolta il Signore Gesù.
Ma state attenti perché l’accoglienza, la
disponibilità hanno un grave peso verso
coloro che vi pensano “schiavi” addetti a un
lavoro: «Chi disprezza voi, disprezza Me. E
chi disprezza Me disprezza Colui che mi ha
mandato» continua il Signore nel Vangelo di
san Luca. Dovete esigere il rispetto, dovete
pretendere la buona educazione verso di voi e
verso l’ambiente che voi custodite in modo
particolare. Avete un grande dono e una
grande occasione per annunciare il Vangelo
dappertutto: ricordarvi che parlate e agite in
Nome di Gesù Cristo!
E questo vale anche per gli uomini che
ogni Lunedì sistemano gli ambienti
dell’Oratorio; vale per le donne e le mamme
che ogni settimana puliscono e riordinano le
aule dell’Oratorio. Nessuno deve mai
permettersi di “disprezzare” il loro lavoro, il
loro servizio. E il disprezzo non è tanto a
parole, ma nei fatti: nel lasciare in disordine,
nello sporcare perché tanto ci sono gli uomini
del Lunedì e le donne che puliscono!
Dobbiamo imparare ad esigere il rispetto da
tutti, sempre e comunque. Rispetto non è
orgoglio; rispetto è far capire che tra servizio
e schiavismo c’è una bella differenza; rispetto
è far capire che tra umiltà e stupidità c’è una
differenza abissale.
Infine un pensiero sull’imparare a
riconoscere i miracoli che
in ogni incontro Dio
compie.
Impariamo,
carissimi
volontari,
a
riconoscere i segni del
Signore, del suo amore,
della sua attenzione nelle
persone che incontriamo
nel
nostro
servizio.
Impariamo a valorizzare
ciò che di bello, di buono,
di onorevole troviamo negli
altri. In questo primo anno
sulla missiorarietà ci sia di
ricordo che il nostro primo
modo di essere missionari è
quello
dello
stile,
dell’accoglienza,
dell’amore. Dobbiamo ricordarci oggi più che
mai che non è tanto il nostro venire a Messa,
il nostro pregare, il nostro fare catechismo, il
nostro essere in Oratorio che mostra la nostra
fede. Gesù è chiaro; durante l’Ultima Cena ha
detto: «Da questo tutti sapranno che siete miei
discepoli: dall’amore che avrete gli uni per gli
altri»3. E allora che tutti coloro che
frequentano il bar e gli ambienti dell’Oratorio
trovino sempre e solo persone che si amano
nel Nome del Signore Gesù.
don Donato Vicini
2
3
At 2,46-48
10
Gv 13,35
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Dolzago, Sangiorgio Pino, per averci
concesso l’uso del laghetto di Cogoredo.
☺ a coloro che hanno collaborato per fli stand
di Domenica 28 Settembre: Melissa
Brambilla ed Aurelio Pennati per i kimoni
che ci hanno prestato; a Claudio Lattanzi
per aver partecipato alla realizzazione ed
animazione dello stand del karate; a
Valentino Valtorta per gli scatoloni usati
allo stand del Gadano; alla mamma di Siro
Limonta
☺ al FRUTTIVENDOLO VISPA di Vismara
Paolo per la collaborazione al pranzo dei
chierichetti
☺ al PANIFICIO CORTI, IL FORNAIO, LA
FOCACCERIA LIGURE, CORBETTA IL
PASTICCERE e IL BAR LA PIAZZETTA
per aver collaborato a preparare il rinfresco
offerto dall’Oratorio presso il cortile
dell’Oratorio
Sant’Agnese
dopo
l’inaugurazione della nuova bandiera del
Comune
di
Oggiono
donata
dall’Amministrazione Comunale.
Per la festa di apertura
dell’anno oratoriano vogliamo
dire GRAZIE…
☺ al Corpo Musicale Santa Cecilia per
l’impianto di amplificazione usato durante
la Fiaccolata;
☺ al Gruppo Sportivo AVIS, in particolare al
signor Valtorta Valentino, per la
preziosissima
collaborazione
nell’organizzare, preparare e condurre la
Fiaccolata 2003;
☺ al Velo Club Oggiono per il pulmino;
☺ alla Croce Verde per l’assistenza medica
durante tutta la fiaccolata;
☺ ai cuochi che hanno preparato la cena per i
tedofori;
☺ alle mamme che hanno preparato
gratuitamente il pranzo per tutti i
chierichetti;
☺ a Emanuele Spreafico che ha distrutto il
muscolo del polpaccio del don e così gli ha
permesso di fare un solenne ingresso nella
festa dei chierichetti “zoppicando”;
☺ al Corpo Musicale Marco d’Oggiono per
aver accompagnato la sfilata dei ragazzi
dopo la Celebrazione Eucaristica di
Domenica 28 Settembre;
☺ agli Agenti della Polizia Locale per il
servizio durante il corteo dopo la
Celebrazione Eucaristica delle ore 10:00 di
Domenica 28 Settembre;
☺ al Signor Sindaco Raffaele Straniero e
all’Amministrazione Comunale di Oggiono
per la bandiera del nostro Comune
oggionese donata all’Oratorio San Filippo
Neri e Sant’Agnese;
☺ a coloro che hanno collaborato alla
riuscitissima pesca alla trota di Giovedì 25
Settembre: REX SUPERMERCATI per i
sacchetti di plastica, FUCED di Riva
Andrea per la sponsorizzazione delle
esche; all’Amministrazione Comunale di
Oggiono per le trote e parte delle canne; a
Spinelli Marco, proprietario del negozio di
pesca sportiva di Dolzago per lo sconto
sulle canne da pesca; ai pescatori presenti
per aiutare i ragazzi nella pesca: Brambilla
Carlo, Galli Giuseppe, Corti Mario,
Manzoni Giacomo e Sanvito Nicolas; al
Presidente della Società Pescatori di
Condoglianze
Martedì 30 Settembre 2003 è tornato alla
Casa del Padre monsignor Giuseppe Molinari,
già Vicario Episcopale della zona III di
Lecco. Mentre ringraziamo il Signore per il
dono di monsignor Molinari, per tutte le
preghiere, le cure e le attenzioni riservate alle
Parrocchie della Zona Pastorale di Lecco, noi
dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese
di Oggiono lo affidiamo alla misericordia del
Padre perché gli conceda il gaudio della Vita
senza fine.
Il Gruppo Ado
CHI SIAMO. Siamo ragazzi e ragazze che
frequentano dalla prima alla terza superiore
guidati dai nostri catechisti Chicco (Enrico
Brambillla) e Ica (Federica Civillini), sotto la
supervisione di don Donato.
LA CATECHESI. L’incontro di catechesi,
che è il nostro incontro principale e più
importante, si svolge ogni Lunedì dalle 18:00
alle 19:00 circa, naturalmente all’Oratorio San
Filippo Neri. Il tema che quest’anno trattiamo
è la responsabilità, elemento fondamentale per
crescere e per migliorare i rapporti con noi
11
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
opere di bene soprattutto verso i bambini che
ci vengono affidati; a collaborare tra di noi
aumentando giorno per giorno l’impegno, la
passione, la voglia di fare bene.
Jacopo Straniero
stessi, con i bambini e con gli altri. Ogni
tanto, dopo questo momento, trascorriamo
insieme la serata mangiando una pizza
insieme, andando al bowling, o al cinema, al
minigolf,… come spesso facciamo anche il
Sabato sera. Una volta al mese al posto della
catechesi si tiene la Celebrazione Penitenziale
della Parola di Dio (nella quale è cosa buona e
giusta confessarsi). La novità di quest’anno è il
laboratorio di preghiera, sempre
comunque al Lunedì alle ore
18:00 una volta al mese.
ALTRI APPUNTAMENTI.
Oltre
a
questo
incontro
settimanale del Lunedì ci sono
altri appuntamenti che ci
impegnano: durante l’Oratorio
invernale,
ogni
Domenica
pomeriggio (con l’aiuto anche dei più
grandi) abbiamo il compito di
animare la giornata con giochi
per i bambini, che si fanno
trovare sempre numerosi in
Oratorio. A questo proposito ci
siamo divisi in due gruppi così da
poter gestire meglio i lavori e i
compiti che ci impegnano in
queste giornate e inoltre, durante
la settimana, ci troviamo per
preparare giochi e attività.
Sempre di Domenica, prima di
cena, ci sono i Vespri a cui tutti
sono invitati a partecipare.
Durante l’Oratorio Estivo invece dal Lunedì
al Venerdì organizziamo i pomeriggi per
quattro settimane di giochi e preghiera, in
questo periodo siamo divisi in Oratorio
maschile (San Filippo Neri) e femminile
(Sant’Agnese). Alla fine dell’Oratorio Estivo
(solo noi adolescenti e giovani) e all’ultimo
dell’anno (anche i più piccoli e i genitori)
trascorriamo
un’esperienza
di
vita
comunitaria di una settimana in montagna,
periodo nel quale possiamo conoscerci meglio
e divertirci, senza comunque dimenticarci del
Signore che ci accompagna anche in questi
momenti.
CONCLUSIONE. Attraverso la catechesi e
gli altri incontri tutti noi dobbiamo
impegnarci a migliorare, crescere e maturare;
a metterci al servizio del Signore compiendo
Aula Ado
The now adolecence room
Finalmente
il
gruppo
ADOlescenti ha un’aula. L’aula è
situata
al
secondo
piano
dall’edificio che dà sul campo di
basket. Questa stanza è luminosa
(anche alle 18:00) e spaziosa (+ o -) e
può essere addobbata come
vogliamo noi del gruppo ADO.
Sulle bianche e candide pareti
dell’aula sono state appese delle
bacheche colorate. Su una di
queste c’è un cartellone azzurro
dove sono state poste le foto dei
componenti del gruppo. Al posto
dei vetri (o plexiglas) delle porte
sono stati (non ancora) collocati dei
pannelli di compensato disegnati e
colorati da noi.
Al centro ci sono tre tavoli (uno
dei quali traballa) attorno a cui le due
responsabili (Anna N. e Marcella)
dispongono le sedie, ricordando
poi di riordinarle.
Anna N., Erica e Letizia
Ringraziamenti speciali per la
nuova aula adolescenti
Vogliamo
ringraziare
la
FALEGNAMERIA
MAURI
MARIO
E FRANCO per aver fornito diverse bacheche
gratuitamente.
L’Aula del Gruppo Ado
Nel pomeriggio di Venerdì 31 Ottobre
2003, alcuni adolescenti si sono ritrovati
all’Oratorio, per preparare cartelloni e
pannelli da appendere nella nuova aula ADO.
Dopo aver comprato i cartelloni colorati ci
siamo messi al lavoro: alcuni ragazzi si sono
dedicati alla preparazione dei pannelli, altri
hanno provveduto ad incollare su un
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ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
cartellone le foto dell’uscita al bowling e a
fare un commento su di esse, altri ancora
hanno preparato un cartellone, riallacciandosi
all’ultimo incontro di catechismo, scrivendo
quello che, secondo gli adolescenti, vuol dire
responsabilità (che è il tema di quest’anno di
catechismo).
È stata una giornata abbastanza faticosa
che però ha dimostrato il grande impegno e la
buona volontà dei componenti del GRUPPO
ADO!
Michele Mozzanica
personale, come sempre, chi voleva poteva
scrivere su un foglietto una sua preghiera.
Considerando che il prossimo incontro
della Scuola della Parola sarà Giovedì 6
Novembre, ma che il Giornalino uscirà
probabilmente in seguito, non posso far altro,
già fin d’ora, che invitare tutti i giovani
all’incontro di Giovedì 4 Dicembre, sempre a
Bevera e sempre alle ore 21:00. Predicatore di
queste serate e poi anche di quelle dei mesi
successivi sarà don Alessandro, coadiutore
dell’Oratorio di Galbiate.
Chicco
Scuola della Parola a Bevera
per i giovani
Convocazione dei catechisti
e consegna del mandato
Quest’anno il cammino della Scuola della
Parola per i giovani del nostro Decanato si
chiama “Sulla tua Parola: in ascolto delle
Scritture” e si tiene, come in passato, al
Santuario di Bevera.
Il primo incontro, avvenuto il 2 Ottobre
scorso, ha avuto come punto di partenza e di
riflessione
il
brano
di
Vangelo
dell’Annunciazione (Lc 1,26-38). È stato un
incontro diverso dal solito, potremmo quasi
dire autogestito dai partecipanti, in quanto il
predicatore, don Virginio, non si è presentato
a causa di un impegno improvviso.
La celebrazione ha avuto luogo Sabato 11
Ottobre ed è stata presieduta personalmente
dal Cardinale Tettamanzi. Per questa
convocazione il Decanato di Oggiono ha
organizzato un pullman che è partito dal
Santuario di Bevera alla volta di Milano: forse
i nostri sacerdoti erano un po’ titubanti su
questa spedizione che invece si è rivelata
numerosa e vivace.
Il Duomo ci ha accolti fra i pilastri della
navata centrale come una mamma prende fra
le braccia i suoi bambini, ma che famiglia
numerosa! Non so quantificare il numero dei
presenti (l’Avvenire parla di 4000), ma è stato un
colpo d’occhio commovente e confortante.
Giovani ed anziani, Suore e laici insieme al
Vescovo per far capire come nonostante le
difficoltà legate “all’indifferenza religiosa ed
alla crisi comunicativa fra le generazioni”, la
Chiesa Ambrosiana abbia accolto di buon
grado l’invito ad essere testimone ed a vivere
con slancio la traditio fidei.
L’importanza di questo incontro è legata
anche al risalto dato dal Vescovo, primo
catechista, a questo servizio legato soprattutto
alla diffusione della Parola, così come
espresso
anche
nella
preghiera
di
conferimento del mandato: «BENEDICI
QUESTI FRATELLI E SORELLE ELETTI
AL MINISTERO DI CATECHISTI».
Consapevoli quindi dell’importanza e della
serietà di questo mandato tutti noi catechisti
abbiamo invocato il dono dello Spirito Santo
per poter essere testimoni attendibili del volto
Fortunatamente, grazie ad una scheda già
preparata, che puntava l’attenzione su alcuni
momenti chiave del brano evangelico, siamo
riusciti ugualmente a metterci “in ascolto
delle Scritture”. Alla fine, al termine del
momento di silenzio e di riflessione
13
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
mandava da Cielo per dirmi di starmene a
casa mia, di non andare a prendere in giro la
Chiesa, io, catechista che prima di essere tale
dovrei essere almeno un po’ più buona e
meno egoista.
Sinceramente, ho deciso di partecipare a
questa celebrazione solo due ore prima
dell’ora fissata per la partenza, ancora e
sempre più convinta che mi sarei trovata
come un pesce fuor d’acqua, ma anche
consapevole che se il don aveva chiesto a
tutte, e quindi anche a me, di andare non
potevo disubbidire o deluderlo… almeno non
anche questa volta! Ecco, sono andata a
Milano spinta da un sentimento solo umano o
forse solo dalla paura di una sgridata o di un
silenzio peggiore della più bruta sfuriata!
Queste le sensazioni iniziali e le premesse a
questa giornata.
Appena arrivata in Duomo, anzi, appena
iniziata la celebrazione, le parole e la musica
del canto “Vocazione” mi hanno fatto venire,
non mi so spiegare il perché, le lacrime agli
occhi. Poi è stato un
susseguirsi di emozioni
davvero fortissime. Ogni
canto, salmo, lettura, erano
per me un incoraggiamento
ad andare, ma anche un
rimprovero per la mia
indegnità…
ma
un
rimprovero
dolce,
amorevole…
Poi, il Vangelo e l’omelia
del nostro Cardinale così
semplice, diretta e nello
stesso tempo così toccante,
sono risuonati nel mio cuore
semplicemente come le
parole di un padre che ti
vuole bene e che ti rinnova il suo invito a
gettare le reti, ad andare, ancora, solo e
sempre per Cristo, nonostante la nostra
condizione di uomo peccatore e fragile.
Infine, il momento della consegna del
mandato, sulle note del canto “Spirito Santo
discendi tra noi” è stato per me il momento
più commovente e che forse attendevo da
troppo tempo. Un uomo, che è il nostro
Cardinale, il primo catechista della nostra
Diocesi, ci chiamava e chiamava anche me ad
di Dio, comunicatori della sua Parola ed
immagini della sua carità.
Finita la celebrazione seria ed impegnata, il
tempo di attesa del pullman è stato un
momento di relax: chi ha rivisto vecchie
conoscenze, chi ha fatto una fuga caffè e chi,
visto anche la bella giornata, si è concesso un
mega-gelato. Ed è così che ci ha “beccati” il
nostro Cardinale mentre rientrava in
automobile! Con l’affabilità e la cordialità che
lo contraddistinguono ha abbassato il
finestrino ed ha ricambiato con un simpatico
“Ciao” il nostro rumoroso saluto fatto di
grida, mani e coni gelato agitati come
improbabili mazzi di fiori. Certamente,
nonostante questa confusione quasi da ragazzi
in gita, ha capito che gli vogliamo bene.
Giusy Redaelli
Il mandato ai catechisti
Quando don Donato ci ha proposto di
recarci a Milano per ricevere il mandato di
catechiste
la
prima
reazione personale è stato
lo scetticismo («Ma c’è
bisogno di andare fino a
Milano dal Cardinale per
ricevere il mandato?»).
Poi ho fatto l’elenco di
tutti gli intralci che
avrebbero potuto sorgere
assentandomi un Sabato
pomeriggio intero da casa.
Ma, man mano che il
tempo passava, una gioia
profonda
per
questo
incontro entrava nel mio
cuore come un qualcosa
di indescrivibile, unita
però ad un senso di nullità
e di paura (ma ne sono degna?). Poi lo
scoraggiamento degli ultimi periodi, la
stanchezza,
l’isolamento
ingiusto
e
ingiustificato, qualche cattiveria di troppo e
soprattutto alcune parole molto dure di una
persona alla quale voglio tanto bene mi hanno
fatto capire che a Milano non ci sarei dovuta
andare. Infine, la cosa più stupida: un forte
raffreddore e qualche linea di febbre mi hanno
fatto definitivamente pensare che tutto ciò
poteva solo essere un segno che il Signore mi
14
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
che quando credi che tutto ciò che fai sia
inutile, Gesù compie il suo miracolo con te,
che quando credi che il silenzio di Dio sia
diventato punizione e castigo, Gesù stesso fa
sentire la sua voce, che quando pensi di essere
dimenticata da Dio, scopri che la Croce di
Cristo è invece il tuo compagno di viaggio più
gradito, che quando pensi di essere inutile per
la tua comunità, se non dannosa, Dio stesso di
fa sentire il suo amato servo inutile… Proprio
ultimamente un sacerdote carissimo mi ha
consigliato di guardare il crocifisso e di
pensare a quell’Uomo che sulla croce, proprio
perché Uomo, ha gridato: «Dio mio, Dio mio
perché mi hai abbandonato?».
E oggi il Cardinale mi ha detto di
contemplare il Cristo risorto… Ecco, un altro
dono di Dio… due uomini, cosi diversi tra
loro, mi hanno indicato una via: la via che è
Cristo, Via, Verità e Vita per ogni uomo, ma
anche per me….Mi sono recata a Milano
piena di amarezza e di paura, ne sono tornata
rinata, colma di gioia e di gratitudine a un
Gesù che ancora una volta, nonostante ho
fatto mie le parole di Cristo sulla Croce, mi ha
risposto di non temere, Egli è sempre con me,
tutti i giorni. E forse, anche un grido, può
diventare preghiera!
Se devo dire un grazie umano, anzi due, li
devo proprio dire ai miei Giancarlo, Lorenzo
e Michele, che tante volte mi sopportano ma
anche, nei più diversi modi, mi confortano e
mi incoraggiano in questo impegno così
bello…. E ad un sacerdote troppe volte troppo
e troppo duro, quasi implacabile, ma sempre
molto molto padre. E ringrazio Dio perché
c’è!
Monica Canali
essere sua collaboratrice nella trasmissione
della fede…
Ecco, mi consegnava anche la sua fiducia e
la fiducia della Chiesa… È difficilissimo
spiegare le sensazioni con le parole, ma
l’appartenere ad una Chiesa grande, io che
sono solo un nulla, mi ha toccato
profondamente l’animo. Quel Dio che troppe
e troppe volte temo era lì, con me, al mio
fianco e mi dava una fiducia che certamente
non posso meritare! Ho avuto la percezione, o
forse l’illusione, che lo Spirito Santo invocato
su di noi dal Cardinale fosse un corpo
tangibile, quasi da vedere e toccare. E credo
che dopo molte lacrime di amarezza o di
delusione, il Signore, lì, nella sua Chiesa, mi
abbia regalato un dono prezioso: le lacrime di
gioia e di liberazione. Essere, non fare, la
catechista, è una cosa davvero grande e
impegnativa: è portare a Gesù o solo
incamminare sulla sua strada anche e
soprattutto chi è lontano, o più semplicemente
è distratto da altri valori. Perché forse Dio non
ci crede uomini lontani…. Ed è lì, in mezzo a
tantissime catechiste sicuramente più brave di
te, che ti accorgi che le difficoltà e le
solitudini che tanto di fanno soffrire sono veri
doni che il Signore ti mette in mano per
crescere. Ti accorgi e ti emozioni nel sentirti
davvero parte di una Chiesa grande, tu che sei
tanto piccola, così come sono piccole le
“beghe di campanile”: se ci sono, cerchiamo
di superarle con amore, con fraternità, ma
anche con il coraggio di un’ubbidienza non
cieca, ma intelligente. E ti accorgi lì, in mezzo
alla gente ma a tu per Tu con il tuo Signore,
che Egli chiama anche te, anzi proprio te che
ti senti così sbagliata e che devi mettercela
davvero tutta, per quanto ne puoi essere
capace, per rispondere a questa chiamata
davvero grande. Potrei continuare ma credo
che alla fine ci siano cose
bellissime e personalissime che
appartengono al segreto di ogni
cuore e che possono perdere la
loro grandezza una volta
esternate…
Perché ho raccontato queste
sensazioni? Forse solo per dire ad
altra gente come me che le vie
del Signore sono davvero infinite,
Castagnata a Valbrona
Evviva!!!
15
Un’altra
esperienza
con
l’Oratorio San Filippo Neri e
Sant’Agnese: la “Castagnata
2003”
nei
boschi
di
Valbrona!!!
Quest’anno nei boschi si
trovano molte castagne buone,
specialmente se si mangiano in
compagnia. A raccoglierle
c’erano pochi ragazzi, ma
quando si mangiano, tutto il
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
paese è coinvolto in questa “tradizione” calda
e croccante. Al mattino della partenza per la
castagnata, tutti eravamo agitati e impazienti
di lasciare i genitori e di partire da soli con il
don e altri ragazzi. Accipicchia!! Dopo pochi
secondi, ecco che arriva di corsa don Donato,
guidando un pulmino verde scuro, vuoto.
Posteggia in un parcheggio isolato, chiude la
portiera del pulmino ed esclama: «Chi vuole
salire con me?». E a quel punto tutti i bambini
e le bambine si precipitano da lui, salendo sul
pulmino verde scuro: «Ciao ciao, mamme e
papà… noi andiamo nel bosco con il don!!!».
L’esperienza è cominciata. Appena arrivati
a Valbrona, gridolini e schiamazzi di
eccitazione svegliano tutti i gli
abitanti del paese, che si chiedono
stupiti: «Cosa faranno mai quei
bambini
vestiti
così
sportivamente?». Il don ferma il
suo pulmino “strapieno” di bimbi
in uno spiazzo davanti al bosco
dove più tardi saremmo andati a
raccogliere le castagne. Urrà!!
Finalmente siamo arrivati!!
Don
Donato
afferra
un
bastoncino, mette in spalla uno
zainetto e con tuta e scarponcini,
comincia a camminare su per lo
stretto sentiero che ci porterà ai
castagni ormai spogli. Arrivare alla
meta sembra una passeggiata, ma
in realtà è una camminata
abbastanza pesante. I pochi genitori
che sono venuti, si sono fermati
quasi subito, mentre don Donato è
in testa alla “truppa” degli
Oggionesi.
Passo dopo passo, arrancando
un po’, tutti arrivano ad un prato
verde, cosparso di ricci chiusi e
funghetti. Subito tiriamo fuori dallo zaino un
sacchettino, e cominciamo la nostra ricerca
appetitosa. Ad alcuni le castagne non
piacciono, ma il bello è raccoglierle in
compagnia!! La mattinata trascorre in fretta, e
durante il pomeriggio, tutti stanchi ma felici,
sopra il pulmino verde scuro di don Donato, si
torna a casa.
Gloria Fumi
Pellegrinaggio dei cresimandi
alla Cattedrale di Milano
Milano, 14 Ottobre 2003
UNA FANTASTICA GIORNATA A MILANO
Siam partiti da Oggiono
ed ora eccoci a Milano.
Il Duomo, le Reliquie dei santi Pastori,
l’ambulacro abbiamo visitato
con il don che ci ha guidato;
in buonissimo gelato
poi ci ha regalato!
Alla fine di questo meraviglioso giorno
ci aspetta un bellissimo ritorno!
Giulia Longhi e Alice Ghianda
Oggi, Martedì 14 Ottobre 2003,
noi ragazzi e ragazze di quinta
elementare siamo andati a fare una
visita al Duomo di Milano. Abbiamo
visto tutta la Cattedrale e i sotterranei
dove si trova l’antico Battistero.
Abbiamo pregato molto e per tutti.
Come premio don Donato ci ha
offerto un grande gelato. Preso il
pullman siamo arrivai a destinazione
in Piazza Sironi.
Stefano Giudici
Il 14 Ottobre 2003 con il don
siamo andati in Duomo a Milano e
abbiamo visto tante cose belle. Il don
ci ha spiegato tutto: il Duomo,
l’antico
Battistero
dove
sant’Ambrogio
battezzò
sant’Agostino, il santo Chiodo,
l’Altare,…
C’era anche Renza e mi ha
spiegato l’orologio dei tempi passati,
una linea dorata all’interno del
Duomo con i segni zodiacali che
segnava l’ora quando il Sole batteva
sulla linea.
Grazie don, grazie di tutto!!!
Carmine di Domenico
Lunedì 20 Ottobre 2003
Cari amici lettori,
oggi vi racconterò della interessante
gita al Duomo di Milano dei bambini di
quinta elementare lo scorso Martedì 14
Ottobre. Quando siamo entrati nel Duomo il
don ci ha fatto un breve quiz sulla storia della
16
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
ed
invece…).
Abbiamo visto il corpo
di san Carlo Borromeo,
poi è toccato quello del
beato Andrea Carlo
Ferrari e infine quello
del
beato
Alfredo
Ildefonso Schuster.
Finita la visita del
Duomo il don ci ha
offerto un buonissimo
gelato. Sul pullman
l’entusiasmo era alle
stelle e sebbene eravamo
un po’ stanchi nessuno è
rimasto calmo seduto al
proprio posto. Facevamo
di tutto ai semafori per attirare l’attenzione
delle persone in strada che sorridenti ci
salutavano con la mano.
Fabio Civillini
Cattedrale
dove
qualcuno ha risposto
sicuro
alle
sue
domande; dopo questo
quiz
siamo
scesi
nell’antico Battistero di
San Giovanni che ora si
trova sotto la piazza del
Duomo stesso. Lì il don
ci ha fatto una breve
lezione
di
storia
spiegandoci perché il
fonte battesimale un
tempo aveva la forma
ottagonale:
perché
indicava i sette giorni
della settimana più il
giorno del Signore; in oltre abbiamo visto
come ci si battezzava una volta e che in quel
battistero
sant’Ambrogio
battezzò
sant’Agostino. In quel luogo ormai ridotto
solo ad un mucchio di macerie, erano passati
alcuni dei più grandi “dottori della Chiesa”.
La terza tappa è stata dietro all’Altare! Da
lì si notava la croce che contiene il santo
Chiodo che trafisse Gesù Cristo. Là il don ci
ha raccontato la storia di sant’Elena, madre
dell’Imperatore Costantino, che andò a
Gerusalemme, per ordine di Dio, a recuperare
la santa Croce e i santi Chiodi che trafissero
Gesù. La “Nivola” è una specie di ascensore
simile ad una nuvola che sale fino alla croce
che racchiude il Chiodo sacro.
Sono sicuro che a tutti noi sarebbe piaciuto
fare un giro in Nivola, ma purtroppo può
salire solo il Cardinale durante il Rito della
Nivola il Sabato precedente la festa
dell’Esaltazione della santa Croce, che ricorre
ogni anno il 14 Settembre.
Molto bello è stato quando il don ci ha
raccontato che un tempo la gente non sapeva
leggere la Bibbia e il Vangelo, allora entrando
nel Duomo sulle vetrate e sulle pareti
potevano ammirare gli enormi dipinti che
raccontavano il Vecchio e il Nuovo
Testamento.
Come ultima tappa abbiamo visitato i corpi
degli ultimi Cardinali defunti: in quel
momento le femmine si sono guardate
contemporaneamente con uno sguardo di
schifo (forse perché pensavano di vedere degli
scheletri,
Siam partiti da Oggiono
per andare in visita al Duomo,
con il pullman siamo andati
e nello stesso modo siam tornati.
Don Donato ci ha regalato
un gelato
e tutti insieme l’abbiamo mangiato.
Abbiamo cantato
e visitato
molte cose interessanti
insieme, tutti quanti!
La gita è stata bella, in allegria
e in compagnia.
Ambra Redaelli
Martedì 15 Ottobre sono andato a Milano
con i miei compagni di quinta elementare.
Abbiamo visitato il Duomo ed abbiamo visto:
la “Nivola”, la Cattedra del Vescovo, il
Battistero dove sant’Ambrogio battezzò
sant’Agostino e molte altre cose.
La gita è stata molto interessante, ma la
cosa che mi è piaciuta di più sono stati i
sotterranei del Duomo.
Daniele Maggioni
IL DUOMO DI MILANO
Martedì scorso, 14 Ottobre, siamo andati
con don Donato, le catechiste Severina e
Giusy e tutti i bambini delle classi di quinta
elementare al Duomo di Milano. Io non
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ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
immaginavo che era così grande; c’erano dei
dipinti sui muri bellissimi; i vetri erano
colorati e il don ci ha spiegato che
rappresentavano la vita di Gesù.
Poi siamo andati sotto il Duomo a vedere i
resti del Battistero e della Cattedrale di Santa
Tecla dove c’èra il Fonte Battesimale.
Abbiamo anche visto una specie di ascensore
con cui una volta all’anno l’Arcivescovo
prende il santo Chiodo di Gesù dall’alto del
Duomo. Abbiamo anche visto la tomba di san
Carlo e di altri Santi. Per me è stata una
giornata
interessante
ed
allegra.
Mattia
Usciti dal Duomo don Donato ha offerto
un buon gelato a tutti e siamo ripartiti per
Oggiono. Quando siamo arrivati ad Oggiono
ero molto felice per la giornata che avevo
passato e per ciò che avevo visto.
Sara Pellecchia
VISITA AL DUOMO DI MILANO
Martedì 14 Ottobre noi bambini della
classe quinta elementare che riceveremo la
santa Confermazione nel mese di Maggio
2004 ci siamo recati con don Donato e le
catechiste al Duomo di
Milano, la Cattedrale così
chiamata perché contiene al
suo interno la cattedra da
cui il Vescovo insegna il
Vangelo.
Il Duomo è grandissimo,
non lo immaginavo così
grande. A me è piaciuto
tantissimo quella specie di
nuvola che solleva le
persone per prendere il
santo Chiodo usato per
mettere in Croce Gesù.
Abbiamo visto anche la
tomba di san Carlo e di altri
Santi, il Battistero, i resti
della Cattedrale di Santa
Tecla; mi è piaciuto tutto! Alla fine di questa
giornata don Donato ci ha offerto il gelato.
Anonimo o anonima?
Martedì 14 Ottobre noi
bambini della classe quinta
siamo andati a visitate il
Duomo di Milano con don
Donato.
Abbiamo
visto
moltissime cose e ci siamo
divertiti molto, in tutti i
momenti della visita c’era
sempre una nuova battuta da
fare
che
si
adeguava
all’oggetto
che
stavamo
guardando in quel momento.
Io
mi
sono
divertita
moltissimo e spero anche gli
altri la pensino come me; bhe, se non è così,
pazienza!
Ma una cosa che vorrei capire è perché
molti bambini non sono venuti. Bhe, spero
che la prossima volta verranno tutti così sarà
ancora più bello e saremmo di più a
condividere la bellezza di stare insieme e di
vedere cose nuove.
Giulia Aldeghi
La cosa che mi è piaciuta di più della gita a
Milano è stata la visita al Fonte Battesimale
perché dentro si battezzavano, in antichità, le
persone. Infatti io e Roberto abbiamo scattato
una foto per ricordare questa monumento.
Alessandro Negri
Martedì 14 Ottobre noi bambini della
Cresima siamo andati in pullman a Milano per
visitare il Duomo. Appena arrivati, senza
perdere tempo, ci siamo recati nella
Cattedrale. Don Donato ci ha spiegato
com’era anticamente la struttura della
Cattedrale di Santa Tecla; poi abbiamo
visitato i resti di questa Cattedrale e
dell’antico Battistero di San Giovanni.
Abbiamo visto anche la “Nivola” dietro
l’Altare Maggiore e il Tabernacolo dove si
trova il santo Chiodo di Gesù.
IL BEATO ANDREA CARLO FERRARI
Il beato cardinale Andrea Carlo Ferrari è
stato Arcivescovo importantissimo per la
nostra Diocesi di Milano, ma soprattutto per
Oggiono. Infatti questo Beato è stato colui
che ha consacrato la nostra chiesa
Prepositurale dedicandola a Dio e a
sant’Eufemia, Vergine e Martire. Quando è
stato proclamato Beato dal Papa Giovanni
Paolo II il suo corpo è stato posto in una bara
di vetro (come quella del beato cardinale Alfredo
Ildefonso Schuster) e, come lui, ha visitato
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ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
diverse comunità ambrosiane. Nel suo
pellegrinaggio questa “bara” di vetro è stata
urtata e le giunture hanno fatto entrare
dell’aria; per questo il corpo del Beato, che
era perfettamente conservato, ha comunicato a
decomporsi. Infatti noi non abbiamo visto il
corpo del beato Andrea Carlo Ferrari perché
una coperta dorata ricopriva la teca.
Davide Redaelli
che sembravano pure tridimensionali,
numerosissime statue di Santi e non parliamo
delle imponenti colonne!!! Erano magnifiche
e potenti e neppure una di loro era uguale
all’altra! Siamo andati davanti all’Altare
maggiore e il don ci ha spiegato che il Duomo
non è solo “il Duomo” (infatti anche a Monza c’è
il Duomo!); il Duomo di Milano è, prima di
tutto, la nostra Cattedrale perché solo lì
risiede la Cattedra del Vescovo di Milano.
Poi siamo andati sotto la piazza del Duomo
senza uscire dal Duomo per vedere i resti
dell’antica Cattedrale di Santa
Tecla. Nei sotterranei abbiamo
visto una vasca battesimale
dove
il
Vescovo
sant’Ambrogio ha battezzato
sant’Agostino con suo figlio e
un suo amico. La vasca ha una
forma ottagonale e rappresenta
i giorni della settimana più uno
che è l’Ottavo giorno, il giorno
della Pasqua di Gesù Cristo.
Ma anche “sette + uno” perché
sono sette i giorni della
creazione più il Creatore.
Saliti ancora nel Duomo ci
siamo recati nel luogo dove
ogni
giorni
si
celebra
l’Eucaristia
e
dove,
in
Settembre, il Vescovo di
Milano sale su una specie di
nuvola e viene elevato fino
sotto il tetto della Cattedrale
per raggiungere un tabernacolo
a forma di croce dove al suo interno è
conservato il santo Chiodo della Croce di
Gesù Cristo. Il santo Chiodo viene portato
davanti all’Altare maggiore il Sabato
precedente la festa dell’Esaltazione della
santa Croce e qui viene lasciato per tre giorni
per permettere a tutti i fedeli di poterlo vedere
e poter pregare davanti a questa preziosa
Reliquia.
Ci siamo poi recati a visitare le tombe di
tre santi Vescovi di Milano: san Carlo
Borromeo, il beato Alfredo Ildefonso
Schuster e il beato Andrea Carlo Ferrari;
Davide Redaelli (che poi ha ricevuto i complimenti
del don!!!) ha ricordato a tutti noi che è stato
proprio quest’ultimo Vescovo, il cardinale
Martedì 14 Ottobre con don Donato e le
catechiste siamo partiti da Piazza Sironi con il
pullman per Milano. Arrivati al Duomo
l’abbiamo
visitato:
nel
sotterraneo c’è il Fonte
Battesimale dove molto tempo
fa la gente si doveva immergere
completamente
nell’acqua,
“acqua viva, corrente”, per
essere battezzata.
Poi siamo saliti all’Altare
maggiore dove c’era una specie
di “nuvola”; qui una volta
all’anno il Vescovo di Milano
sale a prendere il santo Chiodo
della Croce di Gesù conservato
in alto al Duomo, per metterlo
in esposizione ai fedeli della
Cattedrale. Poi abbiamo visto le
Reliquie dei Santi e le loro
tombe. Finita la visita siamo
usciti dal Duomo e don Donato,
a noi bambini, ha offerto un
gelato. Il pellegrinaggio alla
Cattedrale della nostra Diocesi
è stato molto istruttivo.
Valeria Origgi
Caro giornalino dell’Oratorio, oggi è stata
una giornata speciale! Sono andata a visitare
il Duomo con don Donato e tutti i bambini
che, come me, riceveranno la santa Cresima
quest’anno. Dopo un lungo viaggio in
pullman, animato dalle nostre bravissime
catechiste, siamo arrivati alla Cattedrale: era
bellissima con le sue centinaia di guglie che
sembravano volessero fare a gara per arrivare
prima al Cielo!
Siamo entrati in Duomo e subito la nostra
idea di prospettiva si disperse nella realtà
dell’immenso spazio che ci circondava.
Maestosi dipinti, meravigliose vetrate colorate
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ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Ferrari, a “dedicare”, cioè consacrare la nostra
chiesa Prepositurale il 20 Ottobre 1900.
All’uscita dal Duomo abbiamo notato che
anche sul piazzale c’è la stessa forma
ottagonale che richiama il fonte battesimale
che si trova proprio sotto Piazza del Duomo.
Dover aver scattato le fotografie ricordo della
nostra visita alla Cattedrale ci siamo recati al
pullman per il rientro a casa.
Che bagaglio di cultura quale giorno!
Fantastico!!!
Lisa Mariani
nostro don nelle omelie delle Celebrazioni
Eucaristiche dei giorni feriali che «… non
basta andare in chiesa per essere bravi
cristiani …».
Secondo me, indipendentemente dalla
partecipazione, è importante valorizzare
questo momento forse non tanto capito. Io
personalmente credo che la preghiera dei
Salmi sia una preghiera molto bella, anche se
qualche volta un po’ difficile. Per me è bello
pensare che tantissimi anni fa altre persone
hanno invocato Dio con le stesse parole con
cui lo invoco ora io: è una cosa che mi fa
percepire la continuità della Chiesa, il suo
legame con il passato e il suo sguardo sul
futuro: chissà quante persone useranno ancora
queste preghiere! Inoltre, mi dà il senso della
comunità della Chiesa, quando mi piace
immaginare che altre comunità, nello stesso
momento, stanno pregando nello stesso mio
modo!
E ciò è consolante, soprattutto quando ci
accorgiamo che la nostra preghiera in quel
momento è una preghiera un po’ distratta. Ma
ho la certezza che in quel momento altre
preghiere stanno salendo al Signore e la
perfezione di tanti colma la mia distrazione,
così che a Dio può salire la preghiera bella
della sua Chiesa, che diventa preghiera di
comunione e non di singoli individui. È un
pensiero un po’ contorto, ma di meglio non
riesco a fare…
Un’altra motivazione bellissima dei Vespri
serali è il ritrovarsi della comunità attorno al
Padre. È stupendo dopo aver condiviso un
pomeriggio di lavoro o di chiacchiere,
ritrovarsi e offrire tutto al Signore, tutti
insieme ed è altrettanto
bello ricominciare una
settimana
lavorativa
insieme
accompagnati
dalla benedizione del
Signore che scende su di
me, ma anche su chi ho
accanto.
Ho l’impressione che
quando manca il Vespro
serale manca l’anello che
unisce e chiude una
catena… Forse potremo
dire di aver fatto tanto, di
Al Duomo di Milano io mi sono divertito
molto; eravamo tutti i bambini che faranno la
santa Cresima. Il Duomo è molto bello e
gigantesco. Abbiamo visto l’Altare principale,
i tesori, i resti di tre santi Vescovi di Milano.
Usciti dal Duomo il don ci ha comperato il
gelato e così siamo andati a casa in pullman.
Redaelli Roberto
I Vespri della Domenica sera
Riprese le varie attività oratoriane,
puntualmente la campana della chiesetta di
Sant’Agata ogni Domenica sera fa da
richiamo a giovani e adulti per la recita dei
Vespri. Quando sento suonare questa
campana, ogni volta mi viene in mente il
titolo di un vecchio film: «Per chi suona la
campana?».
Ovviamente per tutti! Bravi, bravissimi gli
animatori che, chi più e chi meno, ogni
Domenica sera hanno questo appuntamento
fisso. Forse un po’ meno bravi lo sono gli
adulti, anche se credo che siano scusatissimi
sia dal don che da Gesù stesso. Infatti, dato
l’orario, molti devono
scappare a casa a
preparare la cena per la
famiglia e questo credo
sia anche comprensibile,
quindi impariamo a non
giudicare le persone, sia
quelle che ci vanno, che
non vanno certo per
farsi vedere, sia quelle
che non ci vanno, che
non
sono
persone
cattive, anzi… e poi lo
ripete spesso anche il
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ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
avere speso tante energie quel pomeriggio per
l’Oratorio, ma quando manca il ritrovarsi
attorno al Signore, anche solo per dieci
minuti, manca forse la cosa più importante e
più vera, quello stringersi attorno al Padre di
tutti i suoi figli quando scende la sera.
E possono diventare vere le parole delle
Scritture: «Ogni fatica è vana senza il
Signore». Ma ho detto possono, non
diventano necessariamente… Perché poi
ognuno ha un cuore e nel cuore legge solo
Dio e solo Lui sa cosa c’è! E questo il don lo
sa e credo che possa gioire comunque e
sempre,
indipendentemente
dalla
partecipazione a un Vespro, delle persone che
collaborano a stretto contatto con lui. E
soprattutto gioisce sempre dei suoi ragazzi,
che sono le pietre più belle e più “sante” del
suo Oratorio!
Monica Canali
sembrava di rivivere un giorno di tre anni fa,
esattamente il 29 Marzo 2000, anno del
grande Giubileo, a Roma in piazza San Pietro
all’udienza dei fedeli. Noi Oggionesi, in
pellegrinaggio parrocchiale, eravamo lì con
lui; è stata un’esperienza veramente
emozionante vederlo da vicino, mentre
passava sulla papamobile. Una persona così
provata nel fisico, ma animata da una forza
spirituale sorprendente, ci attirava e
coinvolgeva.
È un esempio per tutti noi, uno sprone ad
affrontare tutte le difficoltà, con fede, fiducia
e speranza anche nei momenti difficili della
nostra vita, nella malattia e nello sconforto.
Nella santa Messa del 22 Ottobre scorso,
presieduta da don Mario ed animata da alcuni
componenti del Coretto, guidati da don
Donato e Stefano, abbiamo pregato
particolarmente, perché lo Spirito Santo lo
sorregga sempre e lo aiuti nei giorni a venire
per la sua salute e ce lo conservi ancora per
tanti anni!
Mariella Valtorta
XXV anniversario di pontificato
di Giovanni Paolo II
Mercoledì 22 Ottobre abbiamo ricordato il
XXV anniversario dell’inizio del Ministero
del nostro Papa Giovanni Paolo II con una
Celebrazione Eucaristica solenne in chiesa
Prepositurale alle ore 20:00.
Abbiamo scritto al Papa
Oggiono, 16 Ottobre 2003
Santità,
siamo i ragazzi e i giovani
dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese
di Oggiono, una parrocchiale della Diocesi di
Milano. Sul nostro giornalino abbiamo voluto
scrivere a Lei nostri più fervidi auguri!! Le
alleghiamo quanto scritto con una sua
immagine…
AUGURI SANTO PADRE
Il prossimo 16 Ottobre ricorderemo i XXV
anni di elezione al soglio pontificio del Papa
Giovanni Paolo II; il 22 Ottobre l’inizio del suo
supremo magistero di pastore della Chiesa
universale. Preghiamo in questo mese di
Ottobre per il nostro amato Papa Giovanni
Paolo II. Chiediamo a Dio per lui il dono della
fede, della speranza, della carità e di
continuare ad essere per noi testimone
autentico del Vangelo e della Croce del
Signore.
Auguri, Santo Padre!!!
È stato molto commovente ricordare
questo anniversario ascoltando, dalla voce
limpida e sicura di qualche anno fa del Santo
Padre, la preghiera del santo Rosario.
Rispondendo con lui alle preghiere mi
Le assicuriamo la nostra preghiera e la
ringraziamo per tutto quello che ha fatto e farà
per noi giovani!
21
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
quanto sia buono Dio che ci dona una
famiglia grande dove “gli uni portano i pesi
degli altri”, dove il Papa ci è di esempio,
proprio come un padre che nonostante gli
acciacchi dell’età si spende senza soste per il
bene dei suoi figlioli.
E, per un attimo, ma non mettetevi a ridere,
ho pensato alla morte, non come fine di tutto,
come castigo, ma alla morte come incontro
col Padre. Se il nostro Santo Padre ci ispira
sentimenti così forti e così belli,
ho pensato, chissà come sarà
l’incontro con il Signore!!! Se
quando ho incontrato a Roma il
Sommo Pontefice ho pianto
lacrime
di
gioia,
chissà
l’emozione grande di trovarmi
faccia a faccia con il mio Signore!
Ma … se ne sarò degna!
Ultimo pensiero: tante volte
critichiamo la nostra Parrocchia
perché non fa, non si muove …
però, quando fa qualcosa di bello
… forse dovremmo anche
parteciparvi!
Monica Canali
Grazie, Santo Padre!
Auguri di ogni bene!!!
I ragazzi e i giovani dell’Oratorio San Filippo
Neri e Sant’Agnese con don Donato e le Suore
Parrocchia Sant’Eufemia
Oggiono (Lecco) Diocesi di Milano
25° di Pontificato
di Giovanni Paolo II
Mercoledì 22 Ottobre la
Chiesa intera ha ricordato il
25° di insediamento al
Soglio Pontificio del Santo
Padre Giovanni Paolo II.
Anche noi ad Oggiono
abbiamo ricordato questa
data importante con la
Celebrazione
Eucaristica
delle
ore
20:00;
celebrazione alla quale
erano
particolarmente
invitati i giovani, quei
giovani
che
l’anziano
Pontefice ha sempre portato
nel cuore.
La Celebrazione Eucaristica, presieduta da
don Mario, è iniziata con il collegamento via
radio col Vaticano per la recita del santo
Rosario, la preghiera preferita dal nostro
Papa, proprio a sottolineare l’unità spirituale
con la Chiesa.
Unico piccolo neo: naturalmente il Rosario
era recitato in latino e questo forse ci ha
inizialmente distratto: non è facile capire cosa
si sta pregando se si usa una lingua che non si
conosce. Ma lo smarrimento è stato solo
iniziale!
Durante la santa Messa, le letture e
l’omelia di don Mario ci hanno portato a
riflettere sulla figura del Successore di san
Pietro, sulla sua e nostra fede e
sull’importanza della recita del santo Rosario.
Gli splendidi canti che il coretto, sotto la
guida di un maestro d’eccezione, don Donato,
ci ha regalato, hanno creato un clima
veramente solenne.
Quello che ho gustato maggiormente in
questa celebrazione, è stata la recita del santo
Rosario: l’idea di essere in quel momento in
particolare comunione con il nostro Pontefice
e con la Chiesa intera mi ha fatto ricordare
La gioia della preghiera...
Venerdì 17 Ottobre presso la chiesetta di
Sant’Agata l’Oratorio San Filippo Neri e
Sant’Agnese ha vissuto prima una
Celebrazione Eucaristica presieduta da don
Donato e poi un’intensa Adorazione
Eucaristica Missionaria presieduta sempre dal
nostro mitico don e all’interno della quale
Laura Barbagallo ha
effettuato
un
intervento sulla sua
straordinaria
esperienza di missione
in Etiopia.
Quello che mi ha
colpito
del
suo
intervento era la prima
immagine che ha
conservato
nella
mente dall’Africa: la
gioia con la quale ogni
membro
della
comunità partecipava
alla
Celebrazione
22
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
(di cui non ricordo il nome se 1’ha mai avuto un
nome). Purtroppo era giunto il momento di
Eucaristica, saltando, ballando, facendo
lunghe, ma appassionate preghiere dei fedeli.
Tutto ciò mi ha colpito profondamente: queste
persone che non hanno nulla, se non se stessi
e la loro preghiera, ringraziano ogni giorno e
con intensità e felicità il Signore Gesù!
Allora mi sono chiesto come noi, che
abbiamo tutto, ma proprio tutto (soldi, comodità,
ecc.), viviamo la Celebrazione Eucaristica con
un tale grigiore che non sembra una festa, la
Pasqua di Gesù, ma il suo funerale! Scusate lo
sfogo polemico, ma era doveroso! Però (c’è un
però!), c’è una speranza: infatti, a questo
importante momento di preghiera hanno
partecipato molti ragazzi e ragazze delle
medie, adolescenti, giovani e adulti di ogni
genere ed età.
La gioia con la quale tutte queste persone
intorno a me pregavano e adoravano il
Signore Gesù, mi hanno fatto un po’
riscoprire la bellezza della preghiera
comunitaria e la gioia della preghiera
costante, continua, salvifica, che forse da un
po’ di tempo, devo ammetterlo, avevo perso
in questa calda Estate. Scusate ancora una
volta la nota autobiografica, ma spero proprio
che non solo io tra i presenti ho sentito
“ardere il cuore” (cfr. Lc 24,32) in quel
pomeriggio nella chiesetta di Sant’Agata.
Giacomo Corti
avviarci verso casa.
A mio parere è stata una serata
emozionante in cui ho avuto modo di
conoscere ancor di più gli altri animatori e di
conoscerne altri che non conoscevo oltre che
a cimentarmi per la prima volta con il
bowling gioco che devo dir la verità mi ha
molto affascinato.
Vatrella Simone
Uscita del gruppo Ado
al bowling di Erba
Sabato 18 Ottobre, noi ragazzi e ragazze
del gruppo Ado, siamo andati al bowling di
Erba per passare una serata “alternativa”
insieme. Eravamo una ventina e dopo esserci
divisi sulle macchine degli animatori (Ica
sistema i fari della macchina!!!!), siamo partiti per
Erba.
Arrivati, ci siamo divisi in squadre e
successivamente abbiamo iniziato a giocare a
bowling sulle diverse piste. Dopo esserci
dilettati in una partita a bowling (con parecchi
vincitori di cui non ricordiamo i nomi!!!) (ci
dispiace!!), ci siamo dispersi tra i vari giochi
bolinwuani (giochi del bowling!), sotto
suggerimento di Valse!
Molti hanno giocato al
gioco del dischetto, tranne
noi (abbiamo fatto solo due
partite!). Si perché ci siamo
volute cimentare in un
nuovo gioco chiamato
“Dance Music” (era meglio
Tutti al bowling di Erba
Il giorno Sabato 18 Ottobre, il
gruppo animatori con alcuni
ragazzi del gruppo adolescenti si
sono recati al bowling di Erba per
passare un Sabato sera diverso
dagli altri.
Il ritrovo era fissato per le 20:45
ma qualche ritardatario ha fatto
slittare la partenza intorno alle
21:05. Dopo essere entrati e aver
atteso qualche minuto perché si
liberasse
la
pista,
approssimativamente alle 21:30
eravamo tutti pronti per il primo
tiro della serata e il primo tiro a
bowling
della
mia
vita.
Successivamente aver concluso la
partita abbiamo dato inizio a una
specie di torneo a un videogames
evitare visto la figura che
abbiamo fatto!!!); per chi non
lo sa: ci sono dei tasti per
terra e davanti a te c’è uno
schermo su cui compaiono i
tasti che devi schiacciare a
tempo di musica: impresa
molto ardua per chi è alle
prime armi, come noi!!!
Dopo ore e ore di giochi
e balli ce ne siamo andati
garulli e festanti (il tocco di
Valse non si nota?!), verso il
nostro amato Oratorio. È
stata una serata divertente,
23
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
A Oggiono di Madre Teresa parlano al
presente; inconsciamente non è mai morta nel
cuore di chi l’ha vista. «Ha portato la
benedizione agli anziani della Casa di riposo continua Cesana - e per l’intera giornata ha
esortato tutti a pregare che Dio ci aiuti ad
aiutare i più poveri. Ecco, aveva sempre la
preghiera, e tanta fede, e i poveri del mondo
nel suo grande cuore».
in cui abbiamo coltivato nuove amicizie.
P.S.P.Q.C.N.S.V. (cioè POST SCRIPTUM PER
QUELLI CHE NON SONO VENUTI!): VI SIETE
PERSI UN’OCCASIONE IRRIPETIBILEEEE!!!!
Due animatrici a caso
Ringraziamenti
Vorrei ringraziare sulle pagine di questo
giornalino Enrico Brambilla (mitico Chicco!),
Federica Civillini (Ica per gli amici!) e don
Donato (il Reverendo!) per “aver creato dal
nulla” un bellissimo Gruppo Adolescenti con
il quale ho potuto vivere una serata di gioia e
amicizia Sabato 18 Ottobre. Grazie di cuore!
NON
SCAPPARE
VIA
PERCHÉ
L’ARGOMENTO
NON
TI
TOCCA
CONCRETAMENTE!!!! ABBI LA PAZIENZA
DI LEGGERE QUESTE RIGHE…. PER LA
TUA VITA!!!
Nel numero 3 del Maggio 2003 Giovanni
Spreafico, Giacomo Corti e Stefano Valtorta
hanno voluto aiutare i lettori più intelligenti
(cioè quelli che hanno scelto di leggere anche
il loro testo!) a comprendere un po’ di più il
Mistero Pasquale che ogni anno si celebra
nel sacro Triduo.
Essendo d’accordissimo con le parole con
cui chiudeva il loro articolo («Ma soprattutto
La beata Madre Teresa di
Calcutta ad Oggiono
Su “Il Resegone”, settimanale cattolico della Zona
Pastorale III di Lecco, del 10 Ottobre 2003 a pag.
23,
abbiamo
trovato
questa
intervista
all’Assessore Cesana Antonio rilasciata in
occasione della Beatificazione di Madre Teresa di
Calcutta lo scorso 19 Ottobre 2003, Dedicazione
della chiesa Cattedrale e Giornata Missionaria
Mondiale. Eccovi l’intervista:
speriamo che abbiamo acceso in qualcuno la voglia di
conoscenza e di studio della sacra Liturgia Ambrosiana
perché l’ignoranza è il più grande dei mali e ci permette
di compiere tante stupidate!!!»), vi proponiamo
Il 23 Settembre 1987 Madre Teresa fece
tappa anche a Oggiono. L’Assessore Antonio
Cesana, che andò a prenderla a Suello, quasi
s’offende a sentirsi chiedere
che cosa si ricorda. «Tutto».
Le
tappe
di
quell’eccezionale incontro,
ancora scandite ora per ora,
sono indelebili «Alle 14:30
don Giacomo mi affidò la
Madre – dice -; alle 15
l’accompagnai alla visita
alla Casa di riposo, poi
all’Oratorio».
Le foto di quel giorno si
incontrano dappertutto nel
Bar
dell’Oratorio
San
Filippo Neri, sulle scale del Municipio,
nell’ufficio
dell’allora
Sindaco
Luigi
Pirovano.
«Che cos’ho provato a incontrarla?
Un’emozione forte come quando si va a
Roma dal Papa. Anzi, ancora più intensa.
L’immagine di quella donna minuta, fragile,
che esorta alla preghiera, che prega sempre mi
è rimasta nella memoria»
alcuni testi perché anche per la solennità di
tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i
fedeli defunti siano un po’
più conosciute e per questo
amate e vissute nel loro
vero valore e significato. I
primi sono del grande don
Tonino Lasconi (che i
catechisti dovrebbero conoscere
per la sua concreta bravura a
favore
dell’educazione
dei
giovani!!!); sono in particolare
per i ragazzi e sarebbe
bello se – almeno questi
articoli – fossero letti da
ragazzi e genitori insieme
anche perché sono tratti
da POPOTUS giornale di attualità per
ragazzi di Avvenire. Gli ultimi tre sono di
alcuni sacerdoti: uno è padre Mario Piatti
icms che abbiamo conosciuto durante la
Settimana Mariana lo scorso Giugno 2003; gli
altri due sono sacerdoti ambrosiani,
monsignor
Marco
Navoni,
secondo
cerimoniere della Cattedrale di Milano, e don
Giuseppe Grampa, direttore della rivista
diocesana “Il Segno”.
24
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Santa gente,
compagnia di tutti i giorni
Una strada possibile a tutti
«Ma, allora, in questa compagnia non ci
sono soltanto i Santi scritti sul calendario.
Allora ci sono anche i nostri parenti e i nostri
amici che non hanno fatto miracoli ma che un
pezzo di pane, un gesto di amore e di amicizia
non l’hanno mai negato a nessuno?».
Certo che ci sono anche
loro! Eh sì! Per entrare
nella compagnia di Dio non
sono necessarie cose strane,
fuori
dal
comune,
impossibili a gente come
noi che vive i suoi giorni
tra occupazioni quotidiane,
piccole e spesso noiose e
fastidiose. E per questo che
la compagnia è tanto
grande che nessuno è
capace di contarla.
don Tonino Lasconi
«Una moltitudine immensa di ogni
nazione, razza, popolo e lingua» nella gioiosa
e festosa compagnia di Dio. Una folla...
megagalattica che nessuno riesce a contare,
nemmeno il computer più tosto. Questo sono
Santi. Dove e come trovare
il biglietto per entrare in
questa compagnia? Non ci
sono botteghini, o siti
internet che li vendono. E
bagarini?
Nemmeno
l’ombra! L’unica possibilità
è essere attenti a chi ci vive
o ci passa vicino e prendere
la decisione giusta.
Quella persona ha fame?
E, magari, non solo di pane,
ma di amicizia, di carezze,
di. ..? «Eccoti qualcosa da
mangiare»,
bisognerebbe
saper rispondere. Ha sete?
Non solo di acqua, ma di.
..? «Eccoti qualcosa da
bere». È straniero? «Eccoti
un po’ di ospitalità». È malato? È carcerato?
«Non posso lasciarti solo, triste, abbandonato,
disperato; devo starti vicino e aiutarti».
Perché in chi ha bisogno di noi c’è Gesù.
Anche se uno non ha mai sentito parlare di
Gesù, Lui c’è. Ed è la porta per entrare nella
compagnia di Dio. L’unica porta! Non c’è
altra strada per la raccolta di punti necessari
per conquistare «il premio» al di fuori di
gesti,
parole,
comportamenti
che
distribuiscono e portano gioia e conforto.
E non si può barare, svicolare, fare i furbi!
Gesù è stato chiaro: «Per essere felici – per
sempre! – bisogna condividere tutto ciò che si
ha con gli altri (beati i poveri in spirito); senza
lasciarsi frenare dalle difficoltà che questo
comporta (beati gli afflitti); senza arroganza e
prepotenza (beati i miti); pronti a capire,
scusare, perdonare (beati i misericordiosi); con
lealtà e sincerità (beati i puri di cuore); decisi a
volere e a fare le cose giuste (beati quelli che
hanno fame e sete di giustizia) e la pace per tutti
(beati gli operatori di pace)».
don Tonino Lasconi
In Cielo e in Terra
Dove
sta
questa
immensa compagnia di
Dio?
«In
Cielo!»
rispondiamo noi, guardando istintivamente
verso l’alto, oltre l’azzurro, oltre le nuvole, in
mezzo alle stelle e ai pianeti.
Stop! È normale e anche bello guardare
lassù, perché lassù di sicuro non c’è nemmeno
l’ombra delle cose brutte e difficili che ci
fanno soffrire quaggiù. È normale e i anche
bello ma non è così. Perché il Cielo non è un
luogo, non è una specie di città incantata, un
meraviglioso paese dei balocchi, ma Dio.
E questa compagnia, questa folla immensa,
sta dove sta Dio. Cioè dappertutto: dentro
casa, per strada, a scuola, in ospedale, davanti
alla televisione… Cioè sempre: di notte, di
giorno, quando siamo stanchi o arrabbiati o
siamo felici o… Sempre!
Questa compagnia sta sempre accanto a
noi, non ci lascia mai. Come Dio. Questa è la
«comunione dei Santi». Dei «Santi». Che
sono per l’appunto la compagnia festosa e
gioiosa di Dio, composta da coloro che “non
sono più su questa Terra, da coloro che stanno
quaggiù a raccogliere punti per entrarci, da
coloro che vivranno dopo di noi. È così!
25
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Per il credente, però, il discorso sembra
essere un pochino diverso. L’inesorabile
fluire dei giorni, infatti, nella luce della fede,
ci invita non tanto a sterili piagnistei, quanto
piuttosto a frequenti e fruttuosi esami di
coscienza, con l’ovvio e conseguente
proposito di impegnare finalmente per il
Signore quel po’ di vita - lunga o breve che
sia – che ancora ci resta.
Il mese di Ottobre, in particolare, con il
suo colore missionario, offre lo spunto per
considerare l’urgenza, la responsabilità – e la
gioia! – di comunicare al mondo l’annuncio
del Vangelo. Di solito releghiamo volentieri e
sbrigativamente questo compito ai soli
“addetti ai lavori”: ai consacrati o ai laici
“impegnati”, operanti a tempo pieno nei nostri
paraggi o nelle più lontane regioni del globo.
Chi potrebbe dirsi esonerato, invece, da un
simile mandato, tanto impellente quanto
rivoluzionario? Chi si permetterebbe ancora
di perdere tempo o chi potrebbe
dire che la sua vita non ha senso,
se è chiamata, in ogni istante, a
portare al mondo la speranza
cristiana, la buona novella della
salvezza?
Nessuno è escluso e nessuno è
autorizzato a tirarsi indietro. La
“nuova evangelizzazione” passa
proprio attraverso tutti e tutti
raggiunge per le infinite vie della
quotidianità, nei luoghi di lavoro,
in famiglia, al bar o nelle mille
occasioni di incontro e di dialogo
che le giornate ci regalano.
Perché Gesù sia conosciuto fino
agli estremi confini del mondo
Perché in Dio non ci sono ieri, oggi e domani
ma solo oggi. Non ci sono i secoli fa, il 2003
e i secoli che verranno. Ma solo adesso.
Davanti al suo sguardo e al suo abbraccio
siamo tutti contemporanei: quelli con la clava,
quelli col telefonino e quelli con chissà quale
diavoleria che verrà. Mai soli, sempre in
compagnia di «Tutti i Santi».
I nostri defunti Dio ce li tiene accanto,
come Lui ci è accanto. E ci si aiuta a vicenda.
Ogni gesto di amore e di amicizia è un aiuto
dato e un aiuto ricevuto. Non sappiamo chi
aiutiamo e non sappiamo chi ci aiuta:
sappiamo però di aiutare e di essere aiutati.
Sempre. E bellissimo!
don Tonino Lasconi
Il Vangelo, il pendolo
e la poltrona
L’Autunno ormai inoltrato invita il nostro
cuore, anche quest’anno, a fermarsi e a
riflettere un poco. La classica
immagine stagionale delle
foglie avvizzite, portate qua e là
dal vento, suggerisce ancora
una volta la caducità della vita,
la provvisorietà di tutte le cose.
Tempus fugit! si legge a volte
su qualche vecchio orologio a
pendolo
che,
malinconicamente, con il suo
oscillare continuo e metodico,
sembra richiamare, ogni istante,
il mistero che avvolge da
sempre l’umana esistenza…
«Che tristezza!» verrebbe da
dire. Roba da antidepressivi, da
Lexotan o da qualche salutare e
miracolosa tisana che ci
restituisca finalmente la voglia
di vivere. Meglio, forse, non
ragionarci troppo sopra e
andare avanti come se nulla
fosse, scacciando tutti quegli importuni e
fastidiosi pensieri che a volte assediano e
affollano la mente. In fondo il mondo va
avanti lo stesso e illudersi di essere eterni,
immortali e onnipotenti ci fa sentire meno a
disagio, apparentemente.
(che, senza andare troppo lontano,
coincidono spesso con il volto dei nostri
invadenti vicini di casa o addirittura dei
nostri stessi insopportabili familiari. ..).
Forse la nostra epoca avrebbe
bisogno di qualche benefica e
incisiva iniezione di ottimismo cristiano e di
santo zelo apostolico. Di quel fervore
appassionato, cioè, che ha sempre animato i
predicatori del Vangelo, desiderosi soltanto di
portare Dio ai fratelli, di farlo conoscere e
amare dovunque e di soccorrere con i mezzi
che Lui ci ha donato – la sua Parola, i
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ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Sacramenti e la carità – le tanto diffuse
povertà, materiali e spirituali.
Oggi prevale purtroppo, generalmente, il
diffuso timore di offendere il prossimo, di
calpestare presunti diritti o di mortificare la
sensibilità e la cultura degli altri, quasi che il
Vangelo fosse una pericolosa minaccia della
quiete pubblica o un ingombrante e noioso
fardello di leggi e di costumi ormai superati.
Per questo suscita un certo imbarazzato
silenzio il parlare di fede o semplicemente
tracciare un Segno di Croce prima di sedersi a
tavola!!!
Ci scandalizziamo e
protestiamo vivacemente se
un
Crocifisso
rimane
appeso su una parete
scolastica, ma siamo in
fondo nascostamente fieri
se i nostri ragazzi, ormai
grandicelli, tappezzano di
ogni genere di oscenità
avrebbe portato, per circa trent’anni,
addirittura nella lontana Cina l’annuncio della
fede. La Rivoluzione comunista cancellò poi,
dopo la sua morte, ogni traccia della sua
opera, ma non potè sopprimere il ricordo
dell’ardente carità di quel Santo missionario,
elevato ormai agli onori degli Altari. Quella
casa divenne per noi la meta obbligata, ogni
Estate, tra una passeggiata e l’altra, di un
devoto pellegrinaggio e di una doverosa sosta
meditativa.
Qualcuno osserverà che anche questi
esempi e queste considerazioni lasciano il
tempo
che
trovano:
riguardano, in fondo, solo la
memoria di qualche fortunato
e isolato eroe del passato.
Certo è più comodo rilassarsi
e distendersi davanti alla TV,
contemplando pigramente il
paesaggio fuori dai vetri e
scorrendo,
con
il
telecomando, la messe di
stupidaggini quotidianamente
propinate
dal
piccolo
schermo. Magari sognando
epiche imprese, ma sprofondando sempre di
più nella propria comoda e invitante poltrona.
Mentre i giorni passano e il pendolo
continua, lento e monotono, il suo inesorabile
cammino.
padre Mario Piatti, icms
(pardon: di innocenti immagini
artistiche e di tavole anatomiche!)
le loro camerette o, come
talora accade, le stesse aule
di scuola, una volta adorne di banali e
ingiallite cartine geografiche. Accogliamo,
giustamente, con grande cortesia e con sincera
attenzione chi ci parla delle nostre radici
ebraiche, della spiritualità islamica, dei
monaci tibetani o dell’animismo africano: lo
studio, la conoscenza reciproca e il franco
dialogo sono sempre e comunque costruttivi.
Ma dimentichiamo facilmente duemila
anni straordinari di ordinaria santità cristiana,
del cammino di milioni di fratelli nella fede,
delle vette di autentico misticismo che ogni
epoca ci ha donato, di una schiera di Santi e di
Sante che hanno profumato di Cristo la Terra.
Qualche anno fa, rientrando da una bella
escursione tra le Dolomiti con un gruppo di
ragazzi, il sentiero ci portò casualmente
proprio sull’uscio di una costruzione
particolare, dietro la quale sorgeva una chiesa
dalle evidenti forme orientali. Era la casa
natale del beato Joseph Freinademetz (ora
Santo!) che lasciò l’amata terra, l’incantevole
Val Badia, spinto da quell’impulso del cuore:
che Cristo fosse conosciuto e amato fino ai
confini del mondo! L’umile altoatesino
Tutti i Santi
e la Commemorazione di tutti
i fedeli defunti
I primi due giorni di Novembre sono
dedicati a due feste tra le più care alla
tradizione cristiana e tra le più sentite nella
devozione popolare: Tutti i Santi e la
Commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Anche dal punto di vista storico, almeno
per noi in Occidente, queste due date sono tra
di loro collegate, nel senso che la prima ha per
così dire germinato la seconda. Sappiamo che
di norma i Santi più importanti e celebri
hanno una loro ricorrenza all'interno del
calendario liturgico, ma già nell'antichità si
sviluppò, a cominciare dall’Oriente, l’idea di
una commemorazione collettiva di Tutti i
27
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Santi e come data fu scelta la prima Domenica
dopo Pentecoste, a conclusione del Tempo
Pasquale.
L’idea soggiacente è
molto chiara e semplice: è
lo Spirito Santo che sta
all’origine
della
vera
santità, perché fa sorgere e
fa maturare quelle virtù che
caratterizzano un'autentica
vita cristiana. La data per
noi oggi tradizionale, quella
del 1° Novembre, è invece
relativamente più recente e
risale
al
IX
secolo
nell’ambito delle Chiese
dell’Impero Carolingio: è
incerto il motivo per cui si
scelse tale giorno, ma di
fatto tale usanza si diffuse
progressivamente in tutta
l’Europa occidentale e soppiantò la tradizione
più antica, di origine orientale (per altro ancora
l’ideale altissimo che le beatitudini ci
propongono; ma questo stesso ideale viene
proposto a ogni cristiano che,
passando, attraverso la morte,
da questa Terra alla Vita
Eterna è chiamato dalla bontà
misericordiosa del Padre
all’eterna beatitudine. E ora
due osservazioni sulla nostra
tradizione ambrosiana.
Nel calendario liturgico
ambrosiano
la
prima
testimonianza di un giorno
dedicato a tutti i defunti risale
al
1125.
Fu
infatti
l’Arcivescovo Olrico che
istituì tale ricorrenza, ma con
una connotazione fortemente
locale: l’Arcivescovo stabilì
che si celebrasse ogni anno la
commemorazione di tutti i
defunti della Chiesa milanese e per questo
volle collegarla a una data liturgica
particolarmente significativa per la vita
diocesana, la festa della Dedicazione della
Cattedrale. Tale ricorrenza fu dunque fissata
al Lunedì successivo la terza Domenica di
Ottobre.
Probabilmente deriva di qui l’uso, ancora
molto diffuso nella nostra Diocesi, di
celebrare la solenne preghiera di suffragio per
i defunti della parrocchia il giorno seguente la
festa patronale. Fu invece san Carlo, nel 1582,
che
sostituì
la
ricorrenza
istituita
dall’Arcivescovo Olrico con la data del 2
Novembre, per uniformarsi alla prassi
liturgica della Chiesa romana e di tutto
l’Occidente.
Quest’anno infine il 2 Novembre cade in
Domenica e gli ambrosiani sanno che la
Domenica, per la sua importanza, precede
ogni altra festa: ad esempio, se fosse capitato
di Domenica il 1° Novembre, la solennità di
Tutti i Santi sarebbe stata spostata, anticipata
di un giorno.
Non così quest’anno: infatti celebrare la
Commemorazione dei defunti significa
celebrare il mistero pasquale di Cristo, la sua
vittoria sulla morte che diventa anche per ogni
cristiano che muore in Cristo passaggio alla
Vita Eterna. Ma questo è il mistero che
poco diffusa e poco sentita nella devozione popolare)
che faceva riferimento alla Pentecoste.
Un impulso determinante al radicamento
della festa di Tutti i Santi nella tradizione
religiosa del popolo cristiano venne, due
secoli dopo, dall’intuizione di un abate del
grande e potente monastero medioevale di
Cluny, sant’Odilone, il quale, volendo
istituire una data in cui commemorare tutti i
fedeli defunti, scelse il 2 Novembre per
collegare esplicitamente tale ricorrenza con
quella del giorno precedente, la festa di Tutti i
Santi.
Anche in questo caso l’idea del
collegamento è evidente: i Santi sono coloro
che hanno già raggiunto la gloria del
Paradiso; ma verso tale meta sono
incamminati anche i fedeli che in questa vita
terrena hanno cercato di vivere la loro fedeltà
al Vangelo.
Ed è proprio per sottolineare tale
collegamento tra le due feste che le attuali
norme
liturgiche
permettono,
molto
opportunamente, di proclamare per due giorni
consecutivi, sia il 1° che il 2 Novembre, lo
stesso identico Vangelo, quello delle
beatitudini: i Santi infatti nella loro vita hanno
incarnato in maniera perfetta ed esemplare
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ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
giorni. Ci sembra degno d’essere vissuto solo
il tempo dell’attività, quello in cui disponiamo
di noi, delle nostre forze, del nostro tempo.
Pensiamo al disagio che diventa talvolta sorda
ribellione, quando una malattia ci costringe ad
una qualche passività, ci rende dipendenti
dagli altri. Pensiamo alla fatica che in molti
casi accompagna la fine del tempo lavorativo,
il senso di vuoto e di inutilità che invade
un’esistenza fino a quel momento attiva.
La crescente presenza in mezzo a noi delle
persone anziane, i nostri vecchi, dovrebbe
essere eloquente richiamo. Spesso è solo un
fardello troppo pesante per una famiglia.
Andiamo inesorabilmente verso questa
passività, diventiamo giorno dopo giorno,
sempre più bisognosi degli altri. La memoria
dei morti mi ricorda
quanto la mia vita sia
legata agli altri, ai miei
morti. Da mia madre non
solo ho avuto il colore
degli occhi, ma anche
l’educazione alla fede, la
sobrietà dei sentimenti,
la serietà nel lavoro…
Quello che sono lo
devo a tante persone che
in questi giorni ricordo
con
nostalgia
e
gratitudine.
Anche
questa è la stupenda
realtà de “la Comunione
dei Santi”. Morti e Santi
non sono due categorie separate. Anzi proprio
questa festa di Tutti i Santi che precede il
giorno dei morti mi aiuta a riconoscere nei
miei morti la traccia della santità. Come san
Paolo chiamava “santi” tutti i credenti
santificati dallo Spirito Santo, così anch’io
posso considerare santi quanti hanno vissuto
il Vangelo e ho avuto la grazia di incontrare.
Ci sono i Santi che la Chiesa proclama tali
riconoscendo in loro una singolare
testimonianza evangelica. L’ultima di questa
schiera: Teresa di Calcutta . Ma quante altre
donne e uomini hanno accolto e vissuto il
Vangelo nella loro esistenza. I Santi mi
ricordano che anch’io sono chiamato a vivere
il Vangelo e questa, solo questa, è la santità. Il
cardinale Martini parlava spesso di “santità
celebriamo ogni Domenica. Il 2 Novembre
quindi, come ogni Domenica, è giorno che,
dalla mestizia, ci conduce alla gioia pasquale
di Cristo.
monsignor Marco Navoni
La festa dei Santi
e quella dei Morti ci parlano
In questi due giorni dei Santi e dei morti
visiterò due luoghi vicini, in Brianza: il
piccolo cimitero di Caslino d’Erba dove sono
sepolti i miei genitori e dove è già preparato
un “posto” per me e l’Eremo di San Salvatore
sopra Erba dove è sepolto Giuseppe Lazzati
che speriamo di poter venerare presto Beato e
Santo.
C’è una grande sapienza nell’accostamento
di queste due giornate. I
Santi e i morti parlano a
me e parlano di me, di
ognuno di noi. Ci
dicono chi siamo e
quale è il nostro destino.
Per questo mi metto in
ascolto.
Inizio
ascoltando i morti.
Confesso che questo
dialogo con i miei morti
mi è familiare. Da
quando i miei genitori e
in particolare mia madre
sono al camposanto
questo luogo mi è
consueto. Non solo mi prendo cura dei fiori
ma soprattutto sosto in silenzio sulla pietra e
faccio la mia meditazione sulla morte.
Ricordo quell’ammonimento cristiano:
«Ricorda la tua fine e sarai perfetto». E
ancora: «Ricorda che sei polvere e in polvere
tornerai». Questa meditazione mi ricorda che i
miei giorni sono contati, i nostri non sono
giorni di onnipotenza. Quante volte i nostri
comportamenti esprimono, invece, volontà di
potenza, anzi di onnipotenza. Nei confronti
degli altri che tentiamo di dominare o almeno
utilizzare come cose che si usano e si gettano.
Nei confronti di noi stessi: quanto è difficile
riconoscere il nostro limite e accettare
quell’inesorabile passaggio dall’attività alla
passività che segna il trascorrere dei nostri
29
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
programma ed idee.
Coinvolgimento di persone: l’invito è rivolto
in prima battuta ai genitori appassionati di
pesca e contemporaneamente a pescatori
adulti magari pensionati desiderosi di
trasmettere la loro esperienza ai ragazzi.
Permessi e licenze: il costo sarà solo di
qualche euro, in quanto recenti disposizioni
hanno portato molte agevolazioni fino ai 18
anni.
Attrezzatura minima: si deve partire da questo
concetto per i primi periodi di pratica per poi
dotarsi di altri strumenti con l’aumentare della
capacità e della passione.
Programma ed idee: si pensa di programmare
uscite di pesca sul lago di Oggiono/Annone
(gobbi, persici, boccaloni), Lecco (alborelle,
cavedani) e magari qualche visita (poche) ai
laghetti sportivi per la pesca alla trota.
Comunque questo articolo vuole essere
solo un inizio di percorso; abbiamo tutta la
stagione invernale per prepararci al meglio:
pubblicizzare l’iniziativa con volantini,
cartelloni all’Oratorio, passa parola;
preparare i documenti necessari;
imparare a preparare le lenze con
lezioni pratiche. E tutti pronti in
primavera a pescare!
Carlo
popolare”. E l’aggettivo non indica qualche
cosa che ha scarso valore. Santità popolare è
ideale per tutti, a tutti possibile nelle
condizioni ordinarie della vita d’ogni giorno:
«Nella Chiesa nessuno è destinato a rimanere
inoperoso, nessuno deve temere di restare
senza lavoro, nessuno può pensare che la
santità e l’amore sono doni riservati soltanto
ad alcuni eletti. Tutti possiamo partecipare a
quei doni più sublimi ed essenziali della
Chiesa che sono la grazia, la carità, l’amore e
la santità».
In questo giorni di Tutti i Santi non penso a
schiere di Santi e Beati, con l’aureola come
quelli che si vedono nelle raffigurazioni del
Paradiso. No, penso che ho avuto la grazia di
prendere i pasti, fare un viaggio aereo, andare
una volta al cinema con un uomo che
speriamo la Chiesa proclamerà Santo.
Abbiamo camminato un po’ insieme, è questa
una strada che ognuno di noi può percorrere,
grazie a Dio!
don Giuseppe Grampa
Gruppo
Giovani Pescatori
Sampei
In occasione di alcune mie
presenze in Oratorio mi è stato
rivolto da molti (don Donato,
animatori, genitori) l’invito ad
organizzare, o meglio, mettere
insieme, un gruppo di ragazzi
che già praticano la pesca o
che,
interessati,
vogliono
dedicarsi a questo sport o
divertimento. Ho anche visto un
cartellone sul quale alcuni
ragazzi (ricordo Filippo Cavenaghi,
Abbiamo scritto
al Presidente della
Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi
Oggiono, 4 Novembre 2003
Carissimo Presidente Carlo
Azeglio Ciampi siamo l’Oratorio
San Filippo Neri e Sant’Agnese
della Parrocchia Sant’Eufemia di Oggiono
che si trova vicino a Lecco, in Diocesi di
Milano. Oggi la Liturgia Ambrosiana celebra
la solennità di san Carlo Borromeo, Vescovo
e Compatrono della nostra Diocesi.
Nel giorno del suo onomastico i ragazzi,
gli adolescenti, i giovani dell’Oratorio San
Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono, uniti
alle Suore e a don Donato, le porgono i più
sinceri auguri e le assicurano un ricordo nella
loro preghiera perché il Signore Gesù le
conceda di continuare ad avvicinare i giovani
Lorenzo
Valsecchi, Stefano Pozzi, Nicolò Limonta, Paolo Riva,
…) hanno indicato la pesca come loro hobby
preferito.
Da qui la mia disponibilità all’iniziativa da
valutare circa alcuni aspetti organizzativi ed
un minimo di programma, che elenco di
seguito:
coinvolgimento di altre persone “grandi”
già esperte;
permessi e licenze necessarie;
attrezzatura minima;
30
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Accogliamo i nostri preti come un dono di
Dio o piuttosto li consideriamo “inopportuni”
quando ci ricordano il Vangelo? Anche noi
preghiamo per loro, per la loro missione, o
“li” preghiamo, anzi pretendiamo, quando ci
torna comodo? Trattandoli se non stanno
attenti come marionette nelle nostre mani?
Poi, il suo amore per l’altro e la carità.
Anche noi amiamo davvero chi ci sta intorno
o amiamo per comodo e solo in certe
occasioni? L’amore e la carità verso l’uomo è
accettazione dell’altro, della sua diversità, è
consapevolezza che è l’altro che
completa me. Amare vuol dire
spendersi, disinteressatamente,
magari
prendendo
anche
qualche pedata ingiusta o
tollerando qualche cattiveria
immeritata. Amare, forse non
vuol dire dimenticare, passarci
sopra, ma vuol dire correggere
amorevolmente e far tesoro
dell’esperienza; non a scopo di
vendetta meschina, ma di
perdono intelligente, di silenzio
costruttivo. Rispetto, amore e
carità tante volte vogliono dire rinuncia di sé
per il bene dell’altro: non si costruisce la pace
senza rinunciare a qualcosa di sé!
Inoltre, Madre Teresa ci ricorda la
missionarietà della Chiesa. Anche il nostro
Oratorio è parte di una Chiesa missionaria?
Anche noi sappiamo portare la parola del
Vangelo servendoci delle tante occasioni che
Gesù ci dona ogni giorno per farlo conoscere
al nostro fratello, non a parole, ma con le
opere? Ecco: è riduttivo pensare a Madre
Teresa solo in questi termini, ma sono le
riflessioni personali che ho
portato nel cuore in questi
giorni. Mi auguro che questa
Beata, che ha compiuto tanto
bene, possa intercedere presso
Dio chiedendo di donarci un
cuore da servo inutile, come lo
è stato il suo unico ed amato
Figlio Gesù Cristo, nella sua
fragilità umana, ma nella sua
grandezza divina.
Monica Canali
all’amore per la Patria, la Bandiera e lo Stato
come in questi anni Ella ha fatto.
Auguri di buon Onomastico al nostro
amato Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi.
L’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese
di Oggiono
Beatificazione di
Madre Teresa di Calcutta
La recente Beatificazione di Madre Teresa
di Calcutta ha portato
nella mente di molti
Oggionesi quel giorno
lontano in cui questa
fragilissima Suora è
stata a far visita al
nostro paese. E credo
sia un motivo di
orgoglio per la nostra
comunità averla avuta
una giornata tra noi.
Ma quello che mi
ha fatto maggiormente
pensare in questi
giorni è quella coincidenza strana di aver
avuto una futura “beata” proprio nel nostro
Oratorio. Coincidenza? O tutto corrisponde ad
un
disegno
divino?
Forse
perché
personalmente non credo alle coincidenze,
penso che Madre Teresa sia venuta a portarci
un messaggio che oggi la sua figura di Beata
non può non farci ricordare.
Ed il messaggio è la sua vita, il suo amore
per l’altro, la sua carità. Proviamo a riscoprire
cosa ci ha detto allora e cosa ci ripete oggi a
noi, che crediamo di fare dell’Oratorio una
comunità
ideale,
quasi
perfetta … ma solo sulla
carta! Innanzi tutto se penso a
Madre Teresa mi viene in
mente il grande rispetto per i
Sacerdoti.
Ogni
sorella
dell’ordine da lei fondato
prega giornalmente per un
Sacerdote. Il più miserabile
prete era ai suoi occhi un
dono
grandissimo
del
Signore. Anche per noi è così,
almeno
un
pochino?
31
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
di Venerdì 21 Novembre alla quale siete tutti
invitati.
Vista questa felice ricorrenza in fondo a
questo giornalino, nell’angolo della preghiera,
riproponiamo la preghiera che invoca Maria
come Virgo fidelis, Vergine Fedele, già
proposta per lo scorso Avvento; la
dedichiamo ai Carabinieri e affidiamo l’Arma
alla Madre di Dio e Madre nostra.
Musical
in onore di Madre Teresa
Mercoledì 29 Ottobre don Donato ha
presieduto la prima Celebrazione Eucaristica
in onore della nuova Beata, Madre Teresa di
Calcutta, in attesa di celebrare per la prima
volta la memoria nel giorno che la Chiesa
Cattolica ha stabilito per ricordarla, il 5
Settembre del 2005 perché nel 2004 il 5
Settembre sarà in Domenica!
Dopo la Celebrazione Eucaristica abbiamo
visto il filmato che propone la visita di Madre
Teresa al nostro Oratorio il 23 Settembre
1987. Prima e dopo questo filmato sono stati
proposti due brani tratti dal grande musical
“MADRE TERESA” di Michele Paulicelli, lo
stesso autore di “FORZA VENITE GENTE”.
Questo musical sarà presentato il prossimo
Mercoledì 3 Dicembre 2003 presso il
Teatro Excelsior di Erba alle ore 21:00. il
costo del biglietto è di 20 €. DARE LA
PROPRIA ADESIONE A DON DONATO
ENTRO DOMENICA 16 NOVEMBRE
2003. Ulteriori informazioni le potete trovare
all’indirizzo
internet
del
sito
www.madreteresadicalcutta.it
Vi invitiamo a partecipare al musical
erbese in attesa – chissà mai! – di preparare
anche noi un musical, magari proprio per
l’inaugurazione
della
nuova
struttura
oratoriana. Che sia proprio il musical di
Madre Teresa? Ai posteri l’ardua sentenza!!!
Coretto Santa Cecilia
L’anno oratoriano 2002003 ci ha chiesto di
riscoprire l’importanza, la necessità e la
bellezza della preghiera e quindi mettere al
centro del nostro fare e del nostro pensare il
Signore Gesù; ci è
stato chiesto di
ricordarci
che
dobbiamo essere
“Qui X Te”: qui
in Oratorio, a
casa, a scuola,
dappertutto per il
Signore Gesù e
solo per Lui.
L’Oratorio San
Filippo Neri e
Sant’Agnese per
sottolineare
l’importanza della
preghiera
ha
voluto costituire un piccolo coretto che
aiutasse l’assemblea della Celebrazione
Eucaristica domenicale delle ore 11:30.
Alcune bambine e ragazzi hanno aderito a
questa proposta e nello scorso anno oratoriano
hanno iniziato un percorso di animazione
liturgica guidati da don Donato.
All’inizio di questo nuovo anno oratoriano
il don mi ha affidato il Coretto chiedendomi
di dedicare tempo e impegno per cantare e far
cantare sempre meglio le lodi del Signore. In
questi anni tutto il lavoro di preparazione e
sostegno delle Celebrazioni liturgiche iniziato
dal don andrà migliorato, perfezionato ed
incrementato. Uno degli incarichi principali
sarà quello di imparare ed insegnare canti
giovanili, in particolare l’inno dell’anno
oratoriano.
In questo mese, il 22 Novembre, ricorre la
festa della Santa Patrona della musica sacra,
Auguri ai Carabinieri
Da 143 anni i Carabinieri sono ad
Oggiono. Lo scorso 19 Ottobre l’Arma ha
festeggiato la sua presenza nel nostro Comune
e il suo servizio. La santa Patrona dell’Arma
dei Carabinieri è Maria santissima invocata
col titolo di Virgo Fidelis e che la Chiesa
ricorda il 21 Novembre di ogni anno nella
memoria della Presentazione di Maria
Bambina al Tempio.
Vogliamo ringraziare di cuore i Carabinieri
per il loro servizio e per la loro disponibilità e
collaborazione con l’Oratorio San Filippo
Neri e Sant’Agnese, gli assicuriamo fin d’ora
la nostra preghiera e in modo particolare
festeggeremo la gloriosa Arma dei Carabinieri
nella Celebrazione Eucaristica delle ore 8:30
32
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Ogni Mercoledì alle ore 20:00 la
Celebrazione Eucaristica in chiesa
Prepositurale (tranne Mercoledì 3 Dicembre per
il musical sulla beata Madre Teresa di Calcutta!!!).
Come lo scorso anno, dopo la Celebrazione
Eucaristica di Mercoledì 17 Dicembre si
terrà la benedizione natalizia dell’Oratorio
San Filippo Neri e lo scambio di auguri tra
gli educatori dell’Oratorio presso il bar.
Ogni Domenica alle ore 17:30 celebrazione
dei Vespri nella chiesa di Sant’Agata,
durante i quali verrà esposto il santissimo
Sacramento perché ognuno, in un
colloquio personale con il Signore del
tempo, possa pregare e riflettere su di se,
sulla
sua
vita,
sull’impegno
della
Parrocchia
e
dell’Oratorio
nell’educazione delle
nuove generazione e
prepararsi ad accogliere
il Signore che viene
Invito davvero tutti gli
animatori e gli educatori a
non mancare perché il
nostro
Oratorio
sia
davvero una famiglia
attorno al Signore Gesù
Cristo!
santa Cecilia, Vergine e Martire, giovane
ragazza romana. A lei don Donato vuole
dedicare ed affidare il Coretto dell’Oratorio
San Filippo Neri e Sant’Agnese perché, come
santa Cecilia, sappia sempre cantare, in ogni
situazione, le lodi del Signore. Per ulteriori
notizie circa la nuova Santa Patrona vi
rimando al sito oratoriano.
A voi chiedo di sostenere con la stima e la
preghiera questo coretto e il mio nuovo
incarico.
Santa Cecilia 2003
Ricorrendo in questo mese di Novembre la
memoria di santa Cecilia, Vergine e Martire,
Patrona
della
musica,
porgiamo i nostri migliori
auguri al Coro Parrocchiale e
al Corpo Musicale Marco
d’Oggiono. Li ricordiamo
nella preghiera e a loro
proponiamo le parole della
beata Madre Teresa di
Calcutta che abbiamo posto
all’inizio del nuovo libretto
dei canti del Coretto Santa
Cecilia.
Ringraziamento
per la musica e per il canto
Grazie, Signore, per averci
dato il canto:
al tuo cospetto
cogliamo la sua meravigliosa armonia.
Quando canto per Te
ti ascolto nel mio stesso canto. Alleluia.
Grazie, Signore, per i canti
e per Te, che nel canto, sei la Musica.
Quando canto per Te,
sei già presente
nella mia capacità di cantare.
Alleluia. Amen.
(beata Madre Teresa di Calcutta)
Gira la notizia!
Gira la notizia! Così è iniziata la Chiesa.
Alcuni uomini e alcune donne hanno
annunciato a tutti la buona notizia di Gesù, il
Vangelo, sono gli Apostoli innanzitutto e poi
tutti i discepoli di Gesù. A loro dobbiamo la
nostra fede!
Gira la notizia! Così vive la Chiesa. Perché
c’è ancora gente che fa circolare la notizia di
Gesù, attraverso parole e azioni, modi di fare
e di vivere. Anche noi, ciascuno di noi,
discepolo di Gesù è chiamato a diventare
“apostolo”, cioè inviato dappertutto. Ma come
fare ad essere missionari oggi? Come
annunciare ai nostri amici, ai nostri
conoscenti, a coloro che passano per strada?
A volte ci manca il coraggio, a volte i modi
giusti… Lo abbiamo chiesto a Gesù: come un
discepolo può diventare “apostolo”?
Per tutti gli educatori e
per coloro che amano l’Oratorio
Ecco gli appuntamenti per il tempo sacro
dell’Avvento
Domenica 16 Novembre alle ore 20:45
nella chiesa di Sant’Agata Veglia di
ingresso nel Tempo di Avvento
33
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Ci ha risposto attraverso il suo Vangelo,
perché anche Gesù ha educato i suoi discepoli
perché diventassero missionari. Lo ha fatto
attraverso delle “prove di missione”. Li ha
messi alla prova, gli ha fatto fare qualcosa di
concreto e di visibile.
In questo Avvento vogliamo metterci alla
prova a partire dalle prove di missione che
Gesù ha richiesto ai suoi discepoli. Sono
“prove iniziatiche”, cioè prove che ti fanno
capire che stai iniziando ad essere come Gesù
vuole. Mentre le compi allora dici: «Sto
diventando grande, sto diventando apostolo!».
Siamo pronti allora ad accettare la sfida?
Nome di Cristo») verrà consegnata a tutti i
ragazzi una carta
Tutte le Domeniche 16:30 preghiera di
inizio del cammino di Avvento e consegna
delle carte.
Ogni Domenica di Avvento, dalla II
Domenica, i Ritiri spirituali a classi.
Ricordiamo ai genitori che il Ritiro inzia
alle ore 10:00 e ai loro figli è proposto
anche il momento del pranzo insieme,
dopo la Celebrazione Eucaristica delle ore
11:30. Anche ai genitori chiediamo di
accogliere questa proposta e pranzare con i
propri figli all’Oratorio San Filippo Neri;
occorre portare solo il secondo. Eccovi il
calendario dei ritiri:
o Domenica 23 Novembre, II di Avvento
5 elementare;
o Domenica 30 Novembre, III di Avvento
4 elementare;
o Domenica 7 Dicembre, IV di Avvento 3
elementare;
o Domenica 14 Dicembre,
V
di
Avvento
2
elementare.
Cammini d’Avvento 2003
ANIMAZIONE DOMENICALE PER TUTTI:
Da Domenica 9 Novembre, solennità di
nostro
Signore
Gesù
Cristo
Re
dell’Universo ed ultima Domenica
dell’Anno Liturgico, inizieranno i gruppi
di lavoro per prepararsi al santo
Natale. Alle ore 16:30 preghiera
insieme
cui
seguirà
la
presentazione
ufficiale
del
cammino di Avvento che vi
abbiamo
anticipiamo
nell’articolo precedente.
Domenica 16 Novembre alle ore
16:30 preghiera di ingresso in
Avvento,
consegna
dei
salvadanai per l’Avvento e il
Natale di carità e delle prime
“carte” per il sacro Tempo di
Avvento sia per le elementari
che per le medie.
Tutte le Domeniche di Avvento
divisione in gruppi di lavoro per
prepararsi alla visita presso la
Casa di Riposo Sironi Domenica
7 Dicembre e la Festa di Natale
di Domenica 21 Dicembre.
DEI RAGAZZI DELLE MEDIE:
Domenica 16 Novembre alle
ore 9:30 nella chiesa di
Sant’Agata il Ritiro del
Gruppo Medie. Durante
questo Ritiro i candidati alla
Professione di Fede vivranno
la loro seconda tappa
ricevendo “il Padre nostro”.
Tutti sono invitati, dopo la
Celebrazione
Eucaristica
delle ore 11:30, a fermarsi al
pranzo in Oratorio (primo
caldo e resto al sacco).
Martedì 18 Novembre alle
ore 16:30 sante Confessioni
in chiesa Prepositurale.
Da Giovedì 20 Novembre
per tutti i Giovedì d’Avvento
alle ore 16:30 nella chiesa di
Sant’Agata
Adorazione
Eucaristica.
Sabato 29 Novembre alle ore
17:00 si terrà la Veglia
Decanale di Avvento per i
DEI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI:
Domenica 16 Novembre alle ore
11:30, Celebrazione Eucaristica
di inizio Avvento e consegna
della prima carta con la “prova
di
missione”.
Tutte
le
Domeniche prima del mandato
missionario («Andate in pace». «Nel
34
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Lunedì 17 Novembre Celebrazione
Penitenziale della Parola di Dio in
Sant’Agata.
Lunedì 24 Novembre Incontro di
catechismo.
Lunedì 1 Dicembre Laboratorio di
Preghiera.
Lunedì 15 Dicembre Incontro di
catechismo e pizza.
Lunedì 22 Dicembre Celebrazione
Penitenziale della Parola di Dio in
Sant’Agata.
Altri momenti altrettanto importanti saranno:
ogni Mercoledì alle ore 20:00 la
Celebrazione Eucaristica.
ogni Domenica alle ore 17:30 i Vespri e
l’Adorazione Eucaristica in Sant’Agata.
Come potete ben vedere, secondo noi, lo
sforzo che vi viene chiesto non ci sembra
grandioso! Bastano la buona volontà ed un
po’ di organizzazione
preadolescenti presso la palestra di
Molteno. Ritrovo all’Oratorio San Filippo
Neri alle ore 16:40. rientro per le 19:30.
DEI GIOVANI:
Domenica 16 Novembre alle ore 17:00
Ritiro di Avvento per adolescenti e giovani
presso la chiesa di Sant’Agata. Seguirà la
pizza insieme al bar e, insieme a tutti gli
educatori dell’Oratorio, la Veglia di
ingresso in Avvento.
Giovedì 20 Novembre alle ore 21:00 la
Celebrazione Penitenziale della Parola di
Dio in Sant’Agata.
Sabato 13 e Domenica 14 Dicembre il
Ritiro decanale per i giovani di due giorni
presso i Padri Somaschi a Somasca.
Ritrovo alle ore 17:00 di Sabato 13 e
rientro per le ore 19:30 di Domenica 14. È
comunque possibile partecipare anche solo
ad una parte della due giorni (solo Sabato
pomeriggio, solo Sabato
sera, solo Domenica, solo
Domenica
mattino
o
pomeriggio).
(tra compiti ed allenamenti
vari) e sicuramente, ne
siamo convinti, vi
vedremo presenti a
questi
diversi
momenti! È in questo
modo
che
potrete
capire meglio il senso e
la bellezza del santo
Natale!
Non ci resta che
augurare ad ognuno di
voi un buon cammino
di Avvento!!!!
Ica & Chicco
E gli adolescenti in
Avvento?
Ormai il tempo sacro
dell’Avvento è alle porte,
care
ragazzuole
e
ragazzuoli adolescenti che
non siete altro… ed è
bene
ricordarvi
gli
appuntamenti cui siete,
già fin da adesso,
calorosamente invitati a
partecipare per prepararvi, nel migliore dei
modi, alla venuta di Gesù.
Domenica 16 Novembre (I di Avvento) si
terrà il ritiro parrocchiale alle ore 17:00.
Poi ci si ferma per cenare tutti insieme.
Alle ore 21:00, infine, Veglia di ingresso
nel Tempo di Avvento.
Sabato 20 Dicembre alle ore 17:30 Veglia
Decanale di Avvento per adolescenti a
Bevera. Ritrovo alle ore 17:00 e rientro per
le ore 21:00.
Poi ci saranno gli incontri tipici del Lunedì,
sempre alle ore 18:00, e per la precisione:
Festa di Natale alla
Casa di Riposo “Sironi”
Dopo l’avvio di questo appuntamento lo
scorso anno oratoriano, anche quest’anno
Domenica 7 Dicembre l’Oratorio San Filippo
Neri e Sant’Agnese (quindi tutti i ragazzi, le
ragazze, gli animatori ed educatori) si recherà alla
Casa di Riposo Sironi di Oggiono per
trascorrere qualche ora di festa in compagnia
dei nostri nonnini. L’occasione del Natale ci
permetterà di pregare insieme e poi di
presentare un piccolo saggio di canti, balli,
poesie, scenette per allietare gli ospiti e
augurargli un sereno e santo Natale.
35
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
la presentazione del lavoro che il Gruppo
Medie ha preparato durante le Domeniche di
Avvento. Al termine, presso il bar
dell’Oratorio San Filippo Neri, panettone per
tutti e scambio di auguri!!!
La Novena di Natale
Anche quest’anno per “celebrare” la
Novena di Natale in famiglia sono stati
predisposti alcuni strumenti. Durante la
Celebrazione delle 14:30 di Domenica 14
Dicembre presso la chiesa di Sant’Agata
verranno consegnati ad ogni ragazzo:
il cartoncino da compilare personalmente
e poi legare al palloncino che verrà
lanciato in Oratorio;
un sussidio con le preghiere da recitare
ogni sera in famiglia, davanti al Presepio;
nove lumini da accendere davanti al
Presepio al momento della preghiera.
Dopo la Celebrazione, per chi non l’avesse
acquistata lo scorso anno o ne volesse un’altra
da regalare, è possibile
acquistare una simpatica
lanterna in vetro colorato
(verde o giallo o blu o rosso) e
ferro color argento nel quale
inserire i lumini della Novena
di Natale. Il costo di questa
lanterna è di 5 €. Ecco il
programma di Domenica 14
Dicembre, avvio comunitaria
della Novena di Natale che, lo
ricordiamo,
inizia
ufficialmente il 16 Dicembre!
Ore 14:30 Celebrazione di
ingresso nella novena di
Natale nella chiesa di
Sant’Agata. Seguirà il lancio
dei palloncini con messaggio
augurale
nel
cortile
dell’Oratorio San Filippo Neri. Alle ore 15:30
circa mostra dei lavori per il santo Natale del
Gruppo Genitori. Prove generali per la Festa
di Natale del 21 Dicembre alla quale siete
fin d’ora invitati.
Ringraziamo fin d’ora tutti coloro che
vorranno contribuire alle spese (lumini e
sussidio) con un’offerta. Grazie di cuore!!!
VI ASPETTIAMO A TUTTI
GLI APPUNTAMENTI:
NON MANCATE!!!
A proposito di Lozio 2003
Anche quest’anno l’Oratorio San Filippo
Neri e Sant’Agnese, in collaborazione con
l’Assessorato allo Sport e la Sezione del CAI
di Oggiono, propone una esperienza invernale
di vita comunitaria. Ovviamente per coloro
che partecipano a questa esperienza l’Oratorio
proporrà la Celebrazione
Eucaristica quotidiana e la
preghiera prima dei pasti, il
minino per un gruppo che
voglia dirsi cristiano, un
gruppo che voglia stare
insieme attorno a Gesù Cristo.
Sappiamo che la libertà è un
grande dono di Dio, ma
vogliamo invitare fin d’ora
coloro che parteciperanno a
questa esperienza a riflettere
per non essere di quelli che
sono “cristiani di nome ma
non di fatto” come ha scritto
sant’Ignazio d’Antiochia.
Come Oratorio San Filippo
Neri e Sant’Agnese affidiamo
a Maria, Sede della Sapienza
(a cui, tra l’altro, è dedicata la casa che ci accoglierà),
l’esperienza invernale perché possa aiutare
tutti (bambini, giovani, adulti e anziani) ad essere
non un gruppo, ma Chiesa, Corpo mistico di
Cristo che riconosce in Gesù Cristo il suo
Capo e Signore a fatti e non solo a parole.
L’angolo della
Preghiera
Festa di Natale
Anche quest’anno riproponiamo la
preghiera a Maria Vergine fedele. Come detto
sopra la dedichiamo in modo particolare ai
Carabinieri. Ma vogliamo anche continuare a
contemplare il Volto di Cristo con gli occhi di
Maria, come ci ha invitato a fare il Papa
Domenica 21 Dicembre si terrà la
tradizionale festa di Natale dll’Oratorio San
Filippo Neri e Sant’Agnese. Alle ore 14:30
Benedizione
dell’Oratorio
Sant’Agnese;
seguire la festa in saloncino parrocchiale con
36
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
Giovanni Paolo II nell’anno del
santo Rosario concluso lo
scorso 7 Ottobre 2003 nel
Santuario mariano di Pompei.
Ancora come lo scorso anno
vorrei
far precedere la
preghiera a Maria da un
racconto.
Quest’anno
il
racconto è tratto da uno di quei
libretti che il Cardinale Carlo
Maria Martini desiderava fosse
dato a tutte le famiglie in
occasione delle benedizioni
natalizie che i preti portano
nelle case (anche il Cardinale
famiglia, i suoi pensieri. Ma
se avevo una preoccupazione
a chi potevo dirlo se non a mia
sorella, nelle chiacchierate
senza fretta della Domenica
pomeriggio? Se c’era una
ricorrenza per una festa di
famiglia, la presenza della zia
era quella più ovvia. Se c’era
un dispiacere, un lutto, una
malattia, ciascuna sapeva su
chi poteva contare, chi era la
prima persona che si poteva
disturbare.
Due
anni
fa
sono
cominciati i contrasti. Il figlio
si sposa. Dunque deve costruire la casa: così
si usa in casa nostra. C’è quel terreno che ci
ha lasciato papà. Va bene. Però… Ecco:
siamo partiti d’accordo su tutto, poi sono
cominciati i però. Era la condivisione degli
oneri di urbanizzazione, era il diritto di
passaggio, era la posizione del confine,
insomma ogni momento c’era qualche cosa.
Mio marito e io abbiamo cercato di mettere
pace, di suggerire accomodamenti, di trovare
soluzioni che andassero bene per tutti. Ma i
nostri figli, cugini tra loro, si sono rivelati
suscettibili, anche meschini, con una inattesa
miscela di avidità e di puntiglio. Sono cose
che succedono in tutte le famiglie, ci dicono.
Eppure noi avevamo fatto il proposito che
a noi non doveva succedere. Invece è
successo. Il pomeriggio della
Domenica è diventato difficile:
una volta ho suonato il
campanello, come al solito: e
non ha risposto nessuno.
Un’altra volta mi sono fermata
solo il tempo di un caffè e il
discorso è stato pieno di frasi
interrotte. Infine ho capito che
era meglio non insistere. Al
pellegrinaggio dell’anno scorso
mia sorella ha trovato una scusa
per non venire. Al pellegrinaggio
di quest’anno non ho avuto il
coraggio di invitarla.
Il risultato è questo: non ci
parliamo più. Io cerco di
salutarla e di avviare qualche
Tettamanzi l’ha scritto per il Natale
2003!!!). Il libretto è quello del
Natale 2000 e il titolo del libretto è “Sette
donne del Sabato Santo” (Centro Ambrosiano,
Milano 2000, pagg. 24-27).
Auguri di una buona lettura perché il dono
che vogliamo chiedere a Gesù Bambino in
questo santo Natale è il dono della pace, della
concordia,
dell’unità
nelle
famiglie,
nell’Oratorio, nella Parrocchia, nella Chiesa e
nel mondo. Leggendo questo racconto avrete
una piacevole sorpresa di come può e deve
sempre essere il nostro “amore vicendevole”!
Buona lettura e buona preghiera!!!
Maria Rosa e la sorella
il litigio inevitabile
e l’infaticabile desiderio di riconciliazione
«Il risultato è questo, che
non ci parliamo più» confessa
Maria Rosa. «Fino a due anni
fa non siamo andate mai in
giro se non insieme. Ecco qui
le foto delle nostre imprese».
Mi mostra le foto di
Caravaggio e di Lourdes, di
Macugnaga e di Igea Marina,
di Roma e di Assisi. Maria
Rosa partecipa sempre di
gusto a viaggi ben organizzati
che siano un po’ pellegrinaggi
e un po’ evasione. Ma ora
non le interessa di descrivere
le ultime esperienze esotiche.
«Stavamo
tanto
bene
insieme. Ciascuna con la sua
37
ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
intenzioni quotidiane delle
mie preghiere: non avrò
mai il coraggio di dirlo a
lei, ma la preghiera
percorre vie che non
conosciamo. Chi sa?
E poi ora che vengono
le feste voglio proprio
riprendere
l’abitudine
d’altri tempi dei biglietti di
augurio: cercherò le parole
giuste per non ferire e le
espressioni gentili che
possono farle piacere.
Spero tanto che almeno gli
auguri siano graditi. Lei
che ne dice?» domanda
Maria Rosa, come se io
potessi entrare in questi
grovigli inestricabili che
sono le beghe di famiglia.
Io non so quali vie
percorra lo Spirito di Dio per riportare la pace
là dove non dovrebbe mancare mai, tra i
parenti, i vicini di casa, i colleghi di lavoro.
Ma resto ammirato di questo tentare ancora di
Maria Rosa: la cosa più ovvia sarebbe lasciar
perdere e chiudersi nella persuasione di aver
ragione. Maria Rosa invece non si rassegna e
mi sento dalla sua parte. Ci sarà pure un
tempo in cui tutte queste ostinazioni nel bene
verranno alla luce. Che giorno di festa sarà
mai quello!
Vivo sperando che quel giorno non giunga
troppo tardi!
+ Carlo Maria cardinale Martini
discorso quando la incontro
al mercato o fuori di chiesa.
Ma lei sembra sfuggirmi.
Risponde a monosillabi:
“Ah sì? Sì, sì ho capito.
Ciao, ci vediamo, eh?”.
Forse avrò anche delle
colpe, ma non so proprio
quali: mi sembra di aver
fatto tutto secondo giustizia.
Se mia mamma fosse viva
sono sicura che mi darebbe
ragione: lei per i nipoti
sapeva sempre trovare un
modo di aiutare tutti e di
accomodare le cose. Ci
vorrebbe
sempre
una
mamma a mettere pace.
Ed ora siamo a questo
punto: non parlo più con
mia sorella. Se avessi
bisogno
di
qualcosa
ricorrerei a una amica piuttosto che a mia
sorella. Quando in famiglia c’è una festa le
mandiamo le partecipazioni sapendo già che
non verrà. Mi dicono tutti che è la storia di
tutte le famiglie: dove c’è una questione di
interessi non c’è niente da fare, si finisce a
litigare: per invidia, per ripicca, perché si
ritiene di aver subito un’ingiustizia, per un
qualsiasi motivo, ma si finisce per litigare.
Vanno d’accordo solo quelli che abitano
lontano e costruiscono la casa nel paese
vicino.
Sarà anche normale ma io quando sento il
Vangelo che dice: “Se qualcuno ha qualche
cosa contro di te, va’ prima a riconciliarti con
il tuo fratello” non riesco a stare tranquilla. E
allora che cosa posso fare? Certo non posso
far finta di niente. E d’altra parte la pace non
si può fare da soli, la mia buona volontà e i
miei buoni propositi non sono sufficienti. Ci
vorrebbe almeno un segno da parte di mia
sorella, che lei aprisse uno spiraglio. Finora
niente.
Mi è venuta in mente anche l’altra frase del
Vangelo, dove dice di pregare per i propri
nemici: non è che io senta mia sorella come
una nemica, ma pregare per lei, almeno
questo posso farlo. Perciò da qualche tempo
ho inserito mia sorella e la sua famiglia tra le
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ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO
Buon cammino d’Avvento!!!
A Maria nel tempo dell’Avvento
Buon
cammino
d’Avvento per un santo
e buon Natale e un felice
Anno
Nuovo
nel
Signore!
Vergine fedele,
questo è il tempo della sua venuta;
tu insegnaci ad attenderlo
come tu l’attendevi:
in preghiera e silenzio, protesa,
come la terra abbandonata alla luce,
consumata da un solo desiderio.
Facci disposti come te, o Vergine Maria,
libera il nostro cuore
da ogni possesso terreno
perché l’Amore
abbia compimento in noi.
Gesù è tuttora in mezzo a noi,
ma non ancora completamente in noi;
non siamo ancora simili a Lui.
Per questo siamo sempre in attesa:
ogni tempo è tempo d’Avvento,
è sempre tempo d’Avvento.
Ecco i servi del Signore:
si faccia di noi secondo la Parola.
Tutta la Chiesa così ti prega,
o Madre di Dio e Madre nostra.
Amen.
Arrivederci al prossimo numero… il
prossimo anno!!!
Contributo
Se desiderate scrivere qualche articolo per
il Giornalino dell’Oratorio l’indirizzo di posta
elettronica per inviare i vostri articoli è il
seguente:
[email protected]
Oppure potete consegnare i vostri articoli
direttamente alle Suore o a don Donato. in
ogni caso gli articoli devono pervenire alla
Redazione del giornalino entro e non oltre il 1
Gennaio 2004.
Il Ricordino
Tutti gli appuntamenti settimanali e le
eventuali variazioni del calendario oratoriano
sono riportate su “Il Ricordino”, foglio
settimanale di informazione dell’Oratorio San
Filippo Neri e Sant’Agnese che potete trovare
dopo ogni Celebrazione Eucaristica festiva
(dal Sabato sera alla Domenica sera) su un tavolino
in fondo alla chiesa.
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