ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! l’invidia è come un cancro per le ossa» (Prv 14,30). Dobbiamo chiedere a Dio che ci liberi da questo vizio che disgrega l’anima e il corpo. Invidia 1 di monsignor Gianfranco Ravasi «Ecco un invidioso: non augurategli di avere dei figli; sarebbe geloso di loro perché non può avere la loro età». Così scriveva nella GAIA SCIENZA il filosofo Nietzsche (1844-1900), definendo in modo paradossale (ma non troppo) quel vizio vorace che è l’invidia. Essa è una vera e propria malattia che si riverbera sul paziente travolgendolo, impedendogli la pace, rendendolo acre e cattivo ma soprattutto infelice. Egli è pronto a tutto, ricorre solitamente alla calunnia ma il suo cervello in fiamme sogna anche delitti più terribili per l’oscuro oggetto della sua gelosia: lo sogna morto, colpito da un ictus, ridotto alla più nera umiliazione. Si compie nell’invidioso la famosa legge detta della “nemesi immanente”: il suo stesso peccato contiene in sé la condanna. Cervantes, proprio nel suo capolavoro, il DON CHISCIOTTE, esclamava: «O invidia, radice di mali infiniti, verme roditore di tutte le virtù!». Purtroppo uno schizzo di invidia colpisce l’anima di tutti. Così, è facile stare vicino, consolare, piangere con un amico in disgrazia: lo si fa con sincerità e passione. Ma non so se è altrettanto facile condividere nella gioia e nella festa assoluta il successo e il trionfo dello stesso amico. Pur combattendola, l’invidia ritorna sempre ad agitarsi nel cuore. Nei NUOVI RACCONTI ROMANI Moravia osservava: «L’invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più ti torna a galla». Perciò, non bisogna mai abbassare la guardia e ricordare le parole della Bibbia: «Un cuore sereno è vita per tutto il corpo, Annunciamo Il sacro Tempo di Avvento è alle porte e iniziano i preparativi per festeggiare il Natale. Il mistero dell’Incarnazione si apre alla nostra meditazione e ricomprensione ogni anno con il Natale. È il richiamo della Parola della Liturgia, la voce dei Profeti e degli scritti antichi, riletti proprio alla luce di Gesù Cristo. Ogni frammento ritrovato nei testi del Primo Testamento che ci riporta al Messia diventa come il fuoco di una stella che cerca di indicarci il cuore di questo grande mistero. Nel Vangelo di san Luca è riportato quanto accadde prima della Nascita di Gesù e tutto il contesto sembra quasi un ponte tra la promessa di Dio e la storia che vive una promessa che si avvera. Tutto è annunciato. Il mistero dell’annuncio è contemplato in uno dei quadri più conosciuti del Vangelo: l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria. È un brano da meditare profondamente in questo anno pastorale dove l’annuncio del Vangelo è posto al centro. L’Avvento, potremmo dire, è la scuola di coloro che vogliono rispondere con entusiasmo all’invito alla missione che il nostro Arcivescovo ha rivolto a tutti noi. Ci facciamo discepoli dell’annuncio e quindi prima di tutto ascoltatori. Stiamo davanti all’annuncio che giunge dal Signore, lo rileggiamo nelle pagine delle Sacre Scritture, lo celebriamo nell’Eucaristia, lo viviamo nel tempo liturgico, lo sentiamo vicino alla nostra esistenza, sempre così bisognosa di buone notizie. Attendiamo e guadiamo il meraviglioso capolavoro dell’annuncio di Dio. Il silenzio in questi casi è indispensabile. Come possiamo giungere pronti a contemplare il Bambino Gesù se non abbiamo il coraggio di far tacere il rumore che assedia spesso la nostra vita quotidiana? Il silenzio è il primo insegnamento dell’annuncio: tutto è in silenzio per cogliere il tesoro della sua Parola di salvezza, per sentire ogni suo sospiro, per non perdere un 1 Tratto da MATTUTINO, su Avvenire del 28 Giugno 2002, pag. 1 1 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! istante di quel momento unico in cui cambiò la storia del mondo per sempre. Stiamo in silenzio e dilatiamo il cuore: non vorremmo perdere neanche una parola, uno sguardo, la memoria deve raccogliere tutto. Sappiamo benissimo che ogni anno avremo questa occasione di riflessione, ma ogni anno vorremmo viverlo come se fossa l’unico, il più prezioso, quello che può cambiare il corso della nostra storia personale. Forse siamo assetati di scelte che diano senso alla nostra vita o vorremmo uscire da una ormai pesante indecisione. Forse, al contrario, vorremmo riconfermare la forza e l’entusiasmo di una scelta già fatta… Tante possono essere le nostre personali condizioni di ascolto, ma in tutte possiamo notare una costante: un forte desiderio di verità. L’annuncio che attendiamo è quello che porta la verità, che ci dica il vero della storia, della fatica, della costanza, della perseveranza, della nostra vita personale e delle sorti del mondo. Non facciamoci ingannare dalla superficialità, dalla sensazione di avere molto tempo davanti a noi: questo è il momento di ascoltare, da quel consumismo delle esperienza che ci fa bruciare tutto in poco tempo e ci fa sempre sentire una sensazione infinita di vuoto. Lasciamo che l’annuncio ci incontri, ci trovi in silenzio, muova il nostro cuore all’ascolto e al sì, proprio come Maria, la prima che accogliendo l’annuncio si fece Missionaria. dell’annuncio perché la missione sia autentica e dia frutti. Il tempo di Avvento custodisce un tesoro: che il Signore insegni a tutti noi la gioia di accogliere il suo santo annuncio per trovarci degni di essere un giorno annunciatori del suo Vangelo. Isa Santambrogio Grazie a… Anche se in ritardo (e di questo chiediamo perdono!!!) vogliamo rendere grazie alla FALEGNAMERIA COMI e alla FALEGNAMERIA MARIANI per aver regalato le bacheche all’esterno del bar dell’Oratorio San Filippo Neri e all’interno del nuovo saloncino dell’Oratorio Sant’Agnese. Grazie! pubblicamente Grazie a… Vogliamo rendere grazie la CARTOLERIA CATTANEO per aver regalato il materiale usato durante le esperienze estive di vita comunitaria per adolescenti e preadolescenti nello scorso Luglio. Grazie! Pasturo 2003: “l’arma della preghiera” Domenica 31 Agosto 2003, con il Gruppo Chierichetti, i nostri genitori e don Donato siamo partiti per andare a Pasturo. Arrivati a destinazione gli incaricati ci hanno mostrato le nostre camere. Noi (DUZZO e CECE) eravamo nella stanza numero 16 con Giovanni Spreafico (detto “il Negro”), la nostra camera era piccola ma confortevole e comprendeva 3 letti, 3 comodini, 1 citofono, 1 armadio ed un piccolo bagno… di notte c'era pure un sonnambulo (Giovanni). Il bar non era molto grande ma era ben fornito: coca-cola, aranciata, gelati di tutti i tipi ecc. Nelle vicinanze c’era una piccola chiesa dove pregavamo il mattino, il pomeriggio, la sera…. e la notte (“che stanchezza”!!!). Lunedì 1 Settembre dopo i momenti di preghiera e meditazione siamo andati dove abita il Parroco di Pasturo ed abbiamo fatto una partita di calcio, la squadra di Cece ha Facciamo tutto il possibile per offrire ai nostri ragazzi, agli adolescenti e ai giovani che si trovano in Oratorio un punto di riferimento, un aiuto a farsi discepoli 2 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! vinto. Appena tornati ci siamo fermati in chiesa per pregare e successivamente abbiamo fatto una partita a monopoli. Martedì 2 Settembre… sveglia alle 7:00. Abbiamo indossato gli scarponcini e siamo partiti per la Grigna; dopo 4 ore di duro cammino siamo arrivati in cima abbiamo giocato e celebrato la santa Messa. Mercoledì 3 Settembre. Dopo i vari momenti di preghiera sono arrivati i nostri genitori abbiamo vissuto l’ultima Celebrazione Eucaristica e poi abbiamo cenato tutti insieme. Questa esperienza ci ha insegnato che la vita religiosa è molto impegnativa ma ti aiuta a crescere secondo l’insegnamento di Gesù. Davide e Cesare volta che si consumava il don era sempre pronto ad accenderne un’altra. Arrivati all’Oratorio San Filippo Neri il don ha fatto accendere il braciere a Lorenzo buttandoci la fiaccola. La Domenica mattina prima della Celebrazione Eucaristica, nella chiesa di Sant’Agata insieme ai nostri genitori, ci siamo vestiti per la prima volta da chierichetti. Poi siamo andati in chiesa per la santa Messa che abbiamo seguito seduti nella prima panca. Siamo molto felici di essere chierichetti per poter servire Gesù così da vicino e stare sull’Altare ci riempi il cuore di gioia. Speranzosi di poter servire sempre fedeli e con gioia, ringraziamo il nostro grande Amico Gesù per questa bella opportunità Matteo, Endri, Lorenzo Riflessione sul Sacerdote Domenica 21 Settembre 2003 alle ore 14:30 gli educatori, i ragazzi e i bambini dell’Oratorio si sono ritrovati in chiesa Prepositurale a pregare per le vocazioni sacerdotali nella Giornata per il Seminario. Gioia e pace sono state le parole che secondo me hanno fatto da filo conduttore a questo momento: la gioia di un Cristo Risorto e vivo e la pace vera di chi sa di potersi affidare a quel Gesù che è nostro Amico, Fratello, ma soprattutto ci ha rivelato il vero Volto di Dio, il Padre. Il brano del Vangelo di Giovanni 20,19-22 in cui il Signore dona lo Spirito Santo ai Discepoli e li manda nel mondo ci ha introdotto il tema del sacerdozio e ci ha illuminato circa la figura del sacerdote, uomo mandato da Dio per portare agli uomini la sua Parola e il suo stesso Corpo. Don Amintore, nella sua breve riflessione, ci ha ricordato quali dovrebbero essere i tratti che caratterizzano ogni sacerdote ed ha messo in evidenza la fortuna che noi Oggionesi abbiamo ad avere ben tre sacerdoti sempre disponibili per un Sacramento o anche solo per un consiglio. E da qui penso venga spontanea una riflessione sui sacerdoti che il Signore ha posto Lorenzo, Matteo, Endri Sabato 20 Settembre noi siamo entrati a far parte del Gruppo Chierichetti San Tarcisio dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono. Ci siamo trovati in Oratorio alle ore 15:00 e siamo partiti alla volta di Villa Vergano per la Veglia di preghiera in preparazione al Rito di Ammissione dei nuovi chierichetti e il rinnovo del mandato a tutti gli altri chierichetti del nostro Oratorio. Arrivati a Villa Vergano ad attenderci c’era don Mario nella chiesa dove abbiamo ricevuto la veste e la cotta. Una volta usciti di chiesa Nicolò ha preso la fiaccola accesa e ha cominciato a correre per tornare al nostro Oratorio. Durante il percorso ci scambiavamo la fiaccola; ogni 3 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! compito è quello di annunciarci il Vangelo di Gesù: e questo Vangelo non è “a buon mercato”! E i nostri sacerdoti, dobbiamo riconoscerlo, questo Vangelo ce lo portano, ce lo spiegano, ce lo annunciano con pazienza: a volte sembra che i nostri sacerdoti ci deludono un pochino… ma ci siamo mai chiesti quante volte anche noi deludiamo loro, le loro aspettative, il loro impegno? Personalmente penso che il sacerdote vada comunque amato, non come un amico, ma come un padre. Tante volte il signor Prevosto ci rammenta che i sacerdoti sono i gemelli di Gesù… beh, forse esagera un pochino, ma noi cerchiamo davvero di vedere nel loro operato e nel loro volto quel Gesù che ci annunciano, che loro stessi e per primi amano e al quale hanno donato e donano ogni giorno la loro vita. Amiamoli e rispettiamoli anche “solo” per questo! Accogliamoli nelle nostre case e nel nostro cuore come un dono di Dio e preghiamo il Signore che possa dare a tutti loro la forza e il coraggio di annunciare con coerenza di vita e serenità il suo Vangelo in una società, in una parrocchia e in un Oratorio dove questo compito diventa sempre più arduo e impegnativo. Sarebbe una grande tristezza arrivare un giorno a dire «Ho ricevuto un dono grande dal Signore, ma io questo dono non l’ho saputo riconoscere e accogliere…..». Monica Canali alla guida della nostra parrocchia. Innanzi tutto sono uomini e non dobbiamo dimenticarcelo; come ogni uomo hanno le loro piccole fragilità umane. E spesso penso che siano anche uomini molto soli: noi abbiamo una famiglia con cui dialogare, discutere e magari litigare; loro invece alla fine di ogni giornata si ritrovano ad essere soli, soli con il Signore ma anche soli con se stessi: può essere bello, ma qualche volta può essere anche un peso. Quindi, perdoniamoli se qualche volta anche loro sbagliano, se qualche volta anziché minimizzare, sembrano ingigantire, senza volerlo, anche le cose più piccole. Cerchiamo invece di sostenerli con un sorriso, un gesto d’affetto, una parola cordiale ma soprattutto sincera. E correggiamoli, dove possiamo, ma sempre con tatto e con rispetto, lasciando a loro la libertà di ogni decisione. Credo che la correzione fraterna sia un dovere di ogni cristiano, ma anche una libera scelta. Ma che sia vera correzione, mai imposizione. Soprattutto, sia fatta in privato, mai pubblicamente. A noi piacerebbe se un sacerdote additasse pubblicamente le nostre mancanze? Poi, alla fine, ricordiamoci sempre che ciascuno di noi, laici e sacerdoti, risponderà direttamente a Qualcuno riguardo alle proprie scelte e che qui, su questa Terra, nessuno può leggere cosa c’è nel cuore dell’uomo: quindi… andiamoci piano con i giudizi affrettati e con i processi alle intenzioni! Ma il sacerdote è soprattutto uomo di Dio. E allora ascoltiamoli, cerchiamo di vivere nel miglior modo possibile ciò che loro ci insegnano nell’interpretazione della Parola di Dio; ogni sacerdote ha un carisma tutto suo, un suo tratto particolare e un suo modo di porsi… che a noi può stare bene o meno, ma non dimentichiamoci che, al di là di ogni caratteristica caratteriale umana, il suo Gli amici carcerati… Lo scorso 23 Settembre 2003 abbiamo ricevuto questa e-mail dal nostro “Cappellano delle Carceri”: Cari amici, colgo l’occasione per salutarvi e augurarvi una buona ripresa dopo la pausa dell’Estate. C’è stato un Congresso 4 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Internazionale dei Cappellani Generali di tutto il Mondo per affrontare le sfide che vengono dal campo della Giustizia. Si è svolto in Irlanda dal 5 al 12 Settembre. Ho avuto la fortuna di poter partecipare come interprete e mi permetto di inviarvi il resoconto. canna, non l’hanno più mollata per tutto il pomeriggio! Notata da tutti l’assenza del professionista Stefanino Riva che, intervistato il giorno dopo, si è giustificato con un impegno scolastico… Capitolo a parte va riservato agli animatori Matteo Valsecchi, Kako, Simone Vatrella, Jacopo Straniero, Giorgio Giudici…, ai quali si è aggiunto il super accessoriato Filippo Cavenaghi: prestazione disastrosa! Nonostante queste presenze ingombranti e non professionali la riuscita della pescata è risultata molto buona: delle 500 trote seminate nel laghetto più della metà è finita nei sacchetti dei ragazzi (numero ben maggiore rispetto all’anno scorso). Ma come l’anno passato al ritorno a casa si è ripetuta la tragedia della pulizia del pesce. Significative ed esplicative le minacce ricevute da almeno 5 papà con la diffida a ripetere l’iniziativa! Se l’anno scorso terminavo l’articolo con la speranza di ripetere questa esperienza, oggi chiudo, vista la disponibilità di molti, dando appuntamento certo per il 2004, con la promessa di una organizzazione migliore ed aperta a una più ampia partecipazione! Carlo www.solidarity-mission.it/nl_settembre_2003.htm Dio vi benedica sempre! Don Bruno Oliviero Cappellano del Carcere di Poggioreale - Napoli - visto che lui si è ricordato di noi… noi ricordiamoci di lui e dei suoi detenuti nelle nostre preghiere…. Giovedì 25 Settembre 2003: pesca alla trota Anche quest’anno, all’interno della settimana della festa dell’Oratorio è stata organizzata una speciale “pesca alla trota” presso il laghetto di Cogoredo (Dolzago). Questa iniziativa si è resa possibile grazie ad alcune componenti esterne all’Oratorio che è doveroso citare e ringraziare: il Comune di Oggiono tramite l’Assessorato allo Sport, la ditta FUCED di Andrea Riva, la Società Sportiva Pescatori di Dolzago, gli amici pescatori Galli Giuseppe, Corti Mario, Manzoni Giacomo, Sanvito Nicolas, che hanno aiutato i ragazzi durante la pesca, ed il furgoncino del sempre disponibile Gerry. Quest’anno poi l’Oratorio si è dotato di un proprio “parco” di canne da pesca (25 pezzi) usate in questa occasione e disponibile per altre uscite durante l’anno. L’adesione dei ragazzi è stata numerosa ed entusiasta anche se limitata, da quest’anno, alla quinta elementare ed al gruppo medie. Da annotare anche la presenza e partecipazione, abbastanza impacciata, di: zie (Maby), mamme (Manuela e Carmen), amministratori (Cesana), nonni (Scaia) che, con l’alibi di aiutare i più piccoli fuori età, una volta presa in mano la Meeting Diocesano dei Chierichetti Quest’anno il Cardinale Arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi Sabato 27 Settembre, il giorno prima la festa di apertura dell’anno oratoriano 2003/2004 ORANDATE DAXTUTTO ha voluto incontrare tutti i Chierichetti dell’Arcidiocesi di Milano nel Duomo, centro spirituale della nostra Chiesa Ambrosiana, come lui stesso ha ricordato durante l’omelia. Il tema di questo straordinario incontro era naturalmente quello della MlSSIONARIETÀ del Chierichetto in Oratorio, a casa, a scuola, insomma nella vita quotidiana di ogni ragazzo. Naturalmente il tutto in accordo con il percorso pastorale che ci impegnerà per tre anni e sottolineato dall’Arcivescovo in più 5 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! parte integrante e attiva di ogni Oratorio d’Italia e del Mondo, come per noi continua a ribadire da alcuni anni qualcuno (vero don?). Giacomo Corti punti durante la sua omelia ai ministranti della Chiesa di Milano. L’incontro, di per se molto breve, ma intenso, è stato preceduto da un momento di animazione sulla piazza antistante il Duomo e animato dagli animatori della FOM. Al termine di questo momento di accoglienza è giunto in mezzo ai ragazzi restanti l’Arcivescovo che ha voluto salutare proprio tutti stringendo ripetutamente la mano e chiedendo donde ciascun ministrante provenisse. Anche i chierichetti di Oggiono hanno stretto la mano ad uno ad uno al Cardinale e don Donato ha fatto una bellissima foto che potete vedere sul sito dell’Oratorio nella pagina dei chierichetti. Poi tutti i chierichetti, armati di veste e cotta, si sono vestiti nella piazza come in una enorme sacrestia e sono entrati nel Duomo per l’incontro vero e proprio. Il Cardinale ha sottolineato nel suo intervento alcuni aspetti del Vangelo di san Luca quando Gesù invia nel mondo settantadue discepoli: essi rappresentano anche i ministranti, chiamati ad annunciare il Vangelo di Gesù daxtutto! Al termine dell’omelia sono state benedette alcune spille, poi consegnate a tutti i chierichetti presenti. La spilla (don Massimiliano docet!) serve da segno di riconoscimento concreto per l’identificazione di un ministrante in Oratorio. Naturalmente, come ci ha insegnato il cardinal Tettamanzi, il vero ministrante in Oratorio, a casa, a scuola, per strada si riconosce perché è colui che prega più degli altri, è buono e disponibile con tutti, aiuta tutti, serve tutti, compie il suo servizio daxttutto, appunto, non solo sull’Altare. L’Arcivescovo e i suoi collaboratori ci tengono comunque a sottolineare che il meeting dei chierichetti è stato organizzato nel corso della settimana di festa di apertura dell’anno oratoriano 2003/2004 in collaborazione con la FOM per rendere visibile a tutti che il gruppo chierichetti è Minibiathlon All’interno della settimana di festa dell’Oratorio quest’anno abbiamo organizzato un pomeriggio di gimcane per i bambini delle elementari ed i ragazzi delle medie. L’originale attività, chiamata minibiathlon, prevedeva infatti che ogni iscritto partecipasse alla gimcana con la bicicletta e poi, a sua scelta, alla gimcana con il monopattino o con i roller o con lo skateboard. Questa iniziativa ha riscosso particolare successo tra i bambini delle elementari, tutti muniti di colorati caschetti e minuscole biciclette, mentre (purtroppo!) i ragazzi delle medie erano solamente due: Filippo (Pippo) e Valentina. La prima gara è stata la gimcana con la bicicletta sul campo di calcio: dopo uno slalom tra i coni, si saltava un ostacolo (con bici in spalla oppure aiutati da un papà), poi si proseguiva fino al dischetto del rigore per fare gol, si prendeva (o si cercava di prendere, vista l’enorme difficoltà…) un bicchiere di acqua da un tavolo e lo si portava ad un secondo tavolo posto qualche metro più in là (ed il tutto senza scendere dalla bici!) ed infine si passava sopra una serie di materassini, cercando di sprintare con la velocità maggiore verso la linea del traguardo! Alla fine anche chi aveva fatto registrare un tempo alto o parecchie penalità si è trovato soddisfatto della propria prestazione anche perché, cosa volete?, credete che ad un bambino interessi poi molto arrivare primo o secondo o settantaduesimo, quando si è divertito e, gasatissimo, ha visto ai bordi del campo i propri genitori tifare per lui? E le medie che han fatto, vi chiederete? Valentina non ha gareggiato (si stava concentrando per la seconda gimcana), mentre Pippo ha sfidato ogni legge fisica 6 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! cosa volete che siano? Il tempo di indossare i super-roller, fiondarsi sul percorso di velocità, concludere la prova con un mega sorriso e, tra un saluto e l’altro, uscire dall’Oratorio (coi partecipando con una bici piuttosto grande per la sua taglia, facendo così una fatica enorme nello slalom tra i coni e soprattutto nel superamento dell’ostacolo con la bici in spalla… che dire? Dinamico… eh eh… Sul campo di basket si è svolta in seguito la seconda gimcana. Le scelte possibili, come detto prima, erano tre (monopattino, roller, skate), ma tutti i bambini hanno scelto il monopattino. Solamente i due partecipanti delle medie avevano altri progetti: Valentina era pronta a gareggiare con i suoi personalissimi roller, mentre l’attivissimo Pippo chiedeva ad ogni animatore che gli capitasse a tiro se poteva fare la gimcana prima con il monopattino e poi anche con i roller... che dire? Insaziabile… eh eh… Alla fine ha scelto anche lui di gareggiare ufficialmente col monopattino e di farsi un giro coi roller fuori gara. Questa gimcana era molto più semplice di quella precedente, perché si limitava ad uno slalom tra i coni e a un rettilineo, entrambi da compiere due volte. Era più che altro una sfida di velocità. Bellissima la scena in cui la nonna di Valentina entra in Oratorio: «Dai che ti stiamo aspettando fuori con la macchina, dobbiamo andare!». E Valentina è lì, ammutolita. Sul suo volto puoi leggere lo sconforto… ci pensate, nemmeno ha fatto la gimcana con la bici, è lì solo ed unicamente per dare spettacolo coi roller… e proprio sul più bello si vede portare via la gara della sua vita (forse sto esagerando un po’, ma l’atmosfera che si respirava era quella, ve lo posso garantire). Rassegnata ed indirizzata ormai verso l’uscita dell’Oratorio, con la voce della nonna come ritornello di sottofondo, sembra dire addio ai suoi sogni di gloria…. quando ecco che alcuni baldi animatori riescono a compiere un’impresa a dir poco impossibile: convincere la nonna ad aspettare ancora sì e no 50 secondi… ehi, ragazzi, dico 50 secondi… pattini ancora fumanti ai piedi ché “forza, la macchina è lì fuori che ci aspetta”!) a fianco della nonna… che dire? Mitica… eh eh… Infine, alcune foto di gruppo e la consegna, ai più veloci delle due gimcane, di un semplice attestato di partecipazione concludevano la prima edizione oratoriana del minibiathlon! Ognuno se ne tornava a casa, felice, contento, un po’ stanco, forse anche leggermente ammaccato e già riuscivi ad immaginartelo, la sera, mentre raccontava al fratello più grande o alla mamma assenti quel pomeriggio le meravigliose imprese che aveva compiuto… Chicco Fotografie 2002003 Nella freddissima serata di Sabato 27 Settembre, il nostro don e i suoi collaboratori hanno avuto la splendida idea di proiettare in Oratorio, più precisamente sul muro di confine con le Suore, tutte (circa 700!!!) le fotografie scattate durante l’anno oratoriano 2002003. Sembrava una serata “da tappare”, visto che il programma stabilito era saltato, invece è stata una serata davvero interessante e divertente. Ogni foto infatti veniva presentata e commentata da un serissimo don e da un ironicissimo Chicco. Sono passate sotto ai nostri sguardi tutti i momenti belli vissuti in Oratorio: vacanze, giochi, gite, Oratorio Estivo 2002, Oratorio Invernale 2002003, feste, chierichetti, animatori, gruppi di catechismo… non mancava proprio nulla, grazie soprattutto alla pazienza e ferrea costanza del don che, od ogni avvenimento, lo si trovava tra noi armato della sua inseparabile macchina fotografica, divenuta strumento quasi indispensabile per il suo lavoro. 7 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! sono riuniti del mio nome, in sono in mezzo a loro». Monica Canali È stato bello rivedere queste foto che tra l’altro ritroviamo tutte sul sito dell’oratorio, ed il bello è proprio qui: rivederle come gruppo, come comunità, insieme, per ridere e ricordare insieme, rivedere insieme il viso buffo di un bambino o l’espressione estasiata di un ragazzo… Io credo che questo lavoro di fotografo che svolge il don, tra tutti i suoi impegni, non sia solo il suo pallino del momento… credo, ma forse sbaglio, che sia anche questo un suo modo di trasmettere la fede e i valori che stanno alla base della convivenza. Innanzi tutto questi momenti uniscono, risvegliando ricordi comuni e sempre belli, ricordi che magari possono aiutare a superare qualche crisi del momento. È strano come si tende a ricordare sempre e solo il bello e il buono delle cose… e questo è un dono del Signore e un aiuto per tutti. Inoltre, ma forse anche qui sbaglio, queste fotografie hanno il merito di creare una specie di “memoria storica”. Come sarebbe bello, fra qualche anno, rivedere e rivederci, e magari poter affermare, guardandoci indietro, che “di strada ne abbiamo fatto parecchia”, ricordare le esperienze vissute, riconoscere i volti, ritrovare i sentimenti che abitavano nel nostro cuore in quella vacanza o durante quell’esperienza…. No, non è stata una serata con uno spettacolo tappabuchi: è stata invece una scelta intelligente e ben ponderata. Mostrare un volto sorridente, un’espressione gioiosa, il sorriso di un ragazzo, è un modo come un altro per far riflettere sul fatto che il volto gioioso della Chiesa esiste solo quando Cristo lo poniamo al centro della Chiesa stessa. E vedendo alcune, anzi, tante foto, mi veniva in mente quella frase pronunciata da Gesù stesso, che più o meno dice (ma Wow gli Standzs Questo articolo, che come potrete facilmente immaginare parla della festa di apertura dell’oratorio, non è altro che un pretesto per scrivere gli ormai richiestissimi Special Tencs Dopo l’iscrizione ritardataria degli amici dell’Hypertube nella lista degli standsz, eravamo pronti per accogliere i ragazzi intenti a cominciare una nuova stagione di Oratorio invernale. Dopo la Stupenda quanto Chiara (non Negri) presentazione del sistema ormai noto degli standsz, al grido di “ORA ANDATE DAXTUTTO” la mandria inferocita di ragazzini si scatenò nei giochi appositamente preparati dai loro splendidi animatori… I fatti andarono così: Dopo 10 minuti: io e Lele avevamo già gli occhi rossi per la schiuma da barba dello stand “colpisci il faccione”, il telone dello Stand “Tel chi el telun” di Kako era stato divelto da una vigoroso tiro del Van Der Meyde di turno e la facilità imbarazzante dello Stand Hypertube aveva già scoraggiato tutti i bambini Dopo altri 10 minuti: io e Lele cominciammo a guardare l’orologio e a chiederci quanto mancasse alla fine, il telone di Kako non c’era più e nello Stand dei balli (era talmente bello che non mi ricordo il nome) l’”ACCATTIVANTE” musica faceva saltare un po’ tutti. Dopo altri interminabili 5 minuti: io Lele con Mitch e Marco, che nel frattempo si erano uniti a noi, avevamo schiuma da barba ovunque (l’unica immune era stranamente Erickcka che non sembrava appartenere al nostro stand) non sono brava e non conosco bene le scritture…): «Dove due o più mentre Kako aveva desistito 8 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! dal ricomporre il telone e l’aveva lasciato andare a Sququaraquao (tipica espressione sarda). Con molta fatica, ma contenti per la felicità dei bambini giungemmo alla fine e dopo la merenda iniziò la fatidica partita animatori… Omelia della Celebrazione Eucaristica per i baristi e i volontari Sia lodato Gesù Cristo. «Chi ascolta voi, ascolta Me» ci ha detto il Signore nella pagina evangelica appena proclamata. Queste parole valgono in modo particolare per i baristi che – lo ribadisco perché è una grande verità – svolgono un vero e proprio servizio educativo all’interno dell’Oratorio. Non sono schiavi, non sono “solo” baristi: chi svolge questo servizio all’interno dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant'Agnese svolge un vero e proprio servizio educativo, un servizio prezioso e fondamentale. Per questo anche per loro valgono le parole del motto che ci accompagnerà in questo anno oratoriano: «Andate dappertutto» significa annunciare il Vangelo anche durante il servizio al bar. Non prima di tutto con le parole, ma con la vita, con uno stile gratuito di servizio, di umiltà, di gioia, di disponibilità all’ascolto perché forse a voi, carissimi baristi, è chiesto in modo particolare di essere, come il Papa Giovanni Paolo II chiede a tutti gli Oratorio, “ponte tra la strada e la Chiesa”. Voi più di altri avete l’occasione di incontrare ragazzi, adolescenti e giovani che non frequentano le normali attività dell’Oratorio, come il catechismo, l’attività sportiva, i giochi della Domenica pomeriggio; a voi baristi il Signore chiede di avvicinare i clienti del bar dell’Oratorio alla sua santa Chiesa che vive nella comunità cristiana di Oggiono. Una comunità che – è bene ricordarlo – ha al centro il Signore, si raduna attorno a Lui. L’Oratorio non è della comunità di Oggiono; l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese è della “comunità cristiana” di Oggiono, dove quell’aggettivo “cristiana” dice tutto. Non è una comunità che ama i giovani perché sono giovani; una comunità che fa giocare i bambini perché è bello far giocare i bambini; una comunità che svolge l’attività del bar perché deve vendere caramelle; la comunità dell’Oratorio è cristiana quando fa tutto quello che ho detto e molto altro perché lo vuole il Signore, perché è Lui che ce lo chiede, perché sa che facendo [TO BE CONTINUED…] SPECIAL TENCS TU: (Eccoci giunti al momento tanto atteso!!!) ☺ Al Kako che comunque era stato vicino al suo telone tutto il pomeriggio ☺ Agli amici dell’Hypertube…. ☺ Allo stand dell’Hypertube… ☺ Allo stand “Occhio alla mossa” autentica rivelazione ☺ Alla schiuma da barba che era ovunque!!! ☺ All’Aula 3 che dopo la festa sembrava un campo di battaglia…. ☺ Al don che ha fatto un milione di foto e che verranno presto pubblicate su InterNet (non a caso Inter-Net, non Milan-Net o Juve-Net…) ☺ Non mollare mai… ☺ A Chicco in versione karateka (perché il karat-e è una disciplina nuova mentre il kung fu…) (Ma quante ne so?) ☺ A Vatrella….. Valse Letterina al don Carissimo don Donato, nella tua e-mail hai chiesto di scrivere un articolo per il Giornalino dell’Oratorio su questa Celebrazione Eucaristica alla quale eravamo presenti in … dieci? Undici baristi? Ho contato sul calendario oratoriano i baristi ed i volontari (mamme delle pulizie, uomini del lunedì, …). Quanti sono!!! Pochi ma buoni? Sinceramente no o almeno non io! Ma certamente le persone avranno avuto degli impegni … già, quaranta minuti di Messa … Vuoi mettere? Come si fa? E poi, visto che la Messa per i turnisti ed i volontari si celebra ogni due per tre… insomma, diventa una cosa "troppo spessa"!!! Allora chiedo a te se invece di scrivere un articolo non sarebbe più opportuno pubblicare la tua omelia di quella sera. Ogni altra parola sarebbe vana. Un barista 9 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! quanto svolge nelle sue normali attività di catechismo, di sport, di gioco, di servizio deve aiutare ogni ragazzo ad incontrare il Signore Gesù Cristo. E permettetemi una precisazione: purtroppo per noi non si incontra Gesù in persona al bar dell’Oratorio! Per noi oggi si incontra il Signore Gesù nella sua Chiesa che è la comunità cristiana di Oggiono. Ricordiamo bene le parole di san Luca nel suo libro degli Atti degli Apostoli: «Ogni giorno tutti insieme frequentavano il Tempio e spezzavano il Pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati»2. Cari baristi: chi incontra voi deve incontrare il Signore Gesù e quindi la Chiesa, suo mistico Corpo. Vedete quelle grande servizio educativo è il vostro! E quale grande occasione missionaria è offerta proprio a voi! Che bello sarebbe se un ragazzo incontrasse al bar persone disponibili, accoglienti, gioiose! Chi ascolta voi, carissimi baristi, quando annunciate il Vangelo, quando dite una buona parola, quando confortate, consigliate, incoraggiate un ragazzo al bar ascolta il Signore Gesù. Ma state attenti perché l’accoglienza, la disponibilità hanno un grave peso verso coloro che vi pensano “schiavi” addetti a un lavoro: «Chi disprezza voi, disprezza Me. E chi disprezza Me disprezza Colui che mi ha mandato» continua il Signore nel Vangelo di san Luca. Dovete esigere il rispetto, dovete pretendere la buona educazione verso di voi e verso l’ambiente che voi custodite in modo particolare. Avete un grande dono e una grande occasione per annunciare il Vangelo dappertutto: ricordarvi che parlate e agite in Nome di Gesù Cristo! E questo vale anche per gli uomini che ogni Lunedì sistemano gli ambienti dell’Oratorio; vale per le donne e le mamme che ogni settimana puliscono e riordinano le aule dell’Oratorio. Nessuno deve mai permettersi di “disprezzare” il loro lavoro, il loro servizio. E il disprezzo non è tanto a parole, ma nei fatti: nel lasciare in disordine, nello sporcare perché tanto ci sono gli uomini del Lunedì e le donne che puliscono! Dobbiamo imparare ad esigere il rispetto da tutti, sempre e comunque. Rispetto non è orgoglio; rispetto è far capire che tra servizio e schiavismo c’è una bella differenza; rispetto è far capire che tra umiltà e stupidità c’è una differenza abissale. Infine un pensiero sull’imparare a riconoscere i miracoli che in ogni incontro Dio compie. Impariamo, carissimi volontari, a riconoscere i segni del Signore, del suo amore, della sua attenzione nelle persone che incontriamo nel nostro servizio. Impariamo a valorizzare ciò che di bello, di buono, di onorevole troviamo negli altri. In questo primo anno sulla missiorarietà ci sia di ricordo che il nostro primo modo di essere missionari è quello dello stile, dell’accoglienza, dell’amore. Dobbiamo ricordarci oggi più che mai che non è tanto il nostro venire a Messa, il nostro pregare, il nostro fare catechismo, il nostro essere in Oratorio che mostra la nostra fede. Gesù è chiaro; durante l’Ultima Cena ha detto: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: dall’amore che avrete gli uni per gli altri»3. E allora che tutti coloro che frequentano il bar e gli ambienti dell’Oratorio trovino sempre e solo persone che si amano nel Nome del Signore Gesù. don Donato Vicini 2 3 At 2,46-48 10 Gv 13,35 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Dolzago, Sangiorgio Pino, per averci concesso l’uso del laghetto di Cogoredo. ☺ a coloro che hanno collaborato per fli stand di Domenica 28 Settembre: Melissa Brambilla ed Aurelio Pennati per i kimoni che ci hanno prestato; a Claudio Lattanzi per aver partecipato alla realizzazione ed animazione dello stand del karate; a Valentino Valtorta per gli scatoloni usati allo stand del Gadano; alla mamma di Siro Limonta ☺ al FRUTTIVENDOLO VISPA di Vismara Paolo per la collaborazione al pranzo dei chierichetti ☺ al PANIFICIO CORTI, IL FORNAIO, LA FOCACCERIA LIGURE, CORBETTA IL PASTICCERE e IL BAR LA PIAZZETTA per aver collaborato a preparare il rinfresco offerto dall’Oratorio presso il cortile dell’Oratorio Sant’Agnese dopo l’inaugurazione della nuova bandiera del Comune di Oggiono donata dall’Amministrazione Comunale. Per la festa di apertura dell’anno oratoriano vogliamo dire GRAZIE… ☺ al Corpo Musicale Santa Cecilia per l’impianto di amplificazione usato durante la Fiaccolata; ☺ al Gruppo Sportivo AVIS, in particolare al signor Valtorta Valentino, per la preziosissima collaborazione nell’organizzare, preparare e condurre la Fiaccolata 2003; ☺ al Velo Club Oggiono per il pulmino; ☺ alla Croce Verde per l’assistenza medica durante tutta la fiaccolata; ☺ ai cuochi che hanno preparato la cena per i tedofori; ☺ alle mamme che hanno preparato gratuitamente il pranzo per tutti i chierichetti; ☺ a Emanuele Spreafico che ha distrutto il muscolo del polpaccio del don e così gli ha permesso di fare un solenne ingresso nella festa dei chierichetti “zoppicando”; ☺ al Corpo Musicale Marco d’Oggiono per aver accompagnato la sfilata dei ragazzi dopo la Celebrazione Eucaristica di Domenica 28 Settembre; ☺ agli Agenti della Polizia Locale per il servizio durante il corteo dopo la Celebrazione Eucaristica delle ore 10:00 di Domenica 28 Settembre; ☺ al Signor Sindaco Raffaele Straniero e all’Amministrazione Comunale di Oggiono per la bandiera del nostro Comune oggionese donata all’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese; ☺ a coloro che hanno collaborato alla riuscitissima pesca alla trota di Giovedì 25 Settembre: REX SUPERMERCATI per i sacchetti di plastica, FUCED di Riva Andrea per la sponsorizzazione delle esche; all’Amministrazione Comunale di Oggiono per le trote e parte delle canne; a Spinelli Marco, proprietario del negozio di pesca sportiva di Dolzago per lo sconto sulle canne da pesca; ai pescatori presenti per aiutare i ragazzi nella pesca: Brambilla Carlo, Galli Giuseppe, Corti Mario, Manzoni Giacomo e Sanvito Nicolas; al Presidente della Società Pescatori di Condoglianze Martedì 30 Settembre 2003 è tornato alla Casa del Padre monsignor Giuseppe Molinari, già Vicario Episcopale della zona III di Lecco. Mentre ringraziamo il Signore per il dono di monsignor Molinari, per tutte le preghiere, le cure e le attenzioni riservate alle Parrocchie della Zona Pastorale di Lecco, noi dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono lo affidiamo alla misericordia del Padre perché gli conceda il gaudio della Vita senza fine. Il Gruppo Ado CHI SIAMO. Siamo ragazzi e ragazze che frequentano dalla prima alla terza superiore guidati dai nostri catechisti Chicco (Enrico Brambillla) e Ica (Federica Civillini), sotto la supervisione di don Donato. LA CATECHESI. L’incontro di catechesi, che è il nostro incontro principale e più importante, si svolge ogni Lunedì dalle 18:00 alle 19:00 circa, naturalmente all’Oratorio San Filippo Neri. Il tema che quest’anno trattiamo è la responsabilità, elemento fondamentale per crescere e per migliorare i rapporti con noi 11 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! opere di bene soprattutto verso i bambini che ci vengono affidati; a collaborare tra di noi aumentando giorno per giorno l’impegno, la passione, la voglia di fare bene. Jacopo Straniero stessi, con i bambini e con gli altri. Ogni tanto, dopo questo momento, trascorriamo insieme la serata mangiando una pizza insieme, andando al bowling, o al cinema, al minigolf,… come spesso facciamo anche il Sabato sera. Una volta al mese al posto della catechesi si tiene la Celebrazione Penitenziale della Parola di Dio (nella quale è cosa buona e giusta confessarsi). La novità di quest’anno è il laboratorio di preghiera, sempre comunque al Lunedì alle ore 18:00 una volta al mese. ALTRI APPUNTAMENTI. Oltre a questo incontro settimanale del Lunedì ci sono altri appuntamenti che ci impegnano: durante l’Oratorio invernale, ogni Domenica pomeriggio (con l’aiuto anche dei più grandi) abbiamo il compito di animare la giornata con giochi per i bambini, che si fanno trovare sempre numerosi in Oratorio. A questo proposito ci siamo divisi in due gruppi così da poter gestire meglio i lavori e i compiti che ci impegnano in queste giornate e inoltre, durante la settimana, ci troviamo per preparare giochi e attività. Sempre di Domenica, prima di cena, ci sono i Vespri a cui tutti sono invitati a partecipare. Durante l’Oratorio Estivo invece dal Lunedì al Venerdì organizziamo i pomeriggi per quattro settimane di giochi e preghiera, in questo periodo siamo divisi in Oratorio maschile (San Filippo Neri) e femminile (Sant’Agnese). Alla fine dell’Oratorio Estivo (solo noi adolescenti e giovani) e all’ultimo dell’anno (anche i più piccoli e i genitori) trascorriamo un’esperienza di vita comunitaria di una settimana in montagna, periodo nel quale possiamo conoscerci meglio e divertirci, senza comunque dimenticarci del Signore che ci accompagna anche in questi momenti. CONCLUSIONE. Attraverso la catechesi e gli altri incontri tutti noi dobbiamo impegnarci a migliorare, crescere e maturare; a metterci al servizio del Signore compiendo Aula Ado The now adolecence room Finalmente il gruppo ADOlescenti ha un’aula. L’aula è situata al secondo piano dall’edificio che dà sul campo di basket. Questa stanza è luminosa (anche alle 18:00) e spaziosa (+ o -) e può essere addobbata come vogliamo noi del gruppo ADO. Sulle bianche e candide pareti dell’aula sono state appese delle bacheche colorate. Su una di queste c’è un cartellone azzurro dove sono state poste le foto dei componenti del gruppo. Al posto dei vetri (o plexiglas) delle porte sono stati (non ancora) collocati dei pannelli di compensato disegnati e colorati da noi. Al centro ci sono tre tavoli (uno dei quali traballa) attorno a cui le due responsabili (Anna N. e Marcella) dispongono le sedie, ricordando poi di riordinarle. Anna N., Erica e Letizia Ringraziamenti speciali per la nuova aula adolescenti Vogliamo ringraziare la FALEGNAMERIA MAURI MARIO E FRANCO per aver fornito diverse bacheche gratuitamente. L’Aula del Gruppo Ado Nel pomeriggio di Venerdì 31 Ottobre 2003, alcuni adolescenti si sono ritrovati all’Oratorio, per preparare cartelloni e pannelli da appendere nella nuova aula ADO. Dopo aver comprato i cartelloni colorati ci siamo messi al lavoro: alcuni ragazzi si sono dedicati alla preparazione dei pannelli, altri hanno provveduto ad incollare su un 12 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! cartellone le foto dell’uscita al bowling e a fare un commento su di esse, altri ancora hanno preparato un cartellone, riallacciandosi all’ultimo incontro di catechismo, scrivendo quello che, secondo gli adolescenti, vuol dire responsabilità (che è il tema di quest’anno di catechismo). È stata una giornata abbastanza faticosa che però ha dimostrato il grande impegno e la buona volontà dei componenti del GRUPPO ADO! Michele Mozzanica personale, come sempre, chi voleva poteva scrivere su un foglietto una sua preghiera. Considerando che il prossimo incontro della Scuola della Parola sarà Giovedì 6 Novembre, ma che il Giornalino uscirà probabilmente in seguito, non posso far altro, già fin d’ora, che invitare tutti i giovani all’incontro di Giovedì 4 Dicembre, sempre a Bevera e sempre alle ore 21:00. Predicatore di queste serate e poi anche di quelle dei mesi successivi sarà don Alessandro, coadiutore dell’Oratorio di Galbiate. Chicco Scuola della Parola a Bevera per i giovani Convocazione dei catechisti e consegna del mandato Quest’anno il cammino della Scuola della Parola per i giovani del nostro Decanato si chiama “Sulla tua Parola: in ascolto delle Scritture” e si tiene, come in passato, al Santuario di Bevera. Il primo incontro, avvenuto il 2 Ottobre scorso, ha avuto come punto di partenza e di riflessione il brano di Vangelo dell’Annunciazione (Lc 1,26-38). È stato un incontro diverso dal solito, potremmo quasi dire autogestito dai partecipanti, in quanto il predicatore, don Virginio, non si è presentato a causa di un impegno improvviso. La celebrazione ha avuto luogo Sabato 11 Ottobre ed è stata presieduta personalmente dal Cardinale Tettamanzi. Per questa convocazione il Decanato di Oggiono ha organizzato un pullman che è partito dal Santuario di Bevera alla volta di Milano: forse i nostri sacerdoti erano un po’ titubanti su questa spedizione che invece si è rivelata numerosa e vivace. Il Duomo ci ha accolti fra i pilastri della navata centrale come una mamma prende fra le braccia i suoi bambini, ma che famiglia numerosa! Non so quantificare il numero dei presenti (l’Avvenire parla di 4000), ma è stato un colpo d’occhio commovente e confortante. Giovani ed anziani, Suore e laici insieme al Vescovo per far capire come nonostante le difficoltà legate “all’indifferenza religiosa ed alla crisi comunicativa fra le generazioni”, la Chiesa Ambrosiana abbia accolto di buon grado l’invito ad essere testimone ed a vivere con slancio la traditio fidei. L’importanza di questo incontro è legata anche al risalto dato dal Vescovo, primo catechista, a questo servizio legato soprattutto alla diffusione della Parola, così come espresso anche nella preghiera di conferimento del mandato: «BENEDICI QUESTI FRATELLI E SORELLE ELETTI AL MINISTERO DI CATECHISTI». Consapevoli quindi dell’importanza e della serietà di questo mandato tutti noi catechisti abbiamo invocato il dono dello Spirito Santo per poter essere testimoni attendibili del volto Fortunatamente, grazie ad una scheda già preparata, che puntava l’attenzione su alcuni momenti chiave del brano evangelico, siamo riusciti ugualmente a metterci “in ascolto delle Scritture”. Alla fine, al termine del momento di silenzio e di riflessione 13 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! mandava da Cielo per dirmi di starmene a casa mia, di non andare a prendere in giro la Chiesa, io, catechista che prima di essere tale dovrei essere almeno un po’ più buona e meno egoista. Sinceramente, ho deciso di partecipare a questa celebrazione solo due ore prima dell’ora fissata per la partenza, ancora e sempre più convinta che mi sarei trovata come un pesce fuor d’acqua, ma anche consapevole che se il don aveva chiesto a tutte, e quindi anche a me, di andare non potevo disubbidire o deluderlo… almeno non anche questa volta! Ecco, sono andata a Milano spinta da un sentimento solo umano o forse solo dalla paura di una sgridata o di un silenzio peggiore della più bruta sfuriata! Queste le sensazioni iniziali e le premesse a questa giornata. Appena arrivata in Duomo, anzi, appena iniziata la celebrazione, le parole e la musica del canto “Vocazione” mi hanno fatto venire, non mi so spiegare il perché, le lacrime agli occhi. Poi è stato un susseguirsi di emozioni davvero fortissime. Ogni canto, salmo, lettura, erano per me un incoraggiamento ad andare, ma anche un rimprovero per la mia indegnità… ma un rimprovero dolce, amorevole… Poi, il Vangelo e l’omelia del nostro Cardinale così semplice, diretta e nello stesso tempo così toccante, sono risuonati nel mio cuore semplicemente come le parole di un padre che ti vuole bene e che ti rinnova il suo invito a gettare le reti, ad andare, ancora, solo e sempre per Cristo, nonostante la nostra condizione di uomo peccatore e fragile. Infine, il momento della consegna del mandato, sulle note del canto “Spirito Santo discendi tra noi” è stato per me il momento più commovente e che forse attendevo da troppo tempo. Un uomo, che è il nostro Cardinale, il primo catechista della nostra Diocesi, ci chiamava e chiamava anche me ad di Dio, comunicatori della sua Parola ed immagini della sua carità. Finita la celebrazione seria ed impegnata, il tempo di attesa del pullman è stato un momento di relax: chi ha rivisto vecchie conoscenze, chi ha fatto una fuga caffè e chi, visto anche la bella giornata, si è concesso un mega-gelato. Ed è così che ci ha “beccati” il nostro Cardinale mentre rientrava in automobile! Con l’affabilità e la cordialità che lo contraddistinguono ha abbassato il finestrino ed ha ricambiato con un simpatico “Ciao” il nostro rumoroso saluto fatto di grida, mani e coni gelato agitati come improbabili mazzi di fiori. Certamente, nonostante questa confusione quasi da ragazzi in gita, ha capito che gli vogliamo bene. Giusy Redaelli Il mandato ai catechisti Quando don Donato ci ha proposto di recarci a Milano per ricevere il mandato di catechiste la prima reazione personale è stato lo scetticismo («Ma c’è bisogno di andare fino a Milano dal Cardinale per ricevere il mandato?»). Poi ho fatto l’elenco di tutti gli intralci che avrebbero potuto sorgere assentandomi un Sabato pomeriggio intero da casa. Ma, man mano che il tempo passava, una gioia profonda per questo incontro entrava nel mio cuore come un qualcosa di indescrivibile, unita però ad un senso di nullità e di paura (ma ne sono degna?). Poi lo scoraggiamento degli ultimi periodi, la stanchezza, l’isolamento ingiusto e ingiustificato, qualche cattiveria di troppo e soprattutto alcune parole molto dure di una persona alla quale voglio tanto bene mi hanno fatto capire che a Milano non ci sarei dovuta andare. Infine, la cosa più stupida: un forte raffreddore e qualche linea di febbre mi hanno fatto definitivamente pensare che tutto ciò poteva solo essere un segno che il Signore mi 14 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! che quando credi che tutto ciò che fai sia inutile, Gesù compie il suo miracolo con te, che quando credi che il silenzio di Dio sia diventato punizione e castigo, Gesù stesso fa sentire la sua voce, che quando pensi di essere dimenticata da Dio, scopri che la Croce di Cristo è invece il tuo compagno di viaggio più gradito, che quando pensi di essere inutile per la tua comunità, se non dannosa, Dio stesso di fa sentire il suo amato servo inutile… Proprio ultimamente un sacerdote carissimo mi ha consigliato di guardare il crocifisso e di pensare a quell’Uomo che sulla croce, proprio perché Uomo, ha gridato: «Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?». E oggi il Cardinale mi ha detto di contemplare il Cristo risorto… Ecco, un altro dono di Dio… due uomini, cosi diversi tra loro, mi hanno indicato una via: la via che è Cristo, Via, Verità e Vita per ogni uomo, ma anche per me….Mi sono recata a Milano piena di amarezza e di paura, ne sono tornata rinata, colma di gioia e di gratitudine a un Gesù che ancora una volta, nonostante ho fatto mie le parole di Cristo sulla Croce, mi ha risposto di non temere, Egli è sempre con me, tutti i giorni. E forse, anche un grido, può diventare preghiera! Se devo dire un grazie umano, anzi due, li devo proprio dire ai miei Giancarlo, Lorenzo e Michele, che tante volte mi sopportano ma anche, nei più diversi modi, mi confortano e mi incoraggiano in questo impegno così bello…. E ad un sacerdote troppe volte troppo e troppo duro, quasi implacabile, ma sempre molto molto padre. E ringrazio Dio perché c’è! Monica Canali essere sua collaboratrice nella trasmissione della fede… Ecco, mi consegnava anche la sua fiducia e la fiducia della Chiesa… È difficilissimo spiegare le sensazioni con le parole, ma l’appartenere ad una Chiesa grande, io che sono solo un nulla, mi ha toccato profondamente l’animo. Quel Dio che troppe e troppe volte temo era lì, con me, al mio fianco e mi dava una fiducia che certamente non posso meritare! Ho avuto la percezione, o forse l’illusione, che lo Spirito Santo invocato su di noi dal Cardinale fosse un corpo tangibile, quasi da vedere e toccare. E credo che dopo molte lacrime di amarezza o di delusione, il Signore, lì, nella sua Chiesa, mi abbia regalato un dono prezioso: le lacrime di gioia e di liberazione. Essere, non fare, la catechista, è una cosa davvero grande e impegnativa: è portare a Gesù o solo incamminare sulla sua strada anche e soprattutto chi è lontano, o più semplicemente è distratto da altri valori. Perché forse Dio non ci crede uomini lontani…. Ed è lì, in mezzo a tantissime catechiste sicuramente più brave di te, che ti accorgi che le difficoltà e le solitudini che tanto di fanno soffrire sono veri doni che il Signore ti mette in mano per crescere. Ti accorgi e ti emozioni nel sentirti davvero parte di una Chiesa grande, tu che sei tanto piccola, così come sono piccole le “beghe di campanile”: se ci sono, cerchiamo di superarle con amore, con fraternità, ma anche con il coraggio di un’ubbidienza non cieca, ma intelligente. E ti accorgi lì, in mezzo alla gente ma a tu per Tu con il tuo Signore, che Egli chiama anche te, anzi proprio te che ti senti così sbagliata e che devi mettercela davvero tutta, per quanto ne puoi essere capace, per rispondere a questa chiamata davvero grande. Potrei continuare ma credo che alla fine ci siano cose bellissime e personalissime che appartengono al segreto di ogni cuore e che possono perdere la loro grandezza una volta esternate… Perché ho raccontato queste sensazioni? Forse solo per dire ad altra gente come me che le vie del Signore sono davvero infinite, Castagnata a Valbrona Evviva!!! 15 Un’altra esperienza con l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese: la “Castagnata 2003” nei boschi di Valbrona!!! Quest’anno nei boschi si trovano molte castagne buone, specialmente se si mangiano in compagnia. A raccoglierle c’erano pochi ragazzi, ma quando si mangiano, tutto il ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! paese è coinvolto in questa “tradizione” calda e croccante. Al mattino della partenza per la castagnata, tutti eravamo agitati e impazienti di lasciare i genitori e di partire da soli con il don e altri ragazzi. Accipicchia!! Dopo pochi secondi, ecco che arriva di corsa don Donato, guidando un pulmino verde scuro, vuoto. Posteggia in un parcheggio isolato, chiude la portiera del pulmino ed esclama: «Chi vuole salire con me?». E a quel punto tutti i bambini e le bambine si precipitano da lui, salendo sul pulmino verde scuro: «Ciao ciao, mamme e papà… noi andiamo nel bosco con il don!!!». L’esperienza è cominciata. Appena arrivati a Valbrona, gridolini e schiamazzi di eccitazione svegliano tutti i gli abitanti del paese, che si chiedono stupiti: «Cosa faranno mai quei bambini vestiti così sportivamente?». Il don ferma il suo pulmino “strapieno” di bimbi in uno spiazzo davanti al bosco dove più tardi saremmo andati a raccogliere le castagne. Urrà!! Finalmente siamo arrivati!! Don Donato afferra un bastoncino, mette in spalla uno zainetto e con tuta e scarponcini, comincia a camminare su per lo stretto sentiero che ci porterà ai castagni ormai spogli. Arrivare alla meta sembra una passeggiata, ma in realtà è una camminata abbastanza pesante. I pochi genitori che sono venuti, si sono fermati quasi subito, mentre don Donato è in testa alla “truppa” degli Oggionesi. Passo dopo passo, arrancando un po’, tutti arrivano ad un prato verde, cosparso di ricci chiusi e funghetti. Subito tiriamo fuori dallo zaino un sacchettino, e cominciamo la nostra ricerca appetitosa. Ad alcuni le castagne non piacciono, ma il bello è raccoglierle in compagnia!! La mattinata trascorre in fretta, e durante il pomeriggio, tutti stanchi ma felici, sopra il pulmino verde scuro di don Donato, si torna a casa. Gloria Fumi Pellegrinaggio dei cresimandi alla Cattedrale di Milano Milano, 14 Ottobre 2003 UNA FANTASTICA GIORNATA A MILANO Siam partiti da Oggiono ed ora eccoci a Milano. Il Duomo, le Reliquie dei santi Pastori, l’ambulacro abbiamo visitato con il don che ci ha guidato; in buonissimo gelato poi ci ha regalato! Alla fine di questo meraviglioso giorno ci aspetta un bellissimo ritorno! Giulia Longhi e Alice Ghianda Oggi, Martedì 14 Ottobre 2003, noi ragazzi e ragazze di quinta elementare siamo andati a fare una visita al Duomo di Milano. Abbiamo visto tutta la Cattedrale e i sotterranei dove si trova l’antico Battistero. Abbiamo pregato molto e per tutti. Come premio don Donato ci ha offerto un grande gelato. Preso il pullman siamo arrivai a destinazione in Piazza Sironi. Stefano Giudici Il 14 Ottobre 2003 con il don siamo andati in Duomo a Milano e abbiamo visto tante cose belle. Il don ci ha spiegato tutto: il Duomo, l’antico Battistero dove sant’Ambrogio battezzò sant’Agostino, il santo Chiodo, l’Altare,… C’era anche Renza e mi ha spiegato l’orologio dei tempi passati, una linea dorata all’interno del Duomo con i segni zodiacali che segnava l’ora quando il Sole batteva sulla linea. Grazie don, grazie di tutto!!! Carmine di Domenico Lunedì 20 Ottobre 2003 Cari amici lettori, oggi vi racconterò della interessante gita al Duomo di Milano dei bambini di quinta elementare lo scorso Martedì 14 Ottobre. Quando siamo entrati nel Duomo il don ci ha fatto un breve quiz sulla storia della 16 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! ed invece…). Abbiamo visto il corpo di san Carlo Borromeo, poi è toccato quello del beato Andrea Carlo Ferrari e infine quello del beato Alfredo Ildefonso Schuster. Finita la visita del Duomo il don ci ha offerto un buonissimo gelato. Sul pullman l’entusiasmo era alle stelle e sebbene eravamo un po’ stanchi nessuno è rimasto calmo seduto al proprio posto. Facevamo di tutto ai semafori per attirare l’attenzione delle persone in strada che sorridenti ci salutavano con la mano. Fabio Civillini Cattedrale dove qualcuno ha risposto sicuro alle sue domande; dopo questo quiz siamo scesi nell’antico Battistero di San Giovanni che ora si trova sotto la piazza del Duomo stesso. Lì il don ci ha fatto una breve lezione di storia spiegandoci perché il fonte battesimale un tempo aveva la forma ottagonale: perché indicava i sette giorni della settimana più il giorno del Signore; in oltre abbiamo visto come ci si battezzava una volta e che in quel battistero sant’Ambrogio battezzò sant’Agostino. In quel luogo ormai ridotto solo ad un mucchio di macerie, erano passati alcuni dei più grandi “dottori della Chiesa”. La terza tappa è stata dietro all’Altare! Da lì si notava la croce che contiene il santo Chiodo che trafisse Gesù Cristo. Là il don ci ha raccontato la storia di sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino, che andò a Gerusalemme, per ordine di Dio, a recuperare la santa Croce e i santi Chiodi che trafissero Gesù. La “Nivola” è una specie di ascensore simile ad una nuvola che sale fino alla croce che racchiude il Chiodo sacro. Sono sicuro che a tutti noi sarebbe piaciuto fare un giro in Nivola, ma purtroppo può salire solo il Cardinale durante il Rito della Nivola il Sabato precedente la festa dell’Esaltazione della santa Croce, che ricorre ogni anno il 14 Settembre. Molto bello è stato quando il don ci ha raccontato che un tempo la gente non sapeva leggere la Bibbia e il Vangelo, allora entrando nel Duomo sulle vetrate e sulle pareti potevano ammirare gli enormi dipinti che raccontavano il Vecchio e il Nuovo Testamento. Come ultima tappa abbiamo visitato i corpi degli ultimi Cardinali defunti: in quel momento le femmine si sono guardate contemporaneamente con uno sguardo di schifo (forse perché pensavano di vedere degli scheletri, Siam partiti da Oggiono per andare in visita al Duomo, con il pullman siamo andati e nello stesso modo siam tornati. Don Donato ci ha regalato un gelato e tutti insieme l’abbiamo mangiato. Abbiamo cantato e visitato molte cose interessanti insieme, tutti quanti! La gita è stata bella, in allegria e in compagnia. Ambra Redaelli Martedì 15 Ottobre sono andato a Milano con i miei compagni di quinta elementare. Abbiamo visitato il Duomo ed abbiamo visto: la “Nivola”, la Cattedra del Vescovo, il Battistero dove sant’Ambrogio battezzò sant’Agostino e molte altre cose. La gita è stata molto interessante, ma la cosa che mi è piaciuta di più sono stati i sotterranei del Duomo. Daniele Maggioni IL DUOMO DI MILANO Martedì scorso, 14 Ottobre, siamo andati con don Donato, le catechiste Severina e Giusy e tutti i bambini delle classi di quinta elementare al Duomo di Milano. Io non 17 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! immaginavo che era così grande; c’erano dei dipinti sui muri bellissimi; i vetri erano colorati e il don ci ha spiegato che rappresentavano la vita di Gesù. Poi siamo andati sotto il Duomo a vedere i resti del Battistero e della Cattedrale di Santa Tecla dove c’èra il Fonte Battesimale. Abbiamo anche visto una specie di ascensore con cui una volta all’anno l’Arcivescovo prende il santo Chiodo di Gesù dall’alto del Duomo. Abbiamo anche visto la tomba di san Carlo e di altri Santi. Per me è stata una giornata interessante ed allegra. Mattia Usciti dal Duomo don Donato ha offerto un buon gelato a tutti e siamo ripartiti per Oggiono. Quando siamo arrivati ad Oggiono ero molto felice per la giornata che avevo passato e per ciò che avevo visto. Sara Pellecchia VISITA AL DUOMO DI MILANO Martedì 14 Ottobre noi bambini della classe quinta elementare che riceveremo la santa Confermazione nel mese di Maggio 2004 ci siamo recati con don Donato e le catechiste al Duomo di Milano, la Cattedrale così chiamata perché contiene al suo interno la cattedra da cui il Vescovo insegna il Vangelo. Il Duomo è grandissimo, non lo immaginavo così grande. A me è piaciuto tantissimo quella specie di nuvola che solleva le persone per prendere il santo Chiodo usato per mettere in Croce Gesù. Abbiamo visto anche la tomba di san Carlo e di altri Santi, il Battistero, i resti della Cattedrale di Santa Tecla; mi è piaciuto tutto! Alla fine di questa giornata don Donato ci ha offerto il gelato. Anonimo o anonima? Martedì 14 Ottobre noi bambini della classe quinta siamo andati a visitate il Duomo di Milano con don Donato. Abbiamo visto moltissime cose e ci siamo divertiti molto, in tutti i momenti della visita c’era sempre una nuova battuta da fare che si adeguava all’oggetto che stavamo guardando in quel momento. Io mi sono divertita moltissimo e spero anche gli altri la pensino come me; bhe, se non è così, pazienza! Ma una cosa che vorrei capire è perché molti bambini non sono venuti. Bhe, spero che la prossima volta verranno tutti così sarà ancora più bello e saremmo di più a condividere la bellezza di stare insieme e di vedere cose nuove. Giulia Aldeghi La cosa che mi è piaciuta di più della gita a Milano è stata la visita al Fonte Battesimale perché dentro si battezzavano, in antichità, le persone. Infatti io e Roberto abbiamo scattato una foto per ricordare questa monumento. Alessandro Negri Martedì 14 Ottobre noi bambini della Cresima siamo andati in pullman a Milano per visitare il Duomo. Appena arrivati, senza perdere tempo, ci siamo recati nella Cattedrale. Don Donato ci ha spiegato com’era anticamente la struttura della Cattedrale di Santa Tecla; poi abbiamo visitato i resti di questa Cattedrale e dell’antico Battistero di San Giovanni. Abbiamo visto anche la “Nivola” dietro l’Altare Maggiore e il Tabernacolo dove si trova il santo Chiodo di Gesù. IL BEATO ANDREA CARLO FERRARI Il beato cardinale Andrea Carlo Ferrari è stato Arcivescovo importantissimo per la nostra Diocesi di Milano, ma soprattutto per Oggiono. Infatti questo Beato è stato colui che ha consacrato la nostra chiesa Prepositurale dedicandola a Dio e a sant’Eufemia, Vergine e Martire. Quando è stato proclamato Beato dal Papa Giovanni Paolo II il suo corpo è stato posto in una bara di vetro (come quella del beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster) e, come lui, ha visitato 18 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! diverse comunità ambrosiane. Nel suo pellegrinaggio questa “bara” di vetro è stata urtata e le giunture hanno fatto entrare dell’aria; per questo il corpo del Beato, che era perfettamente conservato, ha comunicato a decomporsi. Infatti noi non abbiamo visto il corpo del beato Andrea Carlo Ferrari perché una coperta dorata ricopriva la teca. Davide Redaelli che sembravano pure tridimensionali, numerosissime statue di Santi e non parliamo delle imponenti colonne!!! Erano magnifiche e potenti e neppure una di loro era uguale all’altra! Siamo andati davanti all’Altare maggiore e il don ci ha spiegato che il Duomo non è solo “il Duomo” (infatti anche a Monza c’è il Duomo!); il Duomo di Milano è, prima di tutto, la nostra Cattedrale perché solo lì risiede la Cattedra del Vescovo di Milano. Poi siamo andati sotto la piazza del Duomo senza uscire dal Duomo per vedere i resti dell’antica Cattedrale di Santa Tecla. Nei sotterranei abbiamo visto una vasca battesimale dove il Vescovo sant’Ambrogio ha battezzato sant’Agostino con suo figlio e un suo amico. La vasca ha una forma ottagonale e rappresenta i giorni della settimana più uno che è l’Ottavo giorno, il giorno della Pasqua di Gesù Cristo. Ma anche “sette + uno” perché sono sette i giorni della creazione più il Creatore. Saliti ancora nel Duomo ci siamo recati nel luogo dove ogni giorni si celebra l’Eucaristia e dove, in Settembre, il Vescovo di Milano sale su una specie di nuvola e viene elevato fino sotto il tetto della Cattedrale per raggiungere un tabernacolo a forma di croce dove al suo interno è conservato il santo Chiodo della Croce di Gesù Cristo. Il santo Chiodo viene portato davanti all’Altare maggiore il Sabato precedente la festa dell’Esaltazione della santa Croce e qui viene lasciato per tre giorni per permettere a tutti i fedeli di poterlo vedere e poter pregare davanti a questa preziosa Reliquia. Ci siamo poi recati a visitare le tombe di tre santi Vescovi di Milano: san Carlo Borromeo, il beato Alfredo Ildefonso Schuster e il beato Andrea Carlo Ferrari; Davide Redaelli (che poi ha ricevuto i complimenti del don!!!) ha ricordato a tutti noi che è stato proprio quest’ultimo Vescovo, il cardinale Martedì 14 Ottobre con don Donato e le catechiste siamo partiti da Piazza Sironi con il pullman per Milano. Arrivati al Duomo l’abbiamo visitato: nel sotterraneo c’è il Fonte Battesimale dove molto tempo fa la gente si doveva immergere completamente nell’acqua, “acqua viva, corrente”, per essere battezzata. Poi siamo saliti all’Altare maggiore dove c’era una specie di “nuvola”; qui una volta all’anno il Vescovo di Milano sale a prendere il santo Chiodo della Croce di Gesù conservato in alto al Duomo, per metterlo in esposizione ai fedeli della Cattedrale. Poi abbiamo visto le Reliquie dei Santi e le loro tombe. Finita la visita siamo usciti dal Duomo e don Donato, a noi bambini, ha offerto un gelato. Il pellegrinaggio alla Cattedrale della nostra Diocesi è stato molto istruttivo. Valeria Origgi Caro giornalino dell’Oratorio, oggi è stata una giornata speciale! Sono andata a visitare il Duomo con don Donato e tutti i bambini che, come me, riceveranno la santa Cresima quest’anno. Dopo un lungo viaggio in pullman, animato dalle nostre bravissime catechiste, siamo arrivati alla Cattedrale: era bellissima con le sue centinaia di guglie che sembravano volessero fare a gara per arrivare prima al Cielo! Siamo entrati in Duomo e subito la nostra idea di prospettiva si disperse nella realtà dell’immenso spazio che ci circondava. Maestosi dipinti, meravigliose vetrate colorate 19 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Ferrari, a “dedicare”, cioè consacrare la nostra chiesa Prepositurale il 20 Ottobre 1900. All’uscita dal Duomo abbiamo notato che anche sul piazzale c’è la stessa forma ottagonale che richiama il fonte battesimale che si trova proprio sotto Piazza del Duomo. Dover aver scattato le fotografie ricordo della nostra visita alla Cattedrale ci siamo recati al pullman per il rientro a casa. Che bagaglio di cultura quale giorno! Fantastico!!! Lisa Mariani nostro don nelle omelie delle Celebrazioni Eucaristiche dei giorni feriali che «… non basta andare in chiesa per essere bravi cristiani …». Secondo me, indipendentemente dalla partecipazione, è importante valorizzare questo momento forse non tanto capito. Io personalmente credo che la preghiera dei Salmi sia una preghiera molto bella, anche se qualche volta un po’ difficile. Per me è bello pensare che tantissimi anni fa altre persone hanno invocato Dio con le stesse parole con cui lo invoco ora io: è una cosa che mi fa percepire la continuità della Chiesa, il suo legame con il passato e il suo sguardo sul futuro: chissà quante persone useranno ancora queste preghiere! Inoltre, mi dà il senso della comunità della Chiesa, quando mi piace immaginare che altre comunità, nello stesso momento, stanno pregando nello stesso mio modo! E ciò è consolante, soprattutto quando ci accorgiamo che la nostra preghiera in quel momento è una preghiera un po’ distratta. Ma ho la certezza che in quel momento altre preghiere stanno salendo al Signore e la perfezione di tanti colma la mia distrazione, così che a Dio può salire la preghiera bella della sua Chiesa, che diventa preghiera di comunione e non di singoli individui. È un pensiero un po’ contorto, ma di meglio non riesco a fare… Un’altra motivazione bellissima dei Vespri serali è il ritrovarsi della comunità attorno al Padre. È stupendo dopo aver condiviso un pomeriggio di lavoro o di chiacchiere, ritrovarsi e offrire tutto al Signore, tutti insieme ed è altrettanto bello ricominciare una settimana lavorativa insieme accompagnati dalla benedizione del Signore che scende su di me, ma anche su chi ho accanto. Ho l’impressione che quando manca il Vespro serale manca l’anello che unisce e chiude una catena… Forse potremo dire di aver fatto tanto, di Al Duomo di Milano io mi sono divertito molto; eravamo tutti i bambini che faranno la santa Cresima. Il Duomo è molto bello e gigantesco. Abbiamo visto l’Altare principale, i tesori, i resti di tre santi Vescovi di Milano. Usciti dal Duomo il don ci ha comperato il gelato e così siamo andati a casa in pullman. Redaelli Roberto I Vespri della Domenica sera Riprese le varie attività oratoriane, puntualmente la campana della chiesetta di Sant’Agata ogni Domenica sera fa da richiamo a giovani e adulti per la recita dei Vespri. Quando sento suonare questa campana, ogni volta mi viene in mente il titolo di un vecchio film: «Per chi suona la campana?». Ovviamente per tutti! Bravi, bravissimi gli animatori che, chi più e chi meno, ogni Domenica sera hanno questo appuntamento fisso. Forse un po’ meno bravi lo sono gli adulti, anche se credo che siano scusatissimi sia dal don che da Gesù stesso. Infatti, dato l’orario, molti devono scappare a casa a preparare la cena per la famiglia e questo credo sia anche comprensibile, quindi impariamo a non giudicare le persone, sia quelle che ci vanno, che non vanno certo per farsi vedere, sia quelle che non ci vanno, che non sono persone cattive, anzi… e poi lo ripete spesso anche il 20 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! avere speso tante energie quel pomeriggio per l’Oratorio, ma quando manca il ritrovarsi attorno al Signore, anche solo per dieci minuti, manca forse la cosa più importante e più vera, quello stringersi attorno al Padre di tutti i suoi figli quando scende la sera. E possono diventare vere le parole delle Scritture: «Ogni fatica è vana senza il Signore». Ma ho detto possono, non diventano necessariamente… Perché poi ognuno ha un cuore e nel cuore legge solo Dio e solo Lui sa cosa c’è! E questo il don lo sa e credo che possa gioire comunque e sempre, indipendentemente dalla partecipazione a un Vespro, delle persone che collaborano a stretto contatto con lui. E soprattutto gioisce sempre dei suoi ragazzi, che sono le pietre più belle e più “sante” del suo Oratorio! Monica Canali sembrava di rivivere un giorno di tre anni fa, esattamente il 29 Marzo 2000, anno del grande Giubileo, a Roma in piazza San Pietro all’udienza dei fedeli. Noi Oggionesi, in pellegrinaggio parrocchiale, eravamo lì con lui; è stata un’esperienza veramente emozionante vederlo da vicino, mentre passava sulla papamobile. Una persona così provata nel fisico, ma animata da una forza spirituale sorprendente, ci attirava e coinvolgeva. È un esempio per tutti noi, uno sprone ad affrontare tutte le difficoltà, con fede, fiducia e speranza anche nei momenti difficili della nostra vita, nella malattia e nello sconforto. Nella santa Messa del 22 Ottobre scorso, presieduta da don Mario ed animata da alcuni componenti del Coretto, guidati da don Donato e Stefano, abbiamo pregato particolarmente, perché lo Spirito Santo lo sorregga sempre e lo aiuti nei giorni a venire per la sua salute e ce lo conservi ancora per tanti anni! Mariella Valtorta XXV anniversario di pontificato di Giovanni Paolo II Mercoledì 22 Ottobre abbiamo ricordato il XXV anniversario dell’inizio del Ministero del nostro Papa Giovanni Paolo II con una Celebrazione Eucaristica solenne in chiesa Prepositurale alle ore 20:00. Abbiamo scritto al Papa Oggiono, 16 Ottobre 2003 Santità, siamo i ragazzi e i giovani dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono, una parrocchiale della Diocesi di Milano. Sul nostro giornalino abbiamo voluto scrivere a Lei nostri più fervidi auguri!! Le alleghiamo quanto scritto con una sua immagine… AUGURI SANTO PADRE Il prossimo 16 Ottobre ricorderemo i XXV anni di elezione al soglio pontificio del Papa Giovanni Paolo II; il 22 Ottobre l’inizio del suo supremo magistero di pastore della Chiesa universale. Preghiamo in questo mese di Ottobre per il nostro amato Papa Giovanni Paolo II. Chiediamo a Dio per lui il dono della fede, della speranza, della carità e di continuare ad essere per noi testimone autentico del Vangelo e della Croce del Signore. Auguri, Santo Padre!!! È stato molto commovente ricordare questo anniversario ascoltando, dalla voce limpida e sicura di qualche anno fa del Santo Padre, la preghiera del santo Rosario. Rispondendo con lui alle preghiere mi Le assicuriamo la nostra preghiera e la ringraziamo per tutto quello che ha fatto e farà per noi giovani! 21 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! quanto sia buono Dio che ci dona una famiglia grande dove “gli uni portano i pesi degli altri”, dove il Papa ci è di esempio, proprio come un padre che nonostante gli acciacchi dell’età si spende senza soste per il bene dei suoi figlioli. E, per un attimo, ma non mettetevi a ridere, ho pensato alla morte, non come fine di tutto, come castigo, ma alla morte come incontro col Padre. Se il nostro Santo Padre ci ispira sentimenti così forti e così belli, ho pensato, chissà come sarà l’incontro con il Signore!!! Se quando ho incontrato a Roma il Sommo Pontefice ho pianto lacrime di gioia, chissà l’emozione grande di trovarmi faccia a faccia con il mio Signore! Ma … se ne sarò degna! Ultimo pensiero: tante volte critichiamo la nostra Parrocchia perché non fa, non si muove … però, quando fa qualcosa di bello … forse dovremmo anche parteciparvi! Monica Canali Grazie, Santo Padre! Auguri di ogni bene!!! I ragazzi e i giovani dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese con don Donato e le Suore Parrocchia Sant’Eufemia Oggiono (Lecco) Diocesi di Milano 25° di Pontificato di Giovanni Paolo II Mercoledì 22 Ottobre la Chiesa intera ha ricordato il 25° di insediamento al Soglio Pontificio del Santo Padre Giovanni Paolo II. Anche noi ad Oggiono abbiamo ricordato questa data importante con la Celebrazione Eucaristica delle ore 20:00; celebrazione alla quale erano particolarmente invitati i giovani, quei giovani che l’anziano Pontefice ha sempre portato nel cuore. La Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Mario, è iniziata con il collegamento via radio col Vaticano per la recita del santo Rosario, la preghiera preferita dal nostro Papa, proprio a sottolineare l’unità spirituale con la Chiesa. Unico piccolo neo: naturalmente il Rosario era recitato in latino e questo forse ci ha inizialmente distratto: non è facile capire cosa si sta pregando se si usa una lingua che non si conosce. Ma lo smarrimento è stato solo iniziale! Durante la santa Messa, le letture e l’omelia di don Mario ci hanno portato a riflettere sulla figura del Successore di san Pietro, sulla sua e nostra fede e sull’importanza della recita del santo Rosario. Gli splendidi canti che il coretto, sotto la guida di un maestro d’eccezione, don Donato, ci ha regalato, hanno creato un clima veramente solenne. Quello che ho gustato maggiormente in questa celebrazione, è stata la recita del santo Rosario: l’idea di essere in quel momento in particolare comunione con il nostro Pontefice e con la Chiesa intera mi ha fatto ricordare La gioia della preghiera... Venerdì 17 Ottobre presso la chiesetta di Sant’Agata l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese ha vissuto prima una Celebrazione Eucaristica presieduta da don Donato e poi un’intensa Adorazione Eucaristica Missionaria presieduta sempre dal nostro mitico don e all’interno della quale Laura Barbagallo ha effettuato un intervento sulla sua straordinaria esperienza di missione in Etiopia. Quello che mi ha colpito del suo intervento era la prima immagine che ha conservato nella mente dall’Africa: la gioia con la quale ogni membro della comunità partecipava alla Celebrazione 22 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! (di cui non ricordo il nome se 1’ha mai avuto un nome). Purtroppo era giunto il momento di Eucaristica, saltando, ballando, facendo lunghe, ma appassionate preghiere dei fedeli. Tutto ciò mi ha colpito profondamente: queste persone che non hanno nulla, se non se stessi e la loro preghiera, ringraziano ogni giorno e con intensità e felicità il Signore Gesù! Allora mi sono chiesto come noi, che abbiamo tutto, ma proprio tutto (soldi, comodità, ecc.), viviamo la Celebrazione Eucaristica con un tale grigiore che non sembra una festa, la Pasqua di Gesù, ma il suo funerale! Scusate lo sfogo polemico, ma era doveroso! Però (c’è un però!), c’è una speranza: infatti, a questo importante momento di preghiera hanno partecipato molti ragazzi e ragazze delle medie, adolescenti, giovani e adulti di ogni genere ed età. La gioia con la quale tutte queste persone intorno a me pregavano e adoravano il Signore Gesù, mi hanno fatto un po’ riscoprire la bellezza della preghiera comunitaria e la gioia della preghiera costante, continua, salvifica, che forse da un po’ di tempo, devo ammetterlo, avevo perso in questa calda Estate. Scusate ancora una volta la nota autobiografica, ma spero proprio che non solo io tra i presenti ho sentito “ardere il cuore” (cfr. Lc 24,32) in quel pomeriggio nella chiesetta di Sant’Agata. Giacomo Corti avviarci verso casa. A mio parere è stata una serata emozionante in cui ho avuto modo di conoscere ancor di più gli altri animatori e di conoscerne altri che non conoscevo oltre che a cimentarmi per la prima volta con il bowling gioco che devo dir la verità mi ha molto affascinato. Vatrella Simone Uscita del gruppo Ado al bowling di Erba Sabato 18 Ottobre, noi ragazzi e ragazze del gruppo Ado, siamo andati al bowling di Erba per passare una serata “alternativa” insieme. Eravamo una ventina e dopo esserci divisi sulle macchine degli animatori (Ica sistema i fari della macchina!!!!), siamo partiti per Erba. Arrivati, ci siamo divisi in squadre e successivamente abbiamo iniziato a giocare a bowling sulle diverse piste. Dopo esserci dilettati in una partita a bowling (con parecchi vincitori di cui non ricordiamo i nomi!!!) (ci dispiace!!), ci siamo dispersi tra i vari giochi bolinwuani (giochi del bowling!), sotto suggerimento di Valse! Molti hanno giocato al gioco del dischetto, tranne noi (abbiamo fatto solo due partite!). Si perché ci siamo volute cimentare in un nuovo gioco chiamato “Dance Music” (era meglio Tutti al bowling di Erba Il giorno Sabato 18 Ottobre, il gruppo animatori con alcuni ragazzi del gruppo adolescenti si sono recati al bowling di Erba per passare un Sabato sera diverso dagli altri. Il ritrovo era fissato per le 20:45 ma qualche ritardatario ha fatto slittare la partenza intorno alle 21:05. Dopo essere entrati e aver atteso qualche minuto perché si liberasse la pista, approssimativamente alle 21:30 eravamo tutti pronti per il primo tiro della serata e il primo tiro a bowling della mia vita. Successivamente aver concluso la partita abbiamo dato inizio a una specie di torneo a un videogames evitare visto la figura che abbiamo fatto!!!); per chi non lo sa: ci sono dei tasti per terra e davanti a te c’è uno schermo su cui compaiono i tasti che devi schiacciare a tempo di musica: impresa molto ardua per chi è alle prime armi, come noi!!! Dopo ore e ore di giochi e balli ce ne siamo andati garulli e festanti (il tocco di Valse non si nota?!), verso il nostro amato Oratorio. È stata una serata divertente, 23 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! A Oggiono di Madre Teresa parlano al presente; inconsciamente non è mai morta nel cuore di chi l’ha vista. «Ha portato la benedizione agli anziani della Casa di riposo continua Cesana - e per l’intera giornata ha esortato tutti a pregare che Dio ci aiuti ad aiutare i più poveri. Ecco, aveva sempre la preghiera, e tanta fede, e i poveri del mondo nel suo grande cuore». in cui abbiamo coltivato nuove amicizie. P.S.P.Q.C.N.S.V. (cioè POST SCRIPTUM PER QUELLI CHE NON SONO VENUTI!): VI SIETE PERSI UN’OCCASIONE IRRIPETIBILEEEE!!!! Due animatrici a caso Ringraziamenti Vorrei ringraziare sulle pagine di questo giornalino Enrico Brambilla (mitico Chicco!), Federica Civillini (Ica per gli amici!) e don Donato (il Reverendo!) per “aver creato dal nulla” un bellissimo Gruppo Adolescenti con il quale ho potuto vivere una serata di gioia e amicizia Sabato 18 Ottobre. Grazie di cuore! NON SCAPPARE VIA PERCHÉ L’ARGOMENTO NON TI TOCCA CONCRETAMENTE!!!! ABBI LA PAZIENZA DI LEGGERE QUESTE RIGHE…. PER LA TUA VITA!!! Nel numero 3 del Maggio 2003 Giovanni Spreafico, Giacomo Corti e Stefano Valtorta hanno voluto aiutare i lettori più intelligenti (cioè quelli che hanno scelto di leggere anche il loro testo!) a comprendere un po’ di più il Mistero Pasquale che ogni anno si celebra nel sacro Triduo. Essendo d’accordissimo con le parole con cui chiudeva il loro articolo («Ma soprattutto La beata Madre Teresa di Calcutta ad Oggiono Su “Il Resegone”, settimanale cattolico della Zona Pastorale III di Lecco, del 10 Ottobre 2003 a pag. 23, abbiamo trovato questa intervista all’Assessore Cesana Antonio rilasciata in occasione della Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta lo scorso 19 Ottobre 2003, Dedicazione della chiesa Cattedrale e Giornata Missionaria Mondiale. Eccovi l’intervista: speriamo che abbiamo acceso in qualcuno la voglia di conoscenza e di studio della sacra Liturgia Ambrosiana perché l’ignoranza è il più grande dei mali e ci permette di compiere tante stupidate!!!»), vi proponiamo Il 23 Settembre 1987 Madre Teresa fece tappa anche a Oggiono. L’Assessore Antonio Cesana, che andò a prenderla a Suello, quasi s’offende a sentirsi chiedere che cosa si ricorda. «Tutto». Le tappe di quell’eccezionale incontro, ancora scandite ora per ora, sono indelebili «Alle 14:30 don Giacomo mi affidò la Madre – dice -; alle 15 l’accompagnai alla visita alla Casa di riposo, poi all’Oratorio». Le foto di quel giorno si incontrano dappertutto nel Bar dell’Oratorio San Filippo Neri, sulle scale del Municipio, nell’ufficio dell’allora Sindaco Luigi Pirovano. «Che cos’ho provato a incontrarla? Un’emozione forte come quando si va a Roma dal Papa. Anzi, ancora più intensa. L’immagine di quella donna minuta, fragile, che esorta alla preghiera, che prega sempre mi è rimasta nella memoria» alcuni testi perché anche per la solennità di tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti siano un po’ più conosciute e per questo amate e vissute nel loro vero valore e significato. I primi sono del grande don Tonino Lasconi (che i catechisti dovrebbero conoscere per la sua concreta bravura a favore dell’educazione dei giovani!!!); sono in particolare per i ragazzi e sarebbe bello se – almeno questi articoli – fossero letti da ragazzi e genitori insieme anche perché sono tratti da POPOTUS giornale di attualità per ragazzi di Avvenire. Gli ultimi tre sono di alcuni sacerdoti: uno è padre Mario Piatti icms che abbiamo conosciuto durante la Settimana Mariana lo scorso Giugno 2003; gli altri due sono sacerdoti ambrosiani, monsignor Marco Navoni, secondo cerimoniere della Cattedrale di Milano, e don Giuseppe Grampa, direttore della rivista diocesana “Il Segno”. 24 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Santa gente, compagnia di tutti i giorni Una strada possibile a tutti «Ma, allora, in questa compagnia non ci sono soltanto i Santi scritti sul calendario. Allora ci sono anche i nostri parenti e i nostri amici che non hanno fatto miracoli ma che un pezzo di pane, un gesto di amore e di amicizia non l’hanno mai negato a nessuno?». Certo che ci sono anche loro! Eh sì! Per entrare nella compagnia di Dio non sono necessarie cose strane, fuori dal comune, impossibili a gente come noi che vive i suoi giorni tra occupazioni quotidiane, piccole e spesso noiose e fastidiose. E per questo che la compagnia è tanto grande che nessuno è capace di contarla. don Tonino Lasconi «Una moltitudine immensa di ogni nazione, razza, popolo e lingua» nella gioiosa e festosa compagnia di Dio. Una folla... megagalattica che nessuno riesce a contare, nemmeno il computer più tosto. Questo sono Santi. Dove e come trovare il biglietto per entrare in questa compagnia? Non ci sono botteghini, o siti internet che li vendono. E bagarini? Nemmeno l’ombra! L’unica possibilità è essere attenti a chi ci vive o ci passa vicino e prendere la decisione giusta. Quella persona ha fame? E, magari, non solo di pane, ma di amicizia, di carezze, di. ..? «Eccoti qualcosa da mangiare», bisognerebbe saper rispondere. Ha sete? Non solo di acqua, ma di. ..? «Eccoti qualcosa da bere». È straniero? «Eccoti un po’ di ospitalità». È malato? È carcerato? «Non posso lasciarti solo, triste, abbandonato, disperato; devo starti vicino e aiutarti». Perché in chi ha bisogno di noi c’è Gesù. Anche se uno non ha mai sentito parlare di Gesù, Lui c’è. Ed è la porta per entrare nella compagnia di Dio. L’unica porta! Non c’è altra strada per la raccolta di punti necessari per conquistare «il premio» al di fuori di gesti, parole, comportamenti che distribuiscono e portano gioia e conforto. E non si può barare, svicolare, fare i furbi! Gesù è stato chiaro: «Per essere felici – per sempre! – bisogna condividere tutto ciò che si ha con gli altri (beati i poveri in spirito); senza lasciarsi frenare dalle difficoltà che questo comporta (beati gli afflitti); senza arroganza e prepotenza (beati i miti); pronti a capire, scusare, perdonare (beati i misericordiosi); con lealtà e sincerità (beati i puri di cuore); decisi a volere e a fare le cose giuste (beati quelli che hanno fame e sete di giustizia) e la pace per tutti (beati gli operatori di pace)». don Tonino Lasconi In Cielo e in Terra Dove sta questa immensa compagnia di Dio? «In Cielo!» rispondiamo noi, guardando istintivamente verso l’alto, oltre l’azzurro, oltre le nuvole, in mezzo alle stelle e ai pianeti. Stop! È normale e anche bello guardare lassù, perché lassù di sicuro non c’è nemmeno l’ombra delle cose brutte e difficili che ci fanno soffrire quaggiù. È normale e i anche bello ma non è così. Perché il Cielo non è un luogo, non è una specie di città incantata, un meraviglioso paese dei balocchi, ma Dio. E questa compagnia, questa folla immensa, sta dove sta Dio. Cioè dappertutto: dentro casa, per strada, a scuola, in ospedale, davanti alla televisione… Cioè sempre: di notte, di giorno, quando siamo stanchi o arrabbiati o siamo felici o… Sempre! Questa compagnia sta sempre accanto a noi, non ci lascia mai. Come Dio. Questa è la «comunione dei Santi». Dei «Santi». Che sono per l’appunto la compagnia festosa e gioiosa di Dio, composta da coloro che “non sono più su questa Terra, da coloro che stanno quaggiù a raccogliere punti per entrarci, da coloro che vivranno dopo di noi. È così! 25 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Per il credente, però, il discorso sembra essere un pochino diverso. L’inesorabile fluire dei giorni, infatti, nella luce della fede, ci invita non tanto a sterili piagnistei, quanto piuttosto a frequenti e fruttuosi esami di coscienza, con l’ovvio e conseguente proposito di impegnare finalmente per il Signore quel po’ di vita - lunga o breve che sia – che ancora ci resta. Il mese di Ottobre, in particolare, con il suo colore missionario, offre lo spunto per considerare l’urgenza, la responsabilità – e la gioia! – di comunicare al mondo l’annuncio del Vangelo. Di solito releghiamo volentieri e sbrigativamente questo compito ai soli “addetti ai lavori”: ai consacrati o ai laici “impegnati”, operanti a tempo pieno nei nostri paraggi o nelle più lontane regioni del globo. Chi potrebbe dirsi esonerato, invece, da un simile mandato, tanto impellente quanto rivoluzionario? Chi si permetterebbe ancora di perdere tempo o chi potrebbe dire che la sua vita non ha senso, se è chiamata, in ogni istante, a portare al mondo la speranza cristiana, la buona novella della salvezza? Nessuno è escluso e nessuno è autorizzato a tirarsi indietro. La “nuova evangelizzazione” passa proprio attraverso tutti e tutti raggiunge per le infinite vie della quotidianità, nei luoghi di lavoro, in famiglia, al bar o nelle mille occasioni di incontro e di dialogo che le giornate ci regalano. Perché Gesù sia conosciuto fino agli estremi confini del mondo Perché in Dio non ci sono ieri, oggi e domani ma solo oggi. Non ci sono i secoli fa, il 2003 e i secoli che verranno. Ma solo adesso. Davanti al suo sguardo e al suo abbraccio siamo tutti contemporanei: quelli con la clava, quelli col telefonino e quelli con chissà quale diavoleria che verrà. Mai soli, sempre in compagnia di «Tutti i Santi». I nostri defunti Dio ce li tiene accanto, come Lui ci è accanto. E ci si aiuta a vicenda. Ogni gesto di amore e di amicizia è un aiuto dato e un aiuto ricevuto. Non sappiamo chi aiutiamo e non sappiamo chi ci aiuta: sappiamo però di aiutare e di essere aiutati. Sempre. E bellissimo! don Tonino Lasconi Il Vangelo, il pendolo e la poltrona L’Autunno ormai inoltrato invita il nostro cuore, anche quest’anno, a fermarsi e a riflettere un poco. La classica immagine stagionale delle foglie avvizzite, portate qua e là dal vento, suggerisce ancora una volta la caducità della vita, la provvisorietà di tutte le cose. Tempus fugit! si legge a volte su qualche vecchio orologio a pendolo che, malinconicamente, con il suo oscillare continuo e metodico, sembra richiamare, ogni istante, il mistero che avvolge da sempre l’umana esistenza… «Che tristezza!» verrebbe da dire. Roba da antidepressivi, da Lexotan o da qualche salutare e miracolosa tisana che ci restituisca finalmente la voglia di vivere. Meglio, forse, non ragionarci troppo sopra e andare avanti come se nulla fosse, scacciando tutti quegli importuni e fastidiosi pensieri che a volte assediano e affollano la mente. In fondo il mondo va avanti lo stesso e illudersi di essere eterni, immortali e onnipotenti ci fa sentire meno a disagio, apparentemente. (che, senza andare troppo lontano, coincidono spesso con il volto dei nostri invadenti vicini di casa o addirittura dei nostri stessi insopportabili familiari. ..). Forse la nostra epoca avrebbe bisogno di qualche benefica e incisiva iniezione di ottimismo cristiano e di santo zelo apostolico. Di quel fervore appassionato, cioè, che ha sempre animato i predicatori del Vangelo, desiderosi soltanto di portare Dio ai fratelli, di farlo conoscere e amare dovunque e di soccorrere con i mezzi che Lui ci ha donato – la sua Parola, i 26 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Sacramenti e la carità – le tanto diffuse povertà, materiali e spirituali. Oggi prevale purtroppo, generalmente, il diffuso timore di offendere il prossimo, di calpestare presunti diritti o di mortificare la sensibilità e la cultura degli altri, quasi che il Vangelo fosse una pericolosa minaccia della quiete pubblica o un ingombrante e noioso fardello di leggi e di costumi ormai superati. Per questo suscita un certo imbarazzato silenzio il parlare di fede o semplicemente tracciare un Segno di Croce prima di sedersi a tavola!!! Ci scandalizziamo e protestiamo vivacemente se un Crocifisso rimane appeso su una parete scolastica, ma siamo in fondo nascostamente fieri se i nostri ragazzi, ormai grandicelli, tappezzano di ogni genere di oscenità avrebbe portato, per circa trent’anni, addirittura nella lontana Cina l’annuncio della fede. La Rivoluzione comunista cancellò poi, dopo la sua morte, ogni traccia della sua opera, ma non potè sopprimere il ricordo dell’ardente carità di quel Santo missionario, elevato ormai agli onori degli Altari. Quella casa divenne per noi la meta obbligata, ogni Estate, tra una passeggiata e l’altra, di un devoto pellegrinaggio e di una doverosa sosta meditativa. Qualcuno osserverà che anche questi esempi e queste considerazioni lasciano il tempo che trovano: riguardano, in fondo, solo la memoria di qualche fortunato e isolato eroe del passato. Certo è più comodo rilassarsi e distendersi davanti alla TV, contemplando pigramente il paesaggio fuori dai vetri e scorrendo, con il telecomando, la messe di stupidaggini quotidianamente propinate dal piccolo schermo. Magari sognando epiche imprese, ma sprofondando sempre di più nella propria comoda e invitante poltrona. Mentre i giorni passano e il pendolo continua, lento e monotono, il suo inesorabile cammino. padre Mario Piatti, icms (pardon: di innocenti immagini artistiche e di tavole anatomiche!) le loro camerette o, come talora accade, le stesse aule di scuola, una volta adorne di banali e ingiallite cartine geografiche. Accogliamo, giustamente, con grande cortesia e con sincera attenzione chi ci parla delle nostre radici ebraiche, della spiritualità islamica, dei monaci tibetani o dell’animismo africano: lo studio, la conoscenza reciproca e il franco dialogo sono sempre e comunque costruttivi. Ma dimentichiamo facilmente duemila anni straordinari di ordinaria santità cristiana, del cammino di milioni di fratelli nella fede, delle vette di autentico misticismo che ogni epoca ci ha donato, di una schiera di Santi e di Sante che hanno profumato di Cristo la Terra. Qualche anno fa, rientrando da una bella escursione tra le Dolomiti con un gruppo di ragazzi, il sentiero ci portò casualmente proprio sull’uscio di una costruzione particolare, dietro la quale sorgeva una chiesa dalle evidenti forme orientali. Era la casa natale del beato Joseph Freinademetz (ora Santo!) che lasciò l’amata terra, l’incantevole Val Badia, spinto da quell’impulso del cuore: che Cristo fosse conosciuto e amato fino ai confini del mondo! L’umile altoatesino Tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti I primi due giorni di Novembre sono dedicati a due feste tra le più care alla tradizione cristiana e tra le più sentite nella devozione popolare: Tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Anche dal punto di vista storico, almeno per noi in Occidente, queste due date sono tra di loro collegate, nel senso che la prima ha per così dire germinato la seconda. Sappiamo che di norma i Santi più importanti e celebri hanno una loro ricorrenza all'interno del calendario liturgico, ma già nell'antichità si sviluppò, a cominciare dall’Oriente, l’idea di una commemorazione collettiva di Tutti i 27 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Santi e come data fu scelta la prima Domenica dopo Pentecoste, a conclusione del Tempo Pasquale. L’idea soggiacente è molto chiara e semplice: è lo Spirito Santo che sta all’origine della vera santità, perché fa sorgere e fa maturare quelle virtù che caratterizzano un'autentica vita cristiana. La data per noi oggi tradizionale, quella del 1° Novembre, è invece relativamente più recente e risale al IX secolo nell’ambito delle Chiese dell’Impero Carolingio: è incerto il motivo per cui si scelse tale giorno, ma di fatto tale usanza si diffuse progressivamente in tutta l’Europa occidentale e soppiantò la tradizione più antica, di origine orientale (per altro ancora l’ideale altissimo che le beatitudini ci propongono; ma questo stesso ideale viene proposto a ogni cristiano che, passando, attraverso la morte, da questa Terra alla Vita Eterna è chiamato dalla bontà misericordiosa del Padre all’eterna beatitudine. E ora due osservazioni sulla nostra tradizione ambrosiana. Nel calendario liturgico ambrosiano la prima testimonianza di un giorno dedicato a tutti i defunti risale al 1125. Fu infatti l’Arcivescovo Olrico che istituì tale ricorrenza, ma con una connotazione fortemente locale: l’Arcivescovo stabilì che si celebrasse ogni anno la commemorazione di tutti i defunti della Chiesa milanese e per questo volle collegarla a una data liturgica particolarmente significativa per la vita diocesana, la festa della Dedicazione della Cattedrale. Tale ricorrenza fu dunque fissata al Lunedì successivo la terza Domenica di Ottobre. Probabilmente deriva di qui l’uso, ancora molto diffuso nella nostra Diocesi, di celebrare la solenne preghiera di suffragio per i defunti della parrocchia il giorno seguente la festa patronale. Fu invece san Carlo, nel 1582, che sostituì la ricorrenza istituita dall’Arcivescovo Olrico con la data del 2 Novembre, per uniformarsi alla prassi liturgica della Chiesa romana e di tutto l’Occidente. Quest’anno infine il 2 Novembre cade in Domenica e gli ambrosiani sanno che la Domenica, per la sua importanza, precede ogni altra festa: ad esempio, se fosse capitato di Domenica il 1° Novembre, la solennità di Tutti i Santi sarebbe stata spostata, anticipata di un giorno. Non così quest’anno: infatti celebrare la Commemorazione dei defunti significa celebrare il mistero pasquale di Cristo, la sua vittoria sulla morte che diventa anche per ogni cristiano che muore in Cristo passaggio alla Vita Eterna. Ma questo è il mistero che poco diffusa e poco sentita nella devozione popolare) che faceva riferimento alla Pentecoste. Un impulso determinante al radicamento della festa di Tutti i Santi nella tradizione religiosa del popolo cristiano venne, due secoli dopo, dall’intuizione di un abate del grande e potente monastero medioevale di Cluny, sant’Odilone, il quale, volendo istituire una data in cui commemorare tutti i fedeli defunti, scelse il 2 Novembre per collegare esplicitamente tale ricorrenza con quella del giorno precedente, la festa di Tutti i Santi. Anche in questo caso l’idea del collegamento è evidente: i Santi sono coloro che hanno già raggiunto la gloria del Paradiso; ma verso tale meta sono incamminati anche i fedeli che in questa vita terrena hanno cercato di vivere la loro fedeltà al Vangelo. Ed è proprio per sottolineare tale collegamento tra le due feste che le attuali norme liturgiche permettono, molto opportunamente, di proclamare per due giorni consecutivi, sia il 1° che il 2 Novembre, lo stesso identico Vangelo, quello delle beatitudini: i Santi infatti nella loro vita hanno incarnato in maniera perfetta ed esemplare 28 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! giorni. Ci sembra degno d’essere vissuto solo il tempo dell’attività, quello in cui disponiamo di noi, delle nostre forze, del nostro tempo. Pensiamo al disagio che diventa talvolta sorda ribellione, quando una malattia ci costringe ad una qualche passività, ci rende dipendenti dagli altri. Pensiamo alla fatica che in molti casi accompagna la fine del tempo lavorativo, il senso di vuoto e di inutilità che invade un’esistenza fino a quel momento attiva. La crescente presenza in mezzo a noi delle persone anziane, i nostri vecchi, dovrebbe essere eloquente richiamo. Spesso è solo un fardello troppo pesante per una famiglia. Andiamo inesorabilmente verso questa passività, diventiamo giorno dopo giorno, sempre più bisognosi degli altri. La memoria dei morti mi ricorda quanto la mia vita sia legata agli altri, ai miei morti. Da mia madre non solo ho avuto il colore degli occhi, ma anche l’educazione alla fede, la sobrietà dei sentimenti, la serietà nel lavoro… Quello che sono lo devo a tante persone che in questi giorni ricordo con nostalgia e gratitudine. Anche questa è la stupenda realtà de “la Comunione dei Santi”. Morti e Santi non sono due categorie separate. Anzi proprio questa festa di Tutti i Santi che precede il giorno dei morti mi aiuta a riconoscere nei miei morti la traccia della santità. Come san Paolo chiamava “santi” tutti i credenti santificati dallo Spirito Santo, così anch’io posso considerare santi quanti hanno vissuto il Vangelo e ho avuto la grazia di incontrare. Ci sono i Santi che la Chiesa proclama tali riconoscendo in loro una singolare testimonianza evangelica. L’ultima di questa schiera: Teresa di Calcutta . Ma quante altre donne e uomini hanno accolto e vissuto il Vangelo nella loro esistenza. I Santi mi ricordano che anch’io sono chiamato a vivere il Vangelo e questa, solo questa, è la santità. Il cardinale Martini parlava spesso di “santità celebriamo ogni Domenica. Il 2 Novembre quindi, come ogni Domenica, è giorno che, dalla mestizia, ci conduce alla gioia pasquale di Cristo. monsignor Marco Navoni La festa dei Santi e quella dei Morti ci parlano In questi due giorni dei Santi e dei morti visiterò due luoghi vicini, in Brianza: il piccolo cimitero di Caslino d’Erba dove sono sepolti i miei genitori e dove è già preparato un “posto” per me e l’Eremo di San Salvatore sopra Erba dove è sepolto Giuseppe Lazzati che speriamo di poter venerare presto Beato e Santo. C’è una grande sapienza nell’accostamento di queste due giornate. I Santi e i morti parlano a me e parlano di me, di ognuno di noi. Ci dicono chi siamo e quale è il nostro destino. Per questo mi metto in ascolto. Inizio ascoltando i morti. Confesso che questo dialogo con i miei morti mi è familiare. Da quando i miei genitori e in particolare mia madre sono al camposanto questo luogo mi è consueto. Non solo mi prendo cura dei fiori ma soprattutto sosto in silenzio sulla pietra e faccio la mia meditazione sulla morte. Ricordo quell’ammonimento cristiano: «Ricorda la tua fine e sarai perfetto». E ancora: «Ricorda che sei polvere e in polvere tornerai». Questa meditazione mi ricorda che i miei giorni sono contati, i nostri non sono giorni di onnipotenza. Quante volte i nostri comportamenti esprimono, invece, volontà di potenza, anzi di onnipotenza. Nei confronti degli altri che tentiamo di dominare o almeno utilizzare come cose che si usano e si gettano. Nei confronti di noi stessi: quanto è difficile riconoscere il nostro limite e accettare quell’inesorabile passaggio dall’attività alla passività che segna il trascorrere dei nostri 29 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! programma ed idee. Coinvolgimento di persone: l’invito è rivolto in prima battuta ai genitori appassionati di pesca e contemporaneamente a pescatori adulti magari pensionati desiderosi di trasmettere la loro esperienza ai ragazzi. Permessi e licenze: il costo sarà solo di qualche euro, in quanto recenti disposizioni hanno portato molte agevolazioni fino ai 18 anni. Attrezzatura minima: si deve partire da questo concetto per i primi periodi di pratica per poi dotarsi di altri strumenti con l’aumentare della capacità e della passione. Programma ed idee: si pensa di programmare uscite di pesca sul lago di Oggiono/Annone (gobbi, persici, boccaloni), Lecco (alborelle, cavedani) e magari qualche visita (poche) ai laghetti sportivi per la pesca alla trota. Comunque questo articolo vuole essere solo un inizio di percorso; abbiamo tutta la stagione invernale per prepararci al meglio: pubblicizzare l’iniziativa con volantini, cartelloni all’Oratorio, passa parola; preparare i documenti necessari; imparare a preparare le lenze con lezioni pratiche. E tutti pronti in primavera a pescare! Carlo popolare”. E l’aggettivo non indica qualche cosa che ha scarso valore. Santità popolare è ideale per tutti, a tutti possibile nelle condizioni ordinarie della vita d’ogni giorno: «Nella Chiesa nessuno è destinato a rimanere inoperoso, nessuno deve temere di restare senza lavoro, nessuno può pensare che la santità e l’amore sono doni riservati soltanto ad alcuni eletti. Tutti possiamo partecipare a quei doni più sublimi ed essenziali della Chiesa che sono la grazia, la carità, l’amore e la santità». In questo giorni di Tutti i Santi non penso a schiere di Santi e Beati, con l’aureola come quelli che si vedono nelle raffigurazioni del Paradiso. No, penso che ho avuto la grazia di prendere i pasti, fare un viaggio aereo, andare una volta al cinema con un uomo che speriamo la Chiesa proclamerà Santo. Abbiamo camminato un po’ insieme, è questa una strada che ognuno di noi può percorrere, grazie a Dio! don Giuseppe Grampa Gruppo Giovani Pescatori Sampei In occasione di alcune mie presenze in Oratorio mi è stato rivolto da molti (don Donato, animatori, genitori) l’invito ad organizzare, o meglio, mettere insieme, un gruppo di ragazzi che già praticano la pesca o che, interessati, vogliono dedicarsi a questo sport o divertimento. Ho anche visto un cartellone sul quale alcuni ragazzi (ricordo Filippo Cavenaghi, Abbiamo scritto al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi Oggiono, 4 Novembre 2003 Carissimo Presidente Carlo Azeglio Ciampi siamo l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese della Parrocchia Sant’Eufemia di Oggiono che si trova vicino a Lecco, in Diocesi di Milano. Oggi la Liturgia Ambrosiana celebra la solennità di san Carlo Borromeo, Vescovo e Compatrono della nostra Diocesi. Nel giorno del suo onomastico i ragazzi, gli adolescenti, i giovani dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono, uniti alle Suore e a don Donato, le porgono i più sinceri auguri e le assicurano un ricordo nella loro preghiera perché il Signore Gesù le conceda di continuare ad avvicinare i giovani Lorenzo Valsecchi, Stefano Pozzi, Nicolò Limonta, Paolo Riva, …) hanno indicato la pesca come loro hobby preferito. Da qui la mia disponibilità all’iniziativa da valutare circa alcuni aspetti organizzativi ed un minimo di programma, che elenco di seguito: coinvolgimento di altre persone “grandi” già esperte; permessi e licenze necessarie; attrezzatura minima; 30 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Accogliamo i nostri preti come un dono di Dio o piuttosto li consideriamo “inopportuni” quando ci ricordano il Vangelo? Anche noi preghiamo per loro, per la loro missione, o “li” preghiamo, anzi pretendiamo, quando ci torna comodo? Trattandoli se non stanno attenti come marionette nelle nostre mani? Poi, il suo amore per l’altro e la carità. Anche noi amiamo davvero chi ci sta intorno o amiamo per comodo e solo in certe occasioni? L’amore e la carità verso l’uomo è accettazione dell’altro, della sua diversità, è consapevolezza che è l’altro che completa me. Amare vuol dire spendersi, disinteressatamente, magari prendendo anche qualche pedata ingiusta o tollerando qualche cattiveria immeritata. Amare, forse non vuol dire dimenticare, passarci sopra, ma vuol dire correggere amorevolmente e far tesoro dell’esperienza; non a scopo di vendetta meschina, ma di perdono intelligente, di silenzio costruttivo. Rispetto, amore e carità tante volte vogliono dire rinuncia di sé per il bene dell’altro: non si costruisce la pace senza rinunciare a qualcosa di sé! Inoltre, Madre Teresa ci ricorda la missionarietà della Chiesa. Anche il nostro Oratorio è parte di una Chiesa missionaria? Anche noi sappiamo portare la parola del Vangelo servendoci delle tante occasioni che Gesù ci dona ogni giorno per farlo conoscere al nostro fratello, non a parole, ma con le opere? Ecco: è riduttivo pensare a Madre Teresa solo in questi termini, ma sono le riflessioni personali che ho portato nel cuore in questi giorni. Mi auguro che questa Beata, che ha compiuto tanto bene, possa intercedere presso Dio chiedendo di donarci un cuore da servo inutile, come lo è stato il suo unico ed amato Figlio Gesù Cristo, nella sua fragilità umana, ma nella sua grandezza divina. Monica Canali all’amore per la Patria, la Bandiera e lo Stato come in questi anni Ella ha fatto. Auguri di buon Onomastico al nostro amato Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. L’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta La recente Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta ha portato nella mente di molti Oggionesi quel giorno lontano in cui questa fragilissima Suora è stata a far visita al nostro paese. E credo sia un motivo di orgoglio per la nostra comunità averla avuta una giornata tra noi. Ma quello che mi ha fatto maggiormente pensare in questi giorni è quella coincidenza strana di aver avuto una futura “beata” proprio nel nostro Oratorio. Coincidenza? O tutto corrisponde ad un disegno divino? Forse perché personalmente non credo alle coincidenze, penso che Madre Teresa sia venuta a portarci un messaggio che oggi la sua figura di Beata non può non farci ricordare. Ed il messaggio è la sua vita, il suo amore per l’altro, la sua carità. Proviamo a riscoprire cosa ci ha detto allora e cosa ci ripete oggi a noi, che crediamo di fare dell’Oratorio una comunità ideale, quasi perfetta … ma solo sulla carta! Innanzi tutto se penso a Madre Teresa mi viene in mente il grande rispetto per i Sacerdoti. Ogni sorella dell’ordine da lei fondato prega giornalmente per un Sacerdote. Il più miserabile prete era ai suoi occhi un dono grandissimo del Signore. Anche per noi è così, almeno un pochino? 31 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! di Venerdì 21 Novembre alla quale siete tutti invitati. Vista questa felice ricorrenza in fondo a questo giornalino, nell’angolo della preghiera, riproponiamo la preghiera che invoca Maria come Virgo fidelis, Vergine Fedele, già proposta per lo scorso Avvento; la dedichiamo ai Carabinieri e affidiamo l’Arma alla Madre di Dio e Madre nostra. Musical in onore di Madre Teresa Mercoledì 29 Ottobre don Donato ha presieduto la prima Celebrazione Eucaristica in onore della nuova Beata, Madre Teresa di Calcutta, in attesa di celebrare per la prima volta la memoria nel giorno che la Chiesa Cattolica ha stabilito per ricordarla, il 5 Settembre del 2005 perché nel 2004 il 5 Settembre sarà in Domenica! Dopo la Celebrazione Eucaristica abbiamo visto il filmato che propone la visita di Madre Teresa al nostro Oratorio il 23 Settembre 1987. Prima e dopo questo filmato sono stati proposti due brani tratti dal grande musical “MADRE TERESA” di Michele Paulicelli, lo stesso autore di “FORZA VENITE GENTE”. Questo musical sarà presentato il prossimo Mercoledì 3 Dicembre 2003 presso il Teatro Excelsior di Erba alle ore 21:00. il costo del biglietto è di 20 €. DARE LA PROPRIA ADESIONE A DON DONATO ENTRO DOMENICA 16 NOVEMBRE 2003. Ulteriori informazioni le potete trovare all’indirizzo internet del sito www.madreteresadicalcutta.it Vi invitiamo a partecipare al musical erbese in attesa – chissà mai! – di preparare anche noi un musical, magari proprio per l’inaugurazione della nuova struttura oratoriana. Che sia proprio il musical di Madre Teresa? Ai posteri l’ardua sentenza!!! Coretto Santa Cecilia L’anno oratoriano 2002003 ci ha chiesto di riscoprire l’importanza, la necessità e la bellezza della preghiera e quindi mettere al centro del nostro fare e del nostro pensare il Signore Gesù; ci è stato chiesto di ricordarci che dobbiamo essere “Qui X Te”: qui in Oratorio, a casa, a scuola, dappertutto per il Signore Gesù e solo per Lui. L’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese per sottolineare l’importanza della preghiera ha voluto costituire un piccolo coretto che aiutasse l’assemblea della Celebrazione Eucaristica domenicale delle ore 11:30. Alcune bambine e ragazzi hanno aderito a questa proposta e nello scorso anno oratoriano hanno iniziato un percorso di animazione liturgica guidati da don Donato. All’inizio di questo nuovo anno oratoriano il don mi ha affidato il Coretto chiedendomi di dedicare tempo e impegno per cantare e far cantare sempre meglio le lodi del Signore. In questi anni tutto il lavoro di preparazione e sostegno delle Celebrazioni liturgiche iniziato dal don andrà migliorato, perfezionato ed incrementato. Uno degli incarichi principali sarà quello di imparare ed insegnare canti giovanili, in particolare l’inno dell’anno oratoriano. In questo mese, il 22 Novembre, ricorre la festa della Santa Patrona della musica sacra, Auguri ai Carabinieri Da 143 anni i Carabinieri sono ad Oggiono. Lo scorso 19 Ottobre l’Arma ha festeggiato la sua presenza nel nostro Comune e il suo servizio. La santa Patrona dell’Arma dei Carabinieri è Maria santissima invocata col titolo di Virgo Fidelis e che la Chiesa ricorda il 21 Novembre di ogni anno nella memoria della Presentazione di Maria Bambina al Tempio. Vogliamo ringraziare di cuore i Carabinieri per il loro servizio e per la loro disponibilità e collaborazione con l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese, gli assicuriamo fin d’ora la nostra preghiera e in modo particolare festeggeremo la gloriosa Arma dei Carabinieri nella Celebrazione Eucaristica delle ore 8:30 32 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Ogni Mercoledì alle ore 20:00 la Celebrazione Eucaristica in chiesa Prepositurale (tranne Mercoledì 3 Dicembre per il musical sulla beata Madre Teresa di Calcutta!!!). Come lo scorso anno, dopo la Celebrazione Eucaristica di Mercoledì 17 Dicembre si terrà la benedizione natalizia dell’Oratorio San Filippo Neri e lo scambio di auguri tra gli educatori dell’Oratorio presso il bar. Ogni Domenica alle ore 17:30 celebrazione dei Vespri nella chiesa di Sant’Agata, durante i quali verrà esposto il santissimo Sacramento perché ognuno, in un colloquio personale con il Signore del tempo, possa pregare e riflettere su di se, sulla sua vita, sull’impegno della Parrocchia e dell’Oratorio nell’educazione delle nuove generazione e prepararsi ad accogliere il Signore che viene Invito davvero tutti gli animatori e gli educatori a non mancare perché il nostro Oratorio sia davvero una famiglia attorno al Signore Gesù Cristo! santa Cecilia, Vergine e Martire, giovane ragazza romana. A lei don Donato vuole dedicare ed affidare il Coretto dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese perché, come santa Cecilia, sappia sempre cantare, in ogni situazione, le lodi del Signore. Per ulteriori notizie circa la nuova Santa Patrona vi rimando al sito oratoriano. A voi chiedo di sostenere con la stima e la preghiera questo coretto e il mio nuovo incarico. Santa Cecilia 2003 Ricorrendo in questo mese di Novembre la memoria di santa Cecilia, Vergine e Martire, Patrona della musica, porgiamo i nostri migliori auguri al Coro Parrocchiale e al Corpo Musicale Marco d’Oggiono. Li ricordiamo nella preghiera e a loro proponiamo le parole della beata Madre Teresa di Calcutta che abbiamo posto all’inizio del nuovo libretto dei canti del Coretto Santa Cecilia. Ringraziamento per la musica e per il canto Grazie, Signore, per averci dato il canto: al tuo cospetto cogliamo la sua meravigliosa armonia. Quando canto per Te ti ascolto nel mio stesso canto. Alleluia. Grazie, Signore, per i canti e per Te, che nel canto, sei la Musica. Quando canto per Te, sei già presente nella mia capacità di cantare. Alleluia. Amen. (beata Madre Teresa di Calcutta) Gira la notizia! Gira la notizia! Così è iniziata la Chiesa. Alcuni uomini e alcune donne hanno annunciato a tutti la buona notizia di Gesù, il Vangelo, sono gli Apostoli innanzitutto e poi tutti i discepoli di Gesù. A loro dobbiamo la nostra fede! Gira la notizia! Così vive la Chiesa. Perché c’è ancora gente che fa circolare la notizia di Gesù, attraverso parole e azioni, modi di fare e di vivere. Anche noi, ciascuno di noi, discepolo di Gesù è chiamato a diventare “apostolo”, cioè inviato dappertutto. Ma come fare ad essere missionari oggi? Come annunciare ai nostri amici, ai nostri conoscenti, a coloro che passano per strada? A volte ci manca il coraggio, a volte i modi giusti… Lo abbiamo chiesto a Gesù: come un discepolo può diventare “apostolo”? Per tutti gli educatori e per coloro che amano l’Oratorio Ecco gli appuntamenti per il tempo sacro dell’Avvento Domenica 16 Novembre alle ore 20:45 nella chiesa di Sant’Agata Veglia di ingresso nel Tempo di Avvento 33 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Ci ha risposto attraverso il suo Vangelo, perché anche Gesù ha educato i suoi discepoli perché diventassero missionari. Lo ha fatto attraverso delle “prove di missione”. Li ha messi alla prova, gli ha fatto fare qualcosa di concreto e di visibile. In questo Avvento vogliamo metterci alla prova a partire dalle prove di missione che Gesù ha richiesto ai suoi discepoli. Sono “prove iniziatiche”, cioè prove che ti fanno capire che stai iniziando ad essere come Gesù vuole. Mentre le compi allora dici: «Sto diventando grande, sto diventando apostolo!». Siamo pronti allora ad accettare la sfida? Nome di Cristo») verrà consegnata a tutti i ragazzi una carta Tutte le Domeniche 16:30 preghiera di inizio del cammino di Avvento e consegna delle carte. Ogni Domenica di Avvento, dalla II Domenica, i Ritiri spirituali a classi. Ricordiamo ai genitori che il Ritiro inzia alle ore 10:00 e ai loro figli è proposto anche il momento del pranzo insieme, dopo la Celebrazione Eucaristica delle ore 11:30. Anche ai genitori chiediamo di accogliere questa proposta e pranzare con i propri figli all’Oratorio San Filippo Neri; occorre portare solo il secondo. Eccovi il calendario dei ritiri: o Domenica 23 Novembre, II di Avvento 5 elementare; o Domenica 30 Novembre, III di Avvento 4 elementare; o Domenica 7 Dicembre, IV di Avvento 3 elementare; o Domenica 14 Dicembre, V di Avvento 2 elementare. Cammini d’Avvento 2003 ANIMAZIONE DOMENICALE PER TUTTI: Da Domenica 9 Novembre, solennità di nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo ed ultima Domenica dell’Anno Liturgico, inizieranno i gruppi di lavoro per prepararsi al santo Natale. Alle ore 16:30 preghiera insieme cui seguirà la presentazione ufficiale del cammino di Avvento che vi abbiamo anticipiamo nell’articolo precedente. Domenica 16 Novembre alle ore 16:30 preghiera di ingresso in Avvento, consegna dei salvadanai per l’Avvento e il Natale di carità e delle prime “carte” per il sacro Tempo di Avvento sia per le elementari che per le medie. Tutte le Domeniche di Avvento divisione in gruppi di lavoro per prepararsi alla visita presso la Casa di Riposo Sironi Domenica 7 Dicembre e la Festa di Natale di Domenica 21 Dicembre. DEI RAGAZZI DELLE MEDIE: Domenica 16 Novembre alle ore 9:30 nella chiesa di Sant’Agata il Ritiro del Gruppo Medie. Durante questo Ritiro i candidati alla Professione di Fede vivranno la loro seconda tappa ricevendo “il Padre nostro”. Tutti sono invitati, dopo la Celebrazione Eucaristica delle ore 11:30, a fermarsi al pranzo in Oratorio (primo caldo e resto al sacco). Martedì 18 Novembre alle ore 16:30 sante Confessioni in chiesa Prepositurale. Da Giovedì 20 Novembre per tutti i Giovedì d’Avvento alle ore 16:30 nella chiesa di Sant’Agata Adorazione Eucaristica. Sabato 29 Novembre alle ore 17:00 si terrà la Veglia Decanale di Avvento per i DEI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI: Domenica 16 Novembre alle ore 11:30, Celebrazione Eucaristica di inizio Avvento e consegna della prima carta con la “prova di missione”. Tutte le Domeniche prima del mandato missionario («Andate in pace». «Nel 34 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Lunedì 17 Novembre Celebrazione Penitenziale della Parola di Dio in Sant’Agata. Lunedì 24 Novembre Incontro di catechismo. Lunedì 1 Dicembre Laboratorio di Preghiera. Lunedì 15 Dicembre Incontro di catechismo e pizza. Lunedì 22 Dicembre Celebrazione Penitenziale della Parola di Dio in Sant’Agata. Altri momenti altrettanto importanti saranno: ogni Mercoledì alle ore 20:00 la Celebrazione Eucaristica. ogni Domenica alle ore 17:30 i Vespri e l’Adorazione Eucaristica in Sant’Agata. Come potete ben vedere, secondo noi, lo sforzo che vi viene chiesto non ci sembra grandioso! Bastano la buona volontà ed un po’ di organizzazione preadolescenti presso la palestra di Molteno. Ritrovo all’Oratorio San Filippo Neri alle ore 16:40. rientro per le 19:30. DEI GIOVANI: Domenica 16 Novembre alle ore 17:00 Ritiro di Avvento per adolescenti e giovani presso la chiesa di Sant’Agata. Seguirà la pizza insieme al bar e, insieme a tutti gli educatori dell’Oratorio, la Veglia di ingresso in Avvento. Giovedì 20 Novembre alle ore 21:00 la Celebrazione Penitenziale della Parola di Dio in Sant’Agata. Sabato 13 e Domenica 14 Dicembre il Ritiro decanale per i giovani di due giorni presso i Padri Somaschi a Somasca. Ritrovo alle ore 17:00 di Sabato 13 e rientro per le ore 19:30 di Domenica 14. È comunque possibile partecipare anche solo ad una parte della due giorni (solo Sabato pomeriggio, solo Sabato sera, solo Domenica, solo Domenica mattino o pomeriggio). (tra compiti ed allenamenti vari) e sicuramente, ne siamo convinti, vi vedremo presenti a questi diversi momenti! È in questo modo che potrete capire meglio il senso e la bellezza del santo Natale! Non ci resta che augurare ad ognuno di voi un buon cammino di Avvento!!!! Ica & Chicco E gli adolescenti in Avvento? Ormai il tempo sacro dell’Avvento è alle porte, care ragazzuole e ragazzuoli adolescenti che non siete altro… ed è bene ricordarvi gli appuntamenti cui siete, già fin da adesso, calorosamente invitati a partecipare per prepararvi, nel migliore dei modi, alla venuta di Gesù. Domenica 16 Novembre (I di Avvento) si terrà il ritiro parrocchiale alle ore 17:00. Poi ci si ferma per cenare tutti insieme. Alle ore 21:00, infine, Veglia di ingresso nel Tempo di Avvento. Sabato 20 Dicembre alle ore 17:30 Veglia Decanale di Avvento per adolescenti a Bevera. Ritrovo alle ore 17:00 e rientro per le ore 21:00. Poi ci saranno gli incontri tipici del Lunedì, sempre alle ore 18:00, e per la precisione: Festa di Natale alla Casa di Riposo “Sironi” Dopo l’avvio di questo appuntamento lo scorso anno oratoriano, anche quest’anno Domenica 7 Dicembre l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese (quindi tutti i ragazzi, le ragazze, gli animatori ed educatori) si recherà alla Casa di Riposo Sironi di Oggiono per trascorrere qualche ora di festa in compagnia dei nostri nonnini. L’occasione del Natale ci permetterà di pregare insieme e poi di presentare un piccolo saggio di canti, balli, poesie, scenette per allietare gli ospiti e augurargli un sereno e santo Natale. 35 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! la presentazione del lavoro che il Gruppo Medie ha preparato durante le Domeniche di Avvento. Al termine, presso il bar dell’Oratorio San Filippo Neri, panettone per tutti e scambio di auguri!!! La Novena di Natale Anche quest’anno per “celebrare” la Novena di Natale in famiglia sono stati predisposti alcuni strumenti. Durante la Celebrazione delle 14:30 di Domenica 14 Dicembre presso la chiesa di Sant’Agata verranno consegnati ad ogni ragazzo: il cartoncino da compilare personalmente e poi legare al palloncino che verrà lanciato in Oratorio; un sussidio con le preghiere da recitare ogni sera in famiglia, davanti al Presepio; nove lumini da accendere davanti al Presepio al momento della preghiera. Dopo la Celebrazione, per chi non l’avesse acquistata lo scorso anno o ne volesse un’altra da regalare, è possibile acquistare una simpatica lanterna in vetro colorato (verde o giallo o blu o rosso) e ferro color argento nel quale inserire i lumini della Novena di Natale. Il costo di questa lanterna è di 5 €. Ecco il programma di Domenica 14 Dicembre, avvio comunitaria della Novena di Natale che, lo ricordiamo, inizia ufficialmente il 16 Dicembre! Ore 14:30 Celebrazione di ingresso nella novena di Natale nella chiesa di Sant’Agata. Seguirà il lancio dei palloncini con messaggio augurale nel cortile dell’Oratorio San Filippo Neri. Alle ore 15:30 circa mostra dei lavori per il santo Natale del Gruppo Genitori. Prove generali per la Festa di Natale del 21 Dicembre alla quale siete fin d’ora invitati. Ringraziamo fin d’ora tutti coloro che vorranno contribuire alle spese (lumini e sussidio) con un’offerta. Grazie di cuore!!! VI ASPETTIAMO A TUTTI GLI APPUNTAMENTI: NON MANCATE!!! A proposito di Lozio 2003 Anche quest’anno l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese, in collaborazione con l’Assessorato allo Sport e la Sezione del CAI di Oggiono, propone una esperienza invernale di vita comunitaria. Ovviamente per coloro che partecipano a questa esperienza l’Oratorio proporrà la Celebrazione Eucaristica quotidiana e la preghiera prima dei pasti, il minino per un gruppo che voglia dirsi cristiano, un gruppo che voglia stare insieme attorno a Gesù Cristo. Sappiamo che la libertà è un grande dono di Dio, ma vogliamo invitare fin d’ora coloro che parteciperanno a questa esperienza a riflettere per non essere di quelli che sono “cristiani di nome ma non di fatto” come ha scritto sant’Ignazio d’Antiochia. Come Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese affidiamo a Maria, Sede della Sapienza (a cui, tra l’altro, è dedicata la casa che ci accoglierà), l’esperienza invernale perché possa aiutare tutti (bambini, giovani, adulti e anziani) ad essere non un gruppo, ma Chiesa, Corpo mistico di Cristo che riconosce in Gesù Cristo il suo Capo e Signore a fatti e non solo a parole. L’angolo della Preghiera Festa di Natale Anche quest’anno riproponiamo la preghiera a Maria Vergine fedele. Come detto sopra la dedichiamo in modo particolare ai Carabinieri. Ma vogliamo anche continuare a contemplare il Volto di Cristo con gli occhi di Maria, come ci ha invitato a fare il Papa Domenica 21 Dicembre si terrà la tradizionale festa di Natale dll’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese. Alle ore 14:30 Benedizione dell’Oratorio Sant’Agnese; seguire la festa in saloncino parrocchiale con 36 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! Giovanni Paolo II nell’anno del santo Rosario concluso lo scorso 7 Ottobre 2003 nel Santuario mariano di Pompei. Ancora come lo scorso anno vorrei far precedere la preghiera a Maria da un racconto. Quest’anno il racconto è tratto da uno di quei libretti che il Cardinale Carlo Maria Martini desiderava fosse dato a tutte le famiglie in occasione delle benedizioni natalizie che i preti portano nelle case (anche il Cardinale famiglia, i suoi pensieri. Ma se avevo una preoccupazione a chi potevo dirlo se non a mia sorella, nelle chiacchierate senza fretta della Domenica pomeriggio? Se c’era una ricorrenza per una festa di famiglia, la presenza della zia era quella più ovvia. Se c’era un dispiacere, un lutto, una malattia, ciascuna sapeva su chi poteva contare, chi era la prima persona che si poteva disturbare. Due anni fa sono cominciati i contrasti. Il figlio si sposa. Dunque deve costruire la casa: così si usa in casa nostra. C’è quel terreno che ci ha lasciato papà. Va bene. Però… Ecco: siamo partiti d’accordo su tutto, poi sono cominciati i però. Era la condivisione degli oneri di urbanizzazione, era il diritto di passaggio, era la posizione del confine, insomma ogni momento c’era qualche cosa. Mio marito e io abbiamo cercato di mettere pace, di suggerire accomodamenti, di trovare soluzioni che andassero bene per tutti. Ma i nostri figli, cugini tra loro, si sono rivelati suscettibili, anche meschini, con una inattesa miscela di avidità e di puntiglio. Sono cose che succedono in tutte le famiglie, ci dicono. Eppure noi avevamo fatto il proposito che a noi non doveva succedere. Invece è successo. Il pomeriggio della Domenica è diventato difficile: una volta ho suonato il campanello, come al solito: e non ha risposto nessuno. Un’altra volta mi sono fermata solo il tempo di un caffè e il discorso è stato pieno di frasi interrotte. Infine ho capito che era meglio non insistere. Al pellegrinaggio dell’anno scorso mia sorella ha trovato una scusa per non venire. Al pellegrinaggio di quest’anno non ho avuto il coraggio di invitarla. Il risultato è questo: non ci parliamo più. Io cerco di salutarla e di avviare qualche Tettamanzi l’ha scritto per il Natale 2003!!!). Il libretto è quello del Natale 2000 e il titolo del libretto è “Sette donne del Sabato Santo” (Centro Ambrosiano, Milano 2000, pagg. 24-27). Auguri di una buona lettura perché il dono che vogliamo chiedere a Gesù Bambino in questo santo Natale è il dono della pace, della concordia, dell’unità nelle famiglie, nell’Oratorio, nella Parrocchia, nella Chiesa e nel mondo. Leggendo questo racconto avrete una piacevole sorpresa di come può e deve sempre essere il nostro “amore vicendevole”! Buona lettura e buona preghiera!!! Maria Rosa e la sorella il litigio inevitabile e l’infaticabile desiderio di riconciliazione «Il risultato è questo, che non ci parliamo più» confessa Maria Rosa. «Fino a due anni fa non siamo andate mai in giro se non insieme. Ecco qui le foto delle nostre imprese». Mi mostra le foto di Caravaggio e di Lourdes, di Macugnaga e di Igea Marina, di Roma e di Assisi. Maria Rosa partecipa sempre di gusto a viaggi ben organizzati che siano un po’ pellegrinaggi e un po’ evasione. Ma ora non le interessa di descrivere le ultime esperienze esotiche. «Stavamo tanto bene insieme. Ciascuna con la sua 37 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! intenzioni quotidiane delle mie preghiere: non avrò mai il coraggio di dirlo a lei, ma la preghiera percorre vie che non conosciamo. Chi sa? E poi ora che vengono le feste voglio proprio riprendere l’abitudine d’altri tempi dei biglietti di augurio: cercherò le parole giuste per non ferire e le espressioni gentili che possono farle piacere. Spero tanto che almeno gli auguri siano graditi. Lei che ne dice?» domanda Maria Rosa, come se io potessi entrare in questi grovigli inestricabili che sono le beghe di famiglia. Io non so quali vie percorra lo Spirito di Dio per riportare la pace là dove non dovrebbe mancare mai, tra i parenti, i vicini di casa, i colleghi di lavoro. Ma resto ammirato di questo tentare ancora di Maria Rosa: la cosa più ovvia sarebbe lasciar perdere e chiudersi nella persuasione di aver ragione. Maria Rosa invece non si rassegna e mi sento dalla sua parte. Ci sarà pure un tempo in cui tutte queste ostinazioni nel bene verranno alla luce. Che giorno di festa sarà mai quello! Vivo sperando che quel giorno non giunga troppo tardi! + Carlo Maria cardinale Martini discorso quando la incontro al mercato o fuori di chiesa. Ma lei sembra sfuggirmi. Risponde a monosillabi: “Ah sì? Sì, sì ho capito. Ciao, ci vediamo, eh?”. Forse avrò anche delle colpe, ma non so proprio quali: mi sembra di aver fatto tutto secondo giustizia. Se mia mamma fosse viva sono sicura che mi darebbe ragione: lei per i nipoti sapeva sempre trovare un modo di aiutare tutti e di accomodare le cose. Ci vorrebbe sempre una mamma a mettere pace. Ed ora siamo a questo punto: non parlo più con mia sorella. Se avessi bisogno di qualcosa ricorrerei a una amica piuttosto che a mia sorella. Quando in famiglia c’è una festa le mandiamo le partecipazioni sapendo già che non verrà. Mi dicono tutti che è la storia di tutte le famiglie: dove c’è una questione di interessi non c’è niente da fare, si finisce a litigare: per invidia, per ripicca, perché si ritiene di aver subito un’ingiustizia, per un qualsiasi motivo, ma si finisce per litigare. Vanno d’accordo solo quelli che abitano lontano e costruiscono la casa nel paese vicino. Sarà anche normale ma io quando sento il Vangelo che dice: “Se qualcuno ha qualche cosa contro di te, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello” non riesco a stare tranquilla. E allora che cosa posso fare? Certo non posso far finta di niente. E d’altra parte la pace non si può fare da soli, la mia buona volontà e i miei buoni propositi non sono sufficienti. Ci vorrebbe almeno un segno da parte di mia sorella, che lei aprisse uno spiraglio. Finora niente. Mi è venuta in mente anche l’altra frase del Vangelo, dove dice di pregare per i propri nemici: non è che io senta mia sorella come una nemica, ma pregare per lei, almeno questo posso farlo. Perciò da qualche tempo ho inserito mia sorella e la sua famiglia tra le 38 ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO Buon cammino d’Avvento!!! A Maria nel tempo dell’Avvento Buon cammino d’Avvento per un santo e buon Natale e un felice Anno Nuovo nel Signore! Vergine fedele, questo è il tempo della sua venuta; tu insegnaci ad attenderlo come tu l’attendevi: in preghiera e silenzio, protesa, come la terra abbandonata alla luce, consumata da un solo desiderio. Facci disposti come te, o Vergine Maria, libera il nostro cuore da ogni possesso terreno perché l’Amore abbia compimento in noi. Gesù è tuttora in mezzo a noi, ma non ancora completamente in noi; non siamo ancora simili a Lui. Per questo siamo sempre in attesa: ogni tempo è tempo d’Avvento, è sempre tempo d’Avvento. Ecco i servi del Signore: si faccia di noi secondo la Parola. Tutta la Chiesa così ti prega, o Madre di Dio e Madre nostra. Amen. Arrivederci al prossimo numero… il prossimo anno!!! Contributo Se desiderate scrivere qualche articolo per il Giornalino dell’Oratorio l’indirizzo di posta elettronica per inviare i vostri articoli è il seguente: [email protected] Oppure potete consegnare i vostri articoli direttamente alle Suore o a don Donato. in ogni caso gli articoli devono pervenire alla Redazione del giornalino entro e non oltre il 1 Gennaio 2004. Il Ricordino Tutti gli appuntamenti settimanali e le eventuali variazioni del calendario oratoriano sono riportate su “Il Ricordino”, foglio settimanale di informazione dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese che potete trovare dopo ogni Celebrazione Eucaristica festiva (dal Sabato sera alla Domenica sera) su un tavolino in fondo alla chiesa. 39