Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI ERP DI PROPRIETA’ COMUNALE VIA MONCRIVELLO NN. 3-5 TORINO CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO CAPO I OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO – DESIGNAZIONE, FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE 1 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ ARTICOLO 1 - OGGETTO DELL’APPALTO L’appalto ha per oggetto l’esecuzione di tutte le opere murarie ed affini, provviste necessarie, impianti tecnologici e ogni altra opera necessaria per la realizzazione della Manutenzione Straordinaria degli edifici di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà della città siti in Torino, Via Moncrivello nn. 3-5. L’esecuzione dei lavori dovrà avvenire nel rispetto del presente capitolato speciale d’Appalto e dei Capitolati Speciali relativi alle opere impiantistiche, degli elaborati di progetto, dello schema di contratto e dei documenti ad esso allegati, nonché di tutte le norme di legge o regolamenti vigenti applicabili ai lavori in oggetto. Gli elaborati di progetto delle opere oggetto del presente appalto sono stati articolati nel seguente modo : DOCUMENTI COMPONENTI IL PROGETTO DEFINITIVO D’APPALTO − − − − − − − − − − RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO SCHEMA DI CONTRATTO QUADRO ECONOMICO CRONOPROGRAMMA LAVORI DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA QUADRO DI INCIDENZA DELLA MANODOPERA GIUSTIFICATIVO PREZZI OFFERTI LISTA CATEGORIE – OFFERTA PREZZI ELABORATI PROGETTO ARCHITETTONICO OPERE EDILI COMPUTO METRICO ESTIMATIVO OPERE EDILI ELENCO PREZZI UNITARI OPERE EDILI ANALISI NUOVI PREZZI OPERE EDILI ELABORATI GRAFICI OPERE ARCHITETTONICHE: Planimetrie dei sottoservizi esistenti Rete smaltimento acque meteoriche – Planimetria piano terreno Tav. N. 1 – Inquadramento Territoriale e Planimetrie Generali Tav. N. 2 – Progetto Architettonico - Piante scala 1:100 Tav. N. 3 – Progetto Architettonico - Sezioni A-A scala 1:100 Tav. N. 4 – Progetto Architettonico - Prospetti su Via scala 1:100 Tav. N. 5 – Progetto Architettonico - Prospetti su Corte scala 1:100 Tav. N. 6 – Progetto Architettonico - Particolari Costruttivi Tav. N. 7 – Progetto Architettonico - Abaco Serramenti − ELABORATI PROGETTO STRUTTURALE Tav. ST 01 – Struttura Tetto – Muro controterra Cortile - Particolari Costruttivi. Tav. ST 02 – Calcoli Strutturali – Relazione Tecnica e Verifiche. − ELABORATI PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI RELAZIONE SPECIALISTICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI COMPUTO METRICO ESTIMATIVO IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI 2 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ ELENCO PREZZI UNITARI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI ANALISI NUOVI PREZZI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI ELABORATI GRAFICI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI: Tav. EL 01 –Piante Piani Cantine, Rialzato, Piano Tipo e Sottotetto – Impianti Elettrici e Speciali scala 1:100 Tav. EL 02 – Impianti Elettrici e Speciali-Schema di Installazione Impianto Citofonico Digitale. Tav. EL 03 – Impianti Elettrici e Speciali - Schema a Blocchi Impianto TV. Tav. EL 04 – Impianti Elettrici e Speciali - Schema a Blocchi Impianto SAT. Tav. EL 05 - Impianti Elettrici e Speciali-Tipico Quadro Servizio Utenze Condominiali (QSER) - ELABORATI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO RAPPORTO DI VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DEI COSTI DELLA SICUREZZA ELENCO PREZZI UNITARI DEI COSTI DELLA SICUREZZA ANALISI NUOVI PREZZI DEI COSTI DELLA SICUREZZA ELABORATI GRAFICI PIANO DI SICUREZZA: PS01 – Planimetria generale viabilità scala 1:1000 PS02 – Aree di cantiere – Ponteggi scala 1:100 PS03 – Lavori relativi al cortile scala 1:100 PS04 – Lavorazioni per smaltimento amianto scala 1:100 PS05 - Cronoprogramma dei lavori 3 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ ARTICOLO 2 – AMMONTARE DELL’APPALTO L’ammontare posto a base di appalto pari ad Euro 1.048.312,63 per lavori soggetti a ribasso ed Euro 76.270,79 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, e così complessivamente Euro 1.124.583,42, per lavori ed oneri compensati a corpo e a misura e comprende: • la realizzazione di tutte le opere edili architettoniche previste nel presente capitolato speciale, negli elaborati grafici allegati ed indicate dalla D.L. nel corso dei lavori; • la realizzazione di tutte le opere edili strutturali previste nel presente capitolato speciale, negli elaborati grafici allegati ed indicate dalla D.L. nel corso dei lavori; • l’esecuzione delle opere impiantistiche relative ai seguenti impianti : - impianti idrico – sanitari interni; - impianti elettrici interni e delle parti comuni; - impianto citofonico; - impianto tv centralizzato. L’importo sopra indicato è comprensivo di tutte le predisposizioni ed opere murarie necessarie o accessorie atte a consentire l’installazione e/o la posa delle apparecchiature e degli impianti, che pertanto sono da considerarsi compresi nel prezzo a corpo per le parti di opere compensate a corpo e che invece saranno compensate a misura per le parti di opere a misura. L’importo complessivo delle categorie di opere compensate a corpo e/o misura comprende tutto quanto necessario per dare le opere ultimate in conformità a quanto previsto nel presente capitolato speciale d’appalto e negli elaborati in esso richiamati. L’importo delle categorie e la relativa aliquota percentuale riferita all’ammontare complessivo dell’intervento, risultano dettagliati nel seguente prospetto: QUADRO ECONOMICO DELLE CATEGORIE DI LAVORI CATEGORIA DELLE LAVORAZIONI IMPORTO % SU IMPORTO TOTALE LAVORI A MISURA OPERE EDILI A02 DEMOLIZIONI E RIMOZIONI € 26.705,69 2,37% A05 MURATURE € 3.396,60 0,30% A08 OPERE ACCESSORIE ALLE € 22.978,36 2,04% A09 COPERTURE-IMPERM.-ISOLAM. € 1.795,73 0,16% MURATURE A10 INTONACI E CORNICI € 15.260,56 1,36% A11 SOTTOFONDI E VESPAI € 6.172,25 0,55% A12 PAVIMENTI E RIVESTIMENTI € 42.787,89 3,80% A13 LAVORAZIONE DI PIETRE E € 16.246,59 1,44% A15 OPERE DA VETRAIO € 4.195,04 0,37% A17 OPERE DA FALEGNAME € 111.754,62 9,94% A19 OPERE DA LATTONIERE - € 49.501,50 4,40% MARMI IDRAULICO 4 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A20 OPERE DA DECORATORE TOTALE OPERE EDILI A MISURA OS30 IMPIANTI ELETTRICI TOTALE LAVORI A MISURA € 8.855,87 € 309.650,70 € 6.238,20 € (compreso oneri sicurezza intrinseci 1%) PS ONERI SICUREZZA SPECIALI TOTALE LAVORI A MISURA 0,79% 0,55% 315.888,90 (€ 3.127,62) € 16,970,53 1,51% € 332.859,43 29,60% % SU IMPORTO TOTALE OPERE A CORPO LAVORI A CORPO OPERE EDILI A01 SCAVI € 14.305,20 1,8068418% 1,27% A02 DEMOLIZIONI E RIMOZIONI € 45.234,82 5,7134583% 4,02% A04 CONGLOMERATI,CASSERERAT € 31.803,34 4,0169732% 2,83% URE, OPERE IN C.A. A05 MURATURE € 3.124,90 0,3946956% 0,28% A08 OPERE ACCESSORIE ALLE € 38.179,44 4,8223170% 3,39% € 90.886,20 11,4795309% 8,08% € 45.319,59 5,7241653% 4,03% A11 SOTTOFONDI E VESPAI € 8.616,74 1,0883515% 0,77% A13 LAVORAZIONE DI PIETRE E € 3.732,23 0,4714054% 0,33% A15 OPERE DA VETRAIO € 21.870,74 2,7624198% 1,94% A17 OPERE DA FALEGNAME € 181.499,02 22,9245322% 16,14% A18 OPERE DA FABBRO € 64.884,04 8,1952854% 5,77% A19 OPERE DA LATTONIERE - € 21.785,58 2,7516635% 1,94% IDRAULICO A20 OPERE DA DECORATORE € 88.920,89 11,2312992% 7,91% A23 MARCIAPIEDI, BANCHINE, € 46.940,94 5,9289526% 4,17% € 6.315,54 0,7976947% 0,56% € 365,00 0,0461019% 0,03% € 1.948,35 0,2460896% 0,17% TOTALE OPERE EDILI A CORPO € 715.732,56 3,4322946% 2,42% MURATURE A09 COPERTURE MANTI IMPERMEABILI ISOL. ACUST. A10 INTONACI E CORNICI MARMI PAVIMENTAZIONI DI CORTILI A26 OPERE IDRAULICHEFOGNATURE, CANALI E SIMILI A27 OPERE DA GIARDINIERE A28 OPERE VARIE OS30 IMPIANTI ELETTRICI TOTALE LAVORI A CORPO (compreso oneri sicurezza intrinseci 1%) € 27.174,30 € 742.906,86 (€ € 7.355,51) 48.817,13 6,1659274% 4,34% € 791.723,99 100,00% 70,40% TOTALE OPERE A BASE D'APPALTO € 1.124.583,42 PS ONERI SICUREZZA SPECIALI TOTALE LAVORI A CORPO 5 100% L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ ARTICOLO 3 – AFFIDAMENTO DELLE OPERE I lavori sono affidati a corpo e a misura, secondo quanto stabilito nel presente Capitolato Speciale d’Appalto e nello schema di contratto. L’affidamento avverrà con le modalità stabilite nel documento che indice la gara di appalto, secondo le condizioni e modalità tecniche contenute nel presente Capitolato Speciale, in quelli in esso richiamati e nel rispetto degli elaborati progettuali. I requisiti di partecipazione saranno quelli richiesti nel bando di gara. Nessuna eccezione potrà essere in seguito sollevata dalla Ditta Appaltatrice per propria errata interpretazione del progetto, del piano di sicurezza e di coordinamento, del Capitolato Speciale d'Appalto e per insufficiente presa di conoscenza delle condizioni locali. I concorrenti all'appalto potranno eseguire i sopralluoghi, rilievi, sondaggi, prove di carico ed ogni altro accertamento riguardanti le condizioni delle opere in appalto a condizione che, ad accertamento avvenuto, vengano ripristinate le condizioni d’origine dei luoghi e dei manufatti esistenti. Tali sopralluoghi saranno autorizzati previa richiesta alla Vice Direzione Generale Servizi Tecnici - Settore Edilizia Residenziale Pubblica e potranno essere effettuati con l'assistenza del personale dell'Ufficio stesso. 3.1 - CATEGORIA PREVALENTE E OPERE SCORPORABILI Ai sensi del D. Lgs. dell'12/04/2006 n. 163 e del D.P.R. 25/1/2000 n. 34, l’iporto complessivo dei lavori pari ad Euro 1.124.583,42 rientra nella classifica III, la categoria prevalente è la Categoria OG1, per un importo di Euro 765.542,12. Le parti dell'opera scorporabili, con il relativo importo, la cui esecuzione può essere assunta in proprio da imprese mandanti, individuate prima della presentazione dell'offerta, sono le seguenti: - CAT. OS 6 – Finiture di opere generali in materiali lignei, plastici, metallici e vetrosi (opere da falegname) - Euro 293.253,64 Pari al 26,08 % 6 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ ARTICOLO 4 – DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO 4.1 ORDINE DA TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI. L'Amministrazione si riserva il diritto di ordinare l'esecuzione di un determinato lavoro entro un prestabilito termine di tempo o di disporre l'ordine di esecuzione dei lavori stessi nel modo che riterrà più conveniente, specialmente in relazione alle esigenze dipendenti dall'esecuzione di opere particolari, dall'utenza eventualmente insediata, da particolari esigenze derivanti da attività esterne comunque prioritarie rispetto alle attività di cantiere, alla consegna di fornitura escluse dall'appalto, senza che la ditta appaltatrice possa rifiutarsi e farne oggetto di richiesta di speciali compensi. La Ditta appaltatrice ha l'obbligo di comunicare giornalmente al personale di assistenza della Direzione Lavori il numero degli operai e delle giornate operaie impiegate nell'esecuzione del lavoro; dovrà altresì tenere a disposizione della D.L. la relativa documentazione e consegnarne una copia su richiesta. Relativamente alle attrezzature di cantiere, macchine, ecc. l’impresa dovrà comunicarne la presenza in cantiere (ingresso e uscita) con adeguato preavviso. 4.2 DIREZIONE E SORVEGLIANZA DEL CANTIERE. Durante lo svolgimento dei lavori dovrà essere sempre in cantiere un rappresentante della ditta incaricato di ricevere gli ordini e le istruzioni della direzione lavori; La sorveglianza del personale dell'Amministrazione non esonera la ditta dalle responsabilità circa l'esatto adempimento degli ordini e la perfetta esecuzione delle opere a norma di contratto, nonchè la scrupolosa osservanza delle regole dell'arte e l'ottima qualità del materiale impiegato, anche se eventuali deficienze fossero passate inosservate al momento dell'esecuzione. L'Amministrazione si riserva ogni più ampia facoltà di indagine e di sanzione ivi compresa la demolizione delle opere mal eseguite a giudizio insindacabile della Direzione Lavori, in qualsiasi momento anche posteriore all'esecuzione delle opere e fino al collaudo definitivo; 4.3 CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ALLE DISCARICHE. Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti solidi urbani e di quelli ad essi assimilabili provenienti dal cantiere oggetto d'appalto, l’Impresa aggiudicataria dovrà provvedere a conferirli per lo smaltimento presso la discarica AMIAT denominata di “Basse di Stura” (Via Germagnano n. 50) secondo le indicazioni e le disposizioni previste dalla convenzione tra la Città e l’Amiat, oppure presso i centri di smaltimento delle ditte convenzionate o indirizzarle a destinazioni allineate a disposti della Legge Regionale. Tutti i rifiuti non rientranti nella categoria solidi urbani o assimilabili agli urbani dovranno invece essere conferiti nelle apposite discariche specializzate. L’impresa dovrà eseguire la raccolta differenziata dei materiali di risulta e conferire gli stessi in base alla tipologia. Lo smaltimento di rifiuti misti dovrà essere preventivamente autorizzato dalla direzione lavori. Eventuali maggiori oneri derivanti dall’inosservanza del presente articolo saranno a carico della ditta appaltatrice. 4.4 ONERI ESCLUSI DALL’APPALTO. Sono esclusi dall’appalto gli oneri in appresso indicati: − − − Oneri smaltimento rifiuti (relativamente ai soli contributi richiesti dalle discariche autorizzate per lo smaltimento di specifici rifiuti con le modalità di cui al precedente paragrafo e con esclusione dei rifiuti contenenti amianto in quanto gli oneri per lo smaltimento degli stessi sono compresi nel relativo prezzo per la rimozione). Tassa occupazione suolo pubblico. Contributi alle Aziende Erogatrici per l’allacciamento degli impianti dei fabbricati alle reti urbane dell’acqua, 7 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ dell’energia elettrica, del gas e del telefono. Sono invece a carico della Ditta Appaltatrice e comprese nel prezzo a corpo e/o a misura tutte le opere necessarie per arrivare dal punto di consegna della fornitura alle varie utenze dei fabbricati. In ogni caso gli allacciamenti alle aziende erogatrici dovranno essere eseguiti secondo quanto indicato negli elaborati di progetto e comunque secondo quanto dovesse essere prescritto dall’azienda erogatrice nel corso dei lavori. Circa le opere escluse dall’appalto si precisa che la Ditta appaltatrice dovrà fornire l’assistenza, la mano d’opera, i materiali, i mezzi d’opera necessari in aiuto alle aziende erogatrici ed alle ditte da esse incaricate per l’esecuzione dei lavori, e dovrà permettere inoltre l’accesso al cantiere e l’uso dei ponti di servizio e di fabbrica, senza richiedere alcun compenso speciale. La Ditta appaltatrice non potrà muovere eccezioni o pretendere compensi per eventuali intralci o ritardi nel proseguimento dei lavori aggiudicati, dipendenti dall’esecuzione delle opere eseguite dalle aziende erogatrici, salvo il risarcimento di eventuali danni ai lavori da essa eseguiti e da rifondersi dalla Ditta o Azienda che ne fu causa, nella misura ed entità stabilita dalla Direzione Lavori a suo insindacabile giudizio. 4.5 ULTERIORI ONERI A CARICO DELL’IMPRESA. Oltre a quanto già previsto nello schema di contratto e oltre agli oneri ed obblighi relativi alle singole opere da eseguirsi secondo le prescrizioni del presente Capitolato Speciale d’Appalto ed in quelli richiamati e secondo la buona regola d’arte, sono a totale carico della Ditta Appaltatrice i seguenti oneri ed obblighi: • Nell’ambito dei lavori relativi alla rimozione e smaltimento dei materiali contenenti amianto (MCA) l’appaltatore oltre a quanto previsto nel capitolo specifico avrà gli ulteriori seguenti oneri: a) l’attuazione dei disposti previsti dal D. Lgs. N. 257 del 25/07/2006 che prevede tra l’altro la presentazione all’ASL di competenza del piano di smaltimento almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori; b) i costi per il conferimento dei rifiuti presso le discariche autorizzate, che si intendono già compresi nel prezzo della rimozione e quindi nel costo a corpo e/o a misura dell’opera; • Tutti gli oneri derivanti da sovrapposizioni di fasi di lavorazioni diversamente previste dal cronoprogramma dei lavori qualora modificato dall’impresa per la propria organizzazione di cantiere. La Ditta Appaltatrice non potrà rimuovere i propri ponteggi, mezzi d’opera, linee elettriche, condutture, prese d’acqua, ecc. senza il preventivo consenso della Direzione Lavori, la quale potrà valersi dei medesimi per l’esecuzione di opere affidate ad altre imprese. Qualora per l’esecuzione di alcune opere la Ditta Appaltatrice dovesse ricostruire ponteggi, linee elettriche, condutture d’acqua, ecc. già da essa demolite o rimosse senza la preventiva autorizzazione della Direzione Lavori, nessun compenso gli sarà corrisposto per tale ricostruzione, sia che si tratti dell’esecuzione di opere alla stessa affidate sia che si tratti dell’esecuzione delle opere od impianti affidati ad altre ditte. La Direzione Lavori avrà la facoltà di ordinare, a suo insindacabile giudizio varianti alle modalità esecutive, accelerazione o rallentamenti di singole opere, spostamenti temporanei di attività senza che la Ditta Appaltatrice possa per questi motivi richiedere maggiori compensi o proroghe al termine contrattuale di ultimazione dei lavori. La Ditta Appaltatrice non potrà comunque rifiutarsi all’esecuzione di eventuali lavori ordinati dalla Direzione Lavori in locali interni e/o esterni attigui e/o limitrofi a quelli come sopra enunciati, alle stesse condizioni e prezzi del suo contratto e senza nessun maggior compenso, ed entro i limiti previsti dalla legislazione vigente sui Lavori Pubblici. Entro 15 (quindici) giorni dalla consegna dei lavori, la Ditta Appaltatrice è tenuta a concordare con la Direzione dei Lavori le modalità per lo svolgimento dei lavori in modo da non pregiudicare le normali attività delle utenze insediate nei fabbricati adiacenti e ai fini di non ostacolare il traffico veicolare su strada. La Ditta appaltatrice, trattandosi di opere da eseguirsi presso fabbricati occupati, dovrà prestare la massima attenzione a non arrecare danni a persone e/o cose; dovrà altresì provvedere, con proprio personale, al coordinamento continuativo delle operazioni all’interno ed all’esterno delle unità abitative, anche tramite comunicati con il calendario degli interventi previsti, in modo da consentire lo svolgimento il più possibile regolare delle lavorazioni. Gli oneri derivanti dalla suddetta attività di assistenza e coordinamento all’interno degli alloggi sono compresi nel corrispettivo delle opere a corpo; per le opere pagate a misura verranno di conseguenza conpensati a misura. L’Impresa 8 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La Ditta appaltatrice è tenuta all’allestimento dei ponteggi e/o di eventuali altri mezzi d’opera necessari all’esecuzione dei lavori oggetto dell’appalto. La durata degli apprestamenti dovrà essere commisurata alle effettive esigenze derivanti dalla esecuzione dei lavori. Nel prezzo del corrispettivo delle opere a corpo è compreso il costo del noleggio dei ponteggi necessari per l’esecuzione delle relative opere. L’Impresa deve, al fine di contenere le dispersioni delle polveri prodotte nel corso delle lavorazioni eseguite presso il cantiere e durante il trasporto dei materiali di risulta alle discariche autorizzate: - controllare che venga effettuata la bonifica dei pneumatici degli automezzi di trasporto in uscita dal cantiere ( pulizia e rimozione di eventuali corpi estranei presenti tra le ruote gemellate ); - prescrivere l'utilizzo di veicoli, per la movimentazione degli inerti, con apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto; - effettuare periodicamente la bagnatura delle aree di cantiere non pavimentate e degli eventuali stoccaggi di materiali inerti polverulenti, per evitare il sollevamento di polveri; - utilizzare, per le aree di cantiere, sistemi di recinzione antipolvere di opportuna altezza, in grado di limitare all'interno del cantiere le aree di sedimentazione delle polveri e di trattenere parzialmente la quantità di particelle aerodisperse. Ai sensi dell’art. 22 della Legge 13/09/1982 n. 646 e s.m.i., l’Impresa deve dichiarare, assumendosene ogni responsabilità, che la custodia del cantiere, se viene effettuata, è affidata a persona provvista di qualifica di guardia giurata. La dichiarazione deve essere consegnata entro e non oltre 10 gg. dall’inizio dei lavori; in difetto si procederà a segnalare l’irregolarità alle Autorità Giudiziarie. E’ fatto divieto di accensione di fuochi di qualunque genere, da parte di chiunque, su tutta l’area di cantiere; l’Impresa dovrà vigilare ed impedire l’accensione di detti fuochi assumendosi l’esclusiva responsabilità del mancato rispetto del suddetto divieto. 4.6 ACCETTAZIONE DEI MATERIALI – CAMPIONATURA – MODALITA’ DI POSA. I materiali da impiegare nei lavori oggetto dell'appalto, dovranno presentare caratteristiche conformi a quanto stabilito dalle legge e dai regolamenti ufficiali vigenti in materia, e/o alle "norme" emanate dal Consiglio Nazionale della ricerche; in ogni caso dovranno essere della migliore qualità esistente in commercio. La Ditta appaltatrice comunicherà in tempo utile la provenienza dei materiali alla Direzione Lavori per consentire alla stessa le valutazioni di competenza, la quale a suo insindacabile giudizio potrà escludere la provenienza che ritenesse non di suo gradimento. I materiali, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionati (almeno tre marche diverse) e sottoposti, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. L’Impresa dovrà inoltre consegnare, insieme ai campioni, le schede tecniche dei materiali e le certificazioni con le modalità riportate nel presente paragrafo. Le schede tecniche dei materiali dovranno essere formalmente consegnate al D.L. e dovranno essere accompagnate da una scheda di verifica (su modello proposto dal D.L) ove si possano evincere tutte le caratteristiche richieste nelle schede di capitolato a dimostrazione dell’effettiva rispondenza qualitativa/quantitativa dei materiali e dei loro componenti. In casi del tutto eccezionali, qualora taluni dati posti a confronto si dovessero discostare da quelli richiesti in capitolato, l’Impresa dovrà puntualmente giustificare l’equivalenza del dato non rispondente, pena la non accettazione del materiale. Nel caso sia stato autorizzato per ragioni di necessità o convenienza da parte del direttore dei lavori l'impiego di materiali o componenti aventi qualche carenza nelle dimensioni, nella consistenza o nella qualità, ovvero sia stata autorizzata una lavorazione di minor pregio, viene applicata una adeguata riduzione del prezzo in sede di contabilizzazione, sempre che l'opera sia accettabile senza pregiudizio e salve le determinazioni definitive dell'organo di collaudo, ai sensi dell’art. 15 c. 6 del C.G.. In caso di mancata compilazione e consegna della scheda di verifica, o di incompleta compilazione come sopra descritto, la scheda stessa sarà considerata come non consegnata ed il materiale non accettato. Contestualmente alla presentazione delle schede tecniche per ogni prodotto l’Impresa dovrà allegare le schede di sicurezza al fine di consentire le relative valutazioni riguardanti la sicurezza sull’uso dei prodotti da parte del C.S.E. 9 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Rimane comunque stabilito che la ditta Appaltatrice provvederà all'approvvigionamento dei materiali da località e/o fornitori di sua convenienza, purché detti materiali corrispondano ai requisiti e alle caratteristiche richieste. Qualora la Direzione lavori a suo insindacabile giudizio rifiuti il consenso per l'impiego di una qualsiasi quantità e tipo di materiali già approvvigionato in cantiere dalla Ditta appaltatrice, questa dovrà provvedere immediatamente all'allontanamento del materiali non accettato e provvedere alla sua sostituzione nel più breve tempo possibile e senza avanzare pretese per compensi od indennizzi. La Direzione lavori provvederà direttamente a spese della ditta appaltatrice alla rimozione ed allontanamento dal cantiere dei materiali non accettati, qualora essa ditta non vi provveda in tempo utile. La conservazione dei campioni accettati e controfirmati dalla D.L. e dalla Ditta Appaltatrice dovrà essere effettuata negli uffici della D.L. presso il cantiere. L'accettazione da parte della Direzione lavori dei materiali proposti non esonera la ditta Appaltatrice dalle responsabilità che gli competono per il buon esito del lavoro. I campioni approvati resteranno depositati in cantiere fino all'ultimazione dei lavori e saranno usati come termine di confronto; la Direzione lavori rifiuterà qualsiasi quantità e tipo di materiale non conforme ai campioni approvati e depositati. Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L.. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata. I materiali per l’esecuzione delle lavorazioni, accettati dalla D.L., dovranno essere depositati in cantiere con gli accorgimenti necessari alla loro buona conservazione, devono essere conservati nei loro imballi fino al loro utilizzo e gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto come meglio specificato nelle schede tecniche allegate. La Ditta dovrà altresì provvedere a suo completo carico, in quanto compresi nei relativi prezzi di appalto, all’esecuzione dei campioni di tutte le opere che saranno richiesti dalla Direzione dei Lavori, siano esse a corpo che a misura, ottenerne l’approvazione preventiva e quindi attenersi scrupolosamente ad essi nell’esecuzione dei lavori. Quelle opere e provviste che eventualmente se ne scostassero, a giudizio insindacabile della Direzione Lavori, saranno rifiutate e dovranno essere rifatte o sostituite a totali spese della Ditta Appaltatrice. La Direzione Lavori potrà altresì provvedere, a spese della Ditta, all’esecuzione dei campioni a cui la ditta stessa non avesse provveduto come richiesto. Qualora le prove sui materiali e sui manufatti, non diano valori prescritti, la Ditta dovrà adottare i necessari accorgimenti, modificando le opere e sostituendo i materiali, previa approvazione della Direzione dei lavori, in modo da raggiungere i valori degli standard previsti, senza che la ditta possa vantare ulteriori compensi. E’ riservata alla Direzione lavori la facoltà di richiedere alla Ditta appaltatrice che vengano effettuate a totale carico della stessa tutte quelle prove necessarie, da eseguirsi in laboratori ufficiali regolarmente autorizzati e/o nei cantieri, ai fini della determinazione delle caratteristiche di qualità e di resistenza delle strutture e dei materiali posti in opera. Qualora i risultati delle successive prove non rispondessero ancora ai requisiti, l'Amministrazione si riserva di adottare gli opportuni provvedimenti tecnici ed amministrativi a carico della ditta. Il certificato di ultimazione dei lavori ed il conto finale verranno redatti solo quando l'Amministrazione avrà accertato l'accettabilità del manufatto, tenuto anche conto delle difficoltà derivanti dall'occupazione dell'edificio da parte dell'utenza che può ritardare l'esecuzione delle ulteriori prove. Il tempo necessario per l'esecuzione degli eventuali nuovi lavori e per l'ottenimento dei relativi certificati sarà computato nel periodo previsto in contratto per il compimento dei lavori. I certificati delle prove di laboratorio ed il marchio di qualità di tutti i materiali da utilizzarsi nella esecuzione delle opere descritte nel presente Capitolato Speciale dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla campionatura degli stessi. Si procederà alla contabilizzazione di materiali e apparecchiature che, per norma di legge, devono essere accompagnati da specifici documenti di omologazione / certificazione sulla base dei seguenti criteri: A – ove i materiali non necessitino di certificazione relativa alla loro posa, potranno essere contabilizzati in provvista e posa solamente al momento della presentazione della relativa documentazione; B - nei casi in cui la posa dei materiali di cui sopra necessiti di specifica certificazione dell’esecutore / installatore, potranno essere contabilizzati in provvista e posa solamente al momento della presentazione della documentazione relativa al materiale e della certificazione della corretta posa in opera da parte dell’esecutore / installatore; 10 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ C - nei casi in cui la posa dei materiali di cui sopra necessiti, oltre alla specifica certificazione dell’esecutore / installatore, anche della certificazione del professionista abilitato sulla corretta esecuzione, potranno essere contabilizzati in provvista e posa solamente al momento della presentazione della documentazione relativa al materiale e della certificazione della corretta posa in opera da parte dell’esecutore / installatore. La certificazione del professionista abilitato dovrà essere acquisita comunque al termine dei lavori e sarà condizione necessaria per il rilascio del certificato di ultimazione dei lavori. D - gli impianti complessi, che sono costituiti da materiali ed apparecchiature in parte soggetti ad omologazione / certificazione, ma che necessitano della certificazione finale complessiva, potranno essere contabilizzati in provvista e posa in opera: - per materiali ed apparecchiature non soggetti ad omologazione / certificazione, al momento della loro esecuzione; - per materiali ed apparecchiature soggetti ad omologazione / certificazione, vale quanto riportato ai precedenti punti A – B – C. La mancata presentazione delle suddette documentazioni entro i tempi sopraccitati, costituisce grave inadempimento ai sensi dell’art. 119 del Regolamento Generale n. 554/99, impregiudicata ogni ulteriore azione di tutela da parte dell’Amministrazione.” Ove l’Impresa dovesse rilevare la necessità di modificare le modalità di posa dei manufatti/prodotti previste in progetto, l’Impresa stessa dovrà ottenere la preventiva approvazione del D.L., in seguito alla consegna formale di certificazioni, calcoli statici, dimostrazioni, esecuzione di prove, ecc, atte a dimostrare l’eguale o superiore efficacia della soluzione proposta; la comunicazione formale dovrà contenere formale assunzione di responsabilità rispetto all’equivalenza costruttiva e di sicurezza rispetto all’uso e all’esercizio del prodotto/manufatto. 4.7 INSTALLAZIONE DEL CANTIERE a. Area di cantiere b. Forniture di energie al cantiere A motivo dell’ubicazione dell’edificio oggetto dell’intervento di manutenzione, l’area di cantiere dovrà essere collocata sull’area verde adiacente i babbricati. Il cronoprogramma dei lavori e le disposizioni della D.L. all’Impresa esecutrice saranno oggetto delle opportune ed eventuali verifiche e variazioni. Tutte le prescrizioni relative ai dettagli realizzativi sono esplicitate a seguito, oltre che dal Piano di sicurezza in fase di progettazione e comunque saranno riverificate in fase di esecuzione. La tavola di progetto - PS 02 – fornisce le indicazioni sulla predisposizione dell’area da delimitare ed attrezzare. Prima di dare inizio ai lavori, le superfici interessate dall’impianto di cantiere dovranno essere recintate con materiale tale da impedire l’accesso a persone non autorizzate ed evitare che possano determinarsi danni a terzi (persone e cose) in conseguenza alle lavorazioni, alle movimentazioni dei materiali, all’installazione e smontaggio delle strutture provvisorie. Il cantiere dovrà essere mantenuto costantemente pulito e, durante le ore non lavorative, le attrezzature ed i materiali dovranno essere ricoverati e custoditi. Detto luogo dovrà essere chiudibile con chiave e dovrà contenere altresì uno spazio-ufficio dove verranno conservati la documentazione di cantiere, disegni e quant'altro si rendesse necessario per il corretto controllo dei lavori. Il deposito dei materiali e la dislocazione dei mezzi d’opera avverrà esclusivamente all’interno dell’area di cantiere recintata appositamente. Non dovrà essere depositato materiale o altro sulla strada ma dovrà essere accatastato solo all’interno dell’area individuata a questo scopo, e non contro la recinzione o dovunque possa presentare il rischio di caduta e di eventuale dolo per la sua accessibilità. Anche per lo stoccaggio provvisorio del materiale dovranno essere individuate superfici interne all’area di cantiere. L’Appaltatore dovrà assicurare adeguata fornitura di energia elettrica al cantiere con impianti che dovranno essere dotati di dichiarazione di conformità di cui alla legge 46/90. Tutto l’impianto elettrico dovrà essere realizzato a norme CEI. All’origine dell’impianto è previsto un quadro generale posizionato stabilmente contenente i dispositivi di comando, di protezione e sezionamento. Detto quadro dovrà rispondere ai requisiti di legge ed in particolare: grado di protezione idoneo all’ambiente in cui viene collocato e comunque non inferiore IP 44, resistenza agli urti meccanici ed alla corrosione, struttura idonea a sopportare le temperature esterne ed il calore prodotto dalle apparecchiature contenute. Saranno disposti i necessari quadri di distribuzione principale e quadri di prese a spina con le caratteristiche di L’Impresa 11 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ legge. I cavi elettrici per posa fissa o mobile saranno posizionati in modo tale da non ostacolare le vie di transito o intralciare la circolazione di uomini e mezzi. In cantiere sono ammesse esclusivamente prese conformi alle norme CEI con grado di protezione minimo non inferiore a IP 44. Ogni utilizzatore, macchina o utensile deve essere autonomamente equipaggiato con il proprio dispositivo di arresto. Per la fornitura di energia elettrica, l’Appaltatore deve rivolgersi all’Ente distributore indicando la potenza richiesta, la data di inizio fornitura e la durata prevedibile della stessa, allegando i dati dell’atto amministrativo che autorizza ad eseguire i lavori. L’esecuzione dell’impianto elettrico di cantiere deve prevedere la distribuzione dell’energia ai vari livelli del ponteggio e l’illuminazione generale delle aree di lavoro. Tutti gli apparecchi di illuminazione, sia fissi che trasportabili, dovranno rispettare la normativa vigente per quanto riguarda le prescrizioni di sicurezza. Il cantiere deve essere dotato di regolare impianto di terra che sarà unico per l’intera area occupata dal cantiere. Per le lavorazioni ove siano previsti lavaggi delle superfici o dei manufatti oggetto di questo appalto si dovrà provvedere al relativo allacciamento idrico. Fatto salvo il rispetto delle specifiche norme vigenti in materia di sicurezza, prevenzione incendi, antinquinamento, ecc. a cui possono essere soggetti materiali, sostanze, macchinari, installazioni e quanto altro previsto nell’ambito del cantiere, si dovrà comunque sempre prendere opportune misure di custodia per materiali e sostanze pericolose (esplosive, infiammabili, tossiche, nocive), prevedere un’adeguata protezione dagli agenti atmosferici, evitare rischi di spandimento e inquinamento del terreno circostante. c. Deposito materiali, protezioni d. Trasporti privati e. Recinzioni, segnaletica e cartelli di cantiere Al termine di ogni operazione relativa al carico ed allo scarico del materiale, da effettuarsi sulle superfici individuate precedentemente all’inizio dei lavori, dovranno prontamente essere immagazzinate, in modo che non costituiscano intralcio ai percorsi pedonali e veicolari. Dovranno inoltre essere controllate le superfici esterne all’area di cantiere al fine di garantire che alcuna maceria o altro possa intralciare o sporcare marciapiedi o strade. Sarà cura dell’Appaltatore, in accordo con la D.L., evitare la possibilità di intralci al traffico veicolare privato e/o di eventuali interruzioni parziali o temporanee ai percorsi viabili. In ogni caso l’Impresa esecutrice sarà tenuta a recepire tutte le autorizzazioni necessarie all’effettuazione di modifiche dei percorsi viabili urbani. Ogni necessità dovrà essere comunicata e successivamente autorizzata dai competenti Enti e Settori, nonché segnalata al competente comando VV.UU. Le aree di cantiere dovranno essere realizzate conformemente alle disposizioni contenute nel manuale dei cantieri in uso alla Città di Torino. Dovranno essere apposti - entro 10 giorni dalla consegna dei lavori - i necessari e prescritti cartelli indicatori, sia relativi alle informazioni generali dell’intervento, sia quelli specifici in ottemperanza alla vigente normativa urbanistico-edilizia, e sia quelli relativi alla sicurezza, il tutto secondo le indicazioni di formato e materiale che verranno fornite dalla Direzione dei Lavori. Tanto i cartelli di cantiere che di comunicazione, quanto il sistema di sostegno degli stessi, dovranno essere eseguiti con materiali di adeguata resistenza. L’Impresa non potrà tassativamente porre alcun cartellone o elemento pubblicitario di alcun tipo sui ponteggi, recinzione, baracche, ecc. Nel caso in cui le opere provvisionali utili alla realizzazione dei lavori relativi al paramento murario delle facciate ingombrino o proteggano parte della superficie di vendita dei punti commerciali e loro insegne, si dovrà prevedere la possibilità di trasferire le relative insegne provvisorie, che saranno fornite dai commercianti stessi, sulla superficie esterna dei ponteggi e/o delle recinzioni. f. Enti, Aziende L’Appaltatore dovrà contattare direttamente gli Enti erogatori di energia elettrica, l’Azienda telefonica e quegli altri Enti o Aziende proprietari di cavi, tesate o altro materiale di competenza, che interessano la porzione di cantiere oggetto dell’appalto. Nel caso in cui i cavi, le tesate, ecc. non siano rimossi o disattivati dagli Enti/Aziende competenti, sarà carico e cura dell’Appaltatore garantire la loro protezione con materiale idoneo. Secondo le indicazioni del presente capitolato e conseguentemente ai contatti presi con gli Enti/Aziende interessati, deve intendersi a carico dell’Appaltatore l’eventuale estirpazione delle linee elettriche e telefoniche in disuso che 12 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ verranno indicate e dei loro ancoraggi alla struttura, così come l’eventuale intubazione di quelle in uso, ed ogni opera di ripristino murario necessaria all’esecuzione delle stesse. g. Smantellamento del Cantiere Risulta a carico dell’Appaltatore l’obbligo e l’onere del completo sgombero del cantiere entro giorni 10 dalla data del certificato di ultimazione dei lavori, comprendendo la rimozione di tutte le opere provvisionali, degli impianti, dei mezzi d’opera e dei materiali residui. Successivamente allo sgombero del cantiere dovrà essere operata la pulizia fine dell’area interessata dalla superficie di cantiere, dal deposito dei materiali e posti fissi di lavoro, e dei percorsi veicolari o pedonali utilizzati per l’esecuzione delle opere. Ogni altra specifica sui mezzi provvisionali e la relativa normativa, è indicata nel Piano di Sicurezza e sarà altresì costantemente da confrontare il cronoprogramma dei lavori. 13 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ ARTICOLO 5 – FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE - DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI La forma e le principali dimensioni delle opere che sono oggetto dell’appalto, risultano dagli elementi descrittivi del presente Capitolato Speciale e del Capitolato Speciale delle opere elettriche, dal progetto e dagli elaborati grafici allegati e dai dettagli che la Direzione dei Lavori trasmetterà alla Ditta Appaltatrice durante il corso dei lavori, e comprendono tutto quanto occorre per dare i lavori previsti completamente ultimati a perfetta regola d’arte. La Ditta Appaltatrice dovrà provvedere al controllo delle misure riportate sui disegni progettuali e al relativo aggiornamento prima di dare inizio all’esecuzione delle lavorazioni e alle ordinazioni dei materiali e dei prodotti. Altresì dovrà verificare eventuali interferenze (fori, tracce, passaggi di tubazioni, ecc.) e quindi procedere ad una rapida soluzione con l’assistenza ed il contributo della Direzione Lavori. La Ditta Appaltatrice dovrà compiere tutte le opere necessarie anche se non specificatamente indicate nella descrizione, per dare i lavori stessi ultimati in ogni singola parte, impiegando materiali nuovi della migliore qualità e delle dimensioni idonee. DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI INVOLUCRO FABBRICATI Coperture Le attuali coperture saranno completamente demolite, con rimozione della grossa e piccola orditura. E’ prevista la realizzazione di nuove coperture con nuova struttura in legno e tegole marsigliesi; il fissaggio delle tegole dovrà essere garantito da idoneo gancio metallico. Prima di posare il manto di tegole l’impresa dovrà provvedere a posare direttamente sulla listellatura pannelli sottotegola monostrato isolanti con funzione di sotto copertura impermeabile all’acqua. Il compenso a corpo delle nuove coperture è da intendersi comprensivo della fornitura e posa dell’orditura, delle tegole, dei ganci fermategola in acciaio, dei pannelli sotottegola e di tutto il necessario per dare l’opera finita a regola d’arte. Coibentazioni I solai dei sottotetti dovranno essere completamente ripuliti, tutti i materiali di risulta presenti dovranno essere rimossi e dovranno essere smaltiti presso discariche autorizzate; sono compresi nel prezzo a corpo gli oneri relativi al trasporto dei materiali alle discariche. Per ogni edificio si dovranno realizzare nuovi isolamenti dei sottotetti mediante la posa di materassini in polistirene espanso sinterizzato protetti da una cappa in cls con annegata rete elettrosaldata in acciaio. Facciate esterne Le facciate esterne (muratura, androni carrai, cornicioni e frontalini) dovranno essere ripulite a mezzo di raschiatura e spazzolatura delle vecchie tinte, spicconatura di tutte le parti di intonaco ammalorate e/o in fase di distacco con successivo ripristino degli intonaci precedentemente demoliti, anche mediante l’uso di malte premiscelate antiritiro. Il ripristino degli intonaci comprende la risagomatura in originale delle superfici trattate. Tutte le superfici esterne dei fabbricati dovranno essere successivamente decorate, previa applicazione di idoneo primer, con due passate di idropittura per esterni a base di silicati di potassio. Serramenti esterni - Persiane e scuri in legno Tutti i serramenti esterni, finestre e porte-balcone saranno rimossi e sostituiti con nuovi serramenti realizzati in legno Larice d’America con finitura verniciatura trasparente e colorazione a scelta della D.L. La forma e il senso di chiusura dovranno essere quelli previsti negli elaborati di progetto. L’appaltatore non potrà chiedere maggiori compensi per la realizzazione di serramenti aventi forme particolari in quanto eventuali maggiori oneri si intendono già compresi nell’importo a corpo. Per le porte balcone a due ante si dovrà prevedere un battente apribile con bilancino e serrature incassate a due giri ed un battente, apribile in caso di necessità, normalmente chiuso con ferroglietti incassati od esterni. Per le finestre a due ante apribili, la chiusura sarà realizzata con cremonesi con aste incassate mentre le finestre ad L’Impresa 14 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ un anta (bagni) dovranno essere previste con apertura a bilico. Le persiane e gli scuretti interni saranno rimossi e sostituiti con nuove persiane o scuri in legno Larice d’America con finitura verniciatura trasparente e colorazione a scelta della D.L. Per la nuova disposizione di persiane e scuri l’impresa dovrà far riferimento a quanto indicato negli elaborati di progetto. Balconi Per i balconi, sia lato strada che interno cortile è prevista la sostituzione degli attuali parapetti, obsoleti e di altezza non adeguata. E’ prevista inoltre la realizzazione di una nuova pavimentazione in gres, previa rimozione dell’esistente dove necessario. Portoncini di ingresso ai vani scala Le porte vetrate di ingresso agli edifici saranno rimosse e sostituite con manufatti in legno di noce d’Africa completi di serratura elettrica azionabile a distanza più sblocco meccanico. Le soglie dei portoncini di ingresso ai fabbricati verranno rimosse e sostituite con lastre in pietra di luserna dello spessore di cm. 5 Portoni carrai I portoni carrai in legno saranno completamente restaurati con il ripristino delle funzionalità e saranno completi di serratura elettrica azionabile a distanza più sblocco meccanico PARTI COMUNI ED INTERNI Porte cantine Le porte di accesso alle cantine al piano terra saranno revisionate con ripristino completo della funzionalità, ripulite e protette con una passata di primer di fondo e due passate di smalto con colore a scelta della D.L. Finestre cantine Le finestre delle cantine e le relative inferriate protettive su strada e su cortile interno saranno ripulite mediante spazzolatura delle parti incoerenti, riparazione delle parti mancanti, e verniciatura con applicazione di una passata di antiruggine e due passate di vernice per esterni. Le grate a protezione delle finestre saranno revisionate e riparate anche con l’inserimento e saldatura delle parti mancanti. Vani Scala Le pareti delle scale dovranno essere ripulite a mezzo di raschiatura e spazzolatura delle vecchie tinte, spicconatura di tutte le parti di intonaco ammalorate e/o in fase di distacco con successivo ripristino degli intonaci precedentemente demoliti. Il ripristino degli intonaci comprende la risagomatura in originale delle superfici trattate con particolare riferimento alle velette laterali dei rampanti. I soffitti saranno successivamente trattati con una passata di fissativo e due successive passate di idropittura traspirante. Sulle pareti è prevista una finitura ad intonaco colorato (intonachino decorativo). Ringhiera Scale La ringhiera delle scale, di altezza insufficiente, sarà adeguata alle norme vigenti mediante rialzo del mancorrente; saranno inoltre ripristinate le parti di ringhiera mancanti e/o deteriorate. INTERNO ALLOGGI All’interno delle unità abitative è prevista la sostituzione, dove risulti necessario e/o dove non ancora eseguita, delle porte interne e dei portoncini di ingresso. E’ prevista inoltre la realizzazione di bocchette di aerazione dei vani cucine; le aperture dovranno avere dimensioni minime cmq 200. A seguito delle opere relative alla sostituzione dei serramenti esterni, dove si verificasse la necessità di dover demolire parti di rivestimenti murari, di pavimenti e di davanzali interni, questi dovranno essere ripristinati, L’Impresa 15 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ utilizzando materiale similare al preesistente. Gli impianti idrico sanitari, qualora risultasse necessario, saranno riparati o sostituiti completamente secondo le indicazioni impartite dalla D.L. nel corso dei lavori. OPERE ESTERNE Cortile - Marciapiedi - Sistemazioni Esterne L’area del cortile interno verrà completamente ripristinata realizzamdo una nuova pavimentazione in masselli autobloccanti in cls e lastricato perimetrale in pietra di Luserna. Il muro di divisione tra i diversi piani del cortile verrà demolito e la sistemazione dell’area sarà ridisegnata. L’Appaltatore dovrà prestare la massima cautela nell’esecuzione dei lavori, rimanendo a suo carico il ripristino di eventuali danni che venissero causati su aree non soggette agli interventi previsti nel presente Capitolato Speciale. Il marciapiede esterno verrà ripristinato a seguito della realizzazione della nuova rete di smaltimento acque bianche. Per tutte le aree interessate dal cantiere e dai lavori per la realizzazione dei nuovi impianti sono previste opere necessarie per il completo ripristino delle pavimentazioni e dei manti erbosi che risultassero danneggiati. Smaltimento acque meteoriche L’attuale sistema di raccolta delle acque meteoriche ( grondaie, pluviali, ecc..) sarà completamente sostituita. I faldali, le converse, le grondaie dovranno essere eseguiti con lamiera di rame dello spessore di mm. 6/10. Sarà altresì completamente sostituita l’esistente rete di tubi e pozzetti interni. La nuova rete sarà realizzata lungo il marciapiede di via Moncrivello ed all’interno dei cortili e verrà collegata alla rete fognaria che attraversa l’area verde adiacente i fabbricati. OPERE VARIE Rimozione antenne Durante l’esecuzione delle lavorazioni sulle coperture, ove occorra, si dovranno rimuovere le antenne esistenti con i relativi cavi di collegamento ed eventuali altri elementi aggettanti che possano recare intralcio all’esecuzione delle lavorazioni successive. I casellari postali esistenti saranno sostituiti. Bonifica e confinamento amianto Nell’ambito dell’intervento è prevista la bonifica di alcuni manufatti in cemento amianto dismessi e depositati nei sottotetti dei fabbricati. I suddetti materiali saranno conferiti presso le discariche autorizzate. Per i materiali conteneti amianto ancora in uso è previsto invece il confinamento previo trattamento incapsulante dei manufatti. IMPIANTI Nell’ambito dell’intervento è prevista la realizzazione di nuovo impianto centralizzato TV, il rifacimento completo dell’impianto citofonico, il rifacimento dell’impianto elettrico delle parti comuni (androni, cortile, cantine, vani scala e sottotetti) ed il ripristino parziale e/o totale degli impianti idrico sanitari all’interno dei bagni. NOLI E MEZZI PROVVISIONALI NOLI E’ previsto il montaggio di ponteggio tubolare su tutte le facciate esterne dell’edificio, fronte Via Moncrivello, fronti cortili interni e testate laterali. MEZZI PROVVISIONALI Oltre al nolo dei ponteggi l’impresa dovrà provvedere a tutti i mezzi necessari alla realizzazione dei lavori oggetto dell’appalto. 16 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Elenco delle lavorazioni previste suddivise per categorie d’opera 5.1 – OPERE MURARIE ED AFFINI A01 – SCAVI Sono previsti i seguenti scavi: LAVORI A CORPO - scavo di splateamento, con profondità fino a cm. 50, pavimentazione del cortile interno e degli androni carrai; necessario per la realizzazione della nuova - scavo a sezione obbligata, per l’incassamento della nuova rete di smaltimento delle acque bianche su marciapiede di via Moncrivello, nel cortile interno ai fabbricati e nel cortile lato Asl con ingresso da via Ghedini, come indicato nelle tavole di progetto. SCHEDE TECNICHE: SCH. A01.001 – SCAVI IN GENERE SCH. A01.002 – SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA A PARETI VERTICALI SCH. A01.003 – RIEMPIMENTO SCAVI A02 – DEMOLIZIONI E RIMOZIONI Sono previste le seguenti opere di demolizione e/o rimozione: LAVORI A CORPO - rimozione completa del manto di copertura in tegole marsigliesi dei due fabbricati; - rimozione della faldaleria e dei pluviali esistenti; - rimozione di ganci, staffe metalliche, pensiline parapioggia, presenti sulle facciate esterne degli edifici; - demolizione e rimozione completa della grande e piccola orditura dei tetti esistenti; - rimozione e trasporto in discarica dei materiali e delle macerie depositati nei sottotetti; - rimozione e smaltimento in discarica delle tubazioni impiantistiche ancora presenti nei sottotetti; - spicconatura degli intonaci ammalorati delle facciate esterne lato strada e cortili interni, delle pareti e del soffitto degli androni carrai, delle pareti dei vani scala con particolare riguardo alle zone interessate dalle infiltrazioni derivanti da rotture della rete di carico e scarico dei servizi sanitari; - spicconatura frontalini ed intradosso balconi; - spicconatura frontalini ed intradosso cornicioni (marcapiano e tetto); - taglio a sezione obbligata della muratura su via Moncrivello per consentire l’incassamento dei tubi pluviali per una altezza media di m. 3,40; - rimozione di tratto di cancellata metallica e demolizione della relativa muratura in mattoni di sostegno per consentire il passaggio dal cortile interno all’area verde adiacente durante il corso dei lavori e per realizzare l’allacciamento alla rete fognaria esistente; 17 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - rimozione del cancello pedonale di accesso all’area verde dal marciapiede di via Moncrivello e di tratto della muratura adiacente per consentire il passaggio dei mezzi di carico e scarico durante il corso dei lavori e per realizzare le opere di allacciamento alla rete fognaria esistente; - rimozione delle reti metalliche in disuso presenti sulle finestre cantine; - rimozione e riposizionamento cancello di accesso scala ex centrale termica cortile interno; - smuratura e rimozione di tutte le ringhiere dei balconi da realizzarsi sia sul lato strada sui nei cortili interni; - rimozione di tutti i serramenti esterni in legno, dei relativi vetri e di tutte le persiane presenti sul lato strada e nei cortili interni; - rimozione e trasporto in discarica dei caloriferi non più in uso presenti negli androni dei vani scala; - demolizione e rimozione pavimentazione cortile interno eandroni carrai; - rimozione dei pozzetti di ispezione e dei tubi per lo smaltimento acque bianche presenti nel cortile interno e nel cortile lato ASL; - demolizione pilastri e muro di divisione esistente all’interno del cortile, demolizione della scala in di collegamento tra i diversi piani del cortile interno; in particolare il muro dovrà essere demolito almeno fino al raggiungimento della quota ottenuta a seguito dello scavo di splateamento; LAVORI A MISURA - rimozione e smaltimento di parti e frammenti di tubazioni in cemento amianto dismessi depositati nel solaio del sottotetto della manica interna, via Moncrivello interni A-B, che risultino ancora presenti all’inizio dei lavori; - demolizione di pavimenti, relativi sottofondi e rivestimenti interni da eseguirsi nei bagni dove necessiti eseguire interventi di manutenzione dell’impianto idricosanitario; - demolizione pavimenti balconi esterni dove si renda necessaria la sostituzione dell’esistente; - demolizione sottofondi e pavimenti pianerottoli vani scale dove si renda necessaria la sostituzione dell’esistente; - rimozione sanitari dove si renda necessaria la sostituzione all’interno delle unità abitative; - demolizione muri dei cavedi e di confinamento vasche da eseguirsi nei bagni delle unità immobiliari dove si renda necessario eseguire interventi di manutenzione dell’impianto idricosanitario; - rimozione delle porte interne e dei portoncini d’ingresso degli alloggi dove si renda necessaria la sostituzione; SCHEDE TECNICHE: SCH. A02.001 – DEMOLIZIONE DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI SCH. A02.002 – DEMOLIZIONE DI MURATURE SCH. A02.003 – SPICCONATURA DI INTONACO SCH. A02.004 – DEMOLIZIONE COMPLETA DI TETTO IN LEGNO E DELLA COPERTURA IN TEGOLE MARSIGLIESI SCH. A02.005 – TAGLIO A SEZIONE OBBLIGATA DI MURATURE SCH. A02.006 – DEMOLIZIONE E RIMOZIONEPAVIMENTAZIONE CORTILE E ANDRONI CARRAI SCH. A02.007 – RIMOZIONE PARTI DI RETE FOGNARIA A SEGUITO DI SCAVO SCH. A02.008 – RIMOZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO SCH. A02.009 – RIMOZIONE DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO 18 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A04 – CONGLOMERATI CASSERATURE E OPERE IN C.A. Sono previste le seguenti opere in c.a. e conglomerati: LAVORI A CORPO - realizzazione di cordolo perimetrale in c.a. sezione cm. 30x25 sul solaio di sottotetto per consentire l’appoggio della nuova orditura in legno; - realizzazione muro curvilineo in c.a. e relativa fondazione da realizzarsi nel cortile interno a divisione dei civici 3 e 5, come indicato negli elaborati di progetto; - realizzazione nuove rampe scale in c.a. di collegamento tra i cortili dei civici 3 e 5, come indicato negli elaborati di progetto; - realizzazione fondazione dello spessore cm. 15 armata con rete elettrosaldata diametro mm. 6 maglia cm. 15x15 da realizzarsi come sottofondo della nuova pavimentazione del cortile interno, come indicato negli elaborati di progetto; - realizzazione strato di fondazione a ripristino degli scavi eseguiti nel cortile ASL per consentire la posa delle tubazioni rete acque bianche; - massetto in cls alleggerito con argilla espansa dello spessore di cm. 5 armata con rete elettrosaldata diametro mm. 5 maglia cm. 20x20, a protezione isolamento solaio sottotetto. SCHEDE TECNICHE: SCH. A04.001 – CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO PER STRUTTURE DI FONDAZIONE STRUTTURE VERTICALI E IN ELEVAZIONE. SCH. A04.002 – MASSETTO DI FONDAZIONE IN CLS SPESSORE CM. 15 SCH. A04.003 – MASSETTO IN CLS ALLEGGERITO CON ARGILLA ESPANSA SPESSORE CM. 5 A05 – MURATURE Sono previste le seguenti murature: LAVORI A CORPO - Muratura faccia-vista a rivestimento nuovo muro curvilineo in c.a. da realizzarsi nell’area cortile interno; - Rifacimento parte della muratura di confine tra cortile interno ed area verde precedentemente demolita, in mattoni pieni; - Rifacimento parte della muratura di confine tra area verde e marciapiede precedentemente demolita, in mattoni pieni; - Rifacimento muratura di confinamento tubi pluviali su via Moncrivello, in mattoni pieni; LAVORI A MISURA - ripristino muratura all’interno dei bagni qualora demoliti per interventi sugli impianti idrosanitari; - muratura di confinamento canne fumarie in cemento amianto presenti nel sottotetto previo trattamento incapsulante dei manufatti; SCHEDE TECNICHE: 19 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A05.001 – MURATURA IN MATTONI PIENI LAVORATA A FACCIA VISTA SCH. A05.002 – RIPRISTINO DI MURATURE INTERNE IN MATTONI FORATI POSATI DI QUARTO PRECEDENTEMENTE DEMOLITE SCH. A05.003 – RIPRISTINO DI MURATURE ESTERNE IN MATTONI PIENI O SEMIPIENI POSATI DI QUARTO PRECEDENTEMENTE DEMOLITE SCH. A05.004 – MURATURA DI CONFINAMENTO TUBAZIONI IN CEMENTO AMIANTO. A08 – OPERE ACCESSORIE ALLE MURATURE Sono previste le seguenti opere accessorie alle murature: LAVORI A CORPO - Ripristini murari e riquadratura vani a seguito della rimozione dei serramenti esterni, comprendente la profilatura degli spigoli, il rifacimento delle mazzette, le riprese di intonaco e l’eventuale rifinitura dei rivestimenti adiacenti; Realizzazione di bocchette di areazione locali cucine per la messa a norma dell’impianto gas. LAVORI A MISURA - Realizzazione di tracce per incassamento tubi nei bagni dove necessita intervento sull’impianto idraulico ed elettrico e per l’incassamento delle tubazioni degli impianti elettrici e citofonici nei vani scala e parti comuni; Ripristini murari e riquadratura vani a seguito della rimozione di porte interne e portoncini di ingresso alloggi; SCHEDE TECNICHE: SCH. A08.001 – RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI SCH. A08.002 – FORMAZIONE DI BOCCHETTE DI AREAZIONE SCH. A08.003 – FORMAZIONE DI STRACCE IN MURATURE PER INCASSAMENTO TUBI SCH. A08.004 – RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE DI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO A09 - COPERTURE, MANTI IMPERMEABILIZZANTI, ISOLAMENTI TERMOACUSTICI. Sono previste le seguenti opere di coperture, isolamenti ed impermeabilizzazioni : LAVORI A CORPO - realizzazione delle nuove coperture in tegole marsigliesi complete di piccola e grossa orditura, comprendente la fornitura e posa di pannelli sottotegola per migliorare l’isolamento del sottotetto, di tegole sagomate a fermaneve, di ganci fermategole, di rete antivolatile, il tutto come indicato negli elaborati di progetto; - isolamento termoacustico del solaio di sottotetto mediante posa di materassini in polistirene espanso sinterizzato dello spessore di cm. 6; - impermeabilizzazione del muro curvilineo controterra, da realizzarsi nel cortile interno, mediante guaina bituminosa elastoplastomerica, previa applicazione di strato di imprimitura mediante primer bituminoso; - protezione impermeabilizzazione muri controterra, realizzata con guaina bituminosa, mediante pannelli in polistirolo espanso di spessore mm. 30; - impermeabilizzazione muri di testata su area verde da realizzarsi in corrispondenza degli scavi per realizzare i cassonetti dei nuovi marciapiedi, mediante guaina bituminosa elastoplastomerica, previa applicazione di strato di imprimitura mediante primer bituminoso; LAVORI A MISURA 20 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - Impermeabilizzazione balconi mediante stesa a pennello di due passate di malta cementizia bicomponente. SCHEDE TECNICHE: SCH. A09.001 – COPERTURA A TEGOLE PIANE SU ORDITURA IN LEGNO SCH. A09.002– IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE GUAINA BITUMINOSA ELASTOPLASTOMERICA ARMATA SCH. A09.003 – IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE STESA DI MALTA CEMENTIZIA BICOMPONENTE SCH. A09.004 – ISOLAMENTO TERMICO DI SUPERFICI ORIZZONTALI MEDIANTE LASTRE DI POLISTIRENE ESPANSO SINTERIZZATO SP. MM. 60 SCH. A09.005 – PROTEZIONE IMPERMEABILIZZAZIONE MURI CONTROTERRA MEDIANTE PANNELLI IN POLISTIROLO ESPANSO SP. MM. 30. A10 - INTONACI E CORNICI Sono previsti i seguenti intonaci e rinzaffi: LAVORI A CORPO - rinzaffo per esterni con malta di cemento da realizzarsi in corrispondenza di tutte le superfici esterne precedentemente spicconate: del paramento esterno muratura perimetrale con il ripristino e riproduzione delle cornici, lesene e bugnature originarie, degli androni carrai, delle pareti e soffitti dei vani scale, della muratura di confine con l’area verde adiacente, sia nel cortile interno e sia su lato strada, il tutto come come indicato negli elaborati di progetto; - intonaco per esterni con malta di cemento, da realizzarsi in corrispondenza di tutte le superfici precedentemente rinzaffate, facciate esterne ed interne, intradossi e frontalini balconi e cornicioni, come indicato negli elaborati di progetto; - risanamento e consolidamento frontalini balconi e cornicioni in c.a. da realizzarsi su tutte le superfici particolarmente degradate dei balconi, del cornicione marcapiano e del cornicione di gronda di entrambi gli edifici; - sagomatura (tiratura) dei cornicioni da realizzarsi sulle parti di superfici particolarmente degradate dei cornicioni marcapiano e di gronda mediante l’applicazione di malta di cemento ; - ripristino e risagomatura delle velette laterali dei rampanti scale da realizzarsi su tutte le superfici da spicconare a seguito del particolare stato di degrado mediante l’uso di malta di calce idraulica macinata; - applicazione di rivestimento colorato per la protezione e decorazione di superfici murarie interne ed esterne, da realizzarsi sulle pareti laterali dei vani scala dei due fabbricati. LAVORI A MISURA - rinzaffo per interni con malta di calce idraulica macinata da realizzarsi in corrispondenza delle superfici dei bagni precedentemente spicconate ove necessario; - Intonaco per interni con malta di calce idraulica, da realizzarsi in corrispondenza delle superfici dei bagni precedentemente spicconate ove necessario; SCHEDE TECNICHE: SCH. A10.001 - RINZAFFO PER INTERNI IN MALTA DI CALCE IDRAULICA MACINATA SCH. A10.002 – INTONACO PER INTERNI IN MALTA DI GRASSELLO DOLCE SCH. A10.003 - RINZAFFO PER ESTERNI IN MALTA DI CALCE IDRAULICA E CEMENTO SCH. A10.004 - INTONACO PER ESTERNI IN MALTA DI CEMENTO SCH. A10.005 - RISANAMENTO E CONSOLIDAMENTO FRONTALINI ED INTRADOSSI BALCONI E CORNICIONI SCH. A10.006 – RISAGOMATURA DI CORNICIONI E VELETTE RAMPE SCALE L’Impresa 21 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A11 - SOTTOFONDI E VESPAI Sono previsti i seguenti sottofondi: LAVORI A CORPO - sottofondo in ghiaia naturale e sabbia (misto granulare) di spessore cm. 20, da realizzarsi in corrispondenza della nuova pavimentazione cortile interno tra i due fabbricati, per il ripristino della pavimentazione bituminosa nel cortile ASL con ingresso da via Ghedini e per la realizzazione dei nuovi marciapiedi su area verde, come indicato negli elaborati di progetto; LAVORI A MISURA - sottofondo in cls di spessore cm. 10, da realizzarsi in corrispondenza della nuova pavimentazione dei bagni e dei vani scala dove si renda necessaria la demolizione degli esistenti; SCHEDE TECNICHE: SCH. A11.001 - SOTTOFONDO IN GHIAIA NATURALE E SABBIA SCH. A11.002 - SOTTOFONDO IN CLS SP. CM. 10 A12 - PAVIMENTI E RIVESTIMENTI Sono previsti i seguenti pavimenti e rivestimenti: LAVORI A MISURA - rivestimento interno in piastrelle di ceramica smaltata 20x20 cm., da realizzarsi nei bagni delle unità abitative, dove si renda necessario il rifacimento dell’impianto idrico-sanitario; Altezza rivestimento bagni = cm. 180 - pavimenti interni in piastrelle di gres fine porcellanato di cm. 20x20 o 30x30 da realizzarsi nei bagni delle unità abitative, dove si renda necessario il rifacimento dell’impianto idrico-sanitario; - pavimenti interni in piastrelle di gres fine porcellanato di cm. 20x20 o 30x30 da realizzarsi in corrispondenza degli androni e pianerottoli vani scala, dove necessiti il rifacimento della pavimentazione esistente; - pavimenti esterni in piastrelle di gres fine porcellanato di cm. 10x20 da realizzarsi in corrispondenza dei balconi ove necessiti il rifacimento della pavimentazione esitente a seguito della rimozione delle ringhiere o sui balcono non pavimentati; - zoccolino battiscopa in gres fine porcellanato da realizzarsi in corrispondenza dei balconi ove necessiti il rifacimento della pavimentazione esitente a seguito della rimozione delle ringhiere o sui balconi non pavimentati; SCHEDE TECNICHE: SCH. A12.001 - ZOCCOLINO BATTISCOPA IN GRES CERAMICO FINE PORCELLANATO SCH. A12.002 - PAVIMENTI PER INTERNI ED ESTERNI IN PIASTRELLE DI GRES CERAMICO FINE PORCELLANATO SCH. A12.003 - RIVESTIMENTO INTERNO IN PIASTRELLE DI GRES CERAMICO SMALTATO. A13 - LAVORAZIONI DI MARMI E PIETRE IN OPERA - OPERE IN MARMO E PIETRA Sono previste le seguenti opere in pietra: 22 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ LAVORI A CORPO - copertine, in lastre di pietra di Luserna fiammata o spazzolata, di spessore cm. 5, da realizzarsi a copertura e protezione dei pilastri e della muratura di confine tra marciapiede ed area verde lato via Moncrivello; - copertina, in lastre di pietra di Luserna fiammata o spazzolata, di spessore cm. 5, da realizzarsi a copertura e protezione del muro curvilineo di divisione al piano cortile tra i civici 3 e 5; - gradini esterni in gneis da realizzarsi su nuove rampe di passaggio al piano cortile tra i civici 3 e 5; - soglie in lastre di pietra di Luserna fiammata o spazzolata, di spessore cm. 3, da realizzarsi in corrispondenza dei portoncini di ingresso alle scale LAVORI A MISURA - copertine in lastre di serizzo antigorio, di spessore cm. 2, da realizzarsi in corrispondenza del perimetro delle nuove pavimentazioni dei balconi, dove necessiti il rifacimento della pavimentazione esitente a seguito della rimozione delle ringhiere o dove la pavimentazione non sia presente; - soglie in serizzo antigorio da realizzarsi in corrispondenza delle portefinestre delle unità abitative dove necessiti il rifacimento della pavimentazione esitente a seguito della rimozione delle ringhiere o dove la pavimentazione non sia presente; - davanzali in granito rosa beta dove sia necessaria la sostituzione degli esistenti a seguito della sostituzione delle finestre; LAVORAZIONE DELLE PIETRE - e' prevista la formazione di gocciolatoio in corrispondenza di tutte le copertine sporgenti dal filo finito della muratura ed ovunque indicato negli elaborati di progetto; - è prevista la bisellatura con leggero arrotondamento degli spigoli in corrispondenza di tutte le coste a vista delle lastre in pietra e marmo (bordo superiore ed inferiore copertine di spessore cm. 2 e 3; bordo inferiore copertine di spessore cm. 5; bordo superiore soglie; bordo superiore ed inferiore davanzali interni, ed ovunque indicato negli elaborati di progetto; - è prevista la lavorazione fiammata o spazzolata su pietra di Luserna in corrispondenza di tutte le superfici a vista (piani e coste) copertine, zoccolature, pavimenti, ed ovunque indicato negli elaborati di progetto; - è previsto lo smusso degli spigoli, della larghezza di cm. 1, da realizzarsi in corrispondenza del bordo superiore di tutte le coste a vista delle lastre in pietra di sp. cm. 5 (copertine sporgenti dal filo della muratura); - è prevista la levigatura e lucidatura a piombo delle superfici a vista per pietre e marmi, da realizzarsi in corrispondenza della superficie a vista dei davanzali interni; - è prevista la levigatura delle superfici in vista per pietre e marmi, da realizzarsi in corrispondenza della superficie a vista delle copertine perimetrali pavimenti balconi e delle soglie di ingresso; SCHEDE TECNICHE: SCH. A13.001 - COPERTINE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA O SPAZZOLATA SPESSORE CM. 5 SCH. A13.002 – COPERTINE IN SERIZZO ANTIGORIO SPESSORE CM. 2 SCH. A13.003 – SOGLIE PER PORTE-FINESTRE IN SERIZZO ANTIGORIO SPESSORE CM. 3 SCH. A13.004 – SOGLIE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA O SPAZZOLATA SPESS. CM. 3 SCH. A13.005 – DAVANZALI INTERNI IN GRANITO ROSA BETA DI SPESSORE CM. 3 SCH. A13.006 – LAVORAZIONI SULLE PIETRE E MARMI 23 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A15 - OPERE DA VETRAIO Sono previste le seguenti opere in vetro: LAVORI A CORPO - in tutti i serramenti esterni (finestre e portefinestre) delle unità abitative, ed ovunque indicato negli elaborati di progetto, sono previste vetrate del tipo vetrocamera termo-acustiche formate da due lastre di cristallo sp. mm. 4 e intercapedine sp. mm. 12; - in corrispondenza dei portoncini di ingresso ai vani scala sono previste vetrate antisfondamento formate da vetro stratificato trasparente e/o colorato. Come indicato negli elaborati grafici, di spessore mm. 4+4; - in corrispondenza dei serramenti del vano scala, a tutti i piani sono previste vetrate antisfondamento formate da vetro stratificato trasparente e/o colorato. Come indicato negli elaborati grafici, di spessore mm. 3+3; - in corrispondenza dei lucernari in copertura sono previste vetrate antisfondamento dello spessore mm. 3+3 LAVORI A MISURA - nelle porte interne delle unità abitative, che necessitano di sostituzione, sono previste specchiature vetrate con vetri stampati trasparenti o colorati di sp. mm. 5; SCHEDE TECNICHE: SCH. A15.001 - VETRATE VETROCAMERA mm. 4+12+4 SCH. A15.002 – VETRATE ANTISFONDAMENTO mm. 3+0.76+3 SCH. A15.003 – VETRATE ANTISFONDAMENTO mm. 4+0.76+4 SCH. A15.004 – VETRI STAMPATI mm. 5 A17 - OPERE DA FALEGNAME Sono previste le seguenti opere da falegname: LAVORI A CORPO - serramenti esterni, di forma rettangolare a due battenti, in legno Larice d’America con verniciatura trasparente su fondo di protettivo colorato, da prevedersi in sostituzione di tutte le finestre e portefinestre delle unita' abitative, ad accezione delle finestre dei bagni, come indicato negli elaborati di progetto. Sigle serramenti : PF1, PF2, F1, F2; - serramenti esterni, con apertura a bilico ad un battente, in legno Larice d’America con verniciatura trasparente su fondo di protettivo colorato, da prevedersi in corrispondenza delle finestre dei bagni, a tutti i piani, come indicato negli elaborati di progetto. Sigla serramento : F3; - persiane alla piemontese, di forma rettangolare a due battenti, in legno Larice d’America con verniciatura trasparente su fondo di protettivo colorato, da prevedersi in corrispondenza dei serramenti esterni di tutte le camere da letto al piano, ad esclusione dei serramenti F1 (su facciate esterne piano rialzato) dotate di scuri. - saranno altresì dotate di persiane i serramenti PF2 al piano rialzato su corte dei tre alloggi gestiti dal servizio assistenza; - scuri interni in legno Larice d’America, con verniciatura trasparente su fondo di protettivo colorato, da prevedersi in corrispondenza dei serramenti esterni al P.T. (1° fuori terra) lato via Moncrivello e cortile ASL ed a tutti i piani verso il cortile interno con esclusione dei serramenti per i quali è prevista la realizzazione delle persiane, come indicato negli elaborati di progetto. 24 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - restauro dei portoni carrai esterni, ingressi da via Moncrivello 3 e 5, con ripristino completo delle parti lesionate e della funzionalità, applicazione nuova serratura elettrica con comando a distanza più sblocco meccanico, applicazione pomi e maniglie e ferramenta necessaria per il corretto funzionamento; - revisione delle porte di accesso scale cantine al piano terra con ripristino completo delle parti lesionate e della funzionalità; - serramenti esterni per porte-vetrate, in legno Noce d’Africa verniciati con protettivo colorato e finitura trasparente, da prevedersi in corrispondenza degli ingressi ai nuclei scala al piano terreno (1° f.t.); come indicato negli elaborati di progetto. - controtelaio in legno di Abete da prevedersi in corrispondenza di tutti i serramenti in legno esterni; LAVORI A MISURA - serramenti interni ad un'anta a battente, a specchiatura piena o vetrata, con telaio in legno listellare o lamellare essenza Larice del Tirolo e pannelli pieni in legno tamburato, impiallacciatura con sfogliati di Larice, da prevedersi in corrispondenza di tutte le porte interne delle unita' abitative, a tutti i piani, dove ancora non sostituite; Sigle serramenti : P1, P2; - portoncini di ingresso alle unita' immobiliari, di tipo blindato ad un'anta a battente, a struttura metallica, rivestita con pannelli in fibra di legno impiallacciati essenza Noce o Rovere da prevedersi dove non ancora sostituiti; - controtelaio in legno di Abete da prevedersi in corrispondenza di tutti i serramenti in legno interni che saranno sostituiti. SCHEDE TECNICHE: SCH. A17.001 - SCURI INTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA SCH. A17.002 - SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO TRASPARENTE, PER FINESTRE E PORTE-FINESTRE SCH. A17.003 - SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO TRASPARENTE, CON APERTURA A BILICO PER FINESTRE E PORTE-FINESTRE SCH. A17.004 - PERSIANE ALLA PIEMONTESE IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO TRASPARENTE, PER FINESTRE E PORTE-FINESTRE SCH. A17.005 - PORTONI ESTERNI IN LEGNO NOCE D’AFRICA VERNICIATO TRASPARENTE, A PANNELLI VETRATI, PER INGRESSO EDIFICI SCH. A17.006 – RESTAURO E REVISIONE COMPLETA DI PORTONI ESTERNI IN LEGNO SCH. A17.007 – REVISIONE COMPLETA DI PORTE INTERNE IN LEGNO SCH. A17.008 - PORTE INTERNE A SPECCHIATURA PIENA O VETRATA IN LARICE DEL TIROLO AD UN'ANTA A BATTENTE SCH. A17.009 - PORTONCINI BLINDATI DI INGRESSO ALLOGGI SCH. A17.010 – CONTROTELAIO IN LEGNO D’ABETE A18 - OPERE DA FABBRO Sono previste le seguenti opere da fabbro: LAVORI A CORPO - parapetti di protezione balconi esterni realizzati con profilati di acciaio pieni quadri, piatti e scatolati saldati tra loro e verniciati a smalto, da realizzarsi in corrispondenza dei balconi a tutti i piani fuori terra su via Moncrivello ed interno cortili, del peso dimensioni e disegno come indicato negli elaborati di progetto; - adeguamento altezza e riparazioni ringhiera in monta di scale realizzata con profilati di acciaio pieni quadri, piatti e scatolati, saldati tra loro e verniciati a smalto, da realizzarsi in corrispondenza di tutti i piani delle scale interne di distribuzione alloggi come indicato negli elaborati di progetto; - nuovo cancello, con cancellate laterali, di ingresso pedonale all’area verde da marciapiede su via Moncrivello, ad un anta di dimensioni m. 1.40x2.20; realizzato con profilati di acciaio pieni, quadri e piatti saldati tra loro e verniciati a smalto; Sigla serramento : CP1 L’Impresa 25 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - parapetti di protezione in corrispondenza del muro curvilineo realizzati con profilati di acciaio pieni quadri, piatti e scatolati saldati tra loro e verniciati a smalto, del peso dimensioni e disegno come indicato negli elaborati di progetto; - ringhiere di servizio alle scale di passaggio tra i cortili dei civici 3 e 5 realizzati con profilati di acciaio pieni quadri, piatti e scatolati saldati tra loro e verniciati a smalto, del peso dimensioni e disegno come indicato negli elaborati di progetto; - ralizzazione nuove finestre vetrate vani scale da realizzarsi con profilati di acciaio pieni quadri, piatti e scatolati saldati tra loro e verniciati a smalto, del peso dimensioni e disegno come indicato negli elaborati di progetto; Sigla serramento : V1 – V2 – V3 - grate metalliche a protezione finestre bagni al piano terra cortile interno; - ripristino della cancellata di separazione tra cortile interno ed area verde per la parte rimossa al fine di consentire la movimentazione dei materiali dall’area di cantiere nel corso dei lavori; - fornitura e posa di lucernario con telaio in profilati di lega di alluminio, apertura a compasso e vetro antisfondamento, da posizionarsi si ogni copertura per consentire l’accesso ai tetti; - realizzazione di scala metallica in profilati tubolari di acciaio da prevedersi nei sottotetti delle due maniche per consentire l’accesso, attraverso il lucernario, alla copertura; - scala retrattile a soffitto, in acciaio; da prevedersi in corrispondenza delle botole di accesso dai vani scala ai sottotetti, come indicato negli elaborati di progetto; - rete elettrosaldata in acciaio Feb44 del diametro mm. 6 e maglia cm. 15x15, da prevedersi in corrispondenza del sottofondo di fondazione del pavimento cortile; - rete elettrosaldata in acciaio Feb44 del diametro mm. 5 e maglia cm. 20x20, da prevedersi in corrispondenza della cappa protettiva dell’ isolamento del solaio di sottotetto; - cavo di ancoraggio di sicurezza orizzontale flessibile per la manutenzione delle falde di copertura, completa di cavo in acciaio, assorbitore di energia, paletti intermedi e di estremità ancoratI alla trave di colmo, flange, piastre, morsetti, tenditori in acciaio zincato di tipo pesante, ecc., come indicato negli elaborati di progetto; - molla a pressione per chiusura automatica delle porte da prevedersi in corrispondenza di tutti i portoni di ingresso nuclei scala fabbricato e dei portoni carrai; SCHEDE TECNICHE: SCH. A18.001 – PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU VIA IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO SCH. A18.002 – PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU CORTE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO SCH. A18.003 – PARAPETTI DI PROTEZIONE SEDUTA CURVILINEA IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO SCH. A18.004 – RINGHIERA SCALE ESTERNE IN PROFILO TUBOLERE DI ACCIAIO VERNICIATO SCH. A18.005 – ADEGUAMENTO ALTEZZA E RIPARAZIONI RINGHIERA IN MONTA DI SCALE SCH. A18.006 – CANCELLO DI INGRESSO PEDONALE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO DI LUCE = M. 1,40 (CP1) SCH. A18.007 – GRATE DI PROTEZIONE APERTURE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO SCH. A18.008 - SERRAMENTI VETRATI PER FINESTRE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO, CON APERTURA A WASISTAS. SCH. A18.009 – LUCERNARI PER COPERTURA CON TELAIO IN LEGNO E VETRO ANTISFONDAMENTO SCH. A18.010 – SCALA RETRATTILE A SOFFITTO IN ACCIAIO SCH. A18.011 – SCALA METALLICA IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO SCH. A18.012 – RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO DIAMETRO 6 CM. 15X15 SCH. A18.013 – RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO DIAMETRO 5 CM. 20X20 SCH. A18.014 – CAVO DI ANCORAGGIO DI SICUREZZA SCH. A18.015 – SISTEMA DI RINVIO ANTA PORTA 26 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A19 - OPERE DA LATTONIERE IDRAULICO Sono previste le seguenti opere da lattoniere idraulico : LAVORI A CORPO - canali di gronda, copertine, faldali e converse in lamiera di rame 6/10 mm., da realizzarsi in corrispondenza di tutte le coperture, nelle zone di compluvio, di attacco con superfici verticali (pareti fabbricato adiacente), di chiusura laterale falde; del perimetro dei camini; ed ovunque necessario per il completamento delle coperture ed indicato negli elaborati di progetto. - gambali in ghisa catramata per l’inserimento ed a protezione dei pluviali di scarico acque bianche all’interno dei cortili. - Gambali in polivinile a murare per l’inserimento dei pluviali di scarico acque bianche lungo il marciapiede di via Moncrivello. - - LAVORI A MISURA Nelle unità abitative sono previsti interventi di ripristino e risanamento degli impianti idrico sanitari all’interno dei bagni qualora all’atto dell’esecuzione delle lavorazioni sulle murature dei vani scala adiacenti si riscontri presenza di perdite attive degli impianti stessi. All’interno dei bagni pertanto potranno essere eseguiti interventi di semplice riparazione ovvero di ripristino totale degli impianti. SCHEDE TECNICHE SCH. A19.001 – CANALI DI GRONDA, COPERTINE, FALDALI E CONVERSE IN LAMIERA DI RAME SCH. A19.002 – GAMBALI IN GHISA PER SCARICO ACQUE BIANCHE SCH. A19.003 – GAMBALI IN POLIVINILE A MURARE PER SCARICO ACQUE BIANCHE SCH. A19.004 – IMPIANTI IDRICO SANITARI A20 - OPERE DA DECORATORE Sono previste le seguenti opere da decoratore: LAVORI A CORPO - raschiatura, lavatura, stuccatura di tutte le parti comuni del fabbricato (pareti verticali interne ed esterne, soffitti e rampe dei vani scala), da eseguirsi sulle superfici di cui non siano stati ripristinati gli intonaci particolarmente ammalorati ed in fase di distacco; - rivestimento a base di silicati di potassio, compreso una passata di primer di fondo, da realizzarsi in corrispondenza di tutte le superfici esterne intonacate, facciate, androni carrai, cornicioni, intradosso e frontalini balconi, rilievi ed ovunque indicato negli elaborati di progetto; - tinteggiatura dei soffitti e delle rampe dei vani scala con applicazione di idropittura per esterni e vani scala; - spazzolatura a fondo e spolveratura delle superfici metalliche di manufatti esterni esistenti da conservare da realizzarsi sulle cancellate di confine con l’area verde, sulle inferriate a protezione delle finestre cantine ed ovunque indicato negli elaborati di progetto; - spazzolatura a fondo e spolveratura delle superfici metalliche di manufatti interni esistenti da conservare da realizzarsi sulle ringhiere in monta di scale ed ovunque indicato negli elaborati di progetto; - trattamento protettivo antiruggine delle superfici metalliche di manufatti interni ed esterni esistenti da conservare da realizzarsi su tutti i manufatti precedentemente spazzolati; - verniciatura con smalto su superfici metalliche di manufatti esterni da realizzarsi in corrispondenza di tutte le superfici in ferro, esterne e nei vani scala (ad eccezione di quelle zincate), ed ovunque indicato negli elaborati di progetto; 27 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - verniciatura di manufatti esterni in legno, mediante impregnante protettivo colorato e successiva finitura trasparente; da realizzarsi in corrispondenza di tutti i serramenti esterni in legno a tutti i piani dei fabbricati; ed ovunque indicato negli elaborati di progetto; LAVORI A MISURA - tinteggiatura mediante idroppitura murale traspirante per interni previa scartavetratura, pulizia, stuccatura e passata di primer fissativo da realizzarsi sulle pareti interne dei bagni dove risulti necessario ripristinare la muratura a seguito degli interventi sull’impianto idricosanitario; - verniciatura di manufatti interni in legno, mediante impregnante protettivo e successiva finitura trasparente o laccata, da realizzarsi sulle porte interne in legno da sostituire; - trattamento incapsulante di tubi in cemento amianto presenti nel sottotetto del fabbricato su via Moncrivello, mediante prodotto impregnante dato a spruzzo. SCHEDE TECNICHE: SCH. A20.001 – PITTURA MURALE PER INTERNI SCH. A20.002 – PITTURA MURALE PER ESTERNI A BASE DI SILICATI DI POTASSIO SCH. A20.003 – IDROPITTURA MINERALE PER ESTERNI E VANI SCALA SCH. A20.004 – VERNICIATURA CON SMALTO SU SUPERFICI METALLICHE SCH. A20.005 – VERNICIATURA DI MANUFATTI INTERNI ED ESTERNI IN LEGNO CON IMPREGNANTE PROTETTIVO COLORATO E FINITURA TRASPARENTE SCH. A20.006 – TRATTAMENTO INCAPSULANTE DI MATERIALI IN CEMENTO AMIANTO A23 - MARCIAPIEDI, BANCHINE, PAVIMENTAZIONI DI CORTILI Sono previste le seguenti opere: LAVORI A CORPO - realizzazione di nuova pavimentazione del cortile interno ai due fabbricati in marmette autobloccanti su massetto di fondazione in cls armato con rete elettrosaldata, con disegno eseguito secondo le indicazioni della D.L. e come indicato negli elaborati progettuali; - realizzazione di lastricato perimetrale alla pavimentazione cortile mediante la posa di lastre in pietra di Luserna fiammata dello spessore di cm. 10-12 su massetto di fondazione in cls armato con rete elettrosaldata, come indicato negli elaborati di progetto; - realizzazione di decoro circolare in pietra di Luserna fiammata spessore cm. 6 da realizzarsi in corrispondenza dell’aiuola cortile interno, come da disegni allegati; - zoccolo perimetrale in pietra di Luserna spessore cm. 2 da realizzarsi lungo le pareti del cortile interno; - gradini in cordoni di gneis da posizionarsi sulle nuove rampe di collegamento tra i due differenti piani del cortile interno; - realizzazione nuova pavimentazione androni carrai e rivestimento dei relativi marciapiedi rialzati mediante lastre e piastrelle in pietra di Luserna fiammate dello spessore di cm. 2 come indicato negli elaborati di progetto; - marciapiedi rialzati laterali da realizzarsi lungo le testate dei due fabbricati all’interno dell’area verde adiacente con finitura superficiale in battuto di cemento e cordoli di delimitazione perimetrali in cls. SCHEDE TECNICHE: SCH. A23.001 – PAVIMENTAZIONE IN MARMETTE AUTOBLOCCANTI IN CLS, SU SOLETTA SCH. A23.002 – PAVIMENTAZIONE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA SPESSORE CM. 10-12 28 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A23.003 - ELEMENTI CIRCOLARI DECORATIVI IN PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO SPESSORE CM. 6 SCH. A13.004 - ZOCCOLO PERIMETRALE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA - SPESSORE CM. 2 SCH. A23.005 – PAVIMENTO-RIVESTIMENTO IN PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA SPESSORE CM. 2 SCH. A13.006 – PAVIMENTI IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA, CM. 30X30 e CM. 50X50 SP. CM. 3 SCH. A13.007 – GRADINI PER SCALE ESTERNE IN CORDONI DI GNEIS LARG. CM. 30 ALTEZZA CM. 25 SCH. A13.008 – FORMAZIONE DI FONDAZIONE PER MARCIAPIEDE RIALZATO O PER RIPRISTINO DI TRATTO DELLO STESSO SCH. A13.009– FORMAZIONE DI PAVIMENTO PER MARCIAPIEDE TIPO ASFALTO COLATO SCH. A13.010 –CORDOLI PREFABBRICATI IN CLS ARMATO E VIBRATO SCH. A13.011 – PAVIMENTO IN BATTUTO DI CEMENTO SU MASSETTO IN CLS ARMATO SCH. A13.012 – TAPPETO DI CALCESTRUZZO BITUMINOSO PER RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI BITUMINOSE A26 – OPERE IDRALICHE – FOGNATURE, CANALI E SIMILI Sono previste le seguenti opere fognarie: LAVORI A CORPO - fornitura e posa di pozzetti di raccolta ispezionabili a piè di gronda su strada ed interno cortili come indicato negli elaborati di progetto; - realizzazione di nuova rete di smaltimento acque bianche con tubazioni in pvc rigido di diametro cm. 12,5 – cm. 16 – cm. 20 come indicato negli elaborati di progetto; - fornitura e posa di pozzetti di ispezione e di raccolta per caditoie stradali da realizzarsi all’interno dei cortili, come indicato negli elaborati di progetto; - allaccio alla rete di smaltimento acque bianche esistente mediante pozzetti di ispezione e di raccordo da realizzarsi nell’area verde adiacente e su marciapiede di via Moncrivello, come indicato negli elaborati di progetto; SCHEDE TECNICHE: SCH. A26.001 – POZZETTI DI ISPEZIONE A PIE’ DI GRONDA COMPLETO DI CHIUSINO IN GHISA SCH. A26.002 – RETE DI SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE SCH. A26.003 – POZZETTI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE COMPLETI DI CHIUSINO O CADITOIA IN GHISA CARRABILE A27- OPERE DA GIARDINIERE Sono previste le seguenti opere da giardiniere: LAVORI A CORPO - fornitura e piantumazione di alberature: Prunus Pissardi Nigra aventi circonferenza del tronco pari a cm. 2025 e altezza da terra del palco di rami inferiore pari a cm. 250; da prevedersi in corrispondenza dell’area verde, in quantità come indicato negli elaborati di progetto; SCHEDE TECNICHE: SCH. A27.001 – ALBERATURE : PRUNUS PISSARDI P.P. NIGRA A28- OPERE VARIE Sono previste le seguenti opere varie: LAVORI A CORPO 29 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - fornitura e posa di casellario postale ad 8 scomparti, divisori in acciaio, portine e rivestimento frontale in alluminio, da realizzarsi negli androncini di ingresso dei vani scala. SCHEDE TECNICHE: SCH. A28.001 – CASELLARIO POSTALE A41- NOLI E TRASPORTI Sono previsti i seguenti noli e trasporti: - il nolo di tutti i ponteggi, piani di lavoro e mezzi d’opera necessari alla realizzazione dell’opera. Il trasporto presso le discariche autorizzate di tutti i materiali di risulta derivanti da scavi o demolizioni da realizzarsi per l’esecuzione delle opere previste in progetto; Il carico e trasporto presso le discariche autorizzate delle macerie presenti nei solai dei sottotetti dei due fabbricati. Il trasporto presso i magazzini comunali di tutti i materiali recuperati che, ad insindacabile giudizio della D.L., la Città decida di voler conservare. SCHEDE TECNICHE: SCH. A41.001 – NOLO PONTEGGI 5.2 – IMPIANTI TECNOLOGICI Le scelte progettuali effettuate per gli impianti tecnologici tengono conto delle condizioni generali dei fabbricati, per i quali è prevista la necessaria manutenzione ordinaria, e sono rivolte ad un miglioramento delle funzionalità complessive ed al ripristino delle parti impiantistiche obsolete. In particolare gli interventi sugli impianti idrico-sanitari sono previsti solo nel caso in cui al momento dell’esecuzione delle opere in progetti risultasse necessario provvedere a sanare le eventuali perdite che si fossero generate e che non consentissero la corretta esecuzione delle opere connesse. Sono previsti i seguenti interventi impiantistici : - ripristino di impianti idricosanitari - ripristino di impianti elettrici interni. - realizzazione nuovo impianto di illuminazione esterno, cortile ed androni carrai e parti comuni delle cantine, vani scala e sottotetti; - realizzazione nuovo impianto citofonico - realizzazione nuovo impianto tv terrestre-satellitare centralizzato. IMPIANTI ELETTRICO-TV-CITOFONICO Per le specifiche tecniche e di prestazione degli impianti elettrici ed assimilabili sopracitati si rimanda ai capitolati ed agli elaborati di progetto relativi agli stessi. IMPIANTO IDRICOSANITARIO Gli interventi principali relativi all’impianto idricosanitario prevedono, dove necessario, la realizzazione delle opere di seguito elencate: - Ripristino e/o rifacimento parti di impianti interni di carico e scarico; - Reti interne di adduzione acqua potabile, calda e fredda, dalle colonne di carico agli apparecchi sanitari; - Reti interne di scarico acque nere dagli apparecchi sanitari alle colonne di scarico esistenti; - Sostituzione parziale o completa di apparecchi sanitari. SCHEDE TECNICHE: SCH. A19.004 – IMPIANTI IDRICOSANITARI 30 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 31 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ ARTICOLO 6 - SCHEDE TECNICHE Le opere previste in progetto sono state articolate per schede tecniche di categorie di lavoro. Le schede tecniche contengono i riferimenti che individuano i materiali previsti, le modalità di esecuzione dei lavori, i requisiti e le specifiche di prestazione e le certificazioni richieste delle opere previste in progetto. Tutti i materiali utilizzati dovranno essere conformi alle relative norme UNI e/o alle norme tecniche di riferimento vigenti al momento dell’esecuzione dei lavori. 32 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A01 - SCAVI E REINTERRI SCH.A01.001 – SCAVI IN GENERE DESCRIZIONE: SCAVI IN GENERE Nella esecuzione degli scavi dovranno osservarsi le migliori regole d’arte in correlazione alla natura ed alle condizioni dei terreni che si incontreranno. Gli scavi occorrenti per la realizzazione di qualsiasi opera, a mano o con mezzo meccanico, saranno eseguiti secondo i disegni di progetto e le particolari prescrizioni che potrà dare la Direzione Lavori in sede esecutiva. L'Impresa dovrà procedere con la massima cautela e regolarità in modo da prevenire ed impedire scoscendimenti e franamenti restando ugualmente, oltre che responsabile di eventuali danni a persone ed opere, anche obbligata alla rimozione delle materie franate; pertanto l’assuntore dovrà di sua iniziativa prendere tutte le misure necessarie e provvedere a sbadacchiature e puntellamenti secondo i dispositivi migliori. In caso di difformità tra le misurazioni plano-altimetriche previste nei disegni progettuali e lo stato reale e necessario valutabile all’atto dei lavori, semprechè non vi sia stravolgimento dell’impostazione progettuale, varrà la condizione che l’opera a corpo comprende tutti gli scavi necessari per la realizzazione delle opere previste in progetto: l’Impresa perciò non avrà diritto ad alcun compenso per i maggiori volumi di scavo, ma anzi sarà tenuta ad eseguire a propria cura e spese tutte quelle maggiori opere che si rendessero di conseguenza necessarie. L'Impresa dovrà eseguire i movimenti di materie con mezzi meccanici e di mano d'opera adeguati. Inoltre dovrà immediatamente provvedere ad aprire le cunette ed i fossi occorrenti e comunque evitare che eventuali acque superficiali si riversino negli scavi, mantenendo all'occorrenza dei canali fugatori. Le materie provenienti dagli scavi dovranno essere sottoposte a cernita; le materie che non fossero utilizzabili, o che a giudizio della Direzione Lavori non fossero ritenute idonee per un loro riutilizzo, dovranno essere portate a rifiuto, alle pubbliche discariche o su aree che l'Impresa dovrà procurare a sua cura e spese, evitando, in questo caso, che le materie depositate arrechino danno ai lavori od alle proprietà, provochino frane od ostacolino il libero deflusso delle acque. Qualora le materie provenienti dagli scavi dovessero essere utilizzate in tempo differito per riempimenti o reinterri, esse saranno depositate nei pressi degli scavi, o nell'ambito del cantiere ed, in ogni caso, in luogo tale che non possano causare danni o provocare intralci al traffico. Nella esecuzione degli scavi dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti e protezioni antinfortunistiche conformi alle normative vigenti in materia. Gli scavi dovranno, quando occorra, essere solidamente puntellati e sbadacchiati con robuste armature in modo da assicurare contro ogni pericolo gli operai, ed impedire ogni slittamento di materie durante l'esecuzione tanto degli scavi che delle opere in essi realizzate. L'appaltatore e' responsabile dei danni alle persone, alle proprietà pubbliche e private ed ai lavori, che potessero accadere per la mancanza od insufficienza di tali puntellamenti e sbadacchiature, alle quali egli deve provvedere di propria iniziativa, adottando anche tutte le altre precauzioni riconosciute necessarie, senza rifiutarsi per nessun pretesto di ottemperare alle prescrizioni che al riguardo gli venissero impartite dalla Direzione dei Lavori. Il legname impiegato a tale scopo, semprechè non si tratti di armature formanti parte integrante dell’opera, da restare quindi sul posto in proprietà dell’amministrazione, resterà di proprietà dell’impresa, che potrà perciò recuperarlo ad opera compiuta. Nessun compenso aggiuntivo spetta all’impresa se, per qualsiasi ragione, tale recupero possa risultare soltanto parziale o totalmente negativo. Lo scavo deve essere condotto in presenza di materie di qualsiasi natura e consistenza, asciutte, bagnate o melmose, compresi i conglomerati naturali, i trovanti rocciosi nonché i resti di murature con la sola esclusione delle rocce da mina, senza che vi sia possibilità per l’appaltatore di richiedere compensi aggiuntivi. Nessun maggiore compenso verrà riconosciuto alla Ditta Appaltatrice per maggiore profondità di scavo necessario oltre al previsto, per presenza di acqua o di altre sostanze liquide o semiliquide, o per strati melmosi, sabbiosi, umidi, di puddinga o di macigno, o per l’esistenza palese o celata nel terreno di vecchie murature di fondazione, riempimenti con macerie, oppure di vani vuoti o comunque di antichi serbatoi, canali, fognature, tubazioni, per le quali si rendessero necessarie demolizioni o riempimenti. Gli scavi ed i riporti eseguiti in più di quanto corrisponde al tracciamento ed alle sagome fissate dalla direzione lavori, non saranno conteggiati ed anzi l’impresa avrà l’obbligo di riparare a sue spese gli errori commessi. 33 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Sarà carico della Ditta Appaltatrice l’onere di tutti gli scavi e riporti di terra della qualità e quantità occorrente per rispettare le quote finite di progetto. Gli eventuali sbadacchiamenti e l’eventuale armatura anche se persa, non daranno diritto ad alcun compenso extra forfait. Gli scavi eccedenti dovranno essere riportati a quota di progetto con reinterro e livellamento dello strato superficiale del terreno. 34 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A01.002 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA A PARETI VERTICALI SCAVI IN TRINCEA Gli scavi di incassamento per la realizzazione di allacciamenti alla fogna bianca saranno realizzati in trincea e dovranno essere eseguiti fino alla profondità che verrà indicata dal committente in fase di esecuzione. La larghezza di scavo sarà quella necessaria per allocare il manufatto così come è stato progettato. Per tratti interferenti con altre utenze presenti nel sottosuolo, gli scavi verranno eseguiti prevalentemente a mano e dovranno essere coordinati con eventuali necessari spostamenti, temporanei o definitivi, di sottoservizi.. Le pendenze per raggiungere la fognatura di allaccio non supereranno quelle massime ammissibili previste per tali interventi (10 %) ne tanto meno saranno inferiori a quelle minime (1%). Terminata la posa del tubo, questi dovrà essere idoneamente raccordato al canale di fognatura bianca principale e l’appaltatore, prima di effettuare le operazioni di reinterro dovrà verificare la perfetta tenuta delle giunzioni e completare il rivestimento delle tubazioni con sabbia fine e cappa protettiva in cls. 35 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A01.003 RIEMPIMENTO AREA CORTILE A QUOTA +0,80 M. DESCRIZIONE: Riempimento area cortile compresa tra muro in c.a., fino a quota m. + 0,80 con materiale ghiaio-terroso idoneo alla formazione di cortile, compresi : lo spandimento a strati non superiori a cm. 50; la livellatura e spianamento del materiale, secondo il piano stabilito; ed i ricarichi degli avvallamenti risultanti nel periodo di assestamento. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) MATERIALE DI RIEMPIMENTO : materiali ghiaio-terrosi costituiti da elementi provenienti da scavo di media profondità di terreni composti da pietrame compatto e terriccio non argilloso. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE : Materiali idonei alla formazione di sottofondo per giardini. Il pietrame di varia pezzatura non deve essere superiore a cm. 10. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REINTERRI Per qualunque opera di reinterro, si potranno impiegare fino al loro esaurimento tutti i materiali provenienti dagli scavi, previa approvazione da parte della Direzione Lavori. Qualora il materiale di risulta degli scavi precedentemente eseguiti venisse a mancare, l'Impresa provvederà all'approvvigionamento di altro materiale adatto, prelevandolo da cave che riterrà di sua convenienza, purché lo stesso sia riconosciuto idoneo alla Direzione Lavori. Il riempimento degli scavi sarà disposto in strati di spessore opportuno e accuratamente costipato. Per i reinterri da addossarsi alle murature si dovranno sempre impiegare materie sciolte, silicee o ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle materie argillose ed in generale di tutte quelle che con l'assorbimento di acqua siano soggette a rammollimenti e/o a rigonfiamenti. Rimangono pertanto vietati tutti i materiali provenienti da demolizioni, rimozioni, spicconature provenienti dal cantiere. Nella formazione dei suddetti reinterri ed in particolare nel caso di rinfianchi dovrà essere usata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di uguale altezza da tutte le parti, disponendo contemporaneamente le materie con la maggior regolarità e precauzione, in modo da caricare uniformemente le murature e da evitare le sfiancature che potrebbero derivare da un carico male distribuito. Le materie trasportate in reinterro non potranno essere scaricate direttamente contro le murature con il ribaltamento dei cassoni degli automezzi. I terrapieni verranno addossati alle murature ed ai manufatti solamente dopo che le murature abbiano raggiunto sufficiente stagionatura. Il reinterro a tergo dei muri controterra dovrà essere eseguito con materiale misto granulare scevro da materie terrose ed organiche. Tutte le riparazioni o ricostruzioni che si rendessero necessarie per la mancata od imperfetta osservanza delle prescrizioni della presente scheda, saranno a completo carico dell’appaltatore. E’ obbligo dell’appaltatore, escluso qualsiasi compenso, di dare ai riempimenti durante la loro costruzione, quelle maggiori dimensioni richieste dall’assestamento delle terre, affinché i riempimenti e rilevati eseguiti risultino alle quote stabilite in progetto. Qualora le pavimentazioni e le opere soprastanti ai reinterri e riempimenti dovessero cedere o comunque presentare avvallamenti e/o fessurazioni per causa dell’assestamento dei medesimi, la Ditta Appaltatrice dovrà a suo totale carico e spese, procedere alla rimozione immediata dell’intera pavimentazione e opere ammalorate ed ai lavori necessari al ripristino e rifacimento. 36 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A02 – DEMOLIZIONI E RIMOZIONI SCH. A02.001 – DEMOLIZIONE DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI SCH. A02.002 – DEMOLIZIONE DI MURATURE SCH. A02.003 – SPICCONATURA DI INTONACO SCH. A02.004 – DEMOLIZIONE COMPLETA DI TETTO IN LEGNO E DELLA COPERTURA IN TEGOLE MARSIGLIESI SCH. A02.005 – TAGLIO A SEZIONE OBBLIGATA DI MURATURE SCH. A02.006 – DEMOLIZIONE E RIMOZIONE PAVIMENTAZIONE CORTILE E ANDRONI CARRAI SCH. A02.007 – RIMOZIONE PARTI DI RETE FOGNARIA A SEGUITO DI SCAVO SCH. A02.008 – RIMOZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO SCH. A02.009 – RIMOZIONE DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO DEMOLIZIONI IN GENERE: In sede di offerta l'Impresa dovrà accertare, a propria cura, la natura, lo stato e il sistema costruttivo dell'opera da demolire al fine di definire tempestivamente ed adeguatamente le quantità, i tempi ed i mezzi necessari all'esecuzione del lavoro; quantità, tempi e modalità esecutive dovranno essere sottoposti alla preventiva approvazione della Direzione Lavori, prima dell'inizio dei lavori. Prima di dare inizio alle demolizioni dovranno essere interrotte tutte le eventuali erogazioni, nonché gli attacchi e gli sbocchi di qualunque rete impiantistica, dovranno altresì essere vuotati tubi e serbatoi che potrebbero essere interessati dalle operazioni di demolizione. La zona dei lavori sarà opportunamente delimitata, i passaggi saranno bene individuati e idoneamente protetti, analoghe protezioni saranno adottate per tutte le zone che possano comunque essere interessate da caduta di materiali. Le strutture pericolanti dovranno essere puntellate; la demolizione avanzerà alla stessa quota, procedendo dall'alto verso il basso; particolare attenzione, inoltre, dovrà porsi al fine di evitare che si creino zone di instabilità strutturale, anche se localizzate. In questi casi, e specie nelle sospensioni di lavoro, si provvederà a sbarrare opportunamente le zone pericolose. Non e' consentito il lavoro degli operai sulle strutture da demolire, le maestranze dovranno servirsi di appositi ponteggi indipendenti dalle strutture stesse. Salvo esplicita autorizzazione della Direzione Lavori (ferma restando nel caso la responsabilità dell'Impresa) sarà vietato non solo l'uso di esplosivi ma anche di ogni intervento basato su azioni di scalzamento al piede e ribaltamento per spinte o per trazione. In fase di demolizione dovranno essere evitati gli accumuli di materiale di risulta sulle strutture da demolire o sulle opere provvisionali in modo da evitare sovraccarichi pericolosi. Risulterà in ogni caso assolutamente vietato il getto dall'alto dei materiali. Nelle operazioni di distacco di malte impermeabili, coibentazioni e materiali infiammabili in genere, dovranno essere posti in atto tutti gli accorgimenti necessari ad evitare l'eventuale incendio dei materiali da rimuovere e lo sviluppo di vapori nocivi. Qualora l'opera da demolire sia addossata a parti non da demolire, saranno a totale carico dell'Impresa tutti quei lavori necessari a garantire la stabilità strutturale delle parti restanti da non demolire, nonché per le L’Impresa 37 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ riparazioni e le chiusure che si rendessero necessarie nei muri, fabbricati, manufatti, etc., in modo da ripristinarli nella loro completa integrità precedente all'esecuzione dei lavori di demolizione e da conferirvi un aspetto approvato dalla Direzione Lavori, e ciò senza alcun diritto a speciali indennizzi. Si intendono a carico dell'impresa tutte le eventuali opere provvisionali e complementari per dare l'opera finita a regola d'arte e perfettamente funzionale. Circa la proprietà dei materiali provenienti da demolizioni e rimozioni, ai sensi dell'art.60 del Capitolato generale di condizioni per gli appalti Municipali della città di Torino, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in data 6/7/1964,i materiali stessi rimarranno di proprietà della Stazione Appaltante fatto salvo quanto eventualmente concordato tra l'Amministrazione, la Direzione Lavori e l'Appaltatore in fase di esecuzione delle suddette opere. Rimane comunque a carico dell'Impresa la cernita di materiali ed il trasporto nei luoghi che verranno indicati all'atto dei lavori dalla Stazione Appaltante. Nel caso fossero presenti materiali da smaltire con tecniche particolari, l'onere della cernita ed allontanamento a discariche autorizzate ‚ rimane comunque a carico dell'impresa. Sempre a carico dell'Impresa saranno tutti gli oneri per la discesa al piano di campagna e l'allontanamento dei materiali risultanti dalle demolizioni alle discariche autorizzate. L'Impresa dovrà consegnare alla Stazione Appaltante le dichiarazioni attestanti l'avvenuto smaltimento dei materiali ai sensi delle vigenti leggi, in discariche autorizzate. SPICCONATURE D’INTONACO: Con particolare riferimento alle facciate esterne e ai vani scala, la ditta appaltatrice dovrà provvedere alle spicconature di tutte le parti di intonaco di qualsiasi natura, decoeso e/o con presenza elevata di sali minerali; prima di effettuare i successivi cicli di ripristino, il supporto murario, messo a nudo, dovrà essere accuratamente ripulito e tutte le superfici dovranno risultare totalmente asciutte. RIMOZIONE DI SERRAMENTI ED INFISSI: Nel corso delle rimozioni di serramenti esterni e delle porte interne l’impresa dovrà prestare la massima attenzione nell’esecuzione della lavorazione in modo da non danneggiare manufatti adiacenti che qualora si verificasse dovranno essere ripristinati a totale carico dell’appaltatore. Le demolizioni per consentire la rimozione dovranno limitarsi allo stretto necessario in moniera di arrecare meno disagi possibili agli inquilini assegnatari. RIMOZIONE MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO: Al momento della redazione dl progetto definitivo all’interno dei fabbricati, nei locali dei sottotetti risultano presenti alcuni manufatti contenenti amianto di cui, spezzoni dismessi di tubazioni con relativi comignoli, di lunghezza variabile tra gli 80 cm e i 120 cm oltre alcuni frammenti centimetraci e decimetrici sparsi su tutto il pavimento del sottotetto in entrambe le scale, in corrispondenza della scala 3/A e 3/B, 1 canale di aerazione di dimensioni cm. 40x40 in corrispondenza della scala 3/D e 1 canale di aerazione di diametro cm. 8 in corrispondenza della scala 5/E. I suddetti manufatti saranno bonificati con un già previsto intervento di manutenzione da parte dell’ATC Torino, prima della data di inizio dei lavori ma, qualora al momento della consegna risultassero ancora presenti dovranno essere rimossi e smaltiti o incapsulati per consentire le lavorazioni delle nuove coperture. Per i manufatti dismessi è previsto lo smaltimento presso le discariche autorizzate previo trattamento incapsulante ed insaccamento dei manufatti stessi, per le canne ancora in opera è previsto il confinamento con muratura di laterizio previo incapsulamento delle canne stesse. Per il trattamento dei manufatti dimessi da smaltire dovrà essere allestita una unità di decontaminazione e si dovranno prevedere le seguenti operazioni: Preventivamente la superficie dei manufatti deve essere trattata con soluzioni pellicolanti, al fine di limitare la dispersione di fibre libere presenti sulle lastre. Il trattamento deve essere effettuato mediante nebulizzazione a pioggia con pompe airless (senza aria compressa) o a bassa pressione, in quanto l'impiego dell'alta pressione produce una significativa liberazione di fibre. Questo tipo di trattamento ha solo lo scopo di fissare le fibre presenti sullo strato più superficiale delle tubazioni, durante lo smontaggio e la manipolazione. I materiali non devono in nessun caso essere frantumati dopo la rimozione. Non devono assolutamente essere lasciati cadere dall'alto; un idoneo mezzo di sollevamento deve essere previsto per il calo a terra. I manufatti così trattati devono essere accatastati su bancali e fasciati con fogli in polietilene o insaccati direttamente in modo da consentire un'agevole movimentazione con i mezzi di sollevamento disponibili in cantiere. L'accatastamento è un'operazione che può produrre un significativo rilascio di fibre di amianto e pertanto deve essere effettuato bagnando o incapsulando il materiale. Il D.M. 6.9.94 raccomanda, a tal fine, che i materiali siano bagnati su tutti i lati durante l'impilamento. Questo accorgimento è opportuno ed attuabile, quando l'impilamento avviene a terra. 38 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Un'apposita area di cantiere deve essere destinata allo stoccaggio dei materiali in cemento amianto, al fine di evitare che i manufatti, abbandonati alla rinfusa, possano essere frantumati dal transito di macchine o di veicoli. Tutti i materiali in CA rimossi devono essere chiusi in imballaggi non deteriorabili o rivestiti con teli di plastica sigillati. Eventuali pezzi acuminati o taglienti devono essere sistemati in modo da evitare lo sfondamento degli imballaggi. I rifiuti in frammenti minuti devono essere raccolti al momento della loro formazione e racchiusi in sacchi di materiale impermeabile, immediatamente sigillati. Tutti questi materiali di risulta devono essere etichettati come RCA. I rifiuti devono essere allontanati dal cantiere il prima possibile. L'accatastamento temporaneo deve avvenire separatamente dagli altri detriti preferibilmente nel container destinato al trasporto. Gli operatori addetti all'intervento devono essere muniti dei mezzi di protezione previsti dalle normative vigenti La redazione del piano di lavoro deve precedere l'inizio dei lavori di rimozione delle tubazioni in cemento amianto. Le operazioni di rimozione e smaltimento devono essere svolte in osservanza ai disposti di legge in vigore con particolare riferimento al D. Lgs. 257 del 25 luglio 2006. 39 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A04 – CONGLOMERATI CASSERATURE E OPERE IN C.A. SCH.A04.001 CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO PER STRUTTURE DI FONDAZIONE - STRUTTURE VERTICALI E IN ELEVAZIONE. DESCRIZIONE: Conglomerato cementizio armato avente resistenza caratteristica di 250 Kg/cmq. Per la realizzazione di strutture di fondazione, strutture verticali ed in elevazione delle dimensione indicate negli elaborati di progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) CONGLOMERATO CEMENTIZIO: conglomerato cementizio resistenza caratteristica di 250 Kg/cmq. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto. - Cemento tipo 325. - Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 250 Kg/cmq.); controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto delle norme citate. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le proprietà del c.l.s. - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. COMPONENTI: Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi. NORME: UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 7103 - UNI 8520/1 - UNI 7101 - UNI 7109 - UNI 8145 + FA 124. b) ARMATURA: acciaio ad aderenza migliorata Fe B 44 K. Barre in acciaio ad aderenza migliorata di diametro e dimensioni come indicato negli elaborati di progetto MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Il conglomerato cementizio sarà eseguito in pasta densa, dopo aver predisposto la casseratura gettato in opera a mezzo pompa ed adeguatamente vibrato. Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti o di prematuro inizio della presa al momento del getto. Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0°. L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo. 40 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A04.02 MASSETTO DI FONDAZIONE IN CLS SPESSORE CM. 15 DESCRIZIONE: Massetto di fondazione per sottofondo formato con calcestruzzo cementizio avente resistenza caratteristica di 150 Kg/cmq armato con rete metallica elettrosaldata. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) MASSETTO DI FONDAZIONE: conglomerato cementizio. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto (cm. 15). - Cemento tipo 325. - Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto delle norme citate. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le proprietà del c.l.s. - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. COMPONENTI: Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi. NORME: UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 7103 - UNI 8520/1 - UNI 7101 - UNI 7109 - UNI 8145 + FA 124. b) ARMATURA: rete metallica elettrosaldata in acciaio Fe B 44 K. Armatura costituita da rete elettrosaldata in acciaio di maglia cm. 15x15 e diametro tondini pari a mm. 6. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE : - maglia : cm. 15 x15 - diametro tondini : mm. 6 - caratteristiche e modalità di impiego secondo norme UNI citate. NORME: UNI 8926; UNI 8927. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I pannelli di rete elettrosaldata in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie. REALIZZAZIONE: Il conglomerato cementizio verrà eseguito in pasta densa, gettato in opera a mezzo pompa e steso a mano secondo guide predisposte. Il sottofondo in conglomerato cementizio dovrà essere eseguito tenendo conto delle eventuali pendenze opportunamente predeterminate ed avrà uno spessore come da progetto. Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti o di prematuro inizio della presa al momento del getto. Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0°. I pannelli di rete elettrosaldata dovranno essere posati in corrispondenza del sottofondo in cls, a metà spessore dello stesso. 41 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A04.003 MASSETTO IN CONGLOMERATO LEGGERO A BASE DI ARGILLA ESPANSA E CLS. DESCRIZIONE: Formazione di massetto in conglomerato leggero composto armato con rete metallica elettrosaldata. di cemento, argilla espansa, sabbia e acqua; ELEMENTI COSTITUTIVI: a) MASSETTO: conglomerato leggero composto di cemento, argilla espansa idrorepellente, leganti specifici, sabbia, e acqua e additivi, premiscelato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore: come da progetto (cm.5). - Cemento tipo 325. - assorbimento di umidità argilla espansa < 2% a 30° UNI 7549 - Asciugamento veloce: 3% umidità residua in ca. 7 gg. dal getto su 5 cm. di spessore - Densità in opera circa 1100 kg/mc - Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Dimensioni massime degli inerti: cm. 1,5 - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. NORME: UNI 7548. b) ARMATURA: rete metallica elettrosaldata in acciaio Fe B 44 K. Armatura costituita da rete elettrosaldata in acciaio di maglia cm. 20x20 e diametro tondini pari a mm. 5. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE : - maglia : cm. 20x20 - diametro tondini : mm. 5 - caratteristiche e modalità di impiego secondo norme UNI citate. NORME: UNI 8926; UNI 8927. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Il massetto sarà eseguito in pasta densa dopo e gettato in opera a mezzo pompa dopo aver preparato lo strato isolante in polistirolo, steso a mano secondo guide predisposte. Dovrà essere eseguito tenendo conto delle eventuali pendenze opportunamente predeterminate ed avrà uno spessore come da progetto. Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti o di prematuro inizio della presa al momento del getto. Il getto deve essere convenientemente compatto; la superficie dei getti deve essere mantenuta umida per almeno tre giorni. Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0°. Le canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con malta cementizia per tutto il loro percorso e interamente ricoperte con uno strato di cls di almeno 1 cm. I pannelli di rete elettrosaldata dovranno essere posati in corrispondenza del sottofondo in cls, a metà spessore dello stesso. 42 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A05 - MURATURE SCH.A05.001 MURATURA IN MATTONI PIENI LAVORATI A FACCIA VISTA. DESCRIZIONE: Muratura di mattoni pieni, in piano od in curva per qualsiasi genere di lavoro, di spessore cm. 12, lavorata a faccia vista eseguita con malta di cemento, compresa la profilatura dei giunti e tutto quanto altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) ELEMENTO DI PARETE: mattoni pieni. Mattoni pieni in laterizio per murature lavorate a faccia vista. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Peso non inferiore a 166 Kg/mq. - Dimensioni cm (6 x 12 x 24). - Resistenza caratteristica a compressione fbk maggiore o uguale a 80 Kg/cmq. - Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate. NORME: UNI 8942/1, UNI 8942/2, UNI 8942/3. b) LEGANTE: malta di cemento per muratura. Malta di cemento per muratura composta da cemento, sabbia, acqua. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione dei leganti. - Sabbia con granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze organiche e argillose. COMPONENTI: Per mc. di malta: cemento tipo 325 Kg. 500 per mc. 1 di sabbia fine. MODALITÀ DI ESECUZIONE: DEPOSITO IN CANTIERE: Gli elementi di laterizio necessari alla realizzazione della muratura, trasportati in cantiere, devono essere depositati ordinatamente utilizzando idonei mezzi in modo da garantirne l'integrità. Gli elementi di laterizio depositati a cielo aperto dovranno essere adeguatamente protetti con teli di plastica in modo da preservarli dall'umidità e dalla pioggia. Il piano d'appoggio degli elementi in laterizio depositati in cantiere dovrà essere asciutto e distanziato da terra in modo da impedire possibili fenomeni di imbibizione per capillarità. La muratura, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionata (almeno tre marche diverse) e sottoposta, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: 43 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La parete deve essere addossata al muro in c.a. precedentemente realizzato; prima di procedere alla sua realizzazione si dovranno consentire alla Direzione Lavori le verifiche necessarie sull'esatto posizionamento della muratura stessa. I corsi degli elementi costituenti la muratura devono essere perfettamente regolari, eseguiti con elementi interi, posati a livello, con giunti rasati, sfalsati rispetto a quelli sottostanti. Le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di verticalità della parete devono essere conformi alle specifiche di prestazione della soluzione tecnica. Bisognerà altresi' aver cura di contenere gli errori per quanto attiene alla linearità degli spigoli nell'ambito delle tolleranze consentite. REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le superfici interne ed esterne delle pareti devono presentare le caratteristiche riportate di seguito: - planarità d'insieme (scostamento rispetto al piano teorico): 0,1%; - planarità locale (scostamento rispetto al piano teorico): mm 2; - verticalità (scostamento dal filo a piombo): mm 2; - rettilineità degli spigoli e dei giunti (scarto rispetto alla linea media, per piano o per altezza di vano):mm 2. 44 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A05.002 RIPRISTINO DI MURATURE INTERNE IN MATTONI FORATI POSATI DI QUARTO PRECEDENTEMENTE DEMOLITE. DESCRIZIONE: Muratura formata da tramezzi longitudinali in mattoni forati disposti di quarto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) LATERIZIO: in mattoni semipieni di dimensioni cm (6x12x24). Mattoni semipieni in laterizio per murature. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Peso non inferiore a 150 Kg/mc. - Foratura compresa fra il 55 e 80%. - Dimensioni cm (6 x 12 x 24). - Resistenza caratteristica a compressione fbk maggiore o uguale a 15 Kg/cmq. - Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate. - Conduttività utile di calcolo, secondo indicazioni della UNI 7357. NORME: UNI 8942/1, UNI 8942/2, UNI 8942/3. b) LEGANTE: malta bastarda per muratura. Malta bastarda per muratura composta da cemento, calce idraulica naturale, sabbia, acqua. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Il cemento e la calce avranno proprietà secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione sotto citate. - Sabbia : granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze organiche e argillose. COMPONENTI: Per mc. di malta: calce in pasta mc.0,35; cemento tipo 325 ql. 1.00; sabbia fine mc. 0,9. MODALITÀ DI ESECUZIONE: DEPOSITO IN CANTIERE: Gli elementi in laterizio necessari alla realizzazione dei tramezzi interni depositati a cielo aperto dovranno essere adeguatamente protetti con teli di plastica in modo da preservarli dall'umidità e dalla pioggia. Il piano d'appoggio dei laterizi dovrà essere asciutto e distanziato da terra in modo da impedire possibili fenomeni di imbibizione per capillarità. La muratura, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionata (almeno tre marche diverse) e sottoposta, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: I ripristini dovranno essere realizzati mediante ammorsamenti sulla parete esistente e dovranno consentire la perfetta planarità rispetto alla stessa. L’Impresa 45 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ I giunti di malta fra gli elementi di laterizio devono avere un andamento regolare. La malta, che non deve debordare, avrà nei giunti orizzontali uno spessore di circa 6 mm. I corsi degli elementi costituenti la muratura devono essere regolari, eseguiti con elementi interi, posati a livello, con giunti sfalsati rispetto a quelli sottostanti. Le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di verticalità della parete devono essere conformi alle specifiche di prestazione della soluzione tecnica. Nell'esecuzione della muratura si avrà cura di contenere gli errori per quanto attiene alla linearità degli spigoli nell'ambito delle tolleranze consentite. L'esecuzione delle tracce nei tavolati realizzati con elementi in laterizio sarà eseguita con mezzi idonei ad evitare la frantumazione degli elementi stessi. REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le superfici interne ed esterne delle pareti devono presentare le caratteristiche riportate di seguito: - planarità d'insieme (scostamento rispetto al piano teorico): 0,2%; - planarità locale (scostamento rispetto al piano teorico): mm 4; - verticalità (scostamento dal filo a piombo): mm 5; - rettilineità degli spigoli e dei giunti (scarto rispetto alla linea media, per piano o per altezza di vano):mm 5. 46 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A05.003 RIPRISTINO DI MURATURE ESTERNE IN MATTONI PIENI O SEMIPIENI POSATI DI QUARTO PRECEDENTEMENTE DEMOLITE. DESCRIZIONE: Muratura formata da tramezzi longitudinali in mattoni pieni o semipieni disposti di quarto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) LATERIZIO: in mattoni pieni di dimensioni cm (6x12x24). Mattoni pieni o semipieni in laterizio per murature. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Peso non inferiore a 166 Kg/mq. - Dimensioni cm (6 x 12 x 24). - Resistenza caratteristica a compressione fbk maggiore o uguale a 80 Kg/cmq. - Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate. NORME: UNI 8942/1, UNI 8942/2, UNI 8942/3. b) LEGANTE: malta bastarda per muratura. Malta bastarda per muratura composta da cemento, calce idraulica naturale, sabbia, acqua. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Il cemento e la calce avranno proprietà secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione sotto citate. - Sabbia : granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze organiche e argillose. COMPONENTI: Per mc. di malta: calce in pasta mc.0,35; cemento tipo 325 ql. 1.00; sabbia fine mc. 0,9. MODALITÀ DI ESECUZIONE: DEPOSITO IN CANTIERE: Gli elementi in laterizio necessari alla realizzazione delle murature depositati a cielo aperto dovranno essere adeguatamente protetti con teli di plastica in modo da preservarli dall'umidità e dalla pioggia. Il piano d'appoggio dei laterizi dovrà essere asciutto e distanziato da terra in modo da impedire possibili fenomeni di imbibizione per capillarità. Il laterizio, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposta, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: La parete deve essere tracciata prima di procedere alla sua realizzazione in modo da consentire alla D.L. eventuali verifiche sull'esatto posizionamento della muratura stessa. L’Impresa 47 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ I ripristini saranno realizzati mediante ammorsamenti sulla muratura esistente e dovranno consentire la perfetta planarità rispetto alla stessa. I giunti di malta fra gli elementi di laterizio devono avere un andamento regolare. La ripresa sulle murature esistenti dovrà essere eseguita realizzando la perfetta complanereità con le stesse. La malta, che non deve debordare, avrà nei giunti orizzontali uno spessore di circa 6 mm. I corsi degli elementi costituenti la muratura devono essere regolari, eseguiti con elementi interi, posati a livello, con giunti sfalsati rispetto a quelli sottostanti. Le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di verticalità della parete devono essere conformi alle specifiche di prestazione della soluzione tecnica. Nell'esecuzione della muratura si avrà cura di contenere gli errori per quanto attiene alla linearità degli spigoli nell'ambito delle tolleranze consentite. L'esecuzione delle tracce nei tavolati realizzati con elementi in laterizio sarà eseguita con mezzi idonei ad evitare la frantumazione degli elementi stessi. REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le superfici interne ed esterne delle pareti devono presentare le caratteristiche riportate di seguito: - planarità d'insieme (scostamento rispetto al piano teorico): 0,2%; - planarità locale (scostamento rispetto al piano teorico): mm 4; - verticalità (scostamento dal filo a piombo): mm 5; - rettilineità degli spigoli e dei giunti (scarto rispetto alla linea media, per piano o per altezza di vano):mm 5. 48 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A05.004 MURATURA DI CONFINAMENTO TUBAZIONI IN CEMENTO AMIANTO. DESCRIZIONE: Muratura in mattoni forati posati di quarto per realizzazione confinamento di tubazioni in cemento amianto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) LATERIZIO: in mattoni forati di dimensioni cm (6x12x24). Mattoni pieni in laterizio per murature. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Peso non inferiore a 150 Kg/mq. - Dimensioni cm (6 x 12 x 24). - Resistenza caratteristica a compressione fbk maggiore o uguale a 15 Kg/cmq. - Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate. NORME: UNI 8942/1, UNI 8942/2, UNI 8942/3. b) LEGANTE: malta bastarda per muratura. Malta bastarda per muratura composta da cemento, calce idraulica naturale, sabbia, acqua. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Il cemento e la calce avranno proprietà secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione sotto citate. - Sabbia : granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze organiche e argillose. COMPONENTI: Per mc. di malta: calce in pasta mc.0,35; cemento tipo 325 ql. 1.00; sabbia fine mc. 0,9. MODALITÀ DI ESECUZIONE: DEPOSITO IN CANTIERE: Gli elementi in laterizio necessari alla realizzazione delle murature depositati a cielo aperto dovranno essere adeguatamente protetti con teli di plastica in modo da preservarli dall'umidità e dalla pioggia. Il piano d'appoggio dei laterizi dovrà essere asciutto e distanziato da terra in modo da impedire possibili fenomeni di imbibizione per capillarità. Il laterizio, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposta, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: Il confinamento dei manufatti in cemento amianto presenti nel solaio di sottotetto dovrà essere eseguito solo a seguito di trattamento consolidante dei manufatti stessi. Il confinamento consiste nell'installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio. La parete deve essere tracciata prima di procedere alla sua realizzazione in modo da consentire alla D.L. eventuali verifiche sull'esatto posizionamento della muratura stessa. 49 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ I giunti di malta fra gli elementi di laterizio devono avere un andamento regolare. La ripresa sulle murature esistenti dovrà essere eseguita realizzando la perfetta complanereità con le stesse. La malta, che non deve debordare, avrà nei giunti orizzontali uno spessore di circa 6 mm. I corsi degli elementi costituenti la muratura devono essere regolari, eseguiti con elementi interi, posati a livello, con giunti sfalsati rispetto a quelli sottostanti. Le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di verticalità della parete devono essere conformi alle specifiche di prestazione della soluzione tecnica. Nell'esecuzione della muratura si avrà cura di contenere gli errori per quanto attiene alla linearità degli spigoli nell'ambito delle tolleranze consentite. L'esecuzione delle tracce nei tavolati realizzati con elementi in laterizio sarà eseguita con mezzi idonei ad evitare la frantumazione degli elementi stessi. REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le superfici interne ed esterne delle pareti devono presentare le caratteristiche riportate di seguito: - planarità d'insieme (scostamento rispetto al piano teorico): 0,2%; - planarità locale (scostamento rispetto al piano teorico): mm 4; - verticalità (scostamento dal filo a piombo): mm 5; - rettilineità degli spigoli e dei giunti (scarto rispetto alla linea media, per piano o per altezza di vano):mm 5. 50 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A08 – OPERE ACCESSORIE ALLE MURATURE SCH. A08.001 RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA DEI VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE E SOSTITUZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI DESCRIZIONE: RIPRISTINI MURARI COMPRENDENTE LA RIQUADRATURA DEI VANI PRECEDENTEMENTE DEMOLITI PER LA RIMOZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO, LA PROFILATURA DEGLI SPIGOLI, IL RIFACIMENTO DELLE MAZZETTE, LE RIPRESE DI INTONACO E L’EVENTUALE RIFINITURA DEI RIVESTIMENTI ADIACENTI. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: I ripristini dovranno essere eseguiti avendo cura di riprodurre per quanto possibile le dimensioni originarie dei vani che dovranno essere perfettamente riquadrati. All’interno dei vani riquadrati dovranno posarsi le mascherine dei controtelai in legno sui quali verranno posizionati i nuovi serramenti. Per le finestre dei bagni ed in tutti i casi in cui la demolizione interessi anche parte dei rivestimenti murari, il ripristino dovrà prevedere anche la finitura del rivestimento stesso con materiali accettati dalla D.L. 51 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A08.002 FORMAZIONE DI BOCCHETTE DI AREAZIONE DESCRIZIONE: REALIZZAZIONE DI CONDOTTO DI AREAZIONE LOCALI CUCINE COMPLETA DI GRIGLIA INTERNA IN PVC E GRIGLIA ESTERNA IN RAME CON SUPERFICIE AERANTE MINIMA 200 CMQ . MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Le bocchette saranno realizzate mediante foro della muratura di diametro cm. 18 ed inserimento di raccordo in pvc di diametro adeguato. Sulle due facce sarà applicata una griglia di protezione avvitabile delle dimensioni minime di cm. 22x22, in rame sul lato esterno ed in materiale plastico all’interno dell’abitazione. Le griglie di protezione dovranno avere una superficie per il passaggio dell’aria pari a cmq. 200. 52 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A08.003 FORMAZIONE DI TRACCE IN MURATURE PER INCASSAMENTO TUBI DESCRIZIONE: Formazione di tracce necessarie all’incassamento di tubazioni per la distribuzione dell’impianto idrico sanitario e/o per il cablaggio di impianti elettrici. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Le tracce dovranno avere la dimensione sufficiente a contenere le tubazioni previste nel tratto demolito. Si dovrà avere cura di limitare la demolizione alle sole parti interessate dal passaggio delle tubazioni evitando di frantumare parti di muratura adiacente. 53 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A08.004 RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA DEI VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE DI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO DESCRIZIONE: RIPRISTINI MURARI COMPRENDENTE LA RIQUADRATURA DEI VANI PRECEDENTEMENTE DANNEGGIATI PER LA RIMOZIONE DI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO, LA PROFILATURA DEGLI SPIGOLI ED IL RIFACIMENTO DELLE MAZZETTE. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: I ripristini dovranno essere eseguiti avendo cura di riprodurre per quano possibile le dimensioni originarie dei vani che dovranno essere perfettamente riquadrati. Il ripristino dei vani dovrà consentire la posa delle mascherine dei controtelai in legno sui quali verranno successivamente ancorati i nuovi serramenti. Nei casi in cui la demolizione interessi anche parte dei rivestimenti murari, il ripristino dovrà prevedere anche la finitura del rivestimento stesso con materiali accettati dalla D.L. 54 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A09 – COPERTURE, MANTI IMPERMEABILIZZANTI, ISOLAMENTI TERMOACUSTICI SCH.A09.001 TETTO A TEGOLE PIANE SU ORDITURA IN LEGNO. DESCRIZIONE: Realizzazione di tetto a tegole piane formato da: trave di colmo in larice rosso di sezione 25x40; correnti in tavole di abete aventi sezione di cm. 3x12.5, inchiodati con interasse di cm. 35 su puntoni in larice rosso di sezione cm. 20x25 posti a loro volta ad interasse di cm. 150; pannelli sottotegola monostrato ondulati con incavo preformato per l’inserimento di listello in pvc per consentire l’ancoraggio delle tegole aventi interasse di cm. 35; compreso la posa con malta di calce idraulica dei tegoloni sui colmi, sugli spigoli di displuvio e contro i muri; le staffe in acciaio inox per l'ancoraggio delle tegole alla piccola orditura, la fornitura di tegole sagomate a fermaneve nella misura di 1 elemento per mq di copertura, listello parapasseri e tutto quanto altro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) GROSSA ORDITURA: travi in larice rosso. travi (colmo e puntoni) riquadrate in larice con puntoni posti ad interasse di cm. 150. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Trave di colmo in larice rosso a quattro fili, di dimensioni: cm. (25x 40). - Puntoni in larice rosso a quattro fili, di dimensioni: cm. (20 x 25) ed interasse di posa cm. 150. - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste. - Le travi dovranno essere trattate con sostanze funghicide e insetticide. - Il grado di umidità dovrà essere inferiore al 16%. b) PICCOLA ORDITURA: tavole in abete. Correnti costituiti da tavole riquadrate in abete poste ad interasse di cm. 35. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Tavole in abete a quattro fili, di dimensioni: cm. (12.5 x 3) ed interasse di posa cm. 35. - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste. - Le tavole correnti dovranno essere trattate con sostanze funghicide e insetticide. - Il grado di umidità dovrà essere inferiore al 16%. NORME: UNI 8198, UNI ISO 2299, UNI ISO 2301, UNI 8662. c) PANNELLO SOTTOTEGOLA: pannello sottotegola per tegole piane. Pannello sottotegola monostrato ondulato a base di fibre organiche bitumate e resinate. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore lastra mm. 2,5; altezza onda cm. 2,5. - Resistenza alla compressione con carico uniformemente distribuito: > 2.000 kg/mq; peso: 3,3 kg/mq. - Le lastre avranno idonee impronte atte all’inserimento di listelli in pvc per l’ancoraggio delle tegole. - pendenza minima di utilizzo non inferiore al 15%. d) MANTO DI COPERTURA: tegole piane in laterizio (marsigliesi). Tegola marsigliese ottenuta da stampaggio o estrusione di argilla. 55 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Peso : 60 Kg/mq. - Dimensioni indicative : lunghezza cm. 45, larghezza anteriore cm. 18, larghezza posteriore cm. 15, altezza cm. 5,5 (tali dimensioni possono variare in più o in meno a seconda della fornace di provenienza). - Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate. - Elementi sagomati a fermaneve nella quantità di 1/mq di copertura distribuiti secondo le indicazioni della D.L. - L’impermeabilità non deve permettere la caduta di goccia d’acqua dall’intradosso. - Resistenza a flessione : forza singola > 1000 N. - Carico di rottura : valore singolo dalla forza F > 1000 N e valore medio > 1500 N. NORME: UNI 8626. e) ELEMENTI DI ANCORAGGIO: listelli in pvc, per l'ancoraggio delle tegole al pannello. Listelli in pvc da inchiodare alle sottostanti tavole in abete. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Profilo in pvc di sezione mm. 30x22. - Lunghezza cm. 200. f) ELEMENTI DI FISSAGGIO TEGOLE: staffe e viti in acciaio inox per il fissaggio del colmo e delle tegole al pannello. Staffe di ancoraggio colmo e tegole costituite da profili piatti in acciaio inox. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Profilo piatto in acciaio inox di sezione cm. 1x32. - Spessore mm. 10/10. - Foro per il fissaggio al listello e/o al pannello: mm. 4. g) ELEMENTI DI FISSAGGIO PUNTONI: Piastre e viti in acciaio inox per il fissaggio dei puntoni. Piastre preforate di ancoraggio puntoni costituite da profili piatti e pressopiegate ad “L” in acciaio inox. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Profilo angolare piatto in acciaio inox per unione puntoni dimensioni mm. 250x80 spessore mm. 5. - Profilo ad “L” in acciaio inox per ancoraggio puntoni su cordolo dimensioni mm. 160x100x100 spessore mm. 3. - Fori per il fissaggio: mm. 4. h) ELEMENTI DI FINITURA: listello antivolatile. Listello in pvc antintrusione volatili. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Profilo pvc di altezza cm. 8-10. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Gli elementi necessari alla realizzazione della copertura, trasportati in cantiere, devono essere depositati ordinatamente utilizzando idonei mezzi in modo da garantirne l'integrità. Il deposito avverrà su bancali di legno distanziati dal suolo. Il manto di copertura, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: 56 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La posa in opera del manto di copertura sarà effettuata secondo le modalità previste dalla norma UNI 9460. Si procederà posando i pannelli sottotegola, fissando i listelli in pvc alle sottostanti tavole in abete e successivamente, partendo dalla gronda verso il colmo, posando le tegole, disponendole in filari ben allineati ed attigui. Sui due lati della linea di colmo e lungo la linea di gronda saranno fissati listelli in abete di sezione cm. (4x3) necessari a consentire la corretta pendenza delle tegole. Il supporto delle tegole sarà costituito da listelli in tavole di abete di sezione cm. (12,5x3), posati parallelamente alla linea di colmo, ad interasse di cm. 35, chiodati ai sottostanti correnti in legno larice, di sezione cm. (20x25) ed interasse cm. 150, posati perpendicolarmente alla linea di colmo, appoggiati e fissati alla trave di colmo ed al cordolo perimetrale in c.a.. Le tegole ed il colmo dovranno essere ancorati all’ orditura del tetto mediante apposite staffe in acciaio inox. E' inoltre prevista la posa di apposite tegole sagomate a fermaneve da posizionare a scacchiera lungo le falde per una altezza di almeno m. 3,00. Gli elementi di colmo, saranno posizionati in modo da garantire protezione dagli agenti atmosferici; il fissaggio di tali elementi può essere realizzato mediante appositi ganci o staffe vincolati ai sottostanti listellli, oppure mediante malta di cemento. Lungo le linee di compluvio della copertura verranno realizzate converse che risalgono sotto le tegole in modo da assicurare che l'acqua non tracimi oltre il bordo. La realizzazione di raccordo con parete verticale di una falda coperta con tegole verrà eseguita con una conversa che garantisca la propria funzione di tenuta. Il progetto e l'esecuzione dovranno tenere conto della morfologia del raccordo, delle possibili diverse dilatazioni dei materiali, delle condizioni climatiche del contesto. La copertura realizzata con tegole marsigliesi sarà completata dai pezzi speciali necessari quali colmi a tre o quattro vie, tegole d'aerazione, tegole fermaneve, tegole per sfiato, tegole per antenna, tegole di bordo e di gronda, mezze tegole, ecc. Sulle testate delle falde di copertura dovranno essere posate scossaline, appositamente sagomate, in lamiera di rame. L'Impresa appaltatrice delle opere dovrà fornire alla Direzione Lavori la garanzia scritta decennale di tutte le coperture. REQUISITI: 1) IMPERMEABILITÀ ALL'ACQUA. Le coperture devono essere realizzate in modo tale da impedire qualsiasi infiltrazione d'acqua piovana al loro interno, anche sotto l'azione del vento prevista dalla C.M. dei Lavori Pubblici 24.5.82 n.22631. Nel realizzare la copertura deve essere rispettata la pendenza minima delle falde, necessaria ad assicurare la impermeabilità. 2) RESISTENZA ALLA TEMPERATURA E A SBALZI DI TEMPERATURA. Sotto l'azione di sollecitazioni termiche dovute al raggiungimento di temperature estreme (massime e/o minime) e di sbalzi di temperatura in tempi relativamente ridotti, i materiali devono conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche, geometriche, funzionali e di finitura superficiale. 3) RESISTENZA AL VENTO. Tutte le parti costituenti la copertura devono essere idonee a resistere all'azione del vento in modo da assicurare durata e funzionalità nel tempo senza pregiudicare la sicurezza degli utenti. L'azione del vento da considerare e' quella prevista dal D.M.12/2/82, dalla C.M.24/5/82 N.22631 e dalla norma CNR B.U.117 , tenendo conto dell'altezza dell'edificio e della forma della copertura. In ogni caso le caratteristiche delle coperture, relativamente alla funzione strutturale, devono corrispondere a quelle prescritte dalle leggi e normative vigenti. 4) CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le superfici delle coperture non devono presentare difetti geometrici che possano alterarne la funzionalità e l'aspetto. 57 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ CERTIFICAZIONI: I materiali utilizzati per la copertura devono essere dotati di certificazioni comprovanti i livelli prestazionali richiesti ottenute tramite prove di laboratorio effettuate secondo le normative vigenti in merito. Tali certificazioni andranno campionato. consegnate alla Direzione Lavori prima della posa in opera del materiale 58 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A09.002 IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE ELASTOPLASTOMERICA ARMATA. GUAINA BITUMINOSA DESCRIZIONE: Impermeabilizzazione muri controterra mediante applicazione di membrana bitume-polimero elastoplastomerica armata al poliestere, previa imprimitura della superficie con primer bituminoso. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI IMPRIMITURA: soluzione o emulsione bituminosa. Soluzione o emulsione bituminosa a base di bitume ossidato, additivi e solventi, applicata in una o due riprese. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Consumo, per prodotti acrilici, maggiore o uguale a 250 maggiore o uguale a 130 g/mq. g/mq; per emulsioni in veicolo bituminoso, b) ELEMENTO DI TENUTA: membrana bitume-polimero elastoplastomerica a base di bitume distillato plastomeri ed elastomeri, armata con tessuto non tessuto di poliestere prodotto da filo continuo. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - spessore membrana : mm. 4; carico di rottura a trazione longitudinale pari a 140 N/cm., trasversale pari a 110 N/cm. min.; allungamento a rottura L/T superiore al 45%; flessibilità a freddo –10 gradi centigradi min.. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I rotoli di guaina verranno depositati nei loro imballaggi originali in locali o sotto tettoie ben raggiungibili e circoscrivibili in caso di incendio. I rotoli di guaina verranno depositati in posizione verticale e comunque non sottoposti a particolari sollecitazioni e deformazioni che possono alterarne le caratteristiche. Il manto impermeabile, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: La stesura dei teli verrà effettuata sull'elemento di supporto che dovrà presentarsi asciutto e privo di incrostazioni e asperità. Il telo applicato con sormonte di almeno cm. 10 saldate a fiamma verrà risvoltato e incollato a fiamma sulle parti verticali per almeno 10 cm. al di sopra del livello del pavimento. La saldatura della sovrapposizione verrà eseguita con la fiamma di un bruciatore a gas propano. L'applicazione delle membrane dovrà avvenire in condizioni atmosferiche non piovose e con una temperatura superiore ai 5 gradi centigradi. I giunti di dilatazione dovranno essere sigillati mediante cordone catramato continuo di sezione tale da entrare a contrasto negli alloggiamenti dei giunti stessi; e dovranno essere adeguatamente protetti. A protezione dell'impermeabilizzazione saranno posati dei pannelli di polistirolo a bassa densità fissati all'impermeabilizzazione stessa mediante apposito collante. Successivamente si procederà all'esecuzione dello strato drenante. 59 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Le operazioni di riempimento dei muri controterra dovranno essere effettuate con particolare cura, al fine di evitare danneggiamenti della impermeabilizzazione. L'Impresa appaltatrice delle opere dovrà fornire alla Direzione Lavori la garanzia scritta decennale di tutte le impermeabilizzazioni. REQUISITI: 1) IMPERMEABILITÀ ALL'ACQUA. Le membrane per l'impermeabilizzazione devono resistere alla pressione idrica di 60 KPa per almeno 24 ore, senza che si manifestino gocciolamenti o passaggi d'acqua. NORME: UNI 8202/21. 2) RESISTENZA AL PUNZONAMENTO. Le membrane impiegate per l'impermeabilizzazione devono resistere alle azioni di punzonamento statico e dinamico, prodotte rispettivamente dalla pressione di una sfera d'acciaio e dalla caduta di un dispositivo a due lame, secondo quanto specificato nelle normative citate. NORME: UNI 8202/11-12. 60 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A09.003 IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE STESA DI MALTA CEMENTIZIA BICOMPONENTE DESCRIZIONE: Impermeabilizzazione di superfici piane mediante stesa di malta cementizia bicomponente. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) MALTA BICOMPONENTE: malta cementizia bicomponente. Malta cementizia bicomponente a base di leganti idraulici ed elastomeri acrilici composta da polvere cementizia additivata e lattice nelle proporzioni di 4:1. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Componente “A” : polvere cementizia additivata; Componente “B”: lattice; Densità di impasto: 1,55 kg/litro; Adesione: 1,4 N/mmq (EN 1348); Temperatura di applicazione: da +5°C a +35°C; Consumo 1,5-2 kg/mq; Spessore finito mm. 2 MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I sacchi di prodotto verranno depositati nei loro imballaggi originali in locali o sotto tettoie ben raggiungibili e circoscrivibili in caso di incendio. La malta impermeabile, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionata (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: Al momento della posa in opera della malta impermeabilizzante, lo strato di supporto dovrà presentarsi asciutto, privo di incrostazioni o fessurazioni, pulito, con una superficie perfettamente liscia. L'applicazione della malta dovrà avvenire in condizioni atmosferiche non piovose e con una temperatura superiore ai 5 gradi centigradi. I componenti dovranno essere miscelati mediante mescolatore meccanico L'Impresa appaltatrice delle opere dovrà fornire alla Direzione Lavori la garanzia scritta decennale di tutte le impermeabilizzazioni. REQUISITI: 1) IMPERMEABILITÀ ALL'ACQUA. Le malte per l'impermeabilizzazione devono resistere alla pressione idrica di 60 KPa per almeno ore, senza che si manifestino gocciolamenti o passaggi d'acqua. 61 L’Impresa _______________ 24 Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A09.004 ISOLAMENTO TERMICO DI SUPERFICI ORIZZONTALI MEDIANTE LASTRE DI POLISTIRENE ESPANSO SINTERIZZATO SP. MM. 60. DESCRIZIONE: Isolamento termico di superfici orizzontali realizzato mediante lastre di polistirene espanso sinterizzato, di spessore mm. 60. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO COIBENTE : lastre di agglomerato di polistirene espanso sinterizzato. Pannelli realizzati mediante polistirene espanso sinterizzato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Dimensione pannelli : cm. (100 x 50). - Spessore cm.6. - Tolleranze dimensionali spessore +o- mm.2 - Conducibilità termica : 0,031 Kcal/mh°C minimo. - Valore di trasmissione termica massima garantito tra alloggio e sottotetto: U = o < 0,50 W/mqK. - Reazione al fuoco pannello : difficilmente infiammabile, autoestinguente, classe II. - Resistenza alla compressione : 200 Kpa. - Invecchiamento o perdite di caratteristiche nel tempo : nulle. NORME: EN 826, EN 12667, EN 13501-1, EN 822, EN 823, EN 824, EN 825, EN 1603, EN 12086. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il materiale coibente deve essere depositato sotto tettoie che ne garantiscano la protezione dagli agenti atmosferici e dall’umidità. Il deposito avverrà su bancali di legno distanziati dal suolo. Il materiale coibente, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: I pannelli di isolante non devono essere compressi o in alcun modo danneggiati. I pannelli saranno posati a secco direttamente sullo strato di supporto che dovrà presentarsi asciutto, privo di incrostazioni o fessurazioni, pulito, con una superficie liscia. I giunti tra pannelli dovranno essere sigillati con nastro adesivo e comunque dovranno essere perfettamente combacianti. 62 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A09.005 PROTEZIONE IMPERMEABILIZZAZIONE MURI CONTROTERRA MEDIANTE PANNELLI IN POLISTIROLO ESPANSO SP MM. 30. DESCRIZIONE: Protezione impermeabilizzazione muri controterra realizzata mediante applicazione di pannelli in polistirolo espanso di spessore mm. 30. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI PROTEZIONE: pannelli in polistirolo. Pannelli di polistirolo espanso estruso. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore : mm.30. - Densità : 20 kg/mc. minimo. - Reazione al fuoco pannello nudo : classe 0, non combustibile. - Resistenze meccaniche, stabilità dimensionale, assorbimento di acqua e resistenza vapore acqueo verificati secondo prove normalizzate sottocitate. - Marchio AIPE (Associazione Italiana Polistirolo Espanso). alla diffusione del NORME: EN 826, EN 12667, EN 13501-1, EN 822, EN 823, EN 824, EN 825, EN 1603, EN 12086. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il materiale coibente deve essere depositato sotto tettoie che ne garantiscano la protezione dagli agenti atmosferici e dall’umidità. Il deposito avverrà su bancali di legno distanziati dal suolo. Il materiale coibente, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: I pannelli di isolante non devono essere compressi o in alcun modo danneggiati. I giunti tra pannelli dovranno essere sigillati con nastro adesivo e comunque perfettamente combacianti. I pannelli coibenti devono essere fissati alla parete esterna mediante apposito adesivo. 63 dovranno essere L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A10 – INTONACI E CORNICI SCH.A10.001 RINZAFFO PER INTERNI IN MALTA DI CALCE IDRAULICA MACINATA. DESCRIZIONE: Rinzaffo eseguito con malta di calce idraulica macinata naturale, sia in piano che in curva, compresa l’esecuzione dei raccordi negli angoli, delle zanche di separazione tra pareti ed orizzontamenti, e della profilatura degli spigoli in cemento con esclusione del gesso; per spessore fino a cm.2. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI REGOLARIZZAZIONE: Malta di calce idraulica macinata naturale. Malta di calce idraulica macinata per rinzaffo; per spessore fino a cm.2. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Proprietà della calce secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione dei leganti. COMPONENTI: - Calce idraulica q.li 5 ; sabbia mc. 0,90. - Sabbia con granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze organiche e argillose. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità. Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . REALIZZAZIONE: L'esecuzione del rinzaffo avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura. Il supporto murario da rinzaffare dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco aderente. La superficie dovrà essere regolarizzata e lisciata con frattazzo. Il tempo di stagionatura dell'intonaco verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento stagionale e alle condizioni metereologiche. La superficie finale del rinzaffo deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, piana e priva di irregolarità evidenti. REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le finiture realizzate con intonacatura e' necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale) non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm. 64 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A10.002 INTONACO PER INTERNI DI GRASSELLO DOLCE. DESCRIZIONE: Strato di finitura (intonaco traspirante) su rinzaffo eseguito con malta naturale, di grassello di calce forte, in piano od in curva, compresa l’esecuzione dei raccordi, delle zanche e la profilatura degli spigoli in cemento con esclusione di gesso; di spessore come da progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI FINITURA: Malta di grassello di calce forte ottenuto dallo spegnimento di calce viva. Malta di grassello di calce forte per intonaci traspiranti, spessore minimo mm 1. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Composizione del grassello : soluzione colloidale allo stato di gel di idrossidi di calcio e magnesio in eccesso di acqua. - Legante aereo ottenuto dallo spegnimento di calce viva magnesiaca in eccesso d’acqua, lungamente stagionato in vasche di maturazione. - Resistenza meccanica a compressione : 7 N/mmq. - Resistenza meccanica a flessione : 18 Kg/cmq. - Resistenza al distacco : 5,9 Kg/cmq. COMPONENTI: - sabbia : granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 0, 5 UNI 2332, esente da sostanze organiche ed argillose. - grassello di calce forte ottenuto dallo spegnimento di calce viva. - acqua limpida. DOSAGGIO: per malta per intonaco traspirante : 450 kg di grassello, 1 mc. di sabbia ed acqua q.b. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità. Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: L'esecuzione dell'intonaco avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura. Il supporto murario da intonacare dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco aderente. La superficie dovrà essere regolarizzata e lisciata con frattazzo. Il tempo di stagionatura dell'intonaco verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento stagionale e alle condizioni metereologiche. La superficie finale dell'intonaco deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, piana e priva di irregolarità evidenti. 65 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le finiture realizzate con intonacatura e' necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale) non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm. 66 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A10.003 RINZAFFO PER ESTERNI REALIZZATO CON MALTA DI CALCE IDRAULICA E CEMENTO. DESCRIZIONE: Rinzaffo eseguito con malta di calce idraulica e cemento (bastarda), sia in piano che in curva, compresa l’esecuzione dei raccordi negli angoli, delle zanche di separazione tra pareti ed orizzontamenti, e della profilatura degli spigoli in cemento con esclusione del gesso; per spessore fino a cm.2. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI REGOLARIZZAZIONE: Malta di calce idraulica e cemento. Malta di calce idraulica e cemento per rinzaffo; per spessore fino a cm.2. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Proprietà della calce dei cementi secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione dei leganti. COMPONENTI: - Cemento tipo 325 kg. 100 ; - Sabbia mc. 1.00; - Calce idraulica spenta mc. 0,25; - Sabbia con granulometria 100% passante organiche e argillose. cumulativo allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità. Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . REALIZZAZIONE: L'esecuzione del rinzaffo avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura. Il supporto murario da rinzaffare dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco aderente. La superficie dovrà essere regolarizzata e lisciata con frattazzo. Il tempo di stagionatura dell'intonaco verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento stagionale e alle condizioni metereologiche. La superficie finale del rinzaffo deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, piana e priva di irregolarità evidenti. REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le finiture realizzate con intonacatura e' necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale) non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm. 67 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A10.004 INTONACO PER ESTERNI IN MALTA DI CEMENTO. DESCRIZIONE: Strato di finitura (intonaco traspirante) su rinzaffo eseguito con malta di cemento, in piano od in curva, compresa l’esecuzione dei raccordi, delle zanche e la profilatura degli spigoli in cemento con esclusione di gesso; proprietà dei cementi secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione dei leganti. . ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI FINITURA: Malta di cemento per intonaci; di spessore minimo mm 1. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Legante idraulico a base di cemento. - Resistenza meccanica a compressione : 7 N/mmq. minimo. - Resistenza meccanica a flessione : 18 Kg/cmq. Minimo. - Resistenza al distacco : 6 Kg/cmq. Minimo. COMPONENTI: - Cemento tipo 325 kg. 600 ; - Sabbia mc. 1.00; - Sabbia con granulometria 100% passante organiche e argillose. - acqua limpida. cumulativo allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità. Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: L'esecuzione dell'intonaco avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura. Il supporto murario da intonacare dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco aderente. La superficie dovrà essere regolarizzata e lisciata con frattazzo. Il tempo di stagionatura dell'intonaco verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento stagionale e alle condizioni metereologiche. La superficie finale dell'intonaco deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, piana e priva di irregolarità evidenti. REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le finiture realizzate con intonacatura e' necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale) non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm. 68 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A10.005 RISANAMENTO E CONSOLIDAMENTO FRONTALINI ED INTRADOSSI BALCONI E CORNICIONI. DESCRIZIONE: Risanamento e consolidamento dei frontalini e degli intradossi di balconi e cornicioni, mediante spicconatura delle parti in fase di distacco, pulizia e spazzolatura delle armature metalliche, applicazione di una ripresa di legante inibitore di corrosione e ripristino con malta a base di resine sintetiche e cemento ad alta resistenza applicata anche a più riprese fino al raggiungimento dello spessore necessario. Compreso l'adozione di piccole casserrature per i ripristini e la formazione di spigoli e gocciolatoi, compreso eventuali spillature di ancoraggio con barre in acciaio per ripristini superiori a cm. 4. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) SPICCONATURA DELLE PARTI DI INTONACO AMMALORATO E/O IN FASE DI DISTACCO b) PULIZIA E SPAZZOLATURA DELLE ARMATURA METALLICHE: trattamento con spazzole in ferro. c) LEGANTE INIBITORE DI CORROSIONE: boiaccca passivante per la protezione dei ferri di armatura PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - legante idraulico a base di inibitori di corrosione, leganti idraulici e microsilicati; adesione al csl > 1,5 Mpa; adesione al ferro 10 Mpa; profondità di carbonatazione a 10 anni: mm. 1. d) MALTA CEMENTIZIA AD ALTA RESISTENZA: PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - malta antiritiro ad elevata resistenza tixotropica; resistenza meccanica a compressione: 700-900 kg/cmq; resistenza meccanica a flessione: 90-112 kg/cmq; modulo elastico a 28 gg.: 230000kg/cmq; adesione all’acciaio: 200-220 kg/cmq (pull out); temperatura di applicazione: da +5°C a +60° C. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità. Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: L'esecuzione del ripristino avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura. Il supporto murario dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco aderente. Il tempo di esecuzione di ripristino, dalla pulizia alla finitura dell’intonaco, verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento stagionale e alle condizioni metereologiche. 69 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La superficie finale del ripristino deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, irregolarità evidenti. Il ripristino degli intonaci deve riprodurre fedelmente la sagoma ed il disegno originario. liscia e priva di REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le finiture realizzate con intonacatura è necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale) non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm. 70 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A10.006 RISAGOMATURA DI CORNICIONI E VELETTE RAMPE SCALE DESCRIZIONE: Risagomatura delle forme e dei disegni preesistenti esistenti di cornicioni e/o velette rampe scale a seguito di ripristini dall’ intonaco ammalorato e decoeso. Per i manufatti esterni verrà utilizzata malta cementiti da intonaco, mentre per le parti interne è previsto l’uso di intonaco per interni di grassello dolce. REALIZZAZIONE: La risagomatura avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura. Il supporto murario dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco aderente. Il tempo di esecuzione di ripristino, dalla pulizia alla finitura dell’intonaco, verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento stagionale e alle condizioni metereologiche. La superficie finale del ripristino deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, liscia e priva di irregolarità evidenti, pronta per la tinteggiatura. La risagomatura degli intonaci deve riprodurre fedelmente la sagoma ed il disegno originario che potrà essere ottenuto anche mediante l’uso di stampi e/o sagome precedentemente predisposte. REQUISITI: CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Le finiture realizzate con intonacatura è necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale) non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm. 71 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A11 – SOTTOFONDI E VESPAI SCH.A11.001 SOTTOFONDO IN GHIAIA NATURALE E SABBIA. DESCRIZIONE: Formazione di sottofondo mediante provvista, spandimento e pigiatura di ghiaia naturale e sabbia di spessore minimo cm. 20, come indicato in progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI SUPPORTO: ghiaia naturale e sabbia (misto granulare). PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Il pietrame di varia pezzatura non deve essere maggiore di mm. 100. - Devono essere escluse le ghiaie contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica, sfaldati o sfaldabili e quelle rivestite da incrostazioni. NORME: Per il controllo granulometrico si fa riferimento alla Norma UNI 2334. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Prima dell'esecuzione del sottofondo in conglomerato cementizio verrà steso uno strato di ghiaia naturale e sabbia compattata e livellata, fino al raggiungimento delle quote di progetto. Lo strato di ghiaia e sabbia dovrà essere perfettamente costipato con idoneo mezzo meccanico o manuale in maniera tale da non provocare successivi cedimenti del massetto in cls. 72 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A11.002 SOTTOFONDO IN CLS DI SPESSORE CM. 10. DESCRIZIONE: Sottofondo formato con calcestruzzo cementizio avente resistenza caratteristica di 150 Kg/cmq. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI SOTTOFONDO: conglomerato cementizio. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto (cm. 10). - Cemento tipo 325. - Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto delle norme citate. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le proprietà del c.l.s. - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. COMPONENTI: Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi. NORME: UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 7103. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Il conglomerato cementizio verrà eseguito in pasta densa dopo aver bagnato abbondantemente lo strato di supporto e steso a mano secondo guide predisposte. Il sottofondo in conglomerato cementizio dovrà essere eseguito tenendo conto delle eventuali pendenze opportunamente predeterminate ed avrà uno spessore come da progetto. 73 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A12 – PAVIMENTI E RIVESTIMENTI SCH.A12.001 ZOCCOLINO BATTISCOPA IN GRES CERAMICO FINE PORCELLANATO. DESCRIZIONE: Zoccolino battiscopa in gres fine porcellanato posato con malta adesiva alla caseina. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI RIVESTIMENTO : zoccolino battiscopa in gres fine porcellanato. Zoccolino battiscopa ottenuto dalla pressatura di una miscela di argille nobili di tipo omogeneo a tutto spessore, prive di trattamento superficiale, inassorbente, antigelivo, altamente resistente agli attacchi fisici e chimici, con superficie a vista di tipo naturale. La scelta del colore e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo, la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle migliori qualità. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Altezza: cm 8. - Spessore cm 1. - Assorbimento d'acqua: inferiore al 3% - Resistenza a flessione : 30 N/mmq. minimo. - Durezza superficiale: minimo 6(scala Mohs). - Resistenza all'abrasione profonda: 130 mmc. medio. - Proprietà chimiche: resistenza alle macchie e ai prodotti chimici di uso domestico e agli acidi e basi (garantita classe 1-2). - Resistenza al cavillo. - Resistenza al gelo e agli sbalzi termici. - Planarità: curvatura del centro in rapporto alla diagonale +/- 0,5%, curvatura dello spigolo in rapporto alla dimensione +/- 0,5%, svergolamento in rapporto alla diagonale +/- 0,5%. - Ortogonalità +/- 0,6%; rettilineità degli spigoli +/- 0,5% - Tolleranza dimensionale: dimensioni lineari in base alla superficie delle lastre (secondo UNI EN 98), spessore 10% per superfici minori o uguali a 190 cmq, 5% per superfici maggiori a 190 cmq. NORME: UNI EN 87, UNI EN 176, UNI EN 100, UNI EN 102, UNI EN 99, UNI EN 101, UNI EN 103, UNI EN 104, UNI EN 105, UNI EN 106, UNI EN 121, UNI EN 186/1, UNI EN 202, DIN 51094. b) STRATO DI FISSAGGIO: malta naturale adesiva alla caseina. Adesivo monocomponente minerale in polvere, a base di calce idraulica, caseina calcica, microfibre vegetali, farine di quarzo, carbonato di calcio, reattivi pozzolanici naturali. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Non tossicità. - Intervallo utile di impiego : + 8°C/+ 35°C. - Resistenza allo strappo : < 1,5 Mpa. - Densità a 24 ore : 1620 Kg/mc. - Diametro massimo aggregato : 0,3 mm. - Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, direttiva citata. 74 verificate secondo prove e specificazioni di L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo verificati per il supporto specifico. criteri definiti nella direttiva ed eventualmente MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: La fornitura dello zoccolino dovrà essere effettuata in confezioni che ne garantiscano l'autenticità d'origine, la qualità dei manufatti e l'integrità degli stessi anche durante gli spostamenti in cantiere. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima linea di cottura ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o la sostituzione di pezzi difettosi. Lo zoccolino, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e sottoposto per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: Gli zoccolini battiscopa saranno posati in opera mediante malta adesiva. Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito ed opportunamente inumidito prima della posa dello zoccolino. La sigillatura dei giunti sarà eseguita mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati. Particolare cura andrà posta nella posa dello zoccolino negli spigoli e negli angoli, in corrispondenza dei quali gli elementi dovranno essere perfettamente combacianti. Nelle situazioni d'angolo concavo i bordi degli zoccolini contigui dovranno sovrapporsi completamente. Nelle situazioni d'angolo convesso, qualora non siano adottati pezzi speciali a "becco di civetta", la sagomatura dei bordi degli zoccolini sarà eseguita evitando sbrecciature e mantenendo integro lo smalto superficiale degli stessi. 75 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A12.002 PAVIMENTI PER INTERNI ED ESTERNI IN PIASTRELLE DI GRES FINE PORCELLANATO. DESCRIZIONE: Pavimenti realizzati in piastrelle di gres fine porcellanato, dimensioni cm.(20X20 - 30x30), incollate su sottofondo in cls. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI RIVESTIMENTO: Piastrella in gres fine porcellanato, per pavimento. Piastrelle ottenute dalla pressatura di una miscela di argille nobili di tipo omogeneo a tutto spessore, prive di trattamento superficiale, inassorbente, antigelivo, altamente resistente agli attacchi fisici e chimici, con superficie a vista di tipo naturale. La scelta del colore e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo, la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle migliori qualità. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Dimensioni : cm. 20x20 - 30x30. - Spessore : cm. 1. - Assorbimento d'acqua: inferiore al 3% - Resistenza a flessione : 30 N/mmq. minimo. - Durezza superficiale: minimo 6(scala Mohs). - Resistenza all'abrasione profonda: 130 mmc. medio. - Resistenza allo scivolamento a piedi calzati R10 - Proprietà chimiche: resistenza alle macchie e ai prodotti chimici di uso domestico e agli acidi e basi (garantita classe 1-2). - Resistenza al cavillo. - Resistenza al gelo e agli sbalzi termici. - Planarità: curvatura del centro in rapporto alla diagonale +/- 0,5%, curvatura dello spigolo in rapporto alla dimensione +/- 0,5%, svergolamento in rapporto alla diagonale +/- 0,5%. - Ortogonalità +/- 0,6%; rettilineità degli spigoli +/- 0,5% - Tolleranza dimensionale: dimensioni lineari in base alla superficie delle lastre (secondo UNI EN 98), spessore 10% per superfici minori o uguali a 190 cmq, 5% per superfici maggiori a 190 cmq. NORME: UNI EN 87, UNI EN 176, UNI EN 100, UNI EN 102, UNI EN 99, UNI EN 101, UNI EN 103, UNI EN 104, UNI EN 105, UNI EN 106, UNI EN 121, UNI EN 186/1, UNI EN 202, DIN 51094. b) STRATO DI FISSAGGIO: malta naturale adesiva alla caseina. Adesivo monocomponente minerale in polvere, a base di calce idraulica, caseina calcica, microfibre vegetali, farine di quarzo, carbonato di calcio, reattivi pozzolanici naturali. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Non tossicità. - Intervallo utile di impiego : + 8°C/+ 35°C. - Resistenza allo strappo : 1,5 Mpa. - Densità a 24 ore : 1620 Kg/mc. - Diametro massimo aggregato : 0,3 mm. - Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, direttiva citata. 76 verificate secondo prove e specificazioni di L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo verificati per il supporto specifico. criteri definiti nella direttiva ed eventualmente c) SIGILLATURA DEI GIUNTI DELLE PIASTRELLE : Imboiaccatura con cemento bianco o colorato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Impasto di una parte di cemento Portland e 3 o 4 parti di calcare o gesso in polvere. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le piastrelle, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno tre marche diverse) e sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . La fornitura delle piastrelle dovrà essere effettuata in confezioni che ne garantiscano l'autenticità d'origine, la qualità dei manufatti e l'integrità degli stessi anche durante gli spostamenti in cantiere. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima linea di cottura ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o la sostituzione di pezzi difettosi. Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: Le eventuali canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con malta cementizia per tutto il loro percorso; in ogni caso, qualunque sia il loro spessore, quello del massetto di posa non potrà essere inferiore a cm.3. Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito, atto a ricevere lo strato di supporto in conglomerato cementizio. Successivamente si procederà alla formazione dello strato di regolarizzazione impiantistica mediante getto del massetto di allettamento della pavimentazione in malta cementizia. Lo strato andrà steso a mano e dovrà essere rigonato al fine di ottenere un piano perfettamente uniforme ed atto a ricevere la posa delle piastrelle. Il piano di livello del massetto di allettamento dovrà essere realizzato tenendo conto della eventuale presenza di vincoli come soglie e sguinci. Il piano verrà eseguito predisponendo fasce parallele a distanza di ml. 1, 5. Prima di procedere alla posa, sul massetto di allettamento verrà spolverato cemento per uno strato di circa 2 mm. I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa. La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti. Il taglio delle piastrelle dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantire la regolarità geometrica e l'integrità del materiale. A posa ultimata si dovrà procedere alla pulizia del pavimento mediante mezzi idonei ad evitare danni alla pavimentazione stessa. Ad imboiaccatura eseguita si dovrà procedere ad una definitiva opera di pulizia. La pavimentazione non potrà essere percorsa prima di 3 giorni dalla sua ultimazione. Eventuali transiti d'obbligo potranno effettuarsi solo su opportuni tavolati posati su strati di materiale ammortizzante (sabbia o segatura). L'esecuzione della pavimentazione sarà sospesa per temperature esterne minori di +5 gradi o maggiori di 35 gradi. Si raccomanda, salvo diversa disposizione della D.L., di realizzare nella posa giunti fra le piastrelle di almeno 2 mm. La pavimentazione ultimata sarà protetta opportunamente fino al completo indurimento della malta di incollaggio onde evitare danni e fessurazioni di qualsiasi specie. L'imboiaccatura verrà eseguita con solo cemento per fughe fra piastrelle fino a 3 mm; per fughe maggiori verrà aggiunta sabbia in rapporto di 800-1000 kg/mc. La granulometria della sabbia varierà in relazione alla larghezza del giunto. 77 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Gli additivi impiegati per la preparazione della malta dello strato di pavimentazione dovranno essere usati secondo le prescrizioni previste dal produttore che dimostrerà con certificati di laboratorio la conformità del prodotto ai requisiti richiesti ed alle norme e regolamenti vigenti. Qualora la superficie pavimentata superi i 60 mq o una dimensione superi gli 8 m., verrà realizzato un giunto di frazionamento su pavimento e sottostante massetto. Sul perimetro della pavimentazione sarà realizzato un giunto a liste di polistirolo. REQUISITI: 1) REGOLARITÀ DELLE FINITURE. Le pavimentazioni realizzate con prodotti in gres ceramico fanno riferimento alle specifiche relative alle caratteristiche d'aspetto previste dalla normativa UNI. 2) CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA. Si può far riferimento alle specifiche relative alle caratteristiche dimensionali previste dalla normativa UNI. 3) RESISTENZA ALL'USURA. La pavimentazione in gres ceramico deve resistere nel tempo alle azioni dovute al traffico pedonale e di sedie a ruote senza che si verifichino abrasioni, perdite di materiale, rigonfiamenti, schiacciamenti permanenti e sporcamenti non eliminabili. In particolare le piastrelle in gres ceramico per uso individuale devono possedere una resistenza all'usura per anni 10 corrispondente alla classe U2 della classificazione UPEC, mentre i locali ad uso collettivo una resistenza alla classe U3. 78 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A12.003 RIVESTIMENTO INTERNO IN PIASTRELLE DI GRES CERAMICO SMALTATO. DESCRIZIONE: Rivestimento in piastrelle di gres ceramico smaltato, di dimensioni CM.(20X20), incollate su preparazione a rinzaffo con malta di calce idraulica. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI RIVESTIMENTO: piastrella di gres ceramico smaltato per rivestimento, della Classe B2. Piastrelle in gres ceramico smaltato ottenute dalla pressatura di una miscela compatta di argilla in pasta bianca o rossa. Le piastrelle devono essere completamente vetrificate, smaltate, ed ottenute mediante procedimento di monocottura (classe B2 secondo UNI EN 87). PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Dimensioni : cm.20x20. - Assorbimento d'acqua: compreso tra il 3% ed il 10% per piastrelle B2. - Tolleranza dimensionale: dimensioni lineari in base alla superficie delle piastrelle (secondo UNI EN 98), spessore 10% per superfici minori o uguali a 190 cmq, 5% per superfici maggiori a 190 cmq. - Resistenza a flessione : minimo 22 N/mmq (B2). - Durezza superficiale : minimo 6 (scala Mohs). - Resistenza all'abrasione profonda: massimo 250 (secondo UNI EN 102). NORME: UNI EN 163, UNI EN 176, UNI EN 178, UNI EN 1159, UNI EN 99, UNI EN 100, UNI EN 101, UNI EN 102, UNI EN 103, UNI EN 104, UNI EN 106, DIN 51094. b) STRATO DI FISSAGGIO: malta naturale adesiva alla caseina. Adesivo monocomponente minerale in polvere, a base di calce idraulica, caseina calcica, microfibre vegetali, farine di quarzo, carbonato di calcio, reattivi pozzolanici naturali. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Non tossicità. - Intervallo utile di impiego : + 8°C/+ 35°C. - Resistenza allo strappo : < 1,5 Mpa. - Densità a 24 ore : 1620 Kg/mc. - Diametro massimo aggregato : 0,3 mm. - Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di direttiva citata. Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente verificati per il supporto specifico. c) SIGILLATURA DEI GIUNTI DELLE PIASTRELLE : Imboiaccatura con cemento bianco o colorato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Impasto di una parte di cemento Portland e 3 o 4 parti di calcare o gesso in polvere. 79 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: La fornitura delle piastrelle dovrà essere effettuata in confezioni che ne garantiscano l'autenticità d'origine, la qualità dei manufatti e l'integrità degli stessi anche durante gli spostamenti in cantiere. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima linea di cottura ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o la sostituzione di pezzi difettosi. Le piastrelle, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno tre marche diverse) e sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: Lo strato di supporto del rivestimento dovrà soddisfare le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di verticalità, la superficie sarà perfettamente levigata priva di ondulazioni ed ogni tipo di irregolarità. L'impasto della malta adesiva dovrà essere effettuato meccanicamente per garantirne la massima omogeneità. La stesura della stessa sarà effettuata con strumenti idonei opportunamente dentellati. La posa delle piastrelle avverrà con l'ausilio di appositi cunei in plastica che ne eviteranno lo slittamento cosi' da garantire un perfetto allineamento delle fughe sia verticali che orizzontali. L'imboiaccatura sarà effettuata non prima di 12 ore dalla esecuzione del rivestimento. La successiva pulitura del rivestimento avverrà con materiali idonei (trucioli) e dovrà essere eseguita con perizia cosi' da ottenere una superficie brillante o comunque priva di ombrature di boiacca residua. Nelle situazioni d'angolo concavo i bordi delle piastrelle di ceramica contigue dovranno sovrapporsi completamente. Nelle situazioni d'angolo convesso, qualora non siano adottati pezzi speciali a "becco di civetta", la sagomatura dei bordi delle piastrelle di ceramica sarà eseguita evitando sbrecciature e mantenendo integro lo smalto superficiale delle piastrelle. REQUISITI: 1) REGOLARITÀ DELLE FINITURE. I rivestimenti realizzati con prodotti ceramici fanno riferimento alle specifiche relative alle caratteristiche d'aspetto previste dalla normativa UNI. 2) CONTROLLO REGOLARITÀ GEOMETRICA. Per i rivestimenti si puo' far riferimento alle specifiche relative alle caratteristiche dimensionali previste dalla normativa UNI. 80 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A13 – OPERE IN MARMO E PIETRA SCH.A13.001 COPERTINE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO O SPAZZOLATO – SPESSORE CM. 5. DESCRIZIONE: Davanzali esterni, soglie e copertine in lastre di pietra di Luserna piano fiammato o spazzolato, di spessore cm. 5; con spigoli smussati, di disegno come da progetto; sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 3 minimo; completi di gocciolatoio posto ad almeno cm. 1,5 dal bordo esterno della lastra. Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) DAVANZALI, SOGLIE E COPERTINE: lastre di pietra di Luserna piano fiammato o spazzolato, di spessore cm. 5, con spigoli smussati. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Lastre ricavate in unico pezzo (per davanzali e soglie). - Spessore come da progetto : cm. 5 - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458, UNI 9724. b) STRATO DI FISSAGGIO : malta di cemento. Malta di cemento magro. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento. - Spessore come da progetto. NORME: D.M. 3.06.68, D.M. 20.11.84. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti, rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza. REALIZZAZIONE: I davanzali, le soglie e le copertine in lastre di pietra, di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo, saranno messi in opera con malta di cemento ed, ove occorra, i diversi pezzi dovranno essere collegati tra loro ed alla retrostante muratura con grappe, perni, ecc. L’Impresa 81 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle lastre. A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati. Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta. Per la formazione di davanzali e soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo. La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due montanti del controtelaio inclusi. Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 3 e dovranno essere complete di gocciolatoio, eseguito a mola, posto a cm. 1,5 minimo dal bordo esterno della lastra. La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto asciutto e privo di polveri. Le connessure delle facce viste dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, compresso e lisciato mediante apposito ferro. Le lastre di pietra, per la formazione di davanzali, soglie e copertine, dovranno essere posate in opera con pendenza adeguata. 82 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A13.02 COPERTINE BALCONI IN LASTRE DI SERIZZO ANTIGORIO, DI SPESSORE CM. 2. DESCRIZIONE: Soglie e copertine in lastre di Serizzo Antigorio piano levigato, di spessore cm. 2; con spigoli smussati, di disegno come da progetto; sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 3 minimo; completi di gocciolatoio posto ad almeno cm. 1,5 dal bordo esterno della lastra. Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) COPERTINE: lastre di Serizzo Antigorio piano levigato, di spessore cm. 2, con spigoli smussati. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Lastre ricavate in unico pezzo (per davanzali e soglie). - Spessore come da progetto : cm. 2 - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458, UNI 9724. a) STRATO DI FISSAGGIO: malta adesiva alla caseina. Malta adesiva composta da cemento adesivo alla caseina preconfezionato a due componenti composto da: cemento, cariche, resine plastiche liquide. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Non tossicità e ininfiammabilità. - Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di direttiva citata. - Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente verificati per il supporto specifico. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. REALIZZAZIONE: I davanzali, le soglie e le copertine in lastre di pietra, saranno messe in opera con malta di cemento; lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle lastre. A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati. Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta. Per la formazione di davanzali e soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo. La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due montanti del controtelaio inclusi. 83 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 3, e se poste verso l’esterno dovranno essere complete di gocciolatoio, eseguito a mola, posto a cm. 1,5 minimo dal bordo esterno della lastra, e dovranno essere adeguatamente immorsate per almeno cm. 5 nella muratura di sostegno. La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto asciutto e privo di polveri. Le connessure delle facce viste dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, compresso e lisciato mediante apposito ferro. Le lastre di pietra, per la formazione di davanzali, soglie e copertine, dovranno essere posate in opera con pendenza adeguata. 84 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A13.003 SOGLIE PER PORTE FINESTRE IN LASTRE DI SERIZZO ANTIGORIO PIANO LEVIGATO – SPESSORE CM. 3. DESCRIZIONE: Soglie e copertine in lastre di Serizzo Antigorio piano levigato, di spessore cm. 3; con spigoli smussati, di disegno come da progetto; sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 3 minimo; completi di gocciolatoio posto ad almeno cm. 1,5 dal bordo esterno della lastra. Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: b) SOGLIE: lastre di Serizzo Antigorio piano levigato, di spessore cm. 3, con spigoli smussati. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Lastre ricavate in unico pezzo (per davanzali e soglie). - Spessore come da progetto : cm. 3 - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458, UNI 9724. b) STRATO DI FISSAGGIO: malta adesiva alla caseina. Malta adesiva composta da cemento adesivo alla caseina preconfezionato a due componenti composto da: cemento, cariche, resine plastiche liquide. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Non tossicità e ininfiammabilità. - Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di direttiva citata. - Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente verificati per il supporto specifico. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. REALIZZAZIONE: I davanzali, le soglie e le copertine in lastre di pietra, saranno messe in opera con malta di cemento; lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle lastre. A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati. Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta. Per la formazione di davanzali e soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo. La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due montanti del controtelaio inclusi. 85 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 3, e se poste verso l’esterno dovranno essere complete di gocciolatoio, eseguito a mola, posto a cm. 1,5 minimo dal bordo esterno della lastra, e dovranno essere adeguatamente immorsate per almeno cm. 5 nella muratura di sostegno. La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto asciutto e privo di polveri. Le connessure delle facce viste dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, compresso e lisciato mediante apposito ferro. Le lastre di pietra, per la formazione di davanzali, soglie e copertine, dovranno essere posate in opera con pendenza adeguata. 86 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A13.004 SOGLIE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO O SPAZZOLATO – SPESSORE CM. 3. DESCRIZIONE: Soglie in lastre di pietra di Luserna piano fiammato, di spessore cm. 3; bisellate, di disegno come da progetto; sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 3 minimo. Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) SOGLIE : lastre di pietra di Luserna piano fiammato, di spessore cm. 3; bisellate. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Lastre ricavate in unico pezzo. - Spessore come da progetto : cm. 3 - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458. b) STRATO DI FISSAGGIO : malta di cemento. Malta di cemento magro. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento. - Spessore come da progetto. NORME: D.M. 3.06.68, D.M. 20.11.84. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti, rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza. REALIZZAZIONE: Le soglie in lastre di pietra, di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo, saranno messe in opera con malta di cemento ed, ove occorra, i diversi pezzi dovranno essere collegati tra loro ed alla retrostante muratura con grappe, perni, ecc. Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle lastre. A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati. Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta. Per la formazione di soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo. L’Impresa 87 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due montanti del controtelaio inclusi. Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 3. La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto asciutto e privo di polveri. Le lastre di pietra, per la formazione di soglie, dovranno essere posate in opera con pendenza adeguata. 88 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A13.005 DAVANZALI INTERNI IN GRANITO ROSA BETA LEVIGATI E LUCIDATI A PIOMBO – SPESSORE CM. 3. DESCRIZIONE: Davanzali in lastre di granito Rosa Beta levigati e lucidati a piombo, di spessore cm. 3; bisellate, di disegno come da progetto; sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 2 minimo. Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) DAVANZALI: lastre di granito Rosa Beta levigati e lucidati a piombo, di spessore cm. 3, bisellate. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Lastre ricavate in unico pezzo (per davanzali e soglie). - Spessore: cm. 3 - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458. b) STRATO DI FISSAGGIO : malta di cemento. Malta di cemento magro. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento. - Spessore come da progetto. NORME: D.M. 3.06.68, D.M. 20.11.84. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. REALIZZAZIONE: I davanzali, le soglie e le copertine in lastre di pietra, saranno messe in opera con malta di cemento; lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle lastre. A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati. Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta. Per la formazione di davanzali e soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo. La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due montanti del controtelaio inclusi. 89 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 2, e se poste verso l’esterno dovranno essere complete di gocciolatoio, eseguito a mola, posto a cm. 1,5 minimo dal bordo esterno della lastra, e dovranno essere adeguatamente immorsate per almeno cm. 5 nella muratura di sostegno. La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto asciutto e privo di polveri. Le connessure delle facce viste dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, compresso e lisciato mediante apposito ferro. Le lastre di pietra, per la formazione di davanzali, soglie e copertine, dovranno essere posate in opera con pendenza adeguata. 90 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A13.006 LAVORAZIONI SULLE PIETRE E MARMI. • FORMAZIONE DI GOCCIOLATOIO PER PIETRE DURE E PER PIETRE TENERE. DESCRIZIONE: Formazione di gocciolatoio per pietre dure e per pietre tenere eseguito a mola, posto alla distanza minima di mm. 15 dal bordo esterno. • ESECUZIONE DI SMUSSO AGLI SPIGOLI DELLA LARGHEZZA DI CM. 1. DESCRIZIONE: Esecuzione di smusso agli spigoli, eseguito in laboratorio, della larghezza fino a cm. 1; lisciato di mola per pietre tenere. • FORMAZIONE DI BISELLATURA CON LEGGERO ARROTONDAMENTO DEGLI SPIGOLI. DESCRIZIONE: Formazione di bisellatura, eseguita in laboratorio, con leggero arrotondamento degli spigoli (R = 2-3 mm.); lisciata di mola, per pietre dure e per pietre tenere. • ESECUZIONE DI LEVIGATURA E/O LEVIGATURA E LUCIDATURA A PIOMBO DELLE SUPERFICI PIANE. DESCRIZIONE: Levigatura e/o levigatura e lucidatura a piombo eseguita in laboratorio , misurata sullo sviluppo totale della superficie vista; di superfici piane di pietre e marmi. • ESECUZIONE DI LEVIGATURA E/O LEVIGATURA E LUCIDATURA A PIOMBO DELLE COSTE VISTE. DESCRIZIONE: Levigatura e/o levigatura e lucidatura a piombo eseguita in laboratorio ,delle coste viste di lastre già refilate di sega; di pietre e marmi. • LAVORAZIONE A PUNTA FINE O GROSSA (BOCCIARDATA) ESEGUITA LABORATORIO – PER PIETRE TENERE. IN DESCRIZIONE: Lavorazione a punta fine o grossa (bocciardata) eseguita in laboratorio , misurata sullo sviluppo totale della superficie vista; di superfici piane o curve di pietre tenere (pietra di Luserna per rivestimento marciapiedi rialzati androni carrai). 91 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ • LAVORAZIONE FIAMMATA O SPAZZOLATA ESEGUITA IN LABORATORIO – PER PIETRE TENERE. DESCRIZIONE: Lavorazione fiammata o spazzolata eseguita in laboratorio , misurata sullo sviluppo totale della superficie vista; di superfici piane o curve di pietre tenere. 92 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A15 – OPERE DA VETRAIO SCH.A15.001 VETRATE VETROCAMERA MM. 4+12+4 DESCRIZIONE: Vetrata isolante costituita da due lastre di cristallo float di spessore mm. 4 tra loro unite al perimetro da un intercalare di alluminio anodizzato contenente disidratante speciale, efficacemente sigillato alle lastre e tra esse delimitante una intercapedine di aria secca di spessore mm. 12. In corrispondenza dei serramenti dei bagni le vetrate dovranno essere opacizzate mediante imprimitura a "buccia di arancio". ELEMENTI COSTITUTIVI: a) PARTE TRASPARENTE: lastre di cristallo float spessore mm 4 con interposta camera d'aria disidratata spessore mm 12. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore totale 20 mm. - Spessore lastre 4 mm. (tolleranza 0, 2 mm). - Spessore intercapedine 12 mm. - Peso 21 Kg/mq. - Carico unitario di rottura a flessione della lastra esterna 4 kg/mmq. - Fattore di trasmissione luminosa 83% . - Valore di trasmissione termica (valore medio vetro – telaio): U = o < 2,3 W/mqK. - Indice di attenuazione acustica 32 dB. - Contrassegno di garanzia (anni 10). NORME: UNI 5832 (punto 2.4.2.), UNI 7143, UNI 7144, UNI 7170, UNI 7697, UNI 6534. b) INTERCALARE: Intercalare in profilato di alluminio anodizzato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo 0, 35 mm.; larghezza mm.12. - Spessore anodizzazione non inferiore a 3 micron. - Superficie esente da grassi. - Foratura tale da assicurare l'assorbimento dell'umidità da parte dei sali disidratanti. NORME: UNI 6534 – 74 c) SALI DISIDRATANTI : Sali disidratanti del tipo "a setaccio molecolare" con interstizio molecolare di 3 Amgstroms. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Assenza di assorbimento di azoto né a caldo né a freddo. d) SIGILLANTE: sigillante fra le lastre in materiale a base di elastomeri. Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e sigillante. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: 93 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - Temperatura di utilizzo : da –50°C a +50°C. NORME: UNI 6534 - 74. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di vetro saranno depositate, in posizione verticale, in apposite gabbie rialzate dal suolo. Le lastre di vetro dovranno essere tenute distanziate tra loro mediante l'uso di carta ondulata o altro materiale idoneo. Le vetrate, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno due marche diverse) e sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio, verticale e orizzontale, in elastomero con durezza 70-75 RHD. Detti tasselli dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il giuoco necessario a ricevere il sigillante. Nel posizionamento dei tasselli si dovrà aver cura di non otturare i canali predisposti per la fuoriuscita dell'acqua. Gli spazi tra vetro e intelaiatura saranno riempiti con un cordone continuo di sigillante autopolimerizzante. Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo e dovranno impedire infiltrazioni d'acqua, di vapore acqueo, di aria, di polvere o di altre sostanze. I criteri di posa da osservare sono quelli indicati nella norma UNI 6534. REQUISITI: CONTROLLI PREVISTI DALLA NORMA UNI 7171/82. - Prova del punto di rugiada iniziale. - Prova della tenuta stagna iniziale. - Prova di invecchiamento. - Prova di appannamento ai raggi ultravioletti CERTIFICAZIONI: I certificati delle prove ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla campionatura delle vetrate. 94 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A15.002 VETRATE ANTISFONDAMENTO STRATIFICATE TRASPARENTI O COLORATE mm. 3+3. DESCRIZIONE: Vetrate antisfondamento formate da due lastre di cristallo float di spessore mm. 3 con interposto foglio di polivinilbutirrale. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) PARTE TRASPARENTE: lastre vetrate antisfondamento spessore mm.3+3. Vetrate antisfondamento formate da due lastre di cristallo float di spessore mm. 3 con interposto foglio di polivinilbutirrale di tipo trasparenti o colorate secondo le indicazioni della D.L.. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore lastra mm. 3+3; tipo sicurezza semplice con interposto un foglio di polivinilbutirrale. - Peso Kg/mq 15,5. - Stratificazione con vetri stampati tipo “C” trasparenti o colarati secondo le indicazioni di progetto; - Contrassegno e certificazione che ne garantisca la provenienza e che ne specifichi le caratteristiche fisicotecniche. - Caratteristiche e limiti di accettazione secondo la normativa UNI. NORME: UNI 7172, UNI 5832, UNI 7143, UNI 7144, UNI 7170, UNI 7697, UNI 6534. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di vetro saranno depositate, in posizione verticale, in apposite gabbie rialzate dal suolo. Le lastre di vetro dovranno essere tenute distanziate tra loro mediante l'uso di carta ondulata o altro materiale idoneo. Le vetrate, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno due marche diverse) e sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: La posa delle lastre di vetro potrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio verticale e orizzontale. Detti tasselli, di materiale imputrescibile, dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario a ricevere il sigillante. Nel posizionamento dei tasselli si dovrà aver cura di non otturare i canali predisposti per la fuoriuscita dell'acqua. Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo. Gli spazi tra vetro e intelaiatura saranno riempiti con un cordone continuo di sigillante autopolimerizzante. I certificati ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla campionatura delle vetrate, prima della posa delle vetrate stesse. CERTIFICAZIONI: I certificati delle prove ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla campionatura delle vetrate. 95 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A15.003 VETRATE ANTISFONDAMENTO STRATIFICATE TRASPARENTI MM. 4+4. DESCRIZIONE: Vetrate antisfondamento formate da due lastre di cristallo float di spessore mm. 4 con interposto foglio di polivinilbutirrale. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) PARTE TRASPARENTE: lastre vetrate antisfondamento spessore mm.4+4. Vetrate antisfondamento formate da due lastre di cristallo float di spessore mm. 4 con interposto foglio polivinilbutirrale. di PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore lastra mm. 4+4; tipo sicurezza semplice con interposto un foglio di polivinilbutirrale. - Peso Kg/mq 21. - Stratificazione con vetri piani trasparenti secondo NORME UNI 5832; - Contrassegno e certificazione che ne garantisca la provenienza e che ne specifichi le caratteristiche fisicotecniche. - Caratteristiche e limiti di accettazione secondo la normativa UNI. NORME: UNI 7172, UNI 5832, UNI 7143, UNI 7144, UNI 7170, UNI 7697, UNI 6534. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di vetro saranno depositate, in posizione verticale, in apposite gabbie rialzate dal suolo. Le lastre di vetro dovranno essere tenute distanziate tra loro mediante l'uso di carta ondulata o altro materiale idoneo. Le vetrate, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno due marche diverse) e sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: La posa delle lastre di vetro potrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio verticale e orizzontale. Detti tasselli, di materiale imputrescibile, dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario a ricevere il sigillante. Nel posizionamento dei tasselli si dovrà aver cura di non otturare i canali predisposti per la fuoriuscita dell'acqua. Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo. Gli spazi tra vetro e intelaiatura saranno riempiti con un cordone continuo di sigillante autopolimerizzante. I certificati ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla campionatura delle vetrate, prima della posa delle vetrate stesse. CERTIFICAZIONI: I certificati delle prove ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla campionatura delle vetrate. 96 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A15.004 VETRI STAMPATI MM. 5. DESCRIZIONE: Vetri stampati trasparenti e colorati. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) VETRI: vetri stampati spessore minimo mm. 5 trasparenti e colorati. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo mm. 5. - Contrassegno e certificazione che ne garantisca la provenienza e che ne specifichi le caratteristiche fisicotecniche. - Caratteristiche e limiti di accettazione secondo la normativa UNI. NORME: UNI 7172, UNI 5832, UNI 7143, UNI 7144, UNI 7170, UNI 7697, UNI 6534. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di vetro saranno depositate, in posizione verticale, in apposite gabbie rialzate dal suolo. Le lastre di vetro dovranno essere tenute distanziate tra loro mediante l'uso di carta ondulata o altro materiale idoneo. Le vetrate, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno tre marche diverse) e sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto. REALIZZAZIONE: La posa delle lastre di vetro potrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio verticale e orizzontale. Detti tasselli, di materiale imputrescibile, dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario a ricevere il sigillante. Nel posizionamento dei tasselli si dovrà aver cura di non otturare i canali predisposti per la fuoriuscita dell'acqua. Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo. Gli spazi tra vetro e intelaiatura saranno riempiti con un cordone continuo di sigillante autopolimerizzante. I certificati ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla campionatura delle vetrate, prima della posa delle vetrate stesse. CERTIFICAZIONI: I certificati delle prove ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla campionatura delle vetrate. 97 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A17 – OPERE DA FALEGNAME SCH.A17.001 SCURI INTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA. DESCRIZIONE: Scuri interni in legno essenza Larice d’America, di dimensioni e tipo come da progetto; predisposti per la posa su anta mobile del serramento mediante cerniere. Finitura trasparente su fondo di impregnante protettivo colorato. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) SCURO INTERNO: scuri interni realizzati mediante lastre lavorate in legno massello essenza Larice d’America, di spessore cm. 2,5 minimo. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore: cm. 2,5 minimo. - Dimensioni e forma come da progetto. - Tinta abbinata al colore delle finestre. - Verniciatura trasparente su fondo colorato: vedi scheda verniciatura. b) SISTEMA DI CHIUSURA: Sistema di chiusura tipo a "saltarello" in lega di ottone. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Chiusura in lega di ottone completa di placca fissata necessario per il suo montaggio e funzionamento. all'infisso tramite viti; compreso ogni accessorio NORME: UNI 9172, UNI 9158. c) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato con piastra e viti di fissaggio. Cerniere in acciaio trattato, complete di piastrine, viti di fissaggio e rondella antiusura in ottone. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Portata minima 80 kg. - Resistenza minima all'estrazione 300 kg. - Numero minimo cerniere : 2. - Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 150 cm. - Spessore minimo della rondella antiusura mm.3. NORME: UNI 9283. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di uno scuro completo di accessori; questa sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Il deposito in cantiere degli scuri dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità. 98 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Gli scuri dovranno essere disposti in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori. La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate. Gli scuri depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le responsabilità del danno. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: Gli scuri interni saranno posati, mediante cerniere in acciaio trattato con piastra e viti di fissaggio, sul telaio dell'anta apribile del serramento. Gli scuri dovranno essere del tipo ripiegabili a soffietto in modo tale che il loro ingombro, quando aperti, sia contenuto nella mazzetta della muratura. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. 99 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A17.002 SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO TRASPARENTE PER FINESTRE E PORTE FINESTRE. DESCRIZIONE: Finestre e portefinestre ad uno o più battenti, di forma rettangolare e/o quadrata, in legno essenza Larice d’America, di dimensioni e tipo come indicato negli elaborati di progetto, dove richiesto predisposte per oscuramento mediante scuri interni in legno; complete di controtelaio in legno di abete; listelli orizzontali e verticali applicati sui battenti a formare la suddivisione a quadri delle vetrate; e vetrocamera posta in opera con listelli fermavetro interni. Per le porte balcone a due ante si dovrà prevedere un battente apribile con bilancino e serrature, incassate a due giri, ed un battente apribile in caso di necessità, normalmente chiuso con ferroglietti incassati od esterni. Per le finestre a due ante apribili, la chiusura sarà realizzata con cremonesi con aste incassate. A discrezione della D.L. potrà essere accettato un diverso sistema di chiusura (in particolare una ferramenta del tipo a nastro in lega di acciaio e zinco con trattamento anticorrosivo con aste di uscita superiore ed inferiore e nottolino intermedio con perno eccentrico regolabile) purché di provata garanzia di funzionamento nel tempo. Il rigetto d’acqua dovrà essere realizzato con gocciolatoi incastrati alla traversa inferiore dei telaroni ed ai battenti inferiori dei serramenti. Le bacchette delle cremonesi dovranno essere incassate e saranno previsti opportuni astucci a pavimento e cavalletti in sommità per le finestre. La maniglia di manovra sarà in lega di ottone pesante completa di placca ottenuta per fusione, fissata all'infisso tramite viti. Di forma tale da permettere una facile e comoda presa e comunque sottoposta all’approvazione della D.L. La specchiatura inferiore delle ante delle porte-balcone sarà realizzata con una pannellatura piena in legno dell’altezza di cm. 45. Sulle ante delle porte finestre dei locali cucina, qualora richiesto dalla Direzione Lavori, dovrà essere prevista una griglia di areazione con capacità minima di passaggio d’aria pari a cmq. 200. Per le finestre saranno previste due cerniere per anta, mentre per le porte-balcone le cerniere dovranno essere minimo tre per ogni anta. L’appaltatore non potrà chiedere maggiori compensi per la realizzazione di serramenti centinati o con forme particolari in quanto eventuali maggiori oneri si intendono già compresi nell’importo a corpo. Finitura con vernici trasparenti su fondo di impregnante protettivo colorato. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. I serramenti dovranno essere conformi ai particolari di progetto allegati. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) TELAIO FISSO : Telaio fisso di finestra o portafinestra realizzato con profili di legno massiccio essenza Larice d’America di prima scelta commerciale. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Doppia battuta su montanti e traverse. - Gocciolatoio sulla traversa inferiore del telaio fisso finestra, in profilato di alluminio preverniciato colore come serramento, dotato di asole di scarico dell'acqua piovana con passo mm.50. - Sezione telaio fisso : mm.(55x65) minimo. - Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti. - Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854. - Valore di trasmissione termica (valore medio vetro – telaio): U = o < 2,3 W/mqK. - Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%. - Il telaio e' fissato al controtelaio con viti in acciaio trattato. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118. 100 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ b) TELAIO ANTA APRIBILE : telaio anta apribile di finestra o portafinestra realizzato con profili di legno massiccio essenza Larice d’America di prima scelta commerciale. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Doppia battuta su montanti e traverse. - Sezione telaio anta apribile : mm.(55x65) minimo. - Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti. - Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854. - Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%. - Cornice fermavetro con giunzioni a 45° applicate sul lato interno e possibilità di alloggiamento per vetri di spessore fino a mm. 25. - Isolamento acustico secondo norma UNI 8204. - Profilo di alluminio anodizzato in corrispondenza della traversa inferiore finestre, per la raccolta e lo scarico all’esterno dell’acqua piovana. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118, UNI 8204, UNICHIM. c) LISTELLI ORIZZONTALI E VERTICALI: listelli orizzontali e verticali applicati ai battenti di finestra o portafinestra a formare la suddivisione a quadri delle vetrate, come indicato negli elaborati di progetto, realizzati con profili di legno massiccio essenza Larice d’America di prima scelta commerciale. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Sezione profili orizzontali e verticali: mm.(35x18) minimo. - Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti. - Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854. - Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118. d) GUARNIZIONE PERIMETRALE DI TENUTA TRA TELAIO FISSO E CONTROTELAIO: guarnizione in mescola elastomerica. Banda in elastomero espanso, inserito fra il telaio fisso e il controtelaio con funzione di chiudere lo spazio dovuto alla tolleranza di posa ed assicurare la tenuta all'aria ed all'acqua, e ridurre il ponte termico. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Caratteristiche di elasticità compatibili con le sollecitazioni proprie dell'impiego. - Temperatura d'impiego: -30 °C +95 °C. - Densità minima 0, 45 gr/cmc. NORME: UNI 9122/1, UNI 9122/2. e) TASSELLO DI APPOGGIO VETRO: tassello spaziatore e di appoggio vetro in elastomero. Tassello in elastomero posto tra vetro e telaio, negli infissi per ottenere il giusto posizionamento, per evitare il contatto vetro-scanalature e per ripartire il peso della vetrata. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo 5 mm. - Lunghezza minima 12, 5 mm. - Caratteristiche di resistenza alle temperature ambientali ed alle differenze di temperature tali da garantire inalterate nel tempo le prestazioni iniziali. NORME: UNI 7143 (CAPO 4.6), UNI 6534 (CAPO 3.6.1.). 101 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ f) SIGILLANTE: sigillante siliconico. Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e sigillante. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Temperatura di utilizzo : da –50 °C a +50 °C. NORME: UNI 6534 - 74. g) SISTEMA DI CHIUSURA: sistema di chiusura tipo cremonese a scomparsa, in lega di ottone. Sistema di chiusura del tipo a cremonese a scomparsa comprendente scatola contenente meccanismo di chiusura in ottone, aste in acciaio cromato o cadmiato o zincato. Compreso ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento. il PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Comando in asse dietro fascetta di copertura in legno. - Numero (n) delle chiusure per altezza (h) dell'infisso: n=2 per h maggiore o uguale a 1,60 m.; n=3 per h maggiore di 1,60 m. - Asta di chiusura :sezione minima 7x7 mm. NORME: UNI 7524, UNI 9172, UNI 9158. h) COMANDO DEL SISTEMA DI CHIUSURA: organo di manovra finestra o portafinestra in lega di ottone. Maniglia di manovra in lega di ottone completa di placca ottenuta per fusione fissata all'infisso tramite viti. Compreso ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Massa minima della maniglia e della placca: kg 0,200. - Maniglia dotata di comoda impugnatura : distanza minima dal battente 35 mm. i) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato. Cerniera a perno filettato in acciaio trattato, completa di rondella antiusura in ottone. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Portata minima 40 Kg. - Resistenza minima all'estrazione 270 Kg. - Numero minimo cerniere : 2. - Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di cm. 150. - Spessore minimo della rondella antiusura mm.3. NORME: UNI 9283. l) GUARNIZIONE DI TENUTA E BATTUTA: doppia guarnizione di tenuta e battuta in elastomero del tipo neoprene inserita nelle sedi ricavate nelle battute dell’anta e/o del telaio con funzione di assicurare il contatto continuo fra parte apribile e parte fissa. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Temperatura di utilizzo : -30 °C + 95 °C - Caratteristiche di montaggio atte a resistere a sollecitazioni conseguenti all'uso. - Resistenza all'ossidazione e alle radiazioni UV, buona resilienza. - Resistenza elevata a deformazioni permanenti. NORME: UNI 9122/1, UNI 9122/2. 102 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ m) CORNICE COPRIGIUNTO: listello in legno massello. Cornice coprigiunto costituita da listello in legno essenza Larice d’America. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Cornice coprigiunto costituita da listello in legno massello essenza Larice d’America. - Spessore minimo cm.1. - Larghezza minima cm. 8. n) CONTROTELAIO: controtelaio in abete VEDERE SCHEDA SCH. A17.010 MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I serramenti, completi di accessori, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionati (almeno tre marche diverse) e sottoposti, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. La campionatura del serramento scelto, completo di accessori, sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità. Gli infissi dovranno essere disposti in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori. I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri l'indeformabilità. I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati dal suolo e distanziati fra loro. Gli infissi dovranno essere dotati di certificazione del produttore che dichiari la classe A, E, V, in cui e' omologato. I certificati che forniscono i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe dovranno menzionare chiaramente il tipo di infisso su cui sono state effettuate le prove ed essere consegnati alla D.L. prima della posa dei serramenti stessi. La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate. Gli infissi depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le responsabilità del danno. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei limiti di 3 mm. per metro lineare. Il controtelaio verrà fissato mediante zanche a murare, utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani architettonici piu' larghi di 90 cm. il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa. L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. Il serramento dovrà garantire il livello di tenuta all’aria prescritto. L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il rischio di danneggiamento. In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà essere applicata una guarnizione continua. La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio verticale e orizzontale. Detti tasselli dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario a ricevere il sigillante. Le operazioni di bloccaggio dei listelli fermavetro e delle liste coprifilo dovranno essere effettuate utilizzando attrezzi idonei a non provocare ammaccature al legno. 103 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo. Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto pavimento e dall'altezza di interpiano. La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante del controtelaio entro i 10 mm. Le liste coprifilo dovranno avere un andamento regolare lungo tutto il loro sviluppo e ricoprire per un minimo di 10 mm. sia la muratura sia il telaio. L'installazione delle liste coprifilo, non potrà essere utilizzata per eliminare problemi derivanti da eventuali difetti di complanarità tra la parete ed il serramento. La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L. La traversa inferiore del telaio fisso delle portefinestre, se esistente, dovrà avere un'altezza massima di cm.2,5 dal piano del pavimento finito, nel rispetto della normativa vigente sulle barriere architettoniche. Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo. Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto l’azione del vento o dei carichi dovuti all’utenza. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. REQUISITI: 1) TENUTA ALL'ACQUA. Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche sotto l'azione del vento. L'acqua che penetri nei giunti tra o attraverso i profilati deve essere respinta all'esterno; pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per la fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia. Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra l'infisso e la parete perimetrale adiacente. Più specificatamente la tenuta all'acqua dovrà essere di classe E4 secondo prove di cui alle norme UNI EN 86, UNI 7979. 2) RESISTENZA AL VENTO. Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti. Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti, vibrazioni e rumorosità in genere. Più specificatamente la resistenza al vento dovrà essere di classe V3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 77, UNI 7979. 3) PERMEABILITÀ ALL'ARIA. Gli infissi esterni devono essere realizzati in modo da ottenere, mediante battute, camere d'aria e guarnizioni, una permeabilità all'aria di classe A3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 42, UNI 7979. CERTIFICAZIONI: L'impresa assuntrice dovrà presentare impiegati, secondo le norme UNI citate. alla Direzione dei Lavori i certificati di collaudo dei serramenti Tali certificati dovranno fornire i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe A, E, V in cui e' omologato il serramento stesso. L’Impresa 104 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A17.003 SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO, CON APERTURA A BILICO PER FINESTRE E PORTE FINESTRE. DESCRIZIONE: Finestre ad un battente, a bilico orizzontale, in legno essenza Larice d’America, di dimensioni e tipo come indicato negli elaborati di progetto; complete di controtelaio in legno di abete, vetrocamera posto in opera con listelli fermavetro interni. Finitura con vernici laccate su fondo di impregnante protettivo. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. I serramenti dovranno essere conformi ai particolari di progetto allegati. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) TELAIO FISSO : Telaio fisso di finestra ovale realizzato con profili di legno massiccio essenza Larice d’America di prima scelta commerciale. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Doppia battuta su montanti e traverse. - Sezione telaio fisso : mm.(55x65) minimo. - Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti. - Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854. - Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%. - Valore di trasmissione termica (valore medio vetro – telaio): U = o < 2,3 W/mqK. - Il telaio e' fissato al controtelaio con viti in acciaio trattato. - Isolamento acustico secondo norma UNI 8204. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118, UNI 8204. b) TELAIO ANTA APRIBILE : telaio anta apribile di finestra ovale realizzato con profili di legno massiccio essenza Larice d’America di prima scelta commerciale. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Doppia battuta su montanti e traverse. - Sezione telaio anta apribile : mm.(55x65) minimo. - Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti. - Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854. - Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118, UNICHIM. c) GUARNIZIONE PERIMETRALE DI TENUTA TRA TELAIO FISSO E CONTROTELAIO: guarnizione in mescola elastomerica. Banda in elastomero espanso, inserito fra il telaio fisso e il controtelaio con funzione di chiudere lo spazio dovuto alla tolleranza di posa ed assicurare la tenuta all'aria ed all'acqua, e ridurre il ponte termico. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Caratteristiche di elasticità compatibili con le sollecitazioni proprie dell'impiego. - Temperatura d'impiego: -30 °C +95 °C. - Densità minima 0, 45 gr/cmc. 105 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ NORME: UNI 9122/1, UNI 9122/2. d) TASSELLO DI APPOGGIO VETRO: tassello spaziatore e di appoggio vetro in elastomero. Tassello in elastomero posto tra vetro e telaio, negli infissi per ottenere il giusto posizionamento, per evitare il contatto vetro-scanalature e per ripartire il peso della vetrata. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo 5 mm. - Lunghezza minima 12, 5 mm. - Caratteristiche di resistenza alle temperature ambientali ed alle differenze di temperature tali da garantire inalterate nel tempo le prestazioni iniziali. NORME: UNI 7143 (CAPO 4.6), UNI 6534 (CAPO 3.6.1.). e) SIGILLANTE: sigillante siliconico. Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e sigillante. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Temperatura di utilizzo : da –50 °C a +50 °C. NORME: UNI 6534 - 74. f) SISTEMA DI CHIUSURA : sistema di chiusura per apertura a bilico orizzontale, in lega di ottone. Sistema di chiusura del tipo per apertura a bilico orizzontale comprendente scatola contenente meccanismo di chiusura in ottone e ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento. il NORME: UNI 7524, UNI 9172, UNI 9158. g) COMANDO DEL SISTEMA DI CHIUSURA: organo di manovra finestra in lega di ottone con sistema per apertura a bilico del serramento. Maniglia di manovra in lega di ottone completa di placca ottenuta per fusione fissata all'infisso tramite viti. Compreso ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Massa minima della maniglia e della placca: kg 0,200. - Maniglia dotata di comoda impugnatura : distanza minima dal battente 35 mm. h) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato. Cerniera in acciaio trattato per apertura a bilico orizzontale completa di ogni accessorio necessario. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Portata minima 40 Kg. - Resistenza minima all'estrazione 270 Kg. - Numero minimo cerniere : 2. NORME: UNI 9283. i) GUARNIZIONE DI TENUTA E BATTUTA: doppia guarnizione di tenuta e battuta in elastomero del tipo neoprene inserita nelle sedi ricavate nelle battute dell’anta e/o del telaio con funzione di assicurare il contatto continuo fra parte apribile e parte fissa. 106 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Temperatura di utilizzo : -30 °C + 95 °C - Caratteristiche di montaggio atte a resistere a sollecitazioni conseguenti all'uso. - Resistenza all'ossidazione e alle radiazioni UV, buona resilienza. - Resistenza elevata a deformazioni permanenti. NORME: UNI 9122/1, UNI 9122/2. l) CORNICE COPRIGIUNTO: listello in legno massello. Cornice coprigiunto per finestra ovale costituita da listello in legno essenza Larice d’America. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Cornice coprigiunto costituita da listello in legno massello essenza Larice d’America. - Spessore minimo cm.1. - Larghezza minima cm. 8. m) CONTROTELAIO: controtelaio in abete VEDERE SCHEDA SCH. A17.010 MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I serramenti, completi di accessori, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionati (almeno tre marche diverse) e sottoposti, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. La campionatura del serramento scelto, completo di accessori, sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità. Gli infissi dovranno essere disposti in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori. I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri l'indeformabilità. I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati dal suolo e distanziati fra loro. Gli infissi dovranno essere dotati di certificazione del produttore che dichiari la classe A, E, V, in cui e' omologato. I certificati che forniscono i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe dovranno menzionare chiaramente il tipo di infisso su cui sono state effettuate le prove ed essere consegnati alla D.L. prima della posa dei serramenti stessi. La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate. Gli infissi depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le responsabilità del danno. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei limiti di 3 mm. per metro lineare. Il controtelaio verrà fissato mediante zanche a murare, utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani architettonici piu' larghi di 90 cm. il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa. L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. Il serramento dovrà garantire il livello di tenuta all’aria prescritto. 107 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il rischio di danneggiamento. In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà essere applicata una guarnizione continua. La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio verticale e orizzontale. Detti tasselli dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario a ricevere il sigillante. Le operazioni di bloccaggio dei listelli fermavetro e delle liste coprifilo dovranno essere effettuate utilizzando attrezzi idonei a non provocare ammaccature al legno. Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo. Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto pavimento e dall'altezza di interpiano. La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante del controtelaio entro i 10 mm. Le liste coprifilo dovranno avere un andamento regolare lungo tutto il loro sviluppo e ricoprire per un minimo di 10 mm. sia la muratura sia il telaio. L'installazione delle liste coprifilo, non potrà essere utilizzata per eliminare problemi derivanti da eventuali difetti di complanarità tra la parete ed il serramento. La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L. La traversa inferiore del telaio fisso delle portefinestre, se esistente, dovrà avere un'altezza massima di cm.2,5 dal piano del pavimento finito, nel rispetto della normativa vigente sulle barriere architettoniche. Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo. Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto l’azione del vento o dei carichi dovuti all’utenza. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. REQUISITI: 1) TENUTA ALL'ACQUA. Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche sotto l'azione del vento. L'acqua che penetri nei giunti tra o attraverso i profilati deve essere respinta all'esterno; pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per la fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia. Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra l'infisso e la parete perimetrale adiacente. Più specificatamente la tenuta all'acqua dovrà essere di classe E4 secondo prove di cui alle norme UNI EN 86, UNI 7979. 2) RESISTENZA AL VENTO. Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti. Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti, vibrazioni e rumorosità in genere. Più specificatamente la resistenza al vento dovrà essere di classe V3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 77, UNI 7979. 3) PERMEABILITÀ ALL'ARIA. Gli infissi esterni devono essere realizzati in modo da ottenere, mediante battute, camere d'aria e guarnizioni, una permeabilità all'aria di classe A3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 42, UNI 7979. CERTIFICAZIONI: 108 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ L'impresa assuntrice dovrà presentare impiegati, secondo le norme UNI citate. alla Direzione dei Lavori i certificati di collaudo dei serramenti Tali certificati dovranno fornire i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe A, E, V in cui e' omologato il serramento stesso. 109 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A17.004 PERSIANE ALLA PIEMONTESE IN LARICE D’AMERICA VERNICIATO TRASPARENTE PER FINESTRE E PORTE FINESTRE. DESCRIZIONE: Persiane in legno essenza Larice d’America del tipo alla Piemontese spessore minimo di mm. 45, zoccolo pieno alto mm. 140, complete di stecche larghe cm. da 50 a 60 calettate ai battitoi in modo da risultare inclinate dall’interno verso l’esterno, ed alquanto scostate fra loro, di dimensioni e tipo come da progetto. Finitura con vernici trasparenti o colorate (vena a vista) con tinte lignee su fondo di impregnante protettivo. Le persiane saranno fissate agli stipiti esterni in muratura mediante cardini di ferro murati e bardelle piegate a squadra, con apertura verso l’esterno. Dovranno essere complete di adatti congegni a molla od a gancio per permettere il fissaggio ad ante aperte. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. I serramenti dovranno essere conformi ai particolari di progetto allegati. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) PERSIANE: persiane alla piemontese lavorate in legno massello essenza Larice d’America, di spessore mm. 45 minimo. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore del telaio: mm. 45 minimo. - Dimensioni e forma come da progetto. - Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti. - Palette robuste in Larice d’America del tipo alla piemontese. - Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854. - Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità interna relativa compresa tra il 10% e il 15%. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118. b) SISTEMA DI CHIUSURA: Sistema di chiusura standard con spagnoletta in lega di ottone o metallica trattata. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Spagnoletta completa di placca fissata all'infisso e alla muratura o alla soglia tramite viti; compreso ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento. Di forma e dimensioni tali da garantire la perfetta chiusura delle ante NORME: UNI 7524, UNI 9172, UNI 9158. c) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato con piastra e viti di fissaggio a murare saldamente. Cerniere in acciaio trattato, complete di piastrine, viti di fissaggio e rondella antiusura in ottone. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Portata minima 80 kg. - Resistenza minima all'estrazione 300 kg. - Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 150 cm. NORME: UNI 9283. 110 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ d) FERMOPERSIANA: a discrezione della D.L. saranno scelti dei fermopersiana per le ante aperte costituiti da ometti o da leve a chiusura su spalletta muraria. Saranno in acciaio trattato con piastra e viti di fissaggio. Dotati di gommino con funzione di appoggio sulla parete muraria. Previsti fermopersiane di dimensioni maggiori per il raccoglimento delle ante pieghevoli a libro. e) VERNICIATURA: vedi scheda relativa. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di almeno tre marche diverse di persiana completa di accessori; quella scelta dalla D.L. sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Il deposito in cantiere delle persiane dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità. Le persiane dovranno essere disposte in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori. La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate. Le persiane depositate in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le responsabilità del danno. REALIZZAZIONE: Le persiane saranno posate mediante cerniere in acciaio trattato contro la ruggine e dotate di piastra e viti di fissaggio. Le ante montate dovranno risultare perfettamente a piombo. Le palette avranno un’angolazione intermedia tale da impedire l’entrata di acqua sotto vento e contemporaneamente permettere una discreta visione all’esterno. L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il rischio di danneggiamento. Le persiane delle finestre-bagni dovranno essere del tipo ripiegabili a soffietto in modo tale che il loro ingombro, quando aperte, sia contenuto nella parete disponibile. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. CERTIFICAZIONI: L'impresa assuntrice dovrà presentare alla Direzione dei Lavori i certificati di costituzione e di qualificazione del prodotto con specifica dei singoli componenti con allegati le garanzie di durata e di stabilità per la preventiva accettazione. 111 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A17.005 PORTONI ESTERNI IN LEGNO NOCE D’AFRICA VERNICIATO TRASPARENTE, A PANNELLI VETRATI, PER INGRESSO EDIFICIO. DESCRIZIONE: Portoni di ingresso edifici, a pannelli vetrati ad uno o più battenti, in legno essenza Noce d’Africa dello spessore non inferiore a mm. 55, con pannelli e sopraluce vetrati con vetro antisfondamento, di dimensioni e tipo come indicato negli elaborati di progetto; complete di controtelaio in legno di abete, serratura elettrica con comando a distanza più sblocco meccanico e chiudiporta automatico. Finitura con vernici trasparenti su fondo di impregnante protettivo colorato. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. I serramenti dovranno essere conformi ai particolari di progetto allegati. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) TELAIO FISSO : Telaio fisso di portone realizzato con profili di legno massiccio essenza Noce d’Africa di prima scelta commerciale. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Doppia battuta su montanti e traverse. - Sezione telaio fisso : mm.(55x65) minimo. - Essenza Noce d’Africa con trattamenti preservanti. - Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854. - Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%. - Il telaio e' fissato al controtelaio con viti in acciaio trattato. - Cornice fermavetro con giunzioni a 45° applicate sul lato interno e possibilità di alloggiamento per vetri di spessore fino a mm. 25. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118. b) ANTA APRIBILE : anta apribile a pannelli pieni e vetrati di porta di ingresso edificio, realizzata con profili e pannelli di legno massiccio essenza Noce d’Africa di prima scelta commerciale. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Doppia battuta su montanti e traverse. - Sezione telaio anta apribile : mm.(55x65) minimo. - Sezione pannelli pieni : mm. 55 minimo. - Essenza Noce d’Africa con trattamenti preservanti. - Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854. - Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118, UNI 8204, UNICHIM. c) GUARNIZIONE PERIMETRALE DI TENUTA TRA TELAIO FISSO E CONTROTELAIO: guarnizione in mescola elastomerica. Banda in elastomero espanso, inserito fra il telaio fisso e il controtelaio con funzione di chiudere lo spazio dovuto alla tolleranza di posa ed assicurare la tenuta all'aria ed all'acqua, e ridurre il ponte termico. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Caratteristiche di elasticità compatibili con le sollecitazioni proprie dell'impiego. - Temperatura d'impiego: -30 °C +95 °C. - Densità minima 0, 45 gr/cmc. 112 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ NORME: UNI 9122/1, UNI 9122/2. d) SISTEMA DI CHIUSURA : sistema di chiusura con serratura a comando elettrico e manuale. Serratura di sicurezza a cilindro azionato da maniglia e da chiave ed elettricamente a distanza più sblocco meccanico; compresi tutti gli accessori necessari per il suo montaggio e funzionamento. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Massa minima della serratura: Kg.0,9. - Spessore minimo della lamiera di acciaio della cassa : mm.2. - Viti di fissaggio in acciaio. Per ogni serratura dovranno essere fornite tre chiavi. NORME: UNI 9172, UNI 9173. e) COMANDO DEL SISTEMA DI CHIUSURA: organo di manovra, maniglia e pomo in lega di ottone. Maniglia di manovra e pomo in lega di ottone completi di placca ottenuta per fusione fissata all'infisso tramite viti. Compreso ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Massa minima della maniglia e della placca: kg 0,200. - Maniglia dotata di comoda impugnatura : distanza minima dal battente 35 mm. f) CERNIERE : cerniere in acciaio trattato, a perno filettato, complete di rondella antiusura in ottone. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Portata minima 80 kg. - Minimo numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 150 cm. - Spessore minimo della rondella antiusura mm.3. - Diametro mm. 14 min. - Diametro perno filettato mm. 8 circa. - Lunghezza perno cm. 3,5 circa. NORME: UNI 9283. g) GUARNIZIONE DI TENUTA E BATTUTA: doppia guarnizione di tenuta e battuta in elastomero del tipo neoprene inserita nelle sedi ricavate nella battuta dell’anta e/o del telaio con funzione di assicurare il contatto continuo fra parte apribile e parte fissa. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Temperatura di utilizzo : -30 °C + 95 °C - Caratteristiche di montaggio atte a resistere a sollecitazioni conseguenti all'uso. - Resistenza all'ossidazione e alle radiazioni UV, buona resilienza. - Resistenza elevata a deformazioni permanenti. NORME: UNI 9122/1, UNI 9122/2. h) CORNICE COPRIGIUNTO: listello in legno massello. Cornice coprigiunto costituita da listello in legno essenza Noce d’Africa. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: 113 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - Cornice coprigiunto costituita da listello in legno massello essenza Noce d’Africa. - Spessore minimo cm.1. - Larghezza minima cm. 10. i) TASSELLO DI APPOGGIO VETRO: tassello spaziatore e di appoggio vetro in elastomero. Tassello in elastomero posto tra vetro e telaio, negli infissi per ottenere il giusto posizionamento, per evitare il contatto vetro-scanalature e per ripartire il peso della vetrata. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo 5 mm. - Lunghezza minima 12, 5 mm. - Caratteristiche di resistenza alle temperature ambientali ed alle differenze di temperature tali da garantire inalterate nel tempo le prestazioni iniziali. NORME: UNI 7143 (CAPO 4.6), UNI 6534 (CAPO 3.6.1.). l) SIGILLANTE: sigillante siliconico. Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e sigillante. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Temperatura di utilizzo : da –50 °C a +50 °C. NORME: UNI 6534 - 74. m) MOLLA A PRESSIONE CHIUSURA PORTE: molla a pressione per chiusura automatica porte. VEDERE SCHEDA SCH. A18.011 n) CONTROTELAIO: controtelaio in abete VEDERE SCHEDA SCH. A17.010 o) VETRO: vetro stratificato antisfondamento 4+4 VEDERE SCHEDA SCH. A15.003 MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I serramenti, completi di accessori, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionati (almeno tre marche diverse) e sottoposti, per l'approvazione, alla Direzione Lavori. La campionatura del serramento scelto, completo di accessori, sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità. Gli infissi dovranno essere disposti in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori. I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri l'indeformabilità. I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati dal suolo e distanziati fra loro. Gli infissi dovranno essere dotati di certificazione del produttore che dichiari la classe A, E, V, in cui e' omologato. I certificati che forniscono i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe dovranno menzionare chiaramente il tipo di infisso su cui sono state effettuate le prove ed essere consegnati alla D.L. prima della posa dei serramenti stessi. La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate. 114 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Gli infissi depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le responsabilità del danno. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei limiti di 3 mm. per metro lineare. Il controtelaio verrà fissato mediante zanche a murare, utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani architettonici piu' larghi di 90 cm. il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa. L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. Il serramento dovrà garantire il livello di tenuta all’aria prescritto. L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il rischio di danneggiamento. In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà essere applicata una guarnizione continua. La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio verticale e orizzontale. Detti tasselli dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario a ricevere il sigillante. Le operazioni di bloccaggio dei listelli fermavetro e delle liste coprifilo dovranno essere effettuate utilizzando attrezzi idonei a non provocare ammaccature al legno. Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo. Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto pavimento e dall'altezza di interpiano. La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante del controtelaio entro i 10 mm. Le liste coprifilo dovranno avere un andamento regolare lungo tutto il loro sviluppo e ricoprire per un minimo di 10 mm. sia la muratura sia il telaio. L'installazione delle liste coprifilo, non potrà essere utilizzata per eliminare problemi derivanti da eventuali difetti di complanarità tra la parete ed il serramento. La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L. La traversa inferiore del telaio fisso delle portefinestre, se esistente, dovrà avere un'altezza massima di cm.2,5 dal piano del pavimento finito, nel rispetto della normativa vigente sulle barriere architettoniche. Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo. Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto l’azione del vento o dei carichi dovuti all’utenza. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. REQUISITI: 1) TENUTA ALL'ACQUA. Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche sotto l'azione del vento. L'acqua che penetri nei giunti tra o attraverso i profilati deve essere respinta all'esterno; pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per la fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia. Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra l'infisso e la parete perimetrale adiacente. Più specificatamente la tenuta all'acqua dovrà essere di classe E4 secondo prove di cui alle norme UNI EN 86, UNI 7979. 115 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 2) RESISTENZA AL VENTO. Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti. Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti, vibrazioni e rumorosità in genere. Più specificatamente la resistenza al vento dovrà essere di classe V3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 77, UNI 7979. 3) PERMEABILITÀ ALL'ARIA. Gli infissi esterni devono essere realizzati in modo da ottenere, mediante battute, camere d'aria e guarnizioni, una permeabilità all'aria di classe A3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 42, UNI 7979. CERTIFICAZIONI: L'impresa assuntrice dovrà presentare impiegati, secondo le norme UNI citate. alla Direzione dei Lavori i certificati di collaudo dei serramenti Tali certificati dovranno fornire i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe A, E, V in cui e' omologato il serramento stesso. 116 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A17.006 RESTAURO E REVISIONE COMPLETA DI PORTONI ESTERNI IN LEGNO. DESCRIZIONE: Restauro conservativo e revisione completa di portoni carrai di ingresso in avanzato stato di degrado a pannelli pieni a due battenti, in legno, mediante pulizia e asportazione delle vernici esistenti, completamento delle parti mancanti o deteriorate, delle parti lignee e non, e finitura con vernici trasparenti su fondo di impregnante protettivo. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: La realizzazione del restauro dovrà permettere di mantenere l’originaria struttura dei manufatti. Qualora si dovesse provvedere allo smontaggio delle ante dal telaio, queste dovranno essere depositate e trattate in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità ed avendo cura che gli stessi siano tenuti separati mediante regoli distanziatori. Il restauro conservativo dovrà prevedere: a) Sverniciatura e resa del legno a poro chiuso mediante idonei prodotti svernicianti; b) Restauro, consolidamento e ripristino di formelle, montanti, traverse, pannelli ecc. mediante innesti della stessa essenza e di adeguato spessore; c) Carteggiatura e stuccatura; d) Disinfestazione mediante impregnanti e prodotti antixilofagi, antimuffa e antiumidità; e) Revisione e sostituzione di tutta la ferramenta e delle parti metalliche; f) Verniciatura mediante prodotti resistenti ai raggi U.V. con una mano di mordente al fine di portare in evidenza le venature del legno, 2 mani di impregnante protettivo e 2 mani di vernice per finiture satinata. g) Sostituzione di robuste cerniere in acciaio; h) Installazione di nuova serratura elettrica a scatto, a scatola, con comando a distanza; i) Maniglioni per ogni anta in ottone del tipo pesante con forma cilindrica lavorata e sagomata (lunghezza impugnatura almeno cm. 25 e diametro almeno cm. 3 j) Applicazione di zoccolo esterno in ottone pesante di altezza cm. 20 k) Ogni quant’altro per dare il portone in opera perfettamente funzionante e ristrutturato a perfetta regola d’arte. Si avrà cura di riposizionare le ante in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei limiti di 3 mm. per metro lineare. L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il rischio di danneggiamento. I portoni dovranno essere facilmente apribili anche da persona su sedia a ruote. In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà essere applicata una guarnizione continua. La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. Dovrà REQUISITI: 1) TENUTA ALL'ACQUA. 117 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche sotto l'azione del vento. Pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per la fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia. Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra l'infisso e la parete perimetrale adiacente. 2) RESISTENZA AL VENTO. Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti. Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti, vibrazioni e rumorosità in genere. 118 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A17.007 REVISIONE COMPLETA DI PORTE INTERNE IN LEGNO. DESCRIZIONE: Revisione completa di porte interne a pannelli pieni ad un battente, in legno, mediante pulizia e asportazione delle vernici esistenti, completamento delle parti mancanti o deteriorate, delle parti lignee e non, e finitura con vernici trasparenti su fondo di impregnante protettivo. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: La realizzazione della revisione-riparazione dovrà permettere di mantenere l’originaria struttura dei manufatti. Qualora si dovesse provvedere allo smontaggio delle ante dal telaio, queste dovranno essere depositate e trattate in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità ed avendo cura che gli stessi siano tenuti separati mediante regoli distanziatori. Il restauro conservativo dovrà prevedere: a) Sverniciatura e resa del legno a poro chiuso mediante idonei prodotti svernicianti; b) Revisione e ripristino di formelle, montanti, traverse, pannelli ecc. mediante innesti della stessa essenza e di adeguato spessore; c) Carteggiatura e stuccatura; d) Revisione e sostituzione dove necessiti della ferramenta e delle parti metalliche; e) Verniciatura con una mano di mordente al fine di portare in evidenza le venature del legno, 2 mani di impregnante protettivo e 2 mani di vernice per finiture satinata. f) Ogni quant’altro per dare il manufatto perfettamente funzionante e revisionato a perfetta regola d’arte. Si avrà cura di riposizionare le ante in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei limiti di 3 mm. per metro lineare. L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il rischio di danneggiamento. La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. Dovrà REQUISITI: 1) TENUTA ALL'ACQUA. Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche sotto l'azione del vento. Pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per la fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia. Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra l'infisso e la parete perimetrale adiacente. 2) RESISTENZA AL VENTO. Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti. Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti, vibrazioni e rumorosità in genere. 119 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A17.008 PORTE INTERNE A SPECCHIATURA PIENA O VETRATA IN LARICE DEL TIROLO AD UN'ANTA A BATTENTE. DESCRIZIONE: Porte interne a specchiatura vetrata o piena ad un'anta con apertura a battente, con struttura perimetrale in legno di Larice del Tirolo e riempimento in cartone alveolare resinato, tamburata con pannelli di fibra di legno impiallacciati con sfogliati di legno Larice, listello coprifilo di sezione minima 10x60 mm.; complete di serratura con chiave a mappa semplice ; luce netta apertura porte cm.80x210, le porte dei ripostigli e dei bagni avranno luce netta apertura cm. 70x210. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) TELAIO FISSO: telaio in legno listellare impiallacciato. Telaio fisso di porta interna realizzato con paniforte in legno listellare o lamellare in Larice del Tirolo. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Paniforte costituito da listelli o lamelle di legno di Larice del Tirolo incollati, rivestito sulle facce e sui bordi esterni con sfogliati di legno essenza Larice. - Umidità max 13%. - Impiallacciatura in sfogliato di legno applicata con colle ureiche e pressata a caldo. La finitura deve essere compatibile con i trattamenti di preservazione e deve garantire facili operazioni di manutenzione o pulizia con prodotti correnti. NORME: UNI 6467, UNI 6469. b) PANNELLO ANTA: pannello in legno tamburato impiallacciato con sfogliati di legno essenza Larice. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pannello anta tamburata in Larice di spessore minimo 7 mm., rivestito di essenze di legno applicate con colle ureiche e pressate a caldo. - Riempimento in carta plastificata a nido d'ape con dimensioni della maglia di circa 22 mm., peso 200-210 g/mq ; spessore totale anta non inferiore a mm.40. - Finitura con vernici a base di resine sintetiche su fondo preparato per immersione o ad impregnazione per immersione, tipo laccato, inodore. La finitura deve essere compatibile con i trattamenti di preservazione e deve garantire facili operazioni di manutenzione e ripristino. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118. c) SISTEMA DI CHIUSURA: Sistema di chiusura di porta interna costituito da serratura a mappa semplice in acciaio trattato completa di maniglia di manovra in lega di ottone e di placca di fissaggio all'infisso tramite viti. Sistema di chiusura completo di tutti gli accessori necessari per il suo montaggio e funzionamento. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Maniglia dotata di comoda impugnatura: distanza minima dal battente 35 mm. NORME: UNI 9171, UNI 9172. d) CORNICE COPRIGIUNTO : cornice coprigiunto costituita da listello in legno massicci essenza Larice. 120 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Cornice coprigiunto costituita da listello in legno massello essenza Larice. - Spessore minimo cm.1. - Larghezza minima cm. 8. e) CERNIERE: Cerniera a perno filettato (tipo Anuba) in acciaio trattato, completa di rondella antiusura in ottone. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Portata minima 40 Kg. - Resistenza minima all'estrazione 270 Kg. - Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 155 mm. - Spessore minimo della rondella antiusura 3 mm. - Diametro mm. 13-14. - Diametro perno filettato mm. 8 circa. - Lunghezza perno cm. 3,5 circa. NORME: UNI 9283. f) CONTROTELAIO: controtelaio in abete VEDERE SCHEDA SCH. A17.010 MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità ed avendo cura che gli stessi siano tenuti separati mediante regoli distanziatori. I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri l'indeformabilità. I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati dal suolo e distanziati fra loro. La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate. I telai o ante di porte depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le responsabilità del danno. L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di un serramento completo di accessori (almeno tre marche diverse); questa sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei limiti di 3 mm. per metro lineare. Il controtelaio verrà murato utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani architettonici piu' larghi di 90 cm. il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa. L'anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. La porta dovrà garantire il livello di tenuta all'aria prescritto. L'infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il rischio di danneggiamento. Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto pavimento e dall'altezza di interpiano. 121 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante del controtelaio entro i 15 mm. Le liste coprifilo dovranno avere un andamento regolare lungo tutto il loro sviluppo e ricoprire per un minimo di 10 mm. sia la muratura sia il telaio. L'installazione delle listre coprifilo, non potrà essere utilizzata per eliminare problemi derivanti da eventuali difetti di complanarità tra la parete ed il serramento. La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L. Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo. Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto l’azione dei carichi dovuti all’utenza. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. 122 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A17.009 PORTONCINI BLINDATI DI INGRESSO ALLOGGI. DESCRIZIONE: Portoncini di sicurezza di ingresso alloggi, ad un'anta con apertura a battente realizzati a struttura metallica, rivestiti su ambo i lati con pannelli in fibre di legno impiallacciati; compreso controtelaio in lamiera di acciaio trattato. Portoncini completi di serratura di sicurezza. Dimensioni : luce netta di apertura cm. 90; altezza cm. 210. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) CONTROTELAIO: cotrotelaio in lamiera di acciaio zincato. Controtelaio in lamiera di acciaio zincato opportunamente pressopiegata, corredato di zanche per il fissaggio alla muratura e predisposto per l'aggiustaggio ed il fissaggio del telaio fisso. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo della lamiera 25/10. - Procedimento di zincaggio con il sistema Sendzimir o equivalenti, con rivestimento non inferiore a 200 g/mq. sulle due facce. - Numero minimo di zanche sulle due facce : 8. b) TELAIO FISSO: Telaio fisso in lamiera pressopiegata di acciaio preverniciato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo della lamiera : 25/10 mm. Minimo. - Dispositivo di attacco al controtelaio con viti prigioniere in acciaio inox. - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza alle manovre. - Trattamento di verniciatura con cottura a forno mediante vernici a smalto termoindurente, del tipo a polveri poliuretaniche. c) GUARNIZIONE PERIMETRALE DI TENUTA E DI BATTUTA: guarnizione di tenuta e di battuta in mescola elastomerica. Profilo estruso in elastomero (del tipo neoprene, dutral, materiale plastomerico PVC) inserito nelle sedi ricavate nelle battute dell'anta e/o del telaio con funzione di assicurare il contatto continuo fra parte apribile e parte fissa. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Temperatura di utilizzo:da -30øC + 95øC. - Caratteristiche di montaggio atte a resistere a sollecitazioni conseguenti all'uso. - Resistenza all'ossidazione e alle radiazioni UV, buona resilienza. - Resistenza elevata a deformazioni permanenti. NORME: UNI 9122/1, UNI 9122/2. d) ANTA APRIBILE: anta apribile costituita da due lamiere di acciaio zincato saldate al telaio perimetrale e nervature di rinforzo. Rivestimento esterno su entrambe le facce con pannelli in fibre di legno impiallacciati. Anta apribile costituita da due lamiere di acciaio zincato saldate al telaio perimetrale di supporto, anch'esso in acciaio zincato, con rinforzo interno mediante nervature di lamiera di acciaio zincato. Riempimento del pannello con isolante poliuretanico. Rivestimento superficiale su entrambe le facce con pannelli in fibra di legno impiallacciati con sfogliati di legno. 123 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore totale pannello : mm.60 minimo. - Spessore lamiera di acciaio zincato : 10/10 mm. minimo. - Spessore lamiera telaio perimetrale e rinforzi : 20/10 mm. minimo. - Rivestimento superficiale con pannelli in fibra di legno, di noce o di rovere spessore mm. 5, impiallacciati con sfogliati di legno applicati a pressione con colle a freddo. Finitura con vernici a base di resine sintetiche su fondo preparato per immersione o ad impregnazione per immersione, trasparente, inodore. La finitura deve essere compatibile con i trattamenti di preservazione e deve garantire facili operazioni di manutenzione e ripristino. NORME: UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118. e) SISTEMA DI CHIUSURA: Serratura di sicurezza a 4 rostri fissi saldati a corpo unico al battente sul lato cerniere; serratura a doppia mappa con sette punti di chiusura. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - N. 5 Rostri fissi e 2 cerniere regolabili. - N. 7 Chiavistelli mobili sul lato serratura. - Mezzo giro azionato dall'interno con maniglia e dall'esterno tramite chiave. - Serratura di sicurezza con cilindro a profili europeo protetta da piastra in acciaio al manganese antitrapano. - Pomolo e maniglia di manovra in lega metallica pesante, completa di tutti gli accessori necessari per il montaggio ed il funzionamento. - Per ogni serratura dovranno essere fornite N. 3 chiavi più N. 1 chiave da cantiere. - Spioncino e fermo di sicurezza. NORME: UNI 9172, UNI 9173. f) CERNIERE: Cerniere per portoncino blindato in acciaio trattato registrabili a cuscinetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Diametro minimo : mm.22. - Portata minima 80 Kg. - Resistenza minima all'estrazione 300 Kg. - Numero minimo di cerniere : 2. - Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 155 mm. - Trattamento di verniciatura con cottura a forno mediante vernici a smalto termoindurente su mano di fondo in antiruggine. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di un serramento completo di accessori (almeno tre marche diverse); questa sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità ed avendo cura che gli stessi siano tenuti separati mediante regoli distanziatori. I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri l'indeformabilità. I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati dal suolo e distanziati fra loro. I telai o ante di porte depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le responsabilità del danno. 124 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei limiti di 3 mm. per metro lineare. Il controtelaio verrà murato utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani architettonici piu' larghi di 90 cm.il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa. L'infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il rischio di danneggiamento. In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà essere applicata una guarnizione continua. Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto pavimento e dall'altezza di interpiano. La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante del controtelaio entro i 15 mm. L'insieme degli ancoraggi e delle cerniere garantirà una sicurezza ai tentativi di effrazione almeno corrispondente a quello certificato per l'anta. Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo. Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto l’azione dei carichi dovuti all’utenza. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. 125 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH A17.010 CONTROTELAIO IN LEGNO D’ABETE. DESCRIZIONE: Controtelaio in legno di abete corredato di zanche a murare in acciaio. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) CONTROTELAIO : controtelaio in legno di abete corredato di zanche a murare in acciaio; di spessore cm. 2,5 minimo. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo : mm.25 ; - Giuoco massimo tra telaio e controtelaio mm.8 . - Numero minimo di zanche : 6 (tre per montante). - Larghezza cm. 10-11 per murature poste di coltello; cm. 14 per murature disposte di piatto. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri l'indeformabilità. I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati dal suolo e distanziati fra loro. REALIZZAZIONE: Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei limiti di 3 mm. per metro lineare. Il controtelaio verrà fissato mediante zanche a murare, utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani architettonici piu' larghi di 90 cm.il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa. Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto pavimento e dall'altezza di interpiano. La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante del controtelaio entro i 10 mm. 126 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A18 – OPERE DA FABBRO SCH.A18.001 PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU VIA: RINGHIERE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. DESCRIZIONE: Parapetti di protezione balconi esterni su via Moncrivello di dimensioni e peso come indicato negli elaborati grafici di progetto, realizzati con profilati di acciaio pieni quadri e piatti saldati fra loro, completi di piantoni in profili quadri scatolati, protetti con pittura anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di zanche ed ogni altro accessorio necessario per il loro fissaggio alla struttura di supporto. I parapetti dovranno avere la forma e le dimensioni indicate nei particolari di progetto allegati. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) PARAPETTI DI PROTEZIONE : Parapetti di protezione esterni realizzati con profilati pieni, tondie piatti e profili quadri scatolati in acciaio, saldati fra loro; come indicato nei particolari di progetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Profili costituenti il pannello: - PROFILI VERTICALI: profili pieni quadri di dimensioni mm. 10x10 alternati ad elementi decorativi piatti mm. 10x6; saldati ai profili orizzontali piatti. - PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 30 x 5; saldati ai profili verticali ed ancorati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento. - RINFORZO ORIZZONTALE: doppio profilo piatto di sezione mm. 20 x 3; diametro cm. 6 saldati ai profili verticali. - Altezza parapetti: cm. 105 dal piano finito di pavimento; conforme alle indicazioni del D.P.R. n. 547/1955. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030. - Peso variabile secondo la tipologia della ringhiera, come indicato negli elaborati di progetto NORME: D.P.R. N.547 1955 e successive modificazioni ed integrazioni; UNI 7030. b) PIANTONI: profili scatolati in acciaio delle dimensioni pari a mm. (30x30x4) completi di appoggi decorativi di diametro mm. 40. Piantoni in profilati scatolati di acciaio; ancorati al piede mediante piastra ancorata alla struttura di supporto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo : 4 mm. - Sezione : mm. 30 x 30. - appoggi decorativi in acciaio pieno di diametro mm. 40. - Altezza : come indicato nei particolari di progetto. - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030. NORME: UNI 7030. c) ELEMENTO DI ANCORAGGIO: Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre e zanche in acciaio zincato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: 127 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - PIASTRA : sezione cm. 10 x 10; spessore mm. 6 minimo. - ZANCA : piatto di sezione mm. 30 x 4; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo. NORME: UNI 7030. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari costruttivi. La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme, eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di eseguire il trattamento protettivo. Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste. I parapetti saranno fissati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento. E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a. Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base. La verniciatura del parapetto sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto. Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico, avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.). L'impresa dovrà realizzare un campione di un pannello tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. REQUISITI STATICI: I parapetti ed i relativi ancoraggi al supporto dovranno essere conformi a quanto previsto dal D.M. 16/1/1996 “Norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”; ed alla relativa Circolare del 4/7/1996 “Istruzioni sulle norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” . 128 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.002 PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU CORTE: RINGHIERE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. DESCRIZIONE: Parapetti di protezione balconi esterni su cortile, di dimensioni e peso come indicato negli elaborati grafici di progetto, realizzati con profilati di acciaio pieni quadri e piatti saldati fra loro, completi di piantoni in profili quadri scatolati, protetti con pittura anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di zanche ed ogni altro accessorio necessario per il loro fissaggio alla struttura di supporto. I parapetti dovranno avere la forma e le dimensioni indicate nei particolari di progetto allegati. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) PARAPETTI DI PROTEZIONE : Parapetti di protezione esterni realizzati con profilati pieni, tondie piatti e profili quadri scatolati in acciaio, saldati fra loro; come indicato nei particolari di progetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Profili costituenti il pannello: - PROFILI VERTICALI: profili pieni tondi di diametro mm. 12; saldati ai profili orizzontali piatti. - PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 30 x 5; saldati ai profili verticali ed ancorati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento. - Altezza parapetti: cm. 105 dal piano finito di pavimento; conforme alle indicazioni del D.P.R. n. 547/1955. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030. - Peso variabile secondo la tipologia della ringhiera, come indicato negli elaborati di progetto NORME: D.P.R. N.547 1955 e successive modificazioni ed integrazioni; UNI 7030. b) PIANTONI: profili scatolati in acciaio delle dimensioni pari a mm. (30x30x4) completi di appoggi decorativi di diametro mm. 40. Piantoni in profilati scatolati di acciaio; ancorati al piede mediante piastra ancorata alla struttura di supporto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo : 4 mm. - Sezione : mm. 30 x 30. - appoggi decorativi in acciaio pieno di diametro mm. 40. - Altezza : come indicato nei particolari di progetto. - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030. NORME: UNI 7030. c) ELEMENTO DI ANCORAGGIO: Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre e zanche in acciaio zincato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - PIASTRA : sezione cm. 10 x 10; spessore mm. 6 minimo. - ZANCA : piatto di sezione mm. 30 x 4; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo. NORME: UNI 7030. 129 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari costruttivi. La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme, eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di eseguire il trattamento protettivo. Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste. I parapetti saranno fissati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento. E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a. Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base. La verniciatura del parapetto sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto. Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico, avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.). L'impresa dovrà realizzare un campione di un pannello tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. REQUISITI STATICI: I parapetti ed i relativi ancoraggi al supporto dovranno essere conformi a quanto previsto dal D.M. 16/1/1996 “Norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”; ed alla relativa Circolare del 4/7/1996 “Istruzioni sulle norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” . 130 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.003 PARAPETTI DI PROTEZIONE - SCHIENALE SEDUTA IN PROFILI DI ACCIAIO VERNICIATO. DESCRIZIONE: Parapetti di protezione esterni realizzati con profilati pieni tondi di acciaio, saldati fra loro, protetti con pittura anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di piantoni in profili scatolati di acciaio ancorati mediante piastre con zanche annegate nella struttura, e completi di zanche ed ogni altro accessorio necessario per il loro fissaggio alla struttura di supporto. I parapetti dovranno avere la forma e le dimensioni indicate nei particolari di progetto allegati. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) PARAPETTI : parapetti esterni realizzati con profilati pieni tondi in acciaio, saldati fra loro, come indicato nei particolari di progetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Profili costituenti il parapetto: - SOSTEGNI VERTICALI PIANTONI: profili pieni tondi diametro mm.20. - ELEMENTI ORIZZONTALI: orizzontale superiore profili pieni tondi diametro mm.25; orizzontale inferiori profili pieni tondi diametro mm.22. - Altezza parapetti: cm. 45 dal piano finito di pavimento; conforme alle indicazioni del D.P.R. n. 547/1955. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030. NORME: D.P.R. N.547 1955 e successive modificazioni ed integrazioni; UNI 7030. b) ELEMENTO DI ANCORAGGIO : Piastre di ancoraggio in profili piatti di acciaio con N. 4 fori predisposti, di diametro mm. 6, per il fissaggio del piantone alla pavimentazione. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Sezione : diametro mm. 50. - spessore : mm. 5. - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030. NORME: UNI 7030. c) ELEMENTI DI FISSAGGIO: tasselli ad espansione in acciaio zincato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Elemento di ancoraggio e fissaggio costituito da tasselli ad espansione in acciaio zincato completo di rondella di tenuta. NORME: UNI 9460, UNI 6900, UNI 5082. - PIASTRA : Piastre di ancoraggio in profili piatti di acciaio con N. 4 fori predisposti, di diametro mm. 6, per il fissaggio del piantone alla pavimentazione. NORME: UNI 7030. 131 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari costruttivi. La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme, eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di eseguire il trattamento protettivo. Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste. I parapetti saranno fissati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento. L'ancoraggio dei piantoni di supporto, in profilati di acciaio scatolato, sarà eseguito mediante saldatura degli stessi, su piastra in acciaio annegata nella struttura portante e fissata tramite robuste zanche. I parapetti saranno fissati alla struttura verticale mediante zanche a murare. E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a. Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base. La verniciatura del parapetto sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto. Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico, avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.). L'impresa dovrà realizzare un campione di un parapetto tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle migliori qualità. REQUISITI STATICI: I parapetti ed i relativi ancoraggi al supporto dovranno essere conformi a quanto previsto dal D.M. 16/1/1996 “Norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”; ed alla relativa Circolare del 4/7/1996 “Istruzioni sulle norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” . 132 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.004 RINGHIERA SCALE ESTERNE IN PROFILO TUBOLARE DI ACCIAIO VERNICIATO. DESCRIZIONE: Ringhiera scala realizzato in profilo tubolare di acciaio fissato alla struttura portante mediante staffe e piastre di ancoraggio. Ringhiera protetta da pittura antiruggine e verniciato con smalto dato in due riprese. Ringhiera completa di ogni accessorio necessario per il suo fissaggio al supporto. Disegno come da progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) RINGHIERA: profilati tubolari tondo pieno di acciaio liscio, senza saldature. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Diametro esterno elemento orizzontale superiore: mm. 25. - Diametro esterno elemento orizzontale inferiore: mm. 22. - Diametro piantone mm. 25. - Elementi orizzontali passanti all’interno dei piantoni. NORME: UNI 7030. b) PIASTRA DI ANCORAGGIO: Piastre di ancoraggio in profili piatti di acciaio con N. 4 fori predisposti, di diametro mm. 6, per il fissaggio del piantone alla pavimentazione. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Sezione : cm. 10x10. - spessore : mm. 6. - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030. NORME: UNI 7030. d) ELEMENTI DI FISSAGGIO: tasselli ad espansione in acciaio zincato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Elemento di ancoraggio e fissaggio costituito da tasselli ad espansione in acciaio zincato completo di rondella di tenuta. NORME: UNI 6900, UNI 5082. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine. 133 al riparo dalle intemperie e L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari costruttivi. La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme, eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di eseguire il trattamento protettivo. I profili di supporto del mancorrente saranno saldati ad una estremità al mancorrente stesso, ed all'altra alla piastra di ancoraggio. L'ancoraggio della piastra alla struttura portante sarà eseguito mediante tasselli ad espansione in acciaio zincato. Il posizionamento dei supporti di ancoraggio sarà effettuato secondo quanto indicato negli elaborati di progetto. Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste. E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a. Il mancorrente non dovrà avere soluzione di continuità da piano a piano. In corrispondenza degli angoli dei pianerottoli di rinvio, il mancorrente dovrà avere appositi raccordi in profili tubolari a 90^, i quali saranno saldati agli elementi diritti. I terminali del mancorrente dovranno essere eseguiti con appositi profili tubolari a 45^, i quali saranno saldati agli elementi diritti. Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base. La verniciatura del mancorrente sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto. Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico, avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.). L'impresa dovrà realizzare un campione di un mancorrente tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista. 134 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.005 ADEGUAMENTO ALTEZZA E RIPARAZIONE RINGHIERA IN MONTA DI SCALE IN PROFILI DI ACCIAIO VERNICIATO. DESCRIZIONE: Adeguamento altezza e piccole riparazioni ringhiere per rampe di scale realizzate con profilati pieni quadri e piatti di acciaio, saldati fra loro, protetti con pittura anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di piantoni in profili scatolati di acciaio ancorati mediante piastre con zanche annegate nella struttura, e completi di ogni altro accessorio necessario per il loro fissaggio alla struttura di supporto. I parapetti dovranno avere la forma e le dimensioni indicate nei particolari di progetto allegati. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) PARAPETTI : parapetti per rampe di scale realizzati con profilati pieni quadri e piatti in acciaio, saldati fra loro, come indicato nei particolari di progetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Profili costituenti il parapetto: - PROFILI VERTICALI: profili pieni quadri di dimensioni mm.12x12; saldati ai profili orizzontali piatti. - PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 30 x 4; saldati ai piantoni ed ai profili verticali. - Altezza parapetti: cm. 105 dal piano finito dei gradini e dei pianerottoli; conforme alle indicazioni del D.P.R. n. 547/1955. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030. NORME: UNI 7030. b) PIANTONI : Piantoni in profilati scatolati di acciaio completi di pomoli decorativi in acciaio pieno di diametro mm. 30. Piantoni ancorati al piede mediante saldatura su piastra, munita di zanche, annegata nella struttura di supporto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo : 30/10 mm. - Sezione : mm. 30 x 30. - pomoli decorativi in acciaio pieno di diametro mm. 30. - Altezza : come indicato nei particolari di progetto. - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030. NORME: UNI 7030. c) ELEMENTO DI ANCORAGGIO : Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre munite di zanche in acciaio zincato, predisposte nella struttura in C.A. delle rampe, prima del getto strutturale. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - PIASTRA : sezione cm. 10 x 10; spessore mm. 6 minimo. - ZANCA : piatto di sezione mm. 30 x 4; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo. NORME: UNI 7030. 135 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari costruttivi. La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme, eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di eseguire il trattamento protettivo. Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste. I parapetti saranno fissati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento. L'ancoraggio dei piantoni di supporto, in profilati di acciaio scatolato, sarà eseguito mediante saldatura degli stessi, su piastra in acciaio annegata nella struttura portante e fissata tramite robuste zanche in acciaio zincato, predisposte nella struttura in C.A. delle rampe, prima del getto strutturale. E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a. Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base. La verniciatura del parapetto sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto. Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico, avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.). L'impresa dovrà realizzare un campione di un parapetto tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle migliori qualità. REQUISITI STATICI: I parapetti ed i relativi ancoraggi al supporto dovranno essere conformi a quanto previsto dal D.M. 16/1/1996 “Norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”; ed alla relativa Circolare del 4/7/1996 “Istruzioni sulle norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” . 136 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.006 CANCELLO DI INGRESSO PEDONALE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO DI L. = M. 1,40. DESCRIZIONE: Cancello di ingresso pedonale a due ante a battente e pannelli laterali fissi in profilati pieni quadri e piatti di acciaio verniciato, saldati fra loro; completi di piantoni in profilati pieni di acciaio fissati alla struttura di supporto mediante zanche a murare; compresi serratura a comando manuale ed ogni accessorio necessario per la posa ed il funzionamento a perfetta regola d'arte. Dimensioni: luce m. 1,40; altezza m. 2,30. Disegno come indicato nei particolari di progetto. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) ANTE CANCELLO E PANNELLI LATERALI FISSI : ante cancello e pannelli laterali fissi costituiti da profilati pieni quadri e piatti in acciaio verniciato a smalto, saldati fra loro come indicato nei particolari di progetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Profili costituenti le ante ed i pannelli laterali fissi: - PROFILI VERTICALI: profili pieni tondi pieni di diametro mm 16; saldati ai profili orizzontali piatti. - PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 40x6; saldati ai profili verticali quadri. - PROFILI VERTICALI DI SUPPORTO : profili pieni quadri di dimensioni mm. 40x40;profili verticali centrali muniti di battute laterali. Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza agli agenti atmosferici e alle manovre. I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030. NORME: UNI 7030. b) PIANTONI: piantoni in profilati pieni di acciaio di dimensioni mm. 40x40, fissati alla struttura di supporto mediante zanche a murare ed ancorati al piede mediante saldatura su piastra, munita di zanche, annegata nella struttura di supporto in C.A. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Sezione : mm. 40 x 40. - Altezza : come indicato nei particolari di progetto. - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030. NORME: UNI 7030. c) ELEMENTI DI ANCORAGGIO: Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre, zanche e tasselli in acciaio zincato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - ZANCA : piatto di sezione mm. 40 x 8; lunghezza di ancoraggio cm. 20 minimo. - PIASTRA : sezione cm. 20 x 20; spessore mm. 8 minimo. - TASSELLI : tasselli in acciaio trattato di diametro min. mm.8. 137 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ NORME: UNI 7030. a) CERNIERE: cerniere a cuscinetto in acciaio trattato e verniciato a smalto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - diametro minimo mm. 50 - Portata minima 100 kg. - Resistenza minima all'estrazione 300 kg. - Numero minimo 2 cerniere per anta. NORME: UNI 9283. e) SISTEMA DI CHIUSURA: serratura con comando manuale montata su piastra di supporto in acciaio verniciato; comando di chiusura a maniglia in acciaio verniciato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Serratura con comando manuale in acciaio verniciato completa di tutti gli accessori necessari per il suo montaggio e funzionamento. - Massa minima della serratura : Kg. 0,9. - Spessore minimo della lamiera della cassa : mm. 2. - Viti di fissaggio in acciaio zincato. - Comando di chiusura a maniglia in acciaio verniciato completa di tutti gli accessori necessari per il suo montaggio e funzionamento. NORME: UNI 9172, UNI 9173. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Gli elementi costituenti i cancelli dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari costruttivi. La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme, eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di eseguire il trattamento protettivo. Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base. La verniciatura del cancello sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto. Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico, avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.). Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste. L'ancoraggio dei piantoni di supporto, in profilati di acciaio pieno, sarà eseguito mediante robuste zanche murate con malta di cemento e fissaggio al piede mediante saldatura su piastra, munita di zanche, annegata nella struttura di supporto in C.A. L'impresa dovrà realizzare un campione di un cancello tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. 138 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.007 GRATE DI PROTEZIONE APERTURE, IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. DESCRIZIONE: Grate di protezione aperture in profilati scatolati, pieni quadri di acciaio verniciato saldati fra loro, protetti con pittura anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di zanche di ancoraggio annegate nella struttura di supporto ed ogni altro accessorio necessario . I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. Dimensioni e forma come da particolari di progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) GRATA: profilati scatolati, pieni quadri in acciaio, saldati fra loro; come indicato nei particolari di progetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Profili costituenti le griglie: - PROFILI VERTICALI: profili pieni tondi diametro mm.12; saldati ai profili orizzontali piatti. - PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 30 x 5; saldati ai piantoni ed ai profili verticali ed ancorati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento. - Dimensioni e poso come da elaborati grafici allegati. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030. NORME: UNI 7030. b) ELEMENTI DI ANCORAGGIO : Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre e zanche in acciaio zincato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - ZANCA : piatto di sezione mm. 40 x 8; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo. NORME: UNI 7030. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le griglie in acciaio dovranno essere depositate in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari costruttivi. La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme, eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di eseguire il trattamento protettivo. Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste. I pannelli saranno fissati alla struttura di supporto verticale mediante saldatura su zanche murate con malta di cemento. 139 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base. La verniciatura sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto. Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico, avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.). L'impresa dovrà realizzare un campione di un divisore tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. 140 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.008 SERRAMENTI VETRATI PER FINESTRE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO, CON APERTURA A WASISTAS. DESCRIZIONE: Finestre a uno o due battenti con apertura a wasistas complete di vetri retinati, in profilati scatolati e pieni quadri e piatti di acciaio verniciato, saldati fra loro; telaio in profilati scatolati di acciaio fissati alla struttura di supporto mediante zanche a murare; compreso ogni accessorio necessario per la posa ed il funzionamento a perfetta regola d'arte. Disegno come indicato nei particolari di progetto. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) SERRAMENTO: serramento realizzato con profilati scatolati e pieni, piatti e quadri in acciaio, saldati fra loro; di disegno come indicato nei particolari di progetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Profili verticali e orizzontali: profili come indicato nei particolari di progetto; - Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza agli agenti atmosferici e alle manovre. - I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030. - Gocciolatoio. NORME: UNI 7030. b) TELAIO: telaio in profilato scatolato quadro . PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - TELAIO: secondo elaborati grafici di progetto. c) ELEMENTI DI ANCORAGGIO: zanche di ancoraggio in acciaio zincato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - ZANCA : piatto di sezione minima mm. 40 x 8; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo. d) SISTEMA DI CHIUSURA: due ante apribili e pannello superiore con sistema di chiusura a wasistas. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - leva di comando in acciaio trattato e verniciato completa di tutti gli accessori. NORME: UNI 9172; UNI 9173. e) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato. Cerniera a perno filettato in acciaio trattato, completa di rondella antiusura in ottone. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Portata minima 40 Kg. - Resistenza minima all'estrazione 270 Kg. - Numero minimo cerniere : 2. 141 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di cm. 150. - Spessore minimo della rondella antiusura mm.3. NORME: UNI 9283. f) VETRI: vetri stratificati bianchi e colorati (vedi scheda relativa) spessore mm. 6 con regolino fermavetro in profilo metallico di facile rimozione. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Gli elementi costituenti i cancelli dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine. REALIZZAZIONE: L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari costruttivi. La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme, eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di eseguire il trattamento protettivo. Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base. La verniciatura del serramento sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto. Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico, avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.). Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste. L'ancoraggio del controtelaio sarà eseguito mediante robuste zanche murate con malta di cemento. L'impresa dovrà realizzare un campione di serramento, completo di ogni accessorio e verniciato, da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle migliori qualità. La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio verticale e orizzontale. Detti tasselli dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario a ricevere il sigillante. Le operazioni di bloccaggio dei listelli fermavetro e delle liste coprifilo dovranno essere effettuate utilizzando attrezzi idonei a non provocare ammaccature al legno. Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo. REQUISITI: 1) TENUTA ALL'ACQUA. Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche sotto l'azione del vento. Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra l'infisso e la parete perimetrale adiacente. Più specificatamente la tenuta all'acqua dovrà essere di classe E4 secondo prove di cui alle norme UNI EN 86, UNI 7979. 2) RESISTENZA AL VENTO. Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti. 142 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti, vibrazioni e rumorosità in genere. Più specificatamente la resistenza al vento dovrà essere di classe V3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 77, UNI 7979. 3) PERMEABILITÀ ALL'ARIA. Gli infissi esterni devono essere realizzati in modo da ottenere, mediante battute, camere d'aria e guarnizioni, una permeabilità all'aria di classe A3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 42, UNI 7979. 143 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.009 LUCERNARI PER COPERTURA IN PROFILATI DI LEGA DI ALLUMINIO PREVERNICIATO. DESCRIZIONE: Lucernari per copertura in profilati di stratificato antisfondamento. lega di alluminio preverniciati con apertura a vasistas e vetro ELEMENTI COSTITUTIVI: a) CONTROTELAIO : Controtelaio in legno di abete corredato di zanche a murare in acciaio. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore minimo : mm.25 ; - Gioco massimo tra telaio e controtelaio mm.8 . - Numero minimo di zanche : 6. - Larghezza cm. 10. b) TELAIO FISSO E APRIBILE: telaio in profilati estrusi di alluminio applicato a forno su superfici pretrattate. con rivestimento in resine sintetiche PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Profilati estrusi di alluminio lega Al Si Mg UNI3569 bonificato stato TA 16. - Spessore dei profilati aperti maggiore o uguale a 20/10. - Sagomatura del profilo della traversa inferiore del telaio fisso atta all'allontanamento e drenaggio dell'acqua. - Sezione dei profilati atta a garantire le prestazioni di resistenza al vento e alle manovre. - Il telaio fisso e' fissato al controtelaio con viti in acciaio inossidabile. - Tutte le parti in acciaio in contatto con elementi in alluminio devono essere trattate per evitare le corrosioni di natura galvanica. - Spessore del rivestimento del tipo a polveri poliuretaniche minimo 70 micron. NORME: UNI 3952, UNI 4236, UNICHIM 427. c) GUARNIZIONE DI TENUTA ANTA MOBILE: Banda in elastomero espanso, inserito fra il telaio e il controtelaio con funzione di chiudere lo spazio dovuto alla tolleranza di posa ed assicurare la tenuta all'aria ed all'acqua, e ridurre il ponte termico. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Caratteristiche di elasticità compatibili con le sollecitazioni proprie dell'impiego. - Temperatura d'impiego: -30 °C +95 °C. - Densità minima 0, 45 gr/cmc. NORME: UNI 9122/1, UNI 9122/2. d) PARTE TRASPARENTE: vetro stratificato antisfondamento [SCH.A15.003]. e) SISTEMA DI APERTURA: sistema di apertura a vasistas per lucernario, in acciaio trattato. f) SIGILLANTE: Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e sigillante. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: 144 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Temperatura di utilizzo : da –50 °C a + 50 °C. NORME: UNI 6534 - 74. h) CERNIERE: Cerniere in profilato estruso di alluminio con perno in acciaio zincato, complete di piastrine e viti di fissaggio in acciaio inossidabile. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Portata minima 40 Kg. - Resistenza minima all'estrazione : 270 Kg. - Spessore minimo della rondella antiusura : 3 mm. NORME: UNI 9283. i) COPERTINA: Copertina in alluminio preverniciato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Copertina in profilati estrusi di alluminio lega Al Si Mg bonificato allo stato TA 16 con rivestimento in resine sintetiche applicato a forno. - Spessore minimo lamiera 12/10 mm. NORME: UNI 3952, UNICHIM 427, UNI 4236. l) STRATO DI FINITURA: Trattamento di verniciatura con cottura a forno secondo il ciclo seguente : - pretrattamento consistente in sgrassatura, decapaggio, fosfatazione, lavaggio in acqua demineralizzata, al fine di predisporre le superfici per l'ancoraggio dello smalto di finitura e di assicurare una efficace protezione anticorrosione; - finitura consistente nella applicazione di vernici a smalto termoindurente, del tipo a polveri poliuretaniche. Spessore minimo del film:70 micron. La scelta del colore e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. NORME: VCTA 002/84; UNI 8744; UNI EN 21513; UNI 8403; UNI 8784; UNI 8903. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il deposito in cantiere dei serramenti sarà effettuato in appositi locali che li proteggano dagli agenti atmosferici e dall'umidità. I serramenti depositati in cantiere con la superficie già trattata saranno protetti da idoneo imballaggio o da pellicola protettiva. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario a ricevere il sigillante. 145 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo. L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di un serramento completo di accessori; questa sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura. Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera . Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata . 146 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.010 SCALA RETRATTILE A SOFFITTO IN ACCIAIO. DESCRIZIONE: Scala retrattile a parete orizzontale, in acciaio stampato cadmiato ottonato, con sistema di scomparsa a pantografo, completa di bastone apriscala, corrimano telescopico, maniglioni di sbarco superiori, telaio perimetrale munito di zanche per il suo fissaggio al supporto, pannello di chiusura botola e tutto quanto altro necessario per il suo montaggio, fissaggio alla struttura e funzionamento. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) SCALA : Scala a parete orizzontale in acciaio stampato cadmiato, con sistema di scomparsa a pantografo, completa di : telaio munito di zanche per il fissaggio al supporto, bastone apriscala, corrimano telescopico, maniglioni di sbarco superiori, pannello di chiusura botola. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Dimensioni vani di ingombro : cm. (90 x 70). - Altezza : da piano di calpestio ultimo piano abitabile a pavimento piano sottotetto. - Telaio perimetrale in acciaio zincato ottonato munito di zanche (N. 4 minimo) a murare per il fissaggio della scala al supporto. b) STRATO DI FISSAGGIO: malta di cemento per il fissaggio del telaio alla struttura. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento. - Spessore come da progetto. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il deposito in cantiere degli elementi costituenti l'opera dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: Il vano di alloggiamento della scala dovrà essere perfettamente squadrato ed avere una sezione maggiore di almeno mm. 5 rispetto alla dimensione del telaio della scala stessa. Il fissaggio della scala sarà eseguito mediante ancoraggio, al supporto, delle zanche del telaio con malta di cemento. L'opera compiuta dovrà soddisfare i requisiti di regolarità geometrica e di stabilità. 147 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.011 SCALA METALLICA IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. DESCRIZIONE: Scala in profilati tubolari in acciaio verniciato, completa di corrimano di protezione sui due lati. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) SCALA : Scala in profilati tondi pieni di acciaio verniciato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Profilati tubolari pieni in acciaio saldati diam. cm. 3 - Altezza : da piano di calpestio del sottotetto al lucernario di approdo alla falda. NORME: UNI 7030. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Il deposito in cantiere degli elementi costituenti l'opera dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: La scala dovrà essere ancorata, in prossimità del lucernario, alla struttura muraria del sottotetto. L'opera compiuta dovrà soddisfare i requisiti di regolarità geometrica e di stabilità. 148 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.012 RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO 15x15 DIAMETRO MM. 6. DESCRIZIONE: Armatura costituita da rete elettrosaldata in acciaio di maglia cm. 15x15 e diametro tondini pari a mm. 6. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) ARMATURA : rete elettrosaldata in acciaio Fe B 44. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE : - maglia : cm. 15 x15 - diametro tondini : mm. 6 - caratteristiche e modalità di impiego secondo norme UNI citate. NORME: UNI 8926; UNI 8927. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I pannelli di rete elettrosaldata in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo. I pannelli di rete elettrosaldata dovranno essere posati in corrispondenza del sottofondo in cls, a metà spessore dello stesso. 149 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.013 RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO 20x20 DIAMETRO MM. 5. DESCRIZIONE: Armatura costituita da rete elettrosaldata in acciaio di maglia cm. 20X20 e diametro tondini pari a mm. 5. ELEMENTI COSTITUTIVI: b) ARMATURA : rete elettrosaldata in acciaio Fe B 44. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE : - maglia : cm. 20X20 - diametro tondini : mm. 5 - caratteristiche e modalità di impiego secondo norme UNI citate. NORME: UNI 8926; UNI 8927. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I pannelli di rete elettrosaldata in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo. I pannelli di rete elettrosaldata dovranno essere posati in corrispondenza del sottofondo in cls, a metà spessore dello stesso. 150 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.014 CAVO DI ANCORAGGIO DI SICUREZZA DESCRIZIONE: Fornitura e posa di cavo di ancoraggio di sicurezza per la manutenzione delle falde di copertura, completo di : - Piastre, paletti di estremità ed intermedi, fune in acciaio, flange, contropiastre, adattatore di estremità, assorbitore di energia, golfari, grilli, morsetti, tenditori di cavo, cartello di segnalazione linea e tutto quanto altro necessario per il suo montaggio e funzionamento, come indicato negli elaborati di progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: - Piastre e/o paletti di estremità in acciaio galvanizzato; - Paletti e appoggi intermedi in acciaio galvanizzato; - Fune in acciaio INOX AISI 316 a 133 fili, di diametro mm. 8, avente carico minimo di rottura N = 84,1 KN; - Flange impermeabili e contropiastre per fissaggio su legno in acciaio galvanizzato; - Adattatore di estremità in acciaio galvanizzato avente carico di rottura di 800 daN; - Assorbitore di energia, golfari, grilli, morsetti, tenditori di cavo, in acciaio galvanizzato di tipo pesante, cartello di segnalazione linea; NORME: conforme UNI EN 795 C MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Gli elementi costituenti il cavo di sicurezza, dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie. Gli elementi, prima della posa, dovranno essere campionati e sottoposti alla Direzione Lavori e al progettista per l’approvazione della fornitura. L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di supporto sui quali verranno inserite le opere, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo. REALIZZAZIONE: Gli elementi costituenti il cavo di sicurezza, dovranno essere posati in opera ad un’altezza di circa cm. 10-20 rispetto alla linea di colmo. L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto e conforme alla norma UNI EN 795 C. 151 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A18.015 SISTEMA DI RINVIO ANTA PORTA. DESCRIZIONE: Chiudi porta per porta a battuta costituito da braccio snodato e dispositivo a molla a pressione per apertura fino a 180 gradi. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) SISTEMA DI RINVIO ANTA: molla a pressione per chiusura automatica delle porte. Chiudi porta aerodinamico multiforza con fermo regolabile per porta a battuta costituito da braccio snodato e dispositivo a molla a pressione per apertura fino a 180 gradi. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Ampia possibilità di regolazione del braccio e del momento. - regolazione forza da 2 a 5. - finitura color bronzo. - Azione di chiusura da 100 gradi. - Ammortizzazione d'apertura da 80 gradi. - Parti meccaniche a bagno d'olio. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I materiali dovranno essere depositati in cantiere con ordine ed al riparo dalle intemperie. REALIZZAZIONE: La molla chiudiporta verrà fissata alla traversa superiore della porta mediante robuste viti. A posa avvenuta dovranno essere effettuate tutte le regolazioni necessarie al fine di ottenere l'ampiezza di apertura del battente voluta. 152 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A19 – OPERE DA LATTONIERE - IDRAULICO SCH.A19.001 CANALI DI GRONDA, PLUVIALI, COPERTINE, FALDALI E CONVERSE IN LAMIERA DI RAME. DESCRIZIONE: Canali di gronda, copertine, faldali e converse in lamiera di rame opportunamente sagomata come indicato nei particolari di progetto; compreso tutto quanto necessario per la loro posa in opera a perfetta regola d'arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) CANALE DI GRONDA: canale di gronda in lamiera di rame opportunamente sagomata come indicato in progetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore lamiera : mm. 6/10 minimo. - Lunghezza elemento : cm. 400 - 600. - Sviluppo lamiera : cm. 33 - Peso : Kg/mq. 5,4. Gli elementi costituenti i canali di gronda andranno giuntati tra loro sovrapponendo i due tratti terminali, tramite una rivettatura con rivetti e successiva sigillatura. NORME: UNI 9184. b) ELEMENTI DI FISSAGGIO GRONDE: Cicogne in rame per il fissaggio dei canali di gronda al supporto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Sezione : mm. 20 x 2. - Lunghezza : cm. 40 minimo. c) COPERTINE, FALDALI E CONVERSE : copertine, faldali e converse in lamiera di rame opportunamente sagomata come indicato in progetto. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore lamiera : mm. 6/10 minimo. - Sviluppo lamiera : cm. 66 - Peso : Kg/mq. 5,4. NORME: UNI 9184. d) ELEMENTI DI FISSAGGIO COPERTINE, FALDALI E CONVERSE : chiodi e cappellotti in rame. Chiodi di fissaggio in rame, posti in opera mediante apposita attrezzatura, con cappellotto di protezione in rame. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Diametro chiodi : mm. 4 minimo. - Lunghezza chiodi : mm.30 minimo. 153 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - Cappellotto in lamiera di rame di diametro mm. 15 minimo. e) PLUVIALI: pluviali in lamiera di rame del diametro interno cm. 10. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore lamiera : mm. 6/10 minimo. - Peso : Kg/mq. 5,4. NORME: UNI 9184. f) ELEMENTI DI FISSAGGIO PLUVIALI: collari in rame per il fissaggio dei pluviali al supporto. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I materiali saranno forniti in pallett, e depositati in cantiere, anche a cielo aperto, in luoghi adibiti a deposito. REALIZZAZIONE: I canali di gronda, i pluviali,i faldali , le copertine e le converse in rame saranno fissati in opera mediante chiodi e cappellotti in rame, ad interasse massimo di m. 1,50. Le giunzioni tra gli elementi costituenti i faldali e le converse dovranno essere eseguite mediante sovrapposizione dei bordi, di cm. 5 minimo, rivettati con almeno cinque chiodature e sigillati con sigillante siliconico. Lungo le linee di compluvio della copertura verranno realizzate converse che risalgono sotto le tegole in modo da assicurare che l'acqua non tracimi oltre il bordo. La realizzazione di raccordo con parete verticale di una falda coperta con tegole verrà eseguita con una conversa che garantisca la propria funzione di tenuta. Sulle testate delle falde di copertura dovranno essere posate scossaline, appositamente sagomate, in lamiera di rame. Gli elementi costituenti i canali di gronda dovranno essere giuntati fra loro mediante rivettatura (almeno cinque chiodature) e sigillatura dei giunti con sigillante siliconico. I canali di gronda dovranno essere muniti delle occorrenti imboccature per i tubi di caduta e di robuste cicogne in rame poste ad interasse massimo di cm. 60. Le cicogne saranno fissate alla struttura portante della copertura mediante appositi chiodi in rame. I canali di gronda dovranno avere pendenza adeguata, al fine di permettere il regolare deflusso delle acque meteoriche. Per tratti di lunghezza superiore a m. 20 dovranno essere previsti opportuni giunti di dilatazione. 154 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A19.002 GAMBALI IN GHISA PER SCARICO ACQUE BIANCHE. DESCRIZIONE: Gambali in ghisa per lo scarico delle acque bianche immesse da pluviale, ancorati alla struttura di sostegno mediante fasce di tenuta in acciaio inox. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) GAMBALI: gambali in ghisa del diametro esterno di mm. 130 PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Dimensioni: diametro esterno mm. 130, spessore mm. 8 Peso: 24 kg/ml b) ELEMENTI D FISSAGGIO: fascette in acciaio inox su zanche a murare. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Sezione : mm. 20 x 2. - Lunghezza : cm. 80 minimo. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I materiali saranno forniti in pallett, e depositati in cantiere, anche a cielo aperto, in luoghi adibiti a deposito. REALIZZAZIONE: I gambali saranno posizionati perfettamente a piombo e staffati saldamente alla struttura di supporto mediante fascette in acciaio inox. Saranno verniciati con smalto sintetico per esterni e con colore a scelta della D.L. 155 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A19.003 GAMBALI IN POLIVINILE A MURARE PER SCARICO ACQUE BIANCHE. DESCRIZIONE: Gambali in polivinile a murare per lo scarico delle acque bianche immesse da pluviale esterno. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) GAMBALI: gambali in polivinile del diametro esterno di mm. 110-120 MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I materiali saranno forniti in pallett, e depositati in cantiere, anche a cielo aperto, in luoghi adibiti a deposito. REALIZZAZIONE: I gambali in polivinile dovranno essere inseriti in vani precedentemente ricavati mediante taglio della muratura per l’altezza necessaria. Avranno lunghezza sufficiente a consentire l’inserimento degli stessi nei pozzetti a piè di gronda e a ricevere l’immissione dei pluviali. Le giunzioni tra i vari elementi dovranno essere eseguite mediante sovrapposizione dei bordi, di cm. 5 minimo, e sigillati con sigillante siliconico. 156 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A19.004 IMPIANTI IDRICOSANITARI DESCRIZIONE: Realizzazione di impianto idrico sanitario o sostituzione di singole parti. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) TUBAZIONI DI ADDUZIONE Le tubazioni di adduzione acqua, subito dopo il loro ingresso nei servizi e a monte delle utenze, saranno intercettate da apposite valvole. Le tubazioni di adduzione acqua calda sanitaria saranno opportunamente isolate secondo quanto richiesto dalla Legge 10 del 09/01/91 e relativi regolamenti e decreti di attuazione. Le tubazioni di adduzione dai collettori complanari ai diversi apparecchi sanitari dovranno essere realizzati in multistrato (polietilene-Alluminio–polietilene) adatto all’utilizzo per impianti sanitari con temperature fino ai 95° C, con montaggio tramite raccorderie a pressione in ottone stampato. b) VALVOLAME DI MANOVRA Le valvole di intercettazione dovranno essere a sfera a passaggio totale con leva di manovra di colore diverso in base al fluido trasportato. Dovranno essere costruite in ottone stampato con sfera in ottone cromato (PN 16) con giunzioni filettate. c) TUBAZIONI DI SCARICO Tutte le tubazioni di scarico con i relativi pezzi speciali dovranno essere in polietilene nero ad alta densità (tipo “Geberit”), saldabile con termofusione di testa mediante l’utilizzo dell’apposita attrezzatura. Lo spessore delle tubazioni in polietilene sarà di 3 mm per le tubazioni di diametro inferiore ai 63 mm, 5 mm per diametri fino a 125 mm. Le tubazioni di P.V.C.dovranno essere conformi alla normativa UNI EN 1401 con giunti a bicchiere ed anello elastomerico di tenuta, adatte all’impiego per fognature. Le acque nere andranno a scaricare nel sistema di smaltimento esistente. Le tubazioni ed i relativi raccordi di quest’ultima garantiranno nel tempo la perfetta tenuta anche nei riguardi di gas e odori. Il dimensionamento della rete di scarico è stato eseguito in conformità alle UNI 9183. I diametri delle diramazioni saranno determinati secondo il carico totale degli apparecchi. I vasi all'inglese avranno comunque una tubazione di diametro 110 mm e i collettori orizzontali non avranno mai un diametro inferiore a 110 mm. d) LAVABO A COLONNA Lavabo in porcellana vetrificata bianca di prima scelta del tipo rispondente alle norme UNI 4542 e UNI 8951/1 completo di colonna di appoggio. L'apparecchio dovrà essere di facile pulizia ed il bacino di raccolta dovrà essere tale da sfavorire la proiezione di spruzzi ed il ristagno di acqua al suo interno a scarico aperto. Dovrà essere completo di rubinetteria rispondente alla Norma UNI 9054 ed accessori per lo scarico rispondenti alla Norma UNI EDIL 117. Più precisamente dovrà essere completato da: − miscelatore meccanico monocomando per lavabo, con variazione progressiva e lineare sia della portata che della temperatura; del tipo a tenuta su disco di ceramica durissima assolutamente indispensabile che appoggia su due sedi affacciate del medesimo materiale; completo di meccanismo anticalcare con bocca fissa; − paraspruzzi; − piletta per lavabo con griglia; − tubicini di allacciamento; − valvoline di intercettazione apparecchiature. 157 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ e) VASO Vaso igienico all'inglese (a cacciata) con scarico a pavimento o a parete in porcellana vetrificata bianca (vetrochina) di prima scelta rispondente alle Norme UNI 4542 e UNI 8949/1, allettato con cemento e fissato con viti e borchie cromate su appositi tasselli, comprese le guarnizioni, l'anello di gomma, i collarini metallici per il raccordo all'esalatore ed al tubo dell'acqua di lavaggio, con cassetta di scarico completa di tubo di cacciata in acciaio zincato, di apparecchiatura di regolazione e comando a pulsante. Le superfici interne visibili dal WC dovranno risultare completamente pulite dall'azione del flusso dell'acqua. Non dovranno fuoriuscire schizzi all'esterno durante l'uso e la detersione. Il sedile dovrà essere di materiale non assorbente, con apertura frontale. f) BIDET Bidet in porcellana vetrificata bianca di prima scelta del tipo rispondente alle norme UNI 4542 e UNI 8951/1 con appoggio a pavimento. L'apparecchio dovrà essere di facile pulizia ed il bacino di raccolta dovrà essere tale da sfavorire la proiezione di spruzzi ed il ristagno di acqua al suo interno a scarico aperto. Dovrà essere completo di rubinetteria rispondente alla Norma UNI 9054 ed accessori per lo scarico rispondenti alla Norma UNI EDIL 117. Più precisamente dovrà essere completato da: − miscelatore meccanico monocomando per bidet, con variazione progressiva e lineare sia della portata che della temperatura; del tipo a tenuta su disco di ceramica durissima assolutamente indispensabile che appoggia su due sedi affacciate del medesimo materiale; completo di meccanismo anticalcare con bocca fissa; − paraspruzzi; − piletta per bidet con griglia; − tubicini di allacciamento; − valvoline di intercettazione apparecchiature. g) VASCA Vasca in acciaio smaltato bianca di prima scelta del tipo rispondente alle norme UNI 4542 e UNI 8951/1 a murare. L'apparecchio dovrà essere di facile pulizia ed il bacino di raccolta dovrà essere tale da sfavorire la proiezione di spruzzi ed il ristagno di acqua al suo interno a scarico aperto. Dovrà essere completo di rubinetteria rispondente alla Norma UNI 9054 ed accessori per lo scarico rispondenti alla Norma UNI EDIL 117. Più precisamente dovrà essere completato da: − miscelatore meccanico monocomando con boccetta a parte , con variazione progressiva e lineare sia della portata che della temperatura; completo di meccanismo anticalcare con bocca fissa; − paraspruzzi; − piletta per vasca con griglia; − tubicini di allacciamento; NORME IMPIANTI IN GENERE: − − Legge n. 46 del 5 marzo 1990: norme per la sicurezza degli impianti; DPR 447 del 06-12-1991 Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti; NORME IMPIANTI IDRICI E SANITARI: − Legge n. 319 del 10 marzo 1976: norme per la tutela delle acque dall'inquinamento − D.P.R. n. 236 del 24 maggio 1988: qualità delle acque destinate al consumo umano − D.M. Sanità n. 443 del 21 dicembre 1990: disposizioni tecniche concernenti apparecchiature per il trattamento domestico di acque potabili − Legge n. 36 del 5 gennaio 1994: disposizioni in materia di risorse idriche − Norme UNI-CIG MODALITÀ DI ESECUZIONE: 158 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Tutti gli apparecchi sanitari dovranno essere di prima qualità. Tubi e rubinetterie di collegamento con le condutture di adduzione acqua fredda e dove richiesto di acqua calda. I passaggi interni dei rubinetti dovranno essere tali da permettere un sufficiente deflusso della vena dell'acqua, in modo che, per una pressione di 2 Atm immediatamente a monte del rubinetto (senza rompigetto) non vi sia alcuna proiezione d'acqua all'infuori del volume definito dalle rette appoggianti sui bordi dell'orifizio di uscita e facenti un angolo di 15° con parallele all'asse del getto. La sezione libera di passaggio dovrà essere tale da garantire la portata richiesta senza che sia superata nel corpo del rubinetto una velocità tale da produrre rumori. Le superfici esterne dei rubinetti non dovranno presentare spigoli taglienti. Ogni apparecchio sanitario dovrà essere munito di apposito sifone. Nessun apparecchio può essere sifonato più di una volta. Ogni sifone, ad eccezione di quelli dei vasi, dovrà essere munito di tappo d'ispezione ed essere facilmente smontabile per la pulizia. Tutti gli apparecchi dovranno essere muniti di troppo pieno. Le congiunzioni dei tubi di collegamento di cui sopra con l'apparecchio dovranno eseguirsi in modo da non dar luogo ad alcuna perdita. Tutte le parti metalliche di quanto sopra descritto e di quanto altro fa parte degli apparecchi, dovranno essere in ottone cromato. Le condutture dovranno effettuare il minimo percorso compatibilmente al migliore funzionamento possibile degli impianti, essere inoltre disposte in modo da non ingombrare ed essere facilmente ispezionabile. Comunque la disposizione delle tubazioni di scarico dovrà permettere il rapido e completo smaltimento delle materie luride nelle fogne, senza dare adito ad ostruzioni o a formazione di depositi e di incrostazioni lungo il loro percorso e tenere in debito conto le eliminazioni di tutte le sorgenti di rumore. 159 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A20 – OPERE DA DECORATORE SCH.A20.001 PITTURA MURALE PER INTERNI. DESCRIZIONE: Tinteggiatura per interni ottenuta mediante stesura in due o più riprese a pennello o rullo di pittura a base di resine naturali, su superfici intonacate; previa preparazione del fondo mediante stuccatura, scartavetratura e pulizia semplice, compresa l'applicazione di idoneo fissativo prima dell'applicazione della tinta. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI FINITURA : tinteggiatura con pittura a base di resine naturali. Pittura murale coprente per interni, resistente alle abrasioni, lavabile, a base di olio di resine naturali , non derivante da sintesi chimica, composta da leganti e solventi di pura origine vegetale, generati fitochimicamente. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: La pittura dovrà essere : - priva di esalazioni tossiche e di idrocarburi clorurati o altre sostanze inquinanti persistenti; - priva di emissioni di gas tossici ed innocua a diretto contatto con organismi viventi; - priva di tendenza all'accumulo di cariche elettrostatiche; - prodotta con tecniche a basso impatto ambientale (tecnologia e chimica non inquinante); perfettamente reintegrabile negli ecosistemi vegetali. Spessore medio dello strato mm.0,3 minimo Il prodotto dovrà essere fortemente stabile alla luce, permeabile al vapore acqueo ed avere elevato potere assorbente ed igroscopico. b) STRATO DI FISSAGGIO: Fissativo all'acqua per tinteggiature a base di resine naturali. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Materiale naturale ad alta penetrazione. - Diluizione con acqua : 1 a 4 max. - Resa : 5 – 6 mq./lt. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: La tinteggiatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei. La temperatura dell'ambiente da tinteggiare dovrà essere contenuta tra i 5 e i 35 °C e l'umidità relativa inferiore al 65% . Il supporto da tinteggiare dovrà avere un tenore d'umidità inferiore al 3% . La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri corpi estranei. Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti perfettamente essiccata. Prima di procedere alle tinteggiature e verniciature la Ditta Appaltatrice dovrà provvedere alla preparazione accurata del fondo con raschiature, stuccature, rasature, applicazione di adatto fissativo, ecc. La mano di imprimitura del rivestimento sarà eseguita con prodotto adeguato al tipo di supporto e alla colorazione prescelta, secondo le modalità prescritte dal produttore. Per le tinteggiature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera. L’Impresa 160 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione. Prima di iniziare i lavori di tinteggiatura e verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei luoghi e con le modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte. La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie di tinte o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati. 161 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A20.002 PITTURA MURALE PER ESTERNI A BASE DI SILICATI DI POTASSIO. DESCRIZIONE: Tinteggiatura per esterni ottenuta mediante stesura in due o più riprese a pennello o rullo di idropittura murale opaca, a base di silicati di potassio; resistente agli agenti atmosferici ma non filmogena; previa preparazione del fondo mediante stuccatura, scartavetratura e pulizia semplice, compresa l'applicazione di idoneo fissativo a base di silicati di potassio prima dell'applicazione in due passate della tinta. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: SCHEDA TECNICA SILICATI: a) STRATO DI FISSAGGIO: Fissativo all'acqua per tinteggiature minerali a base di silicati. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Materiale ad alta penetrazione, non pellicolante, monocomponente. - Diluizione con acqua : 30% max. - Traspirazione (SD): 0,05 m DIN 52615 (limite max. consentito 2m). NORME : DIN 4108.3, DIN 18363. b) STRATO DI FINITURA : tinteggiatura con idropittura murale, a base di silicati di potassio, pigmenti inorganici selezionati e cariche minerali; resistente agli agenti atmosferici, non filmogena ma permeabile all’acqua ed al vapore acqueo, perfettamente reagente con il supporto preventivamente pulito. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - peso specifico: 1550-1650 g/l; - contenuto solido: 65-70%; - potere coprente: contrasto > 90; - diluizione con acqua : 1° passata 10% – 2° passata 25%. - tempo per la sovrapplicazione: 12h - proprietà: elevata permeabilità al vapore, ininfiammabile. - Residuo secco : 50% minimo. - Spessore medio dello strato 0,3 mm. minimo - Traspirazione (SD): 0,07 m DIN 52615 (limite max. consentito 2m). 0,5 0,5 - Assorbimento d’acqua (W24) : 0,20 Kg/mq. h max., DIN 52617 (limite max. consentito 0,5 Kg/mq. h DIN 52617). - resa: 4-5 mq/lt per le due mani; - Temperatura di applicazione : min. + 5°C – max. + 36°C (con umidità relativa non superiore all’80%). - Diluizione con acqua : prima mano 40% max; seconda mano 10% max. Il prodotto dovrà essere fortemente stabile alla luce, permeabile al vapore acqueo. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: La tinteggiatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei. La temperatura esterna dovrà essere contenuta tra i 5 e i 35 °C e l'umidità relativa inferiore al 80% . Il supporto da tinteggiare dovrà avere un tenore d'umidità inferiore al 3% . 162 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri corpi estranei. Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti perfettamente essiccata. Prima di procedere alle tinteggiature e verniciature la Ditta Appaltatrice dovrà provvedere alla preparazione accurata del fondo con raschiature, stuccature, rasature, applicazione di adatto fissativo, ecc. La mano di imprimitura del rivestimento sarà eseguita con prodotto adeguato al tipo di supporto e alla colorazione prescelta, secondo le modalità prescritte dal produttore. Per le tinteggiature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione. Prima di iniziare i lavori di tinteggiatura e verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei luoghi e con le modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte. La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie di tinte o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati. 163 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A20.003 IDROPITTURA MINERALE PER ESTERNI E VANI SCALA. DESCRIZIONE: Applicazione di idropittura minerale per esterni e vani scala: Applicazione di idropittura minerale, traspirante, a base di resine acriliche in dispersione acquosa, data a pennello o a rullo. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI : a) STRATO DI FISSAGGIO : primer di fondo per idropitture per esterno. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE : Primer di fondo per idropitture: - Diluibile in acqua in rapporto 1:4 max; - Tempo di ricoprimento 6-12 ore; - Temperatura di impiego +5°C / +35°C; - Materiale ad alta penetrazione e traspirante; - Resa 5 – 6 mq./lt. b) STRATO DI FINITURA : rivestimento minerale colorato idrorepellente, traspirante, a base di resine acriliche in dispersione acquosa, dato in due riprese a rullo o a pennello. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE : Idropittura: - Diluibile in acqua in rapporto 1:4 max; - Tempo di ricoprimento 6-12 ore; - Temperatura di impiego +5°C / +35°C. - Materiale ad alta penetrazione e traspirante; - Resa 4-5 mq./lt. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: La tinteggiatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei. La temperatura dell'ambiente da tinteggiare dovrà essere contenuta tra i 5 e i 36 °C e l'umidità relativa inferiore all’80% . Il supporto da tinteggiare dovrà essere asciutto e ben stagionato. La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri corpi estranei. Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti perfettamente essiccata. Prima di procedere alle tinteggiature e verniciature la Ditta Appaltatrice dovrà provvedere alla preparazione accurata del fondo con raschiature, stuccature, rasature, applicazione di adatto fissativo, ecc. La mano di imprimitura del rivestimento sarà eseguita con prodotto adeguato al tipo di supporto e alla colorazione prescelta, secondo le modalità prescritte dal produttore. Per le tinteggiature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera. 164 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione. Prima di iniziare i lavori di tinteggiatura e verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei luoghi e con le modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte. La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie di tinte o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati. La Ditta Appaltatrice dovrà presentare alla D.L. la garanzia scritta decennale del ciclo di pitturazione. 165 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A20.004 VERNICIATURA CON SMALTO SU SUPERFICI METALLICHE. DESCRIZIONE: Verniciatura di superfici esterne ed interne in ferro mediante applicazione in due mani di antiruggine a base di resine acriliche in dispersione acquosa e successiva applicazione in due mani di smalto per inerni/esterni. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO PROTETTIVO : applicazione di antiruggine, in due riprese minimo, a base di resine acriliche in dispersione acquosa, cariche coprenti, pigmenti organici ed inorganici, anticorrosivi, additivi. Proprietà caratteristiche: - Temperatura di applicazione : min. +5 °C – max. +35 °C. - Peso specifico medio : 1,2 Kg/lt. - Essiccazione(25°C e 65% U.R.): fuori polv. 3 ore., sopraverniciabile dopo 16 ore. - Spessore del film essiccato non inferiore a 40 micron per ripresa. - Viscosità : 9.500 CPS Brookfield (RVT 20 giri/min. a 25 °C). - Resa : circa 2-3 mq./lt. per ripresa. - Resistenza al distacco ed aggrappaggio : conforme alla norma DIN ISO 4624 b) STRATO DI FINITURA : smalto sintetico, satinato o lucido per interno ed esterno. Proprietà caratteristiche : - Diluizione con acqua potabile al max. 5%. - Temperatura di applicazione : min. +5 °C – max. +35 °C. - Essiccazione(25°C e 65% U.R.): fuori polv. 90 min., sopraverniciabile dopo 16 ore. - Resa : circa 6-7 mq./lt. per due mani. - Peso specifico medio : 1,3 -1,5 Kg/lt. - Permeabile al vapore acqueo; idrorepellente. - Resistente agli agenti atmosferici ed ai raggi UV. - Viscosità : 10.400 CPS Brookfield (RVT 20 giri/min. a 25 °C). - Viscosità : 9.500 CPS Brookfield (RVT 20 giri/min. a 25 °C). - Resistenza al distacco ed aggrappaggio : conforme alla norma DIN ISO 4624 - Residuo secco : 60% min. in peso, 40% min. in volume. - Spessore film essiccato non inferiore a 40 micron per ripresa. - Rispondente alle NORME: UNICHIM, UNI 8744, UNI EN 21513, UNI 8784, UNI 8903. EN 152 , EN 113, EN 927, EN ISO 4622, EN 12720. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle migliori qualità. NORME: UNICHIM, UNI 8744, UNI EN 21513, UNI 8784, UNI 8903. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: La verniciatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei. La temperatura dell'ambiente dovrà essere contenuta tra i 5 e i 36 °C e l'umidità relativa inferiore al 65% . Il supporto da verniciare dovrà essere pulito con spazzole di metallo o carta abrasiva fine e sgrassato con appositi prodotti. 166 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri corpi estranei. Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti perfettamente essiccata. Qualora la posizione di alcuni pezzi desse luogo al determinarsi di fessure o spazi di difficile accesso per le operazioni di verniciatura o manutenzione, tali fessure o spazi dovranno essere, prima dell'applicazione delle mani di finitura, accuratamente chiusi con materiali sigillanti. Per le verniciature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione. Prima di iniziare i lavori di verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei luoghi e con le modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte. La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati. 167 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A20.005 VERNICIATURA DI MANUFATTI INTERNI ED ESTERNI IN LEGNO MEDIANTE IMPREGNANTE PROTETTIVO COLORATO E FINITURA TRASPARENTE. DESCRIZIONE: Verniciatura di manufatti esterni in legno mediante applicazione di impregnante protettivo colorato all’acqua e successiva applicazione di vernice di finitura trasparente all’acqua. I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO PROTETTIVO : applicazione a pennello in due riprese minimo, fino a completo assorbimento, di impregnante protettivo colorato, a base di resine acriliche in dispersione acquosa ed additivi fungicidi; per la protezione del legno dall’attacco di funghi dell’azzurramento ed insetti. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Temperatura di applicazione : min. +5 °C – max. +30 °C. - Peso specifico medio : 1 Kg/lt min. - Resa : circa 12 - 14 mq./lt. per mano. - Permeabile al vapore acqueo; idrorepellente. - Residuo solido : 16% min. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle migliori qualità. NORME: UNICHIM. b) STRATO DI FINITURA : finitura trasparente all’acqua a base di resine acriliche di aspetto opaco. Applicazione a pennello, in due riprese, di vernice trasparente opaca a base di resine acriliche in dispersione acquosa, speciali pigmenti trasparenti, preservanti e additivi; per la protezione di manufatti in legno. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Temperatura di applicazione : min. +5 °C – max. +30 °C. - Peso specifico medio : 1Kg/lt min. - Resa : circa 10 - 12 mq./lt. - Permeabile al vapore acqueo; idrorepellente. - Resistente agli agenti atmosferici ed ai raggi UV. - Residuo solido: 38% min. NORME: UNICHIM, UNI 8744, UNI EN 21513, UNI 8784, UNI 8903. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: La verniciatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei. La temperatura dell'ambiente dovrà essere contenuta tra i 5 e i 30 °C e l'umidità relativa inferiore al 65% . Il legno da trattare dovrà essere asciutto ed esente da polvere e grassi e dovrà avere un tenore di umidità non superiore al 15%. 168 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Le superfici da trattare andranno preventivamente sgrassate e carteggiate, asportando la polvere ed eventuali parti in fase di distacco. La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri corpi estranei. Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti perfettamente essiccata. Per le verniciature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera. La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle migliori qualità. La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione. Prima di iniziare i lavori di verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei luoghi e con le modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte. La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie di tinte o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati. 169 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A20.006 TRATTAMENTO INCAPSULANTE DI METERIALI IN CEMENTO AMIANTO DESCRIZIONE: Trattamento incapsulante di manufatti in cemento amianto ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO PROTETTIVO : applicazione a pennello o a spruzzo,in due riprese minimo, fino a completo assorbimento, di impregnante protettivo a base di resine acriliche in dispersione acquosa. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Peso specifico medio : 1 Kg/lt min. - Resa : circa 12 - 14 mq./lt. per mano. - Permeabile al vapore acqueo; idrorepellente. - Residuo solido : 16% min. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: La superficie dei manufatti deve essere trattata con soluzioni penetranti e/o pellicolanti, al fine di limitare la dispersione di fibre libere presenti sulle lastre. Il trattamento deve essere effettuato mediante nebulizzazione a pioggia con pompe airless (senza aria compressa) o a bassa pressione, in quanto l'impiego dell'alta pressione produce una significativa liberazione di fibre, o a pennello. Questo tipo di trattamento ha solo lo scopo di fissare le fibre presenti sullo strato più superficiale delle tubazioni, che saranno successivamente confinate. 170 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A23 – MARCIAPIEDI, BANCHINE, PAVIMENTAZIONI DI CORTILI SCH.A23.001 PAVIMENTAZIONE IN MARMETTE AUTOBLOCCANTI IN CLS, SOLETTA. SU DESCRIZIONE: Formazione di pavimentazione in marmette autobloccanti di tipo antichizzato dello spessore di cm. 6 - 8; su soletta; disposti secondo i disegni forniti dalla D.L.; compresi : lo strato di sabbia granita per la formazione del piano di posa dello spessore di cm. 4-6; lo spianamento a regola d’arte; la battitura a regola d’arte; la scopatura e la perfetta sigillatura dei giunti; ed ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI RIVESTIMENTO : marmette autobloccanti antichizzate, di spessore cm. 6 - 8. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Masselli in cls prodotti con materiali di origine naturale, sabbia, ghiaia, cemento marchiati CE - Esenti da materiali riciclati. - Dimensioni, spessore cm. 6-8. - Resistenza alla compressione : 500 Kg/cmq. minimo - Resistenza all’abrasione : marcatura “F” secondo UNI EN 1338. - Alta resistenza al gelo e disgelo. - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Tolleranza di spessore + o – mm. 3. E’ escluso l’impiego di masselli che presentino spigoli scheggiati o guasti sia a causa del carico e scarico, sia perché di lavorazione scadente. NORME: UNI EN 1338, UNI 8520. b) STRATO DI ALLETTAMENTO : sabbia granita. Inerte proveniente da frantumazione di pietrame compatto di cava, privo di sostanze organiche limose ed argillose, costituito da elementi non gelivi e non friabili. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto (cm. 4 minimo). - Granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 3 secondo norma UNI di riferimento. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I masselli saranno depositati in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. Prima di procedere all’ordinazionedel porfido, l’Impresa dovrà, a sue spese, preparare i campioni delle diverse forniture che saranno sottoposte all’approvazione della D.L., cui spetterà di giudicare la loro rispondenza alle prescrizioni progettuali. Tali campioni resteranno depositati presso l’ufficio della D.L. quale termine di confronto e riferimento. 171 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ In relazione alle quantità previste da impiegarsi ed al tempo che richiede l’approvvigionamento della pietra con le caratteristiche richieste, si segnala la necessità, per l’Impresa Appaltatrice, di procedere con estrema celerità alla fornitura delle campionature, cosicché gli ordini ai fornitori possano essere inoltrati con sufficiente anticipo per la consegna delle opere finite nel rispetto del cronoprogramma. REALIZZAZIONE: La superficie del sottofondo deve essere compatta, resistente e perfettamente parallela a quella che dovrà risultare la superficie della pavimentazione finita. I masselli verranno posati su di uno strato di cm. 4 minimo di sabbia ed a posa avvenuta dovranno essere ripetutamente battuti, provvedendo contemporaneamente ad un abbondante spargimento di acqua, in modo da far assumere a ciascun elemento la posizione prevista sia planimetricamente che altimetricamente. La tipologia del disegno di posa sarà quella indicata negli elaborati di progetto. I disegni realizzati dovranno presentarsi regolari e senza deformazioni. I masselli dovranno essere posti in opera perfettamente accostati gli uni agli altri, in modo che i giunti risultino della larghezza massima di mm. 5; successivamente verrà disposto uno strato di sabbia fine (granulometria mm. 0-2) a colmare le fughe. Completata la sigillatura dei giunti, si provvederà alla bagnatura ed alla contemporanea battitura della pavimentazione con adeguato vibratore meccanico; in tale fase di battitura la Ditta dovrà procedere alla sostituzione di quei blochhetti che eventualmente si saranno rotti o deteriorati. Nella posa dei blocchetti e nella formazione del sottofondo, si dovrà tener conto di tutte le pendenze da dare alla pavimentazione, indicate negli elaborati di progetto, per il convogliamento e smaltimento delle acque meteoriche nelle apposite caditoie. Nella posa dei blocchetti si dovrà tener conto della presenza di caditoie, chiusini, ecc. I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa. La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti. 172 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A23.002 PAVIMENTAZIONE IN LASTRE DI PIETRA DI FIAMMATO, SU SOLETTA SPESSORE CM. 10-12. LUSERNA PIANO DESCRIZIONE: Formazione di lastricato in pietra di Luserna in lastre rettangolari profilate a spigoli vivi dello spessore di cm. 1012, di larghezza almeno cm. 50 e lunghezza almeno cm. 75, spianate e lavorate a piano fiammato; su soletta; compresi : lo strato di sabbia lavata per il livellamento del piano di appoggio; lo spianamento a regola d’arte; la rifilatura; l’adattamento e la perfetta sigillatura dei giunti; la sagomatura ed adattamento delle lastre in corrispondenza di caditoie, chiusini, ecc; ed ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. Le lastre dovranno essere posate a disegno, come indicato negli elaborati di progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI RIVESTIMENTO : lastre di pietra di Luserna, piano fiammato, delle dimensioni minime cm. 50 x 75 e di spessore cm. 10 – 12. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Lastre ricavate in unico pezzo. - Spessore come da progetto : cm.10 - 12 - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458. b) STRATO DI ALLETTAMENTO : sabbia granita. Inerte proveniente da frantumazione di pietrame compatto di cava, privo di sostanze organiche limose ed argillose, costituito da elementi non gelivi e non friabili. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto (cm. 4 minimo). - Granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 3 secondo norma UNI di riferimento. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. Prima di procedere all’ordinazione delle pietre, l’Impresa dovrà, a sue spese, preparare i campioni delle diverse forniture che saranno sottoposte all’approvazione della D.L., cui spetterà di giudicare la loro rispondenza alle prescrizioni progettuali. Tali campioni resteranno depositati presso l’ufficio della D.L. quale termine di confronto e riferimento. In relazione alle quantità previste da impiegarsi ed al tempo che richiede l’approvvigionamento della pietra con le caratteristiche richieste, si segnala la necessità, per l’Impresa Appaltatrice, di procedere con estrema celerità alla fornitura delle campionature, cosicché gli ordini ai fornitori possano essere inoltrati con sufficiente anticipo per la consegna delle opere finite nel rispetto del cronoprogramma. REALIZZAZIONE: Le lastre dovranno essere posate a disegno, come indicato negli elaborati di progetto. 173 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ La superficie del sottofondo deve essere compatta, resistente e perfettamente parallela a quella che dovrà risultare la superficie della pavimentazione finita. Le lastre verranno posate su di uno strato di cm. 4 minimo di sabbia ed a posa avvenuta dovranno essere ripetutamente battute, provvedendo contemporaneamente ad un abbondante spargimento di acqua, in modo da far assumere a ciascun elemento la posizione prevista sia planimetricamente che altimetricamente. Le lastre di pietra dovranno essere poste in opera perfettamente accostate le une alle altre, in modo che i giunti risultino della larghezza massima di mm. 6 – 8. Raggiunta la perfetta stabilità della pavimentazione si procede al riempimento dei giunti con sabbia, facilitando l’intasamento della sabbia stessa mediante innaffiamento. Nella posa delle lastre e nella formazione del sottofondo, si dovrà tener conto di tutte le pendenze indicate in progetto per il convogliamento e smaltimento delle acque meteoriche nelle apposite caditoie. Nella posa delle lastre si dovrà tener conto della presenza di caditoie, chiusini, ecc., sagomando ed adattando opportunamente le lastre stesse in corrispondenza dei medesimi. La tipologia del disegno di posa sarà quella indicata negli elaborati di progetto. I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa. La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti. Il taglio delle lastre dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantire la regolarità geometrica e l'integrità del materiale. A posa ultimata si dovrà procedere alla pulizia del pavimento mediante mezzi idonei ad evitare danni alla pavimentazione stessa. 174 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A23.003 ELEMENTI CIRCOLARI DECORATIVI IN PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO SPESSORE CM. 6 DESCRIZIONE: Realizzazione di decoro circolare mediante posa di lastre in pietra di Luserna piano fiammato, a sezione circolare, compreso ogni lavoro necessario per la loro posa in opera a regola d’arte, quali : scavo eseguito a macchina, trasporto dei materiali di risulta, il sottofondo ed il rinfianco in conglomerato cementizio, la sigillatura dei giunti con malta di cemento e tutto quanto altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI RIVESTIMENTO : lastre di pietra di Luserna, piano fiammato, a disegno circolare di spessore cm. 6. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Lastre ricavate in unico pezzo. - Spessore come da progetto : cm. 6 - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458. b) STRATO DI ALLETTAMENTO: Conglomerato cementizio. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto. - Cemento tipo 325. - Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto delle norme citate. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le proprietà del c.l.s. - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. COMPONENTI: Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi. NORME: UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 7103 -. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti, rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza. 175 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ REALIZZAZIONE: Le eventuali canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con malta cementizia per tutto il loro percorso; in ogni caso, qualunque sia il loro spessore, quello del massetto di posa non potrà essere inferiore a cm.3. Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito, atto a ricevere la malta di allettamento della pavimentazione. Il piano di livello del massetto di allettamento dovrà essere realizzato tenendo conto della eventuale presenza di vincoli come soglie e davanzali. Il piano verrà eseguito predisponendo fasce parallele a distanza di ml. 1, 5. Prima di procedere alla posa, sul massetto di allettamento verrà spolverato cemento per uno strato di circa 2 mm. I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa. La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti. Il taglio delle lastre dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantire la regolarità geometrica e l'integrità del materiale. A posa ultimata si dovrà procedere alla pulizia del pavimento mediante mezzi idonei ad evitare danni alla pavimentazione stessa. La preparazione dell'impasto per la realizzazione del massetto di posa dovrà variare secondo le condizioni stagionali e atmosferiche. In generale si dovrà aggiungere calce idraulica macinata nei periodi estivi. La quantità di acqua potrà variare in relazione alla capacità di assorbimento della pavimentazione. La pavimentazione non potrà essere percorsa prima di 3 giorni dalla sua ultimazione. Eventuali transiti d'obbligo potranno effettuarsi solo su opportuni tavolati posati su strati di materiale ammortizzante (sabbia o segatura). L'esecuzione della pavimentazione sarà sospesa per temperature esterne minori di +5 gradi o maggiori di 35 gradi. La pavimentazione ultimata sarà protetta opportunamente fino al completo indurimento della malta onde evitare danni e fessurazioni di qualsiasi specie. Gli additivi impiegati per la preparazione della malta dello strato di pavimentazione dovranno essere usati secondo le prescrizioni previste dal produttore che dimostrerà con certificati di laboratorio la conformità del prodotto ai requisiti richiesti ed alle norme e regolamenti vigenti. Dopo la posa del pavimento questo verrà bagnato perche' lo spolvero di cemento si impregni di acqua ed aderisca a tutta la superficie della piastrella; tale operazione precede la battitura. 176 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A23.004 ZOCCOLO PERIMETRALE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO - SPESSORE CM. 2. DESCRIZIONE: Zoccolatura perimetrale di base in lastre di pietra di luserna piano fiammato, bisellate, di spessore cm. 2 ed altezza cm. 20, come da elaborati di progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) ZOCCOLO : lastre di pietra di luserna piano fiammato, di spessore cm. 2 ed altezza cm. 20 come indicato negli elaborati di progetto; bisellate. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Spessore come da progetto : cm. 2. - Altezza cm. 20. - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458. b) STRATO DI FISSAGGIO: malta adesiva alla caseina. Malta adesiva composta da cemento adesivo alla caseina preconfezionato a due componenti composto da : cemento, cariche, resine plastiche liquide. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Non tossicità e ininfiammabilità. - Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di direttiva citata. - Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente verificati per il supporto specifico. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti, rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza. REALIZZAZIONE Le lastre di pietra di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo saranno messe in opera a filo della muratura esterna, con malta adesiva, e secondo le indicazioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera. Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle lastre. A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure fra le lastre mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati. 177 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A23.005 PAVIMENTO-RIVESTIMENTO IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO - SPESSORE CM. 2. DESCRIZIONE: Rivestimento muretti in cls, in lastre di pietra di luserna piano fiammato, bisellate, di spessore cm. 2 ed altezza come da elaborati di progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) RIVESTIMENTO MURI : lastre di pietra di luserna piano fiammato, di spessore cm. 2 ed altezza come indicato negli elaborati di progetto; bisellate. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Spessore come da progetto : cm. 2. - Altezza come da progetto. - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458. b) STRATO DI FISSAGGIO: malta adesiva alla caseina. Malta adesiva composta da cemento adesivo alla caseina preconfezionato a due componenti composto da: cemento, cariche, resine plastiche liquide. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Non tossicità e ininfiammabilità. - Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di direttiva citata. - Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente verificati per il supporto specifico. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti, rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza. REALIZZAZIONE Le lastre di pietra di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo saranno messe in opera a filo della muratura esterna, con malta adesiva, e secondo le indicazioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera. Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle lastre. A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure fra le lastre mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati. I vuoti risultanti tra il rivestimento in pietra e la retrostante muratura dovranno essere riempiti con malta di cemento fluida. L’appaltatore dovrà apportare tutte quelle modifiche al supporto, quali sbozzature e scalpellature che si rendessero necessarie per la posa a perfetta regola d’arte. 178 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A23.006 PAVIMENTI IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO – CM. 30X30 / 50x50 – SPESSORE CM. 3. DESCRIZIONE: Pavimento in lastre di pietra di Luserna piano fiammato, bisellate, delle dimensioni cm. 30x30 e 50x50 di spessore cm. 3. Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: b) STRATO DI RIVESTIMENTO : lastre di pietra di Luserna, piano fiammato, delle dimensioni cm. 30 x 30 e 50x50 di spessore cm. 3; bisellate. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Lastre ricavate in unico pezzo. - Spessore come da progetto : cm. 2 - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458. b) STRATO DI ALLETTAMENTO: Conglomerato cementizio. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto. - Cemento tipo 325. - Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto delle norme citate. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le proprietà del c.l.s. - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. COMPONENTI: Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi. NORME: UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 710. MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti, rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza. 179 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ REALIZZAZIONE: Le eventuali canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con malta cementizia per tutto il loro percorso; in ogni caso, qualunque sia il loro spessore, quello del massetto di posa non potrà essere inferiore a cm.3. Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito, atto a ricevere la malta di allettamento della pavimentazione. Il piano di livello del massetto di allettamento dovrà essere realizzato tenendo conto della eventuale presenza di vincoli come soglie e davanzali. Il piano verrà eseguito predisponendo fasce parallele a distanza di ml. 1, 5. Prima di procedere alla posa, sul massetto di allettamento verrà spolverato cemento per uno strato di circa 2 mm. I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa. La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti. Il taglio delle lastre dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantire la regolarità geometrica e l'integrità del materiale. A posa ultimata si dovrà procedere alla pulizia del pavimento mediante mezzi idonei ad evitare danni alla pavimentazione stessa. La preparazione dell'impasto per la realizzazione del massetto di posa dovrà variare secondo le condizioni stagionali e atmosferiche. In generale si dovrà aggiungere calce idraulica macinata nei periodi estivi. La quantità di acqua potrà variare in relazione alla capacità di assorbimento della pavimentazione. La pavimentazione non potrà essere percorsa prima di 3 giorni dalla sua ultimazione. Eventuali transiti d'obbligo potranno effettuarsi solo su opportuni tavolati posati su strati di materiale ammortizzante (sabbia o segatura). L'esecuzione della pavimentazione sarà sospesa per temperature esterne minori di +5 gradi o maggiori di 35 gradi. La pavimentazione ultimata sarà protetta opportunamente fino al completo indurimento della malta onde evitare danni e fessurazioni di qualsiasi specie. Gli additivi impiegati per la preparazione della malta dello strato di pavimentazione dovranno essere usati secondo le prescrizioni previste dal produttore che dimostrerà con certificati di laboratorio la conformità del prodotto ai requisiti richiesti ed alle norme e regolamenti vigenti. Dopo la posa del pavimento questo verrà bagnato perche' lo spolvero di cemento si impregni di acqua ed aderisca a tutta la superficie della piastrella; tale operazione precede la battitura. 180 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A23.007 GRADINI PER SCALE ESTERNE IN CORDONI RETTI O CURVI IN GNEISS O SIMILI – LARGHEZZA CM. 30 ALTEZZA CM. 25. DESCRIZIONE: Realizzazione di scale esterne mediante posa di cordoli in Gneiss o simili a sezione rettangolare, compreso ogni lavoro necessario per la loro posa in opera a regola d’arte, quali : preparazione del sottofondo ed il rinfianco in conglomerato cementizio, la sigillatura dei giunti con malta di cemento e tutto quanto altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) RAMPA SCALE IN CLS ARMATO : conglomerato cementizio armato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto. - Cemento tipo 325. - Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 250 Kg/cmq.); controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto delle norme citate. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le proprietà del c.l.s. - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. COMPONENTI: Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi. NORME: UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94. b) GRADINI : cordoni in Gneiss o simili a piano naturale di cava, spessore cm. 30; rifilati. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità. - Elementi ricavati in unico pezzo. - Sezione: cm. 30x25 - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. NORME: UNI 8458. c) SIGILLATURA DEI GIUNTI : malta di cemento magro. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento. - Spessore come da progetto. 181 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I cordoli in pietra saranno depositati in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. REALIZZAZIONE: I cordoli in pietra, di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo, saranno messi in opera, poggianti sulla rampa in cls armato, su strato di sottofondo in conglomerato cementizio magro, perfettamente livellato. A posa avvenuta i cordoli verranno fissati mediante rinfianco in conglomerato cementizio. A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento dei giunti mediante conglomerato cementizio. 182 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A23.008 FORMAZIONE DI FONDAZIONE PER MARCIAPIEDE RIALZATO O PER RIPRISTINO DI TRATTO DELLO STESSO DESCRIZIONE: Sottofondo formato con calcestruzzo cementizio avente resistenza caratteristica a compressione di 150 Kg/cmq. Di spessore variabile come indicato negli elaborati di progetto. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI SOTTOFONDO: conglomerato cementizio. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto. - Cemento tipo 325. - Resistenza caratteristica a compressione minima 150 Kg/cmq.; controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Dosatura per mc di impasto: 0.8 mc di ghiaia: Kg. 300 di cemento 325; 0,5 mc. di sabbia. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri. - Dimensioni massime degli inerti: cm. 3 - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo le norme in uso. COMPONENTI: Cemento, ghiaia, sabbia, acqua ed eventuali additivi approvati preventivamente dalla D.L.. NORME: UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 . MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Il conglomerato cementizio sarà eseguito in pasta densa dopo aver bagnato abbondantemente lo strato di supporto, steso secondo guide predisposte e adeguatamente vibrato. Il sottofondo in conglomerato cementizio dovrà essere eseguito tenendo conto delle eventuali pendenze opportunamente predeterminate ed avrà uno spessore come da progetto. Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti o di prematuro inizio della presa al momento del getto. Il getto deve essere convenientemente compatto; la superficie dei getti deve essere mantenuta umida per almeno tre giorni. Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0°. Le canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con malta cementizia per tutto il loro percorso e interamente ricoperte con uno strato di cls di almeno 1 cm. 183 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A23.009 FORMAZIONE DI PAVIMENTO PER MARCIAPIEDE TIPO ASFALTO COLATO DESCRIZIONE: Pavimentazioni bituminose per marciapiedi tipo asfalto colato. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) ASFALTO COLATO: asfalto colato per pavimentazioni di marciapiedi spessore cm. 3. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - sabbia 85% passante al setaccio mm. 2 15% passante al setaccio mm. 4 e trattenuto al setaccio mm. 2; bitume ossidato: 9% del peso della miscela; bitume 80/100 in ragione del 5% del peso della miscela; filler attivo 14% del peso della miscela; spessore minimo cm. 3. L’emulsione bituminosa al 50% sarà fornita in opera in ragione di 0,8 kg/mq. b) SOTTOFONDO IN CLS: cls cementizio. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto. - Cemento tipo 325. - Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto delle norme citate. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le proprietà del c.l.s. - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. COMPONENTI: Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi. NORME: UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: La pavimentazione bituminosa verrà eseguita su idoneo sottofondo preparato con ghiaia vagliata costipata, getto di calcestruzzo cementizio, strato di livellamento in malta cementizia che sarà steso al fine di ugualizzare i dislivelli presenti. La stesa dello strato di usura sarà effettuato sul supporto perfettamente livellato e con i piani già preventivamente definiti, verrà steso in strisce interne per tutta la larghezza del marciapiede, con giunti alla distanza non inferiore di m. 1 nel senso trasversale, senza giunti visibili e costipato con appositi rulli cilindrici. E’ compreso l’insabbiamento superficiale e la spalmatura con bitume a caldo dei giunti in pietra, metallo o altro. 184 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A23.010 CORDOLI PREFABBRICATI IN CLS ARMATO E VIBRATO. DESCRIZIONE: Realizzazione di cordolatura mediante posa di cordoli prefabbricati in cls armato e vibrato a sezione rettangolare, compreso ogni lavoro necessario per la loro posa in opera a regola d’arte, quali : scavo eseguito a macchina, trasporto dei materiali di risulta, il sottofondo ed il rinfianco in conglomerato cementizio, la sigillatura dei giunti con malta di cemento e tutto quanto altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) LETTO DI POSA E RINFIANCO : conglomerato cementizio. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore come da progetto. - Cemento tipo 325. - Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086. - Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto delle norme citate. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le proprietà del c.l.s. - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. COMPONENTI: Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi. NORME: UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94. b) CORDOLO : cordolo prefabbricato in cls armato e vibrato ad alta resistenza, delle dimensioni minime cm. 10 x 30. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Smusso dello spigolo a vista. - Elementi prefabbricati di cls armato e vibrato. - Spessore come da progetto : cm. 10 min. - Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%. - Omogeneità di aspetto degli elementi. - resistenza a compressione non inferiore a 40 N/mmq; - Cemento tipo 325. - Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto delle norme citate. - Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione. - Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le proprietà del c.l.s. - Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate. c) SIGILLATURA DEI GIUNTI : malta di cemento magro. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento. - Spessore come da progetto. 185 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ MODALITÀ DI ESECUZIONE: FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE: I cordoli in cls saranno depositati in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera. Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi. REALIZZAZIONE: I cordoli in cls saranno messi in opera su strato di sottofondo in conglomerato cementizio magro, perfettamente livellato. A posa avvenuta i cordoli verranno fissati mediante rinfianco in conglomerato cementizio e verrà eseguito il riempimento dei giunti mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati. 186 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A23.011 PAVIMENTO IN BATTUTO DI CEMENTO SU MASSETTO IN CLS ARMATO. DESCRIZIONE: Pavimento in battuto di cemento, formato da uno strato di cm. 2 di cemento e sabbia, compresso, rigato e/o bocciardato; su massetto in conglomerato cementizio. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI ALLETTAMENTO: massetto in cls armato (SCH. A04.002). b) STRATO DI FINITURA: Malta cementizia per pavimento. Malta cementizia per pavimento composta da cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore : come da progetto (cm. 2 minimo). - Dosatura : 600 kg. di cemento tipo 325 e mc. 1 di sabbia. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Prima di procedere al getto lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito ed opportunamente inumidito. La posa del massetto dovrà essere eseguita in modo tale da garantire la regolarità e la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tollerabilità consentiti. A pavimentazione ultimata dovranno essere eseguiti i giunti di dilatazione per superfici oltre a mt. 5x5. Il taglio del pavimento dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantirne la regolarità geometrica e l'integrità. Lo strato superficiale dovrà avere pendenze adeguate verso i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, come indicato in progetto e come da istruzioni che verranno impartite in corso d'opera dalla Direzione Lavori. La finitura superficiale verrà eseguita mediante bocciardatura e/o lisciatura. 187 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A23.012 TAPPETO DI CALCESTRUZZO BITUMINOSO PER RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI BITUMINOSE DESCRIZIONE: Tappeto in calcestruzzo bituminoso, formato da uno strato di collegamento di cm. 5 e da uno stato di usura dello spessore di cm. 2 ; su massetto in conglomerato cementizio. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) STRATO DI ALLETTAMENTO: massetto in cls armato (SCH. A04.002). b) STRATO DI COLLEGAMENTO: calcestruzzo bituminoso per strato di collegamento. Calcestruzzo bituminoso per strato di collegamento steso con vibrofinitrice. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore : come da progetto (cm. 5 minimo). - Dosatura : 600 kg. di cemento tipo 325 e mc. 1 di sabbia. - Conforme alle norme tecniche della Città di Torino. - Compattazione con rullo statico o dinamico con effetto costipante minimo 12 ton. c) STRATO DI USURA: tappeto in calcestruzzo bituminoso per strato di usura. Tappeto in calcestruzzo bituminoso per strato di usura steso con vibrofinitrice. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Spessore : come da progetto (cm. 2 minimo). - Dosatura : 600 kg. di cemento tipo 325 e mc. 1 di sabbia. - Conforme alle norme tecniche della Città di Torino. - Compattazione con rullo statico o dinamico con effetto costipante minimo 12 ton. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Prima di procedere alla formazione della nuova pavimentazione bituminsa lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito ed opportunamente inumidito. La posa del massetto dovrà essere eseguita in modo tale da garantire la regolarità e la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tollerabilità consentiti. Lo strato superficiale dovrà avere pendenze adeguate verso i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, come indicato in progetto e come da istruzioni che verranno impartite in corso d'opera dalla Direzione Lavori. La finitura superficiale verrà eseguita mediante bocciardatura e/o lisciatura. 188 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A26 – OPERE IDRALICHE – FOGNATURE, CANALI E SIMILI SCH. A26.001 - POZZETTI DI ISPEZIONE A PIE’ DI GRONDA COMPLETO DI CHIUSINO IN GHISA SCH. A26.002 - RETE DI SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE SCH. A26.003 - POZZETTI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE COMPLETI DI CHIUSINO O CADITOIA IN GHISA CARRABILE DESCRIZIONE: REALIZZAZIONE DI RETE DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE La rete di smaltimento delle acque meteoriche sarà realizzata con tubazioni di P.V.C. di tipo pesante 303/1 per fognature del diametro di cm. 12,5 – cm. 16 e cm. 20, interrate fuori dall’edificio che capteranno le colonne pluviali mediante opportuni pozzetti di raccordo al piede delle colonne. Il tracciato della condotta dovrà essere quello riportato sulla tavola grafica di riferimento. L’allacciamento alla rete pubblica dovrà essere eseguito mediante collegamento alla rete esistente che attraversa l’area verde adiacente i fabbricati. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) POZZETTI A PIE’ DI GRONDA IN CLS: pozzetti a piè di gronda in cls prefabbricati. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: b) - dimensioni interne minimo cm. 30x30x50; resistenza cratteristica cls 150 kg/cmq. CHIUSINI IN GHISA: chiusino in ghisa sferoidale per pozzetti di ispezione a piè di gronda. classe C 250 peso kg/cad 8 completa di telaio esterno dimensioni cm. 30x30 - luce netta cm. 20x20 c) POZZETTI DI RACCOLTA: pozzetti di raccolta e smaltimento acque piovane in cls prefabbricati. - dimensioni interne minimo cm. 50x50x90; - resistenza cratteristica cls 150 kg/cmq. d) CADITOIE GRIGLIATE IN GHISA: caditoia grigliata in ghisa per la chiusura di pozzetti di raccolta. - classe C 250 - peso kg/cad 45 - completa di telaio esterno - dimensioni esterne cm. 60x60 - luce netta cm. 50x50 e) - CHIUSINI IN GHISA: chiusino in ghisa sferoidale per pozzetti di ispezione. classe C 250 peso kg/cad 45 completa di telaio esterno dimensioni esterne cm. 60x60 - luce netta cm. 50x50 189 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ f) TUBI IN PVC RIGIDO: tubazioni in pvc rigido tipo 303/1 o SN2 per fognature. - PVC rigido per fognature tipo 303/1 o SN2; - Diametro come da progetto cm. 12,5 – cm. 16 – cm. 20; NORMA : UNI 7447 - UNI EN 1401-1 MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Per consentire l’incassamento delle tubazione si dovrà provvedere alla realizzazione dello scavo in trincea di sezione sufficiente ad ospitare i tubi e le relative giunzioni. Le dimensioni dello scavo saranno determinate dalle dimenzioni della tubazione e dalla pendenza necessaria al regolare defluivo delle acque. Le tubazioni depositate all’interno della trincea saranno ricoperte con sabbia fine e cls per uno spessore finito di cm. 15 e successivamente con lo strato di ghiaia vagliata di sottofondo alla fondazione in cls. I raccordi con i pozzetti di ispezione e le caditoie dovranno essere perfettamente sigillati con mastici e malte adesive; i pozzetti di allaccio alla rete esistente saranno di tipo cieco. Tutti i pozzetti o caditoie saranno provvisti di chiusini o griglie in ghisa sferoidale a telaio quadrato o rettangolare ed appoggio laterale continuo, rivestimento con vernice bituminosa, superficie metallica antisdrucciolo con dimensioni come da progetto; i chiusini e/o griglie da inserire sui pozzetti di raccolta dovranno essere del tipo carrabile. Prima di effettuare il reinterro e la successiva pavimentazione l’appaltatore dovrà verificare la perfetta tenuta delle giunzioni. Dove necessario i pozzetti addossati ai fronti dell’edificio saranno impermeabilizzati mediante guaina bituminosa secondo le disposizioni impartite dalla D.L. nel corso dei lavori. 190 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A27 – OPERE DA GIARDINIERE SCH.A27.001 ALBERATURE – PRUNUS PISSARDI NIGRA. DESCRIZIONE: Fornitura e messa a dimora di alberi comprendente: scavo della buca, carico e trasporto in discarica del materiale di risulta, provvista della terra vegetale, riempimento, collocamento del palo tutore scortecciato in modo che risulti cm. 60-80 più basso dei primi rami di impalcatura per piante da alberate o 2 m. fuori terra per piante ramificate, kg 20 di letame, kg 0.200 di concime a lenta cessione, 3 legature con pezze di gomma e legacci, carico e trasporto delle piante dal vivaio, 6 bagnamenti di cui il primo all'impianto. La conca alla base delle piante dovrà avere una capienza non inferiore a 50 litri. Buca di dimensioni : m. 1.50 x 1.50 x 0.90. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) SPECIE ARBOREA : Prunus Pissardi Nigra. Specie arborea. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE : - Altezza da terra del palco dei rami inferiori : cm. 250 - Circonferenza tronco misurata a 1 m. da terra : cm. 20 – 25 - Pianta fornita in zolla. Gli alberi dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste dal progetto e tipici della specie, della varietà e della età al momento della loro messa a dimora. Gli alberi dovranno essere stati specificatamente allevati per il tipo di impiego previsto (es. alberate stradali, filari, esemplari isolati o gruppi, ecc.) e dovranno essere normalmente forniti in contenitore o in zolla. Il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da deformazioni, capitozzature, ferite di qualsiasi origine e tipo, grosse cicatrici o segni conseguenti ad urti, grandine, scortecciamenti, legature, ustioni da sole, cause meccaniche in genere. La chioma, salvo quanto diversamente richiesto, dovrà essere ben ramificata, uniforme ed equilibrata per simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie all'interno della stessa. L'apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari fresche e sane e privo di tagli di diametro maggiore di un centimetro. Le zolle e i contenitori (vasi, mastelli di legno o di plastica, ecc.) dovranno essere proporzionati alle dimensioni delle piante. Per gli alberi forniti con zolla o in contenitore, la terra dovrà essere compatta, ben aderente alle radici, senza crepe evidenti con struttura e tessitura tali da non determinare condizioni di asfissia. Le piante in contenitore dovranno essere state adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un apparato radicale eccessivamente sviluppato lungo la superficie del contenitore stesso. Le zolle dovranno essere ben imballate con un apposito involucro degradabile juta, paglia, teli, reti di ferro non zincato, ecc.), rinforzato, se le piante superano i 5 metri di altezza, con rete metallica degradabile, oppure realizzato con pellicola plastica porosa o altri materiali equivalenti. b) RIEMPIMENTO BUCA : terra di coltivo. Terra di coltivo, di riporto, per la formazione di prato, priva di pietre, tronchi, rami, radici, sostanze tossiche ed agenti patogeni. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: - Terra chimicamente neutra : PH = 6,5 - 7. - Quantità di scheletro non eccedente il 5% del volume totale. - Percentuale di sostanza organica non inferiore al 2%. - Composizione granulometrica media : categoria "terra fine" - miscuglio ben bilanciato di argilla, limo e sabbia. 191 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ c) CONCIMI : concimi minerali ed organici. I concimi minerali, organici, misti e complessi da impiegare dovranno avere titolo dichiarato secondo le vigenti disposizioni di legge ed essere forniti nell'involucro originale della fabbrica, fatta esclusione per i letami, per i quali saranno valutate di volta in volta qualità e provenienza. La Direzione Lavori si riserva il diritto di indicare con maggior precisione, scegliendoli di volta in volta in base alle analisi di laboratorio sul terreno e sui concimi e alle condizioni delle piante durante la messa a dimora e il periodo di manutenzione, quale tipo di concime dovrà essere usato. d) PALI TUTORI E LEGATURE : pali di sostegno, ancoraggi e legature. Per fissare al suolo gli alberi e gli arbusti di rilevanti dimensioni, l'Impresa dovrà fornire pali di sostegno (tutori) adeguati per numero, diametro ed altezza alle dimensioni delle piante, su indicazione della Direzione Lavori. I tutori dovranno essere di legno industrialmente preimpregnati di sostanze imputrescibili. Analoghe caratteristiche di imputrescibilità dovranno avere anche i picchetti di legno per l'eventuale bloccaggio a terra dei tutori. Qualora si dovessero presentare problemi di natura particolare (mancanza di spazio, esigenze estetiche, ecc.) i pali di sostegno, su autorizzazione della Direzione Lavori, potranno essere sostituiti con ancoraggi in corda di acciaio muniti di tendifilo. Le legature dovranno rendere solidali le piante ai pali di sostegno e agli ancoraggi, pur consentendone l'eventuale assestamento; al fine di non provocare strozzature al tronco, dovranno essere realizzate per mezzo di collari speciali o di adatto materiale elastico (es. cinture di gomma, nastri di plastica, ecc.) oppure, in subordine, con corda di canapa (mai filo di ferro o altro materiale inestensibile). Per evitare danni alla corteccia, potrà essere necessario interporre, fra tutore e tronco, un cuscinetto antifrizione di adatto materiale. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Pali in legno di castagno (preferibilmente), diritti, scortecciati e, se destinati ad essere conficcati nel terreno, appuntiti dalla parte della estremità di maggiore spessore. Impregnazione dei pali con appositi prodotti dichiaratamente non fitotossici. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Le buche ed i fossi per la piantagione delle specie vegetali dovranno avere le dimensioni più ampie possibili in rapporto alla grandezza delle piante da mettere a dimora. Nella preparazione delle buche e dei fossi, l'Impresa dovrà assicurarsi che nella zona in cui le piante svilupperanno le radici non ci siano ristagni di umidità e provvedere che lo scolo delle acque superficiali avvenga in modo corretto. Alcuni giorni prima della piantagione, l'Impresa dovrà procedere, se richiesto dalla Direzione Lavori, al riempimento parziale delle buche già predisposte, in modo che le piante possano essere collocate su uno strato di fondo di spessore adeguato alle dimensioni della zolla o delle radici delle diverse specie vegetali. La messa a dimora degli alberi, degli arbusti e dei cespugli dovrà avvenire in relazione alle quote finite, avendo cura che le piante non presentino radici allo scoperto‚ non risultino, una volta assestatosi il terreno, interrate oltre il livello del colletto. L'imballo della zolla costituito da materiale degradabile (es. paglia, canapa, juta, ecc.), dovrà essere tagliato al colletto e aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla, togliendo soltanto le legature metalliche e il materiale di imballo in eccesso. La zolla deve essere integra, sufficientemente umida, aderente alle radici; se si presenta troppo asciutta dovrà essere immersa temporaneamente in acqua con tutto l'imballo. Analogamente si dovrà procedere per le piante fornite in contenitore. Per le piante a radice nuda parte dell'apparato radicale dovrà essere, ove occorra, spuntato alle estremità delle radici, privato di quelle rotte o danneggiate. Le piante dovranno essere collocate ed orientate in modo da ottenere il miglior risultato estetico e tecnico in relazione agli scopi della sistemazione. Prima del riempimento definitivo delle buche, gli alberi, gli arbusti e i cespugli di rilevanti dimensioni dovranno essere resi stabili per mezzo di pali di sostegno, ancoraggi e legature. 192 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Se le piante da mettere a dimora sono state fornite a radice nuda il palo tutore, al fine di non danneggiare l'apparato radicale, sarà solidamente confitto verticalmente per almeno 30 cm. di profondità sul fondo della buca, prima di sistemare la pianta nella buca stessa. Se le piante sono in zolla, per non correre il rischio di spezzarla, il palo di sostegno sarà collocato in posizione obliqua rispetto al tronco, infisso nel terreno circostante (e non nella buca) per almeno 30 cm. di profondità e fermato alla base da un picchetto. I pali di sostegno, sia verticali che obliqui, saranno posizionati, nei confronti delle piante, in modo da tenere conto della direzione del vento predominante. Qualora, ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori, un solo palo di sostegno fosse ritenuto insufficiente ad assicurare la perfetta stabilità (zone particolarmente ventose, essenze di grandi dimensioni, ecc.) le piante saranno fissate per mezzo di almeno tre pali equidistanti fra loro e dal tronco, posti in posizione obliqua rispetto alla pianta, fermati al piede da picchetti e legati insieme all'estremità superiore. L'Impresa procederà poi al riempimento definitivo delle buche rispettando la seguente stratigrafia : - terra vegetale; - eventuale letame più' concime ternario granulare a basso tenore di azoto; - terra grossa; - posizionamento zolla della pianta; - terra fine. Si procederà poi alla costipazione, che dovrà essere eseguita con cura, in modo che non rimangano vuoti attorno alle radici o alla zolla. Il riempimento delle buche, sia quello parziale prima della piantagione, sia quello definitivo, potrà essere effettuato, a seconda delle necessità, con terra di coltivo semplice oppure miscelata con torba. Nel caso la Direzione Lavori decida che all'atto dell'impianto venga effettuata una concimazione secondaria localizzata, l'Impresa avrà cura di spargere il fertilizzante attorno e vicino alle radici o alle zolle, in modo da evitare danni per disidratazione. A riempimento ultimato, attorno alle piante dovrà essere formata una conca o bacino per la ritenzione dell'acqua da addurre subito dopo in quantità abbondante, onde favorire la ripresa della pianta e facilitare il costipamento e l'assestamento della terra attorno alle radici e alla zolla. Le piante a foglia caduca dovranno essere messe a dimora nel periodo adeguato all'attecchimento delle varie specie, generalmente durante il periodo di riposo vegetativo. L'eventuale potatura di trapianto della chioma deve essere autorizzata dalla Direzione Lavori e dovrà seguire rigorosamente le disposizioni impartite, rispettando il portamento naturale e le caratteristiche specifiche delle singole specie. Nel caso fosse necessario agevolare il trapianto, l'Impresa, su indicazione della Direzione Lavori, irrorerà le piante con prodotti antitraspiranti. Gli alberi, gli arbusti e i cespugli sempreverdi dovranno essere forniti esclusivamente con zolla o in contenitore e dovranno essere messi a dimora nel periodo adeguato all'attecchimento delle varie specie. Le piante sempreverdi e resinose non devono essere potate; saranno eliminati, salvo diverse specifiche indicazioni della Direzione Lavori, soltanto i rami secchi, spezzati o danneggiati, secondo quanto specificato negli Allegati tecnici. Fatta eccezione per le conifere sempreverdi, in caso di necessità sarà possibile fare ricorso all'uso di antitraspiranti, secondo le indicazioni della Direzione Lavori. Se le piante saranno state fornite in contenitori tradizionali (vasi di terracotta o di plastica, recipienti metallici, ecc.) questi dovranno essere rimossi; se invece in contenitori di materiale deperibile (torba, pasta di cellulosa compressa, ecc.) le piante potranno essere messe a dimora con tutto il vaso. In ogni caso le buche dovranno essere poi colmate con terra di coltivo mista a concime ben pressata intorno alle piante. L'Impresa e tenuta infine a completare la piantagione delle specie rampicanti, sarmentose e ricadenti, legandone i getti, ove necessario, alle apposite strutture di sostegno in modo da guidarne lo sviluppo per ottenere i migliori risultati in relazione agli scopi della sistemazione. PROTEZIONE DELLE PIANTE MESSE A DIMORA: Nelle zone dove potrebbero verificarsi danni causati da animali domestici o selvatici oppure dal transito di persone o automezzi, l'Impresa dovrà proteggere, singolarmente o in gruppi, le piante messe a dimora con opportuni ripari (es. reti metalliche, protezioni in ferro o in legno, griglie, ecc.) e/o sostanze repellenti precedentemente concordati ed approvati dalla Direzione Lavori. 193 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ MANUTENZIONE PER IL PERIODO DI GARANZIA. La manutenzione che l'Impresa appaltatrice dei lavori è tenuta ad effettuare durante il periodo di garanzia, fino al collaudo, comprende le seguenti operazioni: - gli annaffiamenti; - il diserbo e le falciature; - le concimazioni; - le potature; - l'eliminazione e la sostituzione delle piante morte; - la risemina delle parti non perfettamente riuscite dai tappeti erbosi; - la difesa dalla vegetazione infestante; - il controllo e la sistemazione dei danni causati da erosione; - il ripristino della verticalità delle piante; - il controllo, la risistemazione e la riparazione dei pali di sostegno, degli ancoraggi e delle legature; - il controllo dagli attacchi di insetti e parassiti e dalle fitopatie in genere. La manutenzione delle opere avrà inizio immediatamente dopo la messa a dimora (o la semina) di ogni singola pianta e di ogni parte di tappeto erboso, e continuerà fino al collaudo favorevole dei lavori. Ogni nuova piantagione dovrà essere mantenuta con particolare cura fino a quando non sarà manifestamente evidente che le piante, superato il trauma del trapianto (o il periodo di germinazione per le semine), abbiano ben attecchito e siano in buon sviluppo. L'Impresa appaltatrice dei lavori provvederà ad innaffiare tutti gli alberi, gli arbusti, le tappezzanti, i tappeti erbosi ed ogni altra pianta messa a dimora, fino al collaudo, bagnando le aree interessate in modo tale da garantire un ottimo sviluppo delle piante stesse. Le innaffiature saranno in ogni caso ripetute e tempestive e variate in quantità e frequenza in relazione alla natura del terreno, alle caratteristiche specifiche delle piante, al clima e all'andamento stagionale: il programma di irrigazione (a breve e a lungo termine) e i metodi da usare saranno determinati dall'Impresa appaltatrice in accordo con la Direzione Lavori. Per quanto riguarda l'impianto di irrigazione automatico, l'Impresa Appaltatrice controllerà che questo funzioni regolarmente, è comunque stabilito che la presenza dell'impianto di irrigazione non esonera l'Impresa Appaltatrice dalle sue responsabilità in merito all'innaffiamento di emergenza che sarà effettuato, in caso di necessità, con adeguati interventi manuali. Se la stagione estiva si presenterà particolarmente secca, ogni tre settimane circa sarà eseguita, se necessario, una innaffiatura supplementare; allo scopo l'Impresa Appaltatrice provvederà a formare attorno ad ogni albero e ad ogni arbusto di rilevanti dimensioni una "tazza" o "conca" per la ritenzione dell'acqua di irrigazione. Le eventuali piante morte saranno sostituite con altre identiche per genere, specie, varietà e dimensioni a quelle fornite in origine: la sostituzione avverrà in rapporto all'andamento stagionale, inderogabilmente effettuata nel più breve tempo possibile dall'accertamento del mancato attecchimento. REALIZZAZIONE: Prima della posa del materiale ghiaio terroso per il sottofondo delle aree verdi, si dovranno verificare le quote del piano del tappeto erboso, come indicato negli elaborati di progetto. Il riporto del materiale ghiaio terroso, fino al raggiungimento della quota di progetto, dovrà avvenire per strati successivi, di spessore non superiore a cm. 50. Lo spandimento del materiale avverrà con mezzi meccanici e si dovrà aver cura di ricaricare gli avvallamenti risultanti dall’assestamento del terreno, fino al raggiungimento della quota definita in progetto. 194 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A28 – OPERE VARIE SCH.A28.001 CASELLARIO POSTALE. DESCRIZIONE: Casellario postale a struttura in alluminio preverniciato ed antina apribile a libro o a bilico in alluminio preverniciato, divisori e fondo in acciaio; serratura a cilindro di sicurezza con n. 2 chiavi numerate, targhetta porta nome, numero progressivo; compresi: viti, tasselli, ed ogni altro accessorio necessario per la posa. ELEMENTI COSTITUTIVI: a) CASELLARIO POSTALE : Scomparto per casellario postale in alluminio preverniciato ,divisori e fondo in acciaio, con portina apribile a libro o a bilico, serratura di sicurezza a cilindro completa di n. 2 chiavi numerate, targhetta portanome e numero progressivo. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Dimensioni elemento : - larghezza : cm. 12,5. - altezza : cm. 30. - profondità : cm. 33,5. b) ELEMENTI DI FISSAGGIO: tasselli ad espansione in acciaio zincato. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE: Elemento di ancoraggio e fissaggio costituito da tasselli ad espansione in acciaio zincato completo di rondella di tenuta. MODALITÀ DI ESECUZIONE: REALIZZAZIONE: Il casellario postale sarà fissato al supporto mediante tasselli ad espansione, di adeguata resistenza, in acciaio zincato. L'altezza e la localizzazione di posa del casellario postale sarà quella indicata negli elaborati di progetto. 195 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A41 – NOLI E TRASPORTI SCH. A41.001 NOLO PONTEGGI DESCRIZIONE: Formazione di ponteggio mobile o fisso, a sbalzo, in tubo giunto, a norma con le vigenti leggi antinfortunistiche, atto ad eseguire tutte le lavorazioni previste in progetto completo di impianto antifurto ed intintrusione: I ponteggi tubolari fissi che l’impresa esecutrice dovrà installare, saranno collocati sui fronti di Via Moncrivello e sui fronti dell’interno cortile. Previo accordi con la D.L., esso potrà essere montato in una o più soluzioni: si ricorda che, ai fini degli adempimenti in materia di sicurezza, dovrà essere predisposto il PIMUS (piano di montaggio, usu e smontaggio di ponteggi) Il ponteggio dovrà essere dato in opera completo di tutti gli accessori necessari quali: piani di lavoro, tavole fermapiedi, parasassi, reti di protezione, mantovane, accessori di fissaggio, apparecchiature per il carico dei materiali e lo scarico delle macerie, segnalazioni luminose e cartellonistica, la messa a terra delle linee elettriche, ecc. Dovrà essere compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio e quanto necessario affinché, oltre ad una buona funzionalità, vengano rispettate le vigenti norme antinfortunistiche e comunque in ottemperanza delle indicazioni del piano di Sicurezza e del Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione. Potranno essere anche impiegati, laddove necessario, trabattelli mobili su ruote in gomma o castelli leggeri – da utilizzare in funzione delle lavorazioni da eseguire – ed aventi caratteristiche idonee sia per le opere per le quali dovranno essere impiegati che per gli aspetti antinfortunistici . Nelle ore non lavorative detti mezzi dovranno essere ricoverati in luogo sicuro e/o saldamente ancorati in modo che non possano essere manomessi o causa di infortunio a terzi. Particolare pulizia dovrà essere assicurata sui piani di lavoro. Questi saranno costantemente tenuti puliti da polveri e macerie; a tale scopo la Ditta dovrà dotare il ponteggio di aspiratore di tipo industriale affinché la pulizia non avvenga gettando man mano polveri e piccole macerie ai piani sottostanti fino al piano stradale, ma raccolte piano per piano. Ogni piano di lavoro verrà anche dotato di contenitore-pattumiera a sacchetti (sacchi neri) per la raccolta dei rifiuti. Compreso negli obblighi dell’Impresa, il prezzo del nolo del ponteggio deve ritenersi per tutta la durata dei lavori. PROPRIETA’ CARATTERISTICHE E MODALITÀ DI ESECUZIONE: La formazione del ponteggio mobile o fisso, a sbalzo, in tubo giunto, a norma con le vigenti leggi antinfortunistiche, atto ad eseguire tutte le lavorazioni previste in progetto prevede: Montaggio e smontaggio dei piani provvisionali di lavoro, costituiti da assito con portata pari a Kg. 300/mq.; Nolo dei materiali e delle attrezzature necessarie per tutto il periodo di esecuzione dei lavori; Messa in sicurezza di tutte le strutture; Ogni altro onere, prestazione e fornitura per dare il ponteggio funzionante. Al fine di prevenire eventuali focolai di incendio che potrebbero verificarsi sull’impalcato in legno a causa delle lavorazioni da effettuarsi sul tetto, il piano di lavoro dell’ultimo impalcato dovrà essere il materiale non infiammabile . Sara' provvisto di idoneo impianto antifurto e di tutti gli accorgimenti atti ad impedire l'uso a persone non autorizzate. Per quanto riguarda le varie fasi di montaggio e smontaggio si rimanda a quanto indicato nel cronoprogramma allegato al progetto. Particolare attenzionedovrà essere prestata dalla Ditta appaltatrice nel montaggio del ponteggio lungo i due muri di testata, in quanto adiacenti all’area verde, che non dovrà essere danneggiata in alcun modo. Eventuali danni causati nel montaggio, smontaggio ed utilizzo dei ponteggi e/o di altri mezzi d’opera dovranno essere riparati a totale carico della Ditta appaltatrice. 196 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ CAPO II QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI – NORME PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DELLE OPERE 197 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ ARTICOLO 6 – REQUISITI DI ACCETTAZIONE DI MATERIALI E COMPONENTI MATERIALI IN GENERE Quale regola generale si intende che i materiali, i prodotti ed i componenti occorrenti, realizzati con materiali e tecnologie tradizionali e/o artigianali, per la costruzione delle opere, proverranno da quelle località che l'Appaltatore riterrà di sua convenienza, purché, ad insindacabile giudizio della Direzione dei lavori, rispondano alle caratteristiche/prestazioni indicate nelle schede tecniche del presente capitolato, a quelle in appresso indicate ed a quelle fissate da Leggi o decreti in vigore all'atto dell'esecuzione dei lavori. Nel caso di prodotti industriali la rispondenza a questo capitolato può risultare da un attestato di conformità rilasciato dal produttore e comprovato da idonea documentazione e/o certificazione. 6.1 - ACQUA, CALCI, CEMENTI ED AGGLOMERATI CEMENTIZI, POZZOLANE, GESSO, SABBIA a) Acqua - L'acqua per l'impasto con leganti idraulici dovrà essere limpida (torbidezza 2% norma UNI EN 27027), priva di sostanze organiche o grassi e priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in percentuali dannose e non essere aggressiva per il conglomerato risultante (pH compreso fra 6 ed 8). b) Calci - Le calci aeree ed idrauliche, dovranno rispondere ai requisiti di accettazione di cui al R.D. 16 novembre 1939, n. 2231; le calci idrauliche dovranno altresì rispondere alle prescrizioni contenute nella Legge 26 maggio 1965, n. 595, nonché ai requisiti di accettazione contenuti nel D.M. 31 agosto 1972. Sono anche da considerarsi le norme UNI EN 459/1 e 459/2. c) Cementi e agglomerati cementizi. 1) I cementi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella Legge 26 maggio 1965, n. 595 e nel D.M. 3 giugno 1968 e sue successive modifiche (D.M. 20 novembre 1984 e D.M. 13 settembre 1993). Essi sono soggetti a controllo e certificazione di qualità ai sensi del Regolamento contenuto nel D.M. 9 marzo 1988, n. 126 e, sulla base del citato D.M. 13 settembre 1993, la norma di riferimento è la UNI 10517. Gli agglomerati cementizi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella Legge 26 maggio 1965, n. 595 e nel D.M. 31 agosto 1972. 2) A norma di quanto previsto dal D.M. 9 marzo 1988, n. 126, i cementi di cui all'Articolo 1 lettera A) della Legge 26 maggio 1965, n. 595 (e cioè cementi normali e ad alta resistenza portland, pozzolanico e d'altoforno), se utilizzati per confezionare il conglomerato cementizio normale, armato e precompresso, devono essere certificati presso i laboratori di cui all'Articolo 6 della Legge 26 maggio 1965, n. 595 e all'Articolo 20 della Legge 5 novembre 1971, n. 1086. I cementi recanti il Marchio ICITE-CNR sono considerati rispondenti ai dettati delle sopracitate disposizioni legislative. Per i cementi di importazione, la procedura di controllo e di certificazione potrà essere svolta nei luoghi di produzione da analoghi laboratori esteri di analisi. 3) I cementi e gli agglomerati cementizi dovranno essere conservati in magazzini coperti, ben riparati dall'umidità e da altri agenti capaci di degradarli prima dell'impiego. d) Pozzolane - Le pozzolane saranno ricavate da strati ripuliti da cappellaccio ed esenti da sostanze eterogenee o da parti inerti; qualunque sia la provenienza dovranno rispondere a tutti i requisiti prescritti dal R.D. 16 novembre 1939, n. 2230. e) Gesso - Il gesso dovrà essere di recente cottura, perfettamente asciutto, di fine macinazione in modo da non lasciare residui sullo staccio di 56 maglie a centimetro quadrato, privo di materie eterogenee e senza parti alterate per estinzione spontanea. Il gesso dovrà essere conservato in locali coperti, ben riparati dall'umidità e da agenti degradanti. Per l'accettazione valgono i criteri generali dell'Articolo 3, tenuto conto del contenuto della norma UNI 5371. f) Sabbie - La sabbia da impiegare nelle malte e nei calcestruzzi, sia essa viva, naturale od artificiale, 198 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ dovrà essere assolutamente priva di materie terrose od organiche, essere preferibilmente di qualità silicea (in subordine quarzosa, granitica o calcarea), di grana omogenea, stridente al tatto e dovrà provenire da rocce aventi alta resistenza alla compressione. Ove necessario, la sabbia sarà lavata con acqua dolce per l'eliminazione delle eventuali materie nocive; alla prova di decantazione in acqua, comunque, la perdita in peso non dovrà superare il 2%. Per il controllo granulometrico, l'Appaltatore dovrà apprestare e porre a disposizione della Direzione dei lavori gli stacci UNI 2332/1. 1) Sabbia per murature in genere. Sarà costituita da grani di dimensioni tali da passare attraverso lo staccio 2 UNI 2332/1. 2) Sabbia per intonacature ed altri lavori. Per gli intonaci, le stuccature, le murature di paramento od in pietra da taglio, la sabbia sarà costituita da grani passanti allo staccio 0,5 UNI 2332/1. 3) Sabbia per conglomerati cementizi. Dovrà corrispondere ai requisiti prescritti dal D.M. 3 giugno 1968 Allegato 1, e sue successive modifiche (D.M. 20 novembre 1984 e D.M. 13 settembre 1993). La granulometria dovrà essere assortita (tra 1 e 5 mm) ed adeguata alla destinazione del getto ed alle condizioni di posa in opera. È assolutamente vietato l'uso di sabbia marina, salvo efficace lavaggio e previa autorizzazione della Direzione dei lavori. 6.2 - MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE, ADDITIVI 1) Gli aggregati per conglomerati cementizi, naturali e di frantumazione, devono essere costituiti da elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze organiche, limose ed argillose, di getto, ecc., in proporzioni non nocive all'indurimento del conglomerato o alla conservazione delle armature. La ghiaia o il pietrisco devono avere dimensioni massime commisurate alle caratteristiche geometriche della carpenteria del getto ed all'ingombro delle armature. La sabbia per malte dovrà essere priva di sostanze organiche, terrose o argillose, ed avere dimensione massima dei grani di 2 mm per murature in genere, di 1 mm per gli intonaci e murature di paramento o in pietra da taglio. 2) Gli additivi per impasti cementizi, ai sensi della norma UNI 7101, si intendono classificati come segue: fluidificanti; aeranti; ritardanti; acceleranti; fluidificanti - aeranti; fluidificanti - ritardanti; fluidificanti acceleranti; antigelo - superfluidificanti. Per le modalità di controllo ed accettazione il Direttore dei lavori potrà far eseguire prove od accettare l'attestazione di conformità alle norme UNI 7102, 7103, 7104, 7105, 7106, 7107, 7108, 7109, 7110, 7111, 7112, 7114, 7115, 7116, 7117, 7118, 7119 e 7120. 3) I conglomerati cementizi per strutture in cemento armato dovranno rispettare tutte le prescrizioni di cui al D.M. 9 gennaio 1996 e relative circolari esplicative (ed a titolo ancora sperimentale, quanto previsto nelle norme UNI ENV 1992/1/1, 1/3, 1/4, 1/5 e 1/8, che corrispondono all'Eurocodice 2). 6.3 - ELEMENTI DI LATERIZIO E CALCESTRUZZO 1) Gli elementi resistenti artificiali da impiegare nelle murature (elementi in laterizio ed in calcestruzzo) possono essere costituiti da laterizio normale, laterizio alleggerito in pasta, calcestruzzo normale, calcestruzzo alleggerito. 2) Quando impiegati nella costruzione di murature portanti, essi devono rispondere alle prescrizioni contenute nel D.M. 20 novembre 1987, n. 103. 3) Nel caso di murature non portanti le suddette prescrizioni possono costituire utile riferimento, assieme a quelle della norma UNI 8942/2, ma il riferimento cogente per le murature non portanti armate è il disposto della Legge 2 febbraio 1974, n. 64 e successive modificazioni, che è tassativo anche per gli edifici realizzati in zona sismica, unitamente al D.M. 16 gennaio 1996, che concerne i criteri generali di verifica ai carichi e sovraccarichi strutturali. 4) Gli elementi resistenti di laterizio e di calcestruzzo possono contenere forature rispondenti alle prescrizioni del succitato D.M. 20 novembre 1987, n. 103. 5) La resistenza meccanica degli elementi deve essere dimostrata attraverso certificazioni contenenti i risultati delle prove condotte da laboratori ufficiali negli stabilimenti di produzione, con le modalità previste nel D.M. di cui sopra. L’Impresa 199 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 6) È facoltà del Direttore dei lavori richiedere un controllo di accettazione, avente lo scopo di accertare se gli elementi da mettere in opera abbiano le caratteristiche dichiarate dal produttore. 6.4 - ARMATURE PER CALCESTRUZZO 1) Gli acciai per l'armatura del calcestruzzo normale devono rispondere alle prescrizioni contenute nel vigente D.M. 9 gennaio 1996 attuativo della Legge 5 novembre 1971, n. 1086 e relative circolari esplicative. 2) È fatto divieto di impiegare acciai non qualificati all'origine. 6.5 - PRODOTTI A BASE DI LEGNO 1. Si intendono per prodotti a base di legno quelli derivati dalla semplice lavorazione e/o dalla trasformazione del legno e che sono presentati solitamente sotto forma di segati, pannelli, lastre, ecc. 2. I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della loro fornitura ed indipendentemente dalla destinazione d'uso. 3. Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura, oppure richiedere un attestato di conformità della stessa alle prescrizioni di seguito indicate. 4. Per le prescrizioni complementari da considerare in relazione alla destinazione d'uso (strutture, pavimentazioni, coperture, ecc.) si rinvia agli appositi Articoli del presente Capitolato, dei Capitolati “Specifiche Tecniche” ed alle prescrizioni del progetto. 5. I segati di legno (conifere e latifoglie), a complemento di quanto specificato nel progetto o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche: a. tolleranze sulla lunghezza e larghezza: ± 10 mm definite rispettivamente secondo le norme UNI ISO 737 per i segati di conifere, e UNI ISO 1032 per i segati di latifoglie, e misurate secondo le norme UNI ISO 738 per i segati di conifere; per la caratterizzazione a fini di utilizzo strutturale, valgono le tolleranze di cui alla norma UNI EN 336; b. tolleranze sullo spessore: ± mm definite rispettivamente secondo le norme UNI ISO 737 per i segati di conifere, e UNI ISO 1032 per i segati di latifoglie, e misurate secondo le norme UNI ISO 738 per i segati di conifere; c. umidità non maggiore del 15%, misurata secondo la norma UNI 8829, ed a livello di lotto, secondo la UNI 8939; d. difetti visibili ammessi, così come definiti e classificati rispettivamente secondo le norme UNI ISO 1029 e 1031 e misurati secondo la norma UNI ISO 1030 per i segati di conifere, e secondo le norme UNI ISO 2300, 2299 e 2301 per i segati di latifoglie; e. trattamenti preservanti con i metodi definiti dalle norme UNI EN ed UNI disponibili, definiti (unitamente ai trattamenti di impregnazione) nella norma UNI 8662/2 ed inquadrati a livello europeo nella norma UNI HD 1001. Essi potranno essere individuati con appropriatezza ai sensi della norma UNI 9784, che è una guida all'uso ed alla scelta. Per la determinazione della durabilità dei prodotti a base di legno massiccio vedere le norme UNI EN 350/1, 350/2 e 460. 6. I pannelli a base di fibre e particelle di legno, oltre a quanto specificato nel progetto, e/o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche definite e classificate nella norma UNI EN 316: I. II. III. a. La superficie potrà essere: grezza (se mantenuta come risulta dalla pressatura) levigata (quando ha subito la levigatura) rivestita su uno o due facce mediante placcatura, carte impregnate, smalti, altri. 7. Funzionalmente i pannelli avranno le caratteristiche rispondenti alle norme UNI EN 317, 318, 319, 320, 321, 382/2, UNI 3748, 4370, 4371 ed al progetto di norma SS UNI U40.03.093.0, ed in particolare: a. resistenza a compressione b. resistenza a flessione c. (misurata secondo la norma UNI 3748) d. resistenza al rigonfiamento in acqua 200 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ e. (misurata secondo la norma UNI EN 317 per lo spessore e anche secondo SS UNI U40.03.093.0). 8. I pannelli a base di particelle di legno, a complemento di quanto specificato nel progetto e/o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche definite e classificate nella norma UNI EN 309: a. Avranno le caratteristiche rispondenti alle norme UNI EN 311, 317, 319, 1058 ed ai progetti di norma SS UNI U40.03.092.0 e SS UNI U40.03.093.0, ed in particolare: I. tolleranze sulla lunghezza e larghezza: ± 5 mm; II. tolleranze sullo spessore: ± 0,5 mm; III. umidità del 10%: ± 3%; IV. superficie come richiesto dal Capitolato specifiche Tecniche. V. Funzionalmente avranno le seguenti caratteristiche: VI. resistenza al distacco degli strati esterni VII. (misurata secondo la norma UNI EN 311); VIII. resistenza al rigonfiamento in acqua di 12% massimo (oppure 16%) IX. (misurata secondo la norma UNI EN 317 per lo spessore e anche secondo SS UNI U40.03.093.0). 9. I pannelli di legno compensato e paniforti, a complemento di quanto specificato nel progetto e/o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche definite e classificate nelle norme UNI EN 313/1, 313/2, 635/2, 635/3, UNI 6467 e FA-58-74: I. II. III. IV. V. VI. VII. VIII. IX. X. XI. XII. a. Avranno le caratteristiche rispondenti alle norme UNI EN 315, UNI 6480, 6482 e 6483, ed in particolare: tolleranze sulla lunghezza e larghezza: ± 5 mm (misurata secondo la norma UNI EN 315); tolleranze sullo spessore: ± 1 mm (misurata secondo la norma UNI EN 315); umidità non maggiore del 12% grado di incollaggio 5 (da 1 a 10) (misurato secondo la norma UNI EN 314/1). Funzionalmente avranno le seguenti caratteristiche: resistenza a trazione 4,5 N/mm2 minimo (misurata secondo la norma UNI 6480); resistenza a flessione statica 5 N/mm2 minimo (misurata secondo la norma UNI 6483). 10. Per quanto concerne i pannelli per uso strutturale le caratteristiche di flessione sono quelle definite nella norma UNI EN 1072. 11. I prodotti di legno multilaminare, composti da lamine di legno (sia di conifere, sia di latifoglie) sovrapposte tra di loro previa spalmatura di adesivo e pressate in modo tale da formare un blocco od una tavola (così come definito nella norma UNI 10396) oltre a quanto specificato nel progetto, e/o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le caratteristiche definite e classificate nella norma UNI 10494, tenuto conto dei difetti indicati nella norma UNI 10601 e delle tolleranze previste nella norma UNI 10602. 12. I prodotti di legno lamellare incollato, formato mediante incollaggio di lamelle di legno aventi la fibratura decorrente in direzioni essenzialmente parallele, (così come definito nella norma UNI EN 386), oltre a quanto specificato nel progetto, e/o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le caratteristiche definite e classificate nella norma UNI EN 390, parzialmente misurabili attraverso le prescrizioni della norma UNI EN 392. 6.6 - PRODOTTI DI PIETRE NATURALI E RICOSTRUITE 1) La terminologia riportata, estratta dalla norma UNI 8458, è riferita ai prodotti aventi conformazione e dimensioni predeterminate e non riguarda quelli derivati da frantumazione o i granulati naturali; le denominazioni commerciali devono essere riferite a campioni, atlanti, ecc. Marmo (termine commerciale). Roccia cristallina, compatta, lucidabile, da decorazione e da costruzione, prevalentemente costituita da minerali di durezza Mohs da 3 a 4 (quali calcite, dolomite, serpentino). 201 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A questa categoria appartengono: - i marmi propriamente detti (calcari metamorfici ricristallizzati), i calcefiri ed i cipollini; - i calcari, le dolomie e le brecce calcaree lucidabili; - gli alabastri calcarei; - le serpentiniti; - le oficalciti. Granito (termine commerciale). Roccia fanero-cristallina, compatta, lucidabile, da decorazione e da costruzione, prevalentemente costituita da minerali di durezza Mohs da 6 a 7 (quali quarzo, feldspati, felspatoidi). A questa categoria appartengono: - i graniti propriamente detti (rocce magmatiche intrusive acide fanero-cristalline, costituite da quarzo, feldspati sodico-potassici e miche); - altre rocce magmatiche intrusive (dioriti, granodioriti, sieniti, gabbri, ecc.) e le corrispettive rocce magmatiche effusive, a struttura porfirica; - alcune rocce metamorfiche di analoga composizione come gneiss e serizzi. Travertino. Roccia calcarea sedimentaria di deposito chimico con caratteristica strutturale vacuolare, da decorazione e da costruzione; alcune varietà sono lucidabili. Pietra (termine commerciale). Roccia da costruzione e/o da decorazione, di norma non lucidabile. A questa categoria appartengono rocce di varia composizione mineralogica, non inseribili in alcuna classificazione. Esse sono riconducibili ad uno dei due gruppi seguenti: - rocce tenere e/o poco compatte; - rocce dure e/o compatte. Esempi di pietre del primo gruppo sono: varie rocce sedimentarie (calcareniti, arenarie a cemento calcareo, ecc.), varie rocce piroclastiche (peperini, tufi, ecc.); al secondo gruppo appartengono le pietre a spacco naturale (quarziti, micascisti, gneiss lastroidi, ardesie, ecc.) e talune vulcaniti (basalti, trachiti, leucititi, ecc.). Per gli altri termini usati per definire il prodotto in base alle forme, dimensioni, tecniche di lavorazione ed alla conformazione geometrica, vale quanto riportato nelle norme UNI 8458 per quanto concerne i prodotti lapidei e UNI 10330 per i lapidei agglomerati. 2) I prodotti di cui sopra, a seconda che siano forniti grezzi, semilavorati o finiti ed in relazione alla destinazione d'uso prevista nel progetto, con le priorità e specificità indicate nel prospetto riportato nella norma UNI 9725, devono rispondere a quanto segue: a) appartenere alla denominazione commerciale e/o petrografica indicata nel progetto ai sensi della norma UNI 9724/1, oppure avere origine dal bacino di estrazione o zona geografica richiesta, nonché essere conformi ad eventuali campioni di riferimento ed essere esenti da crepe, discontinuità, ecc., che riducano la resistenza o la funzione; b) avere lavorazione superficiale e/o finiture indicate nel progetto e/o rispondere ai campioni di riferimento; avere le dimensioni nominali concordate e le relative tolleranze; c) delle seguenti caratteristiche, contemplate dalla norma UNI 9725 sui criteri di accettazione, il fornitore dichiarerà i valori medi (ed i valori minimi e/o la dispersione percentuale): - massa volumica reale ed apparente, misurate secondo le norme UNI 9724/7 e 9724/2 per i prodotti lapidei in generale e, la seconda, ai sensi della norma UNI 10444 per i lapidei agglomerati; - coefficiente di imbibizione della massa secca iniziale, misurato secondo la norma UNI 9724/2 per i prodotti lapidei in generale e secondo la norma UNI 10444 per i lapidei agglomerati; - resistenza a compressione, misurata secondo la norma UNI 9724/3; - resistenza a flessione, misurata secondo la norma UNI 9724/5 per i prodotti lapidei in generale e secondo la norma UNI 10443 per i lapidei agglomerati; - modulo di elasticità, misurato secondo la norma UNI 9724/8; - resistenza all'urto, misurabile secondo il progetto di norma SS UNI U32.07.248.0 per i prodotti lapidei in generale e secondo la norma UNI 10442 per i lapidei agglomerati; - resistenza all'abrasione, misurata secondo le disposizioni del R.D. 16 novembre 1939, n. 2234 per i prodotti lapidei in generale e secondo la norma UNI 10532 per i lapidei agglomerati; 202 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - microdurezza Knoop, misurata secondo la norma UNI 9724/6; d) per le prescrizioni complementari da considerare in relazione alla destinazione d'uso (strutturale per murature, pavimentazioni, coperture, ecc.), si rinvia agli appositi Articoli del presente Capitolato Tecnico Generale e dei Capitolati “Specifiche Tecniche” relativi ed alle prescrizioni di progetto. Nel seguente prospetto, estratto dalla norma UNI 9725, in relazione alla destinazione d'uso e distinguendo tra prodotti lapidei forniti grezzi, semilavorati o finiti, esse sono distinte in quanto: 1) caratteristiche fondamentali, di elevata significatività in quanto caratterizzanti il prodotto (simbolo "+"); 2) caratteristiche facoltative, non caratterizzanti il prodotto, ma in grado di fornire utili indicazioni per il suo impiego (simbolo"• "); 3) altre caratteristiche, non significative o prove non eseguibili (simbolo "-"). Significatività per prodotti Caratteristica grezzi Semilavorati + + + + • finiti per uso (1) A B C + + + + + + + + + + • + + • Denominazione petrografica Dimensioni e forme Massa volumica Coefficiente di imbibizione Coefficiente di dilatazione termica Carico rottura a compressione Resistenza al gelo Carico rottura a flessione Modulo di elasticità normale Resistenza all'urto Resistenza all'usura Microdurezza Knoop + + + + • D + + + • • E + + + • • F + + + • • G + + + + • + + + + + + + • • + • + + • • + + + • • - • • + + + • • • + + • + • + + + + • + + + - • • - • + • • + + + A = Rivestimenti esterni; B = Rivestimenti interni; C = Pavimenti esterni; D = Pavimenti interni; E = Scale interne rivestite; F = Scale a sbalzo; G =Coperture (1) Sui semilavorati e sui prodotti finiti non è in genere possibile la determinazione della resistenza a compressione, del modulo elastico e del coefficiente di dilatazione termica lineare; tali caratteristiche dovranno quindi essere determinate su campioni prelevati dal blocco. I valori dichiarati saranno accettati dalla Direzione dei lavori anche in base ai criteri generali dell'Articolo 3 e con riferimento alla citata norma UNI 9725. 6.7 - PRODOTTI PER PAVIMENTAZIONE Si definiscono prodotti per pavimentazione quelli utilizzati per realizzare lo strato di rivestimento dell'intero sistema di pavimentazione. Costituiscono caso a parte i prodotti per pavimentazioni sopraelevate che, anche se in parte assimilabili a quanto riportato complessivamente in questo Articolo in relazione allo strato di rivestimento richiesto dal progetto, sono singolarmente trattati al successivo paragrafo 10.13 in ragione delle loro esclusive peculiarità. I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura; il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. 1) I prodotti di legno per pavimentazione - tavolette, listoni, mosaico di lamelle, blocchetti, ecc. - si intendono denominati nelle loro parti costituenti come indicato nella letteratura tecnica (vedere ad esempio le norme UNI 8131 e 5329). I prodotti di cui sopra devono rispondere a quanto segue: a) essere della essenza legnosa adatta all'uso e prescritta nel progetto; 203 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ b) ai sensi della norma UNI 4376, sono ammessi i seguenti difetti visibili sulle facce in vista: b1) qualità I: - piccoli nodi sani con diametro ≤ 2 mm se del colore della specie (1 mm se di colore diverso), purché presenti in percentuale 10% degli elementi del lotto; - imperfezioni di lavorazione con profondità 1 mm, purché presenti in percentuale 10% degli elementi del lotto; b2) qualità II: - piccoli nodi sani con diametro 5 mm, se del colore della specie ( 2 mm se di colore diverso), purché presenti in percentuale > 20% degli elementi del lotto; - imperfezioni di lavorazione con profondità 1 mm; - piccole fenditure; - alburno senza limitazioni, ma immune da qualsiasi manifesto attacco di insetti (il che non esclude possibili attacchi di Lyctus dopo la posa in opera); b3) qualità III: esenti da difetti che possano compromettere l'impiego (in caso di dubbio valgono le prove di resistenza meccanica); alburno senza limitazioni, ma immune da qualsiasi manifesto attacco di insetti (il che non esclude possibili attacchi di Lyctus dopo la posa in opera); c) avere contenuto di umidità compreso tra il 10 e il 15%; d) tolleranze sulle dimensioni e finitura: d1) listoni: 1 mm sullo spessore; 2 mm sulla larghezza; 5 mm sulla lunghezza; d2) tavolette: 0,5 mm sullo spessore; 1,5% sulla larghezza e lunghezza; d3) mosaico, quadrotti, ecc.: 0,5 mm sullo spessore; 1,5% sulla larghezza e lunghezza; d4) le facce a vista ed i fianchi da accertare saranno lisci; e) la resistenza meccanica a flessione, la resistenza all'impronta ed altre caratteristiche saranno nei limiti solitamente riscontrati sulla specie legnosa e saranno comunque dichiarati nell'attestato che accompagna la fornitura; per i metodi di misura valgono le prescrizioni delle norme vigenti (ad esempio UNI 4712 e 9339); f) i prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche e dall'umidità nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa; nell'imballo un foglio informativo indicherà, oltre al nome del fornitore e al contenuto, almeno le caratteristiche di cui ai commi da a) ad e). Nel caso di utilizzo di piastrelle di sughero agglomerato, per le caratteristiche si farà riferimento alla norma UNI ISO 3813 e per la loro verifica alla norma UNI ISO 3810. 2) Le piastrelle di ceramica per pavimentazioni dovranno essere del materiale indicato nel progetto, tenendo conto che le dizioni commerciali e/o tradizionali (cotto, cotto forte, grès, ecc.) devono essere associate alle definizioni, alla classificazione ed al tipo di riconoscibilità (contrassegni) secondo la norma UNI EN 87 e basate sulle caratteristiche dimensionali e d'aspetto definite nella norma UNI EN 98 e sull'assorbimento d'acqua determinato ai sensi della norma UNI EN 99. a) A seconda della classe di appartenenza (secondo UNI EN 87) le piastrelle di ceramica estruse o pressate di prima scelta devono rispondere alle seguenti norme: ASSORBIMENTO D'ACQUA "E" IN % Formatura Gruppo E ≤ 3% I Gruppo II 3% < E ≤ 6% Estruse (A) UNI EN 121 UNI EN 186/1/2 UNI EN 187/1/2 UNI EN 188 Pressate (B) UNI EN 176 UNI EN 177 UNI EN 178 UNI EN 159 204 a Gruppo II 6% < E ≤ 10% b Gruppo E > 10% L’Impresa _______________ III Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ I prodotti di seconda scelta, cioè quelli che rispondono parzialmente alle norme predette, saranno accettati in base alla rispondenza ai valori previsti dal progetto ed, in mancanza, in base ad accordi tra Direzione dei lavori e fornitore. b) Per i prodotti definiti «pianelle comuni in argilla», «pianelle pressate ed arrotate di argilla» e «mattonelle greificate» ai sensi del R.D. 16 novembre 1939, n. 2234, devono inoltre essere rispettate le seguenti prescrizioni: resistenza all'urto 2 Nm (0,20 kgm) minimo per la prima tipologia indicata e 3 Nm (0,30 kgm) minimo per le altre due; resistenza alla flessione 2,5 N/mm2 (25 kg/cm2) minimo; coefficiente di usura per attrito radente (in cui si utilizza il Tribometro) 15 mm massimo per 1 km di percorso. c) Per le piastrelle colate (ivi comprese tutte le produzioni artigianali) le caratteristiche rilevanti da misurare, ai fini di una qualificazione del materiale sono le stesse indicate per le piastrelle pressate a secco ed estruse (vedi norma UNI EN 87), per cui: - per quanto attiene ai metodi di prova si rimanda alla normativa UNI EN vigente e già citata; - per quanto concerne ulteriori caratteristiche quali: la resistenza alla flessione, la durezza superficiale secondo la scala di Mohs, la resistenza all'abrasione profonda (per le piastrelle non smaltate), la dilatazione termica lineare, la resistenza agli sbalzi termici, la resistenza al cavillo (per le piastrelle smaltate), la resistenza chimica (per le piastrelle smaltate), la resistenza all'abrasione superficiale (per le piastrelle smaltate),la dilatazione all'umidità (per le piastrelle non smaltate) e la resistenza al gelo, a seconda delle esigenze, la Direzione dei lavori potrà richiedere l'esecuzione di prove con riferimento all'elenco di norme riportate di seguito e riferite a metodi di prova rispettivamente corrispondenti alle singole caratteristiche indicate. Le norme sono: UNI EN 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 122, 154, 155 e 202. - per quanto attiene ai limiti di accettazione, tenendo in dovuto conto il parametro relativo all'assorbimento d'acqua, i valori di accettazione per le piastrelle ottenute mediante colatura saranno concordati fra produttore ed acquirente, sulla base dei dati tecnici previsti dal progetto o dichiarati dai produttori ed accettati dalla Direzione dei lavori, tenendo conto per il campionamento ed i criteri di accettazione della norma UNI EN 163. d) I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche, sporcatura, ecc. nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa ed essere accompagnati da fogli informativi riportanti il nome del fornitore e la rispondenza alle prescrizioni predette. 3) I prodotti di gomma per pavimentazioni sotto forma di piastrelle e rotoli devono rispondere alle prescrizioni fornite dal progetto e, in mancanza e/o a complemento, devono rispondere alle prescrizioni seguenti, ai sensi della norma UNI 8273 e 8273 FA-174-87: a) essere esenti da difetti visibili (bolle, graffi, macchie, aloni, ecc.) sulle superfici destinate a restare in vista, misurata secondo la norma UNI 8272/1; b) presentare costanza di colore tra i prodotti della stessa fornitura, misurata secondo la norma UNI 8272/2; in caso di contestazione deve risultare entro il contrasto dell'elemento n. 4 della scala dei grigi di cui alla norma UNI EN 20105-A02. Per piastrelle o rotoli di forniture diverse ed in caso di contestazione vale il contrasto dell'elenco n. 3 della scala dei grigi. c) Sulle dimensioni nominali ed ortogonalità dei bordi, misurate rispettivamente secondo le norme UNI 8272/3 e 8272/4; sono ammesse le tolleranze seguenti: - piastrelle: lunghezza e larghezza ± 0,3%, spessore ± 0,2 mm; - rotoli: lunghezza + 1%, larghezza ± 0,3%, spessore: per tipo monostrato lo spessore nominale minimo dello strato continuo (esclusi bolle e peduncoli) deve essere di 2 mm, e per quelli multistrato di almeno 1 mm, con scostamenti limite rispetto allo spessore totale ± 0,2 mm. - piastrelle: scostamento dall'angolo teorico retto 0,12% rispetto alle dimensioni nominali del lato; - rotoli: scostamento dal lato teorico 1,5 mm. d) La durezza, misurata secondo la norma UNI 4916, deve essere tra 75 e 85 punti di durezza Shore A. e) La resistenza all'abrasione, misurata secondo la norma UNI 9185 ed espressa e relativa, deve essere 300 mm3, applicando al campione, non rotante, un carico di 5 ± 0,1 N. 205 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ f) La stabilità dimensionale a caldo, misurata secondo la norma UNI 8272/7, deve essere 0,3% per le piastrelle e 0,4% per i rotoli. g) La classe di reazione al fuoco deve essere la prima secondo il D.M. 26 giugno 1984, Allegato 3.1. h) La resistenza alla bruciatura da sigaretta, intesa come alterazioni di colore prodotte dalla combustione, non deve originare contrasto di colore uguale o minore al n. 2 della scala dei grigi di cui alla norma UNI EN 20105-A02. Non sono inoltre ammessi affioramenti o rigonfiamenti. i) Il potere macchiante, inteso come cessione di sostanze che sporcano gli oggetti che vengono a contatto con il rivestimento, misurato secondo la norma EN 423, per i prodotti colorati non deve dare origine ad un contrasto di colore maggiore di quello dell'elemento n. 3 della scala dei grigi di cui alla norma UNI EN 20105-A03. Per i prodotti neri il contrasto di colore non deve essere maggiore dell'elemento n. 2. j) La resistenza elettrica, intesa come rapporto tra tensione e corrente, misurato secondo la norma UNI 8272/9, per i rivestimenti elettricamente conduttori deve presentare una resistenza elettrica < 0,05 M; per i rivestimenti antistatici, compresa tra 0,05 e 100 M; per i rivestimenti elettricamente isolanti > 100 M. k) I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche ed agenti atmosferici nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa. l) Il foglio di accompagnamento indicherà, oltre al nome del fornitore, almeno le informazioni di cui ai commi da a) ad l). In quanto pavimenti resilienti si deve tenere conto della loro classificazione in funzione della destinazione d'uso, così come definito nella norma UNI EN 685. Altre norme di riferimento per i pavimenti resilienti sono : UNI EN 424, 425, 426, 427, 428, 429, 430, 431, 432, 433, 665 e 666. 4) I prodotti di vinile, omogenei e non, ed i tipi eventualmente caricati devono rispondere alle prescrizioni di cui alle seguenti norme: - UNI 7071, per le piastrelle di vinile omogeneo; - UNI 7072, per le piastrelle di vinile non omogeneo. I metodi di accettazione sono quelli indicati al paragrafo 6.7.1, facendo riferimento alla norma UNI 5574 contenente i relativi metodi di prova. I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche ed agenti atmosferici nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa. Il foglio di accompagnamento indicherà le caratteristiche di cui alle norme sopra citate. In quanto pavimenti resilienti si deve tenere conto della loro classificazione in funzione della destinazione d'uso, così come definito nella norma UNI EN 685. Altre norme di riferimento per i pavimenti resilienti sono : UNI EN 424, 425, 426, 427, 428, 429, 430, 431, 432, 433, 665 e 666. 5) I prodotti di resina (fluidi od in pasta) utilizzati per realizzare rivestimenti di pavimenti da in opera, così come definiti nella norma UNI 8297 e con riferimento al prospetto seguente, sono applicabili: - mediante impregnazione semplice (simbolo" i1"); - mediante impregnazione a saturazione (simbolo "i2"); - a film con spessori fino a 200 m (simbolo "f1") o superiori (simbolo "f2"); - come rivestimenti fluidi cosiddetti autolivellanti (simbolo "a”); - come rivestimenti spatolati (simbolo "s"). Le caratteristiche indicate come significative nel seguente prospetto, estratto dalla norma UNI 8636, devono rispondere alle prescrizioni del progetto. Esse sono distinte in quanto: a) caratteristiche di elevata significatività in quanto caratterizzanti il prodotto (simbolo "+"); b) caratteristiche non caratterizzanti il prodotto, ma in grado di fornire utili indicazioni per il suo impiego (simbolo "• "); c) caratteristiche non significative o prove non eseguibili (simbolo "-"). I valori di accettazione sono quelli dichiarati dal fabbricante ed accettati dal Direttore dei lavori. 206 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ I metodi di accettazione sono quelli indicati al paragrafo 101, facendo riferimento alle norme UNI 8298 e 8298 FA-212-86, 8298/2, 8298/3, 8298/4, 8298/5, 8298/6, 8298/7, 8298/8, 8298/9, 8298/10, 8298/11, 8298/12, 8298/13, 8298/14, 8298/15 e 8298/16 contenenti i metodi di prova relativi. GRADO DI SIGNIFICATIVITÀ' RISPETTO AI VARI TIPI i1 I2 f3 f2 a s CARATTERISTICA Prodotto nelle condizioni di fornitura condizioni di presentazione e di immagazzinamento identificazione chimico fisica condizioni d'applicazione (d'impiego) Prodotto dopo indurimento/essiccazione massa volumica stabilità dimensionale e/o di forma Flessibilità Elasticità resistenza a trazione resistenza a flessione resistenza a compressione coefficiente di dilatazione termica lineare comportamento all'acqua resistenza agli agenti chimici resistenza ai detersivi reazione al fuoco conduttività termica Rivestimento applicato caratteristiche fisico dimensionali Aspetto Spessore consumo unitario imbarcamento (perdita di planarità) stabilità dimensionale e/o di forma resistenza ad azioni di natura prevalentemente meccanica resistenza all'abrasione resistenza al punzonamento dinamico (urto) resistenza al punzonamento statico resistenza all'incisione Scivolosità adesione del rivestimento al supporto ritorno elastico comportamento alle vibrazioni resistenza a trazione resistenza a flessione resistenza a compressione resistenza ad azioni di natura prevalentemente termica comportamento a variazioni di temperatura comportamento a basse temperature comportamento ad alte temperature resistenza all'azione di acqua e vapore comportamento all'umidità comportamento all'acqua (assorbimento e solubilità) impermeabilità all'acqua in pressione impermeabilità al vapore d'acqua resistenza chimica e radiativa resistenza agli agenti chimici resistenza ai detersivi sviluppo di odore (2) sviluppo di sostanze tossiche e/o nocive (2) 207 + + + + + + + + + + + + + + + + + + - - + + • - • • + + • • - - - + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + - + + - + • + - + • + • • + + • + + + + • + + + • + • + + + + + + + • + + + + + + + + + + + + + + + + + + • • + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + - + + + • + + + • + + + + + + • • + + + + + + + + + + + + (1) (1) + + + + (1) (1) (1) (1) + + + + L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ sviluppo di sostanze volatili (2) contaminabilità da radiazioni decontaminabilità da radiazioni resistenza ad azioni biologiche putrescibilità infestabilità e disinfestabilità resistenza alle muffe comportamento al fuoco resistenza al fuoco resistenza alla sigaretta comportamento termico e acustico coefficiente di assorbimento acustico attenuazione al rumore di calpestio resistenza termica comportamento elettrico antistaticità antideflagranza conduttività elettrica durabilità agenti atmosferici invecchiamento termico in aria invecchiamento termico in acqua ozono raggi ultravioletti stabilità del colore e dell'aspetto caratteristiche di compatibilità, ricopribilità, manutenibilità, riparabilità insudiciabilità, macchiabilità pulibilità, disinfettabilità manutenibilità riparabilità ricopribilità, compatibilità Giunti e problemi relativi, problemi al contorno (1) (2) + - + - + + + + + + + + + + + + • • + + + + + + + + + + + + + + + + - + + + + + + + + + + - • • • • • • • • • + + + + + + - + + + + + + + + + + + + + • • + • + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + • + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + Da valutare sul prodotto Da valutare durante l'applicazione, durante l'essiccazione e dopo l'esecuzione I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche e da agenti atmosferici nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa. Il foglio informativo indicherà, oltre al nome del fornitore, le caratteristiche e le avvertenze per l'uso e le condizioni per la sicurezza durante l'applicazione. 6) I prodotti di calcestruzzo per pavimentazioni, a seconda del tipo, devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a completamento, alle seguenti. a) b) c) Mattonelle di conglomerato cementizio con o senza colorazione e con superficie levigata; mattonelle di conglomerato cementizio con o senza colorazione e con superficie striata o con impronta; marmette e mattonelle a mosaico di conglomerato cementizio e di detriti di pietra e con superficie levigata. I prodotti sopracitati devono rispondere al R.D. 16 novembre 1939, n. 2334 per quanto riguarda le caratteristiche di resistenza all'urto, di resistenza alla flessione e coefficiente di usura al Tribometro ed alle prescrizioni del progetto. L'accettazione deve avvenire secondo il paragrafo 101, avendo il R.D. sopracitato quale riferimento (sono disponibili anche le norme UNI 2623, 2624, 2625, 2626 e 2627 che sono di carattere descrittivo). I masselli di calcestruzzo per pavimentazioni sono definiti e classificati in base alla loro forma, dimensioni, colore e resistenza caratteristica; per la terminologia delle parti componenti il massello e delle geometrie di posa ottenibili, si rinvia alla norma UNI 9065/1. Essi devono rispondere alle prescrizioni del progetto e, in mancanza e/o a complemento, ai sensi alla norma UNI 9065/3, devono rispondere a quanto segue: 208 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ I. essere esenti da difetti visibili e di forma, definiti nella norma UNI 9065/2, quali protuberanze, bave, incavi, che superino le tolleranze dimensionali indicate. II. Sulle dimensioni nominali è ammessa la tolleranza di ± 3 mm per un singolo elemento e di ± 2 mm quale media dei provini costituenti il campione prelevato; III. le facce di usura e di appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza ± 15% per il singolo massello e ± 10% sulle medie dei provini sottoposti a prova; IV. la massa volumica (non inferiore a 2.100 kg/m3 per il singolo provino e non inferiore 2.200 kg/m3 per la media dei provini sottoposti a prova) non deve scostarsi da quella nominale (dichiarata dal fabbricante) più del 15% per il singolo massello e più del 10% per le medie dei provini sottoposti a prova; V. il coefficiente di trasmissione meccanica m non deve essere minore del valore nominale dichiarato dal fabbricante per quella geometria di posa; VI. il coefficiente di aderenza delle facce laterali Ca non deve essere il valore nominale con tolleranza ± 5% per un singolo elemento e ± 3% per la media dei provini sottoposti a prova; VII. la resistenza convenzionale alla compressione R deve essere ³ di 50 N/mm2 per il singolo elemento e ³ di 60 N/mm2 per la media dei provini sottoposti a prova; VIII. l'assorbimento d'acqua Wa deve essere < del 14% sul singolo elemento e < del 12% sulla media dei provini sottoposti a prova. IX. I criteri di accettazione sono quelli riportati nel paragrafo 6.7.1, facendo riferimento alla norma UNI 9065/2 contenente i relativi metodi di prova.. X. I prodotti saranno forniti su appositi pallet opportunamente legati ed eventualmente protetti dall'azione di sostanze sporcanti. XI. Il foglio informativo indicherà, oltre al nome del fornitore, almeno le caratteristiche di cui sopra e le istruzioni per la movimentazione, per la sicurezza e per la posa. 7) I prodotti di pietre naturali o ricostruite per pavimentazioni ai sensi delle norme UNI 9379 e 10330 (per i lapidei agglomerati), sono definiti e classificati come segue: - elemento lapideo naturale: elemento costituito integralmente da materiale lapideo (senza aggiunta di leganti); - elemento lapideo ricostituito (conglomerato): elemento costituito da frammenti lapidei naturali legati con cemento o con resine (nei quali il volume del legante sia minore di quello del materiale lapideo) - elemento lapideo agglomerato ad alta concentrazione di aggregati: elemento in cui il volume massimo del legante è minore del 21% nel caso di lapidei agglomerati con aggregati di dimensione massima fino a 8,0 mm, e minore del 16% nel caso di lapidei agglomerati con aggregati di dimensione massima superiore. In base alle caratteristiche geometriche i prodotti lapidei si distinguono in: lastra rifilata: elemento con le dimensioni fissate in funzione del luogo d'impiego, solitamente con una dimensione maggiore di 60 cm e spessore di regola non minore di 2 cm; - marmetta: elemento con le dimensioni fissate dal produttore ed indipendenti dal luogo di posa, solitamente con dimensioni minori di 60 cm e con spessore di regola minore di 2 cm; - marmetta calibrata: elemento lavorato meccanicamente per mantenere lo spessore entro le tolleranze dichiarate; - marmetta rettificata: elemento lavorato meccanicamente per mantenere la lunghezza e/o la larghezza entro le tolleranze dichiarate. - Analogamente i prodotti lapidei agglomerati si distinguono in: - blocco: impasto la cui conformazione è stata ridotta ad una forma geometrica parallelepipeda, destinato al successivo taglio o segagione in lastre e marmette; - lastra: elemento ricavato dal taglio o segagione di un blocco oppure da impasto, la cui conformazione è stata ridotta ad una forma geometrica parallelepipeda in cui una dimensione (lo spessore) è notevolmente minore delle altre due (la lunghezza e la larghezza) ed è delimitato da due facce principali nominalmente parallele; - marmetta: elemento ricavato da taglio o segagione di un blocco o di una lastra, oppure da impasto, la cui conformazione è stata ridotta ad una forma geometrica parallelepipeda con lunghezza e larghezza minori o uguali a 60 cm e spessori di regola < di 3 cm; 209 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - marmetta agglomerata in due strati differenti: elemento ricavato da diversi impasti, formato da strati sovrapposti, compatibili ed aderenti, di differente composizione (per esempio strato inferiore di calcestruzzo e strato di usura in prodotto lapideo agglomerato); pezzo lavorato: pezzo ricavato dal taglio e dalla rifinitura di una lastra, prodotto in qualsiasi spessore, purché minore di quello del blocco e non necessariamente con i lati paralleli l'uno all'altro. Per gli altri termini specifici dovuti a lavorazioni, finiture, ecc., vedere le norme UNI 9379 e 10330 (per i lapidei agglomerati). I prodotti di cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto (dimensioni, tolleranze, aspetto, ecc.) ed a quanto prescritto nell'Articolo 6.6. In mancanza di tolleranze su disegni di progetto, si intende che le lastre grezze contengono la dimensione nominale; le lastre finite, marmette, ecc. hanno tolleranza 1 mm sulla larghezza e lunghezza e 2 mm sullo spessore (le tolleranze predette saranno ridotte per i prodotti da incollare); le lastre ed i quadrelli di marmo o di altre pietre dovranno inoltre rispondere al R.D. 16 novembre 1939, n. 2334, per quanto attiene il coefficiente di usura per attrito radente (in cui si utilizza il Tribometro), espresso in mm; L'accettazione seguirà i criteri riportati al paragrafo 6.7.1. Le forniture avverranno su pallet ed i prodotti saranno opportunamente legati ed eventualmente protetti dall'azione di sostanze sporcanti. Il foglio informativo indicherà almeno le caratteristiche di cui sopra e le istruzioni per la movimentazione, per la sicurezza e per la posa (vedere anche la norma UNI 9726 in merito ai criteri per l'informazione tecnica inerente). 8) I prodotti tessili per pavimenti (moquette). a) Si intendono tutti i rivestimenti nelle loro diverse soluzioni costruttive e cioè: - rivestimenti tessili con strato di utilizzazione (pelo utile) a velluto (nei loro sottocasi: velluto tagliato, velluto riccio, velluto unilivello, velluto plurilivello, ecc.); - rivestimenti tessili con strato di utilizzazione (pelo utile) piatto (tessuto, nontessuto, ecc.). In caso di dubbio e contestazione, si farà riferimento alla terminologia e classificazione della norma UNI 8013/1 ed a livello integrativo quanto più recentemente introdotto dalla norma UNI 9946. b) I prodotti devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a complemento, deve essere verificato quanto segue: - massa areica totale e dello strato di utilizzazione (intero e parte utile), misurate rispettivamente secondo le norme UNI 8014/2; 8014/3 e 8014/4; - massa volumica del pelo utile, misurata secondo la norma UNI 8014/10; - spessore totale e spessore della parte utile dello strato di utilizzazione, misurati rispettivamente secondo le norme UNI 8014/5 e 8014/6; - perdita di spessore dopo applicazione (per breve durata) di carico statico moderato, misurato secondo la norma UNI 8014/7; - perdita di spessore dopo applicazione (per lunga durata) di carico statico elevato, misurato secondo la norma UNI 8014/8; - perdita di spessore dopo applicazione di carico dinamico, misurato secondo la norma UNI 8014/9. In relazione all'ambiente di destinazione saranno richieste le seguenti caratteristiche di comportamento: - comportamento alla sedia a rotelle, misurato secondo la norma UNI 8014/11; - tendenza all'accumulo di cariche elettrostatiche generate dal calpestio, misurato secondo la norma UNI 8014/12; - numero di fiocchetti per unità di lunghezza e per unità di area, misurato secondo la norma UNI 8014/13; - forza di strappo dei fiocchetti, misurata secondo la norma UNI 8014/14; - comportamento alla combustione, misurato secondo la norma UNI 7956; - resistenza allo sporcamento, misurata secondo la norma UNI 8014/15; - resistenza elettrica orizzontale (superficiale) e verticale (trasversale), misurate secondo la norma UNI 8014/16. 210 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ c) I criteri di accettazione sono quelli precisati nel paragrafo 6.7.1; i valori saranno quelli dichiarati dal fabbricante ed accettati dal Direttore dei lavori. d) I prodotti saranno forniti avvolti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche, da agenti atmosferici ed altri agenti degradanti nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa. Il foglio informativo indicherà il nome del produttore, le caratteristiche elencate in b) e le istruzioni per la posa. 9) Le mattonelle di asfalto. a) Dovranno rispondere alle prescrizioni del R.D. 16 novembre 1939, n. 2234 e specificatamente per quanto riguarda le caratteristiche di: - resistenza all'urto: ³ di 4 Nm (0,40 kgm); - resistenza alla flessione: ³ di 0,03 N/mm2 (0,3 kg/cm2); - coefficiente di usura per attrito radente (in cui si utilizza il Tribometro): di 15 mm per 1 km di percorso con una pressione di 0,03 N/mm2 (30 kg/cm2). b) Dovranno inoltre rispondere alle seguenti norme: - UNI EN 58, per il campionamento dei leganti bituminosi; - UNI 3682, per le caratteristiche delle cartefeltro; - UNI 4157, per il campionamento e le caratteristiche dei bitumi da spalmatura in relazione alla tipologia (per le relative prove vedere CNR BU 24, 35, 43, 48, 50, 54, 66, 67, 68, 72, 81, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 124 e UNI 4163); - UNI 4382, per la determinazione degli asfalteni presenti nei bitumi. Sempre con riferimento al R.D. 16 novembre 1939, n. 2234, verranno valutate le caratteristiche di: - gelività: mancanza di incrinature o distacco di particelle dopo 20 cicli di gelo/disgelo (con temperature: di -10° e 35°, ciascuna mantenuta per 3 ore); - improntabilità a caldo: impronta di 0,10 mm dopo pressione unitaria di 2,5 N/mm2 (25 kg/cm2) a 50° di temperatura. c) Per i criteri di accettazione si fa riferimento al paragrafo 6.7.1. I prodotti saranno forniti su appositi pallet ed eventualmente protetti da azioni degradanti dovute ad agenti meccanici, chimici ed altri, nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione in genere prima della posa. Il foglio informativo indicherà almeno le caratteristiche di cui sopra, oltre alle istruzioni per la posa. 10) I prodotti di metallo per pavimentazioni dovranno rispondere alle prescrizioni indicate nelle norme UNI 4630 per le lamiere bugnate e UNI 3151 per le lamiere striate. Le lamiere saranno inoltre esenti da difetti visibili (quali scagliature, bave, crepe, crateri, ecc.) e da difetti di forma (svergolamento, ondulazione, ecc.), che ne pregiudichino l'impiego e/o la messa in opera e dovranno avere l'eventuale rivestimento superficiale prescritto nel progetto. 11) I conglomerati bituminosi per pavimentazioni esterne dovranno rispondere alle caratteristiche seguenti: - contenuto di legante in percentuale appropiata, misurato secondo CNR BU 38; - porosità (percentuale dei vuoti): 10%, misurata secondo CNR BU 39; - massa per unità di volume in da N/cm2 (kg/dm3), misurata secondo CNR BU 40; - deformabilità a carico costante, misurata secondo CNR BU 106; - resistenza a compressione e suscettibilità all'acqua, misurata secondo CNR BU 39; - resistenza a trazione indiretta in da N/cm2, misurata secondo CNR BU 39; - improntabilità 2 mm ± 0,1, misurata secondo CNR BU 39. Per la campionatura, il riferimento è la norma CNR BU 61. Per i criteri di accettazione si fa riferimento al paragrafo 6.10.1. 12) I prodotti costituenti i pavimenti sopraelevati, così come definiti nella norma UNI 10465, dovranno rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a complemento, dovrà essere verificato quanto segue, estratto dalla norma UNI 10466: a) le caratteristiche dimensionali dei pannelli del pavimento sopraelevato, misurate secondo la norma UNI 10467/2, dovranno essere conformi alle tolleranze della classe A riportate nel prospetto seguente, mentre per i pannelli che dovranno essere installati con rivestimenti auto-adagianti potranno conformarsi ai valori di cui alla classe B del medesimo prospetto. 211 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Lunghezza dei lati Ortogonalità dei lati Rettilineità dei lati Spessore Svergolamento Incurvatura verticale dei lati Sporgenza del bordo perimetrale rispetto alla superficie classe A ± 0,3 mm ± 0,4 mm ± 0,3 mm ± 0,3 mm* 0,7 mm ± 0,4 mm 0,3 mm classe B ± 0,5 mm ± 0,6 mm ± 0,5 mm ± 0,5 mm 0,9 mm ± 0,6 mm 0,3 mm * più la tolleranza dello spessore del rivestimento superiore b) per le caratteristiche meccaniche dei singoli elementi qui di seguito distinti (significative al fine della comparazione, ma non per la valutazione del comportamento globale del modulo), sono ammesse le tolleranze seguenti: b1) per il pannello: - flessione: il valore della freccia, misurato secondo la norma UNI 10467/4, deve essere a quello dichiarato dal produttore; - flessione residua: il valore della freccia, misurato secondo la norma UNI 10467/4, deve essere a quello dichiarato dal produttore; - impronta residua: l'impronta lasciata sulla superficie dal carico applicato, misurata secondo la norma UNI 10467/4, deve essere a 0,2 mm; - carico di rottura: il valore per applicazione di un carico progressivo, misurato secondo la norma UNI 10467/4, deve essere a quello dichiarato dal produttore; b2) per la colonna: - carico verticale assiale: la colonna, in funzione della prevista sollecitazione d'esercizio, secondo la norma UNI 10467/4, deve resistere per 5 minuti senza subire deformazioni permanenti o cedimenti strutturali ad un carico concentrato pari a 4 volte il carico previsto nel prospetto seguente che classifica la portanza; Classe Classe 1 - utilizzo con carichi leggeri Classe 2 - utilizzo con carichi medi Classe 3 - utilizzo con carichi pesanti Classe 4 - utilizzo con carichi speciali Carico concentrato 2,0 kN 3,0 kN 4,5 kN 5,5 kN b3) per il traverso: - flessione: il valore della freccia, misurato secondo la norma UNI 10467/4, deve essere a quello dichiarato dal produttore; c) il pavimento sopraelevato deve garantire, attraverso la misurazione della resistenza elettrica secondo la norma UNI 10467/5, la dissipazione delle eventuali cariche elettrostatiche in almeno 4 delle 5 posizioni individuate sul pannello. d) I criteri di accettazione sono quelli precisati nel paragrafo 6.10.1, tenuto anche conto delle indicazioni della norma UNI 10467/1; i valori saranno quelli dichiarati dal produttore ed accettati dal Direttore dei lavori. e) I prodotti saranno forniti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche, da agenti atmosferici ed altri agenti degradanti nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa. Il foglio informativo indicherà il nome del produttore, le caratteristiche elencate da a) a c), e le istruzioni per la posa. 6.8 - PRODOTTI PER COPERTURE DISCONTINUE (A FALDA) 1) Si definiscono prodotti per coperture quelli utilizzati per realizzare lo strato di tenuta all'acqua nei sistemi di copertura e quelli usati per altri strati complementari. Ai sensi della norma UNI 8178 sono definite coperture discontinue (a falda) quelle nelle quali l'elemento di tenuta assicura la tenuta all'acqua solo per valori della pendenza della superficie di copertura maggiore di un minimo, prevalentemente in funzione del materiale impiegato. L’Impresa 212 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 2) Per la realizzazione delle coperture discontinue nel loro insieme, si rinvia all'Articolo corrispondente, mentre per la terminologia generale si fa riferimento alle norme UNI 8089, 8090, 8091, 8178 e, per quanto di specifico concernente il campionamento ed i limiti di accettazione delle caratteristiche dei vari prodotti, alla norma UNI 8626, dalla quale sono estratte le indicazione sulla significatività delle caratteristiche riportate nel prospetto seguente. Esse sono distinte in quanto: a) caratteristiche di elevata significatività in quanto caratterizzanti il prodotto (simbolo "+"); b) caratteristiche non caratterizzanti il prodotto, ma in grado di fornire utili indicazioni per il suo impiego o comportamento in opera (simbolo "•"); c) caratteristiche non significative o prove non eseguibili (simbolo "-"). I valori di accettazione sono quelli dichiarati dal fabbricante ed accettati dal Direttore dei lavori. CARATTERISTICA Aspetto Lunghezza Larghezza Spessore Planarità Ortometria/Rettilineità dei bordi Profilo Massa convenzionale Permeabilità Impermeabilità Gelività (cicli alterni) Gelività (con porosimetro) Carico di rottura a flessione A + + + + + • + + + + B + + + + + + + + + C + + + + + + + + + D + + + + + + + + E + + + + + + + + + F + + + + + + + + - G + + + + + + + + + A = Tegole di laterizio; B = Tegole di cemento; C = Lastre di fibro-cemento; D = Lastre e rotoli di poliestere; E = Lastre metalliche (protette e non); F = Tegole bituminose; G = Lastre di pietra ed ardesia I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura; il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. Nel caso di contestazione, le procedure di prelievo dei campioni, i metodi di prova e valutazione dei risultati sono quelli indicati nelle norme UNI citate di seguito. 3) Le tegole e i coppi di laterizio per coperture ed i loro pezzi speciali si intendono denominati secondo le dizioni commerciali usuali (marsigliese, romana, ecc.). I prodotti di cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a complemento, alle seguenti prescrizioni, derivate dalla norma UNI 8626, controllabili attraverso i metodi di prova indicati. a) i difetti visibili, misurati secondo la norma UNI 8635/1, sono ammessi nei seguenti limiti: - le fessure, non devono essere visibili o rilevabili a percussione; - le protuberanze e le scagliature, non devono avere diametro medio (media aritmetica delle dimensioni massima e minima dei diametri) > di 15 mm ed è ammessa soltanto una protuberanza di diametro medio tra 7 e 15 mm ogni 2 dm2 di superficie proiettata; - sbavature, tollerate purché permettano un corretto assemblaggio; b) sulle dimensioni nominali e sulla forma geometrica, misurate rispettivamente secondo le norme indicate, sono ammesse le seguenti tolleranze: - lunghezza ± 3%, misurata secondo la norma UNI 8635/2; - larghezza ± 3% per tegole e ± 8% per coppi, misurata secondo la norma UNI 8635/3; - planarità (esclusi i coppi) Cp singolo < di 20 e Cp medio < di 10 rad/100m, misurata secondo la norma UNI 8635/5; - ortometria (esclusi i coppi) ± 3% in orizzontale della lunghezza del lato considerato, misurata secondo la norma UNI 8635/6; c) massa convenzionale ± 15%, misurata secondo la norma UNI 8635/8; 213 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ d) la permeabilità, misurata secondo la norma UNI 8635/9, deve presentare un valore singolo P 0,7 cm3/cm2•d; e) resistenza a flessione, misurata secondo la norma UNI 8635/13, parzialmente modificata da UNI EN 538: carico di rottura F singola di 1000 N, media di 1500 N; f) carico di rottura: valore singolo della forza F maggiore di 1000 N e valore medio maggiore di 1500 N; g) gelività: - con cicli alternati, da verificare conseguentemente alla prova di flessione e misurata secondo la norma UNI 8635/11, F singola > di 1000 N; - con porosimetro, misurata secondo la norma UNI 8635/12, è accettata con diametro critico > di 1,8m, prevede un ciclo supplementare di gelo - disgelo se il diametro critico è compreso tra 0,5 e 1,8m ed è rifiutata se il diametro critico risulta < di 0,5m; h) per l'impermeabilità vedere la norma UNI EN 539/1; i) i criteri di accettazione sono quelli del paragrafo 1) I prodotti devono essere forniti su appositi pallet, legati e protetti da azioni meccaniche, chimiche e sporco che possano degradarli nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa. Gli imballi, solitamente di materiale termoretraibile, devono contenere un foglio informativo riportante almeno il nome del fornitore e le caratteristiche dei commi da a) a i) ed eventuali istruzioni complementari per la posa. 4) Le tegole di calcestruzzo per coperture ed i loro pezzi speciali si intendono denominati secondo le dizioni commerciali usuali (portoghese, olandese, ecc.), differenziandosi tra tegole "ad incastro" e "senza incastro". I prodotti di cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a completamento, alle seguenti prescrizioni, derivate dalla norma UNI 8626 e UNI EN 490, controllabili attraverso i metodi di prova indicati. a) i difetti visibili, misurati secondo la norma UNI 8635/1, sono ammessi nei seguenti limiti: - le fessure non sono ammesse; - le incavature non devono avere profondità > di 4 mm (escluse le tegole con superficie granulata); - le protuberanze sono ammesse in forma lieve solo per tegole colorate nell'impasto; - le scagliature sono ammesse, in forma leggera; - le sbavature e le deviazioni sono ammesse purché non impediscano il corretto assemblaggio del prodotto; b) sulle dimensioni nominali e sulla forma geometrica sono ammesse le seguenti tolleranze: - lunghezza ± 1,5%, misurata secondo la norma UNI 8635/2, parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491; - larghezza ± 1%, misurata secondo la norma UNI 8635/3, parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491; - altre dimensioni dichiarate ± 1,6%; - ortometria: tolleranza orizzontale ± 1,6% del lato maggiore, misurata secondo la norma UNI 8635/6, parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491; c) sulla massa convenzionale è ammessa la tolleranza del ± 10%, misurata secondo la norma UNI 8635/8, parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491; d) l'impermeabilità, misurata secondo la norma UNI 8635/10, parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491, non deve permettere la caduta di gocce d'acqua dall'intradosso, dopo 24 ore; e) dopo i cicli di gelività la resistenza a flessione F deve essere ³ a 1800 N su campioni maturati 28 giorni, misurata secondo la norma UNI 8635/11, parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491; f) la resistenza a rottura F del singolo elemento, misurata secondo la norma UNI 8635/13, parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491, deve essere ³ a 1600 N dopo 7 giorni di maturazione ed a 1800 N dopo 28 giorni; la media deve essere maggiore od uguale a 1500 N; g) i criteri di accettazione sono quelli del paragrafo 1) I prodotti devono essere forniti su appositi pallet legati e protetti da azioni meccaniche, chimiche e sporco che possano degradarli nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa. 214 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 5) Le lastre di fibro-cemento. Ai sensi della Legge 27 marzo 1992, n. 257 i prodotti contenenti amianto ed in particolare lastre piane od ondulate di grande formato, nonché tubi e canalizzazioni per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, non possono essere utilizzati, nè lavorati (vedere anche il D.L. 15 agosto 1991, n. 277, così come modificato dalla citata Legge). Le lastre possono essere dei tipi seguenti: - lastre piane a base di fibro-cemento e silico-calcare, fibro-cemento, cellulosa, fibro-cemento/silico calcare rinforzati (vedere Norma UNI 8626, parzialmente modificata da UNI EN 492); - lastre ondulate a base di fibro-cemento, aventi sezione trasversale formata da ondulazioni approssimativamente sinusoidali, con sezione traslata lungo un piano o lungo un arco di cerchio (vedere Norma UNI 8626); - lastre nervate a base di fibro-cemento, aventi sezione trasversale grecata o caratterizzata da tratti piani e tratti sagomati (vedere Norma UNI 8626, parzialmente modificata da UNI EN 494). 6) Le lastre piane devono rispondere alle caratteristiche indicate nel progetto ed, in mancanza e/o ad integrazione, alle seguenti: a) larghezza 1200 mm, lunghezza scelta tra 1200, 2500 o 5000 mm con tolleranza ± 0,4% e massimo 5 mm; b) spessori 5 mm (scelto tra le sezioni normate) con tolleranza ± 0,5% fino a 5 mm e ± 10% fino a 25 mm; c) rettilineità dei bordi scostamento massimo 2 mm per metro, ortogonalità 3 mm per metro; d) caratteristiche meccaniche (resistenza a flessione): tipo 1: 13 N/mm2 minimo con sollecitazione lungo le fibre e 15 N/mm2 minimo con sollecitazione perpendicolare alle fibre; tipo 2: 20 N/mm2 minimo con sollecitazione lungo le fibre e 16 N/mm2 minimo con sollecitazione perpendicolare alle fibre; e) massa volumica apparente: tipo 1: 1,3 g/cm3 minimo; tipo 2: 1,7 g/cm3 minimo; f) tenuta all'acqua con formazione di macchie di umidità sulle facce inferiori dopo 24 ore sotto battente d'acqua, ma senza formazione di gocce d'acqua; g) resistenza alla temperatura di 120 °C per 2 ore con decadimento della resistenza a flessione non maggiore del 10%. 7) Le lastre ondulate devono rispondere alle caratteristiche indicate nel progetto ed, in mancanza o ad integrazione, alle seguenti: a) facce destinate all'esposizione alle intemperie: lisce, bordi diritti, taglio netto e ben squadrato ed entro i limiti di tolleranza; b) caratteristiche dimensionali e tolleranze di forma secondo quanto dichiarato dal fabbricante ed accettato dalla Direzione dei lavori; c) tenuta all'acqua, come indicato nel precedente paragrafo 1); d) resistenza a flessione, secondo i valori dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori; e) resistenza al gelo, dopo 25 cicli in acqua a temperatura di 20 °C seguiti da permanenza in frigo a -20 °C, non devono presentare fessurazioni, cavillature o degradazione; f) la massa volumica non deve essere minore di 1,4 kg/dm3. Gli accessori devono rispondere alle prescrizioni sopraddette per quanto attiene l'aspetto, le caratteristiche dimensionali e di forma, la tenuta all'acqua e la resistenza al gelo. 8) Le lastre nervate devono rispondere alle caratteristiche indicate nel progetto e, in mancanza o ad integrazione, a quelle indicate nel paragrafo 2). 215 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Quale base di riferimento per la specificazione e la valutazione dell'idoneità all'impiego dei prodotti in fibro-cemento senza amianto verranno assunte le regole di qualità di cui alla Guida Tecnica UEAtc per la valutazione della durabilità di prodotti sottili in cemento fibrorinforzato senza amianto impiegati all'esterno (ICITE-CNR), ed i relativi metodi di verifica. 9) Le lastre di materia plastica rinforzata o non rinforzata si intendono definite e classificate secondo le norme UNI vigenti. I prodotti di cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto e, in mancanza e/o completamento, alle seguenti prescrizioni: a) le lastre ondulate traslucide di materia plastica rinforzata con fibre di vetro devono essere conformi alla norma UNI 6774, e le caratteristiche sono misurabili secondo la norma UNI 6775; b) le lastre di polistirene devono essere conformi alla norma UNI 7073; c) le lastre di polimetilmetacrilato devono essere conformi alle norme UNI 7074/1 (se colate) e 7074/2 (se estruse-calandrate); d) i criteri di accettazione sono quelli del paragrafo 1) 10) Le lastre di metallo ed i loro pezzi speciali si intendono denominati secondo la usuale terminologia commerciale e, dal punto di vista descrittivo, classificati così come nella norma UNI 9029. Essi dovranno rispondere alle prescrizioni del progetto e, in mancanza e/o a complemento, alle seguenti caratteristiche: a) i prodotti completamente supportati: tolleranze rispetto alle dimensioni e allo spessore, resistenza al punzonamento, resistenza al piegamento a 360°; resistenza alla corrosione; resistenza a trazione N/mm2. Le caratteristiche predette saranno quelle riferite al prodotto in lamina prima della lavorazione. Gli effetti estetici e i difetti saranno valutati in relazione alla collocazione dell'edificio; b) i prodotti auto-portanti (compresi i pannelli, le lastre grecate, ecc.), oltre a rispondere alle prescrizioni predette, dovranno soddisfare la resistenza a flessione secondo i carichi di progetto e la distanza tra gli appoggi. I criteri di accettazione sono quelli del paragrafo 6.11.1. In caso di contestazione si fa riferimento alle norme UNI vigenti (nel caso siano in lamiera di zinco non auto-portante alla norma UNI EN 501). La fornitura dovrà essere accompagnata da foglio informativo riportante il nome del fornitore e la rispondenza alle caratteristiche richieste. 11) Le tegole bituminose dovranno rispondere alle caratteristiche di resistenza a flessione, resistenza all'urto, resistenza al gelo e disgelo, comportamento agli aggressivi inquinanti entro i limiti prescritti dal progetto o dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei lavori, con riferimento a quanto riportato in merito alle tolleranze ammesse nella norma UNI 8626. I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1). La fornitura dovrà essere accompagnata da foglio informativo riportante il nome del fornitore e la corrispondenza alle caratteristiche richieste. 12) I prodotti di pietra e di ardesia dovranno rispondere alle caratteristiche di resistenza a flessione, resistenza all'urto, resistenza al gelo e disgelo, comportamento agli aggressivi inquinanti entro i limiti prescritti dal progetto o dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei lavori, con riferimento a quanto riportato in merito alle tolleranze ammesse nella norma UNI 8626. I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1). La fornitura dovrà essere accompagnata da foglio informativo riportante il nome del fornitore e la corrispondenza alle caratteristiche richieste. 6.9 - PRODOTTI PER IMPERMEABILIZZAZIONE E PER COPERTURE PIANE 1) I prodotti per impermeabilizzazione e per coperture piane, così come rispettivamente definito nelle norme UNI 8178 e 8202, e secondo le rispettive classificazioni contenute nelle norme UNI 8629/1 e 8818, si presentano sotto forma di: - membrane in fogli e/o rotoli da applicare a freddo od a caldo, in fogli singoli o pluristrato; 216 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - prodotti forniti in contenitori (solitamente liquidi e/o in pasta) da applicare a freddo od a caldo su eventuali armature (che restano inglobate nello strato finale), fino a formare in opera una membrana continua. a) Le membrane si designano descrittivamente in base: 1) al materiale componente (esempio: bitume ossidato fillerizzato, bitume polimero elastomero, bitume polimero plastomero, etilene-propilene, etilene-vinil-acetato, ecc.); 2) al materiale di armatura inserito nella membrana (esempio: armatura vetro velo, armatura poliammide tessuto, armatura polipropilene in film, armatura alluminio in foglio sottile, ecc.); 3) al materiale di finitura della faccia superiore (esempio: poliestere in film da non asportare, graniglie, ecc.); 4) al materiale di finitura della faccia inferiore (esempio: poliestere non-tessuto, sughero, alluminio in foglio sottile, ecc.). b) I prodotti forniti in contenitori si designano descrittivamente come segue: 1) mastici di rocce asfaltiche e di asfalto sintetico; 2) asfalti colati; 3) malte asfaltiche; 4) prodotti termoplastici; 5) soluzioni in solvente di bitume; 6) emulsioni acquose di bitume; 7) prodotti a base di polimeri organici. c) I prodotti vengono considerati al momento della loro fornitura, le modalità di posa sono trattate negli Articoli relativi alla posa in opera. Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. 2) Le membrane per coperture di edifici, in relazione allo strato funzionale che vanno a costituire (ad esempio, in quanto estratto dalla norma UNI 8627: strato di tenuta all'acqua, strato di tenuta all'aria, strato di schermo e/o barriera al vapore, strato di protezione degli strati sottostanti, ecc.), devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a complemento, alle seguenti prescrizioni, verificabili attraverso le specifiche prove di cui nelle norme UNI 8629/2 e parti seguenti. a) Le membrane destinate a formare strati di schermo e/o barriera al vapore devono soddisfare: - le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore); - difetti, ortometria e massa areica; - resistenza a trazione; - flessibilità a freddo; - comportamento all'acqua; - permeabilità al vapore d'acqua; - invecchiamento termico in acqua; - le giunzioni devono resistere adeguatamente a trazione ed avere adeguata impermeabilità all'aria. Per quanto riguarda le caratteristiche predette esse devono rispondere alle norme UNI 9380/1 e 9380/2 oppure, per i prodotti non normati, rispondere ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori. (Le membrane rispondenti alle varie parti della norma UNI 8629, per le caratteristiche sopracitate sono valide anche per questo impiego). b) Le membrane destinate a formare strati di continuità, di diffusione o di egualizzazione della pressione del vapore, di irrigidimento o ripartizione dei carichi, di regolarizzazione, di separazione e/o scorrimento o drenante devono soddisfare alle seguenti prescrizioni, verificabili attraverso le specifiche prove di cui nelle norme UNI 8629/2 e parti seguenti: - le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza e spessore); - difetti, ortometria e massa areica; - comportamento all'acqua; - invecchiamento termico in acqua. 217 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alle norme UNI 9168/1 e 9168/2 oppure, per i prodotti non normati, rispondere ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori. Le membrane rispondenti alle norme UNI 9380 e 8629, per le caratteristiche sopracitate, sono valide anche per questo impiego. c) Le membrane destinate a formare strati di tenuta all'aria devono soddisfare: - le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore); - difetti, ortometria e massa areica; - resistenza a trazione e a lacerazione; - comportamento all'acqua; - le giunzioni devono resistere adeguatamente alla trazione ed alla permeabilità all'aria. Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alla norma UNI 9168 oppure, per i prodotti non normati, ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori. Le membrane rispondenti alle norme UNI 9380 e 8629, per le caratteristiche precisate, sono valide anche per questo impiego. d) Le membrane destinate a formare strati di tenuta all'acqua devono soddisfare: - le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza e spessore); - difetti, ortometria e massa areica; - resistenza alla trazione e alla lacerazione; - punzonamento statico e dinamico; - flessibilità a freddo; - stabilità dimensionale in seguito ad azione termica; - stabilità di forma a caldo; - impermeabilità all'acqua e comportamento all'acqua; - permeabilità al vapore d'acqua; - resistenza all'azione perforante delle radici; - invecchiamento termico in aria ed acqua; - resistenza all'ozono (solo per polimeriche e plastomeriche); - resistenza ad azioni combinate (solo per polimeriche e plastomeriche); - le giunzioni devono resistere adeguatamente alla trazione ed avere impermeabilità all'aria. Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alla norma UNI 8629 (varie parti) oppure, per i prodotti non normati, ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori. e) Le membrane destinate a formare strati di protezione devono soddisfare: - le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore); - difetti, ortometria e massa areica; - resistenza alla trazione e alle lacerazioni; - punzonamento statico e dinamico; - flessibilità a freddo; - stabilità dimensionali a seguito di azione termica; - stabilità di forma a caldo (esclusi prodotti a base di PVC, EPDM, IIR); - comportamento all'acqua; - resistenza all'azione perforante delle radici; - invecchiamento termico in aria; - le giunzioni devono resistere adeguatamente alla trazione; - l'autoprotezione minerale deve resistere all'azione di distacco. Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alla norma UNI 8629 (varie parti) oppure, per i prodotti non normati, rispondere ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori. Quale base di riferimento per la specificazione e la valutazione dell'idoneità all'impiego delle membrane fissate meccanicamente verranno assunte le regole di qualità di cui alla Guida Tecnica UEAtc per l'Agrément dei rivestimenti di impermeabilizzazione di coperture fissate meccanicamente (ICITE-CNR), ed i relativi metodi di verifica. 3) Le membrane a base di elastomeri e di plastomeri, elencate nel seguente comma a) ed utilizzate per impermeabilizzazione delle opere elencate nel seguente comma b), devono rispondere alle prescrizioni elencate nel successivo comma c). 218 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1 comma c). a) I tipi di membrane considerati sono: - membrane in materiale elastomerico senza armatura. Assunto che per materiale elastomerico si intende un materiale che sia fondamentalmente elastico, anche a temperature superiori o inferiori a quelle di normale impiego e/o che abbia subìto un processo di reticolazione (per esempio: gomma vulcanizzata). - Membrane in materiale elastomerico dotate di armatura. - Membrane in materiale plastomerico flessibile senza armatura. [Per materiale plastomerico si intende un materiale che sia relativamente elastico solo entro un intervallo di temperatura corrispondente generalmente a quello di impiego, ma che non abbia subìto alcun processo di reticolazione (per esempio cloruro di polivinile plastificato o altri materiali termoplastici flessibili o gomme non vulcanizzate)]. - Membrane in materiale plastomerico flessibile dotate di armatura. - Membrane in materiale plastomerico rigido (per esempio: polietilene ad alta o bassa densità, reticolato o non, polipropilene). - Membrane polimeriche a reticolazione posticipata (per esempio: polietilene clorosolfanato) dotate di armatura. - Membrane polimeriche accoppiate o incollate sulla faccia interna ad altri elementi aventi funzioni di protezione o altra funzione particolare, comunque non di tenuta; in questi casi, quando la parte accoppiata all'elemento polimerico impermeabilizzante ha importanza fondamentale per il comportamento in opera della membrana, le prove devono essere eseguite sulla membrana come fornita dal produttore. b) Classi di utilizzo. Classe A - membrane adatte per condizioni statiche del contenuto (per esempio, bacini, dighe, sbarramenti, ecc.). Classe B - membrane adatte per condizioni dinamiche del contenuto (per esempio, canali, acquedotti, ecc.). Classe C - membrane adatte per condizioni di sollecitazioni meccaniche particolarmente gravose, concentrate o non (per esempio: fondazioni, impalcati di ponti, gallerie, ecc.). Classe D - membrane adatte anche in condizioni di intensa esposizione agli agenti atmosferici e/o alla luce. Classe E - membrane adatte per impieghi in presenza di materiali inquinanti e/o aggressivi (per esempio: discariche, vasche di raccolta e/o decantazione, ecc.). Classe F - membrane adatte per il contatto con acqua potabile o sostanze di uso alimentare (per esempio: acquedotti, serbatoi, contenitori per alimenti, ecc.). Nell'utilizzo delle membrane polimeriche per impermeabilizzazione, possono essere necessarie anche caratteristiche comuni a più classi. In questi casi devono essere presi in considerazione tutti quei fattori che, nell'esperienza progettuale e/o applicativa, risultano di importanza preminente o che per Legge devono essere considerati tali. c) Le membrane di cui al comma a) sono valide per gli impieghi di cui al comma b) purché rispettino le caratteristiche previste nelle varie parti della norma UNI 8898. 4) I prodotti forniti solitamente sotto forma di liquidi o paste destinati principalmente a realizzare strati di tenuta all'acqua (ma anche altri strati funzionali della copertura piana) e secondo il materiale costituente, devono rispondere alle prescrizioni seguenti. I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1 comma c). 5) I bitumi da spalmatura per impermeabilizzazione (in solvente e/o emulsione acquosa) devono rispondere ai limiti specificati, per diversi tipi, alle prescrizioni della norma UNI 4157. 6) Le malte asfaltiche per impermeabilizzazione devono rispondere alle norme UNI 5660 e 5660 FA-227. 7) Gli asfalti colati per impermeabilizzazione devono rispondere alle norme UNI 5654 e 5654 FA-191. 8) Il mastice di rocce asfaltiche per la preparazione di malte asfaltiche e degli asfalti colati deve rispondere alle norme UNI 4377 e 4377 FA-233, parzialmente sostituite dalle norme UNI 4398/1, 4398/4 e 4398/5. 9) Il mastice di asfalto sintetico, per la preparazione delle malte asfaltiche e degli asfalti colati, deve rispondere alle norme UNI 4378 e 4378 FA-234. 219 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 10) I prodotti fluidi od in pasta a base di polimeri organici (bituminosi, epossidici, poliuretanici, epossipoliuretanici, epossi-catrame, polimetencatrame, polimeri clorurati, acrilici, vinilici, polimeri isomerizzati) devono essere valutati in base alle caratteristiche seguenti ed i valori devono soddisfare i limiti riportati. Quando non sono riportati i limiti che valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettati dalla Direzione dei lavori. I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1 comma c) e rispondenti alle norme UNI 9527, 9528, 9527 FA-1-92 e 9528 FA-1-92. a) Caratteristiche identificative del prodotto in barattolo (prima dell'applicazione): - Per i valori di accettazione ed i metodi di controllo si farà riferimento alle norme UNI e/o CNR esistenti sui bitumi, vernici, sigillanti etc.. Per i valori non prescritti si intendono validi quelli dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei lavori. b) Caratteristiche di comportamento da verificare in opera o su campioni significativi di quanto realizzato in opera secondo le norme UNI 9529, 9529 FA-1-92, 9530, 9530 FA-1-92, 9531, 9531 FA-1-92, 9532, 9532 FA-1-92, 9533 e 9533 FA-1-92: - Per i valori di accettazione ed i metodi di controllo si farà riferimento alle norme UNI e/o CNR esistenti sui bitumi, vernici, sigillanti etc.. 6.10 - PRODOTTI DI VETRO (LASTRE, PROFILATI A DUE VETRI PRESSATI) 1) I prodotti di vetro sono quelli ottenuti dalla trasformazione e lavorazione del vetro. Si dividono nelle seguenti categorie: lastre piane, vetri pressati, prodotti di seconda lavorazione. Per le definizioni rispetto ai metodi di fabbricazione, alle loro caratteristiche, alle seconde lavorazioni, nonché per le operazioni di finitura dei bordi, si fa riferimento alle norme UNI EN 572/1, 572/2, 572/3, 572/4, 572/5, 572/6 e 572/7. I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della loro fornitura. Le modalità di posa sono trattate nell'articolo corrispondente Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. 2) I vetri piani grezzi sono quelli colati e laminati grezzi ed anche i cristalli grezzi traslucidi, incolori (cosiddetti bianchi), eventualmente armati. Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto. I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se richiesti. 3) I vetri piani lucidi tirati sono incolori e si ottengono per tiratura meccanica della massa fusa, che presenta sulle due facce, naturalmente lucide, ondulazioni più o meno accentuate, non avendo subito lavorazioni di superficie. Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto. I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se richiesti. 4) I vetri piani trasparenti float sono chiari o colorati e si ottengono per colata mediante galleggiamento su un bagno di metallo fuso. Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto. I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se richiesti. 220 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 5) I vetri piani temprati sono quelli trattati termicamente o chimicamente, in modo da indurre negli strati superficiali tensioni permanenti. Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto. Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 7142 che considera anche le modalità di controllo da adottare in caso di contestazione. I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se richiesti. 6) I vetri piani uniti al perimetro (o vetrocamera) sono quelli costituiti da due lastre di vetro tra loro unite lungo il perimetro, solitamente con interposizione di un distanziatore, a mezzo di adesivi od altro, in modo da formare una o più intercapedini contenenti aria o gas disidratati (vedere norme UNI 10593/1, 10593/2 e 10593/3). Le loro dimensioni, il numero e il tipo delle lastre saranno quelli indicati nel progetto. Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 7171 che definisce anche i metodi di controllo da adottare in caso di contestazione. I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se richiesti. 7) I vetri piani stratificati sono quelli, formati da due o più lastre di vetro e uno o più strati interposti di materia plastica, che incollano tra loro le lastre di vetro per l'intera superficie. Il loro spessore varia in base al numero ed allo spessore delle lastre costituenti. In funzione della loro resistenza alle sollecitazioni meccaniche, ai sensi della norma UNI 7172 si dividono come segue: - stratificati per sicurezza semplice; - stratificati antivandalismo; - stratificati anticrimine; - stratificati antiproiettile. Le dimensioni, il numero e il tipo delle lastre saranno quelli indicati nel progetto. Per le altre caratteristiche si fa riferimento alle norme seguenti: a) i vetri piani stratificati per sicurezza semplice devono rispondere alla norma UNI 7172; b) i vetri piani stratificati antivandalismo ed anticrimine devono rispondere, rispettivamente alla norma UNI 7172 e alla norma UNI 9186; c) i vetri piani stratificati antiproiettile devono rispondere alla norma UNI 9187. I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se richiesti. 8) I vetri piani profilati ad U sono vetri grezzi colati prodotti sotto forma di barre con sezione ad U, con la superficie liscia o lavorata, e traslucida alla visione. Possono essere del tipo ricotto (normale) o temprato, armati o non armati. Le dimensioni saranno quelle indicate nel progetto. Per le altre caratteristiche valgono le prescrizioni della norma UNI EN 572/7, che indica anche i metodi di controllo in caso di contestazione. 9) I vetri pressati per vetrocemento armato possono essere a forma cava od a forma di camera d'aria. Le dimensioni saranno quelle indicate nel progetto. Per le altre caratteristiche vale quanto indicato nella norma UNI 7440, che indica anche i metodi di controllo in caso di contestazione. 221 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 6.11 - PRODOTTI DIVERSI (SIGILLANTI, ADESIVI, GEOTESSILI) Tutti i prodotti descritti di seguito vengono considerati al momento della fornitura. Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della stessa alle prescrizioni di seguito indicate. Per il campionamento dei prodotti ed i metodi di prova si fa riferimento ai metodi UNI esistenti (ad esempio vedere le norme UNI EN 27389, 27390, 27390 FA1-91, 28339, 28339 FA1-91, 28340 e 28394. 1) Per sigillanti si intendono i prodotti utilizzati per riempire in forma continua e durevole, i giunti tra elementi edilizi (in particolare nei serramenti, nelle pareti esterne, nelle partizioni interne, ecc.) con funzione di tenuta all'aria, all'acqua, ecc. Oltre a quanto specificato nel progetto, o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono rispondenti alle seguenti caratteristiche: - compatibilità chimica con il supporto al quale sono destinati; - diagramma forza/deformazione (allungamento) compatibile con le deformazioni elastiche del supporto al quale sono destinati; - durabilità ai cicli termoigrometrici prevedibili nelle condizioni di impiego, cioè con decadimento delle caratteristiche meccaniche ed elastiche che non pregiudichino la loro funzionalità; - durabilità alle azioni chimico-fisiche di agenti aggressivi presenti nell'atmosfera o nell'ambiente di destinazione. Il soddisfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde alle indicazioni del progetto od alle norme UNI 9610 e 9611 e/o è in possesso di attestati di conformità; in loro mancanza si fa riferimento ai valori dichiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori. 2) Per adesivi si intendono i prodotti utilizzati per ancorare un prodotto ad uno attiguo, in forma permanente, resistendo alle sollecitazioni meccaniche, chimiche, ecc. dovute all'ambiente ed alla destinazione d'uso. Sono inclusi nel presente Articolo gli adesivi usati in opere di rivestimenti di pavimenti e pareti o per altri usi e per diversi supporti (murario, terroso, legnoso, ecc.). Sono esclusi gli adesivi usati durante la produzione di prodotti o componenti. Oltre a quanto specificato nel progetto o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono i prodotti forniti rispondenti alle seguenti caratteristiche: - compatibilità chimica con il supporto al quale sono destinati; - durabilità ai cicli termoigrometrici prevedibili nelle condizioni di impiego, cioè con un decadimento delle caratteristiche meccaniche che non pregiudichi la loro funzionalità; - durabilità alle azioni chimico-fisiche dovute ad agenti aggressivi presenti nell'atmosfera o nell'ambiente di destinazione; - caratteristiche meccaniche adeguate alle sollecitazioni previste durante l'uso. Il soddisfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde ad una norma UNI e/o è in possesso di attestati di conformità; in loro mancanza si fa riferimento ai valori dichiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori. 3) Per geotessili si intendono i prodotti utilizzati per costituire strati di separazione, contenimento, filtraggio e di drenaggio in opere di terra (rilevati, scarpate, strade, giardini, ecc.) ed in coperture. Si distinguono in: - tessuti: stoffe realizzate intrecciando due serie di fili (realizzando ordito e trama); - nontessuti: feltri costituiti da fibre o filamenti distribuiti in maniera casuale, legati tra loro con trattamento meccanico (agugliatura), chimico (impregnazione), oppure termico (fusione). Si hanno nontessuti ottenuti da fiocco o da filamento continuo. Quando non è specificato nel progetto, o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti rispondenti alle seguenti caratteristiche secondo i modelli di controllo riportati nelle norme: UNI 8279/1, 8279/1 FA1-91, 8279/3, 8779/4, 8279/5, 8279/6, 8279/7, 8279/11, 8279/12, 8279/13, 8279/14, 8279/15, 8279/16, 8279/17, 8639, parzialmente sostituita dalla UNI EN 29073/3, UNI EN 964/1 e UNI 8986. Dovrà inoltre essere sempre specificata la natura del polimero costituente (poliestere, polipropilene, poliammide, ecc.). Per i nontessuti dovrà essere precisato almeno: 222 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - se sono costituiti da filamento continuo o da fiocco; se il trattamento legante è meccanico, chimico o termico; il peso unitario. Il soddisfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde ad una norma UNI e/o è in possesso di attestato di conformità; in loro mancanza valgono i valori dichiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori. 6.12 – MATERIALI METALLICI 1) Materiali ferrosi I materiali ferrosi da impiegare nei lavori dovranno essere esenti da scorie, soffiature brecciature, paghe e da qualsiasi altro difetto apparente o latente di fusione, laminazione, trafilatura, fucinatura e simili. Essi dovranno rispondere a tutte le condizioni previste dai decreti vigenti all'atto della esecuzione delle opere e presentare inoltre, a seconda della loro qualità i seguenti requisiti: a) Ferro - Il ferro comune dovrà essere: di prima qualità, eminentemente duttile e tenace, e di marcatissima struttura fibrosa. Esso dovrà essere malleabile, liscio alla superficie esterna, privo di screpolature, senza saldature aperte e senza altre soluzioni di continuità. b) Acciaio dolce laminato - L'acciaio dolce laminato (comunemente chiamato ferro omogeneo) potrà essere fornito in profilati e barre e dovrà essere: eminentemente dolce e malleabile, perfettamente lavorabile a freddo ed a caldo, senza presentare screpolature od alterazioni; dovrà inoltre essere saldabile. Alla rottura l'acciaio extra dolce dovrà presentare struttura finemente granulare ed aspetto sericeo. c) Acciaio semiduro e duro. - L'acciaio semiduro e duro, sarà fornito in barre e dovrà essere privo di difetti, screpolature, bruciature, o di altre soluzioni di continuità. d) Acciaio fuso in getti - L'acciaio in getti per cuscinetti, cerniere, rulli e per qualsiasi altro genere di lavoro, dovrà essere di prima qualità, esente da soffiature e da qualsiasi altro difetto. e) Ghisa - La ghisa dovrà essere: di prima qualità, di seconda fusione, dolce, tenace, leggermente malleabile, facilmente lavorabile con la lima e con lo scalpello; dovrà avere frattura grigia, finemente granosa, e perfettamente. omogenea, essere esente da screpolature, vene, bolle, sbavature, asperità ed altri difetti capaci di menomarne la resistenza. Dovrà essere inoltre perfettamente modellata. E’ assolutamente escluso l'impiego di ghise fosforose. 2) Metalli vari Il ferro zincato, lo zinco, lo stagno, il rame e tutti gli altri metalli o leghe metalliche da impiegare nelle costruzioni dovranno essere delle migliori qualità, ben fusi o laminati a seconda della specie di lavori cui sono destinati e scevri da ogni impurità o difetto che ne vizi la forma, o ne alteri la resistenza o la durata. 6.13 - INFISSI 1) Gli infissi sono gli elementi aventi la funzione principale di regolare il passaggio di persone, animali, oggetti, e sostanze liquide o gassose, nonché dell'energia tra spazi interni ed esterni dell'organismo edilizio o tra ambienti diversi dello spazio interno. Si dividono in elementi fissi (cioè luci fisse non apribili) e in serramenti (cioè con parti apribili); gli infissi, inoltre, si dividono, in relazione alla loro funzione, in porte, finestre e schermi. Per la terminologia specifica dei singoli elementi e delle loro parti funzionali, si fa riferimento alle norme UNI 8369/1, 8369/3, 8369/4, 8369/5 e 8370 per quanto concerne la classificazione dei movimenti di apertura delle ante. I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della loro fornitura. Le modalità di posa sono sviluppate nell'articolo corrispondente. Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura, oppure richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. 2) Le luci fisse devono essere realizzate nella forma, nelle dimensioni e con i materiali indicati nel disegno di progetto. In mancanza di prescrizioni (od in presenza di prescrizioni limite) devono comunque nel loro 223 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ insieme (telai, lastre di vetro, eventuali accessori, ecc.) conformarsi alle indicazioni di cui alla norma UNI 7959 ed in particolare resistere alle sollecitazioni meccaniche dovute all'azione del vento od agli urti e garantire la tenuta all'aria, all'acqua e la resistenza al vento. Quanto richiesto dovrà garantire anche le prestazioni di isolamento termico, isolamento acustico, comportamento al fuoco e resistenza a sollecitazioni gravose dovute ad attività sportive, atti vandalici, ecc. Le prestazioni predette dovranno essere garantite con limitato decadimento nel tempo. Il Direttore dei lavori potrà procedere all'accettazione delle luci fisse mediante i criteri seguenti: a) il controllo dei materiali costituenti il telaio, il vetro, gli elementi di tenuta (guarnizioni, sigillanti) più eventuali accessori, e delle caratteristiche costruttive e di lavorazione del prodotto nel suo insieme e/o dei suoi componenti; in particolare trattamenti protettivi del legno, rivestimenti dei metalli costituenti il telaio, esatta esecuzione dei giunti, ecc.; b) l'accettazione di dichiarazioni di conformità della fornitura alle classi di prestazione quali tenuta all'acqua, all'aria, resistenza agli urti, ecc. (vedere il paragrafo 6.13.3 b); di tali prove potrà anche chiedere la ripetizione in caso di dubbio o contestazione. Le modalità di esecuzione delle prove saranno quelle definite nelle relative norme UNI per i serramenti (vedere il paragrafo 6.13.3). 3) I serramenti interni ed esterni (finestre, porte finestre e similari) dovranno essere realizzati seguendo le prescrizioni indicate nei disegni costruttivi o comunque nella parte grafica del progetto. In mancanza di prescrizioni essi devono essere realizzati nel loro insieme, in modo da resistere alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti atmosferici e contribuire, per la parte di loro spettanza, al mantenimento negli ambienti delle condizioni termiche, acustiche, luminose, di ventilazione, ecc. definite in progetto; lo svolgimento delle funzioni predette deve essere mantenuto nel tempo. a) Il Direttore dei lavori potrà procedere all'accettazione dei serramenti mediante il controllo dei materiali che costituiscono l'anta, il telaio, e dei loro trattamenti preservanti e dei rivestimenti; mediante il controllo dei vetri, delle guarnizioni di tenuta e/o sigillanti e degli accessori; mediante il controllo delle loro caratteristiche costruttive, in particolare, dimensioni delle sezioni resistenti, conformazione dei giunti, delle connessioni realizzate meccanicamente (viti, bulloni, ecc.) e per aderenza (colle, adesivi, ecc.) e comunque delle parti costruttive che direttamente influiscono sulla resistenza meccanica, tenuta all'acqua, all'aria, al vento e sulle altre prestazioni richieste. b) Il Direttore dei lavori potrà altresì procedere all'accettazione della attestazione di conformità della fornitura alle prescrizioni indicate nel progetto per le varie caratteristiche o, in mancanza, a quelle di seguito riportate. Per le classi non specificate valgono i valori dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei lavori. In particolare per le chiusure esterne, così come definite nelle norme UNI 8369/3 e 9283, e con riferimento ai metodi di cui nelle norme UNI 7521, 7525): 1) Finestre/portefinestre - isolamento acustico (secondo la norma UNI 8204), in funzione delle classi di prestazione, della zona di rumore, secondo il seguente prospetto: Tipo locale di Zona di Rumore 1 2 3 4 Classe di prestazione - 1 R1/R2 R2 R1/R3 R3 2 R1 R1/R2 R2 R3 3 R1 R1 R1/R2 R3 tenuta all'acqua e all'aria e resistenza al vento (misurata secondo le norme UNI EN 42, 77, 86 e UNI 7979), in funzione di quanto riportato nella tabella -A-; resistenza meccanica (secondo le norme UNI 9158, 9158 FA1-94 ed UNI EN 107); trasmittanza termica (secondo la norma UNI 10345). 224 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Quale base di riferimento per la specificazione e la valutazione dell'idoneità all'impiego delle finestre energeticamente migliorate verranno assunte le regole di qualità di cui alla Guida Tecnica UEAtc per l'Agrément delle finestre con profilati metallici a prestazioni termiche migliorate (ICITE-CNR), ed i relativi metodi di verifica. 2) Porte esterne - tolleranze dimensionali ± 0,5; spessore ± 0,1 (misurate secondo la norma UNI EN 25); - planarità ± 0,5 (misurata secondo la norma UNI EN 24); - tenuta all'acqua, aria, resistenza al vento (misurata secondo le norme UNI EN 42, 77, 86 e UNI 7979); - resistenza delle ante fra due climi differenti (misurata secondo la norma UNI EN 79) e con classe secondo la destinazione dei locali. - resistenza antintrusione (secondo la norma UNI 9569) e con classe secondo la destinazione dei locali. - resistenza al fuoco (secondo norme UNI 9723 e 9723: 1990/A1). L'attestazione di conformità dovrà essere comprovata da idonea certificazione e/o documentazione. Analogamente per le partizioni interne, così come definite nelle norme UNI 7962 e 8894, e per le porte, classificate secondo la norma UNI 7961: 3) Porte interne - tolleranze dimensionali ± 0,5; spessore ± 0,1 (misurate secondo la norma UNI EN 25); - planarità ± 0,5 (misurata secondo la norma UNI EN 24); - deformazione dell'anta ± 0,5 (misurata secondo la norma UNI EN 108 e 129); - resistenza all'urto corpo molle e duro (misurate rispettivamente secondo le norme UNI 8200 e UNI EN 85), corpo d'urto 30 kg, altezza di caduta 80 cm; - resistenza al fuoco (misurata secondo le norme UNI 9723 e 9723: 1990/A1) e con classe secondo la destinazione dei locali; - resistenza al calore per irraggiamento (misurata secondo la norma UNI 8328) e con classe secondo la destinazione dei locali; - resistenza delle ante alle variazioni di umidità (misurata secondo la norma UNI EN 43) e con classe secondo la destinazione dei locali. Tabella -ATipo di Campagna aperta esposizione A C F A,B,C B D D,E,F Zone E climatiche Classi di Altezza Zon Classi di tenuta dello all’acqua a di permeabilità edificio e vent all’aria resistenz o m a al vento 1 10 20 40 A1 A1 A1 A1 A2 A2 A2 A2 A2 E1 V1 E2 V1a E2 V1a Campagna con rompivento, piccole città periferie A C F A,B,C B D D,E,F E Classi Classi di di tenuta permeabilità all’acqu all’aria a e resisten za al vento A1 A1 A2 E1 V1 A1 A2 A2 E2 V1a A1 A2 A2 E2 V1a 60 A1 A2 A3 E2 V2 A1 A2 A3 A1 e A2 A2 A3 A3 A3 E2 V2 E3 V2a A1 A2 A2 A3 A1 A1 A2 A2 A2 A3 E2 V1a E2 V2 A1 A1 A1 A2 A2 A3 A3 A3 E2 V2 E3 V2a A1 A1 80 100 più 10 20 2 40 60 Centro grandi città A B C D E F A,B,C D,E,F Classi di Classi di tenuta all’acqua permeabilità e all’aria resistenz a al vento A1 A1 A1 A1 A1 A2 A2 A2 A2 E1 E1 E2 E2 V2 A1 A2 A2 E2 A3 A3 E2 V2 E3 V2a A1 A2 A2 A3 A3 A3 E2 E3 A1 A2 A2 A3 E1 V1 E2 V1a A1 A1 A1 A2 A2 A2 E1 E2 A2 A2 A3 A3 E2 V2 E2 V2 A1 A1 A2 A2 A3 A3 E2 E2 225 V1 V1 V1 a V1 a V2 V2 a V1 V1 a V2 V2 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 80 A2 A3 A3 E3 V2a A2 A3 A3 E3 V2a A2 A3 A3 E3 e A2 A3 A3 E4 V3 A2 A3 A3 E3 V2a A2 A3 A3 E3 A1 A2 A2 E2 V1a A1 A1 A2 E2 V1a A1 A2 A2 E2 20 A1 A2 A3 E2 V2 A1 A2 A3 E2 V2 A1 A2 A2 E2 40 60 A2 A2 A3 A3 A3 A3 E3 V2a E3 V2a A2 A2 A3 A3 A3 A3 E3 V2a E3 V2a A1 A1 A2 A3 A3 A3 E2 E3 80 A2 A3 A3 E4 V3 A2 A3 A3 E4 V3 A2 A3 A3 E3 e A2 A3 A3 E4 V3 A2 A3 A3 E4 V3 A2 A3 A3 E4 A1 A2 A3 E2 V2 A1 A2 A2 E2 V1a A1 A2 A2 E2 20 40 A2 A2 A3 A3 A3 A3 E3 V2a E4 V3 A2 A2 A3 A3 A3 A3 E3 V2a E3 V2a A1 A2 A2 A3 A3 A3 E2 E3 60 A2 A3 A3 E4 V3 A2 A3 A3 E4 V3 A2 A3 A3 E4 A2 e A2 A3 A3 A3 A3 E4 V3 E4 V3 A2 A2 A3 A3 A3 A3 E4 V3 E4 V3 A2 A2 A3 A3 A3 A3 E4 E4 100 più 10 3 100 più 10 4 80 100 più 4) V2 a V2 a V1 a V1 a V2 V2 a V2 a V3 V1 a V2 V2 a V2 a V3 V3 Gli schermi (tapparelle, persiane, antoni) con funzione prevalentemente oscurante (così come definiti nella norma UNI 8369/4) dovranno essere realizzati nella forma, nelle dimensioni e con il materiale indicati nei disegni di progetto; in mancanza di prescrizioni o con prescrizioni insufficienti, lo schermo deve comunque resistere nel suo insieme alle sollecitazioni meccaniche (vento, sbattimenti, ecc.) ed agli agenti atmosferici mantenendo nel tempo il suo funzionamento. a) Il Direttore dei lavori dovrà procedere all'accettazione degli schermi mediante il controllo dei materiali che costituiscono lo schermo e dei loro rivestimenti, mediante il controllo dei materiali costituenti gli accessori e/o organi di manovra e mediante la verifica delle caratteristiche costruttive dello schermo, principalmente dimensioni delle sezioni resistenti, conformazioni delle connessioni realizzate meccanicamente (viti, bulloni, ecc.) o per aderenza (colle, adesivi, ecc.) e comunque delle parti che direttamente influiscono sulla resistenza meccanica e durabilità agli agenti atmosferici. b) Il Direttore dei lavori potrà altresì procedere all'accettazione mediante attestazione di conformità della fornitura alle caratteristiche di resistenza meccanica e comportamento agli agenti atmosferici (corrosioni, cicli con lampade solari; camere climatiche, ecc.). L'attestazione dovrà essere comprovata da idonea certificazione e/o documentazione. 5) I prodotti per giunti tra pareti perimetrali ed infissi esterni, così come definiti nella norma UNI 8369/5, dovranno essere realizzati nella forma, nelle dimensioni e con il materiale indicati nei disegni di progetto; in mancanza di prescrizioni o con prescrizioni insufficienti, dovranno comunque resistere nel loro insieme alle sollecitazioni meccaniche (vento, sbattimenti, ecc.) ed agli agenti atmosferici mantenendo nel tempo il loro funzionamento. a) Il Direttore dei lavori dovrà procedere all'accettazione degli prodotti di giunzione mediante il controllo dei materiali che li costituiscono e mediante la verifica delle caratteristiche costruttive degli stessi nelle varie ipotesi e condizioni di utilizzo e giustapposizione, principalmente dimensioni delle sezioni resistenti, conformazioni delle connessioni realizzate meccanicamente (viti, bulloni, ecc.) o per aderenza (colle, adesivi, ecc.) e comunque delle parti che direttamente influiscono sulla resistenza meccanica e durabilità agli agenti atmosferici e su quelle che garantiscono le condizioni di continuità tra gli elementi congiunti. b) Il Direttore dei lavori potrà altresì procedere all'accettazione mediante attestazione di conformità della fornitura alle caratteristiche di resistenza meccanica e comportamento agli agenti atmosferici (corrosioni, cicli con lampade solari; camere climatiche, ecc.). L’Impresa 226 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ L'attestazione dovrà essere comprovata da idonea certificazione e/o documentazione, particolarmente per quanto concerne la corretta posa. 6.14 - PRODOTTI PER RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI 1) Si definiscono prodotti per rivestimenti quelli utilizzati per realizzare i sistemi di rivestimento verticali (di pareti, facciate) ed orizzontali (estradossi solai, controsoffitti) dell'edificio. I prodotti si distinguono: a) secondo il loro stato fisico - rigidi (rivestimenti in pietra , ceramica, vetro, alluminio, gesso, ecc.); - flessibili (carte da parati, tessuti da parati, ecc.); - fluidi o pastosi (intonaci, vernicianti, rivestimenti plastici, ecc.); b) secondo la loro collocazione - per esterno; - per interno; c) secondo la loro collocazione nel sistema di rivestimento - di fondo; - intermedi; - di finitura. Tutti i prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura. Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura, oppure richiedere un attestato di conformità della stessa alle prescrizioni di seguito indicate e generalmente indicate nella norma UNI 8012. 2) Prodotti rigidi. a) Per le piastrelle di ceramica vale quanto riportato nel paragrafo corrispondente, tenendo conto solo delle prescrizioni valide per le piastrelle da parete. b) Per le lastre di pietra vale quanto riportato nel progetto circa le caratteristiche più significative e le lavorazioni da apportare. In mancanza o ad integrazione del progetto valgono i criteri di accettazione generali indicati nell'Articolo relativo ai prodotti di pietra integrati dalle prescrizioni fornite, e nell'Articolo relativo ai prodotti per pavimentazioni di pietra (in particolare, per le tolleranze dimensionali e le modalità di imballaggio). Sono comunque da prevedere gli opportuni incavi, fori, ecc. per il fissaggio alla parete e gli eventuali trattamenti di protezione. c) Per gli elementi di metallo o materia plastica valgono le prescrizioni del progetto. Le loro prestazioni meccaniche (resistenza all'urto, abrasione, incisione), di reazione e resistenza al fuoco, di resistenza agli agenti chimici (detergenti, inquinanti, aggressivi, ecc.) ed alle azioni termoigrometriche saranno quelle prescritte nelle norme UNI, in relazione all'ambiente (interno/esterno) nel quale saranno collocati ed alla loro quota dal pavimento (o suolo), oppure, in loro mancanza valgono quelle dichiarate dal fabbricante ed accettate dalla Direzione dei lavori. Essi, inoltre, saranno predisposti per il fissaggio in opera con opportuni fori, incavi, ecc. Per gli elementi verniciati, smaltati, ecc., le caratteristiche di resistenza alla usura, ai viraggi di colore, ecc. saranno riferite ai materiali di rivestimento. La forma e la costituzione dell'elemento saranno tali da ridurre al minimo i fenomeni di vibrazione e di produzione di rumore, tenuto anche conto dei criteri di fissaggio. d) Per le lastre di gesso rinforzato (cartongesso), si rinvia all'articolo sui prodotti per pareti esterne e partizioni interne. e) Per le lastre di fibro-cemento si rimanda alle prescrizioni fornite nell'articolo relativo ai prodotti per coperture discontinue. f) Per le lastre di calcestruzzo valgono le prescrizioni generali fornite nell'articolo relativo ai prodotti di calcestruzzo con, in aggiunta, le caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici (gelo/disgelo) ed agli elementi aggressivi trasportati dall'acqua piovana e dall'aria. In via orientativa valgono le prescrizioni della norma UNI 8981 (varie parti). 227 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Per gli elementi piccoli e medi fino a 1,2 m come dimensione massima, si devono realizzare opportuni punti di fissaggio ed aggancio. Per gli elementi grandi (pannelli prefabbricati) valgono, per quanto applicabili e/o in via orientativa, le prescrizioni dell'articolo sulle strutture prefabbricate di calcestruzzo. 3) Prodotti flessibili. a) Le carte da parati, così come definite nella norma UNI EN 235, devono rispettare le tolleranze dimensionali dell'1,5 % su larghezza e lunghezza; garantire resistenza meccanica ed alla lacerazione (anche nelle condizioni umide di applicazione); avere deformazioni dimensionali ad umido limitate; resistere alle variazioni di calore e, quando richiesto, avere resistenza ai lavaggi e reazione o resistenza al fuoco adeguate. Le confezioni devono riportare i segni di riferimento per le sovrapposizioni, gli allineamenti (o sfalsatura) dei disegni, l'inversione dei singoli teli, ecc. b) I tessili per pareti devono rispondere alle prescrizioni elencate nel precedente paragrafo a) con adeguato livello di resistenza e possedere le necessarie caratteristiche di elasticità per la posa a tensione. Per entrambe le categorie (carta e tessili) la rispondenza alle norme UNI EN 233, 234, 259 e 266 è considerata rispondenza alle prescrizioni del presente Articolo. 4) Prodotti fluidi od in pasta. a) Gli intonaci sono rivestimenti realizzati con malta per intonaci costituita da un legante (calcecemento-gesso), da un inerte (sabbia, polvere o granuli di marmo, ecc.) e, eventualmente, da pigmenti o terre coloranti, additivi e rinforzanti. Gli intonaci devono possedere le caratteristiche indicate nel progetto e le seguenti: - capacità di riempimento delle cavità ed eguagliamento delle superfici; - reazione al fuoco e/o resistenza all'incendio adeguate; - impermeabilità all'acqua e/o funzione di barriera all'acqua; - effetto estetico superficiale in relazione ai mezzi di posa usati; - adesione al supporto e caratteristiche meccaniche. Per i prodotti forniti premiscelati la rispondenza a norme UNI è sinonimo di conformità alle prescrizioni predette; per gli altri prodotti valgono i valori dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei lavori. b) I prodotti vernicianti sono applicati allo stato fluido, costituiti da un legante (naturale o sintetico), da una carica e da un pigmento o terra colorante che, passando allo stato solido, formano una pellicola o uno strato non pellicolare sulla superficie. Si distinguono in: - tinte, se non formano pellicola e si depositano sulla superficie; - impregnanti, se non formano pellicola e penetrano nella porosità del supporto; - pitture, se formano pellicola ed hanno un colore proprio; - vernici, se formano pellicola e non hanno un marcato colore proprio; - rivestimenti plastici, se formano pellicola di spessore elevato o molto elevato (da 1 a 5 mm circa), hanno colore proprio e disegno superficiale più o meno accentuato. I prodotti vernicianti devono possedere valori adeguati delle seguenti caratteristiche in funzione delle prestazioni loro richieste: - dare colore in maniera stabile alla superficie trattata; - avere funzione impermeabilizzante; - essere traspiranti al vapore d'acqua; - impedire il passaggio dei raggi UV; - ridurre il passaggio della CO2; - avere adeguata reazione e/o resistenza al fuoco (quando richiesto); - avere funzione passivante del ferro (quando richiesto); - avere resistenza alle azioni chimiche degli agenti aggressivi (climatici, inquinanti); - resistere (quando richiesto) all'usura. I limiti di accettazione saranno quelli prescritti nel progetto o, in mancanza, quelli dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori. I dati si intendono presentati secondo le norme UNI 8757 e 8759 ed i metodi di prova sono quelli definiti nelle norme UNI. 228 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 6.15 - PRODOTTI FLUIDI OD IN PASTA (INTONACI, VERNICIANTI, RIVESTIMENTI PLASTICI, ECC.). 1) Intonaci: Gli intonaci sono rivestimenti realizzati con malta per intonaci costituita da un legante (calce cementogesso) da un inerte (sabbia, polvere o granuli di marmo, ecc.) ed eventualmente da pigmenti o terre coloranti, additivi e rinforzanti. Gli intonaci devono possedere le caratteristiche indicate nel progetto, nelle schede tecniche del presente capitolato e le caratteristiche seguenti: a) capacità di riempimento delle cavità ed eguagliamento delle superfici; b) reazione al fuoco e/o resistenza all'incendio adeguata; c) impermeabilità all'acqua e/o funzione di barriera all'acqua; d) effetto estetico superficiale in relazione ai mezzi di posa usati; e) adesione al supporto e caratteristiche meccaniche. Per i prodotti forniti premiscelati la rispondenza a norme UNI è sinonimo di conformità alle prescrizioni predette; per gli altri prodotti valgono i valori dichiarati dal fornitore ed accettati dalla direzione dei lavori. 2) Prodotti vernicianti: I prodotti vernicianti sono prodotti applicati allo stato fluido, costituiti da un legante (naturale o sintetico), da una carica e da un pigmento o terra colorante che, passando allo stato solido, formano una pellicola o uno strato non pellicolare sulla superficie. Si distinguono in: a) - tinte, se non formano pellicola e si depositano sulla superficie; b) - impregnanti, se non formano pellicola e penetrano nelle porosità del supporto; c) - pitture, se formano pellicola ed hanno un colore proprio; d) - vernici, se formano pellicola e non hanno un marcato colore proprio; e) - rivestimenti plastici, se formano pellicola di spessore elevato o molto elevato (da 1 a 5 mm circa), hanno colore proprio e disegno superficiale più o meno accentuato. I prodotti vernicianti devono possedere valori adeguati delle seguenti caratteristiche in funzione delle prestazioni loro richieste: a) - dare colore in maniera stabile alla superficie trattata; b) - avere funzione impermeabilizzante; c) - essere traspiranti al vapore d'acqua; d) - impedire il passaggio dei raggi U.V.; e) - ridurre il passaggio della CO2; f) - avere adeguata reazione e/o resistenza al fuoco (quando richiesto); g) - avere funzione passivante del ferro (quando richiesto); h) - resistenza alle azioni chimiche degli agenti aggressivi (climatici, inquinanti); i) - resistere (quando richiesto) all'usura. I limiti di accettazione saranno quelli prescritti nel progetto od in mancanza quelli dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla direzione dei lavori. I dati si intendono presentati secondo le norme UNI 8757 e UNI 8759 ed i metodi di prova sono quelli definiti nelle norme UNI. 229 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 6.16 - PRODOTTI PER ISOLAMENTO TERMICO 1) Si definiscono materiali isolanti termici quelli atti a diminuire in forma sensibile il flusso termico attraverso le superfici sulle quali sono applicati (vedi classificazione in tab. 1). Per la realizzazione dell'isolamento termico si rinvia agli Articoli relativi alle parti dell'edificio o agli impianti. I materiali di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura; il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure chiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. Nel caso di contestazione per le caratteristiche la procedura di prelievo dei campioni, delle prove e della valutazione dei risultati sarà quella indicata nelle norme UNI EN 822, 823, 824, 825 (e successive in preparazione) e, in loro mancanza, quella della letteratura tecnica. I materiali isolanti sono di seguito classificati. A) Materiali fabbricati in stabilimento (blocchi, pannelli, lastre, feltri ecc.). Materiali cellulari - composizione chimica organica: plastici alveolari; - composizione chimica inorganica: vetro cellulare, calcestruzzo alveolare autoclavato; - composizione chimica mista: plastici cellulari con perle di vetro espanso. Materiali fibrosi - composizione chimica organica: fibre di legno; - composizione chimica inorganica: fibre minerali. Materiali compatti - composizione chimica organica: plastici compatti; - composizione chimica inorganica: calcestruzzo; - composizione chimica mista: agglomerati di legno. Combinazione di materiali di diversa struttura - composizione chimica inorganica: composti «fibre minerali-perlite», calcestruzzi leggeri; - composizione chimica mista: composti perlite-fibre di cellulosa, calcestruzzi di perle di polistirene espanso. Materiali multistrato - composizione chimica organica: plastici alveolari con paramenti organici; - composizione chimica inorganica: argille espanse con paramenti di calcestruzzo, lastre di gesso associate a strato di fibre minerali; - composizione chimica mista: plastici alveolari rivestiti di calcestruzzo. I prodotti stratificati devono essere classificati nel gruppo A5. Tuttavia, se il contributo alla proprietà di isolamento termico apportato da un rivestimento è minimo e se il rivestimento stesso è necessario per la manipolazione del prodotto, questo è da classificare nei gruppi da A1 ad A4. Ai sensi della Legge 27 marzo 1992, n. 257 i prodotti contenenti amianto ed in particolare lastre piane od ondulate di grande formato, nonché tubi e canalizzazioni per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, non possono essere utilizzati, nè lavorati (vedere anche il D.L. 15 agosto 1991, n. 277, così come modificato dalla citata Legge). B) Materiali iniettati, stampati o applicati in opera mediante spruzzatura. Materiali cellulari applicati sotto forma di liquido o di pasta - composizione chimica organica: schiume poliuretaniche, schiume di ureaformaldeide; - composizione chimica inorganica: calcestruzzo cellulare. Materiali fibrosi applicati sotto forma di liquido o di pasta - composizione chimica inorganica: fibre minerali proiettate in opera. Materiali pieni applicati sotto forma di liquido o di pasta - composizione chimica organica: plastici compatti; - composizione chimica inorganica: calcestruzzo; - composizione chimica mista: asfalto. Combinazione di materiali di diversa struttura - composizione chimica inorganica: calcestruzzo di aggregati leggeri; - composizione chimica mista: calcestruzzo con inclusione di perle di polistirene espanso. 230 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 2) Materiali alla rinfusa - composizione chimica organica: perle di polistirene espanso; - composizione chimica inorganica: lana minerale in fiocchi, perlite; - composizione chimica mista: perlite bitumata. Per tutti i materiali isolanti forniti sotto forma di lastre, blocchi o forme geometriche predeterminate, si devono dichiarare le seguenti caratteristiche fondamentali: a) dimensioni: lunghezza, larghezza, spessore: valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due, valgono quelle dichiarate dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei lavori; b) massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nelle norme UNI o negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due, valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettati dalla Direzione dei lavori; c) resistenza termica specifica: deve essere entro i limiti previsti da documenti progettuali (calcolo in base alla Legge 16 gennaio 1991, n. 10) ed espressi secondo i criteri indicati nelle norme UNI 7357, 7357 FA-1, 7357 FA-2, 7357 FA-3. 3) Saranno inoltre da dichiarare, in relazione alle prescrizioni di progetto, le seguenti caratteristiche: - reazione o comportamento al fuoco; - limiti di emissione di sostanze nocive per la salute; - compatibilità chimico-fisica con altri materiali. Per i materiali isolanti che assumono la forma definitiva in opera devono essere dichiarate le stesse caratteristiche riferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. Il Direttore dei lavori può attivare controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera, ricorrendo, ove necessario, a carotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello strato eseguito. In particolare, per i sistemi di isolamento esterno delle facciate con intonaco sottile su isolante, cosiddetti "a cappotto", quale base di riferimento per la specificazione e la valutazione dell'idoneità all'impiego di tale sistema verranno assunte le regole di qualità di cui alle Direttive Comuni UEAtc per l'Agrément dei sistemi di componenti prefabbricati di isolamento termico esterno delle facciate e dei sistemi di isolamento esterno delle facciate con intonaco sottile su isolante in polistirolo espanso (ICITECNR), ed i relativi metodi di verifica. 4) Entrambe le categorie di materiali isolanti devono rispondere, alle caratteristiche di idoneità all'impiego, in relazione alla loro destinazione d'uso: pareti, parete controterra, copertura a falda, copertura piana, controsoffittatura su porticati, pavimenti, ecc. Se non vengono prescritti i valori per alcune caratteristiche, la Direzione dei lavori accetta quelli proposti dal fornitore; i metodi di controllo sono quelli definiti nelle norme UNI. Per le caratteristiche possedute intrinsecamente dal materiale non sono necessari controlli. 6.17 - PRODOTTI PER PARETI ESTERNE E PARTIZIONI INTERNE 1) I prodotti per pareti esterne e partizioni interne sono utilizzati per realizzare i principali strati funzionali di queste parti di edificio. Per la realizzazione delle pareti esterne e partizioni interne si rinvia all'articolo corrispondente. 2) I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura; il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. Nel caso di contestazione, la procedura di prelievo dei campioni e le modalità di prova e valutazione dei risultati sono quelle indicate nelle norme UNI 7959, 8087, 7892, 8201, 8326, 8327, 8369/2, 8369/5, 8979, 9269 e, in mancanza di queste, quelle descritte nella letteratura tecnica. I prodotti a base di laterizio, calcestruzzo e similari non aventi funzione strutturale (vedere articolo murature), ma unicamente di chiusura nelle pareti esterne e partizioni, devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, a loro completamento, alle seguenti: a) gli elementi di laterizio (forati e non) prodotti mediante trafilatura o pressatura con materiale normale od alleggerito devono rispondere alla norma UNI 8942/2; b) gli elementi di calcestruzzo dovranno rispettare le stesse caratteristiche indicate nella norma UNI 8942/2 (ad esclusione delle caratteristiche di inclusione calcarea), i limiti di accettazione saranno 231 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ quelli indicati nel progetto e, in loro mancanza, quelli dichiarati dal produttore ed approvati dalla Direzione dei lavori; c) gli elementi di calcio silicato, pietra ricostruita e pietra naturale saranno accettati in base alle loro caratteristiche dimensionali e relative tolleranze; caratteristiche di forma e massa volumica (foratura, smussi, ecc.); caratteristiche meccaniche a compressione, taglio e flessione; caratteristiche di comportamento all'acqua ed al gelo (imbibizione, assorbimento d'acqua, ecc.). 3) 4) 5) I limiti di accettazione saranno quelli prescritti nel progetto e, in loro mancanza, saranno quelli dichiarati dal fornitore ed approvati dalla Direzione dei lavori. I prodotti ed i componenti per facciate continue dovranno rispondere alle prescrizioni del progetto e, in loro mancanza, alle seguenti prescrizioni: - gli elementi dell'ossatura devono avere caratteristiche meccaniche coerenti con quelle del progetto, in modo da poter trasmettere le sollecitazioni meccaniche (peso proprio delle facciate, vento, urti, ecc.) alla struttura portante, resistere alle corrosioni ed azioni chimiche dell'ambiente esterno ed interno; - gli elementi di tamponamento (vetri, pannelli, ecc.) devono essere compatibili chimicamente e fisicamente, con l'ossatura; resistere alle sollecitazioni meccaniche (urti, ecc.), resistere alle sollecitazioni termoigrometriche dell'ambiente esterno ed a quelle chimiche degli agenti inquinanti; - le parti apribili ed i loro accessori devono rispondere alle prescrizioni sulle finestre o sulle porte; - i rivestimenti superficiali (trattamenti dei metalli, pitturazioni, fogli decorativi, ecc.) devono essere coerenti con le prescrizioni sopra indicate; - le soluzioni costruttive dei giunti devono completare ed integrare le prestazioni dei pannelli ed essere sigillate con prodotti adeguati. La rispondenza alle norme UNI per gli elementi metallici e i loro trattamenti superficiali, per i vetri, i pannelli di legno, di metallo o di plastica e per gli altri componenti, viene considerata automaticamente soddisfacimento delle prescrizioni sopraddette cui si riferisce. I prodotti ed i componenti per partizioni interne prefabbricate che vengono assemblate in opera (con piccoli lavori di adattamento o meno) devono rispondere alle prescrizioni del progetto e, in loro mancanza, alle prescrizioni indicate al paragrafo precedente. I prodotti a base di gesso rinforzato (cartongesso) devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in loro mancanza, alle prescrizioni seguenti: avere spessore con tolleranze ± 0,5 mm, lunghezza e larghezza con tolleranza ± 2 mm, resistenza all'impronta, all'urto, alle sollecitazioni localizzate (punti di fissaggio) ed, a seconda della destinazione d'uso, con basso assorbimento d'acqua, con bassa permeabilità al vapore (prodotto abbinato a barriera al vapore), con resistenza all'incendio dichiarata, con isolamento acustico dichiarato. I limiti di accettazione saranno quelli indicati nel progetto ed, in loro mancanza, quelli dichiarati dal produttore ed approvati dalla Direzione dei lavori. 6.18 - PRODOTTI PER ASSORBIMENTO ACUSTICO 1) Si definiscono materiali assorbenti acustici (o materiali fonoassorbenti) quelli atti a dissipare in forma sensibile l'energia sonora incidente sulla loro superficie e, di conseguenza, a ridurre l'energia sonora riflessa. Questa proprietà è valutata con il coefficiente di assorbimento acustico «a», definito dall'espressione: Wa a = ---------------Wi dove: W i è l'energia sonora incidente; W a è l'energia sonora assorbita. 2) Sono da considerare assorbenti acustici tutti i materiali porosi a struttura fibrosa o alveolare aperta. A parità di struttura (fibrosa o alveolare) la proprietà fonoassorbente dipende dallo spessore. I materiali fonoassorbenti si classificano secondo lo schema di seguito riportato. a) Materiali fibrosi: 1) Minerali (fibra di vetro, fibra di roccia) (vedere norma UNI 5958); 2) Vegetali (fibra di legno o cellulosa, truciolari). 232 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ b) Materiali cellulari: 1) Minerali: - calcestruzzi leggeri (a base di pozzolane, perlite, vermiculite, argilla espansa); - laterizi alveolari; - prodotti a base di tufo. 2) Sintetici: - poliuretano a celle aperte (elastico - rigido); - polipropilene a celle aperte. 3) Per tutti i materiali fonoassorbenti forniti sotto forma di lastre, blocchi o forme geometriche predeterminate, si devono dichiarare le seguenti caratteristiche fondamentali: - lunghezza - larghezza - spessore, valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due, valgono quelle dichiarate dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei lavori; - massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nelle norme UNI o negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due, valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettati dalla Direzione dei lavori; - coefficiente di assorbimento acustico, misurato in laboratorio secondo le modalità prescritte dalla norma UNI EN 20354, rispondente ai valori prescritti nel progetto o, in loro assenza, a quelli dichiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori. Saranno inoltre da dichiarare, in relazione alle prescrizioni di progetto, le seguenti caratteristiche: - resistività al flusso d'aria (misurata secondo la norma ISO 9053); - reazione e/o comportamento al fuoco; - limiti di emissione di sostanze nocive per la salute; - compatibilità chimico-fisica con altri materiali. I prodotti vengono considerati al momento della fornitura; la Direzione dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure chiedere un attestato di conformità della stessa alle prescrizioni sopra riportate. In caso di contestazione i metodi di campionamento e di prova delle caratteristiche di cui sopra sono quelli stabiliti dalle norme UNI e, in mancanza di queste ultime, quelli descritti nella letteratura tecnica. 4) Per i materiali fonoassorbenti che assumono la forma definitiva in opera devono essere dichiarate le stesse caratteristiche riferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. La Direzione dei lavori deve inoltre attivare controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera, ricorrendo, ove necessario, a carotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello strato eseguito. 5) Entrambe le categorie di materiali fonoassorbenti devono rispondere alle caratteristiche di idoneità all'impiego, in relazione alla loro destinazione d'uso (pareti, coperture, controsoffittature, pavimenti, ecc.). Se non vengono prescritti i valori per alcune caratteristiche, valgono quelli dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei lavori. In caso di contestazione, i metodi di campionamento e di prova delle caratteristiche di cui sopra sono quelli stabiliti dalle norme UNI e, in mancanza di queste ultime, quelli descritti nella letteratura tecnica. Per le caratteristiche possedute intrinsecamente dal materiale non sono necessari controlli. 6.19 - PRODOTTI PER ISOLAMENTO ACUSTICO 1) dove: Si definiscono materiali isolanti acustici (o materiali fonoisolanti) quelli atti a diminuire in forma sensibile la trasmissione di energia sonora che li attraversa. Questa proprietà è valutata con il potere fonoisolante «R» definito dalla seguente formula: Wi R = log ------------Wt W i è l'energia sonora incidente; W t è l'energia sonora trasmessa. 233 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Tutti i materiali comunemente impiegati nella realizzazione di divisori in edilizia possiedono proprietà fonoisolanti. Per materiali omogenei questa proprietà dipende essenzialmente dalla loro massa areica. Quando sono realizzati sistemi edilizi compositi (pareti, coperture, ecc.) formati da strati di materiali diversi, il potere fonoisolante di queste opere dipende, oltre che dalla loro massa areica, dal numero e dalla qualità degli strati, dalle modalità di accoppiamento e dall'eventuale presenza di un'intercapedine d'aria. 2) Per tutti i materiali fonoisolanti forniti sotto forma di lastre, blocchi o forme geometriche predeterminate, si devono dichiarare le seguenti caratteristiche fondamentali: - dimensioni: lunghezza, larghezza, spessore, valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due, valgono quelle dichiarate dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei lavori; - massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nelle norme UNI o negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due, valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettati dalla Direzione dei lavori; - potere fonoisolante, misurato in laboratorio secondo le modalità prescritte dalla norma UNI 8270/3, rispondente ai valori prescritti nel progetto o, in loro assenza, a quelli dichiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori. Saranno inoltre da dichiarare, in relazione alle prescrizioni di progetto e tenuto conto di quanto previsto in proposito nella Legge 26 ottobre 1995, n. 254: - modulo di elasticità; - fattore di perdita; - reazione o comportamento al fuoco; - limiti di emissione di sostanze nocive per la salute; - compatibilità chimico-fisica con altri materiali. I prodotti vengono considerati al momento della fornitura; la Direzione dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure chiedere un attestato di conformità della stessa alle prescrizioni sopra riportate. In caso di contestazione i metodi di campionamento e di prova delle caratteristiche di cui sopra sono quelli stabiliti dalle norme UNI e, in mancanza di queste ultime, quelli descritti nella letteratura tecnica. 3) Per i materiali fonoisolanti che assumono la forma definitiva in opera devono essere dichiarate le stesse caratteristiche riferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. La Direzione dei lavori deve attivare i controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera, ricorrendo, ove necessario, a carotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello strato eseguito. 4) Entrambe le categorie di materiali fonoisolanti devono rispondere ad una o più delle caratteristiche di idoneità all'impiego, come indicato nel paragrafo 6.18.5, in relazione alla loro destinazione d'uso. 6.20 - MATERIALI AREE VERDI Tutto il materiale edile, impiantistico e di arredo (es. pietre, mattoni, legname da costruzione, irrigatori, apparecchi di illuminazione, ecc.), il materiale agrario (es. terra di coltivo, concimi, torba, ecc.) e il materiale vegetale (es. alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.) occorrente per la sistemazione ambientale, dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti e in ogni caso con qualità e pregi uguali o superiori a quanto prescritto dal presente Capitolato, dal progetto e dalla normativa vigente. S'intende che la provenienza sarà liberamente Scelta dall'Impresa purché, a giudizio insindacabile della Direzione Lavori, i materiali siano riconosciuti accettabili. L'Impresa è obbligata a notificare, in tempo utile alla Direzione Lavori la provenienza dei materiali per il regolare prelevamento dei relativi campioni. L'Impresa dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali partite non ritenute conformi dalla Direzione Lavori. 234 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ L'approvazione dei materiali consegnati sul posto non sarà tuttavia considerata come accettazione definitiva: la Direzione Lavori si riserva infatti la facoltà di rifiutare, in qualsiasi momento, quei materiali e quelle provviste che si siano, per qualsiasi causa, alterati dopo l'introduzione sul cantiere, nonché il diritto di farli analizzare a cura e spese dell'Impresa, per accertare la loro corrispondenza con i requisiti specificati nel presente Capitolato e dalle norme vigenti. In ogni caso l'Impresa, pur avendo ottenuto l'approvazione dei materiali dalla Direzione Lavori, resta totalmente responsabile della buona riuscita delle opere. L'Impresa fornirà tutto il materiale (edile, impiantistico, agrario e vegetale) indicato negli elenchi e riportato nei disegni allegati, nelle quantità necessarie alla realizzazione della sistemazione. In particolare, il materiale vegetale, intendendo per esso tutto il materiale vivo (alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.) occorrente per l'esecuzione del lavoro, dovrà provenire da ditte appositamente autorizzate ai sensi delle leggi 18.6.1931 n. 987 e 22.5.1973 n. 269 e successive modificazioni e integrazioni. L'Impresa dovrà dichiararne la provenienza alla Direzione Lavori. La Direzione Lavori si riserva comunque la facoltà di effettuare, contestualmente all'Impresa appaltatrice, visite ai vivai di provenienza allo scopo di scegliere le piante; si riserva quindi la facoltà di scartare quelle non rispondenti alle caratteristiche indicate nel presente Capitolato, nell'Elenco Prezzi in quanto non conformi ai requisiti fisiologici e fitosanitari che garantiscano la buona riuscita dell'impianto o che non ritenga comunque adatte alla sistemazione da realizzare. Le piante dovranno essere esenti da attacchi di insetti, malattie crittogamiche, virus, altri patogeni, deformazioni e alterazioni di qualsiasi natura che possano compromettere il regolare sviluppo vegetativo e il portamento tipico della specie. L'Impresa sotto la sua piena responsabilità potrà utilizzare piante non provenienti da vivaio e/o di particolare valore estetico unicamente se indicate in progetto e/o accettate dalla Direzione Lavori. Le piante dovranno aver subito le necessarie lavorazioni in vivaio e rispondere alle specifiche contenute nel presente capitolato ed in quelli richiamati. Le piante dovranno essere etichettate singolarmente o per gruppi omogenei per mezzo di cartellini di materiale resistente alle intemperie sui quali sia stata riportata, in modo leggibile e indelebile, la denominazione botanica (genere, specie, varietà) del gruppo a cui si riferiscono. Le caratteristiche con le quali le piante dovranno essere fornite (densità e forma della chioma, presenza e numero di ramificazioni, sistema di preparazione dell'apparato radicale, ecc.) sono precisate nelle specifiche allegate al progetto o indicate nell'Elenco Prezzi e nelle successive voci particolari. L'Impresa dovrà far pervenire alla Direzione Lavori, con almeno 48 ore di anticipo, comunicazione scritta della data in cui le piante verranno consegnate sul cantiere. Per quanto riguarda il trasporto delle piante, l'Impresa dovrà prendere tutte le precauzioni necessarie affinché queste arrivino sul luogo della sistemazione nelle migliori condizioni possibili, curando che il trasferimento venga effettuato con mezzi, protezioni e modalità di carico idonei con particolare attenzione perché rami e corteccia non subiscano danni e le zolle non abbiano a frantumarsi o ad essiccarsi a causa dei sobbalzi o per il peso del carico del materiale soprastante. Una volta giunte a destinazione, tutte le piante dovranno essere trattate in modo che sia evitato loro ogni danno; il tempo intercorrente tra il prelievo in vivaio e la messa a dimora definitiva (o la sistemazione in vivaio provvisorio) dovrà essere il più breve possibile. In particolare l'Impresa curerà che le zolle e le radici delle piante che non possono essere immediatamente messe a dimora non subiscano ustioni e mantengano il tenore di umidità adeguato alla loro buona conservazione. 235 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ ARTICOLO 7 – NORME PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DI OGNI LAVORAZIONE NORME GENERALI PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DELLE OPERE Le opere occorrenti alle costruzioni oggetto dell’appalto saranno liquidate a corpo e misura, salvo che ciò non sia possibile perché trattasi di lavoro di piccola estensione o perché a tali misure si oppongono gravi difficoltà. In tal caso, per detti lavori, verranno giornalmente prese le occorrenti note ad economia. Si considerano come non suscettibili di misura, e perciò saranno pagati ad economia, tutti quei lavori isolati che non misurano: oltre 1/10 di metro cubo di muratura, oltre mc. 2 di scavo ed oltre 1 mq. di arricciatura, o di pavimento o di rivestimento, oltre mq. 4 di coloriture e tinteggiature. E’ riservato in ogni caso alla Direzione dei lavori il diritto di indicare di volta in volta, le parti di opere da segnarsi in economia e le parti da segnarsi a corpo o misura, salvo all'imprenditore, qualora intendesse non accettare le predette suddivisioni, di fare la sua riserva subito od al più tardi nel firmare il libretto delle, misure. Qualora risulti, nel progresso del lavoro, che qualche opera ordinata ad economia, per mutate condizioni nella sua esecuzione o per qualunque altro motivo, non corrisponda più ai casi sopra previsti, essa si dovrà contabilizzare a misura, annullando le note ad economia già prese, restando inteso che nessuna opposizione a tale variazione potrà sollevare l’Appaltatore. Per la misurazione e valutazione delle opere valgono le seguenti norme per quanto non in contrasto con quanto specificato nei singoli articoli degli elenchi prezzi utilizzati; con le seguenti avvertenze: a) nei lavori in economia sarà retribuita la sola mano d'opera effettivamente prestata in cantiere. Per i suddetti lavori da eseguirsi in ore diverse dal normale orario di lavoro, e inseguito a preciso ordine della Direzione Lavori, le paghe orarie saranno aumentate delle percentuali sindacali, previste per ogni categoria; b) per i lavori e le opere a misura da eseguirsi in ore diverse del normale orario di lavoro non verrà concesso aumento alcuno; c) per i materiali dati in provvista l'approvvigionamento si intende fatto anche con scarico frazionato a piè d'opera o nei magazzini municipali o nei luoghi indicati per il deposito; il prezzo dei trasporti sarà applicato solamente quando il materiale già provvisto in località designate dall'ufficio sia in seguito ricaricato, trasportato e scaricato in luogo d'impiego diverso dal primitivo. Quando la misura dei materiali sia fatta direttamente sul veicoli nessun aumento di volume verrà conteggiato per il costipamento subito dai materiali stessi durante il trasporto. d) le dimensioni nominali degli spessori dei vari materiali usati nel realizzare l'opera sono soggetti a tolleranza derivante esclusivamente da errori accidentali e sistematici. Ciò non toglie comunque che nell'insieme dell'opera si debba riscontrare il rispetto di tali spessori nominali accertati mediante un opportuno numero di sondaggi stabilito dalla D.L. Nel caso che tale media non rispetti gli spessori di progetto ma a giudizio della D.L. non pregiudichi la funzionalità dell'opera si procederà alla deduzione del materiale mancante contabilizzandolo sulla base dei prezzi contrattuali. Le varie quantità delle opere da liquidarsi a misura saranno determinate geometricamente, salvo solo quei casi particolari in appresso specificati. Si intendono comunque compensati e compresi tutti gli oneri previsti negli articoli di elenco prezzi utilizzati per le singole lavorazioni. 7.1 - SCAVI IN GENERE Gli scavi si intendono da eseguire in terreni di qualunque natura e consistenza. Oltre agli obblighi particolari emergenti dal presento articolo, con i prezzi di elenco per gli scavi in genere l'appaltatore deve ritenersi compensato per tutti gli oneri che esso dovrà incontrare per: - il taglio di piante, estirpazioni di ceppaie, radici, ecc.; - il taglio e scavo con qualsiasi mezzo delle materie, sia asciutte che bagnate, di qualsiasi consistenza; 236 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ - i paleggi, l’innalzamento, il carico, il trasporto e scarico in rilevato, in rinterro od a rifiuto, la sistemazione delle materie di rifiuto, il deposito provvisorio e la successiva, ripresa, nonché per ogni indennità di deposito temporaneo o definitivo; - la regolarizzazione delle scarpate o pareti, lo spianamento del fondo, la formazione di gradoni, il successivo rinterro all'ingiro delle murature, attorno e sopra le condotte di acqua od altre condotte in genere e sopra le fognature o drenaggi, secondo le sagome definitive di progetto; - le puntellature, sbadacchiature ed armature di qualsiasi importanza, e genere, secondo tutte le prescrizioni contenute nel presente Capitolato, compreso composizioni, scomposizioni, estrazioni ed allontanamento, nonché sfridi, deterioramenti, perdite parziali o totali del legname o dei ferri; - le impalcature, ponti e costruzioni provvisorie occorrenti sia per l'esecuzione dei trasporti delle materie di scavo, sia per la formazione di rilevati e sia infine per passaggi, attraversamenti, ecc. - ogni altra opera necessaria per la esecuzione completa degli scavi. La misurazione degli scavi verrà effettuata nei seguenti modi: a) il volume degli scavi di sbancamento verrà determinato col metodo delle sezioni ragguagliate che verranno rilevate in contraddittorio con l'appaltatore all'atto della consegna, prima di eseguirli; senza tenere conto alcuno dell'aumento di volume delle materia dopo lo scavo. b) gli scavi di fondazione e per pozzi saranno computati per un valore uguale a quello risultante dal prodotto della base di fondazione per la sua profondità sotto il piano degli scavi di sbancamento o del terreno naturale quando detto scavo di sbancamento non viene effettuato. Essi saranno cioè valutati sempre come eseguiti a pareti verticali, senza tener conto di ogni eventuale maggiore scavo o scarpa. c) Gli scavi a sezione obbligata per la formazione delle trincee di posa delle canalizzazioni, saranno valutate con le pareti a piombo, con la larghezza dello scavo indicata nei disegni di progetto. Nelle sezioni di scavo per l'apertura di trincee si intende inoltre compreso lo scavo necessario per l'esecuzione dei pozzetti d'ispezione. Negli scavi non verranno riconosciuti i volumi provenienti da maggiori sezioni rispetto alle prescritte o da volumi provenienti da franamenti o scoscendimenti di scarpate dipendenti da insufficienti sbadacchiature o armature delle pareti o da qualsiasi altra causa. Se per una causa qualunque lo scavo fosse spinto ad una maggiore profondità o risultasse più largo, sarà onere dell'impresa provvedere al riempimento del vano eccedente. I prezzi degli scavi, ove non sia meglio specificato. sono comprensivi delle operazioni di carico del materiale sul mezzo di trasporto e nell'accumulo nell'ambito dei cantiere per deposito e per formazione di rilevati stradali. Prima di iniziare qualsiasi scavo, l'appaltatore dovrà provvedere a rilevare, in contraddittorio con la Direzione Lavori, le sezioni geometriche per il computo dei volumi collegate agli opportuni capisaldi rintracciabili anche dopo eseguiti i lavori. Tali sezioni dovranno essere vistate dall'appaltatore in segno di accettazione prima di iniziare gli scavi. I prezzi dei trasporti relativi ai materiali di scavo sono comprensivi dello scarico e successivo spianamento. I trasporti dei materiali di risulta dovranno essere effettuati alle discariche autorizzate; la Direzione dei Lavori potrà eventualmente richiedere che detti materiali siano trasportati nei luoghi che indicherà, comunque compresi nell'ambito del territorio comunale. La terra agraria proveniente dagli scavi dovrà essere trasportata ai vivai Municipali od in altra località Indicata dalla Direzione del Servizio Giardini ed Alberate senza che ciò dia diritto a compenso particolare. 7.2 - RILEVATI O RINTERRI. Tutti gli oneri, obblighi e spese per la formazione di rilevati e rinterri ottenuti con materie provenienti da scavi eseguiti, per conto delle stazioni appaltanti, dallo stesso appaltatore si intendono compresi nei prezzi stabiliti in elenco per detti scavi; all'appaltatore pertanto, non sarà dovuto nessun compenso per i rinterri ed i rilevati predetti; questi saranno invece pagati come verrà stabilito caso per caso, qualora materie per la loro formazione provengano da scavi non facenti parte del contratto. 7.3 - RIEMPIMENTO DI PIETRAME A SECCO. Il riempimento di pietrame a secco a ridosso delle murature e quello per drenaggi, vespai, ecc. sarà valutato a mc. per il suo volume effettivo misurato in opera. 7.4 – PARATIE E CASSERI IN LEGNAME. Saranno valutati per la loro superficie effettiva e nel relativo prezzo di elenco s’intende compensato ogni occorrente fornitura di legname, ferramenta, ecc., ed ogni, sfrido relativo, nonché ogni spesa di lavorazione, 237 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ apprestamento, e collocamento in opera di longarine o filagne di collegamento, per alandole i di pali, tavoloni o alandole, per rimozioni, per perdite, guasti e per ogni altro lavoro occorrente per dare le opere complete ed idonee all’uso. 7.5 - PALIFICAZIONI. Il diametro e la sezione dei pali saranno misurati ad un metro dal calcio dei singoli elementi. Qualora occorra misurare la lunghezza di infissione, questa si otterrà dalla differenza fra la lunghezza complessiva del palo prima della messa in opera e la lunghezza della parte emergente dal terreno, dopo la infissione. 7.6 - DEMOLIZIONI. Nei prezzi delle demolizioni sono compresi tutti gli oneri relativi a tale categoria di lavoro, sia che venga eseguita in fondazione che in elevazione e comunque, senza uso di mine. In particolare sono compresi i ponti di servizio, le impalcature, le armature e sbadacchiature eventualmente occorrenti, nonché l’immediato allontanamento dei materiali di risulta che rimarranno di proprietà dell’Impresa. La demolizione di fabbricati, di ogni tipo e struttura , verrà compensata a metro cubo di vuoto per pieno, limitando la misura in altezza dal piano di campagna al livello della gronda del tetto. I prezzi fissati in tariffa per le demolizioni di murature, qualora non sia disposto in modo diverso caso per caso , si applicheranno al volume effettivo delle murature da demolire. Detti prezzi comprenderanno i compensi per, gli oneri ed obblighi derivanti dalla scelta, l'accatastamento ed il trasporto a rifiuto dei materiali di demolizione. 7.7 - MURATURE IN GENERE. Tutte le murature in genere, salvo le eccezioni in appresso specificate, saranno misurate geometricamente, a volume od a superficie, secondo la categoria, in base a misure prese sul vivo dei muri, esclusi cioè gli intonaci. Sarà fatta deduzione di tutti i vuoti di luce superiore a mq. 0,16, salvo che si tratti di vani di canne fumarie, tubazioni, ecc. nel qual caso essi saranno dedotti solo quando abbiano sezione superiore a mq. 0,20, rimanendo però per questi ultimi all'appaltatore l'onere della loro intonacatura in calce o in cemento e della loro chiusura con materiale in cotto. Sarà pure sempre fatta deduzione del volume corrispondente alla parte incastrata di pilastri e piattabande, di pietre naturali od artificiali e di strutture diverse, sempre quando la parte incastrata di tali opere sia altrimenti computata e pagata. Nei prezzi della muratura di qualsiasi specie si intenderà sempre compresa la formazione, ove occorra, di feritoie regolari e regolarmente disposte per lo scolo delle acque, nonché le immorsature e la costruzione di tutti gli incastri per la posa in opera della pietra da taglio od artificiale, ecc. Nei prezzi delle murature di qualsiasi genere si intende compreso ogni onere per la formazione di spalle, sguanci, canne, spigoli, strombature, incassature per imposte di archi, volti e piattabande, ecc. Qualunque sia la incurvatura data alla pianta ed allo sezioni trasversali dei muri, le relative murature non potranno essere comprese nella categoria delle volte e saranno pertanto pagate a mc., con applicazione dei prezzi delle murature rette, senza alcun compenso in più. Le ossature di cornici, cornicioni, lesene, pilastri, ecc. saranno valutate per il loro volume in aggetto misurato nel minimo parallelepipedo circoscritto, con l'applicazione del prezzo di tariffa delle relative murature. Quando la muratura in oggetto è diversa da quella del muro sul quale esiste, la parte incastrata sarà considerata come della stessa specie del muro stesso. Le murature di mattoni ad una testa od in foglio (tramezzi) si misureranno vuoto per pieno, al rustico, deducendo soltanto le aperture di superficie uguale o superiore a mq. 1, intendendo nel prezzo compensata la formazione di spalle, piattabande, ecc., che la Direzione dei lavori credesse opportuno ordinare. 7.8 - VOLTE, ARCHI E PIATTABANDE. Le volte, gli archi e le piattabande in conci di pietrame o in mattoni saranno pagati a volume od a superficie a seconda del loro tipo e della loro struttura, con applicazione dei prezzi di elenco, nei quali si intendono comprese tutte le forniture, lavorazioni e magisteri atti a dare la volta in opera completa con tutti i giunti delle facce viste frontali e d'intradosso profilati e stuccati. La misura delle volte e degli archi verrà eseguita con i sistemi teorici e pratici più approssimati. Esistendo lunette nella volta la misura si effettuerà come se esse non esistessero e le volte fossero continue. 7.9 - PARAMENTI A FACCIA VISTA. I prezzi stabiliti in tariffa per la lavorazione delle facce viste che siano da pagare separatamente dalle murature, comprendono il compenso per la lavorazione delle facce viste, dei piani di posa e di combaciamento. 238 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 7.10 - PIETRA DA TAGLIO - MARMI. La pietra da taglio e i marmi da pagarsi a volume saranno sempre valutati a metro cubo in base al volume del minimo parallelepipedo retto rettangolare circoscrivibile a ciascun pezzo. Le lastre, i lastroni e gli altri pezzi da pagarsi a superficie saranno valutati in base al minimo rettangolo ad essi circoscrivibile. La misura delle pietre e dei marmi da pagarsi a volume e nelle quali una parte viene lasciata grezza, si farà computando nella misura anche detta parte grezza, misurata però sulle dimensioni segnate nei disegni ordinativi, senza cioè tener, conto delle loro eventuali maggiori misure. Le pietre e i marmi da pagarsi a volume aventi una faccia grezza, saranno misurate in base allo spessore stabilito in disegno, trascurando le eventuali eccedenze a tale spessore. Da quanto sopra consegue che le misure delle parti grezze e degli spessori non potranno mai essere inferiori a quanto stabilito in disegno. 7.11 - GETTI DI CALCESTRUZZO. I getti di calcestruzzi per fondazioni, murature, volte, ecc. saranno in genere pagati a mc. in base alle dimensioni prescritte, esclusa quindi ogni eccedenza, ancorché inevitabile, dipendente dalla forma degli scavi aperti e dal modo di esecuzione dei lavori. 7.12 - CALCESTRUZZO ARMATO. I calcestruzzi e conglomerati cementizi armati e non di qualsiasi natura e spessore, saranno valutati in base alle dimensioni prescritte, escluse quindi ogni eccedenza ancorché inevitabile, dipendente dalla forma degli scavi aperti, dalle casserature e dal modo di esecuzione dei lavori. Nel prezzo dei calcestruzzi e conglomerati cementizi è compreso l’impiego di additivi richiesti da particolari condizioni climatiche o dalle particolari caratteristiche dei getti. Il calcestruzzo per opere in cemento armato di qualsiasi natura e spessore sarà valutato per il suo volume effettivo misurato in opera, esclusi gli intonaci eventuali e dedotti i vani od i materiali eventuali di natura differente compenetrati nelle strutture; senza detrazione del volume del ferro, anche se pagato a parte; e senza dedurre i vani di volume minore od uguale a 0,20 mc. ciascuno; con ciò si intende compensato l’eventuale maggiore magistero richiesto , anche per la formazione di fori e cavedi per il passaggio impianti. Quando trattasi di elementi a carattere ornamentale gettati fuori opera (pietra artificiale) la misurazione verrà effettuata sul minimo parallelepipedo retto a base rettangolare circoscrivibile a ciascun pezzo, e nel relativo prezzo si deve intendere compreso, oltre che il costo dell'armatura, anche la posa in opera, sempre che questa non sia pagata a parte. I lastroni di copertura in cemento armato saranno valutati a superficie, comprendendo per essi, nel relativo prezzo di tariffa, anche l'armatura in ferro e la malta per fissarli in opera, ove non sia pagata a parte. Nei prezzi di elenco dei calcestruzzi armati sono anche compresi e compensati gli stampi di ogni forma, i casseri le casseforme e le cassette per il contenimento del calcestruzzo, nonché le armature, grandi e piccole, i sostegni in legname, l'innalzamento dei materiali qualunque sia l'altezza alla quale l'opera in cemento armato dovrà essere costruita, nonché la rimozione delle armature stesse ad opera ultimata, la mano d’opera, ponteggi, attrezzature e macchinari eventuali per la confezione, la posa in opera, la vibrazione del cls e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e completo a regola d’arte. 7.13 - SOLAI. I solai, sia quelli totalmente in cemento armato, sia, quelli misti a laterizi, saranno valutati, a seconda di quanto stabilito negli elenchi prezzi, a mc. od a mq., misurando (di essi e dei relativi travi) la sola parte corrispondente alla superficie netta interna dei vani che ricoprono, qualunque sia la forma di questi; la misura sarà fatta cioè sul grezzo delle murature principali di perimetro, esclusa quindi la presa e l'appoggio dei solai sulle murature stesse. Nei prezzi dei solai in genere è compreso l'onere per ogni opera e materiale occorrente per dare il solaio completamente finito e pronto per la pavimentazione e per l'intonaco, nonché il compenso per le casseforme e le impalcature di sostegno di qualsiasi entità. Il prezzo o il sovrapprezzo a mq. dei solai misti si applicherà anche a quelle porzioni in cui, per resistere a momenti negativi, il laterizio sia sostituito da calcestruzzo; nel prezzo è inoltre compresa la soletta di ripartizione quando questa venga ordinata o prescritta. Nel prezzo dei solai con travi in ferro e voltini od elementi laterizi è compresa ogni armatura provvisoria, il rinfianco, nonché ogni opera e materiale per dare il solaio completamente finito. 239 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 7.14 - SOFFITTI E CONTROSOFFITTI. I soffitti o controsoffitti piani saranno pagati in base alla superficie della loro-proiezione orizzontale, senza tener conto dei raccordi curvi coi muri perimetrali. I soffitti o controsoffitti a finta volta di qualsiasi forma e monta si misureranno con i sistemi teorici e pratici più approssimativi al vero. Nel prezzo dei soffitti e controsoffitti in genere sono compresi e compensati tutte le opere, forniture, magisteri e mezzi d'opera occorrenti per dare i soffitti stessi compiuti in opera, esclusa solo l'eventuale travatura di sospensione. 7.15 - COPERTURA A TETTO. Le coperture in genere sono computate a mq., misurando geometricamente la superficie delle falde del tetto, senza alcuna deduzione dei vani per fumaioli, lucernari ed altre parti sporgenti dalla copertura, purché non eccedenti ciascuna la superficie di mq. 1, nel qual caso si devono dedurre per intero. In compenso non si terrà conto delle sovrapposizioni e ridossi dei giunti. La superficie degli abbaini, anche se superiore a mq. 1, non sarà dedotta se la copertura dell'abbaino è del medesimo tipo di quella del tetto, le falde del quale si misureranno in tal caso come se fossero piane. Nel prezzo dei tetti è compreso e compensato tutto quanto prescritto per la loro costruzione nei capitolati e negli elenchi prezzi. Le lastre di piombo, di ferro, di zinco o di rame che siano interposte nella copertura con tegole od ardesie, per i compluvi o alle estremità delle falde, intorno ai lucernari, ai fumaioli, o ad altre parti sporgenti come sopra, saranno pagate a parte coi prezzi fissati in elenco per i detti materiali. 7.16 - SOTTOFONDI E VESPAI. I sottofondi in cls, ed in cls alleggerito verranno contabilizzati al metro quadro di superficie effettivamente realizzata, con gli spessori indicati nelle tavole progettuali; compresa la formazione dei piani di posa con le pendenze indicate. I vespai di ciottoli o pietrame (drenaggi) saranno valutati a mc. di materiale in opera. 7.17 - PAVIMENTI. I pavimenti dì qualunque genere saranno valutati per la superficie vista tra le parti intonacate dell'ambiente. Nella misura non sarà perciò compresa l'incassatura dei pavimenti nell'intonaco dei muri. I prezzi di elenco per ciascun genere di pavimento comprendono la fornitura dei materiali ed ogni lavorazione occorrente per dare i pavimenti stessi completi e rifiniti, escluso il sottofondo, che verrà invece pagato a parte. In ciascuno dei prezzi concernenti i pavimenti, si intendono comprese le opere di ripristino e di raccordo degli intonaci, qualunque possa essere l'entità di tali lavori. 7.18 - RIVESTIMENTI DI PARETI. I rivestimenti in piastrelle verranno misurati per la superficie effettiva qualunque sia la sagoma e la posizione delle pareti da rivestire. Nel prezzo a mq. sono compresi tutti i pezzi speciali di raccordo, gusci, angoli, ecc. 7.19 - POSA IN OPERA DI MARMI, PIETRA NATURALE, ED ARTIFICIALE. La posa in opera di marmi, pietre naturali ed artificiali sarà liquidata applicando i prezzi previsti per detta posa alle quantità ricavate con metodi di misura identici a quelli stabiliti per la provvista dei detti marmi e pietre, come descritto al punto 10). Ogni onere derivante dalla posa stessa si intende compreso nei prezzi di contratto. Specificatamente detti prezzi comprendono: - lo scarico in cantiere; - il deposito e la provvisoria protezione in deposito; - la ripresa ed il successivo trasporto e sollevamento fino a qualunque altezza; - la eventuale protezione e copertura o fasciatura anche durante le operazioni di trasporto e collocamento; - la fornitura delle occorrenti lastre di piombo, delle grappe, staffe, chiavette, perni del metallo, della forma e nel numero che verrà ordinato caso per caso occorrenti per il fissaggio; - ogni necessario scalpellamento delle strutture murarie e la successiva chiusura delle stesse; - la stuccatura dei giunti; la loro pulizia accurata e completa a posa avvenuta; - la protezione a mezzo di opportune opere provvisorie delle pietre già collocate in opera; 240 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ tutte le opere che risultassero necessarie per il perfetto rifinimento dopo la posa, escluso solo la prestazione dello scalpellino e del marmista per i ritocchi ai pezzi da montarsi, solo quando le pietre o marmi non fossero forniti dall'appaltatore stesso. I prezzi sono pure comprensivi dell'onere dell'imbottitura dei vani dietro i pezzi, fra i pezzi stessi o comunque fra i pezzi e le opere murarie da rivestire in modo da ottenere un buon collegamento, e, dove richiesto, un incastro perfetto. Il prezzo previsto per la posa dei marmi e pietre, comprende anche l'onere dell'eventuale posa in diversi periodi di tempo, qualunque possa essere l'ordine di arrivo in cantiere dei materiali forniti all'appaltatore dalla stazione appaltante, con ogni inerente gravame per spostamento di ponteggi, di apparecchi di sollevamento, ecc. - Ai fini della liquidazione delle pavimentazioni in pietra verrà in ogni caso misurata la sola superficie effettivamente pavimentata, escludendosi pertanto qualsiasi elemento non facente parte del rivestimento stesso come chiusini, le bocchette di ispezione, ecc., anche se l'esistenza di detti elementi abbia procurato all’Appaltatore maggiori oneri nella posa in opera. 7.20 - INTONACI. I prezzi degli intonaci saranno comprensivi della formazione degli spigoli, dei risalti, ecc. e varranno sia per superfici piane, sia per superfici curve. L'esecuzione di gusci di raccordo se richiesti, negli angoli fra pareti e soffitto e fra pareti e pareti, con raggio non superiore a cm. 15, è pure compresa nel prezzo, in questo caso gli intonaci verranno misurati come se esistessero gli spigoli vivi. Nella formazione degli intonaci è compreso l'onere della ripresa, dopo la chiusura, di tracce di qualunque genere, la muratura di eventuali ganci al soffitto e le riprese contro pavimenti, zoccolature e serramenti. I prezzi valgono anche per intonaci su murature di mattoni forati a più di una testa, con l'onere dell'intasamento dei fori dei laterizi. Gli intonaci interni sui muri di spessore maggiore di cm. 15 saranno misurati sulla loro proiezione e computati vuoto per pieno a compenso della riquadratura dei vani, degli oggetti e delle lesene di sporgenza non superiore a cm. 12, che non saranno perciò sviluppate. Tuttavia saranno detratti i vani di superficie maggiore a mq. 4, valutando a parte la riquadratura di detti vani. Gli intonaci interni su tramezzi in foglio o ad una testa saranno computati per la loro superficie effettiva, misurata sempre nella sua proiezione; dovranno essere pertanto detratti tutti i vuoti di qualunque dimensione essi siano. L'intonaco dei pozzetti d'ispezione delle fognature sarà valutato per la superficie delle pareti, senza detrarre la superficie di sbocco delle fogne, in compenso delle profilature e dell'intonaco delle grossezze dei muri. 7.21 - DECORAZIONI. Le decorazioni, a seconda dei casi, verranno misurate a metro lineare o a metro quadrato. I prezzi delle cornici, delle fasce e delle mostre si applicheranno per la lunghezza della loro membratura più sporgente ed eccentrica, misurata tenendo conto dei risultati determinati da pilastri, lesene, ecc. Nel prezzo stesso è compreso il compenso per la lavorazione degli spigoli. I bugnati, comunque gettati, ed i cassettonati, qualunque sia la loro profondità, verranno misurati nella loro proiezione retta su di un piano parallelo, senza tener conto dell'aumento di superfici prodotto dall'aggetto delle bugne o dalla profondità dei cassettonati. I prezzi dei bugnati restano invariati qualunque sia la grandezza, la configurazione delle bozze e la loro disposizione in serie continua o discontinua. Nel prezzo di tutte le decorazioni si intendono compresi: l'ossatura delle fasce e delle mostre, purché di aggetto non superiore ai ml. 0,05; l'abbozzatura dei bugnati; la ritoccatura e perfezionamento delle ossature; l'arricciatura di malta; l'intonaco di stucco esattamente profilato e levigato; i modini, i calchi, i modelli, le forme, le stampe morte; l'esecuzione dei campioni e la modificazione di questi su richiesta e fino ad accettazione da parte della Direzione dei lavori, ed infine quanto altro occorre a condurre le opere in stucco perfettamente a termine. 7.22 - TINTEGGIATURE, COLORITURE E VERNICIATURE. Nei prezzi delle tinteggiature, coloriture e verniciature in genere s'intende compensato ogni mezzo d'opera, trasporto, sfilatura e rinfilatura di infissi, ecc. Le tinteggiature interne ed esterne per pareti e soffitti saranno misurate con le stesse norme fissate per gli intonaci. Per la coloritura o verniciatura, degli infissi e simili si osserveranno invece le norme seguenti: 241 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ a) per le porte, bussole e simili, si computerà: due volte la superficie della faccia dell'infisso verso la chiambrana, comprendendo quest’ultima nella misura, una sola volta la superficie del rivestimento nello spessore del muro, sempre che esso esista, e si detrarrà poi una sola volta la eventuale superficie dei vetri. La misurazione sarà eseguita in proiezione su piano verticale, senza tener conto di sagome, risalti o risvolti; b) per le finestre senza persiane, ma con scuri, si computerà tre volte la luce netta dell'infisso, comprendendo con ciò anche la coloritura del davanzale e del telaio; e) per le finestre senza persiane e senza scuri, si computerà una volta sola la luce netta dello infisso, comprendendo con ciò la coloritura del davanzale e del telaio; d) per le persiane comuni a si computerà tre volte la luce netta dell'infisso comprendendo, con ciò anche la coloritura del telaio; e) per le persiane avvolgibili si computeranno gli 8/3 della luce netta dell'infisso comprendendo con ciò anche la coloritura della maggior lunghezza della persiana, del telaio ed apparecchio a sporgere, salvo misurare a parte il cassettoncino coprirullo; f) per i cassettoni coprirullo si computerà una sola volta la loro superficie esterna; g) per le opere in ferro semplice e senza ornati quali le finestre, grandi vetrate e lucernari, serrande avvolgibili a maglia, infissi di vetrine per negozi, saranno computati i tre quarti della loro superficie complessiva, misurata sempre in proiezione verticale, ritenendo così compensata la coloritura di sostegni, grappe e simili accessori, dei quali non si terrà conto alcuno nella misurazione; h) per le opere in ferro di tipo a disegno con ornati normali, quali ringhiere, cancelli anche riducibili, inferriate e simili, sarà computata l'intera loro superficie, misurata con le norme e con le conclusioni di cui alla lettera precedente; i) per le opere in ferro con ornati ricchissimi, nonché per le reti metalliche e le lamiere stirate, sarà computata una volta e mezzo la loro superficie, misurata come sopra; l) per le lamiere ondulate e per le serrande da bottega ad elementi di lamiera, sarà computata tre volte la luce netta del vano, misurato in altezza tra la soglia e la battuta della lamiera o della serranda, intendendo con ciò compensata anche la coloritura delle parti non in vista; m) per le lamiere lisce sarà computata due volte la luce netta della loro superficie in vista, intendendo con ciò compensata anche la coloritura delle parti non viste. n) i radiatori dei termosifoni saranno pagati ad elemento, senza far distinzione per numero di colonne e per altezza. Tutte le coloriture o verniciature si intendono eseguite su ambo le facce negli spessori degli infissi o simili e con i rispettivi prezzi di elenco si intende altresì compensata la coloritura e verniciatura di nottole, braccialetti e simili accessori, anche se separati. 7.23 - VETRI, CRISTALLI E SIMILI. La misura dei vetri e cristalli sarà eseguita geometricamente sulla sola superficie effettivamente collocata in opera senza tenere cioè conto di consuetudini commerciali, di eventuali sfridi occorsi per ricavare la dimensione dei vetri o cristalli (che si ritengono già compensati nei prezzi di elenco). In detti prezzi si intendono pure compensati il mastice e le punte per il fissaggio e le eventuali guarnizioni in gomma prescritte per i telai di ferro. La misura dei vetri o cristalli che non siano quadrati o rettangolari si effettuerà sul minimo rettangolo ad essi circoscrivibile. 7.24 - POSA IN OPERA DEI SERRAMENTI. La posa in opera dei serramenti, sia in legno che in ferro o altro metallo, e sempre quando sia effettuata indipendentemente dalla fornitura dei serramenti, sarà liquidata a superficie con i medesimi criteri di misurazione stabiliti per la fornitura degli infissi; ciò sempre quando non sia in contraddizione con quanto stabilito nell’elenco prezzi. I prezzi di elenco relativi alla posa di serramenti sono comprensivi di tutti gli oneri relativi a detta posa quali: trasporto a pie' d'opera, tiri, ecc., nonché dell'onere della eventuale posa in periodi diversi di tempo, qualunque possa essere l'ordine di arrivo in cantiere dei serramenti eventualmente forniti dalla stazione appaltante. Per i serramenti avvolgibili (comprese le serrande metalliche) il prezzo a mq. compensa anche la posa del cassettone di custodia, delle guide, delle cinghie, dei raccoglicinghia, anche in cassetti, delle molle compensatrici, oppure degli arganelli di manovra di qualunque tipo. Per le finestre con scuretti questi non si misurano a parte, ma sono compresi nel prezzo di posa delle finestre. La posa in opera dei serramenti in ferro o altro metallo viene compensata a peso od a mq., a seconda di quanto stabilito nell’elenco prezzi. 242 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 7.25 - LAVORI IN LEGNO. Nella valutazione dei legnami non si terrà conto dei maschi e dei nodi per le congiunzioni dei diversi pezzi, e parimenti non si dedurranno le relative mancanze od intagli. Nei prezzi riguardanti la lavorazione dei legnami è compreso ogni compenso per la provvista di tutta la chioderia, staffe, bulloni, chiavette, ecc., per l'applicazione delle ferramenta di qualsiasi tipo sia prescritta, per gli sprechi occorrenti a dare ai legnami le dimensioni e forme stabilite, per l'esecuzione delle giunzioni e degli innesti di qualunque specie essi siano. La grossa armatura dei tetti verrà misurata a mc. o mq. in opera, e nel prezzo relativo devono intendersi comprese e compensate la ferramenta, la catramatura delle teste, ecc. La sezione verrà misurata ad un metro dal calcio dei singoli elementi senza tenere conto di alcuna eventualmente diversa consuetudine commerciale. Gli infissi come porte, finestre, vetrate, coprirulli e simili si misureranno sul perimetro esterno dei telai, fatta esclusione degli zampini da incassare nei pavimenti o soglie; gli infissi centinati saranno liquidati in base alla superficie del minimo rettangolo ad essi circoscritto. Le persiane avvolgibili si computeranno aumentando la luce netta della apertura di cm. 40 in altezza e di cm. 4 in larghezza solo per quelle prive di apparecchio a sporgere. I controsportelli ed i rivestimenti saranno misurati sull'intera superficie vista. Tutti gli infissi, sempre quando non sia disposto diversamente, si intendono provvisti completi di ferramenta di sostegno e di chiusura, di codette a muro, pomoli, maniglie e di ogni altro occorrente accessorio nonché ultimati con una mano di olio cotto quando non sia altrimenti prescritto. I prezzi degli elenchi comprendono la fornitura a pie' d'opera, l'onere dello scarico e la distribuzione ai singoli vani di destinazione, la assistenza del falegname alla posa o la posa stessa, ed infine la loro manutenzione per garantire il perfetto e regolare funzionamento sino al collaudo finale. 7.26 - LAVORI IN METALLO. utti i lavori in metallo saranno in generale valutati a peso. I relativi prezzi verranno applicati al peso effettivo dei detti lavori, peso che verrà determinato a lavorazione completamente ultimata e prima della loro posa in opera, con pesatura diretta fatta in contraddittorio ed a spese dell'appaltatore; nel detto peso sarà compresa la prima mano di antiruggine, che non sarà pagata a parte. Nei prezzi dei lavori in metallo è incluso qualunque compenso per forniture ed accessori, per ogni lavorazione, montatura, ecc., nonché per la posa in opera o assistenza a detta posa, a seconda dei casi. Le armature metalliche dei getti saranno valutate a chilogrammo [kg] per l'effettiva lunghezza e diametri dei ferri risultanti dagli schemi esecutivi riportati nelle tavole di progetto. Nel prezzo sono compresi gli sfridi, l'onere per la legatura dei singoli elementi con filo di ferro, la fornitura del filo di ferro stesso, la lavorazione e la perfetta posa in opera, comprese le eventuali saldature. Il peso del ferro in ogni caso verrà determinato con mezzi analitici ordinari, misurando cioè lo sviluppo lineare effettivo di ogni barra (seguendo le sagomature ed uncinature) e moltiplicando per il peso unitario, determinato in base alle dimensioni nominali. Il tondino sarà fornito e dato in opera nelle casseforme, dopo aver subito tutte le piegature, sagomature e legature curando che la posizione dei ferri coincida rigorosamente con quella fissata nei disegni esecutivi. 7.27 - DOCCE E TUBI PER PLUVIALI. Le docce e i tubi per pluviali in lamiera saranno misurati in generale a kg., ivi compresa la prima mano di antiruggine, sempre quando non sia disposto diversamente; nei rispettivi prezzi di elenco si intenderanno compresi le chiodature, i traversini e le cicogne di sostegno, ma ne saranno esclusi i crossani, i rosoni ed i collari, che saranno pagati a parte coi prezzi relativi. I tubi di ghisa per pluviali saranno pagati a peso e nel relativo prezzo è compresa e compensata anche la catramatura ed il collocamento in opera. 7.28 - TUBAZIONI IN GENERE. Anche i tubi di ghisa per scarichi e simili e quelli di ferro o di acciaio saranno valutati a peso. II prezzo di tariffa per le tubazioni in ghisa, in ferro od in acciaio comprende, oltre la fornitura del materiale ivi compresi i pezzi speciali e la relativa posa in opera con suggellatura a canapa catramata e piombo fuso, anche la fornitura delle occorrenti staffe di qualsiasi forma e lunghezza occorrenti per fissare i singoli pezzi e così pure tutte le opere murarie per fissare le staffe. 243 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Nella valutazione del peso si terrà conto di quello della sola tubazione, escluso il peso del piombo e delle staffe, per le quali nulla verrà corrisposto all'appaltatore, intendendo il tutto compensato nel prezzo della ghisa e dell'acciaio. Il prezzo di tariffa per le tubazioni in ghisa, in ferro od in acciaio vale anche nel caso che dette tubazioni debbano venire incluse nei getti delle strutture in calcestruzzo con ogni onere relativo al loro provvisorio fissaggio nelle casseforme. La valutazione delle tubazioni in gres od in materiale plastico, sia in opera che in semplice somministrazione, sarà fatta a metro lineare di tubazione effettivamente posata e misurata lungo l'asse dei tubi senza tenere conto delle sovrapposizioni dei giunti. I pezzi speciali saranno pagati al prezzo di elenco prezzi o, se mancante, al prezzo delle tubazioni del corrispondente diametro, assegnando loro le lunghezze seguenti: a) tubi conici diritti e rovesci o ad imbuto, tubi a 2 manicotti, curve semplici (45°) o a squadra (90°): ml. 1.00 b) giunti semplici od a squadra: ml. 1.25 c) tubi paralleli: ml. 1.50 d) giunti doppi con gli assi sul medesimo piano: ml. 2.00 e) giunti a scagno, a croce, biforcati, curve semplici ed a squadra con ispezione (compreso il tappo), curve a squadre con piede: ml. 2.00 f) giunti semplici ed a squadra, con ispezione (compreso il tappo): ml. 2.25 g) giunti doppi e biforcati con ispezione (compreso il tappo), sifoni tipo Torino e Milano, diritti, aperti e chiusi: ml. 3.00 h) sifoni tipo Firenze, sifoni tipo Napoli, diritti e inclinati: ml. 3.25 Il loro prezzo s'intende per tubazioni complete in opera ed esso è comprensivo quindi degli oneri relativi a detta posa, nonché della fornitura e posa in opera di mensole, di grappe di sostegno di qualsiasi lunghezza, la sigillatura dei giunti, ecc. Se non compresi e specificati nell’articolo di elenco prezzi utilizzato, Il sottofondo di calcestruzzo su cui poggiano i tubi interrati e lo scavo occorrente alla posa, saranno pagati a parte. Per i tubi in cemento vale quanto detto per i tubi in gres e materiale plastico. Il prezzo s'intende per tubazione completa posta in opera, compresa la sigillatura a cemento dei giunti, la fornitura delle grappe, ecc., esclusi solo l'eventuale sottofondo di appoggio in calcestruzzo e lo scavo. Qualora si tratti della sola posa in opera di tubi, i prezzi relativi, caso per caso fissati, si intenderanno comprensivi di tutti gli oneri come sopra precisati, eccezione fatta della sola fornitura dei tubi stessi. 7.29 - CADITOIE, CHIUSINI, GRIGLIE, POZZETTI, ALLACCIAMENTI. Le camerette per la raccolta delle acque meteoriche saranno contabilizzate ad unità, compreso tutto quanto indicato nella voce di elenco prezzi. Le griglie per le camerette di raccolta acque meteoriche, in ghisa, saranno contabilizzate ad unità o Kg. effettivamente posate in opera. L'allacciamento delle tubazioni di raccolta acque meteoriche ed acque nere nel canale principale sarà compensata ad unità effettivamente realizzata, compresa la, perforazione del manufatto, l'innesto del tubo e la sigillatura con malta cementizia e scaglie di mattoni. I pozzetti per impianti di illuminazione, di qualunque dimensione, saranno contabilizzati ad unità effettivamente posata in opera, compresi tutti gli oneri previsti nella relativa voce di elenco e fino alla profondità indicata. 7.30 - CAVIDOTTI. I cavidotti per impianti di illuminazione saranno contabilizzati al metro lineare compreso tutto l'occorrente per la formazione del cavidotto, come specificato nell’articolo di elenco prezzi utilizzato (lo scavo, il manufatto in cls secondo le sezioni tipo, uno o più tubi in PVC DN 100 mm ed il reinterro). Il collegamento ai cavidotti, compresa la foratura della parete ed il trasporto del materiale di risulta alle discariche, in pozzetti esistenti, sarà contabilizzato ad unità. 7.31 - OPERE A VERDE. Nessuna indennità sarà dovuta all'impresa per la sostituzione di materiale vegetale non accettato dalla Direzione Lavori per imperfezioni o entro l'anno successivo al piantamento perché non attecchito. 244 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ Per i tappeti erbosi verrà misurata la sola superficie effettivamente a prato. Piantamenti: - Alberi : il prezzo applicato alla messa a dimora di alberi di prima seconda e terza grandezza sarà rapportato alle affettive dimensioni della buca. - Cespugli : anche per i cespugli verrà applicato il prezzo della messa a dimora riferito alla buca come da Elenco Prezzi. - Tappezzanti : per le sistemazioni con specie copri suolo sarà la Direzione Lavori, di volta in volta, a stabilire la densità di impianto a mq. e di conseguenza sarà corrisposto il prezzo relativo alle voci "specie tappezzanti arbustive" o "specie tappezzanti erbacee". 7.32 - MANO D'OPERA. I prezzi di elenco si riferiscono ad operai idonei. Pertanto l'appaltatore è obbligato a fornire, specie nelle prestazioni di mano d'opera ad economia, operai capaci ed intelligenti, sostituendo, ove occorra, quelli che non sono di gradimento della Direzione dei lavori. Le prestazioni di mano d'opera ad economia si valuteranno a ore e mezze ore. 7.33 - NOLEGGI. Le macchine ed attrezzi dati a noleggio dovranno essere in perfetto stato di servibilità e provvisti di tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento. E’ a carico esclusivo dell'appaltatore la manutenzione degli attrezzi e delle macchine. Nel prezzo di noleggio si intende incluso il compenso per la mano d'opera, il combustibile, i lubrificanti, i materiali di consumo, l'energia elettrica e tutto quanto occorre pel funzionamento delle macchine, salvo che non sia disposto diversamente caso per caso. Nelle prestazioni dei mezzi d'opera saranno computate soltanto le ore di effettivo funzionamento in cantiere. In ogni caso non sarà riconosciuto alcun altro compenso per il trasporto del mezzo sul luogo d'impiego. 7.34 - TRASPORTI. Nei prezzi di trasporti si intende compresa, oltre ad ogni spesa per la manutenzione in piena efficienza dei mezzi di trasporto, anche la mano d'opera del conducente. I mezzi di trasporto per i lavori in economia debbono essere forniti in pieno stato di efficienza e corrispondere alle prescritte caratteristiche. La valutazione delle materie da trasportare è fatta, a seconda dei casi, a numero di trasporti, a volume od a peso, con riferimento o non alla distanza. 7.35 - CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ALLE DISCARICHE. Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti solidi urbani e di quelli ad essi assimilabili provenienti dal cantiere oggetto d'appalto, l’Impresa aggiudicataria dovrà provvedere a conferirli per lo smaltimento presso la discarica AMIAT denominata di “Basse di Stura” (Via Germaniano n. 50), oppure presso i centri di smaltimento delle ditte convenzionate o indirizzarle a destinazioni allineate a disposti della Legge Regionale. Tutti i rifiuti non rientranti nella categoria solidi urbani o assimilabili agli urbani dovranno invece essere conferiti nelle apposite discariche specializzate. 7.36 - LAVORI DIVERSI NON SPECIFICATI NEI PRECEDENTI ARTICOLI. Per tutte le opere non dettagliatamente specificate nel presente articolo, le misurazioni saranno effettuate geometricamente o a tempo. Tali misurazioni definiranno le quantità in funzione delle unità di misura stabilite nell’elenco dei prezzi unitari allegato al progetto e facente parte del contratto. 245 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ INDICE: MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI ERP DI PROPRIETA’ DELLA CITTA’ ....................................... 1 VIA MONCRIVELLO NN. 3-5 TORINO ........................................................................................................................... 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO.......................................................................................................................... 1 CAPO I.................................................................................................................................................................................... 1 OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO – DESIGNAZIONE, FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE ..................................................................................................................................................................... 1 ARTICOLO 1 - OGGETTO DELL’APPALTO ................................................................................................................. 2 ELENCO PREZZI UNITARI OPERE EDILI ................................................................................................................................. 2 ARTICOLO 2 – AMMONTARE DELL’APPALTO ........................................................................................................ 4 ARTICOLO 3 – AFFIDAMENTO DELLE OPERE.......................................................................................................... 6 3.1 - CATEGORIA PREVALENTE E OPERE SCORPORABILI ...................................................................................... 6 ARTICOLO 4 – DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO ...................................................... 7 4.1 ORDINE DA TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI..................................................................................... 7 4.2 DIREZIONE E SORVEGLIANZA DEL CANTIERE................................................................................................... 7 4.3 CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ALLE DISCARICHE............................................................................................... 7 4.4 ONERI ESCLUSI DALL’APPALTO. ........................................................................................................................... 7 4.5 ULTERIORI ONERI A CARICO DELL’IMPRESA..................................................................................................... 8 4.6 ACCETTAZIONE DEI MATERIALI – CAMPIONATURA – MODALITA’ DI POSA.............................................. 9 4.7 INSTALLAZIONE DEL CANTIERE ..........................................................................................................................11 ARTICOLO 5 – FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE - DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI ................................................................................................................................................................................14 DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI.....................................................................................................................14 INVOLUCRO FABBRICATI.............................................................................................................................................14 PARTI COMUNI ED INTERNI .........................................................................................................................................15 INTERNO ALLOGGI ........................................................................................................................................................15 OPERE ESTERNE..............................................................................................................................................................16 NOLI E MEZZI PROVVISIONALI ...................................................................................................................................16 5.1 – OPERE MURARIE ED AFFINI ................................................................................................................................17 A01 – SCAVI ................................................................................................................................................................................ 17 A02 – DEMOLIZIONI E RIMOZIONI......................................................................................................................................... 17 A04 – CONGLOMERATI CASSERATURE E OPERE IN C.A. ................................................................................................. 19 A05 – MURATURE ...................................................................................................................................................................... 19 A08 – OPERE ACCESSORIE ALLE MURATURE .................................................................................................................... 20 A09 - COPERTURE, MANTI IMPERMEABILIZZANTI, ISOLAMENTI TERMOACUSTICI. ............................................... 20 A10 - INTONACI E CORNICI ..................................................................................................................................................... 21 A11 - SOTTOFONDI E VESPAI.................................................................................................................................................. 22 A12 - PAVIMENTI E RIVESTIMENTI ....................................................................................................................................... 22 A13 - LAVORAZIONI DI MARMI E PIETRE IN OPERA - OPERE IN MARMO E PIETRA ......................................................................................................................................................................................... 22 A15 - OPERE DA VETRAIO ....................................................................................................................................................... 24 A17 - OPERE DA FALEGNAME ................................................................................................................................................ 24 A18 - OPERE DA FABBRO......................................................................................................................................................... 25 A19 - OPERE DA LATTONIERE IDRAULICO ......................................................................................................................... 27 A20 - OPERE DA DECORATORE .............................................................................................................................................. 27 A23 - MARCIAPIEDI, BANCHINE, PAVIMENTAZIONI DI CORTILI ................................................................................... 28 A26 – OPERE IDRALICHE – FOGNATURE, CANALI E SIMILI ............................................................................................ 29 A27- OPERE DA GIARDINIERE ................................................................................................................................................ 29 A28- OPERE VARIE ................................................................................................................................................................... 29 A41- NOLI E TRASPORTI........................................................................................................................................................... 30 5.2 – IMPIANTI TECNOLOGICI ......................................................................................................................................30 ARTICOLO 6 - SCHEDE TECNICHE ..............................................................................................................................32 246 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ A01 - SCAVI E REINTERRI.............................................................................................................................................. 33 SCH.A01.001 – SCAVI IN GENERE ................................................................................................................................ 33 SCH.A01.002 ..................................................................................................................................................................... 35 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA A PARETI VERTICALI ......................................................................................... 35 SCH.A01.003 ..................................................................................................................................................................... 36 RIEMPIMENTO AREA CORTILE A QUOTA +0,80 M. ................................................................................................. 36 A02 – DEMOLIZIONI E RIMOZIONI............................................................................................................................. 37 SCH. A02.001 – DEMOLIZIONE DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI.......................................................................... 37 SCH. A02.002 – DEMOLIZIONE DI MURATURE ......................................................................................................... 37 SCH. A02.003 – SPICCONATURA DI INTONACO........................................................................................................ 37 SCH. A02.004 – DEMOLIZIONE COMPLETA DI TETTO IN LEGNO E DELLA COPERTURA IN TEGOLE MARSIGLIESI .................................................................................................................................................................. 37 SCH. A02.005 – TAGLIO A SEZIONE OBBLIGATA DI MURATURE ......................................................................... 37 SCH. A02.006 – DEMOLIZIONE E RIMOZIONE PAVIMENTAZIONE CORTILE E ANDRONI CARRAI ............... 37 SCH. A02.007 – RIMOZIONE PARTI DI RETE FOGNARIA A SEGUITO DI SCAVO ................................................ 37 SCH. A02.008 – RIMOZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO...... 37 SCH. A02.009 – RIMOZIONE DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO................................................................ 37 A04 – CONGLOMERATI CASSERATURE E OPERE IN C.A..................................................................................... 40 SCH.A04.001 ..................................................................................................................................................................... 40 CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO PER STRUTTURE DI FONDAZIONE - STRUTTURE VERTICALI E IN ELEVAZIONE.............................................................................................................................................................. 40 SCH.A04.02 ....................................................................................................................................................................... 41 MASSETTO DI FONDAZIONE IN CLS SPESSORE CM. 15 ......................................................................................... 41 SCH.A04.003 ..................................................................................................................................................................... 42 MASSETTO IN CONGLOMERATO LEGGERO A BASE DI ARGILLA ESPANSA E CLS........................................ 42 A05 - MURATURE.............................................................................................................................................................. 43 SCH.A05.001 ..................................................................................................................................................................... 43 MURATURA IN MATTONI PIENI LAVORATI A FACCIA VISTA. ............................................................................ 43 SCH.A05.002 ..................................................................................................................................................................... 45 RIPRISTINO DI MURATURE INTERNE IN MATTONI FORATI POSATI DI QUARTO PRECEDENTEMENTE DEMOLITE. ...................................................................................................................................................................... 45 SCH.A05.003 ..................................................................................................................................................................... 47 RIPRISTINO DI MURATURE ESTERNE IN MATTONI PIENI O SEMIPIENI POSATI DI QUARTO PRECEDENTEMENTE DEMOLITE. .............................................................................................................................. 47 SCH.A05.004 ..................................................................................................................................................................... 49 MURATURA DI CONFINAMENTO TUBAZIONI IN CEMENTO AMIANTO. ........................................................... 49 A08 – OPERE ACCESSORIE ALLE MURATURE ........................................................................................................ 51 SCH. A08.001 .................................................................................................................................................................... 51 RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA DEI VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE E SOSTITUZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI ................................................................................................................................................. 51 SCH. A08.002 .................................................................................................................................................................... 52 FORMAZIONE DI BOCCHETTE DI AREAZIONE........................................................................................................ 52 SCH. A08.003 .................................................................................................................................................................... 53 FORMAZIONE DI TRACCE IN MURATURE PER INCASSAMENTO TUBI .............................................................. 53 SCH. A08.004 .................................................................................................................................................................... 54 RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA DEI VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE DI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO .......................................................................................................................................... 54 A09 – COPERTURE, MANTI IMPERMEABILIZZANTI, ISOLAMENTI TERMOACUSTICI.............................. 55 SCH.A09.001 ..................................................................................................................................................................... 55 TETTO A TEGOLE PIANE SU ORDITURA IN LEGNO. ............................................................................................... 55 SCH.A09.002 ..................................................................................................................................................................... 59 IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE GUAINA BITUMINOSA ELASTOPLASTOMERICA ARMATA. .......... 59 SCH. A09.003 .................................................................................................................................................................... 61 IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE STESA DI MALTA CEMENTIZIA BICOMPONENTE............................ 61 ISOLAMENTO TERMICO DI SUPERFICI ORIZZONTALI MEDIANTE LASTRE DI POLISTIRENE ESPANSO SINTERIZZATO SP. MM. 60. .......................................................................................................................................... 62 L’Impresa 247 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH.A09.005......................................................................................................................................................................63 PROTEZIONE IMPERMEABILIZZAZIONE MURI CONTROTERRA MEDIANTE PANNELLI IN POLISTIROLO ESPANSO SP MM. 30........................................................................................................................................................63 A10 – INTONACI E CORNICI...........................................................................................................................................64 SCH.A10.001......................................................................................................................................................................64 RINZAFFO PER INTERNI IN MALTA DI CALCE IDRAULICA MACINATA.............................................................64 SCH.A10.002......................................................................................................................................................................65 INTONACO PER INTERNI DI GRASSELLO DOLCE. ...................................................................................................65 SCH.A10.003......................................................................................................................................................................67 RINZAFFO PER ESTERNI REALIZZATO CON MALTA DI CALCE IDRAULICA E CEMENTO.............................67 SCH.A10.004......................................................................................................................................................................68 INTONACO PER ESTERNI IN MALTA DI CEMENTO..................................................................................................68 SCH.A10.005......................................................................................................................................................................69 RISANAMENTO E CONSOLIDAMENTO FRONTALINI ED INTRADOSSI BALCONI E CORNICIONI..................69 SCH. A10.006 .....................................................................................................................................................................71 RISAGOMATURA DI CORNICIONI E VELETTE RAMPE SCALE ..............................................................................71 A11 – SOTTOFONDI E VESPAI........................................................................................................................................72 SCH.A11.001......................................................................................................................................................................72 SOTTOFONDO IN GHIAIA NATURALE E SABBIA. ...................................................................................................72 SCH.A11.002......................................................................................................................................................................73 SOTTOFONDO IN CLS DI SPESSORE CM. 10. ..............................................................................................................73 A12 – PAVIMENTI E RIVESTIMENTI............................................................................................................................74 SCH.A12.001......................................................................................................................................................................74 ZOCCOLINO BATTISCOPA IN GRES CERAMICO FINE PORCELLANATO.............................................................74 SCH.A12.002......................................................................................................................................................................76 PAVIMENTI PER INTERNI ED ESTERNI IN PIASTRELLE DI GRES FINE PORCELLANATO................................76 SCH.A12.003......................................................................................................................................................................79 RIVESTIMENTO INTERNO IN PIASTRELLE DI GRES CERAMICO SMALTATO....................................................79 A13 – OPERE IN MARMO E PIETRA .............................................................................................................................81 SCH.A13.001......................................................................................................................................................................81 COPERTINE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO O SPAZZOLATO – SPESSORE CM. 5. ..81 SCH.A13.02........................................................................................................................................................................83 COPERTINE BALCONI IN LASTRE DI SERIZZO ANTIGORIO, DI SPESSORE CM. 2..............................................83 SCH.A13.003......................................................................................................................................................................85 SOGLIE PER PORTE FINESTRE IN LASTRE DI SERIZZO ANTIGORIO PIANO LEVIGATO – SPESSORE CM. 3. ............................................................................................................................................................................................85 SCH. A13.004 .....................................................................................................................................................................87 SOGLIE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO O SPAZZOLATO – SPESSORE CM. 3. ........87 SCH.A13.005......................................................................................................................................................................89 DAVANZALI INTERNI IN GRANITO ROSA BETA LEVIGATI E LUCIDATI A PIOMBO – SPESSORE CM. 3.......89 SCH.A13.006......................................................................................................................................................................91 LAVORAZIONI SULLE PIETRE E MARMI....................................................................................................................91 A15 – OPERE DA VETRAIO..............................................................................................................................................93 SCH.A15.001......................................................................................................................................................................93 VETRATE VETROCAMERA MM. 4+12+4 ....................................................................................................................93 SCH.A15.002......................................................................................................................................................................95 VETRATE ANTISFONDAMENTO STRATIFICATE TRASPARENTI O COLORATE MM. 3+3..................................95 SCH.A15.003......................................................................................................................................................................96 VETRATE ANTISFONDAMENTO STRATIFICATE TRASPARENTI MM. 4+4..........................................................96 SCH.A15.004......................................................................................................................................................................97 VETRI STAMPATI MM. 5. ...............................................................................................................................................97 A17 – OPERE DA FALEGNAME ......................................................................................................................................98 SCH.A17.001......................................................................................................................................................................98 SCURI INTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA. .....................................................................................................98 SCH.A17.002....................................................................................................................................................................100 248 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO TRASPARENTE PER FINESTRE E PORTE FINESTRE.......................................................................................................................................................... 100 SCH.A17.003 ................................................................................................................................................................... 105 SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO, CON APERTURA A BILICO PER FINESTRE E PORTE FINESTRE. .................................................................................................................................. 105 SCH.A17.004 ................................................................................................................................................................... 110 PERSIANE ALLA PIEMONTESE IN LARICE D’AMERICA VERNICIATO TRASPARENTE PER FINESTRE E PORTE FINESTRE.......................................................................................................................................................... 110 SCH.A17.005 ................................................................................................................................................................... 112 PORTONI ESTERNI IN LEGNO NOCE D’AFRICA VERNICIATO TRASPARENTE, A PANNELLI VETRATI, PER INGRESSO EDIFICIO. ................................................................................................................................................... 112 SCH.A17.006 ................................................................................................................................................................... 117 RESTAURO E REVISIONE COMPLETA DI PORTONI ESTERNI IN LEGNO. ........................................................ 117 SCH.A17.007 ................................................................................................................................................................... 119 REVISIONE COMPLETA DI PORTE INTERNE IN LEGNO. ...................................................................................... 119 SCH.A17.008 ................................................................................................................................................................... 120 PORTE INTERNE A SPECCHIATURA PIENA O VETRATA IN LARICE DEL TIROLO AD UN'ANTA A BATTENTE. .................................................................................................................................................................... 120 SCH.A17.009 ................................................................................................................................................................... 123 PORTONCINI BLINDATI DI INGRESSO ALLOGGI. ................................................................................................. 123 SCH A17.010 ................................................................................................................................................................... 126 CONTROTELAIO IN LEGNO D’ABETE...................................................................................................................... 126 A18 – OPERE DA FABBRO............................................................................................................................................. 127 SCH.A18.001 ................................................................................................................................................................... 127 PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU VIA: RINGHIERE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. .... 127 SCH.A18.002 ................................................................................................................................................................... 129 PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU CORTE: RINGHIERE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. ......................................................................................................................................................................................... 129 SCH.A18.003 ................................................................................................................................................................... 131 PARAPETTI DI PROTEZIONE - SCHIENALE SEDUTA IN PROFILI DI ACCIAIO VERNICIATO. ...................... 131 SCH.A18.004 ................................................................................................................................................................... 133 RINGHIERA SCALE ESTERNE IN PROFILO TUBOLARE DI ACCIAIO VERNICIATO. ....................................... 133 SCH.A18.005 ................................................................................................................................................................... 135 ADEGUAMENTO ALTEZZA E RIPARAZIONE RINGHIERA IN MONTA DI SCALE IN PROFILI DI ACCIAIO VERNICIATO. ................................................................................................................................................................ 135 CANCELLO DI INGRESSO PEDONALE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO DI L. = M. 1,40................... 137 SCH.A18.007 ................................................................................................................................................................... 139 GRATE DI PROTEZIONE APERTURE, IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. ............................................. 139 LA SCELTA DEI COLORI E' DOVUTA AL CRITERIO INSINDACABILE DELLA DIREZIONE LAVORI E NON SARÀ AMMESSA ALCUNA DISTINZIONE TRA COLORI SPECIALI E COLORI ORDINARI, DOVENDO LA DITTA APPALTATRICE FORNIRE I MATERIALI PIÙ FINI E DELLE MIGLIORI QUALITÀ. SCH.A18.008 ..................................................................................... 140 SCH.A18.008 ................................................................................................................................................................... 141 SERRAMENTI VETRATI PER FINESTRE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO, CON APERTURA A WASISTAS...................................................................................................................................................................... 141 LUCERNARI PER COPERTURA IN PROFILATI DI LEGA DI ALLUMINIO PREVERNICIATO. .......................... 144 SCALA RETRATTILE A SOFFITTO IN ACCIAIO. ..................................................................................................... 147 SCALA METALLICA IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. .......................................................................... 148 SCH.A18.012 ................................................................................................................................................................... 149 RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO 15X15 DIAMETRO MM. 6........................................................................ 149 SCH.A18.013 ................................................................................................................................................................... 150 RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO 20X20 DIAMETRO MM. 5........................................................................ 150 SCH.A18.014 ................................................................................................................................................................... 151 CAVO DI ANCORAGGIO DI SICUREZZA .................................................................................................................. 151 L'OPERA DOVRÀ ESSERE ESEGUITA SECONDO LE PRESCRIZIONI DEL PROGETTO E CONFORME ALLA NORMA UNI EN 795 C. ............................................................................................................................................................................... 151 SCH.A18.015 ................................................................................................................................................................... 152 SISTEMA DI RINVIO ANTA PORTA. .......................................................................................................................... 152 A19 – OPERE DA LATTONIERE - IDRAULICO ........................................................................................................ 153 SCH.A19.001 ................................................................................................................................................................... 153 249 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ CANALI DI GRONDA, PLUVIALI, COPERTINE, FALDALI E CONVERSE IN LAMIERA DI RAME. ...................153 SCH.A19.002....................................................................................................................................................................155 GAMBALI IN GHISA PER SCARICO ACQUE BIANCHE. ..........................................................................................155 SCH.A19.003....................................................................................................................................................................156 GAMBALI IN POLIVINILE A MURARE PER SCARICO ACQUE BIANCHE. ..........................................................156 SCH.A19.004....................................................................................................................................................................157 IMPIANTI IDRICOSANITARI........................................................................................................................................157 A) TUBAZIONI DI ADDUZIONE ...................................................................................................................................157 B) VALVOLAME DI MANOVRA...................................................................................................................................157 C) TUBAZIONI DI SCARICO..........................................................................................................................................157 D) LAVABO A COLONNA..............................................................................................................................................157 E) VASO ...........................................................................................................................................................................158 F) BIDET...........................................................................................................................................................................158 G) VASCA ........................................................................................................................................................................158 A20 – OPERE DA DECORATORE..................................................................................................................................160 SCH.A20.001....................................................................................................................................................................160 PITTURA MURALE PER INTERNI. ..............................................................................................................................160 SCH.A20.002....................................................................................................................................................................162 PITTURA MURALE PER ESTERNI A BASE DI SILICATI DI POTASSIO. ................................................................162 SCH. A20.003 ...................................................................................................................................................................164 IDROPITTURA MINERALE PER ESTERNI E VANI SCALA. ....................................................................................164 SCH. A20.004 ...................................................................................................................................................................166 VERNICIATURA CON SMALTO SU SUPERFICI METALLICHE..............................................................................166 SCH. A20.005 ...................................................................................................................................................................168 VERNICIATURA DI MANUFATTI INTERNI ED ESTERNI IN LEGNO MEDIANTE IMPREGNANTE PROTETTIVO COLORATO E FINITURA TRASPARENTE. .......................................................................................168 SCH. A20.006 ...................................................................................................................................................................170 TRATTAMENTO INCAPSULANTE DI METERIALI IN CEMENTO AMIANTO ......................................................170 A23 – MARCIAPIEDI, BANCHINE, PAVIMENTAZIONI DI CORTILI...................................................................171 SCH.A23.001....................................................................................................................................................................171 PAVIMENTAZIONE IN MARMETTE AUTOBLOCCANTI IN CLS, SU SOLETTA. ................................................171 SCH.A23.002....................................................................................................................................................................173 PAVIMENTAZIONE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO, SU SOLETTA SPESSORE CM. 10-12. ................................................................................................................................................................................173 SCH. A23.003 ...................................................................................................................................................................175 ELEMENTI CIRCOLARI DECORATIVI IN PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO SPESSORE CM. 6..........175 SCH.A23.004....................................................................................................................................................................177 ZOCCOLO PERIMETRALE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO - SPESSORE CM. 2.......177 SCH.A23.005....................................................................................................................................................................178 PAVIMENTO-RIVESTIMENTO IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO - SPESSORE CM. 2. ..........................................................................................................................................................................................178 SCH.A23.006....................................................................................................................................................................179 PAVIMENTI IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO – CM. 30X30 / 50X50 – SPESSORE CM. 3. ..........................................................................................................................................................................................179 SCH. A23.007 ...................................................................................................................................................................181 GRADINI PER SCALE ESTERNE IN CORDONI RETTI O CURVI IN GNEISS O SIMILI – LARGHEZZA CM. 30 ALTEZZA CM. 25............................................................................................................................................................181 SCH. A23.008 ...................................................................................................................................................................183 FORMAZIONE DI FONDAZIONE PER MARCIAPIEDE RIALZATO O PER RIPRISTINO DI TRATTO DELLO STESSO ............................................................................................................................................................................183 SCH. A23.009 ...................................................................................................................................................................184 FORMAZIONE DI PAVIMENTO PER MARCIAPIEDE TIPO ASFALTO COLATO ..................................................184 SCH. A23.010 ...................................................................................................................................................................185 CORDOLI PREFABBRICATI IN CLS ARMATO E VIBRATO. ...................................................................................185 SCH.A23.011....................................................................................................................................................................187 PAVIMENTO IN BATTUTO DI CEMENTO SU MASSETTO IN CLS ARMATO. ......................................................187 SCH. A23.012 ...................................................................................................................................................................188 TAPPETO DI CALCESTRUZZO BITUMINOSO PER RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI BITUMINOSE................188 A26 – OPERE IDRALICHE – FOGNATURE, CANALI E SIMILI .............................................................................189 L’Impresa 250 _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ SCH. A26.001 - POZZETTI DI ISPEZIONE A PIE’ DI GRONDA COMPLETO DI CHIUSINO IN GHISA................ 189 SCH. A26.002 - RETE DI SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE.................................................................................. 189 SCH. A26.003 - POZZETTI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE COMPLETI DI CHIUSINO O CADITOIA IN GHISA CARRABILE ............................................................................................................................. 189 A27 – OPERE DA GIARDINIERE.................................................................................................................................. 191 SCH.A27.001 ................................................................................................................................................................... 191 ALBERATURE – PRUNUS PISSARDI NIGRA. ........................................................................................................... 191 A28 – OPERE VARIE ....................................................................................................................................................... 195 SCH.A28.001 ................................................................................................................................................................... 195 CASELLARIO POSTALE............................................................................................................................................... 195 A41 – NOLI E TRASPORTI............................................................................................................................................. 196 SCH. A41.001 .................................................................................................................................................................. 196 NOLO PONTEGGI.......................................................................................................................................................... 196 CAPO II .............................................................................................................................................................................. 197 QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI – NORME PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DELLE OPERE ................................................................................................................................................................. 197 ARTICOLO 6 – REQUISITI DI ACCETTAZIONE DI MATERIALI E COMPONENTI ....................................... 198 MATERIALI IN GENERE .............................................................................................................................................. 198 6.1 - ACQUA, CALCI, CEMENTI ED AGGLOMERATI CEMENTIZI, POZZOLANE, GESSO, SABBIA ................ 198 6.2 - MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE, ADDITIVI.................................. 199 6.3 - ELEMENTI DI LATERIZIO E CALCESTRUZZO ................................................................................................ 199 6.4 - ARMATURE PER CALCESTRUZZO.................................................................................................................... 200 6.5 - PRODOTTI A BASE DI LEGNO ............................................................................................................................ 200 6.6 - PRODOTTI DI PIETRE NATURALI E RICOSTRUITE........................................................................................ 201 6.7 - PRODOTTI PER PAVIMENTAZIONE.................................................................................................................. 203 6.8 - PRODOTTI PER COPERTURE DISCONTINUE (A FALDA) .............................................................................. 212 6.9 - PRODOTTI PER IMPERMEABILIZZAZIONE E PER COPERTURE PIANE ..................................................... 216 6.10 - PRODOTTI DI VETRO (LASTRE, PROFILATI A DUE VETRI PRESSATI) .................................................... 220 6.11 - PRODOTTI DIVERSI (SIGILLANTI, ADESIVI, GEOTESSILI) ........................................................................ 222 6.12 – MATERIALI METALLICI................................................................................................................................... 223 6.13 - INFISSI .................................................................................................................................................................. 223 6.14 - PRODOTTI PER RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI ............................................................................... 227 6.15 - PRODOTTI FLUIDI OD IN PASTA (INTONACI, VERNICIANTI, RIVESTIMENTI PLASTICI, ECC.). ........ 229 6.16 - PRODOTTI PER ISOLAMENTO TERMICO....................................................................................................... 230 6.17 - PRODOTTI PER PARETI ESTERNE E PARTIZIONI INTERNE ....................................................................... 231 6.18 - PRODOTTI PER ASSORBIMENTO ACUSTICO................................................................................................ 232 6.19 - PRODOTTI PER ISOLAMENTO ACUSTICO..................................................................................................... 233 6.20 - MATERIALI AREE VERDI ................................................................................................................................. 234 ARTICOLO 7 – NORME PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DI OGNI LAVORAZIONE............ 236 NORME GENERALI PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DELLE OPERE ........................................... 236 7.1 - SCAVI IN GENERE ................................................................................................................................................ 236 7.2 - RILEVATI O RINTERRI......................................................................................................................................... 237 7.3 - RIEMPIMENTO DI PIETRAME A SECCO. .......................................................................................................... 237 7.4 – PARATIE E CASSERI IN LEGNAME................................................................................................................... 237 7.5 - PALIFICAZIONI. .................................................................................................................................................... 238 7.6 - DEMOLIZIONI. ...................................................................................................................................................... 238 7.7 - MURATURE IN GENERE...................................................................................................................................... 238 7.8 - VOLTE, ARCHI E PIATTABANDE....................................................................................................................... 238 7.9 - PARAMENTI A FACCIA VISTA. .......................................................................................................................... 238 7.10 - PIETRA DA TAGLIO - MARMI........................................................................................................................... 239 7.11 - GETTI DI CALCESTRUZZO. .............................................................................................................................. 239 7.12 - CALCESTRUZZO ARMATO............................................................................................................................... 239 7.13 - SOLAI. ................................................................................................................................................................... 239 7.14 - SOFFITTI E CONTROSOFFITTI. ........................................................................................................................ 240 7.15 - COPERTURA A TETTO. ...................................................................................................................................... 240 251 L’Impresa _______________ Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ____________________________________________________________________________________________________________________________ 7.16 - SOTTOFONDI E VESPAI......................................................................................................................................240 7.17 - PAVIMENTI...........................................................................................................................................................240 7.18 - RIVESTIMENTI DI PARETI. ................................................................................................................................240 7.19 - POSA IN OPERA DI MARMI, PIETRA NATURALE, ED ARTIFICIALE..........................................................240 7.20 - INTONACI. ............................................................................................................................................................241 7.21 - DECORAZIONI. ....................................................................................................................................................241 7.22 - TINTEGGIATURE, COLORITURE E VERNICIATURE. ...................................................................................241 7.23 - VETRI, CRISTALLI E SIMILI...............................................................................................................................242 7.24 - POSA IN OPERA DEI SERRAMENTI. .................................................................................................................242 7.25 - LAVORI IN LEGNO. .............................................................................................................................................243 7.26 - LAVORI IN METALLO.........................................................................................................................................243 7.27 - DOCCE E TUBI PER PLUVIALI...........................................................................................................................243 7.28 - TUBAZIONI IN GENERE. ....................................................................................................................................243 7.29 - CADITOIE, CHIUSINI, GRIGLIE, POZZETTI, ALLACCIAMENTI. .................................................................244 7.30 - CAVIDOTTI. ..........................................................................................................................................................244 7.31 - OPERE A VERDE. .................................................................................................................................................244 7.32 - MANO D'OPERA. ..................................................................................................................................................245 7.33 - NOLEGGI. ..............................................................................................................................................................245 7.34 - TRASPORTI. ..........................................................................................................................................................245 7.35 - CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ALLE DISCARICHE........................................................................................245 7.36 - LAVORI DIVERSI NON SPECIFICATI NEI PRECEDENTI ARTICOLI............................................................245 INDICE:...............................................................................................................................................................................246 252 L’Impresa _______________