VI FORUM DEI MOBILITY MANAGER
PROVINCIA DI BERGAMO
22 settembre 2011
ALOT S.c.a r.l.
Agenzia della Lombardia Orientale per i trasporti e la logistica
Guido Piccoli – Direttore ALOT
.
ALOT:
I principali indirizzi
Intermodal rail
terminal Brescia Bergamo
I potenziali infrastrutturali
Other logistics
platforms and rail
terminals existing or
planned
Freight airports
Brescia - Bergamo
Brianza
Port of
Cremona
Port of
Mantova-Valdaro
Requalification
Linear city
Milano-Verona
Expansion
Bergamo
Brescia
Asse
Sempione
Lo sviluppo urbano
macro-provinciale
Requalification
reallocation of the
urban functions
Area Metropolitana
Milanese
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ALOT – Strumento delle Province
Obiettivi strategici
•
•
•
•
•
Promuovere l’utilizzo delle infrastrutture di trasporto intermodale
Contribuire allo sviluppo di nuove infrastrutture e servizi di trasporto
Attuare forme efficaci di programmazione e pianificazione della logistica sul territorio,
dialogando con gli operatori;
Creazione di una base di conoscenza del trasporto merci e dell’offerta/domanda di logistica
sul territorio;
Supportare e diffondere le migliori iniziative di logistica sul territorio, al fine di creare una
“cultura logistica” nel tessuto produttivo locale
La mission: Strumento di raccordo tra Pubblico e Privato nello sviluppo di
iniziative per il trasporto sostenibile sul territorio
Regime di In-house Provider (art. 13 del DL 223/2006):
•
•
•
•
Il Capitale Sociale è completamene pubblico;
Può svolgere attività solamente a favore dei soci;
Non può essere partecipata né direttamente né indirettamente da soci privati;
I Soci esercitano un controllo analogo a quello esercitato sui propri uffici e servizi.
…
ma istituzione auto-sostenibile economicamente attraverso i progetti locali ed i finanziamenti alla ricerca.
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Le funzioni di ALOT
1. Supporto all’avvio della gestione di infrastrutture
-
sviluppo infrastrutturale e gestione di infrastrutture nodali di trasporto
merci del territorio
2. Programmazione
“braccio operativo” delle Province nella loro attività di programmazione
delle infrastrutture di logistica e trasporto merci, e per lo sviluppo
coordinato di azioni di pianificazione territoriale
3. Sviluppo di servizi di trasporto intermodale
-
promozione delle opportunità, incontro tra domanda e offerta, ricerca di
soluzioni tecnologiche e organizzative innovative per favorire il modal shift
e la riduzione del traffico su gomma.
4. Promozione e competenza logistica
-
funzione “base”, tipica dei centri di competenza logistica: “agente di
sviluppo” del territorio, marketing territoriale, promozione dell’utilizzo di
infrastrutture locali, creazione di una solida base di conoscenza del settore,
diffusione dlela conoscenza delle peculiarità della risorsa distributiva locale.
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Complessità crescente
-
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Le attività di supporto alle 4 Province
• Espressione di pareri per la pianificazione territoriale e
per lo sviluppo di nuove infrastrutture
• Sviluppo di progetti
• Ricerca finanziamenti
• Supporto amministrativo ai progetti finanziati con fondi
comunitari
• Studi strategici e piani di marketing
• Organizzazione di fiere e tavoli di lavoro
• Interlocuzione con le imprese del territorio
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I progetti
Pianificazione delle infrastrutture:
• TEN-T Recovery: riqualificazione del sistema Idroviario e Master Plan del Sistema Idroviario
• Piano di Marketing del Sistema Portuale di Cremona e Biz Plan del Terminal Trimodale di
Cremona
• Progetto di riqualificazione dello Scalo ferroviario di Brescia “la Piccola Velocità”
Nuovi servizi di trasporto; Aggregazione domanda/offerta; marketing:
• Co2NeuTraAlp
• Transitects
• ECORailS
• NINA-NET e LOG-PAC
• EMPIRIC e SEE_MARINER
Formazione ed Informatizzazione:
• ForInLog e Portale TraLoTra
• Regins InterAge
• RIS – Infomobilità
Sicurezza Stradale:
• SOL Save our Lives
Logistica della PA:
• Sale per la viabilità
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Progetto Taxi collettivo
• Iniziativa della Provincia di Bergamo & A.L.O.T. s.c.a.r.l. co-finanziato
dalla Fondazione Cariplo
• Studio di fattibilità volto a verificare se esistono le condizioni per
l’attivazione, attraverso il coinvolgimento di operatori privati, di
servizi “flessibili” di mobilità, complementari al Trasporto Pubblico
Locale (TPL), sempre più obbligato a concentrare l’attenzione sulle
linee di forza
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Taxi collettivo: Ipotesi progettuale
1. Individuazione area:
• analisi territoriale della mobilità attraverso dati esistenti;
• mappatura del traffico;
• definizione degli Stakeholder;
2. Business Plan:
• marketing analysis;
• activity description;
3. Sostenibilità economica
4. Simulazione: studio modelli di traffico
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Aspetti generali: il concetto di Taxi collettivo
• Rappresenta uno dei sistemi innovativi e alternativi di trasporto
• Utilizza vetture aventi capienza variabile, ad un prezzo inferiore rispetto a
quello del taxi tradizionale
• Può essere realizzato ricalcando il percorso di linee bus già esistenti, su
itinerari fissi, oppure può diventare un servizio personalizzato e aderente ai
bisogni degli utenti
• Può prevedere più fermate predefinite oppure massima flessibilità
• Può essere destinato a una utenza debole oppure casa-lavoro
• Può essere realizzato in aree a domanda debole, caratterizzate da
insediamenti molto dispersi oppure a domanda alta
• Può essere pianificato durante le ore notturne sostituendo pullman di linea
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Taxi collettivo: esempi nazionali ed internazionali
Bologna:
• Servizio effettuato da tutti i taxi che operano sul territorio
comunale
• A inizio del percorso l’utente deve chiedere il percorso per poter
attivare la tariffa che andrà a carico di ogni singolo utente
• La tariffa a persona ( in vigore dal 12.11.20011) comprende: quota
fissa di spostamento: €1,18, Km urbano: €0,31, sosta all’ora: €7,64
Firenze:
• Servizio vuole utilizzare veicoli innovativi che hanno una particolare
attenzione ai consumi energetici e alle emissioni di inquinanti e
rumore.
• I veicoli hanno capienza di 7-8 persone e un ingombro esterno
piuttosto limitato
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Taxi collettivo: esempi nazionali ed internazionali
Genova
• Circolano 50 taxi dotati di un particolare display indicativo della destinazione e del
tassametro per il calcolo proporzionale delle tariffe
• Servizio di taxi collettivo deve essere richiesto dal primo utente che sale sul taxi
• La destinazione scelta dal primo utente e il numero dei posti vengono inseriti sul display
luminoso posto sul tetto.
• Chiunque è interessato alla direzione scritta sul taxi può fermare il
taxi stesso e salirvi e poi richiedere di procedere oltre alla direzione
indicata.
• Sono possibili brevi deviazioni dal percorso, a condizioni che siano
accettate dagli altri utenti.
Roma
• Ci sono due società che gestiscono il servizio di taxi collettivo: la People Service che
gestisce 5 linee e la S.T.A. che ne gestisce 25
• Servizio effettuato con mezzi in grado di trasportare 7 utenti più conducente ed
effettua percorsi fissi per collegare il centro storico a stazioni ferroviarie, stazioni
metro e grandi alberghi situati nei quartieri periferici
• I mezzi potranno essere intercettati in punti diversi dalle fermate programmate
•
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Taxi collettivo: esempi nazionali ed internazionali
Regiotaxi KAN, servizio integrativo, Arnhem-Nijmegen, Paesi Bassi
• Arnhem ha 146.095 abitanti, con la vicina Nijmegen ha una conurbazione di
728.500 abitanti
• Taxi collettivo regionale, iniziato nel 1997 come servizio per i disabili
• 1998 si è trasformato in servizio pubblico generale. È un consorzio di taxi privati,
servizio effettuato a seguito della chiamata a richiesta
• Garantiti collegamenti con autobus e ferrovia se la chiamata viene effettuata 50
minuti prima
Wigglybus, servizio sostitutivo, Wiltshire, UK
• Popolazione 630.700
• Schema con linee fisse e possibilità di cambiare percorso su
richiesta
•
Prenotazione attraverso chiamate al centralino, dalle 7.30 alle
18.00
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Taxi collettivo: esempi nazionali ed internazionali
Shared night taxi, servizio integrativo, Linz, Austria
- Popolazione 189.343 abitanti
- Introdotto nel 1987, con orari dalle 20.00 alle 03.30 con partenze
ogni mezz’ora fino alle 00.00 e poi ogni ora.
- Esistono sono 5 punti di partenza prestabiliti e i passeggeri vengono
portati porta a porta
COLLECTO, Shared night taxi a Brussel
• Fino a 4 persone, dalle 23.00 alle 6.00 (ogni 30 min)
con 200 fermate segnalate, a prezzo fisso
• CO- OP shared taxi, Laval, Quebec, Canada,
• Popolazione 376.845 abitanti
• Servizio in uso nelle aree non servite da TPL
• prenotati 30 min prima indicando che si sta prenotando
• taxi collettivo con tutte le info che servono al taxista
• (percorso, fermate, indirizzi). Bisogna avere una tessera, no
pagamenti in contanti
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Bergamo e Taxi collettivo: ipotesi di studio
Sbilanciamento della domanda di mobilità a favore della motorizzazione privata e
puntuali criticità che si rilevano in alcuni ambiti della Provincia in presenza di
importanti siti produttivi
Obiettivo:
Individuare un’area della provincia di Bergamo in cui possa risultare tecnicamente ed
economicamente conveniente, senza alcun sostegno finanziario pubblico,
l’attivazione di servizi flessibili di mobilità integrativi al TPL, per rispondere alle
esigenze dell’utenza non scolastica riguardanti:
• spostamenti casa-lavoro
• spostamenti per altri motivi, anche erratici e non sistematici
Elementi caratterizzanti:
o non sottrae utenza al trasporto pubblico locale, ma toglie traffico privato dalle
strade
o complementare e sinergico al trasporto pubblico locale
o in un’ottica di intermodalità con altri sistemi di mobilità sostenibile
o economicamente auto-sostenibile, senza intervento pubblico
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Bergamo e Taxi collettivo: ipotesi di studio
Individuare un importante centro attrattore di traffico (grande azienda,
ospedale, aeroporto…), preferibilmente con mobility manager e Piano
Spostamenti Casa - Lavoro già redatto, che si voglia offrire come caso di
studio
Al momento attuale lo studio è aperto ad eventuali altre possibilità per
quanto riguarda l’individuazione dell’area (ad es. un distretto
produttivo, una valle…)
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www.alot.it
Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica Scarl
Via Cipro, 16 - I-25124 Brescia
Grazie
Ref. Guido Piccoli
GSM +39/348/2291977 - Email: [email protected]
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