Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA 2 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA INDICE PREMESSA ..................................................................................................................................................... 5 METODOLOGIA DI LAVORO.................................................................................................................... 7 FASE 1- COSTRUZIONE DELLO STATO DI FATTO E DI DIRITTO ............................................... 11 1.1. L’Inquadramento territoriale e lo stato dei luoghi ........................................................................ 13 1.2. Lo stato della strumentazione urbanistica ..................................................................................... 16 1.3. Gli usi del suolo ............................................................................................................................. 44 1.4. Le infrastrutture a rete esistenti ..................................................................................................... 45 1.5. La consistenza edilizia ................................................................................................................... 47 1.6. La dotazione delle aree pubbliche (secondo D.M. 1444/68) ......................................................... 49 FASE 2 - IL PROGETTO DI VARIANTE ................................................................................................. 51 1.7. Le motivazioni della variante e la metodologia di lavoro ............................................................. 53 1.8. Gli obiettivi generali della Variante Speciale ................................................................................ 55 1.9. Gli obiettivi specifici e le azioni di piano....................................................................................... 58 1.10. Il dimensionamento del Piano Particolareggiato Esecutivo.......................................................... 61 1.11. La localizzazione e il dimensionamento delle attrezzature e degli spazi pubblici ......................... 65 1.12. Infrastrutture a rete: ipotesi progettuali ........................................................................................ 67 1.13. La previsione sommaria di spesa ................................................................................................... 71 3 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA 4 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA PREMESSA Come previsto dalla legge 28/80, “I comuni del Lazio sono tenuti a procedere, mediante apposite ed organiche iniziative: al rilevamento delle costruzioni abusive esistenti nel territorio del comune; alla individuazione dei nuclei edilizi abusivi sorti in contrasto con le destinazioni di zona previste dagli strumenti urbanistici generali ovvero con le norme di legge nazionali o regionali comportanti, anteriormente all' approvazione dello strumento urbanistico generale, limiti di edificabilità; alla individuazione dei nuclei edilizi abusivi che, ancorché non in contrasto con le destinazioni di zona previste negli strumenti urbanistici generali, siano sorti senza la preventiva approvazione dello strumento attuativo ovvero in violazione di altre norme di attuazione stabilite negli strumenti urbanistici. La individuazione dei nuclei edilizi abusivi di cui al primo comma consiste nella perimetrazione delle parti del territorio occupate da costruzioni abusive nonché delle aree inedificate da destinare ad edilizia residenziale e a recupero degli standard urbanistici.” Il fenomeno dell’abusivismo rappresenta certamente uno degli aspetti più problematici del comune di Rocca Priora poiché le tre leggi nazionali di sanatoria degli abusi edilizi hanno consentito di legittimare in tutto il territorio circa 19.000 vani realizzati per la maggior parte nell’area con destinazione agricola del PRG vigente. Nel 1988 l’Amministrazione Comunale per affrontare la problematica dell’edilizia sorta spontaneamente adotta ai sensi della legge 47/1985 e delle leggi regionali n. 28/1980 e 76/1976 una prima perimetrazione dei nuclei abusivi (Deliberazione di Consiglio Comunale n. 160 del 18.07.1988); con successiva deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del 07.03.1989 vengono esaminate e contro dedotte le osservazioni presentate alle perimetrazioni dei nuclei abusivi. L’edificato spontaneo investe l’intero territorio comunale e sembra prescindere sia dalla vocazione agricola-forestale sia dall’espansione del centro abitato consolidato dando luogo alla perimetrazione di dieci nuclei abusivi. Nel 2007 il Consiglio Comunale con Deliberazione n. 18 del 13.03.2007 adotta la perimetrazione definitiva dei nuclei abusivi e con Deliberazione n. 84 del 11.12.2007 approva le nuove perimetrazioni prendendo atto ed esaminando le osservazioni pervenute. La presente relazione costituisce uno degli elaborati fondamentali della Variante Speciale del Nucleo 3 – “Piani di Caiano” ai sensi della 28/80 per il recupero urbanistico degli insediamenti abusivi (ex lege 47/85) e rappresenta un elemento di supporto alla comprensione degli obiettivi e delle finalità dello strumento pianificatorio. Si articola in due parti: la prima inerente le analisi e le interpretazioni dello stato di fatto, la seconda riguardante il progetto di piano, nell’intento di promuovere un processo di razionalizzazione e di recupero urbanistico. 5 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA I rilievi e le analisi, costituenti la prima parte della presente relazione, sono stati propedeutici all’acquisizione, da parte dell’ Amministrazione Comunale, di tutti gli elementi necessari al governo del suo territorio e hanno costituito le basi per l’individuazione di un nuovo strumento urbanistico esecutivo, in variante rispetto al precedente, ponderato ed elaborato nell’ottica di fornire ai cittadini regole certe, prospettive di crescita concrete, equità di trattamento, e allo stesso tempo flessibilità nell’ adeguamento delle strutture, esistenti o di nuovo impianto, pubbliche o private, in un’ottica di interesse condiviso. 6 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA METODOLOGIA DI LAVORO Nel rispetto di quanto già predisposto dall’Amministrazione Comunale con l’approvazione delle perimetrazioni nel 2007, l’analisi e gli studi necessari a redigere il progetto dello strumento esecutivo relativo al Nucleo 3 - “Piani di Caiano” si è basata su due principi oggettivi di valutazione di base: 1. I criteri di carattere urbanistico generale, contenuti nella legge 28/80 all’art 4 e relativi a: a) la rilevanza socio - economica dei singoli insediamenti, soprattutto con riferimento alla loro utilizzazione per usi di residenza stabile o per usi produttivi; b) la possibilità di un razionale inserimento dei singoli insediamenti nel territorio e nell' organismo urbano, così come configurato nello strumento urbanistico vigente; c) la compatibilità con eventuali vincoli di varia natura esistenti nel territorio (rispetto idrogeologico - paesistico - archeologico ed altri) ivi compresi quelli di cui alle leggi regionali 2 luglio 1974, n. 30 e 25 ottobre 1976, n. 52. Inoltre la successiva legge regionale 12/2004 “Disposizioni in materia di definizione di illeciti edilizi” all’art 9 ribadisce le indicazioni della legge 28/80 stabilendo che “il recupero urbanistico provvede a un razionale inserimento territoriale e urbano in particolare in rapporto alle infrastrutture viarie e di trasporto, a un’adeguata urbanizzazione primaria e secondaria e alla disciplina per l’edilizia esistente e il suo eventuale completamento nel rispetto dei vincoli”. 2. La situazione di uso e di assetto degli edifici e delle loro aree di pertinenza. Sono cioè stati valutati quei complessi edilizi, anche numericamente non rilevanti, ma per i quali risulta evidente lo stato di compromissione attuale dell’area e la conseguente perdita dell’originale carattere rurale. Dalla predisposizione di tutti gli studi necessari alla elaborazione della fase di analisi scaturisce il vero e proprio progetto di piano basato sulle risultanze delle analisi fatte e impostato sulle idee cardine e le suggestioni progettuali provenienti dall’osservazione del territorio, del suo utilizzo e dello stato di diritto dei suoli. La valutazione delle risorse e delle problematiche presenti sul territorio, l’identificazione degli obiettivi da perseguire e la definizione delle strategie possibili costituiscono la indispensabile premessa per l’elaborazione del progetto relativo al Nucleo 3 - “Piani di Caiano”. FASE DI ANALISI Per verificare la rispondenza del nucleo individuato al Principio 1: criteri di carattere urbanistico generale a), b) e c) indicati dalla legge 28/80 e ribaditi dalla legge 12/2004, sono state predisposte diverse tavole di inquadramento territoriale e di verifica di congruenza con le previsioni del PTPR; in particolare gli elaborati individuati sono: Elaborato 01. Inquadramento Territoriale - (Codice: RP_NA3_01) Individuazione del perimetro dell’area oggetto di Variante Speciale ai sensi della L.R. 28/80 così come approvata dalla Delibera di C.C. n. 84 del 11 - 12 – 2007 e analisi delle relazioni con il contesto Relazione Tecnica e Previsione di Spesa 7 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA urbano che la circonda e con il territorio dell’intero comune. Sono stati utilizzati diversi supporti cartografici: aerofotogrammetrico, mappa catastale e foto aerea ed è stata analizzata l’accessibilità al nucleo attraverso il sistema infrastrutturale esistente e quello in corso di programmazione, si è valutata la distanza del nucleo rispetto al tessuto consolidato di Rocca Priora e quindi le possibili relazioni tra il nuovo insediamento, anche in termini di presenza di infrastrutture e opere di urbanizzazione, e il centro urbano. Elaborato 02. Sistema dei vincoli e dei valori ambientali - (Codice: RP_NA3_02) Analisi della Variante Speciale in riferimento alla strumentazione urbanistica sovraordinata al fine di verificarne la compatibilità. In questo elaborato viene valutata la localizzazione del nucleo rispetto alle prescrizioni del Piano Territoriale Paesistico Regionale, adottato il 25 luglio 2007, e rispetto alla presenza di vincoli di differente natura ritenuti incompatibili con la presenza del nucleo abitativo. Tale valutazione è necessaria per individuare le aree trasformabili e distinguerle da quelle di particolare interesse storico-artistico-paesaggistico da tutelare e valorizzare. La legge regionale 28/80 precisa inoltre che “non possono essere oggetto di varianti gli spazi che lo strumento urbanistico destina a finalità pubbliche, qualora ne risulti pregiudicata la realizzazione di essenziali attrezzature e impianti pubblici, non altrove ubicabili”. In relazione a questo punto specifico si è valutata quindi la congruenza tra la localizzazione del nucleo e le previsioni, in termini di zonizzazione funzionale, contenute nello strumento urbanistico generale; in particolare è stata predisposto il seguente elaborato: Elaborato 03. Confronto con la pianificazione vigente - (Codice: RP_NA3_03) Studio delle aree interessate dalla Variante Speciale in rapporto al Piano Regolatore Generale vigente e al Documento Preliminare di Indirizzo adottato il 15 Dicembre del 2012 con Delibera di Consiglio Comunale n. 97. In questo elaborato si evidenziano le incongruenze o meno con le destinazioni d’uso previste dallo strumento urbanistico generale vigente e la coerenza con le strategie del Documento Preliminare di Indirizzo adottato. Per verificare invece la rispondenza del nucleo individuato al Principio 2: La situazione di uso e di assetto degli edifici e delle loro aree di pertinenza sono state elaborate diverse analisi rispetto alla consistenza edilizia degli edifici esistenti (tavola 04), all’uso del suolo delle aree (tavola 05), agli standard urbanistici esistenti e relativo stato di attuazione (tavola 06), alle infrastrutture a rete (tavola 07). Gli elaborati sono di seguito brevemente descritti: Elaborato 04. Consistenza edilizia - (Codice: RP_NA3_04) Quantificazione dei vani esistenti attraverso l’analisi della consistenza edilizia avvenuta tramite sopralluogo e sovrapposizione con la cartografia (aerofotogrammetrico). Ogni edificio è identificato da un codice al quale corrisponde una volumetria. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa 8 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Elaborato 05. COMUNE DI ROCCA PRIORA Uso del suolo - (Codice: RP_NA3_05) Analisi conoscitiva dello stato dei luoghi, attraverso il disegno degli usi del suolo, effettuato dopo accurato sopralluogo. Le tavole grafiche sono corredate da un’adeguata documentazione fotografica che, oltre a testimoniare il carattere della tipologia edilizia prevalente all’interno del nucleo, evidenzia la consistenza del secondo criterio assunto per l’individuazione dei nuclei abusivi, e cioè lo stato di compromissione attuale dell’area e la perdita dell’originale carattere rurale e la conseguente opportunità di considerare i nuclei come aree urbanizzate. Elaborato 06. Analisi degli standard urbanistici e stato di attuazione - (Codice: RP_NA3_06) Individuazione di tutti gli standard presenti all’interno del perimetro della variante speciale, verifica del loro stato di attuazione e quantificazione della dimensione in rapporto agli abitanti presenti. Questo tipo di analisi è stata arricchita da scatti fotografici. Elaborato 07. Analisi delle infrastrutture a rete esistenti - (Codice: RP_NA3_07) Studio delle infrastrutture a rete presenti, come viabilità, rete fognaria, rete idrica e rete dell’illuminazione pubblica con approfondimenti mediante sezioni stradali per i tratti di maggiore criticità. Il risultato di questa prima fase di studio e analisi ha portato alla individuazione delle aree trasformabili, ossia quelle aree suscettibili di trasformazione urbanistica rispetto al loro stato di utilizzazione attuale, al loro stato di attuazione rispetto allo strumento urbanistico generale e al regime vincolistico. FASE DI PROGETTO Sono di seguito sinteticamente descritti gli elaborati fondamentali che costituiscono l’apparato tecnico per la redazione del progetto del Nucleo 3 - “Piani di Caiano”: Elaborato 08. Zonizzazione su mappa catastale - (Codice: RP_NA3_08) Individuazione dell’area oggetto di Variante Speciale ai sensi della L.R. 28/80 e individuazione su base catastale degli usi di tutte le aree presenti all’interno del perimetro del piano con particolare attenzione ai lotti fondiari residenziali ed al sistema dei servizi pubblici e privati. Elaborato 09. Disciplina esecutiva - (Codice: RP_NA3_9) Delimitazione dei comparti fondiari residenziali di nuova edificazione, sagome di massimo ingombro, quota di imposta dei fabbricati, distacchi dai confini, e superfici pubbliche. In questo elaborato vengono specificati i dati metrici di dettaglio dei singoli lotti liberi di nuova edificazione e delle aree a concentrazione edilizia oggetto di compensazione. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa 9 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Elaborato 10. COMUNE DI ROCCA PRIORA Localizzazione degli standard su mappa catastale - (Codice: RP_NA3_10) Individuazione delle aree idonee alla localizzazione di standard su base catastale e relativa quantificazione in rapporto agli abitanti. Elaborato 11. Infrastrutture a rete di progetto - (Codice: RP_NA3_11) Definizione dello schema della rete stradale, della rete di pubblica illuminazione, della rete idrica e di quella fognaria. Approvata la Variante Speciale è previsto l’approfondimento a livello esecutivo. Elaborato 12. Planimetria esemplificativa - (Codice: RP_NA3_12) Definizione dell’immagine globale indicativa dell’intero intervento con il fine di evidenziare il suo rapporto con il contesto urbano limitrofo e con il paesaggio e rappresentarne una vision. Elaborato 13. Tipi edilizi - (Codice: RP_NA3_13) Scelta delle tipologie, di carattere assolutamente indicativo, che compongono la proposta progettuale della Variante Speciale. Sono parte integrante del progetto di piano la presente relazione e le Norme Tecniche di Attuazione; di seguito sono sinteticamente e brevemente descritti i documenti D1e D2: D01. Relazione tecnica e previsione di spesa - (Codice: RP_NA3_D01) Nella relazione tecnica generale del piano vengono descritti i criteri generatori ed informatori del progetto, le finalità e gli obiettivi; vengono riportati i principali dati tecnici, metrici e la previsione approssimativa della spesa per la realizzazione delle urbanizzazioni primarie. D02. Norme tecniche di attuazione - (Codice: RP_NA3_D02) Le norme tecniche di attuazione, assieme ai disegni di progetto, rappresentano la parte prescrittiva del piano alla quale si affida il compito di regolare i comportamenti dei soggetti che intervengono sul territorio per modificarlo definendo i principi e le modalità di attuazione delle previsioni della Variante Speciale. E’ dunque fondamentale che tali norme siano il più possibile chiare, trasparenti e non suscettibili di alcuna forma di interpretazione che possa dare adito a incertezze e difficoltà di applicarle. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa 10 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA FASE 1- COSTRUZIONE DELLO STATO DI FATTO E DI DIRITTO Relazione Tecnica e Previsione di Spesa 11 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Relazione Tecnica e Previsione di Spesa L’Inquadramento territoriale e lo stato dei luoghi 12 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.1. L’INQUADRAMENTO TERRITORIALE E LO STATO DEI LUOGHI Il territorio su cui insiste l’area d’intervento, se lo si vuole localizzare a grande scala, ricade nell’ambito dei Castelli Romani, più in particolare definito dallo studio fatto dalla Provincia di Roma “sottosistema dei Colli Albani”. Scendendo di scala, il territorio in esame si localizza all’interno del Comune di Rocca Priora, il quale è caratterizzato da tre sistemi fondamentali che hanno dato luogo all’attuale configurazione del tessuto edificato: - il primo sistema è quello caratterizzato dalla presenza della consolare Tuscolana, una strada che dall’epoca dei Romani affianca la via Appia e collega i castelli romani alla città di Roma, lungo la quale si sono formati nel tempo tessuti a bassa densità di tipo diffuso che hanno compromesso l’intera valle Latina. - il secondo sistema è quello che più contraddistingue il comune, ossia i rilievi con i boschi, i quali dividono nettamente la parte della valla Latina e del centro storico, dalla località prevalentemente residenziale di Colle di Fuori. - il terzo sistema, probabilmente il più importante, è quello che fa riferimento al rilievo montuoso dove è sorto il centro storico di Rocca Priora, da cui è possibile controllare visivamente tutte le vallate, verso i monti tiburtini, prenestini e verso Rocca di Papa. Inquadramento territoriale del comune di Rocca Priora – in neretto tratteggiato l’area del nucleo abusivo Relazione Tecnica e Previsione di Spesa L’Inquadramento territoriale e lo stato dei luoghi 13 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” L’area del nucleo abusivo in questione è situata in località Piani di Caiano. Il nucleo abusivo n.3 denominato “Piani di Caiano” è situato a sud della via Tuscolana; l’insediamento si è sviluppato sulla via Tuscolana su assi viari di tipo locale che da questa si sono originati a grappolo verso sud dando luogo successivamente alla formazione di un altro asse matrice dell’insediamento: la Via Mediana. L’area oggetto di variante è posta proprio a confine con il Comune di Rocca di Papa e un bosco piuttosto esteso divide il suo centro urbano dalla località dei piani di Caiano. Questo tessuto presenta le caratteristiche dei nuclei abusivi, ovvero case residenziali su singolo lotto, nessuna presenza di aree pubbliche e strade con sezione inadeguata, spesso a fondo cieco, inoltre non sono presenti quasi mai i marciapiedi. Lungo la via Tuscolana all’interno del nucleo sono presenti piccole realtà produttive. I cittadini residenti in questa località per spostarsi e raggiungere i servizi principali utilizzano prevalentemente mezzi di tipo privato, quindi automobile, percorrendo soprattutto la via Tuscolana e le due strade che giungono in paese, ovvero via del Buero e via dell’Arenatura. ROCCA DI PAPA Inquadramento territoriale - particolare dell’area e toponomastica Relazione Tecnica e Previsione di Spesa L’Inquadramento territoriale e lo stato dei luoghi 14 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Il nucleo abusivo di Piani di Caiano sorge su un’area prevalentemente pianeggiante, se la si rapporta con i diversi dislivelli presenti nel Comune di Rocca Priora. Studio delle principali curve di livello e individuazione dell’area del nucleo abusivo in giallino rigato Relazione Tecnica e Previsione di Spesa L’Inquadramento territoriale e lo stato dei luoghi 15 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.2. LO STATO DELLA STRUMENTAZIONE URBANISTICA La lettura della successione storica dei vari piani e programmi che hanno regolato l’evoluzione urbanistica della realtà di Rocca Priora è finalizzata alla costruzione di un bilancio tra quanto è stato previsto e quanto è stato attuato nell’ottica di mettere in evidenza le dinamiche che hanno guidato la trasformazione del territorio e quindi tracciare le principali linee secondo cui costruire il progetto del nucleo. Di seguito vengono analizzati i principali strumenti che hanno contribuito alla configurazione urbanistica attuale del Nucleo 3 – “Piani di Caiano”, tralasciando i differenti atti che non hanno avuto seguito o che non hanno costituito fondamentali cambiamenti o trasformazioni territoriali per il nucleo in esame. Il territorio del comune di Rocca Priora è il risultato, come avviene per la maggior parte dei comuni italiani, della sovrapposizione di molti e differenti strumenti di pianificazione che si sono susseguiti nel tempo e che hanno strutturato il territorio restituendogli la morfologia odierna: il primo regolamento edilizio risale al 1931 e vi si fa riferimento fino al 1954, anno in cui viene adottato un Piano Regolatore, in realtà mai approvato, con il relativo Regolamento Edilizio, quest’ultimo in vigore fino alla fine degli anni ottanta. Nel 1974 viene redatto il nuovo Piano Regolatore Generale con lo scopo di “armonizzare lo sviluppo sociale ed economico, con il mantenimento degli aspetti genuini della vita del paese, senza distruggere i valori ambientali che caratterizzano il territorio”; il PRG viene adottato con deliberazione del Commissario Regionale ad acta n. 66 e pubblicato per i prescritti 30 giorni dal 10.09.1976. Sul B.U.R.L. n. 16 del 10.06.1982 è stata pubblicata la deliberazione della Giunta Regionale n. 633 del 09.02.1982 con la quale si approva con raccomandazioni, prescrizioni e stralci il P.R.G. del Comune di Rocca Priora. Nel 1988 viene adottata ai sensi della legge 47/1985 e delle leggi regionali n. 28/1980 e 76/1976 una prima perimetrazione dei nuclei abusivi (Deliberazione di Consiglio Comunale n. 160 del 18.07.1988); con successiva deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del 07.03.1989 vengono esaminate e controdedotte le osservazioni presentate alle perimetrazioni dei nuclei abusivi. L’edificato spontaneo investe l’intero territorio comunale dando luogo alla perimetrazione di dieci nuclei abusivi. Nel 2007 il Consiglio Comunale con Deliberazione n. 18 del 13.03.2007 adotta la perimetrazione definitiva dei nuclei abusivi e con Deliberazione n. 84 del 11.12.2007 approva le nuove perimetrazioni prendendo atto ed esaminando le osservazioni pervenute. Alla vicenda urbanistica del comune di Rocca Priora si affianca la questione vincolistica che incide fortemente sulla trasformabilità delle aree soprattutto se si fa riferimento al Piano di Assetto del Parco Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 16 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” dei Castelli Romani adottato con Delibera di Consiglio Direttivo n. 23 del 21 Maggio 2009 e relativo alla perimetrazione “allargata” dell’area naturale protetta individuata con Deliberazione n. 1/1998 dal Commissario regionale ad acta. Tralasciando le varie interpretazioni date alla legittimità o meno della Delibera con la quale si adotta il Piano di Assetto, quest’ultimo introduce nel territorio di Rocca Priora una serie di vincoli di inedificabilità su aree inserite invece negli strumenti urbanistici sopra descritti rendendone di fatto “complessa” l’attuazione. LA PIANIFICAZIONE COMUNALE VIGENTE Il Piano Territoriale Paesistico Il comune di Rocca Priora ricade nel Piano Territoriale Paesistico n. 9 – Castelli Romani – approvato con D.G.R. n. 4480 del 30.07.1999, ai sensi dell’art. 20, comma 2 della L.R. 24 del 06.07.1998 e pubblicato sul B.U.R. del 30.10.1999, che disciplina il grado di trasformabilità delle aree sottoposte a tutela. L’ambito territoriale 9 si configura come un sistema territoriale di interesse paesistico, nel quale il Piano Paesistico stesso indica i territori già sottoposti a vincolo ai sensi della legge 1497 del 1939, i territori di cui all’art n°1 della legge 431 del 1985, i territori che si ritiene di dover disciplinare ai fini della razionale tutela delle aree adiacenti vincolate. I Comuni che costituiscono l'ambito territoriale n. 9 sono: Albano Laziale, Ariccia, Capranica Prenestina, Castel Gandolfo, Castel S. Pietro, Cave, Ciampino, Colonna, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Palestrina, S. Vito Romano, Rocca di Cave, Rocca Priora, Velletri, Zagarolo, in attuazione del Piano Paesistico redatto ai sensi delle leggi 431/1985 e 1487/1939 e del regolamento di quest’ultima, approvato con R.D. 1357/1940. Dall’analisi della Tavola E1/3 del PTP si nota la presenza su tutto il territorio comunale del vincolo di inedificabilità temporanea della legge 431/85 e del vincolo paesaggistico ex legge 1497/39. Su una piccolissima parte dell’area in oggetto - a nord - ricade il vincolo ex lege 1089/39 relativo ai fiumi, torrenti e corsi d’acqua iscritti negli elenchi di cui al testo unico approvato regio decreto 1775/37 e sulla via Tuscolana è presente l’area di buffer ex lege 1089/39 “attualmente non vincolata da D.D. M.M.” Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 17 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Riporto su cartografia del PTP ambito 9 e osservazioni relative dell’area del nucleo abusivo – elaborato E1/3 Dall’analisi della Tavola E3/3 del PTP si rileva che l’area del Nucleo n. 3 – “Piani di Caiano” ricade in 3 zone di piano paesistico, di seguito descritte: RPR2: Aree edificate sature e di completamento In tali zone si applicano le norme di tutela paesaggistica previste dagli strumenti urbanistici attualmente vigenti; le coperture saranno preferibilmente a tetto con coppi alla romana; i comuni dovranno inoltre predisporre uno o più progetti unitari di sistemazione degli spazi urbani RPR6: Zone compromesse – Aree di insediamento diffuso a basa densità, “ordinato secondo una rete viaria definita In tali zone valgono le norme stabilite dagli strumenti urbanistici vigenti e dalla legge 47/85, nel rispetto della normativa di “area” (porzione di territorio, circondata da perimetro e dotata di sigla di Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 18 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” identificazione, riportata sulle tavole E3 ed E4) e di “lotto” (porzione di “area” sulla quale può essere richiesta la concessione edificatoria prescritta dal piano Paesistico) RPR14 Zona a pascolo su terreni geologicamente stabili In dette zone è ammessa la costruzione di abbeveratoi, volubri (invaso, generalmente circolare, per la raccolta dell'acqua piovana per il bestiame), ricoveri e rimesse per il bestiame brado, fienili, realizzati per iniziativa pubblica o privata sempreché su un progetto documentato con i relativi fabbisogni ed approvato dall’Ente a cui è attribuito i demani, ovvero dal Comune o, per i territori montani, dalla competente comunità montana, da ubicarsi comunque col rispetto della situazione ambientale. Sono ammessi con la medesima procedura, rifugi per il personale di sorveglianza, per cubatura non superiore a 240 mc. Tali manufatti dovranno essere schermati sui 4 lati con la messa a dimora delle essenze riportate nella tabella 1 alle famiglie A3/B3; A4/B4. Riporto su cartografia del PTP ambito 9 e osservazioni relative dell’area del nucleo abusivo – elaborato E3/3 Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 19 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Il Piano Territoriale Paesistico Regionale La Giunta Regionale Lazio, con atti n. 556 del 25 luglio 2007 e n. 1025 del 21 dicembre 2007, ai sensi dell’art. 21, 22, 23 della Legge Regionale sul Paesaggio n. 24/98, ha approvato il nuovo Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) che disciplina le modalità di governo del paesaggio, indicando le relative azioni volte alla conservazione, valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi. Il PTPR si occupa della ricognizione del territorio, considerato mediante l’analisi delle caratteristiche storiche naturali, estetiche e delle loro interrelazioni e la conseguente definizione dei valori paesaggistici da tutelare, recuperare, riqualificare e valorizzare. Il PTPR è costituito dai seguenti elaborati principali: Tavola A – Sistemi e ambiti di Paesaggio: contengono l’individuazione territoriale degli ambiti di paesaggio, le fasce di rispetto dei beni paesaggistici, le aree e punti di visuale, gli ambiti di recupero e valorizzazione del paesaggio. Tavola B – Beni Paesaggistici: contengono la descrizione dei beni paesaggistici di cui art 134 comma 1 lettera a), b), c), d) del codice Tavola C – Beni del Patrimonio naturale e culturale: contengono la descrizione del quadro conoscitivo dei beni che pur non appartenendo a termine di legge ai beni paesaggistici, costituiscono la loro organica e sostanziale integrazione. Tavola D- Osservazioni: contengono i criteri di valutazione per l’esame delle osservazioni comunali preliminari alla pubblicazione del PTPR e le controdeduzioni medesime con i relativi stralci cartografici. Per quanto concerne la tavola A - Sistemi e ambiti di Paesaggio il nucleo ricade quasi interamente, ad esclusione di piccole aree, in una tipologia di paesaggio fortemente urbanizzato; si tratta della categoria “Paesaggio degli insediamenti urbani” di cui di seguito: − Paesaggio degli insediamenti urbani Paesaggio degli insediamenti urbani normato dall’art.27 delle NTA. Il Paesaggio degli insediamenti urbani è costituito da ambiti urbani consolidati di recente formazione. Il riferimento per l’individuazione del paesaggio degli insediamenti urbani sono le aree rilevate dalla Carta dell'Uso del Suolo della Regione Lazio nelle classi di uso relative alle superfici artificiali Ambiente urbanizzato, in particolare l'insediamento residenziale e l'insediamento produttivo con percentuale di occupazione del suolo superiore al 30%, attraverso una rivisitazione in corrispondenza delle classi del tessuto residenziale sparso in relazione anche del grado di trasformazione del Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 20 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” territorio, nonché in relazione alla presenza di particolari tessuti storici o con particolari qualità naturalistica o geomorfologia individuati con altre tipologie di paesaggio. La tutela è volta alla riqualificazione degli ambiti urbani e, in relazione a particolari tessuti viari o edilizi, al mantenimento delle caratteristiche, tenuto conto delle tipologie architettoniche nonché delle tecniche e dei materiali costruttivi ed alla valorizzazione dei beni del patrimonio culturale e degli elementi naturali ancora presenti, alla conservazione delle visuali verso i paesaggi di pregio adiacenti e/o interni all'ambito urbano anche mediante il controllo dell'espansione, il mantenimento di corridoi verdi all'interno dei tessuti e/o di connessione con i paesaggi naturali e agricoli contigui. Alcune aree di esigue dimensioni e, soprattutto, comunque fortemente urbanizzate sono al contrario individuate dal PTPR come aree di tipo naturale: la maggior parte di queste aree in realtà non possiedono le caratteristiche del territorio naturale in quanto vi si localizzano diversi fabbricati, completamente accessibili e infrastrutturati. Di seguito si riportano le due categorie che troviamo all’interno del nucleo: − Paesaggio naturale di cui all’articolo 21 delle NTA Il paesaggio naturale è costituito dalle porzioni di territorio caratterizzate dal maggiore valore di naturalità per la presenza dei beni di interesse naturalistico nonché di specificità geomorfologiche e vegetazionali anche se interessati dal modo d’uso agricolo. Tale paesaggio comprende principalmente le aree nelle quali i beni conservano il carattere naturale o seminaturale in condizione di sostanziale integrità. La tutela è volta alla valorizzazione dei beni ed alla conservazione del loro valore anche mediante l’inibizione di iniziative di trasformazione territoriale pregiudizievoli alla salvaguardia. − Paesaggio naturale di continuità di cui dall’art.23 delle NTA. Il Paesaggio naturale di continuità è costituito da porzioni di territorio che presentano elevato valore di naturalità, anche se parzialmente edificati o infrastrutturati. Possono essere collocati all’interno o in adiacenza dei paesaggi naturali e costituirne irrinunciabile area di protezione; in altri casi tali paesaggi sono inseriti all’interno o in adiacenza a paesaggi degli insediamenti urbani o in evoluzione costituendone elemento di pregio naturalistico da salvaguardare. La tutela per tali territori è volta alla valorizzazione della funzione di connessione dei paesaggi con i quali concorre a costituire complessi paesaggistici unitari. Nel caso di continuità con il paesaggio naturale l’obiettivo è la protezione, fruizione e valorizzazione del paesaggio naturale stesso e, in linea subordinata, la conservazione dei modi d’uso agricoli tradizionali. In ambiente urbano la tutela è volta alla salvaguardia dei valori naturalistici che si conservano nel tessuto urbano. In tali territori si possono prevedere interventi di recupero dei valori naturalistici del Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 21 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” paesaggio. Subordinatamente a valutazione di inserimento paesistico tali aree possono essere realizzati infrastrutture e/o servizi strettamente necessari a garantire la fruizione dei beni e delle aree di interesse naturalistico. Su una piccolissima parte ad ovest del nucleo, nella zona de “Le Muracce” troviamo un’area di buffer relativa alla fascia di rispetto dei corsi d’acqua; inoltre un tratto della Via Tuscolana ha le caratteristiche dei punti di visuale e la Via del Buero, nella sua parte finale all’incrocio con la Via Tuscolana, ha la sua parte finale compresa nell’area di buffer relativa ai punti di visuale che incide su una piccola parte del perimetro del nucleo. Per quanto concerne la Tavola B – Beni Paesaggistici Insiste su tutta l’area il vincolo dichiarativo “Beni di insieme: vaste località con valore estetico tradizionale, bellezze panoramiche di cui all’articolo 136 del decreto legislativo 42/2004. Per quanto riguarda i vincoli ricognitivi di legge sull’area si trovano le seguenti categorie: − Protezione dei corsi delle acque pubbliche Ai sensi dell'articolo 142 co1, lettera c), del Codice sono sottoposti a vincolo paesistico i fiumi, i torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi di cui al testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna, di seguito denominata fascia di rispetto (è interessata una piccola parte a Nord dell’area). − Protezione delle aree boscate Ai sensi dell'articolo 142 co1, lettera g), del Codice, sono sottoposti a vincolo paesistico i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227. Si considerano boschi: a)i terreni di superficie non inferiore a 5.000 metri quadrati coperti da vegetazione forestale arborea e/o arbustiva, a qualunque stadio di età, di origine naturale o artificiale, costituente a maturità un soprassuolo continuo con grado di copertura delle chiome non inferiore al 50 per cento; b)i castagneti da frutto di superficie non inferiore a 5 mila metri quadrati, di origine naturale o artificiale, costituente a maturità un soprassuolo continuo con grado di copertura delle chiome non inferiore al 50 per cento; Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 22 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” c)gli appezzamenti arborati isolati di qualunque superficie, situati ad una distanza, misurata fra i margini più vicini, non superiore a 20 metri dai boschi di cui alla lettera a) e con densità di copertura delle chiome a maturità non inferiore al 20 per cento della superficie boscata. La superficie delle aree boscate non concorre al fine del calcolo della cubatura per costruire al di fuori di esse e non contribuisce alla determinazione del lotto minimo previsto dagli strumenti urbanistici. − Area di interesse archeologico già individuate – beni lineari con fascia di rispetto di cui all’articolo 13 co 3 lett. a della L.R. 24/98 (ml_0117). Insiste poi sulla via Tuscolana il vincolo ricognitivo di piano di “beni lineari, testimonianza dei caratteri identitari archeologici e storici e relativa fascia di rispetto di 100 metri” di cui all’articolo 13 co 3 lett. a della L.R. 24/98 (tl_0319). Inoltre a ridosso del perimetro del nucleo, ad est, è presente un bene tipizzato - ricognitivo di piano - “beni lineari, testimonianza dei caratteri identitari archeologici e storici e relativa fascia di rispetto di 100 metri” di cui all’articolo 13 co 3 lett. a della L.R. 24/98 (tp058_1695). Per quanto concerne la Tavola C – Beni del Patrimonio naturale e culturale Il territorio del nucleo fa parte del sistema insediativo contemporaneo ed, in particolare, la categoria è quella del Tessuto Urbano (dalla Carta dell’Uso del Suolo del 1990); alcune aree di esigue dimensioni ricadono inoltre in diverse categorie di beni del patrimonio naturale e culturale del PTPR tra cui: − Pascoli, rocce, aree nude − Viabilità antica (fascia di rispetto di 50 ml) − Tessuto urbano All’interno del nucleo troviamo anche la categoria degli ambiti prioritari per i progetti di conservazione, recupero, riqualificazione, gestione e valorizzazione del paesaggio regionale (art. 143 D.lvo 42/2004), in particolare sulla Tuscolana: − Percorsi panoramici Per quanto concerne la Tavola D – Osservazioni; Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 23 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Nell’area in oggetto ricade una unica osservazione al PTP vigente che investe tutta l’area del perimetro del nucleo e che è stata accolta parzialmente. L’approvazione, anche solo parziale, dell’osservazione ha modificato le prescrizioni di diverse aree all’interno del perimetro. Stralcio della tavola A del PTPR – Sistemi ed ambiti del paesaggio Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 24 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” \ Stralcio della tavola B del PTPR – Beni paesaggistici \\ Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 25 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Stralcio della tavola C del PTPR – Beni del patrimonio naturale e culturale Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 26 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Stralcio della tavola D del PTPR – Proposte comunali di modifica dei PTP vigenti Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 27 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Il Piano Territoriale Provinciale Generale Il Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG) è stato adottato dal Consiglio Provinciale in data 24/07/2009 con Delibera n.35 ed inoltrato alla Regione Lazio per l’approvazione in data 03/08/2009 per completare la procedura di approvazione con la Conferenza di co-pianificazione tecnica e con la sottoscrizione dell’Accordo di Pianificazione da parte dei presidenti di Regione e Provincia, ratificata dal Consiglio Provinciale in data 12/01/2010. Con l’adozione e l’approvazione divengono operanti le norme di salvaguardia e con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, la Provincia assumerà la pienezza dei compiti in materia urbanistica già esercitati dalla Regione ed in particolare, i compiti di indirizzo e valutazione degli strumenti urbanistici comunali in fase di generale rinnovamento e impegnati nell’adeguamento entro 3-5 anni alla legge urbanistica regionale. Il Piano è stato impostato nella prospettiva della Città metropolitana di Roma, come delineato dal recente provvedimento sul federalismo fiscale e ne anticipa e promuove la possibile configurazione. È il risultato di un prolungato e complesso percorso tecnico-scientifico e partecipativo, avviato nel 2004. Il Piano Territoriale Provinciale Generale tutela e promuove i caratteri ed i valori del territorio provinciale e ne indirizza i processi di trasformazione e di sviluppo, in coerenza con le nuove direttive regionali e nei limiti del campo di interessi provinciali. SIC 40 Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica Stralcio della tavola TP2 del PTPG della Provincia di Roma e legenda 28 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Particolare della tavola TP2 del PTPG della Provincia di Roma e legenda Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 29 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Dallo stralcio della tavola TP2 si evince che l’area in oggetto ricade nella proposta di ampliamento del Parco dei Castelli Romani - APR31. La maggior parte del territorio del Nucleo n.3 ricade nella Componente Primaria della REP. La CP è caratterizzata da ambiti di interesse prevalentemente naturalistico, è formata da “aree core”, “aree buffer” e “aree di connessione primaria”. Il nucleo n.3 ricade per la maggior parte nelle “aree di connessione primaria” (connessione lineare e landscape mosaic) che comprendono prevalentemente vaste porzioni del sistema naturale, seminaturale e agricolo, il reticolo idrografico, le aree di rispetto dei fiumi, dei laghi e della fascia costiera e i sistemi forestali. La restante parte del nucleo ricade nelle componenti secondarie. La Componente Secondaria (CS) della REP include aree ed ambiti che costituiscono elementi indispensabili per il conseguimento dell’effettiva funzionalità della rete ecologica. La Componente Secondaria caratterizzata in prevalenza da ambiti della matrice agricola, svolge una prevalente funzione di connessione ecologica tra gli elementi della componente primaria della REP ed i sistemi agricolo ed insediativo. La CS è formata dai “nastri verdi” e dagli “elementi di discontinuità”. I “nastri verdi” corrispondono al Territorio Agricolo Tutelato, contiguo sia alla matrice naturalistica che a quella insediativa, con elevata valenza di discontinuità urbanistica, essenziali per garantire la funzionalità ecologica della REP. Gli “elementi di discontinuità”, caratterizzati da ambiti poco estesi, in parte interessati dal sistema agricolo ed in parte elementi di discontinuità del sistema insediativo, sono essenziali per garantire la funzionalità della REP in situazioni di elevata antropizzazione. Per quanto riguarda il sistema della mobilità ai Piani di Caiano si riscontra la presenza della rete di II livello (via Tuscolana) la quale risulta essere anche una strada panoramica. E’ inoltre fondamentale notare che il territorio del nucleo di Piani di Caiano è individuato all’interno del Sistema Insediativo Morfologico del PTPG ed è ricompreso all’interno dell’ambito di diffusione insediativa in cui riordinare l’insediamento. Il Piano di Assetto del Parco dei Castelli Romani Il Parco regionale dei Castelli romani è stato istituito con L.R. n. 2 del 13 gennaio 1984, in conformità con le direttive L.R. n. 46 del 28 novembre 1977 “Costituzione di un sistema di parchi regionali e delle riserve naturali”. Esso è pertanto parte integrante del sistema delle aree protette regionali. Da oltre un ventennio, sono stati posti in essere differenti tentativi di dotare quest’area di un coerente piano di assetto che mettesse al primo posto le esigenze della tutela dello straordinario patrimonio culturale, artistico e naturalistico presente nell’area. La stessa legge istitutiva afferma che scopo del Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 30 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” parco è quello “di tutelare l’integrità delle caratteristiche naturali e culturali del vulcano laziale dei monti Albani”. Oggi, dopo un iter di costruzione tanto complesso quanto incerto dal punto di vista della effettiva cogenza degli strumenti individuati, si fa riferimento al Piano di Assetto del Parco dei Castelli Romani adottato con Delibera di Consiglio Direttivo n. 23 del 21 Maggio 2009 e relativo alla perimetrazione “allargata” dell’area naturale protetta individuata con Deliberazione n. 1/1998 dal Commissario regionale ad acta. Tralasciando le varie interpretazioni date alla legittimità o meno della Delibera con la quale si adotta il Piano di Assetto, quest’ultimo introduce nel territorio di Rocca Priora una serie di vincoli di inedificabilità su aree inserite invece negli strumenti urbanistici comunali rendendone di fatto “complessa” l’attuazione. Il Piano di assetto del Parco regionale dei Castelli Romani (di seguito “Piano”), redatto in conformità della legge n. 394/1991 e dell’articolo 26 della legge regionale n. 29/1997, persegue la finalità della tutela dei valori ambientali, naturalistici, paesistici e storicoculturali del territorio come indicato nella legge istitutiva del Parco, legge regionale 2/1984. In particolare, gli indirizzi del Piano sono volti al raggiungimento dei seguenti obiettivi: - tutela e recupero dell’integrità dell’ambiente naturale, contraddistinto da particolari caratteristiche qualitative e di biodiversità; - tutela e ricostruzione dell’equilibrio idrico del bacino dei Castelli romani; - tutela dell’identità culturale del territorio, contraddistinto da una straordinaria stratificazione storica e artistica; - tutela dell’integrità fisica dei luoghi, salvaguardando le aree in dissesto e in frana; - riqualificazione dei siti urbanizzati da realizzarsi attraverso il minimo consumo di suolo, sia nelle parti storiche che nelle parti di recente edificazione. Il Piano, ai sensi del comma 1 dell’articolo 26 legge regionale 29/1997, prevede: a) la perimetrazione definitiva dell'area naturale protetta (individuata con deliberazione n. 1/1998 del Commissario regionale ad acta e riportata nella Tavola 12 ST del Piano); b) le destinazioni di uso pubblico o privato dell'area naturale protetta e le relative norme di attuazione con riferimento alle varie aree; c) i diversi gradi e tipi di accessibilità veicolare e pedonale, prevedendo in particolare percorsi, accessi e strutture idonee per i disabili, i portatori di handicap e gli anziani; d) i sistemi di attrezzature e servizi per la funzione sociale dell'area naturale protetta, quali: musei, centri di visita, uffici informativi, aree di campeggio e attività agrituristiche; Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 31 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” e) gli indirizzi ed i criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna, sui paesaggi e sui beni naturali e culturali in genere; f) l'organizzazione generale del territorio e la sua articolazione in zone caratterizzate da forme differenziate di tutela, godimento ed uso. Inoltre il Piano, ai sensi dell’articolo 7 della legge istitutiva del parco, legge regionale 2/1984, contiene, oltre alla proposta di perimetrazione definitiva, le previsioni e gli eventuali progetti per: a) l'assetto forestale dei boschi soggetti ad utilizzazione selvi-colturale; b) il risanamento dei laghi e l'eventuale utilizzazione degli stessi anche ai fini acqua colturali, didattici scientifici e turistici; c) lo sviluppo e l'incentivazione delle attività agricole, zootecniche ed artigianali; d) la razionalizzazione delle attività turistiche e lo sviluppo del turismo sociale. Stralcio del Piano di Assetto del Parco dei Castelli Romani Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 32 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Dalla tavola si evince che gran parte dei Piani di Caiano rientra nei tessuti urbani saturi e/o di completamento con alcune aree intercluse di paesaggio agricolo Intracalderico e una area di trasformazione urbanistica ad est del nucleo in prossimità del perimetro. Per quanto riguarda il “Paesaggio agricolo intracalderico”, si tratta di un paesaggio agricolo degradato e aggredito dalla pressione residenziale, con caratteri di residualità ma con connotazioni paesistiche tradizionali che il Piano intende conservare e riqualificare, anche riducendo la pressione residenziale e incentivando interventi di miglioramento e riqualificazione paesaggistica da parte dei privati; in tali aree non è ammessa la costruzione di edifici residenziali se non per le effettive necessità di conduzione di aziende agricole, ai sensi della legge regionale n. 38/99. La dimensione aziendale per la realizzazione di manufatti rurali è fissata, salva diversa dimostrazione sulla base di piano di sviluppo aziendale in 10 ettari di terreno indiviso ricadente nell’ambito della sottozona. L’indice massimo territoriale non può superare 0,001 mc/mq. Una piccolissima parte dell’area all’interno del perimetro, localizzata a sud-est e in aderenza al perimetro stesso, ricade in “Aree boscate”. Sono aree boscate quelle di cui all’art. 4 della legge regionale 39/2002. Sono inoltre aree boscate sottoposte a vincolo paesistico, ai sensi dell'articolo 142 lettera g) del Decreto Legislativo 42/2004, i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento. Le aree boscate sono gestite secondo gli specifici “Criteri per l’utilizzazione del patrimonio forestale nel territorio del Parco dei Castelli romani” di cui al precedente articolo 7 comma 8. Nelle aree boscate è ammessa: l’apertura dei sentieri pedonali di visita, di piccole aree di sosta, la installazione dei sistemi di monitoraggio o di prevenzione degli incendi, le opere di scavo, manutenzione e restauro delle preesistenze archeologiche ed artistiche. Un’altra piccolissima parte del territorio rientra nei “Fiumi e territori contermini ai fiumi, torrenti e corsi d’acqua pubblici con fascia di rispetto di 150 m”. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 33 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” LA PIANIFICAZIONE COMUNALE VIGENTE Il P.R.G. vigente Il Piano Regolatore Generale vigente di Rocca Priora, redatto nel 1976 dai progettisti ing. M. Monteduro, arch. M. Tavoletti, arch. M. Morlacchi e arch. E. Ciciani, viene dimensionato assumendo come prima stima una popolazione residente di 4.600 abitanti (dati Istat del 1976); tenuto conto successivamente della volumetria realizzata abusivamente, la stima viene riportata a 8.000 abitanti I punti principali sui quali si basa la costruzione del PRG sono i seguenti: piano di minima;(riferito al dimensionamento) ipotesi di sviluppo demografico riferito ad un arco temporale non superiore ai dieci anni; incremento della popolazione ipotizzato non superiore al 30% di quella esistente; (il 30 % di 8.000=2.400 per un totale di popolazione prevista in dieci anni di 10.400 abitanti); Interventi di ristrutturazione delle zone compromesse; la verifica delle zone già insediate e quelle di futura espansione della rispondenza degli standard del D.M. 1444/68. All’interno del territorio del nucleo di Piani di Caiano sono presenti differenti destinazioni d’uso dei suoli alle quali corrispondono le seguenti zone territoriali omogenee: − zona G Aree private a verde – Sottozona G1 − zona S Attrezzature di servizio – Sottozona S1 − zona H Zone agricole – Sottozona H1 e Sottozona H2 − zona V Zona a verde – Sottozona V2 Zona G - AREE PRIVATE A VERDE di cui all’articolo 6 delle N.T.A Sottozona G1 - parco privato vincolato. Nei parchi privati vincolati deve essere conservata l'attuale consistenza edilizia o relativa sistemazione a verde con esclusione di nuove costruzioni. Nelle sottozone G1 sono consentiti soltanto gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. In caso di demolizione è consentita la ricostruzione rispettando le volumetrie, le superfici coperte e le altezze massime esistenti e risultanti da progetti regolarmente approvati Zona H – AGRICOLA di cui all’articolo 9 delle N.T.A Tale zona comprende la parte del territorio comunale destinato esclusivamente ad attività agricole e zootecniche cui si intende conservare sia tale funzione, sia il suo aspetto caratteristico. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 34 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” La zona H è distinta in due sottozone: H1 e H2. Sottozona H1 Nella sottozona H1 sono consentite soltanto le costruzioni di tipo rurale necessarie alla conduzione agricola. Tali costruzioni isolate non dovranno sorgere su lotti di superficie inferiore a 20.000 mq, possono avere una cubatura massima di 0,03 mc/mq e un'altezza alla gronda non superiore a ml 3,50 e altezza massima assoluta (al colmo) di m 7,00. Le copertura dovranno essere a tetto con pendenza non maggiore del 35%. Il pavimento del piano terreno dovrà essere sopraelevato dal suolo di almeno cm 30.Per cubatura utile si intende quella riferita ai piani fuori terra. Il rilascio della licenza di costruzione è condizionata, previo parere degli ispettori agrari provinciali, alla qualifica di imprenditore agricolo, singolo od associato dal richiedente, nonché alla accertata corrispondenza delle opere da costruire con le esigenze della produzione del fondo. La destinazione d'uso degli edifici e dei complessi produttivi sarà trascritta prima del rilascio della licenza di costruzione. In caso di mutamento della destinazione il Comune annulla la licenza concessa e provvede a norma dell'art. 41 della legge Urbanistica 17/8/1942 n. 1150 e successive modificazioni. Compete al Sindaco l'accertamento delle opere da edificare necessarie alle esigenze di produzione del fondo. E' facoltà dell'Amministrazione Comunale concedere un aumento dell'indice di fabbricabilità fino allo 0,10 mc/mq qualora si dimostri la necessità di disporre di maggior cubatura per soli impianti di conservazione e lavorazione dei prodotti agricoli e zootecnici e complessi produttivi a carattere artigianale, purché venga escluso l'uso abitativo; e comunque la percentuale di superficie fondiaria da destinarsi non dovrà superare il 10% dell'intera area (territoriale). Sottozona H2 La sottozona H2 riguarda il territorio agricolo compreso in ambiti che richiedono una particolare salvaguardia per motivi di difesa idraulica, paesistica e di difesa da inquinamenti atmosferici e da rumori. In tale sottozona sono consentite soltanto le costruzioni necessarie per la conduzione agricola, con una cubatura massima di 0,01 mc/mq; su lotti minimi di 50.000 mq, con altezza massima non superiore a m. 7,00 per gli edifici residenziali. Per aziende agricole o consorzi o cooperative agricole di superficie continua di almeno 25 ha è consentita l'edificazione di una cubatura di 0,01 mc/mq da destinare interamente ad attrezzature non strettamente necessarie alla conduzione agricola del fondo, ma utile alla conservazione, lavorazione e commercializzazione dei prodotti. Essi debbono costituire un unico complesso integrato, con le seguenti destinazioni di uso: a) impianti di conservazione e lavorazione di prodotti agricoli e zootecnici; b) mercati o mostre mercato di prodotti agricoli e zootecnici o di prodotti artigianali connessi alla produzione del fondo. Tale accorpamento è consentito alle seguenti condizioni: Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 35 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” costituzione di un consorzio obbligatorio che gestisca unitariamente il fondo, se trattasi di più proprietari, o stipula di atto d'obbligo per se e per i propri aventi causa a qualsiasi titolo a conservare l'unitarietà del fondo, se trattasi di unico proprietario; la costruzione del complesso sia concentrata in un'area ristretta e continua (di superficie non superiore al 5% del lotto); c) che le diverse proprietà non vengano recintate in modo da non impedire la continuità colturale e funzionale del lotto medesimo. Nelle sottozone H1 e H2, per gli edifici preesistenti, sono consentiti soltanto gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; la demolizione e ricostruzione è consentita entro i limiti di cubatura. Zona. S - ATTREZZATURE DI SERVIZIO di cui all’articolo 10 delle N.T.A Detta zona è riservata alle costruzioni per attrezzature di servizio di interesse pubblico comprendenti: servizi scolastici, culturali, religiosi, sanitari, assistenziali, commerciali, ricreativi, amministrativi, etc. Per esse è obbligatorio, ai fini del rilascio della licenza edilizia il nulla - osta della Sovrintendenza ai Monumenti del Lazio. E' obbligatorio altresì, il rispetto assoluto dell'alberatura, qualora esistente. In tal caso non possono essere abbattuti gli alberi al di fuori del perimetro delle costruzioni. Sottozona S1 - Appartengono a detta sottozona costruzioni di primaria importanza: ospedali di diverso ordine, scuole di istruzione superiore, sedi di edifici comunali o d'interesse pubblico,biblioteche, teatri, cinema, autoparchi pubblici, stazioni per autocorriere. Appartengono altresì, a detta sottozona costruzioni o aree pubbliche di importanza locale a servizio delle residenze quali: asili nido, scuole d'obbligo, edifici per il culto, mercati rionali, centri sociali, unità sanitarie locali, assistenziali, culturali, amministrative, parcheggi. Per tali edifici il volume massimo realizzabile (compreso l’eventuale esistente) non dovrà superare i 2 mc/mq di superficie fondiaria e la sagoma delle costruzioni dovrà essere contenuta nella inclinata 1/1, calcolata dai confini di proprietà e dal ciglio del le strade e delle piazze fronteggianti la costruzione o da altri edifici esistenti. Zona. V - VERDE di cui all’articolo 11 delle N.T.A Sottozona V2: verde privato organizzato Questa sottozona è prevalentemente destinata alla costruzione di impianti sportivi di proprietà privata. In tale zona il piano si attua per intervento diretto su di una superficie minima per intervento di 10.000 mq. I progetti dovranno uniformarsi ai seguenti criteri: a) una superficie di almeno 3/5 dell'intera estensione del ter reno deve essere destinata ad attività sportive; b) per gli impianti sportivi al coperto: la superficie edifica ta non deve essere superiore ad Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 36 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1/20 della superficie totale, la restante superficie libera deve essere riservata a parcheggi, viali di accesso nella misura necessaria e zone verdi, pertinenti esclusivamente l'impianto, l'altezza delle costruzioni non deve superare i m. 6 misurati dai confini non deve essere inferiore a due volte l'altezza massima della costruzione; c) per gli impianti all'aperto, le costruzioni accessorie dello impianto - quali spogliatoi, servizi per il pubblico, abitazione per-il custode, biglietterie, gradinate, non devono coprire un'area maggiore di 1/50 della superficie totale; l'altezza delle costruzioni accessorie non deve superare i ml 3,70 misurati dal piano di campagna alla linea di gronda; il distacco dai confini non deve essere inferiore a due volte la massima altezza della costruzione misurata dal piano di campagna al punto più alto della copertura; d) per la determinazione delle aree da destinare a parcheggio dovranno essere tenuti presenti i seguenti dati di proporzionamento: 5 mq per ogni mq di superficie coperta. I proprietari delle aree dovranno cedere al Comune le aree relative alla urbanizzazione primaria Tali zone si suddividono rispetto alla superficie territoriale cosi come segue: Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 37 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Riporto su cartografia del PRG vigente e degli strumenti attuativi Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 38 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Il Documento preliminare di indirizzo L’avvio della redazione di una variante al PRG del comune di Rocca Priora è stata determinata da diversi fattori: innanzitutto il tempo trascorso, ossia trenta anni dall’approvazione del PRG vigente, che rendono lo strumento pianificatorio generale attualmente vigente del 1982 inadeguato rispetto alla nuova realtà socio economica; la seconda motivazione è il susseguirsi, e al tempo stesso il sovrapporsi, di differenti strumenti di pianificazione attuativa in variante al PRG vigente quali il Piano Particolareggiato della zona B, le varianti del 1985, le varianti speciali dei nuclei sorti spontaneamente e i patti delle colline romane e la conseguente necessità di costruire un quadro sostenibile delle trasformazioni possibili anche nei confronti della necessaria e conseguente infrastrutturazione; la terza motivazione è l’accavallarsi dei diversi strumenti di pianificazione sovraordinata, (PTP, PTPR, Piano di assetto del Parco dei Castelli Romani e PTPG) che se da un lato determinano una possibile salvaguardia del territorio, dall’altro devono essere certamente trasformati in una reale opportunità per la valorizzazione di un territorio ricco di importanti risorse ambientali. I temi che il Documento Preliminare di Indirizzo, adottato con Del. C.C. n.97 del 15-12-2012, affronta per il territorio di Rocca Priora riguardano aspetti territoriali, ambientali, economici, sociali e politici e si occupa di dare risposte nei confronti di tematiche fondamentali poste alla base dei ragionamenti strategici, quali la salvaguardia dell’ambiente, la valorizzazione del territorio, l’utilizzo della risorsa “centro storico” ai fini anche turistici ed occupazionali, la dotazione di nuovi servizi di qualità attraverso l’utilizzo della tecnica perequativa, la promozione dell’agricoltura multifunzionale nelle aree rurali e la riqualificazione dei nuclei abusivi come occasione per ricostruire una città organizzata; proprio quest’ultimo tema assume una particolare importanza per il territorio comunale vista l’estesa presenza di abitazioni abusive. Dall’analisi della relazione generale allegata al Documento Preliminare di Indirizzo si evince come la nuova geografia di quello che viene definito con il termine di “insediamento diffuso” e che corrisponde all’edificazione spontanea del comune di Rocca Priora testimoni una tendenza della popolazione verso una nuova forma del vivere; questa nuova geografia dell’insediamento, come nella maggior parte dei casi, è entrata in conflitto con la strumentazione urbanistica e con le sue norme dando luogo al fenomeno dell’abusivismo. Da una parte è fuor di dubbio il fatto che questo conflitto abbia provocato una grande quantità di costruzioni fuori norma, poi sanate, dall’altra va sottolineato come proprio il rifiuto di una istanza diffusa e l’assenza totale di regole specifiche abbia prodotto danni a volte irreparabili. Dall’analisi del Documento Preliminare di Indirizzo emerge l’esigenza di “intervenire” in queste zone che hanno ormai perso la caratteristica di zona agricola; il “non intervenire”, oltre che portare a Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 39 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” situazioni di grave disagio per la popolazione, creerebbe difficoltà all’Amministrazione Comunale in quanto la costruzione realizzata abusivamente, successivamente sanata, è a tutti gli effetti legittimata e pertanto l’amministrazione si troverebbe costretta a realizzare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. La mancanza di intervento, in tali situazioni, genererebbe quindi ulteriori problematiche per l’AC che non sarebbe in grado di offrire risposte neanche ai proprietari delle aree libere che, ovviamente, si aspettano un diritto a edificare poiché, pur essendo rimasti nella legittimità, hanno visto il cambio delle destinazioni d’uso delle aree confinanti o limitrofe alle loro. Per queste aree il piano, nel rispetto delle perimetrazioni dei nuclei abusivi approvate, prevede la realizzazione di una sorta di asse attrezzato lungo il quale localizzare i principali servizi pubblici e privati e di una nuova polarità urbana che assuma il ruolo di centro di aggregazione e di incontro per la popolazione della valle Latina. -Parte integrante del Documento Preliminare di Indirizzo è il piano struttura, ovvero la tavola denominata “Proposta di piano e direttive di sviluppo”; le principali linee guida indicate per lo sviluppo del nucleo n.3 sono individuabili nelle seguenti azioni: Nuclei abusivi Riqualificazione dell’area Individuazione dei siti da destinare all’adilizia residenziale sociale Viabilità di progetto e/o da potenziare Ricucitura della maglia stradale Asse attrezzato dei nuclei abusivi Aree per servizi di prima necessità Nuova polarità Urbana (parco urbano, polo di arte musica e spettacolo, attività commerciali, attività direzionali, attività turistico ricettive) Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 40 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Il Documento Preliminare di Indirizzo – stralcio dell’elaborato 10 I nuclei spontanei Il fenomeno dell’abusivismo rappresenta sicuramente uno degli aspetti più problematici del comune di Rocca Priora poiché le tre leggi nazionali di sanatoria degli abusi edilizi hanno consentito di legittimare circa 19.000 vani realizzati per la maggior parte nell’area agricola del PRG vigente. Per affrontare tale problematica l’Amministrazione Comunale ha perimetrato le edificazioni sorte spontaneamente in 10 nuclei distinti. Nel 2007 il Consiglio Comunale con Deliberazione n. 18 del 13.03.2007 ha adottato la perimetrazione definitiva dei nuclei abusivi e con Deliberazione n. 84 del 11.12.2007 ha approvato le nuove perimetrazioni prendendo atto ed esaminando le osservazioni pervenute Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 41 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” I 10 nuclei perimetrati evidenziano 4 differenti tipologie di strutture insediative: - A. aree caratterizzate da tessuto edilizio consolidato e compatto, a maglia irregolare con ridotte e disgregate frequenze di spazi inedificati; - B. aree caratterizzate da tessuto edilizio consolidato, maglia di lottizzazione regolare, saturazione pressoché totale degli spazi liberi, a destinazione prevalentemente residenziale o artigianale/commerciale; - C. aree caratterizzate da edificazione sparsa, maglia di lottizzazione regolare, frequenza di spazi inedificati di ridotta dimensione; - D. aree caratterizzate da edificazione sparsa, maglia irregolare, commistione funzionale, disgregazione del sistema degli spazi connettivi. Il nucleo n.3 mette in evidenza la struttura insediativa C (aree caratterizzate da edificazione sparsa, maglia di lottizzazione regolare, frequenza di spazi inedificati di ridotta dimensione). Il recupero di tale nucleo sorto spontaneamente assume il significato di un vero e proprio “restauro urbanistico”. Questa categoria di strategia di recupero si configura come una operazione complessa, tesa al raggiungimento di importanti obiettivi: - riequilibrio degli scompensi indotti sul territorio dall’insediarsi di nuclei edilizi non programmati; - ristrutturazione urbanistica del territorio interessato dagli insediamenti abusivi; - adeguamento delle condizioni abitative degli insediamenti ai livelli necessari attraverso il rispetto degli standards urbanistici; - razionalizzazione della viabilità; - eventuale aumento del peso insediativo nell’ipotesi di ridurre i costi d’impianto e di gestione relativi alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria; - modifica delle destinazioni urbanistiche relativamente alle zone compromesse al fine di creare condizioni di compatibilità urbanistica delle costruzioni abusive; - legalizzazione del patrimonio edilizio abusivo attraverso il rilascio del titolo abilitativo a sanatoria con acquisizione dei diritti legati alla proprietà della casa (allaccio a rete); - miglioramento della qualità della vita dell’intero insediamento attraverso interventi sul tessuto edilizio e sul tessuto locale con ricadute positive sul tessuto sociale. Il Documento Preliminare di Indirizzo suggerisce la redazione di strumenti urbanistici attuativi calzanti con le diverse situazioni locali; nella fattispecie ritiene che l’operazione di recupero e risanamento del nucleo potrà avvenire attraverso la ristrutturazione urbanistica. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 42 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Nei suddetti strumenti di gestione urbanistica dovrà essere privilegiato il principio della perequazione, della monetizzazione dello standard e tutte le modalità dell’”urbanistica concertata”, come disposto dalle vigenti norme di compartecipazione alla gestione del territorio tra pubblico e privato e tutela dello “jus aedificandi” dei proprietari dei suoli. La volumetria totale presente nel nucleo è 254.141 mc con una superficie territoriale di 1.227.056 mq. Dalla Relazione del documento preliminare di indirizzo si evince che le aree libere prive di edificazioni all’interno del nucleo corrispondono a circa 45 ha. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Lo stato della strumentazione urbanistica 43 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.3. GLI USI DEL SUOLO Il nucleo 3 – “Piani di Caiano” – è situato al di fuori del centro urbano di Rocca Priora, nella periferia a Sud, ed è delimitato su due lati dalle strade Via Tuscolana e Via dei Principi. Trovandosi a valle, il territorio è in gran parte pianeggiante e non presenta particolari criticità dal punto di vista orografico. L’edificato del nucleo è strutturato su quattro principali strade: la via Tuscolana che attraversa il paese e lo collega ai paesi limitrofi; la via Mediana, spina dorsale del nucleo totalmente priva di marciapiedi pedonali; la via dei Principi, limite del nucleo che segna il confine con Rocca di Papa, attualmente strada urbana di quartiere utilizzata solo dai residenti, a tratti neanche agibile poiché non interamente asfaltata; la via Anagnina Rocca di Papa che collega la via Tuscolana, all'altezza della parrocchia di San Giuseppe Artigiano, alla via Mediana, costituendo l'arteria principale che viaggia trasversalmente alle tre strade di cui sopra. Il tessuto urbano dell'intero nucleo è generalmente omogeneo: l'edificato è costituito da ville, dotate tutte di ampio giardino e arretrate rispetto al filo stradale, alternate a comprensori privati; gli edifici in genere presentano due piani fuori terra, mansarda e seminterrato. Le aree che posso essere considerate libere sono vasti lotti lasciati a pascolo, o lotti minori, risultanti da frazionamenti funzionali all'edificazione. Fatta eccezione per qualche episodio presente su via Tuscolana, i servizi in questa zona sono del tutto assenti; più confortante è la situazione delle attività commerciali: è presente un piccolo polo commerciale di attività comunque di vicinato, all'incrocio tra via Mediana e via Tuscolana, ed altre attività sono dislocate lungo la via Tuscolana. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Gli usi del suolo 44 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.4. LE INFRASTRUTTURE A RETE ESISTENTI L’area in esame è caratterizzata da quattro arterie principali di comunicazione che possono essere classificate o di tipo D-URBANA DI SCORRIMENTO o di tipo E-URBANA DI QUARTIERE secondo il D.Lgs. 30 aprile 1992, n.285 (Nuovo Codice della Strada) e secondo il D. Min. Infrastrutture Trasporti 5 novembre 2001, n. 6792 (Progettazione del corpo stradale) anche se allo stato di fatto non sono state realizzate esattamente secondo quanto richiesto dalla normativa in questione. Tali vie di accesso all’area sono: Via Tuscolana (tipo D): limite settentrionale del nucleo, strada ad alto scorrimento che attraversa il paese e lo collega ai paesi limitrofi; è composta da un’unica carreggiata con due corsie di marcia di larghezza pari a circa 3.50 metri l’una. Via della Mediana (tipo E): spina dorsale del nucleo, ha una larghezza tale da consentirne un eventuale potenziamento, ma è totalmente priva di marciapiedi pedonali; è caratterizzata da un’unica carreggiata a due corsie. Le due corsie di marcia hanno una larghezza media di 33,5 metri. Via dei Principi (tipo E): limite del nucleo che segna il confine con Rocca di Papa; è una strada urbana di quartiere utilizzata solo dai residenti, a tratti neanche agibile poiché non interamente asfaltata; Via Anagnina Rocca di Papa (tipo E): collega la via Tuscolana, all'altezza della parrocchia di San Giuseppe Artigiano, alla via Mediana, costituendo l'arteria principale. Presenta un primo tratto stretto e a bassa visibilità, per poi allargarsi dopo l'incrocio con via del Centro Sportivo tanto da poter consentire un traffico locale agevole. Attualmente è ad una carreggiata a doppio senso di marcia con larghezza media di 7 metri circa. Via Anagnina Rocca di Papa e Via della Mediana si possono considerare i due assi principali che dividono il Nucleo 3. Le restanti strade del nucleo fanno parte della viabilità locale a servizio degli insediamenti abitativi. Sono quindi classificate strade di tipo F, ad uso pubblico, destinate alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali. Per quanto riguarda le reti dell’illuminazione pubblica, energia elettrica e telefonia, esse sono presenti per lo più su tutta l’area in esame, ma in modo disuniforme. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Le infrastrutture a rete esistenti 45 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Il Nucleo 3, Piani di Caiano, è servito da una rete fognaria di recente progettazione. Infatti, la rete fognaria del Comune di Rocca Priora fa parte del progetto che interessa anche i Comuni di Marino, Grottaferrata, Rocca di Papa, Palestrina, San Cesareo e Montecompatri. In linea generale è possibile suddividere la rete fognaria in due bacini di reti scolanti, quello occidentale verso l’impianto di depurazione di Grottaferrata e quello orientale verso l’impianto di depurazione di San Cesareo con il centro di Rocca Priora a fare da ideale spartiacque. All’interno di ciascuna rete è possibile individuare una dorsale principale che collega Rocca Priora ai due depuratori oltre a diversi tratti secondari che raccolgono i contributi provenienti dalle diverse aree e confluiscono alle due dorsali. L’area in esame è servita da una serie di collettori e reti fognarie che raggiungono tutte le abitazioni della zona e si ricollegano all’impianto di depurazione esistente. Tutta l’area in esame è fornita da un acquedotto che passa per via Anagnina Rocca di Papa e attraversa tutta l’area, e da reti di distribuzione idrica a servizio di tutte le abitazioni. La rete idrica in questione è gestita da ACEA ATO 2. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Le infrastrutture a rete esistenti 46 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.5. LA CONSISTENZA EDILIZIA Oltre agli aspetti formali, in questo lavoro di analisi ci si è occupati di valutare con una adeguata attendibilità i pesi insediativi presenti all’interno del nucleo 3 - “Piani di Caiano”. Per raggiungere questo obiettivo sono stati censiti, sulla base dello studio delle volumetrie esistenti, tutti gli edifici presenti. Si è provveduto alla costruzione di un sistema informativo in grado di associare ad ogni edificio la relativa volumetria, dedotta dallo studio su aerofotogrammetrico e dal rilievo sul campo. Dall’analisi delle volumetrie è stato possibile elaborare un insieme di dati che hanno aiutato a meglio comprendere la situazione esistente nelle aree del centro urbano e che hanno permesso un dimensionamento coerente con i luoghi. Attraverso la messa a punto, e conseguentemente l’uso, del sistema informativo, oggi utilizzato in molte discipline di tipo tecnico come mezzo fondamentale di comunicazione e gestione di qualsiasi strumento pianificatorio, sia esso di tipo analitico/descrittivo oppure di tipo prescrittivo, è stato possibile individuare con notevole dettaglio e sufficiente precisione l’attuale assetto del territorio; questo fornisce un supporto fondamentale alla progettazione, in quanto avvalendosi degli studi informatici per aggiornare di volta in volta i dati relativi al territorio in riferimento alle modifiche che esso subisce si è in grado di progettarne le trasformazioni con una forte aderenza alle necessità del luogo. Stralcio dell’elaborato relativo alla consistenza edilizia – in rosso tratteggiato l’area del nucleo abusivo Relazione Tecnica e Previsione di Spesa La consistenza edilizia 47 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Sopra è riportato uno stralcio della tavola relativa alla consistenza edilizia e, come è possibile vedere, ciascun edificio all’interno del perimetro è stato individuato e catalogato tramite un codice univoco. Dall’analisi fatta si evince che il nucleo abusivo presenta un’edificazione estensiva caratterizzata da villini ad un piano più mansarda disposti in maniera regolare lungo le strade principali del nucleo: la via Mediana, via dei Principi e due strade che partono dalla via Tuscolana me che rimangono a fondo cieco. La volumetria complessiva che deriva dai calcoli è pari a 254.141 mc, di cui gli abitanti esistenti risultano essere pari a 3.177 e sviluppano un fabbisogno di 57.182 mq di standard minimo di legge calcolato in base al D.M.1444/68. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa La consistenza edilizia 48 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA 1.6. LA DOTAZIONE DELLE AREE PUBBLICHE (SECONDO D.M. 1444/68) Dalle analisi dei pesi insediativi presenti nel Nucleo 3 denominato “Piani di Caiano” e dalla successiva elaborazione del Sistema Informativo relativamente alla volumetria esistente è stato possibile elaborare un insieme di dati che hanno aiutato a meglio comprendere la situazione attuale della dotazione di aree pubbliche all’interno del perimetro. La prima operazione svolta è consistita nel rilievo diretto: questo ha permesso di controllare in prima istanza l’attuazione delle previsioni urbanistiche generali, in particolar modo relativamente alle aree pubbliche. La seconda operazione si è invece concentrata sui dati elaborati informaticamente e sullo studio di tali dati confrontati con le previsioni delle aree pubbliche e loro attuazione in termini quantitativi. Il PRG vigente del Comune di Rocca Priora destina a standard alcune aree che ricadono all’interno della perimetrazione del nucleo abusivo per una superficie di 50.235 mq, a tutt’oggi completamente inattuate. Il problema che spinge l’Amministrazione Comunale a procedere con la variante speciale è dovuto al fatto che all’interno del perimetro del nucleo non ricade alcuna area destinata all’edificazione residenziale ma in realtà, dalla consistenza edilizia, si evince che sull’area del nucleo 3 – “Piani di Caiano” insistono 254.141 mc, ovvero 3.177 abitanti teorici che necessiterebbero di circa 57.000 mq di superficie a standard. Pertanto, da tale studio si evince che per soddisfare il fabbisogno di standard degli abitanti insediati nel nucleo n.3 occorrerebbe attuare i 50.235 mq già previsti dal PRG vigente e reperirne altri 7.000 mq circa. Di seguito è riportato uno stralcio dell’elaborato grafico relativo allo stato di attuazione degli standard, in azzurro le aree a standard inattuate ricadenti all’interno del nucleo abusivo. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa La dotazione delle aree pubbliche (secondo D.M. 1444/68) 49 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Stralcio dell’elaborato relativo allo stato di attuazione degli standard Lo standard previsto dalla legge (D.M.1444/68) è pari a 18 mq ad abitante, suddiviso in 9 mq verde, 4.5 mq istruzione, 2.5 mq servizi collettivi e 2 mq parcheggio. Considerando che lo standard attuato è di 0 mq ad abitante, la variante speciale L.R. 28/80 è assolutamente indispensabile per reperire le aree pubbliche necessarie e soprattutto per attuarle. Oltre al discorso delle aree pubbliche, bisogna considerare anche quegli spazi pubblici che non rientrano nello standard, come le strade e i marciapiedi, che in questa zona non risultano essere adeguate all’insediamento, sia dal punto divista dimensionale che qualitativo. Analizzando infatti le strade pubbliche presenti si nota che la sezione stradale è variabile e mancano i marciapiedi. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa La dotazione delle aree pubbliche (secondo D.M. 1444/68) 50 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA FASE 2 - IL PROGETTO DI VARIANTE Relazione Tecnica e Previsione di Spesa La dotazione delle aree pubbliche (secondo D.M. 1444/68) 51 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Relazione Tecnica e Previsione di Spesa COMUNE DI ROCCA PRIORA La dotazione delle aree pubbliche (secondo D.M. 1444/68) 52 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA 1.7. LE MOTIVAZIONI DELLA VARIANTE E LA METODOLOGIA DI LAVORO L’esigenza di redigere la Variante Speciale del nucleo abusivo 3 – “Piani di Caiano” nasce da molteplici fattori, primo fra tutti il lasso di tempo intercorso tra il primo atto con cui l’Amministrazione Comunale ha avviato il processo di recupero urbanistico dei nuclei di edilizia ex abusiva sanata, ossia la perimetrazione del 2007 ed oggi: otto anni. Durante questo intervallo temporale trascorso le necessità e le potenzialità del territorio sono cambiate e, soprattutto, le esigenze della cittadinanza hanno subito delle evoluzioni; si sono attivate, inoltre, attese di completamenti edificatori sulle aree libere, conflitti sull’andamento dei perimetri. Inoltre la parziale attuazione dello strumento generale vigente ha prodotto una forte dicotomia tra ciò che era previsto sulla carta e ciò che è stato attuato: tutte le aree destinate ad ospitare attrezzature pubbliche di servizio alla residenza non sono state realizzate, provocando non solo una carenza di standard per la popolazione ma anche una perdita di identità per il quartiere stesso, che si vede caratterizzato da vuoti urbani, parti di territorio incolte in stato di abbandono e degrado. E’ inoltre da sottolineare il differente carattere che la residenza è andata assumendo con il passare degli anni: il territorio dell’intero comune, e, conseguentemente l’area dei Piani di Caiano, è diventato un centro residenziale vicino alla Capitale piuttosto appetibile in quanto ad accessibilità e vicinanza; questo fattore, insieme al minor costo degli affitti e delle vendite rispetto a Roma, ha comportato un continuo aumento della domanda di alloggi a cui è seguita la modalità dell’abitare che da pendolare si è trasformata in stanziale. In questo quadro così modificato i servizi alla residenza diventano fondamentali e indispensabili e la mancata realizzazione di aree destinate ad ospitarli diviene una grave carenza per il nucleo urbano stesso. Da quanto sopra esposto deriva la necessità di prevedere un nuovo strumento urbanistico che regoli le trasformazioni del territorio e che sia in grado di fornire norme e prescrizioni certe per la parte del territorio inattuata. La metodologia di lavoro è caratterizzata dall’uso informatico dei dati rilevati sul campo, dei documenti inerenti la strumentazione urbanistica vigente e delle elaborazioni relative al progetto di variante. Il lavoro di analisi e confronto tra quanto previsto sull’area dai vari strumenti urbanistici vigenti e quanto realmente attuato si è articolato sostanzialmente in due fasi: - la prima caratterizzata dall’elaborazione di diversi rilievi eseguiti sul campo, attraverso i quali si è verificato lo stato dei luoghi e si è avviata una ricognizione delle aree pubbliche previste e non ancora attuate; - la seconda costituita dall’acquisizione delle informazioni necessarie a comprendere lo stato di attuazione della strumentazione vigente e dall’informatizzazione dei dati. Da tale complessa elaborazione si sono evinti una serie di elementi relativi allo stato d’attuazione delle Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Le motivazioni della variante e la metodologia di lavoro 53 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” previsioni, sia private che pubbliche, dello strumento urbanistico generale, dando luogo a diverse riunioni durante le quali si sono discussi i termini generali entro cui operare e le ipotesi organizzative e di indirizzo con le quali procedere. Il lavoro del progetto di variante, condotta attraverso l’utilizzo delle analisi fatte e dei dati informatizzati che rappresentano con molta precisione lo stato di attuazione delle previsioni e il quadro territoriale attuale di riferimento, ha dato luogo alla individuazione delle aree chiave del nucleo la cui trasformazione è in grado di attivare processi di recupero e rigenerazione dell’area con ricadute fortemente positive in termini di identità locale dell’intero nucleo; tali aree strategiche si configurano all’interno di un quadro di coerenza con le previsioni localizzative e il dimensionamento del quadro della pianificazione generale. Il progetto di variante fissa i criteri tecnici/urbanistici e le regole con il fine di raggiungere una qualità urbanistico-ambientale del territorio dei piani di Caiano. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Le motivazioni della variante e la metodologia di lavoro 54 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.8. GLI OBIETTIVI GENERALI DELLA VARIANTE SPECIALE La finalità principale della Variante Speciale del Nucleo 3 consiste nel recupero urbanistico del territorio di Piani di Caiano attraverso una organizzazione unitaria capace di omogeneizzare l’intero ambito. Il territorio oggetto del piano presenta delle caratteristiche di forte complessità in quanto, oltre ad esprimere le normali e ovvie problematiche di un nucleo sorto spontaneamente e non pianificato con la conseguente mancata attuazione degli standard previsti dal Piano Regolatore Generale vigente a causa dell’ impossibilità per l’amministrazione comunale di espropriare le aree e le ormai superate e inattuali previsioni urbanistiche, rintraccia la presenza di volumetrie esistenti che sono state regolarmente condonate secondo quanto previsto dalle varie leggi sul condono edilizio e che non sono state, però, mai computate o considerate esistenti da nessuno strumento pianificatorio. L’obiettivo della variante è di considerare tutte le suddette volumetrie prendendo atto della loro consistenza edilizia garantendo per tali aree gli standard necessari a soddisfare il fabbisogno di servizi e prevedendone il recupero urbanistico. La Variante quindi, oltre a regolare le trasformazioni del territorio sia per quanto riguarda ciò che già è stato realizzato sia per quanto concerne le aree che ancora hanno possibilità edificatorie o all’interno delle quali le previsioni dei precedenti strumenti urbanistici non risultano attuate, svolge una operazione più complessa in quanto si pone come finalità principale quella di integrare le differenti situazioni presenti trasformandole in opportunità di riqualificazione: attraverso una organizzazione unitaria capace di omogeneizzare l’intero ambito il progetto di Variante individua nella disposizione spazio-volumetrica delle aree di nuova edificazione, rappresentate dai “Comparti”, la possibilità di realizzare un organismo urbano funzionalmente equilibrato e attrezzato. Produrre un piano utile ed efficace vuol dire riconoscere i limiti che sono propri dell’azione urbanistica: essa deve analizzare e valutare le tendenze e le problematiche economiche e culturali della società e farsi interprete delle trasformazioni fisiche del territorio. La Variante si propone l’obiettivo di raggiungere il futuro assetto del comprensorio di Piani di Caiano mediante l’egualitario trattamento della proprietà privata e la cessione gratuita delle aree a standard, prevedendo le trasformazioni dell’esistente in rapporto ai diversi soggetti attuatori, ai costi ed ai tempi di realizzazione delle previsioni di piano. Il progetto della Variante si configura all’interno di uno scenario piuttosto nuovo in cui la pianificazione urbanistica si sta muovendo da qualche anno, ossia un diverso clima culturale nel quale operano i due grandi attori della vicenda urbanistica: pubblico e privato. In questa ottica il principio Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Gli obiettivi generali della Variante Speciale 55 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” della perequazione, utilizzato fortemente da questo piano, non si riferisce soltanto ad una mera tecnica di pianificazione ma anche ad un modo di pensare il territorio e la sua trasformazione. Diversi fattori, alla base degli strumenti urbanistici di nuova generazione, concorrono all’utilizzo del meccanismo attuativo di tipo perequativo all’interno della presente Variante Speciale: - L’applicazione del principio di giustizia distributiva, proprio di altri settori della vita sociale ed economica (perequazione fiscale o tributaria, dei salari o degli stipendi), anche all’urbanistica: l’equa ripartizione di onori ed oneri tra proprietari rispetto all’applicazione del sistema classico dello zoning inteso come distribuzione ordinata sul territorio delle diverse funzioni urbane pone fine alla discriminazione tra proprietari causata dalla natura vincolistica delle previsioni di spazi da riservare alle opere collettive; - Il passaggio da un’urbanistica per provvedimenti ad un’urbanistica per accordi. In particolare la legge 241/90 introduce nell’ordinamento il principio del ricorso agli accordi tra amministrazioni (art.15) e a quelli tra potere pubblico e privato (art.11); - La marginalizzazione dell’istituto espropriativo nell’ambito delle normali scelte di pianificazione urbanistica in quanto oneroso, generatore di conflitti, di difficile attuazione e scisso dalla realizzazione delle opere private; il dinamismo della pianificazione va in conflitto con la separatezza delle azioni (mancanza di coordinamento tra AC e privati); - La forte riconsiderazione del ruolo del privato come soggetto attivo e non passivo (non solo nella materia urbanistica ma anche in altre discipline: basti pensare al principio introdotto dalla nuova legge costituzionale n.3/2001 della sussidiarietà orizzontale art.118) in grado di svolgere un ruolo pianificatorio (realizzazione delle opere di urbanizzazione e cessione volontaria delle aree in cambio di volumetria). La tecnica urbanistica della perequazione, utilizzata nella Variante Speciale, prevede che il piano attribuisca un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione urbanistica di uno o più ambiti del territorio prescindendo dall’effettiva localizzazione della capacità edificatoria delle singole proprietà e dalla imposizione di vincoli d’inedificabilità ai fini di una dotazione di spazi da riservare alle opere collettive. Questo significa che i proprietari indistintamente partecipano in misura uguale alla distribuzione dei valori e degli oneri derivanti dalla pianificazione ai fini della trasformazione. In tal modo l’Amministrazione Comunale può disporre senza ricorrere all’esproprio (quindi senza oneri) di un cospicuo patrimonio fondiario pubblico come conseguenza diretta dell’attuazione del “piano perequativo”. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Gli obiettivi generali della Variante Speciale 56 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Mediante l’attuazione delle previsioni indicate all’interno dei comparti il territorio, oggi fortemente carente dal punto di vista della dotazione di servizi pubblici per la collettività, riacquisterebbe quel carattere prettamente urbano costituito dalla mixitè funzionale di spazi dedicati non solo alla residenza ma anche ad altre attività ad essa connesse, primi tra tutti i servizi pubblici, le aree verdi, quelle di parcheggio e le attrezzature per l’istruzione. Inoltre l’organizzazione degli spazi, dei “vuoti” e dei “pieni”, internamente alle aree di nuova edificazione, consente la ricucitura e la razionalizzazione delle parti già realizzate. Il progetto di Variante risponde ai seguenti obiettivi generali già delineati nel Documento Preliminare di Indirizzo: - riequilibrio degli scompensi indotti sul territorio dall’insediarsi di nuclei edilizi non programmati; - ristrutturazione urbanistica del territorio interessato dagli insediamenti abusivi; - adeguamento delle condizioni abitative degli insediamenti ai livelli necessari attraverso il rispetto degli standard urbanistici; - razionalizzazione della viabilità; - eventuale aumento del peso insediativo nell’ipotesi di ridurre i costi d’impianto e di gestione relativi alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria; - modifica delle destinazioni urbanistiche relativamente alle zone compromesse per creare condizioni di compatibilità urbanistica delle costruzioni abusive in vista della futura sanatoria edilizia; - legittimazione del patrimonio edilizio abusivo attraverso il rilascio del titolo abilitativo a sanatoria con acquisizione dei diritti legati alla proprietà della casa (allaccio a rete); - miglioramento della qualità della vita dell’intero insediamento attraverso interventi sul tessuto edilizio e sul tessuto locale con ricadute sul miglioramento del tessuto sociale. Il Documento Preliminare di Indirizzo individua la redazione di uno strumento urbanistico attuativo in linea con le caratteristiche locali per attuare gli obiettivi generali delineati. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Gli obiettivi generali della Variante Speciale 57 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.9. GLI OBIETTIVI SPECIFICI E LE AZIONI DI PIANO La struttura insediativa della zona è caratterizzata da una frammentazione disomogenea e in parte disordinata dei tessuti, tipica dei luoghi che hanno subito il fenomeno dell’urbanizzazione spontanea nelle aree agricole. L’area infatti si presenta come un piccolo nucleo abitato caratterizzato da una matrice spontanea, circoscritto dalla campagna residua, in continuità però con la zona del Buero che risulta divisa dal Nucleo 3 esclusivamente dalla via Tuscolana. La tipologia dell’insediamento, sorto tra la via Mediana e la via Tuscolana, è prevalentemente quella di un tessuto di ville mono-bifamiliari. All’intensa attività edilizia non si è accompagnata fino a questo momento un’adeguata distribuzione di strutture, servizi, spazi verdi, attrezzature ricettive, per lo sport e il tempo libero. La frammentarietà dei caratteri propri delle costruzioni presenti, che, il più delle volte, mostrano un’incompletezza del disegno di suolo ed una mancanza di un sistema riconoscibile di spazi pubblici e di luoghi significativi, non rappresenta l’unica problematica della zona. L’accessibilità al quartiere è fortemente compromessa dalla rete viaria esistente, dal momento che non è riscontrabile una vera gerarchia della viabilità in quanto via Mediana, asse principale del quartiere, presenta la stessa sezione stradale di strade che servono solo poche abitazioni. L’impianto della viabilità all’interno del territorio in esame è strutturato secondo una maglia piuttosto irregolare ed è prevalentemente di servizio alla residenza, tale viabilità si sviluppa maggiormente a pettine dalle due vie principali: Via Tuscolana e via Mediana. Gli spostamenti all’interno del quartiere avvengono principalmente con l’automobile. Nell’area si riscontra inoltre una forte carenza di marciapiedi e zone destinate al pedone. La difficoltà dei collegamenti stradali, la disomogeneità dell’edificato, la carenza di attività commerciali che possano soddisfare le esigenze quotidiane dei residenti ed in ultimo la mancanza di una “rete” di spazi pubblici attrezzati, come aree verdi e parcheggi, fa sì che il quartiere si presenti oggi come marginale rispetto al tessuto urbano, sociale ed economico del Comune di Rocca Priora. Dalle analisi dei pesi insediativi presenti nel Nucleo 3 denominato “Piani di Caiano” e dalla successiva elaborazione del Sistema Informativo relativamente alla volumetria esistente è stato possibile elaborare un insieme di dati che hanno aiutato a meglio comprendere la situazione attuale della dotazione di aree pubbliche all’interno del piano; dai dati desunti dai rilievi effettuati sull’area si evince infatti che la quantità di superficie destinata a standard è di 50.235 mq, e che ne sono stati attuati 0 mq. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Gli obiettivi specifici e le azioni di piano 58 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” La variante intende raggiungere i seguenti obiettivi specifici: 1. Migliorare l’accessibilità dell’area 2. Valorizzare il sistema ambientale 3. Dare identità e fornire una nuova immagine di città 4. Garantire il reperimento di aree pubbliche di qualità Tali obiettivi vengono sviluppati dalle seguenti azioni: 1. Migliorare l’accessibilità dell’area a. Realizzazione di una viabilità basata sul concetto della “rete” e delle “alternative” prevedendo piccoli tratti di nuova viabilità necessari a dare continuità alla rete stradale esistente che in alcune sue parti verrà ristrutturata e adeguata b. Dotazione di nuovi parcheggi diffusi su tutto il nucleo c. Realizzazione di parcheggi pubblici fruibili e ben distribuiti all'interno dell'insediamento, con particolare attenzione alla progettazione di quelli disposti sul nuovo asse attrezzato costituito dalla Via Mediana d. Realizzazione di una mobilità alternativa basata sul concetto di "rete ciclo-pedonale" 2. Valorizzare il sistema ambientale a. Mantenimento e salvaguardia delle aree boscate e dei corridoi ecologici esistenti, con particolare attenzione alla progettazione del nuovo parco urbano che attraversa il nucleo trasversalmente e che costituisce una delle azioni irrinunciabili del progetto di variante b. Realizzazione di parchi pubblici e privati che garantiscano la connessione ambientale tra le grandi aree boscate e naturali presenti nel territorio del nucleo e nelle aree limitrofe c. Mantenimento di una elevata percentuale di suolo permeabile anche all'interno delle superfici destinate all'edificabilità privata d. Valorizzazione e recupero delle aree verdi private esistenti 3. Dare identità e fornire una nuova immagine di città a. Riqualificazione dell’intero nucleo abusivo b. Creazione di nuove piazze/centralità di quartiere c. Realizzazione di un nuovo polo di attività miste localizzato alla porta nord del nucleo in prossimità della via Tuscolana d. Creazione di un asse attrezzato, corrispondente con la Via Mediana e. Realizzazione di servizi pubblici di qualità in grado di soddisfare i nuovi insediamenti e, allo stesso tempo, incrementare le superfici pubbliche a disposizione dei cittadini del quartiere senza costi aggiuntivi per l’amministrazione Comunale f. Incremento di edifici residenziali strettamente necessari al reperimento delle aree pubbliche di qualità attraverso lo strumento della perequazione g. Realizzazione di residenze progettate con i criteri dell'eco-sostenibilità h. Realizzazione di insediamenti a bassa densità che meglio si integrano con il contesto urbanizzato di filtro tra città e campagna entro cui si localizza l’intervento Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Gli obiettivi specifici e le azioni di piano 59 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 4. Garantire il reperimento di aree pubbliche di qualità a. Realizzazione di servizi pubblici di qualità in grado di soddisfare i nuovi insediamenti e, allo stesso tempo, incrementare le superfici pubbliche a disposizione dei cittadini del quartiere senza costi aggiuntivi per l’amministrazione Comunale b. Creazione di aree destinate a servizi di prima necessità E’ possibile ricondurre le azioni di piano ai quattro sistemi principali: Sistema del verde, Sistema delle attività e dei servizi, Sistema delle residenze, Sistema della mobilità: Per quanto riguarda il Sistema del Verde le azioni individuate riguardano principalmente la valorizzazione e la salvaguardia delle aree verdi, il mantenimento e la creazione di corridoi ecologici. Per quanto riguarda il Sistema delle attività e dei servizi le azioni individuate riguardano principalmente l’aumento della dotazione degli spazi comuni di qualità del quartiere e la creazione di un asse attrezzato per il nucleo abusivo. Per quanto riguarda il Sistema delle residenze le azioni individuate riguardano essenzialmente la realizzazione di insediamenti necessari al reperimento delle aree pubbliche di qualità attraverso lo strumento della perequazione e la riqualificazione dell’intero nucleo abusivo. Per quanto riguarda il Sistema della mobilità le azioni individuate riguardano principalmente la realizzazione di piccoli tratti di nuova viabilità necessari a dare continuità alla rete stradale esistente, la realizzazione di parcheggi pubblici fruibili e la realizzazione di una rete di percorsi ciclopedonali. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Gli obiettivi specifici e le azioni di piano 60 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.10. IL DIMENSIONAMENTO DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO ESECUTIVO L’analisi dei pesi insediativi presenti nel Nucleo 3 denominato “Piani di Caiano” contestualmente all’elaborazione del Sistema Informativo in grado di combinare i dati relativi ad ogni edificio censito con l’effettiva volumetria ad esso associata hanno costituito il punto di partenza per la valutazione della consistenza edilizia esistente e quindi, successivamente, della previsione di incremento di volumetria e individuazione dei relativi standard. La variante speciale prevede un incremento di cubatura di 111.547 mc pari a 1.336 nuovi abitanti fronte del reperimento delle aree necessarie per dotare l’intero nucleo dello standard di legge. Attraverso la tecnica della perequazione l’Amministrazione Comunale, a fronte dell’incremento di volumetria suddetto è in grado di soddisfare la necessità di standard di servizio sia per le residenze già realizzate sia per quelle di nuova edificazione e di garantire una superficie procapite di standard di 21 mq/ab. I principali dati quantitativi che caratterizzano la variante speciale sono i seguenti: - Superficie territoriale 1.227.056 mq. - Indice di fabbricabilità territoriale IFT: 0,35 mc/mq nelle zone Rc e nei comparti CS e C - Abitanti teorici 4.513 (gli abitanti esistenti corrispondono a 3.177 e la variante prevede 1.336 nuovi abitanti, di cui 978 nei Comparti Strategici e nei Comparti, si tratta dunque di un incremento pari a circa il 40% rispetto agli abitanti esistenti) - Volumetria generale di progetto pari a 111.547 mc articolati nel modo seguente: 28.604 mc nelle zone Rc 82.943 mc nei Comparti Strategici “CS” e nei Comparti “C” all’interno delle zone Rn. Le principali zone che il piano individua sono le seguenti: Zona Rc – aree prevalentemente residenziali di completamento Zona Rn – aree prevalentemente residenziali di nuova edificazione Comparto CS1 – Comparto Strategico Comparto CS2 – Comparto Strategico Comparto CS3 – Comparto Strategico Comparto CS4 – Comparto Strategico Comparto CS5 – Comparto Strategico Comparto CS6 – Comparto Strategico Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Il dimensionamento del Piano Particolareggiato Esecutivo 61 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Comparto C1 – Comparto Comparto C2 – Comparto Comparto C3 – Comparto Comparto C4 – Comparto Comparto C5 – Comparto Comparto C6 – Comparto Zona Spr – aree per attrezzature di servizio di interesse generale pubblico/privato Zona Vpr – aree per verde di interesse generale pubblico/privato Zona Vprv – aree per verde privato vincolato Zona S – aree pubbliche per attrezzature di servizio e interesse collettivo Zona P – aree per parcheggi pubblici Zona Vp – aree pubbliche per il verde attrezzato Zona Va – verde di arredo stradale Zona destinata alla viabilità pubblica Nelle zone Rc (aree prevalentemente residenziali di completamento), già prevalentemente edificate, è previsto il completamento edilizio dei volumi residenziali esistenti e/o previsti; comprende l’insieme delle aree che presentano una maglia viaria di riferimento ed un processo di edificazione a carattere prevalentemente residenziale con la presenza anche di aree inedificate intercluse di piccola entità planimetrica. Le zone Rn (aree prevalentemente residenziali di nuova edificazione) comprende le aree inedificate dove la variante speciale intende concentrare l’edificazione edilizia al fine di una ricucitura organica dell’intero nucleo; tali aree sono ricomprese all’interno dei Comparti Edificatori Strategici (CS) e all’interno dei Comparti (C). I Comparti Strategici CS individuano porzioni del territorio piuttosto estese e di rilevante importanza all’interno del nucleo; si tratta di aree di trasformazione urbanistica di natura strategica, per localizzazione e funzioni previste, con previsioni di edificazione integrata pubblico-privata, attuate tramite Permesso di Costruire convenzionato secondo quanto stabilito all’art 28-bis del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.. I Comparti Strategici per dimensioni e localizzazione sono idonei a determinare con la loro attuazione la trasformazione urbanistica, la riqualificazione dell’intero nucleo e il reperimento degli standard da destinare a servizi pubblici, di cui al Decreto Interministeriale 1444/68, in cessione gratuita alla Pubblica Amministrazione per una percentuale di superficie variabile a seconda del Comparto Strategico di riferimento, pur conservando la volumetria realizzabile Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Il dimensionamento del Piano Particolareggiato Esecutivo 62 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA dell’intera area ceduta. Il volume edificabile ad uso privato è ripartito tra tutti i proprietari indipendentemente dalla destinazione pubblica o privata ed in misura proporzionale alle singole superfici di proprietà, secondo quanto previsto dalla tecnica perequativa fortemente utilizzata e perseguita da questo piano. All’interno dei comparti strategici il piano localizza le zone destinate all’edificazione Rn e le zone destinate agli standard, queste ultime possono comprendere il verde pubblico Vp, i servizi S, i parcheggi P e la viabilità. I Comparti C individuano porzioni del territorio che comprendono aree inedificate di media entità planimetrica ricomprese nell’ambito dove si è compiuto il processo di frazionamento fondiario e quelle contermini all’edificato; la finalità cui puntano è la ricucitura organica del nucleo. I Comparti possono essere attuati con Permesso di Costruire convenzionato secondo quanto stabilito all’art 28bis del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.. All’interno dei Comparti la quantità di cessione prevista varia ma è comunque piuttosto inferiore rispetto a quella prevista nei Comparti Strategici. Nelle zone Spr (aree per attrezzature di servizio di interesse generale pubblico/privato) è prevista la localizzazione di attrezzature di servizio pubbliche/private che comprendono attrezzature turisticoricettive, commerciali, sportive, direzionali, assistenziali, sanitarie, scolastiche o comunque attività a queste assimilabili. Le zone Vpr (aree per verde di interesse generale pubblico/privato) sono aree in cui devono essere conservate le alberature, l'esistente consistenza edilizia e la relativa sistemazione a verde; non è possibile in tali aree l’edificabilità residenziale, fatta eccezione per opere a carattere pertinenziale di edifici esistenti, aventi limitata consistenza e rivolte ad una migliore fruizione del verde. Tuttavia in tali aree è consentita la realizzazione di attrezzature sportive, culturali e per il tempo libero come chioschi, bar, piccoli ristoranti, impianti tecnici e servizi igienici, purché resti dominante la destinazione a verde. Le zone Vprv (aree per verde privato vincolato) sono prevalentemente aree boschive ove è vietata qualsiasi nuova costruzione e opere di qualsiasi genere, al di fuori del rimboschimento, di opere di sistemazione vegetazionale e faunistiche e della eventuale recinzione. Le zone S (aree pubbliche per attrezzature di servizio e interesse collettivo) sono le aree destinate alla creazione di attrezzature di interesse collettivo (sociali religiose, sanitarie, amministrative) e attrezzature scolastiche (asili nido, scuole materne, scuole dell’obbligo) secondo quanto indicato e prescritto dal DM 1444/68. Le zone P (aree per parcheggi pubblici) sono quelle destinate alla realizzazione di parcheggi di uso pubblico, nell’ambito dei quali è consentita soltanto la costruzione di piccole attrezzature per il migliore godimento del servizio di parcheggio (guardiole per custodi, impianti di distribuzione carburante). Le zone Vp (aree pubbliche per il verde attrezzato) sono destinate alla creazione di spazi pubblici verdi secondo DM 1444/68. Tali aree dovranno essere sistemate a giardino, con la messa a dimora di Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Il dimensionamento del Piano Particolareggiato Esecutivo 63 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA alberature a basso e/o alto fusto, fruttifere ed ornamentali e dovranno essere trasformate per la creazione di parchi di interesse locale. Le zone Va (verde di arredo stradale) sono le aree destinate a verde per arredo urbano e devono essere oggetto di progettazione esecutiva con studio di particolari e di elementi di arredo vero e proprio (panchine, fontanelle ed altro. La zona destinata a viabilità pubblica individua le aree destinate alle strade carrabili. Per la localizzazione e l’organizzazione interna dei vari Comparti si faccia riferimento agli elaborati denominati “Zonizzazione su mappa catastale” - (Codice: RP_NA3_08) e “Disciplina Esecutiva” (Codice: RP_NA3_09). Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Il dimensionamento del Piano Particolareggiato Esecutivo 64 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.11. LA LOCALIZZAZIONE E IL DIMENSIONAMENTO DELLE ATTREZZATURE E DEGLI SPAZI PUBBLICI La definizione di “standard” è d’etimo inglese e significa stendardo, bandiera; ma anche modello, campione, tipo, misura. La parola si trova anche nel vocabolario italiano con una gamma di significati che ricalcano quelli inglesi e li arricchiscono; sono infatti interessanti alcune definizioni di standard come: “insieme di elementi che identificano un processo, un sistema, un gruppo di organismi e simili” oppure “valore significativo di una certa grandezza, ricavato come media di valori consuntivi o come valore statisticamente più probabile fra quelli verificatisi”. La lettura delle varie definizioni mette in evidenza il carattere multiplo (in quanto insieme di elementi), processuale (in quanto la standardizzazione corrisponde ad processo continuo di fissazione di gradi misurabili e riconoscibili di uniformità, accuratezza ed eccellenza) ed empirico (in quanto media di valori consuntivi) negando approcci statici tendenti a conferirgli un valore assoluto. Importato dalla tecnica dell’ingegneria civile lo standard nella traduzione legislativa urbanistica ha perso gli originari caratteri condizionali proponendosi come mera misurazione quantitativa; la legge stabilisce la quantità di spazio da destinare alle attrezzature necessarie alla vita associata, spazio inteso come superficie di terreno ed espresso in mq per abitante. La discussione che si è aperta ormai da molti anni sull’utilità o meno dello standard inteso in termini esclusivamente quantitativi ha portato alla determinazione di vari spunti legislativi che alcune regioni hanno colto più di altre declinando il concetto di standard in termini decisamente innovativi individuando alcune procedure, quali la perequazione e la compensazione o addirittura la esecuzione diretta da parte dei privati al fine di garantire oltre alla quantità la qualità degli spazi da destinare alla collettività. In riferimento alla situazione del nucleo in questione le criticità riscontrate riguardano sia le quantità degli standard rilevati sia la loro qualità: in parole semplici gli standard sono insufficienti e anche poco fruibili. I problemi quindi sono due: quantità e qualità; il primo emerge dall’analisi dello strumento urbanistico vigente e il secondo dall’osservazione della effettiva fruibilità degli standard previsti. Il problema relativo alla QUANTITA’ di standard riguarda la dotazione che il Prg vigente ha previsto e quanto è stato realmente attuato; andando a “misurare” le aree destinate allo standard ed incrociando i dati desunti dallo strumento generale con quelli verificati dal sopralluogo e quelli disegnati informaticamente, risulta che le aree pubbliche esistenti non siano sufficienti alla dotazione di standard previsto dalla legge. Altro aspetto fondamentale è che tra gli standard attuati dal piano sono state computate delle aree che da D.M. 1444/68 non sono definite propriamente come tali. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa La localizzazione e il dimensionamento delle attrezzature e degli spazi pubblici 65 Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” COMUNE DI ROCCA PRIORA Il problema relativo alla QUALITA’ degli standard riguarda la reale fruibilità delle aree pubbliche previste; dal rilievo dello stato di fatto, indipendentemente dalle previsioni dello strumento generale, risulta una superficie di standard realmente utilizzata dai cittadini piuttosto inferiore a quella minimo prevista dalla legge. L’attuazione parziale del Prg vigente e le trasformazioni avvenute da allora sul territorio hanno prodotto una forte dicotomia tra ciò che era previsto sulla carta e ciò che è stato realmente attuato: diverse aree destinate ad ospitare attrezzature pubbliche di servizio alla residenza non sono state realizzate, provocando non solo una carenza di standard per la popolazione ma anche una perdita di identità per il quartiere stesso, che si vede caratterizzato da vuoti urbani, parti di territorio incolte in stato di abbandono e degrado. Sia nelle aree interne al perimetro del nucleo che nelle aree immediatamente limitrofe risulta una totale assenza di spazi pubblici destinati alla collettività. La Variante individua delle aree strategiche posizionate lungo la Via Mediana, che diventa il nuovo asse stradale di servizio all’intero insediamento e assume caratteristiche di importanza fondamentale per la collettività: aree per attrezzature collettive alla porta dell’insediamento, un grande parco centrale che attraversa trasversalmente il nucleo ed altre aree destinate a servizi dislocate sulle viabilità principali. Complessivamente nei comparti di progetto circa il 50 % della superficie totale viene ceduta all’amministrazione comunale; sottraendo la superficie delle strade pubbliche, la quantità di standard che viene garantita dall’attuazione dei comparti è di 94.962 mq. Complessivamente rispetto alla totale assenza di standard la variante garantisce quindi una superficie totale di 94.962 mq corrispondente ad una dotazione procapite di 21 mq. Al fine di acquisire tali aree la Variante opera in regime perequativo prevedendo l’acquisizione di aree pubbliche attraverso la cessione gratuita delle aree. Nella localizzazione degli spazi pubblici la Variante si è preoccupata di individuare in maniera bilanciata il loro peso all’interno del perimetro del nucleo. Il progetto di Variante prevede una localizzazione razionale delle superfici pubbliche all’interno del piano. Tale disposizione delle aree pubbliche è tuttavia suscettibile di variazioni in quanto la scelta puntuale delle attrezzature pubbliche sarà operata dall’amministrazione comunale in relazione alle precise esigenze programmatiche. Per la localizzazione e il dimensionamento degli standard si faccia riferimento all’elaborato denominato “Localizzazione degli standard su mappa catastale” - (Codice: RP_NA3_10). Relazione Tecnica e Previsione di Spesa La localizzazione e il dimensionamento delle attrezzature e degli spazi pubblici 66 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.12. INFRASTRUTTURE A RETE: IPOTESI PROGETTUALI Secondo quanto è emerso dal sopralluogo effettuato, il nucleo 3, o Piani di Caiano, andrebbe migliorato dal punto di vista della viabilità, andando a rafforzare quelli che sono i due assi principali del nucleo, ossia Via Anagnina Rocca di Papa e Via della Mediana. Sarebbe opportuno aggiungere un asse, per rendere più scorrevole il traffico locale, individuato in Viale della Galassia, che si riparte da via Tuscolana tramite una rotatoria e che però risulta chiusa all’incrocio con Via della Mediana. Se la strada è di proprietà privata, ad esclusivo servizio del condominio Piani di Caiano, bisognerebbe chiedere che venga resa ad uso pubblico. Inoltre, a servizio dei nuovi comparti CS1 e CS2, si prevede la realizzazione di due nuove strade (Tracciato D e Tracciato E, elaborato “Infrastrutture a rete di progetto” - (Codice RP_NA9_11a), caratterizzate da una larghezza di 9 metri con un marciapiede laterale unico da 1,5 metri, e banchine da 0,25 cm; mentre per i comparti CS3 e CS4 è prevista la realizzazione di una strada di larghezza 10 metri con i marciapiedi di larghezza 1,25 metri su entrambi i lati (Tracciato F e Tracciato G, elaborato “Infrastrutture a rete di progetto” - (Codice RP_NA9_11b). Il comparto CS5 risulta già servito da una strada che però risulta però troppo stretta e poco agibile. Sarà quindi ampliata e portata ad una larghetta totale di 9 metri con un marciapiede laterale unico da 1,5 metri, e banchine da 0,25 cm (Tracciato H elaborato “Infrastrutture a rete di progetto” - (Codice RP_NA9_11a). Le strade di nuova progettazione saranno dotate, per quanto possibile con la tipologia realizzata, di una rete di pubblica illuminazione, e se necessario di energia elettrica e telefonia. La rete fognaria verrà progettata in base ai servizi e alle abitazioni previste all’interno dei singoli comparti e si collegheranno a quelle già esistenti, così come pure la rete idrica. Per quanto riguarda la rete della pubblica illuminazione, come è stato già anticipato, essa è presente su tutta l’area ma in maniera disuniforme. Sarebbe opportuno uniformare il tutto, sia dal punto di vista del paesaggio che del decoro urbano, con pali di uguale dimensione, individuata nell’altezza di 6 metri. I tralicci dei pubblici servizi, telefonia ed elettricità, andrebbero interrati per la sicurezza ma anche per una questione di decoro urbano. Anche sulle nuove strade di progetto sarà realizzata la linea della pubblica illuminazione. E’ inoltre possibile prevedere dei marciapiedi sulle due arterie principali. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Infrastrutture a rete: ipotesi progettuali 67 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Via Anagnina Rocca di Papa risulta idonea alla loro realizzazione, per una larghezza minima di 1,5 metri su entrambi i lati, su tutto il suo sviluppo tranne che nell’ultimo tratto che si raccorda con la Via Tuscolana in quanto troppo stretto. Su via della Mediana è possibile realizzare i marciapiedi tranne che su alcuni tratti dove bisognerebbe eventualmente chiedere l’esproprio di una parte di terreno, oppure intervallarli con una serie di elementi parapedonali. Molto importante è anche la sistemazione delle fermate dei mezzi di trasporto pubblico, soprattutto per garantire la sicurezza dei cittadini. Ove possibile bisognerebbe inserire dei golfi di fermata. Le strisce di delimitazione della fermata dei veicoli in servizio di trasporto pubblico collettivo di linea sono costituite da una striscia longitudinale gialla discontinua, posta ad una distanza minima di 2,70 m dal marciapiede o dalla striscia di margine continua, e da due strisce trasversali gialle continue che si raccordano perpendicolarmente alle precedenti; nel caso di golfi di fermata le strisce trasversali possono non essere tracciate. La larghezza delle strisce è di 12 cm. La zona di fermata è suddivisa in tre parti: la prima e l'ultima di lunghezza pari a 12 m, necessarie per l'effettuazione delle manovre di accostamento al marciapiede e di reinserimento nel flusso di traffico da parte del veicolo; la zona centrale deve avere una lunghezza minima pari alla lunghezza, maggiorata di 2 m, del veicolo più lungo che effettua la fermata. La prima e l'ultima parte possono essere evidenziate mediante tracciamento di una striscia gialla a zig zag. Sulla pavimentazione all'interno della zona di fermata deve essere apposta l'iscrizione BUS. Nelle zone di fermata è vietata la sosta dei veicoli. Lungo le strade extraurbane, dove le fermate degli autobus, dei filobus e degli scuolabus possono costituire intralcio o pericolo per la circolazione, per la ristrettezza della carreggiata stradale, si devono prevedere, di massima, apposite piazzole di fermata fuori della carreggiata. Le piazzole di fermata devono avere una larghezza minima di 3 m in corrispondenza della fermata e una lunghezza minima di 12 m. Inoltre, dovranno essere provviste di raccordi di entrata e uscita di lunghezza minima 30 m. Le piazzole di fermata devono essere completate da un marciapiede o apposita isola rialzata, opportunamente attrezzati, per la sosta dei passeggeri in attesa. Si è notato inoltre la carenza di una valida rete di convogliamento e smaltimento delle acque meteoriche. Sul primo tratto di via della Mediana, che parte da via Tuscolana fino all’incrocio con Via Anagnina Rocca di Papa, andrebbe rafforzata con l’aggiunta di una serie di griglie di scolo e di raccolta. Necessita invece di un progetto più approfondito il secondo tratto di via della Mediana e Via Anagnina Rocca di Papa. Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Infrastrutture a rete: ipotesi progettuali 68 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” Infine, per la sicurezza stradale andrebbe sistemata la segnaletica orizzontale su tutte le arterie del nucleo. All’interno del nucleo sono state ipotizzate inoltre una serie di zone dove potrebbero essere realizzati dei nuovi parcheggi a servizio soprattutto delle nuove aree a concentrazione edilizia. Infatti la problematica della sosta investe inevitabilmente la circolazione dei veicoli all’interno delle città; è fondamentale quindi la creazione di luoghi destinati al ricovero degli autoveicoli in sosta, che rivestono una valenza funzional-spaziale di sempre maggiore importanza all’interno dello sviluppo urbanistico-architettonico delle città. Per poter ottimizzare la progettazione e realizzazione dei parcheggi è di fondamentale importanza analizzare le tipologie di realizzazione del singolo posto auto che discende dalle dimensioni di ingombro dell’autovettura stessa e dei relativi spazi di manovra. La difficoltà della manovra dipende sia dalla larghezza dello stallo che dalla profondità dello spazio di manovra antistante. La diversa disposizione che può adottare il posto auto nei confronti della corsia di accesso al posto auto stesso caratterizza la tipologia delle disposizioni e dei moduli base di cui si compongono i parcheggi. L’angolo di inclinazione dello stallo nei confronti del senso di marcia della corsia di accesso può essere di 0° (posteggi a nastro, paralleli al senso di marcia della corsia di accesso); di 90° (posteggi a pettine, perpendicolari al senso di marcia della corsia di accesso); di 30°, 45° o 60° (posteggi a dente di sega, inclinati in modo vario rispetto al senso di marcia della corsia di accesso). Tali differenziazioni comportano la possibilità di variare architettonicamente il disegno del piano di parcamento del parcheggio risparmiando spazio a parità di autovetture o aumentando il numero di posti disponibili a parità di spazio fruibile. Le principali differenze a parità di numero di posti auto sono: - - Dimensione totale del parcheggio: il parcheggio più economico dal punto di vista dello spazio necessario è quello a pettine, seguito, con un incremento del 25%, da quello a nastro. I posteggi a dente di sega hanno uno scarto percentuale tra loro di circa il 10% ed occupano meno spazio più grande è l’angolo di inclinazione rispetto alla corsia di accesso; Velocità e facilità di manovra, ossia come si entra e come si esce dal posto auto: si è riscontrato che il posto auto perpendicolare al senso di marcia all’interno della corsia è quella più problematico dal punto di vista della manovra e quindi dei tempi di utilizzo; in questo senso i parcheggi più funzionali sono quelli a dente di sega. Nella progettazione e realizzazione di un luogo di sosta va tenuto in considerazione anche l’impatto sul paesaggio; è di fondamentale importanza schermare il più possibile l’area a parcheggio, o Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Infrastrutture a rete: ipotesi progettuali 69 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” comunque creare una separazione psicologica, una schermatura delle aree destinate alla circolazione delle automobili e dei pedoni da quelle destinate alla sosta dei veicoli. La separazione può avvenire tramite elementi decorativi naturalistici con siepi, muretti, avvallamenti del terreno, cambiando la pavimentazione e via dicendo. All’interno del parcheggio la disposizione degli stalli rispetto alle corsie di percorrenze può essere segnalata in vari modi; la pavimentazione in asfalto delle strade può essere sostituita da gettate di cemento grezzo o colorato, blocchetti di cemento prefabbricati di vario colore, pietra a spacco, ciottoli di fiume, ghiaia, erba e piante in genere. Le linee di divisione degli stalli sono ottenibili tramite la colorazione della superficie o inserendo nella pavimentazione blocchetti o pietre di colore diverso. Da non dimenticare poi l’importanza dell’arredo verde; le essenze arboree sono fondamentali per mascherare le automobili, per il mantenimento del microclima, per la creazione di un movimento, per l’attenuazione delle temperature estive e anche come barriere cromatiche e architettoniche. Inoltre, secondo il D.M. 14 giugno 1989, n.236, nelle aree di parcheggio devono comunque essere previsti, nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50, posti auto di larghezza non inferiore a m 3,20, e riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili. Detti posti auto, opportunamente segnalati, sono ubicati in aderenza ai percorsi pedonali e nelle vicinanze dell'accesso dell'edificio o attrezzatura. Due ipotesi di parcheggi sono riportate nell’elaborato “Infrastrutture a rete di progetto” - (Codice RP_NA9_11c). Relazione Tecnica e Previsione di Spesa Infrastrutture a rete: ipotesi progettuali 70 COMUNE DI ROCCA PRIORA Variante Speciale ai sensi della L.R.28/80 del “Nucleo n.3 – Piani di Caiano” 1.13. LA PREVISIONE SOMMARIA DI SPESA Applicando i prezzi ricavati dal Tariffario R.L. 2007 e da analisi e indagini di mercato i costi sommari per le opere di urbanizzazione primaria previste all'interno del Piano risultano essere i seguenti: OPERE STRADALI Movimenti di materie Sovrastruttura Marciapiedi Cigli Segnaletica Sistemazione a verde TOTALE OPERE STRADALI FOGNATURE ACQUE NERE Tubazioni in polietilene corrugato Pozzetti di ispezione e/o salto Impianto di depurazione e/o sollevamento TOTALE ACQUE NERE FOGNATURE ACQUE CHIARE Tubazioni in polietilene corrugato Pozzetti di ispezione e/o salto Caditoie stradali TOTALE ACQUE CHIARE € 3.252.128,90 € 909.831,67 € 933.927,67 € 328.204,12 € 42.375,72 € 87.244,13 39,14% 10,95% 11,24% 3,95% 0,51% 1,05% € 5.553.712,21 € 377.227,01 € 86.413,24 € 337.343,98 4,54% 1,04% 4,06% € 800.984,23 € 901.522,70 € 164.517,51 € 183.628,13 10,85% 1,98% 2,21% € 1.249.668,34 RETE IDRICA Tubazioni in polietilene Pozzetti di diramazione, sfiato, scarico etc. TOTALE RETE IDRICA € 255.916,12 PUBBLICA ILLUMINAZIONE € 361.439,98 4,35% € 87.244,13 1,05% € 208.555,02 € 47.361,10 RETE TELEFONICA ELETTRICA E DEL GAS TOTALE GENERALE PER LAVORI Relazione Tecnica e Previsione di Spesa 2,51% 0,57% € 8.308.965,00 100,00% La previsione sommaria di spesa 71