Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 1 di 47 INDICE 1 2 3 4 PREMESSA .................................................................................................................2 DESCRIZIONE DELLE OPERE ...................................................................................3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO..................................................................................3 MATERIALI ..................................................................................................................5 4.1 Acciaio............................................................................................................................... 5 4.1.1 4.1.2 4.1.3 4.2 Acciaio per c.a. ............................................................................................................................ 5 Acciaio per c.a.p. ......................................................................................................................... 5 Acciaio per carpenteria metallica................................................................................................. 5 Calcestruzzo...................................................................................................................... 6 4.2.1 4.2.2 4.3 4.4 Resistenza caratteristica.............................................................................................................. 6 Composizione .............................................................................................................................. 6 Prodotti in laterizio............................................................................................................. 8 Durabilità dei materiali....................................................................................................... 8 4.4.1 Strutture in calcestruzzo .............................................................................................................. 8 4.4.1.1 4.4.1.2 4.4.1.3 4.4.2 4.5 5 5.2.1 5.2.2 5.3 5.4 5.5 Carichi permanenti .......................................................................................................... 12 Carichi variabili ................................................................................................................ 12 Carico da neve........................................................................................................................... 14 Carico da vento.......................................................................................................................... 15 Azioni sismiche................................................................................................................ 16 Spinta delle terre ............................................................................................................. 19 Combinazioni di carico .................................................................................................... 19 SCHEMI DI CALCOLO E CRITERI COSTRUTTIVI GENERALI ...............................21 6.1 6.2 6.3 7 Strutture in acciaio ..................................................................................................................... 10 Resistenza al fuoco ......................................................................................................... 11 CARICHI.....................................................................................................................12 5.1 5.2 6 Normativa di riferimento..................................................................................................................... 8 Classificazione ambientale ................................................................................................................ 9 Prescrizioni di capitolato .................................................................................................................... 9 Modellazione ................................................................................................................... 21 Analisi dei risultati............................................................................................................ 24 Verifiche .......................................................................................................................... 29 FONDAZIONI .............................................................................................................31 Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 2 di 47 1 PREMESSA Il presente documento ha per oggetto la descrizione degli aspetti strutturali e dei criteri di calcolo relativi alla progettazione preliminare del nuovo ospedale di Novara, da realizzarsi in una vasta area sita nel concentrico sud della città, ricadente nel contesto del Parco della Battaglia. Il lavoro ha origine dall’aggiudicazione all’ATI di progettazione, composta da Studio Altieri (Capogruppo), RPA s.r.l., TiFs, Architetto Benedetto Camerana, Studio AD ed Architetto Giulio Altieri, del concorso relativo al nuovo ospedale. Committente dell’attività in oggetto è l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara. L’intervento oggetto del progetto preliminare è reso necessario dalle problematiche logistiche e funzionali legate agli spazi attualmente a disposizione dell’Azienda Ospedaliera. Infatti, le due sedi di viale Mazzini e di via Piazza d’armi sono localizzate all’interno della città in edifici soggetti a vincoli architettonici considerevoli e non rispondenti alle richieste prestazionali legate all’evoluzione dell’offerta sanitaria. La medesima problematica legata alla attuale localizzazione all’interno della struttura ospedaliera di via Mazzini, vale per la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della salute dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale. La base di partenza del progetto è stata fornita delle linee guida che indicavano con precisione le caratteristiche sia architettoniche che funzionali del nuovo complesso, con una stretta integrazione tra le attività sanitarie, presenti nel nuovo ospedale, e le attività didattiche, da inserire nell’area universitaria. Le differenze più significative, dal punto di vista strutturale, rispetto a quanto previsto nel Documento preliminare, riguardano la scelta della maglia dei pilastri e la definizione della quota d’imposta delle fondazioni, aspetti descritti nel capitolo successivo. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 3 di 47 2 DESCRIZIONE DELLE OPERE L’intero complesso, dal punto di vista macro-funzionale, può essere suddiviso in due ambiti distinti, uno adibito alle attività ospedaliere, l’altro alle attività didattiche dell’Università. L’assetto complessivo prevede la realizzazione di un piano interrato a quota +146.00 m, di un piano seminterrato a quota +150.50 m e di tre piani fuori terra, rispettivamente alle quote +155.00 m, +159.50 m e + 164.00 m, tutti con interpiano costante di 4.50 m. Dal punto di vista della disposizione planimetrica e della destinazione funzionale, l’intero complesso può essere sinteticamente riassunto nello schema seguente: Dal punto di vista strutturale, data la notevole estensione in pianta, il complesso viene suddiviso in blocchi strutturali distinti, dotati di giunti opportunamente dimensionati per evitare martellamenti durante eventuali eventi sismici e consentire le dilatazioni termiche. Nella disposizione di tali giunti si tiene in particolare considerazione l’assetto risultante dei singoli blocchi, in modo da avere il Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 4 di 47 massimo grado possibile di regolarità in pianta e in altezza, con notevole beneficio dal punto di vista della risposta alle azioni sismiche. Laddove risulti necessario ridurre le dimensioni dei giunti strutturali, per motivi funzionali o architettonici, si potrà eventualmente prevedere l’utilizzo di dispositivi shock-adsorber di tipo viscoelastico, adatti al trasferimento di sollecitazioni di tipo impulsivo quali quelle indotte dalle azioni sismiche. Mediante tali dispositivi, i giunti sismici potranno essere ridotti da circa 20 cm a circa 5 cm. Precisiamo tuttavia che l’utilizzo di tali dispositivi dovrà essere sottoposto ad una accurata verifica tecnico- economica, a causa sia della complessità dei collegamenti ai solai di piano, sia del loro non trascurabile costo di installazione e manutenzione. Per quanto attiene al modulo strutturale, si è optato per una maglia 8.00x8.00 m, in sostituzione di quella originaria 7.50x7.50m, ritenendola più rispondente alle esigenze attuali e future sia sanitarie che didattiche, garantendo una maggiore flessibilità funzionale degli ambienti. Fa eccezione l’edificio adiacente al blocco ospedaliero adibito a parcheggio, per il quale si è ritenuto preferibile predisporre una maglia 16.00x8.00 m, più adattabile alle necessità funzionali degli stalli e delle corsie. La struttura portante degli edifici principali sarà realizzata in cemento armato gettato in opera; le strutture verticali saranno costituite da pilastri e setti, questi ultimi inseriti, dove possibile, quali elementi di definizione dei corpi scala e, comunque, distribuiti sulla pianta in modo da costituire un efficace sistema di controventamento alle azioni orizzontali, in particolare quelle sismiche. Gli impalcati, tenuto conto della maglia strutturale prevalentemente quadrata, saranno realizzati con solai bidirezionali di tipo alleggerito, di spessore 40 cm, con travi portanti a spessore disposte in entrambe le direzioni. Si riportano di seguito le immagini di alcune tipologie usuali: Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 1 di 47 Necessità di carattere impiantistico portano ad evitare, ovunque possibile, eventuali travi ribassate, fatta eccezione per quelle zone dove la presenza di bucature, o l’entità dei carichi, o lo schema statico locale potrebbero determinarne la presenza. La tipologia adottata garantisce una opportuna funzione di ripartizione delle azioni orizzontali sui controventi verticali. I solai con maglia 16.00x8.00 m del parcheggio saranno realizzati con solai in c.a. prefabbricati alveolari di spessore 40 cm, con sovrastante soletta in c.a. sp. 5 cm. Alcuni degli edifici principali del complesso ospedaliero presentano al centro delle chiostre, che fungono da pozzo di luce naturale ai vari piani; che verranno chiuse al livello della copertura con membrana in ETFE (Etilene di Tetrafluoretilene), in grado di far passare la luce proteggendo allo stesso tempo le Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 2 di 47 chiostre dalle aggressioni atmosferiche, sostenuta da una struttura portante in acciaio. La stessa tipologia di copertura verrà adottata per il percorso di accesso principale. Per le strutture secondarie, quali pensiline, tettoie e coperture di percorsi, scale di sicurezza, si prevede una struttura in carpenteria metallica, da realizzarsi con profilati commerciali e solai in struttura mista o grigliato. Per quanto riguarda le fondazioni, la modifica della quota d’imposta, già accennata in premessa, deriva dall’analisi della stratigrafia del terreno oggetto dell’intervento, dalla quale si rileva, come evidenziato dalle indagini geologiche-geotecniche preliminari, la presenza di uno strato superficiale formato da limi compressibili dello spessore massimo di circa 8.00 m. Il progetto a base di gara prevedeva la realizzazione di tre piani fuori terra e di un piano interrato, con quota di calpestio posta a +150.50 m circa, al di sotto della quale restava uno strato di circa 4.50m dei suddetti litoidi, con caratteristiche meccaniche scadenti. Con questa configurazione, da una stima preliminare dei carichi di progetto trasmessi dall’elevazione risulterebbe necessaria la scelta di fondazioni profonde. Come meglio descritto nel capitolo dedicato alle fondazioni, si è tuttavia proceduto ad una stima sommaria, in termini economici, di una tipologia fondale di tipo superficiale, da realizzarsi con una platea nervata posta però a quota inferiore, +146.00 m slm circa, in prossimità dello strato sottostante i limi, costituito da sabbie con caratteristiche geomeccaniche nettamente migliori. Dal confronto fra le due soluzioni si evince che la soluzione con fondazioni superficiali è più vantaggiosa, in quanto consente di compensare il peso dell’intera struttura, con la conseguente eliminazione dei pali e senza comportare un aumento significativo dei costi delle strutture. Si è pertanto ritenuto opportuno realizzare un ulteriore piano interrato nel quale sono state collocate parte di attività di supporto secondarie che avrebbero occupato aree localizzate ad un livello nel quale si è ritenuto preminente l’utilizzo sanitario. L’ulteriore vantaggio è dato dalla possibilità di inserire, in molte aree sottostanti al sedime dei vari edifici, ambiti destinati al parcheggio sia dei dipendenti, sia dei visitatori che del personale dell’Ospedale e dell’Università. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 3 di 47 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le strutture degli edifici in oggetto saranno dimensionate secondo le seguenti norme e leggi: DM 14.01.2008 – Norme tecniche per le costruzioni CIRCOLARE n.617 del 2.2.2009 – Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al DM.14.01.2008 OPCM n°3274 del 20-03-2003 – “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica” e successive modifiche e integrazioni (Parte relativa alla zona sismica). Legge 5.11.1971 n. 1086 - Norme per la disciplina delle opere in c.a. normale e precompresso ed a struttura metallica. Legge 2.2.1974 n. 64 - Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche Leggi e decreti successivi. Se applicabili. Per le caratteristiche dei materiali si fa inoltre riferimento alle seguenti Norme: UNI ENV 206-1-2006 – Calcestruzzo – Specificazione, prestazione, produzione e conformità. UNI ENV 1992 - Eurocodice n. 2: progettazione delle strutture cementizie. Regole generali e regole per gli edifici. UNI-ENV 197/1 - Cemento, Composizione, Specificazioni e criteri di conformità. UNI 8520 - Aggregati per confezione di calcestruzzi - Definizione, classificazione e caratteristiche. UNI 5744 - Rivestimenti metallici protettivi a caldo. Rivestimenti di zinco ottenuti per immersione. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 4 di 47 UNI EN 10025 - Prodotti laminati a caldo di acciai non legati per impieghi strutturali - Condizioni tecniche di fornitura. ENI EN 10020 - Definizione e classificazione dei tipi di acciaio. UNI ENV 1993 - Eurocodice 3 - Progettazione di strutture in acciaio - Regole generali e regole per edifici. UNI 8942 – Prodotti in laterizio per murature – Terminologia, sistema di classificazione. Criteri di accettazione – Metodi di prova. Per riferimenti di calcolo o in mancanza di specifiche indicazioni si farà riferimento alle seguenti norme: Eurocodici strutturali pubblicati dal CEN, con le precisazioni riportate nelle Appendici Nazionali Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 5 di 47 4 MATERIALI Nell’esecuzione delle opere in oggetto è previsto l’impiego dei materiali descritti nei paragrafi seguenti. 4.1 Acciaio 4.1.1 Acciaio per c.a. Per la realizzazione delle opere in conglomerato cementizio armato è previsto l’utilizzo di acciaio in barre ad aderenza migliorata di tipo B450C rispondenti alle caratteristiche meccaniche e tecnologiche previste al paragrafo 11.3.2.1 DM 14.01.2008 Per l’accertamento delle proprietà meccaniche si farà riferimento alle prescrizioni della Norma E.N. 10002, UNI 564 e UNI 6407. Le modalità di accettazione ed i controlli saranno effettuati secondo quanto indicato nella normativa citata (D.M. 14.01.2008). 4.1.2 Acciaio per c.a.p. Nei manufatti in cemento armato precompresso verranno utilizzate armature di precompressione costituite da fili, barre, trecce, trefoli in acciaio ad elevata resistenza con composizione chimica, caratteristiche meccaniche e tecnologiche garantite dal produttore e controllato secondo quanto previsto al paragrafo 11.3.3 del D.M. 14.01.2008. 4.1.3 Acciaio per carpenteria metallica Per la realizzazione di strutture in carpenteria metallica è previsto l’utilizzo di acciaio in profili laminati e/o saldati S275JR e S355JR, secondo quanto stabilito al paragrafo 11.3.4 del D.M. 14.01.2008. Le caratteristiche meccaniche e tecnologiche dovranno essere conformi alle Norme UNI EN 10025 e UNI EN 10219-1. Le giunzioni saranno effettuate con saldature o bullonature in conformità alle prescrizioni del paragrafo 11.3.4 del DM 14.01.2008 Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 6 di 47 Le modalità di accettazione ed i controlli verranno effettuati in accordo con le Normative citate (D.M. 14.01.2008). 4.2 Calcestruzzo 4.2.1 Resistenza caratteristica Per l’esecuzione delle opere in c.a. realizzate in cantiere è richiesto l’utilizzo di calcestruzzi con resistenze caratteristiche a 28 gg (Rck) non inferiore ai valori seguenti: - Calcestruzzo per sottofondazioni e rinfianchi: Rck = 150 kg/cmq - Calcestruzzo per strutture di fondazione e muri di sostegno: Rck = 300 kg/cmq, - Calcestruzzo per strutture in elevazione: Rck = 350 kg/cmq - Calcestruzzo per strutture prefabbricate in c.a.v.: Rck = 450 kg/cmq. - Calcestruzzo per strutture prefabbricate in c.a.p: Rck = 550 kg/cmq 4.2.2 Composizione Le prescrizioni seguenti, redatte in conformità alla UNI ENV 206-1, sono riferite ai calcestruzzi per strutture armate gettate in opera; per quanto riguarda le strutture in c.a.p. si farà riferimento alle specifiche tecniche dei singoli produttori. I calcestruzzi per strutture gettate in opera dovranno essere confezionati utilizzando i seguenti materiali e dosaggi: A. Calcestruzzo Rck = 300 kg/cmq - cemento Portland UNI-197/1 tipo I; classe di resistenza 42.5 - dosaggio di cemento minimo: 300 kg/mc - rapporto acqua/cemento massimo: 0.55 - aggregati non gelivi conformi UNI 8520, dimensione massima 30 mm. B. Calcestruzzo Rck = 350 kg/cmq - cemento Portland UNI-197/1 tipo I; classe di resistenza 42.5 - dosaggio di cemento minimo: 350 kg/mc Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 7 di 47 - rapporto acqua/cemento: 0.55 - aggregati non gelivi conformi UNI 8520, dimensione massima 20 mm. C. Calcestruzzo Rck = 450/550 kg/cmq - cemento Portland UNI-197/1 tipo I; classe di resistenza 52.5 - dosaggio di cemento minimo: 450 kg/mc - rapporto acqua/cemento: <0.45 - aggregati non gelivi conformi UNI 8520, dimensione massima 16 mm. Le caratteristiche dei materiali, le modalità di confezionamento e posa in opera del calcestruzzo saranno conformi alle Norme UNI ENV 206-1 e a quanto disposto nel par.11.2.9 del DM 14.01.2008. In particolare: 1. Calcestruzzo Tenuto conto delle notevoli dimensioni degli edifici, sarà necessario porre particolare attenzione al fenomeno del ritiro, i cui effetti potrebbero condizionare negativamente la durabilità delle strutture, intervenendo sia sulla composizione del cls, con l’adozione di cementi a basso calore di idratazione o di additivi antiritiro, sia predisponendo opportuni trattamenti protettivi dei getti, come ad esempio il curing compound, un agente stagionante che viene nebulizzato sulla superficie del calcestruzzo appena scasserato formando così una membrana antievaporante che garantisce una adeguata stagionatura umida. 1. Leganti Devono essere utilizzati esclusivamente i leganti idraulici definiti come cementi dalle disposizioni vigenti in materia (Legge 26.5.1965, n. 595), con esclusione del cemento alluminoso. Le caratteristiche chimiche e meccaniche saranno conformi alle Norme UNI 197/1. 2. Inerti Gli inerti, naturali o di frantumazione, devono essere costituiti da elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze organiche, limose ed argillose, di gesso, ecc., in proporzioni nocive all’indurimento del conglomerato od alla conservazione delle armature. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 8 di 47 La ghiaia o il pietrisco devono avere dimensioni massime commisurate alle caratteristiche geometriche della carpenteria del getto ed all’ingombro delle armature. 3. Acqua L’acqua per gli impasti deve essere limpida, priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in percentuali dannose e non essere aggressiva. 4.3 Prodotti in laterizio Per l’esecuzione delle opere in oggetto si prevede l’utilizzo di blocchi in laterizio con caratteristiche meccaniche e dimensionali conformi alla Normativa Vigente. I criteri di accettazione dei laterizi in genere vengono forniti dalla UNI 8942, in particolare per le seguenti caratteristiche: - aspetto - dimensioni (lunghezze, spessori) - forma e massa volumica (planarità, ortogonalità, percentuale di foro) - resistenza meccanica (valori caratteristici a trazione e compressione) - inclusioni (inclusioni calcaree, efflorescenze) - comportamento igrometrico. 4.4 Durabilità dei materiali 4.4.1 Strutture in calcestruzzo 4.4.1.1 Normativa di riferimento Le caratteristiche di durabilità dei calcestruzzi da impiegare nelle opere di progetto sono valutate secondo la Normativa Europea ENV 206 secondo quanto stabilito dal D.M. 14.01.2008. Per quanto riguarda le prescrizioni minime di spessore di copriferro, si fa riferimento alle indicazioni correlate contenute nell’Eurocodice 2. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale 4.4.1.2 Pagina 9 di 47 Classificazione ambientale Le opere in oggetto verranno realizzate in località situata in zona urbanizzata; esse sono in parte interrate ed in parte esposte agli agenti atmosferici. Secondo le indicazioni contenute nella ENV 206-1, sono classificabili in ambiente XC2 per le fondazioni, e XC3 per l’elevazione. 4.4.1.3 Prescrizioni di capitolato Le prescrizioni di capitolato per ottenere un calcestruzzo durevole possono essere così indicate: A. Calcestruzzo per strutture di fondazione Rck = 300 kg/cmq A.1 Composizione - cemento Portland UNI-ENV 197/1; classe 42.5; dosaggio minimo 300 kg/mc, rapporto a/c max = 0.55 - aggregati non gelivi conformi UNI 8520, dimensione massima 30 mm A.2 Caratteristiche meccaniche e fisiche - calcestruzzo indurito Rck > 30 Mpa - classe di consistenza cls fresco S3 - classe di esposizione XC2 A.3 Copriferro - copriferro minimo = 40 mm A.4 Stagionatura - protezione per almeno 3 gg dal getto con casseratura o provvedimenti alternativi. B. Calcestruzzo per strutture in elevazione Rck = 350 kg/cmq B.1 Composizione - cemento Portland UNI-ENV 197/1; classe 42.5; dosaggio minimo 350 kg/mc, rapporto a/c max = 0.55 - aggregati non gelivi conformi UNI 8520, dimensione massima 20 mm B.2 Caratteristiche meccaniche e fisiche - calcestruzzo indurito Rck > 35 Mpa - classe di consistenza cls fresco S4: slump 15-20 cm Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale - Pagina 10 di 47 classe di esposizione XC3 B.3 Copriferro - copriferro minimo = 30 mm (ENV 206) B.4 Stagionatura - protezione per almeno 3 gg dal getto con casseratura o provvedimenti alternativi. C. Calcestruzzo per strutture prefabbricate Rck = 450/550 kg/cmq C.1 Composizione - cemento Portland UNI-ENV 197/1; classe 52.5; dosaggio minimo 450 kg/mc, rapporto a/c max < 0.45 - aggregati non gelivi conformi UNI 8520, dimensione massima 16 mm C.2 Caratteristiche meccaniche e fisiche - calcestruzzo indurito Rck > 55 Mpa - classe di consistenza cls fresco S5 - classe di esposizione XC3 C.3 Copriferro - copriferro minimo = 25 mm (ENV 206) C.4 Stagionatura S- stagionatura artificiale accelerata in stabilimento con opportuni cicli al vapore. 4.4.2 Strutture in acciaio Per le strutture in acciaio laminato sono previsti i seguenti cicli di protezione. Verniciatura su acciaio grezzo - preparazione del sottofondo mediante sabbiatura grado ST3; - mano di fondo mediante applicazione di vernice antiruggine a base di zinco inorganico; - mani di copertura (n. 2) mediante applicazione di vernice epossidica o poliuretanica. Verniciatura su acciaio zincato - preparazione del sottofondo con lavaggio delle superfici di zincatura mediante soluzioni ammoniacali più detergenti e risciacquo; - mano di copertura (n. 1) mediante applicazione di vernice epossidica. Verniciatura su acciaio zincato per struttura immerse in acqua Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 11 di 47 - preparazione del sottofondo mediante leggerissima sabbiatura; - mani di copertura (n. 2) mediante applicazione di vernice epossidica con catrame di carbone fossile. Zincatura La zincatura potrà essere effettuata mediante immersione in zinco (zincatura a caldo) oppure con altri processi (es. zincatura continua sendzimir). La zincatura a caldo dovrà rispondere alle indicazioni della Norma UNI 5744. Dopo la zincatura, gli oggetti zincati non dovranno subire trattamento termico se non autorizzato dal Direttore dei Lavori. 4.5 Resistenza al fuoco In generale, tutti gli elementi strutturali presenti nei piani interrati verranno progettati in modo da ottenere una resistenza al fuoco REI120, quelli presenti ai piani fuori terra garantiranno una resistenza al fuoco REI60/90. Per una definizione più puntuale si riporta la seguente tabella: Conformemente al DM 16.02.2007 “Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti e di elementi costruttivi di opere da costruzione”, la resistenza al fuoco degli elementi in c.a. potrà essere garantita da un opportuno copriferro e dall’eventuale intonaco, mentre per le strutture metalliche si potrà optare per appositi rivestimenti protettivi antincendio o pannelli di fibre minerali. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 12 di 47 5 CARICHI Le strutture verranno dimensionate adottando per i pesi propri i seguenti pesi specifici: γc.a. = 2500 kg/m3 peso specifico calcestruzzo armato e precompresso γcls = 2400 kg/m3 peso specifico calcestruzzo ordinario γacc. = 7850 kg/m3 peso specifico acciaio 5.1 Carichi permanenti Si considerano appartenenti a questa categoria tutti i carichi non rimovibili durante il normale esercizio delle costruzioni, compresi i pesi propri dei solai, in particolare: - solai bidirezionali a piastra alleggeriti sp.40 cm 750 kg/m2 - solai alveolari prefabbricati tipo spiroll sp.36 cm 395 kg/m2 - permanente portato – solai di piano 200 kg/m2 - permanente portato – solai di copertura 300 kg/m2 - permanente portato – scale 250 kg/m2 - permanente portato – autorimesse 100 kg/m2 - permanente portato – aree a verde 400 kg/m2 - permanente portato – tramezzature interne 160 kg/m2 - permanente portato – tramezzature esterne 1200 kg/m 5.2 Carichi variabili Si considerano appartenenti a questa categoria i carichi legati alla destinazione d’uso delle opere, con riferimento alla Tab. 3.11.II delle Nome Tecniche: Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 13 di 47 In particolare per le opere in oggetto, si considerano i seguenti carichi variabili di esercizio: - uffici (Cat. B2) 300 kg/m2 - degenze, locali mensa, banca, bar, scuole (Cat. C1) 300 kg/m2 - biblioteca, magazzini, archivi, depositi (Cat. E1) 600 kg/m2 - rimesse e parcheggi (Cat. F) 250 kg/m2 - coperture non praticabili (Cat. H1) carico neve - coperture praticabili 300 kg/m2 Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 14 di 47 400 kg/m2 - scale - aree carrabili non regolamentate carichi da ponte (pt.5.1.3.3 DM14.01.2008). 1200 kg/m2 - aree carrabili regolamentate In presenza di carichi atipici o di situazioni localizzate particolari, le intensità dei carichi variabili saranno valutate caso per caso. Per garantire inoltre la massima versatilità dei piani degli edifici ospedalieri, si valuterà l’ipotesi di calcolo con un sovraccarico di esercizio uniforme e pari a 600 kg/m2. 5.2.1 Carico da neve Per le coperture non praticabili, si considera il carico relativo alla neve come da Normativa (cfr P 3.4 del DM 14.01.2008). Il carico provocato dalla presenza della neve agisce in direzione verticale ed è riferito alla proiezione orizzontale della superfice della copertura. Esso è valutato con la seguente espressione: qs = µi · qsk · CE · Ct Provincia : Novara Zona : Im Altitudine : 160 m s.l.m. Valore caratteristico neve al suolo : qsk = 153,06 kg/m2 Coefficiente di esposizione CE : 1 (Normale) Coefficiente termico Ct : 1 Per copertura ad una falda (α = 0°) Si assume che la neve non sia impedita di scivolare. Se l'estremità più bassa della falda termina con un parapetto, una barriera od altre ostruzioni, allora il coefficiente di forma non potrà essere assunto inferiore a 0,8 indipendentemente dall'angolo α. Si deve considerare la condizione di carico riportata nella figura a lato, la quale deve essere utilizzata per entrambi i casi di carico, con o senza vento. Si ha quindi: Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale qs(µ1(α)) = 122,45 kg/m2 Pagina 15 di 47 [ µ1(α) = 0,8] qs(µ1=0.8) = 122,45 kg/m2 A favore di sicurezza, per tenere in conto anche eventuali accumuli, si considera un carico dovuto alla neve pari a: qs = 150 kg/m2 5.2.2 Carico da vento Le azioni del vento, ai sensi del p.to 3.3 del DM 14.01.2008, sono considerate come pressione statica equivalente normale alla superficie esterna degli elementi costruttivi. La pressione del vento è calcolata secondo l'espressione: p = qbxce xcp xcd Provincia: Novara Zona: 1 Altitudine: 160 m s.l.m Tempo di ritorno Tr: 50 anni; Velocità di riferimento vb(Tr): 25 m/s Pressione cinetica di riferimento qb: 40 Kg/m2 Altezza della costruzione z: 20 m (zmin: 4m) Distanza dalla costa: Terra, oltre i 40 km dalla costa, sotto i 500 m Classe di rugosità del terreno: D Categoria di esposizione del sito: II Coefficiente topografico ct: 1 Coefficiente dinamico cd: 1 Coefficiente di esposizione ce(z): ce(zmin = 4m): 1,8 ce(z = 20m): 2,81 Per costruzioni stagne e direttamente investite dal vento, si ha Pressione del vento con coefficiente di forma cp = 0,8 p(zmin = 4 m) = 57,42 Kg/m2 Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 16 di 47 p(z = 20 m) = 89,6 Kg/m2 A favore di sicurezza si assume un valore della pressione statica del vento pari a: p = 100 kg/m2 Azione tangenziale del vento Coefficiente di attrito cf = 0,04 L'azione tangenziale per unità di superficie parallela alla direzione del vento è pari a: pf = qbxcexcf = 4,48 Kg/m2 Per situazioni strutturali particolari (coperture multiple, pensiline e tettoie isolate, corpi cilindrici, ecc.) si provvederà a tarare opportunamente i coefficienti di forma, in linea con quanto previsto dalle Norme. 5.3 Azioni sismiche Si seguono le prescrizioni del D.M. 14.01.2008 “Norme tecniche per le costruzioni” e, per quanto in esso non indicato, si fa riferimento all’Ordinanza 3431 “Norme Tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici”. Conformemente al punto 3.2 del D.M. 14.01.2008 si descrive l’azione sismica mediante spettri di risposta, considerando i seguenti stati limite: - stato limite ultimo (statico) (SLU) - stato limite di esercizio (statico) (SLE) - stato limite ultimo (sismico) (SLV) - stato limite di esercizio (sismico) (SLD) - stato limite di operatività (sismico) (SLO) Ai fini della valutazione delle azioni sismiche si assumono i parametri che definiscono la pericolosità sismica di base del sito, dedotti dall’Allegato alle predette Norme, in funzione dei seguenti dati (punto 2.4 del DM 14.01.2008): Edifici ospedalieri Vita nominale VN ≥ 100 Classe d’uso IV Coefficiente d’uso Cu 2.0 Periodo di riferimento per l’azione sismica VR = 200 anni Categoria di suolo D Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 17 di 47 Edifici universitari Vita nominale VN ≥ 50 Classe d’uso III Coefficiente d’uso Cu 1.5 Periodo di riferimento per l’azione sismica VR = 75 anni Categoria di suolo D Per la definizione dei parametri della pericolosità sismica di base, data l’ampiezza dell’area di intervento, sono stati considerati quattro punti prossimi agli spigoli, constatando una sostanziale uniformità dei parametri. Si è pertanto scelto un punto pressoché baricentro all’area e rappresentativo dei parametri dell’intera superficie, di coordinate: lat..45.42978 long.8.62597 Risultano rispettivamente i seguenti parametri: Edifici ospedalieri SLO SLD SLV ag/g 0.0257 0.0302 0.0510 Fo 2.55 2.58 2.74 TC* 0.22 0.24 0.33 TR 120 201 1898 Fo 2.50 2.55 2.66 TC* 0.17 0.18 0.30 TR 45 75 712 Edifici universitari SLO SLD SLV ag/g 0.0175 0.0215 0.0410 dove: ag Fo = = TC* = SLU = Stato limite ultimo SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLO = Stato limite di operatività Accelerazione orizzontale massima al sito Valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale Lo spettro di progetto elastico per le componenti orizzontali è definito dalle seguenti espressioni analitiche: Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 18 di 47 Ai sensi del pto 7.2.1 del DM, non viene considerata la componente verticale, e i relativi effetti, dell’azione sismica. Fattori di struttura In conformità a quanto previsto dalle Norme Tecniche, per i vari organismi strutturali verranno determinati i fattori di struttura, che consentono l’abbattimento dello spettro di progetto, con l’espressione: q = q0 x kr dove Kr fattore riduttivo che tiene conto delle caratteristiche di regolarità in altezza q0 valore massimo del fattore di struttura che dipende dal livello di duttilità attesa e dalla tipologia strutturale dei singoli edifici La risposta delle strutture alle diverse componenti dell’azione sismica viene combinata secondo la seguente espressione: 1.0 Ex +0.30 Ey con rotazione dei coefficienti moltiplicativi. Ai sensi del pto 7.2.1 del DM 14.01.2008, non viene considerata la componente verticale (e i relativi effetti) dell’azione sismica. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale 5.4 Pagina 19 di 47 Spinta delle terre Si valuta attraverso la teoria della meccanica del terreno considerando i parametri seguenti: γ = 1800 kg/m3 (peso specifico del terreno) ϕ = 30° (angolo di attrito interno) 2 Ka = tg (45-ϕ/2) = 0.334 5.5 coefficiente di spinta attiva Combinazioni di carico Conformemente alla Normativa vigente, si considerano le seguenti combinazioni di carico. Detti: G1: peso proprio degli elementi strutturali G2: peso proprio degli elementi non strutturali P: pretensione e precompressione (per memoria) Q: carichi di esercizio − combinazioni statiche SLU − combinazioni statiche SLE − combinazioni sismiche dove E = azioni sismiche= I coefficienti ψ e γ sono dedotti rispettivamente dalle seguenti tabelle: Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 20 di 47 Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 21 di 47 6 SCHEMI DI CALCOLO E CRITERI COSTRUTTIVI GENERALI 6.1 Modellazione Le strutture verranno dimensionate in base alla Normativa Italiana vigente, considerando il D.M. 14.01.2008 e relativa Circolare applicativa. Dal punto di vista amministrativo, il Comune di Novara risulta censito tra le zone in categoria sismica 4. Il dimensionamento avverrà con schemi di calcolo adeguati alle effettive condizioni di esercizio delle opere, nel rispetto della effettiva distribuzione spaziale delle masse, delle rigidezze e delle resistenze. Il calcolo strutturale sarà effettuato mediante codici di calcolo ad elementi finiti di comprovata affidabilità. Lo schema di calcolo adottato prevede la modellazione delle strutture con modelli tridimensionali effettuando analisi statica e dinamica (modale con spettro di risposta), in campo elastico lineare. Nel caso in esame verranno messi a punto dei modelli di calcolo spaziali definiti dalla linea (o dal piano) d’asse degli elementi strutturali. Travi e pilastri, ovvero componenti in cui una dimensione prevale sulle altre due, vengono modellati con elementi “beam”, il cui comportamento è opportunamente perfezionato attraverso alcune opzioni quali quelle in grado di definire le modalità di connessione all’estremità. Le pareti, le piastre, le platee ovvero in generale i componenti strutturali bidimensionali, con due dimensioni prevalenti sulla terza (lo spessore), sono modellati con elementi “shell” a comportamento flessionale. Il comportamento del terreno è rappresentato tramite una schematizzazione lineare alla Winkler, caratterizzabile attraverso una opportuna costante di sottofondo dedotta dalle caratteristiche geotecniche del terreno di sedime (si veda la relazione geologica). La presenza di diaframmi orizzontali rigidi nel piano, costituiti dai solai bidirezionali ed eventuali solette piene, viene gestita attraverso l’impostazione di un’apposita relazione fra i nodi strutturali coinvolti, che ne condiziona il movimento relativo (relazione di piano rigido). Gli effetti dell’azioni sismica vengono determinati attraverso analisi dinamica modale con spettro di risposta definito come al par. 5.3 della presente relazione. Le verifiche di resistenza e stabilità verranno svolte con il metodo degli Stati Limite. Si riportano di seguito alcuni schemi esemplificativi della modellazione su uno dei blocchi strutturali in oggetto. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 22 di 47 modello di calcolo unifilare vista assonometria 1 Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 23 di 47 vista assonometria 2 Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale 6.2 Pagina 24 di 47 Analisi dei risultati In questo paragrafo si riporterà la sintesi grafica dei risultati dell’analisi svolta su ciascun corpo di fabbrica, sia nei riguardi degli spostamenti e deformazioni, con particolare attenzione agli effetti sismici, sia in termini di sollecitazioni sui vari elementi strutturali. Lo scopo è quello di avere, tramite diagrammi e mappature a colori, una valutazione immediata sui risultati del calcolo, oltre che di controllo sulla affidabilità della modellazione effettuata. Si riportano di seguito alcuni schemi esemplificativi dei risultati del calcolo preliminare effettuato su uno dei blocchi in oggetto. primo modo di vibrare Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 25 di 47 inviluppo spostamenti sisma X inviluppo spostamenti sisma Y Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 26 di 47 inviluppo pressioni massime sul terreno inviluppo sforzo normale Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 27 di 47 inviluppo momenti flettenti Mz inviluppo sforzi di taglio Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 28 di 47 inviluppo momenti flettenti My inviluppo momenti flettenti nei gusci Mxx Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 29 di 47 inviluppo momenti flettenti nei gusci Myy 6.3 Verifiche Come previsto dalle Norme vigenti, tutte le opere ed i componenti strutturali saranno progettati in modo da garantire il raggiungimento del livello di sicurezza richiesto. Le verifiche di resistenza e stabilità saranno condotte con il metodo semiprobabilistico agli stati limite mediante i post-processori dei software di calcolo utilizzati. Ciascuna verifica, per ogni Stato Limite quindi per il corrispettivo livello di azioni agenti, garantisce il raggiungimento di una data prestazione da parte delle costruzioni nel loro complesso. In generale, le verifiche allo SLU riguardano: - perdita di equilibrio della struttura o di una sua parte; spostamenti o deformazioni eccessive; raggiungimento della massima capacità di resistenza di parti di strutture, collegamenti, fondazioni; - raggiungimento della massima capacità di resistenza della struttura nel suo insieme; - rottura di membrature e collegamenti per altri effetti dipendenti dal tempo; raggiungimento di meccanismi di collasso nei terreni; rottura di membrature e collegamenti per fatica; Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale - Pagina 30 di 47 instabilità di parti della struttura o del suo insieme; Inoltre, in presenza di azioni sismiche vanno considerate le verifiche allo SLV (stato limite di salvaguardia della vita) e garantiscono: - assenza di martellamento tra strutture contigue; resistenza della strutture; duttilità delle strutture (tenuto conto che verranno progettate in classe di duttilità “B”); assenza di collasso fragile di elementi non strutturali; resistenza del sistema fondazione terreno; stabilità dei muri di sostegno. In generale, le verifiche allo SLE riguardano: - danneggiamenti locali (ad es. eccessiva fessurazione del cls) che possano ridurre la durabilità delle strutture, la loro efficienza o il loro aspetto; - spostamenti e deformazioni che possano limitare l’uso delle costruzioni,la loro efficienza e il loro aspetto; - spostamenti e deformazioni che possano compromettere l’efficienza e l’aspetto di elementi non strutturali, impianti, macchinari; - vibrazioni che possano compromettere l’uso delle costruzioni; danni per fatica che possano compromettere la curabilità; corrosione e/o eccessivo degrado dei materiali in funzione dell’ambiente di esposizione; Inoltre, in presenza di azioni sismiche vanno considerate le verifiche allo SLD (stato limite di danno) che garantiscono: - resistenza degli elementi strutturali; contenimento del danno degli elementi non strutturali; contenimento delle deformazioni del sistema fondazione-terreno. e le verifiche allo SLO (stato limite di operatività) che riguarderanno: - funzionalità degli impianti. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 31 di 47 7 FONDAZIONI Il presente capitolo descrive sinteticamente i criteri utilizzati ed i risultati ottenuti circa il dimensionamento geotecnico preliminare delle opere di fondazione dell’intervento in oggetto. Per lo studio dei terreni interessati dalle opere in parola si fa riferimento ai risultati del programma di indagini e prove in sito ed in laboratorio attuato nelle fasi di progettazione del sito precedenti a quella corrente. Visto il ridotto numero di prove di cui si dispone all’atto della redazione del presente elaborato, specialmente di determinazioni in laboratorio – eseguite in numero ridotto e interessanti univocamente la composizione granulometrica dei depositi interessati – e la presenza di aree precedentemente non interessate dalla progettazione, sprovviste di indagini, si ritiene essenziale, al fine di un’accurata ricostruzione del quadro geomeccanico preventivabile per i litotipi in esame, attendere l’esito delle indagini integrative predisposte. In particolare, i criteri secondo i quali è avvenuta la caratterizzazione geotecnica e la parametrizzazione in termini numerici delle unità geotecniche individuate sono esposti nella Relazione Geologica prodotta per il Progetto Preliminare. Delle modalità di caratterizzazione vengono di seguito riassunti i tratti rilevanti. Dai contenuti ascrivibili al suddetto documento e dagli esiti del programma di indagini geognostiche eseguito per lo studio della situazione litostratigrafica e geotecnica dell’area interessata dalla costruzione dell’opere in progetto, emerge che i terreni indagati possono sinteticamente configurarsi come un multistrato con almeno due ben definiti orizzonti litologicamente tra loro disconnessi. Al di sotto della copertura superficiale costituita da terreno vegetale e da materiali di riporto, comunque da superare integralmente con le opere fondali, è stato intercettato un primo livello superficiale, formato da limi compressibili dello spessore massimo di circa 8m. Il secondo orizzonte è costituito da sabbie limose moderatamente addensate, che presentano una potenza massima di circa 6m. Ai suddetti litotipi succede verticalmente il substrato sabbioso, che evidenzia condizioni geomeccaniche e di rigidezza superiori. Dalla valutazione congiunta delle stratigrafie di sondaggio, dei dati penetrometrici e dalle informazioni desumibili dai campioni analizzati in laboratorio, ai fini geotecnici sono stati distinti n.2 Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 32 di 47 tipi di terreno in relazione alle loro caratteristiche granulometriche, di resistenza al taglio e di deformabilità: o limi (TERRENO 1); o sabbie e sabbie limose (TERRENO 2). In particolare, in base ai dati in possesso alla data di redazione del presente documento ed in attesa delle risultanze dell’integrazione di indagine, cautelativamente è stato eseguito un accorpamento dei litotipi costituiti dalle sabbie limose e dalle sabbie, individuando per essi un’unica “unità geotecnica”, dotata delle proprietà geotecniche complessive attribuite al livello limosabbioso più superficiale, maggiormente scadenti. Sulla base delle informazioni di tipo geognostico e geotecnico, anche bibliografiche e basate su dati disponibili per depositi omologhi, ed alla luce delle considerazioni esposte in precedenza, in relazione alla definizione in termini numerici dei principali parametri geomeccanici sono da adottarsi i valori caratteristici X k riepilogati nella Tabella 7.1 di seguito riportata. Terreno Unità 1 Limi 2 Sabbie limose Sabbie e γ c’ φ’ cu Es (kN/m ) (kPa) (°) (kPa) (MPa) 17 0 26÷28 15÷28 2.5÷5.5 18 0 31÷32 - 6÷11.5 3 Tabella 7.1 – Sintesi dei parametri geotecnici caratteristici. Laddove vengano forniti degli intervalli di variazione per un parametro, è da adottarsi opportunamente nelle verifiche geotecniche, come dato di riferimento mediamente rappresentativo del litotipo, il valore minimo previsto per il campo di variazione. Come ricordato in precedenza, dalle misurazioni dei livelli piezometrici effettuate nel Marzo 2009 e riportate nella relazione del progetto preliminare, è stata osservata una soggiacenza media della falda idrica di 15m dal p.c.. Tenuto conto del periodo in cui sono avvenuti i rilievi piezometrici, non è da escludere che nel corso di mesi o di periodi caratterizzati da abbondanti precipitazioni meteoriche, la falda freatica presente nelll’area possa innalzarsi fino alla quota di passaggio fra i depositi limosi e le sabbie a luoghi limose, pari a circa 8m da p.c.. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 33 di 47 Pertanto è lecito ipotizzare nelle verifiche geotecniche un livello piezometrico cautelativo posto ad una profondità di circa 8m dal piano campagna. Per la scelta della tipologia delle fondazioni si sono analizzate le quote di imposta delle fondazioni e i carichi preliminarmente stimati agenti sui piani di posa per i vari edifici in progetto. A livello qualitativo, una prima indicazione sulla capacità portante delle fondazioni è stata inoltre ricavata dalle condizioni geotecniche dei terreni stessi. Da una stima preliminare dei carichi di progetto e viste le non eccellenti caratteristiche meccaniche dei terreni limosi affioranti, si è valutata la duplice possibilità di impostare l’intervento su fondazioni profonde o di ricorrere a fondazioni di tipo diretto a platea nervata. La realizzazione di opere fondali superficiali, in particolare, è subordinata all’esecuzione di un livello interrato aggiuntivo, con approfondimento degli scavi di sbancamento, con trasferimento delle azioni strutturali allo strato sabbioso affidabile dal punto di vista geotecnico e compensazione parziale dei carichi. Per il ripristino delle condizioni di sicurezza e per il sostenimento delle condizioni di esercizio in tali aree, la scelta dell’intervento definitivi da applicare è ricaduta sull’adozione delle fondazioni a platea nervata. Lo spessore previsto della platea è pari a 50cm. Le nervature di irrigidimento all’intradosso della platea sono costituite da un graticcio di travi con suola di spessore 50cm; l’orditura delle travi di inspessimento primarie e secondarie nelle due direzioni mutuamente ortogonali deriva dalla posizione degli allineamenti dei pilastri, in modo tale da formare campi di soletta di modesta luce. A supporto di tale scelta e a garantire l’ipotesi di progetto si sono affrontati i calcoli preliminari di dimensionamento delle fondazioni. Per quelche concerne la soluzione scartata con pali di fondazione, in Figura 7.1 viene schematizzata la stratigrafia di calcolo adottata nelle analisi con i principali parametri geomeccanici rappresentativi dei terreni connessi al palo e di diretta utilizzazione nel dimensionamento strutturale. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 34 di 47 quota testa palo 8m cu (kPa) φ' (°) c' (kPa) Unità Terreno 3.5m g (kN/m3) p.c. 14 3.0m 1 Limi 17 Falda 4.5m 20 2-3 Sabbie limose e sabbie 18 0 26 Figura 7.1 – Profilo geotecnico di riferimento. Le stratigrafie di progetto sono state ottenute confrontando la prevista quota del piano di imposta della fondazione con la quota disponibile localmente per il piano campagna attuale, e facendo affidamento sulle sezioni geologico-tecniche allegate al Progetto Preliminare, dove sono meglio evidenziati i rapporti reciproci e gli assetti giaciturali delle unità litologiche. Il livello piezometrico nelle verifiche geotecniche, congruentemente con quanto argomentato in precedenza, è da stimarsi in -8.0m da p.c.., come indicato in Figura 7.1 nella stratigrafia di progetto. Le analisi sono state eseguite conformemente al decreto 14 Gennaio 2008 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Norme tecniche per le costruzioni” (NTC 2008), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008, ed entrata in vigore il 5 marzo, con il metodo degli stati limite ultimi SLU (sicurezza nei confronti della rottura). Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 35 di 47 Le analisi di dimensionamento vengono eseguite relativamente allo stato limite di verifica SLU di tipo geotecnico “GEO”. Per le verifiche eseguite si è scelto di operare congruentemente all’approccio progettuale denominato “Approccio 1” previsto dalla normativa di riferimento. Per l’“Approccio 1” è stata selezionata come combinazione di verifica la “combinazione 2” (A2+M2+R2), che risulta generalmente lo scenario dimensionante per la progettazione geotecnica. Di seguito, limitatamente al caso delle fondazioni profonde e allo scenario di verifica Approccio 1 Combinazione 2, si riassumono i valori numerici dei coefficienti parziali in accordo con § 6.2.3.1.1 e 6.2.3.1.2 di NTC 2008. AZIONI CASO γF PROPRIETÀ TERRENO - PERMANENTI VARIABILI SFAVOREVOLI FAVOREVOLI SFAVOREVOLI FAVOREVOLI 1.0 1.0 1.3 0 TAN φ' γM c' cu γ 1.25 1.4 1.0 SLU 1.25 A2+M2+R2 Tabella 7.2 – Approccio di calcolo e coefficienti parziali di sicurezza per le fondazioni profonde. La resistenza di progetto, coerentemente con il set R2 di coefficienti di sicurezza parziali γ R riportati in § 6.4.3.1.1, relativamente alle resistenze di pali soggetti a carichi assiali, va ridotta di un valore pari a 1.6 per pali trivellati. I parametri riportati in Figura 7.1 sono quelli geotecnici di progetto X d , già adeguatamente ridotti secondo i coefficienti parziali di sicurezza γ M di cui in Tabella 7.2. Le analisi svolte sono tese alla valutazione del carico limite del singolo palo ed è stato utilizzato il codice di calcolo “CLAP” che si basa sul metodo delle “formule statiche”. Le verifiche geotecniche allo SLU sono state eseguite tenendo conto dei parametri di resistenza dei materiali nel breve termine per il Terreno 1 e drenati di lungo termine per il Terreno 2. Il calcolo geotecnico è stato eseguito per pali di diametro variabile (phi=600, 800 e 1000 mm). Per il dimensionamento è stata ipotizzata un’azione assiale di scarico sul palo Studio Arch. Giulio Altieri N d pari a 100t. Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 36 di 47 In Tabella 7.3 si riporta una tabella di sintesi con le lunghezze indicative dei pali in base agli scenari di dimensionamento ipotizzati (phi=600, 800, 1000 e N d =100t). Si sottolinea che i calcoli preliminari presentati assumono il significato di stime di primo riferimento piuttosto che di lunghezze definitivamente rappresentative. Nd (t) LPALO (m) 600 18 100 800 13 1000 9 Tabella 7.3 – Caratteristiche geometriche preliminari dei pali. DPALO Nelle tabelle e figure seguenti vengono riportati i calcoli di dimensionamento e i diagrammi di resistenza di progetto Rd per la combinazione di carico A2+M2+R2 in funzione della quota di arrivo della punta dei pali e del diametro di verifica. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 37 di 47 A2+M2+R2 Profondità phi 600 Carico limite laterale [kN] [m] Carico Carico limite limite alla base [kN] [kN] Peso Palo Carico limite ridotto [kN] [kN] 0 Rd [t] 0 0 25 25 16 2 1 19 36 55 7 34 3 2 41 46 88 14 55 4 3 68 57 125 21 78 6 4 98 67 165 28 103 8 5 134 410 545 35 340 31 6 177 452 629 42 393 35 7 224 494 718 49 449 40 8 275 535 810 57 507 45 9 331 577 907 64 567 50 10 390 619 1008 71 630 56 11 453 660 1114 78 696 62 12 521 702 1223 85 764 68 13 593 744 1337 92 835 74 14 669 785 1454 99 909 81 15 749 827 1576 106 985 88 16 833 869 1702 113 1064 95 17 922 910 1832 120 1145 102 18 1014 952 1966 127 1229 110 19 1111 994 2104 134 1315 118 20 1212 1035 2247 141 1404 126 21 1316 1077 2394 148 1496 135 22 1426 1119 2544 156 1590 143 23 1539 1160 2699 163 1687 152 24 1656 1202 2858 170 1786 162 25 1778 1244 3021 177 1888 171 26 1903 1286 3189 184 1993 181 27 2033 1327 3360 191 2100 191 28 2167 1369 3536 198 2210 201 29 2305 1411 3716 205 2322 212 30 2447 1452 3900 212 2437 223 Tabella 7.4 – Dimensionamento geotecnico del palo phi 600, Approccio 1, combinazione A2+M2+R2. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 38 di 47 A2+M2+R2 Profondità phi 800 Carico limite laterale [kN] [m] Carico Carico limite limite alla base [kN] [kN] Peso Palo Carico limite ridotto [kN] [kN] Rd [t] 0 0 45 45 0 28 3 1 25 64 89 13 56 4 2 55 82 138 25 86 6 3 90 101 192 38 120 8 4 131 120 250 50 156 11 5 179 729 908 63 568 50 6 236 803 1040 75 650 57 7 299 877 1176 88 735 65 8 367 952 1319 101 824 72 9 441 1026 1466 113 916 80 10 520 1100 1620 126 1012 89 11 605 1174 1778 138 1111 97 12 695 1248 1943 151 1214 106 13 791 1322 2113 163 1320 116 14 892 1396 2288 176 1430 125 15 999 1470 2469 189 1543 135 16 1111 1544 2655 201 1660 146 17 1229 1618 2847 214 1779 157 18 1352 1693 3045 226 1903 168 19 1481 1767 3248 239 2030 179 20 1615 1841 3456 251 2160 191 21 1755 1915 3670 264 2294 203 22 1901 1989 3890 276 2431 215 23 2052 2063 4115 289 2572 228 24 2208 2137 4345 302 2716 241 25 2370 2211 4581 314 2863 255 26 2538 2285 4823 327 3014 269 27 2711 2359 5070 339 3169 283 28 2889 2434 5323 352 3327 297 29 3073 2508 5581 364 3488 312 30 3263 2582 5845 377 3653 328 Tabella 7.5 – Dimensionamento geotecnico del palo phi 800, Approccio 1, combinazione A2+M2+R2. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 39 di 47 A2+M2+R2 Profondità phi 1000 Carico limite laterale [kN] [m] Carico Carico limite limite alla base [kN] [kN] Peso Palo Carico limite ridotto [kN] [kN] Rd [t] 0 0 71 71 0 44 4 1 31 100 131 20 82 6 2 69 129 198 39 124 8 3 113 158 271 59 169 11 4 163 187 350 79 219 14 5 224 1139 1363 98 852 75 6 295 1255 1550 118 969 85 7 374 1371 1745 137 1090 95 8 459 1487 1946 157 1216 106 9 551 1603 2153 177 1346 117 10 650 1718 2368 196 1480 128 11 756 1834 2590 216 1619 140 12 868 1950 2818 236 1761 153 13 988 2066 3054 255 1909 165 14 1115 2181 3296 275 2060 179 15 1248 2297 3545 295 2216 192 16 1389 2413 3802 314 2376 206 17 1536 2529 4065 334 2540 221 18 1690 2645 4335 353 2709 236 19 1851 2760 4612 373 2882 251 20 2019 2876 4895 393 3060 267 21 2194 2992 5186 412 3241 283 22 2376 3108 5484 432 3427 300 23 2565 3223 5788 452 3618 317 24 2760 3339 6100 471 3812 334 25 2963 3455 6418 491 4011 352 26 3172 3571 6743 511 4214 370 27 3389 3687 7075 530 4422 389 28 3612 3802 7414 550 4634 408 29 3842 3918 7760 569 4850 428 30 4079 4034 8113 589 5071 448 Tabella 7.6 – Dimensionamento geotecnico del palo phi 1000, Approccio 1, combinazione A2+M2+R2. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 40 di 47 31 50 75 35 57 85 40 65 95 45 72 106 117 50 80 128 56 89 62 140 97 68 153 106 116 165 74 179 125 81 192 135 88 206 146 95 221 157 102 110 236 168 251 179 118 126 267 191 283 203 135 300 215 143 317 228 152 334 241 162 352 255 171 370 269 181 389 283 191 408 297 201 428 312 212 448 328 223 A2+M2+R2 450 400 350 R d [t] 300 250 200 150 100 234 346 468 6811 14 811 50 0 0 5 10 15 20 25 30 L [m] phi 600 phi 800 phi 1000 Figura 7.2 – Diagramma portanza ammissibile vs lunghezza di infissione, Approccio1,combinazione A2+M2+R2. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 41 di 47 Circa l’adozione di fondazioni superficiali di tipo a platea nervata, si tenga conto delle considerazioni di seguito riportate. L’approfondimento degli scavi fino alla quota di progetto prevista per la fondazione su platea nervata (146m s.l.m., -6.0m da p.c.) garantisce, allo stato attuale delle conoscenze, il raggiungimento dello strato sabbioso competente per la maggior parte dell’area di impianto dell’edificato. Lo scarico in fondazione viene quantificato nella maniera di seguito precisata. Le azioni strutturali possono essere assunte pari a: n ∑ (G i =1 i + Qi ) ⋅ n solai = 1600kg / m 2 × 6 = 9600kg / m 2 = 96kPa n dove ∑ Gi i =1 n è il sovraccarico permanente per solaio e ∑Q i =1 i è il sovraccarico accidentale per solaio. Il peso proprio della platea è γ cls × h platea = 2500kg / m 3 × 1m = 2500kg / m 2 = 25kPa L’azione sollecitante di progetto cautelativamente valutabile in . N d , coincidente con la pressione lorda trasmessa al suolo di imposta comprensiva delle pressioni geostatiche, è quindi pari a 121KPa. Per quelche attiene le valutazioni di portanza, operando congruentemente all’“Approccio 1”, combinazione 2 (A2+M2+R2), la resistenza di calcolo del complesso fondazione-terreno Rd (carico ultimo verticale di progetto), tenendo conto anche del solo contributo stabilizzante dovuto al peso di terreno gravante fino al piano di posa della fondazione, risulta pari a: ' 3 2 Rd = γ TERRENO1 ⋅ D ⋅ N q (φ dTERRENO 1 = 21°) / γ R = 1700 kg m × 6m × 7.0 / 1.8 = 39670 kg m = 397 kPa N dove D è l’altezza di sbancamento, q è il fattore di capacità portante secondo la formulazione di Meyerhof, Hansen e Vesic. In base a tale evidenza di calcolo, emerge che la resistenza di calcolo, anche trascurando nel calcolo a favore di sicurezza i contributi dovuti alle forze di attrito e di coesione agenti lungo la Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 42 di 47 superficie di scorrimento, risulta ampiamente superiore al valore di progetto dell’azione sollecitante ( Rd ≥ N d ) e, pertanto, la verifica risulta soddisfatta. In riferimento alle analisi di cedimento assoluto e differenziale, nelle analisi è da tenersi in conto l’effetto di parziale compensazione dovuto allo scavo del terreno. Gli incrementi di tensione e, di conseguenza, i cedimenti vanno calcolati per il carico netto, ottenuto depurando la tensione litostatica γ ⋅ D agente sul piano di posa dall’intensità di carico. Ciò equivale a trascurare i contributi minimi dovuti alle operazioni di scarico e ricarico e ad attribuire al terreno un comportamento perfettamente plastico: in altri termini si assume che a seguito dello scarico tensionale dovuto allo scavo non si verifichi alcun rigonfiamento, e all’applicazione del carico non si verifichino cedimenti finchè il carico applicato non ecceda il valore γ ⋅D. I valori netti per esprimere la pressione sono stati ottenuti, in base alla stratigrafia tipo che prevede a partire dal p.c. uno strato limoso (TERRENO 1) di spessore 8.0m poggiante sulle sabbie (TERRENO 2) (quota di imposta intradosso platea nervata ≈ -6.0m dal p.c., 146m s.l.m.): q netto = q medio − (γ TERRENO1 ⋅ D ) = 12100kg / m 2 − (1700kg / m 3 × 6m) = 1900kg / m 2 = 19kPa . Se ne deduce che la fondazione risulta in pratica compensata rispetto all’entità dei carichi in progetto. In base alla definizione del modello geologico del sottosuolo così come ipotizzato nella planimetria geologica e nelle sezioni geologiche elaborate per la progettazione preliminare del sito, alcune delle opere fondali andrebbero ad impostarsi sui terreni limosi, di portanza non adeguata o suscettibili di cedimenti potenzialmente pregiudizievoli per l'integrità delle strutture. Stante l’incertezza derivante dalla possibile presenza di livelli limosi residuali dopo le operazioni di sbancamento, anche eventualmente non colti alla scala d’indagine propria dei sondaggi, ma localmente influenti nei confronti delle fondazioni superficiali ad essi prossime, è necessario eseguire per tali aree un intervento di bonifica dei terreni di appoggio delle fondazioni, effettuata mediante sostituzione dei terreni esistenti con idoneo materiale di apporto fino al raggiungimento delle sabbie. Tale intervento risulta risolutivo circa la portanza e la compressibilità dei terreni di fondazione, i quali risultano in definitiva riqualificato dal punto di vista geotecnico. Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” - Novara Rev Data Progettazione preliminare ed eventualmente definitiva del nuovo ospedale di Novara 00 30/09/09 Progetto Preliminare Relazione tecnica strutturale Pagina 43 di 47 Si tenga presente, comunque, che anche in presenza di livelli limosi in fondazione, per effetto della compensazione di carico prodotta dall’asportazione del terreno, al momento dell’applicazione del peso del fabbricato il terreno viene ricaricato secondo la curva di ricompressione (in corrispondenza della quale la compressibilità del terreno è modesta e si ha un comportamento elastico non lineare caratterizzato da un modulo di deformazione dipendente dal livello tensionale) anziché secondo la curva di compressione vergine (in corrispondenza della quale la compressibilità aumenta significamente e le deformazioni sono di natura sia elastica che plastica). Studio Arch. Giulio Altieri Consulente Sanitario Dott. Andrea Cambieri consulente ENVI PARK