FOSSANO
CULTURA IN MOVIMENTO
PERCORSI DI VISITA DEL CENTRO STORICO
FOSSANO
CULTURA IN MOVIMENTO
L’anima di Fossano è nel suo antico volto
medievale, nell’imponente castello, da sempre
simbolo della città. Ma il suo cuore batte tra le
vie del centro storico, tra i palazzi nobiliari
e le chiese barocche.
FORTIFICAZIONI
CINQUECENTESCHE
Cinquecento: il centro abitato viene chiuso entro
mura, per difendersi. Oggi si ripercorre la linea un
tempo tracciata intorno alla città. Nell’accesso, il
castello richiede una sosta: imperturbabile, quattro
torri e fossato come nella migliore fiaba, accoglie
il visitatore e lo scruta, lo accompagna con riserbo
nel metafisico silenzio del suo cortile porticato.
a
en
El
a
in
Re
g
le
Vi
a
lice
Via Salita Sa
Bastione del Salice
3
Largo degli Eroi
Viale de
lle Alpi
Porta di San Martino
Castello dei
Principi di Acaja
Piazza Castello
Via Roma
Via San Martino 8
4
1
Via C
avou
r
le
Via
2
o
llan
Me
Viale Mellano
CASTELLO
DEI PRINCIPI
DI ACAJA
1
Il Castello dei Principi di Acaja
è visitabile liberamente negli spazi accessibili al
pubblico in orario di apertura della biblioteca
(lun-ven 14-19, mer e sab 9-12).
Visite guidate su prenotazione
(minimo 15 persone) o in occasione
di “Castelli aperti”.
Il castello fu edificato come struttura difensiva da Filippo
I d’Acaja tra il 1324 e il 1332. Estintasi la dinastia, la
fortezza passò ai Savoia e venne trasformata in residenza
signorile: furono creati nuovi ambienti - molti dei quali
decorati - e vennero aperte logge e archi nelle torri sud
e ovest. Nel Cinquecento ospitò Bona di Savoia, vedova
di Galeazzo Sforza e, negli anni Quaranta del secolo
successivo, Madama Cristina di Francia. A fine Seicento
mutò destinazione d’uso: prigione per i valdesi dal 1686, poi
caserma e carcere. Riportato all’aspetto rinascimentale
nel secolo scorso, dal 1985 è sede del dipartimento Servizi
Culturali della città. Attualmente ospita l’archivio storico, la
biblioteca civica e strutture per attività culturali.
2
VIALE
MELLANO (*)
3
Intitolato al suo finanziatore, per i Fossanesi
è il “gir dla lingera” (della leggera), in
allusione all’ottocentesca casa di meretricio
che si affacciava sulla strada, frequentata
dai militari di stanza nelle numerose
caserme cittadine. Il viale si snoda lungo
parte del tracciato delle antiche mura
cittadine. Piacevole percorso pedonale di
quasi ottocentro metri, si affaccia sulla
valle dello Stura e offre un ampio scorcio su
Langhe e Alpi Marittime. Originali orologi
solari, parietali e su pavimentazione,
costellano il passeggio, mentre ai piedi del
declivio sopravvive una delle più antiche
fonti cittadine, quella di San Giorgio.
Restauro finanziato dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Fossano
4
A partire da inizio Cinquecento la città si
fortifica: ingegneri militari come Giovanni
Maria Olgiati progettarono la poderosa
cinta muraria lunga circa 2400 metri. Essa
si snodava lungo tutto il perimetro della
città con nove bastioni, cinque piattaforme,
trincee e controscarpe: il bastione del
Salice ne è una delle testimonianze. Nel
Settecento fu rimaneggiato dal De Robilant,
che edificò un’elegante gradinata, poi
demolita a metà Novecento. Attualmente vi
è collocato il monumento bronzeo dedicato
ai caduti di tutte le guerre, opera del
Mollino.
(*°)
(*)
BASTIONE
DEL SALICE (*°)
PORTA DI
SAN MARTINO (°)
La porta di San Martino era la principale via
d’accesso a Fossano. Venne riplasmata nel
Settecento, in seguito alla costruzione delle
caserme a ridosso del castello: la lapide che
commemora l’evento sovrasta il mascherone
in pietra che accoglie i forestieri all’entrata
della città. L’accesso posto a fianco del
fornice principale, creato nel secolo scorso
per il passaggio dei pedoni, è curiosamente
chiamato “L’ pertus d’l sindic” (il varco del
sindaco). Altre tre erano le porte della città:
quella del Salice, vicina al bastione, quella
di Sarmartorio, verso la limitrofa cittadina
di Salmour, e quella del Romanisio, presso
cui terminava la strada che conduceva
all’antico insediamento romano, di cui la
porta prendeva il nome.
Restauro finanziato dalla Consulta
per la valorizzazione dei beni artistici di Fossano
e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano
(°)
Restauro finanziato dalla Consulta
per la valorizzazione dei beni artistici di Fossano
TRACCE
MEDIEVALI
Il cuore medievale della città non è spento: il
tessuto urbano è stato modificato, riplasmato
secondo esigenze contingenti, ma ne resta
traccia. Risoluta, la chiesa di Santa Maria del
Salice sfida il bastione senza cedere di un passo.
La più antica chiesa di San Giorgio sorprende
nell’antico borgo. E, poco distante, San Giovanni
pare fiera del suo nuovo abito.
a
en
El
a
in
Re
g
le
Vi
a
lice
Via Salita Sa
Chiesa di Santa
Maria del Salice
2
Piazza del Salice
Viale de
lle Alpi
Via Roma
4
Chiesa di San
Giovanni Battista
Via Garibaldi
Via de’ Nobili
3
Via Bava di San Paolo
Chiesa di San Giorgio
Piazza San Giorgio
Via C
avou
r
1
le
Via
o
llan
Me
CHIESA DI
SAN GIORGIO (°)
1
Dedicata al primo patrono del Comune, la chiesa di San Giorgio è la
più antica della città. Edificata nel XIII secolo nel più antico terziere,
il burgus vetus, nel 1240 in essa vennero ratificate le consegne
dei possedimenti e dei diritti signorili detenuti dai nuovi abitanti di
Fossano. Riplasmata nel Cinquecento successivamente ai danni del
conflitto franco-spagnolo, venne più volte rimaneggiata ancora nel
secolo scorso: interessante notare la stratificazione dei progressivi
interventi sulla struttura e sull’apparato decorativo, con affreschi dal
tardo medioevo al primo ventennio dello scorso secolo.
Visite guidate prenotabili sul sito
www.ciceronefossano.it
(°)
Restauro finanziato dalla Consulta
per la valorizzazione dei beni artistici di Fossano
2
CHIESA DI SANTA
MARIA DEL SALICE
La chiesa di Santa Maria, soprannominata
“del Salice” per l’ipotetica presenza di
quest’albero, fu costruita intorno alla
metà del Tredicesimo secolo. In origine
a tre navate, contava diciassette altari.
Successivamente divenne sede della
commenda dell’ordine gerolosomitano.
A fine Cinquecento venne addossato
all’edificio il monastero cistercense
dedicato a Santa Caterina, in onore alla
duchessa consorte di Carlo Emanuele I di
Savoia. Soppresso da Napoleone, l’edificio
claustrale è attualmente sede della casa di
reclusione, mentre la chiesa, in stile gotico
padano, al momento in disuso, è in fase di
recupero.
3
VIA DE’ NOBILI
(VIA BAVA)
L’odierna via Bava di San Paolo un tempo
era detta la “via de’ nobili”. I palazzi in
affaccio sulla strada erano infatti proprietà
di importanti famiglie aristocratiche: i
Pachiotti, gli Alliaga di Ricaldone, i Davico
di Quittengo, i Malliano di Santa Maria.
Questi ultimi edificarono il palazzo poi dei
Tettù di Camburzano, caratterizzato da un
significativo portone ligneo sormontato
da uno stemma lapideo. Seguendo la via
si giunge nella “Piazza delle uova”: qui,
dove nel medioevo sorgeva un convento
francescano, si teneva l’antico mercato del
pollame. Il percorso prosegue affiancando
il Palazzo Burgos di Pomaretto e quello
vescovile dall’altro lato, per concludersi
presso l’oratorio della Confraternita del
Gonfalone.
4
CHIESA DI SAN
GIOVANNI BATTISTA (*)
La chiesa gentilizia di San Giovanni Battista
fu realizzata a metà del Tredicesimo secolo
su commissione di alcune famiglie nobiliari,
fra cui gli Operti di Villamirana. Gravemente
danneggiata nel corso dell’occupazione
francese del 1690, fu ricostruita nei
primi decenni del secolo successivo.
Oggi sconsacrata, è un interessante
caso di riqualificazione di edificio storico:
periodicamente ospita esposizioni di
artisti locali emergenti. Interessanti le
opere superstiti: la tela con la Predica del
Battista, copia dal Carracci,
e il San Giovanni Evangelista del
saviglianese Molineri.
(*) Restauro finanziato dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Fossano
DEVOZIONE
E FASTI BAROCCHI
Ardite architetture dipinte e visioni celesti
dilatano gli spazi. Il XVIII secolo si attarda in
profusioni decorative: la seduzione del Barocco,
delle sue forme tarde, avvolge chi varca la soglia
delle settecentesche chiese cittadine. Poco
distante, in frazione Cussanio, il visitatore si
trova in una piacevole dimensione, tra natura e
devozione.
a
en
El
a
in
Re
g
4
le
Seguire indicazioni
Genola/Savigliano
Vi
a
Santuario
di Cussanio
lice
Via Salita Sa
Viale de
Via Roma
lle Alpi
Via C
Cattedrale
avou
Via Ospedale 98
r
3
Via Roma
/ Piazzetta Manfredi
Chiesa della
Santissima Trinità
2
1
le
Via
o
llan
Me
Chiesa di
San Filippo
Piazza di San Filippo
/ Via Garibaldi
CHIESA DELLA CONFRATERNITA
DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
(BATTUTI ROSSI) (*)
1
Uno dei più suggestivi esempi di Barocco piemontese,
commissionata dalla Confraternita dei Battuti Rossi, laici dediti
all‘assistenza e alla beneficienza, fu realizzata a partire dal 1730
su progetto di Francesco Gallo, l’architetto che nel decennio
precedente si era occupato del nuovo ospedale. Le decorazioni
degli interni vennero affidate al figurista Michele Antonio Milocco
e ai decoratori Pietro Antonio e Giovanni Pietro Pozzo. Esistevano
altre due confraternite in città: quella del SS. Sacramento o del
Gonfalone (Battuti Bianchi) si occupava di raccogliere fondi per
liberare i cristiani caduti prigionieri degli infedeli, e quella di San
Giovanni decollato o della Misericordia (Battuti Neri) assisteva i
carcerati e i condannati a morte.
Visite guidate prenotabili sul sito
www.ciceronefossano.it
(*)
Restauro finanziato dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Fossano
2
CHIESA DI
SAN FILIPPO
È l’edificio superstite del complesso
conventuale degli Oratoriani di San Filippo
Neri. Ricostruita tra il 1706 e il 1713 per il
crescente numero di religiosi, sorge su una
preesistenza realizzata solo cinquant’anni
prima su progetto di Giovenale Boetto. Il
corpo slanciato dell’edificio in cotto segna il
tessuto urbano del burgus vetus, costituito
da basse case medievali con un suggestivo
sistema porticato. L’interno della chiesa
è un trionfo del barocco: stucchi, sculture
lignee policrome, intarsi dorati, affreschi
illusionistici dei Pozzo e del Milocco. Qui
è conservato un prezioso organo, tra i più
significativi in Piemonte.
3
CATTEDRALE
Consacrata nel 1791, l’attuale cattedrale
venne realizzata su progetto di Mario
Ludovico Quarini. L’edificio, dall’imponente
facciata neoclassica, sorge sul sito della
collegiata duecentesca di Santa Maria e San
Giovenale, le cui fondamenta sono riemerse
nel corso dei recenti lavori di restauro della
pavimentazione. L’apparato decorativo interno
è prevalentemente ottocentesco, ma sono
presenti opere di pregio di epoche precedenti,
tra cui un prezioso busto reliquario d’argento
commissionato nel 1417 da Ludovico d’Acaja,
un fonte battesimale cinquecentesco,
nonché tele del fiammingo Claret. La torre
campanaria fu realizzata nel contesto dei
lavori promossi dal beato Oddino Barotti a
fine Trecento, mentre la sovrastante cuspide
ottagonale venne progettata da Giovenale
Boetto nel XVII secolo.
4
SANTUARIO
DI CUSSANIO
Secondo la tradizione locale nel maggio
1521 la Vergine Maria apparve al sordomuto
Bartolomeo Coppa che, miracolosamente,
ricevette la favella. In quel luogo, l’anno
successivo, i fossanesi fecero erigere
una cappella, officiata nei giorni festivi.
Gli agostiniani, insediatisi nel 1617,
trasformarono e ingrandirono l’edificio.
La chiesa è affiancata dal complesso
monumentale progettato dal Boetto, con
la collaborazione di un altro fossanese,
Alessandro Tesauro. Il santuario, intitolato
alla Madre della Divina Provvidenza, è
stato riplasmato nel 1876, e oggi è meta di
pellegrinaggio. Custodisce un’interessante
tela di Giovanni Claret raffigurante
l’episodio dell’apparizione mariana, oltre a
una cospicua collezione di ex voto.
L’ANTICA
VIA MAESTRA
Via Roma, l’antica via maestra, pacifica le
due schiere di palazzi nobiliari che qui si
fronteggiano, dividendole. È passeggiata dei
fossanesi, luogo di mercato, palcoscenico di
magie, teatro e rievocazioni storiche. La prima
domenica di maggio, festa del santo patrono,
vi sono esposti i ritratti di antichi benefattori. È
mutevole d’aspetto, ma fedele a sé stessa.
a
en
El
a
in
Re
g
le
Vi
a
lice
Via Salita Sa
Viale de
Via Roma
lle Alpi
Palazzo Comunale
Via Roma 91
Via C
Palazzo
Crotti di Coazze
3
Via Roma 74
avou
Palazzo Santa Giulia
Via Roma 115
r
1
le
Via
2
5
o
llan
Me
Palazzo
del Comandante
Via Roma 122
4
Palazzo
Bava di San Paolo
Via Roma 142
PALAZZO
COMUNALE
1
Il Palazzo comunale è visitabile
in orario di ufficio negli ambienti
di pubblico passaggio.
Il Palazzo di Città si affaccia sulla Via Maestra, nella piazza storica
di Fossano. È stato riplasmato nel 1784 dall’architetto Mario
Lodovico Quarini, congiuntamente al Palazzo del Comandante,
durante i lavori di edificazione della Cattedrale. L’elegante facciata
in cotto è in perfetta sintonia con i fabbricati attigui. All’interno,
percorso lo scalone monumentale, è possibile vedere la lapide
epigrafica del 1236 attestante la fondazione ufficiale del Comune
medievale, un tempo murata presso la porta Sarmartoria. La
sala del Consiglio è riccamente decorata: notevoli le quattro tele
Seicentesche con allegorie della dea Flora. Nell’atrio adiacente
è collocata una scultura marmorea simboleggiante la città di
Fossano.
2
PALAZZO
SANTA GIULIA
L’edificio, di chiara ascendenza medievale,
appartenne a una delle dodici famiglie
fondatrici di Fossano: i Santa Giulia. Per
tutto il Medioevo questi nobili indirizzarono
la politica comunale e, custodi di una delle
chiavi dell’urna di San Giovenale, si fecero
promotori del culto del santo, oggi patrono
della città. In questo palazzo vennero
probabilmente ospitati i principi di Acaja
durante i loro soggiorni in città. A fine
Cinquecento l’edificio passò ai marchesi
Operti di Villamirana, il cui stemma è
tuttora visibile sulla parete centrale
dell’ampio cortile interno.
3
PALAZZO
CROTTI DI COAZZE
L’edificio è uno dei pochi esempi superstiti
di palazzi con struttura merlata alla
sommità: in epoca medievale era un
privilegio concesso alle famiglie nobiliari
che, demolite le opere fortificate di loro
proprietà nelle zone limitrofe, accettavano
di risiedere in città. Sotto il porticato
si accede al teatro cittadino, sorto
sull’ottocentesco Teatro sociale. Di fronte
sorge il Palazzo Pittatore, sul cui prospetto
principale è affrescato il beato Oddino
Barotti, del quale la famiglia è discendente
e di cui conserva tuttora il patronato.
4
PALAZZO BAVA
DI SAN PAOLO POI
DAVISO DI CHARVENSOD
L’imponente palazzo appartenne a una
delle più importanti famiglie nobiliari
fossanesi: i conti Bava di San Paolo.
Edificato nel Seicento e rimaneggiato nel
secolo successivo, conserva i saloni d’onore
decorati con cicli pittorici mitologici. Il
prospetto di fondo del cortile interno è
affrescato con figure allegoriche su più
ordini: sono una testimonianza dell’epoca
in cui il palazzo fu sede della locale sezione
della Reale Accademia delle Scienze, di cui
il conte Emanuele Bava di San Paolo fu tra
i maggiori promotori. Sulla porta d’ingresso
al cortile è invece decorato lo stemma dei
baroni Daviso di Charvensod, successivi
proprietari del palazzo.
IL PALAZZO
DEL COMANDANTE
5
Il Palazzo del Comandante è oggi sede
della Cassa di Risparmio di Fossano Spa e della
Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano.
La collezione di opere d’arte è visitabile
soltanto in occasione di eventi speciali,
di cui viene data comunicazione attraverso
il sito internet www.crfossano.it.
Edificato nel XVII secolo, fu sede del comandante della piazzaforte
di Fossano, fino a quando la città fu munita di difese e considerata
fortezza. Venduto a privati, il suo abbellimento dipese dalle alterne
fortune delle casate che vi soggiornarono e per le quali il palazzo
fu un elemento fondamentale di inserimento sociale. A cavallo dei
secoli XVII-XVIII proprietari del palazzo furono i conti Baratta che,
nel 1758, lo cedettero al conte Alessi di Canosio, ricco banchiere
torinese, che commissionò i lavori di restauro ai regi architetti
conte Bertola d’Exilles e conte Nicolis di Robilant. Alla prima metà
del Settecento risalgono le decorazioni presenti ancora oggi nella
sala del Consiglio, opera della famiglia di pittori Pozzo che, nella
seconda metà del secolo, si occuparono anche della decorazione
del salone d’onore. Le sovrapporte delle sale, invece, furono
realizzate da Michele Antonio Milocco.
5
GIUDITTA CHE TAGLIA
LA TESTA A OLOFERNE
5
MOSÈ CHE FA SCATURIRE
L’ACQUA DALLE ROCCE
5
BATTESIMO
DI GESÙ
Giovanni Battista Beinaschi
(Fossano 1634 – Napoli 1688)
Olio su tela, 121 x 167 cm
Giovanni Battista Beinaschi
(Fossano 1634 – Napoli 1688)
Olio su tela 147 x 200 cm
Ambrogio da Fossano detto “Il Bergognone”
(Fossano 1453 – 1523/1524)
Olio su tavola 58 x 48 cm
Pur fossanese, la carriera artistica del
Beinaschi si sviluppò principalmente a
Roma ed a Napoli. La tela rappresenta
l’episodio biblico della decapitazione del
generale Oloferne da parte della vedova
ebraica Giuditta, che circuì e uccise il
condottiero per salvare il proprio popolo
dalla dominazione assira. Molti gli elementi
e le ispirazioni caravaggeschi che emergono
raffrontando la tela con la medesima
scena rappresentata nel 1599 dallo stesso
Caravaggio. In entrambi i casi, infatti, si
possono notare uno sfondo cupo che non dà
indicazioni sull’ambientazione, un’ancella
sulla destra e, in mano a Giuditta, la spada
di Oloferne.
L’opera è caratterizzata da una
composizione densa e folta di figure in
pieno movimento, riccamente orchestrata
con grande maestria e precisa nei
particolari, con grande forza chiaroscurale
incorniciata da un ampio paesaggio
panoramico sul fondo. Si tratta, quindi, di
una composizione ambiziosa, di misure più
grandi del solito, dipinta probabilmente
per qualche cliente nobile. Attribuito
erroneamente al Lanfranco per l’affinità
di stile col Beinaschi, l’opera viaggiò per
le case di privati e per i musei di Francia,
Inghilterra, Germania e Austria fino al 1994,
quando venne acquistata dalla CRF.
Il Bergognone nacque a Fossano, ma
sviluppò la sua arte, esclusivamente
dedicata alla rappresentazione di soggetti
sacri, principalmente nella zona di Milano,
Lodi, Bergamo e Pavia, influenzato da
grandi artisti quali Leonardo e Bramante.
Per Fossano è uno dei massimi esponenti in
campo artistico, riconosciuto e apprezzato
a livello internazionale tanto che alcune
sue opere sono conservate in Inghilterra e
al Louvre. Questa tela raffigura il battesimo
di Gesù nel fiume Giordano, con il Cristo in
piedi a mani giunte, due Angeli a reggere
la tunica, a sinistra San Giovanni Battista,
in alto la colomba dello Spirito Santo e a
destra quattro santi.
TORINO
MILANO
TORINO
A21
ASTI
FOSSANO
GENOVA
A33
A6
BRA
FOSSANO
Città di Fossano
Ufficio per il turismo
Via Cavour 33
Tel 0172.637459/61976
[email protected]
Visite guidate
Per visite guidate contattare
l’Associazione Guide Cicerone
www.ciceronefossano.it
CUNEO
ALBA
Cassa di
Risparmio
di Fossano
S.p.A.
Fondazione
Cassa di
Risparmio
di Fossano
Città di Fossano
Assessorato
alla Cultura
Cassa
di Risparmio
di Fossano
La Città di Fossano, con il contributo finanziario della Cassa di Risparmio di Fossano,
offre ai suoi concittadini e ai turisti uno strumento agevole e immediato per visitare
la nostra Fossano, alla scoperta di quel patrimonio di cui va orgogliosamente fiera.
Progettazione e studio grafico:
Ideazione Srl (www.ideazionesrl.it)
Consulenza storico-artistica:
Elisabetta Rattalino
Fotografie:
delicatepeople.com
Scarica

Fossano_IT - Fossano Bella Città