AUMENTO DELLA TARIFFA RIFIUTI Tocca anche a questa relazione portare verità e chiarezza attorno ad alcune questioni amministrativo politiche che si vivono a Montichiari. In questo caso si tratta della questione dei rifiuti o meglio delle fatture arrivate in tutte le case ed attività del paese in questo ultimo periodo. PASSI ESSENZIALI 1) Il Consiglio comunale a fine 2009 ha approvato all’unanimità l’affidamento del servizio alla CBBO srl, tale per cui dal 1° marzo si è avviata la raccolta porta a porta di certi rifiuti differenziati. In quella occasione l’Assessore Zampedri dichiarò che “tutti i cittadini privati e non verranno dotati inizialmente di un kit, a tutte le famiglie verrà consegnato un kit” e più in là che “la modifica al contratto di servizio comporta un incremento del costo complessivo stimabile in € 282.000 per quanto riguarda il 2010 di cui 128.000€ per lo start up, quindi dei bidoni, l’informazione e quant’altro”. 2) Circa invece l’affidamento anche del servizio di determinazione delle tariffe, nel Consiglio del 16/03/2010 ACM con altri si astenne temendo che tale determinazione della tariffa potesse portasse ad un ulteriore aggravio dei costi “oltre quello che poteva essere ipotizzato solo per la raccolta differenziata”. 3) Nel corso del Consiglio del 29/04/2010 poi, circa la “Approvazione regolamento per l’applicazione della tariffa rifiuti” il voto fu pressoché unanime dato che un conto è determinare le modalità teoriche di applicazione della tariffa ed un altro verificarla nei fatti scendendo nel dettaglio della singola famiglia ed attività. All’art.5 si legge ad esempio che “La tariffa è determinata sulla base del Piano Finanziario con deliberazione del competente organo comunale” ovvero della Giunta comunale, che come è nelle sue possibilità delibera senza confronto consiliare. 4) In effetti è stata tale delibera, approvata dalla Giunta col n°93 in data 29/06/2010 a decidere in maniera concreta gli elementi di calcolo così come proposti dalla CBBO. Il Comune ha insomma deciso che questa Società fosse, circa i rifiuti, il suo strumento organizzativo, operativo e esattivo (se così si può dire). GLI AUMENTI ERANO PREVISTI? Dalla raccolta a cassonetti alla raccolta porta-a-porta Una ri-organizzazione destinata alla fine a far sparire del tutto i cassonetti sulla quale ognuno può esprimere le proprie considerazioni seppure critiche ma che alla fin fine deve servire a ridurre i rifiuti in discarica e/o inceneritore e a ridurre il consumo delle cosiddette materie prime/seconde. La tanto discussa organizzazione porta-a-porta, in realtà non è del tutto nuova in quanto da una dozzina e più anni a Montichiari veniva fatta la raccolta presso le abitazioni di carta, vetro, plastica e lattine. E ciò nonostante la presenza nel territorio di cassonetti e campane destinate a raccogliere i vari rifiuti differenziati. Cosa ha detto il Comune? Meno rifiuti Più Ambiente… E i conti tornano Insomma, pareva che tutto si concludesse con la sola variazione della modalità di raccolta dei rifiuti E il famoso kit, i 2 bidoni forniti dal Comune, è stato fatto credere fosse una fornitura gratuita e comunque da nessuna parte è stato detto o scritto che fosse a pagamento … e invece??! I costi del servizio nelle bollette dei monteclarensi Moltissime le lamentele, sorpresa, preoccupazione e un poco di rabbia per le modalità e per il livello degli aumenti Considerazioni * la Giunta non ha ritenuto di calmierare l’aumento dei costi utilizzando una parte dei fondi provenienti dalle discariche entro le quali si sversano talune tipologie e quantità dei rifiuti raccolti; * la Giunta non ha (forse) valutato le forti differenze, causate dalla formula di calcolo utilizzata, tra famiglia e famiglia, tra caso e caso e questo fatto ha comportato l’emissione di bollette con aumenti dell’ordine sino all’80% almeno; * la Giunta non ha esercitato un controllo più severo sulle date di riscossione che sono a ridosso della ricezione nelle case delle fatture; * la Giunta non ha fatto una sufficiente informazione sulle citate fatture, fermandosi alla massiccia operazione promozionale sul porta a porta, tralasciando spiegazioni sull’affidamento della riscossione; * la Giunta non ha messo in grado il cittadino di sapere da cosa derivino le cifre imputate, la loro correttezza, se non salendo le scale del Municipio per recarsi all’Ufficio Tributi (ci risulta peraltro che la CBBO non risponda alle mail con richiesta di chiarimento); * La Giunta non dà chiare prospettive prossime, dato che il Comune è chiamato a coprire gli eventuali disavanzi di gestione e quindi si può temere che altre tasse vengano affibbiate alle famiglie ed alle attività di Montichiari. il Sindaco Zanola dice che … “è giusto che il kit si paghi” Il Consiglio comunale del 30 novembre scorso. Il titolo del punto nell’ordine del giorno dell’Assemblea era : “Comunicazioni della Giunta comunale in merito alla tariffa rifiuti” GELMINI E LA TIA Ma in pratica che ha detto Gelmini? * Ha detto che il costo complessivo dei servizi, spazzamento e isola ecologica, porta-a-porta e cassonetti, equivale a 2.209.000 € e che questo costo comprende l’IVA, dato che CBBO fattura il servizio con l’IVA al Comune che quindi non può che riprenderla dagli utenti. * Ha dichiarato che la media pro-capite per abitante, nei paesi tra i 15.000 e i 50.000 abitanti, è in Italia attorno ai 134 €, mentre a Montichiari è attorno agli 80 € (79, 81 per la precisione, IVA esclusa) * Ha informato che Montichiari paga meno dei paesi limitrofi anche perché la presenza della discarica di A2A/ASM permette una tariffa di smaltimento rifiuti agevolata ovvero di 42,20 € a tonnellata contro le 72 € circa del normale costo di smaltimento in “Cava Verde” * Ha detto che anche il Vicesindaco Rosa è passato da 61 € a 148, poiché prima la sua famiglia godeva delle riduzioni per avere il cassonetto distante da casa e che ora come tutti paga la nuova tariffa in base alla superficie della sua abitazione e al numero di componenti della famiglia colà residenti ….. E sul costo del kit… “che era anche possibile non indicarlo in fattura e i cittadini non si sarebbero accorti di pagare anche quel costo” CBBO srl Cos’è CBBO ? Chi la controlla ? Chi la guida ? C.B.B.O. s.r.l. è una società a responsabilità limitata formata dai comuni della cosiddetta Bassa Bresciana Orientale Montichiari detiene il 24,95% della proprietà Il Consiglio di Amministrazione è formato da 3 membri Il Presidente è ….. LA TRASPARENZA Non c’è mai, non c’è mai stata! Il Capogruppo di maggioranza Marco Togni accusa le minoranze di non avere il coraggio di affrontare le situazioni amministrative che si incontrano ma intanto chiude le porte ai Consiglieri che chiedono di poter discutere in Commissione la questione TIA e le sue implicazioni!!! Conclusioni Ed allora, tornando alla questione VERITA’/CHIAREZZA ribadiamo che : • • Sì, è vero che c’è stato assenso nel dare a CBBO (che è una società pubblica l’incarico di progettare e attuare i nuovi servizi, ma non è vero che nessuno abbia avuto dubbi sulla questione costi e soprattutto è vero che l’Amministrazione comunale si è ben guardata dal verificare l’applicazione reale dei regolamenti approvati ovvero si è ben guardata dall’avvisare che qualcuno avrebbe potuto avere forti aumenti. In un paese dove il tema discariche è sempre d’attualità, non basta sapere che paghiamo meno che a Brescia, che ha anche il Termo Utilizzatore, si vorrebbe vedere una ricaduta più concreta nei costi a carico delle famiglie e della attività. • Ancora una volta l’Amministrazione non è stata trasparente, non ha avuto il coraggio del sereno confronto, si è arroccata sulle questioni formali, senza aprire le famose porte del Comune cosiddetto “aperto” ai cittadini e alle loro rappresentanze politiche. FINE