Dalla prevenzione universale agli interventi mirati: il Lazio Sara Farchi Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio Sommario • Lo scenario socio-demografico: la popolazione straniera femminile • Le esperienze attivate nel passato • La valutazione nel tempo dei progetti pilota Lo scenario socio-demografico Popolazione femminile straniera residente nel Lazio per età 9000 2014 stranieri residenti (valori assoluti) 8000 7000 6000 5000 4000 2010 2003 3000 2000 1000 0 età Fonte: istat Lo scenario socio-demografico Tasso di crescita della popolazione (naturale e migratorio). Lazio 60 50 40 30 20 10 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 -10 cres ci ta na tura l e (per mi l l e a bi tanti) s a l do mi gra tori o total e (per mi l l e a bi tanti) tas s o di cres ci ta total e (per mi l l e a bi tanti) Fonte: istat introduzione In regione Lazio sono attivi progetti di sensibilizzazione ai programmi di screening rivolti a fasce di popolazione vulnerabili già a partire dal 2009 • popolazione carceraria • immigrate • donne afferenti ai centri antiviolenza Tali progetti, sperimentali, sono diventati azioni di sistema e sono una delle linee di attività del PRP (2010-2013) Volumi di attività nel 2012 I progetti pilota Bando per Progetti di ricerca applicata ai Programmi di Screening. Anno 2008 Regione Lazio: ASL RmA, RmC, RmD, RmH Regione Abruzzo: ASL Pescara Target: Immigrate e donne in difficoltà Individuazione di luoghi idonei e metodologie efficaci, alternative al sistema di chiamata standard, per la promozione del programma di screening cervicale. sottoprogetto “donne in difficoltà” - presso i centri per donne che hanno subìto violenza e vittime di stalking - con le Unità di Strada per le donne vittime della tratta sottoprogetto donne immigrate - faith-community based (centri di aggregazione religiosi) - presso centri di aggregazione laici (associazioni, punti di incontro, eventi) sottoprogetto donne in difficoltà: Centri antiviolenza Provincia e Comune di Roma Formazione per le operatrici dei centri antiviolenza: •prevenzione dei tumori femminili •programmi di screening regionali •modello organizzativo per favorire l’accesso al programma di screening Il Pap test è stato proposto alla donna, sia dalle operatrici dei centri in diretto contatto con il consultorio familiare di riferimento, sia attraverso l’organizzazione di sessioni informative per le ospiti. Contestualmente è stato somministrato un questionario sulla conoscenza dei programmi di screening e sul Pap test. sottoprogetto donne in difficoltà: Contattate 270 donne in un anno di cui il 73% italiane tasso di adesione: 25% Analisi del questionario: il 93% delle donne italiane intervistate ha già fatto un Pap test in passato; il 34% delle donne italiane contattate lo fa ogni tre anni e il 40% ogni anno; il 52% delle donne italiane si rivolge ad una struttura privata; il 43% in caso di disturbi ginecologici si rivolgerebbe al ginecologo privato. sottoprogetto donne immigrate sottoprogetto donne immigrate Comunità prevalenti: ASL Roma A: rumena-moldova, filippina, cinese, ucraina, sud-americana. ASL Roma C: rumena, filippina, cinese, bengalese. ASL Roma D: rumena, filippina. ASL Roma H: rumena, bulgara, nigeriana, indiana. ASL Pescara: russa, ucraina, nord-africana, nigeriana Figure professionali: • Mediatrice interculturale • Leader religioso • Moglie del leader religioso - natural help givers • Insegnante di lingua italiana • Rappresentanti delle associazioni rumene • Ambasciatore / attaché • Ostetrica, ginecologa, infermiera sottoprogetto donne immigrate Fase 1. Organizzazione e pubblicizzazione della sessione informativa Fase 2. Somministrazione questionari Fase 3. Sessione informativa seminari di educazione alla salute su: orientamento ai servizi consultoriali informazione sui diritti della donna in gravidanza informazione sulle leggi nazionali e regionali in materia sanitaria informazioni sugli ambulatori immigrati e sulle tessere STP/ENI INFORMATION TOOL BOX • • • • Slides in lingua Immagini stilizzate/plastici dell’apparato genitale femminile Cytobrush, speculum, vetrino Materiale informativo cartaceo in lingua OFFERTA PAP TEST Pap test eseguiti subito dopo la sessione Pap test eseguiti appuntamento NUMERO DI PAP TEST EFFETTUATI 822 429 ADESIONE CORRETTA 87% 90% fissa un appuntamento 68% EFFETTIVA Numero di questionari correttamente compilati: 1015 Età media delle donne: 42 anni (più alta rispetto all’età media delle donne immigrate in Italia) Fig. 6 bis Permanenza in Italia per cittadinanza 70 60 50 meno di 1 40 1-3 30 4-10 20 oltre 10 10 0 bangladesh cina filippine romania ucraina Alcuni dati dai questionari compilati Fig. 11 - Conoscenza del paptest per area geografica di provenienza Europa centro-orientale Asia orientale Asia centro-meridionale America centro-meridionale Africa subsahariana Africa settentrionale 0% 10% 20% 30% 40% si no 50% 60% non risponde 70% 80% 90% 100% Alcuni dati dai questionari compilati Fig. 13 - Effettuato paptest per Area geografica di provenienza Europa centro-orientale Asia orientale Asia centro-meridionale America centro-meridionale Africa subsahariana Africa settentrionale 0% 10% 20% 30% si no 40% 50% non ricordo 60% 70% non risponde 80% 90% 100% Alcuni dati dai questionari compilati DOVE PAPTEST consultorio Struttura pubblica a pagamento pronto soccorso a pagamento in struttura privata meno di 1 12.5% 29.2% 8.3% 50.0% 1-3 26.9% 30.8% 7.7% 34.6% 4-10 33.2% 29.1% 3.6% 34.2% oltre 10 38.7% 13.7% 4.8% 42.7% 32.8% 24.5% 4.8% 37.9% anni in Italia Totale Considerazioni • Il modello dell’offerta immediata in luoghi non sanitari, di difficile organizzazione, non favorisce la fidelizzazione e la conoscenza dei servizi offerti nei consultori familiari; non è scontato che la donna aderisca consapevolmente; il modello “approfittiamo del momento”, ben gradito alle donne, non educa la donna alla prevenzione. • Le donne cinesi richiedono in particolare una mediazione nelle strutture sanitarie per abbattere le barriere linguistiche, le donne bengalesi chiedono maggior diffusione di informazione presso la loro comunità, le donne dell’Europa dell’Est aderiscono volentieri ad un test a loro già noto. sottoprogetto popolazione carceraria Rebibbia UOC Programmi di Prevenzione e Screening dell’ASL RMB UOSD Medicina Preventiva in Ambito Penitenziario – UOC Medicina Protetta metodologia analoga a quella offerta alla popolazione generale ma con modalità ad hoc previste per le necessità specifiche delle donne detenute, svantaggiate e a maggior rischio di tumore. Obiettivo dello studio attuale L’obiettivo della presente analisi è quello di effettuare una valutazione a medio periodo dei progetti pilota: • Donne partecipanti ai progetti ed inserite nel SI; • Donne invitate al primo test di screening; • Donne invitate ad un secondo round di screening (dopo tre anni, ma anche richiami ravvicinati) metodi Fonte dei dati SIPSOweb (Sistema Informativo Programmi di Screening Oncologicoi del Lazio) Anni 2009-2014 Selezione dei casi Sono state individuate (tramite un codice ad hoc) tutte le donne che avevano partecipato ai progetti rivolti alle fasce di popolazione vulnerabili negli anni 2009-2011 ed è stata conteggiata l’adesione al primo test offerto ed ai test successivi Alcuni dati di attività 2.414 donne partecipanti ai progetti dal 2009 al 2014 292 (12,1%) presso il carcere romano di Rebibbia. • 50% proveniva dai paesi dell’Europa orientale (Romania) • 16% delle donne era di cittadinanza italiana • 12,5% delle donne proveniva dai paesi asiatici (Filippine e India) •Il 9% da paesi africani (Nigeria e Marocco) •l’8% da paesi dell’America del Sud (Perù ed Ecuador) L’85,5% dell’intero campione è stato invitato ad effettuare il test di screening citologico. Non è stato possibile conoscere i motivi per il mancato invito, ma probabilmente è da ricondursi al fatto che le donne avevano già fatto il test in tempi recenti. Focus sui dati 2009-2011: caratteristiche socio-demografiche Nazionalità Italia 139 Africa 124 Sudamerica 107 USA 3 Europa dell'est 572 Europa 7 Asia 177 Non nota 26 Totale 1155 12.0 10.7 9.3 0.3 49.5 0.6 15.3 2.3 100.0 Età media Donne per nazionalità Italia 42 Africa 36 Sudamerica 41 USA 42 Europa dell'est 38 Europa 39 Asia 44 Non nota 42 Totale Titolo di studio N Laurea 95 Diploma 348 Media Inf 181 elementare 18 nessun titolo 8 Totale 650 % 14.6 53.5 27.9 2.8 1.2 100.0 40 Focus sui dati 2009-2011 1155 donne in SIPSO Web 969 progetto immigrate 186 donne in carcere 77,5% 1° round: sessioni informative 895 pap test 223 292 380 515 donne al 2° round (57.5%) Tasso di adesione 43.3% 260 no test 134 61 35 Richiamo a 3 anni 195 donne al 2° round (75.0%) Tasso di adesione 68.7% Focus sui dati 2009-2011 969 donne in SIPSO Web 77,0% 1° round: sessioni informative 746 pap test 217 265 264 482 donne al 2° round (45.0%) Tasso di adesione 55.0% 223 no test 128 57 38 Richiamo a 3 anni 185 donne al 2° round (83.0%) Tasso di adesione 69.2% Focus sui dati 2009-2011 Tasso di adesione Cittadinanza Italia Africa Sudamerica USA Europa dell'est Europa Asia Non nota 1° round 62.6 70.2 73.8 100.0 81.8 57.1 83.1 76.9 2° round 38.5 63.8 52.6 0.0 50.9 25.0 45.6 50.0 Tasso di adesione Titolo di studio 1° round 2° round Laurea 89.5 45.1 Diploma 90.5 51.9 Media Inf 91.2 48.1 elementare 94.4 55.6 nessun titolo 100.0 60.0 Tasso di adesione classi di età 1° round 2° round <30 anni 81.6 46.7 30-40 anni 78.8 52.1 40-50 anni 74.9 51.1 >50 anni 75.0 48.0 In sintesi • I progetti pilota hanno coinvolto per il 50% le donne provenienti dall'Europa dell'Est (Romania), in misura minore le donne africane, asiatiche, italiane e sud-americane; • Le donne partecipanti sono più mature della popolazione presente nel territorio, ma l'adesione al primo round è più alta tra le più giovani; • Complessivamente il 61% delle donne partecipanti ed inserite nei SI dello screening sono state richiamate, entrando nel percorso standard; • Le donne dell'est Europa e le asiatiche hanno il tasso di adesione più alto nelle sessioni (avvio progetto), mentre le africane al round successivo; limiti • Non tutte le donne partecipanti ai progetti pilota sono state registrate nei SI • Non è stato possibile risalire al tipo di progetto (ad eccezione della distinzione tra progetti rivolti alle immigrate e alla pop. carceraria) • Non è stato possibile utilizzare i dati dei questionari (durata di permanenza in Italia, conoscenza pap-test ecc.) • I dati inseriti nei SI sono spesso incompleti (v. ad esempio i dati sullo stato civile) Indicazioni operative • le sessioni informative sembrano essere uno strumento utile per coinvolgere alle attività di prevenzione e screening fasce di popolazione ad elevata esclusione sociale, è molto importante che tali sessioni prevedano l’inserimento delle donne nell’anagrafe dei sistemi informativi screening per poter invitarle ai round successivi, tenendo conto che queste fasce di popolazione sono ad alto rischio ma anche difficili da ricontattare per la loro elevata mobilità sul territorio Dai progetti pilota alle attività correnti Sessioni informative: centri di aggregazione per immigrati centri anziani “Festa interculturale per la sicurezza in edilizia a P.zza Vittorio” “Settimane della salute al Mercato Esquilino” mercati rionali promozione dello screening mammografico verso le utenti del Dipartimento di Salute Mentale Grazie per l’attenzione! Grazie a: A.Barca, D.Baiocchi, A.Maltempi Coordinamento Screening Regione Lazio