n.30 Periodico trimestrale Ottobre 2008 - euro 6,00 NAZ/215/2008 CarFleet F 20.000 copie distribuite Quanto costa l’auto agli italiani Congiuntura Tra stagnazione e recessione Scenari L’auto su misura Ambiente Mercato e mobilità sostenibile: LeasePlan protagonista Inchiesta Noleggio e flotte pubbliche, rapporto sempre più stretto Interviste - Andrea Badolati, a.d. di Chrysler Italia - Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente Tecnica Auto ibrida: svolta ecologica e non solo moda Prove su strada Mercedes GLK / Audi Q5 / Skoda Superb / Peugeot 308 SW / Citroën Berlingo Osservatorio - I numeri dell’auto aziendale - Costi dell’auto per provincia L O T T E A Z I E N D A L I Sommario LEASEPLAN ITALIA S.p.a. Viale Alessandro Marchetti, 105 00148 Roma tel. 800-822.023 e-mail: [email protected] http://www.leaseplan.it/carfleet/ Associata ANIASA CarFleet 9. EDITORIALE Per noi che viviamo di auto e di noleggio.... “Rapporto qualità/prezzo: la Chrysler è al top” 40. INTERVISTA DIRETTORE EDITORIALE Jaromír Hájek 36. INTERVISTA 13. CONGIUNTURA Flotte in prima linea per la mobilità sostenibile Tra stagnazione e recessione DIRETTORE RESPONSABILE 44. TECNICA Alberto Repetto 15. SCENARI EDITORE Auto ibrida: svolta ecologica e non solo moda L’auto su misura LeasePlan Italia S.p.a. Viale Alessandro Marchetti, 105 44 15 00148 Roma REDAZIONE, IMPAGINAZIONE E PUBBLICITA’ Econometrica Spa Via della Zecca 1 - 40121 Bologna tel. 051.271710 - fax 051.224807 e-mail: [email protected] 17. ANTIFURTO 48. NOVITA’ Anche l’auto ha il suo DNA 52. PROVE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Lodovico Basalù, Cinzia Bortolotti, Vincenzo Conte, Piero Evangelisti, Sonia Gatto, Guido Lo Giudice, 19. GIOIA DI VIVERE - Mercedes GLK - Audi Q5 - Skoda Superb - Peugeot 308 SW - Citroën Berlingo Un antico sport moderno Pietro Paolo Marziali, Roberto Mazzanti, Ermanno Molinari, Gian Primo Quagliano PROVE SU STRADA a cura di Roberto Mazzanti SEGRETERIA DI REDAZIONE Cinzia Bortolotti 20. AMBIENTE Mercato e mobilità sostenibile: LeasePlan protagonista 52 24. DOSSIER 216 miliardi la spesa italiana per gli autoveicoli nel 2008 ART DIRECTOR Mariangela Canzoniero 30. INCHIESTA STAMPA Labanti e Nanni Industrie Grafiche Noleggio e flotte pubbliche, rapporto sempre più stretto 68. OSSERVATORIO - I numeri dell’auto aziendale - Costi dell’auto per provincia Via G. Di Vittorio, 5/7 - 40056 Crespellano (BO) Registrazione Tribunale di Milano n.98/1997 tiratura di questo numero è di 20.000 copie CarFleet ottobre 2008 7 Editoriale Per noi che viviamo di auto e di noleggio.... er noi che viviamo di auto e di noleggio, oltre che, naturalmente, di solidi valori morali, apprendere che nei primi 8 mesi del 2008 il mercato dell’auto è calato del 12% non è certo motivo di particolare consolazione. Ogni medaglia ha però il suo rovescio che, in questo caso, è costituito dal fatto che la domanda di auto sta procedendo a due velocità. Infatti, sempre nei primi 8 mesi dell’anno, mentre gli acquisti dei privati sono calati del 18%, quelli aziendali sono aumentati del 4% e quelli delle imprese di noleggio addirittura del 6%. Possiamo quindi affermare con una certa dose di orgoglio che il nostro settore sta contribuendo a rendere meno dura la crisi dell’auto, alleviando in qualche misura le difficoltà economiche di uno dei settori più importanti del nostro paese. D’altra parte, proprio sulle dinamiche di questa crisi ci pare giusto spendere qualche parola. Nei mesi scorsi non sono mancati commenti eccessivamente allarmati e addirittura toni catastrofici, decisamente sopra le righe. Quella che si sta verificando per il mercato dell’auto è invece una “crisi di ordinaria amministrazione”. La domanda di autovetture, come quella di molti beni durevoli, ha andamento ciclico. Ciò significa che, compatibilmente con un trend di crescita di P lungo periodo, si alternano fasi di vendite in crescita con fasi di domanda debole. Con il 2007, anno record per le immatricolazioni, si è concluso un periodo positivo per il mercato dell’auto durato ben 11 anni. Ora è arrivata la fase riflessiva che, non a caso, coincide con un rallentamento dell’economia. Ma questo non autorizza nessuno a ritenere che le prospettive dell’automobile nella mobilità individuale e aziendale siano destinate a cambiare sostanzialmente. A tempo debito, quando cioè le condizioni economiche lo consentiranno, si aprirà una nuova fase di crescita per le vendite di autovetture anche nei mercati dove il settore automotive è già molto sviluppato, che oggi vivono un momento di difficoltà. D’altra parte, come è noto, le vendite di auto continuano a crescere nei nuovi mercati emergenti. La conferma dello scenario di crescita, che nel medio termine caratterizzerà l’automobile, viene proprio dall’intenso lavoro che il settore sta compiendo per trovare nuove soluzioni volte a contenere i consumi e l’inquinamento, a migliorare ulteriormente i sistemi di sicurezza attivi e passivi, a sviluppare le tecnologie dell’infomobilità. In sintesi si punta a creare nuove automobili, in grado di rispondere con grande efficacia alle vecchie e nuove sfide dell’ambiente e dell’economia, dando risposte sempre migliori al legittimo desiderio di maggiore sicurezza e maggior comfort. Basta sfogliare le pagine di questo numero di CarFleet per rendersi conto che su questo terreno si stanno ottenendo risultati importanti, i quali determineranno ben presto la necessità di accelerare la sostituzione del parco circolante, che potrà essere stimolata anche da un’auspicabile prossima ripresa dell’economia. Per noi che viviamo di auto e di noleggio, vi è anche un’altra considerazione da fare. Le numerose innovazioni non riguardano solo la tecnologia, ma anche i servizi e i sistemi organizzativi. Tutto ciò comporterà necessariamente un‘ulteriore presa di coscienza, da parte delle imprese, della necessità di decentrare tutte le funzioni non strettamente legate al core business, concentrando su di esso tutti gli sforzi per raggiungere i livelli di eccellenza che il mercato richiede e richiederà sempre più. Ciò continuerà a dare impulso alla diffusione del noleggio a lungo termine tra le Aziende, come soluzione di mobilità ottimale e conveniente per la gestione del proprio parco auto. E’ un processo in atto ormai da tempo anche in Italia, che continua anche in questo periodo non facile, come testimoniamo i dati citati in apertura, destinato ad intensificarsi nei prossimi anni. Alberto Repetto, Group Commercial Director LeasePlan Italia e Direttore Responsabile di CarFleet CarFleet ottobre 2008 9 Editorial For those of us who are part of the world of cars and rental... For those of us who are part of the world of cars and rental and of course have solid moral values, the fact that the car market has fallen by 12% in the first 8 months of 2008 is nothing to be pleased about. There is another side to every coin, though, and in this case it is the fact that The demand for cars has two different speeds. In fact, while private car purchases have dropped by 18% over the same 8 months, company car purchases have risen by 4% and those of rental firms by no less than 6%. We may thus claim with a touch of pride that our sector is helping to cushion the car crisis, in some way easing the economic difficulties of one of Italy's most important sectors. And it is worth indeed spending some time looking at the dynamics of this crisis. Over the last few months there has been no lack of excessively alarmist comments, with even catastrophic tones. But the crisis in the car market is really nothing out of the ordinary. The demand for cars, like that for many durables, has a cyclical trend. This means that, within a long period of growth, there are stages of rising sales alternating with sta- T ges of poor demand. 2007, a record year for new car registrations, marked the end of a positive period for the car market which had lasted no less than 11 years. Now the stage for reflection is here, and it is no coincidence that it accompanies a slump in the economy. But this certainly doesn't mean that the prospects for the private and company car market will undergo substantial change. In due course, when the economic conditions are right, a new period of growth will begin for car sales even in markets where the car sector is already highly developed and which are having a difficult time today. Indeed, as we know, car sales are continuing to rise in the new emerging markets. The sector is doing a great deal to find new ways to limit consumption and pollution, further improve the active and passive safety systems and develop the technologies of 'infomobility' and this is what will confirm the scenario of growth in the car market in the medium term. In short, the aim is to create new cars which provide extremely efficient responses to environmental and economic challenges, both old and new, and which better satisfy the legitimate desire for greater safety and comfort. A glance through the pages of this issue of CarFleet is enough to confirm that major results are being obtained in this field, and these will soon make a replacement of the current company fleet necessary, which could be stimulated also by a hugely desirable upturn in the economy in the future. For those of us who are part of the world of cars and rental, there is also another consideration to make. It is not only technology which has been affected by the numerous innovations but also services and organisational systems. All this means that companies need to realise that they will have to decentralise all those functions which are not strictly linked to the core business, and focus all their efforts on this latter in order to achieve the levels of excellence that the market is demanding and will demand increasingly in the future. This will continue to boost the popularity of long term rental among companies as the best solution for company mobility and the most convenient for the management of their car fleet. This process has been ongoing for a while now in Italy too, and is continuing in this difficult period which as we said at the start is bound to get worse over the next few years. Alberto Repetto, Commercial Director of the Lease Plan Italy group and editor of CarFleet CarFleet ottobre 2008 11 Congiuntura Tra stagnazione e recessione di Gian Primo Quagliano Dopo la pubblicazione del dato sul Pil nel secondo trimestre 2008 le difficoltà dell’economia italiana appaiono più serie. E’ diffusa comunque la percezione che in Italia, come nelle altre economie avanzate, la frenata dell’economia sia meno brusca del temuto ontinua la doccia scozzese sull’andamento del prodotto interno lordo nel nostro Paese. Nell’ultimo trimestre del 2007 la variazione congiunturale (cioè sul trimestre precedente) del Pil erastata per la prima volta negativa (-0,4%) dall’inizio del 2005. Nel primo trimestre di quest’anno si era registrata tuttavia una piccola crescita (+0,5%), che aveva indotto a interpretare il quadro congiunturale in chiave di stagnazione più che di recessione. Il secondo trimestre di quest’anno si è chiuso però con un calo dello 0,3%. Il getto della doccia si è fatto di nuovo freddo, ma il quadro sarebbe ancora compatibile con una situazione di stagnazione. Occorrerebbe però che nel terzo trimestre dell’anno non si verificasse un nuovo calo. Se così fosse saremmo C ufficialmente in recessione. Purtroppo appare molto probabile che questa condizione si verifichi. Gli ultimi dati statistici ufficiali non sono infatti incoraggianti. Frena la produzione La produzione industriale nei primi 6 mesi del 2008 ha fatto registrare una contrazione dell’1,2%. Particolare allarme hanno poi destato i dati sul valore delle vendite del commercio fisso e al dettaglio che in giugno hanno fatto registrare una contrazione del 3,4% dovuta ad un calo del 4,1% per i beni non alimentari e del 2,3% per gli alimentari. Per valutare correttamente questi dati occorre anche considerare che gli indici si riferiscono al valore delle vendite a prezzi correnti. Questo significa che in termini di quantità vendute ai cali appena indicati occorre aggiungere una inflazione che sta viaggiando su un tasso annuo del 4%. In questo scenario, certo non incoraggiante, uno dei pochi elementi positivi è l’inversione di tendenza dei prezzi del petrolio greggio, che, sia pure con ritardo, finirà per incidere sui costi del carburante e quindi anche sul potere d’acquisto della gente e sui bilanci delle imprese. sviluppo o con una stagnazione o nella peggiore delle ipotesi (e potrebbe essere il caso dell’Italia) con una recessione morbida. Certo ben pochi pensano ormai che si prospetti una nuova crisi come quella del ‘29. E il motivo è che il mondo è profondamente cambiato. La globalizzazione temporaneamente può produrre nei paesi economicamente avanzati fenomeni di perdita di potere d’acquisto legati ad una, per altro equa, ridistribuzione delle risorse in ambito mondiale ma la globalizzazione ha anche creato sviluppo economico e ricchezza in aree che si riteneva per sempre condannate alla fame, e che invece sono diventati mercati che avranno ruoli importanti per risolvere le difficoltà economiche proprio nei cosiddetti paesi economicamente avanzati. Ma la recessione è soft D’altra parte vi è anche un altro elemento da segnalare ed è che nonostante lo spettro della crisi economica incomba su tutta l’economia avanzata le prospettive non appaiono catastrofiche, anzi per gli Stati Uniti come, d’altra parte per l’Europa ed anche per l’Italia, la maggior parte degli economisti ritengono possibile superare il guado subendo soltanto con un rallentamento dello Andamento del Pil in Italia (var. % congiunturale) Indice della produzione industriale (%) 1,2 6,0 1,0 1,0 4,0 0,8 0,7 1,0 0 ,9 0,3 0,3 0,1 0,3 0,2 0 0 ,3 -0,2 0,2 0,2 -0,1 -0,8 -1,1 -2,0 0,1 -1,8 - 2,6 0 -0,2 1,4 0,5 0,5 0,4 0,4 2,4 2,0 0,6 0,6 3,5 2,2 - 2,6 -4,0 -4,0 -0,1 -0,3 -0,4 -6,6 -0,4 -8,0 -0,6 I tri m II trim III trim VI tri m I trim II trim III trim VI trim I trim II trim III trim VI trim I trim II trim ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 -6,0 ANNO 2008 gen feb mar apr mag giu lug ago sett ott ANNO 2007 nov dic ge n feb mar apr mag ANNO 2008 CarFleet ottobre 2008 13 g iu Scenari L’auto su misura di Vincenzo Conte La rivoluzione del design che si appresta a cambiare il volto delle automobili, promette vetture uniche, costruite in base alle esigenze dei proprietari e secondo i loro desideri, sfruttando soluzioni completamente nuove nelle forme e nelle funzionalità a rivoluzione su quattro ruote si chiama “Gina”. Viene dalla Germania, per la precisione da Monaco, quartier generale di Bmw, e promette di cambiare per sempre il modo in cui le auto sono L che se ne fa, ad esempio rivelando la forma dei suoi fari solo quando sono accesi, e che sia lo specchio dei desideri del guidatore, in modo da esaltare al massimo il feeling che lega veicolo e conducente. La concept car “Gina” della Bmw ha una cerniera per aprire il cofano concepite e realizzate. Obiettivo: l’estrema personalizzazione dei veicoli, con possibilità di scelta per i clienti praticamente infinite. E non solo per quel che riguarda gli accessori di cui dotare l’auto, oppure i modi per cercare di differenziarla esteticamente dalle sue “sorelle”. No, il cambiamento che si intravede all’orizzonte è di portata più vasta e lascia presagire un’auto che possa cambiare la sua struttura a seconda dell’uso I materiali I materiali sono talmente innovativi che, pur essendo già in fase di sperimentazione, sono difficili da concepire per i non addetti ai lavori. Stiamo parlando, ad esempio, di una pelle esterna quasi del tutto esente da linee di unione, realizzata in materiale tessile flessibile teso su una sottostruttura mobile, ed in cui le singole funzioni (fari, frecce, ecc.) sono autorizzate solo al momento in cui sono real- mente necessarie. Anche l’interazione tra il guidatore e la sua auto sarà arricchita di molte nuove sfaccettature. La sottostruttura della vettura, ad esempio, sarà composta da meno elementi e sarà possibile modificarne la posizione e di conseguenza, anche grazie alla pelle esterna in tessuto elastico, conferire una nuova forma all’auto e ampliare il contenuto e la natura delle funzionalità della vettura. Un esempio: i fari. Normalmente, quando non sono in uso, potranno essere nascosti sotto la “coperta” provvista dallo strato esterno dell’auto. Ma quando il guidatore accenderà i proiettori sarà la sagoma esterna dell’auto a modificarsi, rivelando un’apertura sotto la quale appariranno i fari. Questa “magia” sarà possibile grazie ad uno strato esterno composto da un tessuto ibrido, idrorepellente, insensibile al caldo ed al freddo, e capace di “conservare” le trasformazioni a cui è sottoposto, anche dopo una estensione ripetuta e intensiva. Nuove funzionalità Tutto questo, però, non renderà immuni le auto dalla necessità periodica di manutenzione e revisione, o semplicemente di un rabbocco dell’olio motore, del liquido di raffreddamento o dell’acqua. Ma come sarà possibile accedere alla zona del motore senza procurare un taglio o uno strappo al tessuto che ricopre l’auto? Nel progetto “Gina” la funzione “apertura del cofano” sarà realizzata grazie ad una cerniera (simile al meccanismo che chiude le borse da medico, con due sezioni che vengono tenute insieme da un elemento centrale) posta al centro del cofano e lunga all’incirca mezzo metro. La piega, una volta eseguiti i lavori per cui era stata necessaria l’apertura, sparirà magicamente ed al suo posto appariranno superfici tese. Dietro a tutto questo vi è una ricerca che ha fra gli obiettivi principali, e vista la situazione odierna non potrebbe essere altrimenti, la sostenibilità ambientale; per questo i materiali ed i processi produttivi sviluppati sono vincolati ad un utilizzo di materie prime e di energia più economico delle metodologie tradizionali. Anche le strutture di produzione, poi, sono coinvolte in questo processo: per la fabbricazione di queste novità sarà infatti necessario un numero minore di utensili, ma più personale qualificato. Insomma: estrema personalizzazione e sostenibilità ambientale a braccetto. Cosa chiedere di più? CarFleet ottobre 2008 15 Antifurto Anche l’auto ha il suo DNA di Mario Anzola Sono migliaia di dischi microscopici applicati su decine di zone della vettura. Recano inciso un codice unico riconducibile al numero di telaio e si spruzzano in pochi minuti insieme a uno speciale adesivo. A occhio nudo sono praticamente invisibili, ma con un microscopio portatile… er veicolare informazioni segrete negli anni ’50 i servizi militari statunitensi svilupparono dei microdischi che trovarono il loro primo impiego su oggetti sensibili all’insaputa di chi li aveva in consegna. Successivamente, durante il periodo della Guerra fredda, la Cia utilizzò microdischi per fare transitare informazioni oltre la Cortina di ferro all’interno di libri in apparenza normali; a fare eccezione la punteggiatura, che conteneva informazioni top-secret in forma miniaturizzata. Oggi questa tecnologia denominata DataDotDNA, resa economicamente sostenibile dalla tecnica di incisione laser, consiste in microdischi in poliestere, di diametro variabile da 0,3 mm a 1 mm, che recano incise informazioni identificative dell’oggetto, come può essere un numero di serie, un Pin o il Vin (Vehicle Identification Number, codice di telaio) di una vettura. P In Australia Verso la fine degli anni ’90, dopo essere stata utilizzata sulle fiches delle sale da gioco di Las Vegas, che qualcuno falsificava incassandone il controvalore, la tecnologia dei microdischi venne acquistata da inve- stitori dell’Australia, paese all’epoca piagato dal fenomeno dei furti di auto. Successivamente la DataDot Technology migliorò il brevetto iniziale con la tecnologia d’incisione laser e l’utilizzo di adesivi particolari contenente DatatraceDNA sviluppati insieme con Csiro – l’Ente Bmw e Subaru in Australia diminuirono del 90%, mentre si impennava il tasso di recupero delle vetture rubate. Questo grazie al particolare adesivo nel quale i microdischi sono immersi, caratterizzato da un pigmento che, una volta esposto alla luce UV, diventa bluastro. Una volta indi- per la Ricerca Scientifica Australiana. Tra le prime case auto che utilizzarono DataDotDNA, Bmw e Subaru. La campagna informativa seguita all’introduzione della nuova soluzione di marchiatura – proprio ad opera delle Forze dell’Ordine australiane - e l’etichetta di avviso sul parabrezza determinano un effetto deterrente straordinario, al punto che i furti su viduata la zona o il componente dell’auto trattato con DataDotDNA, basta rimuovere anche solo un microdisco e, mediante un piccolo dispositivo da ingrandimento, leggerne il codice. La verifica sul database online risponde immediatamente agli eventuali dubbi sulla legittimità del possesso della vettura o del componente sottoposto a controllo. Fino a 12.000 microdischi A seconda delle dimensioni dell’auto, su di essa vengono spruzzati dai 7.000 ai 12.000 microdischi, che consentono di marchiare 50-120 zone della vettura, e oltre. L’applicazione può essere eseguita in circa 7-10 minuti, anche senza alcuna preparazione tecnica e privi di attrezzatura specifica, se si sceglie di utilizzare il kit con la bomboletta aerosol. Sono anche disponibili kit a pistola per chi dispone di un compressore e confezioni per applicazioni manuali, destinate a contrassegnare oggetti più piccoli o particolari componenti dell’auto, come ad esempio i cerchi ruota. Appena terminata l’applicazione, si accede a Internet per registrare l’avvenuta marchiatura al sito www.dtdna.eu, che rende così disponibile un data base internazionale accessibile alle sole Forze di Sicurezza. L’efficacia dei DataDotDNA contro i furti di auto, ha indotto i Governi di Australia e Nuova Zelanda a promulgare una speciale normativa (Wovm - Whole Of Vehicle Marking) che, da quest’anno dispone che tutti i veicoli nuovi e quelli con meno di otto anni di età siano identificati da questa tecnologia. CarFleet ottobre 2008 17 Gioia di vivere Un antico sport moderno di Guido Lo Giudice, Ufficio Stampa Fitarco Praticato sin dall’antichità, il tiro con l’arco vive oggi in Italia una seconda giovinezza, grazie anche ai successi di Marco Galiazzo, oro ad Atene 2004, e all’argento del trio Galiazzo-Di Buò-Nespoli a Pechino 2008. Molte le discipline tra cui scegliere, un solo grande avversario: il vento rovateci voi a colpire il centro di un bersaglio con diametro di 12 centimetri tirando da 70 metri di distanza. No, il tiro con l’arco non è uno sport per pigri, è per chi ama mettersi alla prova. La sua storia è lunga come quella dell’umanità. L’arco è uno dei primi strumenti che il genere umano ha inventato per cac- P un ragazzo placido e silenzioso, con il cappellino calcato in testa e gli occhiali da miope è entrato nella storia vincendo l’oro olimpico nel mitico Stadio Panathinaiko di Atene. Questo ventunenne era Marco Galiazzo e quella disarmante calma olimpica, che gli ha spalancato il portone della storia, ha portato i frutti di cui parlavamo. Marco Galiazzo, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene nel 2004 ciare e sfamarsi. Oggi è solo un attrezzo sportivo per un’arte praticata in tutto il mondo ed in Italia in continua crescita: basti pensare che negli ultimi quattro anni gli iscritti alla Federazione Italiana Tiro con l’Arco sono aumentati del 25% (sono circa 20.000), con oltre 500 società sparse in ogni regione. La spiegazione di questo boom è semplice: nel 2004, In Italia Gli italiani si stanno rivelando abilissimi tiratori, ma non è facile competere con i paesi asiatici, per i quali il tiro con l’arco non è solo sport, ma una costola della filosofia Zen. In Corea tutti i bambini praticano il tiro con l’arco a scuola. Per questo non c’è da stupirsi se le nazionali di mezzo mondo assoldano tecnici o natura- lizzano arcieri coreani. E non è un caso che ai Giochi di Pechino gli Azzurri dell’arco abbiamo sfiorato il gradino più alto del podio ma, guarda caso, sono andati ad incappare nella finale per l’oro maschile proprio contro la robotica formazione coreana. È stato un match al cardiopalma, con un’incredibile rimonta del trio Galiazzo-Di Buò-Nespoli che ha fatto gridare al miracolo. Peccato che all’ultima freccia, quella decisiva, gli atleti italiani abbiano dovuto mollare l’osso e si siano portati a casa un brillante argento, lasciando la gloria d’oro agli avversari di sempre. Certamente tirare con l’arco è un’attività sportiva sana, rilassante, dove l’equilibrio interiore, la capacità di concentrazione e la padronanza dei movimenti del corpo vengono sviluppati in profondità. La forza non è indispensabile: l’arco si regola in base alla potenza di chi lo utilizza. Gli arcieri affermano per questo che è uno sport adatto a nonni e nipoti. Ma la vera peculiarità della disciplina riguarda le pari opportunità: il tiro con l’arco permette infatti a un atleta in carrozzina di competere con un normodotato, come dimostra la storica partecipazione di Paola Fantato ai Giochi Olimpici e alle Paralimpiadi di Atlanta ’96. Pensate che ci sono anche delle apposite tecniche per non vedenti e ipovedenti… Il vento E se qualcuno vi dice che è uno sport statico, ditegli che ci sono anche altre possibilità in aggiunta alla specialità olimpica e a quella indoor: per gli amanti della neve c’è lo Ski Archery (sci di fondo e tiro con l’arco) e per chi ama la natura ci sono il Tiro di Campagna e il 3D, che si svolgono tra parchi, prati e boschi, con bersagli posizionati a mo’ di percorso con pendenze irregolari e gli atleti che s’inerpicano per andare a fare centro. Nessun tecnico vi dirà che è la qualità dell’arco a fare la differenza: siete voi stessi a doverla fare! Il vostro avversario più ostinato sarà il dio Eolo, un vero e proprio spauracchio. Basta una folata di vento che colga la parabola della freccia per passare da un 10 a un 7, e addio medaglia. Se vi capita, non prendetevela: una delle qualità tipiche di un arciere è la perseveranza. E se sarete perseveranti, comincerete a fare centro e a sfidare anche il vento, con stile sicuro, nervi saldi e calma glaciale. Sarà allora che vi innamorerete del vostro arco e non lo lascerete più. CarFleet ottobre 2008 19 Ambiente Mercato e mobilità sostenibile: LeasePlan protagonista LeasePlan Italia ha incontrato a Roma presso l’Associazione Stampa Estera i giornalisti per presentare i suoi risultati economici. Consapevole della sua responsabilità sociale, ha poi illustrato anche gli interventi che sta portando avanti per la tutela dell’ambiente nel quadro del progetto GreenPlan e ha avanzato una proposta sui possibili interventi per quanto riguarda la fiscalità delle auto aziendali i è svolta a Roma il 10 luglio, nella prestigiosa sala dell’Associazione Stampa Estera, l’annuale conferenza stampa di LeasePlan Italia. In questa occasione, davanti ad una folta platea di giornalisti delle maggiori testate italiane, sono stati presentati i risultati economici del Gruppo oltre alle iniziative e alle proposte di LeasePlan per una mobilità sostenibile. S La strategia di LeasePlan Italia Ha aperto la conferenza Roberto Pippan, responsabile della redazione economica del giornale Radio Rai, che ha svolto la funzione di moderatore. Jaromír Hájek, Managing Director del Gruppo LeasePlan Italia ha poi illustrato la strategia di LeasePlan, che si propone quattro obiettivi fondamentali: creare un brand globale, sviluppare ulteriormente la propria presenza a livello internazionale, consolidare il ruolo di leader nel controllo dei costi di gestione delle flotte (TCO), ricoprire il ruolo di “key player” nei maggiori mercati. Un’azienda leader nel proprio settore non può non individuare nella piena soddisfazione del cliente un fattore strategico del proprio posi- zionamento sul mercato, per questo, ha continuato Hájek, LeasePlan vuole rappresentare “un eccellente partner nella gestione delle flotte di veicoli”, fornendo servizi eccellenti a favore dei propri clienti, anticipandone i bisogni, condividendo con loro obiettivi e risultati. Nel 2007, impiegando 6.000 dipendenti nel mondo, LeasePlan Corporation ha gestito 1,3 milioni di veicoli con un valore della flotta di 13,9 miliardi di euro. Il suo reddito operativo è stato di 940 milioni di euro; l’utile netto di 255 milioni di euro. Tra le iniziative e le opportunità su Da sinistra: il moderatore Roberto Pippan, Marco Barchiesi, Finance Administration & Controlling Director di LeasePlan Italia, Jaromír Hájek, Managing Director di LeasePlan Italia, e Alberto Repetto, Group Commercial Director di LeasePlan Italia CarFleet ottobre 2008 20 proprietà dell’auto a favore del noleggio a lungo termine che consente notevoli risparmi sui costi di gestione. Peraltro il noleggio è una prassi molto utile anche in chiave anticongiunturale: con l'economia in contrazione le imprese con il noleggio riescono a non impegnare direttamente le proprie risorse e a garantirsi maggiore flessibilità operativa. Il progetto GreenPlan cui puntare per la crescita futura ha detto Hájek al termine della sua relazione - ci sono uno sviluppo aziendale organico e una ulteriore espansione geografica con l’apertura di filiali LeasePlan in nuovi paesi a partire da Nord America ed Europa dell’Est. Hájek ha inoltre ribadito l’interesse per nuove fusioni e acquisizioni del gruppo. Il mercato del noleggio Dopo l’intervento di Jaromír Hájek, Alberto Repetto, Group Commercial Director, ha analizzato i dati salienti del mercato del noleggio a lungo termine in Italia. Nel primo semestre del 2008, il mercato italiano dell’auto ha registrato un calo dell’11,47%, un risultato che deriva soprattutto dalla contrazione delle vendite a privati (-17,40%), parzialmente compensata da una crescita del 5,39% delle immatricolazioni ad imprese e società. L’andamento positivo delle immatricolazioni ad imprese è dovuto al fatto che la domanda sta recuperando la forte penalizzazione subita nella prima parte del 2007 per effetto del peggioramento del trattamento fiscale, in seguito annullato con la Legge del 3 agosto 2007. Secondo LeasePlan Italia, questa è la principale ragione del buon andamento dell’auto aziendale che, comunque, come già avvenuto in altre occasioni analoghe, nelle situazioni di crisi del mercato dell’auto si caratterizza per un effetto anticongiunturale. Analizzando in dettaglio gli acquisti di autoveicoli delle aziende, emerge che sempre nel primo semestre del 2008 le immatricolazioni di auto aziendali sono aumentate del 3,55%, mentre quelle per noleggio sono aumentate del 7,19%. Questa diversa dinamica dipende dal fatto che un numero crescente di aziende rinuncia alla Ma la conferenza non ha affrontato solo temi economici, Repetto, nella seconda parte del suo intervento, ha infatti messo a fuoco la tematica ecologica che caratterizza l’impegno di LeasePlan Corporation nell’ambito della responsabilità sociale. Anche in Italia, infatti, come in altri 29 Paesi, LeasePlan ha lanciato lo scorso anno il progetto GreenPlan, un’iniziativa che mira, attraverso appositi strumenti, a sensibilizzare le aziende e i conducenti delle auto del loro parco a contribuire al rispetto dell’ambiente. GreenPlan – ha detto Repetto – si prefigge l’obiettivo di coniugare l’ecologia con le esigenze di conte- La partnership con AzzeroCO2 AzzeroCO2, creata da Legambiente, Kyoto Club e dall’Istituto di ricerche Ambiente Italia, è una società, accreditata da febbraio 2005 come una ESCO (Energy Service Company), che fornisce ad enti pubblici e privati, imprese e cittadini supporto tecnico scientifico per definire strategie di promozione dell’efficienza energetica negli usi finali e delle fonti rinnovabili, della mobilità sostenibile e sull’uso e la scelta dei materiali. AzzeroCO2 neutralizza le emissioni dei gas serra associate ad una particolare attività o a un prodotto tramite l’acquisto e l’annullamento di un corrispondente ammontare di crediti, determinato secondo criteri di valutazione puntuali. LeasePlan, nell’ambito del suo impegno ecologico, ha deciso di compensare completamente le emissioni della propria flotta interna destinando i propri fondi, grazie alla partnership con AzzeroCO2 a un progetto di riforestazione all’interno del parco archeologico di Veio. AzzeroCO2 promuove, infatti, nei confronti di enti, aziende e cittadini un “percorso” che prevede l’analisi delle emissioni, interventi diretti per il loro abbattimento attraverso misure di risparmio energetico, l’utilizzo delle fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile, l’uso corretto e sostenibile dei materiali ed infine interventi indiretti tra cui possono essere annoverati l’acquisto di energia verde e prodotti a basso impatto ambientale, crediti di emissione sul mercato volontario, interventi di forestazione in parchi nazionali, regionali e urbani. S.G. CarFleet ottobre 2008 21 Ambiente nimento dei costi di gestione delle flotte e con la soddisfazione dei driver aziendali. Molti sono già i consensi ricevuti in questo senso. Con GreenPlan infatti ogni azienda è in grado di ridurre i costi, inquinare meno ed ampliare la propria responsabilità sociale anche alla gestione del parco auto. Grazie ad un sofisticato strumento informatico, l’EcoCalculator, GreenPlan consente infatti di determinare l’impatto ambientale di una qualsiasi flotta e di stabilire obiettivi di progressiva riduzione delle emissioni inquinanti che prevedono, nel caso in cui siano raggiunti, la certificazione di LeasePlan con i Fleet Conscious Award di tipo Platinum, Gold o Silver, a seconda del livello di sensibilità ambientale dimostrata da parte dell’azienda. Nell’ambito di quest’impegno, LeasePlan ha deciso per prima di compensare completamente le emissioni della propria flotta interna, destinando i propri fondi, grazie alla partnership con AzzeroCO2, ad un progetto di riforestazione del parco archeologico di Veio. 2007: ottimi risultati Marco Barchiesi, Finance Administration & Controlling Director, ha poi illustrato gli eccellenti risultati del bilancio di LeasePlan Italia che ha chiuso il 2007 con un fatturato di 762 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto al 2006, con un margine operativo lordo in linea con la crescita dei ricavi (+6%) e con un margine operativo netto di 42 milioni di euro in forte crescita sul 2006 (+21%). Nell’ultima parte della conferenza stampa sono state poi presentate alcune proposte d’incentivazione fiscale alla mobilità aziendale “sostenibile”. E’ auspicabile, ha affermato Barchiesi, che ci si ponga l’obiettivo di armonizzare a livello europeo la fiscalità legata alle emissioni delle auto, come peraltro già caldeggiato dall’ACEA, mentre per l’immediato sarebbe opportuno che l’Italia legasse la determinazione del bollo non più ai kilowatt ma ai livelli di emissione CO2 della auto. LeasePlan ha poi ipotizzato una possibile estensione del bonus di 2.000 euro, già in vigore per gli acquisti di vetture con alimentazioni alternative (metano, Gpl, elettricità e idrogeno), a tutti i nuovi veicoli aziendali a benzina o gasolio, che abbiano emissioni di CO2 inferiori ai 120 g/km, coerentemente con i parametri fissati dall’Unione Europea per il 2012. Per quanto riguarda in particolare il medio/lungo periodo, Marco Barchiesi ha proposto l’introduzione di aliquote di tassazione delle company car legate ai livelli di emissione (sulla scorta dell’esempio del Regno Unito) oppure l’introduzione di bonus per le vetture meno inquinanti e di penali (malus) per le vetture più inquinanti, seguendo per la graduazione degli importi lo schema delle Energy Label (sulla scorta dell’esempio olandese). Infine occorrerebbe introdurre, secondo Barchiesi, l’obbligatorietà di etichette ecologiche che evidenzino per classi di emissione il risparmio economico annuo per l’utente. Sonia Gatto Barchiesi, Hájek e Repetto rispondono alle domande dei giornalisti nella sede romana dell’Associazione della Stampa Estera CarFleet ottobre 2008 22 Dossier 216 miliardi la spesa italiana per gli autoveicoli nel 2008 Le difficoltà dell’economia non frenano la spesa per gli autoveicoli in Italia. Nel 2008 la crescita sarà del 2,14%. Il conto sale per la forte impennata dei prezzi dei carburanti, mentre diminuisce il numero dei veicoli acquistati. Nel 2007, anno per il quale presentiamo in questo articolo una dettagliata analisi dei costi, la spinta più forte alla crescita della spesa viene invece dall’aumento delle vendite di autovetture Spesa per gli autoveicoli in Italia 211,4 210 MILIARDI DI EURO 206,4 197,9 200 Altre spese 10,98% 215,9 Pneumatici 4,61% Carburanti e lubrificanti 29,85% 190,3 190 181,6 183,4 Assicurazione 10,59% 180 170 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008* Manutenzione 15,94% Acquisto 28,03% * previsione Fonte: Elaborazione Ufficio Studi LeasePlan Italia el 2008 gli italiani spenderanno per gli autoveicoli 215,9 miliardi di euro. La stima è stata fatta dall’Ufficio Studi LeasePlan Italia (azienda leader in Europa nel noleggio a lungo termine e nella gestione di flotte aziendali) che ha tenuto conto della dinamica dei costi nel 2008 e si è basato sulla spesa del 2007 determinata a consuntivo dallo stesso Ufficio Studi LeasePlan. Rispetto ai 211,4 miliardi di euro spesi lo scorso anno, nel 2008 la spesa aumenterà del 2,13% cioè meno dell’inflazione. Questo relativamente modesto tasso di incremento deriva da andamenti molto differenziati tra le varie voci di spesa. N CarFleet ottobre 2008 24 Composizione % della spesa nel 2007 Forti rincari dei carburanti Cresce infatti fortemente nel 2008 l’esborso per l’acquisto di carburanti, che è la voce di spesa più importante e che, nonostante il calo dei consumi, sale da 59,5 a 69,6 miliardi per effetto dei forti rincari del gasolio e della benzina. A fronte di questa impennata vi è però un calo molto notevole (-15%) nella spesa per l’acquisto di autoveicoli. Come è noto, il mercato dell’auto è entrato in una situazione di serie difficoltà e si ipotizza che nel 2008 la spesa per l’acquisto di veicoli nuovi scenderà a 50,4 miliardi di euro dai 59,3 miliardi del 2007. Per tutte le altre voci di spesa per l’utilizzazione degli autoveicoli la crescita nel 2008 è fisiologica, salvo una dinamica moderatamente più accentuata per i lubrificanti (+5,8) e la manutenzione (+4,7%). La spesa 2007 per gli autoveicoli Come si è accennato, l’Ufficio Studi LeasePlan, oltre che le previsioni per il 2008 ha presentato un’ampia analisi della spesa per gli autoveicoli (autovetture, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus) nel 2007 determinata sulla base di dati consuntivi. Dallo studio emerge che anche nello scorso anno la prima voce di spesa per gli autoveicoli in Italia è stata quella relativa ai carburanti che hanno assorbito ben 59,5 miliardi di euro con un incidenza sul totale della spesa del 28,03%. Questa enorme cifra risul- LA SPESA PER GLI AUTOVEICOLI IN ITALIA * (migliaia di euro) COMPOSIZIONE 2007 VOCI DI SPESA Carburante Acquisto Manutenzione Assicurazione rc Pneumatici Ricovero Tasse automobilistiche Pedaggi autostradali Assicurazione Incendio e furto Lubrificanti Totale spesa per autoveicoli Parco circolante autoveicoli VARIA ZIONE % 2007 su 2006 2006 2007 2006 59.496.680 59.264.292 33.710.984 22.395.703 9.739.889 7.190.958 6.210.180 6.079.417 3.731.062 3.603.099 59.720.928 56.064.350 32.414.407 22.616.209 9.614.820 7.036.155 5.900.016 5.913.830 3.637.855 3.519.213 -0,38 5,71 4,00 -0,97 1,30 2,20 5,26 2,80 2,56 2,38 28,14 28,03 15,94 10,59 4,61 3,40 2,94 2,88 1,76 1,70 28,93 27,16 15,70 10,96 4,66 3,41 2,86 2,86 1,76 1,70 211.422.265 41.157.882 206.437.783 40.639.321 2,41 1,28 100,00 100,00 * Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale Fonte: Ufficio Studi LeasePlan Italia ta in diminuzione rispetto al 2006 dello 0,38% e ciò per effetto di un calo dei consumi in presenza di una crescita contenuta dei prezzi. Seconda voce di spesa nel 2007 è quella relativa all’acquisto di autoveicoli che ha determinato per gli italiani un esborso complessivo di 59,3 miliardi dovuto soprattutto alla crescita delle immatricolazioni di autovetture che nel 2007 hanno fatto registrare il nuovo record per il mercato italiano e hanno compensato, a livello di spesa, la debole dinamica dei veicoli commerciali e l’andamento riflessivo dei veicoli industriali e degli autobus. Molto rilevante è anche la spesa per la manutenzione che nel 2007 ha comportato un onere di 33,7 miliardi con un incremento del 4% sull’anno precedente. DECISIVO IL PESO DEI CARBURANTI SULL A CRESCITA DELLA SPESA PREZZI MEDI DEI C ARBURANTI PER AUTOTRAZIONE IN ITALIA (euro) C ARBURANTI Benzina (litro) Gasolio (litro) Gpl (litro) Metano (mc) 2007 1,299 1,164 0,626 0,577 2006 1,286 1,164 0,647 0,559 1,01 0,00 -3,25 3,22 CONSUMI DI C ARBURANTI PER AUTOTRA ZIONE IN ITALIA (quantità) C ARBURANTI Benzina (litri) Gasolio (litri) Gpl (litri) Metano (mc) 2007 2006 11.887.831 12.668.482 26.214.995 25.456.445 1.430.835 1.491.275 506.700.000 532.300.000 VARIAZIONE % 2007 su 2006 -6,16 2,98 -4,05 -4,81 SPESA C ARBURANTI PER AUTOTRA ZIONE IN ITALIA (migliaia di euro) C ARBURANTI 2007 2006 Cala per la prima volta l’rc auto Quarto capitolo di spesa per importanza è quello relativo alle assicurazioni rc auto per le quali sono stati pagati premi per 22,4 miliardi di euro con un calo, rispetto all’anno precedente, dello 0,97%. Questa contrazione assume un particolare significato nel panorama VARIAZIONE % 2007 su 2006 Benzina Gasolio Gpl Metano Totale 20.875.031 36.700.993 1.628.290 292.366 59.496.680 22.005.153 35.664.479 1.753.739 297.556 59.720.928 VARIAZIONE % 2007 su 2006 -5,14 2,91 -7,15 -1,74 -0,38 Fonte: Elaborazione Ufficio Studi LeasePlan Italia su dati dell'Unione Petrolifera CarFleet ottobre 2008 25 Dossier gliate e riportano la spesa per gli acquisti di autoveicoli e per la gestione del parco circolante non solo per le singole regioni ma anche per ogni provincia. Un ampio dettaglio dei dati per tutte le province italiane è pubblicato in questo stesso numero di CarFleet nella rubrica Osservatorio. L A SPESA PER GLI AUTOVEICOLI NELLE REGIONI ITALIANE NEL 2007 * (migliaia di euro) REGIONI Lombardia Lazio Emilia-Romagna Veneto Piemonte Toscana Campania Sicilia Puglia Marche Liguria Sardegna Calabria Friuli Venezia Giulia Trentino Alto Adige Abruzzo Umbria Valle d'Aosta Basilicata Molise Totale spesa per autoveicoli Spesa in pedaggi autostradali Totale generale SPESA COMPOSIZIONE % 38.273.786 24.706.852 19.147.429 18.071.005 17.331.227 15.107.542 12.066.079 11.770.672 8.978.263 5.597.017 4.967.812 4.685.141 4.497.650 4.448.411 4.328.420 4.173.931 3.360.247 1.618.222 1.352.661 860.479 205.342.848 6.079.417 211.422.265 18,64 12,03 9,32 8,80 8,44 7,36 5,88 5,73 4,37 2,73 2,42 2,28 2,19 2,17 2,11 2,03 1,64 0,79 0,66 0,42 100,0 In Lombardia la spesa più alta La graduatoria della spesa per regioni è guidata dalla Lombardia con 38,3 miliardi, seguita dal Lazio (24,7 miliardi), dall’Emilia Romagna (19,1 miliardi) e dal Veneto (18,1 miliardi). La classifica si chiude con il Molise in cui la spesa è di “soli” 860 milioni. Come si è accennato all’inizio, la spesa complessiva nel 2007 è stata di 211,4 miliardi di euro, con una incidenza pari al 13,77% del prodotto interno lordo. È interessante constatare che rispetto all’anno precedente l’incidenza sul prodotto interno lordo appare in calo. Nel 2006 era infatti del 13,94%. * Esclusi i pedaggi autostradali, le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale Ermanno Molinari Fonte: Ufficio Studi LeasePlan Italia della spesa per gli autoveicoli in quanto da moltissimo tempo l’onere per le assicurazioni era in crescita. Venendo alle altre voci, al quinto posto nel bilancio del 2007 si collocano i pneumatici con 9,7 miliardi di euro ed una crescita sul 2007 dell’1,3%. Seguono le spese di ricovero con 7,2 miliardi (+2,20% rispetto al 2006), le tasse automobilistiche con 6,2 miliardi (+5,26%) escludendo naturalmente dal conto tutte le imposte inglobate nel prezzo per l’acquisto degli autoveicoli e per i beni ed i servizi necessari per utilizzarli (Iva, accise, ecc.). Seguono poi i pedaggi autostradali con 6,1 miliardi (+2,80), l’assicurazione incendio e furto con 3,7 miliardi (+2,56%) e i lubrificanti con 3,6 miliardi (+2,38%). Come si vede, l’elenco delle voci di spesa è CarFleet ottobre 2008 26 SPESA PER PROVINCE lungo ma non è del tutto completo in quanto non si è tenuto conto di multe, oneri finanziari sugli acquisti dilazionati e retribuzioni del personale addetto ai trasporti. Le elaborazioni dell’Ufficio Studi LeasePlan Italia sono molto detta- Nell’Osservatorio il dettaglio dei dati per tutte le province italiane. Da pagina 70 a 73 SPESA PER AUTOVEICOLI IN ITALIA E PIL * (migliaia di euro) ANNO SPESA 2002 2003 2004 2005 2006 2007 181.642.414 183.371.017 190.272.003 197.936.721 206.437.783 211.422.265 VAR. % PIL 0,95 3,76 4,03 4,29 2,41 1.295.150.000 1.336.159.000 1.390.107.000 1.428.741.000 1.481.225.000 1.535.386.000 % SU PIL 14,02 13,72 13,69 13,85 13,94 13,77 * Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale. Fonte: Ufficio Studi LeasePlan Italia Inchiesta Noleggio e flotte pubbliche, rapporto sempre più stretto Gli enti pubblici si affidano con frequenza sempre maggiore alle società di noleggio a lungo termine per la gestione delle loro flotte. Allo stesso tempo vi è un filo diretto tra pubblica amministrazione e case automobilistiche con l’obiettivo di fornire prodotti e servizi che rispondano alle peculiari esigenze del cliente pubblico. Ne abbiamo parlato con i rappresentanti di Fiat, Renault e Volkswagen Un parco auto in noleggio a lungo termine. Sempre più enti pubblici affidano le loro flotte a questo tipo di servizio el nostro Paese il settore delle flotte pubbliche ha contribuito in modo sostanziale alla crescita del noleggio a lungo termine, scelto in maniera sempre più convinta dall’amministrazione pubblica come modalità di gestione dei suoi parchi auto. Si tratta di una scelta motivata dagli indubbi vantaggi offerti da questo servizio, sia a livello di costi che di efficienza nella gestione del parco auto. Dal 2004, N CarFleet ottobre 2008 30 poi, le pubbliche amministrazioni possono scegliere liberamente i propri fornitori senza doversi necessariamente rivolgere, com’era stato fino ad allora, alla Consip. Grazie a questa liberalizzazione del mercato il rapporto tra le pubbliche amministrazioni e le società di noleggio a lungo termine si è ulteriormente stretto, anche perché queste ultime possono offrire con tempestività prodotti e servizi che rispondono al meglio alle particolari esigenze del cliente pubblico: certezza della spesa, vetture affidabili e di rappresentanza, un alto livello di personalizzazione e sicurezza e, molto importante, il ritiro delle vetture usate. Negli ultimi tempi, poi, a queste esigenze si è affiancata, sotto la spinta di una sempre più diffusa coscienza ecologica, una maggior attenzione alla sostenibilità ambientale delle automobili, che si traduce nella ricerca di vetture con con- sumi ed emissioni di sostanze nocive ridotti. A queste esigenze non sono, però, solo le società di noleggio a lungo termine a rispondere ma anche le stesse case automobilistiche, che puntano molto sul mercato delle flotte della pubblica amministrazione e per questo hanno messo in campo una serie di iniziative e di servizi dedicati a questo tipo di clienti. Ne abbiamo parlato con i rappresentanti di tre case automobilistiche Alcuni modelli delle flotte aziendali delle Poste Italiane che hanno uno stretto rapporto con le pubbliche amministrazioni, e cioè Fiat, Renault e Volkswagen. Le cause dello sviluppo Negli ultimi anni ci sono stati alcuni fattori che hanno favorito il ricorso al noleggio a lungo termine da parte delle pubbliche amministrazioni. In Italia la situazione economica complessiva e lo stato dei conti pubblici hanno determinato una maggiore attenzione al contenimento della spesa della pubblica amministrazione. Per questo la certezza dei costi dei servizi necessari allo svolgimento delle attività istituzionali è diventato un obiettivo imprescindibile per una gestione che non riservi sorprese dal punto di vista economico. La formula del noleggio a lungo termine e, in generale, l’esternalizzazione delle attività di servizio in campo automotive sono risposte molto concrete a questi problemi. Da mettere in evidenza, inoltre, l’im- portante attività svolta negli ultimi anni dalla Consip che, bandendo gare sia per l’acquisto sia per il noleggio di autoveicoli, ha reso disponibile per tutte le pubbliche amministrazioni un sistema di approvvigionamento completo e modulare, in grado di soddisfare la maggior parte dei bisogni delle amministrazioni per quel che riguarda la mobilità. “Anche le pubbliche amministrazioni, come sta accadendo ormai da diversi anni per il settore delle aziende private, si stanno accorgendo che affidare a terzi, e nella fattispecie ad una società di noleggio a lungo termine, la gestione della flotta - ha messo in evidenza Lodovico Rascacci, responsabile grandi acquirenti di Volkswagen Group Italia è senz’altro la scelta più moderna e vantaggiosa. Poste Italiane, ad esempio, fa parte di quelle istituzioni che si sono decise ad affidare l’intera flotta di vetture aziendali a società di noleggio, mentre le vet- ture in dotazione a molti ministeri (ad esempio quello della Difesa e quello dell’Interno), sono ancora acquistate in proprietà.” Aniello Colicino, fleet sales director di Renault Group Italia, sostiene che ad aver contribuito maggiormente allo sviluppo di questo settore è stata “sicuramente la certezza della spesa: il noleggio garantisce la possibilità di pianificare i costi del parco; molto importante si è rivelata, poi, la possibilità di affidare all’esterno anche la manutenzione avendo garantita la mobilità grazie Aniello Colicino, fleet sales director di Renault Group Italia a vetture di sostituzione. Un altro gravoso problema delle amministrazioni pubbliche era la rivendita dei veicoli usati, aspetto di cui l’amministrazione non deve più preoccuparsi, dal momento che sono le società di noleggio a riprenderseli. Ultimo punto da sottolineare è il frequente ricambio delle vetture che garantisce un parco auto più giovane. Le società di noleggio, poi, sono organizzate per assicurare anche la fornitura di vetture con allestimenti particolari (per polizia, servizio stradale, ecc).” Prospettive future Il rapporto tra le società di noleggio a lungo termine e le flotte pubbliche ha ricevuto un impulso ulteriore grazie alle possibilità offerte dalle ultime innovazioni tecnologiche, come ad esempio la pratica delle aste on line. “Lo sviluppo delle gare pubbliche, comprese quelle on line – mette in evidenza Lodovico Rascacci – ha però come nodo particolarmente critico la documentazione richiesta in fase di partecipazione alla gara. Infatti, alcune norme recentemente varate dall’Unione Europea in tema di gare istituzionali, impongono ai fornitori dei parametri molto rigidi e complessi, che richiedono un grado di know how elevato, a cui si aggiunge, sempre per quel che riguarda la pubblica amministrazione, la difficoltà di individuare un referente unico come controparte; il quadro generale appare così frammentato e difficile da interpretare, anche per aziende strutturate.” “Le amministrazioni pubbliche – dice Aniello Colicino – da un lato iniziano a utilizzare il metodo delle gare on line Gianni Matranga, direttore generale e amministratore delegato di Fiat Auto Var CarFleet ottobre 2008 31 Inchiesta e dall’altro danno una grande importanza alla Consip e quindi alle convenzioni in noleggio ed in acquisto che essa stipula annualmente tramite gara pubblica. Comunque le aste on line sono sempre più frequenti, ma il loro vero limite sta nella preparazione dei capitolati tecnici da parte dell'ente pubblico.” “In generale per la pubblica amministrazione l’uso delle tecnologie informatiche e, nello specifico di internet - interviene Gianni Matranga, amministratore delegato e direttore generale di Fiat Auto Var, società di Fiat Group espressamente dedicata a curare i rapporti con le pubbliche amministrazioni - rappresenterà sempre di più uno strumento di acquisizione di informazioni tecniche ed anche di formazione delle competenze in materia di approvvigionamento di beni e servizi. Un concreto esempio è già oggi dato dalle Convenzioni Consip: grazie al portale www.acqui- CarFleet ottobre 2008 32 Il portale www.acquistinretepa.it della Consip è un utile strumento per le pubbliche amministrazioni stinretepa.it, le amministrazioni possono reperire tutte le informazioni, le schede tecniche, la modulistica e quant’altro si riveli necessario per poter usufruire delle convenzioni e per emettere rapidamente gli ordinativi di fornitura con grandi risparmi di tempo ed economie di acquisto molto maggiori rispetto a quelle ottenibili con gare effettuate in proprio”. Esigenze della P.A. Capillarità e tempestività della rete di assistenza, compatibilità ambientale ed affidabilità delle vetture sono fra le richieste più frequenti fatte dalla pubblica amministrazione. “Gli Enti pubblici vogliono interlocutori affidabili soprattutto per quanto riguarda l'assistenza – dice Aniello Colicino - e chiedono competenze anche sull'allestimento del veicolo. Di fondamentale importanza, quindi, una rete capillare che possa intervenire con tempestività.” “La pubblica amministrazione - conferma e integra Gianni Matranga - è sempre più alla ricerca di ampie e ramificate reti di assistenza per i parchi auto, di efficienti ed efficaci servizi di customer care e di una politica di ascolto da parte del partner automotive. Gli enti pubblici cominciano poi ad essere particolarmente attenti alle tematiche ambientali, e cercano soluzioni alternative guardando all’intero processo energetico e non soltanto agli “anelli finali” della catena dei prodotti o dei servizi acquistati. In sintesi, più concretezza che immagine quando si tratta di ambiente.” “Mentre l’azienda privata chiede ai propri fornitori oltre che un servizio d’eccellenza anche un costo adeguato – sottolinea Lodovico Rascacci – le richieste degli enti pubblici sono concentrate maggiormente sull’elemento costo, sia esso sotto forma di pacchetti di manutenzione oppure sotto forma di convenzioni con la rete di assistenza ufficiale; per quanto riguar- Inchiesta da sempre la rete di assistenza, la sua capillarità è una discriminante sempre più importante per le pubbliche amministrazioni”. Offerta delle case auto Se le esigenze delle pubbliche amministrazioni sono quelle che abbiamo evidenziato in precedenza l’offerta delle case automobilistiche si differenzia sotto molti aspetti, tutti ugualmente importanti. “Fiat Auto Var è la società di Fiat Group Automobiles che ha come sua missione quella di essere costantemente vicina alla pubblica amministrazione e di “ascoltarne” i bisogni e le necessità in campo automotive, dando risposte concrete - dice Gianni Matranga - che non si limitano a fornire chiarimenti sui prodotti ma propongono progetti e soluzioni integrate di prodotti, servizi ed allestimenti. Infatti il ventaglio delle nostre proposte si compone di vetture allestite per le forze dell’ordine, per i servizi di emergenza e di protezione ambientale, veicoli per squadre operative, oltre a specifiche attrezzature al fine di aiutare il cliente ad assolvere con successo ai propri compiti istituzionali. Inoltre la continua attività e gli importanti investimenti in ricerca e sviluppo del gruppo hanno fatto sì che oggi i veicoli e le vetture prodotte abbiano, mediamente, il più basso impatto ambientale del mercato con motori già pronti per la futura normativa Euro 5. Non solo, ma Fiat Group Automobiles è leader mondiale nelle motorizzazioni alternative a metano (Natural Power) e ottiene punteggi molto alti nei test EuroNCAP sulla sicurezza delle sue vetture” . “Le gare pubbliche si basano su un capitolato tecnico preciso. Non esiste una caratteristica principale che accomuna le Un trasporto di auto aziendali con le classiche bisarche richieste nei vari bandi, e quindi è il prezzo finale a fare la differenza. Sicuramente quello che può incidere molto è la fase di pregara - evidenzia Lodovico Rascacci - dove i vari enti analizzano il mercato per orientarsi. E’ importante pertanto la conoscenza dei prodotti e quindi l’attività di informazione da parte delle mar- che in modo che l’istituzione possa valutare l’inserimento dei prodotti nelle varie liste della spesa”. Aniello Colicino sottolinea che “grazie a una gamma molto vasta di vetture e di veicoli commerciali Renault è in grado di soddisfare le molteplici esigenze degli enti pubblici; altro punto di forza è la possibilità di fornire sia in acquisto che in noleggio tramite Overlease, società del Gruppo Renault e di LeasePlan. La rete capillare di concessionarie, infine, permette di garantire un'assistenza al cliente puntuale e qualificata. Grazie al progetto Business Center, poi, anche per quel che riguarda i veicoli commerciali Renault può offrire una qualità di servizi che si differenzia nettamente dalla concorrenza.” Vincenzo Conte Il progetto Renault Business Center offre un’alta qualità di servizi per i veicoli commerciali CarFleet ottobre 2008 34 Intervista “Rapporto qualità/prezzo: la Chrysler è al top” L’amministratore delegato di Chrysler Italia, Andrea Badolati, analizza le ragioni della crisi del mercato italiano e l’exploit dei Suv, segmento nel quale i marchi della Casa Usa sono ben rappresentati. “Per rilanciare il noleggio a lungo termine - sostiene Badolati - occorrono regolamentazioni incentivanti e, naturalmente, una rete di vendita e di assistenza presente in maniera capillare sul territorio” l mercato italiano dell’auto è in rottura prolungata con perdite percentuali a due cifre che non si registravano ormai da moltissimi anni. Ritiene che a determinare questo crollo sia la crisi economica nella quale è precipitato il Paese oppure lo scoppio di un mercato “drogato”, che si è espresso per 11 anni consecutivamente su livelli elevati grazie ad incentivi statali, “km zero” e alle varie azioni promozionali messe in atto dalle Case? “Le cause che hanno determinato il forte rallentamento del mercato automobilistico italiano vanno ricercate nella crisi internazionale che sta investendo il sistema economico nel suo complesso”. I Ritiene che l’offerta di versioni di modelli Chrysler/Jeep/Dodge con la trazione integrale, una caratteristica sempre più richiesta dalla clientela italiana, possa contribuire in maniera significativa all’affermazione dei tre marchi nella Penisola? “Il contatto con il mercato italiano dei modelli della gamma Chrysler, Jeep e Dodge è affidato al design, alla funzionalità e all’elevato valore che si traduce in un eccellente rapporto prezzo-qualità. Sicuramente l’ampia offerta di SUV in gamma rappresenta un elemento importante per rispondere alle esigenze di sicurezza e funzionalità dei clienti in un contesto economico in evidente contrazione considerando la capacità di rispondere a tali esigenze con sette prodotti che comprendono una fascia di prezzo da 23.000 a 67.000 euro”. CarFleet ottobre 2008 36 Andrea Badolati, amministratore delegato di Chrysler Italia Su quali idee ed iniziative poggia la capacità di fidelizzare la clientela e di acquisire nuove fasce di mercato? Per il comparto delle flotte aziendali si applicano strategie molto diverse da quelle varate per la clientela privata. Come si sta sviluppando la strategia di Chrysler/Jeep/Dodge in questo comparto ed a quali traguardi puntate? “Abbiamo intrapreso un cammino che si snoda lungo due direttrici strategiche. La prima passa attraverso il contatto diretto di Chrysler Italia con le grandi aziende: un contatto che corre lungo i binari di una struttura dedicata, posta in essere lo scorso anno subito dopo la nascita di Chrysler Italia. L’altra direttrice è l’attuazione di una politica condivisa per i nostri concessionari, che risulti chiara, efficace, veloce e coordinata centralmente”. Il settore delle flotte aziendali e del noleggio a lungo termine in Italia appare sottodimensionato rispetto alle realtà degli altri paesi europei. Per favorirne un’ulteriore diffusione è più importante, a suo giudizio, la conoscenza dei bisogni della clientela e la capacità di reagire con grande rapidità all’evoluzione delle sue esigenze oppure è determinante la capillarità della rete di vendita e di quella di assistenza? “L’esistenza di una rete capillare di vendita e di assistenza è un punto determinante, ma il salto in avanti effettivo può scaturire solo da un’efficace regolamentazione incentivante. Una rete di vendita e di assistenza diffusa sul territorio rappresenta il fondamento su cui costruire il business che può svilupparsi solo con il supporto di una efficace politica fiscale”. Per il comparto del noleggio a lungo termine decisivo nella determinazio- La nuova Chrysler Grand Voyager, modello di grande successo anche sul mercato italiano ne del canone mensile appare il cosiddetto “valore residuo”. Sono allo studio o in atto strategie particolari sul fronte dell’usato a sostegno dei marchi Chrysler/Jeep/Dodge? “La nostra politica è sana, scevra da alchimie non naturali. Ritengo che sia l’unica ricetta per mantenere i valori residui ad un livello soddisfacente. Disponiamo di una buona penetrazione di mercato e crediamo che abbandonarsi alla pratica dei “chilometri zero” porti al crollo del valore. Un’ulteriore garanzia del valore residuo è rappresentata dalle caratteristiche del ciclo di vita dei nostri modelli che è particolarmente lungo”. Il trattamento fiscale applicato in Italia al noleggio a lungo termine e alle flotte aziendali sembra essere il fattore che frena il decollo definitivo di questo comparto. Sarebbe sufficiente, a suo giudizio, prendere come riferimento quanto accade negli altri paesi europei in tema di agevolazioni fiscali per dare una spinta consistente al mercato complessivo dell’auto in Italia? “Ritengo che non solo sarebbe altamente auspicabile, ma anche assolutamente necessario”. Jeep Grand Cherokee, Suv dalle prestazioni straordinarie sia su strada che nell’off-road Intervista a cura di Roberto Mazzanti CarFleet ottobre 2008 37 Intervista Flotte in prima linea per la mobilità sostenibile Non solo una prospettiva futura: anche oggi la mobilità può essere “verde” o quantomeno ridurre di molto il suo impatto sull’ambiente. Ne abbiamo parlato con Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente che ci ha illustrato quali sono le iniziative che possono favorire questo processo. Tra queste anche il progetto GreenPlan di LeasePlan ha un ruolo molto importante Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente cambiamenti climatici, l’inquinamento ambientale e la conseguente necessità di contenimento delle emissioni nocive degli autoveicoli sono realtà con le quali tutti devono fare i conti. Quali strategie sono necessarie per affrontarli? “Per combattere l’inquinamento causato dai mezzi di trasporto occorre ovviamente agire su più fronti, intervenendo innanzitutto sulle politiche della mobilità per ridurre il numero di veicoli inquinanti in circolazione e offrendo sistemi alternativi e soprattutto competitivi con l’automobile per muoversi in città inquinando di meno. Oggi infatti le auto rappresentano nei centri urbani una delle maggiori fonti di inquinamento atmosferico e soprattutto il loro I CarFleet ottobre 2008 40 costante aumento porta anche ad altri problemi come il traffico e il congestionamento delle strade. Sicuramente però è utopistico pensare di poter rinunciare del tutto all’automobile e quindi oltre a quanto detto prima è importante intervenire anche sulla progettazione tecnica dei veicoli e sullo sviluppo di modalità di alimentazione ecosostenibili. Per questo è importante incentivare l’impiego di carburanti alternativi, in primis quelli gassosi come il metano o il Gpl. In materia di contenimento delle emissioni nocive delle auto è attualmente in corso un ampio dibattito, suscitato dalle proposte dell’Unione Europea sui limiti di Sono le auto ibride, elettrico-benzina, seguite dalle piccole city car, le vetture più rispettose dell'ambiente. E’ quanto emerge dalla Eco-Top Ten 2008 stilata da Legambiente e Ata Svizzera (Associazione traffico e ambiente) che prende in considerazione oltre 600 modelli delle auto più vendute in Italia. La classifica comprende inoltre i modelli a gas (metano e GPL). Fra i parametri utilizzati nell'analisi dei mezzi Euro 4 piu' venduti ci sono il consumo di carburante, il rumore, le emissioni di CO2 e di particolato fine (criterio che penalizza i motori diesel privi di filtro anti- particolato), e tutte le sostanze inquinanti che hanno un impatto sulla salute. Al primo posto della graduatoria di Legambiente-ATA c’è la Honda Civic 1.3 hybrid, seguita da due modelli della Toyota: Prius 1.5 Hybrid e Aygo 1.0 VVT-i, quest’ultimo a parimerito con Citroën C1 1.0 e Peugeot 107 1.0. A completare i primi dieci posti, Daihatsu Cuore 1.0 e Trevis, Seat Ibiza 1.4 TDI PF, Smart Fortwo coupe'/cabrio mhd, Daihatsu Sirion 1.0, Opel Agila 1.0 e Mazda 2 1.3. La classifica completa e tutti i dati sono consultabili sul sito www.viviconstile.org, dedicato ai consumi e agli stili di vita sostenibili. E.M. CO2 (g/km) Punteggio finale 1 2 3 3 3 4 5 6 7 8 9 10 Consumo misto (l/100 km) Marca e modello Rumore in dB La top ten delle auto più rispettose dell’ambiente Clindrata L’impegno di Legambiente non si limita alla sola promozione di forme di mobilità sostenibile, ma prevede anche azioni concrete per segnalare le migliori soluzioni a chi utilizza l’auto come prima scelta di mobilità individuale. Ce ne vuole parlare… “In un mercato automobilistico così ricco di offerte, è molto importante orientare le scelte dei cittadini e di quanti utilizzano l’auto per lavoro a favore dei veicoli con minor impatto ambientale. È, ad esempio, quanto ci prefiggiamo con l’iniziativa EcoTop Ten 2008, curata da Legambiente in collaborazione con ATA (Associazione svizzera traffico e Le auto Eco-Top Ten 2008 di Legambiente e ATA Alimentazione emissione di CO2 delle vetture. In questi ultimi mesi sembra prevalere l’orientamento “dell’asse francotedesco” che a mio parere prospetta soluzioni più favorevoli per i produttori di auto di grossa cilindrata rispetto a quelli di auto medie. Credo che questo orientamento vada correttamente bilanciato ed in sede comunitaria sarà necessario operare in questo senso per evitare disparità di trattamento tra le industrie automobilistiche”. B B B B B B B D B B B B 1.339 1.497 998 998 998 998 989 1.422 999 998 996 1.349 68,0 69,0 70,0 70,0 70,0 71,1 69,8 71,0 72,0 70,0 70,0 68,7 4,6 4,3 4,6 4,6 4,6 4,4 4,8 3,8 4,3 5,0 5,0 5,4 109 104 109 109 109 104 114 99 103 118 120 129 83,5 83,0 79,5 79,5 79,5 78,8 78,3 77,9 77,3 76,7 76,1 75,9 Honda Civic 1.3 Hybrid (*) Toyota Prius 1.5 Hybrid (*) Peugeot 107 1.0 Citroën C1 1.0 Toyota Aygo 1.0 VVT-i Daihatsu Cuore 1.0 Daihatsu Trevis Seat Ibiza ECO 1.4 TDI PF Smart Fortwo coupé/cabrio mhd Daihatsu Sirion 1.0 Opel Agila 1.0 Mazda 2 1.3 (*) motore elettrico+benzina ambiente), che prende in considerazione oltre 600 versioni dei modelli di auto più venduti in Italia e, per ciascun segmento, stila la classifica delle dieci auto con prestazioni, consumi e rumorosità ambientalmente più compatibili.” Dalle case automobilistiche alle società di autonoleggio, tutti i protagonisti della filiera dell’auto impegnandosi direttamente possono certamente fare molto per ridurre l’inquinamento ambientale. Ne è un esempio il progetto GreenPlan promosso internazionalmente dal gruppo LeasePlan, cosa ne pensa? “Agli operatori della mobilità spetta il fondamentale compito di contribuire ad utilizzare e far utilizzare ciò che di meglio la tecnologia offre per la riduzione dell’impatto ambientale che la mobilità stessa produce. In questo senso il progetto GreenPlan rappresenta sicuraCarFleet ottobre 2008 41 Intervista mente un’iniziativa interessante, soprattutto considerando che è stata attivata, su base volontaria, in 29 Paesi da un gruppo privato internazionale, ancor prima che eventuali obblighi normativi siano diventati vincolanti. È un importante sintomo di sensibilità ambientale e al tempo stesso un contributo concreto alla tutela ambientale. Inoltre, dal momento che il gruppo LeasePlan gestisce un parco auto così numericamente cospicuo, la riduzione totale delle emissioni di CO2 resa possibile con GreenPlan raggiunge valori importanti”. Il mercato delle flotte di auto aziendali anche nel nostro Paese ha dimensioni notevoli, rappresentando un settore in cui è importante intervenire per ridurre l’impatto ambientale del trasporto su gomma... “Il numero dei veicoli che fanno parte di flotte è certamente notevole anche nel nostro Paese: si va dai mezzi delle aziende di trasporto, alle auto dei comuni, dei vigili urbani, delle Asl fino a quelle delle imprese in genere e di numerosi altri soggetti pubblici e privati. Per questo credo che il settore delle flotte potrebbe proficuamente candidarsi a collaborare con la Pubblica Amministrazione anche per sperimentare e gestire nuove soluzioni che contribuiscano a risolvere i problemi della congestione del traffico e dell’inquinamento, come il car-sharing, il carpooling, i sistemi di infomobilità, l’impiego di veicoli ecologici e la gestione delle funzioni del mobility manager”. La Honda Civic Hybrid, presentata l’anno scorso al Salone di Francoforte, protagonista della 24H Race Side CarFleet ottobre 2008 42 Ermanno Molinari Tecnica Auto ibrida: svolta ecologica e non solo moda Le nuove motorizzazioni bimodali (benzina ed elettrico) hanno affascinato costruttori ed automobilisti, con la promessa di un 30% di minori consumi ed emissioni ridotte. Le reali possibilità di acquisto sono ancora limitate, ma ben distribuite nei vari segmenti. E’ facile dunque prevedere un forte sviluppo dell’ibrido, soluzione su cui stanno lavorando quasi tutte le case automobilistiche ’incontrollabile aumento del costo del petrolio ha avuto, fra i vari risultati, quello di cambiare fra il pubblico la percezione dell’automobile. Che è diventata sempre meno oggetto di sfoghi edonistici o simbolo di una raggiunta ricchezza, e sempre più mezzo funzionale, per raggiungere il posto di lavoro o il sito di svago. Così nell’immaginario collettivo sta diminuendo il desiderio di muscolosi coupè da 400 cavalli o di mastodontici Suv da parcheggiare davanti ai Disco Club. Li stanno sostituendo dei veicoli nuovi, che hanno motorizzazioni diverse e fortemente ecologiche: gli ibridi. Chi segue le presentazioni dei nuovi mezzi da parte delle varie Case non può non aver notato il fiorire di vetture bimodali. Non c’è azienda che non abbia fatto vedere la sua proposta, e le poche che ancora non l’hanno fatto certamente dovranno unirsi alle altre al più presto, pena lo scadere della loro immagine. La necessità di mostrare delle auto bimodali ha contagiato soprattutto gli Stati Uniti, ma è così forte che non ha risparmiato neanche la neonata industria automobilistica cinese. All’ultimo Salone di Shangai erano ben tre le Aziende locali a far vedere le proprie proposte ecologiche. Poco importa se la quasi totalità di quanto esposto non arriverà alle concessionarie che fra un paio d’anni; l’importante è mostrare ai futuri clienti uno spirito ambientalista e risparmiatore. L CarFleet ottobre 2008 44 Prospettive allettanti Quali sono dunque le prospettive di un’auto ibrida? Innanzitutto il risparmio di combustibile che è attorno al 30% rispetto ad una vettura mono-modale; poi riduzione della CO2, anch’essa di un terzo; infine emissioni di idrocarburi e di ossidi d’azoto inferiori ad ogni attuale propulsione solo a benzina. Nel settore che stiamo esaminando si parla costantemente di ibridi in serie o in parallelo, dunque una distinzione iniziale va fatta. L’ibrido in serie è un’unità di trazione costantemente elettrica, che sfrutta le forti doti di coppia tipiche di questi motori. Collegata ad essa - in serie appunto - c’è un motore endotermico (a benzina o gasolio) di modesta cilindrata, che lavora a regime costante. In tal modo consumi ed emissioni sono limitate, mentre il suo funzionamento ricarica gli accumulatori. Ma le complessità sono notevoli, perché bisogna prevedere un pesante pacco di batterie ed un inverter per trasformare la corrente. Perciò, dopo i primi esperimenti, la soluzione è stata un po’ tralasciata a favore dell’ibrido in parallelo. Che consiste in due motori, uno elettrico, l’altro a scoppio, collegati ad una classica trasmissione, l’uno a fianco dell’altro. Una complessa unità di controllo gestisce la loro entrata in funzione: solo l’elettrico (nelle zone a traffico limitato), solo quello a scoppio (nelle strade aperte) o entrambi (nelle accelerazioni, nelle salite o a pieno carico). L’elettronica ha dato a questa soluzione anche la grande opportunità di recuperare l’energia dispersa in discesa o in frenata. In tali condizioni, la centralina commuta istantaneamente il motore elettrico in generatore, che produce corrente da stivare negli appositi “stack” di batterie. Un altro risparmio proviene dalla funzione “start & stop” che spegne il motore durante gli arresti e lo riaccende istantaneamente quando gli si richiede potenza. Alla soluzione dei problemi della nuova motorizzazione hanno contribuito fortemente anche le aziende della componentistica. La Zf sta offrendo alle Case automobilistiche il suo modulo completo Eda, costituito dal motore elettrico e gruppo frizione-cambio; la produzione in grande serie dell’unità è iniziata quest’anno in uno stabilimento dedicato, il cui primo cliente sarà la Mercedes. La Allison, dal canto suo, ha sviluppato per i mezzi di trasporto pubblico il suo Il gruppo ibrido della Zf costituito dal motore elettrico e dal gruppo frizione-cambio Ep System che comprende l’unità elettrica Ev Drive, l’elettronica di potenza, il controllo di sistema ed un pacco batterie per l’immagazzinamento dell’energia. Tutto pronto per un’effettiva applicazione. Come si vede, c’è un concerto nell’industria automobilistica per questa soluzione i cui frutti fra qualche tempo si realizzeranno veramente in quantità. Al Salone di Shanghai la cinese Byd Auto ha presentato il modello bimodale F6DM In vendita oggi Chi, affascinato dalle prospettive di un’auto ibrida, verde per la comunità e risparmiatrice per il proprio budget, volesse acquistarne una oggi, cosa troverebbe dalle concessionarie? La scelta effettiva è piuttosto limitata, anche se ben distribuita fra i vari segmenti di prodotto. Due sono le proposte ibride per vetture di gamma media, due per le berline di lusso ed una perfino fra i Suv. Tutte le proposte arrivano da aziende giapponesi, alle quali non si sa se dare un plauso per l’animo ambientalista o per la tempestiva scelta di marketing. Il primo modello ibrido da considerare è la Honda Civic. Una vettura innovativa, paragonabile per prezzo e prestazioni ad un’auto con un motore 1,8 a benzina ma è equipaggiata con una piccola unità da 1,3 litri affiancata da una elettrica, entrambe di produzione Honda. A bassa velocità (da 20 a 49 km/h) la Civic può marciare in modalità puramente elettrica, eludendo quindi tutte le limitazioni al traffico. Le batterie si ricaricano durante le fasi di decelerazione e frenata, quando il motore elettrico funziona CarFleet ottobre 2008 45 Tecnica come generatore. I consumi della Civic sono da utilitaria, così come sono le sue emissioni di CO2, ferme ad un massimo di 109 gr/km. La sua concorrente diretta è la Toyota Prius, forse più moderna nella progettazione e nel look, amata allo stesso modo dagli attori di Hollywood e dai tassisti di casa nostra. La Prius, prodotta finora in oltre 600.000 unità, è motorizzata con una unità a benzina di 1,5 lt da 78 cv e con un motore elettrico da 68 cv. I due motori lavorano in sinergia per fornire le migliori prestazioni accoppiate ai consumi più bassi, senza però cambiare le normali abitudini di chi è al volante. Fin qui siamo su listini attorno ai 25.000 euro, che sono alleviati dai 2.000 euro di incentivazione governativa previsti dalla legge n.31 del 28/02/08. Per chi vuole di più Avendo ambizioni (e disponibilità) superiori ci si può rivolgere alla Lexus, il marchio di lusso del Gruppo Toyota. Due proposte riguardano le berline, comode e prestigiose. La GS 450h accoppia ad un motore da 3,5 litri a benzina uno elettrico da 147 Kw. Sfreccia fino a 250 all’ora, ma emette solo 186 gr/km di anidride carbonica, come una vettura media. Un gradino più su (forse anche due) c’è la LS 600h, con cui la Lexus sfida le ammiraglie tedesche tramite una qualità di assoluto livello e dotazioni insuperabili. La LS 600h ha un motore 8V a benzina da 5 litri col quale supera i 250 all’ora; a bassa velocità, però, le emissioni sono spesso assenti, perché la vettura viene alimentata dal solo motore elettrico. La prima vettura ibrida ad alte prestazioni del mercato ha anche tutte le dotazioni presenti nelle odierne ammiraglie (fari adattivi, assistenza al parcheggio e al rilevamento degli ostacoli, monitoraggio del guidatore ecc.); delle ammiraglie ha pure il listino, che supera, anche se di poco, i 132.000 euro. Infine, sempre nella gamma Lexus, troviamo quanto non ci saremmo aspettati di vedere fra gli ibridi: un Suv bimodale. L’Rx 400h nasconde sotto gli ormai maxi volumi di questi modelli un potente 3,3 litri da 210 cv ed un elettrico da 123 kw, capaci di spingere le sue due tonnellate di peso fino a 230 km/ora; ciò nonostante il consumo è di appena 8,1 lt/100km di benzina e le emissioni di Co2 il 30% in meno delle Suv di pari grado. Il sofisticato sistema VDIM (gestione integrata della dinamica del veicolo) permette una stabilità senza pecche, mentre la trazione, ovviamente integrale, è sotto la supervisione di un eccellente traction control. Ma l’importante, per chi cerca anche nei Suv un’anima ambientalista, sono i consumi e le emissioni: nella RX 400h le prime sono pari ad 8,1 lt/100 km, ed appena sopra i 190 gr/km le seconde. E con questi risultati la Lexus RX 400h riesce a togliere ogni imbarazzo esistenziale a chi spende 60.000 euro per entrare nel sempre meno elitario gruppo dei proprietari delle Sport Utility. Pietro Paolo Marziali La Lexus LS 600h è una delle più potenti berline ibride oggi in circolazione con velocità superiore a 250 km/h e consumi contenuti CarFleet ottobre 2008 46 Novità di Lodovico Basalù HONDA JAZZ, PIÙ GRANDE E PIÙ COMODA Ecologia Comfort Sicurezza bbbb Capacità di carico W Pensata da giovani progettisti, destinata a chi si sente come loro. La nuova Ibiza arriva dopo ben quattro milioni di unità vendute nelle precedenti versioni. Ed inaugura un nuovo filone stilistico, denominato “Arrow Design”, ovvero “a freccia”, che caratterizzerà anche i futuri modelli della casa. Spicca il frontale, con mascherina e proiettori affilati e aggressivi. Stessa filosofia per quel che concerne la guida, vista la tradizione sportiva Seat. Già con il motore di 1.4 litri a benzina da 85 CV – versione venduta a partire da circa 14.000 euro – le prestazioni sono più che soddisfacenti. Ma volendo c’è anche un 1.2 litri da 70 CV o un 1.6 da 105 CV, la stessa potenza del 1.9 TDI a gasolio. Infine l’abitacolo, con molto spazio in più per i passeggeri posteriori e un look decisamente riuscito a livello di plancia e strumentazione. WWWW SEAT IBIZA, COINVOLGENTE ED ECONOMICA Ecologia Comfort Sicurezza bbbb VOLKSWAGEN GOLF VI, LA RIVOLUZIONE CONTINUA Ecologia Comfort Sicurezza bbbbb CarFleet ottobre 2008 48 Da ottobre la nota Jazz è più grande, più comoda e più bella. Normale, considerando la lotta serrata nel segmento in cui la giapponese si inserisce. Giunta alla seconda generazione, guadagna infatti 5 centimetri in lunghezza – per un totale di 3,90 metri – con un sensibile vantaggio a livello di passo (ora di 2,5 metri) e, conseguentemente, di abitabilità. Modificato, in piccoli particolari, il design, sia nella parte anteriore, sia in quella posteriore. Per le motorizzazione si parte sempre dal 1.2 litri da 78 CV. Al top un 1.4 litri da 83 CV, che può essere abbinato al cambio 7Speed CVT. In rapporto alle dimensioni, la Jazz mantiene le sue pecularietà di base. E cioè un’ottima abitabilità e una capacità di carico variabile da 380 a 1250 litri. In commercio dal 2002, la Jazz aveva già subito un piccolo restyling nel mese di ottobre del 2004. Capacità di carico W WWWW Capacità di carico W WWW Motori a iniezione diretta, sovralimentati, nuovi turbodiesel common rail di 2.0 litri da 110 e 140 cv, cambio DSG a 6 e 7 rapporti, un design completamente rivisto e un controllo attento del peso, voce negativa per molti modelli presenti sul mercato. La Golf, giunta alla sesta generazione, è stata la regina del Salone di Parigi. E ha il compito di continuare, e possibilmente di aumentare, il successo della precedente versione. Al progetto della nuova Golf ha partecipato anche la Porsche. Ben venga l’esperienza della casa di Stoccarda, anche se, come si fa una Golf, alla Volkswagen lo sanno molto bene. Sin dal 1974, quando il nostro Giugiaro disegnò il primo modello, fu un successo immediato, che continua da 34 anni con oltre 25 milioni di Golf vendute nelle varie versioni. Prezzi a partire da 16.800 euro. Da settembre è arrivata una Serie 3 profondamente migliorata. Si comincia con il frontale, con un nuovo cofano e con i fari tondi sdoppiati, più aggressivi. Stesso discorso per la parte posteriore. Nuovi il paraurti, il cofano bagagliaio (sulla berlina) e i gruppi ottici. All’interno si è lavorato su componentistica e accostamenti. Rivista anche la station wagon. Debutta poi la nuova generazione dell’IDrive più intuitivo nell’utilizzo. Disponibile anche la trasmissione Sport-Automatic a 7 rapporti a doppia frizione, solo sulla berlina 335i, sulla coupè e sulla cabrio. Per i motori si va dal 2 litri a 4 cilindri da 143 CV della 318i al nuovo 3 litri turbodiesel 6 cilindri da 245 CV. Al top la 335i con 306 CV. Sulla 2 litri turbodiesel è possibile optare per la trazione integrale XDrive. Prezzi da 30.770 euro. BMW SERIE 3, TECNOLOGIA DA VENDERE Ecologia Comfort Sicurezza bbbb Capacità di carico W MAZDA 6 HATCHBACK, SPORTIVA E PRATICA Ecologia Comfor t Sicurezza bbbbb Capacità di carico W Con prezzi a partire da 22.500 euro la casa francese rinnova la sua classica 407. Sul mercato da ottobre, con l’intento di proseguire sulla retta via. Dal 2004, anno della presentazione, transalpina è stata infatti venduta in oltre 766.000 esemplari in tutto il mondo. La berlina si è aggiudicata il 56% dei contratti, la station wagon il 37%, la coupè il 7%. Lo stile resta invariato. Compare una nuova griglia anteriore, più elegante. Leggere le modifiche ai paraurti e ai gruppi ottici posteriori. All’interno ritocchi ben dispensati con il sistema WIP, sound e navigation, di ultima generazione. Tre gli allestimenti: Premium, Tecno e Fèline. E tre i motori a benzina: un 1.8 da 125 Cv, un 2.2 da 163 Cv e un 3.0 da 211 CV. Cinque quelli a gasolio: si va da un 1.6 HDi da 110 Cv all’ottimo 2.7 a sei cilindri da 204 CV. WWWW WWW Riuscita nel design, comoda. E con un Cx di 0,28 da fare invidia a una sportiva. Anche la Hatchback ha l’intenzione di rafforzare il successo della riuscita gamma della Mazda 6. Quello che la distingue dalla berlina e dalla Wagon è l’adozione di un portellone, che ne accentua la versatilità. L’assemblaggio di questa 5 porte è degno della più quotata scuola tedesca. Le luci dispongono di tecnologia Led. Completano il quadro i passaruota pronunciati. Tre gli allestimenti per la 2.0 CD da 140 CV per quel che concerne le versioni a benzina, con il Luxury - proprio del nuovo 4 cilindri 2.5 litri da 170 CV - che offre gli interni in pelle, i sedili anteriori riscaldabili e regolabili elettricamente, i fari Bi-Xenon, il sistema Bose con 8 altoparlanti, la strumentazione ”Black Out Dial”, con un sistema di illuminazione attiva a luce blu. PEUGEOT 407, UN CLASSICO SI RINNOVA Ecologia Comfort Sicurezza bbbbb Capacità di carico W WWW CarFleet ottobre 2008 49 Novità SAAB 9-3 TURBO X, SULL’ESEMPIO DELLA “900” Ecologia Comfort Sicurezza bbbb Capacità di carico W Si tratta del primo sport utility compatto della Volvo. La casa svedese ci crede, come ha creduto alla validità della XC90. Che ha saputo ritagliarsi un proprio spazio in mezzo a una nutrita concorrenza. In vendita da ottobre a un prezzo di partenza di circa 36.800 euro, la XC60 può essere spinta da un cinque cilindri turbodiesel da 163 CV, ma anche da quello, più potente, in grado di erogare 185 CV. Per quel che concerne le motorizzazioni a benzina, a listino la Volvo offre un 3.0 T6 da 285 CV. Scontata, con ogni motore e ogni allestimento, la trazione integrale AWD, anche se dal 2009 sarà disponibile una versione a due sole ruote motrici. Tra le caratteristiche della XC60 il sistema City Safety, che rallenta o blocca l’auto per evitare tamponamenti. Bella ed elegante la plancia, con la consolle rivolta verso il conducente. WWWW VOLVO XC60, SICURA ED INEDITA Ecologia Comfort Sicurezza bbbbb AUDI Q7 500 CV, LE PIACE ESAGERARE Ecologia Comfort Sicurezza bbbbb CarFleet ottobre 2008 50 La Saab fa sul serio. Non dimenticando modelli che hanno caratterizzato la storia della casa. Come la “900”, che negli settanta e ottanta impazzava con i suoi motori turbo a benzina. Ora ecco la 9-3 Turbo X, che vuole onorare la celebre progenitrice. Se non altro per le prestazioni. Visto che il motore 2.8 litri turbo- rigorosamente a benzina – eroga ben 280 CV a 5500 giri/min. Ciò si traduce in prestazioni da supersportiva, come testimoniano i soli 5”7 necessari per andare da 0 a 100 km/h. La trazione è integrale, con differenziale posteriore autobloccante a gestione elettronica. La velocità è invece autolimitata (si fa per dire) a 250 km/h. La pepata svedese viene venduta nel colore nero, tipico della “900”, in soli 2000 esemplari. Al prezzo di 51.000 euro. Capacità di carico W WWWW Capacità di carico W WWWW Non bastavano le dimensioni, l’appeal, il feeling raggiunto con i suoi tanti estimatori. Ora si aggiunge anche una potenza mostruosa. Il top di gamma dell’Audi, la tanta acclamata Q7, inaugura la stagione autunnale con una motorizzazione “monstre”. Un V12 turbodiesel di ben 6 litri di cilindrata, con 500 CV, ma soprattutto con 102 kgm di coppia motrice. L’esperienza maturata con le tante vittorie alla 24 ore di Le Mans, dove i motori a gasolio dell’Audi hanno dettato sempre legge, non è certo estranea a questa ulteriore evoluzione della Q7. Per il resto rimangono le ben note caratteristiche di abitabilità e di capacità di carico, variabile da 775 a 2035 litri. Ricordiamo che la Q7 parte da un listino di circa 52.000 euro con la motorizzazione 3.6 V6 FSI. Prova su strada Mercedes GLK, straordinaria su strada e nell’off-road Il nuovo Suv di dimensioni compatte della Casa di Stoccarda offre prestazioni di altissimo livello anche nelle condizioni più impegnative del percorso. Di serie la trazione integrale 4MATIC ed il cambio automatico 7G-Tronic. In commercio da ottobre, mentre la versione di base (39.900 euro) con il 220 CDI da 170 cv arriverà solo nell’aprile 2009. C’è anche la “Edition 1” prodotta in soli mille esemplari CarFleet ottobre 2008 52 n Casa Mercedes sono abituati a realizzare progetti eccezionali che si traducono poi in altrettanti modelli straordinari. Una ulteriore conferma di questa tendenza ci è offerta dalla neonata GLK, Suv di dimensioni compatte già in passerella al Salone di Detroit di inizio anno e in premiere mondiale nello scorso aprile al Salone Auto China, che vedremo circolare anche sulle nostre strade da ottobre in avanti. Perché parliamo di un modello straordinario? Perché garantisce performance stradali fuori dal comune, da fare invidia ad un’ammiraglia, e nello stesso tempo presenta un’impeccabile vocazione all’off road come ci si può aspettare da un mezzo concepito espressamente per il fuoristrada. E’ appunto questa capacità di coniugare in maniera brillante le due caratteristiche che rende la GLK un Suv che esce dal coro e che lo rende diverso dalla numerosa concorrenza vecchia e nuova (BMW X3, Toyota Rav 4, Volvo XC60, Audi Q5) di questo segmento Mid-Luxury. “Compatto non significa rinunciare a qualche cosa” sottolineano convinti i vertici Mercedes e difatti la GLK non ha rinunciato ad alcunché perché dispone di dotazioni elettroniche per la sicurezza e di aiuto alla guida da vera ammiraglia e di dispositivi speciali che aiutano nell’affrontare anche i più impegnativi percorsi in fuoristrada. Sfruttando la piattaforma della Classe C si sono ottenute dimensioni ragguardevoli (4,52x1,84x1,68 metri) I La parte posteriore della nuova GLK trasmette una sensazione di potenza che regalano spazio per cinque passeggeri nell’abitacolo (grazie ad un passo di 2,75 metri) ed una capacità di 450 litri per il bagagliaio. Inoltre con un’altezza da terra di 201 millimetri la GLK dispone di un angolo di rampa di 19°, un angolo di scarpata anteriore e posteriore di 23 e 25 gradi, la capacità di superare pendenze che vanno dal 35 a 70%. Non è un caso che ci sia una G nella sigla del modello, quella stessa G che ci richiama alla mente il più poderoso e celebrato fuoristrada della famiglia Mercedes, la classe G appunto. Linee decisamente originali La GLK è un Suv che esce dal coro soprattutto per le linee che presenta: muscolose, con i passaruota sporgenti, e squadrate con il cofano ante- Dati tecnici e per l’impiego aziendale della Mercedes GLK 320 CDI 4Matic Chrome Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione 2.987 cc 224 cv 4,52 x 1,84 x 1,68 m 1.880 kg 7,5” (da 0 a 100 km/h) 220 km/h Automatico 7G-Tronic Trazione integrale (*) percorrenza annua 30.000 km Costo di esercizio al km (*) 0,87 Consumo medio 12,6 km/litro Capacità di carico 450 litri Comfor t ✭✭✭✭✭ Silenziosità ✭✭✭✭✭ Sicurezza ABS SI ESP SI Antislitt. SI riore piatto ed il parabrezza poco inclinato. Sulle fiancate spiccano due profonde nervature: la prima ascendente dai passaruota anteriori fino alla sommità delle luci posteriori, la seconda invece nella parte inferiore degli sportelli poco sopra il poggiapiedi in acciaio cromato. La parte posteriore invece è massiccia e quadrata con il portellone che si appoggia in profondità sul paraurti e l’ampio lunotto a sviluppo verticale. Evidente appare la ricerca di spazio per il bagagliaio con queste linee a sviluppo verticale. Tornando al frontale si notano due differenti griglie a seconda delle versioni: una con tre listelli cromati con al centro il marchio della stella a tre punte molto vistosa, l’altra invece con due soli listelli. Quest’ultima versione si distingue anche per parti della carrozzeria in plastica nera, davanti sotto la coppia di fari, dietro sotto le luci di posizione con una appendice sui fianchi fino ai passaruota. Nella parte alta del lunotto un piccolo spoiler e sul tetto le barre di colore scuro o in alluminio per agganciarvi portapacchi supplementari o portabici. Considerando lo stile prevalente delle concorrenti, caratterizzato da linee tondeggianti (soprattutto per quel che riguarda l’altra new entry, la Q5 di Audi) la GLK si differenzia netCarFleet ottobre 2008 53 Prova su strada tamente offrendo un’immagine imponente e muscolosa, nonostante una lunghezza di appena 4,5 metri. Ampia gamma di motori La nuova GLK si aggiunge, come quinta arrivata, alla serie di Suv della Casa di Stoccarda dopo Classe R, Classe M, Classe GL e Classe G. Verrà costruita nello stabilimento di Brema che fino al 1961 aveva ospitato la produzione della Borgward. Accanto alla versione di base (che con il motore 220 CDI BlueEfficienty con 170 cv arriverà nell’aprile 2009 e costerà 39.900 euro) troviamo la Crome, la Sport e in occasione del lancio commerciale la Edition 1 (basata sulla versione Sport con cerchi da 20” e portellone ad azionamento elettrico), modello esclusivo limitato a mille esemplari. L’altra versione a gasolio è la GLK 320 CDI con il V6 di 2987 cc da 224 cv che tocca i 220 all’ora (49.500 euro). Per i benzina si parte dalla GLK 280, V6 di 2996 cc, 231 cv, 210 all’ora (47.060 euro) per passare alla più performante GLK 350 con V6 di 3498 cc, 272 cv, 230 all’ora (49.496 euro). Tutte le versioni sono dotate della trazione integrale 4MATIC e del cambio automatico 7GTronic di serie. I prezzi salgono con le diverse versioni (Chrome, Sport, Edition 1) fino al top di 58.678 euro (Iva e messa su strada comprese) della GLK 320 CDI 4MATIC Edition 1. Silenziosa su strada La prova su strada della GLK si è svolta nei dintorni di Dusseldorf, sede scelta da Mercedes per la presentazione del modello alla stampa europea. La versione più interessante per il mercato italiano, quella di base con il 220 CDI BlueEfficienty da 170 cv (205 km/h, 6,9 litri per 100 km, 183 gr/km), è stata concessa solo per un breve assaggio e si è dimostrata silenziosa su strada e abbastanza scattante nonostante i 1.845 kg di peso. Straordinaria invece la 320 CDI perché i 224 cv sono apparsi più che sufficienti per trascinare il peso notevole della vettura senza buchi di potenza anche ad un basso numero di giri. Va detto che la piacevolezza della guida è favorita anche dal cambio automa- Due allestimenti della nuova GLK: in alto la versione predisposta per l’off-road CarFleet ottobre 2008 54 tico 7G-Tronic: si passa da una marcia all’altra senza strappi con il motore sempre in tiro. Le sospensioni sono morbide ed il rollio si sente nonostante l’Agility Control, il sistema di sospensioni selettive che adatta il gradi di ammortizzazione alla situazione di marcia. Tra gli equipaggiamenti di supporto alla guida, oltre a quelli elettronici sulla sicurezza (ABS, ESP, BAS, PRE-SAFE), è importante il sistema di gestione elettronica della trazione integrale che aumenta la coppia motrice sulle ruote che presentano la migliore aderenza al suolo. Poi ci sono le luci di svolta con i fari bixeno e con la modalità fendinebbia che illumina meglio il bordo della carreggiata, la telecamera per la retromarcia assistita e cento altri assistenti alla guida. Il tutto viaggiando in un abitacolo silenzioso ed elegante soprattutto nelle versioni con poltrone in pelle e finiture in alluminio o lacca nera. Straordinaria nell’off road Da una vettura così confortevole nei trasferimenti stradali ci si potrebbero aspettare limiti nei percorsi off road. Invece il percorso tra i boschi nei dintorni di Dusseldorf che Mercedes ha proposto si è dimostrato molto impegnativo ed è stato superato brillantemente dalla GLK con le ruote sempre in trazione. Particolarmente efficiente il DSR (Downhill Speed Regulation) che fa parte del pacchetto Off Road e che consente di variare a piacimento la velocità nelle discese più ripide sfruttando il freno motore senza che il pilota debba tenere il piede sul freno. Non sappiamo quanti futuri proprietari della GLK vorranno rischiare una vettura da 40-50 mila euro in percorsi nei boschi e nei guadi, ma possiamo assicurare che se lo vorranno fare resteranno sorpresi dalla capacità della GLK di superare anche tratti apparentemente impossibili. Il tutto in un abitacolo ovattato, confortevole e con un tetto panoramico che si estende dal parabrezza al vano di carico per offrire l’impressione di viaggiare in mezzo alla natura. Prova su strada Q5, dimensioni compatte Ma lo stile è quello Audi Cambia il panorama degli Sport Utility Vehicle e la nuova Audi Q5 sarà una sicura protagonista. Dimensioni più contenute e consumi ridotti per andare incontro alla mutata domanda del pubblico dei Suv. La collaudata trazione integrale quattro incontra il cambio automatico S-tronic a 7 rapporti, connubio che esalta le caratteristiche dei propulsori, tutti sovralimentati, benzina e diesel, da 170 a 270 CV CarFleet ottobre 2008 55 Prova su strada osto dei carburanti sempre più elevato, emissioni di CO2 non facili da ridurre, dimensioni cresciute senza regole: sono queste le ragioni della profonda crisi che sta colpendo i grandi Suv. Una flessione sensibile iniziata negli Stati Uniti e poi estesasi ai mercati dell’Europa Occidentale, un fenomeno che comunque le Case automobilistiche sembra avessero previsto, dal momento che i più forti costruttori di Sport Utility stanno schierando in questi giorni vetture di taglia più umana che, secondo gli standard attuali, non possono aver richiesto meno di due tre anni di progettazione. Definirli Suv compatti oppure crossover non fa differenza, ciò che conta è che le dimensioni di Audi Q5, Mercedes-Benz GLK o Volvo XC60 (i modelli premium di questa fascia di mercato destinati a competere con la ben affermata Bmw X3) tornano ad avvicinarsi a quelle delle station wagon di gamma alta, distinguendosi da queste non tanto nella funzionalità ma soprattutto per l’altezza da terra e la presenza della trazione integrale. L’analisi della nuova Audi deve quindi partire dalle dimensioni, meno generose rispetto a quelle della C Dati tecnici e per l’impiego aziendale della Audi Q5 2.0 TDI 170 CV Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione 1.968 cc 170 cv 4,62 x 1,88 x 1,65 m 1.730 kg 9,5” (da 0 a 100 km/h) 204 km/h Manuale a 6 marce Trazione integrale perm. Costo di esercizio al km (*) n.d. Consumo medio 6,7 km/litro Capacità di carico da 540 a 1.560 litri Comfort ✭✭✭✭✭ Silenziosità ✭✭✭✭✩ Sicurezza ABS SI ESP SI Antislitt. SI (*) non disponibile perchè non è stato ancora reso noto il prezzo della vettura colossale Q7, ma pur sempre importanti: lunghezza 4,63 metri, larghezza 1,88 e altezza 1,65. Taglia larga, dunque, comoda per cinque persone, la famiglia sportiva – e benestante – per la quale l’auto è stata pensata, una vocazione espressa dalla linea, firmata da Wolfgang Egger, dallo scorso anno responsabile dello stile Audi, ma indubbiamente tracciata da Walter de’ Silva, l’artefice del “nuovo design” Audi, che siede ora a Wolfsburg per sovrintendere allo stile di tutti i marchi del Gruppo Volkswagen. Non ci sono spigoli nella carrozzeria della Q5, tutto è raccordato da linee tondeggianti e avvolgenti che hanno permesso di fissare un record di categoria con un coefficien- te aerodinamico di appena 0,33. Il senso di movimento è trasmesso dalle fiancate caratterizzate dal passo molto lungo (2,81 m) e dominate dalle grandi ruote, un insieme che fa apparire l’auto più lunga di quanto sia in realtà e snella, nella parte superiore, come un coupé. Auto con due anime, come tutti i crossover che si rispettano, la Q5 mette a disposizione del cliente due pacchetti di finiture per sottolineare quella che preferisce: l’anima dinamica attraverso l’“S line exterior”, la vocazione più fuoristradistica adottando invece il pacchetto “Offroad Style” che include protezione del sottoscocca e cerchi da 19” al posto di quelli da 18” dell’equipaggiamento standard. Portellone e cofano motore sono realizzati in alluminio, una soluzione che contribuisce a contenere il peso dell’auto (circa 1,7 tonnellate) senza alterarne la solidità strutturale. Sentirsi a casa L’abitacolo della nuova Q5 è elegante e raffinato, nello stile della famiglia Audi CarFleet ottobre 2008 56 Versatile nell’uso, la nuova Audi presenta invece all’interno una fisionomia ben precisa, con un abitacolo che richiama quelli delle berline sportive di Ingolstadt, a cominciare dall’abbondanza di spazio ottenuta grazie alla generosità del passo e dall’altezza da terra non esasperata. Forme e materiali usati per selleria e finiture, di qualità immediatamente percepibile, la strumentazione ricca e razionale, ben visibile grazie al cruscotto orientato verso il guidatore, i colori e la luminosità, tutto, sulla Q5, contribuisce a creare un ambiente che trasmette serenità, quiete, controllo della strada e sicurezza, un luogo, insomma, dove sentirsi come fra le mura di casa. Una dimora lussuosa, ovviamente, dove non manca nulla ma che è comunque pronta ad essere personalizzata con una lunga lista di optional da aggiungere ai tre livelli di allestimento previsti. Interessante, sotto il profilo della funzionalità, è il divano posteriore ”plus”, dotato di un vano passante e di un’escursione longitudinale di 10 cm, che rende ancora meglio sfruttabile lo spazio per il carico che, complessivamente, ha una capienza variabile da 540 a 1.560 litri. In tutto l’abitacolo sono disseminati vani portaoggetti, anche refrigerati, per non lasciare alcuno spazio inutilizzato su una vettura destinata anche ai lunghi viaggi. Quando alla strumentazione di base viene aggiunto il sistema di navigazione MMI plus, molti dei comandi vengono trasferiti al terminale MMI integrato nel tunnel centrale e le informazioni compaiono sul grande schermo al centro della plancia. I criteri che hanno ispirato il design esterno e interno della Q5 hanno portato ad una scelta di propulsori allineati alla filosofia equilibrata della vettura: silenziosi, potenti e docili per collimare con le mille sfaccettature del suo carattere. Due sono turbodiesel common-rail, 2.0 TDI e 3.0 TDI, 170 e 240 CV di potenza massima, che in Italia dovrebbero coprire il 97% della domanda, un dato che potrebbe mutare se verrà correttamente apprezzato il benzina 2.0 TFSI, un quattro cilindri hi-tech (sovralimentato con turbocompressore, iniezione diretta del carburante, gestione dell’alzata delle valvole Audi Valvelift System) da 211 CV e 350 Nm di coppia che spinge la Q5 a 225 km/h e le consente di passare da 0 a 100 in 7,2 secondi. Sono valori molto simili (225 km/h e 6,5 secondi) a quelli offerti dal tre litri V6 TDI, poderoso come sempre ma forse quasi eccessivo per un Suv di questa taglia che, in futuro, accoglierà anche uno stratosferico 3.2 FSI da 270 CV. Equilibrata è quindi la scelta di puntare sul due litri TDI da 170 CV, brillante ed efficiente con un consumo medio di appena 6,7 l/100 km. Vivamente raccomandato, in abbinamento a tutte le motorizzazioni, il cambio a doppia frizione S-tronic a sette rapporti manovrabile attraverso le palette al volante. Agile e sicura su tutti i fondi Tutte le Q5 sono ovviamente dotate della trazione integrale permanente quattro che prevede una distribuzione base della coppia 40:60 fra l’asse anteriore e quello posteriore, che, in caso di necessità, può ricevere fino all’85% della coppia e mai meno del 35%. Facile è quindi passare dal piacere raffinato di una marcia impeccabile su strada, indipendentemente dalle condizioni del fondo, alle emozioni dell’off-road che può essere affrontato in completa sicurezza grazie all’altezza libera dal suolo di 20 cm e alla capacità della Q5 di superare pendenze fino al 31%. Per chi chiede il massimo in fatto di tecnologia c’è la possibilità di dotare l’auto dell’“Audi drive select”, sistema che gestisce la risposta del motore, il funzionamento del servosterzo e i punti di innesto del cambio S tronic, e al quale possono essere abbinati altri preziosi dispositivi come lo sterzo dinamico e la regolazione elettronica degli ammortizzatori. I prezzi delle nuove Audi Q5, in consegna a partire da novembre, partono da 41mila euro. Piero Evangelisti La linea della Q5 è tondeggiante con un ampio portellone posteriore sormontato da uno spoiler e con un lunotto di piccole dimensioni CarFleet ottobre 2008 57 Prova su strada Skoda Superb, ammiraglia all’attacco delle flotte La berlina ai vertici della gamma Skoda si presenta con dimensioni extralarge e soprattutto con livelli di finiture da fare concorrenza alle “cugine” del Gruppo Volkswagen. Prezzi aggressivi (a partire da 21.840 euro) della versione spinta dal piccolo 1.4 TSI che supera i 200 all’ora e percorre in media 15,2 km con un litro di benzina. Due turbodiesel di 2 litri in attesa del V6 di 3.6 litri da 260 cv con trazione integrale CarFleet ottobre 2008 58 a Skoda Superb, memore di un lontano passato quando il suo nome negli anni Trenta era sinonimo di berlina esclusiva, con la nuova versione della sua ammiraglia (lanciata nel 2001 ed ora già alla seconda generazione) tenta di farsi strada nel difficile segmento delle auto di lusso dominato in Europa dalle tedesche. E la Superb appunto, forte della stretta parentela con i modelli del Gruppo Volkswagen al quale appartiene, si propone all’attenzione di chi è alla ricerca di una vettura spaziosa ed elegante, ma con costi alla portata di molte tasche. In altre parole strizza l’occhio a quanti vorrebbero acquistare una berlina del segmento E pur volendo spendere quanto invece richiede di solito un’auto del segmento inferiore. Innanzitutto si è dotata di misure adeguate al ruolo che vuole ricoprire (4,83 metri in lunghezza e 1,81 in larghezza) con leggeri aumenti (+35 e +40 millimetri) rispetto alle dimensioni del modello che sostituisce. Solo l’altezza è diminuita (1,46 metri) per contribuire allo slancio complessivo che la linea elegante di questa berlina offre. Lo spazio maggiore nell’abitacolo è stato riservato soprattutto alle gambe dei passeggeri dei posti posteriori (+19 mm). Sorprende il lavoro dei tecnici Skoda i quali, utilizzando il pianale di Passat (comune anche a Golf e Octavia), sono riusciti ad ottenere un abitacolo da ammiraglia per lo spazio a disposizione e per la qualità dei materiali pregiati utilizzati. L La parte posteriore della Superb rispecchia la linea elegante del modello Le proporzioni, in ogni caso, restano equilibrate con il cofano allungato e ricco di nervature, con il padiglione superiore a sua volta allungato verso il lunotto inclinato e con il bagagliaio che nasconde una sorpresa: può aprirsi come il cofano che di solito troviamo su una berlina a quattro porte, oppure come un portellone delle vetture a cinque porte che ingloba anche il lunotto. Portellone a doppio uso Il sistema è stato chiamato Twindoor e sfrutta intelligentemente un dispositivo elettromeccanico di apertura con due tasti facilitando così le operazioni di carico anche a chi ha le mani occupate. Il vano ha una capacità di Dati tecnici e per l’impiego aziendale della Skoda Superb 2.0 TDI/170 CV Fap Elegance Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione 1.968 cc 170 cv 4,84 x 1,82 x 1,46 m 1.465 kg 8,8” (da 0 a 100 km/h) 222 km/h Manuale a 6 marce Trazione anteriore (*) percorrenza annua 30.000 km Costo di esercizio al km (*) 0,61 Consumo medio 16,9 km/litro Capacità di carico da 565 a 1.670 litri Comfort ✭✭✭✭✩ Silenziosità ✭✭✭✭✩ Sicurezza ABS SI ESP SI Antislitt. SI ben 565 litri che possono diventare 1.670 ribaltando in avanti il divano posteriore. E’ un valore superiore a quello di tante familiari e viene incontro alle esigenze di quanti accanto alle dimensioni ed al lusso che questa berlina propone non vogliono rinunciare alla versatilità di utilizzo. E sempre in tema di versatilità va detto che il divano posteriore può essere ripiegato anche in maniera asimmetrica (60 e 40) e che dispone di un’apertura centrale per ospitare nell’abitacolo oggetti particolarmente lunghi come un paio di sci. Il frontale propone un’ampia mascherina cromata sormontata dal marchio Skoda in verde e fari di taglio particolarmente elegane con il cofano che funge da palpebra sui fari stessi. Sotto il fascione anteriore che ospita la targa spicca un’ampia presa d’aria, mentre i passaruota leggermente sporgenti e le nervature sul cofano danno alla berlina uno stile ben preciso e riconoscibile. Le fiancate invece hanno una forte nervatura che collega i fari anteriori a quelli posteriori passando sopra le maniglie d’apertura degli sportelli, mentre la coda, di dimensioni contenute, mostra la presenza di uno spoiler. I fari posteriori si collocano in parte sul cofano del CarFleet ottobre 2008 59 Prova su strada bagagliaio, in parte sulla fiancata con uno sviluppo orizzontale. Al centro del cofano del bagagliaio il logo Skoda e al di sotto la scritta cromata Superb. Entrando nell’abitacolo si è colpiti sia dallo spazio a disposizione sia soprattutto dalle finiture in radica e pelle nonché da altri particolari come il diffusore dell’aria climatizzata verso i posti posteriori, il vano portaombrelli ricavato nel rivestimento della portiera posteriore di sinistra e le numerose tasche portaoggetti di una certa eleganza. Lo stile è quello della Passat Lo stile che si percepisce è quello delle berline tedesche e della Passat in particolare: volante a quattro razze, cruscotto con due grandi indicatori circolari tra i quali spicca un ampio display del computer di bordo, consolle centrale massiccia sormontata dai diffusori di aria climatizzata, con al centro il navigatore satellitare. Il cambio manuale a 6 rapporti (ma è disponibile anche il DSG a 6 e 7 rapporti) è sistemato alla base della consolle, in posizione comoda per il braccio del pilota che può manovrare la corta leva anche con semplici movimenti del polso tanto sono ravvicinati e precisi gli innesti. La visibilità sia in avanti che verso il retro è buona nonostante il lunotto posteriore di relativamente ridotte dimensioni. La gamma dei motori, sia a benzina che a gasolio, è ampia e incrociando le configurazioni (Confort, Ambition ed Elegance) si arriva a ben 13 versioni, in attesa del top di gamma, il 6 cilindri a V di 3.6 litri ad iniezione diretta di benzina (FSI) che avrà anche la trazione integrale. Il range di prezzi è abbastanza ampio andando dai 21.840 euro della versione d’attacco con l’1.4 TSI da 125 cv ai 33.900 del 2.0 TDI 170 cv con Fap e DSG. Apparentemente il piccolo motore a benzina rappresenta una contraddizione sotto il cofano di una berlina con le ambizioni da ammiraglia dove ci si aspetterebbe di trovare solo propulsori di una certa potenza, diciamo dai 140 cv in su. In realtà questo piccolo “gioiello” si dimostra piuttosto vivace superando i 200 km/h di velocità massima e scattando da 0 a 100 in 10,5”. Dichiara consumi contenuti (15,2 km con un litro di benzina) e piacerà a chi, pur avendo deciso di acquistare un’ammiraglia, tiene pur sempre d’occhio il portafoglio. E’ facile ipotizzare anche che con questa versione Skoda andrà all’attacco del segmento delle flotte aziendali dove dimensioni e consumi giocano spesso un ruolo importante nelle scelte. Più adatto alle ambizioni della Superb si presenta l’1.8 da 160 cv che spinto dal turbo raggiunge i 220 km/h e raggiunge da fermo i 100 all’ora in 8,6”. I consumi (13,2 km/l) restano in un ambito più che accettabile. Due diesel da 140 e 170 cv Nonostante il prezzo del gasolio sia “impazzito” a causa dei continui e vertiginosi rincari del petrolio, saranno i due propulsori diesel di 2.0 TDI a giocare il ruolo dei favoriti nelle preferenze della clientela. Coniugati in due differenti potenze (140 e 170 cv) si dimostrano sempre pronti alle sollecitazioni dell’acceleratore grazie a due coppie di tutto rispetto (320 e 350 Nm) disponibili già ad un basso numero di giri. Il 170 cv, oggetto della nostra prova, dichiara una velocità massima di 222 km/h ed uno sprint di 8,8” da 0 a 100. Sono dati cronometrici di tutto rispetto ai quali fa riscontro un consumo davvero contenuto di 16,9 km/l nel ciclo misto, di pochissimo inferiore a quello denunciato dal gemello con 140 cv. Silenziosità e comfort Visione d’insieme della Superb: ampio parabrezza e cofano con una doppia nervatura CarFleet ottobre 2008 60 Della Superb si apprezzano soprattutto la silenziosità ed il clima ovattato che si respira nell’abitacolo anche ad alte velocità. Le sospensioni con taratura morbida filtrano bene le asperità dei fondi stradali, ma trasmettono un certo rollio nei percorsi tortuosi. La Superb infatti sembra costruita apposta per viaggiare in autostrada dove si esaltano le sue doti di comfort. Dotazioni di sicurezza al top con in aggiunta l’Adaptive Frontlight System, che utilizza in maniera intelligente i fari bixeno regolando la profondità del fascio luminoso e la sua angolazione a seconda della velocità e delle condizioni meteorologiche. Prova su strada 308 SW, l’auto a due facce: berlina e wagon insieme La “compatta” di Casa Peugeot ha mantenuto il frontale della berlina aggiungendo un portellone leggermente arrotondato nella parte posteriore. Sette posti a disposizione nella versione Ciel. I sedili si possono spostare a piacimento. Ottimo rapporto tra qualità e prezzo con il classico turbodiesel da 110 cv, ma interessanti anche le versioni a benzina: l’1.4 sfiora i 180 all’ora e costa 16 mila euro CarFleet ottobre 2008 61 Prova su strada Dati tecnici e per l’impiego aziendale della Peugeot 308 1.6 Hdi/110 CV Fap SW Ciel Féline Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione 1.560 cc 110 cv 4,50 x 1,82 x 1,56 m 1.420 kg 12,5” (da 0 a 100 km/h) 185 km/h Manuale a 5 marce Trazione anteriore Costo di esercizio al km (*) 0,50 Consumo medio 18,9 km/litro Capacità di carico da 587 a 1.856 litri Comfort ✭✭✭✭✩ Silenziosità ✭✭✭✩✩ Sicurezza ABS SI ESP SI Antislitt. SI (*) percorrenza annua 30.000 km mi la linea ed il piacere di guida che offre una classica berlina, ma non vuoi rinunciare alla praticità ed allo spazio che una station wagon di solito mette a disposizione dei suoi passeggeri? Oggi sul mercato italiano non mancano i modelli che vengono incontro a questo tipo di aspettative anche perché il gusto e le esigenze di un numero sempre maggiore di automobilisti si stanno orientando verso mezzi “trasversali” al punto da indurre le Case ad inventare una nuova categoria di immediato successo che va sotto il nome di Crossover. In casa Peugeot la sigla “SW” ad esempio rappresenta un concetto automobilistico inedito, diverso dalla classica derivata Station Wagon e differente anche da una monovolume pur riassumendone le caratteristiche principali. La nuova 308 SW ne è un esempio illuminante: si tratta sostanzialmente dell’omonima berlina, per quel che riguarda la linea del frontale, con fiancate slanciate e dalla ampie superfici vetrate e con una parte posteriore che si differenzia dalle tradizionali famigliari per un lunotto arrotondato e per un portellone di grandi dimensioni con una soglia di carico molto vicina a terra. E’ una vettura compatta (lunga appena 4,5 metri), votata alla praticità e alla modularità consentendo di spostare a piacimento (o di estrarli per lasciarli in garage) i tre sedili separati della seconda fila, capace di ospitare, nella versione Ciel, sette persone (ad onor del vero è meglio parlare di due A CarFleet ottobre 2008 62 bambini) grazie a due poltroncine supplementari, in grado di trasportare un gran numero di bagagli (la capacità di carico oscilla tra 587 e 1.856 litri) o, se preferite, una bici senza doverla smontare, ricca di utili ripostigli, che però non rinuncia ad un’identità stilistica ben definita e soprattutto al piacere di guida tipico di una berlina tout court. Tetto trasparente di 1,6 metri Nella variante SW Ciel poi assomiglia ad un salotto illuminato da un tetto trasparente enorme, di 1,68 metri di ampiezza che può essere oscurato elettricamente con un pannello azionato da un pulsante sul tunnel cen- trale, appena dietro l’accendisigari. Da sottolineare infine la buona aerodinamicità della vettura (il Cx è di 0,31) che influisce positivamente sui consumi, sempre molto contenuti, e sulle emissioni di CO2. La grande abitabilità della 308 SW è favorita dall’architettura semi-alta della berlina che ha nella visibilità e nella luminosità i punti forti. Inoltre la SW eredita la base tecnica della berlina (piattaforma, collegamenti al suolo, motorizzazioni, dotazioni di sicurezza…) e gran parte delle tecnologie che contribuiscono al comfort dei passeggeri. Il frontale è quello della famiglia delle 308 con la poderosa presa d’aria che integra il paraurti ed i gruppi ottici dalla forma felina che si allungano sul cofano. In base alle versioni il fascione paracolpi anteriore è proposto in tre varianti: un frontale classico con due barrette cromate nella griglia, un altro dinamico con incavi color alluminio ed un terzo dal design rastremato riservato alla 308 SW Ciel con il motore da 175 cv. In tema di motori la scelta è ampia ed articolata: quattro a benzina e tre a gasolio, cambi manuali a cinque e sei marce (e un automatico a sei sul 2.0 HDi), potenze da 90 a 175 cavalli, La parte posteriore della nuova 308 SW mostra linee arrotondate ed originali Fiancata dalla linea pulita con un’ampia superficie vetrata che dà luce all’abitacolo emissioni di CO2 da un minimo di 125 gr/km ad un massimo di 187, velocità da 174 a 215 km/h. I consumi sono sempre contenuti, come indicano anche le emissioni di CO2: si va dai 4 litri per cento km (che corrispondono a 25 km/l nei percorsi extraurbani) con il diesel più parsimonioso ai 6 l/100 km per il benzina più potente (16,6 km/l). Prendendo come riferimento il più realistico consumo nel ciclo misto i dati restano confortanti oscillando tra 4,7 e 7,9 l/100 km, cioè tra 21,2 e 12,6 km/l. Il teatro della nostra prova su strada questa volta è stata la Sardegna, con percorsi tortuosi lungo la Costa Smeralda ed i saliscendi di Tempio Pausania, e tra le molte versioni a disposizione abbiamo scelto quella motorizzata con il classico 1.6 HDi da 110 cv che si è dimostrato l’ideale sul fronte dei consumi pur dovendo spingere una vettura di 1.420 kg: il peso ha in parte smorzato la verve della vettura (che per altro non nasce per bruciare tutte le altre auto ai semafori), ma la potenza e soprattutto la coppia massima di 240 Nm a 1750 giri/minuto sono più che sufficienti per garantire reazioni vivaci appena si affonda il piede sull’acceleratore. Piacevole e divertente il “benzina” da 150 cv, sempre di 1.6 litri, che offre la possibilità di una guida brillante. Entusiasmante infine il “benzina” da 175 cv, lo stesso motore già collaudato sulla 207 GTI, che regala brividi e riprese da sportiva doc. Anche ad andature sostenute, la 308 SW con il 110 cv turbodiesel di 1.6 litri è apparsa affidabile e precisa nel disegnare le curve grazie ad una forte rigidità torsionale, ad un avantreno pseudo Mc Pherson e soprattutto ad un baricentro particolarmente basso. Dotazioni di sicurezza complete Dotazioni di sicurezza complete, cerchi da 15”, 16” e 17” e pneumatici Michelin Energy Saver che ottimizza- no la resistenza al rotolamento riducendo i consumi di carburante di quasi 0,2 litri per 100 km. Le finiture, soprattutto nella versione Feline Ciel, sono di ottimo livello così come l’insonorizzazione, degna di un’ammiraglia. Infine una nota di merito va assegnata al cambio manuale a 5 marce, dagli innesti precisi e dall’escursione ridotta della leva anche se il 6 marce, di serie sul 2.0 HDi con 136 cv, avrebbe contribuito ad esaltare l’elasticità del motore ai bassi numeri di giri. Da sottolineare in particolare il buonissimo rapporto tra qualità e prezzo: il 110 cv turbodiesel della nostra prova su strada si colloca di poco al di sopra dei 20 mila euro con un consumo medio nel ciclo misto di 19,2 km per ogni litro di gasolio. La versione Ciel a 7 posti con il meno potente 90 cv sta addirittura al di sotto dei 20 mila euro con percorrenze leggermente superiori ai 20 km/l. Interessanti infine le 308 sw con le motorizzazioni a benzina: il modello d’attacco di 1.4 litri e 95 cv (178 km/h di velocità massima, 13,8” per passare da 0 a 100 km/h) costa 16.300 euro con consumi che sfiorano i 15 km/l. Con i prezzi alle stelle del gasolio l’alternativa a benzina si sta facendo sempre più interessante anche agli occhi di chi non è abituato a fare troppi calcoli sulla convenienza. La nuova 308 SW non rinuncia all’eleganza degli interni e ad una ricca consolle CarFleet ottobre 2008 63 Prova su strada Berlingo diventa “grande” Più comoda e versatile La seconda generazione della multispazio di Casa Citroën eredita il pianale di C4 Picasso e si trasforma in una vettura dalle mille risorse. Stessa struttura per berlina e Van con finiture e apparati elettronici di buon livello. Cinque motorizzazioni (due a benzina da 90 e 110 cv, tre a gasolio da 75, 90 e 110 cv). C’è anche la versione XTR per un moderato off-road grazie al differenziale autobloccante CarFleet ottobre 2008 64 on potevano che essere i francesi, affascinati dalla praticità e da uno stile che uscisse dal coro, ad inventare e a decretare il successo di un certo tipo di vetture votate all’uso razionale dell’ampio spazio interno e con la vocazione ad essere multiuso, sia da lavoro che per il tempo libero, adatte al single come alla famiglia numerosa, simpatiche compagne di un week end in campagna o più semplicemente di un pomeriggio dedicato agli hobbies o allo sport. In casa Citroën un esempio di questo tipo di mezzi è rappresentato dal Berlingo che dal 1996 ad oggi ha venduto la bellezza di 1,7 milioni di unità in Europa a conferma del fatto che il fenomeno non è rimasto limitato ai confini nazionali, ma ha trovato estimatori in tutto il Vecchio Continente. L’indice di gradimento è restato negli anni così elevato da convincere Citroën, all’indomani del varo della nuova generazione di Berlingo, a mantenere in listino la vecchia versione con il nome di First come modello entry level ed anche come mezzo commerciale dal listino particolarmente aggressivo. Non è possibile fare confusione tra le due versioni perché la nuova, oltre ad essere cresciuta in lunghezza e larghezza, è stata dotata di un frontale inconfondibile con i due “chevron” che fanno parte di una griglia cromata che abbraccia tutta la parte anteriore, da un faro all’altro. Inoltre la presa d’aria sia sopra che sotto il fascione portatarga è ampia a listelli orizzontali di colore nero. N La porta laterale scorrevole facilita le operazioni di carico e scarico nel Van Il nuovo Berlingo nasce con un telaio di origine automobilistica avendo ereditato avantreno e retrotreno da C4 Picasso: è cresciuto in lunghezza di ben 24 centimetri (ora arriva a 4,38 metri), in larghezza di 8 (a quota 1,81) e soprattutto ha aumentato il passo di 3,5 cm portandolo a 273 cm con ampio spazio per le gambe dei passeggeri dei posti posteriori. L’altezza è di 1,80 metri che diventano 1,85 con le barre sul tetto (che il Van però non ha) e addirittura 1,86 nella versione XTR, quella che consente di affrontare anche percorsi in off road grazie al differenziale autobloccante e ad una maggiore altezza da terra. Van, grande capacità di carico Nella versione Van questo spazio maggiore in lunghezza è stato riser- Dati tecnici e per l’impiego aziendale della Citroën Berlingo Van 1.6 HDi 90 CV Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione 1.560 cc 90 cv 4,38 x 1,81 x 1,80 m 1.354 kg 12,7” (da 0 a 100 km/h) 160 km/h Manuale a 5 marce Trazione anteriore (*) percorrenza annua 30.000 km 0,37 Costo di esercizio al km (*) 17,2 km/litro Consumo medio 3,3 metri cubi Capacità di carico Comfort ✭✭✭✩✩ Silenziosità ✭✭✭✩✩ ABS SI Sicurezza ESP SI Antislitt. SI vato interamente al carico: così oggi il volume utile è salito a 3,3 metri cubi con una capacità fino a 850 kg di carico utile. Una paratia metallica fissa, compatta nella parte inferiore, a rete trasparente in quella superiore, divide l’abitacolo, che può ospitare due passeggeri oltre al pilota, dal vano di carico caratterizzato da diversi ancoraggi (sei anelli girevoli) che consentono di bloccare i colli trasportati e di conseguenza di viaggiare in tutta sicurezza qualsiasi sia il carico. La relativamente contenuta distanza da terra (584 cm) del pianale facilita le operazioni di carico attraverso la porta posteriore di 1,55 metri di ampiezza che si apre in maniera asimmetrica (60 e 40), mentre la porta laterale sinistra scorrevole ha un’altezza di 1,10 metri ed una larghezza che va da 650 a 737 cm. Esiste anche una versione con capacità di carico ridotta a 625 kg per un’altezza generale diminuita da 1,82 a 1,80 metri. All’interno l’altezza e di 1,25 metri, mentre la larghezza oscilla da 1,23 della parte posteriore a 1,62 di quella centrale in corrispondenza delle porte laterali scorrevoli. Sia la versione Van che quella per il trasporto persone hanno il medesimo cruscotto di ispirazione automobilistica: volante a tre razze, due indicatori circolari di grandi dimensioni CarFleet ottobre 2008 65 Prova su strada (contagiri e tachimetro) ed uno più piccolo (carburante e termometro acqua), il display con informazioni di servizio (temperatura esterna, data, stazione radio) alla sommità della consolle centrale che comprende anche impianto radio con lettore Cd ed Mp3, condizionatore d’aria e in basso la corta leva del cambio (un funzionale 5 marce manuale per tutte le versioni). Le differenze tra il Van ed il Berlingo tradizionale si notano naturalmente nella disposizione dei sedili anteriori (posto del pilota e panchetta con due posti per i passeggeri). Il sedile centrale può essere ripiegato e diventare un comodo tavolino sul quale scrivere o conservare carte. Il Berlingo a 5 posti invece può differenziarsi per il climatizzatore bizona, per il lettore Cd con 5 dischi e soprattutto per i vani portaoggetti che si trovano sul padiglione in stile aeronautico e che in casa Citroën hanno battezzato Modutop. Esiste anche una variante con barre portatutto interne che consentono di alloggiare nell’abitacolo snowboard o tavole da surf. I tre sedili posteriori sono indipendenti ed asportabili; quello centrale può essere ripiegato per diventare un tavolino così come avviene per il Van. Altra differenza vistosa tra la versione commerciale e quella per il trasporto persone sta nel Ampie superfici vetrate e spazio abbondante per 5 passeggeri nell’abitacolo fascione in plastica nera che caratterizza il frontale, motivo che corre sulle fiancate e che si ripropone come paraurti della parte posteriore. Nella versione tradizionale a 5 posti invece il fascione anteriore è in tinta con la carrozzeria, mentre i vetri laterali anteriori sono a goccia e quelli posteriori squadrati. Data la chiara origine automobilistica che le deriva dal pianale di C4 Picasso, anche il nuovo Berlingo Van ha dotazioni di sicurezza ed elettroniche come se fosse una berlina: Abs con ripartitore elettronico di frenata ed aiuto alla fre- Il frontale della versione commerciale non si differenzia ad occhio da quello della berlina CarFleet ottobre 2008 66 nata d’emergenza (AFU), 4 freni a disco, Esp (optional), regolatore e limitatore di velocità (optional), airbag pilota e passeggero, climatizzatore manuale e sensori di parcheggio posteriori. La berlina in più è dotata del dispositivo che aiuta nelle partenze in salita, il navigatore satellitare ed il pack fuoristrada che migliora la guida sui terreni difficili grazie al differenziale autobloccante ed ad una maggiore altezza da terra. Per il Van un benzina da 90 cv Ho tenuto da ultimo i motori. Si tratta di due propulsori a benzina da 90 e 110 cv e di tre a gasolio di 75-90 e 110 cv. Per il Van invece solo un benzina da 90 cv (nelle versioni 2 posti e Club 3 posti) e due diesel da 75 e 90 cv, a loro volta divisi tra 2 posti e Club tre posti. Velocità che oscillano tra 151 e 160 km/h; consumi tra 12 km/l per i benzina e 17 km/l per il gasolio. Quattro gli allestimenti per il Berlingo tradizionale: Base, Multispace, XTR e My Multispace; prezzi che vanno da 14.990 euro a 21.490 per il Multispace con l’1.6 HDi da 110 cv. Le velocità variano da 152 a 173 km/h ed i consumi da 12 a 17 km/l. Il motore ideale, al di là del classico 1.6 HDi da 110 cv, è a mio parere il 90 cv HDi che ha un buon rapporto tra peso e potenza e vanta consumi ed emissioni contenuti. Osservatorio I numeri dell’auto aziendale Anticongiunturali gli acquisti delle aziende Si conferma ed acquista corpo la crisi del mercato automobilistico italiano, che nei primi 8 mesi dell’anno ha subito una contrazione del 12%. Questo calo deriva, però, da una diminuzione delle immatricolazioni a privati del 18%, parzialmente compensata da crescite del 4% degli acquisti delle imprese e del 5% di quelli delle società di noleggio Con il passare dei mesi le difficoltà del mercato automobilistico italiano acquistano sempre più il carattere di una vera e propria crisi congiunturale dovuta all’inversione del ciclo, che, dopo ben 11 anni di vendite su livelli molto elevati, con l’inizio del 2007 ha dato luogo ad una fase riflessiva, che non è destinata a risolversi in tempi brevissimi. A fine agosto le immatricolazioni rispetto ai primi 8 mesi del 2007 hanno fatto registrare un calo del 12%. Analizzando i dati emerge però un andamento nettamente differenziato degli acquisti dei privati e di quelli delle aziende. Le immatricolazioni a privati subiscono infatti un calo di ben il 18% mentre per le aziende complessivamente considerate vi è una crescita del 4,10% e per le società di noleggio del 5,05%. Come è già successo in altre situazioni di difficoltà del mercato automobilistico gli acquisti delle aziende in genere ed in particolare quelli delle aziende di noleggio stanno assolvendo ad una funzione anticongiunturale dando un contributo per contenere le perdite del mercato complessivo con benefici effetti anche per il quadro economico generale. Per quanto riguarda l’andamento delle principali marche sul mercato del noleggio, dalla tabella qui sotto emerge che la leadership nelle vendite è sempre detenuta dal marchio Fiat che, con una crescita del 7,56%, IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA VENDUTE AD IMPRESE O SOCIETA’ gennaio-agosto IMMATRICOL AZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA PER USO NOLEGGIO gennaio-agosto Variaz.% Marca gennaio-agosto Marca Quota 2008 Quota 2007 2008 2007 FIAT FORD LANCIA VOLKSWAGEN RENAULT MERCEDES BMW ALFA ROMEO OPEL AUDI PEUGEOT CITROEN SMART NISSAN TOYOTA VOLVO CHEVROLET HONDA LAND ROVER MINI MAZDA SKODA SEAT HYUNDAI CHRYSLER MITSUBISHI JEEP KIA SUZUKI altre 131.644 33.358 31.708 27.794 27.284 24.822 23.356 23.290 22.054 19.965 14.606 12.207 9.290 8.935 8.560 7.457 4.558 4.483 3.958 3.752 3.611 3.380 3.297 2.793 2.475 2.113 1.999 1.924 1.827 11.015 130.938 26.983 29.894 27.434 27.793 23.044 22.340 30.063 20.327 19.216 12.015 8.065 6.558 7.497 8.184 9.388 4.269 4.302 4.169 2.481 3.304 2.790 2.728 2.637 2.787 3.476 2.990 1.722 1.723 9.588 0,54 23,63 6,07 1,31 -1,83 7,72 4,55 -22,53 8,50 3,90 21,56 51,36 41,66 19,18 4,59 -20,57 6,77 4,21 -5,06 51,23 9,29 21,15 20,86 5,92 -11,19 -39,21 -33,14 11,73 6,04 14,88 27,57 6,99 6,64 5,82 5,71 5,20 4,89 4,88 4,62 4,18 3,06 2,56 1,95 1,87 1,79 1,56 0,95 0,94 0,83 0,79 0,76 0,71 0,69 0,58 0,52 0,44 0,42 0,40 0,38 2,31 28,55 5,88 6,52 5,98 6,06 5,02 4,87 6,55 4,43 4,19 2,62 1,76 1,43 1,63 1,78 2,05 0,93 0,94 0,91 0,54 0,72 0,61 0,59 0,57 0,61 0,76 0,65 0,38 0,38 2,09 TOTALE 477.515 458.705 4,10 100,00 100,00 Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati UNRAE CarFleet ottobre 2008 68 porta la sua quota dal 32,29% al 33,06%. Perde invece leggermente in quota di mercato Ford (dall’8,51 all’8,21%), che mantiene però la seconda posizione in graduatoria. Terza è Lancia con un lieve calo in valori assoluti e in quota, mentre Alfa Romeo scivola dal 2° al 4° posto del 2007 con un calo del 19,13% dovuto essenzialmente al fermo dello stabilimento di Pomigliano d’Arco in gennaio e febbraio. Quanto ai modelli più venduti nulla di invariato nella parta alta della graduatoria per quello che riguarda la prima e seconda piazza (Grande Punto e Panda). Al terzo posto si colloca invece Lancia che guadagna una posizione rispetto al 2007. FIAT FORD LANCIA ALFA ROMEO VOLKSWAGEN RENAULT OPEL MERCEDES BMW AUDI PEUGEOT CITROEN SMART VOLVO NISSAN CHEVROLET SKODA TOYOTA SEAT CHRYSLER MINI SAAB HONDA MAZDA HYUNDAI DODGE KIA JEEP LAND ROVER altre TOTALE gennaio-agosto Variaz.% 2008 Quota 2008 Quota 2007 2007 80.008 19.863 17.644 16.421 15.882 13.816 13.110 9.755 8.789 8.455 6.041 5.376 4.458 3.380 3.172 2.102 2.014 1.406 1.372 1.266 989 860 761 755 748 589 510 463 440 1.577 74.384 19.595 17.918 20.348 15.362 15.525 11.757 8.145 8.398 8.257 6.199 2.371 3.228 3.230 3.152 2.051 1.361 1.012 1.260 1.432 523 427 449 499 341 99 174 962 530 1.403 7,56 1,37 -1,53 -19,30 3,38 -11,01 11,51 19,77 4,66 2,40 -2,55 126,74 38,10 4,64 0,63 2,49 47,98 38,93 8,89 -11,59 89,10 101,41 69,49 51,30 119,35 494,95 193,10 -51,87 -16,98 12,40 33,06 8,21 7,29 6,78 6,56 5,71 5,42 4,03 3,63 3,49 2,50 2,22 1,84 1,40 1,31 0,87 0,83 0,58 0,57 0,52 0,41 0,36 0,31 0,31 0,31 0,24 0,21 0,19 0,18 0,65 32,29 8,51 7,78 8,83 6,67 6,74 5,10 3,54 3,65 3,58 2,69 1,03 1,40 1,40 1,37 0,89 0,59 0,44 0,55 0,62 0,23 0,19 0,19 0,22 0,15 0,04 0,08 0,42 0,23 0,61 242.022 230.392 5,05 100,00 100,00 Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati UNRAE IMMATR ICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTU RE E FUORISTRADA VENDUTE AD IMPR ESE O SOCIETA’ TOP 20 - gennaio-agosto 2007/2008 N. Marca Modello 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 FIAT FIAT ALFA ROMEO LANCIA FORD LANCIA FIAT ALFA ROMEO VOLKSWAGEN FIAT BMW VOLKSWAGEN RENAULT AUDI FIAT RENAULT OPEL RENAULT SMART FIAT altre Totale GRANDE PUNTO PANDA 159 YPSILON FOCUS MUSA BRAVO 147 PASSAT CROMA SERIE 3 GOLF CLIO A4 IDEA SCENIC ASTRA MEGANE FORTWO MULTIPLA gennaio-agosto 2007 Numero Quota 49.317 28.472 15.613 15.563 12.780 12.644 11.976 11.226 10.868 10.270 10.023 9.151 7.756 7.082 6.843 6.786 6.591 6.254 6.075 5.559 207.856 458.705 10,75 6,21 3,40 3,39 2,79 2,76 2,61 2,45 2,37 2,24 2,19 1,99 1,69 1,54 1,49 1,48 1,44 1,36 1,32 1,21 45,31 100,00 N. Marca Modello 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 FIAT FIAT LANCIA FIAT ALFA ROMEO FIAT FORD FORD VOLKSWAGEN SMART VOLKSWAGEN BMW LANCIA FIAT ALFA ROMEO MERCEDES OPEL RENAULT AUDI MERCEDES altre Totale GRANDE PUNTO PANDA YPSILON BRAVO 159 CROMA FIESTA FOCUS PASSAT FORTWO GOLF SERIE 3 MUSA 500 147 CLASSE C ASTRA CLIO A4 CLASSE A gennaio-agosto 2008 Numero Quota 42.808 27.487 19.248 18.356 13.289 12.516 10.051 9.778 9.670 9.287 9.009 8.626 8.508 8.472 7.755 7.316 7.257 7.202 6.589 6.531 227.760 477.515 8,96 5,76 4,03 3,84 2,78 2,62 2,10 2,05 2,03 1,94 1,89 1,81 1,78 1,77 1,62 1,53 1,52 1,51 1,38 1,37 47,70 100,00 Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati UNRAE IMMATR ICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTU RE E FUORISTRADA PER USO NOLEGGIO TOP 20 - gennaio-agosto 2007/2008 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Marca FIAT FIAT ALFA ROMEO FORD FIAT LANCIA LANCIA FIAT VOLKSWAGEN ALFA ROMEO VOLKSWAGEN RENAULT BMW RENAULT OPEL RENAULT AUDI OPEL FORD FIAT altre Totale Modello GRANDE PUNTO PANDA 159 FOCUS BRAVO YPSILON MUSA CROMA PASSAT 147 GOLF MEGANE SERIE 3 SCENIC ASTRA CLIO A4 CORSA FIESTA STILO gennaio-agosto 2007 Numero Quota 32.566 14.487 12.997 10.409 9.010 8.956 8.058 7.716 7.713 5.277 4.886 4.701 4.614 4.410 4.090 3.975 3.781 3.466 3.269 2.799 73.212 230.392 14,14 6,29 5,64 4,52 3,91 3,89 3,50 3,35 3,35 2,29 2,12 2,04 2,00 1,91 1,78 1,73 1,64 1,50 1,42 1,21 31,78 100,00 N. Marca Modello 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 FIAT FIAT FIAT ALFA ROMEO FIAT LANCIA VOLKSWAGEN FORD LANCIA VOLKSWAGEN OPEL SMART FORD OPEL ALFA ROMEO BMW CITROEN MERCEDES RENAULT AUDI altre Totale GRANDE PUNTO PANDA BRAVO 159 CROMA YPSILON PASSAT FOCUS MUSA GOLF ASTRA FORTWO FIESTA CORSA 147 SERIE 3 C4 CLASSE C MEGANE A4 gennaio-agosto 2008 Numero Quota 30.102 15.411 14.421 10.914 9.628 8.709 7.059 7.022 6.012 5.125 5.082 4.455 4.278 4.212 4.160 3.806 3.749 3.679 3.416 3.226 87.556 242.022 12,44 6,37 5,96 4,51 3,98 3,60 2,92 2,90 2,48 2,12 2,10 1,84 1,77 1,74 1,72 1,57 1,55 1,52 1,41 1,33 36,18 100,00 Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati UNRAE CarFleet ottobre 2007 69 Osservatorio SPESA PER AUTOVEICO LI IN I TALI A PER R EG Elaborazioni Ufficio PROVI NCE E REGION I Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino VerbanoCusioOssola Vercelli Piemonte Aosta Valle d'Aosta Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese Lombardia Bolzano Bozen Trento Trentino Alto Adige Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Veneto Gorizia Pordenone Trieste Udine Friuli Venezia Giulia Genova Imperia La Spezia Savona Liguria Bologna Ferrara Forlì Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia-Romagna Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato PARCO CI RCOLANTE N° AUTOVEICOLI 319.872 163.999 146.134 447.907 262.060 1.617.171 115.511 133.308 3.205.962 173.716 173.716 720.904 845.514 405.888 234.082 229.654 140.781 293.073 2.556.927 367.505 123.745 609.656 6.527.729 300.179 349.659 649.838 148.068 644.783 174.596 629.445 502.809 640.604 616.497 3.356.802 100.997 224.635 148.392 387.783 861.807 492.270 139.194 134.815 190.242 956.521 659.590 255.101 285.516 511.428 311.316 209.276 289.233 379.064 212.753 3.113.277 259.278 762.265 163.430 224.798 279.379 133.428 296.082 206.566 178.071 * Per la metodologia e i commenti si veda il servizio a pagina 24 CarFleet ottobre 2007 70 ACQUISTO AUTOVE ICOLI 545.903 228.739 203.414 674.835 456.567 2.988.810 188.054 195.270 5.481.592 817.531 817.531 1.206.198 1.366.676 681.581 368.455 376.947 235.170 423.620 4.651.694 603.875 174.671 964.366 11.053.253 439.519 636.942 1.076.461 214.575 953.143 241.589 878.073 724.681 1.061.856 804.166 4.878.083 148.943 320.152 236.252 511.324 1.216.670 725.509 179.854 214.745 274.595 1.394.702 1.174.656 346.038 413.987 770.745 513.231 368.624 442.302 617.994 313.032 4.960.609 349.523 1.710.044 202.400 364.819 475.852 215.376 485.446 345.421 319.135 ASSICURAZIONE ASS ICURAZIONE TASSE R.C AUTOVE ICOLI INCENDIO E FURTO AUTOMOBILISTICHE 186.445 88.749 90.142 278.033 163.534 1.056.699 60.085 78.474 2.002.161 114.476 114.476 449.810 537.425 236.048 136.128 137.638 78.166 189.389 2.139.756 187.961 67.423 364.967 4.524.712 232.713 230.383 463.096 97.884 399.534 91.304 390.893 319.954 399.170 408.627 2.107.366 58.114 140.584 94.845 233.031 526.575 282.743 78.236 78.290 110.078 549.347 498.345 139.134 180.242 383.723 220.427 121.196 180.580 259.744 137.943 2.121.334 142.736 525.505 78.157 128.820 159.008 59.521 170.043 113.555 116.106 31.061 14.785 15.017 46.319 27.244 176.043 10.010 13.074 333.554 19.071 19.071 74.937 89.534 39.325 22.679 22.930 13.022 31.552 356.477 31.314 11.232 60.803 753.804 38.769 38.381 77.151 16.307 66.561 15.211 65.122 53.303 66.501 68.076 351.081 9.682 23.421 15.801 38.822 87.726 47.104 13.034 13.043 18.339 91.520 83.023 23.179 30.028 63.927 36.723 20.191 30.084 43.273 22.981 353.408 23.779 87.548 13.021 21.461 26.490 9.916 28.329 18.918 19.343 51.700 24.609 24.996 77.097 45.347 293.016 16.661 21.760 555.186 31.743 31.743 124.729 149.024 65.455 37.747 38.166 21.675 52.516 593.340 52.120 18.696 101.203 1.254.673 64.530 63.884 128.413 27.143 110.788 25.318 108.392 88.721 110.687 113.310 584.359 16.115 38.983 26.300 64.618 146.016 78.403 21.694 21.709 30.524 152.330 138.188 38.581 49.980 106.404 61.123 33.607 50.074 72.025 38.251 588.232 39.580 145.719 21.673 35.721 44.092 16.505 47.152 31.488 32.195 I O N I E P ROV I N C E N E L 2 0 0 7 ( m i g l i a i a d i e u r o ) Studi LeasePlan Italia* SPE SA AUTOVE ICOLI** CARBU RANTE LUBRI FICANTI PNE UMATICI RICOVE RO SPESA MAN UTEN ZION E E RI PARAZION E 721.374 232.480 148.225 544.769 345.341 1.824.579 118.964 173.542 4.109.274 358.126 358.126 943.038 1.535.212 538.490 318.776 244.737 193.830 495.886 4.122.878 472.760 195.256 667.115 9.727.978 533.529 928.099 1.461.628 186.907 1.018.193 248.602 883.746 923.128 917.847 867.413 5.045.837 132.459 273.815 175.521 614.206 1.196.001 659.660 244.122 250.053 295.495 1.449.331 1.028.773 288.744 609.562 710.374 593.002 382.416 888.137 1.125.867 358.861 5.985.734 372.857 1.020.815 263.651 503.490 376.495 191.301 432.916 438.955 189.307 29.996 14.278 14.502 44.731 26.310 170.005 9.667 12.625 322.115 18.417 18.417 72.367 86.463 37.976 21.901 22.144 12.576 30.470 344.251 30.240 10.847 58.717 727.952 37.440 37.065 74.505 15.748 64.279 14.689 62.888 51.475 64.220 65.741 339.040 9.350 22.618 15.259 37.491 84.717 45.489 12.587 12.596 17.710 88.381 80.175 22.384 28.998 61.735 35.463 19.499 29.052 41.789 22.193 341.288 22.964 84.545 12.574 20.725 25.582 9.576 27.357 18.269 18.679 81.085 38.597 39.203 120.916 71.121 459.558 26.131 34.128 870.740 49.786 49.786 195.623 233.726 102.657 59.202 59.859 33.994 82.365 930.580 81.744 29.322 158.724 1.967.797 101.207 100.194 201.400 42.570 173.757 39.708 169.999 139.148 173.599 177.712 916.493 25.274 61.140 41.248 101.345 229.007 122.965 34.025 34.048 47.873 238.911 216.730 60.509 78.387 166.881 95.864 52.708 78.534 112.963 59.991 922.568 62.076 228.542 33.991 56.024 69.152 25.886 73.952 49.385 50.494 59.865 28.496 28.943 89.273 52.509 339.292 19.293 25.197 642.867 36.757 36.757 144.428 172.560 75.792 43.709 44.194 25.098 60.810 687.047 60.352 21.648 117.186 1.452.824 74.721 73.973 148.694 31.429 128.285 29.316 125.510 102.733 128.168 131.205 676.647 18.660 45.140 30.453 74.823 169.076 90.785 25.121 25.138 35.345 176.388 160.012 44.674 57.873 123.208 70.776 38.915 57.982 83.400 44.292 681.132 45.830 168.732 25.095 41.362 51.055 19.111 54.598 36.461 37.280 280.645 133.588 135.685 418.507 246.159 1.590.589 90.443 118.123 3.013.739 172.314 172.314 677.074 808.956 355.310 204.906 207.179 117.658 285.077 3.220.853 282.928 101.487 549.365 6.810.793 350.290 346.783 697.072 147.339 601.397 137.434 588.389 481.609 600.847 615.083 3.172.099 87.476 211.614 142.765 350.769 792.623 425.597 117.765 117.845 165.694 826.902 750.130 209.430 271.309 577.596 331.796 182.430 271.817 390.978 207.638 3.193.124 214.852 791.012 117.646 193.905 239.345 89.594 255.956 170.928 174.767 TOTALE 2007 1.988.074 804.322 700.128 2.294.479 1.434.132 8.898.591 539.308 672.193 17.331.227 1.618.222 1.618.222 3.888.205 4.979.576 2.132.634 1.213.503 1.153.793 731.189 1.651.686 17.046.876 1.803.294 630.583 3.042.446 38.273.786 1.872.717 2.455.703 4.328.420 779.901 3.515.937 843.172 3.273.014 2.884.753 3.522.894 3.251.333 18.071.005 506.072 1.137.466 778.444 2.026.429 4.448.411 2.478.256 726.438 767.466 995.652 4.967.812 4.130.031 1.172.673 1.720.367 2.964.592 1.958.404 1.219.586 2.028.562 2.748.032 1.205.181 19.147.429 1.274.196 4.762.462 768.208 1.366.327 1.467.072 636.786 1.575.748 1.223.381 957.306 ** Esclusi i pedaggi autostradali CarFleet ottobre 2007 71 Osservatorio SPESA PER AUTOVEICO LI IN I TALI A PER R EG Elaborazioni Ufficio PROVI NCE E REGION I PARCO CI RCOLANTE N° AUTOVEICOLI ACQUISTO AUTOVE ICOLI ASSICURAZIONE ASS ICURAZIONE TASSE R.C AUTOVE ICOLI INCENDIO E FURTO AUTOMOBILISTICHE Siena Toscana Perugia Terni Umbria Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Marche Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Chieti L'Aquila Pescara Teramo Abruzzo Campobasso Isernia Molise Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Campania Bari Brindisi Foggia Lecce Taranto Puglia Matera Potenza Basilicata Catanzaro Cosenza Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia Calabria Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Sicilia Sardegna 206.316 2.709.613 510.072 175.272 685.344 337.648 289.064 243.273 272.340 1.142.325 371.739 385.006 117.773 3.098.183 237.092 4.209.793 280.976 220.733 212.866 222.289 936.864 159.145 66.875 226.020 288.962 195.295 577.785 1.937.165 712.438 3.711.645 942.539 262.319 383.272 528.932 352.827 2.469.889 132.625 257.560 390.185 237.695 475.127 107.479 374.223 110.724 1.305.248 296.853 171.529 805.269 110.244 430.586 783.900 227.602 274.428 303.129 3.403.540 1.121.764 302.702 4.770.718 692.121 213.236 905.357 467.109 303.520 277.172 370.332 1.418.133 365.743 399.928 123.392 7.821.467 256.868 8.967.399 314.407 232.792 280.212 269.649 1.097.060 143.973 72.517 216.490 238.411 155.021 445.394 1.487.711 589.777 2.916.313 950.074 168.474 258.314 423.525 348.723 2.149.109 107.280 212.102 319.381 283.158 411.453 112.799 365.353 99.482 1.272.244 211.953 129.596 696.000 78.869 416.396 845.418 210.220 233.688 225.682 3.047.823 1.305.364 122.623 1.616.072 272.552 86.367 358.918 198.348 150.176 125.705 143.903 618.133 165.139 188.033 51.826 1.982.624 99.826 2.487.448 129.788 93.202 99.442 101.503 423.935 64.678 29.564 94.242 107.127 65.965 196.706 661.258 261.769 1.292.826 352.235 94.268 126.662 166.236 131.212 870.614 50.512 100.312 150.824 85.773 157.903 32.351 123.100 33.940 433.067 86.014 53.717 277.865 34.253 163.876 274.260 87.402 114.930 101.699 1.194.018 446.539 20.429 269.233 45.406 14.388 59.795 33.044 25.019 20.942 23.974 102.979 27.512 31.326 8.634 330.300 16.631 414.402 21.622 15.527 16.567 16.910 70.626 10.775 4.925 15.700 17.847 10.990 32.771 110.164 43.610 215.381 58.681 15.705 21.102 27.694 21.860 145.042 8.415 16.712 25.127 14.289 26.306 5.390 20.508 5.654 72.148 14.330 8.949 46.292 5.706 27.301 45.691 14.561 19.147 16.943 198.920 74.392 34.003 448.126 75.577 23.949 99.526 55.001 41.643 34.857 39.903 171.404 45.792 52.140 14.371 549.768 27.681 689.753 35.989 25.844 27.575 28.146 117.554 17.935 8.198 26.133 29.706 18.292 54.545 183.363 72.587 358.492 97.673 26.140 35.123 46.096 36.384 241.415 14.007 27.816 41.823 23.784 43.786 8.971 34.135 9.411 120.087 23.851 14.895 77.050 9.498 45.442 76.051 24.236 31.869 28.201 331.093 123.822 TOTALE ITALIA 41.157.882 59.264.292 22.395.703 3.731.062 6.210.180 ** Esclusi i pedaggi autostradali * Per la metodologia e i commenti si veda il servizio a pagina 24 CarFleet ottobre 2007 72 I O N I E P ROV I N C E N E L 2 0 0 7 ( m i g l i a i a d i e u r o ) Studi LeasePlan Italia* SPE SA AUTOVE ICOLI** CARBU RANTE LUBRI FICANTI PNE UMATICI RICOVE RO SPESA MAN UTEN ZION E E RI PARAZION E 299.295 4.089.083 779.856 287.454 1.067.310 549.911 451.070 327.524 460.676 1.789.181 622.079 490.820 161.693 4.509.437 338.940 6.122.969 527.108 310.014 233.908 366.908 1.437.937 216.144 63.506 279.650 315.354 193.435 828.611 1.946.970 867.326 4.151.697 1.382.447 344.221 492.072 715.228 529.389 3.463.358 151.971 298.221 450.192 293.595 553.704 102.683 433.470 167.715 1.551.168 272.802 151.541 1.166.266 108.689 522.668 786.488 404.031 394.576 299.711 4.106.772 1.653.456 19.728 259.999 43.849 13.895 57.744 31.911 24.161 20.224 23.152 99.447 26.568 30.251 8.338 318.971 16.060 400.189 20.881 14.995 15.999 16.330 68.204 10.406 4.756 15.162 17.235 10.613 31.647 106.386 42.114 207.994 56.669 15.166 20.378 26.745 21.110 140.067 8.127 16.139 24.265 13.799 25.404 5.205 19.805 5.460 69.673 13.838 8.642 44.704 5.511 26.365 44.124 14.062 18.490 16.362 192.098 71.841 53.329 702.830 118.533 37.561 156.094 86.262 65.311 54.669 62.583 268.826 71.819 81.775 22.539 862.243 43.414 1.081.791 56.445 40.533 43.247 44.144 184.369 28.128 12.857 40.986 46.589 28.688 85.548 287.581 113.843 562.250 153.187 40.997 55.085 72.296 57.064 378.630 21.968 43.626 65.594 37.303 68.672 14.069 53.536 14.761 188.341 37.408 23.361 120.844 14.897 71.270 119.276 38.011 49.983 44.229 519.278 194.200 39.373 518.899 87.513 27.731 115.244 63.687 48.219 40.362 46.205 198.474 53.024 60.375 16.641 636.594 32.053 798.686 41.673 29.926 31.930 32.591 136.120 20.767 9.493 30.260 34.397 21.181 63.160 212.321 84.050 415.109 113.098 30.268 40.670 53.376 42.130 279.542 16.219 32.209 48.428 27.540 50.701 10.387 39.526 10.898 139.052 27.618 17.248 89.219 10.998 52.618 88.061 28.064 36.903 32.654 383.383 143.378 184.577 2.432.582 410.257 130.003 540.260 298.563 226.051 189.217 216.609 930.440 248.574 283.035 78.011 2.984.331 150.263 3.744.215 195.363 140.291 149.685 152.786 638.125 97.356 44.501 141.857 161.252 99.294 296.091 995.355 394.026 1.946.017 530.200 141.897 190.657 250.226 197.506 1.310.486 76.033 150.995 227.027 129.109 237.683 48.696 185.295 51.088 651.871 129.473 80.857 418.255 51.559 246.674 412.829 131.562 172.998 153.082 1.797.287 672.149 1.076.057 15.107.542 2.525.663 834.584 3.360.247 1.783.836 1.335.170 1.090.674 1.387.338 5.597.017 1.626.250 1.617.684 485.446 19.995.734 981.737 24.706.852 1.343.276 903.123 898.565 1.028.967 4.173.931 610.162 250.317 860.479 967.917 603.478 2.034.472 5.991.109 2.469.102 12.066.079 3.694.264 877.136 1.240.063 1.781.422 1.385.378 8.978.263 454.530 898.131 1.352.661 908.350 1.575.612 340.552 1.274.727 398.409 4.497.650 817.286 488.806 2.936.495 319.980 1.572.610 2.692.198 952.148 1.072.586 918.563 11.770.672 4.685.141 59.496.680 3.603.099 9.739.889 7.190.958 33.710.984 205.342.848 TOTALE 2007 CarFleet ottobre 2007 73