Il sistema delle operazioni di impresa
Lo svolgimento dell’attività aziendale è reso
possibile dall’intrecciarsi di una serie di
operazioni collegate e interdipendenti che
costituiscono il sistema delle operazioni di
impresa, al cui centro figura il fondo dei
mezzi finanziari (denaro, assegni e altri
strumenti di pagamento) a disposizione
dell’impresa.
Prof. Franco Scarpino
Tale sistema comprende i seguenti
sottosistemi:
il sistema delle fonti di finanziamento;
il sistema della produzione caratteristica;
il sistema degli investimenti accessori;
il sistema dei finanziamenti concessi.
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Il fabbisogno finanziario e le fonti di
finanziamento
Il fabbisogno finanziario esprime la quantità di
mezzi monetari necessari per acquisire i
fattori
produttivi
che
consentono
lo
svolgimento dell’attività produttiva.
Esso deriva dal fatto che gli investimenti di
mezzi monetari per l’acquisizione dei fattori di
produzione precedono la realizzazione e la
vendita del prodotto (sfasamento temporale
tra investimenti e recuperi).
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La copertura del fabbisogno finanziario si
realizza attraverso il ricorso a opportune fonti
di finanziamento:
finanziamenti con capitale di conferimento;
finanziamenti con capitale di credito.
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Il
capitale di conferimento o d’apporto,
costituito dai mezzi monetari apportati dal
proprietario o dai soci, presenta le seguenti
caratteristiche:
è soggetto al rischio che caratterizza l’attività
imprenditoriale;
non ha una remunerazione prefissata;
è destinata a rimanere in azienda per un
periodo di tempo illimitato.
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Il capitale di credito (o di terzi) consiste nelle
forme di indebitamento che l’impresa
contrae sul mercato. Esso:
è soggetto al rischio d’impresa in misura
limitata;
ha una remunerazione periodica e
prestabilita;
deve essere rimborsato alla scadenza.
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Con riferimento alla scadenza, i finanziamenti
con capitale di credito possono essere
classificati in:
debiti a breve termine, solitamente scadenti
entro un anno,
debiti a medio termine, generalmente con
scadenza tra uno e cinque anni;
debiti a lungo termine, scadenti dopo i
cinque anni.
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I finanziamenti con capitale di terzi si distinguono
inoltre, a seconda della natura dell’operazione
che li genera, in:
Debiti di finanziamento, costituiti da tutte le
forme di indebitamento che l’impresa contrae, in
generale, essi hanno scadenza medio-lunga;
Debiti di funzionamento (o di regolamento, o di
fornitura): sorgono in relazione ad acquisti di
fattori produttivi con regolamento differito e
hanno generalmente breve scadenza.
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Oltre al capitale di conferimento e a quello di
credito, l’imprenditore può contare su una
ulteriore
forma
di
finanziamento:
l’autofinanziamento.
L’autofinanziamento è costituito da utili conseguiti
e non distribuiti all’imprenditore o ai soci.
Il capitale di conferimento e l’autofinanziamento
costituiscono il capitale di proprietà.
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Gli investimenti caratteristici
Gli investimenti caratteristici costituiscono gli
impieghi dei mezzi monetari per acquisire i
fattori produttivi indispensabili per lo
svolgimento dell’attività produttiva.
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I fattori produttivi sono costituiti da:
beni strumentali, rappresentati da fattori produttivi a
medio/lungo ciclo di utilizzo (fattori a fecondità ripetuta),
che possono essere utilizzati per più cicli produttivi;
beni destinati alla trasformazione fisico-tecnica ed
economica (vendita) o al consumo nell’attività produttiva.
Sono fattori produttivi a breve ciclo di utilizzo (fattori a
fecondità semplice), che esauriscono la loro utilità in un
solo atto produttivo;
servizi forniti da altre aziende o da collaboratori
autonomi (fattori a fecondità semplice immateriali);
prestazioni di lavoro dipendente.
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Gli investimenti in fattori a medio/lungo ciclo di
utilizzo sono definiti investimenti pluriennali (e
provocano costi pluriennali), mentre quelli in
fattori a breve ciclo di utilizzo sono detti
investimenti d’esercizio (e originano costi
d’esercizio).
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Il recupero dei mezzi monetari
investiti
La vendita dei prodotti, fase finale del ciclo
produttivo, consente il disinvestimento
(recupero) dei mezzi monetari investiti e
l’afflusso di nuove risorse, che potranno poi
essere utilizzate per effettuare ulteriori
investimenti.
L’impresa, mediante il disinvestimento, rientra
in
possesso
dei
mezzi
finanziari
precedentemente impiegati.
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Il periodo di tempo intercorre tra investimenti e
recuperi dipende dalla velocità di circolazione degli
investimenti, che rappresenta il numero di volte in
cui, in un determinato periodo di tempo, le risorse
monetarie investite ritornano “liquide” attraverso al
vendita del prodotto.
Gli investimenti pluriennali, al contrario di quelli
d’esercizio, presentano una bassa velocità di
circolazione.
Tra velocità di circolazione e fabbisogno finanziario
esiste un rapporto di proporzionalità inversa.
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Gli investimenti accessori
Se l’impresa dispone di mezzi monetari che
eccedono il fabbisogno finanziario necessario
per gli investimenti caratteristici, può
effettuare degli investimenti accessori, aventi
per oggetto i cosiddetti beni accessori.
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I beni accessori non rappresentano fattori produttivi,
poiché la loro mancanza non pregiudica lo
svolgimento dell’attività di produzione. Ne sono
esempi:
i fabbricati civili;
i terreni non rilevanti ai fini di un’eventuale
espansione dell’impresa;
i titoli di Stato e le obbligazioni private e pubbliche;
i titoli azionari e, più in generale, le partecipazioni.
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I finanziamenti concessi
L’impresa può compiere operazioni che
riguardano concessioni di finanziamenti a
terzi.
Si distinguono:
Crediti di finanziamento, che derivano da
prestiti concessi a terzi;
Crediti di funzionamento, che sorgono in
relazione a dilazioni di pagamento concesse
alla clientela.
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Prime considerazioni sul patrimonio
o capitale
Il patrimonio o capitale è l’insieme dei beni
(investimenti o impieghi) e dei finanziamenti
interni ed esterni. Può essere evidenziato, in
una prima ed elementare visione, dal
seguente prospetto:
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Patrimonio
Investimenti
Finanziamenti
Fattori a fecondità ripetuta
Patrimonio netto
(a medio/lungo ciclo di
Debiti di finanziamento
utilizzo)
Debiti di funzionamento
Fattori a fecondità semplice
(a breve ciclo di utilizzo)
Credi di di finanziamento
Crediti di funzionamento
Denaro non ancora investito
La relazione fondamentale che collega gli elementi patrimoniali
è la seguente:
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I=F
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