IL RISCHIO SISMICO Il rischio sismico si definisce per un territorio o una popolazione di oggetti, costruzioni, persone e beni come probabilità o valore atteso di perdite durante un certo intervallo di tempo a causa di possibili eventi sismici. La valutazione del rischio sismico (previsione) ha come obiettivo la mitigazione degli effetti che il terremoto produce sulla popolazione (prevenzione). L’entità delle perdite prodotte dall’evento sismico dipendono da tre ordini di fattori: pericolosità, ossia natura, frequenza ed intensità del sisma; vulnerabilità, intesa come capacità dei beni di resistere all’evento sismico; esposizione che riguarda la natura, qualità e quantità dei beni. In altri termini alla definizione di rischio sismico concorre la probabilità che si verifichi un evento sismico di una data intensità in un certo intervallo di tempo (pericolosità), la probabilità di danneggiamento per effetto di terremoti di data intensità delle costruzioni presenti nel territorio antropizzato (vulnerabilità) e la probabilità di perdite in termini di vite umane, beni e attività. R=PxVxE Dove: R=rischio sismico, P= pericolosità, V= vulnerabilità E= esposizione Ovviamente il segno X presente nell’equazione sopra riportata vuole sinteticamente rappresentare le ben più complesse operazioni necessarie alla combinazione dei tre fattori di rischio. La vulnerabilità sismica è rappresentata dalla propensione di persone, beni o attività a subire danni al verificarsi dell’evento sismico. La vulnerabilità misura da una parte la perdita o riduzione di efficienza, dall’altra la capacità residua a svolgere e assicurare le funzioni che la singola costruzione e il sistema territoriale nel suo complesso normalmente esplicano a Piano Provinciale di Emergenza 107 regime. Un’analisi completa di vulnerabilità, quindi, dovrebbe individuare non solo i singoli elementi che possono danneggiarsi o collassare sotto l’impatto del sisma, ma anche individuare e quantificare gli effetti che il loro collasso determina sul funzionamento abituale del sistema territoriale. La vulnerabilità sismica di un edificio è rappresentata dalla sua suscettibilità ad essere danneggiata da un sisma di prefissata intensità, ossia è un descrittore sintetico delle caratteristiche strutturali dell’edificio che consente di spiegare un certo grado di danno per un certo livello di azione sismica In termini quantitativi la vulnerabilità è data dalla probabilità o valore atteso del danno per un terremoto di una data intensità. Il termine esposizione indica sia la quantità che la qualità dei beni esposti al pericolo sismico. Per descrivere in modo completo l’insieme degli elementi che concorrono a definire le caratteristiche di una comunità esposta al rischio è necessario analizzare la distribuzione, la struttura e le condizioni socio economiche della popolazione insediata, la quantità e le funzioni del patrimonio edilizio residenziale pubblico e produttivo, il sistema delle infrastrutture, l’insieme delle attività economiche presenti e le relazioni dell’area esaminata con quelle circostanti. La stima dei danni e delle perdite di vite umane causate da futuri terremoti può essere fatta in termini di analisi di rischio (mappe di rischio sismico) o di studio di scenari. Negli ultimi anni molto interesse è stato rivolto alla predisposizione degli scenari, nei quali vengono indicate e quantificate le conseguenze di uno specifico evento sismico. I risultati di questi studi costituiscono la base per la predisposizione di programmi regionali utili a favorire la mitigazione del rischio, ma sono utili anche per la predisposizione dei piani di protezione civile sia comunali che provinciali, in quanto forniscono informazioni necessarie all'organizzazione degli interventi di primo soccorso e al superamento dell'emergenza Fino ad oggi non sono mai stati effettuati studi in ambito regionale finalizzati alla redazione di mappe di rischio sismico della regione Basilicata. Le uniche carte di rischio sismico relative al territorio della Basilicata sono quelle ottenute, per l'intero territorio nazionale, nel 1996, da un apposito Gruppo di lavoro istituito dal Dipartimento per la Protezione Civile e costituito da rappresentanti del Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti (GNDT), del Piano Provinciale di Emergenza 108 Servizio Sismico Nazionale (SSN) e dell'Istituto Nazionale di Geofisica (ING). Tali carte, che rappresentano il primo approccio in Italia alla valutazione del rischio a scala nazionale, riportano, per ciascun comune e su base annua, l'ammontare atteso e il numero medio delle persone coinvolte nei crolli di abitazioni. Le carte di rischio sismico prodotte nel 1996 sono state aggiornate agli inizi del 2000 da un gruppo di lavoro costituito dal SSN e dal GNDT sulla base delle nuove carte di Pericolosità sismica del territorio italiano, messe a punto sempre dallo stesso gruppo di lavoro, delle nuove matrici di probabilità di danno ed delle curve di fragilità. Le nuove carte sono state rappresentate sia utilizzando il parametro intensità macrosismica MCS (unico parametro utilizzato nelle carte del 1996), sia il parametro strong motion PGA (accelerazione di picco al suolo). La metodologia di valutazione della vulnerabilità del patrimonio abitativo utilizza un approccio tipologico-statistico che ripartisce il patrimonio stesso nelle tre classi A, B e C previste dalla scala macrosismica MSK e che utilizza gli indicatori relativi alla tipologia costruttiva e all'anno di costruzione. Numerosi sono, invece, gli studi effettuati sia in ambito regionale che nazionale relativamente ai diversi fattori (studi di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione) che concorrono alla definizione del rischio sismico della Basilicata sia a livello universitario che da parte di diversi enti di ricerca pubblici e privati. La stima della pericolosità sismica può essere realizzata sulla base di metodi deterministici, quali la modellazione numerica dei processi di rottura delle sorgenti o la valutazione del massimo terremoto credibile per tutte le zone sismiche della regione di studio, e sulla base di metodi probabilistici, che consentono di associare una probabilità, e quindi un’incertezza, ad un fenomeno tipicamente aleatorio quale il verificarsi di un terremoto. In termini probabilistici, la pericolosità è definita come la probabilità di eccedenza di un parametro rappresentativo del moto del terreno (intensità macrosismica, picco di accelerazione al suolo, valori spettrali, ecc.) in un determinato intervallo di tempo. Tale probabilità è normalmente calcolata stimando, per ciascun valore del parametro selezionato, la corrispondente frequenza annua di eccedenza (λ) o il periodo di ritorno (T=1/ λ). Piano Provinciale di Emergenza 109 Un metodo di comprovata validità per la stima della pericolosità è quello di Cornell (1968). Tale metodo si basa su due passi fondamentali: Individuazione delle zone sismogenetiche Scelta e analisi del catalogo dei terremoti Il catalogo va sottoposto ad analisi di completezza, va filtrato ed inoltre va individuata una relazione di conversione tra intensità (MCS, MSK) e magnitudo. Il metodo di Cornell prevede, inoltre, che vengano individuate relazioni di ricorrenza, tra numero di terremoti e magnitudo, e che venga individuata una relazione di attenuazione, che esprima la variazione degli effetti dei terremoti con la distanza dalla sorgente. Per la redazione delle nuove mappe di rischio sismico, sono state individuate in tutta la penisola italiana 80 zone sismogenetiche e si è utilizzato il catalogo storico dei terremoti parametrico di Camassi e Stucchi NT4.1, contenente 2488 eventi degli ultimi 1000 anni, la cui intensità epicentrale è maggiore o uguale al V-VI grado MCS o con magnitudo maggiore o uguale a 4. Si è utilizzata la legge di ricorrenza di Gutenberg e Richter e la legge di attenuazione di Pugliese e Sabetta (1996). Principali strutture sismogenetiche dell’Italia meridionale Piano Provinciale di Emergenza 110 Zonazione sismogenetica Il colore di ogni zona e' indicativo del contesto cinematico e dei meccanismi di rottura attesi, secondo le seguente Legenda della zonazione sismogenetica ZS.4 (aprile 1996) A. Zone di interazione tra piastra adriatica e piastra europea (Alpi e Sudalpino) e zone di interazione tra piastra adriatica e sistema dinarico (Dinaridi ed Ellenidi fino allo svincolo di Cefalonia). L'asse di compressione massima, suborizzontale segue i vettori di spostamento dell'indenter insubrico. 1.1. Aree con meccanismi di rottura attesi di tipo thrust e transpressivi 1.2. Aree di svincolo, con meccanismi di rottura attesi di tipo transpressivo o strike-slip B. Zone legate al margine interno della piastra padano-adriatico-ionica in subduzione sotto la catena appenninica. 2.1. Fascia padano-adriatica in compressione. Meccanismi di rottura attesi: thrust e strike-slip 2.2. Fascia intermedia. Meccanismi di rottura attesi: misti, con prevalenza di dip-slip 2.3. 2.4. Fascia tirrenica in distensione. Meccanismi di rottura attesi: dip-slip Zone di svincolo (transfer). Meccanismi di rottura attesi: misti, con prevalenza di strike-slip. Piano Provinciale di Emergenza 111 Non è ancora definitivamente chiarito se l'Arco Calabro appartiene a questo gruppo o al gruppo 3. Nella prima ipotesi: 2.5.a. Fasce sismogenetiche longitudinali. Meccanismi di rottura attesi: misti, con prevalenza di dip-slip 2.5.b. Zone di svincolo. Meccanismi di rottura attesi: strike-slip C. Zone legate al recente sollevamento della catena appenninica, successivo ad una lunga storia di migrazione spazio-temporale del sistema catena-avampaese. 3.1. Fascia appenninica principale. Meccanismi di rottura attesi: dip-slip e subordinatamente strike-slip 3.2. Margine tirrenico. Meccanismi di rottura attesi: dip-slip D. Zone legate ad un regime compressivo giovane impostato su un precedente regime distensivo. 4.1. Mar Ligure. Meccanismi di rottura attesi: thrust e strike-slip 4.2. Liguria occidentale. Meccanismi di rottura attesi: strike-slip e transpressione E. Zone di rottura all'interno della piastra di avampaese e lungo i suoi margini in flessione. 5. Belice, Iblei, Scarpata Ibleo-Maltese, Gargano-Tremiti, Canale d'Otranto. Meccanismi di rottura attesi: misti, con prevalenza di dip-slip nelle aree di flessura e lungo la scarpata di Malta e di strike-slip nelle altre F. Zone vulcaniche 6. Ischia-Flegrei, Vesuvio ed Etna, con terremoti molto superficiali. Meccanismi di rottura attesi per i terremoti meno superficiali: dip-slip per l'area campana e misti (dip-slip e strike-slip) per l'Etna Mappa dei movimenti e delle strutture tettoniche Piano Provinciale di Emergenza 112 Mappa di dettaglio dei movimenti e delle strutture tettoniche Piano Provinciale di Emergenza 113 La magnitudo è legata all’energia liberata all’ipocentro da un terremoto, e viene misurata utilizzando la ScaLi Richter, introdotta nel 1935 dal sismologo C. Richter. La magnitudo è il logaritmo in base 10 dell’ampiezza massima, misurata in micron, della registrazione, ottenuta con un sismografo standard, di un terremoto avvenuto ad una distanza epicentrale di 100 1Km dalla stazione. La magnitudo di terremoti che avvengono a distanze epicentrali diverse dai 100 Km può La magnitudo è legata all’energia liberata all’ipocentro da un terremoto, e viene misurata utilizzando la Scala Richter, introdotta nel 1935 dal sismologo C. Richter. La magnitudo è il logaritmo in base 10 dell’ampiezza massima, misurata in micron, della registrazione, ottenuta con un sismografo standard, di un terremoto avvenuto ad una distanza epicentrale di 100 1Km dalla stazione. La magnitudo di terremoti che avvengono a distanze epicentrali diverse dai 100 Km può essere calcolata se si conosce ha legge di attenuazione dell’ampiezza delle diverse onde sismiche con la distanza epicentrale. L’intensità macrosismica misura gli effetti prodotti dal terremoto su persone, edifici e terreno; il vantaggio nel suo utilizzo è che sono disponibili moltissimi Piano Provinciale di Emergenza 114 dati sulla sismicità storica, già catalogati e classificati, che permettono studi statistici su diverse tipologie edilizie. Esistono diverse scale di intensità macrosismica: la scala MCS (Mercaili Cancani - Sieberg) suddivide i terremoti in dodici gradi di intensità, in funzione dei danni osservati, ed è riportata, nella sua originaria formulazione, nella tabella seguente: GRADO I grado I grado III grado IV grado V grado VI grado VII grado VIII grado DESCRIZIONE Impercettibile: rilevato soltanto da sismografi. Molto leggero: sentito soltanto da persone estremamente sensibili o nervose, in perfetta quiete e quasi sempre nei piani superiori dei caseggiati. Leggero: anche in zone densamente abitate viene percepito come terremoto, soltanto da una piccola parte degli abitanti nell’interno delle case, come nel caso del passaggio di un pesante mezzo. Da alcuni viene riconosciuto come terremoto soltanto dopo averne parlato con altri. Moderato: all’aperto il terremoto e percepito la. pochi. Nelle case è notato da numerose persone ma non da tutti, a seguito del tremolio o di oscillazioni leggere di mobili. Cristalleria e vasellame, posti a breve distanza, urtano come al passaggio di un pesante autocarro su strada dissestata. Finestre tintinnano; porte, travi e assi in legno scricchiolano; cricchiano i soffitti. In recipienti aperti, i liquidi vengono leggermente mossi. Si ha la sensazione che in casa si sia rovesciato un oggetto pesante; si oscilla con tutta la sedia o il letto come su una barca, In generale questi movimenti non provocano paura a meno che le persone non si siano innervosite o spaventate a causa di terremoti precedenti. In rari casi i dormienti si svegliano. Abbastanza forte: nel pieno delle attività giornaliere, il sisma viene percepito da numerose persone nelle strade e se sensibili anche in campo aperto. In casa si avverte in seguito allo scuotere dell’intero edificio. Piante e piccoli rami di cespugli ed alberi si muovono con evidenza, come se ci fosse un vento moderato. Oggetti pendenti come lampade, tendaggi, lampadari non troppo pesanti entrano in oscillazione, campanelle suonano. Gli orologi a pendolo si fermano od oscillano con maggior periodo, a seconda della direzione della scossa se perpendicolare o normale al moto di oscillazione. A volte orologi a pendolo fermi riprendono il movimento. La luce elettrica guizza o viene a mancare in seguito a movimenti della linea. I quadri urtano, battono contro le pareti oppure si spostano; da recipienti colini e aperti vengono versate piccole quantità di liquido; ninnoli ed oggetti del genere possono cadere come pure gli oggetti addossati alle pareti; arredi leggeri possono essere spostati di poco; mobili rintronano; porte ed imposte sbattono; vetri delle finestre si infrangono. Quasi tutti i dormienti si svegliano. Sporadici gruppi di persone fuggono all’aperto. Forte: il terremoto viene notato da tutti con paura, molti fuggono all’aperto, alcuni hanno la sensazione d’instabilità. Liquidi si muovono fortemente; quadri, libri e cose simili cadono dalle pareti e dagli scaffali; porcellane si frantumano; suppellettili assai stabili, e perfino pezzi d’arredo vengono spostati se non rovesciati; piccole campane in cappelle e chiese, e orologi di campanili battono. Case isolate, solidamente costruite subiscono danni leggeri; spaccature all’intonaco, caduta del rinzaffo di soffitti e di pareti. Danni più forti, ma non ancora pericolosi, si hanno sugli edifici mal costruiti. Qualche tegola e pietra di camino cade. Molto forte: notevoli danni vengono provocati ad oggetti di arredamento anche di grande peso. Grandi campane rintoccano. Corsi d’acqua, stagni e laghi si agitano e s’intorbidiscono a causa della melma mossa. Qua e là, parte delle sponde di sabbia e ghiaia scivolano via. Varia la portata delle sorgenti. Danni moderati a numerosi edifici costruiti solidamente: piccole spaccature nei muri; caduta di toppe piuttosto grandi dell’incalcinatura e dello stucco, a volte anche di mattoni. Caduta generale di tegole. Molti fumaioli vengono lesi da incrinature. Camini già danneggiati si rovesciano sopra il tetto danneggiandolo. Da torri e costruzioni alte cadono decorazioni mal fissate. Quando la casa è a pareti intelaiate, i danni all’incalcinatura e all’intelaiatura sono più gravi. In casi isolati distruzione di case mal costruite oppure riattate. Rovinoso: interi rami d’albero pendono rotti e perfino si staccano.Anche i mobili più pesanti vengono spostati lontano e a volte rovesciati. Statue, monumenti in chiese, in cimiteri e parchi pubblici, ruotano sul pmprio piedistallo oppure si rovesciano, Solidi muri di cinta in pietra si rompono e crollano. Circa un quarto delle case è gravemente leso, alcune crollano, molte diventano inabitabili; gran parte di rami d’albero pendono rotti e perfino si staccano. Anche i mobili più pesanti vengono spostati lontano e a volte rovesciati. Statue, monumenti in chiese, in cimiteri e parchi pubblici, ruotano sul proprio piedistallo oppure si rovesciano. Solidi muri di cinta in pietra si rompono e crollano. Circa un quarto delle case è gravemente leso, alcune crollano, molte diventano inabitabili; gran parte di queste cadono. Negli edifici intelaiati cade gran parte della tamponatura. Case in legno vengono schiacciare o Piano Provinciale di Emergenza 115 rovesciate. Spesso campanili di chiese e di fabbriche con la loro caduta causano danni agli edifici vicini più di quanto non avrebbe fatto da solo il terremoto. In pendii e terreni acquitrinosi si formano crepe. In terreni bagnati si ha l’espulsione di sabbia e di melma. IX grado X grado XI grado XII grado Distruttivo: circa la metà di case in pietra sono distrutte; molte crollano; la maggior parte diviene inabitabile. Case ad intelaiature sono divelte dalle proprie fondamenta e crollano; travi strappate a seconda delle circostanze contribuiscono alla rovina. Completamente distruttivo: gravissima distruzione di circa 3/4 degli edifici, la maggior parte crolla. Perfino costruzioni solide di legno e ponti subiscono gravi lesioni, alcuni vengono distrutti. Argini e dighe ecc., chi pù, chi meno, sono danneggiati notevolmente, binari leggermente piegati e tubature (gas, acqua e scarichi) vengono troncate, rotte e schiacciate. Nelle strade lastricate e asfaltate si formano crepe e per pressione sporgono larghe pieghe ondose. In terreni meno densi e più umidi si creano spaccature fino alla larghezza di più decimetri; si notano parallelamente ai corsi d’acqua spaccature che raggiungono larghezze Lino a un metro. Non solo pezzi di terreno scivolano dai pendii, ma interi macigni rotolano a valle. Grossi massi si staccano dagli argini dei fiumi e da coste scoscese; riviere basse subiscono spostamenti di masse sabbiose e flmgose, per cui il livello del terreno viene notevolmente variato. Le sorgenti subiscono frequenti cambiamenti di livello dell’acqua. Da fiumi, canali e laghi ecc. le acque vengono gettate contro le sponde. Catastrofico: crollo cli tutti gli edifici in muratura, resistono soltanto le capanne di legno e le costruzioni ad incastro di grande elasticità. Anche i ponti più sicuri crollano a causa della caduta di pilastri in pietra o del cedimento di quelli in ferro. Binari si piegano fortemente e si spezzano, Tubature interrate vengono spaccate e rese irreparabili. Nel terreno si manifestano vari mutamenti di notevole estensione, a seconda della natura del suolo, si aprono grandi crepe e spaccature; sopratutto in terreni morbidi e acquitrinosi il dissesto è considerevole sia orizzontalmente che verticalmente. Ne segue il trabocco di sabbia e melma con diverse manifestazioni. Sono frequenti lo sfaldamento di terreni e la caduta di massi. Grandemente catastrofico: non regge alcuna opera dell’uomo. Lo sconvolgimento del paesaggio assume aspetti grandiosi. Corsi d’acqua sia superficiali che sotterranei subiscono mutamenti vari, si formano cascate, scompaiono laghi, fiumi deviano. Scala MCS (Mercalli – Cancani - Sieberg) Uno degli svantaggi della scala MCS è che fornisce valori di intensità differenti a seconda delle specifiche tipologie strutturali prevalentemente presenti in un dato contesto territoriale. Tra le altre scale macrosismiche, la scala MSK-76 fornisce invece la frequenza dei diversi livelli di danno in funzione della tipologia delle costruzioni e dell’intensità. L’impiego della suddetta scala presenta il vantaggio di non essere legato ad una specifica realtà territoriale, tuttavia la sua descrizione non è completa, in quanto non articolata su tutti i livelli di danno per tutte le intensità. In particolare la scala MSK definisce tre diverse classi (A, B, C) di vulnerabilità degli edifici e sei livelli di danno: incrociando i primi con i secondi si ricava il valore di intensità macrosismica MSK. Strutture Strutture Muratura in Muratura in Muratura in verticali pietrame non pietrame mattoni o squadrato sbozzato blocchi A A A orizzontali Volte Piano Provinciale di Emergenza Cemento armato - 116 Solai in legno A A C - Solai con putrelle B B C - Solai in c.a. C C C C Identificazione di tre classi di vulnerabilità della scala MSK-76 Livello danno Descrizione 0 Nessun danno 1 Danno lieve: sottili fessure e caduta di piccole parti dell’intonaco 2 3 Danno medio: piccole fessure nelle pareti, caduta di porzioni consistenti di intonaco, fessure nei camini parte dei quali cadono Danno forte: formazione di ampie fessure nei muri, caduta dei camini Distruzione: distacchi fra le pareti, possibile collasso di 4 porzioni di edifici, parti di edificio separate si sconnettono, collasso di pareti interne 5 Dannp totale: collasso totale dell’edificio Definizione dei livelli di danno secondo la scala MSK-76 Intensità V Classe di vulnerabilità delle abitazioni A B C 5 % danno 1 - - 5 % danno 2 VI 5 % danno 1 - 5 % danno 4 50 % danno 2 50 % danno 1 50 % danno 3 5 % danno 3 5 % danno 2 5 % danno 5 5 % danno 4 5 % danno 3 50 % danno 4 50 % danno 3 50 % danno 2 5 % danno 5 5 % danno 4 50 % danno 4 50 % danno 3 50 % danno 1 VII VIII IX 50 % danno 5 X 75 % danno 5 50 % danno 5 5 % danno 5 50 % danno 4 Percentuale di danneggiamento degli edifici in funzione dell’intensità, della tipologia e del livello di danno, secondo la scala MSK-76 Un’ulteriore evoluzjone è rappresentata dalla scala macrosismica EMS-98 (European Macroseismic Scale), anch’essa legata alla tipologia ed alla vulnerabilità delle costruzioni, definisce l’intensità macrosismica in funzione delle percentuali di danneggiamento subite dalle varie tipologie di edifici. La Piano Provinciale di Emergenza 117 scala EMS definisce, in funzione della tipologia strutturale, sei livelli di vuinerabilità, identificati dalle lettere A, B, C, D, E, F, dove A è la vuinerabilità massima e F quella minima, e considera, oltre alle costruzioni in muratura e in c.a., anche quelle in acciaio o in legno. Per ogni tipologia strutturale, a seconda dell’organizzazione e del tipo degli elementi costruttivi, la scala EMS dà anche un’indicazione sul range di variazione delle classi di vuinerabilità assegnabili . Per quanto riguarda il livello di danno, la EMS ne definisce cinque gradi, di seguito elencati, ed esemplificati nella Fig.3.3 per gli edifici in muratura ed in c.a.: 1. trascurabile o molto leggero 2. moderato 3. grave 4. molto grave 5. distruzione La scala EMS definisce il grado di intensità macrosismica basandosi su tre fattori: a) effetti sugli umani; b) effetti sugli oggetti o sulla natura; c) danneggiamento degli edifici. Sulla base di ciò, i dodici gradi di intensità EMS sono così definiti : Piano Provinciale di Emergenza 118 INTENSITA’ I. Not felt II. Scarcely felt III. Weak IV. Largely observed V. Strong VI. Slightly damaging VII. Daniaging VIII. Heavily damaging IX. Destructive DESCRIZIONE a)Not felt, even under the most favourable circumstances. b)No effect. c)No damage. a)The tremor is felt only at isolated mstances (<l%) of inclividuals at rest and in a specially receptive position indoors. b)No effect. c) No damage. a) The earthquake is felt indoors by a few. People at rest feel a swaying or Iight trembling. b) Hanging objects swing slightly. c) No damage. a) The earthquake is felt indoors by rnany and felt outdoors only by very few. A few people are awakened. The level of vibration is not frightening. The vibration is moderate, Observers feel a slight trembling or swaying of the building, room or bed, chair etc. b) China, glasses, windows and doors rattie. Hanging objects swing. Light furniture shakes visibly iii a few cases. Woodwork creaks in a few cases. c) No damage. a) The earthquake is felt indoors by most, outdoors by few. A few people are frightened and run outdoors. Many sleeping people awake. Observers feel a strong shaking or rocking of the whole buikling, room or furniture. b) L-Ianging objects swing considerably. China and glasses clatter together. Smail, top.heavy and/or precariously supported objects may be shifted or fail down. Doors and windows swing open or shut. In a few cases window panes break. Liquids oscillate and may spill from well-filled containers. Animais indoors may become uneasy. c) Damage ef grade I to a few buildings of vuinerability class A and B. a)FeIt by most indoors and by many outdoors. A few persons lose their balance, Many people are frightened and run outdoors. b) Smail objects ofordinary stability may fai! and funiiture may be shifted. In few instances dishes and glassware may break. Farm animais (even outdoors) may be frightened. c) Damage of grade i is sustained by many buiklings of vulnerability class A and B; a few of dass A and B suffer damage of grade 2; a few of class C suffer damage of grade 1. a) Most people are frightened and try te run outdoors. Many find it difficult to stand, especially on upper floors. b)Furniture is shifted and top-heavy flirniture may be overturned. Objects fail from shelves in large numbers. Water splashes from containers, tanks and pools. c) Many buildings of vulnerability class A suffer damage ofgrade 3; a few ofgrade 4. Many buildings of vulnerability class B suffer damage of grade 2; a few of grade 3. A few buiidings of vulnerability class C sustain damage of grade 2. A few buildings of vulnerability class D sustain damage of grade I. a)Many people find it difflcult te stand, even outdoors. b) Furniture may be overturned. Objects like TV sets, typewriters etc. fail to the ground. Tombstones may occasionally be displaced, twisted or overturned. Waves may be seen on very soft ground. c) Many buildings of vulnerability dass A suffer dainage of grade 4; a few of grade 5. Many buildings ofvulnerability class B suffer damage ofgrade 3; a few ofgrade 4. Many buildings of vulnerabulity class C suffer damage ofgrade 2; a few ofgrade 3. A few buildings of vulnerability class D sustain damage of grade 2. a)Generai panic. People may be forcibly thrown in the ground. b) Many monuments and columns fail or are twisted. Waves are seen on soft ground. c) Many buildings of vulnerability dass A sustain darnage ofgrade 5. Many buildings of vulnerabilixy class B suffer damage of grade 4; a few of grade 5. Many buildings of vulnerability class C suffer damage ofgrade 3; a few ofgrade 4. Many buildings of vulnerability dass D suffer damage ofgrade 2; a few ofgrade 3. A few buildings of vulnerability class E sustain damage of grade 2. Piano Provinciale di Emergenza 119 X. Very destructive XI. Devastating XLI. Completely devastating Most buildings of vulnerability class A sustain damage of grade 5. Many buildings ofvulnerability class B sust2in damage ofgrade 5. Many buildings of vulnerability class C suffer damage ofgrade 4; a few of grade 5. Many buildings of vulnerability class D suffer damage ofgrade 3; a few ofgrade 4. Many buildings of vulnerability class E suffer damage ofgrade 2; a few of grade 3. A few buildings ofvulnerability class F sustain damage ofgrade 2. Most buiklings of vulnerability class B sustain damage of grade 5. Most buildings of vulnerability class C suffer damage of grade 4; many ofgrade 5. Many buiklings ofvu~nerability class D suffer damage of grade 4; a few ofgrade 5. Many buildings of vulnerability class E suffer damage ofgrade 3; a few of grade 4. Many buildings of vulnerability class F suffer damage of grade 2; a few of grade 3. All buildings of vulnerability dass A, B and practically all of vulnerability dass C are Most buildings ef vulnerability ciass D, E and F are destroyed. The earthquake effects have reached the maximum conceivable effects. Intensità macrosismiche secondo la scala EMS-98 Classification of damage to masonry buildings (EMS.98) Grade 1: Negligible to slight damage (no structural damage,slight non-structural damage) Hair-line cracks in very few walls.Fall of small pieces of plaster only. Fall of loose stones from upper parts of buildings in very few cases. Grade 2: Moderate damage (slight structural damage, moderate non-structural damage) Cracks in many walls. Fall of fairly large pieces of plaster. Partial collapse of chimneys. Grade 3: Substantial to heavy damage (moderate structural damage, heavy non-structural damage) Large and extensive cracks in most walls. Roof tiles detach. Chimneys fracture at the roof line; failure of individual nonstructural elements (partitions, gable walls). Grade 5: Destruction (very heavy structural damage) Total or near total collapse. Piano Provinciale di Emergenza 120 Classification of damage to buildings of reinforced concrete Grade 1: Negligible to slight damage (no structural damage, slight nonstructural damage) Fine cracks in plaster over frame members or in walls at the base. Fine cracks in partitions and infills. Grade 2: Moderate damage (slight structural damage, moderate nonstructural damage) Cracks in columns and beams of frames and in structural walls. Cracks in partition and infill walls; fall of brittle cladding and plaster. Falling mortar from the joints of wall panels. Grade 3: Substantial to heavy damage (moderate structural damage, heavy non-structural damage) Cracks in columns and beam column joints of frames at the base and at joints of coupled walls. Spalling of conrete cover, buckling of reinforced rods. Large cracks in partition and infill walls, failure of individual infill panels. Grade 5: Destruction (very heavy structural damage) Collapse of ground floor or parts (e. g. wings) of buildings. Piano Provinciale di Emergenza 121 Percentuale popolazione 0-0.2 0.2-1 1-2 2-3 3-4 4-6.5 Carta rischio sismico in Basilicata (SSN e GNDT , 2000) rappresentato il valore atteso di popolazione coinvolta in crolli per comune. Percentuale media in 100 anni. (Parametro PGA). Intensità scala MCS <V V VI VII VIII IX Percentuale sup.abitativa 0-0.1 0.1-0.2 0.2-0.4 0.4-0.6 0.6-0.8 0.8-1.7 Figura 2: Carta rischio sismico in Basilicata (SSN e GNDT , 2000) rappresentato il valore atteso di superficie abitativa danneggiata per comune. Percentuale media annua. (Parametro PGA). Parametro PGA (Valori medi+dev.std) 0-0.05 0.05-0.1 0.1-0.15 0.15-0.2 0.2-0.25 0 25-0 3 Pericolosità sismica della Basilicata (SSN e GNDT, Pericolosità sismica della Basilicata (SSN e GNDT, 2002): 2002): intensità macrosismica (scala MCS) con parametro PGA con probabilità di superamento del 10% probabilità di superamento del 10% in 50 anni in 50 anni (periodo di ritorno di 475 anni). (periodo di ritorno di 475 anni). Piano Provinciale di Emergenza 122 Classificazione sismica dei Comuni ISTAT denominazione Decreti fino al 1982 17077001 Accettura II 17077002 Aliano II 17077003 Bernalda n.c. 17077004 Calciano II 17077005 Cirigliano II 17077006 Colobraro II 17077007 Craco II 17077008 Ferrandina II 17077009 Garaguso II 17077010 Gorgoglione II 17077011 Grassano II 17077012 Grottole III 17077013 Irsina II 17077014 Matera n.c. 17077015 Miglionico n.c. 17077016 Montalbano Jonico II 17077017 Montescaglioso n.c. 17077018 Nova Siri II 17077019 Oliveto Lucano II 17077020 Pisticci n.c. 17077021 Policoro n.c. 17077022 Pomarico n.c. 17077023 Rotondella II 17077024 Salandra II 17077025 San Giorgio Lucano II 17077026 San Mauro Forte II 17077031 Scanzano Jonico n.c. 17077027 Stigliano II 17077028 Tricarico II 17077029 Tursi II 17077030 Valsinni II macrosismiche registrate (mcs) Piano Provinciale di Emergenza Attuale classificazione (D.G.R. n. 2000 del 4/11/2003 Proposta del 1998 approvata con modifiche dalla D.C.R. n. 731 del 19/11/2003) II II III II II III III III II III III III III III III III III III II III III III III III II II III II II III III 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 2 3 3 2 3 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 Carta delle massime intensità 123 COD_ISTAT COMUNE 17077001 17077002 17077003 17077004 17077005 17077006 17077007 17077008 17077009 17077010 17077011 17077012 17077013 17077014 17077015 17077016 17077017 17077018 17077019 17077020 17077021 17077022 17077023 17077024 17077025 17077026 17077027 17077028 17077029 17077030 17077031 Accettura Aliano Bernalda Calciano Cirigliano Colobraro Craco Ferrandina Garaguso Gorgoglione Grassano Grottole Irsina Matera Miglionico Montalbano Jonico Montescaglioso Nova Siri Oliveto Lucano Pisticci Policoro Pomarico Rotondella Salandra San Giorgio Lucano San Mauro Forte Stigliano Tricarico Tursi Valsinni Scanzano Jonico IMAX 8 > 10 8 8 9 8 8 8 8 9 8 8 7 7 8 8 8 7 8 8 7 8 7 9 7 > 10 9 8 8 7 7 Massime intensità macrosismiche registrate (MCS) Piano Provinciale di Emergenza 124 Osservazioni sismiche di intensità macrosismica Is > 5 (MCS) Osservazioni sismiche (5) disponibili per BERNALDA (MT) [40.407, 16.688] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 65 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 45 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1956 01 09 00 44 45 GRASSANO 1887 12 03 03 45 35 BISIGNANO 1966 07 06 04 24 20 LUCANIA Piano Provinciale di Emergenza 70 47 90 59 40 45 125 Osservazioni sismiche (5) disponibili per CRACO (MT) [40.377, 16.439], MS Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1694 09 08 11 30 70 CALITRI 1836 04 25 65 ROSSANO 1846 08 08 65 CAMPOMAGGIORE 1905 09 08 01 43 60 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 110 70 100 64 65 47 Osservazioni sismiche (10) disponibili per FERRANDINA (MT) [40.495, 16.457] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 80 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 60 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1930 07 23 00 08 50 IRPINIA 1956 01 09 00 44 50 GRASSANO Piano Provinciale di Emergenza 100 67 70 47 126 1887 12 03 03 45 40 BISIGNANO 90 59 1910 06 07 02 04 40 CALITRI 1885 12 26 30 CAMPOBASSO 1889 12 08 30 APRICENA 70 50 1917 06 12 18 44 30 MAR IONIO 50 53 1913 06 28 08 53 20 ROGGIANO 90 59 75 50 85 55 Osservazioni sismiche (9) disponibili per GRASSANO (MT) [40.632, 16.28] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 80 BASILICATA 110 70 1694 09 08 11 30 70 CALITRI 1956 01 09 00 44 70 GRASSANO 1980 11 23 18 34 70 IRPINIA-LUCANIA 1930 07 23 00 08 60 IRPINIA 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1889 12 08 35 APRICENA 1966 07 06 04 24 20 LUCANIA 1887 12 03 03 45 NF BISIGNANO Piano Provinciale di Emergenza 110 70 70 47 100 69 100 67 70 50 40 45 90 59 127 Osservazioni sismiche (8) disponibili per GROTTOLE (MT) [40.6, 16.385] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1980 11 23 18 34 60 IRPINIA-LUCANIA 1956 01 09 00 44 55 GRASSANO 1930 07 23 00 08 50 IRPINIA 1887 12 03 03 45 40 BISIGNANO 1885 12 26 30 CAMPOBASSO 1905 09 08 01 43 NF GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1963 02 13 12 45 NF TITO 100 69 70 47 100 67 90 59 75 50 70 50 Osservazioni sismiche (7) disponibili per IRSINA (MT) [40.744, 16.242] Piano Provinciale di Emergenza 128 Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 70 BASILICATA 110 70 1930 07 23 00 08 60 IRPINIA 1980 11 23 18 34 60 IRPINIA-LUCANIA 1956 01 09 00 44 50 GRASSANO 1966 07 06 04 24 40 LUCANIA 1951 01 16 01 11 30 GARGANO 1905 09 08 01 43 NF GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 100 67 100 69 70 47 40 45 70 49 Osservazioni sismiche (21) disponibili per MATERA (MT) [40.665, 16.607] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1694 09 08 11 30 70 CALITRI 1743 02 20 16 30 70 CAN. D`OTRANTO 1857 12 16 70 BASILICATA 110 70 1634 11 10 65 MATERA 65 47 1845 07 10 60 MATERA 60 44 1851 08 14 13 20 60 VULTURE 100 64 1627 07 30 50 CAPITANATA 1875 12 06 50 S.MARCO IN LAMIS 1889 12 08 50 APRICENA 1930 07 23 00 08 50 IRPINIA 1980 11 23 18 34 50 IRPINIA-LUCANIA 1956 01 09 00 44 45 GRASSANO 1783 02 07 40 SORIANO SERRE Piano Provinciale di Emergenza 110 70 90 70 110 70 80 52 70 50 100 67 100 69 70 47 105 70 129 1805 07 26 21 01 40 MATESE 110 67 1826 02 01 16 40 TITO 1910 06 07 02 04 F CALITRI 1967 12 09 03 09 F ADRIATICO MER. 50 44 1885 12 26 30 CAMPOBASSO 75 50 1913 06 28 08 53 30 ROGGIANO 1933 03 07 14 39 25 BISACCIA 1905 11 26 NF IRPINIA 80 52 90 59 85 55 60 48 75 51 Osservazioni sismiche (7) disponibili per MONTESCAGLIOSO (MT) [40.552, 16.666] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 60 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1956 01 09 00 44 60 GRASSANO 1910 06 07 02 04 40 CALITRI 1915 01 13 06 52 25 AVEZZANO 1963 02 13 12 45 20 TITO 1905 11 26 NF IRPINIA Piano Provinciale di Emergenza 70 47 90 59 110 70 70 50 75 51 130 Osservazioni sismiche (8) disponibili per PISTICCI (MT) [40.39, 16.557] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1956 01 09 00 44 50 GRASSANO 70 47 1913 06 28 08 53 35 ROGGIANO 85 55 1966 07 06 04 24 35 LUCANIA 1967 12 09 03 09 F ADRIATICO MER. 1951 01 16 01 11 20 GARGANO 1905 11 26 NF IRPINIA 40 45 50 44 70 49 75 51 Osservazioni sismiche (11) disponibili per POMARICO (MT) [40.514, 16.549] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1694 09 08 11 30 75 CALITRI 1857 12 16 75 BASILICATA 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1910 06 07 02 04 45 CALITRI 1956 01 09 00 44 45 GRASSANO 1889 12 08 35 APRICENA Piano Provinciale di Emergenza 110 70 110 70 90 59 70 47 70 50 131 1885 12 26 30 CAMPOBASSO 75 50 1887 12 03 03 45 20 BISIGNANO 1894 11 16 17 52 20 BAGNARA CALABRA 1966 07 06 04 24 20 LUCANIA 40 45 1688 06 05 16 15 NC MATESE 110 73 90 59 90 59 Osservazioni sismiche (7) disponibili per ROTONDELLA (MT) [40.171, 16.526] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 70 BASILICATA 110 70 1980 11 23 18 34 60 IRPINIA-LUCANIA 1905 09 08 01 43 40 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1956 01 09 00 44 40 GRASSANO 70 47 1913 06 28 08 53 NF ROGGIANO 85 55 1915 01 13 06 52 NF AVEZZANO 110 70 1966 07 06 04 24 NF LUCANIA Piano Provinciale di Emergenza 100 69 40 45 132 Osservazioni sismiche (9) disponibili per SAN MAURO FORTE (MT) [40.486, 16.25] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1694 09 08 11 30 75 CALITRI 1857 12 16 75 BASILICATA 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1980 11 23 18 34 50 IRPINIA-LUCANIA 1910 06 07 02 04 45 CALITRI 1885 12 26 30 CAMPOBASSO 1966 07 06 04 24 30 LUCANIA 1905 11 26 NF IRPINIA 1915 01 13 06 52 NF AVEZZANO Piano Provinciale di Emergenza 110 70 110 70 100 69 90 59 75 50 40 45 75 51 110 70 133 Osservazioni sismiche (5) disponibili per STIGLIANO (MT) [40.403, 16.229] Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1857 12 16 80 BASILICATA 110 70 1694 09 08 11 30 75 CALITRI 110 70 1910 06 07 02 04 50 CALITRI 90 59 1956 01 09 00 44 30 GRASSANO 70 47 1951 01 16 01 11 NF GARGANO 70 49 Osservazioni sismiche (10) disponibili per TRICARICO (MT) [40.622, 16.144] Piano Provinciale di Emergenza 134 Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms 1694 09 08 11 30 80 CALITRI 110 70 1857 12 16 70 BASILICATA 1980 11 23 18 34 70 IRPINIA-LUCANIA 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1910 06 07 02 04 45 CALITRI 1956 01 09 00 44 30 GRASSANO 1966 07 06 04 24 25 LUCANIA 1905 11 26 NF IRPINIA 1913 10 04 18 26 NF MATESE 1915 01 13 06 52 NF AVEZZANO 110 70 100 69 90 59 70 47 40 45 75 51 80 52 110 70 Catalogo dei terremoti Anno Mese Giorno Lat Lon Io Iloc Imax zona epicentrale 7.0 11.0 Basilicata 6.5 11.0 Basilicata Calabria settentrionale Calabria Golfo di Policastro 1857 12 16 40.35 1857 12 16 40.35 Aliano 15.85 11.0 Bernalda 15.85 11.0 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 3.5 9.0 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 19 10.5 1982 03 21 40.00 15.77 7.5 3.5 7.5 Piano Provinciale di Emergenza 135 Calciano Calabria settentrionale Calabria settentrionale 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 6.5 11.0 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 3.0 9.0 1857 12 16 40.35 Cirigliano 15.85 11.0 Craco 7.0 11.0 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 1836 04 25 39.57 16.73 9.0 6.5 10.0 1857 1905 12 09 16 08 40.35 38.67 7.5 6.0 11.0 10.5 1857 1905 12 09 16 08 40.35 38.67 8.0 5.5 11.0 10.5 Basilicata Calabria 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 16.07 10.0 Colobraro 15.85 11.0 16.07 10.0 Ferrandina 15.85 11.0 IrpiniaBasilicata Calabria settentrionale Basilicata Calabria 8.0 11.0 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 4.0 9.0 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 6.0 10.5 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.0 9.0 1913 06 28 39.53 16.23 8.0 2.0 8.5 1930 07 23 41.05 15.37 10.0 Garaguso 5.0 10.0 Basilicata Calabria settentrionale Calabria IrpiniaBasilicata Calabria settentrionale Irpinia 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 8.0 11.0 1857 12 16 40.35 7.5 11.0 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 Gorgoglione 15.85 11.0 IrpiniaBasilicata Basilicata 8.0 11.0 Basilicata Anno Mese Giorno Lat Io Iloc Imax zona epicentrale Lon Basilicata Grassano 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.5 11.0 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 4.0 9.0 1905 1930 09 07 08 23 38.67 41.05 16.07 15.37 10.0 10.0 5.0 6.0 10.5 10.0 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 7.0 10.0 IrpiniaBasilicata Basilicata Calabria settentrionale Calabria Irpinia IrpiniaBasilicata Grottole Piano Provinciale di Emergenza 136 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.0 11.0 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 4.0 9.0 1905 1930 09 07 08 23 38.67 41.05 16.07 15.37 10.0 10.0 4.0 5.0 10.5 10.0 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.5 10.0 1905 1930 09 07 08 23 38.67 41.05 Irsina 16.07 10.0 15.37 10.0 4.0 6.0 10.5 10.0 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.0 10.0 1984 05 07 41.67 14.05 8.0 3.0 8.0 1984 05 11 41.72 14.08 7.0 3.0 7.0 1627 07 30 41.73 Matera 15.35 10.0 4.6 10.0 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 1732 1743 1783 1805 1826 11 02 02 07 02 29 20 07 26 01 41.08 39.85 38.58 41.50 40.52 15.05 18.78 16.20 14.47 15.73 10.5 9.0 10.5 10.0 8.0 5.0 7.0 4.0 4.0 4.6 10.5 9.0 10.5 10.0 9.0 1836 04 25 39.57 16.73 9.0 5.0 10.0 1857 1905 12 09 16 08 40.35 38.67 Miglionico 15.85 11.0 16.07 10.0 7.0 4.0 11.0 10.5 1982 03 21 40.00 15.77 3.0 7.5 1857 12 16 40.35 7.0 11.0 Anno Mese Giorno Lat Iloc Imax 1905 1930 09 07 08 23 38.67 41.05 5.0 6.0 10.5 10.0 1857 1905 12 09 16 08 40.35 38.67 7.5 6.0 11.0 10.5 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.0 9.0 1915 01 13 41.98 13.65 11.0 2.5 11.0 1982 03 21 40.00 15.77 7.5 3.0 7.5 38.67 Nova Siri 16.07 10.0 5.0 10.5 1905 09 08 Piano Provinciale di Emergenza 7.5 Montalbano Jonico 15.85 11.0 Lon Io 16.07 10.0 15.37 10.0 Montescaglioso 15.85 11.0 16.07 10.0 Basilicata Calabria settentrionale Calabria Irpinia IrpiniaBasilicata Calabria Irpinia IrpiniaBasilicata Appennino abruzzese Appennino abruzzese Gargano IrpiniaBasilicata Irpinia Basso Ionio Calabria Molise Basilicata Calabria settentrionale Basilicata Calabria Golfo di Policastro Basilicata zona epicentrale Calabria Irpinia Basilicata Calabria IrpiniaBasilicata Marsica Golfo di Policastro Calabria 137 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 5.0 10.0 7.5 5.0 11.0 10.5 8.0 3.5 8.5 1857 1905 12 09 16 08 40.35 38.67 Pisticci 15.85 11.0 16.07 10.0 1913 06 28 39.53 16.23 IrpiniaBasilicata Basilicata Calabria Calabria settentrionale Policoro 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 3.5 9.0 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.0 10.0 1984 05 07 41.67 14.05 8.0 3.0 8.0 1688 06 05 41.28 Pomarico 14.57 11.0 2.0 11.0 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.5 11.0 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 2.0 9.0 1894 11 16 38.28 15.87 9.0 2.0 9.0 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.0 10.5 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.5 9.0 1982 03 21 40.00 15.77 7.5 3.5 7.5 6.5 4.0 11.0 10.5 Calabria settentrionale IrpiniaBasilicata Appennino abruzzese Sannio IrpiniaBasilicata Basilicata Calabria settentrionale Calabria meridionale Calabria IrpiniaBasilicata Golfo di Policastro 1857 1905 12 09 16 08 40.35 38.67 Rotondella 15.85 11.0 16.07 10.0 1913 06 28 39.53 16.23 8.0 3.5 8.5 1915 01 13 41.98 13.65 11.0 2.5 11.0 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.0 10.0 Anno Mese Giorno Lat Lon Io Iloc Imax 10.5 8.0 11.0 15.85 11.0 15.37 10.0 Scanzano Jonico 8.5 6.5 11.0 10.0 2.0 9.0 Calabria settentrionale 7.0 11.0 IrpiniaBasilicata Basilicata Calabria Calabria settentrionale Marsica IrpiniaBasilicata zona epicentrale Salandra 1694 09 08 40.88 1857 1930 12 07 16 23 40.35 41.05 1887 12 03 39.57 15.35 16.22 8.0 IrpiniaBasilicata Basilicata Irpinia San Mauro Forte 1694 09 08 Piano Provinciale di Emergenza 40.88 15.35 10.5 138 1857 1905 12 09 16 08 40.35 38.67 15.85 16.07 11.0 10.0 7.5 5.0 11.0 10.5 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.5 9.0 1915 01 13 41.98 13.65 11.0 2.0 11.0 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 5.0 10.0 1857 12 16 40.35 7.0 11.0 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.0 11.0 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 5.0 9.0 1984 05 07 41.67 14.05 8.0 3.0 8.0 1984 05 11 41.72 14.08 7.0 3.0 7.0 San Giorgio Lucano 15.85 11.0 Stigliano Basilicata Calabria IrpiniaBasilicata Marsica IrpiniaBasilicata Basilicata IrpiniaBasilicata Basilicata IrpiniaBasilicata Appennino abruzzese Appennino abruzzese Tricarico 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 1857 1905 12 09 16 08 40.35 38.67 15.85 16.07 11.0 10.0 7.0 5.0 11.0 10.5 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.5 9.0 1915 1930 01 07 13 23 41.98 41.05 13.65 15.37 11.0 10.0 2.0 6.5 11.0 10.0 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.5 10.0 5.0 7.5 5.0 11.0 11.0 10.5 1638 1857 1905 03 12 09 27 16 08 39.03 40.35 38.67 Tursi 16.28 11.0 15.85 11.0 16.07 10.0 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 5.0 10.0 Anno Mese Giorno Lat Lon Io Iloc Imax 10.0 6.0 10.0 IrpiniaBasilicata Basilicata Calabria IrpiniaBasilicata Marsica Irpinia IrpiniaBasilicata Calabria Basilicata Calabria IrpiniaBasilicata zona epicentrale Valsinni 1980 11 23 40.85 15.28 IrpiniaBasilicata Valutazione di pericolosità sismica attraverso la determinazione della probabilità di accadimento di un fenomeno di prefissata intensità in 50 anni Piano Provinciale di Emergenza 139 COD_ISTAT 17077001 17077002 17077003 17077004 17077005 17077006 17077007 17077008 17077009 17077010 17077011 17077012 17077013 17077014 13069050 17077016 17077017 17077018 17077019 17077020 17077021 17077022 17077023 17077024 17077025 17077026 17077031 17077027 17077028 17077029 17077030 NOME_COMUNE ACCETTURA ALIANO BERNALDA CALCIANO CIRIGLIANO COLOBRARO CRACO FERRANDINA GARAGUSO GORGOGLIONE GRASSANO GROTTOLE IRSINA MATERA MIGLIANICO MONTALBANO JONICO MONTESCAGLIOSO NOVA SIRI OLIVETO LUCANO PISTICCI POLICORO POMARICO ROTONDELLA SALANDRA SAN GIORGIO LUCANO SAN MAURO FORTE SCANZANO JONICO STIGLIANO TRICARICO TURSI VALSINNI COMUNE LAT 40,49177 40,31283 40,40718 40,58771 40,39177 40,18761 40,37723 40,49479 40,54763 40,39290 40,63186 40,60045 40,74448 40,66473 42,35902 40,28963 40,55236 40,14781 40,53367 40,38985 40,20878 40,51441 40,17140 40,52646 40,11228 40,48626 40,24806 40,40348 40,62184 40,24705 40,16869 LON 16,15794 16,23036 16,68832 16,19326 16,17153 16,42522 16,43947 16,45667 16,22708 16,14501 16,28046 16,38476 16,24193 16,60667 14,29199 16,56741 16,66657 16,54049 16,18487 16,55682 16,67582 16,54893 16,52571 16,31739 16,38773 16,25034 16,69890 16,22906 16,14438 16,47120 16,44326 PGA (a/g) per diversi periodi di ritorno (Valori medi + dev. std.) VI VII VIII IX X XI 95% 93% 84% 98% 94% 93% 93% 89% 95% 95% 98% 93% 98% 86% 98% 94% 98% 85% 95% 85% 90% 89% 90% 98% 91% 92% 86% 93% 98% 88% 92% 61% 59% 48% 60% 62% 55% 59% 51% 63% 62% 81% 55% 56% 47% 72% 53% 51% 53% 62% 51% 49% 52% 49% 67% 57% 58% 50% 59% 77% 55% 53% 10% 22% 6% 16% 10% 21% 14% 20% 20% 22% 20% 20% 8% 10% 17% 7% 13% 8% 18% 13% 10% 13% 8% 25% 10% 19% 10% 21% 13% 14% 9% 3% 17% 2% 5% 3% 3% 3% 2% 3% 3% 8% 2% 2% 1% 4% 3% 2% 3% 6% 2% 3% 3% 3% 12% 3% 9% 4% 3% 2% 3% 3% 0% 13% 0% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1% 0% 0% 0% 2% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 6% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% Intensità MCS per diversi periodi di ritorno - Valori medi Tr = 95 Tr = 475 Tr = 975 Tr = 2475 Tr = 95 Tr = 475 Tr = 975 Tr = 2475 ACCETTURA ALIANO BERNALDA CALCIANO CIRIGLIANO COLOBRARO CRACO FERRANDINA GARAGUSO 0,07831 0,07719 0,04720 0,06810 0,08054 0,06523 0,05949 0,05502 0,06443 Piano Provinciale di Emergenza 0,14817 0,14817 0,07975 0,12793 0,15748 0,11740 0,10728 0,09837 0,12023 0,19750 0,19468 0,09790 0,16205 0,20594 0,15079 0,13448 0,12097 0,15136 0,26928 0,26684 0,12203 0,21396 0,28230 0,20013 0,17491 0,15538 0,19850 6,6 6,5 5,6 6,5 6,6 6,3 6,2 6,1 6,4 8,1 8,0 6,9 7,8 8,2 7,6 7,5 7,3 7,8 8,5 8,5 7,1 8,3 8,6 8,0 7,9 7,7 8,2 9,0 9,0 7,4 8,7 9,1 8,5 8,3 8,0 8,6 140 GORGOGLIONE 0,08612 GRASSANO 0,05949 GROTTOLE 0,05582 IRSINA 0,06028 MATERA 0,04736 MIGLIONICO 0,05231 MONTALBANO J. 0,05422 MONTESCAGLIOSO 0,04720 NOVA SIRI 0,05630 OLIVETO LUCANO 0,06921 PISTICCI 0,05024 POLICORO 0,05311 POMARICO 0,05135 ROTONDELLA 0,05582 SALANDRA 0,06044 SAN GIORGIO LUCANO 0,06906 SAN MAURO FORTE 0,06603 STIGLIANO 0,06969 TRICARICO 0,06969 TURSI 0,05853 VALSINNI 0,06268 SCANZANO JONICO 0,05024 0,17044 0,10728 0,09837 0,10687 0,08177 0,09109 0,09473 0,08056 0,09797 0,13076 0,08704 0,09149 0,08947 0,09635 0,11092 0,12550 0,12185 0,12914 0,12995 0,10404 0,11173 0,08704 0,22619 0,13391 0,12266 0,13335 0,09959 0,11309 0,11703 0,09903 0,11985 0,16655 0,10578 0,11141 0,10972 0,11872 0,13898 0,16205 0,15586 0,16767 0,16486 0,12941 0,14179 0,10465 0,31484 0,17328 0,15701 0,17003 0,12447 0,14318 0,14887 0,12365 0,15213 0,22047 0,13342 0,14074 0,13911 0,15050 0,18060 0,21721 0,20501 0,22372 0,21803 0,16677 0,18548 0,13179 6,8 6,2 6,1 6,3 5,7 6,0 6,0 5,7 5,9 6,5 5,8 5,8 5,9 5,9 6,3 6,3 6,4 6,4 6,5 6,1 6,2 5,7 8,3 7,6 7,4 7,5 6,9 7,2 7,2 6,9 7,1 8,0 7,0 7,0 7,1 7,1 7,6 7,7 7,8 7,8 7,9 7,3 7,5 6,9 8,8 7,9 7,7 7,9 7,2 7,5 7,5 7,2 7,4 8,4 7,3 7,3 7,5 7,4 8,0 8,1 8,2 8,3 8,3 7,7 7,9 7,2 9,3 8,3 8,1 8,3 7,4 7,8 7,9 7,5 7,8 8,8 7,7 7,7 7,7 7,8 8,4 8,6 8,7 8,7 8,7 8,1 8,3 7,6 La metodologia di valutazione della vulnerabilità del patrimonio abitativo utilizza un approccio tipologico-statistico che ripartisce il patrimonio stesso nelle classi A, B e C previste dalla scala macrosismica MSK e che utilizza gli indicatori relativi alla tipologia costruttiva e all’anno di costruzione. La classe C è differenziata tra muratura di buona qualità (Ci) e cemento armato (C2), identificando così quattro classi di vuinerabilità. COMUNE % relativa % relativa % relativa % relativa Superficie alle alle alle alle Num. di complessiva abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni delle in classe in classe in classe in classe abitazioni A B C1 C2 ACCETTURA ALIANO BERNALDA CALCIANO CIRIGLIANO COLOBRARO CRACO FERRANDINA GARAGUSO GORGOGLIONE GRASSANO Piano Provinciale di Emergenza 1.430 916 5.739 640 444 902 441 4.491 594 777 2.660 89.061 58.212 481.522 41.953 25.922 72.580 35.665 376.577 43.053 51.653 208.961 43,1 20,1 18,6 32,5 55,5 46,2 7,3 25,2 36,8 40,2 23,1 27,5 24,7 11,8 27,6 29,2 28,1 3,7 12,4 22,4 28,2 16,7 16,4 24,1 8,3 19,3 9,6 17,6 1,5 6,2 9,6 23,2 9,8 13 31,1 61,2 20,6 5,7 8,1 87,5 56,2 31,2 8,3 50,4 141 GROTTOLE IRSINA MATERA MIGLIONICO MONTALBANO JONICO MONTESCAGLIOSO NOVA SIRI OLIVETO LUCANO PISTICCI POLICORO POMARICO ROTONDELLA SALANDRA SAN GIORGIO LUCANO SAN MAURO FORTE STIGLIANO TRICARICO TURSI VALSINNI SCANZANO JONICO 1.404 3.325 18.288 1.401 3.125 3.983 2.877 513 9.103 4.950 2.264 1.548 1.257 863 1.706 4.368 3.106 2.113 869 2.276 96.773 246.488 1.641.264 96.449 261.038 331.324 231.083 26.477 645.625 473.650 172.408 123.813 98.687 70.041 115.523 296.997 237.552 176.998 68.547 207.710 30,7 23,9 8,6 38,3 15,9 15,5 19,5 35 22,7 4,4 31 35 25,3 43,7 28,1 31,6 37,9 24,9 37,1 4,8 17,9 11,2 8,1 19,6 14,5 11,1 17,5 26,6 20,4 6,5 23,1 30,2 24,6 29,2 22,2 29 20,6 19,7 28,7 6,2 12,2 4,1 5 9,8 9 7,9 13,6 17 14,7 5,6 21 20,2 22 20,5 10,2 20,1 9,6 13,2 22,4 6,1 39,3 60,9 78,3 32,3 60,6 65,4 49,4 21,3 42,2 83,5 25 14,6 28,2 6,6 39,4 19,4 31,9 42,2 11,9 83 Valutazioni di vulnerabilità di una parte del patrimonio edilizio regionale sono state svolte in due lavori consecutivi, svolti nel biennio 1996-1998 sulla base di progetti, per i Lavori Socialmente Utili, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, con supporto scientifico del Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti, e in diversi lavori svolti presso l'Università di Basilicata, Dipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia applicata all’ingegneria (DiSGG). I lavori suddetti riguardano il censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile; nell’ambito di questo studio sono stati raccolti dati di vulnerabilità mediante Piano Provinciale di Emergenza 142 schede di primo e secondo livello GNDT dell’intero patrimonio edilizio pubblico. Se ne riportano di seguito i risultati in relazione ai Comuni della Provincia di Matera. LEGENDA Aggr. Edificio Codice identificativo dell'aggregato strutturale e dell'edificio, riportato nella cartografia di rilevamento. Denom. Edificio Denominazione dell'edificio presente sulla scheda. Denom. Complesso Denominazione del complesso presente sulla prescheda. Codice via 0 via, viale 1 corso 2 vicolo 3 piazza, largo 4 località Indirizzo Denominazione dell'indirizzo da scheda. Tipologia prevalente 1 tipologia specialistica 2 muratura o mista 3 c. a. 4 acciaio 5 altro 0 non identificata Età costruz./intervento A prima del '19 B 1919 - 1945 C 1946 - 1960 D 1961 - 1971 E 1972 - 1975 F 1976 - 1980 G dopo '81 H, I… Codici riservati per la definizione di interventi temporali di rilevanza locale. Norme sismiche precedenti Adeg. Antisismico D.M. 24/01/86 Miglior. Antisismico D.M. 24/01786 Intervnto non antisismico Codici della scheda versione 9/86 Tipo d'intervento A B / C 1 Ampliamento D E / F 2 Sopraelevazione G H I J 3 Ristrutturazione K L M N 4 Restauro O / P Q 5 Manutenzione 4 Riparazione antisismica 5 Adeguamento sismico 0 Nessuno Utilizzazione 0 Informazione assente 1 Totalmente utilizzato Piano Provinciale di Emergenza 143 2 Parzialmente utilizzato 3 Non utilizzato 4 Abbandonato Volume Volume complessivo dell'edificio in mc Livello del rilievo IIM 2° muratura o mista IC 1° calcestruzzo armato IA 1° acciaio IS 1° specialistica IMX 1° muratura o mista IX 1° tipologia strutt. non identificata IIC 2° calcestruzzo armato IIS 2° specialistica Fascia di vulnerabilità Muratura Conune Calcestruzzo a. A Alta *A Alta MA Medio Alta *MA Medio Alta M Media *M Media MB Medio Bassa *MB Medio Bassa B Bassa *B Bassa Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda Accettura 0004/01 Municipio Accettura 0001/01 sme Cod. via Indirizzo Tipol. Età Età Tipo Util. Prev. cos. int. int. 0 Roma 2 D F J 0 4 Novembre 3 D G J Vol. Liv. Vuln. Ril. 1 1842 IIM B 1 2778 IC *MA Accettura 0002/01 sel Municipio scuola media Padre Pio scuola elementare A. Moro 0 Garibaldi 3 D F J 1 5915 IC *MA Accettura 0003/01 asn asilo nido 0 del Maggio 3 D G J 1 845 IC *MA Accettura 0002/02 refettorio scuola elem. A. Moro 0 Garibaldi 3 F G J 1 1168 IC *MB Accettura 0013/01 smespogpa 0 4 Novembre 3 F G J 1 586 IC *MB Accettura 0013/02 smepa palestra scuola media Padre Pio 0 4 Novembre 3 F G J 1 781 IC *MB Aliano 0001/01 sel 0 Vittoria 2 D G J 1 2020 IIM B Aliano 0003/01 Municipio scuola mat. ed elem. Municipio poliambulatorio 0 Ungheria 3 G G J 1 2352 IC *MB Aliano 0002/01 sme scuola media inferiore 0 Ungheria 3 G G J 1 1140 IC *MB Bernalda 0026/01 sel scuola elementare 0 Oflacco 2 C G Q 1 4462 IIM MB Bernalda 0026/02 sma scuola elementare 0 Oflacco 2 C G Q 2 2564 IIM MB Bernalda 0017/01 Municipio Municipio 3 Plebiscito 2 A G J 1 2346 IIM MB Piano Provinciale di Emergenza 144 Bernalda 0012/01 lcs liceo scientifico 0 Anacreonte 2 D / 0 1 3665 IIM MB Bernalda 0007/02 sma scuola materna 0 Anacreonte 2 D / 0 1 848 IIM MB Bernalda 0010/02 selpa scuola elementare 0 Marconi 2 C / 0 2 3595 IIM MB Bernalda 0025/01 cgf comando GDF 0 Europa 2 F H G 1 2538 IIM MB Bernalda 0011/01 lcs liceo scientifico 0 Anacreonte 2 C C G 1 771 IIM MB Bernalda 0001/02 asn asilo nido 1 Umberto 2 B G J 2 2400 IIM MB Bernalda 0007/03 sma scuola materna 0 Anacreonte 2 D / 0 1 391 IIM B Bernalda 0010/01 sel scuola elementare 0 Marconi 2 B G J 1 12879 IIM B Bernalda 0007/01 sma scuola materna 0 Anacreonte 2 D / 0 1 1870 IIM B Bernalda 0002/03 sma scuola materna 1 Italia 2 A G J 2 3222 IIM B Bernalda 0024/01 cc stazione CC 0 Mlutherk 2 C G J 1 2063 IIM B Bernalda 00170/03 Municipio Municipio 3 Plebiscito 2 A G J 1 2207 IIM B Bernalda 0002/02 sma scuola elementare 1 Italia 3 A G J 1 720 IIM B Bernalda 0002/01 sma scuola elementare 1 Italia 3 A G J 1 586 IIM B Bernalda 0001/01 asn asilo nido 1 Umberto 3 B G J 2 2260 IIM B Bernalda 0017/04 Municipio Municipio 3 Plebiscito 3 A G J 1 2537 IIM B Bernalda 0018/02 enel agenzia enel 0 Conciliovati 3 G / 0 1 1563 IC *A *A Bernalda 0018/01 enel agenzia enel 0 Conciliovati 3 G / 0 1 1737 IC Bernalda 0028/02 itcolivetti ITC A. Olivetti 0 Schwartz 3 G / 0 1 1218 IC *A Bernalda 0019/01 autoparco autoparco comunale 0 Berlinguer 3 G / 0 1 4354 IC *A Bernalda 0028/01 itcolivetti ITC A. Olivetti 0 Schwartz 3 G / 0 1 6048 IC *A Bernalda 0013/01 poliambulatori asilo nido 0 Del Mconcili 3 G / 0 1 1199 IC *A Bernalda 0028/03 itcolivetti ITC A. Olivetti 0 Schwartz 3 G / 0 1 8957 IC *A Bernalda 0027/01 itcpa ITC A. Olivetti 0 Schwartz 3 G / 0 1 3808 IC *A Bernalda 0008/02 lcs liceo scientifico 0 Anacreonte 3 C / 0 1 1693 IC *A stazione CC 0 Quasimodo 3 G / 0 1 3080 IC *A 0 Dalla Chiesa 3 G / 0 1 4044 IC *A Bernalda 0005/01 cc Bernalda 0014/01 sma Bernalda 0006/01 selaldomoro Bernalda 0008/03 lcs Bernalda 0006/02 Bernalda 0007/01 Bernalda Bernalda Bernalda 0027/02 smepadommarco Bernalda 0022/03 scuola elementare A. Moro 3 Mattarella 3 G / 0 1 3464 IC *A 0 Anacreonte 3 C / 0 3 1265 IC *A selaldomoro liceo scientifico scuola elementare A. Moro 3 Mattarella 3 G / 0 1 5518 IC *A telecom centrale telecom 0 Berlinguer 3 F / 0 1 3679 IC *A 0008/01 lcs liceo scientifico 0 Anacreonte 3 C / 0 2 2246 IC *A 0017/02 Municipio Municipio 0 Plebiscito 3 G / 0 1 1195 IC *A 0 Schwartz 3 C / 0 1 785 IC *MA 0 Europa 3 D / 0 1 731 IC *MA 0 Cod. via Europa smedommarco scuola media Don Marco Bernalda scuola media Don 0022/02 smedommarco Marco Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda scuola media Don 0021/03 smepadommarco Marco ampsmedommar scuola media Don 0021/02 co Marco scuola media Don 0021/01 smedommarco Marco 0 Anacreonte 3 C / 0 1 2100 IC Bernalda 0020/03 scuola media Pitagora 0 Anacreonte 3 C / 0 1 3421 IC *MA Bernalda 0020/02 ampsmepitagora scuola media Pitagora 0 Anacreonte 3 C G C 1 2432 IC *MA Bernalda 0020/01 0 Anacreonte 3 C / 0 1 3059 IC *MA 3 D / 0 1 918 IC *MA *MA Bernalda Conune Bernalda Bernalda smepitagora 603 Vol. IC *MA Liv. Vuln. Ril. 0 Anacreonte 3 C / 0 1 3096 IC *MA 0 Anacreonte 3 C G C 1 2047 IC *MA *MA 0 Europa Bernalda scuola media Pitagora scuola media Don 0022/01 smedommarco Marco delegazione 0023/01 delegazionecom comunale 3 S. Giovanni 23 3 C G Q 1 2710 IC Bernalda 0016/01 uffpostale ufficio postale 0 Europa 0 G / 0 1 599 IC Bernalda 0015/01 uffpostale ufficio postale 0 Torraca 0 G / 0 1 1598 IC Bernalda 0004/01 pa palestra 4 Metaponto 0 G / 0 1 7834 IC Bernalda 0003/01 pa palestra 0 Anacreonte 0 G / 0 1 8514 IX ufficio postale 0 Europa 0 G / 0 1 599 IC Bernalda Bernalda smepitagora Indirizzo 3 D / 0 1 Tipol. Età Età Tipo Util. Prev. cos. int. int. 0016/01 uffpostale Piano Provinciale di Emergenza 145 Calciano 0060/01 usl sc. materna M. Angeliche 0 tenentechiri 2 D H J 1 1991 IIM MB Calciano 0020/01 ex municipio vecchio municipio 0 Umberto I 2 B / 0 2 1841 IC MB Calciano 0070/01 Municipio Municipio 0 sandroperti 3 E / 0 1 2829 IC *A Calciano 0050/01 sme scuola media 0 sandroperti 3 E / 0 1 3091 IC *A Calciano 0040/01 cc stazione CC 0 sandroperti 3 E / 0 1 788 IC *A Calciano 0030/01 cc 0 sandroperti 3 E / 0 1 1143 IC *A Calciano 0010/02 sma 2 primoroma 3 C / 0 2 1998 IC *MA *MA Calciano 0010/01 sel stazione CC sc. elementare E. mater sc. elementare E. mater 2 primoroma 3 C / 0 1 1864 IC Cirigliano 0004/01 uffpostale ufficio postale 0 Umberto I 2 C E J 1 1888 IIM MB Cirigliano 0001/01 sel scuola elementare 0 fontana 3 E G J 1 2832 IC *MA Cirigliano 0002/01 sma scuola materna 0 fontana 3 D F J 3 1023 IC *MA Cirigliano 0003/01 Municipio Municipio 0 municipio 3 D F J 1 1663 IC *MA Cirigliano 0002/02 sma scuola materna 0 fontana 3 G / 0 3 527 IC *MB Colobraro 0001/01 smascmedia ex scuola media 0 vittorioveneto 2 B / 0 3 6791 IIM MB Colobraro 0008/01 uffpostale ufficio postale 0 Umberto I 2 E / 0 1 2498 IIM MB Colobraro 0005/01 sma ex scuola materna 0 ssmariad'ann 2 F / 0 2 2655 IIM MB Colobraro 0004/01 uslambulatorio ambulatorio 0 vittorioveneto 2 D / 0 2 1087 IIM MB Colobraro 0006/01 smepadommarco ex scuola materna 0 ssmariad'ann 3 C / 0 1 841 IC *MA Colobraro 0002/01 Municipio Municipio 1 ssmariad'ann 3 D / 0 1 2759 IC *MA Colobraro 0007/02 sme 0 ssmariad'ann 3 G / 0 1 2800 IC *MB *MB Colobraro 0003/01 sel sc. media palestra sc. elementare materna 0 ssmariad'ann 3 C / 0 1 4389 IC Colobraro 0007/01 sme scuola media 0 ssmariad'ann 3 G / 0 1 3482 IC *B Craco 0007/01 edifcioscolas scuola s.a. 4 s. angelo 3 E F J 2 998 IC *MA Craco 0001/01 casa comunale casa comunale 0 mastronardi 3 E G J 1 5220 IC *MA Craco 0008/01 edifcioscolas scuola s. lucia 4 santa lucia 3 E F J 2 2402 IC *MA Craco 0002/01 sme inferiore scuola media inferiore 0 XXV aprile 3 E F Q 1 3329 IC *MA Craco 0003/01 sma scuola materna 0 aldo moro 3 E G Q 1 2595 IC *MA Craco 0004/01 sel scuola elementare 0 Italia 3 G G Q 1 3735 IC *MB Craco 0005/01 poliambulatori poliambulatorio 0 moro 3 F G Q 2 612 IC *MB Craco 0011/01 centrocivicoso centro civico sociale 0 giovanni XXIII 3 G G J 1 1339 IC *MB Craco 0012/01 mercatocoperto mercato coperto 0 XXV aprile 3 F G N 2 1680 IC *MB Ferrandina 0070/02 ipr san domenico 0 ctasdomenico 2 A H L 1 1381 IIM M Ferrandina 0070/01 lcsiprbiuffccu san domenico 0 ctasdomenico 2 A H L 1 25100 IIM Ferrandina 0080/05 casa di riposo casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 481 IIM MB Ferrandina 0200/01 staferroviaria stazione ferroviaria 4 scaloferra 2 C G H 2 1584 IIM MB Ferrandina 0210/01 uffpostale ufficio postale 4 borgomacch 2 E / 0 1 230 IIM MB Ferrandina 0230/01 palazzocaputi palazzo caputi Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda 3 Cod. via Plebiscito Conune Indirizzo M 2 A H M 1 5502 IIM MB Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Ferrandina 0080/01 casa di riposo casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 259 IIM MB Ferrandina 0080/02 casa di riposo casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 5609 IIM MB Ferrandina 0080/04 casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 4798 IIM MB Ferrandina 0050/01 sel casa di riposo sc. Elementare d'onofrio 0 lanzillotti 2 B H H 1 23523 IIM MB Ferrandina 0080/03 casa di riposo casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 6328 IIM MB Ferrandina 0060/02 smakindu sc. Materna kindù 0 cadutikindu 2 D H H 1 1541 IIM B Ferrandina 0130/01 exconvento s. chiara 3 palestro 2 A H H 2 14765 IIM Ferrandina 0060/01 smakindu sc. Materna kindù 0 cadutikindu 2 D H H 1 907 IIM Ferrandina 0120/01 exmattatoio ufficio del lavoro 0 mazzini 2 C H J 1 2743 IIM B Ferrandina 0190/01 palazzobitonto palazzo bitonto 0 mazzini 3 E / 0 1 6540 IC *A Ferrandina 0100/01 cgf caserma gdf 1 vittorioema 3 D H J 1 4582 IC *A Ferrandina 0090/01 cc caserma cc 3 cadutiingue 3 D / 0 1 2129 IC *A Ferrandina 0010/01 smamatteotti sc. Materna Matteotti 1 matteotti 3 E G Q 2 992 IC *MA Ferrandina 0230/01 smepadommarco palestra sc. D'onofrio 0 lanzillotti 3 C / 0 1 0 IC *MA Ferrandina 0150/01 mercatocoperto 0 piolatorre 3 E / 0 1 1105 IC *MA Piano Provinciale di Emergenza mercato coperto 146 B B Ferrandina 0160/01 cineteatro cineteatro della valle 0 matteotti 3 E / 0 2 5410 IC Ferrandina 0170/01 smasantonio s. antonio 0 papagiovanni 3 E / 0 1 4836 IC *MA *MA Ferrandina 0180/01 uffpostale ufficio postale 0 mazzini 3 E / 0 1 2511 IC *MA Ferrandina 0020/01 iti iti statale 0 lanzillotti 3 D / 0 1 15269 IC *MA Ferrandina 0030/01 smestatale scuola media statale 0 lanzillotti 3 D H Q 1 8745 IC *MA Ferrandina 0040/01 selipr sc. Elem. Mazzini 0 lanzillotti 3 D / 0 1 5573 IC *MA Ferrandina 0030/02 smepa scuola media statale 0 lanzillotti 3 F / 0 1 4973 IC *MB Ferrandina 0140/01 esattoria esattoria 0 mazzini 3 G H Q 1 1390 IC *MB Ferrandina 0220/01 Municipio municipio 3 Plebiscito 4 A H L 1 5664 IA Ferrandina 0110/01 usl distertto sanitario 0 mazzini 0 G / 0 1 972 IX Garaguso 0060/01 Municipio farm municipio corpo A 0 IVnovembre 2 D F J 1 2114 IIM Garaguso 0070/02 municipio scuola media 0 IVnovembre 2 D F Q 1 1148 IIM M Garaguso 0050/02 asn 1 vittemanuele 2 D H Q 1 818 IIM MB M Garaguso 0050/01 asn 1 vittemanuele 2 D H Q 1 1100 IIM B Garaguso 0010/01 sel-sme 3 Europa 3 C H Q 1 6198 IC *A Garaguso 0020/01 usl Garaguso 0040/01 sma 0 extramurale 3 D H Q 2 1014 IC *A scuola materna 0 olividelduca 3 E H Q 1 1890 IC *A Garaguso 0030/01 cc 0 olividelduca 3 D / 0 3 3991 IC *MA Gorgoglione 0002/01 sme sc. Elem e media 0 fontana 2 C D J 1 4038 IIM M Gorgoglione 0004/01 municipio 0 Roma 2 C G N 1 2101 IIM M Gorgoglione 0004/02 municipio deposito municipio muncipio 0 Roma 2 C G N 1 285 IIM MB Gorgoglione 0001/01 casa comunale scuola materna 0 mastronardi 3 E G J 1 5220 IC *MA Gorgoglione 0003/01 ccult c.culturale "Laviani" 0 mancosa 4 B G N 1 1194 IA MA Grassano 0010/03 municipio municipio 3 a-ilvento 2 A C J 1 2010 IIM MA Grassano 0010/04 municipio municipio 3 a-ilvento 2 A C J 1 395 IIM MA Grassano 0010/02 municipio municipio 3 a-ilvento 2 A C J 1 1208 IIM MA Grassano 0010/01 municipio municipio 3 a-ilvento 2 A C J 1 3345 IIM M Grassano 0170/02 palzzomateri scuola pal Materi 1 Umberto I 2 A / 0 3 2992 IIM M Grassano 0170/01 palzzomateri scuola pal Materi 1 Umberto I 2 A / 0 2 7658 IIM M Grassano 0170/03 palzzomateri scuola pal Materi 1 Umberto I 2 A / 0 2 1522 IIM M Grassano 0080/01 selspoga pal. Sc. Elementare 3 ilvento 3 C / 0 1 2094 IC *A Grassano 0110/01 sma sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 1775 IC *A Grassano 0160/01 cc caserma cc 0 rimembranza 3 E / 0 1 7312 IC *A Grassano 0150/01 sel-direzione sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 1391 IC *A Grassano 0140/01 Sel-casa custode sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 926 IC *A Grassano 0130/01 sma sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 1775 IC *A Grassano 0120/01 sel sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 3381 IC *A Grassano 0030/01 sme sc. Media corpo B 0 cap.pirrone 3 D H J 1 2023 IC *A Grassano 0100/01 sel sc. El.-mat Don Bosco 3 Aggr. Denom. Complesso Cod. Denom. Edificio Edificio da prescheda via Conune a-ilvento Indirizzo 3 C H J 1 3213 IC *A Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Grassano 0020/01 sme sc. Media corpo A 0 cap.pirrone 3 D H J 1 3847 IC *A Grassano 0040/01 sme 0 cap.pirrone 3 D H J 1 3504 IC *A Grassano 0050/01 smepa sc. Media corpo C sc. Media corpo D pal 0 cap.pirrone 3 D / 0 1 2137 IC *A Grassano 0060/01 sel-sma scuola elementare 0 nazariosauro 3 D H Q 1 6529 IC *A Grassano 0090/01 selrefettorio sc. Elem refettorio 3 a-ilvento 3 C H J 1 874 IC *A Grassano 0070/01 itcpa itc palestra 0 deicaduti 3 E / 0 1 5875 IC *MA Grassano 0075/01 deicaduti 3 E / 0 1 10943 IC *MA 0017/01 4 macello 2 F G J 1 1680 MB Grottole 0002/01 exsma itc-ragioneria dep. Com ex mattatoio sc. Materna uff. tecnico 0 Grottole itc deposito municipio 0 kennedy 2 E G G 1 1026 IIM MB Grottole 0002/02 exsma sc. Matena uff tecn 0 kennedy 2 E G G 2 372 IIM MB Grottole 0008/01 resistenza 2 C F J 1 3912 IIM MB 0017/03 sc. Element 1° lotto dep. Com ex mattatoio 0 Grottole sel deposito municipio 4 macello 2 F G J 1 234 IIM MB Grottole 0009/01 sel sc. Element 2° lotto 0 resistenza 2 D G G 2 3096 IIM MB Piano Provinciale di Emergenza IIM 147 Grottole 0017/02 deposito municipio dep. Com ex mattatoio 4 macello 2 F G J 1 304 IIM B Grottole 0009/02 selpa sc. Element 2° lotto 0 resistenza 2 D G G 2 1056 IIM B Grottole 0007/01 sma sc. Materna comunale 0 resistenza 3 E G J 1 3627 IC *MA Grottole 0003/01 asn asilo nido 0 kennedy 3 F G J 4 873 IC *M Grottole 0006/02 sme sc. Media De Gasperi 0 nzionale 3 F G G 1 3931 IC *M Grottole 0001/01 municipio 0 kennedy 3 F G G 1 2469 IC *M Grottole 0004/01 municipio distrertto sanitario distertto sanitario 0 kennedy 3 G G J 2 4116 IC *M Grottole 0006/03 sme sc. Media De Gasperi 0 nazionale 3 F G G 1 1195 IC *M Grottole 0006/01 smepa sc. Media De Gasperi 0 nazionale 3 F G G 1 2139 IC *M Irsina 0007/03 municipio municipio 1 musacchio 2 E / 0 1 5520 IIM MB Irsina 0001/01 sma sel scuola materna 3 costa 2 B F J 1 4042 IIM MB Irsina 0009/01 museocivico museo civico 3 sanfrancesco 2 A H J 1 2880 IIM MB Irsina 0009/02 museocivico museo civico 3 sanfrancesco 2 A H J 1 2977 IIM MB Irsina 0004/03 sel martiri scuola elementare 1 martiri 2 C / 0 1 703 IIM B Irsina 0004/04 sel martiri scuola elementare 1 martiri 2 C / 0 1 1610 IIM B Irsina 0009/03 museocivico museo civico 3 sanfrancesco 2 A H J 1 1680 IIM B Irsina 0008/01 uffpostale uffpostale 1 musacchio 2 C E J 1 779 IIM B Irsina 0003/03 selconliceosci scuola elementare 3 Garibaldi 2 B F Q 1 4185 IMX Irsina 0003/01 selconliceosci scuola elementare 3 Garibaldi 2 B F Q 1 5076 IMX Irsina 0003/02 selconliceosci scuola elementare 3 Garibaldi 2 B F Q 1 5130 IMX Irsina 0004/02 sel martiri scuola elementare 0 martiri 2 C / 0 1 1470 IMX Irsina 0005/03 sme scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 1596 IC *A Irsina 0005/04 sme scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 3249 IC *A Irsina 0006/01 palestra scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 9060 IC *A Irsina 0005/05 sme scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 840 IC *A Irsina 0005/02 sme scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 5655 IC *A Irsina 0004/01 sel martiri scuola elementare 0 martiri 3 C / 0 1 1564 IC *A Irsina 0033/01 centraletelecom centrale telecom 1 gobetti 3 E F Q 1 2256 IC *MA Irsina 0002/ sma scuola materna 0 togliatti 3 E G J 1 1320 IC *MA Irsina 0007/01 municipio 1 musacchio 3 G / 0 1 437 IC *M Irsina 0006/02 municipio distrertto sanitario distertto sanitario 0 agnesod 3 G / Q 1 2277 IC *M Irsina 0011/01 pretura uff giudice di pace 1 novello 3 F / 0 1 3600 IC *M Irsina 0007/02 municipio municipio 1 musacchio 3 G / 0 1 1243 IC *M Irsina 0013/02 stazione cc 1 divittorio 3 F G Q 1 1957 IC *M Irsina 0006/01 cc distrertto sanitario distertto sanitario 0 agnesod 3 G / 0 1 2211 IC *M Irsina 0013/03 cc stazione cc 1 divittorio 3 F G Q 1 665 IC *M Irsina stazione cc Denom. Complesso da prescheda 1 Cod. via distertto sanitario 0 agnesod 3 G / 0 1 1683 IC *M casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 3 3700 IC *MB casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 2 962 IC *MB casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 3 2960 IC *MB Irsina 0013/01 cc Aggr. Denom. Edificio Edificio distrertto 0006/02 sanitario casamandament 0010/03 ale casamandament 0010/06 ale casamandament 0010/05 ale casamandament 0010/01 ale Irsina 0010/04 Conune Irsina Irsina Irsina Irsina divittorio Indirizzo 3 F G Q 1 Tipol. Età Età Tipo Util. Prev. cos. int. int. 396 Vol. IC *M Liv. Vuln. Ril. casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 3 3848 IC *MB 0 coppi 3 G / 0 1 167 IC *MB 0 coppi 3 G / 0 3 482 IC *MB Matera cabinaenel casa mandamentale casamandament 0010/02 ale casa mandamentale liceo artistico ex 0056/01 lca exconvitto convitto 3 san rocco 2 A F J 2 15841 IIM M Matera 0120/01 paldelcasale palazzo del casale 0 fiorentini 2 A F J 1 1200 IIM M Matera 0001/01 prefettura 0 XX settembre 2 A F J 1 10811 IIM M Matera 0106/03 sma prefettura sc materna rione lanera 0 dellaquercia 2 D F J 1 Irsina Piano Provinciale di Emergenza 875 IIM 148 M Matera 0056/02 lca exconvitto Matera 0001/02 prefettura Matera 0090/01 Matera 0001/03 Matera liceo artistico ex convitto 0 san rocco 2 A F J 2 8429 IIM M 0 XX settembre 2 A F J 1 9010 IIM M 3 sedile 2 A F J 1 6514 IIM M 0 XX settembre 2 A F J 1 8611 IIM M consultorio familiare biblio prov ex ist Ventura 3 firenze 2 C F G 1 1460 IIM M 0 cappuccini 2 C / 0 1 3464 IIM MB banca d'italia biblio prov ex ist Ventura biblio prov ex ist Ventura biblio prov ex ist Ventura palazzo dell'annunziata 3 sanfrancesco 2 A E J 1 8058 IIM MB 0 cappuccini 2 C / 0 1 975 IIM MB 0 cappuccini 2 A C C 1 7041 IIM MB 0 cappuccini 2 C G J 1 3639 IIM MB 3 vveneto 2 A H J 2 71455 IIM MB 4 rondinelle 2 A G J 1 3896 IIM MB 0 battista 2 B F J 1 1015 IIM MB 4 rondinelle 2 A G J 1 2601 IIM MB conservatorio prefettura conservatorio e auditorium prefettura prefettura 0060/01 consfamiliare Matera 0038/01 bibliotecaprov Matera 0217/02 bancaditalia Matera 0038/06 bibliotecaprov Matera 0038/05 bibliotecaprov Matera 0038/03 bibliotecaprov Matera 0229/01 pdell'annunziata Matera 0231/01 Matera 0152/01 sma l battista Matera 0231/02 casadeigiovani Matera 0153/01 cenoncolpneum Matera 0138/01 sel 5 circolo Matera 0024/01 sel marconi Matera 0149/01 Matera Matera casadeigiovani casa dei giovani scuola materna comunale 0 battista 2 B F Q 1 6048 IIM MB 0 1frangione 2 D F Q 1 2601 IIM MB 0 g marconi 2 C D F 1 18884 IIM MB sel lamartella casa dei giovani cen oncolog pneumolog sc elementare 5° circolo sc elemntare g marconi sc elementare la martella 0 1vulture 2 D E J 1 1978 IIM MB 0245/01 palazzoridola palazzo ridola 0 del duomo 2 A H J 1 6576 IIM MB 0245/03 palazzoridola palazzo ridola 0 del duomo 2 A H J 2 1430 IIM MB Matera 0073/01 palazzo bronzi 3 del sedile 2 A F J 1 3724 IIM MB Matera 0038/04 bibliotecaprov palazzo bronzini biblio prov ex ist Ventura 0 cappuccini 2 C / 0 1 4297 IIM MB Matera 0323/01 consagrario 0 cererie 2 A E J 1 14067 IIM MB F J 1 0 dellaquercia 2 D Matera consorzio agrario reg sc materna rione 0106/01 sma rionelanera lanera corpo forestale dello 0107/01 ccfs stato 0 dellaquercia 2 E F Q Matera 0004/03 0 lanera 2 B D F Matera 0247/03 consbonbradme consorzio di bonifica 0 annunziatella 2 C E Matera 0246/02 consbonbradme consorzio di bonifica 0 annunziatella 2 C Matera 0066/01 consbonbradme consorzio di bonifica 0 annunziatella 2 C Matera 0161/01 0 castello 2 B Matera 0191/01 exstazcentfal ex staz centrale fal Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda 3 Cod. via matteotti Matera Conune ospedalecivile ipa Matera 0217/04 bancaditalia Matera 0106/02 sma rionelanera ospedale civile ist prof alberghiero banca d'italia sc materna rione lanera Indirizzo 962 IIM MB 1 2150 IIM MB 1 34425 IIM MB Q 1 1562 IIM MB E Q 1 2201 IIM MB E Q 1 5845 IIM MB F J 1 6003 IIM MB 2 A F Q 2 2592 IIM MB Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. 3 sanfrancesco 2 A E J 1 4240 IIM MB 0 dellaquercia 2 D F J 1 932 IIM MB Matera 0142/01 sma exenel sc materna ex enel 0 lucana 2 A F J 1 1697 IIM MB Matera 0018/01 sme sc media a volta 0 lucana 2 B F Q 1 6053 IIM MB Matera 0301/01 museo ridola 0 ridola 2 A F J 1 9117 IIM MB Matera 0051/01 smacomunparini 0 parini 2 C F J 1 1186 IIM MB Matera 0051/02 smacomunparini museo naz d ridola scuola materna comunale scuola materna comunale 0 parini 2 C F J 1 1386 IIM MB Matera 0189/01 casello fal 0 nazionale 2 B E Q 1 630 IIM MB casellofal Matera 0193/01 casellofal casello fal 4 XX settembre 2 A E J 3 532 IIM MB Matera 0199/01 stazfalvenusio stazione fal venusio 4 venusio 2 A E Q 1 1344 IIM MB Matera 0235/01 smavialucana scuola materna 0 lucana 2 B F Q 2 1750 IIM MB Matera 0199/02 dopositofal stazione fal venusio 4 venusio 2 A E Q 1 360 IIM MB Matera 0120/02 paldelcasale palzzo del casale 0 fiorentini 2 A F J 1 170 IIM MB 0 gramsci 2 C F G 1 4056 IIM MB Matera 0071/01 centrigienment centro ig mentale sert Piano Provinciale di Emergenza 149 Matera 0117/01 sovbenambarchi sovr beni amb e arch 0 d'addozio 2 A F J 1 6305 IIM Matera 0117/02 sovbenambarchi sovr beni amb e arch 0 d'addozio 2 A F J 1 7700 IIM MB Matera 0072/01 palalanfranchi MB palzzo lanfranchi cen oncolog pneumolog 3 pascoli 2 A F Q 1 58850 IIM MB MB Matera 0153/02 cenoncolpneum 0 battista 2 B F Q 1 2760 IIM Matera 0142/02 sma exenel sc materna ex enel 0 lucana 2 A F J 1 700 IIM B Matera 0087/01 exconvslucia ex conv santa lucia 0 la vista 2 A G J 2 25117 IIM B Matera 0245/02 palazzoridola 0 delduomo 2 A H J 1 523 IIM B Matera 0167/02 locsepcomunale 3 sedile 2 A G J 1 1144 IIM B Matera 0167/01 locsepcomunale 3 sedile 2 A G J 1 96 IIM B Matera 0038/02 palazzo ridola loc deposito comunale loc deposito comunale biblio prov ex ist Ventura 0 cappuccini 2 C / 0 1 1637 IIM B Matera 0217/01 banca d'italia sc media e conservatorio 3 sanfrancesco 2 A E J 1 770 IIM B Matera bancaditalia smeconservatori 0243/01 o 3 del sedile 2 A / 0 1 3473 IIM B Matera 0217/06 bancaditalia banca d'italia 3 sanfrancesco 2 A E J 1 1363 IIM B Matera 0217/05 bancaditalia banca d'italia 3 sanfrancesco 2 E E J 1 408 IMX B bibliotecaprov Matera 0080/01 sellucrezio scuola elementare 0 1lucrezio 3 G F Q 1 4655 IC *A Matera 0239/02 st comunale XXI sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 588 IC *A Matera 0242/01 servigiestadio mattatoio comunale mattatoio comunale 0 Marconi 3 B F Q 1 800 IC *A Matera 0047/02 itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 8608 IC *A Matera 0242/02 itc mattatoio comunale mattatoio comunale 0 Marconi 3 B F Q 1 600 IC *A Matera 0080/03 sellucrezio scuola elementare 0 lucrezio 3 G F Q 1 1036 IC *A Matera 0080/04 sellucrezio scuola elementare 0 lucrezio 3 G F Q 1 1190 IC *A Matera 0080/05 sellucrezio scuola elementare 0 lucrezio 3 G F Q 1 1190 IC *A Matera 0047/01 itc itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 5775 IC *A Matera 0080/02 sellucrezio scuola elementare 0 lucrezio 3 G F Q 1 1036 IC *A Matera 0047/03 itc itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 1760 IC *A Matera 0239/01 servigiestadio st comunale XXI sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 588 IC *A Matera 0234/01 scuola materna ex cif 0 paladino 3 D F Q 1 1470 IC *A Matera 0242/03 smateexcif mattatoio comunale mattatoio comunale 0 Marconi 3 B F Q 1 548 IC *A Matera 0032/01 stazferrfal staz ferroviaria fal 0 nazionale 3 F / Q 1 2341 IC *A Matera 0190/01 exbigliettfal ex biglietteria fal 0 nazionale 3 C / Q 1 218 IC *A Matera 0162/01 uffterritorio uff regionale territorio 0 gramsci 3 B F Q 1 3623 IC *A Matera 0162/02 uffterritorio 0 gramsci 3 B E Q 1 3360 IC *A Matera 0143/02 smatgfortunato uff regionale territorio sc materna g fortunato 3 C F Q 1 414 IC *A Matera Matera 0047/04 itccasacustode itc loperfido Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda sc materna g 0143/01 smatgfortunato fortunato Matera 0047/05 itc paloloperfido Conune itc loperfido 0 gfortunato 0 Cod. via aldo moro 0 gfortunato 3 C F Q 1 600 IC *A 0 aldo moro 3 D G Q 1 2223 IC *A Indirizzo 3 D G Q 1 1512 IC *A Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0176/01 snam spa snam spa (uffici) 0 gravina 3 D G Q 1 2838 IC *A Matera 0244/03 parcheggiotrib 0 aldo moro 3 F / 0 1 5208 IC *A Matera 0111/03 cripbrancaccio consorzio di bonifica casa riposo brancaccio 0 deglietrusc 3 E F Q 1 3230 IC *A Matera 0228/01 dist scolastico 9 2 1d'alessio 3 D G Q 1 353 IC *A Matera 0025/02 0 gattini 3 C G J 1 20160 IC *A Matera 0025/01 questura dist. scolastico 9 sede quest e pol stradale sede quest e pol stradale 0 gattini 3 C G J 1 6720 IC *A Matera 0097/02 palestpalsport sport palazzetto 0 nazioniunite 3 F F Q 1 18414 IC *A Matera 0194/01 Stazione fal stazione fal 0 lanera 3 F / 0 1 Matera 0031/01 enautacquepugl sede uffici acquedotto 0 tacito 3 F / 0 1 4971 IC *A Matera 0105/03 selnitti sc elem nitti 3 nitti 3 C F J 1 3680 IC *A Matera 0105/01 selnitti sc elem nitti 3 nitti 3 C F J 1 2448 IC *A questura Piano Provinciale di Emergenza 775 IC 150 *A Matera 0105/02 selnitti 3 nitti 3 D cripbrancaccio sc elem nitti casa riposo brancaccio Matera 0111/01 Matera 0170/01 Matera 1 deglietrusc 3 ipalberghiero ist prof alberghiero 0 castello 3 0144/01 sma sg matera 0 sgmatera Matera 0111/02 cripbrancaccio 0 Matera 0021/02 Matera 0242/06 mattatoio comunale Matera 0242/04 sc el d'alessio mattatoio comunale mattatoio comunale sc mat serra venerdì casa riposo brancaccio sc elem vico 2 cappelluti Matera 0086/03 scicacollocame Matera 0021/01 sc el d'alessio Matera 0025/03 questura Matera 0021/03 seld'alessio Matera Matera 0086/01 scicacollocame mattatoio 0242/05 comunale Matera 0086/02 scicacollocame Matera 0086/04 scicacollocame Matera 0111/04 Matera 0142/03 smaternaexenel cripbrancaccio Matera 0009/01 Matera 0097/01 piscina comunale Matera 0111/05 Matera 0155/01 Matera 0047/06 itc aula magna Matera 0159/03 osp civile nuovo Matera 0004/11 ospedale civile Matera 0004/10 ospedale civile Matera 0004/09 Matera Matera Q 1 2618 IC *A E F Q 1 2505 IC *A F G J 1 2781 IC *A 3 D F J 1 1672 IC *A deglietrusc 3 E F Q 1 3102 IC *A 1 d'alessio 3 D G Q 1 4050 IC *A 0 marconi 3 B F Q 1 1840 IC *A mattatoio comunale 0 marconi 3 B F Q 1 1008 IC *A scica (uff colloc) sc elem vico 2 cappelluti sede quest e pol stradale sc elem vico 2 cappelluti 0 peucezi 3 G / 0 1 1843 IC *A 1 d'alessio 3 D G Q 1 4836 IC *A 0 gattini 3 C G J 1 6048 IC *A 1 d'alessio 3 D G Q 1 4694 IC *A scica (uff colloc) 3 peucezi 3 G / 0 1 1843 IC *A mattatoio comunale 0 marconi 3 B F Q 1 1008 IC *A scica (uff colloc) 0 peucezi 3 G / 0 1 1843 IC *A scica (uff colloc) casa riposo brancaccio 0 peucezi 3 G / 0 1 1843 IC *A 1 deglietrusc 3 E F Q 1 3610 IC *A sc mat ex enel 0 lucana 3 C F Q 1 1462 IC *A inps 0 cappelluti 3 B G Q 1 4224 IC *A 1 Europa 3 F F Q 1 6912 IC *A cripbrancaccio sport palazzetto casa riposo brancaccio 0 deglietrusc 3 E F Q 1 2505 IC *A sma collodi sc materna via collodi 0 collodi 3 F / 0 1 4030 IC *A itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 1355 IC *A osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 6552 IC *A ospedale civile 0 lanera 3 C D F 1 5400 IC *A ospedale civile 0 lanera 3 D E F 1 2565 IC *A ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D D F 1 3105 IC *A 0004/08 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D D F 1 3105 IC *A 0004/07 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D D F 1 2295 IC *A Matera 0004/06 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D E F 1 1980 IC *A Matera 0004/05 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 C E F 1 7200 IC *A Matera 0004/04 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 C E F 1 5400 IC *A Matera 0244/01 parcheggiotrib consorzio di bonifica Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda 0 Cod. via aldo moro Conune inps G Indirizzo 3 F / 0 1 2856 IC *A Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0004/02 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 C E F 1 7200 IC *A Matera 0049/01 lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 3689 IC *A Matera 0316/01 sedelogistenel Matera 0047/07 itc paloloperfido enel 0 castello 3 E / 0 1 1020 IC *A itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 1085 IC *A Matera 0317/01 sedelogistenel enel 0 castello 3 E / 0 1 2863 IC *A Matera 0012/04 cc caserma carabinieri 0 dante 3 F / 0 1 5100 IC *A Matera 0012/03 cc caserma carabinieri 0 dante 3 F / 0 1 4760 IC *A Matera 0012/02 cc caserma carabinieri 0 dante 3 F / 0 1 3876 IC *A Matera 0012/01 cc caserma carabinieri 0 dante 3 F / 0 1 740 IC *A Matera 0159/11 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 F / 0 1 27300 IC *A Matera 0159/10 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 F / 0 1 1100 IC *A Matera 0159/09 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 E / 0 1 1596 IC *A Matera 0159/08 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 2016 IC *A Matera 0159/07 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 6554 IC *A Matera 0159/06 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 504 IC *A Matera 0159/05 osp civile nuovo Piano Provinciale di Emergenza osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 6400 IC *A 151 Matera 0159/04 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 8280 IC Matera 0083/01 smegfortunato sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 E F J 1 1530 IC *A *A Matera 0305/01 ufftelecom sede telecom 0 lucana 3 E F Q 1 6424 IC *A Matera 0314/03 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 11574 IC *A Matera 0313/02 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 4329 IC *A Matera 0313/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 7819 IC *A Matera 0312/03 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 2220 IC *A Matera 0312/02 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 17007 IC *A Matera 0312/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 1351 IC *A Matera 0311/02 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 2295 IC *A Matera 0311/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 2552 IC *A Matera 0310/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 2552 IC *A Matera 0309/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 8652 IC *A *A Matera 0308/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 8652 IC Matera 0307/01 centrale telefo sede telecom 0 fortunato 3 E / 0 1 81 IC *A Matera 0315/01 enel sede enel 0 lazazzera 3 F / 0 1 10359 IC *A Matera 0306/01 ufftelecom sede telecom 0 fortunato 3 E / 0 1 13226 IC *A Matera 0004/01 ospedale civile 0 lanera 3 D E F 1 2565 IC *A Matera 0304/01 istzooprofilat 0 protospata 3 E / 0 1 1929 IC *A Matera 0303/01 poste ospedale civile ist zooprof sper di puglia poste smistamento pacchi 3 matteotti 3 D F Q 1 1183 IC *A Matera 0302/01 uffmetrico uff metrico provinciale 2 sanbenedett 3 F F Q 1 2600 IC *A Matera 0324/04 sceleamoropale sc elem moro 0 lazazzera 3 D F C 1 2904 IC *A Matera 0324/03 sceleamoropale sc elem moro 0 lazazzera 3 D F C 1 1326 IC *A Matera 0324/02 sceleamoropale sc elem moro 0 lazazzera 3 D F C 1 3293 IC *A Matera 0324/01 sceleamoropale sc elem moro 0 lazazzera 3 D F C 1 5548 IC *A Matera 0321/02 pal campo scuola campo scuola 0 nazioni unite 3 D F F 1 2880 IC *A Matera 0321/01 uff campo scuola campo scuola 0 nazioni unite 3 D / 0 1 645 IC *A Matera 0320/01 sedelogistenel enel 0 castello 3 E / 0 1 7488 IC *A Matera 0319/01 sedelogistenel enel 0 castello 3 E / 0 1 970 IC *A Matera 0318/01 sedelogistenel enel 0 castello 3 E / 0 1 5670 IC *A Matera 0306/02 ufftelecom sede telecom 0 fortunato 3 E / 0 1 6858 IC *A Matera 0022/02 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 E F Q 1 1029 IC *A Matera 0233/01 mercato mercato 0 a.persio 3 D / 0 1 504 IC *A Matera 0233/02 mercato 0 a.persio 3 D / 0 1 462 IC *A Matera 0108/01 ccfs mercato corpo forestale dello stato 0 nazionale 3 D F Q 1 2711 IC *A Matera 0011/03 uffici regione uffici regionali 0 dante 3 G G Q 1 2278 IC *A Matera 0159/02 osp civile nuovo osp civile nuovo Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda 0 Cod. via amdifrancia 0 dante Conune uffici regione Indirizzo Matera 0011/01 Matera 0232/01 spogliatoi uffici regionali spogliatoi campi tennis 0 europa Matera 0102/01 casadeigiovani centro casa giovani 0 petrarca Matera 0084/03 sma rione pini sc mat stat rione pini 0 morelli Matera 0084/02 sma rione pini sc mat stat rione pini 0 morelli Matera 0084/01 sma rione pini sc mat stat rione pini 0 Matera 0022/06 sc el fermi sc elem via fermi Matera 0022/05 Matera 0092/01 Matera 0083/01 sc el fermi sc elem san pardo sc media palestra Matera 0049/02 lcc Matera 0049/03 Matera 0049/04 Matera 0049/05 3 C F Q 1 1598 IC *A Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. G G 3 E G Q 1 336 IC *A 3 D F Q 1 1577 IC *A 3 G G J 1 3094 IC *A 3 G G J 1 2448 IC *A morelli 3 G G J 1 1800 IC *A 0 efermi 3 F F Q 1 1860 IC *A sc elem via fermi 0 efermi 3 F F Q 1 896 IC *A sc elem san pardo 0 greco 3 D F Q 1 1302 IC *A sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 F F J 1 4575 IC *A liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 3038 IC *A lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 1456 IC *A lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 3038 IC *A lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 2548 IC *A Piano Provinciale di Emergenza 3 Q 1 2808 IC 152 *A Matera 0049/07 lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 3692 IC *A Matera 0022/04 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 F F Q 1 2613 IC *A Matera 0244/02 parcheggiotrib consorzio di bonifica 0 aldo moro 3 F / 0 1 2856 IC *A Matera 0022/03 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 F F Q 1 1176 IC *A Matera 0083/02 smegfortunato sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 E F J 1 1292 IC *A Matera 0083/03 smegfortunato sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 E F J 1 4964 IC *A Matera 0083/04 smegfortunato sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 E F J 1 1125 IC *A Matera 0109/01 sma sc materna via cererie 0 cererie 3 E G J 1 5141 IC *A Matera 0022/01 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 F F Q 1 1029 IC *A Matera 0011/02 uffici regione uffici regionali 0 dante 3 G G Q 1 4094 IC *A Matera 0034/01 staz pompaggio 4 la vaglia 3 G H Q 1 198 IC *A Matera 0042/02 itcolivettisuc itc olivetti succursale 4 rondinelle 3 D G J 1 463 IC *A Matera 0050/02 sc magistrale sc magistr e sc elem 0 parini 3 E F Q 1 3626 IC *A Matera 0050/01 parini 3 E F Q 1 1499 IC *A 0104/05 0 cappelluti 3 F F Q 1 1800 IC *A Matera 0104/04 0 cappelluti 3 F F Q 1 144 IC *A Matera 0104/03 0 cappelluti 3 F F Q 1 1287 IC *A Matera 0104/02 sc magistr e sc elem uff region formaz profess uff region formaz profess uff region formaz profess uff region formaz profess 0 Matera 0 cappelluti 3 F F Q 1 3120 IC *A Matera Matera Matera Matera Matera Matera 0092/06 0042/01 0050/03 0042/03 0042/04 0042/05 sc elem san pardo itc olivetti succursale sc magistr e sc elem itc olivetti succursale itc olivetti succursale itc olivetti succursale 0 4 0 4 4 4 greco rondinelle parini rondinelle rondinelle rondinelle 3 3 3 3 3 3 D D E D D D E G F G G G Q J Q J J J 1 1 1 1 1 1 1242 2392 1924 537 222 777 IC IC IC IC IC IC *A *A *A *A *A *A Matera Matera Matera 0092/02 0042/06 0042/07 greco rondinelle rondinelle 3 3 3 D D D E G G Q J J 1 1 1 2668 1442 2884 IC IC IC *A *A *A 0104/01 sc elem san pardo itc olivetti succursale itc olivetti succursale uff region formaz profess 0 4 4 Matera 0 cappelluti 3 F F Q 1 3510 IC *A Matera 0092/03 sc elem san pardo 0 greco 3 D E Q 1 2668 IC *A Matera Matera Matera 0092/04 0050/04 0159/01 sc elem san pardo sc magistr e sc elem osp civile nuovo 0 0 0 greco parini amdifrancia 3 3 3 D E C E F F Q Q Q 1 1 1 552 2220 1598 IC IC IC *A *A *A Matera 0092/05 sc elem san pardo 0 greco 3 D E Q 1 414 IC *A Matera sc magistrale uff region informaz uff region informaz uff region informaz uff region informaz sc elem san pardo itcolivettisuc scmagistrale itcolivettisuc itcolivettisuc itcolivettisuc sc elem san pardo itcolivettisuc itcolivettisuc uff region informaz sc elem san pardo sc elem san pardo sc magistrale osp civile nuovo sc elem san pardo sc elem bramante 0061/02 sc elem moro Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda 0 Cod. via bramante ige stella capannone 2 loc rondinell 0 enrico mattei 3 F / 0 1 7857 IC *MA 4 rondinelle 3 E / 0 1 6365 IC *MA sc elem moro 0 bramante 3 D F Q 1 2891 IC *MA 3 D F Q 1 1418 IC *MA Conune Matera 0046/01 ige stella Matera 0044/01 Matera 0061/03 Matera 0061/04 capannone 2 sc elem bramante sc elem bramante Indirizzo 0 bramante 3 D F Q 1 2891 IC *MA Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0033/01 cvf caserma vigili del fuoco 0 timmari 3 D / 0 1 11508 IC *MA Matera 0016/05 smedstatnfesta sc med stat festa 0 lanera 3 E F Q 1 5555 IC *MA Matera 0016/04 smedstatnfesta sc med stat festa 0 lanera 3 E F Q 1 1656 IC *MA Matera 0016/03 smedstatnfesta sc med stat festa 0 lanera 3 E F Q 1 5659 IC *MA Matera 0192/01 staz centr fal staz centr fal 3 matteotti 3 F / 0 1 2688 IC *MA Matera 0016/01 smedstatnfesta 0 lanera 3 E F Q 1 3413 IC *MA Matera 0030/01 provveditorato 0 siris 3 D / 0 1 6002 IC *MA Matera 0030/02 provveditorato sc med stat festa provveditorato agli studi provveditorato agli studi 0 siris 3 D / 0 1 11123 IC *MA sc elem p. semeria 3 semeria 3 E F Q 1 4218 *MA Matera 0139/01 selpzzasemeria Piano Provinciale di Emergenza IC 153 Matera 0061/01 sc elem bramante sc elem moro 0 bramante 3 D F Q 1 2734 IC *MA Matera 0057/04 archiviostato archivio di stato 0 stigliani 3 C E Q 1 480 IC *MA Matera 0048/02 lcsdalighieri liceo scientifico 0 aldo moro 3 E F Q 1 2339 IC *MA Matera 0016/02 smedstatnfesta 0 lanera 3 E F Q 1 5868 IC *MA Matera 0055/02 ipr ldavinci 4 rondinelle 3 D / 0 1 11856 IC *MA Matera 0151/01 smaserrarifusa sc med stat festa ist prof ind e art ldavinci sc materna di serra rifusa 0 sanniti 3 G / 0 1 2534 IC *MA Matera sc materna 0 francione 3 F / 0 1 1799 IC *MA Matera 0078/01 sma rione agna sma san 0074/01 giacomo sc mat san giacomo 0 meucci 3 F G Q 1 2698 IC *MA Matera 0146/01 sma via a. moro sc mat. a. moro 0 aldo moro 3 E F J 1 3136 IC *MA Matera 0070/01 asn via gramsci asilo nido 0 gramsci 3 B E J 1 904 IC *MA Matera 0070/02 deposito asn 0 gramsci 3 B E J 1 96 IC *MA Matera 0055/03 ipr ldavinci asilo nido ist prof ind e art ldavinci Matera 0076/01 smesuc a. volta Matera 0140/01 smeviasanniti Matera 0140/02 smeviasanniti Matera 0140/03 smeviasanniti Matera 0054/01 iprfemminmorra Matera 0002/02 Matera 0054/03 iprfemminmorra Matera 0048/01 lcsdalighieri Matera 0043/03 ita rondinelle Matera 0043/01 ita rondinelle Matera 0043/03 ita rondinelle Matera 0045/01 itipentasuglia Matera 0045/02 itipentasuglia Matera 4503 itipentasuglia Matera 0048/01 lcsdalighieri Matera Conune municipio 4 rondinelle 3 D F Q 1 3332 IC *MA sc media volta scmedia di serra rifusa scmedia di serra rifusa scmedia di serra rifusa ist prof femmin serv soc 3 sant'agnese 3 D F J 1 3546 IC *MA 0 deisanniti 3 E F Q 1 1065 IC *MA 0 deisanniti 3 E F Q 1 207 IC *MA 0 deisanniti 3 E F Q 1 606 IC *MA 0 dante 3 E F Q 1 3105 IC *MA municipio ist prof femmin serv soc 0 aldo moro 3 F G Q 1 17886 IC *MA 0 dante 3 E F Q 1 10458 IC *MA 0 aldo moro 3 E / 0 1 5062 IC *MA 4 rondinelle 3 D F Q 1 12379 IC *MA 4 rondinelle 3 D F Q 1 8144 IC *MA 4 rondinelle 3 D F Q 1 3843 IC *MA 0 enricomattei 3 F F 0 1 14149 IC *MA 0 enricomattei 3 F F 0 1 9598 IC *MA 0 enricomattei 3 F F 0 1 19270 IC *MA 0 aldo moro 3 E F Q 1 12201 IC *MA 4 Cod. via rondinelle liceo scientifico ist tecn agrario matera ist tecn agrario matera ist tecn agrario matera ist tecn indust stat pen ist tecn indust stat pen ist tecn indust stat pen liceo scientifico ist prof ind e art 0055/01 ipr ldavinci ldavinci Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda Indirizzo 3 D / 0 1 9478 IC *MA Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0048/03 lcsdalighieri liceo scientifico 0 aldo moro 3 E F Q 1 9221 IC *MA Matera 0002/03 municipio 0 aldo moro 3 F G Q 1 9049 IC *MA Matera 0054/02 iprfemminmorra municipio ist prof femmin serv soc 0 dante 3 E F Q 1 17178 IC *MA Matera 0002/01 municipio 0 aldo moro 3 F G Q 1 3056 IC *MA Matera 0196/03 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 G / 0 1 5225 IC *MA Matera 0005/01 paluffinanz palazzo uff finanziari 0 roma 3 D E Q 1 28288 IC *MA Matera 0040/03 itcolivetticen itc olivetti centrale 0 gramsci 3 D F Q 1 506 IC *MA Matera 0079/01 selcappuccini 0 cappuccini 3 F / 0 1 1482 IC *MA Matera 0045/02 itipalestra 0 enricomattei 3 F / 0 1 22049 IC *MA Matera 0041/01 capannone 1 4 rondinelle 3 G / 0 1 2340 IC *MA Matera 0085/01 sme piazza olmi sc elem cappuccini ist tecn indust stat pen capannone 1 loc rondinell scuola mat e media volta 3 degliolmi 3 F / 0 1 11130 IC *MA Matera 0157/02 eper ente edlizia popolare 0 bened. Croce 3 E G Q 1 5997 IC *MA Matera 0198/03 uffici fal uffici fal 4 serra rifusa 3 E / 0 1 2736 IC *MA Matera 0198/02 uffici fal uffici fal 4 serra rifusa 3 E / 0 1 2736 IC *MA municipio Piano Provinciale di Emergenza 154 Matera 0198/01 uffici fal uffici fal 4 serra rifusa 3 F / 0 1 2736 IC *MA Matera 0040/01 itc itc olivetti centrale 0 gramsci 3 D F Q 1 3457 IC *MA Matera 0197/01 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 F / 0 1 770 IC *MA Matera 0042/02 ige stella ist tecn e stella 0 enricomattei 3 F / 0 1 12864 IC *MA Matera 0196/01 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 G / 0 1 5225 *MA Matera 0196/01 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 F / 0 1 5225 IC *MA Matera 0195/01 stazionefal 4 serra rifusa 3 F / 0 1 1008 IC *MA Matera 0014/02 università bas 0 lazazzera 3 F / 0 1 3780 IC *MA Matera 0014/01 stazione fal università della basilicata università della basilicata 0 lazazzera 3 F / 0 1 3675 IC *MA IC 0 cappelluti 3 B F Q 1 6292 IC *MA Matera università bas cameracommerci 0058/03 o camera di commercio cameracommerci 0058/01 o camera di commercio 0 lucana 3 B F Q 1 1755 IC *MA Matera 0194/01 stazionefal stazione fal 0 lanera 3 F / 0 1 333 IC *MA Matera 0005/03 paluffinanz palazzo uff finanziari 0 roma 3 D E Q 1 9984 IC *MA Matera 0005/02 paluffinanz palazzo uff finanziari 0 roma 3 D E Q 1 9568 IC *MA Matera 0197/02 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 E / 0 1 572 IC *MA Matera 0003/04 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 7904 IC *MA Matera 0139/02 sel sc elem p. semeria 3 semeria 3 E F Q 1 860 IC *MA Matera 0325/02 palazzetto palazzetto dello sport 0 lanera 3 E F Q 1 1791 IC *MA Matera 0325/01 palazzetto palazzetto dello sport 0 lanera 3 E F Q 1 8100 IC *MA Matera 0322/03 camposcuola campo scuola 0 nazioniunite 3 D F J 1 151 IC *MA Matera 0322/02 camposcuola campo scuola 0 nazioniunite 3 D F J 1 210 IC *MA Matera 0322/01 camposcuola 0 nazioniunite 3 D F J 1 140 IC *MA Matera 0039/04 iti campo scuola itis pentasuglia succurs 0 sanpardo 3 D F Q 2 807 IC *MA Matera 0217/03 bancaditalia banca d'italia 3 sanfrancesco 3 C E J 1 859 IC *MA Matera 0015/01 sel sc elem g minozzi 0 lucana 3 F / 0 1 25787 IC *MA Matera 0003/07 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 5320 IC *MA Matera 0040/02 itc itc olivetti centrale 0 gramsci 3 D F Q 1 634 IC *MA Matera 0003/05 tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 4317 IC *MA Matera 0059/01 centpolsociale tribunale centro polivalente sociale 3 firenze 3 C F G 1 2366 IC *MA Matera 0003/03 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 3777 IC *MA Matera 0003/02 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 3777 IC *MA Matera 0003/01 tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 4655 IC *MA Matera 0039/03 0 sanpardo 3 D F Q 2 3957 IC *MA Matera 0039/02 Aggr. Edificio 0 Cod. via sanpardo Matera Conune tribunale itis pentasuglia iti succurs itis pentasuglia iti succurs Denom. Complesso Denom. Edificio da prescheda itis pentasuglia iti succurs Indirizzo 3 D F Q 2 2860 IC *MA Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0039/01 0 sanpardo 3 D F Q 2 2288 IC *MA Matera 0049/08 lccaulamagna liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 4815 IC *MA Matera 0049/06 lccpa liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 F / 0 1 4902 IC *MA Matera 0046/04 ige stella ist tecn e stella 0 enricomattei 3 F / 0 1 8160 IC *MA Matera 0046/03 ige stella ist tecn e stella 0 enricomattei 3 F / 0 1 8160 IC *MA Matera 0003/06 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 4317 IC *MA Matera 0017/05 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 4531 IC *MA Matera 0241/02 casafamiglia casa famiglia 0 montescagl 3 C F Q 1 261 IC *MA Matera 0241/01 casafamiglia 0 montescagl 3 C F Q 1 348 IC *MA 0 annunziatella 3 F F Q 1 405 IC *MA 0 annunziatella 3 F F Q 1 405 IC *MA 0 donminzoni 3 B F Q 1 6292 IC *MA 0 annunziatella 3 C F Q 1 908 IC *MA Matera Matera Matera Matera casa famiglia stadio comunale XXI 0240/03 palschermstadio sett stadio comunale XXI 0240/01 palschermstadio sett cameracommerci 0058/02 o camera di commercio stadio comunale XXI 0237/01 spogstadio sett Piano Provinciale di Emergenza 155 Matera 0236/01 spogtennis Matera 0235/03 triblatdesstad Matera 0235/02 tribcentstadio Matera 0013/01 casguarfinanza stadio comunale XXI sett stadio comunale XXI sett stadio comunale XXI sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 1333 IC *MA 0 annunziatella 3 B F Q 1 1100 IC *MA 0 annunziatella 3 B F Q 1 2774 IC *MA 0 lazazzera 3 E F Q 1 2376 IC *MA 0 cappuccini 3 E / 0 1 2030 IC *MA Matera caserma gdf sc materna mons 0154/01 sma cavalla stadio comunale XXI 0240/02 palschermstadio sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 990 IC *MA Matera 0017/04 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 1890 IC *MA Matera 0017/03 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 7560 IC *MA Matera 0017/02 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 7740 IC *MA Matera 0017/01 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 3413 IC *MA Matera 0020/03 sme sc media torraca 0 aldo moro 3 E F J 1 3780 IC *MA Matera 0020/02 sme sc media torraca 0 aldo moro 3 E F J 1 4060 IC *MA Matera 0020/01 sme sc media torraca 0 aldo moro 3 E F J 1 2646 IC *MA Matera 0075/03 sma sc materna venusio 4 venusio 3 C F J 1 500 IC *MA Matera 0075/02 sma sc materna venusio 4 venusio 3 C F J 1 1230 IC *MA Matera 0075/01 sma 4 venusio 3 C F J 1 876 IC *MA Matera 0235/01 triblatsinstad sc materna venusio stadio comunale XXI sett 0 annunziatella 3 B F Q 1 1400 IC *MA Matera 0067/03 consagrprov consorzio agrario prov 0 cererie 3 B F J 1 1800 IC *MA Matera 0057/01 archiviostato 0 stigliani 3 C E Q 1 1836 IC *MA Matera 0238/01 spogstadio archivio di stato stadio comunale XXI sett 0 annunziatella 3 E E Q 1 2593 IC *MA Matera 0057/03 archiviostato archivio di stato 0 stigliani 3 C E Q 1 3563 IC *MA Matera 0013/02 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 1030 IC *MA Matera 0067/06 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 2805 IC *MA Matera 0057/02 archiviostato archivio di stato 0 stigliani 3 C E Q 1 4530 IC *MA Matera 0067/04 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 5460 IC *MA Matera 0013/06 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 201 IC *MA Matera 0013/05 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 1650 IC *MA Matera 0013/04 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 1861 IC *MA Matera 0013/03 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 2482 IC *MA Matera 0067/05 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 3360 IC *MA Matera 0006/02 palammprovincial pal amm provinciale 0 duni 3 C / 0 1 6627 IC Matera 0067/01 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 8640 IC Matera 0067/02 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 8640 IC Matera 0007/01 postetelegrafi poste e telegrafi 0 del corso 3 C F Q 1 6534 IC Matera 0006/03 ammprovinciale pal amm provinciale Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda 0 Cod. via ridola Matera Conune Indirizzo 3 B G J 1 7896 IC Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0006/01 ammprovinciale pal amm provinciale 0 ridola 3 B G J 1 10998 IC Matera 0006/02 ammprovinciale pal amm provinciale 0 ridola 3 B G J 1 10998 IC Matera 0211/01 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 6960 IA Matera 0211/02 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 9568 IA Matera 0211/06 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 1120 IA Matera 0211/05 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 1120 IA Matera 0023/04 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 2778 IA Matera 0211/03 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 1344 IA Matera 0023/07 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 2679 IA Matera 0211/04 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 1920 IA Matera 0023/03 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 3033 IA Matera 0023/05 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 1088 IA Matera 0023/06 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 785 IA Matera 0023/01 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 2917 IA Matera 0023/02 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 2543 IA consultorio asl 4 ambulatori 0 ricciardi 2 A E G 1 1428 IIM Miglionico Piano Provinciale di Emergenza 156 M Miglionico forno comunale forno comunale 0 trento 2 A D J 3 140 IIM MB Miglionico sma scuola materna 0 sotto il cast. 2 E F Q 3 1350 IIM MB Miglionico sel scuola elementare 0 v.castello 2 C F Q 1 11496 IIM MB Miglionico centro sociale centro sociale 3 p.zza municip. 2 A F J 3 140 IIM MB Miglionico cir. Rit. Anziani circolo ritrovo anziani 0 fieramosca 2 B G J 1 312 IIM B Miglionico asilonido 0 dante 2 F / 0 3 1272 IMX Miglionico serbatoio acqua asilo nido serb acquedotto pugliese 4 contr 5 serre 3 F / 0 1 1455 IC Miglionico spogliatoio stadio stadio comunale 4 5 serre 3 E / 0 1 840 IC *MA Miglionico sme scuola media 0 dante 3 D F Q 1 14403 IC *MA Miglionico municipio municipio 0 dante 3 D / 0 1 3034 IC *MA Miglionico cc caserma cc 0 degasperi 3 E / 0 1 5655 IC *MA Miglionico ed.comunale forno comunale 0 roma 3 C C F 3 337 IC *MA Montalb. J lcs liceo scientifico 0 roma 2 A G J 1 3602 IIM MA Montalb. J cvu 3 vittoria 2 B F G 1 3813 IIM M *MA Montalb. J usl uff soc polizia comunale asl uff socio assistenziale 0 somalia 2 G / 0 1 1450 IIM MB Montalb. J usl unit sanit asl uff sanitario igiene 0 piemonte 2 D / 0 1 918 IIM MB Montalb. J sel scuola elementare 0 dei caduti 2 A / 0 1 28174 IIM MB Montalb. J cc caserma cc 0 dei caduti 2 C G J 1 2327 IIM MB Montalb. J sma scuola materna 0 tommaseo 2 C / 0 1 3844 IIM MB Montalb. J usl uff igiene 0 dei caduti 2 C / 0 1 1501 IIM MB Montalb. J sma europa asl uff igiene scuola elementare europa 0 parma 2 C E G 1 2508 IIM MB Montalb. J usl sede asl sede 0 dei caduti 2 B / 0 1 3770 IIM MB Montalb. J usl ambulatorio 0 dei caduti 2 C / 0 1 1725 IIM B 0 sacro cuore 2 D / 0 1 4766 IIM B 0 0 sacro cuore sinni 2 2 D D / / 0 0 1 1 2264 1999 IIM IIM B B 0 0 0 3 0 0 0 0 0 sacro cuore sacro cuore torino livorno borgo europa lazio triestetrento marcopolo marcopolo 2 2 3 3 3 3 3 2 2 D D E D G G F C C / / / / / / / F F 0 0 0 0 0 0 0 G G 1 1 1 1 4 1 1 1 1 2979 3486 1398 14026 1755 2434 5182 6334 13005 IIM IIM IC IC IC IC IC IIM IIM B B *MA *MA *MA *MB *MB MB MB 0 Cod. via belvedere Montalb. J Montalb. J Montalb. J Montalb. J Montalb. J Montalb. J Montalb. J Montalb. J Montalb. J Montalb. J Montescagl. Montescagl. Montescagl. Conune asl 5 ambulatorio scuola media sme lomonaco scuola media sme lomonaco asn scuola materna scuola media smepal lomonaco municipio municipio uffpostale uff postale ima ist magistrale pitagora sma scuola materna uff distretto scol distretto scolastico usl unit sanit asl ufficio sanitario sel scuola elementare sel scuola elementare poliambulatorio poliambulatorio Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda Indirizzo 2 D F Q 1 2288 IIM MB Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 2 D / 0 1 884 IIM B Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 2 D / 0 1 550 IIM B Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 2 D / 0 1 275 IIM B Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 2 D / 0 1 304 IIM B Montescagl. sel scuola elementare 0 s.d'acquisto 3 E F Q 1 1657 IC *A Montescagl. biblioteca biblioteca comunale 0 calabria 3 F / 0 1 1209 IC *A Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 3 G / 0 1 625 IC *A Montescagl. sma scuola materna 0 gallipoli 3 F / 0 1 2607 IC *A sme scuola meddia 0 giovanni XXIII 3 E / 0 1 4385 IC *A 0 s.pellico 3 F / 0 1 2419 IC *A Montescagl. Montescagl. Montescagl. Montescagl. sma scuola materna uffserbacquedott o uff e serb acquedotto mattatoio mattatoio comunale 0 diaz 3 B / 0 1 3075 IC *A 0 aldo moro 3 G / 0 1 572 IC *A Montescagl. sme scuola media 0 giovanni XXIII 3 D F J 1 8641 IC *A Montescagl. sma scuola materna 0 palermo 3 F / 0 1 2037 IC *A Montescagl. cc caserma cc 0 aldo moro 3 F / 0 1 4375 IC *MA Montescagl. municipio municipio 0 aldo moro 4 F / 0 1 1507 IA Piano Provinciale di Emergenza 157 Montescagl. municipio municipio 0 aldo moro 4 F / 0 1 2427 IA Nova Siri biblioteca biblioteca comunale 0 bollita 2 E / 0 1 2000 IIM MB Nova Siri suclicclass 1 gramsci 2 D / 0 1 1584 IIM MB Nova Siri sme 3 stazione 2 C / 0 1 4740 IIM MB Nova Siri sucmediastat succ lic ginnasio scuola media settembrini scuola media settembrini 0 trento 2 C / 0 1 2318 IIM MB Nova Siri selpal scuola elementare 0 europa 2 C H O 1 907 IIM MB Nova Siri biblioteca biblioteca comunale 1 garibaldi 2 D H O 1 967 IIM MB Nova Siri sel scuola elementare 0 siris 2 E / 0 1 1756 IIM B Nova Siri sel scuola elementare 0 europa 2 C H O 1 2687 IIM B Nova Siri enteferr 3 stazione 2 C / 0 2 1435 IIM B Nova Siri comsucc ente ferrovie delegazione comunale 3 papagiovanni 2 E / 0 1 790 IIM B Nova Siri sma scuola materna 0 srocco 2 E H O 1 1944 IIM B Nova Siri suclicclass succ lic ginnasio 0 bachelet 3 E / 0 1 1066 IC *MA Nova Siri smepal 1 europa 3 E H O 1 1901 IC *MA Nova Siri sme palestra settembrini scuola media settembrini 1 europa 3 E H O 1 8770 IC *MA Nova Siri cc stazione cc 0 lazio 3 G / 0 1 4195 IC *MB Nova Siri sma scuola materna 0 trento 3 G / 0 1 1077 IC *MB Nova Siri comune municipio 3 dr.melidoro 3 G / 0 1 5082 IC *MB Nova Siri sma scuola materna 0 trento 3 G / 0 1 2641 IC *MB Nova Siri sel scuola elementare 0 aldo moro 3 G / 0 1 6562 IC *MB MB Nova Siri municipio 0 europa 4 F / 0 1 1507 IA Oliveto L. magazzino deposito 1 marconi 2 D F J 3 246 IIM MB Oliveto L. mattatoio mattatoio comunale 0 s.giovanni 2 F G J 1 360 IIM MB Oliveto L. municipio municipio 4 umberto I 2 B G J 1 1143 IIM *MB Oliveto L. mattatoio mattatoio comunale 0 s.giovanni 3 F G J 1 195 IC *MB Oliveto L. mattatoio mattatoio comunale 0 s.giovanni 3 F G J 1 198 IC *MB Oliveto L. smepal scuola media 0 della libertà 3 F G J 1 1498 IC *MB Oliveto L. Oliveto L. Oliveto L. Oliveto L. Oliveto L. Pisticci sel sma sma ambulatorio municipio cc scuola elementare scuola materna scuola materna ambulatorio mercato coperto 0 0 0 0 0 0 della libertà della libertà della libertà della libertà s.giovanni vespucci 3 3 3 3 4 2 F F F F F B G G G G / / J J J J 0 0 1 1 1 1 1 1 2440 686 202 669 1507 5939 IC IC IC IC IA IIM *MB *MB *MB *MB 0 4 vespucci tinchi 2 2 B B / / 0 0 1 1 6943 2323 IIM IIM M MB 0 Cod. via cadorna Pisticci Pisticci Pisticci Conune ipr seltinchi ist prof maschile scuola elementare sc. Media sme d'alessandro Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda Indirizzo M 2 C / 0 1 10912 IIM MB Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Pisticci staz autobus stazione autobus 0 sandonato 2 G / 0 1 385 IIM MB Pisticci lcs comps liceo - polizia di stato 0 negrelli 2 C / 0 1 5439 IIM MB Pisticci usl ex inam 0 principedipie 2 C / 0 1 2921 IIM MB Pisticci staz ferr staz ferroviaria 4 pistscalo 2 B G J 2 1732 IIM MB Pisticci sma scuola materna 4 tinchi 2 D / 0 1 1739 IIM MB Pisticci asl 5 asl 5 ambulatorio 0 genova 2 C / 0 1 639 IIM B Pisticci sel casinello 4 casinello 2 C / 0 1 1053 IIM B Pisticci sma casinello scuola elementare sc. Maternaelementare 4 casinello 2 C / 0 1 1053 IIM B Pisticci sma scuola materna 0 togliatti 2 C / 0 1 2650 IIM B Pisticci selsgbosco scuola elementare 0 sgbosco 2 C G C 1 7848 IIM B Pisticci mucipio pret municipio 3 umberto 2 A G F 1 7068 IIM B Pisticci municipio municipio 3 umberto 2 A F F 1 3845 IIM B Pisticci casacura casa di cura 4 tinchi 2 C / 0 1 1059 IIM B Pisticci itamarconia ist tecnico agrario 3 elettra 2 C / 0 1 1972 IIM B Pisticci cgf guardia di finanza 0 g.cesare 2 C / 0 1 1575 IIM B Pisticci usl 5 consultorio asl 5 consultorio 1 metaponto 2 C G Q 1 3668 IIM B Piano Provinciale di Emergenza 158 Pisticci asilo municipio 3 umberto 2 A F F 1 2546 IIM B Pisticci staz autobus staz autobus cal-l 4 pistscalo 2 C G H 1 418 IIM B Pisticci sel sc elem pisticci scalo 0 pomarico 2 D G A 1 3001 IIM B Pisticci sma sel sc. El-materna 0 cantisano 2 A F F 1 14441 IIM B Pisticci smeoflacco scuola media 0 4caselli 3 E / 0 1 8406 *A Pisticci uffcomunali sede com decentrata Pisticci smepaolivieri Pisticci uffcomunali sede com decentrata 0 firenze 3 G / 0 Pisticci lcc polivalente 0 madonnafatima 3 G / 0 Pisticci uffcomunali sede com decentrata 0 firenze 3 G / 0 Pisticci selolivieri scuola elementare 0 monreale 3 F / 0 Pisticci basengas uff per il gas 0 padova 3 G G Pisticci lcc polivalente 0 madonnafatima 3 G IC 0 firenze 3 G / 0 3 6075 IC *A 0 monreale 3 F / 0 1 1839 IC *A 3 7938 IC *A 2 10608 IC *A 3 5119 IC *A 1 6984 IC *A C 1 1768 IC *A / 0 2 9670 IC *A *A Pisticci uffpostale poste e telegrafi 0 eromagna 3 G / 0 1 878 IC Pisticci acquedotto uff servizi idrici Eaap 0 veneto 3 G / 0 1 1626 IC *A Pisticci cc stazione cc 0 curiel 3 F / 0 1 1210 IC *A Pisticci uffpostale poste 0 cavour 3 D / 0 1 3312 IC *A Pisticci spogpa polivalente 0 madonnafatima 3 G / 0 3 1481 IC *A *A Pisticci ampita ist tecnico agrario 3 elettra 3 C D C 1 2006 IC Pisticci palazzouffici palazzo degli uffici 3 plebiscito 3 G / 0 2 6410 IC *A Pisticci smeflacco scuola media 0 4caselli 3 E / 0 1 8834 IC *A Pisticci selolivieri scuola elementare 0 monreale 3 F / 0 1 409 IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 4416 IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 4134 IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 3366 IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 3853 IC *A Pisticci deposito polivalente 0 sandonato 3 G / 0 3 787 IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 2163 IC *A Pisticci ipr-pa polivalente 0 negrelli 3 D / 0 1 7631 IC *A Pisticci biblioteca biblioteca comunale 1 metaponto 3 C G J 1 2025 IC *MA Pisticci sal 0 sgbosco 3 G / 0 1 8371 IC *MA Pisticci selpal istituto alberghiero palestra sc elementare 0 cantisano 3 D / 0 1 2237 IC *MA Pisticci sma scuola materna 0 salerno 3 E / 0 1 1816 IC *MB Pisticci smepa palestra sc media 0 donminzoni 3 G / 0 1 1924 IC *MB Pisticci municipio 4 casinello 4 F / 0 1 1507 IA Pisticci pa 0 sandonato 0 G / 0 3 6359 IX 0 Cod. via pomarico 4 pistscalo Pisticci Conune Pisticci Policoro polivalente uffpostale pisticci uffpostale scalo Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda sc materna pisticci sma scalo sc media giovanni sme XXIII Indirizzo 0 G / 0 1 Tipol. Età Età Tipo Util. Prev. cos. int. int. 0 D / 0 1 487 Vol. 2198 IC Liv. Vuln. Ril. IC 1 pandosia 2 E / 0 1 1539 IIM MB scuola materna 0 dante 2 F / 0 1 1041 IIM MB sma scuola materna 0 colombo 2 F H G 1 1178 IIM B sel sc elem 2° circolo 0 dante 2 E / 0 1 2090 IIM B Policoro sel sc elem 2° circolo 0 dante 2 E / 0 1 3324 IIM B Policoro sel sc elem 1° circolo 0 puglia 2 C / 0 1 4735 IIM B Policoro sel sc elem 1° circolo 0 puglia 2 A / 0 1 1968 IIM B Policoro sma Policoro Policoro Policoro sel sc elem 1° circolo 0 puglia 2 F / 0 1 4969 IIM B Policoro sel sc elem 1° circolo 0 puglia 2 G / 0 1 2058 IIM B Policoro sma scuola materna 0 colombo 2 F H G 1 897 IIM B Policoro sel 0 dante 2 E / 0 1 2503 IIM B Policoro uffsidam 0 salerno 2 G / 0 1 990 IIM B Policoro custsme sc elem 2° circolo sede sidam erogaz gas ex cas custode sc media 1 pandosia 2 E / 0 1 502 IIM B Piano Provinciale di Emergenza 159 Policoro sme sc media giovanni XXIII 1 pandosia 2 E / 0 1 9785 IIM B Policoro cps sede polstrada 0 dante 2 G H H 1 1811 IIM B Policoro sma scuola materna 0 dante 2 F / 0 1 836 IIM B Policoro sel 0 dante 2 E / 0 1 2041 IIM B 0 stigliani 2 E / 0 1 3114 IIM B 0 allende 3 G / 0 3 2144 IC *MA IC *MA Policoro smepal sc elem 2° circolo pal sc media giovanni XXIII Policoro smespogpa pal sc media a. moro Policoro iprof istituto professionale 0 puglia 3 G / 0 1 7586 Policoro com municipio 3 aldo moro 3 G / 0 1 10772 IC *MA Policoro ipr istituto professionale 0 puglia 3 G / 0 1 12359 IC *MA Policoro lcs liceo scientifico 0 salerno 3 E / 0 1 14947 IC *MA Policoro lcs liceo scientifico 0 salerno 3 E / 0 1 12505 IC *MA Policoro lcs liceo scientifico 0 salerno 3 E / 0 1 5483 IC *MA Policoro sme scuola media a. moro 0 allende 3 G / 0 1 4429 IC *MA Policoro uff sede inps c/o comune 3 aldo moro 3 G / 0 1 3643 IC *MA Policoro sma scuola materna 0 monterosa 3 F / 0 1 3770 IC *MA Policoro sme scuola media a. moro 0 allende 3 G / 0 1 4518 IC *MA Policoro smepal pal sc media a. moro 0 allende 3 G / 0 3 9338 IC *MA Policoro sel 0 puglia 3 G / 0 1 3600 IC *MA Policoro bocom sc elem 1° circolo bocciodromo comunale 3 aldo moro 3 G / 0 1 3350 IC *MA Policoro iprpal istituto professionale 0 puglia 3 G / 0 1 2624 IC *MA Policoro cps sede polstrada 0 dante 3 D / 0 1 1590 IC *MA Policoro sip sede sip 0 puglia 3 G / 0 1 3431 IC *MA Policoro enel sede enel 0 puglia 3 G / 0 1 1822 IC *MA Policoro smespogpa 0 allende 3 G / 0 3 2144 IC *MA Policoro uffsidam pal sc media a. moro sede sidam erogaz gas 0 salerno 3 G / 0 1 1066 IC *MA Policoro eaap ente aut acq pugliese 0 puglia 3 G / 0 1 2047 IC *MA Policoro enel sede enel 0 puglia 3 G / 0 1 1480 IC *MA Policoro enel sede enel 0 puglia 3 G / 0 1 1476 IC *MA Policoro cc caserma cc 0 montebianco 3 E / 0 1 1429 IC *MA Policoro asn asilo nido 0 umbria 3 G / 0 1 2352 IC *MA Policoro cvf vigili del fuoco 0 lazio 3 E / 0 1 1822 IC *MA Policoro cgf caserma gdf 0 gonzaga 3 G / 0 1 7137 IC *MA Policoro enel sede enel 0 puglia 3 G / 0 1 481 IC *MA Policoro cc caserma cc 0 montebianco 3 E / 0 1 7542 IC *MA Policoro uffpos poste e telegrafi 0 fortunato 3 G / 0 1 1659 IC *MA Policoro terautobus 0 Cod. via puglia Conune stazione autobus Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda Policoro terautobus stazione autobus Policoro terautobus stazione autobus 0 puglia 3 G / 0 3 333 IC *MA Policoro sip sede sip 0 puglia 3 G / 0 1 836 IC *MA Policoro 0 Indirizzo puglia 3 G / 0 3 1129 IC *MA Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. 3 G / 0 3 3584 IC *MA cgf caserma gdf 0 gonzaga 3 G / 0 1 5165 IC *MA Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 7162 IIM M Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 4082 IIM M Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 4557 IIM M Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 10012 IIM Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 1201 IIM MB Pomarico municipio municipio 1 garibaldi 2 A F N 1 7084 IIM MB Pomarico municipio municipio 1 garibaldi 2 E / 0 1 6656 IIM B Pomarico asl 4 asl 4 4 aldo moro 3 F / 0 1 2088 IC *A Pomarico centrocomm centro commerciale 4 aldo moro 3 F / 0 1 1660 IC *A Pomarico sma 4 aldo moro 3 E / 0 1 2503 IC *A 0 enricosisto 3 C / 0 1 3898 IC *A 4 aldo moro 3 F / 0 1 1203 IC *MA Pomarico sel scuola materna sc elementare caggiani Pomarico sme scuola media statale Piano Provinciale di Emergenza 160 M Pomarico sme scuola media statale 4 aldo moro 3 F / 0 1 1332 IC *MA Pomarico sme scuola media statale 4 aldo moro 3 F / 0 1 1221 IC *MA Pomarico salaconferenze centro commerciale 4 aldo moro 3 F / 0 1 959 IC *MA Pomarico sme scuola media statale 4 aldo moro 3 F / 0 1 1221 IC *MA capanncomunali capannoni comunali 0 verdi 4 F / 0 1 7690 IA Pomarico Pomarico chiesasantonio municipio 1 garibaldi 1 A F N 3 4165 IIS Rotondella comune municipio 3 repubblica 2 C / 0 1 3119 IIM MB M Rotondella iprof 3 plebiscito 2 E / 0 1 3256 IIM MB 4 montella 2 C / 0 3 1442 IIM MB 3 plebiscito 2 E / 0 1 3256 IIM MB MB Rotondella sel sc materna ist profess sc elementare mortella Rotondella sel sc elementare centro Rotondella palestra palestra sc elemntare 0 plebiscito 2 E / 0 1 2933 IIM Rotondella sel sc elementare trisaia 4 trisaiainferiore 2 D / 0 1 940 IIM B Rotondella biblioteca biblioteca comunale 1 pascoli 2 D / 0 1 397 IIM B Rotondella municipio sede comunale 0 delle carceri 3 E / 0 1 727 IC *MA Rotondella sme scuola media statale 0 pascoli 3 C / 0 1 4072 IC *MA Rotondella uffregistro uff giudiziario pretura 0 gramsci 3 G / 0 1 1170 IC *MB Rotondella uffregistro uff giudiziario pretura 0 gramsci 3 G / 0 1 960 IC *MB Rotondella cc caserma cc 0 gramsci 3 F / 0 1 2368 IC *MB Rotondella ambulatorio ambulatorio 0 roccoscotellaro 3 F / 0 1 842 IC *MB Rotondella sma scuola materna trisaia 0 trisaiainferiore 3 G / 0 2 4011 IC *MB Rotondella carcere casa mandamentale 0 gramsci 3 G / 0 3 5019 IC *MB Salandra municipio municipio 0 reginamarg 2 A E H 2 12392 IIM Salandra sma sc materna cso dante 1 dante 2 D G H 3 1135 IIM MB M Salandra biblioteca 2 reginamarg 2 E / 0 1 986 IIM B Salandra cfs biblioteca comunale corpo forestale delo stato 0 reginamarg 3 D / 0 1 1707 IC *A Salandra asn asilo nido 0 reginamarg 3 E / 0 1 341 IC *A Salandra asn asilo nido 0 reginamarg 3 E / 0 1 1832 IC *A Salandra asn asilo nido 0 reginamarg 3 E / 0 1 1311 IC *A Salandra Salandra uffpostale casacanonica 0 0 de gasperi dcarloroma 3 3 E E / / 0 0 2 1 2026 1569 IC IC *A *A Salandra sel 1 dante 3 D H Q 1 1716 IC *A Salandra sel 1 dante 3 D H Q 1 5422 IC *A Salandra Salandra Salandra selpal sme smepal poste e telegrafi casa canonica sc elementare ten rocco sc elementare ten rocco sc elementare ten rocco sc media p. serafino palestra sc p. serafino 1 0 0 dante ciro menotti ciro menotti 3 3 3 D D D H / / Q 0 0 1 1 1 1526 7870 2226 IC IC IC *A *A *A Salandra Conune sma sc materna cso dante 1 Aggr. Denom. Complesso Cod. Denom. Edificio Edificio da prescheda via dante Indirizzo 3 D / 0 3 1037 IC *A Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Salandra cc stazione cc 3 vittorio veneto 3 F / 0 1 2037 IC *M Salandra usl asl n° 4 0 reginamarg 3 F / 0 1 3252 IC *MB S. Giorgio L. ex municipio 0 vittemanuele 2 E / 0 3 1937 IIM MB S. Giorgio L. selpal centro civico palestra sc elementare 0 veneto 2 C G H 1 2112 IIM MB S. Giorgio L. sma scuola materna 0 napoli 2 E / 0 1 1607 IIM MB S. Giorgio L. sma 0 napoli 2 E / 0 1 961 IIM MB S. Giorgio L. sel scuola materna sc elementare (attr pal) 0 veneto 2 C G H 1 1598 IIM MB S. Giorgio L. cc caserma cc 0 tenente agr 2 C G H 1 1168 IIM MB S. Giorgio L. sel scuola elementare 0 veneto 2 C G H 1 14704 IIM MB S. Giorgio L. cc caserma cc (garage) 0 tenente agr 2 C G H 1 115 IIM B S. Giorgio L. comune municipio 0 meridionale 3 E / 0 1 2038 IC *MA S. Giorgio L. ambulatorio ambulatorio 0 sottogliorti 3 E / 0 1 1778 IC *MA S. Giorgio L. uffpostale poste e telegrafi 0 garibaldi 3 E / 0 1 619 IC *MB S. Giorgio L. smepal scuola media inferiore 0 IV novembre 3 F H G 3 1125 IC *MB S. Giorgio L. sme scuola media inferiore 0 IV novembre 3 F H G 3 4399 IC *MB Piano Provinciale di Emergenza 161 S. Giorgio L. sme sc media inf (abit cust) 0 IV novembre 3 F H G 3 273 IC S. Mauro F. municipio municipio 0 pietromarsil 2 A D J 1 8742 IIM MB S. Mauro F. sel scuola elementare 0 giovanni XXIII 3 E G J 1 3305 IC *MA S. Mauro F. sel scuola media statale 0 giovanni XXIII 3 E G J 1 1602 IC *MA S. Mauro F. sma scuola materna 0 giovanni XXIII 3 E G J 1 1112 IC *MA S. Mauro F. smepal scuola media statale 0 armando diaz 3 D G J 1 2283 IC *MA S. Mauro F. sme 0 armando diaz 3 D G J 1 4621 IC *MA *MB S. Mauro F. smapa scuola media statale palestra sc matelement 0 giovanni XXIII 3 E G J 1 1896 IC *MA S. Mauro F. ex sma ex scuola materna 0 di vittorio 3 F G J 3 1324 IC *MB S. Mauro F. mercato coperto 0 tenentemeg 3 G G J 3 385 IC *MB S. Mauro F. cc piazza coperta comando cc - uff sanitario 0 alcidedegasperi 3 F G J 1 2353 IC *MB S. Mauro F. asn asilo nido 0 carlo levi 3 G G J 1 653 IC *MB S. Mauro F. mattatoio mattatoio comunale 0 tenentemeg 3 G G J 3 616 IC *MB S. Mauro F. mattatoio 0 tenentemeg 3 G G J 3 471 IC *MB Scanzano J. smepal 0 tratturore 2 D / 0 1 655 IIM MB Scanzano J. stazione ferr mattatoio comunale palestra sc med rondinelli staz montalbscanzano Scanzano J. sme Scanzano J. Scanzano J. Scanzano J. Scanzano J. scuola materna parisi palestra sc med smepal rondinelli cons bonifica braduffconsbonifica metap sc media terzo sma cavone nenni 2 C / 0 3 2007 IIM MB tagiamento 2 D / 0 3 1819 IIM MB 0 tratturore 2 D / 0 1 1440 IIM MB 0 ss 106 2 B / 0 1 1986 IIM MB 1 napoli 2 F G G 1 778 IIM MB 0 de gasperi 2 C / 0 1 1964 IIM B B Scanzano J. sma scuola materna sc media terzo cavone 1 napoli 2 F G G 1 3643 IIM Scanzano J. compsscanzj commissariato ps 0 leopardi 2 C G H 1 2095 IIM B Scanzano J. ambulatorio ambulatorio 0 de gasperi 2 C H O 1 1428 IIM B Scanzano J. compsscanzj commissariato ps 0 leopardi 2 C G G 1 1285 IIM B Scanzano J. municipio gramsci 2 A / 0 2 20415 IMX napoli giovanni XXIII giovanni XXIII tratturore rossini dell'aia 3 3 3 3 3 3 G F F E F F / / / G / H 0 0 0 G 0 I 1 1 1 1 1 1 1914 10164 13306 8349 12613 7963 Scanzano J. Scanzano J. Scanzano J. Scanzano J. Scanzano J. Scanzano J. Scanzano J. Conune sma 0 0 municipio 3 sc element terzo sel cavone 0 municipio municipio 0 municipio municipio 0 sme sc media rondinelli 0 sma scuola materna 0 sel sc elementare centro 0 uff reg agricolo di uffagriczona zona 0 Aggr. Denom. Complesso Cod. Denom. Edificio Edificio da prescheda via novello Indirizzo IC IC IC IC IC IC *MA *MA *MA *MA *MA *MA 3 G / 0 2 6812 IC *MB Tipol. Età Età Tipo Liv. Util. Vol. Vuln. Prev. cos. int. int. Ril. Scanzano J. uffpostale poste e telegrafi 0 togliatti 3 G / 0 1 1016 IC *MB Scanzano J. ufftelecom centrale telecom 0 d'acquisto 3 G / 0 1 3934 IC *MB Stigliano municipio municipio 0 zanardelli 2 B F J 2 M Stigliano uffpostale poste e telegrafi 0 ppedinapoli 2 E G J 2 7974 IIM 11154 9 IIM Stigliano osp ospedale civile 0 ppedinapoli 2 C F J 1 15660 IIM M Stigliano scuprof-sel 0 roma 2 F G J 1 9702 IIM M Stigliano sma sc prof - elem - bibliot sc elem - sc mat bibliot 0 di vittorio 2 F G J 1 2483 IIM M Stigliano usl asl consultorio comando corpo forestale 0 gramsci 2 D G Q 1 1812 IIM M Stigliano ccfs Stigliano uffregistro Stigliano 0 roma 2 E G J 1 1697 IIM MB 0 fllibandiera 2 B G Q 2 4393 IIM MB 0 ppedinapoli 2 F G J 1 1716 IIM B mattatoio comunale 0 ppedinapoli 2 E F J 1 508 IIM B mattatoio comunale 0 ppedinapoli 2 E F J 1 155 IIM B mattatoio comunale 0 ppedinapoli 2 E F J 1 991 IIM B casariposo ufficio del registro casa di riposo per anziani Stigliano mattatoio Stigliano mattatoio Stigliano mattatoio Piano Provinciale di Emergenza M 162 Stigliano ima istituto magistrale 0 gramsci 3 D G Q 1 2510 IC *MA Stigliano osp 0 ppedinapoli 3 E G J 1 11518 IC *MA Stigliano inam-ufflavoro ospedale civile azienda sanitaria locale 0 nazionale 3 E E Q 1 7322 IC *MA Stigliano mattatoio 0 ppedinapoli 3 E F J 1 39 IC *MA Stigliano uffdellentrate mattatoio comunale uff delle imposte dirette 0 di vittorio 3 D G Q 2 322 IC *MA Stigliano mattatoio mattatoio comunale 0 ppedinapoli 3 E F J 1 435 IC *MA Stigliano comunmontana comunità montana 0 degasperi 3 G / 0 1 1144 IC *MB Stigliano ipr femminile ist prof femminile 0 fortunato 3 G G Q 1 941 IC *MB Stigliano osp 0 ppedinapoli 3 F G J 1 16008 IC *MB 0 berardi 3 G G H 1 18620 IC 0 zanardelli 3 G G J 1 416 IC *MB Stigliano sma ospedale civile sc media elem materna Stigliano ucomunaledecen uff vigili urbani Stigliano ucomunaledecen edificio EAAP 0 zanardelli 3 G G J 1 272 IC *MB Stigliano deposito ANAS deposito 0 roma 3 F G Q 1 730 IC *MB Stigliano centro sociale centro sociale 0 cilento 3 G E Q 1 12433 IC *MB Stigliano municipio municipio 0 zanardelli 3 F G Q 1 1507 IC *MB Stigliano cc 0 manzoni 3 G H J 1 3341 IC *MB Tricarico smabadia caserma cc sc elementare via badia 0 badia 2 D / 0 1 2247 IIM MA Tricarico mattatoio 0 conventoca 2 D H Q 1 1400 IIM M Tricarico carcere mattatoio comunale carcere mandamentale 0 sfrancesco 2 A / 0 4 2602 IIM M Tricarico esab ente sviluppo 0 appia 2 B G J 2 2121 IIM M *MB Tricarico osp ospedale civile 0 reginamarg 2 C H Q 1 16085 IIM M Tricarico serviziculturali centro servizi culturali 1 vittveneto 2 A / 0 1 7071 IIM M Tricarico palazzoducale 1 vittveneto 2 A G J 3 13170 IIM M Tricarico sel palazzo ducale sc elementare r marconi rionemarco 2 D / 0 3 1423 IIM M Tricarico Tricarico Tricarico Tricarico Tricarico mattatoio sma casacustode stalla stalla 0 4 0 0 0 conventoca smaria conventoca conventoca conventoca 2 2 2 2 2 C D C C D H / / / / Q 0 0 0 0 1 1 3 1 1 952 1561 323 447 690 IIM IIM IIM IIM IIM M M M M M Tricarico sel rionemarco 2 D / 0 3 662 IIM M Tricarico sel 0 reginamarg 2 B / 0 1 670 IIM M Tricarico sel mattatoio comunale sc materna s maria mattatoio comunale mattatoio comunale mattatoio comunale sc elementare r marconi sc eleme plesso centrale sc eleme plesso centrale 0 reginamarg 2 B / 0 1 8151 IIM M Tricarico sel sc elementare s maria 4 smaria 2 D G Q 1 2084 IIM M 0 Cod. via conventoca 277 IIM M Liv. Vuln. Ril. Tricarico Conune mattatoio mattatoio comunale Aggr. Denom. Complesso Denom. Edificio Edificio da prescheda Indirizzo 2 C H Q 1 Tipol. Età Età Tipo Util. Prev. cos. int. int. Vol. Tricarico cvu uff vigili urbani 4 calle 2 A G G 2 2423 IIM MB Tricarico ccfs caserma ccfs 0 lucana 2 C / 0 1 1420 IIM MB Tricarico uffpostale ufficio postale 4 calle 2 A G G 2 678 IIM MB Tricarico uffveterinario mattatoio comunale 0 conventoca 2 C H Q 1 270 IIM MB Tricarico sma sel 4 callecentro 2 F / 0 1 1469 IIM MB 0 fllicervi 2 A E J 1 2090 IIM MB 0 roccoscotellaro 2 A H L 2 1981 IIM B Tricarico Tricarico Tricarico sc elementare calle centro reg formazione formazioneprof prof bicom ex municipio centro reg formazione formazioneprof prof 0 fllicervi 3 D / 0 1 1443 IC *A lcs liceo scientifico 0 appia 3 E / 0 1 8776 IC *A Tricarico osp ospedale civile 0 reginamarg 3 E H Q 1 6175 IC *A Tricarico municipio municipio 0 donp toscan 3 E / 0 1 4141 IC *A Tricarico sme sc media r scotellaro 0 fllicervi 3 D H Q 1 722 IC *A Tricarico cc caserma carabinieri 2 santacroce 3 D G Q 1 3759 IC *A Tricarico mercato coperto mercato coperto 0 reginamarg 3 E / 0 1 3960 IC *A 0 dellematine 3 E H Q 1 1340 IC *A Tricarico Tricarico comunità mont uff comunità montana Piano Provinciale di Emergenza 163 Tricarico Tricarico asn asilo nido centro reg formazione formazioneprof prof 0 dellematine 3 E / 0 1 914 IC *A 0 fllicervi 3 E / 0 1 1538 IC *MA Tricarico sme sc media r scotellaro 0 fllicervi 3 D H Q 1 7304 IC *MA Tricarico pretura pretura 0 appia 3 E / 0 3 1182 IC *MA Tricarico pretura 0 appia 3 E / 0 3 969 IC *MA *MA Tricarico selpa pretura sc eleme plesso centrale 0 reginamarg 3 D / 0 1 1513 IC Tricarico pretura pretura 0 appia 3 E / 0 3 918 IC *MA Tricarico pretura pretura 0 appia 3 E / 0 3 1648 IC *MA Tricarico sme sc media r scotellaro 0 fllicervi 3 D H Q 1 2440 IC *MA Tricarico pacom 0 conventoca 3 G / 0 4 7438 IC *M Tricarico autorimessa cc palestra imp sportivi autorimessa carabinieri 2 santacroce 3 G / 0 1 677 IC *M Tricarico teatro-mensa 0 reginamarg 3 G / 0 2 2892 IC *MB Tricarico servizicomuni teatro mensa loc serv comuni (palestra) 4 smaria 4 E / 0 1 2027 IA Tricarico uffpostale ufficio postale 0 dellematine 0 E / 0 1 1016 IX sma scuola materna centro form prof reg bas 0 lmanara 2 D / 0 1 1028 IIM 0 roma 2 E / 0 1 4785 IIM MB scuola materna sez comunale del lavoro 0 squaranta 2 E / 0 1 716 IIM MB 0 olanda 2 E / 0 2 1798 IIM MB 0 roma 2 C / 0 1 5810 IIM MB 0 roma 2 C / 0 1 8972 IIM MB Tursi Tursi ipr Tursi sma Tursi uffcollocamento Tursi sme Tursi sel M Tursi ampsel sc media inferiore sc elementare a pierro sc element (ampliamento) 4 panevino 2 A / 0 1 397 IIM MB Tursi smepal scuola media inferiore 0 roma 2 C / 0 1 2133 IIM MB Tursi sma sc materna vescovile centro form prof reg bas 0 grecia 2 E / 0 1 1593 IIM B 0 sanna 2 D / 0 1 368 IIM B scuola materna scuola materna vescovile scuola materna mattatoio comunale sc elementare a pierro 0 squaranta 2 E / 0 1 1813 IIM B 0 0 1 grecia sanna ssebastiano 2 2 2 E F D / / / 0 0 0 1 1 3 1997 1956 1570 IIM IIM IIM B B B Tursi ipr Tursi sma Tursi Tursi Tursi sma sma mattatoio Tursi selpal Tursi sel Tursi Tursi Conune 0 scuola elementare 0 centro form prof reg ipr bas 0 sc elementare pane e sel 4 vino Aggr. Denom. Complesso Cod. Denom. Edificio Edificio da prescheda via Tursi itc 1 ambulatorio ist tec comm geometri distr sanit e merc coperto Tursi Tursi itc ist tec comm geometri Tursi itcpal palestra itc Tursi itcspopal Tursi itccentrterm roma 2 C H G 1 2038 IIM B squaranta 2 F / 0 3 1154 IIM B sanna 2 A / 0 1 2822 IIM 372 IIM Liv. Vuln. Ril. panevino Indirizzo 2 C H B 1 Tipol. Età Età Tipo Util. Prev. cos. int. int. 1 Vol. vittemanuele 3 E / 0 10769 IC *MA 3 cattedrale 3 E H G 0 squaranta 3 E / 0 1 4111 IC *MA 1 10376 IC 0 squaranta 3 E / 0 1 5148 IC *MA *MA palestra itc 0 squaranta 3 E / 0 1 871 IC *MA centrale termica itc 0 squaranta 3 E / 0 1 224 IC *MA 11197 IC *MB Tursi cc caserma cc 0 ssebastiano 3 G / 0 1 Tursi uffpostale ufficio postale 0 sanna 3 G / 0 1 878 IC *B Valsinni biblioteca 0 gianturco 2 B / 0 1 1550 IIM MB 0 foscolo 2 E / 0 1 1251 IIM MB 0 foscolo 2 E / 0 1 578 IIM MB Valsinni sma biblioteca comunale scuola materna statale Valsinni smapal palestra sc materna Valsinni sma refettorio sc materna 0 foscolo 2 E / 0 1 378 IIM MB Valsinni poste poste e telegrafi 0 umberto 2 C / 0 1 2215 IIM MB Valsinni mattatoio mattatoio comunale 0 sicilia 3 D H Q 1 912 IC *MA mattatoio comunale 0 sicilia 3 D H Q 1 590 IC *MA Valsinni mattatoio Piano Provinciale di Emergenza 164 Valsinni sel 0 foscolo 3 D / 0 1 4830 IC *MA 0 sicilia 3 E / 0 3 2922 IC *MA ufftelecom scuola elementare ex sc materna via sicilia centrale deposito telecom Valsinni sma Valsinni Valsinni 0 papagiovanni 3 G / 0 1 688 IC *MB sme sc media i morra 0 fortunato 3 F / 0 1 2132 IC Valsinni *MB uslambulatorio consultorio asl 5 0 carmine 3 F / 0 1 1142 IC *MB *MB Valsinni sme sc media i morra 0 fortunato 3 F / 0 1 5195 IC Valsinni smepal palestra sc i morra 0 fortunato 3 F / 0 1 2698 IC *MB Valsinni comune municipio 0 sicilia 3 F / 0 1 4185 IC *MB Comune Cidice ISTAT Zona Sismica* Tipologia costruttiva prevalente Muratura C. A. Acciaio Totale Edifici Altro Accettura 17 077 001 2 1 6 0 0 7 Aliano 17 077 002 2 1 2 0 0 3 Bernalda 17 077 003 nc 19 28 0 5 52 Calciano 18 077 004 2 2 6 0 0 8 Cirigliano 19 077 005 2 1 4 0 0 5 9 Colobraro 20 077 006 2 4 5 0 0 Craco 21 077 007 2 0 9 0 0 9 Ferrandina 22 077 008 2 15 14 1 1 31 Garaguso 23 077 009 2 4 4 0 0 8 Gorgoglione 24 077 010 2 3 1 1 0 5 Grassano 25 077 011 2 7 16 0 0 23 Grottole 26 077 012 3 8 7 0 0 15 Irsina 27 077 013 2 12 23 0 0 35 Matera 28 077 014 nc 63 306 13 0 382 Miglionico 29 077 015 nc 7 6 0 0 13 Montalbano J. 30 077 016 2 16 5 0 0 21 Montescaglioso 31 077 017 nc 7 11 2 0 20 Nova Siri 32 077 018 2 11 8 1 0 20 Oliveto Lucano 33 077 019 2 3 7 1 0 11 Pisticci 34 077 020 nc 24 30 1 3 58 Policoro 35 077 021 nc 18 35 0 0 53 Pomarico 36 077 022 nc 7 9 1 1 18 Rotondella 37 077 023 2 7 8 0 0 15 Cidice ISTAT Zona Sismica* Muratura C. A. Acciaio Altro Salandra 38 077 024 2 3 14 0 0 17 San Giorgio L. 39 077 025 2 8 6 0 0 14 San Mauro Forte 40 077 026 2 1 12 0 0 13 Scanzano Jonico 41 077 031 nc 12 9 0 0 21 Stigliano 42 077 027 2 12 16 0 0 28 Tricarico 43 077 028 2 25 20 1 1 47 Tursi 44 077 029 2 18 8 0 0 26 Valsinni 45 077 030 2 5 10 0 0 15 Comune Tipologia costruttiva prevalente Totale Edifici (* N.B. la zona sismica indicata è tratta dalla classificazione vigente all’epoca della valutazione, avvenuta prima della riclassificazione dell’Ord. 3274/03) Ai fini della determinazione dell’esposizione si può utlizzare la seguente tabella Piano Provinciale di Emergenza 165 COMUNE ACCETTURA ALIANO BERNALDA CALCIANO CIRIGLIANO COLOBRARO CRACO FERRANDINA GARAGUSO GORGOGLIONE GRASSANO GROTTOLE IRSINA MATERA MIGLIONICO MONTALBANO JONICO MONTESCAGLIOSO NOVA SIRI OLIVETO LUCANO PISTICCI POLICORO POMARICO ROTONDELLA SALANDRA SAN GIORGIO LUCANO SAN MAURO FORTE STIGLIANO TRICARICO TURSI VALSINNI SCANZANO JONICO Percentuale popolazione Popolazione residente in residente abitazioni di classe A 2740 1495 12037 1049 532 1756 971 9427 1270 1395 6065 3006 6558 54919 2718 8688 10104 5922 762 18311 14551 5018 3712 3363 1820 3025 6576 7017 6003 1965 6210 36,2 16,1 15 27,8 49,6 40,4 1,5 15,6 32,4 35,6 17,4 21 19 7 32,3 12,5 12 13,6 28,2 14,8 3,9 24,1 30,1 19,6 35,5 23,8 24,5 29,2 21,1 30,6 4,9 Percentuale popolazione residente in abitazioni di classe B Percentuale popolazione residente in abitazioni di classe C1 Percentuale popolazione residente in abitazioni di classe C2 25,2 23,1 10,4 26,4 27,4 28,2 0,7 7,5 20 27,5 13,1 14,8 9,1 6,7 13,4 12,9 8,7 15,7 24,5 16,7 6 22,1 29 21,8 28,4 19,4 24,5 19,1 18,3 29,1 6,5 20,2 26,3 9,2 21,7 9,1 22 0,3 4,5 9,2 26,8 7,2 13,5 3,6 4,3 4,4 9,1 6,7 15,6 17,6 15 5,6 24,6 24,1 23,6 25,4 9 19,8 10,9 13,7 26,6 6,1 18,3 34,5 65,4 24,1 13,9 9,5 97,5 72,5 38,4 10,2 62,3 50,7 68,3 82 49,9 65,5 72,7 55 29,7 53,5 84,5 29,2 16,8 35 10,7 47,9 31,1 40,9 46,8 13,7 82,5 Il monitoraggio sismico del territorio nazionale è notevolmente diffuso e si espleta attraverso il contributo di diversi enti e strutture, pubbliche e private, che svolgono attività di raccolta, elaborazione e diffusione di dati. Le finalità di tale attività sono rivolte essenzialmente verso le tematiche di studio e ricerca nonché di sorveglianza e protezione civile. Il monitoraggio a fini di protezione civile è svolto a scala nazionale dall'Istituto Nazionale di Geofisica (ING), che ha sviluppato negli anni una rete sismometrica, composta attualmente da 80 punti di misura, distribuiti con lo scopo di localizzare con discreta precisione tutti gli eventi sismici di magnitudo significativa ricadenti all'interno del territorio nazionale. Tale rete si Piano Provinciale di Emergenza 166 basa su sistemi di acquisizione dati in tempo reale ed è in grado di fornire alla Protezione Civile le informazioni necessarie alla attivazione delle procedure di Pronto Intervento. Unitamente alle realtà diffuse a livello nazionale operano numerose reti di monitoraggio a scala regionale o locale. Il monitoraggio sismico in Italia è svolto da: o una rete sismometrica nazionale centralizzata (I.N.G.) o una rete accelerometrica a copertura nazionale con registrazione locale (E.N.E.L.). o reti sismometriche locali. La Rete Sismometrica Nazionale Centralizzata (R.S.N.C.) dell'Istituto Nazionale di Geofisica, costituita nel 1982 è formata attualmente da 80 stazioni sismiche collegate attraverso linee telefoniche al centro di acquisizione installato presso la sede di Roma. Svolge compiti di sorveglianza dell'attività sismica in tempo reale del territorio nazionale a fini di ricerca e di protezione civile. La rete accelerometrica del SSN, ex E.N.E.L., operante dai primi anni '70, é stata sviluppata principalmente per la qualificazione del territorio ai fini progettuali degli impianti di produzione energetica. La rete accelerometrica ha fornito dati significativi per molti eventi verificatisi in Italia negli ultimi anni, contribuendo in modo determinante alle ricerche nei settori della sismologia e dell'ingegneria sismica. Le reti locali presentano invece numerose caratteristiche di diversità ed eterogeneità Una analisi della distribuzione delle reti in funzione delle loro finalità, evidenzia inoltre una incongruenza tra numero di punti-stazione della rete sismica nazionale centralizzata (79), con precisi compiti di Protezione Civile, e altri 208 punti-stazione (pari al 38% del totale) appartenenti a reti locali che hanno dichiarato di assolvere ad analogo compito relativamente al territorio di competenza, senza peraltro, nella maggior parte dei casi, avere alcun collegamento organico con la rete centralizzata. Riguardo alla tipologia di reti esistenti, allo stato attuale è possibile riconoscere tre diverse tipologie di reti di monitoraggio che vengono qui di seguito descritte negli aspetti essenziali: 1. Rete sismometrica centralizzata dell'Istituto nazionale di geofisica Piano Provinciale di Emergenza 167 E' una rete a copertura dell'intero territorio nazionale, la cui maglia (spaziatura esistente tra stazioni contigue) è dell'ordine di alcune decine di chilometri. La utilizzazione primaria di una rete sismometrica a maglia larga è quella di raccogliere in un archivio, in forma sistematica e organizzata (database), tutti i parametri fondamentali degli eventi che si manifestano all'interno dell'area posta sotto controllo (tempo origine, coordinate epicentrali, magnitudo, meccanismo focale). La realizzazione della rete deve essere aderente a criteri di ottimizzazione tali da garantire, per l'intera area una omogenea qualità dei parametri sismici rilevati. Gli studi che possono essere intrapresi, sulla scorta delle informazioni provenienti da una rete nazionale, hanno come obiettivo quello di individuare le aree sismogenetiche più importanti e di caratterizzarle dal punto di vista della pericolosità sismica, attraverso indicatori quali il livello medio di sismicità, la tipologia delle sequenze, la stima del periodo di ritorno degli eventi di magnitudo più elevata, etc. Per riassumere si può affermare che una rete con tali caratteristiche consente, dopo un periodo di osservazione sufficientemente lungo, il riconoscimento dello stile sismico delle diverse aree sismogenetiche. Un altro aspetto rilevante riguardo alle finalità di tale tipologia di rete, quando dotata di sistemi di centralizzazione del dato in tempo reale, è quello di definire, con un buon grado di risoluzione, i parametri essenziali sugli eventi che interessano il territorio nazionale, assolvendo quindi ad una funzione essenziale per le esigenze di Protezione Civile. Oltre a quanto precedentemente esposto, la più immediata utilizzazione dei dati raccolti dalla rete sismometrica nazionale, è quella dell'aggiornamento del Catalogo Sismico, al quale concorrono anche le ricerche sugli eventi storici, operate mediante l'acquisizione e l'analisi della documentazione bibliografica esistente. I dati prodotti da una rete sismometrica nazionale, consentono, infine, la realizzazione di mappe della distribuzione della sismicità e, conseguentemente, la zonazione del territorio sempre in termini di pericolosità. 2. Rete accelerometrica del SSN ex-ENEL E' costituita da uno stendimento di sensori accelerometrici a copertura di tutto il territorio nazionale, finalizzato alla registrazione, e quindi allo studio, delle accelerazioni impresse al terreno da terremoti di forte intensità. I risultati conseguiti da una siffatta tipologia di monitoraggio sono indirizzati essenzialmente a scopi ingegneristici. Di Piano Provinciale di Emergenza 168 particolare interesse sono i valori di picco di accelerazione, il contenuto in frequenza e la durata dei segnali. L'analisi di questi parametri consente infatti di formulare leggi di attenuazione del moto del terreno, di calcolare spettri di risposta e quindi di definire spettri di progetto per edifici di varie tipologie. Una ulteriore applicazione dei dati accelerometrici è rappresentata dalla ricerca dei parametri di sorgente. 3. Reti a scala locale sismometriche Sono dette anche reti microsismiche; le loro dimensioni areali non superano generalmente qualche centinaio di chilometri quadrati. La distanza tra le stazioni è tipicamente dell'ordine di pochi chilometri. La finalità di tali reti è quella di approfondire la conoscenza di aree di estensione limitata, integrando gli studi di sismicità storica e le indagini di tipo geologico e geofisico. Possono essere così intraprese ricerche di dettaglio al fine di definire, spazialmente e dimensionalmente, la struttura sismogenetica o discriminare singoli segmenti di faglia attivati; ancora lontano sembra invece essere l'obiettivo di poter prevedere nel tempo il comportamento delle strutture attive. L'opportunità che offre una rete locale è quella di estendere la capacità di localizzazione degli eventi sismici anche a scosse di magnitudo molto piccola (strumentali) e quindi di aumentare notevolmente il potere risolutivo della rete per le funzioni di sorveglianza. Inoltre, il monitoraggio a scala regionale può contribuire al riconoscimento di aree quiescenti dove, tuttavia, esiste una forte sismicità caratterizzata da periodi di ritorno molto lunghi. Tutto ciò, evidentemente, concorre ad una migliore definizione del livello di pericolosità e, conseguentemente, consente di individuare priorità rispetto alle quali promuovere attività tese alla individuazione e riduzione del rischio ed alla pianificazione dell'emergenza, con particolare riferimento all'intervento di Protezione Civile. 4. Reti a scala locale accelerometriche Il tipo di dato rilevato è analogo a quello assunto dalla rete accelerometrica nazionale, ma consente, in virtù del raffittimento delle stazioni, di acquisire dati anche in occasione di terremoti di media intensità e di valutare diversità anche sostanziali nel comportamento dei terreni, in funzione delle particolari caratteristiche geologiche. Le reti locali accelerometriche, infatti, consentono di evidenziare anomale amplificazioni del moto del terreno. L'onda sismica attraversa formazioni rocciose più o meno rigide, dotate quindi di maggiore o Piano Provinciale di Emergenza 169 minore elasticità. Le rocce litoidi, ignee e sedimentarie, i terreni relativamente più antichi, generalmente rigidi, sono in grado di trasmettere integralmente il contenuto energetico del terremoto. Il grado di danneggiamento delle costruzioni dipende, in tal caso, sostanzialmente dalla distanza dall'epicentro, oltre, evidentemente, dalle caratteristiche di resistenza dei manufatti. Nel caso, invece, di terreni soffici (formazioni sedimentarie più recenti, terreni alluvionali, etc.), si possono verificare effetti locali di amplificazione, con esaltazione dell'intensità anche di alcuni gradi. Ciò può accadere anche per terremoti con epicentri distanti, determinando inattesi livelli di danneggiamento degli edifici. La conoscenza della distribuzione delle accelerazioni del terreno è quindi uno dei presupposti essenziali per una pianificazione dell'uso del territorio che tenga conto del problema sismico (microzonazione sismica). In Basilicata altre ai sismometri dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ed agli accelerometri del SSN, sono presenti: ► 2 sismometri dell'Università di Cosenza; ► 5 sismometri (Potenza, Matera, Tito Scalo, Venosa e Villa D'Agri) della rete finanziata dal MIUR al CNR-IMAA di Tito Scalo, al DISGG dell'Università della Basilicata ed alla Provincia di Potenza; ► numerosi accelerometri dell'Università, alcuni dei quali in convenzione con la provincia di Potenza. ► ♦ 8 sismometri installati dall'AGIP in Val D'Agri ed i cui dati sono a disposizione delle autorità competenti; ► ♦ 4 stazioni geofisiche multiparametriche del CNR-IMAA e 3 rilevatori geodetici satellitari GPS. (stazioni dell’Italia meridionale) Code Name Piano Provinciale di Emergenza Lat. Long. Elevation (m.) 170 BRT GMB GRI LCI LTRZ MTTG ORI PTRP SCHR SCLL SOI TDS BARI CASTELLANA (BA) GAMBARIE (RC) GIRIFALCO (CZ) LECCE (LE) LATERZA (TA) MOTTA SAN GIOVANNI (RC) ORIOLO CALABRO (CS) PIETRAPERTOSA (PZ) S. CHIRICO RAPARO (PZ) SCILLA (RC) SAMO (RC) TERRANOVA DA SIBARI (CS) Piano Provinciale di Emergenza 40.874 38.168 3.882.213 4.033.462 4.060.325 3.800.310 40.051 4.052.148 4.019.924 3.825.625 3.807.323 3.966.010 17.148 15.829 1.642.002 1.811.197 1.681.910 1.569.992 16.449 1.606.124 1.607.590 1.571.432 1.605.424 1.633.762 300 1300 510 46 381 484 375 1077 968 81 305 244 171 Piano Provinciale di Emergenza 172 La Regione Basilicata ha definito, nel corso del 2002, un accordo con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, per la realizzazione delle postazioni della Rete Accelerometrica Nazionale in Basilicata. La rete è costituita da 19 postazioni (prescelte nelle aree di pertinenza di edifici pubblici) munite di accelerometro digitale, che in caso di sisma rileverà il valore dell’accelerazione al suolo, ed invierà i dati in automatico, al centro elaborazioni dati nazionale. Le postazioni individuate sono elencate in tabella ed indicate in figura. Comune Sedi Melfi Scuola media "Ferrara" Rionero in Vulture Ospedale Muro Lucano Ospedale Genzano di Lucania Liceo Scientifico Potenza Campus Universitario Pignola Serbatoio acquedotto Satriano di Lucania Scuola media Corleto Perticara Campo sportivo Villa d'Agri Ospedale Moliterno Istituto tecnico Sant'Arcangelo Istituto agrario Lagonegro Campo sportivo Latronico Scuola media Maratea Rifugio forestale San Paolo Albanese Scuola elementare Matera Scuola media "Fermi" Tricarico Scuola media San Mauro Forte Scuola elementare Pisticci Polifunzionale Valsinni Centro studi letterari Siti individuati per la RAN di Basilicata Piano Provinciale di Emergenza 173 : Siti individuati per la RAN di Basilicata I dati rilevati dalla rete saranno disponibili attraverso la consultazione di un apposito sito Internet. Attraverso questa impostazione della rete si otterranno i seguenti vantaggi: − Omogeneità dei dati rilevati su tutto il territorio nazionale ed in particolare nelle zone a cavallo di due o più regioni; − Disponibilità dei dati in tempo reale attraverso l’utilizzo di un sistema di teletrasmissioni via GSM; − Accessibilità alle informazioni e alle banche dati da parte di tutti gli Enti e Amministrazioni interessate; − Garanzie circa la gestione ordinaria e straordinaria della strumentazione affidata al Servizio Sismico Nazionale operante nell’ambito del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile; − Costituzione di una rete principale a maglie abbastanza fitte (30 km. circa), che potrà essere ulteriormente infittita, attraverso l’utilizzo di reti locali. Piano Provinciale di Emergenza 174 Dettaglio della parte di RAN della provincia di Matera Utilizzando tale rete si potranno effettuare infittimenti locali in considerazione delle caratteristiche e delle peculiarità di ciascuna zona utilizzando la strumentazione già esistente. I dati ricavabili consentiranno: ♦ la esatta individuazione delle zone colpite e l’entità del fenomeno rilevato in ciascuna zona; ♦ la valutazione dei danni attraverso l’utilizzo di opportuni scenari di rischio; ♦ informazioni tecniche utili nella fase di definizione e progettazione degli interventi IL RISCHIO IDROGEOLOGICO Piano Provinciale di Emergenza 175 Ai fini dell’attività di prevenzione di tale tipologia di rischio, assume particolare rilevanza il concetto di Difesa del Suolo, inteso come l'insieme delle attività di pianificazione di presidio del territorio. I principali provvedimenti "strutturali" per la difesa del suolo, e quindi per la prevenzione e la mitigaziooe dei danni, sono contenuti nella L. 183/89, istitutiva dell' Autorità di Bacino, con il compito di organizzare la difesa del suolo e disciplinare le risorse idriche in un ambito territoriale identificato con il bacino idrografico, e nel DL. 180/98, emanato con l'obiettivo di accelerare le procedure previste dalla L. 183/89 attraverso un irtervento straordinario in grado di individuare e risolvere in tempi brevi i problemi relativi a situazioni di rischio idrogeologico già note. Il concetto di rischio idrogeologico di un'area è funzione dela probabilità di occorrenza di un dissesto di data intensità in un determinato intervallo di tempo (pericolosità) e della vulnerabilità dell'area stessa, in termini d'incolumità delle persone, della sicurezza delle infrastrutture, del patrimonio ambientale e culturale. Rischio totale (Risk=RT): è il numero di perdite (vite umane, edifici, strade, attività economiche, ec.) conseguenti ad un particolare fenomeno naturale. È ottenuto dal prodotto della pericolosità per la vulnerabilità per gli elementi a rischio ed è generalmente espresso monetariamente ~ R=HxVxE Rischio specifico (Specific Risk = Rs): è il grado di perdita atteso per una singola categoria di elementi a rischio in conseguenza di un particolare fenomeno naturale di data intensità. È espresso dal prodotto tra pericolosità e vulnerabilità e può variare tra 0 e 100% Rs=HxV. Vulnerabilità (Vulnerability = V): è il grado di perdita prodotto su un certo elemento o gruppo di elementi a rischio risultante dal verificarsi di un fenomeno di instabilità di una data intensità. È espressa in una scala percentuale tra 0% (nessuna perdita) e 100% (perdita totale). Elementi a rischio (Element at Risk = E): è l'insieme degli elementi a rischio all'interno dell'area esposta all'evento di instabilità, costituito dalle categorie dei soggetti distinte per caratteristiche intrinseche (popolazione, proprietà, attività economiche, etc.). Gli elementi a rischio si quantificano in termini relativi (valore venale) o assoluti (numero di persone, di edifici, di strade, etc.), comunque raggruppando li per grado di omogeneità. Piano Provinciale di Emergenza 176 Pericolosità (Hazard = H): è la probabilità che un dato fenomeno di instabilità (potenzialmente distruttivo) si verifichi in un determinato intervallo di tempo ed in una certa area. È espressa in una scala percentuale tra 0% (nessuna probabilità di accadimento) e 100% (certezza dell'accadimento). Frana (Landslide): un movimento di una massa di roccia, terra o detrito lungo un, versante. Come appare evidente dall' esame dei termini sopra elencati, la determinazione del Rischio totale è un' operazione particolarmente complessa. In particolare le maggiori difficoltà si incontrano in: Determinazione della pericolosità. In essa è racchiuso l'elemento di probabilità temporale (vi è anche quello di probabilità spaziale) che l'evento si verifichi. Tale previsione risulta di estrema difficoltà di valutazione; infatti il calcolo della probabilità temporale che si verifichi un evento franoso, viene legato sovente (ma non sempre) all'interazione tra la distribuzione temporale delle precipitazioni, la loro intensità (soglia di precipitazione) e la conseguente risposta geomeccanica dell'area in dissesto e non ultimo dalla sismicità della zona. Risulta evidente che mentre è possibile statisticamente analizzare l'andamento e l'intensità delle precipitazioni, i parametri da prendere in considerazione per l'area in dissesto, detti anche fattori passivi, sono estremamente variabili e poco unifonnemente conosciuti (litologia, acclività, assetto strutturale, caratteristiche geomeccaniche, spessore della coltre sciolta, profondità della superficie di scivolamento, penneabilità). A questi vanno aggiunti altri fattori antropici (scavi, carichi, disboscamenti) e non (sismi, azioni erosive). Le difficoltà aumentano ancora qualora non si tratti di aree già mobilizzate, ma di eventi di neoformazione. Tutto questo è ancora oggetto di studio: tuttavia i dati necessari per la determinazione della pericolosità sono così elevati che, laddove non disponibili, occorre procedere per opportune semplificazioni. Determinazione degli elementi a rischio. Tale attività presuppone una conoscenza approfondita ed aggiornata degli elementi antropici la cui presenza determina l'insorgenza del rischio. Piano Provinciale di Emergenza 177 Spesso il grado di approfondimento della conoscenza del territorio non è tale da consentire una schedatura puntuale delle situazioni a rischio esistenti anche a causa del mancato aggiornamento delle basi cartografiche. Determinazione della vulnerabilità degli elementi a rischio. Essa dipende essenzialmente dalla tipologia di evento e dalla sua intensità che è funzione della velocità e della massa mobilizzata. Anche in questo caso bisognerebbe procedere per opportune semplificazioni. Riconoscimento della tipologia di fenomeno. E' frequente la difficoltà interpretativa nel riconoscimento di una tipologia di evento. Al fine di assicurare una lettura omogenea e armonizzata, a scala regionale, dei fenomeni franosi., è auspicabile un lavoro coordinato e soggetto a verifiche periodiche. Nel concetto di pericolosità si possono distinguere: una previsione temporale, ossia la valutazione della probabilità di riattivazione di un fenomeno di seconda generazione (frana) nel tempo. Tale valutazione è strettamente legata alla conoscenza del tempo di ritorno dell'evento innescante: il criterio generale che può essere adottato, per le frane di cui è nota l'evoluzione nel tempo, fa corrispondere una pericolosità estremamente elevata ad un tempo di ritorno basso (inferiore ai due anni). La pericolosità diventa molto elevata se i tempi di ritorno sono nell'ordine dei 2-10 anni, mentre diventa moderata se i tempi di ritorno sono nell'ordine dei decenni/secoli; una previsione spaziale, ossia la individuazione di un'area di probabile occorrenza del fenomeno. Tale individuazione empirica viene fatta principalmente sulla base della carta inventario e pertanto è rivolta, attualmente, ai movimenti di seconda generazione e secondariamente è rivolta alle aree non interessate da fenomeni franosi ma la cui presenza di fattori predisponenti potrebbe dar luogo a fenomeni di prima generazione. La definizione della pericolosità per frane di prima generazione è estremamente complessa ma l'importanza della previsione di tale tipo di frane giustifica ogni sforzo reso in tale direzione; una previsione tipologica, ossia la tipologia di movimento atteso. La disponibilità di una buona Carta inventario dei fenomeni franosi consente di prevedere la tipologia di frana che può verificarsi con più alta probabilità in ogni parte dell' area oggetto di studi; Piano Provinciale di Emergenza 178 una previsione evolutiva, ossia la previsione dell'evoluzione che consente di trattare un fenomeno franoso nell'ambito di un "ambito di pericolosità", ovvero nell'ambito di un'area nella quale sono riunite tutte le condizioni che stanno alla base del meccanismo di instabilità. La previsione dell'evoluzione prevede l'individuazione dei limiti di retrogressione, della distanza di propagazione e della possibile espansione areale; una previsione dell'intensità, ossia la previsione dell'intensità di un fenomeno franoso in funzione della qualità delle informazioni reperite in fase di redazione della Carta inventario. Con "areale di pericolosità" si intende "una porzione di territorio delimitata" comprendente il movimento franoso o l'insieme dei movimenti franosi, di qualunque tipologia, fra di loro accorpati o meno unitamente alle aree di espansione prevedi bili sulla base dei dati acquisiti, nonché ad evidenti elementi indicatori desumibili dall'analisi fotointerpretativa, grazie alla quale è possibile individuare cinematismi di riattivazione. L'individuazione degli areali di pericolosità è stata eseguita tenendo conto, il più possibile di tutti i seguenti dati disponibili: • presenza di fenomeni attivi o già storicamente riattivati; • presenza di fenomeni quiescenti o storicamente inattivi: • presenza di caratteri litologici, clivometrici, giaciturali e fisiografici predisponenti il movimento; • presenza di elevati spessori di coltri superficiali sciolte; • presenza di elementi geomorfologici che possono verosimilmente essere segni precursori del movimento; • esistenza di serie storiche attendibili dalla quali desumere gli intervalli temporali di riattivazione del fenomeno franoso. La determinazione dell' attribuzione o meno di un' area dissestata alle classi di rischio R3 ed R4 è stata effettuata sulla base delle seguenti attività: • esame dell' estensione del movimento franoso riportato sui Piani Urbanistici comunali e sui qualsiasi altro documento cartografico interessante specificatamente l'area indagata dal punto di vista geologico, geotecnico, geomorfologico, idrogeologico e di uso del suolo, nonché di aree a rischio idrogeologico; Piano Provinciale di Emergenza 179 • verifica delle aerofoto volo Italia ed ortofoto AIMA riguardanti l'area in oggetto, tese a verificare l'estensione del movimento franoso cartografato, la sua probabile area di propagazione e la presenza di elementi geomorfologici indicatori del dissesto; • determinazione della quantità e qualità degli elementi a rischio nell'area di dissesto perimetrata e nella sua probabile area di espansione e la individuazione di eventuali variazioni infrastrutturali ed urbanistiche dell'area intervenute negli anni successivi all'esecuzione delle foto aeree e delle ortofoto; • attribuzione della classe di rischio (R4, R3 e P). R4 = area per la quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio-economiche R3 = area per la quale sono possibili problemi per l'incolumità delle persone, danni funzionai i agli edifici ed alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, la intemJzione di funzionalità delle attività socio-economiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale. P = area che, pur presentando condizioni di instabilità o di propensione all'instabilità, interessano aree non antropizzate e prive di beni esposti e, pertanto, non minacciano direttamente l'incolumità delle persone e non provocano in maniera diretta danni a beni ed infrastrutture. ASV = aree assoggettate a verifica idrogeologica, come individuate nelle tavole del Piano Stralcio, che presentano fenomeni di dissesto o instabilità, attivi o quiescenti, da assoggettare a specifica ricognizione e verifica. Elenco degli eventi di frana tratti dal catalogo A.V.I. Località Data Ambiente fisiografico Accettura Farriolo Accettura Accettura - Alla testa del Vallone Fontana Bosco di Accettura Piano Provinciale di Emergenza // Collina // Valle maggiore // Valle maggiore 09/02/1934 Valle maggiore 180 Accettura - Lungo la SP n. 209 Accettura - Versante occidentale tra il rione sottostante la Casa Comunale ed il Torrente Salandrella Aliano Alianello Aliano Aliano Aliano - Zona ad est dell'abitato Aliano Aliano Alianello Aliano San Giovanni Aliano - Alianello (tra le due località lungo la SP) Aliano - Stigliano (tra le due località lungo la SP) Aliano - Lungo la SP Stigliano-Ponte Agri a circa 200 m dall'abitato Bernalda Bernalda - Rione Castello Bernalda - Centro storico Bernalda (Comune di) Bernalda (Comune di) Bernalda - Lungo la linea ferroviaria Bernalda - Lungo la SP per Matera Bernalda - Fosso degli Zingari Bernalda Bernalda - Viale della Repubblica Bernalda - Via della Resistenza Bernalda - Via Zaccagnini Bernalda - Viale della Repubblica Bernalda - Via Occidentale (Castello centro storico) Calciano Calciano - Fosso Sant'Angelo Bosco Santa Domenica (Monte Caraguso) 11/12/1959 Valle maggiore //1985 Valle maggiore // // // // //1903 /4/1971 21/11/1976 14/12/1980 //1986 01/09/1987 01/09/1987 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina 11/06/1998 Collina // // // // 10/11/1924 14/11/1984 02/01/1993 23/09/1997 24/09/1997 13/11/1997 13/11/1997 13/11/1997 /11/1997 Collina Collina Pianura Pianura Pianura Collina Collina Collina Collina Collina Collina // // Collina Calciano - Tra la stazione di Calciano e la stazione di Grassano e la SP n. 209 // Calciano // Calciano - Tra le stazioni di Calciano e Campomaggiore 20/02/1954 Calciano - Lungo la SC 28/12/1957 Calciano //1985 Cirigliano Cirigliano 24/03/1973 Piano Provinciale di Emergenza Collina Collina Collina Collina Collina Collina 181 Cirigliano - Zona compresa tra le fiumare di Gorgoglione e Fossarolo a nord-ovest dell'abitato Colobraro Colobraro (Comune di) Colobraro - Fosso Gauginara S. Anaria Colobraro - Fosso Monaco Spogliamonaco Maloco Il Lago di Monte Cutugno Colobraro Colobraro - Lungo la SS n. 104 /4/1973 Valle maggiore // // // // // // // // 04/02/1955 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Colobraro - Lungo la SP n. 210 a 2 km da Cozzo di Penne 28/12/1957 Valle maggiore Colobraro - Lungo la SS n. 104 in corrispondenza del bivio per l'abitato Rotondella - Lungo la SS per Valsinni Valsinni - Lungo la SP per Rotondella Colobraro //1959 //1959 //1959 //1986 Collina Collina Collina Collina /1/1998 Montagna // Collina Craco - Lungo la SS n. 103 al margine dell'abitato all'altezza del convento Craco Craco Craco Craco Craco - Versante sud-occidentale Craco // // // // // 25/11/1959 /12/1963 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Santa Maria di Craco - Stigliano (tra le due località lungo la SS n. 103) Craco Craco 27/12/1964 /1/1965 //1968 Collina Collina Collina 08/01/1970 //1971 25/01/1972 //1973 //1980 Collina Collina Collina Collina Collina // Collina Colobraro - Lungo la strada di collegamento con la superstrada Sinnica Craco Craco - Zona periferica dell'abitato Santa Maria Giampaolo - Lungo la SS n. 103 al km 155+200 Craco - Via Garibaldi lungo la SS n. 103 Craco Craco Craco Ferrandina Coste della Cretagna Piano Provinciale di Emergenza 182 Ferrandina - Lungo la SP tra Ferrandina e lo Scalo San Luigi Ferrandina - Lungo la SP tra Ferrandina e lo Scalo Ferrandina - Lungo la SP Salandra-Ferrandina Masseria Lobianco 10/04/1928 05/11/1929 28/12/1957 22/01/1958 22/01/1958 Collina Collina Collina Collina Collina Massimone - Lungo la SP per Salandra a 3 km da Ferrandina 22/01/1958 Collina Ferrandina - Zona periferica dell'abitato verso il Fiume Basento Macchia - Lungo la SS n. 176 al km 17 Ferrandina - Lungo la SP tra Ferrandina e lo Scalo Castelluccio /3/1958 24/11/1959 25/11/1959 20/01/1960 Collina Collina Collina Collina Ferrandina - Nei pressi dello scalo della linea ferroviaria Calabro-Lucana 22/08/1962 Pianura Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Basentana al km 122+700 Ferrandina - Lungo la SS n. 176 al km 8+400 Pizzofalcone Fornaci Manin /5/1969 15/05/1980 03/12/1980 03/12/1980 03/12/1980 Collina Collina Collina Collina Collina Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Basentana svincolo per Ferrandina 26/09/1983 Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Basentana al km 65 19/08/1995 Collina Collina Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Basentana all'altezza della galleria Garaguso Garaguso (Comune di) Garaguso Garaguso - Lungo la strada per lo scalo ferroviario Parata - Lungo la strada per lo scalo ferroviario Garaguso - Lungo la strada per lo scalo ferroviario Garaguso Garaguso Garaguso - Grassano Scalo (tra le due località lungo la SP n. 277) Parata - Lungo la SS n. 277 Gorgoglione Gorgoglione Gorgoglione - Zona periferica dell'abitato Gorgoglione Gorgoglione - Area a sud-est dell'abitato Grassano Grassano - Fosso Spineto Piano Provinciale di Emergenza 23/11/1997 Collina // // // // // // 09/02/1934 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina 28/12/1957 /1/1998 Collina Collina // Valle maggiore 31/03/1973 Valle maggiore 25/11/1976 Montagna //1986 Valle maggiore // 183 Grassano - Lungo la SS n. 7 tra l'abitato e Grottole Grassano Grassano Grassano - Rione ad ovest dell'abitato Grassano - Via del Mulino Grassano - Lungo la SS n. 7 al km 526 Grassano - Lungo la strada ad 1 km dall'abitato Grassano (Comune di) Grassano - Lungo la SS n. 7 Grassano Grassano - Presso il cimitero Grassano - Presso il cimitero Grassano Grassano Grassano Grassano (Comune di) Grassano - Rione Calvario (Corso Umberto) Grassano - Via del Mulino (strada verso lo scalo ferroviario) Grassano (Comune di) Grottole Grottole - Rione Agip Grottole - Periferia sud-occidentale del centro storico Grottole - Rione Agip lungo la SS n. 7 Grottole - Lungo la SP per Salandra Salandra - Lungo la SP per Grottole Grottole - Lungo la SS n. 7 al km 531 Grottole - Campo sportivo Grottole - Rione Agip Grottole - Zona Macello Irsina Irsina (Comune di) Irsina - Lungo la SS n. 96 Difesa Matera Matera - La Martella (strada che collega le due località) Matera - Lungo la strada di Miglionico a 3 km dall'abitato Matera - Lungo il Torrente Camastra Matera - Rione Serra Venerdì Matera - Lungo il Torrente Basentello Serra Rifusa Matera - Rione Sassi lungo la Gravina di Matera Piano Provinciale di Emergenza // // // // // 18/02/1954 28/01/1955 21/10/1957 30/12/1957 //1975 /11/1976 20/11/1976 /11/1980 /11/1980 25/11/1980 25/11/1980 //1986 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina /1/1998 05/02/1998 Collina Collina // // 20/02/1954 25/01/1955 25/01/1955 27/02/1956 //1986 //1986 //1986 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina // // 31/01/1940 Collina Collina // Collina // // // // // // Collina Collina Collina 184 Matera - Via Gramsci Matera - La Martella (strada che collega le due località) Matera - Rione Sassi Matera Matera (Comune di) Matera - Rione Sassi (Gradelle Pennino) Matera - Lungo la SP Matera-Gravina Matera - Rione sassi Matera - Via Madonna delle Virtù Miglionico Miglionico - Lungo la SS n. 176 Miglionico Montalbano Jonico Montalbano Jonico - Lungo la SP Montalbano Jonico - Castello Piana Masseria Miele Montalbano Jonico - Presso la stazione di Craco Montalbano Jonico - Lungo la SS n. 103 Montalbano Jonico Montalbano Jonico Contrada Miglio Montalbano Jonico - Rione Terravecchia Montalbano Jonico - Piazza Colombo Piana Quaranta Porta San Pietro Montalbano Jonico - Piazza Quaranta Montalbano Jonico Montalbano Jonico (Comune di) Montalbano Jonico Petto del Mulino Montalbano Jonico Montalbano Jonico - Lungo la SS n. 598 al bivio per la diga di Gannano Montalbano Jonico - Rione Castello Montalbano Jonico - Rione Picca Montalbano Jonico - Zona tra il Castello e la strada del cimitero Montalbano Jonico - Zona tra il mercato e via Caracciolo Montescaglioso Montescaglioso (Comune di) Molinella Serramaggiore Piano Provinciale di Emergenza 16/12/1952 02/01/1958 03/01/1973 15/09/1991 15/09/1991 28/02/1996 08/10/1996 //1997 31/01/1998 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina // // Collina Collina // // Collina // Collina // Valle maggiore // Collina // Collina // Collina 30/01/1954 Collina 09/10/1957 Collina 17/01/1958 Collina 29/01/1962 Collina 29/01/1962 Collina 06/11/1962 Collina 30/03/1969 Collina 05/01/1971 Collina 25/01/1972 Collina 02/01/1973 Collina 12/08/1976 Collina 07/11/1976 //1986 //1986 Collina Collina Collina //1986 Collina //1986 Collina // 28/02/1931 19/11/1976 Collina Collina 185 Montescaglioso Montescaglioso - Rione Porta Schiavoni Montescaglioso Montescaglioso - Rione Salmetro Montescaglioso - Rione Salmetro (Via Crocifisso) Lucito Fontana del Fico Montescaglioso - Lungo la SP La Carrera Montescaglioso - Via Difesa Nova Siri Nova Siri - Lungo la SP di accesso al paese Contrada Salice Nova Siri Oliveto Lucano Pietra del Toro Oliveto Lucano - Lungo la strada di accesso al centro abitato Oliveto Lucano - Lungo la SS n. 277 nei pressi dell'abitato Oliveto Lucano (Comune di) Pisticci Pisticci - Palazzo Durante San Basilio 48 Pisticci - Rione San Donato Pisticci - Centro storico Pisticci - Via Leopardi e via Manzoni Palorosso - Le Mesole (tra le due località) Pisticci Pozzitello Monte Finese Pisticci (Comune di) Pisticci Pisticci - Rione Croci Pisticci - Rione Dirupo Pisticci - Rione Torrevecchia Pisticci Pisticci Pisticci (Comune di) Pisticci - Rione Croci Pisticci - Fosso Pisciacchio Pisticci - Centro storico Pisticci - Lungo la SP per lo scalo ferroviario Piano Provinciale di Emergenza 29/12/1984 Collina 29/12/1984 Collina 16/01/1985 Valle maggiore 13/10/1986 Collina 28/01/1996 Pianura 05/04/1996 Pianura /2/1996 Pianura /2/1996 Pianura /2/1996 Pianura // 01/01/1958 /11/1976 Collina Collina Collina // Collina 25/01/1955 Collina 04/03/1974 Valle maggiore 23/11/1980 Montagna // // // // // // // // // // // // // // // // // //1952 /9/1954 01/04/1954 10/01/1955 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina 186 Pisticci - Rione Croci Pisticci - Rione Croci Pisticci Pisticci - Rione Croci Pisticci - Lungo la SP per lo scalo ferroviario Pisticci - Rione Croci Pisticci - Vico di Giulio Pisticci - Rione Croci (Via Paisiello) Pisticci - Rione San Donato Pisticci - Zona periferica dell'abitato Pisticci - Rione Matina (Via IV Novembre) Pisticci Pisticci Pisticci - Campo sportivo Pisticci - Rione Croci Pisticci - Rione Croci Pozzitello Pisticci - Rione San Donato (Via Paisiello) Casinello - Lungo la SS n. 106 Jonica al km 440 Pisticci - Lungo la strada per San Basilio Policoro Policoro - Rione Pascoli Pomarico Carlillo - La Capriola (tra le due località) Pomarico Pomarico - Lungo SP n. 211 Pomarico Pomarico Pomarico Pesco di Nembo Pomarico - Via Kennedy Pomarico - Zona sotto la chiesa di San Giovanni Pomarico - Lungo la SS n. 380 al km 7+600 Pesco di Nembo Pesco di Nembo Tempe Pomarico - Fontanelle Tempe Rotondella Colobraro - Lungo la SS n. 104 in corrispondenza del bivio per l'abitato Rotondella - Lungo la SS per Valsinni Piano Provinciale di Emergenza 10/01/1955 10/02/1955 22/04/1959 24/11/1959 24/11/1959 17/01/1961 26/12/1964 12/03/1969 15/03/1972 21/08/1972 05/09/1972 30/03/1973 //1975 //1976 //1976 21/11/1976 30/12/1984 //1986 13/11/1997 13/11/1997 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina // // Collina // Collina // Collina // Collina 14/05/1960 Valle maggiore 21/01/1977 Collina //1986 Collina //1986 Collina //1986 Collina 20/08/1989 Collina //1990 Collina 03/08/1996 Collina //1997 Collina 17/02/1997 Collina //1998 Collina //1959 //1959 Collina Collina 187 Valsinni - Lungo la SP per Rotondella Rotondella - Lungo la SS n. 104 al km 150 Salandra Salandra - Rione Castello Salandra - Presso la stazione Grottole - Lungo la SP per Salandra Salandra - Lungo la SP per Grottole Salandra - Tra le stazioni di Salandra e Grassano lungo la linea ferroviaria al km 216 Cuccariello Piano Marino Salandra - Lungo il Torrente Salandrella Salandra - Lungo la strada tra Salandra e Scalo San Giorgio Lucano Pantano San Mauro Forte San Nicola - Lungo la SP San Mauro-Craco Garamma Marzocco San Mauro Forte - Via Marzocco Scanzano Jonico Recoleta (Fosso Gruffolante) Stigliano Stigliano - Rione La Bruto Toppo Pazienza - Trifoglione (tra le due località) Stigliano - Settore nord-orientale lungo il Fosso Padre Stigliano - Settore occidentale lungo il Fosso Padre Stigliano - Villa Marina (Chiesa Madre) Stigliano - Fosso Raffaele Stigliano - Fosso Vincitorio Stigliano Santa Maria di Craco - Stigliano (tra le due località lungo la SS n. 103) Stigliano - Lungo la SS n. 103 al km 126 Stigliano Stigliano - Fosso Perrini (T. Sauro) Stigliano - Fosso Perrini (T. Sauro) Stigliano - Fosso Perrini (T. Sauro) Toppo Pazienza Stigliano - Fosso Perrini (T. Sauro) Stigliano Stigliano Stigliano - Rione La Bruto Stigliano - Rione Magenta Piano Provinciale di Emergenza //1959 24/11/1959 Collina Collina // 08/12/1927 25/01/1955 25/01/1955 Collina Collina Collina Collina 14/01/1958 24/11/1959 24/11/1959 24/11/1959 30/12/1984 Collina Collina Collina Collina Collina /10/1996 Collina // 22/03/1954 15/06/1998 Collina Collina Collina // Pianura // // // // // // // // Valle maggiore Collina Valle maggiore Valle maggiore Valle maggiore Valle maggiore Valle maggiore Collina 27/12/1964 25/01/1972 25/11/1976 //1980 /11/1980 /11/1980 /11/1980 25/11/1980 //1984 23/04/1984 //1986 //1986 Collina Valle maggiore Valle maggiore Collina Collina Collina Collina Collina Valle maggiore Valle maggiore Valle maggiore Valle maggiore 188 Stigliano - Largo Masaniello 30/01/1996 Collina // // // // // 20/01/1957 22/11/1957 //1980 23/11/1980 23/11/1980 26/10/1983 30/12/1984 //1985 //1985 //1986 Montagna Valle maggiore Valle maggiore Collina Valle Maggiore Valle maggiore Valle maggiore Collina Valle maggiore Valle maggiore Valle maggiore Valle maggiore Collina Collina 31/10/1997 31/10/1997 31/10/1997 05/02/1998 05/02/1998 05/02/1998 05/02/1998 05/02/1998 05/02/1998 05/02/1998 /5/1998 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina 26/01/1959 // // // // // // //1960 23/01/1972 25/01/1972 //1974 18/01/1985 Collina Tricarico Brindisi di Montagna Scalo Tricarico - Borgo Saraceno Tricarico - Viale Regina Margherita Tricarico - Lungo la SS n. 7 a 3 km dall'abitato Tricarico - Lungo la strada della Grancia Serra del Ponte - Lungo la linea ferroviaria Tricarico - Borgo Saraceno Brindisi di Montagna Scalo Tricarico - Borgo Saraceno Timpa Pizzuta Tricarico - Campo sportivo Tricarico Tricarico Brindisi di Montagna Scalo Tricarico - Borgo Saraceno Cupone - Pantano delle Volpi (tra le due località lungo la SC) Laureana - Trinità (tra le due località lungo la SC) Tricarico - Lungo la SC per Castagnone Trionto Laureana - Trinità (tra le due località lungo la SC) Picocca Serra del Ponte Sferracavallo Tricarico - Lungo la SS n. 277 per Bocconero Tricarico (Comune di) Serra del Cedro Tursi Tursi Tursi (Comune di) Tursi Tursi - Canale Pescogrosso Tursi - Canale Pescogrosso Tursi Tursi Tursi (Comune di) Rabatana Tursi Tursi - Fosso La Canale Rabatana Piano Provinciale di Emergenza Collina Pianura Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina 189 Rabatana - Via Roma //1986 Collina Petroso Petroso Valsinni Valsinni - Lungo la SP per Noepoli Valsinni - Lungo la SP per Noepoli Noepoli - Lungo la SP per Valsinni Valle delle Donne Valsinni - Fosso Caforchio Valsinni // // // 17/02/1938 29/01/1955 29/01/1955 06/01/1958 06/01/1958 07/12/1958 Montagna Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Colobraro - Lungo la SS n. 104 in corrispondenza del bivio per l'abitato Rotondella - Lungo la SS per Valsinni Valsinni - Lungo la SP per Rotondella Valsinni - Fosso Caforchio SP n. 43 di Monticchio SS Grassano-Matera-Tricarico SS fondovalle dell'Agri SS n. 106 Jonica SS n. 175 SS n. 406 Basentana //1959 //1959 //1959 15/01/1960 22/08/1995 22/08/1995 08/10/1996 08/10/1996 08/10/1996 08/10/1996 Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Collina Valsinni Il dissesto dei centri abitati Alla morfogenesi, che risulta essere macroscopica anche a una notevole distanza dalla linea della costa Ionica, sono riconducibili i gravissimi dissesti coinvolgenti numerosi impianti urbani arroccati sulle dorsali facenti da spartiacque morfologico ai fiumi Bradano, Basento, Cavone, Agri, Sinni. Quantunque i terreni, sui quali detti abitati poggiano, godano di condizioni litostratigrafiche, geostrutturali e geomeccaniche di molto più tranquille rispetto a quelle rinvenibili altrove, i dissesti che gli abitati stessi accusano per processi erosivi e franosi sono tali - per numero, gravità ed estensione delle aree colpite - da risultare fra i più gravi dell'intera regione. In nessun' altra area, infatti, si contano tanti centri abitati ravvicinati interessati in passato da provvedimenti di trasferimento parziale o totale. Piano Provinciale di Emergenza 190 Il fenomeno è di grande importanza, in quanto esso interessa non solo manifestazioni di instabilità arealmente limitate, del tipo "frane", bensì talvolta anche la lenta, ma , cospicua traslazione di masse geologiche più ampie, che si inquadrano nel contesto' della cosiddetta "tettonica gravitativa". Da questa il territorio del Bacino è largamente affetto anche alla scala di tempi storici, con grandi ripercussioni sull' affidabilità di larghe aree interessate da urbanizzazioni recenti, di piccolo o grande rilievo che siano. Non va, inoltre, dimenticato che la quasi totalità dei centri abitati del Bacino è sorta in aree di prominenza morfologica secondo le istanze della realtà socioeconomica medioevale in cui hanno prevalentemente avuto origine. Tuttavia i siti che li ospitano, stabili solo in aree molto ristrette, già portavano in sé la causa dell'arresto evolutivo del tessuto urbano, in quanto non idonei ad ospitare grossi e complessi impianti urbani. Essi, infatti, spesso risultano circondati da aree soggette ad una spontanea e rapida evoluzione geomorfologica, tanto che oggi molte situazioni appaiono, rispetto al passato, compromesse da richiedere talvolta il trasferimento parziale o totale dell'abitato. Il rischio idraulico da esondazione Il rischio idraulico da esondazione trae origine dalla eventualità che una determinata area sia invasa dalle acque fuoriuscite da reti di drenaggio naturali e/o artificiali per insufficiente capacità di smaltimento delle portate in transito nella stessa rete, oppure per rotture di opere di contenimento. Per capacità di smaltimento si deve intendere la capacità di un tratto del corso d’acqua di far transitare una determinata portata con un’altezza d’acqua contenibile entro le sommità spondali o arginali. A parità di portata, la capacità di smaltimento del tratto può variare nel tempo per cause sistematiche e/o accidentali quali, ad esempio: • interventi plano-altimetrici in alveo tali da variare la sezione del deflusso, il tracciato planimetrico, il profilo altimetrico • variazioni di scabrezza dovute per esempio a modifiche della geometria trasversale oppure alla formazione e sviluppo di vegetazione; Piano Provinciale di Emergenza 191 • occlusioni localizzate prodotte da corpi galleggianti (tronchi, detriti vari), da accumuli di materiale d’alveo, da frane di sponda o di versante. La rottura delle opere di contenimento è conseguente alla perdita di stabilità di strutture arginali e di opere di sbarramento. Si manifesta in generale durante l’evento alluvionale (es. il sifonamento e lo scalzamento di un rilevato arginale) ma può originarsi in condizioni diverse (es. il progressivo abbassamento dell’alveo per erosione generalizzata può causare instabilità di sponde e manufatti). Solo in parte connesso al rischio da esondazione è il fenomeno del ristagno che si verifica in quelle zone che per caratteristiche geomorfologiche non dispongono di efficienti capacità di drenaggio superficiale e/o profondo e pertanto risultano suscettibili al trattenimento di acque sulla superficie del terreno, siano esse di esondazione, meteoriche e di falda. Quantificazione del rischio La quantificazione del rischio fa parte della fase conoscitiva-previsonale nell’analisi del rischio. La valutazione del rischio consiste nella stima della pericolosità dell’evento e del danno conseguente, con riferimento ad un determinato periodo di tempo, t. Indipendentemente dal tipo di rischio considerato, la valutazione dell’orizzonte temporale di riferimento, t, dovrebbe tener conto, oltre che della vita tecnico-economica dei beni a rischio, delle tendenze evolutive del territorio e delle modifiche che nel tempo possono intervenire sulle fonti del rischio. Costituisce pertanto il periodo di validità del quadro conoscitivo-previsionale. Nei fenomeni alluvionali, la stima della pericolosità H dell’evento di piena si valuta mediante analisi statistico-probabilistiche dei dati disponibili. Questi possono essere i dati di portata, oppure più frequentemente i dati di pioggia; in tal caso occorre procedere alla definizione degli eventi di piena adottando opportuni modelli di trasformazione afflussi-deflussi. La stima del danno (= E × V) associato ad un prefissato evento di piena si basa prima di tutto sulla definizione delle aree vulnerabili attraverso il tracciamento delle mappe di esondazione; queste dovranno essere caratterizzate, in generale, da: Piano Provinciale di Emergenza 192 a) l’estensione delle zone interessate dal fenomeno alluvionale; b) i volumi esondati e le massime altezze d’acqua raggiunte; c) i tempi di permanenza dell’acqua. Sulla base delle mappe di esondazione si procede alla caratterizzazione degli elementi a rischio (tipologia, entità, vulnerabilità) in funzione del grado di dettaglio richiesto. Per valutazioni semplificate, o qualora l’estensione e la densità di antropizzazione sia elevata, si può procedere sulla base di carte dell’uso del suolo, mentre per valutazioni di dettaglio occorre procedere ad una catalogazione particolareggiata degli elementi a rischio (insediamenti urbani, industriali, agricoli, infrastrutture di trasporto, di servizio, beni ambientali, architettonici, artistici). Si possono quindi tracciare le carte del danno e le carte del rischio per i vari tempi di ritorno prefissati. Criteri di valutazione La pericolosità è strettamente connessa con le caratteristiche idrologicheidrauliche del corso d’acqua e con la morfologia del territorio. Il tempo t può essere valutato in funzione della rapidità delle tendenze evolutive del territorio. In via orientativa t può essere compreso tra 5 e 30 anni. Il tempo di ritorno dell’evento può essere stabilito in funzione di classi di pericolosità, in particolare: • pericolosità elevata, per quelle aree ove si verificano eventi alluvionali con tempi di ritorno inferiori o uguali a 10 anni; • pericolosità media, per quelle aree ove si verificano eventi alluvionali con tempi di ritorno compresi tra 10 e 100 anni; • pericolosità bassa, per quelle aree ove si verificano eventi alluvionali con tempi di ritorno compresi tra 100 e 300 anni. Per aree di particolare interesse può essere opportuno valutare la pericolosità anche per eventi molto rari con tempi di ritorno superiori a 300 anni. La valutazione delle portate di piena corrispondenti ai diversi valori di T può essere condotta, in funzione del livello di dettaglio richiesto, sulla base di Piano Provinciale di Emergenza 193 risultati e di procedure generali di regionalizzazione dei dati idrologici oppure mediante studi idrologici specifici. In quest’ultimo caso i metodi disponibili per la definizione del legame tra portata di piena e tempo di ritorno possono essere distinti in metodi diretti e metodi indiretti. I primi si basano sulla individuazione della distribuzione di probabilità che meglio si adatta a rappresentare i dati di portata disponibili per il tratto fluviale considerato o comunque appartenente ad un bacino idrologicamente simile a quello dotato di misure. Tali metodi forniscono risultati tanto più affidabili quanto maggiore è la dimensione del campione in relazione ai valori del tempo di ritorno. In via orientativa, la stima delle portate di piena con tempi di ritorno fino a 100 anni richiede la disponibilità di dati per almeno 20-30 anni. I dati da utilizzare per tali elaborazioni sono di norma le portate al colmo massime annuali, riportate dal Servizio Idrografico. E’ comunque frequente il caso in cui, per mancanza di misure o per insufficienza di quelle disponibili, occorre ricorrere ai metodi indiretti, basati sull’impiego di un adeguato modello matematico di trasformazione afflussi-deflussi e sull’analisi delle proprietà statistiche delle precipitazioni che generano gli eventi di piena nel tratto fluviale di interesse. Tra le varie metodologie, di uso corrente è quella basata sulla curva di possibilità climatica in cui si ricerca il legame tra l’altezza di pioggia h di durata d e tempo di ritorno T e la stessa durata. Il legame è del h(d,T) = a(T)dn tipo: (b) in cui a e n sono i coefficienti della curva di possibilità climatica. La (b) viene poi utilizzata per generare lo ietogramma di ingresso al modello di trasformazione afflussi-deflussi per ottenere l’idrogramma di piena corrispondente. Al valore della portata al colmo si attribuisce un tempo di ritorno pari a quello della curva di possibilità climatica adottata. Ciò può non risultare realistico in quanto il tempo di ritorno delle portate dipende, oltre che dalla probabilità dell’evento piovoso, anche dalla variabilità spaziotemporale con cui si verifica e dalle condizioni del suolo del bacino, dipendenti a loro volta dalle piogge precedenti e dal periodo climatico. Piano Provinciale di Emergenza 194 Elenco degli eventi di frana tratti dal catalogo A.V.I. Comune Aliano Aliano Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Località Alianello Aliano Bernalda (campagne di) Bernalda (campagne di) Bernalda (campagne di) Bernalda (Comune di) Bernalda (Comune di) Bernalda (Comune di) Bernalda (Comune di) Bernalda (Comune di) Bernalda - Lungo la linea ferroviaria Bernalda - Lungo la SS n. 106 Bernalda - Lungo la SS n. 175 Bernalda - Metapontino Bernalda - Metapontino Bernalda - Metapontino Bernalda - Metapontino Bernalda - Metapontino Bernalda - Metapontino Bernalda - Metapontino Bernalda - Metapontino Bernalda - Metapontino Bernalda - Metapontino Bernalda - Presso la stazione ferroviaria Bernalda - Tra le stazioni di Bernalda e Metaponto Bivio di Montescaglioso - SS n. 106 Jonica (lungo la SP n. 175 che collega le due località e le campagne limitrofe) Bradano (lungo la valle del fiume) Bradano (lungo la valle del fiume) Marinella Marinella Piano Provinciale di Emergenza Data Scheda S4 400151 25/11/1959 400151 25/11/1959 14/11/1984 4400005 24/11/1997 10400003 04/02/1998 10400005 24/03/1973 2400695 18/02/1979 2400632 18/02/1979 2400632 14/11/1984 2400657 400203 29/12/1984 25/11/1959 400147 400147 25/11/1959 400147 25/11/1959 18/01/1972 2400701 18/01/1972 2400701 400189 24/03/1973 24/05/1976 2400583 18/02/1979 2400632 16/01/1985 2400661 17/03/1985 2400662 24/07/1992 2400513 1996 8400006 set-97 10400004 05/11/1976 400193 28/12/1957 2400280 set-97 10400004 24/11/1959 300100 05/02/1998 10400005 18/01/1972 2400495 set-97 10400004 195 Comune Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Bernalda Calciano Calciano Cirigliano Colobraro Colobraro Colobraro Craco Craco Ferrandina Ferrandina Ferrandina Ferrandina Ferrandina Ferrandina Ferrandina Ferrandina Ferrandina Garaguso Garaguso Garaguso Grassano Grassano Grassano Località Mercuragna Metaponto Metaponto Metaponto Metaponto Metaponto Metaponto Metaponto Metaponto (campagne di) Metaponto (campagne di) Sansone Serra Marina - Lungo la SS n. 175 dal km 36 al km 38 Torre Mare Calciano (Comune di) Calciano (Comune di) Cirigliano (Comune di) Colobraro (Comune di) Colobraro (Comune di) Colobraro - Lungo la SS n. 104 dal km 130 al km 146+300 Craco (campagne di) Craco (Comune di) Ferrandina Ferrandina (campagne di) Ferrandina (Comune di) Ferrandina (Comune di) Ferrandina - Lungo la SP per San Mauro a pochi km dall'innesto sulla SS n. 407 Basentana Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Basentana Pisticci-Ferrandina Ferrandina - Tra le stazioni di Salandra e Ferrandina Masseria Varisana Vella Garaguso Stazione di Grassano Stazione di Grassano Giardini Grassano (campagne di) Grassano (Comune di) Piano Provinciale di Emergenza Data Scheda S4 16/08/1976 2400594 400147 25/11/1959 22/07/1963 2400346 18/01/1972 2400495 18/02/1979 2400632 22/01/1980 2400644 07/02/1996 8400003 set-97 10400004 24/11/1997 10400003 15/01/2001 10400006 16/08/1976 2400594 08/10/1966 2400414 16/08/1976 19/01/1972 1984 apr-73 05/11/1976 05/11/1976 2400594 400178 2400691 2400689 400194 300153 2400605 05/02/1998 10400005 400142 24/11/1959 08/10/1966 2400415 10/04/1928 2400024 400029 05/11/1929 06/05/1954 2400197 23/11/1979 400199 09/10/1963 2400375 25/11/1959 2400304 08/10/1996 8400004 05/02/1998 10400005 400177 09/01/1972 400033 21/02/1931 400148 24/11/1959 24/11/1997 10400003 05/11/1929 2400050 05/11/1929 2400050 196 Comune Grassano Grassano Grottole Grottole Irsina Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Matera Miglionico Miglionico Miglionico Montalbano Jonico Montalbano Jonico Località Grassano (Comune di) Grassano (Comune di) Grottole - Borgo Eni Grottole (Comune di) Irsina - Lungo la SS n. 96 tra Potenza e Gravina Borgo Venusio Giustino Fortunato Matera Matera Matera Matera Matera Matera (campagne di) Matera (campagne di) Matera (Comune di) Matera (Comune di) Matera (Comune di) Matera (Comune di) Matera - Lungo la SP per Gravina a 6 km da Matera Matera - Lungo la SS n. 7 Appia Matera - Lungo la SS n. 7 Appia per Laterza a 5 km dall'abitato Matera - Rione Pio X Palantera Pantanella Pescara Picciano Ponte San Giuliano Ponte San Giuliano Rifeccia Serra Venerdì Spine Bianche Ponte San Giuliano Ponte San Giuliano Ponte San Giuliano Data Scheda S4 400175 20/01/1972 24/11/1997 10400003 20/10/1961 2400335 10/04/1928 2400024 Montalbano Jonico 31/01/1940 2400080 30/10/1953 26/07/1972 24/10/1928 25/07/1963 30/09/1971 18/08/1976 02/09/1977 09/10/1963 25/07/1963 25/10/1940 20/05/1948 05/03/1974 13/07/1976 2400173 2400521 400020 2400352 2400493 2400596 2400620 2400372 2400352 2400079 2400088 2400555 2400588 03/10/1957 2400273 18/01/1972 2400702 18/01/1972 2400496 24/11/1959 27/02/1956 27/02/1956 27/02/1956 27/02/1956 15/02/1954 18/03/1954 20/10/1961 24/11/1959 26/07/1972 25/01/1955 27/02/1956 17/01/1957 400149 2400243 2400243 2400243 2400243 2400187 2400190 2400333 400149 2400521 2400213 2400243 2400251 14/11/1984 2400658 Montalbano Jonico (campagne di) 02/01/1973 4400004 Piano Provinciale di Emergenza 197 Comune Montalbano Jonico Montalbano Jonico Montalbano Jonico Località Data Montalbano Jonico (campagne di) 25/11/1976 Scheda S4 2400617 Montalbano Jonico (campagne di) 05/02/1998 10400005 Montalbano Jonico (Comune di) 24/02/1954 2400189 MontescagliosoMontescaglioso (Comune di) 24/02/1954 2400189 MontescagliosoMontescaglioso (Comune di) 06/05/1954 2400197 MontescagliosoMontescaglioso (Comune di) 17/01/1985 400207 17/01/1985 400207 22/07/1963 24/11/1959 apr-73 05/11/1976 2400348 400150 2400689 300153 24/11/1959 300100 Nova Siri Nova Siri Montescaglioso - Lungo la SP per Ginosa Nova Siri Nova Siri (Comune di) Nova Siri (Comune di) Nova Siri (Comune di) Nova Siri - Lungo la linea ferroviaria Nova Siri - Lungo la SS n. 106 Nova Siri - Lungo la SS n. 106 04/11/1976 04/11/1976 400196 400196 Pisticci Basento (lungo il corso del fiume) 25/10/1940 2400079 Pisticci Basento (lungo il corso del fiume) 05/02/1998 10400005 Pisticci Basento (lungo la valle del fiume) 15/01/2001 10400006 Pisticci Canello Cavone (lungo il corso del torrente) Cavone (lungo la valle del fiume) Criminale Lagarano Macchia Macello Marconia Marina di Pisticci Masseria Incoronata Masseria Incoronata Paolone Pisticci Montescaglioso Nova Nova Nova Nova Siri Siri Siri Siri Nova Siri Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Piano Provinciale di Emergenza 24/11/1959 400145 05/02/1998 10400005 24/11/1959 16/01/1961 24/11/1959 01/04/1990 18/09/1970 18/08/1976 18/01/1972 16/01/1961 29/12/1984 17/04/1974 29/11/1957 300100 400155 400145 2400289 2400471 2400595 400174 400155 400203 2400557 2400278 198 Comune Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Policoro Policoro Policoro Policoro Policoro Località Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci Pisticci (campagne di) Pisticci (campagne di) Pisticci (campagne di) Pisticci (campagne di) Pisticci (campagne di) Pisticci (campagne di) Pisticci (campagne di) Pisticci (campagne di) Pisticci (Comune di) Pisticci (Comune di) Pisticci (Comune di) Pisticci (Comune di) Pisticci (Comune di) Pisticci (Comune di) Pisticci (Comune di) Pisticci (Comune di) Pisticci - Lungo la SS Basentana Ferrandina-Pisticci Pisticci - Presso la stazione Pisticci - Rione Croci Pisticci - Via Amerigo Vespucci Pisticci - Zona tra l'abitato ed il mare Policeto Pozzitello Pozzitello San Teodoro San Teodoro Tamma Torre Accio - Lungo la SP n. 154 Metapontino (campagne di) Policoro Policoro Policoro Policoro (campagne di) Piano Provinciale di Emergenza Data Scheda S4 18/06/1964 2400388 09/06/1964 2400380 24/07/1964 2400395 400165 06/10/1966 21/08/1967 2400426 04/11/1976 2400604 400191 05/11/1976 18/02/1967 2400421 18/02/1967 2400421 24/05/1976 2400584 03/04/1978 2400626 18/02/1979 2400633 18/02/1979 2400633 24/11/1997 10400003 05/02/1998 10400005 24/02/1954 2400189 09/10/1963 2400375 400165 06/10/1966 apr-73 2400689 400191 05/11/1976 400191 05/11/1976 24/05/1976 2400584 16/01/1985 2400659 24/07/1972 2400514 05/11/1976 23/01/1972 22/07/1963 400191 2400500 2400349 23/01/1972 2400500 17/04/1974 2400557 14/10/1972 2400542 24/07/1972 2400514 400145 24/11/1959 400174 18/01/1972 400174 18/01/1972 05/02/1998 10400005 15/01/2001 10400006 400141 24/11/1959 22/07/1963 2400347 400195 05/11/1976 02/01/1973 4400004 199 Comune Policoro Policoro Policoro Policoro Policoro Policoro Policoro Policoro Policoro Località Policoro (Comune di) Policoro (Comune di) Policoro (Comune di) Policoro (Comune di) Policoro (Comune di) Policoro (Comune di) Policoro (Comune di) Policoro - Lungo la linea ferroviaria Terzo Madonna Torremozza Rotondella Rotondella (Comune di) Rotondella Rotondella (Comune di) 24/11/1959 300100 Rotondella Rotondella (Comune di) 25/11/1959 400152 Rotondella Rotondella (Comune di) 05/11/1976 300153 Policoro Rotondella Salandra San Giorgio Lucano San Mauro Forte Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Data Scheda S4 21/11/1957 2400277 24/03/1973 2400694 04/11/1976 2400606 04/11/1976 2400606 400204 29/12/1984 21/07/1986 2400693 31/10/1997 10400001 25/11/1959 400153 30/01/1996 24/03/1973 8400002 400188 2400605 Rotondella - Lungo la SS n. 104 dal km 146+300 al km 150+500 Salandra (Comune di) 25/11/1959 2400304 San Giorgio Lucano (Comune di) 05/11/1976 300153 San Mauro Forte 22/03/1954 2400191 Agri (lungo la valle del fiume) 28/11/1944 300033 Agri (lungo la valle del fiume) 24/11/1959 300100 Agri (lungo la valle del fiume) 15/01/2001 10400006 Metapontino (campagne di) 15/01/2001 10400006 Scanzano Jonico 13/11/1997 10400002 Scanzano Jonico (Comune di) 07/11/1946 2400700 Scanzano Jonico (Comune di) 24/11/1959 400143 Scanzano Jonico (Comune di) 24/11/1959 400143 Piano Provinciale di Emergenza 2400605 200 Comune Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Scanzano Jonico Stigliano Stigliano Tricarico Tricarico Tursi Tursi Tursi Tursi Tursi Tursi Tursi Tursi Tursi Tursi Tursi Tursi Valsinni Valsinni Valsinni Località Data Scheda S4 Scanzano Jonico (Comune di) 19/01/1972 400181 Scanzano Jonico (Comune di) 19/01/1972 400181 Scanzano Jonico (Comune di) 05/11/1976 400192 Scanzano Jonico (Comune di) 29/12/1984 400205 Scanzano Jonico (Comune di) 16/01/1985 2400660 Scanzano Jonico - Presso la stazione 24/11/1959 400143 Terzo Cavone 18/01/1972 400174 Terzo Cavone 30/01/1996 8400002 Terzo Cavone 13/11/1997 10400002 Terzo Madonna 13/11/1997 10400002 Terzo Marzocco 13/11/1997 10400002 Carpinello Stigliano (Comune di) Tricarico (Comune di) Tricarico (Comune di) Rabatana Tursi Tursi (campagne di) Tursi (campagne di) Tursi (Comune di) Tursi (Comune di) Tursi (Comune di) Tursi (Comune di) Tursi (Comune di) Tursi (Comune di) Tursi (Comune di) Tursi (Comune di) Valsinni Valsinni (Comune di) Valsinni - Lungo la SS n. 104 dal km 140+400 al km 146+300 25/06/1964 apr-73 21/09/1929 1984 24/01/1972 21/02/1931 24/01/1972 02/01/1973 24/02/1954 24/11/1959 25/11/1959 18/11/1976 18/11/1976 05/11/1976 1984 21/07/1986 28/11/1944 28/11/1944 Piano Provinciale di Emergenza 2400392 2400689 2400697 2400691 400176 400032 400176 4400004 2400189 300100 400153 2400616 2400616 300153 2400691 2400693 300033 300033 2400605 201 Comune Località Data Valsinni - Presso i cantieri dell'acquedotto del Sinni Valsinni Scheda S4 05/11/1976 400197 30 25 20 15 10 Numero di piene SCANZANO TURSI VALSINNI TRICARICO STIGLIANO SAN MAURO SALANDRA SAN GIORGIO POMARICO ROTONDELLA PISTICCI POLICORO NOVA SIRI OLIVETO LUCANO MONTESCAGLIOSO MIGLIONICO MONTALBANO IRSINA MATERA GROTTOLE GRASSANO GARAGUSO GORGOLIONE FERRANDINA CRACO COLOBRARO IRSINA CIRIGLIANO BERNALDA ALIANO 0 ACCETTURA 5 Siti di piena Numero dei siti e degli eventi di piena registratisi tra il 1991 ed il 1998 nella provincia di Matera (da Progetto AVI – GNDCI, 1998). Rischio dighe La presenza delle dighe sul territorio implica l'instaurarsi di un grado di rischio per le popolazioni a valle connesso alla possibilità che dallo sbarramento vengano rilasciate portate sia nel caso della normale gestione della risorsa idrica che nel caso in cui si determina un’emergenza. Nel caso in cui questa sia dettata da improvvise avverse condizioni meteorologiche vengono eseguite manovre sotto il diretto controllo del Gestore, da cui può derivare la sommersione di aree aventi estensione commisurata all’entità dell’evento. Piano Provinciale di Emergenza 202 Evidentemente, nel caso in cui l’emergenza deriva dall’ipotetico collasso dell’opera le aree soggette ad allagamento sono sensibilmente più estese, e le problematiche connesse all’attività di Protezione Civile assumono connotati e dimensioni nettamente più ampi. Il grado di rischio connesso è tuttavia riconducibile a valori ragionevolmente bassi mediante l’adozione di idonee misure di prevenzione, basate su studi di previsione dei rischi potenziali. Sul territorio lucano insistono numerose opere di sbarramento (dighe, traverse) le cui caratteristiche geometriche e idrauliche variano in relazione alla morfologia dei luoghi e alla disponibilità della risorsa idrica. Al fine di individuare i soggetti istituzionali competenti, e quindi una chiara procedura per la gestione dell’emergenza, è necessario operare una prima classificazione delle opere in base al vigente quadro normativo. La legge 18.05.1989 n° 183 (legge sulla difesa del suolo), come modificata dalla legge 21.10.1994 n° 584, stabilisce in via definitiva che le dighe aventi altezza superiore a 15m e/o comportanti l’accumulo di un volume superiore a 1.000.000 m3 sono di competenza dello Stato, che esercita le funzioni di controllo e vigilanza mediante il Servizio Nazionale Dighe (nel seguito SND), mentre le opere aventi caratteristiche inferiori sono di competenza delle Regioni (questi parametri originariamente erano fissati rispettivamente in 10m e 100.000m3). Si riporta di seguito, per completezza, una sintesi del quadro normativo intervenuto a regolamentare la materia a seguito della entrata in vigore delle leggi sulla riforma amministrativa dello Stato, dal quale scaturisce la ripartizione delle competenze tra Amministrazione Centrale ed Enti locali. Legge n° 59 del 15.03.1997. Art. 4, comma 5; Decreto Legislativo n° 112 del 31.03.1998. Art. 89; Piano Provinciale di Emergenza 203 CATEGORIA DI OPERE COMPETENZA 1 dighe di altezza > 15.00m e/o volume di invaso >1.000.000m3 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali SERVIZIO NAZIONALE DIGHE 2 dighe di altezza <15.00m e/o volume di invaso <1.000.000m3 REGIONI Tabella 1. - Ripartizione delle competenze tra Stato ed Enti locali In tema di cosiddette piccole dighe l’azione normativa della Regione Basilicata in materia di progettazione, costruzione ed esercizio delle opere di sbarramento si è esplicata con l’emanazione delle leggi n° 25 del 24.04.1990 e n° 42 del 06.04.1995 e, in applicazione del DLG 31.03.1998 n° 112, la legge n° 7 del 08.03.1999, art. 60. In tale ambito, il patrimonio, ingente, di piccoli sbarramenti presenti sul territorio può essere sottoposto ad una uniforme opera di controllo. Il rischio potenziale per le popolazioni a valle di tali opere di sbarramento, pur sensibilmente ridotto rispetto a quello derivante dalla presenza delle grandi dighe, impone l’individuazione delle misure e le procedure da adottare in caso di emergenza, nel pieno rispetto del principio di tutela della pubblica incolumità, contemperando anche le esigenze di economia alle quali si richiamano i gestori, in genere soggetti privati non in possesso di una vera e propria struttura tecnica dedicata. Si riporta di seguito una tabella nella quale sono indicate le dighe di competenza del SND, che, in particolare, rientrano nel territorio di competenza dell’Ufficio Periferico di Napoli, presenti nella provincia e di Matera. e di quelle site in provincia di Potenza, che interessano a valle territori della provincia di Matera. Piano Provinciale di Emergenza 204 DIGHE IN PROVINCIA DI MATERA COD SND COMUNE CORSO D’ACQUA NOME INVASO TIPOLOGIA 581 SAN GIULIANO DIGA MURARIA MATERA FIUME BRADANO CONSORZIO DI BONIFICA BRADANO E METAPONTO 554 GANNANO DIGA MURARIA MONTALBANO JONICO FIUME AGRI CONSORZIO DI BONIFICA BRADANO E METAPONTO CONCESSIONARIO Dighe in provincia di Matera DIGHE IN PROVINCIA DI POTENZA COD SND NOME INVASO TIPOLOGIA PERTUSILLO DIGA MURARIA A VOLTA (ARCO GRAVITA’) 1124 CAMASTRA DIGA IN MATERIALI SCIOLTI DI TIPO ZONATO 1327 MONTE COTUGNO DIGA IN MATERIALI SCIOLTI DI TIPO OMOGENEO 722 COMUNE CORSO D’ACQUA CONCESSIONARIO SPINOSO FIUME AGRI ENTE PER LO SVILUPPO DELL’IRRIGAZIONE E LA TRASFORMAZIONE FONDIARIA IN PUGLIA, LUCANIA E IRPINIA TRIVIGNO TORRENTE CAMASTRA ENTE PER LO SVILUPPO DELL’IRRIGAZIONE E LA TRASFORMAZIONE FONDIARIA IN PUGLIA, LUCANIA E IRPINIA FIUME SINNI ENTE PER LO SVILUPPO DELL'IRRIGAZIONE E LA TRASFORMAZIONE FONDIARIA IN PUGLIA, LUCANIA E IRPINIA SENISE Dighe in provincia di Potenza che interessano, a valle dello sbarramento, territori della provincia di Matera. Le suddette opere sono soggette all’applicazione delle seguenti norme: DPR n° 1363 del 01.11.1959 “Approvazione del regolamento per la progettazione, costruzione ed esercizio degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse)” DM LL.PP. 24.03.1982 “Norme tecniche per la progettazione e la costruzione delle dighe di sbarramento” Circ. LL.PP. n° 1125 del 28.08.1986 “Modifiche ed integrazioni alle precedenti circolari 1959/85 1391/85 concernenti sistemi di allarme e segnalazioni di pericolo per le dighe di ritenuta di cui al Regolamento 1363/1959” Circ. LL.PP. n° 352 del 04.12.1987 “Prescrizioni inerenti l’applicazione del Regolamento sulle dighe di ritenuta 1363/1959” Piano Provinciale di Emergenza 205 Legge n° 584 del 21.10.1994 “Misure urgenti in materia di dighe” Circ. PCM/DSTN n° 22806 del 13.12.1995 “Disposizioni attuative ed integrative in materia di dighe” Circ. PCM/DSTN n° 7019 del 19.03.1996 “Disposizioni inerenti l’attività di protezione Civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti dighe.” Sulla base dei provvedimenti normativi sopra richiamati sono stati introdotti due documenti fondamentali per il corretto esercizio dell'attività di controllo da parte del Gestore, alla quale si sovrappone la vigilanza del SND. Essi sono denominati, rispettivamente: Foglio di condizioni per l'esercizio e la manutenzione; Documento di Protezione Civile. Piano Provinciale di Emergenza 206 IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI Il patrimonio forestale è caratterizzato da un elevato grado di naturalità ambientale, i paesaggi mostrano una notevole variabilità sia per il numero di specie endemiche presenti, sia per le caratteristiche geo-morfologiche e climatiche, che determinano associazioni vegetali esclusivo di questo territorio. Le fustaie di latifoglie sono le più diffuse sul territorio, infatti occupano il 49,5% della superficie forestale, e sono costituite da alto fusto di cerro (22,77%) e faggio (14,64%) puro o consociato (15,51%) o da altre latifoglie (11,24%); e risultano quasi tutte di proprietà pubblica, le fustaie miste (latifoglie e resinose) comprendono il 6% della superficie forestale, le fustaie di resinose rappresentano il 15%. I cedui rappresentano il 27% dei boschi, di cui moltissimi sono cedui abbandonati e quindi invecchiati che necessitano di interventi urgenti di conversione, infine i cedui composti il 2,5% della superficie boscata regionale. Nel piano sub-montano, tra gli 800 e i 1.200 m, sono presenti prevalentemente cerro, roverella, castagno ed altre specie sporadiche quali ontano e farnetto. A tali formazioni si alterna la presenza di impianti artificiali di conifere, prevalentemente pino nero e douglasia, che hanno contribuito a trasformare notevolmente il paesaggio originario. Il piano basale è dominato dalla macchia mediterranea, che occupa il 6,45% della superficie forestale regionale, ed è costituita sia da specie arboree (leccio, roverella, oleastro, acero minore, frassino meridionale), che arbustive (fillirea, erica, mirto, lentisco, corbezzolo, terebinto). Nelle zone litoranee, inoltre, sono presenti formazioni di pino d’Aleppo, domestico e marittimo quasi tutte di origine artificiale La gestione dei boschi, a differenza da quanto avviene a livello nazionale, dove la gestione è affidata in gran parte alla proprietà privata, è prevalentemente pubblica (59,53%) precisamente il 47,78% ai Comuni, l’8,52% Stato e Regione e il 3,23% ad altri Enti. I valori medi, degli incendi boschivi in Basilicata, riferiti al periodo 19882001, sono i seguenti: ogni anno si sono verificati circa 366 incendi che hanno Piano Provinciale di Emergenza 207 percorso 2.109 Ha di superficie boscata, 1.759 Ha di superficie non boscata e 3.868 Ha di superficie totale. Prov. Matera Superfi cie Territo riale (Ha) 344.678 Incendi in Basilicata dal 1988 al 2001 % della Superficie Superficie Superficie superficie totale totale boscata non boscata percorsa dal percorsa dal percorsa dal percorsa dal fuoco rispetto alla fuoco (Ha) fuoco fuoco superficie (Ha) (Ha) territoriale 1.501 10.000 9.088 19.006 5,51% Numero Incendi Potenza 654.549 3.624 19.531 15.531 34.962 5,34% Totale 5.125 29.531 24.619 54.146 5,42% 999.227 I valori medi, riferiti al periodo 1996-2001, sono molto significativi ed impongono ad una attenta riflessione: in media ogni anno si sono verificati 360 eventi che hanno percorso 2.040 Ha di superficie boscata e 2.888 Ha di superficie non boscata e 4.928 Ha di superficie. Dal confronto di questi dati, anche se il numero di incendi medi per anno è rimasto pressoché invariato, anzi calato da 366 nel periodo 88/01 a 360 nel periodo 96/01, risulta aumentata la superficie percorsa dal fuoco soprattutto quella non boscata. Ciò significa che è crescente la minaccia del fuoco ad ambiti territoriali non forestali, ma in cui insistono insediamenti ed attività produttive di altro genere. Nelle successive tabelle si riporta la situazione degli incendi per per anno del periodo considerato. Piano Provinciale di Emergenza 208 Incendi nella provincia di Matera dal 1996 al 2001 Superficie Numero Territoria incendi le Ha 344.678 769 Superficie Superficie Superficie superficie tot. boscata non boscata totale percorsa percorsa dal fuoco percorsa dal percorsa dal dal fuoco in % rispetto alla fuoco fuoco superficie Ha territoriale Ha Ha 4.743,15 9.247,57 4,06% 13.990,72 Incendi in provincia di Matera dal 1996 al 2001 Anno Nr. Incendi 1996 1997 1998 1999 2000 2001 Totale 169 121 119 140 111 109 769 Superficie Superficie non Superficie Superficie Media boscata percorsa boscata totale percorsa .per incendio dal fuoco percorsa dal dal fuoco Ha fuoco Ha Ha Ha 427,06 4.000,55 4.427,61 26,2 845,56 973,85 1.819,41 15 610,44 673,9 1.284,34 10,8 599,85 642,4 1.242,25 8,9 689,79 657,2 1.346,99 12,1 1570,45 2.299,67 3.870,12 35,5 4743,15 9.247,57 13.990,72 18,2 La forma di governo più colpita negli ultimi 14 anni (1988-2001) è l’altofusto di latifoglie con il 28% della superficie boscata percorsa dal fuoco, segue con il 27% la macchia mediterranea, 24% il ceduo semplice matricinato, 14% l’alto fusto di resinose, 3,5% l’alto fusto misto, 3% ceduo fortemente degradato e lo 0,5% di ceduo composto. Al contrario, negli ultimi 6 anni risultano interessati nell’ordine: la macchia mediterranea per il 38,9%, l'altofusto di latifoglie per il 21,4%, il ceduo semplice (18%), l'altofusto di resinose (14,2%), il ceduo fortemente degradato (4,2%), l'altofusto misto (2,5%), il ceduo composto l(0,8%). Dal confronto dei due periodi si evince come l'altofusto di latifoglie è stato meno percorso dal fuoco, cosi come il ceduo semplice e l'altofusto di resinose, mentre la macchia mediterranea ed il ceduo fortemente degradato sono stati più colpiti. Quindi la macchia mediterranea, il ceduo semplice e l'altofusto di latifoglie sono le forme di governo più vulnerabili, sia perché questi si estendono Piano Provinciale di Emergenza 209 normalmente in aree soggette ad una più intensa antropizzazione, sia per il frequente abbandono colturale connesso ai costi di manutenzione. L'altofusto di latifoglie ed il ceduo semplice matricinato sono più colpiti in provincia di Potenza, mentre l'alto fusto di resinose e la macchia mediterranea sono maggiormente colpiti nella provincia di Matera. Gli incendi si concentrano quasi interamente nel periodo estivo, intendendo con questa locuzione non l’estate astronomica, bensì l’estate biologica, che comincia da maggio-giugno per terminare tra settembre-ottobre. Negli altri mesi gli incendi sono quasi assenti. Il numero di gran lunga più alto di incendi nel periodo 1995-2001 si è verificato nel mese di agosto con il 35% di eventi registrati nell’arco dell’anno; segue nell’ordine il mese di luglio con il 33,8%, settembre con il 9,5%, giugno con il 7%; nel periodo (luglio-settembre) pertanto si concentra il 85,3% degli episodi Numero totale di incendi per mese nel periodo (1995-2001) Mese Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE La ripartizione Numero % 12 28 85 70 27 163 787 820 227 70 45 1 2335 0,5% 1,3% 3,7% 3% 1,2% 7% 33,8% 35% 9,5% 3% 2% 0 100% durante le ore della giornata, rilevata nel periodo 95-01, corrisponde a quella generalmente accertata in Italia, con un massimo nelle ore diurne centrali (12-14 con il 35,75% degli incendi), con frequenze abbastanza sostenute nelle prime ore successive, e con valori minimi nella notte e nelle prime ore del mattino. Il decorso è parallelo all’evoluzione termica giornaliera. Nella media perciò la sorveglianza diurna dai posti di Piano Provinciale di Emergenza 210 guardia dalle ore 08.00 alle ore 20.00 ha la probabilità di avvistare circa il 90% degli incendi. Gli incendi per ora di inizio (1995/2001) Ora % 01.00 02.00 03.00 04.00 05.00 06.00 07.00 08.00 09.00 10.00 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00 20.00 21.00 22.00 23.00 24.00 TOTALE 0,67 0,36 0,24 0,12 0,49 0,68 0,85 1,22 2,80 4,08 7,18 9,85 12,98 11,92 10,84 9,86 6,34 4,68 4,38 4,02 2,62 1,52 1,64 1,03 100% Le cause degli incendi sono distinte da letteratura in predisponenti e determinanti. Le prime sono rappresentate dai fattori che favoriscono la propagazione del fuoco nei boschi, quali le caratteristiche intrinseche della copertura vegetale, la giacitura, gli aspetti selvicolturali, le condizioni climatiche. Le cause determinanti sono le più significative, poiché riguardano il fattore che determina l’avvio della combustione, e sono classificate in: naturali, accidentali, umane queste ultime distinte in colpose e dolose. Piano Provinciale di Emergenza 211 Cause naturali Sono strettamente connesse all'azione innescante di fulmini, eruzioni vulcaniche e autocombustione. La sola causa naturale di un certo rilievo, a livello regionale, è il fulmine, la cui incidenza è in funzione delle condizioni meteorologiche e del tipo di vegetazione. Generalmente sono più frequenti in zone montuose. L'autocombustione, o combustione spontanea, è un fenomeno temporaneo legato a fenomeni fermentativi di origine enzimatica con produzione di calore non dissipato, a carico di masse vegetali erbacee. Il calore e i gas secondari prodotti dai processi fermentativi a contatto con l'ossigeno atmosferico, possono provocare un vero e proprio incendio. L'autocombustione difficilmente si verifica nei boschi. Cause accidentali Sono quelle che, pur essendo naturali, non dipendono direttamente dall'azione umana. In questa casistica rientrano i raggi solari che attraverso i vetri funzionano come lenti, le scintille provocate dai treni sulle rotaie, le scariche da interruzione di corrente elettrica ecc. In questi casi, perché si verifichi l'incendio occorre una coincidenza di fattori piuttosto improbabile. Cause colpose o involontarie Sono legate all'imprudenza, alla negligenza, alla disattenzione o all'ignoranza degli uomini, che involontariamente provocano incendi. Oggi uno dei casi più frequenti è quella del mozzicone di sigaretta e dei fiammiferi che gli automobilisti lanciano dal finestrino. Altri incendi di natura involontaria spesso si originano dai fuochi dei pic-nic, dai fuochi artificiali, dai falò. Molte sono le cause colpose legate all'agricoltura, in particolare la bruciatura delle stoppie, l'eliminazione dei residui di potatura col fuoco. I pastori spesso provocano incendi per il ricaccio dell'erba fresca, al limite tra il dolo e il colposo. Sono diventate un pericolo di incendio molto frequente le discariche, soprattutto se ubicate in prossimità di boschi. Inoltre, si ritengono colpose tutte quelle connesse all'inosservanza di norme di sicurezza, in assenza di specifica volontà a provocare l'incendio. Piano Provinciale di Emergenza 212 Cause dolose o volontarie C'è dolo quando c'è volontà e consapevolezza di provocare un danno. Il C.F.S. ha così classificato le cause volontarie nell’ambito delle schede di rilevazione: Incendi da cui gli autori sperano di trarre profitto, comprendono la distruzione di boschi per la creazione di terreni coltivati, bruciatura dei residui agricoli in prossimità della semina, incendio del bosco per trasformare il terreno rurale in edificabile, incendio del bosco per procurare posti di lavoro, impiego del fuoco in bosco per risparmiare mano d'opera, incendio nel bosco per il reperimento di legna. Incendi da cui gli autori non ritraggono un profitto concreto, risentimento contro azioni di esproprio o altre iniziative dei pubblici poteri, rancori tra privati, proteste contro la restrizione dell'attività venatoria, proteste contro la creazione di aree protette e vincolate, atti vandalici. Incendi provocati da piromani, il piromane è un soggetto che da fuoco a qualsiasi oggetto per scaricare la sua angoscia interiore. Cause sconosciute o dubbie, rientrano in questa categoria i casi in cui, dopo l'incendio, non vi sono riscontri oggettivi per individuare la causa che ha dato origine all'incendio. Le cause degli incendi in Basilicata Considerando come riferimento il periodo 1988-2001 emerge che gli incendi boschivi sono provocati per il 24% da cause involontarie; i casi più frequenti, registrati dalle schede AIB, sono risultati il lancio di sigarette e fiammiferi da parte di automobilisti, cacciatori e ricercatori di funghi, e l’esecuzione di pratiche agricole; le cause volontarie presentano una incidenza numerica del 57% più o meno in linea con l'andamento nazionale, le cause naturali del'1% e quelle non classificabili del 18%. Se esaminiamo il periodo 1996-2001 la tendenza si mantiene quasi costante, salvo un leggero aumento delle cause volontarie Nell'insieme la situazione desta ancora forti preoccupazioni, poiché sul totale degli incendi le cause volontarie hanno percentuali medie molto alte, con elevate punte in taluni Comuni. Piano Provinciale di Emergenza 213 Cause degli incendi boschivi in Basilicata dal 1996 al 2001 Incendi boschivi suddivisi secondo le cause in Basilicata (1996/2001) 1% 17% 23% Cause naturali Cause volontarie Cause involontarie 59% Cause incerte Graf. 7 Andamento delle cause nel periodo 1996/2001 incendi Andamento delle cause degli incendi in Basilicata dal 1996 al 2001 350 300 250 200 150 100 50 0 Cause naturali Cause volontarie Cause involontarie Cause incerte 1996 1997 1998 1999 2000 2001 anni Piano Provinciale di Emergenza 214 Gli incendi boschivi per comune E’ parso interessante estendere l’analisi degli incendi boschivi ai comuni nel periodo 1996-2001 relativamente ai seguenti aspetti: numero incendi, superficie percorsa, tempi di reazione, percentuale di superficie boscata percorsa dal fuoco percentuale di S.A.U (Superficie Agricola Utile) percorsa dal fuoco tipologia di bosco percorso dal fuoco. Tempi di reazione. Per tempi di reazione, come già detto, si intendono gli intervalli di tempo che intercorre tra: inizio incendio e segnalazione incendio (tempo di segnalazione) e tra segnalazione incendio e inizio intervento (tempo di mobilitazione). La soglia cui fare riferimento, per questo aspetto, è quello di 20 minuti, tempi maggiori richiedono interventi di miglioramento del sistema organizzativo; sono i dati che meglio degli altri ed in modo speditivo indicano l'efficienza del sistema antincendio della Basilicata. Nella regione dal 1996 al 2001, solo il 20% dei Comuni hanno presentato tempi di reazione in norma , minore di 20 minuti, il 34% dei Comuni ha un tempo compreso tra 21 e 30 minuti, il 27% tra 31 e 60 ed il 9% hanno un tempo superiora addirittura all'ora. I Comuni con i tempi più alti sono risultati: tempo di segnalazione tempo di mobilitazione Stigliano 63 min. 64 min. Bernalda 58 min 82 min., Aliano 65 min 45 min. Miglionico 56 min 43 min. Piano Provinciale di Emergenza 215 Numero incendi e superficie percorsa. Dal 1996 al 2001 i Comuni più colpiti sono, in termini di superficie totale percorsa dal fuoco: Irsina con 3512 Ha, Matera con 1951 Ha, Miglionico con 1020 Ha. Durata degli incendi Prendendo in considerazione il periodo 1996-2001, si sono calcolate le medie dei sei anni della durata degli incendi per singolo comune. Il 40,5% dei Comuni ha una durata media degli incendi che va da 2.44 a 5.00 ore, il 27% da 5.01 a 7.00 ore, il 19% da 7.01 a 10.00 ore, il 12% da 10.1 a 20 ore, l'1,5% da 20,1 a 32.64. Questo parametro indica che talune, rare volte occorre misurarsi con eventi di particolare importanza,ma che nella maggior parte dei casi occorre tenere sotto controllo una miriade di piccoli eventi sparsi nel territorio. Il dato, da leggersi contestualmente a quello sulle superfici innanzi riportato, indica altresì in una forma di organizzazione, agile nel rischieramento, autonoma negli interventi e mobile, il possibile schema operativo di riferimento. La densità del fenomeno espresso in termini di incendi per km2 di superficie boscata., esprime un concetto che possiamo assimilare a quello di frequenza. Si tratta di un elemento di importanza fondamentale per esprimere concetti di rischio utilizzando una formula del tipo R= F x M cioè rischio (R) espresso come prodotto della magnitudo per la frequenza dell’evento. Il rischio viene definito dal prodotto della frequenza con cui un determinato incidente si verifica, nel nostro caso l'incendio, e la sua magnitudo od entità del danno che esso produce. Possiamo scrivere che: Piano Provinciale di Emergenza 216 R=FxM>O Ove F è la frequenza dell'evento calamitoso, ovvero la sua densità per unità di superficie M è la magnitudo od entità del danno da esso prodotto. Alcuni elementi di particolare importanza operativa sono: • la durata dell’incendio, intesa come tempo intercorrente tra il suo insorgere e la fine dell’intervento di estinzione; • il tempo di segnalazione, inteso come tempo che intercorre tra sorgere e segnalazione dell’evento; • il tempo di mobilitazione, inteso come tempo che intercorre tra la segnalazione e l’inizio dell’intervento di estinzione. Gli ultimi due forniscono, come già visto, un’indicazione dell’efficacia del meccanismo di difesa approntato sul territorio, poiché indicano i tempi medi che intercorrono tra fasi critiche delle operazioni. Si intendono efficaci i sistemi di difesa in cui il tempo di mobilitazione non supera i 20’. Per analogia si è adottato il medesimo parametro anche per i tempi di segnalazione. Per facilitare la interpretazione dei dati si precisa che figurano elencati in grassetto i Comuni che hanno i tempi inferiori o pari alla soglia. E’ facile verificare che buona parte dei Comuni sono al di fuori dei parametri di efficacia indicati Classificazione CEE La classificazione del territorio secondo il rischio d’incendio adottata dall’Italia ed approvata dalla Commissione dell’Unione Europea con decisione n. C(93) 1619 in data 24.06.1993 ai sensi del Reg. CEE n. 2158/92 suddivide l’intero territorio nazionale in tre zone di rischio: ► Province ad alto rischio (rapporto tra superficie bruciata e superficie boscata maggiore di 0,6%): zone in cui il rischio permanente o ciclico di incendio di foresta minaccia gravemente l’equilibrio ecologico, la Piano Provinciale di Emergenza 217 sicurezza delle persone e dei beni o contribuisce all’accelerazione dei processi di desertificazione delle superfici rurali. ► Province a medio rischio (rapporto tra superficie bruciata e superficie boscata compreso tra 0,2% e 0,6%): zone in cui il rischio d’incendio, pur non essendo permanente o ciclico, può minacciare in misura rilevante gli ecosistemi forestali. ► Province a basso rischio(rapporto tra superficie bruciata e superficie boscata minore di 0,2%): tutte le altre zone non prese in considerazione precedentemente Classificazione Regionale In base al Reg. CEE n. 2158/92 ed al successivo Regolamento di attuazione n. 1170/93, la Basilicata è stata inserita tra le zone “ad alto rischio per gli incendi boschivi”. Sono così definite le zone “in cui il rischio permanente o ciclico di incendio di foresta minaccia gravemente l’equilibrio ecologico, la sicurezza delle persone e dei beni o contribuisce all’accelerazione dei processi di desertificazione delle superfici rurali”. Piano Provinciale di Emergenza 218 RISCHIO CHIMICO-INDUSTRIALE Lo sviluppo delle attività industriali provoca rischi più o meno gravi per la salute e per l’ambiente, e nonostante gli enormi progressi compiuti nelle tecnologie ai fini della sicurezza, i processi industriali e/o assimilati, possono dare origine a fuoriuscite di sostanze pericolose, non previste in fase di progettazione, determinando situazioni di rischio per l’habitat circostante l’impianto. Negli ultimi anni, è aumentata la sensibilità e l’attenzione verso i rischi ambientali e sanitari legati ad incidenti chimico industriali, più prevedibili di quelli naturali e quindi anche più prevenibili, eventi di tale portata sono definiti dalla normativa come incidenti rilevanti. Quello che è possibile fare per ridurre i danni provocati da incidenti di questo tipo, è attivare misure di previsione e prevenzione, da attuarsi attraverso un attento censimento e monitoraggio del territorio e delle realtà in esso presenti, un incremento della sicurezza degli stabilimenti a rischio e mediante le attività di mitigazione dei danni conseguenti agli incidenti che dovessero eventualmente verificarsi. Nell’ambito di queste attività di riduzione del rischio, un ruolo importante riveste un’azione puntuale di corretta informazione preventiva ai cittadini sui rischi presenti sul territorio in cui si vive e sui piani di emergenza esterna agli stabilimenti, per le aree in cui sono previsti, in quanto solo la conoscenza del tipo di evento e le modalità di comportamento consentono una sostanziale limitazione dei danni. Così come indicato all’articolo 3 della Legge 225/92: Previsione “Consiste nelle attività dirette allo studio ed alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, all’identificazione dei rischi ed alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi” (art.3 com. 2 L.225/92) Prevenzione “Consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi di cui all’art. 2 anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione” (art. 3 com. 3 L.225/92). Nell’ambito del rischio chimico industriale, la classificazione delle tipologie di rischio e quindi degli stabilimenti, è determinata da una serie di fattori strettamente legati l’uno all’altro: Piano Provinciale di Emergenza 219 • il tipo di attività • la tipologia dello stabilimento • i tipi e le quantità di sostanze detenute e/o trattate • la localizzazione dello stabilimento • le condizioni meteo-climatiche del sito • il livello di sicurezza intrinseco dello stabilimento. Le sostanze pericolose che a seguito di un incidente, possono essere rilasciate all’esterno, sono costituite da quei composti chimici che provocano effetti avversi sull’organismo umano quando sono inalati, ingeriti o assorbiti per via cutanea (sostanze tossiche), oppure che possono liberare grandi quantità di energia termica (sostanze infiammabili) e/o di energia dinamica (sostanze esplosive). Gli incidenti rilevanti, sono quindi definibili, in modo esemplificativo, come eventi che comportano l’emissione incontrollata di materia, e/o di energia all’esterno dei sistemi di contenimento. In linea di massima la normativa europea ed anche italiana considera incidente rilevante un avvenimento, che a seguito di esplosione o incendio all’interno di uno stabilimento, può provocare seri danni alla popolazione e all’ambiente sia all’interno che all’esterno dell’impianto stesso. Il concetto di rischio legato alle attività industriali, assume la definizione di "possibilità di danno" che esprime il valore atteso di perdite umane, feriti, danni alle proprietà e alle attività economiche dovute al verificarsi di un particolare fenomeno di una data intensità. A differenza degli eventi naturali, in cui la previsione del verificarsi di un possibile fenomeno e della intensità con cui lo stesso si manifesterà sono legati ai tempi probabilistici di ritorno, nel caso degli stabilimenti, gli incidenti sono in qualche modo prevedibili, se non nel momento del verificarsi, quantomeno nella intensità con cui gli stessi possono manifestarsi. Volendo dare una definizione rigorosa, il rischio R esprime la conseguenza indesiderata di un incidente in relazione alla probabilità di accadimento dello stesso, attraverso la seguente relazione: R=PxM P = E’ la probabilità di accadimento di un evento accidentale. E’ un dato che racchiude in se informazioni circa il numero degli incidenti dello stesso tipo che si sono verificati nell’area in un determinato intervallo Piano Provinciale di Emergenza 220 temporale e del livello di sicurezza degli stabilimenti presi in esame. Il suo valore è determinato in funzione delle serie storiche e della bibliografia esistente. M = E’ l’entità dei danni conseguenti al verificarsi dell’evento sulle persone, sulle cose e sull’ambiente circostante. Il suo valore è di difficile valutazione a priori e va determinato di volta in volta. Anche se non esiste una specifica definizione che indica la soglia di danno oltre la quale un incidente possa definirsi rilevante, dalla formula è facile comprendere come, nel caso di incidenti a stabilimenti, non è assolutamente possibile annullare il valore del rischio, poiché a parità di probabilità di accadimento dell’evento, il valore della magnitudo non potrà mai scendere al di sotto di una certa soglia. Infatti, il danno anche se lieve alle cose, o la contaminazione o il ferimento (più o meno grave) di anche uno solo degli addetti presenti nello stabilimento, determina un valore di rischio globale non trascurabile. E’ però possibile ridurlo agendo in modo sinergico, come già specificato nell’introduzione, sia sul valore della probabilità che su quello della magnitudo attraverso misure di: ► Previsione: con l’individuazione e la valutazione dei rischi; ► Prevenzione: con la riduzione sia della probabilità di accadimento di eventi pericolosi che della gravità delle conseguenze degli incidenti. Volendo fare un esame completo della situazione con l’indicazione di tutte le possibili cause di rischio, non bisogna, però, trascurare gli incidenti provocati dai piccoli impianti domestici. Da quanto esposto è possibile indicare tre livelli di conoscenza ad ognuno dei quali corrisponde un diverso pericolo ed un diverso approfondimento nella conoscenza dello stesso: I livello. Attività assoggettate al D. Lgs. 334/99 II livello. Attività non assoggettate al D. Lgs. 334/99 ma che possono essere ragionevolmente identificate come quelle soggette alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco. III livello. Attività domestiche. Piano Provinciale di Emergenza 221 Per meglio comprendere i limiti entro cui agire nella ricerca degli stabilimenti a rischio si riporta quanto stabilito dall’attuale normativa. Infatti, nelle due tabelle seguenti sono riportati in modo sintetico i punti salienti del D.Lgs. 334/99 per quanto concerne gli adempimenti dei gestori. In particolare nella Tabella n°1 sono riportati i limiti dei quantitativi delle sostanze ritenute pericolose, ed in funzione di questi è riportato l’adempimento legislativo con l’indicazione dell’articolo del Decreto Legislativo 334/99 a cui si fa riferimento. E’ facile intuire l’intento del legislatore: porre la massima attenzione alle sostanze detenute e/o trattate senza escludere alcuna attività, comprese quelle i cui limiti di detenzione sono inferiori a quelli precedentemente imposti dal DPR 175/88. Infatti queste ultime sono assoggettate al primo e secondo comma dell’articolo 5. Quanto maggiore è il quantitativo delle sostanze, maggiore è il numero degli adempimenti e dei documenti da redigere. In particolare, per quantitativi superiori a quelli riportati in allegato del D.Lgs. vi è l’obbligo della notifica, della scheda informativa e del sistema di gestione della sicurezza; per gli stabilimenti che superano i limiti (parti 1 e 2 colonna 3 allegato I del D. Lgs. 334/99), sono inoltre obbligati alla redazione del rapporto di sicurezza. Nella Tabella n° 2 sono riportati gli adempimenti, destinatari, scadenze ed aggiornamenti, in funzione dell’articolo del D.Lgs. a cui è assoggettato il gestore. Sostanzialmente le due tabelle sono complementari l'una all'altra: partendo dai quantitativi delle sostanze della prima tabella si verifica l'articolo del D.Lgs. a cui è sottoposta l'attività ed in funzione di questo, nella seconda tabella si riscontrano gli adempimenti obbligatori per il gestore. Piano Provinciale di Emergenza 222 Piano Provinciale di Emergenza 223 Alla luce di quanto fin’ora esposto si è verificata, nell’ambito del territorio provinciale, la presenza dei seguenti stabilimenti a rischio di incedente rilevante con l’indicazione del relativo articolo del D. Lgs. 334/99 a cui sono assoggettati. Nome 1 2 3 S.I.P. Sud Italia Poliuretani srl INCA International spa DOW ITALIA Piano Provinciale di Emergenza Tipo Stabilimento chimico o petrolchimico Deposito GPL Produzioni chimiche Comune Matera Pisticci Pisticci Art. 334/99 6 5 comma 1 e2 8 224 RISCHIO NUCLEARE La presenza sul territorio regionale della ENEA a Rotondella (MT) inserisce la provincia di Matera in un possibile scenario di rischio nucleare. Detto impianto è stato realizzato negli anni ' 60 quale impianto pilota per lo sviluppo delle tecnologie nel campo del ritrattamento del combustibile nucleare irraggiato del ciclo Uranio- Torio. L'impianto ha operato, a partire dal 1975, in regime di prove nucleari ex art. 45 del DPR n. 185/64, portando a termine, nel 1979, una prima campagna di ritrattamento interessante 20 degli 84 elementi di combustibile provenienti dal reattore americano ELK RIVER. Negli anni successivi sono state svolte solo operazioni di manutenzione dei sistemi di impianto e di gestione dei rifiuti radioattivi. Nel 1987 le decisioni governative sull'annullamento del programma energetico nucleare italiano hanno avuto come conseguenza l'annullamento, da parte dell'ENEA, dei programmi relativi alle operazioni di ritrattamento. L'ITREC è attualmente in una condizione di impianto “in carico", cioè in una condizione in cui il materiale nucleare presente è confinato nelle aree previste di deposito e non è sottoposto; ad alcun tipo di lavorazione. Sono, inoltre, presenti sull'impianto rifiuti provenienti dalle operazioni di trattamento in parte condizionati, in parte allo stato liquido. L'Uranio originariamente utilizzato per la fabbricazione del combustibile é ad alto arricchimento in U235, costituendo quest'ultimo il materiale fissile necessario per la reazione nucleare. Poiché, durante la combustione in reattore, il Torio presente é in grado di generare indirettamente U233 (materiale fissile a sua volta) é possibile ottimizzare, mediante questo particolare tipo di combustibile, il processo di produzione di energia. Il ritrattamento del combustibile, dopo l'irraggiamento, consente, separandolo dai prodotti di fissione, il recupero dell'uranio ancora presente, in prospettiva. di un suo riutilizzo per la fabbricazione di nuovo combustibile nucleare. Il combustibile, sotto forma di pastiglie sinterizzate, é costituito da ossido misto di uranio e di torio, nel quale i due radionuclidi sono all'incirca presenti, rispettivamente, nel rapporto 4% e 96% in peso. Piano Provinciale di Emergenza 225 Le attività di ricerca compiute presso l'Impianto ITREC nel campo del ritrattamento del combustibile U- Th erano essenzialmente rivolte, oltre ad acquisire una completa conoscenza nelle problematiche del processo di ritrattamento, anche alla messa a punto di tecniche tra loro diverse per la separazione dalla soluzione iniziale della fase contenente le materie nucleari ed in particolare circa l'uso, a tale scopo, dei "contattori centrifughi" in luogo dei tradizionali "mixer- settler". L'Impianto ITREC, agli inizi degli anni '70, ha ricevuto 84 elementi di combustibile irraggiato provenienti dal reattore americano di Elk River. Ciascun elemento era costituito da un fascio di 25 barre di combustibile, contenenti complessivamente circa 25 kg di Torio ed 1 kg di Uranio. Autorizzato a svolgere le attività nucleari ai sensi dell'art. 45 del DPR 185/64, l'impianto ha effettuato il ritrattamento di 20 elementi di combustibile nei periodi '75-'76 (7 elementi) e '78- '79 (13 elementi). Durante le attività, oltre a produrre circa 3,6 m3 di soluzione contenente le materie nucleari recuperate (Torio ed Uranio), sono state generate alcune decine di metri cubi di residui liquidi a bassa attività. Questi, attualmente, sono tutti condizionati in matrice cementizia mediante l'unità SIRTE-MOWA realizzata in anni recenti in prossimità del parco serbatoi di stoccaggio dei liquidi radioattivi. Sono altresì stati prodotti 2,7 m3 di residui liquidi ad attività più elevata destinati, a loro volta, al condizionamento in cemento ai tempi brevi. Rimane, pertanto, quale compito dell'impianto, la gestione delle materie nucleari presenti nonché quella dei residui radioattivi. Incidenti nucleari danno luogo, o possono dare luogo, ad emissioni di radioattività nell'ambiente tali da comportare dosi dannose per la popolazione superiori ai limiti stabiliti. Pertanto, pur avendo proceduto alla dismissione delle centrali nucleari nazionali, il rischio nucleare in è ancora annoverabile tra i possibili rischi di natura antropica. Occorre tuttavia sottolineare che la possibilità di incidente rilevante verifica bile negli impianti di concezione occidentale è valutata nell'ordine di 0.0001% per ogni anno di funzionamento. Piano Provinciale di Emergenza 226 Per quanto riguarda le attività nucleari in campo energetico e di ricerca, la legislazione nazionale prevede l'obbligo della predisposizione di specifici piani di emergenza. RISCHIO IDROPOTABILE Per rischio idropotabile si intende il rischio di interruzione o riduzione del livello di efficienza del servizio di distribuzione idrica dovuto al verificarsi di eventi naturali e/o incidentali: - Eventi naturali, causati da agenti estremi (ad esempio sismi, inondazioni, dissesti idrogeologici, siccità); - Eventi incidentali, (ad esempio sversamenti di prodotti inquinanti da industrie, mezzi mobili o da infrastrutture di trasporto). In particolare, tali eventi possono danneggiare le fonti di approvvigionamento idrico ed il sistema di distribuzione idropotabile (acquedotti, condotte, ecc.). Come conseguenze dirette tali eventi possono determinare: - riduzione della quantità erogata, fino a causare anche la sospensione totale del servizio; - peggioramento della qualità d'acqua erogata fino a causare la non potabilità per contaminazione; - riduzione sia della quantità che della qualità dell'acqua ad uso potabile. Nell'ambito dello sviluppo di un Piano di emergenza devono essere presi in considerazione sia i rischi di vulnerabilità della risorsa idrica sia i rischi di danneggiamento delle infrastrutture di raccolta, stoccaggio, trattamento, trasporto e distribuzione finale all'utenza. Nella definizione dei livelli di accettabilità del rischio, occorre tenere presente che mentre il danneggiamento delle infrastrutture può causare un disservizio temporaneo, l'inquinamento della risorsa può avere conseguenze anche a lungo termine. Questo avviene nel caso in cui si verifichino fenomeni di inquinamento delle falde sotterranee causati per esempio da sversamenti accidentali, fenomeni di intrusione marina, atti terroristici, ecc. Piano Provinciale di Emergenza 227 Individuazione del rischio Il rischio idropotabile viene valutato attraverso gli elementi costitutivi del sistema: - risorsa (acquifero, bacino artificiale, corso d'acqua o due o più di questi); - sistema di captazione (pozzi, opere di presa, deviazioni) sistema di trasporto (condotte e canali) opere di accumulo (serbatoi e bacini); - impianti di potabilizzazione; - rete di distribuzione. Il sistema idrico, dunque, viene rappresentato come un insieme di sottosistemi funzionali interdipendenti, ciascuno dei quali con una vulnerabilità intrinseca ed una affidabilità dovuta alle caratteristiche proprie. Sarà opportuno condurre una specifica analisi per valutare le conseguenze che eventi esterni possono causare su ciascun sottosistema e individuare così i probabili meccanismi causa di disservizio al fine di programmare gli interventi di mitigazione del rischio. In situazioni di emergenza i tecnici provinciali, assistiti dalle strutture competenti (ASL competente per territorio, enti gestori, ARPAB, Laboratori di sanità pubblica, ecc.), predisporranno analisi e controlli finalizzati a determinare la reale situazione e definiranno i provvedimenti da porre in essere per riportare in condizioni di efficienza il sistema idropotabile. EMERGENZE SANITARIE Le tematiche sanitarie che devono essere affrontate nella pianificazione e gestione dell'emergenza sono varie e molteplici anche se, abbastanza comunemente, il settore viene limitato alla medicina d'emergenza. Va infatti evidenziato che la gestione quotidiana delle urgenze/emergenze sanitarie, è basata in Basilicata su una Centrale operativa del Sistema Sanitario Regionale 118. Tale Centrale operativa regionale 118 costituisce a livello provinciale la "maglia" di riferimento per tutti gli aspetti legati sia alla gestione di "routine" Piano Provinciale di Emergenza 228 di urgenze ed emergenze sanitarie sul rispettivo territorio, sia alla gestione di problematiche sanitarie più propriamente di protezione civile, da coordinare sul territorio di competenza. Pertanto, considerato che eventi particolarmente gravi o catastrofi, richiedono la partecipazione di più componenti preposti all'assistenza sanitaria, risulta opportuno che le componenti suddette seguano, nella gestione dell'emergenza, dei criteri univoci e universalmente condivisi in quanto di provata efficacia. L'intervento sanitario in seguito ad un disastro deve far fronte ad una complessa rete di problemi che si inquadrano nell'ambito della medicina delle catastrofi e che prevedono la programmazione ed il coordinamento di numerose attività tipiche della Funzione 2: "Sanità umana e veterinaria, assistenza sociale" del metodo Augustus, tra le quali: - soccorso immediato ai feriti; - assistenza geriatrica e psicologica; - aspetti medici connessi al recupero e alla gestione delle salme; - controlli sulle acque potabili fino al ripristino della rete degli acquedotti; - profilassi delle malattie infettive e parassite; - disinfezione e disinfestazioni; - controllo degli alimenti e distruzione e smalti mento degli alimenti avariati La vastità di tali compiti presuppone, soprattutto in fase di pianificazione, il coinvolgimento dei referenti dei vari settori interessati tra cui i rappresentanti di: - Aziende sanitarie locali ; - laboratori di sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione delle AA.SS.LL; - dell'Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Basilicata (ARPAB); - del1’Istituto Zooprofilattico Sperimentale; - Croce Rossa Italiana, Associazioni di volontariato; - Ordini professionali di area sanitaria. La centrale operativa sanitaria 118, con la sua organizzazione funzionale di dimensioni regionale, si raccorda con le strutture territoriali ed ospedaliere e Piano Provinciale di Emergenza 229 con le istituzioni pubbliche e private che cooperano nella risposta all'emergenza (Atto d'intesa Stato - Regioni D.M. del 13.2.2001, "Criteri di massima per l'organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi) e costituisce l'interlocutore privilegiato in campo sanitario. In caso di emergenza sanitaria il responsabile medico del 118, o un suo delegato, sarà presente nella sala operativa provinciale. Per svolgere correttamente i compiti assegnati alla citata Funzione 2, il referente della funzione, in collaborazione con la Centrale 118, i servizi territoriali delle AA.SS.LL. (Dipartimenti di prevenzione, ecc.) deputati alle emergenze/urgenze sanitarie, dovrà prevedere un'organizzazione sanitaria in grado di fronteggiare gli eventi catastrofici più probabili. EMERGENZE VETERINARIE Il succedersi di grandi emergenze, con i conseguenti necessari interventi nel campo della sanità pubblica veterinaria, ha portato il nostro Paese, in quest'ultimo ventennio, a prestare notevole attenzione ad un settore, quello delle emergenze veterinarie, fino ad allora in secondo piano rispetto alle zoonosi ed alle epizoozie. La particolarità delle emergenze di tipo veterinario, soprattutto in fase di pianificazione, comporta il coinvolgimento, così come definito dalla circolare 11/92 del Ministero della Sanità, di numerosi Enti e Strutture con proprie competenze, tra cui ASL, Uffici veterinari regionali, Istituti zooprofilattici, Presidi Multizonali di Prevenzione ed implica !'interessamento di personale sanitario in genere, liberi professionisti, autotrasportatori specializzati, macellatori, referenti dei vari settori interessati tra cui i rappresentanti di: - Dipartimento di prevenzione Servizi territoriali delle Aziende Sanitarie Locali (ASL); - Laboratori di sanità pubblica; - Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPAB); - Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Qualora sul territorio provinciale si dovesse verificare un 'emergenza di carattere veterinario, risulta evidente, visti anche gli ultimi avvenimenti, che l'emergenza possa assumere dimensioni sovra-provinciali, pertanto, la gestione Piano Provinciale di Emergenza 230 e il coordinamento dell'emergenza stessa avverrà tra tutti gli Enti e le Strutture preposte e competenti per questo tipo di materia tra quelli elencati sopra. EMERAENZE DIVERSE Come già accennato in precedenza, l'elenco di cui sopra non comprende tutte le numerose ipotesi incidentali verificabili sul territorio, bensì rappresenta solo una descrizione dei principali eventi causa di rischio. A questi dovranno aggiungersi anche i numerosi incidenti di diversa natura, di più complicata classificazione ma che si possono verificare, a volte anche di sovente. Qui di seguito si riporta solo qualche esempio. ► Incidenti stradali: come noto sono numerose le aree del territorio provinciale particolarmente sensibili ai problemi connessi alla circolazione stradale. Le principali cause sono: - Carenza infrastrutturale; - Fragilità geologica dei versanti prospicienti alcune arterie fondamentali con conseguenti problemi di caduta massi; - Massicci afflussi turistici specie in particolari periodi dell'anno verso mete turistiche e di villeggiatura, con disagi e situazioni particolarmente difficoltose da fronteggiare A causa del maltempo, nella stagione autunnale e invernale, forti nevicate o estesi banchi di nebbia possono causare notevoli intralci alla circolazione lungo le arterie di grande comunicazione ed aggravare una situazione già critica. In questi casi è necessario che venga prevista l'incanalazione del traffico lungo percorsi alternativi locali in grado di sopperire, momentaneamente, alla chiusura di alcuni tratti viari. Dovranno essere previste procedure di emergenza per !'eventuale soccorso ed aiuto agli automobilisti bloccati sulla strada. Sulla viabilità interna al territorio provinciale dovranno essere individuati i punti critici, come tratti soggetti a ghiaccio, ad allagamenti, a banchi di nebbia, strade di montagna che potrebbero essere chiuse al traffico in caso di nevicate, di caduta massi, con il conseguente isolamento di Comuni e intere vallate. Una tale pianificazione deve essere realizzata col supporto Piano Provinciale di Emergenza 231 delle strutture operative: Polizia Stradale, Polizia Municipale, Carabinieri, anche prevedendo l'utilizzo di segnaletica ausiliaria, cartellonistica di emergenza, altro. ► Incidenti stradali, ferroviari, portuali relativi a trasporti di sostanze pericolose o nocive. ► incidenti connessi ai rischi sociali: manifestazioni, concerti, raduni che possono sfociare in vere e proprie emergenze; ► Incidenti connessi a particolari condizioni meteorologiche: che possono sfociare ad esempio in trombe d'aria od altri fenomeni più o meno estesi; ► Emergenze immigrative connesse, ad esempio, all'accoglienza di profughi e rifugiati di varia natura, al coinvolgimento nell'attuazione del piano di emergenza nazionale sul rischio vulcanico denominato "Piano Vesuvio" il quale prevede l'arrivo in Regione Basilicata di 21.000 abitanti provenienti dai Comuni vesuviani di Trecase e Boscotrecase (NA). Quanto sinora ripoltato risulta evidente essere un elenco incompleto di tutte le potenziali ipotesi calamitose verificabili. Un tentativo di elencazione esaustiva risulterebbe infinitamente lungo e comunque sicuramente ulteriormente implementabile. Piano Provinciale di Emergenza 232