I DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO SCOLASTICO Corso primaria 800 ore Floriana La Femina Laboratorio di Osservazione e Diagnostica Funzionale Di.S.Co.F. - Università degli Studi di Trento. INTERVENTO Dal momento che i DSA non sono una malattia ma più che altro una conseguenza di un’organizzazione neurofisiologica diversa non è pensabile di “guarirla” completamente, ciò che si cerca di fare con interventi specifici è: attenuare le sue conseguenze funzionali. INTERVENTO Il primo obiettivo da raggiungere in ogni tipo di intervento attivato è sulla: motivazione alla lettura. quanto più un individuo è motivato a leggere maggiore è l’esposizione al testo scritto maggiore è l’esercizio maggiore è il suo coinvolgimento attivo nel processo riabilitativo INTERVENTO . Una volta identificato il profilo funzionale dell’alunno è possibile progettare un intervento mirato per il suo recupero. INTERVENTO . Per realizzare un intervento occorre: Che lo studente sia consapevole del suo problema e dell’impegno che comporta l’intervento Affiancamento di una persona adulta che propone quotidianamente specifiche attività Che le attività siano presentate in forma ludica Che la persona che se ne occupa in ambito scolastico mantenga rapporti con il centro di riabilitazione CHI SE NE OCCUPA? CHI SE NE OCCUPA? PSICOLOGO PEDAGOGISTA LOGOPEDISTA INSEGNANTE NEUROPSICHIATRA INTERVENTO fonologica velocità lessicale Le aree della lettura su cui è possibile intervenire sono: ortografica morfosintattica L’intervento didattico Al fine di evitare: DISAGIO PSICOLOGICO Demoralizzazione, scarsa autostima, deficit nelle capacità sociali abbandono scolastico DISTURBO DEL COMPORTAMENTO Condotte Oppositive e Provocatorie Disattenzione Comportamenti iperattivi Inibizione Cosa fare in classe? La prima cosa da tenere in considerazione con uno studente con disturbo dell’apprendimento scolastico è: evitare giudizi di valore. Espresso ad esempio con frasi del tipo: Sei troppo lento Non ti impegni a sufficienza Non ti eserciti a sufficienza Ma come è possibile che non sai leggere (scrivere o fare calcoli) ancora Sei svogliato Tutti gli altri ci riescono e tu no Cosa fare in classe? Spiegare alla classe la condizione “particolare” dello studente. Ad esempio che il carico di lavoro può sembrare ridotto rispetto al resto della classe ma viene compensato da altre attività di recupero. In modo da evitare commenti del tipo: perché non legge mai o perché può usare la calcolatrice o il computer Cosa fare in classe? Privilegiare il lavoro in piccoli gruppi secondo le modalità del cooperative learning. Ad ognuno viene affidato un compito specifico facendo attenzione ad evitare che lo studente possa svolgere le attività di lettura e scrittura. DIDATTICA Dispensare dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, studio mnemonico delle tabelline. Dispensare, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta. Programmare tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa. Consentire l’uso del vocabolario DIDATTICA Organizzazione di interrogazioni programmate. Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. Invitare lo studente ad autocorreggere il testo Nelle prove di verifica scritte presentare i testi in un carattere piuttosto grande e su pagine non troppo dense. DIDATTICA Lasciare che lo studente utilizzi: Tavola pitagorica. Tabella delle misure. Tabella delle formule geometriche. Calcolatrice. Registratore. Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico. IN SINTESI Favorire la cooperazione tra compagni Evitare commenti svalutanti Favorire l’autostima Spiegare alla classe la situazione Fornire strumenti di supporto Intervento sugli aspetti fonologici Intervento sulle parole doppie nelle coppie minime (Pala vs Palla). . Lo Scopo è manipolare le parole e far acquisire consapevolezza delle associazioni dei significati diversi che possono avere le parole che differiscono per un solo tratto (coppie minime). Intervento sugli aspetti fonologici 1 - Si mostrano le immagini che rappresentano le parole con consonanti doppie (canne; palla; ecc) e si chiede di denominarle. Successivamente di prende un’immagine rappresentante una delle parole con consonante singola (es: cane) e si domanda allo studente quale nome tra le figure disposte (che rappresentano le parole con consonanti doppie) somiglia di più alla parola cane. Dopo si chiede quale figura va bene sotto l’immagine della palla e così via per tutte le immagini. . Come si chiamano questi oggetti? Quale nome tra le figure sopra riportate assomiglia maggiormente al nome della figura sottostante? Quale nome tra le figure sopra riportate assomiglia maggiormente al nome della figura sottostante? Intervento sugli aspetti fonologici 2 - Con le stesse immagini, si possono lasciare scoperte quelle che rappresentano le parole con consonanti doppie e si coprono quelle che rappresentano le parole con consonanti singole e si chiede di indovinare una per una le parole che rappresentano; . 3 - Lo stesso si può fare con immagini associate alle parole scritte. Si lasciano scoperte le immagini e una alla volta si scoprono le parole con lo scopo di associarle all’immagine giusta. Quale immagine è nascosta sotto questa casella? Associa la parola scritta all’immagine corretta PALA Intervento sugli aspetti fonologici . 4 - Con le stesse immagini si possono fare giochi stile memory 5 - Si possono fare dettati in coppia sillabando le coppie minime Intervento sugli aspetti fonologici . In un altro compito viene presentata la forma scritta sotto l'immagine ad esempio PALLA. Viene richiesta l'identificazione del fonema iniziale della parola che viene presentata per intero, ossia la lettera “P”: il bambino deve scegliere la lettera fra un insieme di lettere presentate a lato. Intervento sugli aspetti fonologici Poi si propone un compito di completamento: la parola viene presentata senza la lettera iniziale, che deve essere individuata dal bambino. . Successivamente si propone un esercizio che richiede sempre l'analisi e la ricerca dell'iniziale di parole bisillabiche e trisillabiche, ma non viene fornito il resto della parola. Infine viene richiesta la ricostruzione della parola intera. Intervento sugli aspetti lessicali e ortografici L’obiettivo da raggiungere è quello di sviluppare un certo grado di automatismo e velocità di lettura e di allargare il lessico mentale ortografizzato del bambino. Intervento sugli aspetti lessicali e ortografici potenziare la capacità di discriminazione visiva A tale fine vengono programmate attività volte a: sollecitare il ricorso alla memoria visiva stimolare l'uso di strategie visive e semantiche Intervento sugli aspetti lessicali e ortografici 1 - Per potenziare la capacità di discriminazione visiva si possono creare attività in cui si stimola lo studente a generare ipotesi sulle lettere mancanti all'interno di parole. Come ad esempio il completamento di parole in cui sono state omesse delle lettere: Individua la lettera mancante nella seconda parola: Scegli tra le seguenti lettere quella mancante: L FOGLIA FOGLIA FOGIA FOG__IA N G Intervento sugli aspetti lessicali e ortografici Trova tra le seguenti parole “casa” 2 - sollecitare il ricorso alla memoria visiva in un compito di riconoscimento di parole e non parole casa cane cava caro vaso cane cava casa vaso caro casa cane cava caro vaso Trova qui in basso la sequenza “cusi” cusi cuni ceva caro vesi cuni ceva cusi vaso caro cusi cuni ceva caro vesi Intervento sugli aspetti lessicali e ortografici 2 - sollecitare il ricorso alla memoria visiva in un compito di segmentazione di una frase, al cui interno sono stati tolti gli spazi tra le parole, nelle sue unità costituenti. Le frasi contengono diverse difficoltà ortografiche, e tra queste vi sono parole omofone (lascia/l'ascia, danno/d'anno) che implicano un'analisi semantica per essere riconosciute e scritte in modo corretto. Dividi correttamente le parole contenute in questa frase: lamammacuceipantaloniconlago ilboscaioloabbatteglialbericonlascia Intervento sugli aspetti lessicali e ortografici 2 - sollecitare il ricorso alla memoria visiva in un compito di completamento di una frase al cui interno sono state tolte una o due parole, per inserire le quali il bambino deve ricorrere ad una strategia semantica che gli permetta l'accesso alla regola ortografica. Il compito è facilitato dalla introduzione di una scelta multipla che viene data tra alcune parole che si caratterizzano per varianti ortografiche contigue con quella corretta. Completa la frase inserendo la parola corretta scegliendola tra quelle seguenti: il vaso lago l’ago la mamma cuce i pantaloni con ___________ Intervento sugli aspetti lessicali e ortografici 3 - stimolare l'uso di strategie visive e semantiche nell'identificazione di parole come unità, all'interno di un continuum grafico. Ad esempio cercare all’interno di un brano una parola speocifica. Intervento sugli aspetti lessicali e ortografici 4 - Si possono programmare giochi tipo battaglia navale in cui lo scopo è affondare navi, costituite da lettere o sillabe che formano parole di varia lunghezza. INTERVENTO Altre attività possono favorire la decisione lessicale senza supporti extralinguistici (immagini) per cui la parola può essere riconosciuta solo attraverso l'analisi della sequenza grafemica. Si compongono liste di quattro parole per ogni schermata o foglio, a difficoltà crescenti sia nella sequenza consonante-vocale (casa o gnomo) sia nella lunghezza (casa o elefante). Il gioco consiste nell'identificare l'unica parola appartenente al lessico della lingua italiana fra le quattro che vengono presentate simultaneamente sullo schermo. INTERVENTO Le parole errate presentano nella struttura ortografica sostituzioni di consonanti o vocali, mescolamento grafemico, più raramente omissioni che riprendono alcune errori classici dei bambini con difficoltà ortografiche Trova tra le seguenti parole la parola casa casa cesa seca chesa INTERVENTO SUGLI ASPETTI MORFOSINTATTICI Le attività proposte mirano al recupero delle difficoltà sia a riconoscere il significato dei connettivi che fissano le relazioni logiche tra le informazioni di un testo, sia ad utilizzare gli stessi nella produzione scritta. L’obiettivo è quello di sviluppare nel bambino la capacità di riconoscere i diversi tipi di relazione semantica che intercorrono tra le parti di un testo e di giungere ad una rappresentazione coerente e coesiva del testo stesso. INTERVENTO SUGLI ASPETTI MORFOSINTATTICI A tal fine viene presentata una frase incompleta o l'inizio di un brano, il bambino viene stimolato a formulare ipotesi circa la continuazione del testo. La sua attenzione viene richiamata sui funzionali linguistici di coordinazione e subordinazione, e viene sollecitata un'attività di riconoscimento, scelta ed integrazione delle informazioni corrette per procedere nella costruzione del significato. Luca è andato al cinema ma visto che ha fatto tardi …………. 1 - il film gli è piaciuto 2 - ha comprato i pop-corn 3 - ha perso il film INTERVENTO SUGLI ASPETTI MORFOSINTATTICI Allo scopo di attivare strategie di controllo, è richiesto infine un compito di revisione del testo prodotto: il bambino deve riconoscere il tipo di errore commesso ed intervenire sulla forma linguistica veicolante il significato. INTERVENTO SUGLI OMOFONI NON OMOGRAFI Il primo obiettivo è fare comprendere che nella nostra lingua ci sono parole che seppure hanno lo stesso suono (l’ago vs lago) hanno significati diversi e si scrivono in maniera diversa (omofoni non omografi). INTERVENTO SUGLI OMOFONI NON OMOGRAFI Si mostrano le immagini che rappresentano le parole i cui articoli non si apostrofano (lacca; luna; ecc) e si dispongono in fila sul tavolo. Successivamente si dispongono le immagini rappresentanti le parole i cui articoli richiedono l’apostrofo (acca; una; ecc). Successivamente si prende un’immagine rappresentante una delle parole il cui articolo non si usa (lacca) e si domanda allo studente quale nome tra le figure disposte (che rappresentano le parole che si apostrofano) somiglia di più (l’acca) e così via per tutte le immagini. A questo punto si invita lo studente ad associare l’articolo davanti ad ogni immagine (LA davanti all’immagine della Lacca; L’ davanti all’immagine dell’Acca). INTERVENTO SUGLI OMOFONI NON OMOGRAFI Per far comprendere il significato associato a queste parole, presentare frasi con parole chiave a volte scritte in modo corretto a volte in modo errato e chiedere di correggere eventuali errori Individua e correggi le frasi che contengono degli errori: La mamma cuciva i pantaloni con lago La mamma cuciva i pantaloni con l’ago INTERVENTO SUGLI OMOFONI NON OMOGRAFI - Presentare frasi con uno spazio bianco al posto della parola chiave e chiedere di inserire la parola mancante scegliendo tra le due possibilità (parola con e senza apostrofo); - Presentare frasi con uno spazio bianco al posto della parola chiave e chiedere di inserire la parola mancante senza ausili; - Consegnare a turno ad ogni studente una parola chiave e chiedergli di pensare ad una frase in cui essa sia inserita correttamente. INTERVENTO SUL MIGLIORAMENTO DEI TEMPI DI LETTURA Lo strumento ideato per aumentare la velocità di lettura è TACHISTOSCOPIO. Cosa è? TACHISTOSCOPIO è un programma che consente la presentazione temporizzata (per pochi secondi) su video di stimoli verbali che lo studente ha il compito di leggere correttamente. INTERVENTO SUL MIGLIORAMENTO DEI TEMPI DI LETTURA Quando e con chi si usa? Perché si usa? La lettura tachistoscopica di parole, ossia rapida e temporizzata, è indicata in particolare per soggetti che presentano disturbi specifici nell'utilizzo della via visiva di lettura. Dal momento che tempi elevati di permanenza dello stimolo sullo schermo consentono l’uso di una strategia di lettura lettera per lettera, solo riducendo i tempi diminuendo progressivamente i tempi di permanenza dello stimolo-parola sul video si ottiene il risultato di stimolare l'uso della modalità di lettura globale-visiva INTERVENTO SUL MIGLIORAMENTO DEI TEMPI DI LETTURA per una rieducazione delle abilità di decodifica e codifica della lingua scritta A cosa serve? per il recupero di abilità fonologiche e ortografiche per aumentare la velocizzazione ed la automatizzazione dei processi cognitivi implicati nelle attività di lettura e scrittura. TACHISTOSCOPIO Sullo schermo di un computer sono presentate liste di parole e non-parole di sei lettere ciascuno. Ogni lista è presentata con quattro diversi tempi di permanenza dello stimolo sul video dal più basso al più alto (60 ms, 100 ms, 300 ms e 500 ms). Come funziona? Al soggetto viene richiesto di leggere oralmente la parola scritta. La sua risposta viene fedelmente riscritta da chi lo assiste al fine di valutare con esattezza l'errore di "lettura" senza interferenze di eventuali problemi di "scrittura”.