design, problem solving collana di design, moda e comunicazione 1 Direttore Giordano Pierlorenzi Direttore Poliarte | Centro Sperimentale di Design, Ancona Comitato scientifico Luigi Bandini Buti Politecnico di Milano Roberto Giolito Direttore Ufficio Stile della Fiat, Torino Giovanni Scialpi Fashion Designer di Roma Franco Mariani ISIA Urbino Pino Grimaldi Accademia di Napoli Paolo Monina Università degli Studi di Macerata Roberto Semprini Accademia di Brera, Milano Marcello Verdenelli Università degli Studi di Macerata Irene Schlact Technische Universität Berlin, Germania Comitato di redazione Poliarte | Centro Sperimentale di Design, Ancona Sebastiano Cecarini Andrea Rinaldini Rossana Lucchetta Nicola Giulietti Sirio Burini Gaia Segattini Fred Bonci Del Bene Massimiliano Alessandrini Marco Vitangeli Marco Rossi Vladimiro Campanelli Chiara Sgreccia design, problem solving collana di design, moda e comunicazione Sulla vanità dell’oggetto «Il design è la risposta, e non una risposta, al problema», raccontava Bruno Munari ai miei studenti. Ma il design è ancora utile? In una società in cui tutto si usa, si consuma e si getta con una rapidità supersonica, ha più senso progettare prodotti industriali, i sedicenti oggetti del viver quotidiano? E per sopramercato, una collana di libri sul design, la comunicazione e la moda potrà servire a qualcuno o al contrario risultare anacronistica, superflua? Pare quasi una contraddizione il binomio oggetto–libro, data l’accezione comune di libro, di qualcosa che nasce liberamente per disseminare i saperi e di oggetto, posto davanti. Una dissonanza forse concettuale provocatoriamente prodotta per far sorgere una domanda spontanea: di cosa si tratta? Della antica antinomia: utile e inutile. Sì, una collana di libri che esplora quel territorio di confine su cui si sfidano da sempre le discipline di progetto alla ricerca del nuovo. L’inutilità, la nuova categoria teoretica La funzione di un oggetto non è legata soltanto alle sensazioni di utilità e usabilità, ma anche alle emozioni, per cui un oggetto può risultare utile perché affettivamente caro, oppure inutile perché non più capace di catturare l’interesse del soggetto percipiente, cioè di suscitare reazioni bio–chimiche. C’è dunque utilità e inutilità. L’inutilità è univoca, non suscettibile di ambiguità, di interpretazioni polisemiche e polifunzionali, al contrario dell’utilità. E quanto più un oggetto è inutile, tanto più, a compensazione, il soggetto si sforza di considerarlo ora economico, ora sicuro, ora estetico. È sempre un gioco intrigante e appassionante quello che lega l’oggetto al soggetto. È una comunicazione polisensoriale delicata e sottile, tutta poggiante sul soggetto il quale, misurandosi prossemicamente con l’oggetto, finisce, talvolta anche suo malgrado, col farlo parlare, renderlo pregnante, significante, insomma loquace. Come l’artigiano, more antiquo, replica la sua fatica nel costruire quotidianamente oggetti pratici ed originali, così il designer, more novo, scopre vecchie funzioni da attribuire alla materia che in tal modo viene ad in–formarsi con modalità sempre diverse. In questo gioco classico di rimescolamento degli stili, librato sul border line tra reale e surreale, tra prassi e simbolo, tra fisico e metafisico, i progettisti e gli studenti delle scuole di design acquistano dimestichezza con i canoni della filosofia di progetto imparando per imitazione — la mimesi e la metessi socratiche — a comprendere la funzione e, con essa, la forma dell’oggetto di cui il life space si arricchisce. Ecco, allora, il perché di una nuova collana di libri sul design, la comunicazione e la moda: giocare di sponda tra l’utile e l’inutile per trovare nuovi possibili orientamenti alla ricerca creativa poggiando su un formidabile intreccio eclettico tra le discipline di progetto — artigianato, architettura, ingegneria e design — nella speranza di un nuovo rinascimento ed un linguaggio e una prassi finalmente comuni. Giordano Pierlorenzi Il logo della collana DPS è stato realizzato da Martina Fratini. Università degli Studi di Genova Dipartimento di Scienze per l’Architettura Scuola Politecnica DSA Dipartimento di Scienze per l'Architettura Stradone S.Agostino 37, 16123 Genova www.arch.unige.it - www.dsa.unige.it Editing curator, progetto grafico e impaginazione: Salvatore Russo Disegni di Elisabetta Rebecchi e Antonietta Campanella Introduzione alla meccanica delle strutture per il design Parte I Antonietta Campanella Copyright © MMXIV ARACNE editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] via Quarto Negroni, 15 00040 Ariccia (06) 93781065 isbn 978-88-548-7933-1 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: dicembre 2014 A Marco, Matteo e Paolo Indice Le competenze del designer Carlo Vannicola Prefazione Simbologia 1 Introduzione XIII XVII XXI 25 1.1 Che cos’è la Meccanica delle strutture? 1.2 Le strutture mono-dimensionali 32 1.3 Le strutture bi-dimensionali 42 43 44 46 1.2.1 La fune 1.2.2 L’asta 1.2.3 La trave 1.2.4 L’arco 1.3.1 Le lastre 1.3.2 Le volte sottili 1.3.3 Le membrane 2 L’equilibrio del punto materiale 2.1 Le grandezze fisiche fondamentali e derivate 2.2 I vettori 2.3 Le forze 2.4 Equilibrio del punto materiale 34 36 36 38 40 53 55 57 66 73 IX 3 Equilibrio del corpo rigido 3.1 Momento di una forza rispetto ad un polo 3.2 Coppia di forze 3.3 Le condizioni di equilibrio per il corpo rigido 3.4 Sistemi di forze staticamente equivalenti 3.5 Il poligono funicolare 3.6 Forze distribuite 4 I vincoli 4.1 I vincoli esterni nel piano 4.2 Equilibrio del corpo rigido vincolato 4.3 Vincoli esterni monolateri 4.2.1 Problema statico del corpo rigido vincolato 4.2.2 Equilibrio del corpo rigido vincolato nel piano 4.3.1 Vincoli monolateri scabri 4.4 I vincoli esterni nello spazio 4.4.1 Tipologie di vincoli esterni nello spazio 4.4.2 Problema statico del corpo rigido vincolato nello spazio 5 Geometria delle masse 87 92 95 99 101 107 117 125 131 132 137 152 153 163 164 168 187 5.1 Il baricentro di un sistema di masse 190 192 199 201 5.2 Momenti del secondo ordine 202 206 214 X 85 5.1.1 Il momento statico di un sistema di masse 5.1.2 Baricentro di figure composte 5.1.3 Baricentro di figure con fori e intagli 5.2.1 Momenti d’inerzia di una superficie piana 5.2.2 Momenti d’inerzia di figure composte 6 La trave 225 6.1 La trave 227 228 237 6.2 Le caratteristiche di sollecitazione per la trave piana 238 250 259 267 6.1.1 La trave rigida piana ad asse rettilineo 6.1.2 Tipologie di travi isostatiche 6.2.1 I diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione 6.2.2 Le equazioni indefinite di equilibrio 6.2.3 Tracciare i diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione con l’aiuto delle equazioni indefinite di equilibrio 7 Le travature aperte 7.1 I vincoli interni 7.2 Le travature 7.3 Equilibrio delle travi e delle travature piane con sconnessioni Interne 7.3.1 Il problema statico delle travature piane semplicemente connesse con sconnessioni interne 7.3.2 Approfondimento sulle cerniere interne 285 287 288 296 300 320 8 Le travature chiuse 335 339 8.1 Il problema statico delle travature piane molteplicemente connesse con sconnessioni interne 8.2 Le travature reticolari 8.2.1 Il problema statico delle travature reticolari 8.2.2 Il metodo dell’equilibrio dei nodi per le travature a nodi canonici 8.2.3 Il metodo di Ritter per le travature a sezioni canoniche Bibliografia 358 362 368 379 389 XI