MODALITA’
ORGANIZZATIVE
DELL’AUTONOMIA
PER FAVORIRE UNA SCUOLA INCLUSIVA
CHI NON SI FORMA …SI FERMA
Livorno 19.02.2014
Claser Antonio
La nostra Scuola sta vivendo
un momento di forte criticità:
-Sono in aumento le situazioni di difficoltà presenti nelle
classi sia a livello qualitativo, sia a livello quantitativo.
-SONO IN CALO LE RISORSE UMANE E FINANZIARIE
A SOSTEGNO DELL’AZIONE DELLA SCUOLA,
A SOSTEGNO DELL’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI
DISABILI – DSA
Come intervenire ?
Come migliorare
l’azione scolastica ?
CALANO LE RISORSE
AUMENTANO LE CRITICITA’
AUMENTANO LE RICHIESTE
CLASSI
NUMEROSE
GENITORI
DISABILI
NUOVE INDIC.
DSA
BES
SERVIZI
SOCIALI
Mi dispero ??
O cerco di reagire e affrontare la
questione ?
LE RISPOSTE ?
•
•
•
•
Regolamento in materia di autonomia(dpr275/99)
Legge 170/2010 ( nuove norme in materia di DSA)
Linee guida ( dsa) DM 12 luglio 2011
Strumenti d’intervento per alunni con .. ( bes) 2012
•
•
•
•
Psicologia dinamica di KURT LEWIN (1940)
La psicologia della terza forza (1962)
Ecologia dello sviluppo di Bronfenbrenner (1979)
Il modello ICF e la pedagogia comunitaria (2001)
- Regolamento in materia di
autonomia(dpr275/99)
- Legge 170/2010 ( nuove norme in materia di
DSA)
- Linee guida ( dsa) DM 12 luglio 2011
- Strumenti d’intervento per alunni con .. (
bes) 2012
Abolizione dei moduli
Riduzione del Tempo Prol
Riduzione degli ins. di sost
Specialisti di inglese … eliminati
Calano gli Ata
Psicologia dinamica di KURT LEWIN
La psicologia della terza forza
Ecologia dello sviluppo
Il modello ICF e la pedagogia comunitaria
FONDO DI ISTITUTO agli
sgoccioli ….
COMUNITA’ IN RETE
PROCESSI DI INCLUSIONE FRA
SCUOLA ED EXTRASCUOLA.
Verso una “Pedagogia Comunitaria”
a favore degli alunni diversamente abili.
Anni scolastici 2011/2012- 2012/2013- 2013/2014
OBIETTIVI
• COSTRUIRE UNA PEDAGOGIA
COMUNITARIA CONDIVISA (ridefinire il
concetto di inclusione)
• DARE VALORE ALLE ESPERIENZE
POSITIVE
• COPROGETTARE (il sistema “comunità”)
Integrazione e/o inclusione ?
INTEGRAZIONE
INCLUSIONE
NELL’OTTICA DELLA
PED. COMUNITARIA
E’ il soggetto
il centro
dell’attenzione
E’ tutto il contesto
ambientale il centro
dell’attenzione
Soltanto questo
alunno è “diverso”
Tutti gli
alunni sono diversi
INTEGRAZIONE
Si cerca di “trasformare”
l’alunno di agire su di lui
Si lavora sul gruppo per
fare accettare l’alunno
disabile
Figura fondamentale è
l’insegnante di sostegno
INCLUSIONE
NELL’OTTICA DELLA
PED. COMUNITARIA
Si cerca di trasformare
l’ambiente e di agire su di
esso
Si lavora sul gruppo per far
partecipare tutti
Tutti gli insegnanti svolgono
un ruolo fondamentale
La struttura del modello
AD PERSONAM.
• NON RISULTA IDONEA AD AFFRONTARE LE
PROBLEMATICHE CON CUI OGGI LA SCUOLA SI
CONFRONTA
• IN PARTICOLARE IN UNA REALTA’ SCOLASTICA CHE
VEDE AUMENTARE GLI ALUNNI CON B.E.S.
La struttura del modello di
INCLUSIONE
…..
• RISULTA IDONEA AD AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE CON CUI OGGI LA
SCUOLA SI CONFRONTA
• NON SI ESAURISCE CON L’ACCUDIMENTO DI TIPO ASSISTENZIALE DEL
PIU’ DEBOLE
• E’ ORIENTATA A CAMBIARE TUTTO IL CONTESTO PER OFFRIRE A TUTTI
OPPORTUNITA’ DI SUCCESSO
I livelli di
INCLUSIONE
istituto
classe
pdp
I LIVELLI DI INCLUSIONE
PIC
PIC
PIC
P
A
I
PIC
PIC
PIC
PDP
PIC
PIC
PIC
PIC
PIC
PAI
+
RETE INTERNA - COESIONE –
IDENTITA’ : Pof – Calendari –
Gadget – Sito
…manifestazioni- formazione
/ gita ins.
RETE ESTERNA : Genitori –
Territorio – Servizi sociali-asl
Rete di supporto :
Sportello psic/did
Consulenza partecipata
Tutoring ….
PIC
AMBIENTE FISICO
INSEGNANTE –
CLIMA DELLA CLASSE
DIDATTICA INCLUSIVA
COOPERATIVE LEARGING
…. MOTIVAZIONE –
PDP
CONTESTO MOTIVAZIONALE
CONTESTOEMOTIVO/AFFETTIVO
POTENZIAM APPRENDIM
Piano annuale per l’inclusività
c.m. n 8 del 6 marzo 2013
• Elaborato del GLI a giugno / settembre
• Dati di tipo quantitativo (alunni 104/1992 – L170/2012
– DM 27/12/2012 – Pei – Pdp – Risorse umane e finanziarie - ….)
. Dati di tipo qualitativo
declinazione della portata valoriale
dell’Inclusione – piano di formazione – l’identità dell’Istituto - modalità
attuative dell’inclusione (organizzazione gestione spazi e tempi , modalità
di didattica inclusiva in classe –modalità di conduzione della classe –
utilizzo dei diversi linguaggi e delle nuove tecnologie – gli stili di
apprendimento – contesti relazionali – modalità di verifica e valutazione
..)
Dal PAI…..al PIC …al PDP
4 tappe fondamentali
• 1) LAVORARE SULL’AMBIENTE FISICO
• 2 ) LAVORARE SULL’INSEGNANTE
• 3) LAVORARE SUL CONTESTO
CLASSE INCLUSIVA
• 4) LAVORARE SULLA DIDATTICA
INCLUSIVA
1- spazio aula
• DSCN0560.JPG
2 - INSEGNANTE
INSEGNANTE
INSEGNANTE
CLASSE
INSEGNANTI
• Gli INS. vivono relazioni affettive – emotive –
sociali , positive, con se stessi, i compagni e
con i colleghi. ( E con i genitori)
• Gli INS . si percepiscono come persone
competenti ed efficaci nell’insegnamento apprendimento
• Gli INS. sono motivati e sanno innestare negli
studenti un buon grado di
autodeterminazione scolastica
insegnante
SFERA
PERSONALE
SFERA
PROFESSIONALE
PIANO
INDIVIDUALE
PIANO DEL
CONTESTO
S. AFFETTIVA
EMOTIVA,
SOCIALE
CAPACITA’
RELAZIONALE
PREPARAZIONE
CULTURALE E
DIDATTICA
INCLUSIVA
PROFESSIONALE
EMPATICA
Il doppio orientamento
Gruppo
docenti
Orientamento al compito
Orientamento alla relazione
Gruppo
classe
• Checklist comportamenti non inclusivi:
-Sottolineare soprattutto gli aspetti negativi e non i lati positivi dei ragazzi davanti a
tutti. Ciò mette le basi per un’etichettamento (quello che disturba sempre, quello
che non capisce..)
-Ironizzare e fare battute su errori compiuti dai ragazzi (“cosa hai bevuto stamattina
prima di venire a scuola?!”)
-Valutare solo il contenuto del lavoro in classe e non l’impegno o altri aspetti
(bambino con difficoltà cognitive ma che sta seduto e segue come gli altri può
essere rinforzato per questo anche se esercizio pieno di errori)
-Fare paragoni tra i ragazzi “vedi lui come è bravo!”
-Utilizzare strumenti compensativi o dispensativi in maniera discriminatoria
(“scrivo in stampato per .... Voi scrivete in corsivo”)
-Usare un'unica strategia, canale d'insegnamento (solo lezione frontale, solo canale
verbale...)
Grafico del team / cons. di classe
R
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
C
3. Classe INCLUSIVA / RESILIENTE
• Gli A. vivono relazioni affettive – emotive –
sociali , positive, con se sessi. con i compagni e
con gli insegnanti
• Gli A. si percepiscono come persone
competenti ed efficaci nell’apprendimento
• Gli A. sono motivati e sanno gestire un buon
grado di autodeterminazione scolastica
3 – Lavorare sul clima della classe
• Step 1 – analisi del bisogno e valutazione della
situazione (focus – questionario/i –
osservazione esterna ..)
• Step 2 – intervista con le carte del clima
• Step 3 – restituzione dell’intervista
• Spep 4 – Co-costruzione del progetto di
intervento
4 – DIDATTICA INCLUSIVA
•
•
•
•
•
•
•
•
Apprendimento cooperativo
Tutoring
Didattica laboratoriale
Incentivare l’autodeterminazione
Le 9 intelligenze
Flessibilità
Sostenere la motiovazione
Ludologia
• Strumenti compensativi/dispensativi ???
PAI
+
RETE INTERNA - COESIONE –
IDENTITA’ : Pof – Calendari –
Gadget – Sito
…manifestazioni- formazione
/ gita ins.
RETE ESTERNA : Genitori –
Territorio – Servizi sociali-asl
Rete di supporto :
Sportello psic/did
Consulenza partecipata
Tutoring ….
PIC
AMBIENTE FISICO
INSEGNANTE –
CLIMA DELLA CLASSE
DIDATTICA INCLUSIVA
COOPERATIVE LEARGING
…. MOTIVAZIONE –
PDP
CONTESTO MOTIVAZIONALE
CONTESTO EMOTIVO/AFFETTIVO
POTENZIAM APPRENDIM
• “Quando
avete buttato nel mondo
d’oggi un ragazzo senza istruzione,
avete buttato in cielo un passerotto
senza ali” ( Don Milani )
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insegnanti - Istituto Comprensivo di Castellarano