Regione Autonoma Valle d’Aosta Comune di COMUNE DI AYAS Ayas LAVORI DI RAZIONALIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DEL SISTEMA ACQUEDOTTISTICO DI AYAS ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI PROGETTAZIONE: DESCRIZIONE: DATA MANDATARIA: stecingegneria s.r.l. GIUGNO 2015 C.so libertà n° 162 13100 vercelli Tel. 0161-215335 Fax. 0161-259070 (DOTT. ING. DOMENICO CASTELLI) ___________________________ AGGIORNAMENTO RELAZIONE IDRAULICA MANDANTI: Dott. Ing. Luca CRETAZ Regione Autoport 20 - 11020 Pollein (AO) Tel: 0165 238747 fax: 0165 516019 e-mail: [email protected] C.F.e P.IVA 01066320076 Dott. Arch. Cesare ROLUTI Strada Superga, 305 Torino tel: 011-8980997 fax: 011-8940574 e-mail: [email protected] p.iva: 0155820012 c.f.: RTLCSR48A18L219K Dott. Geol. Andrea BUSSI Via Croce di Città, 56 11100 Aosta tel.: 320-4565701 fax: 0165-31363 e-mail: [email protected] p.iva 01129600076 c.f.: BSSNDR82A05A326W Dott. Ing. Giovanni MATTASOGLIO Via Statale, 32 Scopello (VC) tel. 0163-71345 fax: 0163-71345 e-mail: [email protected] p.iva: 02474540024 c.f.: MTTGNN82S24L669F PRATICA N° S57/E ARCH: N. S57/E PROGETTO ESECUTIVO AGGIORNAMENTO N. MODIFICHE AGGIORNAMENTI DATA OPERATORE CONTROLLO APPROVAZIONE MF MP DC CONTROLLO FIRMA INDICE 1 PREMESSA ........................................................................................................................................................ 1 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ................................................................................................................. 2 3 DESCRIZIONE IDRAULICA DEGLI INTERVENTI IN PROGETTO ..................................................... 3 4 MODELLAZIONE DELLE RETI DI ADDUZIONE ..................................................................................... 7 4.1 DESCRIZIONE DEL CODICE DI CALCOLO UTILIZZATO .................................................................................... 7 4.1.1 Componenti della rete ............................................................................................................................ 7 4.2 CARATTERISTICHE TECNICHE – PRESTAZIONALI DELLE CONDOTTE IN PROGETTO ...................................... 12 4.3 CONFIGURAZIONI DI ESERCIZIO E REGIMI IDRAULICI DELLE PRESSIONI ...................................................... 16 4.4 DISPOSITIVI IDRAULICI DI REGOLAZIONE ................................................................................................... 18 4.5 RISULTATI OTTENUTI ................................................................................................................................. 21 4.6 VERIFICHE DI SICUREZZA ........................................................................................................................... 22 4.6.1 Sovrapressioni ...................................................................................................................................... 23 4.6.2 Determinazione delle pressioni massime di esercizio e di collaudo ..................................................... 26 4.6.3 Dilatazioni termiche ............................................................................................................................. 28 4.7 VERIFICA DELLO SPESSORE DELLE TUBAZIONI ........................................................................................... 30 5 VERIFICHE STATICHE DELLE CONDOTTE .......................................................................................... 32 5.1 DETERMINAZIONE DELLE AZIONI SULLE TUBAZIONI INTERRATE ................................................................ 35 5.1.1 Azione verticale dovuta al terreno di rinterro ...................................................................................... 35 5.1.2 Azione verticale dovuta ai sovraccarichi fissi e mobili ........................................................................ 40 5.1.3 Azioni verticali dovute al peso proprio della tubazione ....................................................................... 45 5.1.4 Azioni verticali dovute al peso del liquido contenuto nella tubazione.................................................. 46 5.2 CRITERI DI VERIFICA .................................................................................................................................. 46 5.2.1 Verifica dell’inflessione diametrale ...................................................................................................... 46 5.2.2 Verifica all’instabilità elastica per depressione interna (buckling) ..................................................... 49 5.2.3 Verifica della massima sollecitazione .................................................................................................. 50 5.3 RISULTATI OTTENUTI ................................................................................................................................. 53 6 PREDIMENSIONAMENTO DEI BLOCCHI DI ANCORAGGIO ............................................................ 69 7 NUOVA OPERA DI CAPTAZIONE E DI REGOLAZIONE SORGENTE PIAN LONG ....................... 76 7.1 8 SISTEMI DI REGOLAZIONE DELLE PORTATE ................................................................................................ 78 NUOVA VASCA DI ACCUMULO IN LOCALITÀ CUNÉAZ ................................................................... 85 ALLEGATO A: TABULATI DI CALCOLO E RISULTATI MODELLAZIONE IDRAULICA. RELAZIONE IDRAULICA 1 Premessa La presente relazione riporta le verifiche ed i dimensionamenti relativi alle opere idrauliche previste in attuazione con il presente progetto esecutivo come meglio dettagliato nella Relazione tecnica generale. Le opere idrauliche in argomento sono, in particolare, raggruppate nei due interventi principali nel seguito descritti, distinti per ubicazione dei tracciati, caratteristiche delle condotte e delle portate di esercizio e finalizzati al riordino e al potenziamento del sistema acquedottistico del Comune di Ayas con l’immissione di nuovi quantitativi d’acqua e con la realizzazione di nuovi collegamenti funzionali tra le vasche al fine di garantire un servizio costante e sufficiente anche nei periodi di maggior richiesta: Intervento “A”: nuova captazione della sorgente presente in località Pian Long e relativa condotta di alimentazione della nuova vasca di Cunéaz e della vasca esistente di Crest con relativi allacci alle derivazioni esistenti. La condotta sarà realizzata, per il tratto di monte, compreso tra la sorgente di Pian Long e il serbatoio di Cunéaz, per una lunghezza pari a circa 1360 m, in ghisa sferoidale DN 150 mm PFA ≥ 48 bar, mentre, per il tratto di valle, compreso tra il nuovo serbatoio di Cunéaz e il serbatoio esistente di Salval Crest, con lunghezza pari a circa 1340 m, in PEAD De 180 mm, PN16. Intervento “B”: collegamento, subito a valle dell’abitato di Champoluc, della condotta esistente proveniente della sorgente ubicata in frazione Mascognaz con le vasche esistenti in località Periasc, mediante una condotta in PEAD De 180 mm PN 25 per una lunghezza complessiva pari a circa 3600 m. 1 2 Normativa di riferimento La progettazione idraulica delle reti di condotte in pressione previste in progetto e delle opere ad esse complementari, ha fatto riferimento al seguente quadro normativo: Circolare Min. LL.PP. n. 2136 del 05.05.1966 – Istruzioni sull’impiego delle tubazioni in acciaio saldate nella costruzione degli acquedotti. Definisce le caratteristiche, tolleranze e spessori dei tubi. D.M. n. 2445 del 23.02.1971 (G.U. 26 maggio 1971, n. 132-suppl.) e s.m.i. (D.M. 10.08.2004) – Norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto. Circolare del Ministero della Sanità n. 02 del 02.12.1978 – Disciplina igienica concernente le materie plastiche, gomme per tubazioni ed accessori destinati a venire in contatto con acqua potabile e da potabilizzare. D.M. LL.PP. del 12.12.1985 (G.U. 14 marzo 1986, n. 61) – Norme tecniche per le tubazioni e Circolare esplicativa del Ministero dei LL.PP. n. 27291 del 20.03.1986. D.P.R. 24.051988, n. 236 (G.U. 30 giugno 1988, n. 152) – Attuazione della direttiva CEE n. 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell’ art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 183. D.M. del 06.04.2004, n. 174 (G.U. n. 16617 Luglio 2004) – Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano. Norma UNI EN 805 del Giugno 2002 – Linee guida per la progettazione delle reti idriche e una nuova terminologia per classificare le pressioni delle condotte. Normativa comunitaria tubazioni in materie plastiche: UNI EN 12201, UNI EN 1452, UNI EN 1401, ISO 4427 e UNI EN ISO 15494. Raccomandazioni dell’Istituto Italiano dei Plastici (IIP) per il collaudo di reti idriche in polietilene. Norme UNI EN 10224 e UNI 5256/87 per tubazioni in acciaio senza saldatura per condotte in pressione con protezione esterna bituminosa pesante. Norme UNI EN 545:2010 e UNI 9163 per tubazioni in ghisa sferoidale con giunto antisfilamento e rivestimento interno in malta cementizia d’altoforno centrifugata, con strato esterno di Zinco e vernice bituminosa o epossidica. 2 3 Descrizione idraulica degli interventi in progetto Il progetto prevede la realizzazione di due serie di interventi (“A” e “B”), distinte per ubicazione topografica, regimi idraulici di funzionamento e modalità di esecuzione. Si riporta, quindi, nel proseguio la descrizione sintetica delle opere di natura idraulica in progetto, ad integrazione di quanto già esposto nella Relazione tecnica generale. INTERVENTO “A” L’intervento prevede la realizzazione di una nuova opera di captazione dalla sorgente esistente in località Pian Long e, quindi, di accumulo e regolazione delle portate, per le cui descrizione dettagliata si rimanda al capitolo 7 e alla Relazione tecnica generale di progetto. L’acqua derivata dalla sorgente di Pian Long sarà, quindi, veicolata alla nuova vasca di accumulo di Cunéaz, adiacente al serbatoio esistente, per mezzo di una condotta in ghisa sferoidale DN 150 mm PFA ≥ 48 bar dotata di giunti antisfilamento in grado di garantire la perfetta tenuta degli stessi senza alcun tipo di blocco d’ancoraggio aggiuntivo. Dalla vasca di accumulo di Cunéaz si dipartirà, quindi, una condotta in PEAD De180 mm, PN16 che alimenterà gli impianti di risalita e le strutture ricettive esistenti, la località di Crest-Fornet e il serbatoio esistente in località Salval Crest. La lunghezza complessiva delle condotte in progetto è pari a circa 2700 m, così ripartiti: tratto da sorgente di Pian Long a serbatoio in progetto di Cunéaz: 1360 m circa, con tubazione in ghisa sferoidale DN 150 mm PFA≥48 bar, con giunti antisfilamento; tratto da serbatoio in progetto di Cunéaz al serbatoio esistente di Salval Crest: 1340 m circa, mediante l’impiego di tubazioni in PEAD De 180 mm, PN16. Si evidenzia che la scelta dei materiali delle tubazioni oltre che in relazione ai costi di fornitura, è stata subordinata anche alla tipologia del tracciato individuato e ai luoghi attraversati in funzione delle modalità ottimali di posa in opera, come meglio evidenziato al paragrafo 4.2. In conseguenza di ciò nel tratto di monte, sino al serbatoio di Cunéaz, si è fatto ricorso a tubazioni in ghisa sferoidale DN 150 mm in quanto in grado di garantire una maggiore facilità e velocità di posa e, contestualmente una maggiore resistenza ed una maggiore durabilità all’infrastruttura. Tale scelta tecnica consente, complessivamente, di ottenere un miglior rapporto costo-benefici rispetto alle tubazioni in PEAD. Un’analisi analoga è stata eseguita sul tratto costituito dalla tubazione in PEAD De 180 mm, nel tratto compreso dalla vasca di Cunéaz alla vasca di Salval Crest. Lungo le linee sono previste opere d’arte quali sfiati e scarichi oltre che, ove ritenuto necessario, per il solo tratto più a valle in PEAD, l’esecuzione di appositi blocchi di ancoraggio in 3 calcestruzzo da disporre nei punti singolari quali curve nel piano orizzontale e/o verticale ovvero in presenza di tratti caratterizzati da un’elevata pendenza. Lungo la nuova condotta saranno realizzati n. 5 pozzetti dotati di saracinesca e riduttore di pressione, DN 2” - PN 16, per l’allaccio delle utenze private esistenti, della funivia, degli alberghi e della frazione Crest-Fornét. Nell’ultimo tratto, la condotta ridiscenderà il versante per alimentare la vasca esistente di Salval Crest posta alla quota di circa 1950 m s.l.m. e già collegata alla rete idropotabile comunale del territorio di Ayas. L’intervento prevede un regime idraulico di servizio (configurazione dinamica di servizio) con portate comprese da un minimo di 4 l/s ad un massimo pari a 20 l/s. Nei calcoli di dimensionamento idraulico è stata, inoltre, simulata anche l’ipotetica configurazione idrostatica a portata nulla, con carico piezometrico pari alla quota di massimo invaso in corrispondenza della vasca di regolazione di Pian Long, per il tratto di monte, e pari alla quota di massimo invaso del nuovo serbatoio di Cunéaz, per il tratto di valle. Si riporta nel seguito lo schema idraulico di progetto dell’intervento: Figura 1 – schema idraulico intervento “A”. 4 INTERVENTO “B” Mediante il presente intervento si intende convogliare una portata variabile dai 5 ai 20 l/s dalla vasca esistente di Mascognaz, dalla quale si dipartono più condotte in acciaio DN150 che alimentano l’acquedotto di Champoluc, alle vasche di accumulo esistenti di Periasc bassa, di Periasc alta e di Magnechoulaz con l’obbiettivo di sfruttare appieno le potenzialità delle sorgenti locali che garantiscono un afflusso costante di acqua di ottima qualità, anche se con portata variabile nell’anno, garantendo, in tal modo, una maggiore disponibilità idropotabile per i comuni di valle (Brusson, ecc.). Subito a valle dell’abitato di Champoluc, a quota di 1575 m s.l.m. è, quindi, previsto lo stacco dalla condotta di adduzione esistente proveniente dalla sorgente di Mascognaz (a quota 1825 m s.l.m.), tramite la realizzazione di un pozzetto di intercettazione dotato di apposita valvola di riduzione della pressione DN 100 mm, PN 25. Da tale pozzetto partirà, dunque, la condotta in progetto, costituita da tubazioni in PEAD De 180 mm, PN 25, per una lunghezza complessiva pari a circa 3600 m, a collegamento dei serbatoi esistenti in località Periasc nel seguito dettagliati: vasca bassa di Periasc a quota 1510 m s.l.m.; vasca alta di Periasc a quota 1580 m s.l.m.; pozzo di Periasc a quota 1505 m s.l.m. dal quale si diparte, a sua volta, la condotta esistente di collegamento alla vasca di Magnechoulaz. L’intervento prevede i seguenti regimi idraulici di esercizio: Configurazione dinamica di servizio: A. Regime idraulico 1: 1) portata massima di 20 l/s nel tratto che collega la vasca di Mascognaz esistente al pozzetto di derivazione in Periasc in progetto (per una lunghezza di circa 3030 m); 2) portata massima di 5 l/s nel tratto che collega la condotta al punto 1) alla vasca esistente di Periasc alta (per una lunghezza di circa 580 m); 3) portata massima di 5 l/s nel tratto che collega la condotta al punto 1) al locale valvole del pozzo di Periasc (per una lunghezza di circa 90 m). Inoltre è stato verificato il tratto esistente di condotta in ghisa sferoidale DN 80 mm che collega il suddetto pozzo alla vasca esistente di Magnechoulaz; 4) portata massima di 10 l/s nel tratto che collega la condotta di cui al punto 1) alla vasca esistente di Periasc bassa (per una lunghezza di circa 5 m). 5 B. Regime idraulico 2: 1) portata da 5 a 20 l/s nel tratto che collega la vasca esistente di Mascognaz alla vasca esistente di Periasc alta (per una lunghezza di circa 3600 m); configurazione idrostatica a portata nulla, tramite il sezionamento della condotta in corrispondenza del pozzetto di derivazione in prossimità di Champoluc. Si riporta nel seguito lo schema idraulico di progetto dell’intervento: Figura 2 – schema idraulico intervento “B”. 6 4 Modellazione delle reti di adduzione Il dimensionamento idraulico e statico delle condotte di adduzione in progetto è stato effettuato mediante l’ausilio di un apposito modello matematico (che verrà dettagliatamente descritto al capitolo successivo) con il quale, in riferimento alle norme del citato D.M. LL.PP. del 12.12.1985 e s.m.i., sono stati esaminati i diversi possibili scenari idraulici di funzionamento delle opere, sia durante l’esercizio che in fase di collaudo. In tal senso la modellazione idraulica è stata sviluppata sia per le due condizioni dinamiche di servizio a breve termine (“tubi nuovi”) e a lungo termine (“tubi usati”) che per la configurazione idrostatica, al fine di determinare il diametro ottimale e il regime delle pressioni di esercizio alla quale saranno assoggettate le condotte nel corso della loro intera vita utile, ovvero i valori della pressioni che potranno verificarsi nelle tubazioni in progetto per il più gravoso funzionamento idraulico del sistema, comprese le sovrapressioni ∆p che si dovessero manifestare durante eventuali fenomeni transitori di regolazione o di chiusura delle reti. La modellazione prende, quindi, in considerazione la fisiologica variazione nel tempo dei valori della scabrezza delle tubazioni e, contestualmente delle correlative perdite di carico continue e localizzate secondo documentati risultati sperimentali di lungo esercizio. Una descrizione dettagliata dei valori di scabrezza e delle condizioni al contorno assunte ai fini della modellazione idraulica delle tubazioni sono descritte ai paragrafi successivi. 4.1 Descrizione del codice di calcolo utilizzato Il modello che è stato utilizzato per la verifica dei diametri e della funzionalità delle condotte è il codice di calcolo Epanet versione 2.00.12, sviluppato dall'US EPA (United States Environmental Protection Agency). Vengono, quindi, nel seguito descritte le componenti della rete specificatamente assunte ai fini della presente modellazione nel codice di calcolo numerico. 4.1.1 Componenti della rete Il codice di calcolo viene lanciato su un modello della rete idrica: si tratta di una topologia formata da elementi lineari e nodi (puntuali). Gli elementi lineari costituenti il modello della rete effettivamente adottati sono: rami; nodi; valvole. 7 I nodi, oltre a rappresentare punti di giunzione tra gli elementi lineari, possono essere: 1) Punti di consumo (nodi di domanda); 2) Punti di ingresso dell’acqua (nodi sorgenti); 3) Localizzazione di serbatoi o sorgenti infinite (nodi di accumulo). Nel seguito vengono, quindi, descritti solo gli elementi effettivamente utilizzati nella modellazione della rete. Rami I rami trasportano l’acqua da un punto all’altro della rete. I rami sono descritti con gli elementi Ramo. La direzione del flusso va dall’estremo con carico idraulico più alto a quello con carico più basso. La perdita di carico associata al flusso dell’acqua nel ramo può essere espressa come: HL = a Qb dove HL è la perdita di carico, Q è la portata transitante, a è un coefficiente di resistenza e b è un esponente di portata. Nel calcolo è possibile utilizzare tre diverse formulazioni dell’equazione (1): Hazen-Williams, Darcy-Weisbach o Chezy-Manning. La tabella 1 riporta i valori del coefficiente di resistenza a e dell’esponente di portata b per ogni formula: Coefficiente Esponente di resistenza “a” di portata b HL = 10,675 Q1,852 / ( C1,852 d4,871 ) 10,675 C-1,852 d-4,871 L 1,85 HL = f L v2 / ( d 2g ) 0,0827 f (ε, d, Re) d-5 L 2,00 HL = 4,66 n2 L Q2 / ( d5,33 ) 4,66 n2 d-5.33 L 2,00 Formula HazenWilliams DarcyWeisbach ChezyManning Tabella 1 - Coefficienti di scabrezza per tubi nuovi. Notazioni: HL = perdita di carico (m); Q = portata del flusso idrico (in unità di misura di portata); L = lunghezza del ramo di condotta (m); d = diametro della condotta (m); v = velocità del flusso idrico (m/s); 8 g = accelerazione di gravità (m/s2); C = coefficiente di scabrezza adimensionale di Hazen-Williams; f = coefficiente di scabrezza di Darcy-Weisbach; n = coefficiente di scabrezza adimensionale di Manning; Re = numero di Reynolds. Il coefficiente di scabrezza di Darcy-Weisbach dipende dal rapporto ε/d (valore di scabrezza relativa) e dal numero di Reynolds, dove ε rappresenta il coefficiente di scabrezza assoluta del condotto per unità di lunghezza. È da sottolineare che ogni formula utilizza un diverso coefficiente di scabrezza del tubo (determinato empiricamente). Nella tabella 2 sono indicati i valori indicativi di questi coefficienti per tubi nuovi in funzione del tipo di materiale adottato: Hazen-Williams Darcy-Weisbach C (-) f (mm) Ghisa 130 ÷ 140 0,25 0,012 ÷ 0,015 Cemento 120 ÷ 140 0,3 ÷ 3,0 0,012 ÷ 0,017 Ferro zincato 120 0,15 0,015 ÷ 0,017 Plastica 140 ÷ 150 0,0015 0,011 ÷ 0,015 Acciaio 140 ÷ 150 0,05 0,015 ÷ 0,017 Materiale Manning – n (-) Tabella 2 - Coefficienti di scabrezza per tubi nuovi. Si evidenzia che ai fini del calcolo della cadente idraulica e delle perdite di carico continue delle tubazioni, nel modello numerico è stata utilizzata la formula di Hazen – Williams con i relativi coefficienti di scabrezza: j= 10,675 ⋅ Q1,852 C 1,852 ⋅ D 4,8704 Nodi Tutti i nodi appartenenti alla rete devono essere quotati rispetto al livello del mare, in modo da poter calcolare in maniera corretta il contributo della quota geodetica z all’interno del carico piezometrico. I consumi e le immissioni in corrispondenza dei nodi devono essere noti in ogni passo di tempo idraulico che compone l’intervallo di simulazione. I punti di consumo e di immissione sono descritti 9 con gli elementi “nodo". Circa i nodi di accumulo, la differenza tra serbatoi e sorgenti è così riassumibile: - i serbatoi hanno un livello d’acqua variabile nel tempo in funzione dei consumi della rete; - le sorgenti mantengono un livello d’acqua costante o assimilabile come tale. Il programma calcola la variazione di livello in un serbatoio con la seguente equazione: ∆y = ∆t Q / A dove: ∆y = variazione di livello (m); Q = portata entrante (+) o uscente (-) dal serbatoio (in unità di misura di portata); A = sezione trasversale del serbatoio (m2); ∆t = intervallo temporale (s). Tra gli input al codice di calcolo per la modellazione dei serbatoi sono quindi necessari la sezione trasversale del manufatto e i livelli minimo e massimo ammissibili per lo stesso. Per modellare serbatoi a sezione variabile, per cui la sezione bagnata cambia al variare del livello all’interno del manufatto durante la simulazione, è possibile utilizzare le curva di volume del serbatoio. Queste curve hanno la funzione di rappresentare la relazione esistente tra livello idrico ed il volume di accumulo del manufatto. I livelli di minimo e massimo invaso del manufatto, inseriti nelle proprietà del serbatoio, dovranno essere necessariamente contenuti nel dominio della curva di volume eventualmente specificata. Le sorgenti vengono utilizzate per modellare fonti di approvvigionamento come laghi, fiumi o pozzi (se il loro livello non varia in un tempo pari alla durata della simulazione). Nei nodi di accumulo in generale non è possibile assegnare una domanda idrica. Valvole Oltre alle valvole di controllo dei rami, utili per rappresentare una chiusura / apertura totale del condotto, il codice può modellare valvole che agiscono sulla pressione e sulla portata. Il calcolo viene effettuato considerando questi organi come rami dotati di lunghezza minimale. I diversi tipi di valvole che è possibile inserire nella rete sono: 1) PRV - Riduttore di pressione. Vincolano la pressione del nodo di valle: essa non può superare il valore prefissato quando nel nodo a monte esiste una pressione superiore a tale valore. Se il nodo a monte ha una pressione inferiore al valore predefinito, il flusso nel ramo non viene assoggettato a nessuna restrizione. Se accade che la pressione nel nodo a valle sia superiore a quella del nodo a monte, la valvola si chiude per evitare il flusso 10 inverso nel ramo. 2) PSV - Valvola di controllo di pressione. Cercano di mantenere un valore minimo di pressione nel nodo a monte quando la pressione del nodo a valle è inferiore al valore prefissato. Se la pressione del nodo a valle è superiore al valore settato, allora il flusso nella valvola non viene condizionato. Se invece la pressione del nodo a valle supera quella del nodo a monte, la valvola viene chiusa per evitare il flusso inverso nel ramo. 3) PBV - Valvola di perdita di pressione. Comportano una perdita di pressione concentrata specificata all’interno della valvola, che si compie in corrispondenza del nodo di monte. Il flusso può essere bidirezionale. Non sono valvole reali, ma possono essere utilizzate per modellare situazioni in cui si conosce una determinata perdita di pressione. 4) FCV - Valvola di controllo di flusso. Fissano il flusso della portata all'interno della valvola secondo uno specifico valore. Il codice fornisce un messaggio di avvertimento se tale valore di portata non può essere mantenuto senza avere un carico superiore. 5) TCV - Valvola a farfalla. Simulano una valvola parzialmente chiusa utilizzando un coefficiente di perdita localizzata desumibile dalla relazione tra grado di apertura e perdita di carico (generalmente fornita dal produttore della valvola). 6) GPV - Valvola generica. Sono valvole di utilità generale utilizzate quando si hanno situazioni in cui esiste una particolare relazione tra perdita di carico e portata, non deducibile dalle formule standard. La perdita di carico viene imputata alla valvola fornendo la suddetta relazione. In questo modo è possibile modellare anche turbine ed altri organi particolari. I clapet non vengono considerati come valvola ma come un particolare tipo di ramo. Ogni tipo di valvola ha ovviamente un diverso settaggio che descrive il suo comportamento: pressione per le PRV, PSV e PBV; portata per le FCV; coefficiente di perdita di carico per TCV e curva della perdita di carico per GPV. Perdite di carico localizzate Le perdite di carico localizzate sono dovute alla turbolenza che si manifesta in vicinanza di curve, raccordi, misuratori e valvole. L'importanza di queste perdite è chiaramente correlata al livello di dettaglio della rete da simulare ed al grado di precisione richiesto al modello. Il codice consente di inserire un coefficiente di perdita localizzata in ogni ramo e valvola della rete. Questi coefficienti vengono inseriti nell’equazione: K = v2 / 2g dove K è il coefficiente di perdita localizzata, v è la velocità del flusso idrico e g il modulo dell’accelerazione inerziale di riposo rispetto al geoide. 11 La tabella 3 fornisce i valori di K per alcune situazioni più comuni: Componente Perdita localizzata K Valvola sferica a completa apertura Saracinesca, a completa apertura Valvola a fuso, a completa apertura Valvola a farfalla, a completa apertura Valvola di fondo, a completa apertura Gomito a 90° Gomito a 60° Gomito a 45° Giunzione a T – ramo principale Giunzione a T – ramo secondario Imbocco a spigolo vivo Sbocco a spigolo vivo 10 0,20 0,20 ÷ 0,30 0,30 ÷ 0,50 1,0 ÷ 1,5 0,9 ÷ 1,1 0,5 ÷ 0,6 0,3 ÷ 0,4 0,4 ÷ 0,6 0,8 ÷ 1,8 0,50 1,0 Tabella 3 - Coefficiente di perdita localizzata per alcuni componenti. 4.2 Caratteristiche tecniche – prestazionali delle condotte in progetto Al fine della scelta dei materiali da utilizzare per il sistema di condotte è stata eseguita un’analisi tecnico – economica tra le tipologie commerciali di tubazioni acquedottistiche in grado di garantire un funzionamento costante e in sicurezza delle reti in pressione in progetto e nel seguito elencate: 1. tubazioni in ghisa sferoidale certificate secondo norma ISO 9001:2000, conformi alla norma EN 545:2010, rivestite internamente con malta cementizia d’altoforno applicata per centrifugazione ed esternamente in Zinco avente massa minima pari a 200 g/m2, con successiva vernice epossidica di finitura ai sensi della norma EN 545:2010, dotate di giunti di tipo elastico antisfilamento con bicchiere; 2. tubazioni in acciaio al carbonio conformi alla norma UNI 6363:84 e s.m.i., saldati longitudinalmente od elicoidalmente con rivestimento esterno in polietilene triplo strato UNI 9099 rinforzato e rivestimento interno in resine epossidiche dello spessore di 250 micron, certificati per acqua potabile, provvisti di giunto a bicchiere cilindrico o sferico, oppure di estremità smussate per la saldatura di testa; 3. tubazioni in polietilene ad alta densità (PEAD) sigma 80, PE 100, atossiche e idonee al trasporto di acqua potabile, conformi alle norme UNI 10910 e alla Circolare del Ministero della Sanità n. 102/78 e s.m.i., ad estremità lisce al fine di permettere la saldatura di te- 12 sta per polifusione, la saldatura per polifusione nel bicchiere, la giunzione a freddo mediante giunto rapido o la giunzione mediante manicotto elettrosaldabile. I prezzi delle tubazioni, comprensivi dei costi afferenti alla posa in opera, sono stati ricavati da un’analisi comparativa in relazione sia al Prezziario della Regione che ai prezzi forniti da diversi produttori di settore e in riferimento ai requisiti di progetto in termini di pressione nominale e diametro. Il grafico alla pagina seguente rappresenta sinteticamente i risultati ottenuti: Parametrizzazione dei costi delle tubazioni € 100.00 Ghisa sferoidale Acciaio al carbonio PEAD PN 16 PEAD PN 25 Prezzo al metro lineare (fornitura e posa) € 90.00 € 80.00 € 70.00 € 60.00 € 50.00 € 40.00 € 30.00 € 20.00 € 10.00 €- Tipologia tubazione Figura 3 – grafico di sintesi dei costi elementari delle tubazioni (fornitura e posa), specifici per i lavori in argomento. Alla valutazione puramente di natura economica sono state, quindi, affiancate considerazioni di tipo tecnico in riferimento sia all’accessibilità dei siti oggetto di intervento che alla durabilità nel tempo delle tubazioni medesime. In tal senso il criterio di scelta finale adottato tiene anche in debito conto dell’adattabilità delle tubazioni alle differenti condizioni di posa e topografiche dei siti d’intervento, nonché alla loro accessibilità in caso di future operazioni di manutenzione. Per le suddette ragioni, relativamente all’intervento “A”, in corrispondenza del tratto di monte (dalla sorgente di Pian Long al serbatoio in progetto di Cunéaz), caratterizzato da un tracciato maggiormente impervio e dalla natura accidentata del terreno di posa, con presenza di materiale grossolano, è stato previsto l’utilizzo di tubazioni in ghisa sferoidale in luogo delle tubazioni in polietilene. La scelta di utilizzare tubazioni in ghisa sferoidale, in luogo di tubazioni in PEAD, rivestite esternamente con lega di zinco-alluminio di massa minima pari a 400 gr/mq (85% zinco-15% al13 luminio) e dotate di sistema di giunzione antisfilamento, consente, quindi, di perseguire i seguenti obbiettivi sia di natura tecnica che manutentiva: maggiore durabilità; maggiori margini di sicurezza nei confronti della deformabilità delle tubazioni; maggiore tenuta idraulica; maggiore sicurezza alle scalfitture superficiali anche in presenza di posa difficoltosa in relazione allo stato dei luoghi e alla presenza di materiale grossolano proveniente dagli scavi protezione contro le correnti vaganti; evitare la realizzazione di blocchi di ancoraggio in condizioni difficoltose di lavorabilità necessariamente determinate dallo stato dei luoghi. La tipologia di tubazioni in ghisa è stata, inoltre stata preferita a quelle in acciaio in quanto garantisce una maggiore resistenza alla corrosione e, conseguentemente, una maggiore durabilità nel tempo rispetto a queste ultime. Nei restanti tratti degli interventi progettualmente previsti, più facilmente accessibili sia durante l’esecuzione dei lavori che in caso di futuri interventi manutentivi, sono state, invece, adottate tubazioni in PEAD, dotate di pressione nominale specifica e variabile a seconda delle massime pressioni di esercizio determinate dalla modellazione idraulica. In tal senso l’intervento “A”, prevede l’utilizzo di tubazioni in PEAD PN 16, mentre l’intervento “B”, prevede l’utilizzo di tubazioni in PEAD PN25. In corrispondenza dei punti critici dei tracciati ovvero in corrispondenza degli attraversamenti in sub-alveo ed in aggraffaggio dei corsi d’acqua esistenti, è stato, infine, previsto l’utilizzo di tubazioni in acciaio al carbonio a loro volta protette da appositi tubi camicia, sempre in acciaio, DN 300 mm. I coefficienti di scabrezza corrispondenti alle tubazioni in progetto, validi per la condizione “tubi nuovi” ed adottati nelle verifiche a breve termine risultano riportati nella tabella sottostante: Hazen-Williams Darcy-Weisbach Manning C (-) k (mm) n (-) Ghisa 140 0,25 0,012 ÷ 0,015 PEAD 150 0,0015 0,011 ÷ 0,015 Acciaio 140 0,05 0,015 ÷ 0,017 Materiale Tabella 4 - Coefficienti di scabrezza adottati nelle verifiche di a breve termine – “tubi nuovi”. Al fine, quindi, della valutazione delle reti di adduzione a lungo termine, ovvero nella con14 dizione ”tubi usati” è stata cautelativamente operata una riduzione (pari a circa il 30% ÷ 35%) dei predetti coefficienti di scabrezza (secondo Hazen-Williams) da recepire nel modello di calcolo, come nel seguito riportato: Hazen-Williams Materiale C (-) Ghisa 90 PEAD 120 Acciaio 90 Tabella 5 - Coefficienti di scabrezza adottati nelle verifiche di esercizio a lungo termine – “tubi usati”. Gli stessi valori di scabrezza sono stati adottati per la simulazione idraulica delle condotte in acciaio esistenti relative all’intervento “B” (C = 90). Le tabelle 6 e 7 riportano, quindi, in sintesi, le caratteristiche tecniche e prestazionali delle tubazioni previste in progetto, distinte per tratti omogenei di intervento: INTERVENTO “A” Progressive [km] Tipologia di tubazione Diametro [mm] Pressione Nominale [bar] 0+000 ÷ 1+360 Ghisa sferoidale PFA 48 DN 150,0 / De 170,0 ≥ 40 1+360 ÷ 2+663 PEAD PE 100, SDR 11 De 180,0 / Di 147,2 16 Attraversamento torrente Acciaio al carbonio L275 DN 150,0 / De 168,3 > 50 Tabella 6 – Caratteristiche tecniche condotte intervento “A”. INTERVENTO “B” Pressione Nominale [bar] Progressive [km] Tipologia di tubazione Diametro [m] 0+000 ÷ 3+029 PEAD PE 100, SDR 7,4 De 180,0 / Di 147,2 25 3+029 ÷ 3+034 (Periasc bassa) Acciaio al carbonio L275 DN 150,0 / De 168,3 ≥ 40 3+029 ÷ 3+119 (Periasc pozzo) PEAD PE 100, SDR 7,4 De 180,0 / Di 147,2 25 3+029 ÷ 3+634 (Periasc alta) PEAD PE 100, SDR 7,4 De 180,0 / Di 147,2 25 Attraversamenti torrente Acciaio al carbonio L275 DN 150,0 / De 168,3 > 50 15 Tabella 7 – Caratteristiche tecniche condotte intervento “B”. Per una descrizione di dettaglio dei tracciati, delle modalità di posa e di realizzazione delle opere propedeutiche finalizzate alla risoluzione delle interferenze delle condotte con opere e infrastrutture esistenti si rimanda a quanto specificatamente riportato nella Relazione tecnica generale e negli elaborati grafici allegati alla documentazione progettuale. 4.3 Configurazioni di esercizio e regimi idraulici delle pressioni La modellazione idraulica è stata eseguita assoggettando le condotte di adduzione a due distinte configurazioni di esercizio: configurazione idrostatica; configurazione idrodinamica (di servizio). La prima configurazione propone un regime di pressioni idrauliche all’interno delle condotte sostanzialmente governato dai livelli idrici dei serbatoi o delle opere e delle regolazioni di monte che costituiscono l’alimentazione unica delle condotte in progetto e che, pertanto, ne determinano l’andamento delle quote piezometriche. Assunta tale configurazione, la pressione che si rileva entro le condotte è pari semplicemente al dislivello tra la quota idrica o la pressione di monte e la quota di posa della singola tubazione a valle. La configurazione dinamica si instaura, invece, ogni qual volta avvengano prelievi idrici dalle reti idriche. In tale occasione il regime piezometrico passa dalla configurazione idrostatica a quella di servizio dove il flusso di portata all’interno delle condotte induce le perdite di carico e, quindi, la riduzione di pressione. Per tale motivo la configurazione di servizio, presso il medesimo tratto di tubazione, è caratterizzata, in genere, da pressioni inferiori a quelle che si avrebbero in condizioni di assenza di prelievi (configurazione statica). Dalla modellazione svolta sul funzionamento della rete, e come facilmente intuibile, poiché i punti di prelievo possono essere ubicati a distanza anche di alcuni chilometri, si verifica la diminuzione della pressione entro le condotte attraverso le quali si ha movimento di portata verso i punti di prelievo, mentre presso i rami più distanti il regime di pressione rimane pressoché inalterato e simile a quello pertinente alla configurazione statica. Le manovre di apertura e, principalmente, di chiusura delle valvole non esplicano effetti di sovrapressioni significativi e degni di verifica sulle tubazioni che permangono inattive al deflusso di portata. 16 Le tabelle 7 e 8 seguenti riassumono le caratteristiche geodetiche e di portata che stanno alla base dei calcoli di progetto e verifica dei tronchi di tubazione distintamente individuati per l’intervento “A” e per l’intervento “B” valevoli per le configurazioni dinamiche di servizio: INTERVENTO “A” Progressiva [km] Descrizione nodo Quota piezometrica [m s.l.m.] Portata di servizio [l/s] 2158,7 4,0 ÷ 20,0 1+360 Vasca di regolazione di Pian Long Vasca di Cunéaz 2090,0 4,0 ÷ 20,0 2+663 Vasca di Salval Crest 1968,0 4,0 ÷ 20,0 0+000 Tabella 8 – Caratteristiche dei principali nodi idraulici condotta intervento “A”. INTERVENTO “B” Progressiva [km] 0 - 900 0+000 Descrizione nodo Vasca di Mascognaz Derivazione da condotta esistente per Champoluc Quota piezometrica [m s.l.m.] Portata di servizio [l/s] 1825,0 5,0 ÷ 20,0 1720,0 5,0 ÷ 20,0 3+634 Vasca alta di Periasc 1583,0 5,0 ÷ 20,0 3+034 Vasca bassa di Periasc 1513,0 2,0 ÷ 10,0 3+119 Pozzo di Periasc 1508,0 2,0 ÷ 5,0 3+609 Vasca di Magnechoulaz 1622,0 2,0 ÷ 5,0 Tabella 9 – Caratteristiche dei principali nodi idraulici condotta intervento “B”. La verifiche pertinenti alla configurazione idrostatica faranno, invece, riferimento alle seguenti condizioni piezometriche: Intervento “A”: - monte: quota piezometrica vasca di regolazione Pian Long: 2158,7 m s.l.m.; - valle: quote geodetiche ai nodi. Intervento “B”: - monte: quota piezometrica consentita dalla valvola di riduzione di pressione installata in corrispondenza del pozzetto di derivazione a valle di Champoluc: 1720,0 m s.l.m. 17 circa; - valle: quote geodetiche ai nodi. 4.4 Dispositivi idraulici di regolazione Il progetto prevede l’installazione, in corrispondenza dei nodi strategici, di apposite apparecchiature idrauliche con funzione di regolazione delle portate e delle pressioni di esercizio delle condotte e dei livelli idrici dei serbatoi di accumulo. In particolare, le valvole di riduzione della pressione sono state previste per garantire uniformità di pressione presso i rami caratterizzati, in ragione della differente altimetria dei siti, da un’elevata pressione idrostatica. In ultimo sono state inserite idrovalvole con funzionamento automatico disposte in corrispondenza di ogni stacco dalla linea principale per la distribuzione della portata alle opere di accumulo. Tali idrovalvole, oltre a definire lo stato di apertura e di chiusura delle ali al fine del passaggio di portata, operano l’ulteriore stabilizzazione delle pressioni nelle tubazioni. Ciascuno dei dispositivi previsti è stato dimensionato in relazione alle pressioni statiche e di servizio delle condotte, distintamente per entrambi gli interventi previsti in progetto, nonché in rapporto alla pressione di collaudo delle tubazioni pari a 1,5 PE. Per ciascuno dei dispositivi idraulici è stato valutato il tempo di chiusura affinché venissero minimizzati gli effetti indotti dall’esecuzione di manovre rapide. In tale ambito le manovre di apertura e di chiusura delle valvole sono state tarate nell’ordine di alcuni minuti. La modellazione idraulica recepisce, ove necessario ai fini delle verifiche, i dispositivi di regolazione in argomento. In particolare sono state inserite nei modelli di calcolo i seguenti elementi: Intervento “A”: valvola di regolazione del flusso della portata di tipo a clapet, per simulare la rottura del carico in corrispondenza della vasca di accumulo di Cunéaz. Intervento “B”: valvola di riduzione della pressione di tipo PRV, in corrispondenza del pozzetto di derivazione dalla condotta in acciaio esistente in arrivo da Mascognaz. Tale valvola è stata tarata in modo tale da limitare la pressione del nodo a valle a circa 13 bar per la configurazione di servizio a “tubi nuovi” e a circa 14 bar per la configurazione di servizio a “tubi usati” (circa 1715 m di colonna d’acqua in corrispondenza del pozzetto di derivazione in progetto). Si riportano, quindi, nel seguito, per ogni intervento, la tabella di sintesi e l’elenco dettagliato dei dispositivi di regolazione idraulica installati lungo le reti di adduzione idrica in progetto: 18 INTERVENTO “A” – TABELLA DI SINTESI DEI PRINCIPALI DISPOSITIVI DI REGOLAZIONE IDRAULICA PREVISTI IN PROGETTO DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE idroValvola di idroValvola di controllo del livello idrico e NODO IDRAULICO della portata e di sostegno della pressione riduzione e idroValvola di idroValvola di sostegno della riduzione sfioro rapido pressione e con- della pressione della pressione trollo della por- DN 125, PN16 DN 50, PN16 tata con pilota motorizzato DN 80, PN16 Pozzetto di derivazione X idroValvola di idroValvola di idroValvola di controllo del riduzione e riduzione e livello idrico sostegno della sostegno della a galleggiante pressione pressione DN 125, PN16 DN 50, PN16 DN 50, PN25 idroValvola di riduzione della pressione DN 50, PN16 DN 125, PN16 X X vasca di Cunéaz Pozzetto di derivazione X vasca di Crest-Fornet Vasca di accumulo X X di Cunéaz Vasca di accumulo di X Crest-Fornet esistente By-pass vasca di X accumulo di Cunéaz Pozzetto di derivazione X hotel - funivia X Allacci privati Tabella 10 – Sintesi dei principali dispositivi di regolazione idraulica previsti per l’intervento “A”. 19 INTERVENTO “B” – TABELLA DI SINTESI DEI PRINCIPALI DISPOSITIVI DI REGOLAZIONE IDRAULICA PREVISTI IN PROGETTO DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE Valvola di controllo del livello idrico NODO IDRAULICO a galleggiante e della portata DN 100, PN25 Pozzetto di derivazione X Valvola di Valvola di riduzione riduzione della pressione della pressione DN 100, PN25 DN 100, PN25 Valvola di controllo del livello idrico a galleggiante e controllo della portata DN 100, PN25 X vasca di Periasc bassa Pozzetto di derivazione X esistente Periasc Pozzetto di allaccio alla X condotta primaria in arrivo a Mascognaz Vasca di accumulo di X X Periasc alta Tabella 11 – Sintesi dei principali dispositivi di regolazione idraulica previsti per l’intervento “B”. 20 4.5 Risultati ottenuti Le tabelle seguenti riepilogano, per ciascun intervento e ciascuna configurazione idraulica come definita al paragrafo 4.3, i risultati ottenuti dalla modellazione relativamente ai valori delle pressioni massime di esercizio (al netto di eventuali sovrapressioni): INTERVENTO “A” Progressive [km] Pressione massima di esercizio (pe, max) [bar] Caratteristiche tubazione configurazione “idrodinamica” (per Q= 4l/s) “tubi nuovi” “tubi usati” “idrostatica” 0+000 ÷ 1+360 GS - PFA 48 - DN 150,0 12,63 12,59 12,67 1+360 ÷ 2+663 PEAD - PN 16 - Di 147,2 11,94 11,91 12,00 Attraversamento torrente Acciaio - DN 150,0 12,78 12,73 12,82 Tabella 12 – Pressioni massime di esercizio intervento “A”. INTERVENTO “B” Progressive [km] Caratteristiche tubazione Pressione massima di esercizio (pe, max) [bar] configurazione “idrodinamica” “tubi nuovi” “tubi usati” “idrostatica” 0+000 ÷ 3+029 PEAD - PN 25 - Di 130,8 16,14 16,30 19,70 3+029 ÷ 3+034 (Periasc bassa) Acciaio - DN 150,0 15,31 13,64 20,05 3+029 ÷ 3+119 (Periasc pozzo) PEAD - PN 25 - Di 130,8 15,81 14,14 20,55 3+029 ÷ 3+634 (Periasc alta) PEAD - PN 25 - Di 130,8 8,24 6,54 20,00 Attraversamenti torrente Acciaio - DN 150,0 15,94 15,74 19,80 Vasca di Magnechoulaz Acciaio - DN 80,0 4,41 2,74 9,15 Tabella 13 – Pressioni massime di esercizio intervento “B”. In “Allegato A” sono quindi riportati, per ogni nodo di calcolo, i valori dei carichi totali e delle pressioni mentre per ogni ramo di condotta i valori di portata transitante, della velocità e delle perdite di carico continue per attrito (cadente idraulica). Vengono, inoltre, riportati sempre per ogni configurazione di verifica, specifici grafici di sintesi raffiguranti l’andamento dei profili delle pressioni e della linee piezometriche. 21 4.6 Verifiche di sicurezza Per l’esecuzione delle verifiche di sicurezza delle condotte si è fatto riferimento ai contenuti del citato Decreto Ministeriale del 12 dicembre 1985 – Norme Tecniche relative alle tubazioni i quali prevedono che il progetto debba comprendere l’esame dei diversi possibili scenari idraulici di funzionamento delle opere, sia durante l’esercizio che in fase di collaudo, in base ai quali va effettuato il dimensionamento idraulico e statico delle tubazioni, definendo la pressione di esercizio pE come il massimo valore della pressione p che può verificarsi in asse alla tubazione per il più gravoso funzionamento idraulico del sistema, comprese le eventuali sovrapressioni ∆p che si manifestano durante fenomeni transitori (colpo d’ariete). Ove ricorrano particolari condizioni ed, in ogni caso, per i tubi di grande diametro, devono essere determinate, con specifici calcoli, le pressioni complementari nonché le tensioni correlative alle effettive condizioni di impiego delle tubazioni, come alla natura ed all'altezza dei rinterro di copertura, ai sovraccarichi esterni (statici e dinamici), alle variazioni termiche ed alle altre eventuali azioni, incluse quelle sismiche. Le suddette norme definiscono, quindi, la pressione nominale PN della tubazione come la somma delle pressione di esercizio PE e di quella equivalente, p0, ovvero la pressione assiale che conferisce al tubo tensioni di trazione massime eguali a quelle determinate in base alle specifiche condizioni sopraindicate: PN = PE + p 0 In cui: PN = pressione nominale di calcolo della tubazione; p0 = pressione equivalente, determinata dalle condizioni di posa della condotta. Nei casi in esame, in riferimento sia alla tipologia e al diametro delle tubazioni, nonché alle condizioni di posa e all’assenza di azioni e carichi esterni rilevanti (come peraltro verificato al capitolo 5 della presente relazione), la pressione equivalente p0 derivante dalle condizioni di impiego delle tubazioni non direttamente connesse con l'esercizio idraulico del sistema, può essere ritenuta trascurabile nel confronto con i valori della pressione massima di esercizio, soprattutto per le tubazioni in polietilene. In tal senso, ai fini della determinazione delle caratteristiche tecniche e prestazionali delle tubazioni in PEAD è stato considerato il solo valore PE come elemento determinante. PE = pressione totale di esercizio = pe,max + ∆p; con: - pe,max = valore massimo della pressione che può verificarsi in asse alle tubazioni, per il più gravoso funzionamento idraulico del sistema; 22 - ∆p = eventuali sovrapressioni determinate da imprevedibili condizioni di esercizio, comprese quelle conseguenti a fenomeni transitori e da manovre di regolazione del sistema (colpo d’ariete). I valori di pe,max sono stati calcolati in assenza di funzionamento dei riduttori di pressione e, pertanto, rappresentano la più conservativa delle configurazioni attese. Occorre, infine, evidenziare che nella determinazione delle pressioni totali di esercizio PE è stata prevista l’aggiunta dell’aliquota dovuta alle sovrapressioni solamente nelle configurazioni di servizio delle condotte, ovvero in condizioni idrodinamiche di moto permanente e non idrostatiche (per le quali viene meno il significato fisico di colpo d’ariete e risulta, quindi, lecito trascurare le sovrapressioni ∆p generate da fenomeni transitori). In tal senso i valori più elevati di PE si ottengono: relativamente all’intervento “A”, caratterizzato da carichi idrostatici più contenuti (anche grazie alla rottura di carico intermedia della vasca di Cunéaz), in condizioni idrodinamiche; per quanto riguarda l’intervento “B”, il cui tracciato risulta maggiormente influenzato dalle differenze di quota geodetica, in condizioni idrostatiche. 4.6.1 Sovrapressioni Variazioni di portata dovute, per esempio, all’apertura o alla chiusura di una saracinesca ge- nerano sovrapressioni (o depressioni) che, in generale, possono raggiungere valori critici per le condotte di adduzione. Se queste variazioni sono repentine il fenomeno che si determina è detto “colpo d’ariete”. La sovrapressione creata dal colpo d’ariete dipende dal tempo di manovra della saracinesca, dalla velocità e dalle caratteristiche del liquido trasportato e, infine, dalla deformabilità elastica del tubo, ovvero in base alla rigidità del materiale della tubazione. Nei tubi di PE, a causa del basso modulo di elasticità, la sovrapressione è inferiore a quella di tubi di materiali più rigidi. Per il calcolo della sovrapressione o depressione(∆p) espressa in metri di colonna d’acqua si fa uso della formula di Allievi: ∆p = c ⋅ V0 g C c= 1+ 23 ε D ⋅ E s dove: - c = velocità di propagazione della perturbazione (celerità), in m/s; - g = accelerazione di gravità, pari a 9,81 m/s2; - V0 = velocità media dell’acqua prima della manovra di chiusura; - C = velocità del suono nell’acqua a 15 °C, pari a circa 1420 m/s; - ε = modulo di elasticità dell’acqua, pari a circa 2⋅109 N/m2; - E = modulo di elasticità del materiale costituente la tubazione, espresso in N/m2 (per il PEAD assunto pari a circa 9⋅108 N/m2; - D = diametro medio del tubo; - s = spessore del tubo. La sovrapressione massima si genera, in particolare, quando il tempo di chiusura (Tm) è inferiore o uguale alla durata della fase, ossia al tempo critico, Tcr, di propagazione della perturbazione dalla saracinesca al serbatoio di carico e ritorno. In questo caso la manovra è considerata brusca e la sovrapressione che si genera, per il caso particolare di tubazioni in PEAD, è data dal grafico di figura 4 in funzione di SDR della tubazione (SDR = De/s). Figura 4 – Sovrapressione massima per colpo d’ariete in tubazioni in PEAD. 24 Nel caso, invece, in cui la durata della manovra sia superiore alla durata critica Tcr (manovra non brusca) la sovrapressione che si genera è inferiore e può essere interpolata sul grafico di figura 5, oppure calcolata con la formula di Michaud, secondo l’espressione: ∆p r = 2 L ⋅ V0 g ⋅T Tcr = 2L c dove: - ∆pr = sovrapressione effettiva; - L = lunghezza condotta per il tratto considerato, in m; - V0 = velocità media dell’acqua prima della manovra di chiusura; - T = tempo effettivo di manovra in secondi; - Tcr = durata critica espressa in secondi. Figura 5 – Sovrapressione relativa per colpo d’ariete in tubazioni in PEAD. 25 Sviluppando i calcoli alle condotte in progetto, ipotizzando una durata minima T delle manovre dei principali organi di regolazione (valvole di chiusura delle linee) pari almeno a 60 secondi, si ottengono i seguenti valori di sovrapressione: V0 c ∆p L Tcr ∆ pr [N/m ] [m/s] [m/s] [m] [mm] [s] [m] Int. “A” - GHISA PFA48 1,7⋅1011 1,13 1245,4 143,5 1360 2,2 5,2 Int. “A” - PEAD PN 16 9⋅108 1,18 295,0 35,5 1303 8,8 5,2 Int. “B” - PEAD PN 25 9⋅108 1,49 366,2 55,6 3030 16,5 15,3 Condotta E 2 Tabella 14 – Riepilogo valori di sovrapressione relativa per colpo d’ariete per le tubazioni in progetto. Con riferimento alle norme del D.M. 12.12.1985, indipendentemente dalle condizioni che hanno portato a determinare il valore della pressione nominale pN e dal tipo di tubazione impiegata, le condotte in progetto dovranno, comunque, essere idonee a sopportare una sovrapressione dinamica ∆p, conseguente ad eventuali manovre di regolazione del sistema, non inferiore a 25 m di colonna d’acqua (≅ ≅ 2,5 bar). Per quanto previsto all’art. 2.1.4 “Verifiche di sicurezza” delle citate norme, nonostante le sovrapressioni calcolate siano contenute entro i limiti di legge e risultino adeguatamente compatibili con le caratteristiche dei materiali adottati, le verifiche di sicurezza delle tubazioni in progetto sono state, quindi, cautelativamente eseguite adottando un valore minimo di sovrapressione pari a 2,5 bar. 4.6.2 Determinazione delle pressioni massime di esercizio e di collaudo Il presente paragrafo individua i valori delle massime pressioni di esercizio delle condotte in progetto che si possono verificare nelle più gravose condizioni di funzionamento idraulico dei sistemi, comprese le eventuali sovrappressioni ∆p. Tali valori saranno, quindi, utilizzati al fine delle verifiche degli spessori delle condotte e del dimensionamento dei blocchi di ancoraggio. Per la determinazione delle pressioni massima di esercizio e di collaudo è stato fatto riferimento alle prescrizioni del citato D.M. LL.PP. del 12.12.1985 e relativa Circolare, verificando, per tutte le configurazioni di calcolo, il rispetto della seguente relazione: PN > PE max = pe,max + ∆p in cui PE max è la pressione totale massima di esercizio, pe,max è ricavata dalle simulazioni idrauliche riportate al paragrafo 4.5 (tabelle 12 e 13) e ∆p rappresenta il valore di sovrapressione trattato al paragrafo 4.6.1 e assunto pari a 2,5 bar per tutti gli interventi in progetto. 26 In fase di collaudo andranno, quindi, effettuate prove di tenuta con un valore di pressione pari a PC = 1,5 ⋅ PE (salvo differenti valori specificati in capitolato tecnico o in progetto esecutivo). La tabella seguente sintetizza i risultati ottenuti relativamente ai valori di pressione totale di esercizio e di collaudo: pe,max Condotta idrodinamica [bar] ∆p [bar] pe,max idrostatica [bar] p0 PE max PC [bar] [bar] [bar] Int. “A” - PEAD PN 16 11,9 2,5 12,0 trasc. 14,4 21,6 Int. “B” - PEAD PN 25 16,3 2,5 20,6 trasc. 20,6 30,9 Int. “A” - GHISA PFA48 12,6 2,5 12,7 3,8 18,9 28,4 Intt. “A” e “B” – Acciaio al C 16,4 2,5 19,8 - 19,8 29,7 Tabella 15 – Riepilogo valori pressioni totali di esercizio PE e di collaudo PC.. Si evidenzia che le pressioni totali massime di esercizio e quelle di collaudo calcolate, rientrano nei limiti di funzionamento dei tubi in progetto come individuati dalla norma UNI EN 805:2002 e dalla norma UNI UN 545 e sono, pertanto, da ritenersi verificate. Tali norme stabiliscono, in particolare, una nuova terminologia di classificazione delle pressioni dei componenti idraulici (tubazioni, apparecchiature, ecc.) sostituendo, nello specifico il concetto di “PN” con quello di “PFA”. La pressione espressa in PN, nelle condotte per il trasporto dell'acqua, è stata, pertanto, sostituita con la pressione espressa in PFA, PMA e PEA, secondo i seguenti significati fisici: La PFA (Pression de Fonctionnement Admissible) - Pressione di funzionamento ammissibile è la massima pressione idrostatica interna, al netto del valore del colpo d'ariete, che un componente idraulico (tubo, valvola, ecc.) è in grado di sopportare, in modo continuo, in esercizio. La PMA (Pression Maximale Admissible) - Pressione massima ammissibile è la pressione interna massima occasionale, comprensiva pertanto dell'aliquota del colpo d'ariete, che un componente idraulico (tubo, valvola, ecc.) è in grado di sopportare in esercizio in sicurezza. La PEA (Pression d'Epreuve Admissible) - Pressione di prova ammissibile è la pressione idrostatica massima che può sopportare un nuovo componente idraulico (tubo, valvola) installato per un periodo relativamente breve (tempo di prova o di collaudo) per assicurare l'integrità e la tenuta del componente idraulico. 27 A ciascun valore di PN = PFA sono, quindi, associati i relativi valori di PMA e PEA secondo la seguente tabella: Tubazione PN [bar] PFA [bar] PMA [bar] PEA [bar] PEAD PN16 16 16 20 25 PEAD PN 25 25 25 30 35 GHISA PFA48 40 40 48 55 ACCIAIO al C 50 50 60 65 Tabella 16 – Classi commerciali pressioni nominali secondo la UNI EN 805 e la UNI EN 545. Si evidenzia, che sia le pressioni massime di esercizio PE,max, comprensive delle sovrapressioni, che le pressioni di collaudo PC, risultano inferiori e, pertanto, compatibili, rispettivamente con i valori di “PMA” e “PEA” sopra elencati e previsti dalla normativa. In particolare si hanno i seguenti fattori di sicurezza, per i quali è stata verificata la condizione: FS > 1. Tubazione PE max [bar] PMA [bar] FS PE PC [bar] PEA [bar] FS PC PEAD PN16 14,4 20,0 1,39 21,6 25,0 1,16 PEAD PN 25 20,6 30,0 1,46 30,9 35,0 1,13 GHISA PFA48 18,9 48,0 2,54 28,4 55,0 1,94 ACCIAIO al C 19,8 60,0 3,03 29,7 65,0 2,19 Tabella 17 – Verifica pressioni massime ammissibili e di collaudo. 4.6.3 Dilatazioni termiche Le variazioni di lunghezza causate da sbalzi di temperatura, in particolare per installazioni fuori terra e tubazioni in Polietilene, possono determinare l’insorgere di stati tensionali aggiuntivi sulle tubazioni, da assorbire, eventualmente, tramite opportuni giunti di dilatazione. Le dilatazioni termiche sono calcolate ed espresse in mm con la formula seguente: ∆l = α ⋅ L ⋅ ∆t ⋅ 10 3 mm dove: - ∆l = variazione di lunghezza tubo dovuto allo sbalzo termico espresso in mm; - α = coefficiente di dilatazione termica lineare del materiale della tubazione e pari a: 28 2,0 ⋅ 10-4 °C-1 per il Polietilene; 1,1 ⋅ 10-5 °C-1 per la Ghisa; 1,2 ⋅ 10-5 °C-1 per l’Acciaio. - L = lunghezza del tratto di tubo interessato in m; - ∆t = (T liquido -T montaggio) differenza fra la temperatura minima o massima di esercizio o am- biente in caso di tubo vuoto e la temperatura di montaggio o posa in opera, in °C. Per quanto riguarda gli interventi in progetto, le dilatazioni termiche saranno limitate grazie alla posa interrata delle tubazioni, con almeno sempre 1,0 m di ricoprimento sulla generatrice superiore delle condotte medesime. Si riporta, in ogni caso, una stima dei valori di allungamento differenziale causato da variazioni termiche sulle condotte in PEAD e in Ghisa sferoidale, valutati su una lunghezza di tubazione pari a 100 m e con i seguenti ipotetici regimi di temperatura: - temperatura di posa in opera: 15 °C. - temperature estreme ipotetiche raggiungibili in corrispondenza della tubazione interrata: 5 °C ÷ 15 °C. Tubazioni in PEAD: t1 = (15 – 15) = + 0,0 °C; t2 = (5 – 15) = - 10,0 °C ∆l1 = 2,0 ⋅ 10-4 ⋅ 100,0 ⋅ 0,0 ⋅ 103 ≅ 0 mm di espansione; ∆l1 = 2,0 ⋅ 10-4 ⋅ 100,0 ⋅ 10,0 ⋅ 103 ≅ 200 mm di contrazione. Ipotizzando l’utilizzo di barre con lunghezza di 6,0 m si avranno, su una tratta di 100 m, n. 17 giunti, ciascuno dei quali dovrà essere in grado di assorbire uno scorrimento totale di almeno 10 mm. Tubazioni in Ghisa: t1 = (15 – 15) = + 0,0 °C; t2 = (5 – 15) = - 10,0 °C ∆l1 = 1,1 ⋅ 10-5 ⋅ 100,0 ⋅ 0,0 ⋅ 103 ≅ 0 mm di espansione; ∆l1 = 1,1 ⋅ 10-5 ⋅ 100,0 ⋅ 10,0 ⋅ 103 ≅ 10 mm di contrazione. Ipotizzando l’utilizzo di barre con lunghezza di 6,0 m si avranno, su una tratta di 100 m, n. 17 giunti, ciascuno dei quali dovrà essere in grado di assorbire uno scorrimento totale di almeno 1 mm. 29 4.7 Verifica dello spessore delle tubazioni La verifica dello spessore delle tubazioni in progetto è stata effettuata con riferimento alla Circolare del Ministero dei LL.PP. n. 2136 del 05 maggio 1966 e al citato D.M. LL.PP. del 12 dicembre 1985, utilizzando la formula classica di Mariotte: s≥ PN ⋅ De 200 ⋅ n ⋅ S (1a) nella quale: • s è lo spessore teorico commerciale del tubo, espresso in mm; • PN è la pressione nominale in bar che nel caso dei tubi per acquedotti deve intendersi come la massima pressione a cui possono essere sottoposti in esercizio i tubi, da ricavarsi dalle quote piezometriche idrodinamiche maggiorate per eventuali colpi di ariete oppure da quelle idrostatiche; nei casi in esame tale pressione è rappresentata da PE max; • De è il diametro esterno del tubo in mm; • S è la tensione di snervamento minima del materiale impiegato per la tubazione, in kg/mm2; • n è il coefficiente di sicurezza allo snervamento del materiale della tubazione. La relazione proposta dalla normativa è stata, quindi, riscritta introducendo le unità di misu- ra previste dal Sistema Internazionale ed imponendo che il valore della pressione nominale sia pari a quello della pressione massima di esercizio desunta dall’analisi della modellazione idraulica. Alla luce di quanto esposto la relazione utilizzata per il calcolo degli spessori è, quindi, la seguente: s≥ PE ⋅ De 2 ⋅σ (1b) in cui: - σ è il carico unitario di snervamento di sicurezza della tubazione, già al netto di un opportuno coefficiente di sicurezza; - De è il diametro esterno delle tubazione; - PE è la pressione massima di esercizio comprensiva dell’aliquota dovuta alla sovrapressione di colpo d’ariete ∆p e all’eventuale pressione equivalente p0 definite in precedenza. In tabella 18 sono, quindi, riportati gli spessori per le tubazioni previste nelle varie tratte in progetto calcolati riferendosi alle pressioni massime di esercizio cautelativamente comprensive dell’aliquota di sovrapressione, desunte dai risultati di calcolo riportati ai paragrafi precedenti: 30 Intervento e tipologia di tubazione DN / Di [mm] in progetto De [mm] Spessore di progetto [mm] Spessore PE max 2 [N/mm ] σ Circ. Min. LL.PP. 2 [N/mm ] n. 2136/1966 [mm] “A” – PEAD PN 16 147,2 180,0 16,4 1,44 8 16,2 “B” – PEAD PN 25 130,8 180,0 24,6 2,06 8 23,2 “A” – Ghisa sferoidale 150,0 170,0 5,0 1,89 250 0,7 “A” e “B” – Acciaio al C. 150,0 168,3 4,5 1,98 275 0,6 Tabella 18 – Verifica degli spessori delle tubazioni in progetto per i valori di pressione massima di esercizio PE max. Gli spessori delle tubazioni commerciali previste in progetto, risultano, quindi, superiori rispetto a quelli di calcolo ai sensi della Circolare Ministeriale n. 2136/1966 e, come tali, sono da ritenersi verificati e compatibili all’uso previsto. Si, evidenzia, infine, che le verifiche su esposte sono pertinenti alle condizioni più gravose di esercizio dei sistemi acquedottistici, (comprese anche eventuali condizioni eccezionali di sovrapressione), alle quali le condotte in progetto potranno venirsi a trovare durante la loro vita utile. In tal senso, le verifiche svolte risultano essere conservative in quanto se le tubazioni sono verificate nelle condizioni di maggior sollecitazione lo saranno, conseguentemente, anche nelle situazioni ordinarie idrodinamiche di servizio, certamente meno gravose. 31 5 Verifiche statiche delle condotte Lo scopo delle verifiche riportate nel presente capitolo è di garantire che le tubazioni in progetto siano in grado di resistere, con un adeguato margine di sicurezza, ai carichi agenti esterni, rispettando le condizioni necessarie per il normale esercizio ed assicurandone la conservazione nel tempo. La verifica statica di una tubazione interrata consiste, quindi, nell’accertare che le tensioni siano adeguatamente minori dei valori di rottura e che le deformazioni conseguenti alle sollecitazioni esercitate dal rinterro e dagli altri carichi agenti siano tali da non comprometterne la funzionalità. Il comportamento di una condotta interrata deve essere preso in esame considerando il sistema tubo-terreno: l’interazione della condotta con il sottosuolo dipende, infatti, dalla sua rigidità, la quale induce reazioni differenti da parte del terreno ed esprime l’attitudine di una struttura a non deformarsi quando sia sollecitata. Essa dipende dal modulo di rigidezza che è grandezza funzione del modulo elastico E del materiale e delle dimensioni della condotta che definiscono i momenti d’inerzia I e J, lo spessore s e i diametri esterno D e interno D - 2s. Le rigidezze da considerare in una condotta sono due: la prima “EI”, riferita a una lunghezza unitaria, con I = s3/12, è relativa allo spessore e non pone in conto il diametro; essa è da utilizzare quando si voglia indagare lo stato di sollecitazione del tubo considerato come lastra cilindrica. Il modulo EI è ancora utilizzato quando si voglia trattare lo stato della condotta sollecitata nel suo piano: anello elastico e sottile, con trattazione monodimensionale (distribuzione lineare delle tensioni nello spessore); il caso di anello grosso (elevato valore del rapporto s/D) è invece un classico problema di elasticità piana bidimensionale. In tal caso la rigidezza “EJ”, maggiore di “EI”, con: 2 3π s 3 3π D D D D J= ⋅ ⋅ − 1 ⋅ − + 2 = ⋅ I ⋅ f (2) 12 2 s s s s 2 Tale rigidezza è relativa all’intera sezione ed è da utilizzare quando la condotta debba essere trattata come trave variamente vincolata, a condizione che la sua luce sia un significativo multiplo del diametro. Lo stato di sollecitazione dei tubi interrati si riconduce a quello degli anelli sottili caricati nel piano verticale: cioè con un piccolo valore del rapporto tra spessore e diametro della fibra media. La struttura ad anello opera in regime di presso - flessione e taglio ed è sollecitata dai carichi esterni (peso proprio, rinterro e carichi accidentali), dal carico idraulico e dalle reazioni del terreno che la struttura mobilita. In funzione del diametro della tubazione e del rapporto interattivo dell’anello 32 tubo col terreno, i tubi possono essere schematicamente classificati in tre categorie: Tubi rigidi: a questa categoria appartengono i tubi in conglomerato cementizio, in fibrocemento e gres. Il criterio di verifica è generalmente quello che fa capo al massimo carico di rottura. Poiché i tubi rigidi favoriscono la concentrazione dei carichi sulle generatrici superiore e inferiore, la resistenza del sistema tubo rigido - terreno dipende in maniera notevole dall’apertura dell’angolo del letto d’appoggio. Tubi flessibili: i tubi flessibili possono subire deformazioni significative prima di giungere alla rottura; tale comportamento concorre alla stabilità per le reazioni laterali sul tubo (spinta passiva) provocate dall’azione del materiale del rinfianco. La stabilità del sistema tubo flessibile terreni dipende dal modulo del terreno schematizzato come suolo elastico, il cui valore dipende essenzialmente dalla qualità del rinterro e dal suo grado di compattazione. Appartengono a questa categoria generalmente le tubazioni in materie plastico e in acciaio. Tubi semi – rigidi: i tubi semi - rigidi si ovalizzano a sufficienza perché il carico verticale del terreno possa mobilitare la reazione laterale dovuta al rinterro. La resistenza ai carichi verticali è quindi ripartita tra la resistenza propria del tubo e quella sviluppata dal rinfianco, con una suddivisione dei contributi che dipende dal rapporto delle rigidezze tra tubo e terreno. Rientrano, in generale, in questa categoria i tubi in ghisa. Per stabilire il comportamento della condotta, è possibile definire un coefficiente di elasticità: E r n = terreno ⋅ Etubazione s 3 (3) in cui: - Eterreno è il modulo di elasticità del terreno; - Etubazione è il modulo di elasticità del materiale costituente la tubazione; - r è il raggio medio della tubazione; - s è lo spessore della tubazione. Una condotta si definisce flessibile se risulta n ≥ 1. Nel caso in esame si assume il valore del modulo di elasticità del terreno, considerando una buona compattazione del piano di posa e del materiale che avvolge la tubazione, è stato assunto pari a 6,9 Mpa (valore secondo U.S. Bureau of Reclamation – gruppo B con costipamento 80% ÷ 95% Proctor), mentre quello dei materiali costituenti le tubazioni sono stati considerati i seguenti valori: tubazioni in Pead: 400 Mpa; tubazioni in acciaio: 210000 Mpa; tubazioni in ghisa sferoidale: 170000 Mpa. 33 Si noti che per le tubazioni in Pead è stato cautelativamente assunto un modulo di elasticità ridotto “a lungo termine”, per tenere in considerazione delle eventuali variazioni nel tempo dovute alla costituzione fisico-chimica del materiale: I valori di calcolo del coefficiente di elasticità n sono riportati in tabella 19: s r E N [mm] [mm] [Mpa] [-] Pead PN16 - PE100 16,4 81,8 400 4,28 flessibile Pead PN25 - PE100 24,6 77,7 400 1,09 flessibile Ghisa sferoidale 5,0 77,5 170000 0,30 rigida Acciaio 4,5 77,3 210000 0,34 rigida tubazione Tabella 19 – Determinazione del comportamento elastico delle tubazioni. Dalla suddetta tabella si può desumere che le tubazioni in ghisa e in acciaio, visti anche i diametri ridotti, assumono comportamento rigido mentre le tubazioni in Pead assumono un comportamento flessibile in un’ipotetica configurazione a lungo termine. Si evidenzia che per quanto concerne le tubazioni rigide, a parità di condizioni di posa in opera e di rinterro, il carico agente sulla tubazione risulta superiore di quello agente su una tubazione flessibile in quanto meno uniformemente distribuito sull’intera circonferenza del tubo per effetto della minore deformazione laterale della tubazione e della reazione che ne consegue. In tal senso, in caso di tubazioni rigide, viene sostanzialmente meno al reazione laterale del terreno di rinfianco. Nei calcoli di verifica delle tubazioni in ghisa, tale componente non verrà, quindi, presa in considerazione. Per l’effettuazione delle verifiche sulle tubazioni è, quindi, necessario determinare i carichi che gravano su di esse: una tubazione interrata risulta, infatti, sottoposta a carichi verticali costituiti dal peso del terreno di ricoprimento e da eventuali sovraccarichi accidentali i quali tendono ad ovalizzare la tubazione. Analogo effetto di ovalizzazione è prodotto dal peso dell’acqua contenuta nel tubo. Per effetto dell’ovalizzazione il tubo esercita sul terreno una spinta la cui reazione contrasta l’ovalizzazione stessa della tubazione contribuendo a migliorarne la stabilità. Questo effetto stabilizzante viene normalmente quantificato in un coefficiente di posa che dipende dal modo in cui la tubazione è posata e dal tipo di rinfianco (grado di costipazione). In tal senso il progetto prevede l’esecuzione della trincea di posa e dei rinterri delle condotte, con valori di costipazione del terreno non inferiori al 90% del valore di prova Proctor ai sensi delle norme CNR 69:1978, UNI EN 13286-2:2005 e AASHTO. 34 5.1 Determinazione delle azioni sulle tubazioni interrate 5.1.1 Azione verticale dovuta al terreno di rinterro Per poter determinare lo stato tensione in una tubazione è necessario determinare l’entità delle varie azioni esterne. L’azione dovuta al terreno di ricoprimento è diversa a seconda delle condizioni di posa della tubazione e a seconda che questa sia flessibile o possa essere considerata rigida o indeformabile. Per quanto riguarda le condizioni di posa la Norma UNI 7517/76 “Guida per la scelta della classe dei tubi per condotte di amianto-cemento sottoposte a carichi esterni e funzionanti con o senza pressione interna”, distingue 4 differenti condizioni, schematicamente rappresentate nella figura 6, e prende, inoltre, in esame i casi di tubazioni poste nello stesso scavo, alla stessa quota o a quote diverse: posa in trincea stretta; posa in trincea larga; posa con rinterro indefinito; posa in trincea stretta con rinterro indefinito. Figura 6 – Condizioni di posa dei tubi previste dalla NORMA UNI 7517/76. Verranno, nel seguito, in particolare prese in considerazione le condizioni di posa in trincea stretta e in trincea larga. 5.1.1.1 Posa in trincea stretta La condizione di posa in trincea stretta si ha quando è verificata una delle due seguenti relazioni: (4) (5) dove D è il diametro esterno della tubazione, B la larghezza della trincea di scavo in 35 corrispondenza della generatrice superiore del tubo e H l’altezza del ricoprimento sopra tale generatrice. La larghezza raccomandata da normativa per la trincea a livello della generatrice inferiore del tubo è all’incirca D + 0,5 m, essendo D il diametro esterno del tubo, espresso in m. Nel caso di posa in trincea stretta occorre distinguere i tubi deformabili o flessibili da quelli rigidi; i primi si deformano più del terreno circostante e ciò si verifica quando è soddisfatta la relazione (3) riportata al paragrafo precedente, per n > 1. Per tubi deformabili posati in trincea stretta, il terreno di ricoprimento esercita, per unità di lunghezza del tubo, un’azione verticale Pv che, secondo Marston, è data dalla relazione: (6) nella quale D e B hanno il significato visto in precedenza, γt è il peso specifico del terreno di rinterro e ct un coefficiente di carico del terreno nella posa in trincea stretta; tale coefficiente si ricava dai diagrammi riportati in figura 7. Le curve che danno i valori di ct sono tracciate per differenti valori dell’angolo di attrito interno del terreno; quindi si deve scegliere la curva appropriata in base alle caratteristiche geotecniche del terreno. 36 Figura 7 – Coefficiente di Marston in funzione di H/B. In figura 7 sono riportate anche le equazioni sviluppate da Martson per ricavare, senza l’ausilio dei grafici, il valore del coefficiente ct. Per tubi rigidi (n < 1) in trincea stretta, l’azione Pv del terreno di ricoprimento, sempre per unità di lunghezza di tubazione, è invece data dalla: (7) dove il valore del coefficiente ct, nel caso di tubazione rigida, si può ancora ricondurre a quello ricavato per le tubazioni deformabili utilizzando gli stessi tipi di grafici. 37 5.1.1.2 Posa in trincea larga Un tubo è posato in trincea larga quando non sono rispettate le relazioni tra B, D, H indicate nelle (4) e (5), vedi figura 8 riportata di seguito. Figura 8 – Posa in trincea larga. In riferimento alle teorie di Martson e Spangler il carico dovuto al rinterro è calcolabile tramite la seguente formula: (8) dove il coefficiente di carico del terreno ce, funzione del rapporto h/D, delle caratteristiche del terreno e delle modalità di posa, può essere calcolato tramite la seguente espressione: ce = ± 1 β ⋅ [(− 1 + exp(± β ⋅ H / D ))] (9) in cui β = 2 ⋅ Ka ⋅ f (con Ka coefficiente di spinta attiva ed f coefficiente di attrito del terreno) è un coefficiente rappresentativo dell’attività tangenziale che si instaura nel sistema terreno – condotta. Il segno positivo è da adottare quando il vertice superiore della condotta cede meno del terreno posto lateralmente ad essa (con incremento del carico sulla condotta); il segno negativo nel caso contrario, in cui prevale l’effetto trincea. In progetto, in considerazione sia della sezione tipo di scavo (comunque di larghezza contenuta e a pareti poco inclinate sulla verticale) che dell’elevato grado di compattazione previsto per il rinterro delle tubazioni (con la formazione di un adeguato letto di posa e l’esecuzione del rinfianco con terreno ben costipato), nell’applicazione della formula (9) sarà adottato il segno negativo, ipotizzando, quindi, l’instaurarsi della mobilitazione (anche in parte) delle azioni di resistenza tangenziale del terreno di rinfianco e rinterro della condotta. 38 Si riportano, infine, nel seguito le sezioni tipo di scavo delle condotte in progetto, considerate ai fini dei calcoli: SEZIONE TIPO DI SCAVO E REINTERRO - TRACCIATO SU PRATO PER CONDOTTE IN GHISA SF. DN 150 mm E IN PEAD De180 mm PN 25 SEZIONE TIPO DI SCAVO E REINTERRO - TRACCIATO SU STRADA STERRATA PER CONDOTTE IN PEAD De180 mm PN16 39 5.1.2 Azione verticale dovuta ai sovraccarichi fissi e mobili Le tubazioni destinate ad essere posate sotto strada devono spesso sopportare dei sovraccarichi verticali fissi e/o mobili, il cui effetto si somma alla pressione interna, se presente, e del carico del rinterro. Le azioni che i sovraccarichi verticali trasmettono alla condotta sono essenzialmente di due tipi, applicati con modalità statica (lentamente) oppure dinamica: sovraccarichi concentrati; sovraccarichi distribuiti. Il carico esterno, concentrato o distribuito, si diffonde nel terreno sollecitando variamente la condotta interrata con carico specifico il quale, a parità di ogni altra condizione, sarà inversamente proporzionale alla profondità di posa della condotta medesima. Le modalità di diffusione di tale carico e, quindi, la frazione di esso che sollecita la condotta, sono ovviamente legate, oltre che alla profondità, alla tipologia del carico stesso, alla sua distribuzione e il suo sviluppo, al fine della determinazione dell’estensione effettiva della condotta sottoposta alla sua azione. I casi di principale interesse sono sostanzialmente i seguenti: carico concentrato e puntuale sulla verticale della generatrice superiore della condotta (più raro); carichi concentrati da convoglio (considerati nei calcoli di verifica); carichi uniformemente distribuiti. 5.1.2.1 Sovraccarichi concentrati Nel caso di un carico concentrato P le azioni si distribuiranno, a una profondità z, secondo una superficie circolare che è la base del cono avente il vertice nel punto di applicazione di P e semiapertura α che dipende dalle caratteristiche del terreno in cui è posata la tubazione. Il valore del semiangolo α può essere assunto compreso tra 45° ÷ 40°. La distribuzione di pressione, agente alla quota della generatrice superiore del tubo, andrà ad interessare la tubazione solo per la parte che grava sulla superficie rettangolare di larghezza D, che si ottiene proiettando il tubo sul piano orizzontale contenente la suddetta generatrice superiore (figura 9). 40 Figura 9 – Distribuzione delle pressioni lungo la verticale dovute a un carico concentrato e superficie di tubazione interessata dalle stesse. I sovraccarichi verticali mobili e statici generici agenti sulla generatrice superiore di un tubo interrato possono essere, quindi, calcolati tramite la seguente relazione: (10) dove: Ps rappresenta il carico verticale agente sulla generatrice superiore del tubo, in N/m o kg/m, dovuto ai sovraccarichi mobili o concentrati a seconda che sia presente o meno il fattore dinamico φ; m è un fattore empirico che tiene conto delle altre ruote del convoglio; per una profondità compresa tra 0,6 e 2,0 m è dato dalle seguenti relazioni (dove D è il diametro esterno del tubo espresso in m): cd è il coefficiente di sovraccarico mobile ricavabile dal grafico di figura 10. P è il sovraccarico massimo della ruota, fissa o mobile, in N o kg, del convoglio in questione; tale valore è desumibile dalle normative apposite ("Nuovo codice della strada", D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni, art. 62. massa limite); l è la lunghezza del tubo, in m, interessata dall'applicazione del sovraccarico concentrato, ricavabile tramite l’intersezione tra la condotta e il cono di distribuzione della forza concentrata, come visto in precedenza; φ è il fattore dinamico che tiene conto del movimento della forza concentrata. Questo coefficiente è calcolabile tramite le seguenti relazioni (dove H è l’altezza del rinterro sopra la generatrice superiore del tubo, in m): 41 Nel caso in cui il sovraccarico fosse statico, ad esempio mezzo in sosta, il fattore dinamico φ risulta essere uguale a 1. Figura 10 – Coefficiente di sovraccarico mobile cd. 42 In caso, invece, di carichi concentrati secondo convogli specifici, la determinazione del parametro P può essere effettuata in base ai convogli tipo disciplinati dalla norma DIN 1072, rappresentati da due tipi d’autocarro: pesante HT e leggero LT. La seguente tabella illustra le caratteristiche dei veicoli regolamentari dalla suddetta norma: Tabella 20 – Convogli tipo DIN 1072. In tal caso, fissato l’asse verticale z di riferimento coincidente con la retta d’azione del carico P (si veda la figura 11), il valore della tensione σz (di compressione) alla profondità z, sulla circonferenza di raggio r è data dalle seguenti equazioni: convoglio HT σ z = 0,5281 ⋅ convoglio LT σ z = 0,8743 ⋅ P H 1, 0461 H 1, 5194 P (11) (12) Figura 11 – Schema di carico concentrato. In tali condizioni si avrà, quindi, che: Pv = σ z ⋅ D ⋅ ϕ con: 43 (13) - Pv = carico verticale agente sulla generatrice superiore del tubo; - σz = tensione calcolata con le equazioni (11) e (12); - D = diametro esterno della tubazione; - φ è il fattore dinamico definito in precedenza. 5.1.2.2 Sovraccarichi distribuiti Per determinare le sollecitazioni dovute ai carichi distribuiti su una certa superficie S, come ad esempio trattori a cingoli, si procede come per i carichi concentrati. Per il calcolo della superficie S', posta ad una profondità z dal punto di applicazione del carico distribuito si dovrà, quindi, eseguire il processo visto precedentemente per ciascuno dei vertici della superficie S. Se la superficie S risulta essere rettangolare, di lati a e b, alla quota z le pressioni saranno distribuite su una superficie S' di lati: essendo α l’angolo su cui si ha una distribuzione della pressione lungo la verticale (come si è detto in precedenza si può assumere ). Anche in questo caso dovrà essere considerata solo la parte di S' che effettivamente interessa la tubazione. In conclusione, l’effetto di un sovraccarico distribuito mobile circolante ad un’altezza H sopra la generatrice superiore del tubo è calcolabile con la seguente formula: (14) dove: Ps rappresenta il carico verticale agente sulla generatrice superiore del tubo, in N/m o kg/m, dovuto ai sovraccarichi mobili o concentrati a seconda che sia presente o meno il fattore dinamico φ; cd è il coefficiente di sovraccarico mobile ricavabile sempre dal grafico di figura 10; D è il diametro esterno del tubo espresso in m; φ è il fattore dinamico. 5.1.2.3 Sovraccarichi assunti nei calcoli di verifica Al fine dei calcoli, in considerazione degli effettivi siti di posa delle condotte e dei sovraccarichi ai quali potrebbero essere eventualmente soggette durante la loro vita utile, sono stati cautelativamente presi in considerazione i seguenti tipi di sovraccarichi stradali: Intervento “A” – tratto in ghisa sferoidale: sovraccarico concentrato rappresentato da un veicolo convenzionale di classe “LT3” (carico per ruota posteriore pari a 10 kN); 44 Intervento “A” – tratto in polietilene: sovraccarico concentrato rappresentato da un veicolo convenzionale di classe “LT6” (carico per ruota posteriore pari a 20 kN); Intervento “B” – tratto in polietilene: sovraccarico concentrato rappresentato da un veicolo convenzionale di classe “HT30” (carico per ruota pari a 50 kN), in relazione ai tratti più gravosi da Periasc bassa a Periasc alta e al pozzo. 5.1.3 Azioni verticali dovute al peso proprio della tubazione Il peso proprio Pp del tubo lo si può schematizzare considerando separatamente i pesi Pp/2 della metà superiore e della metà inferiore del tubo. Il peso della metà superiore equivale a un carico uniformemente distribuito di intensità pp=Pp/2D; il peso della metà inferiore equivale analogamente a un carico uniformemente distribuito, diretto verso il basso, della stessa intensità (figura 12). Figura 12 – Schematizzazione degli effetti del peso proprio della tubazione Supponendo, per semplicità, che il terreno di posa reagisca lungo tutta la semicirconferenza inferiore ai suddetti carichi distribuiti pp =Pp/2D, la reazione avrà intensità p =Pp/D, per cui la metà inferiore della tubazione sarà soggetta nel complesso a un carico distribuito pp=Pp/2D diretto dal basso verso l’alto. In definitiva l’effetto del peso proprio della tubazione equivale a un carico uniformemente distribuito, di intensità pp=Pp/2D diretto dall’alto verso il basso agente sulla metà superiore del tubo e a un carico distribuito di uguale intensità, diretto dal basso verso l’alto, dovuto alla reazione del terreno di posa, agente sulla metà inferiore della tubazione. Per tubazioni di piccolo diametro (come quelle in progetto) tale azione può essere ritenuta del tutto trascurabile rispetto alle componenti dovute al rinterro e/o ai sovraccarichi. 45 5.1.4 Azioni verticali dovute al peso del liquido contenuto nella tubazione Il liquido esercita sulle due metà della tubazione, suddivise dal piano di simmetria verticale, delle pressioni unitarie di andamento triangolare, con valore nullo in sommità e pari a γD sul fondo. Le sollecitazioni e le deformazioni della tubazione prodotte dai suddetti diagrammi delle pressioni unitarie differiscono in misura molto lieve da quelle dovute a diagrammi delle pressioni unitarie rettangolari, di intensità pari a p̅ pari a quella media dei diagrammi triangolari, cioè p̅ = ½ γD (figura 13). Figura 13 – Schematizzazione degli effetti dovuti al liquido contenuto nella tubazione Per tubazioni di piccolo diametro (come quelle in progetto) tale azione può essere ritenuta del tutto trascurabile rispetto alle componenti dovute al rinterro e/o ai sovraccarichi e alle pressioni di esercizio. 5.2 Criteri di verifica 5.2.1 Verifica dell’inflessione diametrale La prima delle verifiche eseguite riguarda le massime deformazioni, che per le tubazioni interrate di tipo flessibile (quali in genere quelle in polietilene, per costituzione fisica) possono a volte risultare più critiche. L’esigenza di limitare le deformazioni scaturisce dal fatto che queste, se superano certi limiti, possono dar luogo a una riduzione della portata liquida non trascurabile e alterano lo stato delle sollecitazioni, col manifestarsi di tensioni superiori a quelle determinate in campo elastico nell’ipotesi di validità del principio della sovrapposizione degli effetti; elevate deformazioni possono inoltre danneggiare qualche tipo di rivestimento di cui sono dotate alcune tubazioni (per 46 esempio i rivestimenti in malta cementizia e vernici rigide). La verifica all’ovalizzazione non pone ovviamente alcun problema per le tubazioni che si comportano come rigide. In generale l’accorciamento del diametro verticale e l’allungamento del diametro orizzontale differiscono molto poco tra loro, per cui per la verifica è sufficiente controllare il valore di quest’ultimo. La condizione più critica si ha per tubazione vuota, in quanto l’effetto globale del liquido contenuto nel tubo si traduce in pressioni laterali dirette dall’interno verso l’esterno che tendono a ridurre l’ovalizzazione della tubazione. La massima deformazione orizzontale ∆x2 delle condotte in progetto è stata determinata mediante la formula di Spangler, che si basa sull’ipotesi che i carichi verticali permanenti e i sovraccarichi diano luogo a pressioni verticali in sommità e alla base del tubo uniformemente distribuite sull’intero diametro orizzontale e a pressioni orizzontali agenti con andamento parabolico sulle corde verticali che sottendono angoli al centro di 100°: (15) dove: - Pv è il carico verticale permanente agente sulla tubazione per unità di lunghezza; - Ps è il sovraccarico agente sulla tubazione per unità di lunghezza; - Ks è il coefficiente di appoggio. I suoi valori variano da 0,0083 a 0,110 al variare del tipo di posa e più precisamente aumenta al diminuire dell’angolo di appoggio del tubo alla base; in tabella 21 sono riportati alcuni valori caratteristici di tale coefficiente; ANGOLO EQUIVAL. COEFFICIENTE DI LETTO Ks [gradi] [/] TIPO D'INSTALLAZIONE Fondo sagomato con materiale di riempimento ben costipati ai fianchi del tubo (densità Proctor ≥ 95%) o materiale di letto e rinfranco di tipo ghiaioso leggermente costipato (densità Proctor ≥ 70%) 180 0,083 Tubo posato su letto compatto di almeno 0,10 m di spessore e rinterro compatto fino alla generatrice superiore 90 ÷ 150 0,085 Tubo posato su letto non compatto di almeno 0,10 m di spessore e rinterro compatto fino alla generatrice superiore 60 ÷ 90 0,096 Fondo sagomato con materiale di riempimento moderatamente costipato ai fianchi del tubo (densità Proctor ≥ 85% e < 95%) o materiale di letto e rinfranco di tipo ghiaioso [tubo posato su letto non compatto di almeno 0,10 m di spessore e rinterro leggermente compatto fino alla generatrice superiore] 45 ÷ 60 0,103 Assenza del letto di posa e rinterro compatto fino all'asse del tubo 30 ÷ 45 0,105 Fondo sagomato con materiale di riempimento sciolto posato ai fianchi del tubo (non raccomandato) [assenza di letto d posa e materiale di rinterro non compatto] 0 ÷ 30 0,11 Tabella 21 – Coefficiente di appoggio Ks in funzione dell’angolo di appoggio e del tipo di installazione. 47 - fr è il fattore di ritardo d’inflessione, che tiene conto dell’assestamento del terreno nel tempo; in particolare varia in funzione del grado di costipamento del terreno di riempimento. Con elevati costipamenti si hanno valori bassi di ∆x2 iniziale, perché risultano più elevati i valori di E', ma fr assume valori maggiori. La tabella 22 riporta alcuni valori del fattore di ritardo in funzione del grado di costipamento. TIPO DI RINTERRO E DI GRADO DI COSTIPAMENTO fr Materiale con grado di costipamento elevato 2,0 Materiale con grado di costipamento moderato 1,60 ÷ 1,80 Materiale con grado di costipamento leggero (scarso) 1,30 ÷ 1,50 Materiale scaricato alla rinfusa 1,0 ÷ 1,20 Tabella 22 – Fattore di ritardo in funzione del materiale di rinterro e del suo costipamento. - R è il raggio medio del tubo - E' è il modulo di reazione orizzontale del terreno. I valori medi del modulo E' di reazione ; orizzontale del terreno sono funzione sia del tipo di terreno nativo che del grado di costipamento del terreno di rinterro; Howard, sulla base di numerose osservazioni sperimentali su tubazioni interrate, ha proposto i valori di E' riportati nella tabella tabella 23, la quale è contenuta anche nella NORMA ANSI / AWWA C950. Valore di E' in funzione del grado di compattazione del materiale che avvolge la tubazione [N/cm2] TIPO DI MATERIALE CHE AVVOLGE LA TUBAZIONE a - terreni a grana fine, con meno del 25% di particelle di grana grossolana; plasticità da media a nulla b - terreni a grana fine, con più del 25% di particelle a grana grossolana; plasticità da media a nulla. Terreni a grana grossolana con più del 12% di fini c - terreni a grana grossolana con pochi fini o nessuno (<12% di fini) d - roccia frantumata Scaricato alla rinfusa Costipamento leggero < 85% PROCTOR < 40% DENSITA' REL. Costipamento moderato 85−95% PROCTOR 40−70% DENSITA' REL. Costipamento elevato > 95% PROCTOR > 70% DENSITA' REL. 34 140 280 690 69,0 280 690 1380 140 690 1380 2070 690 - 2070 - Appartengono al gruppo a i seguenti terreni: argille inorganiche con plasticità da bassa a media - limo organico - sabbia molto fine Appartengono al gruppo b i seguenti terreni: quelli del gruppo a, ma con più del 25% di particelle di grana grossolana - miscele di ghiaia, sabbia e limo (o argilla) mal graduate sabbie con limo. Appartengono al gruppo c i seguenti terreni: misture di ghiaia e sabbia con pochi fini o nessuno - sabbie ghiaiose con pochi fini o nessuno. Tabella 23 – Valori medi del modulo elastico E' del suolo in funzione del tipo di suolo e del grado di costipamento del rinterro 48 Per i vari materiali le specifiche normative o le raccomandazioni dei produttori di tubi consigliano di non superare determinati valori iniziali o a lungo termine di ∆x2, che in generale sono compresi tra il 4% e l’8% del diametro esterno DE. per le tubazioni metalliche e in ghisa è consigliabile, a lungo termine, un ∆x2 max < 0,08 DE, ma in presenza di rivestimenti interni in malta cementizia o vernici di tipo rigido deve risultare ∆x2 max < 0,08 DE. I calcoli di verifica saranno cautelativamente svolti per tutti i tipi di tubazioni in progetto sulla base di una percentuale massima ammissibile del 4%. 5.2.2 Verifica all’instabilità elastica per depressione interna (buckling) Una tubazione soggetta a una pressione esterna pes maggiore della pressione interna pin, e, quindi, a una depressione , è soggetta a sforzi di compressione che tendono a instabilizzarla. Secondo la formula di Eulero, la pressione critica pcr è data dalla: (16) con ν coefficiente di Poisson e D diametro medio. In effetti, poiché il tubo non ha una sezione perfettamente circolare, essendo affetto da una certa ovalizzazione, la pressione critica risulta inferiore a quella espressa dalla (16). Secondo Timoshenko, detto ∆D /D lo scarto massimo percentuale del diametro in seguito all’ovalizzazione, la pressione critica è data dalla: (17) in cui σE è la tensione di snervamento del materiale e pcr è la pressione critica in assenza di ovalizzazione. Per tubazioni interrate il ∆D da introdurre nella (17) assume il valore dovuto alle azioni esterne dedotte applicando la (16) secondo la formula di Spangler. La tensione di compressione critica σcr può essere ricavata dalla formula di Mariotte: (18) 49 Per le tubazioni interrate, ai fini della verifica all’instabilità elastica, occorre tener conto, oltre che della depressione interna ∆p, dell’effetto dei carichi esterni; per cui la verifica all’instabilità elastica può essere espressa: (19) con σcr dato dalla (18) e con νs coefficiente di sicurezza, da assumere pari almeno a 2,0 nelle verifiche a lungo termine e a 2,5 in quelle a breve termine. Come si è detto, ∆p rappresenta il valore della pressione idrostatica agente dall’esterno verso l’interno e può essere dovuta sia a una depressione interna, che può verificarsi durante i fenomeni di moto vario o durante le fasi di riempimento e svuotamento della tubazione, sia a un’effettiva pressione esterna, che si ha per esempio nelle tubazioni interrate in presenza di falde idriche o nelle tubazioni posate in acqua. 5.2.3 Verifica della massima sollecitazione Il comportamento statico di una condotta, specie se di diametro significativo, è riconducibile a quello di un anello elastico sottile. Le verifiche di sicurezza sullo stato di sollecitazione sono svolte calcolando le sollecitazioni di momento flettente “M” e sforzo normale “N” e, quindi, le tensioni specifiche in corrispondenza delle tre sezioni più significative della tubazione: al vertice (0), si fianchi (1) e sul fondo (2), ipotizzando che la sezione sia completamente reagente, come rappresentato nella figura sottostante: Figura 14 – Schematizzazione sezioni di verifica statica. Si precisa che le sezioni di riferimento, sulle quali agiscono le sollecitazioni che ci si appresta a calcolare, sono quelle rettangolari, ortogonali al piano del foglio, riferite ad un metro lineare di 50 condotta, ossia di dimensioni 1,00 [m] × s [m] (spessore condotta). Il calcolo delle caratteristiche di sollecitazione è stato condotto in base alle formulazioni riportate nella tabella che segue, considerando un angolo di appoggio delle condotte di 120° . Tabella 24 – Parametri di sollecitazione per unità di lunghezza della condotta interrata. Al fine del calcolo dei momenti flettenti “M” e degli sforzi normali “N” sono stati considerati i carichi e le reazioni esercitate sulle condotte, assumendo come azione sui fianchi quella distribuita secondo il classico trapezio di spinta: - Q = carico totale verticale dovuto al rinterro e ai sovraccarichi stradali; - Gc = peso proprio della condotta; - Ga = peso acqua di riempimento della condotta; - H0 = spinta orizzontale uniformemente distribuita = γtHDKa; - Ht = spinta orizzontale linearmente distribuita = γHD2 Ka/2; - M = momento flettente, positivo se genera trazione nelle fibre interne; - N = sforzo normale, positivo se di compressione. NB: in considerazione della differente rigidezza delle tubazioni impiegate, le componenti H0 e Ht dovute alla mobilitazione dell’azione orizzontale del terreno, non saranno prese in considerazione per le tubazioni in ghisa sferoidale (rigide). Determinati i valori del momento flettente e dello sforzo normale, si può procedere al calcolo della tensione attraverso la classica relazione di Navier: σ e ,i = N 6M ± 2 s s (20) Da confrontare con i valori ammissibili di resistenza per i materiali costituenti le condotte in progetto. 51 Si evidenzia che i calcoli di verifica sono stati effettuati per la più gravosa condizione di carico di esercizio delle tubazioni in progetto, comprensiva delle seguenti aliquote di azione: peso proprio della tubazione, peso dell’acqua interna, carichi statici (terreno) e dinamici (mezzo mobile in superficie). 5.2.3.1 Stima della pressione equivalente p0 Una volta determinate tutte le sollecitazioni dovute alle forze esterne in precedenza esaminate e, quindi, le tensioni di trazione massime agenti sulle condotte, sono state stimate, per applicazione inversa della formula di Mariotte le pressioni equivalenti p0 da sommare alla pressione di esercizio PE e alla sovrapressione ∆p per ottenere la pressione nominale PN (= PE,max) necessaria ai fini delle verifiche di sicurezza delle tubazioni in progetto: dove il valore di σt max relativo alla massima tensione agente sui tubi, è stato ricavato come: in cui σc è la tensione di compressione circonferenziale generata dai carichi esterni permanenti e di natura accidentale, (oltre ai momenti ovalizzanti visti in precedenza) ed è espressa dalla seguente formula: (21) in cui Pv e Ps sono rispettivamente le azioni del terreno di rinterro e quella dei sovraccarichi statici o dinamici che insistono sulla tubazione per unità di lunghezza. La tabella seguente riporta, in forma riepilogativa, i valori di pressione equivalente calcolati con il procedimento sopra descritto, i quali, per le tubazioni in PEAD, considerando già l’aliquota aggiuntiva dovuta alle sovrapressioni, risultano di entità trascurabile rispetto alle pressioni di esercizio calcolate, a conferma delle considerazioni preliminari riportate al paragrafo 4.6 della relazione. Tipologia condotta p0 [bar] % PE,max entità Pead PN16 – PE100 1,2 8,3 % trascurabile Pead PN25 – PE100 1,4 6,8 % trascurabile Ghisa sferoidale PFA48 3,8 20,1 % considerata nei calcoli Tabella 25 – Stima dei valori di pressione equivalente. 52 5.3 Risultati ottenuti Si riportano nel seguito i risultati ottenuti dall’applicazione delle formule descritte ai paragrafi precedenti alle condotte in progetto. In particolare sono state sottoposte a specifiche verifiche di natura statica le tubazioni principali di adduzione previste in progetto, ovvero quelle in PEAD e in Ghisa sferoidale. Per quanto concerne le tubazioni in acciaio, sostanzialmente utilizzate per gli attraversamenti in sub-alveo dei torrenti Cunéaz ed Evenson, si è ritenuta superflua l’effettuazione di verifiche statiche di dettaglio in quanto risultano incamiciate in tubazioni di protezione in acciaio DN 300 mm, a loro volta inglobate in apposito bauletto in calcestruzzo armato. Per tali tubazioni verranno, pertanto, ritenute sufficienti le verifiche pertinenti ai regimi di pressione trattate al capitolo 4 della relazione. I calcoli di verifica sono stati eseguiti con riferimento alle sezioni tipo di scavo desunte dagli elaborati grafici allegati al progetto e per una profondità massima di scavo, per entrambi gli interventi, pari a 1,5 m. 53 VERIFICHE STATICHE CONDOTTA IN PEAD DN 180 – PN16 – PE100 54 Diagramma dei carichi agenti sulla tubazione in PEAD De 180 mm - PN16 20.0 15.0 Carico dovuto al rinterro Carico dovuto ai sovraccarichi mobili Carico [kN] Carico dovuto alla massa dell'acqua contenuta nel tubo Peso proprio Carico totale 10.0 5.0 0.0 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 Ricoprimento [m] 55 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 2.0 Caratteristiche tubazione Materiale PEAD PN16 PE100 900 [MPa] 1 Modulo elastico iniziale (istantaneo) 400 [MPa] 2 Modulo elastico a lungo tempo (differito) Diametro esterno tubazione 0.180 [m] Diametro interno tubazione 0.1472 [m] Diametro medio tubazione 0.1636 [m] Spessore tubazione 0.0164 [m] Modulo elastico terreno 1 2 13.8 [MPa] Coefficiente di elasticità in sito n Coefficiente di elasticità in sito n 1.90 breve termine 4.28 lungo temrine Tubazione flessibile Calcolo del carico verticale del suolo sul tubo A Altezza massima rinterro H Larghezza della trincea B Peso specifico terreno Verifica tipologia di trincea B 1 condizione 0 2 condizione 0 1.32 [m] 0.60 [m] 3 18.00 [kN/m ] H 1 Trincea larga 0 Trincea larga - Trincea stretta Angolo d'attrito Ka f Ct - Qst - 31 [gradi] 0.32 0.60 [kN/m] - Trincea larga Ce 2.445 Qewt 1.43 [kN/m] Calcolo del carico mobile sul tubo B Fattore dinamico per strade e autostrade ϕ Pvc 1.00 2.06 [kN/m] Calcolo del carico dovuto alla massa dell'acqua contenuta nel tubo C Pa 0.17 [kN/m] Calcolo del carico dovuto al peso proprio della tubazione D Pp 0.08 [kN/m] Risultante dei carichi ovalizzanti E Rtot 3.74 [kN/m] 56 F Calcolo e verifica dell'inflessione diametrale fr 1.8 Kx 0.083 Ka ∆a 0.75 0.0 2 1380.0 [N/cm ] 8.18 [cm] 14.26 [N/cm] Es R Pv PS 20.64 [N/cm] 33082.08 [ N cm] 1 EtI istantaneo 2 EtI differito 1 2 1 2 14703.15 [ N cm] Inflessione diametrale ∆y iniziale Inflessione diametrale ∆y a lungo tempo ∆y/D iniziale ∆y/D a lungo termine 0.031 [cm] 0.043 [cm] 0.17% < 4% 0.24% < 4% La verifica dell'inflessione diametrale risulta positiva G Verifica dell'instabilita' all'equilibrio elastico (buckling) La verifica si esegue confrontando la pressione ammissibile di buckling qa con la risultante della pressione dovuta ai carichi esterni applicati. FS Rw B' 1 Pressione ammissibile qa istantanea 2 qa a lungo termine 2.50 1.00 0.25 2 99.85 [N/cm ] 2 66.57 [N/cm ] Risultante della pressione circonferenziale dovuta ai carichi esterni applicati 2 1.94 [N/cm ] La verifica all'instabilita' all'equilibrio elastico risulta positiva 57 DETERMINAZIONE DELLE SOLLECITAZIONI SFORZO NORMALE N [N] CARICHI 0 Peso proprio Gc 2α = 180° 2α = 120° 2α = 90° Peso dell'acqua Ga 2α = 180° 2α = 120° 2α = 90° Carico verticale uniforme Q 2α = 180° 2α = 120° 2α = 90° Spinta uniforme H0 Spinta triangolare Ht totali 2α = 120° sezione 1 MOMENTO FLETTENTE M [Nm] 2 0 2 20.23 20.23 20.23 -2.18 -3.24 -4.29 0.37 0.40 0.44 -0.41 -0.46 -0.52 0.46 0.56 0.68 -31.04 -33.21 -35.37 -11.35 -11.35 -11.35 -75.25 -73.09 -70.75 0.76 0.82 0.90 -0.85 -0.96 -1.06 0.96 1.15 1.39 0.00 -45.37 -94.23 684.50 29.22 1745.04 1745.04 1745.04 0.00 0.00 0.00 45.37 94.23 684.50 64.13 35.97 37.68 39.40 -15.52 -0.87 -35.97 -37.68 -39.97 15.52 1.06 35.97 39.40 44.54 -15.52 -1.23 631.90 1753.92 717.67 22.50 -22.52 24.35 2 [N/mm ] 2 [N/mm ] 2 [N/mm ] p0 [bar] 0 540517.43 0.54 -0.11 0.43 0.87 1 2 608933.13 586940.29 0.61 0.59 -0.11 -0.11 0.50 0.48 1.01 0.96 max 1.01 bar sezione SOLLECITAZIONI SPECIFICHE INTRADOSSO σt,max σC σ σ 2 [N/m ] 2 -2.18 -3.24 -4.29 SOLLECITAZIONI SPECIFICHE ESTRADOSSO σC σt,max σ σ [N/m ] 1 2 [N/mm ] 2 [N/mm ] 2 [N/mm ] p0 [bar] 0 -463456.20 -0.46 -0.11 -0.57 -1.14 1 2 -395040.50 -499419.11 -0.40 -0.50 -0.11 -0.11 -0.50 -0.61 max -1.01 -1.21 -1.21 bar 58 VERIFICHE STATICHE CONDOTTA IN PEAD PEAD DN 180 – PN25 – PE100 59 Diagramma dei carichi agenti sulla tubazione in PEAD De 180 mm - PN25 20.0 15.0 Carico dovuto al rinterro Carico dovuto ai sovraccarichi mobili Carico [kN] Carico dovuto alla massa dell'acqua contenuta nel tubo Peso proprio Carico totale 10.0 5.0 0.0 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 Ricoprimento [m] 60 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 2.0 Caratteristiche tubazione Materiale Modulo elastico iniziale (istantaneo) 2 Modulo elastico a lungo tempo (differito) Diametro esterno tubazione Diametro interno tubazione Diametro medio tubazione Spessore tubazione 1 PEAD PN25 PE100 900 [MPa] 400 [MPa] 0.180 [m] 0.1308 [m] 0.1554 [m] 0.0246 [m] Modulo elastico terreno 1 2 13.8 [MPa] Coefficiente di elasticità in sito n Coefficiente di elasticità in sito n A 0.48 breve termine 1.09 lungo temrine Tubazione flessibile Calcolo del carico verticale del suolo sul tubo Altezza massima rinterro H Larghezza della trincea B Peso specifico terreno 1.32 [m] 0.60 [m] 3 18.00 [kN/m ] Verifica tipologia di trincea B 1 condizione 2 condizione H 0 0 1 Trincea larga 0 Trincea larga - Trincea stretta Angolo d'attrito Ka f Ct - Qst - 31 [gradi] 0.32 0.60 [kN/m] - Trincea larga Ce 2.445 Qewt 1.43 [kN/m] B Calcolo del carico mobile sul tubo Fattore dinamico per strade e autostrade ϕ Pvc C 1.00 3.55 [kN/m] Calcolo del carico dovuto alla massa dell'acqua contenuta nel tubo Pa D 0.13 [kN/m] Calcolo del carico dovuto al peso proprio della tubazione Pp E 0.08 [kN/m] Risultante dei carichi ovalizzanti Rtot 5.19 [kN/m] 61 F Calcolo e verifica dell'inflessione diametrale fr 1.8 Kx 0.083 Ka ∆a 0.75 0.0 2 1380.0 [N/cm ] 7.77 [cm] 14.26 [N/cm] Es R Pv PS 35.55 [N/cm] 111652.02 [ N cm] 1 EtI istantaneo 2 EtI differito 1 2 1 2 49623.12 [ N cm] Inflessione diametrale ∆y iniziale Inflessione diametrale ∆y a lungo tempo ∆y/D iniziale ∆y/D a lungo termine 0.017 [cm] 0.030 [cm] 0.09% < 4% 0.17% < 4% La verifica dell'inflessione diametrale risulta positiva G Verifica dell'instabilita' all'equilibrio elastico (buckling) La verifica si esegue confrontando la pressione ammissibile di buckling qa con la risultante della pressione dovuta ai carichi esterni applicati. FS Rw B' 1 Pressione ammissibile qa istantanea 2 qa a lungo termine 2.50 1.00 0.25 2 183.45 [N/cm ] 2 122.30 [N/cm ] Risultante della pressione circonferenziale dovuta ai carichi esterni applicati 2 2.77 [N/cm ] La verifica all'instabilita' all'equilibrio elastico risulta positiva 62 DETERMINAZIONE DELLE SOLLECITAZIONI SFORZO NORMALE N [N] CARICHI 0 Peso proprio Gc 2α = 180° 2α = 120° 2α = 90° Peso dell'acqua Ga 2α = 180° 2α = 120° 2α = 90° Carico verticale uniforme Q 2α = 180° 2α = 120° 2α = 90° Spinta uniforme H0 Spinta triangolare Ht totali 2α = 120° sezione 1 MOMENTO FLETTENTE M [Nm] 2 0 20.23 20.23 20.23 -2.18 -3.24 -4.29 0.35 0.38 0.41 -0.39 -0.44 -0.49 0.44 0.53 0.64 -24.51 -26.22 -27.93 -8.96 -8.96 -8.96 -59.42 -57.71 -55.86 0.57 0.61 0.68 -0.63 -0.72 -0.80 0.72 0.86 1.04 0.00 -64.75 -134.48 684.50 29.22 2490.36 2490.36 2490.36 0.00 0.00 0.00 64.75 134.48 684.50 64.13 48.76 51.08 53.41 -15.52 -0.87 -48.76 -51.08 -54.18 15.52 1.06 48.76 53.41 60.37 -15.52 -1.23 619.51 2501.63 752.43 35.68 -35.66 38.04 [N/mm2] [N/mm2] [N/mm2] p0 [bar] 0 378916.37 0.38 -0.10 0.28 0.88 1 2 455425.12 407775.53 0.46 0.41 -0.10 -0.10 0.35 0.31 1.12 0.97 max 1.12 bar sezione SOLLECITAZIONI SPECIFICHE INTRADOSSO σC σt,max σ σ [N/m2] 2 -2.18 -3.24 -4.29 SOLLECITAZIONI SPECIFICHE ESTRADOSSO σC σt,max σ σ [N/m2] 1 [N/mm2] [N/mm2] [N/mm2] p0 [bar] 0 -328549.65 -0.33 -0.10 -0.43 -1.36 1 2 -252040.90 -346602.36 -0.25 -0.35 -0.10 -0.10 -0.35 -0.45 max -1.12 -1.42 -1.42 bar 63 VERIFICHE STATICHE CONDOTTA IN GHISA SFEROIDALE DN 150 – PFA48 64 Diagramma dei carichi agenti sulla tubazione in Ghisa sferoidale DN 150 mm - PFA 40 10.0 Carico dovuto al rinterro Carico dovuto ai sovraccarichi mobili Carico dovuto alla massa dell'acqua contenuta nel tubo Carico [kN] Peso proprio Carico totale 5.0 0.0 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 Ricoprimento [m] 65 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 2.0 Caratteristiche tubazione 1 Materiale Modulo elastico iniziale (istantaneo) Diametro esterno tubazione (netto ghisa) Diametro interno tubazione Diametro medio tubazione Spessore tubazione Ghisa sferoidale DN150 170000 [MPa] 0.160 [m] 0.150 [m] 0.155 [m] 0.005 [m] Modulo elastico terreno 13.8 [MPa] Coefficiente di elasticità in sito n 0.30 Tubazione rigida Calcolo del carico verticale del suolo sul tubo A Altezza massima rinterro H Larghezza della trincea B Peso specifico terreno 1.33 [m] 1.00 [m] 3 18.00 [kN/m ] Verifica tipologia di trincea B 1 condizione 2 condizione H 0 0 0 Trincea larga 0 Trincea larga - Trincea stretta Angolo d'attrito Ka f Ct - Qst - 31 [gradi] 0.32 0.60 [kN/m] - Trincea larga Ce 2.493 Qewt 1.15 [kN/m] Calcolo del carico mobile sul tubo B Fattore dinamico per strade e autostrade ϕ Pvc 1.00 0.91 [kN/m] Calcolo del carico dovuto alla massa dell'acqua contenuta nel tubo C Pa 0.17 [kN/m] Calcolo del carico dovuto al peso proprio della tubazione D Pp 0.08 [kN/m] Risultante dei carichi ovalizzanti E Rtot 2.31 [kN/m] 66 F Calcolo e verifica dell'inflessione diametrale fr 1.8 Kx 0.083 Ka ∆a 0.75 0.0 2 1380.0 [N/cm ] 7.75 [cm] 11.49 [N/cm] Es R Pv PS 9.07 [N/cm] 177083.33 [ N cm] EtI Inflessione diametrale ∆y iniziale 0.006 [cm] ∆y/D iniziale 0.03% < 4% La verifica dell'inflessione diametrale risulta positiva G Verifica dell'instabilita' all'equilibrio elastico (buckling) La verifica si esegue confrontando la pressione ammissibile di buckling qa con la risultante della pressione dovuta ai carichi esterni applicati. FS Rw B' 2.50 1.00 0.25 Pressione ammissibile qa istantanea 2 275.89 [N/cm ] Risultante della pressione circonferenziale dovuta ai carichi esterni applicati 2 1.28 [N/cm ] La verifica all'instabilita' all'equilibrio elastico risulta positiva 67 DETERMINAZIONE DELLE SOLLECITAZIONI SFORZO NORMALE N [N] CARICHI 0 Peso proprio Gc 2α = 180° 2α = 120° 2α = 90° Peso dell'acqua Ga 2α = 180° 2α = 120° 2α = 90° Carico verticale uniforme Q 2α = 180° 2α = 120° 2α = 90° totali 2α = 120° sezione 1 MOMENTO FLETTENTE M [Nm] 2 0 2 20.23 20.23 20.23 -2.18 -3.24 -4.29 0.35 0.38 0.41 -0.39 -0.44 -0.49 0.44 0.53 0.64 -32.23 -34.48 -36.73 -11.78 -11.78 -11.78 -78.14 -75.89 -73.47 0.75 0.81 0.89 -0.83 -0.94 -1.05 0.94 1.13 1.37 0.00 -26.73 -55.51 -64.44 1027.97 1027.97 1027.97 1036.42 0.00 26.73 55.51 -52.40 20.08 21.03 21.99 22.21 -20.08 -21.03 -22.31 -22.41 20.08 21.99 24.86 23.64 2 [N/mm ] 2 [N/mm ] 2 [N/mm ] p0 [bar] 0 5318548.31 5.32 -0.21 5.11 3.30 1 2 5538721.52 5663870.18 5.54 5.66 -0.21 -0.21 5.33 5.46 3.44 3.52 max 3.52 bar SOLLECITAZIONI SPECIFICHE INTRADOSSO sezione σ [N/m 2] 2 -2.18 -3.24 -4.29 SOLLECITAZIONI SPECIFICHE ESTRADOSSO σC σt,max σ σ [N/m ] 1 σ [N/mm2] σC σt,max 2 [N/mm ] 2 [N/mm ] p0 [bar] 0 -5344326.16 -5.34 -0.21 -5.55 -3.58 1 2 -5124152.96 -5684830.70 -5.12 -5.68 -0.21 -0.21 -5.33 -5.89 -3.44 -3.80 max -3.80 bar 68 6 Predimensionamento dei blocchi di ancoraggio Nei tratti in cui l’andamento della condotta subisce cambiamenti di direzione in senso alti- metrico o planimetrico, la curva è sottoposta all’azione risultante dalla composizione delle spinte (idrostatica e quantità di moto) agenti sulle sezioni che limitano, a monte e a valle, la curva stessa. Per tali motivi nei punti delle condotte in PEAD caratterizzati dalle suddette condizioni (tipo gli attraversamenti in sub-alveo), il progetto prevede la realizzazione di opportuni blocchi di ancoraggio in calcestruzzo al fine di contrastare efficacemente le azioni destabilizzanti. I blocchi di ancoraggio delle condotte, a tipologia portante, consentono di assorbire la spinta idrostatica che si verifica sul piano orizzontale e verticale in relazione alle varie situazioni di carico che possono verificarsi pertinenti a differenti angoli di curvatura delle condotte medesime. I blocchi saranno realizzati con calcestruzzo avente le seguenti caratteristiche tecniche: • calcestruzzo a prestazione garantita (UNI EN 206-1) • classe di esposizione e durabilità: XC2 • rapporto (a/c) max: 0,50; • classe minima di resistenza a compressione (UNI 11104) C25/30 – Rck 30 N/mm2; • classe di consistenza: S3/S4; • contenuto minimo di cemento: 350 kg/m3; • Dmax dell’aggregato: 32 mm; • copriferro minimo nominale: 5 cm; • la resistenza alla penetrazione all’acqua (come da norme ISO 7031) deve essere: Rpmax < 50 min; Rpmed < 20 min I blocchi di ancoraggio in progetto dal punto di vista dimensionale sono stati rappresentati secondo lo schema generale riportato in figura 15. Figura 15 – Schema tipo del blocco di ancoraggio 69 Nelle figure 16 e 17 sono, invece, indicati gli schemi tipologici dei blocchi previsti in progetto: Figura 16 – Schema tipo del blocco di ancoraggio orizzontale Figura 17 – Schema tipo del blocco di ancoraggio verticale 70 Ai fini del dimensionamento e della verifica a stabilità dei blocchi d’ancoraggio deve essere soddisfatta la seguente relazione: R < Sp + ω x G (22) dove: - R = spinta risultante trasferita al blocco determinata dalla condotta in pressione; - Sp = spinta passiva resistente del terreno a tergo del blocco; - G = peso proprio del blocco d’ancoraggio; - ω = coefficiente di attrito calcestruzzo blocco – terreno, assunto pari a 0,5. Il valore della risultante della spinta sulla condotta e, quindi, trasferita al blocco è ottenuta dalle seguenti formule: R = 2 P sin P = p⋅ π 4 α 2 ; (23) DN 2 (24) dove: - α = angolo di deviazione dei due tronchi rettilinei di tubazione contigui, pari a 45°; - P = spinta parallela all’asse del tubo; - p = pressione di collaudo, pari a 1,5 volte la pressione massima di esercizio. In ragione delle caratteristiche geometriche dei blocchi si è assunto coincidente il punto di applicazione della risultante R e del peso G del blocco. La composizione delle forze agenti consente di definire il valore della risultante complessiva (R + G) delle azioni, secondo la seguente relazione: (R + G ) = R2 + G2 L’inclinazione della risultante è pari a: R G α = tg −1 La spinta passiva Sp è, invece, quella che si determina lateralmente in uno scavo verticale allorché viene realizzato un manufatto che tende a comprimere la parete verticale dello scavo stesso. Tale spinta, propriamente, dovrà, quindi, intendersi come azione di resistenza e di contrasto del terreno, determinabile mediante la teoria di Rankine, secondo le seguenti ipotesi: superficie di scorrimento di forma piana; attrito calcestruzzo – suolo nullo, cioè assenza di tensioni tangenziali di contrasto fra 71 blocco di ancoraggio – terreno e applicazione della spinta passiva perpendicolarmente alla struttura (figura 18). Con queste considerazioni si ammette che la propagazione della rottura avvenga contemporaneamente in tutti i punti della superficie di scorrimento e la rottura sia indipendente dalla deformazione del terreno poiché la resistenza di quest’ultimo dipende esclusivamente dai parametri di coesione e dall’angolo di attrito interno assunti costanti e caratteristici dello stato rigido plastico perfetto considerato. Figura 18 – Schema di calcolo della spinta passiva delle terre. La caratterizzazione del terreno in sito è avvenuta considerando i seguenti valori geotecnici di riferimento desunti dalla relazione geologica: - γ' = 18 kN/m3; - c’ = 0; - φ’ = 31°; Le verifiche di stabilità, a titolo cautelativo, sono state, quindi, condotte assumendo il valore della massima tra le pressioni di collaudo determinate al capitolo 4: 72 PC Condotta [bar] Int. “A” - PEAD PN 16 21,6 Int. “B” - PEAD PN 25 30,9 Tabella 26 – Riepilogo pressioni di collaudo condotte in PEAD. Si procede, dunque, al dimensionamento del blocco di ancoraggio relativo ad una pressione della tubazione pari a 30,9 bar (3090 kN/m2), quale condizione di verifica più gravosa. P = 3090 ⋅ π ⋅ 0,18 2 4 R = 79,0 ⋅ 2 ⋅ sin ≅ 79,0 kN 45 ≅ 60,5 kN 2 Il blocco d’ancoraggio è dotato di fondazione rettangolare in pianta ed è previsto di dimensioni pari a m 1,2 x 1,2 x 1,0 h. Il peso del blocco risulta, pertanto, pari a: G = (1,2 ⋅ 1,2 ⋅ 1,0) ⋅ 24 = 34,6 kN In ragione delle caratteristiche geometriche si è assunto coincidente il punto di applicazione della risultante R e del peso G del blocco. La composizione delle forze agenti consente di definire il valore della risultante complessiva (R + G) delle azioni: (R + G ) = 60,5 2 + 34,6 2 = 69,7 kN L’inclinazione della risultante è pari a: R = 63,6° G α = tg −1 Il contrasto fornito dal terreno (spinta passiva Sp) si ottiene per mezzo del calcolo della risultante: Sp = ( ) 1 ⋅ γ t ⋅ y 2 − y12 ⋅ L ⋅ kp + 2c ⋅ ( y − y1 ) ⋅ L ⋅ kp 2 (25) dove: ▪ y = profondità di posa del blocco misurata dal piano di rinterro finale, pari a 2,0 m; ▪ y1 = differenza di quota tra il piano di rinterro finale e la sommità del blocco d’ancoraggio, pari a 1,0 m; ▪ L = lunghezza in pianta del blocco d’ancoraggio, pari a 1,20 m; ▪ kp = coefficiente di spinta passiva, pari a 3,1 secondo la teoria di Rankine. 73 per cui, essendo c = coesione = 0, si ottiene: ( ) Sp = 0,5 ⋅ 18 ⋅ 2,0 2 − 1,0 2 ⋅ 1,2 ⋅ 3,1 = 100,4 kN La verifica di stabilità comporta, che sia soddisfatta la relazione (22), per la quale si ha: R = 60,5 < 100,4 + 0,5 ⋅ 34,6 = 117,7 kN Il calcolo del carico limite sul terreno è stato ricondotto alla valutazione della seguente espressione (Brinch-Hansen): Plim = 1 ⋅ γ t ⋅ B ⋅ N γ ⋅ sγ + c ⋅ N c s c + γ ⋅ z ⋅ N q ⋅ s q (26) 2 con z = profondità di posa della tubazione. I valori adottati per i coefficienti di forma (Meyerhof) risultano: s q = sγ = 1 + 0,1 ⋅ s c = 1 + 0,2 ⋅ 1 + senϕ ' 1,2 ⋅ = 1,31 1 − senϕ ' 1,2 1 + senϕ ' 1,2 ⋅ = 1,62 1 − senϕ ' 1,2 mentre i valori dei coefficienti di capacità portante per ϕ’ = 31° sono stati assunti, secondo quanto proposto da Vesic pari a: Nγ = 26,31; Nq = 20,79; Nc = 32,82. Il valore di Plim risulta, quindi: Plim = ½ x 18,0 x 1,2 x 26,31 x 1,31 + 0 + 18 x 1,0 x 30,14 x 1,62 = 1251,1 kN/m2 Posto pari a 3 il valore del coefficiente di sicurezza risulta: Plim = Plim η = 1251,1 = 417,0 kN / m 2 ≅ 4,2 kg / cm 2 = σ t ,lim 3 Per quanto riguarda la verifica a pressoflessione del blocco si è proceduto, dapprima al calcolo dell’eccentricità secondo la seguente formula, considerando la tubazione centrata sull’altezza del blocco (0,5 m): e= ΣM M r + M s = G G 74 M r = − R ⋅ (0,5) = − 60,5 ⋅ M s = 100,4 ⋅ e= 1,0 = −30,3 kN ⋅ m 2 1,0 = 33,4 kN ⋅ m 3 − 30,3 + 33,4 = 0,09 m < b / 6 = 0,20 m 34,6 Le pressioni sul terreno assumono, quindi, i seguenti valori: σ t ,max = 34,6 6 ⋅ 0,09 ⋅ 1 + ≅ 34,8 kN / m 2 = 0,35 kg / cm 2 < σ t ,lim 1,2 ⋅ 1,2 1,2 σ t ,min = 34,6 6 ⋅ 0,09 ⋅ 1 − = 13,2 kg / m 2 = 0,13 kg / cm 2 < σ t ,lim 1,2 ⋅ 1,2 1,2 escludendo l’insorgere di stati tensionali dovuti a trazione sul conglomerato. La tensione massima agente sul calcestruzzo, ipotizzando una lunghezza di proiezione “L” della tubazione sul blocco pari a 50 cm risulta, infine, pari a: σ cls = R 60,5 = ≅ 672 kN / m 2 ≅ 6,7 kg / cm 2 < σ am,cls = 85 kg / cm 2 L ⋅ DN 0,5 ⋅ 0,18 75 7 Nuova opera di captazione e di regolazione sorgente Pian Long Gli interventi prevedono la realizzazione di una nuova opera di captazione delle acque sor- give, situata in località Pian Long, costituita da due distinti edifici: edificio di captazione; edificio di accumulo e regolazione. L’edificio di captazione, posizionato sulla principale polla sorgiva, a ridosso di un piccolo fabbricato esistente in disuso, sarà dotato di una vasca di captazione depressa rispetto al piano di scorrimento della sorgente ed in grado di derivare oltre alle acque superficiali anche le acque di sorgente in sub-alveo. La vasca sarà dotata di grigliato superiore per l’ispezione, la manutenzione e la movimentazione della paratoia di scarico di fondo, quest’ultima prevista in acciaio inox con dimensioni pari a cm 40x40. La quota di fondo vasca sarà a 2162,00 m s.l.m.. La portata sarà regolata senza organi meccanici specifici, vista anche l’assenza di energia elettrica in sito, tramite un sistema auto-regolante di sfioratori. In tal senso la portata erogata dalla sorgente sarà, dapprima convogliata, tramite un’apertura sottobattente di dimensioni pari a cm 100 x 70, nell’apposita e adiacente vasca di sedimentazione, con capacità di invaso di circa 7,5 m3. Da tale vasca, si diparte la condotta di derivazione, in ghisa sferoidale DN 150 mm, dotata di pozzetto con saracinesca d’intercettazione, la quale convoglierà le acque captate nell’edificio di accumulo e regolazione posto circa 40 m più a valle. Il fondo scorrevole della tubazione sarà alla quota di 2162,50 m s.l.m. La vasca di captazione principale sarà dotata, in posizione longitudinale, verso valle, con quota di imposta di 2163,00 m s.l.m., di uno sfioratore di controllo delle portate, di tipo “a larga soglia” (Belanger) con dimensioni pari a cm 250 x 100, studiate in modo da garantire un tirante idrico massimo sullo stesso di alcuni centimetri e, conseguentemente, anche sulla condotta di derivazione in ghisa (si veda il paragrafo 7.1). Tale sistema di regolazione eviterà così, da un lato, l’interruzione della vena fluida per via del ghiaccio nel periodo invernale, quando la portata risulta essere generalmente minima (circa 4-6 l/sec, dato campagna di caratterizzazione delle sorgenti) mentre nel caso, invece, in cui la portata della sorgente (portata massima misurata di 160 l/sec, dato campagna di caratterizzazione delle sorgenti) sia maggiore della portata di captazione progettualmente prevista, la soglia sfiorante di valle della vasca garantirà un innalzamento del livello del tirante idrico contenuto in pochi centimetri mantenendo un livello idrico e, quindi, un carico idraulico massimi nella vasca di sedimentazione ai quali corrisponderà la derivazione massima di 20 l/s dalla condotta in ghisa sferoidale. Grazie all’installazione del suddetto stramazzo, pertanto, la vasca di captazione in progetto non risentirà, se non minimamente, delle variazioni di livello idrico derivanti prodotte dalle differenti portate naturali della sorgente, garantendo, così, i valori di portata captata nel range di 76 progetto stabilito (da 4 l/s a 20 l/s). La portata in eccesso verrà restituita all’alveo della sorgente direttamente dallo stramazzo e, in caso di evenienza o di operazioni di manutenzione, anche lo scarico di fondo, tramite il relativo azionamento della paratoia di pertinenza. L’edificio di accumulo, oltre a captare le portate provenienti dall’edificio di captazione sarà predisposto anche per captare le portate affluenti dai due dreni in progetto, in PVC DN 200 mm microfessurati. In tale edificio verranno, quindi, effettuate le operazioni di regolazione e accumulo delle portate in arrivo dall’opera di captazione e dai suddetti dreni, per poi convogliarle nella condotta di adduzione verso la nuova vasca di Cunéaz e, quindi, alla vasca esistente di Salval-Crest. Come in precedenza indicato, la portata derivata della sorgente di Pian Long avrà un valore massimo pari a 20 l/s al fine di garantire un’integrazione/soccorso sia per centri abitati nella zona alta della valle, Cunéaz, Crest Fornet e impianti di risalita che per le utenze degli agglomerati urbani più importanti quali Ayas e Champoluc, evitando, nel contempo, fenomeni di carenza idriche del territorio, in particolare durante i periodi più critici caratterizzati da un maggior afflusso turistico nella valle. Analogamente a quanto già previsto per l’opera di captazione, la portata in ingresso all’edificio di accumulo vista l’assenza in loco di energia elettrica, sarà regolata senza organi meccanici specifici, tramite un sistema auto-regolante di sfioratori e saracinesche. In tal senso l’edificio è caratterizzato da un sistema di tre vasche distinte, ognuna delle quali dotata di organi di regolazione specifici: a. vasca di raccolta: impostata alla quota di fondo di 2157,30 m s.l.m., ha la funzione di raccogliere tutte le portate in arrivo sia dall’opera di captazione, tramite la condotta in ghisa sferoidale DN 150 mm, che dai dreni microfessurati in PVC DN 200 mm; in corrispondenza di tale vasca verranno realizzati uno stramazzo rettangolare d’angolo tipo “Bazin”, con vaschetta di raccolta in acciaio inox delle portate in esubero, connessa alla tubazione di restituzione in alveo, una succheruola sottobattente, con luce circolare DN 150 mm, connessa alla condotta di adduzione in ghisa sferoidale e sezionabile tramite saracinesca e, infine, uno stramazzo di tipo “Belanger”, di larghezza pari a 90 cm, specificatamente tarato in relazione alla capacità di efflusso del predetto sfioratore angolare e con funzione di mettere in comunicazione la vasca di raccolta con quella di carico per il range di portate previsto in progetto (da 4 l/s a 20 l/s). b. vasca di carico e di accumulo: dotata di un capacità di accumulo pari a circa 20,0 m3 e impostata alla stessa quota di fondo della vasca di raccolta, sarà finalizzata all’accumulo delle portate trasferite dalla vasca di raccolta, tramite lo stramazzo tipo “Belanger” di cui al punto precedente e, quindi, alla partenza delle condotta di adduzione idrica principale in progetto. Al suo interno sarà prevista un'ulteriore organo di regolazione delle portate, 77 integrativo e compensativo di quelli relativi alla vasca di raccolta, costituito da uno sfioratore a calice, con diametro di imbocco pari a cm 40, la cui tubazione di raccolta, con DN 200, sarà anch’essa connessa alla tubazione di restituzione in alveo già trattata al punto precedente. Le portate idriche saranno prelevate tramite una succheruola sottobattente, con luce circolare DN 150 mm, connessa alla condotta di adduzione in ghisa sferoidale e sezionabile tramite saracinesca. Tale tubazione incontrerà, nella vasca saracinesche, la tubazione di adduzione proveniente dalla vasca di raccolta. c. vasca saracinesche di manovra: questa terza vasca sarà adibita a contenere tutte le tubazioni in arrivo dalle due predette vasche e al loro sezionamento, a seconda delle necessità (funzionamento ordinario, manutenzione, ecc.) al fine di ottimizzare la gestione delle portate in esubero da restituire in alveo e delle portate da immettere nella condotta di adduzione idrica. Per maggiori dettagli circa l’opera di capatazione e di accumulo, nonché dei sistemi di regolazione delle portate, si rimanda, infine, agli elaborati grafici specifici allegati al progetto. 7.1 Sistemi di regolazione delle portate Il presente paragrafo riporta, nel dettaglio, i calcoli di dimensionamento dei vari sistemi di regolazione e controllo delle portate captata dalla sorgente, sia in corrispondenza dell’opera di presa che della vasca di accumulo e carico. Al tal fine, sono state utilizzate le formulazioni classiche pertinenti alla foronomia e all’efflusso dalle luci, opportunamente diversificate in base alle specificità geometrica e funzionale degli organi sfioranti. Stramazzo a larga soglia opera di captazione Come indicato nell’introduzione al capitolo 7, l’opera di presa, posizionata a quota 2162,00 m s.l.m., consente di creare un piccolo invaso necessario a garantire la derivazione delle portate disponibili, fino al valore massimo pari a circa 20 l/s. La portata in esubero rispetto a quella derivata verrà sfiorata verso l’alveo di valle mediante uno stramazzo di tipo “a larga soglia” con lunghezza pari a cm 250 e petto, rispetto al fondo vasca, di 100 cm. La legge che regola l’efflusso da detto stramazzo è, pertanto, esprimibile con la seguente equazione: Q = µ ⋅L⋅h⋅ 2⋅ g ⋅h dove: h = carico sulla soglia di sfioro; 78 (27) L = sviluppo della soglia, pari a 2,50 m; 2 g = 9,81 m/s , costante gravitazionale; µ = coefficiente di efflusso sullo stramazzo, pari a 0,385. Si riporta, quindi, nel seguito la scala di deflusso dello sfioratore in esame, dalla quale si può evincere come esso sia in grado di sfiorare una portata di 140 l/s con un battente pari a circa 10 cm. Scala delle portate stramazzo a larga soglia opera di presa 20 19 18 17 16 15 14 Tirante idrico [cm] 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 220 240 260 280 300 320 340 Portata [l/s] Luce sotto-battente condotta di presa Lo sfioratore della vasca di captazione, in relazione alla sua ottima capacità relativa di sfioro, determina, quindi, un carico idraulico sulla luce circolare di efflusso della condotta di presa variabile da un minimo di 1 cm, coincidente praticamente con la quota di scorrimento della condotta di derivazione, (pari a 2162,50 m s.l.m.) e valido per portate della sorgente quasi nulle, ad un massimo di circa 50 cm (quota 2163,00 m s.l.m.), valevole per portate della sorgente di circa 160 l/s, dei quali 20 l/s derivati dalla condotta di adduzione DN 150 mm e 140 l/s sfiorati verso valle. Sulla luce di presa sottobattente, i valori di tirante idrico governati dallo stramazzo a larga soglia, determinano, quindi, una portata effluente a sua volta regolata dalla seguente legge: Q = Cq ⋅ A ⋅ 2 ⋅ g ⋅ h (28) dove: h = carico idrico misurato dalla mezzeria della luce circolare di sfioro; A = area di deflusso della luce di sfioro; 79 2 g = 9,81 m/s , costante gravitazionale; Cq = coefficiente contrazione / di efflusso, assunto pari a 0,82. Dalla quale si ricava la seguente scala delle portate: Scala delle portate efflusso da luce sotto-battente opera di presa 90 80 70 Tirante idrico [cm] 60 50 40 30 20 10 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 Portata [l/s] Si evidenzia, a tal proposito, come ad una portata di 20 l/s corrisponda un tirante idrico sulla mezzeria della luce di sfioro di circa 10 cm, mentre con un carico idrico di 50 cm, in caso di portata massima della sorgente, si verrebbe a determinare un efflusso di circa 45 l/s. Stramazzo a larga soglia di comunicazione vasca di raccolta con vasca di carico Come indicato in precedenza, il trasferimento delle portate dalla vasca di raccolta alla vasca di carico dell’edificio di accumulo ubicato poco più a valle dell’opera di captazione, avviene tramite uno stramazzo “a larga soglia”, a quota 2158,70 m s.l.m., per il quale è ancora valida la legge di efflusso espressa dalla (27). Si riporta, pertanto, nel seguito la relativa scala delle portate, evidenziando, in particolare, che la portata massima di progetto della rete idrica sfiora con un tirante di circa 5 ÷ 6 cm sulla soglia di sfioro: 80 Scala delle portate stramazzo al larga soglia vasca di carico 13 12 11 10 Tirante idrico [cm] 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 Portata [l/s] Stramazzo Bazin vasca di raccolta In corrispondenza della vasca di raccolta dell’edificio di accumulo è stata prevista l’installazione di uno sfioratore d’angolo a parete sottile, tipo “Bazin” con funzione di esitare le portate in eccesso provenienti dalla condotta di derivazione dell’opera di captazione e dai dreni in PVC verso l’alveo di valle, impedendo o, comunque, limitando, il loro trasferimento nell’adiacente vasca di carico. La quota di attivazione dello sfioratore in argomento è stata, conseguentemente, definita in funzione del livello idrico massimo a sua volta determinato dallo sfioratore a larga soglia di collegamento con la vasca di carico per la portata di 20 l/s. Pertanto il ciglio sfiorante del presente sfioratore è previsto alla quota di 2158,75 m s.l.m. (+ 5 cm rispetto alla sommità dello stramazzo a larga soglia di collegamento tra le due vasche) e risulta regolato dalla seguente legge di efflusso (ipotizzando una velocità nulla nella vasca): Q = µ ⋅L⋅h⋅ 2⋅ g ⋅h (29) in cui: h = carico sulla soglia di sfioro; L = sviluppo totale della soglia, pari a 2,0 m; 2 g = 9,81 m/s , costante gravitazionale; µ = coefficiente di efflusso sullo stramazzo a parete sottile, pari a 0,407. Si ottiene, quindi, la seguente scala delle portate: 81 Scala delle portate stramazzo a parete sottile vasca di raccolta 9 8 7 Tirante idrico [cm] 6 5 4 3 2 1 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 Portata [l/s] Nell’ipotesi che i dreni in progetto, (tubazioni in PVC DN 200 mm), captino ciascuno una portata di 20 l/s (ottenuta per un riempimento del 50 % ed una pendenza media del tratto terminale pari a circa l’1 %), e che dalla sorgente vengano trasferiti circa 45 l/s (condizioni di portata alla sorgente massima di 160 l/s), si verrebbe a determinare, in corrispondenza della vasca di raccolta, una portata complessiva ipotetica massima di circa 85 l/s. In tale situazione lo sfioratore in progetto sarà, quindi, in grado di esitare una portata di 65 l/s con un tirante di circa 8 cm, mentre la portata di 20 l/s verrà sfiorata dallo stramazzo a larga soglia nella vasca di carico. Sfioratore a calice vasca di carico Nei casi in cui venissero raggiunti valori di portata significativi in corrispondenza della vasca di raccolta, indicativamente ricompresi in un range da 50 l/s a 85 l/s, si potrebbe determinare, per il periodo transitorio necessario all’attivazione dello sfioratore angolare a parete sottile, un trasferimento di portata nella vasca di carico maggiore di 20 l/s. Tale situazione potrebbe anche verificarsi come semplice condizione di equilibrio tra i due sfioratori, determinabile in maniera empirica con apposite tarature in sito, per la quota parte di carico idrico data dalla differenza tra le due quote di sfioro: per esempio, in caso di portata in ingresso alla vasca di raccolta di 50 l/s si avrebbe dapprima il passaggio della portata di 20 l/s alla vasca di carico tramite lo stramazzo a larga soglia, con un tirante relativo di circa 5 ÷ 6 cm; a tal punto, al crescere della portata in ingresso, si attiverebbe anche lo sfioratore angolare della vasca di raccolta. In tal senso, nonostante lo sfioratore a parete 82 sottile sia caratterizzato da un coefficiente di efflusso maggiore e, come tale, più influente nel sistema di sfiori in atto, potrebbe comunque verificarsi il trasferimento di una portata superiore di 20 l/s nella vasca di carico, quantificabile mediante l’interpolazione dai grafici sopra riportati, considerando uno sfasamento di circa 5 cm per il calcolo della portata esitata dallo stramazzo a larga soglia. Per l’esempio specifico, pertanto, dei 30 l/s residui, 15 l/s sarebbero sfiorati in corrispondenza della vasca di raccolta mentre 15 l/s verrebbero aggiuntivamente esitati verso la vasca di carico con un tirante totale di circa 8 cm. Per le motivazioni suddette, in corrispondenza della vasca di carico è stato previsto un ulteriore dispositivo di regolazione e limitazione delle portate in esubero, costituito da uno sfioratore circolare di tipo a calice, con sommità alla quota di 2158,75 m s.l.m. e rappresentabile secondo il seguente schema generale: Figura 19 – Schema tipo sfioratore circolare a parete sottile o a calice. La portata di efflusso da uno stramazzo circolare a parete sottile è ricavabile in riferimento alla teoria di Lazzari, secondo la seguente espressione: Q = µ ⋅ 2π ⋅ rsf' ⋅ h ⋅ 2 ⋅ g ⋅ h in cui: h = carico netto sulla soglia di sfioro; r = raggio dello sfioratore, assunto pari a 50 cm; 2 g = 9,81 m/s , costante gravitazionale; 83 (30) µ = coefficiente di sfioro, calcolato come segue: rsf' µ = 0,371 ⋅ ' h 1 / 20 con: h’ = h + y0 e r’sf = rsf + x0, con i vari termini riferibili alla seguente figura: Figura 20 – Sistema di riferimento utilizzato da Lazzari per lo studio dell’efflusso da stramazzo circolare. Dalla quale, in caso di sfioratori di limitate dimensioni come quello in esame, è possibile approssimare il valore di h con quello di h’ (carico sulla soglia di sfioro). Si riporta, pertanto, nel seguito la scala di portata relativa allo sfioratore circolare in argomento, dalla quale se ne può dedurre la capacità di deflusso e regolazione. Scala delle portate stramazzo circolare 5 Tirante idrico [cm] 4 3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Portata [l/s] 84 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 8 Nuova vasca di accumulo in località Cunéaz In prossimità della località di Cunéaz, sul mappale n. 151, Fg. 25 del Comune di Ayas, è prevista la realizzazione di una nuova vasca di accumulo. Il nuovo manufatto che sorgerà alla quota 2085,0 m s.l.m. e sarà posizionato a pochi metri dalla vasca di accumulo esistente di capacità di circa 30 m3 avrà lo scopo di garantire un servizio antincendio e un compenso di riserva, in caso di interruzione delle portate dalle sorgenti già derivate, della località di Cunéaz, degli impianti di risalita, degli alberghi e della località Crest-Fornet. L’edificio avrà dimensioni lorde in pianta di m 7,70 x 7,30 e sarà diviso in serbatoio di contenimento dell’acqua, e in locale di manovra, dove saranno posizionate le valvole e gli snodi. La vasca, con dimensioni nette di m 4,50 x 6,50 x 2,00, avrà una capacità di accumulo pari a circa 60 m3, in grado di garantire il funzionamento di due idranti per un tempo di 3 ore, con una portata di 5 l/s; inoltre sarà collegata alla vasca esistente, ottenendo una capacità complessiva del sistema di circa 90 m3. La vasca esistente verrà mantenuta anche per aver la possibilità di garantire il fabbisogno agli abitati anche durante la manutenzione di una delle due vasche. Il sistema di due serbatoi sarà alimentato dalla portata convogliata nella condotta principale DN150 in ghisa sferoidale in arrivo dalla sorgente di Pian Long. La vasca in progetto sarà collegata alla condotta esistente che garantirà i fabbisogni idropotabili di Cunéaz e alimenterà la nuova condotta in PEAD De180 mm PN16 a servizio del serbatoio di Salval-Crest esistente, dell’impianto di risalita/alberghi a valle, della località di Crest Fornet e delle case sparse lungo il tracciato. Al fine di attuare una funzionale regolazione e controllo della portata captata si è optato per la realizzazione di un sistema attivo automatico. Tale sistema prevede l’installazione, nella vasca nuova di Cunéaz, di idrovalvole multifunzione per il controllo del livello vasca, della portata e per il sostegno della pressione di monte. Il pilota motorizzato dell’idrovalvola sarà azionato automaticamente dal nuovo sistema PLC, il quale in base alla lettura della portata in ingresso, effettuata dal misuratore di portata elettromagnetico, invierà un segnale di regolazione di apertura e chiusura della valvola garantendo il non superamento della portata massima concessionata pari a 20 l/sec. I due sistemi PLC, installati nelle vasche, oltre a garantire in locale il controllo e la registrazione dei dati della portata idrica affluente sarà in grado di comunicare tramite modem GSM o con il sistema WiFi comunale in corso di realizzazione, in questo modo il sistema gestirà e controllerà le portate in ingresso alla vasca con la possibilità di telecontrollo delle stesse in remoto sia in merito ai segnali di livello e portata sia per la gestione diretta dell’idrovalvola. Nel locale di manovra saranno, quindi, ubicate le seguenti apparecchiature elettromeccani85 che di regolazione: ▪ 5 saracinesche; ▪ 1 filtro a y; ▪ 1 giunto di smontaggio; ▪ 1 misuratore di portata; ▪ 1 idrovalvola motorizzata di controllo portate e sostegno pressione. ▪ 1 idrovalvola di controllo di livello. Il locale in progetto, come la vasca esistente, sarà completamente interrato in modo da ridurre l’impatto ambientale ed evitate che nel periodo invernale l’acqua contenuta al suo interno si ghiacci, creando notevoli disagi alle utenze. La struttura sarà realizzata in cls gettato in opera con uno spessore pari a 40 cm con rivestimento in pietrame tipico del luogo delle parti a vista. La gestione dei livelli idrici e, conseguentemente, delle portate che giungono alla vasca saranno regolati da un comando a galleggiante che, in funzione del tirante idrico presente in vasca, agisce in modo tale da consentirne l’incremento ovvero impedire l’ingresso di ulteriore portata. La nuova vasca sarà dotata di impianto elettrico e messa a terra alimentato dalla cabina elettrica dell’abitato di Cunéaz sottostante, posta a circa 70 m, presso la quale sarà ubicato il contatore di fornitura. Per maggiori dettagli circa la nuova opera di accumulo di Cunéaz si rimanda, infine, agli elaborati grafici specifici allegati al progetto. 86 ALLEGATO “A” INTERVENTO A Configurazione idrodinamica di servizio “tubi nuovi” e “tubi usati” Vasca di accumulo di Selval Crest SCHEMA GENERALE MODELLO IDRAULICO Vasca di accumulo di Cunéaz Opera di captazione CONFIGURAZIONE DINAMICA DI SERVIZIO “TUBI NUOVI” – Q = 20 l/s CONFIGURAZIONE DINAMICA DI SERVIZIO “TUBI NUOVI” – Q = 4 l/s Andamento pressioni condotta configurazione dinamica di servizio - "tubi nuovi" 16 Vasca di accumulo di S. Crest 15 14 13 12 11 9 Vasca di accumulo di Cunéaz 8 7 6 5 4 3 2 Opera di captazione Pressione [bar] 10 1 0 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 Numero nodo modello idraulico Tubi nuovi - Q=20l/s Tubi nuovi - Q=4l/s Piezometriche condotta configurazione dinamica di servizio - "tubi nuovi" 2150 Vasca di accumulo di S. Crest Carico idraulico [m] 2200 Vasca di accumulo di Cunéaz 2250 Opera di captazione 2300 2100 2050 2000 1950 1900 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 Numero nodo modello idraulico Tubi nuovi - Q=20l/s Tubi nuovi - Q=4l/s Quota geodetica CONFIGURAZIONE DI ESERCIZIO - TUBI NUOVI - Q = 20 l/s Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Junc 1 2157.3 0 2158.7 0.0 Junc 2 2158.5 0 2157.9 0.0 Junc 3 2148.5 0 2157.2 8.7 Junc 4 2138.5 0 2156.9 18.4 Junc 5 2128.5 0 2156.0 27.5 Junc 6 2124.5 0 2155.6 31.1 Junc 7 2108.5 0 2155.1 46.6 Junc 8 2088.5 0 2154.4 65.9 Junc 9 2068.5 0 2153.8 85.3 Junc 10 2058.5 0 2153.3 94.8 Junc 11 2050.5 0 2153.1 102.6 Junc 12 2054.5 0 2152.6 98.1 Junc 13 2052.5 0 2152.2 99.7 Junc 14 2048.5 0 2152.1 103.6 Junc 15 2034.5 0 2151.6 117.1 Junc 16 2032.0 0 2151.3 119.3 Junc 17 2032.0 0 2151.0 119.0 Junc 18 2030.5 0 2150.8 120.3 Junc 19 2078.5 0 2149.3 70.8 Junc 20 2088.0 0 2149.1 61.1 Junc 21 2088.5 0 2148.2 59.7 Junc 22 2094.5 0 2147.7 53.2 Junc 23 2088.5 0 2147.3 58.8 Junc 24 2080.5 20 2146.2 65.7 Junc 25 2080.5 0 2087.7 7.2 Junc 26 2076.5 0 2087.2 10.7 Junc 27 2046.5 0 2086.0 39.5 Junc 28 2034.5 0 2084.7 50.2 Junc 29 2018.5 0 2083.4 64.9 Junc 30 2010.5 0 2082.8 72.3 Junc 31 2008.5 0 2082.6 74.1 Junc 32 1998.5 0 2081.6 83.1 Junc 33 1988.5 0 2081.1 92.6 Junc 34 1978.5 0 2080.8 102.3 Junc 35 1972.5 0 2080.4 107.9 Junc 36 1974.5 0 2080.1 105.6 Junc 37 1982.5 0 2079.4 96.9 Junc 38 1988.5 0 2078.8 90.3 Junc 39 1992.5 0 2078.3 85.8 Junc 40 1998.5 0 2077.8 79.3 Junc 41 1998.5 0 2077.3 78.8 Junc 42 1968.0 20 2076.5 108.5 Resvr 1 2158.7 -20 2158.7 0.0 Tank 46 2085.0 -20 2088.0 3.0 CONFIGURAZIONE DI ESERCIZIO - TUBI NUOVI - Q = 4 l/s Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Junc 1 2157.3 0 2158.7 0.0 Junc 2 2158.5 0 2158.7 0.0 Junc 3 2148.5 0 2158.6 10.1 Junc 4 2138.5 0 2158.6 20.1 Junc 5 2128.5 0 2158.6 30.1 Junc 6 2124.5 0 2158.5 34.0 Junc 7 2108.5 0 2158.5 50.0 Junc 8 2088.5 0 2158.5 70.0 Junc 9 2068.5 0 2158.5 90.0 Junc 10 2058.5 0 2158.4 99.9 Junc 11 2050.5 0 2158.4 107.9 Junc 12 2054.5 0 2158.4 103.9 Junc 13 2052.5 0 2158.4 105.9 Junc 14 2048.5 0 2158.4 109.9 Junc 15 2034.5 0 2158.3 123.8 Junc 16 2032.0 0 2158.3 126.3 Junc 17 2032.0 0 2158.3 126.3 Junc 18 2030.5 0 2158.3 127.8 Junc 19 2078.5 0 2158.2 79.7 Junc 20 2088.0 0 2158.2 70.2 Junc 21 2088.5 0 2158.2 69.7 Junc 22 2094.5 0 2158.1 63.6 Junc 23 2088.5 0 2158.1 69.6 Junc 24 2080.5 4 2158.1 77.6 Junc 25 2080.5 0 2088.0 7.5 Junc 26 2076.5 0 2088.0 11.5 Junc 27 2046.5 0 2087.9 41.4 Junc 28 2034.5 0 2087.8 53.3 Junc 29 2018.5 0 2087.8 69.3 Junc 30 2010.5 0 2087.7 77.2 Junc 31 2008.5 0 2087.7 79.2 Junc 32 1998.5 0 2087.7 89.2 Junc 33 1988.5 0 2087.7 99.2 Junc 34 1978.5 0 2087.6 109.1 Junc 35 1972.5 0 2087.6 115.1 Junc 36 1974.5 0 2087.6 113.1 Junc 37 1982.5 0 2087.6 105.1 Junc 38 1988.5 0 2087.5 99.0 Junc 39 1992.5 0 2087.5 95.0 Junc 40 1998.5 0 2087.5 89.0 Junc 41 1998.5 0 2087.5 89.0 Junc 42 1968.0 4 2087.4 119.4 Resvr 1 2158.7 -4 2158.7 0.0 Tank 46 2085.0 -4 2088.0 3.0 CONFIGURAZIONE DINAMICA DI SERVIZIO “TUBI USATI” – Q = 20 l/s CONFIGURAZIONE DINAMICA DI SERVIZIO “TUBI USATI” – Q = 4 l/s Andamento pressioni condotta configurazione dinamica di servizio - "tubi usati" 16 Vasca di accumulo di S. Crest 15 14 13 12 11 9 Vasca di accumulo di Cunéaz 8 7 6 Opera di captazione Pressione [bar] 10 5 4 3 2 1 0 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 Numero nodo modello idraulico Tubi usati - Q=20l/s Tubi usati - Q=4l/s Piezometriche condotta configurazione dinamica di servizio - "tubi usati" Carico idraulico [m] 2200 2150 Vasca di accumulo di S. Crest 2250 Vasca di accumulo di Cunéaz Opera di captazione 2300 2100 2050 2000 1950 1900 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 Numero nodo modello idraulico Tubi usati - Q=20l/s Tubi usati - Q=4l/s Quota geodetica CONFIGURAZIONE DI ESERCIZIO - TUBI USATI - Q = 20 l/s Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Junc 1 2157.3 0 2158.7 0.0 Junc 2 2158.5 0 2157.0 0.0 Junc 3 2148.5 0 2155.4 6.9 Junc 4 2138.5 0 2154.6 16.1 Junc 5 2128.5 0 2152.6 24.1 Junc 6 2124.5 0 2151.6 27.1 Junc 7 2108.5 0 2150.6 42.1 Junc 8 2088.5 0 2149.0 60.5 Junc 9 2068.5 0 2147.5 79.0 Junc 10 2058.5 0 2146.6 88.1 Junc 11 2050.5 0 2146.2 95.7 Junc 12 2054.5 0 2145.1 90.6 Junc 13 2052.5 0 2144.2 91.7 Junc 14 2048.5 0 2143.8 95.3 Junc 15 2034.5 0 2142.7 108.2 Junc 16 2032.0 0 2142.2 110.2 Junc 17 2032.0 0 2141.6 109.6 Junc 18 2030.5 0 2141.0 110.5 Junc 19 2078.5 0 2137.8 59.3 Junc 20 2088.0 0 2137.2 49.2 Junc 21 2088.5 0 2135.2 46.7 Junc 22 2094.5 0 2133.9 39.4 Junc 23 2088.5 0 2133.2 44.7 Junc 24 2080.5 20 2130.7 50.2 Junc 25 2080.5 0 2087.5 7.0 Junc 26 2076.5 0 2086.8 10.3 Junc 27 2046.5 0 2085.0 38.5 Junc 28 2034.5 0 2083.0 48.5 Junc 29 2018.5 0 2081.0 62.5 Junc 30 2010.5 0 2080.2 69.7 Junc 31 2008.5 0 2079.9 71.4 Junc 32 1998.5 0 2078.3 79.8 Junc 33 1988.5 0 2077.7 89.2 Junc 34 1978.5 0 2077.2 98.7 Junc 35 1972.5 0 2076.6 104.1 Junc 36 1974.5 0 2076.1 101.6 Junc 37 1982.5 0 2075.0 92.5 Junc 38 1988.5 0 2074.1 85.6 Junc 39 1992.5 0 2073.4 80.9 Junc 40 1998.5 0 2072.7 74.2 Junc 41 1998.5 0 2072.0 73.5 Junc 42 1968.0 20 2070.8 102.8 Resvr 1 2158.7 -20 2158.7 0.0 Tank 46 2085.0 -20 2088.0 3.0 CONFIGURAZIONE DI ESERCIZIO - TUBI USATI - Q = 4 l/s Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Junc 1 2157.3 0 2158.7 0.0 Junc 2 2158.5 0 2158.6 0.1 Junc 3 2148.5 0 2158.5 10.0 Junc 4 2138.5 0 2158.5 20.0 Junc 5 2128.5 0 2158.4 29.9 Junc 6 2124.5 0 2158.3 33.8 Junc 7 2108.5 0 2158.3 49.8 Junc 8 2088.5 0 2158.2 69.7 Junc 9 2068.5 0 2158.1 89.6 Junc 10 2058.5 0 2158.1 99.6 Junc 11 2050.5 0 2158.1 107.6 Junc 12 2054.5 0 2158.0 103.5 Junc 13 2052.5 0 2158.0 105.5 Junc 14 2048.5 0 2158.0 109.5 Junc 15 2034.5 0 2157.9 123.4 Junc 16 2032.0 0 2157.9 125.9 Junc 17 2032.0 0 2157.8 125.8 Junc 18 2030.5 0 2157.8 127.3 Junc 19 2078.5 0 2157.6 79.1 Junc 20 2088.0 0 2157.6 69.6 Junc 21 2088.5 0 2157.5 69.0 Junc 22 2094.5 0 2157.5 63.0 Junc 23 2088.5 0 2157.4 68.9 Junc 24 2080.5 4 2157.3 76.8 Junc 25 2080.5 0 2088.0 7.5 Junc 26 2076.5 0 2087.9 11.4 Junc 27 2046.5 0 2087.9 41.4 Junc 28 2034.5 0 2087.8 53.3 Junc 29 2018.5 0 2087.7 69.2 Junc 30 2010.5 0 2087.6 77.1 Junc 31 2008.5 0 2087.6 79.1 Junc 32 1998.5 0 2087.5 89.0 Junc 33 1988.5 0 2087.5 99.0 Junc 34 1978.5 0 2087.5 109.0 Junc 35 1972.5 0 2087.4 114.9 Junc 36 1974.5 0 2087.4 112.9 Junc 37 1982.5 0 2087.3 104.8 Junc 38 1988.5 0 2087.3 98.8 Junc 39 1992.5 0 2087.3 94.8 Junc 40 1998.5 0 2087.2 88.7 Junc 41 1998.5 0 2087.2 88.7 Junc 42 1968.0 4 2087.1 119.1 Resvr 1 2158.7 -4 2158.7 0.0 Tank 46 2085.0 -4 2088.0 3.0 INTERVENTO A Configurazione idrostatica CONFIGURAZIONE IDROSTATICA Andamento pressioni condotta configurazione idrostatica 16 Vasca di accumulo di S. Crest 15 14 13 12 11 9 Vasca di accumulo di Cunéaz 8 7 6 Opera di captazione Pressione [bar] 10 5 4 3 2 1 0 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 Numero nodo modello idraulico Piezometrica condotta configurazione idrostatica Carico idraulico [m] 2200 2150 2100 2050 2000 1950 1900 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 Numero nodo modello idraulico Quota geodetica Piezometrica Vasca di accumulo di S. Crest 2250 Vasca di accumulo di Cunéaz Opera di captazione 2300 CONFIGURAZIONE IDROSTATICA Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Junc 1 2157.3 0 2158.7 0.0 Junc 2 2158.5 0 2158.7 0.2 Junc 3 2148.5 0 2158.7 10.2 Junc 4 2138.5 0 2158.7 20.2 Junc 5 2128.5 0 2158.7 30.2 Junc 6 2124.5 0 2158.7 34.2 Junc 7 2108.5 0 2158.7 50.2 Junc 8 2088.5 0 2158.7 70.2 Junc 9 2068.5 0 2158.7 90.2 Junc 10 2058.5 0 2158.7 100.2 Junc 11 2050.5 0 2158.7 108.2 Junc 12 2054.5 0 2158.7 104.2 Junc 13 2052.5 0 2158.7 106.2 Junc 14 2048.5 0 2158.7 110.2 Junc 15 2034.5 0 2158.7 124.2 Junc 16 2032.0 0 2158.7 126.7 Junc 17 2032.0 0 2158.7 126.7 Junc 18 2030.5 0 2158.7 128.2 Junc 19 2078.5 0 2158.7 80.2 Junc 20 2088.0 0 2158.7 70.7 Junc 21 2088.5 0 2158.7 70.2 Junc 22 2094.5 0 2158.7 64.2 Junc 23 2088.5 0 2158.7 70.2 Junc 24 2080.5 0 2158.7 78.2 Junc 25 2080.5 0 2088.0 7.5 Junc 26 2076.5 0 2088.0 11.5 Junc 27 2046.5 0 2088.0 41.5 Junc 28 2034.5 0 2088.0 53.5 Junc 29 2018.5 0 2088.0 69.5 Junc 30 2010.5 0 2088.0 77.5 Junc 31 2008.5 0 2088.0 79.5 Junc 32 1998.5 0 2088.0 89.5 Junc 33 1988.5 0 2088.0 99.5 Junc 34 1978.5 0 2088.0 109.5 Junc 35 1972.5 0 2088.0 115.5 Junc 36 1974.5 0 2088.0 113.5 Junc 37 1982.5 0 2088.0 105.5 Junc 38 1988.5 0 2088.0 99.5 Junc 39 1992.5 0 2088.0 95.5 Junc 40 1998.5 0 2088.0 89.5 Junc 41 1998.5 0 2088.0 89.5 Junc 42 1968.0 0 2088.0 120.0 Resvr 1 2158.7 0 2158.7 0.0 Tank 46 2085.0 0 2088.0 3.0 INTERVENTO A Tabulati di calcolo Page 1 20.05.40 02/04/2013 ********************************************************************* * * E P A N E T * * Hydraulic and Water Quality * * Analysis for Pipe Networks * * Version 2.0 * ********************************************************************* * Input File: Intervento_A_tubi_nuovi_Q20.net Link - Node Table: --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------1 1 2 90.64 150 2 2 3 83.14 150 3 3 4 40.02 150 4 4 5 107.47 150 5 5 6 51.67 150 6 6 7 57.51 150 7 7 8 82.75 150 8 8 9 77.49 150 9 9 10 46.03 150 10 10 11 23.07 150 11 11 12 58.09 150 12 12 13 47.93 150 13 13 14 18.62 150 14 14 15 55.60 150 15 15 16 28.47 150 16 16 17 29.62 150 17 17 18 26.97 150 18 18 19 171.93 150 19 19 20 30.66 150 20 20 21 108.84 150 21 21 22 64.49 150 22 22 23 40.57 150 23 23 24 129.46 150 26 25 26 55.26 147.2 27 26 27 146.84 147.2 28 27 28 162.62 147.2 29 28 29 162.74 147.2 30 29 30 70.61 147.2 31 30 31 26.26 147.2 32 31 32 126.70 147.2 33 32 33 51.53 147.2 34 33 34 43.84 147.2 35 34 35 49.78 147.2 36 35 36 38.48 147.2 37 38 39 36 37 38 37 38 39 86.68 69.61 63.29 147.2 147.2 147.2 Page 2 Link - Node Table: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------40 39 40 49.66 147.2 41 40 41 56.80 147.2 42 41 42 88.44 147.2 24 24 46 18.69 150 25 46 25 38.80 147.2 Node Results: --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------2 0.00 2157.91 -0.59 0.00 3 0.00 2157.22 8.72 0.00 4 0.00 2156.89 18.39 0.00 5 0.00 2155.99 27.49 0.00 6 0.00 2155.56 31.06 0.00 7 0.00 2155.09 46.59 0.00 8 0.00 2154.40 65.90 0.00 9 0.00 2153.75 85.25 0.00 10 0.00 2153.34 94.84 0.00 11 0.00 2153.11 102.61 0.00 12 0.00 2152.63 98.13 0.00 13 0.00 2152.23 99.73 0.00 14 0.00 2152.07 103.57 0.00 15 0.00 2151.58 117.08 0.00 16 0.00 2151.31 119.31 0.00 17 0.00 2151.03 119.03 0.00 18 0.00 2150.77 120.27 0.00 19 0.00 2149.34 70.84 0.00 20 0.00 2149.09 61.09 0.00 21 0.00 2148.18 59.68 0.00 22 0.00 2147.65 53.15 0.00 23 0.00 2147.31 58.81 0.00 24 20.00 2146.20 65.70 0.00 25 0.00 2087.65 7.15 0.00 26 0.00 2087.21 10.71 0.00 27 0.00 2086.00 39.50 0.00 28 0.00 2084.66 50.16 0.00 29 0.00 2083.35 64.85 0.00 30 0.00 2082.78 72.28 0.00 31 0.00 2082.57 74.07 0.00 32 0.00 2081.55 83.05 0.00 33 0.00 2081.14 92.64 0.00 34 0.00 2080.79 102.29 0.00 35 0.00 2080.39 107.89 0.00 36 0.00 2080.08 105.58 0.00 37 0.00 2079.35 96.85 0.00 Page 3 Node Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------38 0.00 2078.76 90.26 0.00 39 0.00 2078.25 85.75 0.00 40 0.00 2077.81 79.31 0.00 41 0.00 2077.32 78.82 0.00 42 20.00 2076.54 108.54 0.00 1 -20.00 2158.70 0.00 0.00 Reservoir 46 -20.00 2088.00 3.00 0.00 Tank Link Results: --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------1 20.00 1.13 8.68 Open 2 20.00 1.13 8.32 Open 3 20.00 1.13 8.32 Open 4 20.00 1.13 8.32 Open 5 20.00 1.13 8.32 Open 6 20.00 1.13 8.32 Open 7 20.00 1.13 8.32 Open 8 20.00 1.13 8.32 Open 9 20.00 1.13 9.03 Open 10 20.00 1.13 9.73 Open 11 20.00 1.13 8.32 Open 12 20.00 1.13 8.32 Open 13 20.00 1.13 8.32 Open 14 20.00 1.13 8.91 Open 15 20.00 1.13 9.47 Open 16 20.00 1.13 9.42 Open 17 20.00 1.13 9.53 Open 18 20.00 1.13 8.32 Open 19 20.00 1.13 8.32 Open 20 20.00 1.13 8.32 Open 21 20.00 1.13 8.32 Open 22 20.00 1.13 8.32 Open 23 20.00 1.13 8.57 Open 26 20.00 1.18 8.03 Open 27 20.00 1.18 8.27 Open 28 20.00 1.18 8.24 Open 29 20.00 1.18 8.03 Open 30 20.00 1.18 8.03 Open 31 20.00 1.18 8.03 Open 32 20.00 1.18 8.03 Open 33 20.00 1.18 8.03 Open 34 20.00 1.18 8.03 Open 35 20.00 1.18 8.03 Open 36 20.00 1.18 8.03 Open Page 4 Link Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------37 20.00 1.18 8.43 Open 38 20.00 1.18 8.53 Open 39 20.00 1.18 8.03 Open 40 20.00 1.18 8.73 Open 41 20.00 1.18 8.65 Open 42 20.00 1.18 8.82 Open 24 0.00 0.00 0.00 Closed 25 20.00 1.18 8.93 Open Page 1 20.06.01 02/04/2013 ********************************************************************* * * E P A N E T * * Hydraulic and Water Quality * * Analysis for Pipe Networks * * Version 2.0 * ********************************************************************* * Input File: Intervento_A_tubi_nuovi_Q4.net Link - Node Table: --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------1 1 2 90.64 150 2 2 3 83.14 150 3 3 4 40.02 150 4 4 5 107.47 150 5 5 6 51.67 150 6 6 7 57.51 150 7 7 8 82.75 150 8 8 9 77.49 150 9 9 10 46.03 150 10 10 11 23.07 150 11 11 12 58.09 150 12 12 13 47.93 150 13 13 14 18.62 150 14 14 15 55.60 150 15 15 16 28.47 150 16 16 17 29.62 150 17 17 18 26.97 150 18 18 19 171.93 150 19 19 20 30.66 150 20 20 21 108.84 150 21 21 22 64.49 150 22 22 23 40.57 150 23 23 24 129.46 150 26 25 26 55.26 147.2 27 26 27 146.84 147.2 28 27 28 162.62 147.2 29 28 29 162.74 147.2 30 29 30 70.61 147.2 31 30 31 26.26 147.2 32 31 32 126.70 147.2 33 32 33 51.53 147.2 34 33 34 43.84 147.2 35 34 35 49.78 147.2 36 35 36 38.48 147.2 37 38 39 36 37 38 37 38 39 86.68 69.61 63.29 147.2 147.2 147.2 Page 2 Link - Node Table: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------40 39 40 49.66 147.2 41 40 41 56.80 147.2 42 41 42 88.44 147.2 24 24 46 18.69 150 25 46 25 38.80 147.2 Node Results: --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------2 0.00 2158.66 0.16 0.00 3 0.00 2158.63 10.13 0.00 4 0.00 2158.61 20.11 0.00 5 0.00 2158.56 30.06 0.00 6 0.00 2158.54 34.04 0.00 7 0.00 2158.52 50.02 0.00 8 0.00 2158.48 69.98 0.00 9 0.00 2158.45 89.95 0.00 10 0.00 2158.43 99.93 0.00 11 0.00 2158.42 107.92 0.00 12 0.00 2158.39 103.89 0.00 13 0.00 2158.37 105.87 0.00 14 0.00 2158.36 109.86 0.00 15 0.00 2158.34 123.84 0.00 16 0.00 2158.33 126.33 0.00 17 0.00 2158.31 126.31 0.00 18 0.00 2158.30 127.80 0.00 19 0.00 2158.23 79.73 0.00 20 0.00 2158.21 70.21 0.00 21 0.00 2158.17 69.67 0.00 22 0.00 2158.14 63.64 0.00 23 0.00 2158.12 69.62 0.00 24 4.00 2158.07 77.57 0.00 25 0.00 2087.98 7.48 0.00 26 0.00 2087.96 11.46 0.00 27 0.00 2087.90 41.40 0.00 28 0.00 2087.83 53.33 0.00 29 0.00 2087.77 69.27 0.00 30 0.00 2087.74 77.24 0.00 31 0.00 2087.73 79.23 0.00 32 0.00 2087.67 89.17 0.00 33 0.00 2087.65 99.15 0.00 34 0.00 2087.64 109.14 0.00 35 0.00 2087.61 115.11 0.00 36 0.00 2087.60 113.10 0.00 37 0.00 2087.56 105.06 0.00 Page 3 Node Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------38 0.00 2087.53 99.03 0.00 39 0.00 2087.51 95.01 0.00 40 0.00 2087.49 88.99 0.00 41 0.00 2087.46 88.96 0.00 42 4.00 2087.42 119.42 0.00 1 -4.00 2158.70 0.00 0.00 Reservoir 46 -4.00 2088.00 3.00 0.00 Tank Link Results: --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------1 4.00 0.23 0.44 Open 2 4.00 0.23 0.42 Open 3 4.00 0.23 0.42 Open 4 4.00 0.23 0.42 Open 5 4.00 0.23 0.42 Open 6 4.00 0.23 0.42 Open 7 4.00 0.23 0.42 Open 8 4.00 0.23 0.42 Open 9 4.00 0.23 0.45 Open 10 4.00 0.23 0.48 Open 11 4.00 0.23 0.42 Open 12 4.00 0.23 0.42 Open 13 4.00 0.23 0.42 Open 14 4.00 0.23 0.44 Open 15 4.00 0.23 0.47 Open 16 4.00 0.23 0.47 Open 17 4.00 0.23 0.47 Open 18 4.00 0.23 0.42 Open 19 4.00 0.23 0.42 Open 20 4.00 0.23 0.42 Open 21 4.00 0.23 0.42 Open 22 4.00 0.23 0.42 Open 23 4.00 0.23 0.43 Open 26 4.00 0.24 0.41 Open 27 4.00 0.24 0.42 Open 28 4.00 0.24 0.42 Open 29 4.00 0.24 0.41 Open 30 4.00 0.24 0.41 Open 31 4.00 0.24 0.40 Open 32 4.00 0.24 0.41 Open 33 4.00 0.24 0.41 Open 34 4.00 0.24 0.41 Open 35 4.00 0.24 0.41 Open 36 4.00 0.24 0.41 Open Page 4 Link Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------37 4.00 0.24 0.42 Open 38 4.00 0.24 0.43 Open 39 4.00 0.24 0.41 Open 40 4.00 0.24 0.43 Open 41 4.00 0.24 0.43 Open 42 4.00 0.24 0.44 Open 24 0.00 0.00 0.00 Closed 25 4.00 0.24 0.44 Open Page 1 10.31.20 04/04/2013 ********************************************************************* * * E P A N E T * * Hydraulic and Water Quality * * Analysis for Pipe Networks * * Version 2.0 * ********************************************************************* * Input File: Intervento_A_tubi_usati_Q20.net Link - Node Table: --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------1 1 2 90.64 150 2 2 3 83.14 150 3 3 4 40.02 150 4 4 5 107.47 150 5 5 6 51.67 150 6 6 7 57.51 150 7 7 8 82.75 150 8 8 9 77.49 150 9 9 10 46.03 150 10 10 11 23.07 150 11 11 12 58.09 150 12 12 13 47.93 150 13 13 14 18.62 150 14 14 15 55.60 150 15 15 16 28.47 150 16 16 17 29.62 150 17 17 18 26.97 150 18 18 19 171.93 150 19 19 20 30.66 150 20 20 21 108.84 150 21 21 22 64.49 150 22 22 23 40.57 150 23 23 24 129.46 150 26 25 26 55.26 147.2 27 26 27 146.84 147.2 28 27 28 162.62 147.2 29 28 29 162.74 147.2 30 29 30 70.61 147.2 31 30 31 26.26 147.2 32 31 32 126.70 147.2 33 32 33 51.53 147.2 34 33 34 43.84 147.2 35 34 35 49.78 147.2 36 35 36 38.48 147.2 37 38 39 36 37 38 37 38 39 86.68 69.61 63.29 147.2 147.2 147.2 Page 2 Link - Node Table: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------40 39 40 49.66 147.2 41 40 41 56.80 147.2 42 41 42 88.44 147.2 24 24 46 18.69 150 25 46 25 38.80 147.2 Node Results: --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------2 0.00 2156.96 -1.54 0.00 3 0.00 2155.39 6.89 0.00 4 0.00 2154.64 16.14 0.00 5 0.00 2152.61 24.11 0.00 6 0.00 2151.63 27.13 0.00 7 0.00 2150.55 42.05 0.00 8 0.00 2148.99 60.49 0.00 9 0.00 2147.53 79.03 0.00 10 0.00 2146.63 88.13 0.00 11 0.00 2146.16 95.66 0.00 12 0.00 2145.06 90.56 0.00 13 0.00 2144.16 91.66 0.00 14 0.00 2143.81 95.31 0.00 15 0.00 2142.73 108.23 0.00 16 0.00 2142.16 110.16 0.00 17 0.00 2141.57 109.57 0.00 18 0.00 2141.02 110.52 0.00 19 0.00 2137.78 59.28 0.00 20 0.00 2137.20 49.20 0.00 21 0.00 2135.15 46.65 0.00 22 0.00 2133.93 39.43 0.00 23 0.00 2133.17 44.67 0.00 24 20.00 2130.70 50.20 0.00 25 0.00 2087.49 6.99 0.00 26 0.00 2086.82 10.32 0.00 27 0.00 2085.01 38.51 0.00 28 0.00 2083.00 48.50 0.00 29 0.00 2081.02 62.52 0.00 30 0.00 2080.17 69.67 0.00 31 0.00 2079.85 71.35 0.00 32 0.00 2078.31 79.81 0.00 33 0.00 2077.69 89.19 0.00 34 0.00 2077.15 98.65 0.00 35 0.00 2076.55 104.05 0.00 36 0.00 2076.08 101.58 0.00 37 0.00 2075.00 92.50 0.00 Page 3 Node Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------38 0.00 2074.12 85.62 0.00 39 0.00 2073.35 80.85 0.00 40 0.00 2072.71 74.21 0.00 41 0.00 2071.99 73.49 0.00 42 20.00 2070.84 102.84 0.00 1 -20.00 2158.70 0.00 0.00 Reservoir 46 -20.00 2088.00 3.00 0.00 Tank Link Results: --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------1 20.00 1.13 19.22 Open 2 20.00 1.13 18.86 Open 3 20.00 1.13 18.86 Open 4 20.00 1.13 18.86 Open 5 20.00 1.13 18.86 Open 6 20.00 1.13 18.86 Open 7 20.00 1.13 18.86 Open 8 20.00 1.13 18.86 Open 9 20.00 1.13 19.57 Open 10 20.00 1.13 20.28 Open 11 20.00 1.13 18.86 Open 12 20.00 1.13 18.86 Open 13 20.00 1.13 18.86 Open 14 20.00 1.13 19.45 Open 15 20.00 1.13 20.01 Open 16 20.00 1.13 19.96 Open 17 20.00 1.13 20.07 Open 18 20.00 1.13 18.86 Open 19 20.00 1.13 18.86 Open 20 20.00 1.13 18.86 Open 21 20.00 1.13 18.86 Open 22 20.00 1.13 18.86 Open 23 20.00 1.13 19.11 Open 26 20.00 1.18 12.13 Open 27 20.00 1.18 12.37 Open 28 20.00 1.18 12.35 Open 29 20.00 1.18 12.13 Open 30 20.00 1.18 12.13 Open 31 20.00 1.18 12.13 Open 32 20.00 1.18 12.14 Open 33 20.00 1.18 12.13 Open 34 20.00 1.18 12.13 Open 35 20.00 1.18 12.14 Open 36 20.00 1.18 12.13 Open Page 4 Link Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------37 20.00 1.18 12.54 Open 38 20.00 1.18 12.64 Open 39 20.00 1.18 12.13 Open 40 20.00 1.18 12.84 Open 41 20.00 1.18 12.76 Open 42 20.00 1.18 12.93 Open 24 0.00 0.00 0.00 Closed 25 20.00 1.18 13.04 Open Page 1 10.32.17 04/04/2013 ********************************************************************* * * E P A N E T * * Hydraulic and Water Quality * * Analysis for Pipe Networks * * Version 2.0 * ********************************************************************* * Input File: Intervento_A_tubi_usati_Q4.net Link - Node Table: --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------1 1 2 90.64 150 2 2 3 83.14 150 3 3 4 40.02 150 4 4 5 107.47 150 5 5 6 51.67 150 6 6 7 57.51 150 7 7 8 82.75 150 8 8 9 77.49 150 9 9 10 46.03 150 10 10 11 23.07 150 11 11 12 58.09 150 12 12 13 47.93 150 13 13 14 18.62 150 14 14 15 55.60 150 15 15 16 28.47 150 16 16 17 29.62 150 17 17 18 26.97 150 18 18 19 171.93 150 19 19 20 30.66 150 20 20 21 108.84 150 21 21 22 64.49 150 22 22 23 40.57 150 23 23 24 129.46 150 26 25 26 55.26 147.2 27 26 27 146.84 147.2 28 27 28 162.62 147.2 29 28 29 162.74 147.2 30 29 30 70.61 147.2 31 30 31 26.26 147.2 32 31 32 126.70 147.2 33 32 33 51.53 147.2 34 33 34 43.84 147.2 35 34 35 49.78 147.2 36 35 36 38.48 147.2 37 38 39 36 37 38 37 38 39 86.68 69.61 63.29 147.2 147.2 147.2 Page 2 Link - Node Table: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------40 39 40 49.66 147.2 41 40 41 56.80 147.2 42 41 42 88.44 147.2 24 24 46 18.69 150 25 46 25 38.80 147.2 Node Results: --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------2 0.00 2158.61 0.11 0.00 3 0.00 2158.53 10.03 0.00 4 0.00 2158.49 19.99 0.00 5 0.00 2158.39 29.89 0.00 6 0.00 2158.34 33.84 0.00 7 0.00 2158.29 49.79 0.00 8 0.00 2158.21 69.71 0.00 9 0.00 2158.13 89.63 0.00 10 0.00 2158.09 99.59 0.00 11 0.00 2158.06 107.56 0.00 12 0.00 2158.01 103.51 0.00 13 0.00 2157.96 105.46 0.00 14 0.00 2157.95 109.45 0.00 15 0.00 2157.89 123.39 0.00 16 0.00 2157.86 125.86 0.00 17 0.00 2157.83 125.83 0.00 18 0.00 2157.81 127.31 0.00 19 0.00 2157.64 79.14 0.00 20 0.00 2157.61 69.61 0.00 21 0.00 2157.51 69.01 0.00 22 0.00 2157.45 62.95 0.00 23 0.00 2157.41 68.91 0.00 24 4.00 2157.28 76.78 0.00 25 0.00 2087.97 7.47 0.00 26 0.00 2087.94 11.44 0.00 27 0.00 2087.85 41.35 0.00 28 0.00 2087.75 53.25 0.00 29 0.00 2087.65 69.15 0.00 30 0.00 2087.60 77.10 0.00 31 0.00 2087.59 79.09 0.00 32 0.00 2087.51 89.01 0.00 33 0.00 2087.48 98.98 0.00 34 0.00 2087.45 108.95 0.00 35 0.00 2087.42 114.92 0.00 36 0.00 2087.40 112.90 0.00 37 0.00 2087.34 104.84 0.00 Page 3 Node Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------38 0.00 2087.30 98.80 0.00 39 0.00 2087.26 94.76 0.00 40 0.00 2087.23 88.73 0.00 41 0.00 2087.19 88.69 0.00 42 4.00 2087.13 119.13 0.00 1 -4.00 2158.70 0.00 0.00 Reservoir 46 -4.00 2088.00 3.00 0.00 Tank Link Results: --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------1 4.00 0.23 0.97 Open 2 4.00 0.23 0.96 Open 3 4.00 0.23 0.96 Open 4 4.00 0.23 0.96 Open 5 4.00 0.23 0.96 Open 6 4.00 0.23 0.96 Open 7 4.00 0.23 0.96 Open 8 4.00 0.23 0.96 Open 9 4.00 0.23 0.99 Open 10 4.00 0.23 1.01 Open 11 4.00 0.23 0.96 Open 12 4.00 0.23 0.96 Open 13 4.00 0.23 0.96 Open 14 4.00 0.23 0.98 Open 15 4.00 0.23 1.00 Open 16 4.00 0.23 1.00 Open 17 4.00 0.23 1.00 Open 18 4.00 0.23 0.96 Open 19 4.00 0.23 0.96 Open 20 4.00 0.23 0.96 Open 21 4.00 0.23 0.96 Open 22 4.00 0.23 0.96 Open 23 4.00 0.23 0.97 Open 26 4.00 0.24 0.61 Open 27 4.00 0.24 0.63 Open 28 4.00 0.24 0.62 Open 29 4.00 0.24 0.62 Open 30 4.00 0.24 0.62 Open 31 4.00 0.24 0.61 Open 32 4.00 0.24 0.62 Open 33 4.00 0.24 0.62 Open 34 4.00 0.24 0.61 Open 35 4.00 0.24 0.62 Open 36 4.00 0.24 0.62 Open Page 4 Link Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------37 4.00 0.24 0.63 Open 38 4.00 0.24 0.63 Open 39 4.00 0.24 0.62 Open 40 4.00 0.24 0.64 Open 41 4.00 0.24 0.64 Open 42 4.00 0.24 0.65 Open 24 0.00 0.00 0.00 Closed 25 4.00 0.24 0.65 Open Page 1 20.08.00 02/04/2013 ********************************************************************* * * E P A N E T * * Hydraulic and Water Quality * * Analysis for Pipe Networks * * Version 2.0 * ********************************************************************* * Input File: Intervento_A_idrostatica.net Link - Node Table: --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------1 1 2 90.64 150 2 2 3 83.14 150 3 3 4 40.02 150 4 4 5 107.47 150 5 5 6 51.67 150 6 6 7 57.51 150 7 7 8 82.75 150 8 8 9 77.49 150 9 9 10 46.03 150 10 10 11 23.07 150 11 11 12 58.09 150 12 12 13 47.93 150 13 13 14 18.62 150 14 14 15 55.60 150 15 15 16 28.47 150 16 16 17 29.62 150 17 17 18 26.97 150 18 18 19 171.93 150 19 19 20 30.66 150 20 20 21 108.84 150 21 21 22 64.49 150 22 22 23 40.57 150 23 23 24 129.46 150 26 25 26 55.26 147.2 27 26 27 146.84 147.2 28 27 28 162.62 147.2 29 28 29 162.74 147.2 30 29 30 70.61 147.2 31 30 31 26.26 147.2 32 31 32 126.70 147.2 33 32 33 51.53 147.2 34 33 34 43.84 147.2 35 34 35 49.78 147.2 36 35 36 38.48 147.2 37 38 39 36 37 38 37 38 39 86.68 69.61 63.29 147.2 147.2 147.2 Page 2 Link - Node Table: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------40 39 40 49.66 147.2 41 40 41 56.80 147.2 42 41 42 88.44 147.2 24 24 46 18.69 150 25 46 25 38.80 147.2 Node Results: --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------2 0.00 2158.70 0.20 0.00 3 0.00 2158.70 10.20 0.00 4 0.00 2158.70 20.20 0.00 5 0.00 2158.70 30.20 0.00 6 0.00 2158.70 34.20 0.00 7 0.00 2158.70 50.20 0.00 8 0.00 2158.70 70.20 0.00 9 0.00 2158.70 90.20 0.00 10 0.00 2158.70 100.20 0.00 11 0.00 2158.70 108.20 0.00 12 0.00 2158.70 104.20 0.00 13 0.00 2158.70 106.20 0.00 14 0.00 2158.70 110.20 0.00 15 0.00 2158.70 124.20 0.00 16 0.00 2158.70 126.70 0.00 17 0.00 2158.70 126.70 0.00 18 0.00 2158.70 128.20 0.00 19 0.00 2158.70 80.20 0.00 20 0.00 2158.70 70.70 0.00 21 0.00 2158.70 70.20 0.00 22 0.00 2158.70 64.20 0.00 23 0.00 2158.70 70.20 0.00 24 0.00 2158.70 78.20 0.00 25 0.00 2088.00 7.50 0.00 26 0.00 2088.00 11.50 0.00 27 0.00 2088.00 41.50 0.00 28 0.00 2088.00 53.50 0.00 29 0.00 2088.00 69.50 0.00 30 0.00 2088.00 77.50 0.00 31 0.00 2088.00 79.50 0.00 32 0.00 2088.00 89.50 0.00 33 0.00 2088.00 99.50 0.00 34 0.00 2088.00 109.50 0.00 35 0.00 2088.00 115.50 0.00 36 0.00 2088.00 113.50 0.00 37 0.00 2088.00 105.50 0.00 Page 3 Node Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------38 0.00 2088.00 99.50 0.00 39 0.00 2088.00 95.50 0.00 40 0.00 2088.00 89.50 0.00 41 0.00 2088.00 89.50 0.00 42 0.00 2088.00 120.00 0.00 1 0.00 2158.70 0.00 0.00 Reservoir 46 0.00 2088.00 3.00 0.00 Tank Link Results: --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------1 0.00 0.00 0.00 Open 2 0.00 0.00 0.00 Open 3 0.00 0.00 0.00 Open 4 0.00 0.00 0.00 Open 5 0.00 0.00 0.00 Open 6 0.00 0.00 0.00 Open 7 0.00 0.00 0.00 Open 8 0.00 0.00 0.00 Open 9 0.00 0.00 0.00 Open 10 0.00 0.00 0.00 Open 11 0.00 0.00 0.00 Open 12 0.00 0.00 0.00 Open 13 0.00 0.00 0.00 Open 14 0.00 0.00 0.00 Open 15 0.00 0.00 0.00 Open 16 0.00 0.00 0.00 Open 17 0.00 0.00 0.00 Open 18 0.00 0.00 0.00 Open 19 0.00 0.00 0.00 Open 20 0.00 0.00 0.00 Open 21 0.00 0.00 0.00 Open 22 0.00 0.00 0.00 Open 23 0.00 0.00 0.00 Open 26 0.00 0.00 0.00 Open 27 0.00 0.00 0.00 Open 28 0.00 0.00 0.00 Open 29 0.00 0.00 0.00 Open 30 0.00 0.00 0.00 Open 31 0.00 0.00 0.00 Open 32 0.00 0.00 0.00 Open 33 0.00 0.00 0.00 Open 34 0.00 0.00 0.00 Open 35 0.00 0.00 0.00 Open 36 0.00 0.00 0.00 Open Page 4 Link Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------37 0.00 0.00 0.00 Open 38 0.00 0.00 0.00 Open 39 0.00 0.00 0.00 Open 40 0.00 0.00 0.00 Open 41 0.00 0.00 0.00 Open 42 0.00 0.00 0.00 Open 24 0.00 0.00 0.00 Closed 25 0.00 0.00 0.00 Open INTERVENTO B Configurazione idrodinamica di servizio “tubi nuovi” Pozzetto di derivazione Opera di captazione di Mascognaz Vasca di accumulo di Magnechoulaz Pozzo di Periasc Vasca di accumulo di Periasc bassa Vasca di accumulo di Periasc alta SCHEMA GENERALE MODELLO IDRAULICO CONFIGURAZIONE DINAMICA DI SERVIZIO “TUBI NUOVI” regime idraulico 1) CONFIGURAZIONE DINAMICA DI SERVIZIO “TUBI NUOVI” regime idraulico 2) Andamento pressioni condotta configurazioni dinamica di servizio e idrostatica tratto da derivazione Mascognaz a vasca di Periasc alta 22 21 20 19 18 17 16 13 12 11 10 9 8 Vasca di accumulo di Periasc alta Pozzetto di derivazione di Periasc 14 Opera di derivazione Pressione [bar] 15 7 6 5 4 3 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Numero nodo modello idraulico Tubi nuovi - regime idraulico 1 Tubi nuovi - regime idraulico 2 Idrostatica 24 25 26 27 28 Piezometriche condotta configurazioni dinamica di servizio e idrostatica tratto da derivazione Mascognaz a vasca di Periasc alta 1800 1750 Vasca di accumulo di Periasc alta Pozzetto di derivazionedi Periasc 1650 1600 1550 Opera di derivazione Carico idraulico [m] 1700 1500 1450 1400 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 Numero nodo modello idraulico Tubi nuovi - regime idraulico 1 Tubi nuovi - regime idraulico 2 Quota geodetica Idrostatica 27 28 Andamento pressioni condotta configurazioni dinamica di servizio e idrostatica tratto da Periasc a Magnechoulaz 22 Vasca di accumulo di Magnechoulaz 21 20 19 18 17 16 14 Pozzetto di derivazione di Periasc Pressione [bar] 15 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 24 28 29 30 31 Numero nodo modello idraulico Tubi nuovi - regime idraulico 1 Tubi nuovi - regime idraulico 2 Idrostatica Piezometriche condotta configurazioni dinamica di servizio e idrostatica tratto da Periasc a Magnechoulaz Vasca di accumulo di Magnechoulaz 1800 1750 1650 1600 Pozzetto di derivazione di Periasc Carico idraulico [m] 1700 1550 1500 1450 1400 28 29 30 31 Numero nodo modello idraulico Tubi nuovi - regime idraulico 1 Tubi nuovi - regime idraulico 2 Quota geodetica Idrostatica CONFIGURAZIONE DI ESERCIZIO - TUBI NUOVI - REGIME IDRAULICO 1 Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Resvr 0 1825.0 -20.0 1825.0 0.0 Junc 1 1573.5 0.0 1708.5 135.0 Junc 2 1553.5 0.0 1705.4 151.9 Junc 3 1543.5 0.0 1703.4 159.9 Junc 4 1540.5 0.0 1701.9 161.4 Junc 5 1538.5 0.0 1697.0 158.5 Junc 6 1543.5 0.0 1696.6 153.1 Junc 7 1538.5 0.0 1695.7 157.2 Junc 8 1536.5 0.0 1695.5 159.0 Junc 9 1536.5 0.0 1695.2 158.7 Junc 10 1536.3 0.0 1694.5 158.2 Junc 11 1528.5 0.0 1682.2 153.7 Junc 12 1523.5 0.0 1681.4 157.9 Junc 13 1523.0 0.0 1679.9 156.9 Junc 14 1518.5 0.0 1678.0 159.5 Junc 15 1515.5 0.0 1674.9 159.4 Junc 16 1515.5 0.0 1674.7 159.2 Junc 17 1518.5 0.0 1673.8 155.3 Junc 18 1518.5 0.0 1672.8 154.3 Junc 19 1518.5 0.0 1672.0 153.5 Junc 20 1522.5 0.0 1671.3 148.8 Junc 21 1518.5 0.0 1670.4 151.9 Junc 22 1518.5 0.0 1669.4 150.9 Junc 23 1518.5 0.0 1668.3 149.8 Junc 24 1516.5 0.0 1666.1 149.6 Junc 25 1513.0 10.0 1666.0 153.0 Junc 26 1513.5 0.0 1666.0 152.5 Junc 27 1548.5 0.0 1665.7 117.2 Junc 28 1583.0 5.0 1665.4 82.4 Junc 29 1508.0 0.0 1666.0 158.0 Junc 30 1534.0 0.0 1661.2 127.2 Junc 31 1622.0 5.0 1652.2 30.2 Junc 32 1825.0 0.0 1802.6 -22.4 Junc 33 1665.0 0.0 1739.6 74.6 CONFIGURAZIONE DI ESERCIZIO - TUBI NUOVI - REGIME IDRAULICO 2 Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Resvr 0 1825.0 -20.0 1825.0 0.0 Junc 1 1573.5 0.0 1708.5 135.0 Junc 2 1553.5 0.0 1705.4 151.9 Junc 3 1543.5 0.0 1703.4 159.9 Junc 4 1540.5 0.0 1701.9 161.4 Junc 5 1538.5 0.0 1697.0 158.5 Junc 6 1543.5 0.0 1696.6 153.1 Junc 7 1538.5 0.0 1695.7 157.2 Junc 8 1536.5 0.0 1695.5 159.0 Junc 9 1536.5 0.0 1695.2 158.7 Junc 10 1536.3 0.0 1694.5 158.2 Junc 11 1528.5 0.0 1682.2 153.7 Junc 12 1523.5 0.0 1681.4 157.9 Junc 13 1523.0 0.0 1679.9 156.9 Junc 14 1518.5 0.0 1678.0 159.5 Junc 15 1515.5 0.0 1674.9 159.4 Junc 16 1515.5 0.0 1674.7 159.2 Junc 17 1518.5 0.0 1673.8 155.3 Junc 18 1518.5 0.0 1672.8 154.3 Junc 19 1518.5 0.0 1672.0 153.5 Junc 20 1522.5 0.0 1671.3 148.8 Junc 21 1518.5 0.0 1670.4 151.9 Junc 22 1518.5 0.0 1669.4 150.9 Junc 23 1518.5 0.0 1668.3 149.8 Junc 24 1516.5 0.0 1666.1 149.6 Junc 25 1513.0 0.0 1666.1 153.1 Junc 26 1513.5 0.0 1664.9 151.4 Junc 27 1548.5 0.0 1661.4 112.9 Junc 28 1583.0 20.0 1657.6 74.6 Junc 29 1508.0 0.0 1666.1 158.1 Junc 30 1534.0 0.0 1666.1 132.1 Junc 31 1622.0 0.0 1666.1 44.1 Junc 32 1825.0 0.0 1802.6 -22.4 Junc 33 1665.0 0.0 1739.6 74.6 INTERVENTO B Configurazione idrodinamica di servizio “tubi usati” e “idrostatica” CONFIGURAZIONE DINAMICA DI SERVIZIO “TUBI USATI” regime idraulico 1) CONFIGURAZIONE DINAMICA DI SERVIZIO “TUBI USATI” regime idraulico 2) CONFIGURAZIONE IDROSTATICA Andamento pressioni condotta configurazioni dinamica di servizio e idrostatica tratto da derivazione Mascognaz a vasca di Periasc alta 22 21 20 19 18 17 16 13 12 11 10 9 8 Vasca di accumulo di Periasc alta Pozzetto di derivazione di Periasc 14 Opera di derivazione Pressione [bar] 15 7 6 5 4 3 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Numero nodo modello idraulico Tubi usati - regime idraulico 1 Tubi usati- regime idraulico 2 Idrostatica 24 25 26 27 28 Piezometriche condotta configurazioni dinamica di servizio e idrostatica tratto da derivazione Mascognaz a vasca di Periasc alta 1800 1750 Vasca di accumulo di Periasc alta Pozzetto di derivazionedi Periasc 1650 1600 1550 Opera di derivazione Carico idraulico [m] 1700 1500 1450 1400 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 Numero nodo modello idraulico Tubi usati - regime idraulico 1 Tubi usati - regime idraulico 2 Quota geodetica Condizione idrostatica 28 Andamento pressioni condotta configurazioni dinamica di servizio e idrostatica Vasca di accumulo di Magnechoulaz 25 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Pozzetto di derivazione di Periasc Pressione [bar] tratto da Periasc a Magnechoulaz 24 28 29 30 31 Numero nodo modello idraulico Tubi usati - regime idraulico 1 Tubi usati - regime idraulico 2 Idrostatica Piezometriche condotta configurazioni dinamica di servizio e idrostatica tratto da Periasc a Magnechoulaz Vasca di accumulo di Magnechoulaz 1800 1750 1650 1600 Pozzetto di derivazione di Periasc Carico idraulico [m] 1700 1550 1500 1450 1400 28 29 30 31 Numero nodo modello idraulico Tubi usati - regime idraulico 1 Tubi usati - regime idraulico 2 Quota geodetica Condizione idrostatica CONFIGURAZIONE DI ESERCIZIO - TUBI USATI - REGIME IDRAULICO 1 Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Resvr 0 1825.0 -20 1825.0 0.0 Junc 1 1573.5 0 1713.5 140.0 Junc 2 1553.5 0 1708.9 155.4 Junc 3 1543.5 0 1705.9 162.4 Junc 4 1540.5 0 1703.6 163.1 Junc 5 1538.5 0 1696.3 157.8 Junc 6 1543.5 0 1695.6 152.1 Junc 7 1538.5 0 1694.3 155.8 Junc 8 1536.5 0 1693.9 157.4 Junc 9 1536.5 0 1693.4 156.9 Junc 10 1536.3 0 1692.4 156.1 Junc 11 1528.5 0 1673.8 145.3 Junc 12 1523.5 0 1672.5 149.0 Junc 13 1523.0 0 1670.3 147.3 Junc 14 1518.5 0 1667.4 148.9 Junc 15 1515.5 0 1662.7 147.2 Junc 16 1515.5 0 1662.2 146.7 Junc 17 1518.5 0 1661.0 142.5 Junc 18 1518.5 0 1659.5 141.0 Junc 19 1518.5 0 1658.2 139.7 Junc 20 1522.5 0 1657.2 134.7 Junc 21 1518.5 0 1655.9 137.4 Junc 22 1518.5 0 1654.4 135.9 Junc 23 1518.5 0 1652.8 134.3 Junc 24 1516.5 0 1649.4 132.9 Junc 25 1513.0 10 1649.3 136.3 Junc 26 1513.5 0 1649.3 135.8 Junc 27 1548.5 0 1648.9 100.4 Junc 28 1583.0 5 1648.4 65.4 Junc 29 1508.0 0 1649.3 141.3 Junc 30 1534.0 0 1644.5 110.5 Junc 31 1622.0 5 1635.5 13.5 Junc 32 1825.0 0 1802.6 -22.4 Junc 33 1665.0 0 1739.7 74.7 CONFIGURAZIONE DI ESERCIZIO - TUBI USATI - REGIME IDRAULICO 2 Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Resvr 0 1825.0 -20 1825.0 0.0 Junc 1 1573.5 0 1713.5 140.0 Junc 2 1553.5 0 1708.9 155.4 Junc 3 1543.5 0 1705.9 162.4 Junc 4 1540.5 0 1703.6 163.1 Junc 5 1538.5 0 1696.3 157.8 Junc 6 1543.5 0 1695.6 152.1 Junc 7 1538.5 0 1694.3 155.8 Junc 8 1536.5 0 1693.9 157.4 Junc 9 1536.5 0 1693.4 156.9 Junc 10 1536.3 0 1692.4 156.1 Junc 11 1528.5 0 1673.8 145.3 Junc 12 1523.5 0 1672.5 149.0 Junc 13 1523.0 0 1670.3 147.3 Junc 14 1518.5 0 1667.4 148.9 Junc 15 1515.5 0 1662.7 147.2 Junc 16 1515.5 0 1662.2 146.7 Junc 17 1518.5 0 1661.0 142.5 Junc 18 1518.5 0 1659.5 141.0 Junc 19 1518.5 0 1658.2 139.7 Junc 20 1522.5 0 1657.2 134.7 Junc 21 1518.5 0 1655.9 137.4 Junc 22 1518.5 0 1654.4 135.9 Junc 23 1518.5 0 1652.8 134.3 Junc 24 1516.5 0 1649.4 132.9 Junc 25 1513.0 0 1649.4 136.4 Junc 26 1513.5 0 1647.6 134.1 Junc 27 1548.5 0 1642.4 93.9 Junc 28 1583.0 20 1636.7 53.7 Junc 29 1508.0 0 1649.4 141.4 Junc 30 1534.0 0 1649.4 115.4 Junc 31 1622.0 0 1649.4 27.4 Junc 32 1825.0 0 1802.6 -22.4 Junc 33 1665.0 0 1739.7 74.7 CONFIGURAZIONE IDROSTATICA Nodo Quota geodetica Domanda Carico Pressione [m] [l/s] [m] [m] Resvr 0 1825.0 0 1825.0 0.0 Junc 1 1573.5 0 1713.5 140.0 Junc 2 1553.5 0 1713.5 160.0 Junc 3 1543.5 0 1713.5 170.0 Junc 4 1540.5 0 1713.5 173.0 Junc 5 1538.5 0 1713.5 175.0 Junc 6 1543.5 0 1713.5 170.0 Junc 7 1538.5 0 1713.5 175.0 Junc 8 1536.5 0 1713.5 177.0 Junc 9 1536.5 0 1713.5 177.0 Junc 10 1536.3 0 1713.5 177.2 Junc 11 1528.5 0 1713.5 185.0 Junc 12 1523.5 0 1713.5 190.0 Junc 13 1523.0 0 1713.5 190.5 Junc 14 1518.5 0 1713.5 195.0 Junc 15 1515.5 0 1713.5 198.0 Junc 16 1515.5 0 1713.5 198.0 Junc 17 1518.5 0 1713.5 195.0 Junc 18 1518.5 0 1713.5 195.0 Junc 19 1518.5 0 1713.5 195.0 Junc 20 1522.5 0 1713.5 191.0 Junc 21 1518.5 0 1713.5 195.0 Junc 22 1518.5 0 1713.5 195.0 Junc 23 1518.5 0 1713.5 195.0 Junc 24 1516.5 0 1713.5 197.0 Junc 25 1513.0 0 1713.5 200.5 Junc 26 1513.5 0 1713.5 200.0 Junc 27 1548.5 0 1713.5 165.0 Junc 28 1583.0 0 1713.5 130.5 Junc 29 1508.0 0 1713.5 205.5 Junc 30 1534.0 0 1713.5 179.5 Junc 31 1622.0 0 1713.5 91.5 Junc 32 1825.0 0 1825.0 0.0 Junc 33 1665.0 0 1825.0 160.0 INTERVENTO B Tabulati di calcolo Page 1 18.09.50 02/04/2013 ********************************************************************* * * E P A N E T * * Hydraulic and Water Quality * * Analysis for Pipe Networks * * Version 2.0 * ********************************************************************* * Input File: Intervento_B_tubi_nuovi_regime1.net Link - Node Table: --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------2 2 3 138.03 130.8 3 3 4 102.94 130.8 4 4 5 339.49 130.8 5 5 6 30.68 130.8 6 6 7 59.50 130.8 7 7 8 12.21 130.8 8 8 9 26.96 150.0 9 9 10 44.80 130.8 10 10 11 862.89 130.8 11 11 12 58.05 130.8 12 12 13 101.01 130.8 13 13 14 134.47 130.8 14 14 15 220.26 130.8 15 15 16 22.12 150.0 16 16 17 54.57 130.8 17 17 18 67.89 130.8 18 18 19 54.34 130.8 19 19 20 46.82 130.8 20 20 21 60.04 130.8 21 21 22 73.15 130.8 22 22 23 70.55 130.8 23 23 24 151.42 130.8 24 24 26 79.68 130.8 25 26 27 241.83 130.8 26 27 28 255.49 130.8 27 24 25 13.12 150 28 24 29 79.12 130.8 29 29 30 154.17 80 30 30 31 289.24 80 1 1 2 211.05 130.8 33 0 32 163.76 100 34 32 33 462.28 100 31 33 1 #N/A 100 Valve Page 2 Node Results: --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------2 0.00 1705.43 151.93 0.00 3 0.00 1703.41 159.91 0.00 4 0.00 1701.88 161.38 0.00 5 0.00 1697.04 158.54 0.00 6 0.00 1696.60 153.10 0.00 7 0.00 1695.69 157.19 0.00 8 0.00 1695.46 158.96 0.00 9 0.00 1695.21 158.71 0.00 10 0.00 1694.51 158.21 0.00 11 0.00 1682.20 153.70 0.00 12 0.00 1681.37 157.87 0.00 14 0.00 1678.01 159.51 0.00 15 0.00 1674.86 159.36 0.00 16 0.00 1674.65 159.15 0.00 19 0.00 1671.96 153.46 0.00 20 0.00 1671.29 148.79 0.00 21 0.00 1670.43 151.93 0.00 24 0.00 1666.05 149.55 0.00 13 0.00 1679.93 156.93 0.00 17 0.00 1673.81 155.31 0.00 18 0.00 1672.79 154.29 0.00 22 0.00 1669.39 150.89 0.00 23 0.00 1668.32 149.82 0.00 25 10.00 1665.97 152.97 0.00 26 0.00 1665.96 152.46 0.00 27 0.00 1665.69 117.19 0.00 28 5.00 1665.40 82.40 0.00 29 0.00 1665.96 157.96 0.00 30 0.00 1661.19 127.19 0.00 31 5.00 1652.19 30.19 0.00 32 0.00 1802.58 -22.42 0.00 33 0.00 1739.58 74.58 0.00 1 0.00 1708.50 135.00 0.00 0 -20.00 1825.00 0.00 0.00 Reservoir Link Results: --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------2 20.00 1.49 14.68 Open 3 20.00 1.49 14.82 Open 4 20.00 1.49 14.27 Open 5 20.00 1.49 14.27 Open 6 20.00 1.49 15.22 Open 7 20.00 1.49 18.89 Open 8 20.00 1.13 9.53 Open Page 3 Link Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------9 20.00 1.49 15.53 Open 10 20.00 1.49 14.27 Open 11 20.00 1.49 14.27 Open 12 20.00 1.49 14.27 Open 13 20.00 1.49 14.27 Open 14 20.00 1.49 14.27 Open 15 20.00 1.13 9.80 Open 16 20.00 1.49 15.30 Open 17 20.00 1.49 15.10 Open 18 20.00 1.49 15.31 Open 19 20.00 1.49 14.27 Open 20 20.00 1.49 14.27 Open 21 20.00 1.49 14.27 Open 22 20.00 1.49 15.07 Open 23 20.00 1.49 15.02 Open 24 5.00 0.37 1.14 Open 25 5.00 0.37 1.11 Open 26 5.00 0.37 1.12 Open 27 10.00 0.57 6.47 Open 28 5.00 0.37 1.19 Open 29 5.00 0.99 30.93 Open 30 5.00 0.99 31.10 Open 1 20.00 1.49 14.54 Open 33 20.00 2.55 136.93 Open 34 20.00 2.55 136.28 Open 31 20.00 2.55 31.08 Active Valve Page 1 18.10.12 02/04/2013 ********************************************************************* * * E P A N E T * * Hydraulic and Water Quality * * Analysis for Pipe Networks * * Version 2.0 * ********************************************************************* * Input File: Intervento_B_tubi_nuovi_regime2.net Link - Node Table: --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------2 2 3 138.03 130.8 3 3 4 102.94 130.8 4 4 5 339.49 130.8 5 5 6 30.68 130.8 6 6 7 59.50 130.8 7 7 8 12.21 130.8 8 8 9 26.96 150.0 9 9 10 44.80 130.8 10 10 11 862.89 130.8 11 11 12 58.05 130.8 12 12 13 101.01 130.8 13 13 14 134.47 130.8 14 14 15 220.26 130.8 15 15 16 22.12 150.0 16 16 17 54.57 130.8 17 17 18 67.89 130.8 18 18 19 54.34 130.8 19 19 20 46.82 130.8 20 20 21 60.04 130.8 21 21 22 73.15 130.8 22 22 23 70.55 130.8 23 23 24 151.42 130.8 24 24 26 79.68 130.8 25 26 27 241.83 130.8 26 27 28 255.49 130.8 27 24 25 13.12 150 28 24 29 79.12 130.8 29 29 30 154.17 80 30 30 31 289.24 80 1 1 2 211.05 130.8 33 0 32 163.76 100 34 32 33 462.28 100 31 33 1 #N/A 100 Valve Page 2 Node Results: --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------2 0.00 1705.43 151.93 0.00 3 0.00 1703.41 159.91 0.00 4 0.00 1701.88 161.38 0.00 5 0.00 1697.04 158.54 0.00 6 0.00 1696.60 153.10 0.00 7 0.00 1695.69 157.19 0.00 8 0.00 1695.46 158.96 0.00 9 0.00 1695.21 158.71 0.00 10 0.00 1694.51 158.21 0.00 11 0.00 1682.20 153.70 0.00 12 0.00 1681.37 157.87 0.00 14 0.00 1678.01 159.51 0.00 15 0.00 1674.86 159.36 0.00 16 0.00 1674.65 159.15 0.00 19 0.00 1671.96 153.46 0.00 20 0.00 1671.29 148.79 0.00 21 0.00 1670.43 151.93 0.00 24 0.00 1666.05 149.55 0.00 13 0.00 1679.93 156.93 0.00 17 0.00 1673.81 155.31 0.00 18 0.00 1672.79 154.29 0.00 22 0.00 1669.39 150.89 0.00 23 0.00 1668.32 149.82 0.00 25 0.00 1666.05 153.05 0.00 26 0.00 1664.86 151.36 0.00 27 0.00 1661.35 112.85 0.00 28 20.00 1657.59 74.59 0.00 29 0.00 1666.05 158.05 0.00 30 0.00 1666.05 132.05 0.00 31 0.00 1666.05 44.05 0.00 32 0.00 1802.58 -22.42 0.00 33 0.00 1739.57 74.57 0.00 1 0.00 1708.50 135.00 0.00 0 -20.00 1825.00 0.00 0.00 Reservoir Link Results: --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------2 20.00 1.49 14.68 Open 3 20.00 1.49 14.82 Open 4 20.00 1.49 14.27 Open 5 20.00 1.49 14.27 Open 6 20.00 1.49 15.22 Open 7 20.00 1.49 18.89 Open 8 20.00 1.13 9.53 Open Page 3 Link Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------9 20.00 1.49 15.53 Open 10 20.00 1.49 14.27 Open 11 20.00 1.49 14.27 Open 12 20.00 1.49 14.27 Open 13 20.00 1.49 14.27 Open 14 20.00 1.49 14.27 Open 15 20.00 1.13 9.80 Open 16 20.00 1.49 15.30 Open 17 20.00 1.49 15.10 Open 18 20.00 1.49 15.31 Open 19 20.00 1.49 14.27 Open 20 20.00 1.49 14.27 Open 21 20.00 1.49 14.27 Open 22 20.00 1.49 15.07 Open 23 20.00 1.49 15.02 Open 24 20.00 1.49 14.98 Open 25 20.00 1.49 14.50 Open 26 20.00 1.49 14.71 Open 27 0.00 0.00 0.00 Open 28 0.00 0.00 0.00 Open 29 0.00 0.00 0.00 Open 30 0.00 0.00 0.00 Open 1 20.00 1.49 14.54 Open 33 20.00 2.55 136.94 Open 34 20.00 2.55 136.29 Open 31 20.00 2.55 31.07 Active Valve Page 1 9.53.02 04/04/2013 ********************************************************************* * * E P A N E T * * Hydraulic and Water Quality * * Analysis for Pipe Networks * * Version 2.0 * ********************************************************************* * Input File: Intervento_B_tubi_usati_regime1.net Link - Node Table: --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------2 2 3 138.03 130.8 3 3 4 102.94 130.8 4 4 5 339.49 130.8 5 5 6 30.68 130.8 6 6 7 59.50 130.8 7 7 8 12.21 130.8 8 8 9 26.96 150.0 9 9 10 44.80 130.8 10 10 11 862.89 130.8 11 11 12 58.05 130.8 12 12 13 101.01 130.8 13 13 14 134.47 130.8 14 14 15 220.26 130.8 15 15 16 22.12 150.0 16 16 17 54.57 130.8 17 17 18 67.89 130.8 18 18 19 54.34 130.8 19 19 20 46.82 130.8 20 20 21 60.04 130.8 21 21 22 73.15 130.8 22 22 23 70.55 130.8 23 23 24 151.42 130.8 24 24 26 79.68 130.8 25 26 27 241.83 130.8 26 27 28 255.49 130.8 27 24 25 13.12 150 28 24 29 79.12 130.8 29 29 30 154.17 80 30 30 31 289.24 80 1 1 2 211.05 130.8 33 0 32 163.76 100 34 32 33 462.28 100 31 33 1 #N/A 100 Valve Page 2 Node Results: --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------2 0.00 1708.89 155.39 0.00 3 0.00 1705.86 162.36 0.00 4 0.00 1703.58 163.08 0.00 5 0.00 1696.26 157.76 0.00 6 0.00 1695.59 152.09 0.00 7 0.00 1694.25 155.75 0.00 8 0.00 1693.93 157.43 0.00 9 0.00 1693.39 156.89 0.00 10 0.00 1692.37 156.07 0.00 11 0.00 1673.76 145.26 0.00 12 0.00 1672.50 149.00 0.00 14 0.00 1667.42 148.92 0.00 15 0.00 1662.67 147.17 0.00 16 0.00 1662.22 146.72 0.00 19 0.00 1658.24 139.74 0.00 20 0.00 1657.23 134.73 0.00 21 0.00 1655.93 137.43 0.00 24 0.00 1649.40 132.90 0.00 13 0.00 1670.32 147.32 0.00 17 0.00 1660.99 142.49 0.00 18 0.00 1659.47 140.97 0.00 22 0.00 1654.36 135.86 0.00 23 0.00 1652.78 134.28 0.00 25 10.00 1649.31 136.31 0.00 26 0.00 1649.26 135.76 0.00 27 0.00 1648.86 100.36 0.00 28 5.00 1648.43 65.43 0.00 29 0.00 1649.26 141.26 0.00 30 0.00 1644.49 110.49 0.00 31 5.00 1635.50 13.50 0.00 32 0.00 1802.58 -22.42 0.00 33 0.00 1739.74 74.74 0.00 1 0.00 1713.50 140.00 0.00 0 -20.00 1825.00 0.00 0.00 Reservoir Link Results: --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------2 20.00 1.49 21.98 Open 3 20.00 1.49 22.12 Open 4 20.00 1.49 21.57 Open 5 20.00 1.49 21.57 Open 6 20.00 1.49 22.52 Open 7 20.00 1.49 26.19 Open 8 20.00 1.13 20.07 Open Page 3 Link Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------9 20.00 1.49 22.83 Open 10 20.00 1.49 21.57 Open 11 20.00 1.49 21.57 Open 12 20.00 1.49 21.57 Open 13 20.00 1.49 21.57 Open 14 20.00 1.49 21.57 Open 15 20.00 1.13 20.34 Open 16 20.00 1.49 22.61 Open 17 20.00 1.49 22.40 Open 18 20.00 1.49 22.61 Open 19 20.00 1.49 21.57 Open 20 20.00 1.49 21.57 Open 21 20.00 1.49 21.57 Open 22 20.00 1.49 22.37 Open 23 20.00 1.49 22.32 Open 24 5.00 0.37 1.70 Open 25 5.00 0.37 1.67 Open 26 5.00 0.37 1.68 Open 27 10.00 0.57 6.47 Open 28 5.00 0.37 1.74 Open 29 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Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------9 20.00 1.49 22.83 Open 10 20.00 1.49 21.57 Open 11 20.00 1.49 21.57 Open 12 20.00 1.49 21.57 Open 13 20.00 1.49 21.57 Open 14 20.00 1.49 21.57 Open 15 20.00 1.13 20.33 Open 16 20.00 1.49 22.61 Open 17 20.00 1.49 22.40 Open 18 20.00 1.49 22.61 Open 19 20.00 1.49 21.57 Open 20 20.00 1.49 21.57 Open 21 20.00 1.49 21.57 Open 22 20.00 1.49 22.37 Open 23 20.00 1.49 22.32 Open 24 20.00 1.49 22.28 Open 25 20.00 1.49 21.81 Open 26 20.00 1.49 22.01 Open 27 0.00 0.00 0.00 Open 28 0.00 0.00 0.00 Open 29 0.00 0.00 0.00 Open 30 0.00 0.00 0.00 Open 1 20.00 1.49 21.84 Open 33 20.00 2.55 136.93 Open 34 20.00 2.55 135.92 Open 31 20.00 2.55 26.24 Active Valve Page 1 9.56.54 04/04/2013 ********************************************************************* * * E P A N E T * * Hydraulic and Water Quality * * Analysis for Pipe Networks * * Version 2.0 * ********************************************************************* * Input File: Intervento_B_tubi_usati_idrostatica.net Link - Node Table: --------------------------------------------------------------------Link Start End Length Diameter ID Node Node m mm --------------------------------------------------------------------2 2 3 138.03 130.8 3 3 4 102.94 130.8 4 4 5 339.49 130.8 5 5 6 30.68 130.8 6 6 7 59.50 130.8 7 7 8 12.21 130.8 8 8 9 26.96 150.0 9 9 10 44.80 130.8 10 10 11 862.89 130.8 11 11 12 58.05 130.8 12 12 13 101.01 130.8 13 13 14 134.47 130.8 14 14 15 220.26 130.8 15 15 16 22.12 150.0 16 16 17 54.57 130.8 17 17 18 67.89 130.8 18 18 19 54.34 130.8 19 19 20 46.82 130.8 20 20 21 60.04 130.8 21 21 22 73.15 130.8 22 22 23 70.55 130.8 23 23 24 151.42 130.8 24 24 26 79.68 130.8 25 26 27 241.83 130.8 26 27 28 255.49 130.8 27 24 25 13.12 150 28 24 29 79.12 130.8 29 29 30 154.17 80 30 30 31 289.24 80 1 1 2 211.05 130.8 33 0 32 163.76 100 34 32 33 462.28 100 31 33 1 #N/A 100 Valve Page 2 Node Results: --------------------------------------------------------------------Node Demand Head Pressure Quality ID LPS m m --------------------------------------------------------------------2 0.00 1713.50 160.00 0.00 3 0.00 1713.50 170.00 0.00 4 0.00 1713.50 173.00 0.00 5 0.00 1713.50 175.00 0.00 6 0.00 1713.50 170.00 0.00 7 0.00 1713.50 175.00 0.00 8 0.00 1713.50 177.00 0.00 9 0.00 1713.50 177.00 0.00 10 0.00 1713.50 177.20 0.00 11 0.00 1713.50 185.00 0.00 12 0.00 1713.50 190.00 0.00 14 0.00 1713.50 195.00 0.00 15 0.00 1713.50 198.00 0.00 16 0.00 1713.50 198.00 0.00 19 0.00 1713.50 195.00 0.00 20 0.00 1713.50 191.00 0.00 21 0.00 1713.50 195.00 0.00 24 0.00 1713.50 197.00 0.00 13 0.00 1713.50 190.50 0.00 17 0.00 1713.50 195.00 0.00 18 0.00 1713.50 195.00 0.00 22 0.00 1713.50 195.00 0.00 23 0.00 1713.50 195.00 0.00 25 0.00 1713.50 200.50 0.00 26 0.00 1713.50 200.00 0.00 27 0.00 1713.50 165.00 0.00 28 0.00 1713.50 130.50 0.00 29 0.00 1713.50 205.50 0.00 30 0.00 1713.50 179.50 0.00 31 0.00 1713.50 91.50 0.00 32 0.00 1825.00 0.00 0.00 33 0.00 1825.00 160.00 0.00 1 0.00 1713.50 140.00 0.00 0 0.00 1825.00 0.00 0.00 Reservoir Link Results: --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------2 0.00 0.00 0.00 Open 3 0.00 0.00 0.00 Open 4 0.00 0.00 0.00 Open 5 0.00 0.00 0.00 Open 6 0.00 0.00 0.00 Open 7 0.00 0.00 0.00 Open 8 0.00 0.00 0.00 Open Page 3 Link Results: (continued) --------------------------------------------------------------------Link Flow VelocityUnit Headloss Status ID LPS m/s m/km --------------------------------------------------------------------9 0.00 0.00 0.00 Open 10 0.00 0.00 0.00 Open 11 0.00 0.00 0.00 Open 12 0.00 0.00 0.00 Open 13 0.00 0.00 0.00 Open 14 0.00 0.00 0.00 Open 15 0.00 0.00 0.00 Open 16 0.00 0.00 0.00 Open 17 0.00 0.00 0.00 Open 18 0.00 0.00 0.00 Open 19 0.00 0.00 0.00 Open 20 0.00 0.00 0.00 Open 21 0.00 0.00 0.00 Open 22 0.00 0.00 0.00 Open 23 0.00 0.00 0.00 Open 24 0.00 0.00 0.00 Open 25 0.00 0.00 0.00 Open 26 0.00 0.00 0.00 Open 27 0.00 0.00 0.00 Open 28 0.00 0.00 0.00 Open 29 0.00 0.00 0.00 Open 30 0.00 0.00 0.00 Open 1 0.00 0.00 0.00 Open 33 0.00 0.00 0.00 Open 34 0.00 0.00 0.00 Open 31 0.00 0.00 111.50 Active Valve