Progetti
Davide Turrini
Alle porte della cittadina di Riolo
Terme,inserita nel paesaggio pedecollinare dell’Appennino romagnolo,la struttura sanitaria si articola su di un sistema
di livelli costruito a partire da un terrazzamento naturale, detto La Costarella.
La nuova clinica nasce e vive in relazione al declivio e al paesaggio circostante, fatto di un’orografia morbida, di
terreni coltivati e di piccoli boschi di
querce.
Il complesso è costituito da due volumi
principali, lineari e paralleli, collegati tra
loro da percorsi coperti trasversali che
si innestano sui due edifici secondo
giaciture ortogonali od oblique.
cristofani-lelli architetti
Clinica Villa Azzurra
a Riolo Terme (Ra)
Scorcio dei collegamenti in quota tra i due corpi
principali (foto: Studio Lelli).
Nella pagina a fianco:
veduta parziale del corpo vetrato per le attività
diurne.
FOTOGRAFIE Mario Ciampi
Il volume edificato più a ridosso della
collina è massivo, chiuso, segnato da
aperture di proporzioni tradizionali
che illuminano gli spazi protetti ed
introversi delle stanze di degenza.
Diversamente, nel corpo vetrato, sottile e trasparente, collocato sul terrazzo a
valle, gli spazi adibiti alla vita diurna si
aprono all’esterno, come in una grande
veranda, affacciata sulla valle del Senio
e protetta da uno schermo filtrante
frangisole in legno e metallo.
Ai piedi dei due corpi maggiori, sul
terrazzo della Costarella, una sequenza
di piccoli volumi plastici definisce la
spazialità fluida degli ambienti riservati
ai servizi generali quali il front desk, gli
uffici amministrativi, la caffetteria e
l’auditorium.
La struttura sanitaria ospita attività di
ricovero e cura, a specializzazione psichiatrica, in un ambiente sperimentale
che propone al paziente una dimensione di “giusta distanza” tra le due realtà,
antitetiche, della vita domestica e del-
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CIL 103
l’isolamento ospedaliero.
In base alle prescrizioni della legge
Basaglia, le patologie mentali devono
essere curate evitando l’estraniamento
del malato dal contesto sociale di riferimento.
Nel caso in cui si renda necessario il
ricovero del paziente in un ambiente
specialistico diventa centrale il problema della “distanza” di tale ambiente dal
mondo esterno: il luogo di cura deve
configurarsi come una realtà “altra”
rispetto all’atmosfera di casa, troppo
permeabile ed inefficace, e, rispetto alla
dimensione ospedaliera, eccessivamente distante e con connotazioni di tipo
reclusorio.
Grazie ad un accurato lavoro progettuale condotto attraverso un dialogo
costante con psichiatri di fama internazionale, lo Studio Cristofani Lelli sceglie di sperimentare a Villa Azzurra la
“dimensione” del luogo per le vacanze,
l’atmosfera di una grande albergo
panoramico con veranda, dove il tipo
di accoglienza e la disponibilità di servizi lasciano libero il paziente di
costruire una propria vita domestica
temporanea.
Così l’architettura della clinica assume
una valenza particolare nel rapporto
con il contesto ambientale circostante
e nella peculiarità di trasmettere sensazioni di serenità attraverso connotazioni spaziali univoche e ben caratterizzate. Le forme conchiuse in se stesse sono
scartate in favore di spazi lineari, separati da setti paralleli e traguardati visivamente su prospettive lontane e distensive del paesaggio.
Nell’immagine esterna degli edifici, sulle forme dinamiche prevalgono le linee
orizzontali e i volumi parallelepipedi
semplici, definiti da cortine murarie o
scatole trasparenti rigorose ed essenziali.
Per evitare potenziali condizioni ansiose e suscitare nel fruitore una immediata sensazione di sicurezza, la percezione
del sistema di trasmissione dei carichi
al suolo è posta in evidenza secondo il
chiaro ed intuitivo principio statico del
trilite.
Prospetto sud-est.
Sezione trasversale.
Pianta secondo piano.
Prospettiva del complesso dei corpi di fabbrica.
In evidenza il volume tronco conico della caffetteria.
Pianta primo piano.
Pianta livello terreno.
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CIL 103
Il rapporto con i materiali utilizzati,
tradizionali e riconoscibili, è diretto e
autentico.
Il sito occupato dalla clinica, in posizione dominante rispetto alla vallata, è
estremamente visibile, sia dalla viabilità
di accesso al paese, sia dai percorsi collinari di crinale. Obiettivo del progetto
è la discrezione, la neutralità nel rapporto con il paesaggio circostante; per
raggiungere tale finalità, i progettisti
hanno scelto di accostare, in una generale intonazione di sobrietà, le solide
forme di laterizio agli involucri di
vetro trasparente e alle griglie lignee e
metalliche.
Nella scelta dei materiali, e soprattutto
nell’ampio utilizzo del mattone, ha assunto ancora una volta un ruolo importante il dialogo con gli esperti nelle
cure dei disturbi comportamentali.
Nella psicologia umana, un edificio
che si lascia comprendere è un edificio
che accoglie; il laterizio, lasciato a vista
nelle murature esterne e percepibile
nella sua matericità anche nelle ampie
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PROGETTI
superfici interne intonacate a “coccio
pesto”, esprime un legame semplice e
diretto con la materia naturale di base:
la terra.
La schiettezza dei mattoni, la semplicità
tecnologica della costruzione, chiaramente leggibile nei nitidi volumi delle
degenze verso monte e nei corpi plastici più a valle, sono gli elementi fondanti di un rapporto piano e sincero
che si è voluto instaurare tra l’architettura ed i suoi fruitori.
Inoltre, la scelta del laterizio a vista ha
Dettaglio tecnologico della parete vetrata: sezione verticale (misure in cm).
garantito le maggiori economie di
esercizio per una struttura sanitaria di
proprietà privata che vede l’edificio
come parte integrante della propria
attività futura, sia in termini di funzionalità interna, sia in termini di gestione
manutentiva e di durata nel tempo dell’investimento immobiliare.
Ecco allora che la costruzione è fatta di
sostanza duratura, è scevra di qualsiasi
sovrabbondanza, non eccede nella pletora di invenzioni formali ma è spesso
silente, assertiva soltanto della verità dei
materiali e di una tecnologia che i progettisti dimostrano di saper declinare
con estrema precisione e padronanza
del dettaglio.
In questa architettura della semplicità,
la strada percorsa è quella di una stu-
Dettaglio tecnologico della parete vetrata: sezione orizzontale d’angolo (misure in cm).
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CIL 103
Scorcio prospettico laterale.
diata neutralità che non rinuncia a raffinate soluzioni costruttive. La facciata
continua del corpo destinato alle attività diurne è un complesso sistema
tecnologico a taglio termico, con
montanti e traversi metallici in vista,
vetrate ventilate e apposite asole per
scaricare all’esterno eventuali infiltrazioni d’acqua.
Estrema è la cura delle qualità materiche delle superfici parietali in mattoni
e sapiente è la contaminazione tra tecnologia strutturale del ferro e tessitura
laterizia nella teoria di profili metallici
che reggono il volume troncoconico
della caffetteria.
I muri, là dove si concludono come
setti liberi alle estremità dei corpi di
fabbrica, denunciano in vista un gene-
roso spessore; le pareti parlano il linguaggio della muralità più forte e
genuina, senza che la loro immagine si
appiattisca sugli stereotipi della tradizione o scada in facili accenti caricaturali.
Il dispositivo di posa dei mattoni prevede, ad intervalli irregolari, ricorsi leggermente aggettanti rispetto al piano
del paramento esterno, così da segnare
la compagine muraria con sottili linee
d’ombra, rendendola vibrante e arricchendola di nuovi valori in rapporto
con la luce incidente. Il controllo cromatico delle malte fa sì che il reticolo
dei giunti si intoni alla dominante
rosso-aranciato del laterizio restituendo una inedita omogeneità alla cortina
muraria. ¶
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PROGETTI
Scheda tecnica
Progetto e D.L.:
Davide Cristofani,
Gabriele Lelli
Responsabili prog.: Alessandro Tabanelli,
Alessandro Costa,
Pierluigi Cappelli
Collaboratori:
Gianluca Zoli, Elena Caroli,
Natascia Gurioli,
Federica Cicognani
Strutture:
Lorenzo Samorì, Enea Berardi
Imp. termoidraulici: Augusto Cimatti
Impianti elettrici: MVD progetti,
Roberto Benelli
Committente:
Villa Azzurra S.p.A.
Imprese:
Edile Carpentieri, (Rn);
Idrotermica, Forlì;
C.E.I.F., Forlì;
Viabizzuno, Bologna;
Stylcasa, Forlì;
Caroli Giovanni S.p.A., (Ra);
Carcioffi, Ravenna;
F.A.F., Ravenna
Dati dimensionali: superfice: 9.000 m2
area intervento: 40.000 m2
Importo lavori:
9.296.000 €
Realizzazione:
1997-1999
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Clinica Villa Azzurra a Riolo Terme (Ra)