Capitolo 12 Inflazione e offerta aggregata Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.1 - Curva di domanda aggregata. La curva di domanda aggregata AD esprime la relazione tra il prodotto di equilibrio di breve periodo Y e il tasso di inflazione. Dal momento che il livello di equilibrio di breve periodo del prodotto equivale alla spesa programmata, la curva AD rappresenta al tempo stesso la relazione tra inflazione e spesa programmata. La sua pendenza negativa implica che a un incremento dell’inflazione corrisponde una riduzione del prodotto di equilibrio di breve periodo. Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.2 - Effetto di un aumento della spesa esogena. La figura presenta la curva di domanda aggregata sia prima (AD) che dopo (AD’) un incremento della spesa esogena, in particolare una crescita della spesa in consumi derivante da un aumento delle quotazioni nel mercato azionario. Se il tasso di inflazione e il tasso di interesse reale fissato dalla banca centrale rimangono costanti, un’espansione della spesa esogena fa salire il livello di equilibrio di breve periodo del prodotto. Ne consegue che la curva (AD) si sposta verso destra, da (AD) ad (AD’). Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.3 - Uno spostamento della curva relativa alla funzione di reazione di politica monetaria. Se l’inflazione persiste a livelli eccessivi da tempo, la banca centrale può decidere di adottare una politica monetaria più “restrittiva”, fissando il tasso di interesse reale a un livello più alto del solito in corrispondenza di ogni singolo tasso di inflazione. Dal punto di vista grafico questo mutamento corrisponde a uno spostamento verso l’alto della curva relativa alla funzione di reazione di politica monetaria (a), che fa spostare verso sinistra la curva AD (b). Viceversa, se a causa di una recessione protratta nel tempo la banca centrale decide di ridurre il tasso di interesse reale per ogni singolo livello di inflazione, la curva rappresentativa della funzione di reazione di politica monetaria si sposta verso il basso, facendo spostare verso destra la curva AD. Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.4 - Un circolo virtuoso creato da un basso livello di inflazione e basse aspettative inflazionistiche. Un tasso di inflazione basso induce gli individui ad aspettarsi che tale rimanga anche in futuro; di conseguenza essi sono disposti ad accettare aumenti modesti nei salari e nei prezzi dei beni e servizi immessi sul mercato, il che consente di mantenere l’inflazione effettiva (e quella attesa) a livelli contenuti. Analogamente, un tasso di inflazione elevato spinge a prevedere valori alti in futuro e questo a sua volta tende a tradursi in un alto livello di inflazione. Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.5 - Grafico della domanda aggregata e dell’offerta aggregata (AD-AO). Questo grafico comprende tre elementi: la curva AD, che mostra come il prodotto di equilibrio di breve periodo dipende dall’inflazione; la curva di offerta aggregata di lungo periodo (LRAS), che indica il valore del prodotto potenziale Y*; infine la curva di offerta aggregata di breve periodo (SRAS), che esprime il valore corrente dell’inflazione p. Il livello di equilibrio di breve periodo del prodotto, che nel grafico equivale a Y, è determinato dall’intersezione tra le curve AD e SRAS (punto A). Poiché il prodotto effettivo Y è inferiore a quello potenziale Y*, l’economia registra un gap di produzione recessivo. Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.6 - Processo di adeguamento dell’inflazione in presenza di un gap di produzione recessivo. In corrispondenza del punto di equilibrio di breve periodo iniziale A si registra un gap di produzione recessivo, che spinge verso il basso l’inflazione. Al graduale diminuire dell’inflazione la curva SRAS si sposta verso il basso fino a raggiungere la posizione SRAS, mentre il prodotto effettivo coincide con quello potenziale (punto B). Una volta che l’gap di produzione recessivo è stato eliminato, l’inflazione si stabilizza al livello π*. Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.7 - Processo di adeguamento dell’inflazione in presenza di un gap di produzione espansivo. In corrispondenza del punto di equilibrio di breve periodo iniziale A si registra un gap di produzione espansivo, che fa salire gradualmente l’inflazione (la curva SRAS si sposta verso l’alto) e fa scendere il livello di produzione. Il processo continua finché l’economia non raggiunge il punto di equilibrio di lungo periodo B, in corrispondenza del quale l’inflazione si stabilizza e il gap di produzione viene eliminato. Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.8 - Guerre e operazioni di rafforzamento militare quali cause di inflazione. (a) Un aumento della spesa militare fa spostare la curva AD verso destra, da AD ad AD. Nel nuovo punto di equilibrio di breve periodo B il prodotto effettivo è cresciuto oltre il livello potenziale Y*, creando così un gap espansivo. (b) Tale divario del prodotto comporta un aumento dell’inflazione, ovvero uno spostamento verso l’alto della curva SRAS, che passa da SRAS a SRAS. Nel nuovo punto di equilibrio di lungo periodo C la produzione effettiva è ritornata al livello potenziale, ma il tasso di inflazione π risulta superiore a quello iniziale. Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.9 - Effetti di uno shock inflazionistico negativo. Da una condizione iniziale di equilibrio di lungo periodo nel punto A uno shock inflazionistico negativo fa salire direttamente l’inflazione, provocando uno spostamento verso l’alto della curva SRAS in posizione SRAS’. Nel nuovo punto di equilibrio di breve periodo B l’inflazione è salita a π’ e la produzione è scesa a Y’, generando un gap recessivo. Se la banca centrale non interviene, alla fine l’economia ritornerà al punto A, un processo che le consente di tornare al tasso di inflazione iniziale attraversando però una lunga fase di recessione. La banca centrale potrebbe passare a una politica monetaria più espansiva spostando verso il basso la curva relativa alla funzione di reazione monetaria, per cui la curva di domanda aggregata si sposterebbe da AD ad AD’ e il livello di prodotto di piena occupazione sarebbe ripristinato al punto C in tempi più rapidi. Il costo di questa strategia consiste nel fatto che l’inflazione rimane al nuovo livello più alto. Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.10 - Effetti di uno shock che colpisce il prodotto potenziale. Partendo da una situazione di equilibrio di lungo periodo nel punto A, una contrazione del prodotto potenziale, da Y*a Y*’, genera un gap espansivo. L’inflazione aumenta, per cui la curva di offerta aggregata di breve periodo si sposta verso l’alto passando da SRAS a SRAS’. Una nuova condizione di equilibrio di lungo periodo viene raggiunta nel punto B, dove il prodotto effettivo eguaglia il nuovo e più basso livello potenziale Y*’, mentre l’inflazione è salita a π’. In quanto risultato di una riduzione del prodotto potenziale, la diminuzione del volume di Principi di macroeconomia Robert H. Frank, BenèS.permanente. Bernanke produzione Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 21.11 Effetti di breve periodo e di lungo periodo di una politica monetaria antinflazionistica. (a) Inizialmente l’economia si trova in una condizione di equilibrio di lungo periodo nel punto A, dove il prodotto effettivo eguaglia quello potenziale e il tasso di inflazione è pari al 10%. Se, in seguito all’adozione di una politica antinflazionistica da parte della banca centrale, la curva AD si sposta verso sinistra passando da AD ad AD’, l’economia raggiunge un nuovo equilibrio di breve periodo nel punto B, dove la curva AD’ interseca la curva SRAS. Con la progressiva contrazione del prodotto di equilibrio di breve periodo fino a raggiungere il livello Y si determina un gap recessivo. Il tasso di inflazione rimane invariato nel breve periodo. (b) A causa di una restrizione di politica monetaria, nel punto B si crea un gap recessivo che alla fine provoca una diminuzione dell’inflazione. La curva di offerta aggregata di breve periodo si sposta verso il basso, passando da SRAS a SRAS’. L’equilibrio di lungo periodo viene ripristinato nel punto C. A lungo termine il prodotto reale torna al livello potenziale e l’inflazione si stabilizza a un tasso inferiore (pari al 3% in Principi di macroeconomia Robert H.figura). Frank, Ben S. Bernanke questa Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl Principi di macroeconomia Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Copyright © 2005 - The McGraw-Hill Companies, srl