«Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale» Partecipazione dei Comuni all’accertamento erariale: Ambito di intervento Commercio e Professioni 1 Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale Il Progetto SemplifiSco L’intervento progettuale, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica e gestito da ANCI ed IFEL, è rivolto prevalentemente ai Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Con il fine di promuovere un confronto ed uno scambio tra esperienze acquisite in contesti territoriali diversi, è altresì prevista la partecipazione di Comuni appartenenti ad altre Regioni. Il progetto tende al rafforzamento delle competenze tecniche e di governo nei Comuni, in riferimento al tema della partecipazione degli stessi alle attività di accertamento erariale e, conseguentemente, al rafforzamento della cooperazione interistituzionale. 2 Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale I soggetti beneficiari Ambito Governance Sindaci, Assessori, Presidenti Unioni di Comuni Ambito Tecnico-Operativo Dirigenti, Responsabili di servizio, Funzionari ed Istruttori Uffici Tributi e non solo … Sono identificati come beneficiari prioritari i settori generalmente impegnati nella gestione dei tributi locali. Tuttavia, nell’ottica della gestione sinergica dei processi di lotta all’evasione da parte delle Amministrazioni comunali, è auspicabile anche la partecipazione da parte di operatori dell’Ufficio Anagrafe, Ufficio Commercio, Ufficio Tecnico, Polizia locale. 3 Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale Il Piano progettuale Partecipazione dei Comuni all’accertamento erariale Soluzioni e cruscotti per la fiscalità locale Formazione integrata (webinar, incontri territoriali, piattaforma FAD) Auto-valutazione (Self Assessment) Condivisione strumenti per la fiscalità locale COMUNI BENEFICIARI 4 METTETEVI COMODI 5 PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL’ACCERTAMENTO DEI TRIBUTI ERARIALI Ambito di intervento Commercio e Professioni 6 AMBITO “COMMERCIO E PROFESSIONI” Gli ambiti di intervento Sono stati definiti gli ambiti di collaborazione dei Comuni, individuando cinque macroaree: macroaree • Commercio e professioni • Urbanistica e territorio • Proprietà edilizie e patrimonio immobiliare • Residenze fittizie all’estero • Beni indicativi di capacità contributiva Provv. Dir. Ag. Entrate del 3 dicembre 2007 e del 29 maggio 2012 7 AMBITO “COMMERCIO E PROFESSIONI” In questo ambito i Comuni effettuano segnalazioni qualificate nei confronti di soggetti che svolgono … Attività di Impresa Attività di Lavoro autonomo «Commercio … … e professioni» professioni 8 REDDITO DI IMPRESA (cenni) REDDITO DI IMPRESA (artt. 55 e segg. TUIR) IMPRESA • Esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, di imprese commerciali (art. 2195 c.c.), anche se non organizzate in forma di impresa (include – ad es. – idraulico, elettricista) • Altre attività di prestazioni di servizi (diverse da «professioni intellettuali»), organizzate in forma di impresa (es. mediatore immobiliare, consulente finanziario, investigatore privato) • Attività agricola, che ecceda i limiti dell’esercizio normale dell’agricoltura individuati dall’art. 32 TUIR • Proventi (di qualsiasi natura) conseguiti da società commerciali di persone (Snc; Sas; società di fatto), società di capitali (Srl; Sapa; Spa), società cooperative ed enti commerciali • Enti non commerciali, per le attività commerciali non prevalenti esercitate 9 REDDITO DI IMPRESA 10 REDDITO DI IMPRESA (cenni) CRITERIO DI DETERMINAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PRINCIPIO DI COMPETENZA Concorrono a formare il reddito di impresa • Componenti positivi (ricavi, plusvalenze, sopravvenienze attive) e • Componenti negativi (costi, minusvalenze, sopravvenienze passive) riferibili al periodo di imposta indipendentemente dalla manifestazione finanziaria 2015 (consegna) Ricavo (competenza) Pagamento del 2016 (irrilevante) € 11 REDDITO DI IMPRESA (cenni) DOVE SI DICHIARA IL REDDITO DI IMPRESA ? Imprenditore (persona fisica) Quadro RF Contabilità ordinaria RN1 Quadro RG Quadro LM (imposta sostitutiva) Quadro CM 2008-2011 Contabilità semplificata RN1 Regime fiscale di vantaggio (dal 1/1/2012) 12 REDDITO DI LAVORO AUTONOMO (cenni) 13 REDDITO DI LAVORO AUTONOMO (cenni) CRITERIO DI DETERMINAZIONE DEL REDDITO DI LAVORO AUTONOMO PRINCIPIO DI CASSA Il reddito di lavoro autonomo è dato dalla differenza tra Compensi «percepiti» nel periodo di imposta e Spese «sostenute» nel medesimo periodo di imposta, sempreché siano inerenti l’esercizio dell’arte o della professione 2015 (visita medica) (irrilevante) Pagamento del 2016 (momento imponibile) € 14 REDDITO DI LAVORO AUTONOMO (cenni) DOVE SI DICHIARA IL REDDITO DI LAVORO AUTONOMO ? (persona fisica) Quadro Regime ordinario RE RN1 Quadro LM (imposta sostitutiva) Regime fiscale di vantaggio (dal 1/1/2012) Quadro CM 2008-2011 15 LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE” Le tipologie di segnalazioni All’interno dei cinque ambiti di intervento, sono state poi individuate le tipologie di segnalazioni qualificate che possono essere inoltrate dai comuni; ciò anche al fine di dettagliatamente disciplinare quelle di competenza dell’Agenzia delle Entrate e quelle di competenza della Guardia di Finanza Provv. Dir. Ag. Entrate del 3 dicembre 2007 e del 29 maggio 2012 16 AMBITO DI INTERVENTO COMMERCIO E PROFESSIONI TIPOLOGIE DI SEGNALAZIONE Svolgimento di attività senza partita Iva GdF Svolgimento di attività diversa da quella dichiarata nelle dichiarazioni fiscali AdE Soggetti interessati da affissioni pubblicitarie abusive, sia imprese utilizzatrici sia soggetti che gestiscono gli impianti pubblicitari abusivi GdF Ricavi / compensi incoerenti rispetto a quelli dichiarati GdF Ente non commerciale con attività lucrativa: Ente iscritto in pubblici registri (es. Onlus) AdE Ente non iscritto in pubblici registri…..……. GdF 17 Il criterio della tipologia “affine” Gli ambiti di intervento e le tipologie di segnalazione hanno la funzione di indirizzare l’attività di segnalazione del Comune ma non impediscono la segnalazione di fattispecie diverse Segnalazioni non perfettamente aderenti alle tipologie previste possono essere trasmesse ugualmente, inserendole nella tipologia più affine, affine con l’accortezza di illustrare tale circostanza nella motivazione della segnalazione. segnalazione 18 SONDAGGIO 19 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA 20 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA Ambito Tipologia Segnalazione Descrizione Commercio e professioni Svolgimento attività senza partita IVA La tipologia di segnalazione attiene alle ipotesi di esercenti attività di impresa, arti e professioni svolte con carattere di abitualità, senza la partita IVA Tali segnalazioni pervengono alla Guardia di Finanza tramite la procedura Siatel Punto Fisco 21 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA •L‘ art. 35 del d.p.r. 633/72 sancisce l’obbligo per i soggetti che intraprendono l’esercizio di un’impresa, arte o professione, nel territorio dello Stato, di comunicarlo entro 30 giorni all’Agenzia delle Entrate • A seguito della dichiarazione di inizio attività, l’ufficio attribuisce al contribuente un numero di partita IVA 22 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA Fonti d’innesco Dati dell’Ufficio Tributi Verbali della Polizia Municipale Tutti i servizi comunali preposti al rilascio di autorizzazioni Tutti i servizi comunali preposti alla verifica di attività imprenditoriali Fonti di informazione Siatel v2.0 – Punto Fisco interrogazione per la verifica della titolarità della partita Iva e delle dichiarazioni dei redditi 23 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA : CASI PRATICI Da un controllo effettuato dalla Polizia Municipale nell’ambito della ordinaria attività istituzionale è emerso che il sig. Figaro svolgeva l’attività di parrucchiere in assenza della prescritta autorizzazione comunale. Dalla verifica effettuata in SIATEL, è stato riscontrato che non risulta rilasciata alcuna partita IVA. Nell’ambito degli ordinari controlli nei mercati rionali effettuati dalla Polizia Municipale, è stato individuato un soggetto che svolgeva attività di commercio ambulante occupando abusivamente il posteggio. Dalla verifica effettuata in SIATEL, è stato riscontrato che non risulta rilasciata alcuna partita IVA. In occasione di un trasloco viene presentata da un privato, una richiesta di autorizzazione all’occupazione temporanea di suolo pubblico. Da sopralluogo, la Polizia Municipale rileva la presenza di una ditta «organizzata» ma in SIATEL è stato riscontrato che non risulta rilasciata alcuna partita IVA. 24 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA : Fasi operative Verifica della significatività dei dati fiscali in SIATEL v2.0 Punto Fisco Interrogare il contribuente per verificare la presenza della P. Iva E’ possibile anche la ricerca tramite generalità (cognome, nome, data e luogo di nascita) 25 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: Il soggetto è titolare di partita Iva ? SI NO 26 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: La dichiarazione dei redditi è stata presentata ? SI NO 27 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: Controllo del rigo RN1 del mod. Unico – Persone Fisiche – Reddito complessivo 28 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA 29 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA Ambito Commercio e professioni Tipologia Segnalazione Svolgimento attività diversa da quella dichiarata Descrizione La tipologia di segnalazione attiene alle ipotesi di esercenti attività di impresa, arti e professioni che svolgono di fatto un’attività diversa da quella dichiarata Tali segnalazioni pervengono all’Agenzia delle Entrate tramite la procedura Siatel Punto Fisco 30 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA •L‘ art. 35 del d.p.r. 633/72 stabilisce l’obbligo per i soggetti che intraprendono l’esercizio di un’impresa, arte o professione, nel territorio dello Stato, al momento di attribuzione della partita Iva di dichiarare espressamente all’Agenzia delle Entrate l’attività che intendono svolgere, che viene identificata con un codice attività numerico • Un soggetto titolare di partita Iva può legittimamente svolgere diverse attività, ma è obbligato a darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate, rendendo nota qualsiasi variazione intervenuta 31 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA Fonti d’innesco Dati dell’Ufficio Tributi Verbali della Polizia Municipale Tutti i servizi comunali preposti al rilascio di autorizzazioni Tutti i servizi comunali preposti alla verifica di attività imprenditoriali Fonti di informazione Siatel v2.0 – Punto Fisco interrogazione per la verifica dell’attività dichiarata e delle dichiarazioni dei redditi 32 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA : CASI PRATICI Da un sopralluogo effettuato dalla Polizia Municipale nell’ambito della ordinaria attività istituzionale è emerso che il titolare di una pizzeria da asporto, che aveva chiesto il permesso di occupazione di suolo pubblico, di fatto esercitava l’attività di pizzeria con consumazione ai tavoli, con conseguenziale utilizzo di personale e maggiorazione dei prezzi di listino. Dalla verifica effettuata in SIATEL, è stato riscontrato che non era stata dichiarata ai fini fiscali l’attività rilevata. Nell’ambito degli ordinari controlli ai fini Tarsu ,è stato individuato un soggetto, titolare di partita Iva, esercente attività di coltivazione articoli floreali, che di fatto utilizzava il terreno per parcheggio camper e altri veicoli. Dalla verifica effettuata in SIATEL, è stato riscontrato che non era stata dichiarata ai fini fiscali l’attività effettivamente svolta . A seguito della segnalazione , l’AdE ha effettuato successivo sopralluogo e in contraddittorio ha accertato una rilevante evasione fiscale. 33 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA : Fasi operative Verifica della significatività dei dati fiscali in SIATEL v2.0 Punto Fisco Interrogare il contribuente per verificare la presenza della P. Iva E’ possibile anche la ricerca tramite generalità (cognome, nome, data e luogo di nascita) 34 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA : Fasi operative Verificare se sono state dichiarate molteplici attività 35 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: La dichiarazione dei redditi è stata presentata ? SI NO 36 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: I ricavi dichiarati sono superiori a quelli ricostruiti? SI NO Se l’ attività è esercitata da ditta individuale: controllo dei ricavi nel rigo RG 2 (contabilità semplificata) o nel rigo RS116 (contabilità ordinaria) del mod. Unico – Persone Fisiche Se l’ attività è esercitata da società di persone: controllo dei ricavi nel rigo RG 2 (contabilità semplificata) o nel rigo RS116 (contabilità ordinaria) del mod. Unico –Società di Persone 37 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: I ricavi dichiarati sono superiori a quelli ricostruiti? SI NO Se l’ attività è esercitata da una società di capitali: controllo dei RICAVI indicati nel rigo RS 107 del mod. Unico – Società di Capitali In ogni caso, è anche possibile consultare i bilanci depositati presso la Camera di Commercio, tramite interrogazione con la procedura TELEMACO 38 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ DIVERSA DA QUELLA DICHIARATA : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: Controllo del rigo RN1 del mod. Unico – Persone Fisiche – Reddito complessivo 39 AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA 40 AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA Ambito Commercio e professioni Tipologia Segnalazione Affissione pubblicitaria abusiva Descrizione La tipologia di segnalazione attiene alle ipotesi di esercenti attività di impresa di vario tipo, svolte in totale evasione, pubblicizzate affiggendo o distribuendo abusivamente volantini Tali segnalazioni pervengono alla Guardia di Finanza tramite la procedura Siatel Punto Fisco 41 AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA •Destinatari di questo tipo di controllo sono tutti quei soggetti che pubblicizzano le loro attività imprenditoriali (c.d. tuttofare) tramite l’affissione o la distribuzione abusiva di volantini Vengono in considerazione anche i gestori delle attività pubblicitarie abusive a cui possono rivolgersi anche soggetti titolari di regolare partita Iva Al confine con altre tipologie (attività svolte senza partita iva, attività diversa da quella dichiarata) 42 AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA Fonti d’innesco Fonti di informazione Verbali della Polizia Municipale I servizi comunali preposti al rilascio di autorizzazioni per l’installazione di impianti pubblicitari (servizi tributi-sportello unico- patrimonio ecc) Siatel v2.0 – Punto Fisco interrogazione per la verifica della regolarità della posizione fiscale e delle dichiarazioni dei redditi 43 AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA : CASI PRATICI A seguito del reperimento di volantini pubblicitari per i quali non era stata versata l’imposta sulla pubblicità, né era stata richiesta alcuna autorizzazione alla distribuzione, è stato individuato dalla Polizia Municipale un soggetto che effettuava un’attività di noleggio natanti. Dalla verifica effettuata in SIATEL, è stato riscontrato che al soggetto committente non risulta rilasciata alcuna partita IVA. La Polizia Municipale ha intercettato un soggetto che effettuava l’affissione di cartelli pubblicitari senza le regolari autorizzazioni. Dalla verifica effettuata in SIATEL è risultato che il committente era fiscalmente in regola ma il gestore dell’impianto pubblicitario – pur titolare di partita iva – non presentava alcuna A seguito della regolare istanza prodotta al dichiarazione. comune per l’autorizzazione all’affissione pubblicitaria relativa alla locazione stagionale di appartamenti, è stato individuato un soggetto che, in totale evasione di imposta, gestiva una attività «organizzata» di locazione di immobili per uso stagionale. Dalla verifica effettuata in SIATEL, è stato riscontrato che non era stata presentata dal soggetto alcuna dichiarazione dei redditi. 44 AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA • I dati fiscalmente rilevati nel corso dell’istruttoria, possono costituire fonte di innesco per varie segnalazioni • Al momento della trasmissione della nell’ambito «Commercio e professioni» selezionare simultaneamente più tipologie segnalazione è possibile Ad esempio: 45 AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA : Fasi operative Verifica della significatività dei dati fiscali in SIATEL v2.0 Punto Fisco Interrogare il contribuente per verificare la presenza della P. Iva E’ possibile anche la ricerca tramite generalità (cognome, nome, data e luogo di nascita) 46 AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: La dichiarazione dei redditi è stata presentata ? SI NO 47 AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: Controllo del rigo RN1 del mod. Unico – Persone Fisiche – Reddito complessivo 48 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI 49 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI E’ la tipologia di evasione fiscale maggiormente diffusa, consistente nel parziale o totale occultamento di ricavi/compensi, con una conseguente dichiarazione dei redditi infedele. Rientrano in questa tipologia tutti quei soggetti esercenti attività di impresa, arti e professioni i cui ricavi/compensi dichiarati risultino palesemente non corrispondenti alla realtà economica in cui operano. 50 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI In considerazione della vastità delle ipotesi che rientrerebbero potenzialmente in questa tipologia, esaminiamo a livello esemplificativo un percorso di indagine, testato con successo in alcuni comuni, che può costituire anche un modello per altre segnalazioni di questa tipologia. 51 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI percorso di indagine Imprese di Pompe Funebri Imprese di pompe funebri Per ragioni di tutela sanitaria il regolamento di Polizia Mortuaria (d.p.r. 285/1990) prevede che il trasporto dei defunti (finalizzato al seppellimento o alla cremazione) debba essere autorizzato dal Comune Il provvedimento di autorizzazione deve essere consegnato dall'incaricato del trasporto al custode del cimitero (art. 23). Analogamente per il trasporto di defunti verso altro Comune (art. 19 e segg.). Anche le operazioni di esumazione ordinarie e estumulazione dei feretri finalizzate allo svuotamento delle sepolture per essere riutilizzate, devono essere autorizzate dal Comune e annotate nei registri cimiteriali. (art. 82 e segg.) 52 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI percorso di indagine Imprese di Pompe Funebri Autorizzazioni comunali al trasporto dei defunti Fonti d’innesco Autorizzazioni comunali alle inumazioni e tumulazioni Autorizzazioni comunali alle esumazioni estumulazioni Fonti di informazione Siatel v2.0 – Punto Fisco Interrogazione delle dichiarazioni dei redditi 53 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI percorso di indagine Imprese di Pompe Funebri Modulo di domanda e rilascio dell'autorizzazione al trasporto di cadavere Al Comune di Il sottoscritto/a ________________________________ nato/a a ________________________________ il _______________ residente a ________________________________________ in via _____________________________________ n. ___________ cap._____________ documento di riconoscimento tipo ______________________ n. ____________________ rilasciato da _____________ il ______________ in qualità di ______________________ CHIEDE Il rilascio dell'autorizzazione al trasporto del cadavere di: Cognome/Nome ________________________________ nato a ________________________________ il ________________ abitante in vita a ______________________________________ in via ______________________________________ n.___________ C.F. ____________________________________ . Il decesso è avvenuto nel Comune di ______________________________________ in data _________________ alle ore _______ Da __________________________________________ a ______________________________________________ sito/a in via ________________________________ nel Comune di __________________________________ previa sosta per le esequie presso la chiesa ___________________________________ in ___________________________________ . Il trasporto verrà effettuato dalla Impresa denominata ___________________________________ sita in ___________________________________ alla via ____________________________________ tramite il veicolo tipo _____________________ targato __________________ e condotto da _____________________________________________ accompagnato dai necrofori: 1 ________________________________ 2 ________________________________ 3 ________________________________ Il richiedente _____________________________ 54 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI percorso di indagine Imprese di Pompe Funebri PRELIMINARMENTE E’ OPPORTUNO EFFETTUARE «UN’INDAGINE DI MERCATO», AD ES. CONSULTANDO I SITI INTERNET DEDICATI AL SETTORE O ANCHE TRAMITE TELEFONATE «CONOSCITIVE» AGLI ESERCENTI L’ATTIVITA’ DI POMPE FUNEBRI DEL PROPRIO COMUNE O DI COMUNI LIMITROFI Ricostruzione dei ricavi percepiti nell'anno 20____ Trasporti di defunti autorizzati (funerali) Servizi di esumazione/estumulazione autorizzati n°° ______ n°° ______ Ricavi "stimati" da trasporti e servizi funebri n°°_ trasporti x € ____________ n°°_ "servizi" x € ____________ Totale ricavi ricostruiti Totale ricavi dichiarati = € _____________ = € _____________ € _____________ € _____________ Differenza € _______ INDICE DI PERICOLOSITA’ FISCALE L’importo massimo deducibile in dichiarazione dei redditi per ciascun evento luttuoso è pari a euro 1.549,37. Può costituire indice di rischio d’evasione riscontrare che il prezzo medio applicato è in linea o di poco superiore all’importo deducibile 55 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI percorso di indagine Imprese di Pompe Funebri Lo studio di settore è il modello UG55U – servizi di pompe funebri e attività connesse Nel quadro D è richiesto espressamente di indicare in modo analitico i servizi effettuati nell’anno 56 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI percorso di indagine Imprese di Pompe Funebri E’ richiesto inoltre di indicare l’ambito territoriale, la tipologia di clientela e il numero di addetti all’attività 57 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI : Fasi operative Verifica della significatività dei dati fiscali in SIATEL v2.0 Punto Fisco Interrogare il contribuente per verificare la presenza della P. Iva E’ possibile anche la ricerca tramite generalità (cognome, nome, data e luogo di nascita) 58 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: La dichiarazione dei redditi è stata presentata ? SI NO 59 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: I ricavi dichiarati sono superiori a quelli ricostruiti? SI NO Se l’ attività è esercitata da ditta individuale: controllo dei ricavi nel rigo RG 2 (contabilità semplificata) o nel rigo RS116 (contabilità ordinaria) del mod. Unico – Persone Fisiche Se l’ attività è esercitata da società di persone: controllo dei ricavi nel rigo RG 2 (contabilità semplificata) o nel rigo RS116 (contabilità ordinaria) del mod. Unico –Società di Persone 60 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: I ricavi dichiarati sono superiori a quelli ricostruiti? SI NO Se l’ attività è esercitata da una società di capitali: controllo dei RICAVI indicati nel rigo RS 107 del mod. Unico – Società di Capitali In ogni caso, è anche possibile consultare i bilanci depositati presso la Camera di Commercio, tramite interrogazione con la procedura TELEMACO 61 RICAVI/COMPENSI INCOERENTI RISPETTO AI DICHIARATI : Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: Controllo del rigo RN1 del mod. Unico – Persone Fisiche – Reddito complessivo 62 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA 63 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA Ambito Commercio e Professioni Tipologia Segnalazione Ente non commerciale con attività lucrativa La segnalazione si riferisce alle ipotesi di enti che, pur qualificandosi come “non commerciali”, presentano circostanze sintomatiche di attività lucrative. Questo tipo di segnalazione è ripartita in 2 categorie: Descrizione a)Enti iscritti in registri gestiti da enti pubblici (Onlus, Organizzazioni di volontariato, ONG, Coop. Sociali, Ass. Sportive Dilettantistiche, Ass. di promozione sociale).Tali segnalazioni pervengono all’Agenzia delle Entrate tramite la procedura Siatel Punto Fisco . b)Enti non commerciali con attività lucrativa non rientranti nei casi precedenti. In questa tipologia sono inserite le segnalazioni relative ad altri enti non rientranti nei casi precedenti, quali ad es., circoli culturali e ricreativi, palestre, associazioni al cui interno sono presenti bar, ristoranti, enoteche, discoteche accessibili al pubblico). Tali segnalazioni pervengono alla Guardia di Finanza tramite la procedura Siatel Punto Fisco . 64 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA FINALITA’ DEL PERCORSO è l’individuazione di tutti quei soggetti che utilizzano lo schema associativo solo per eludere gli obblighi tributari e per fruire indebitamente delle agevolazioni fiscali previste per gli Enti non commerciali 65 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA Autorizzazioni comunali rilasciate agli ENC per somministrazione alimenti e bevande a favore dei soci; licenze per attività di intrattenimento e spettacolo all’aperto Fonti d’innesco Autorizzazioni comunali per esposizione di cartellonistica pubblicitaria e/o insegne a carattere strettamente commerciale Accertamenti ICI-IMU/-TARI (e fino al 31/12/2013 TARES/TARSU/TIA) Attività Polizia Municipale per il presidio del territorio Siatel v2.0 – Punto Fisco Fonti di informazione Verifica dei dati fiscali (titolarità partita Iva, interrogazione delle dichiarazioni dei redditi) 66 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA Gli Enti non commerciali sono “enti pubblici e privati (...) che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali” (art. 73, co. 1. lett. c) Tuir) OGGETTO ATTIVITA’ REQUISITO DELLA NON COMMERCIALIT A’ PREVALENTE Agli Enti non commerciali non è precluso l’esercizio di un’attività commerciale (es.strumentale alla raccolta di fondi),purché sia esercitata in via secondaria rispetto all’attività istituzionale (es. culturale, ambientale, ricreativa, sociale ecc.) L’art 149 del Tuir infatti dispone che l’Ente perde la qualifica di ENC qualora eserciti prevalentemente attività commerciale per un intero periodo di imposta 67 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA Tutti gli Enti non commerciali, al momento della loro costituzione, devono presentare all’Agenzia delle Entrate apposita richiesta per l’attribuzione del CODICE FISCALE Il c.f. è indispensabile per : aprire un c/c bancario intestare all’associazione beni immobili stipulare contratti di locazione richiedere contributi a enti pubblici o privati erogare compensi , versare ritenute d’acconto ecc. Qualora intendano intraprendere anche un’attività commerciale, pur sempre marginale rispetto a quella principale indicata nello statuto, devono dichiararlo all’Agenzia delle entrate entro 30 gg. chiedendo l’attribuzione di una PARTITA IVA ai sensi dell’art. 35 del DPR 633/1972 68 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA Se l’Ente non commerciale svolge attività commerciale ma non ha la Partita Iva, può essere già inviata una segnalazione qualificata nell’ambito “Commercio e Professioni”. 69 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA Una segnalazione qualificata mira a fornire elementi volti a dimostrare la sussistenza di vere e proprie attività economiche di natura prettamente commerciale, incompatibili con la natura di ente non commerciale dichiarata, nonché con lo spirito dell’associazionismo che spesso li caratterizza. - Disconoscimento della qualifica di Prevalenza dell’attività commerciale rispetto a quella istituzionale ente non commerciale - i relativi proventi sono ricondotti a tassazione ordinaria, con la revoca di qualsivoglia agevolazione fiscale Mancata dichiarazione di attività commerciale non prevalente rispetto a quella istituzionale In tali casi, stante l’effettiva presenza di attività istituzionale, si procede al recupero a tassazione dei proventi che sono stati sottratti all’imposizione fiscale ordinaria, ciò potrebbe peraltro determinare la revoca di regime agevolativi (es. L. 398/91). 70 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA REGOLE DI CARATTERE GENERALE …….…….. E RELATIVE ECCEZIONI non è commerciale l’attività svolta nei confronti degli associati o partecipanti non concorrono a formare il reddito tutte le somme versate dagli associati o partecipanti a titolo di quote o contributi associativi, in quanto si considerano corrisposte per consentire la copertura delle spese di funzionamento dell’associazione le attività dietro pagamento di CORRISPETTIVI SPECIFICI anche se rivolte agli associati o partecipanti sono considerate commerciali (deroga per alcune associazioni – vedi slide successiva) I CONTRIBUTI E LE QUOTE SUPPLEMENTARI versate dagli associati o partecipanti e determinati in funzione delle maggiori o diverse prestazioni alle quali danno diritto, concorrono alla formazione del reddito (Salvo altresì il disposto dell’art. 143, c. 1 – TUIR) 71 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA Deroga per alcune associazioni – Enti di tipo associativo 148 TUIR «corrispettivi specifici comunque non commerciali» • • • • • • • • politiche sindacali e di categoria religiose assistenziali culturali sportive dilettantistiche di promozione sociale di formazione extra-scolastica della persona Per queste associazioni NON SONO COMMERCIALI le attività rese verso pagamento di corrispettivi specifici, nei confronti di iscritti, associati o partecipanti, sempre che le attività siano svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali a condizione che: • si inseriscano negli statuti le clausole previste dall’art. 148, comma 8, Tuir • sia presentato mod. EAS 72 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA CORRISPETTIVI SPECIFICI DA PARTE DI NON SOCI Si considera commerciale qualsiasi attività, effettuata dalla ASSOCIAZIONE, dietro pagamento di corrispettivi specifici in favore di «non soci» es. affitto campo da tennis/ingresso piscina/corso in favore di non socio- non associato- non partecipante/tesserato per altra associazione affiliata alla medesima federazione sportiva 73 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA Attività commerciali art 55 Tuir ATTIVITA’ COMMERCIALI sono quelle che determinano reddito d’impresa (art. 55 Tuir): attività di cui all’art. 2195 cc • • • • • attività industriali dirette alla produzione di beni e servizi; attività intermediarie nella circolazione dei beni; attività di trasporto; attività bancarie ed assicurative; altre attività ausiliarie delle precedenti o attività di prestazioni di servizi non rientranti nell’art. 2195 c.c. se svolte con i connotati dell’organizzazione 74 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA Attività considerate sempre commerciali per tutti gli ENC (incluso gli «Enti di tipo associativo») anche se effettuate nei confronti dei propri associati (148 c.4 Tuir) o cessioni di beni nuovi prodotti per la vendita; o o o o o o somministrazione di pasti (vedi eccezione slide successiva); erogazione di acqua, gas, energia elettrica e vapore; prestazioni alberghiere o di alloggio; trasporto e deposito (merci e persone); servizi portuali e aeroportuali; gestione di spacci aziendali e di mense; o organizzazione di viaggi e soggiorni turistici (vedi eccezione slide successiva); o gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale; o pubblicità commerciale; o telecomunicazioni e radiodiffusioni circolari. 75 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA ECCEZIONE: alcune attività NON SI CONSIDERANO COMMERCIALI quando sono esercitate da particolari tipologie di associazioni individuate puntualmente L’attività di somministrazione di bevande ed alimenti (es: bar/ristorante interni ai circoli ricreativi) da parte di un ente non commerciale è sempre considerata attività commerciale, anche se diretta ai soci tranne che non sia esercitata da un’Associazione di promozione sociale ( ex L 287/91 art.3 c. 6 lett. e) nei confronti dei propri iscritti/associati come attività complementare a quella istituzionale L’attività di organizzazione di viaggi e soggiorni turistici da parte di un ente non commerciale è sempre considerata attività commerciale, anche se diretta ai soci tranne che non sia esercitata da un’Associazione di promozione sociale ( ex L 287/91 art.3 c. 6 lett. e) o da un’associazione politica, sindacale e di categoria, religiosa nei confronti dei propri iscritti/associati 76 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA : REGIME FISCALE • Gli ENC sono soggetti all’IRES con aliquota del 27,5%. Come le persone fisiche, il reddito degli ENC è dato dalla somma di: - redditi fondiari; - redditi di capitale; - redditi d’impresa; - redditi diversi. • Compilano il Mod. Unico – ENC, per dichiarare i redditi posseduti. I soggetti esercenti attività commerciali in via abituale (e quindi obbligati alla tenuta delle scritture contabili) devono presentare la dichiarazione anche in mancanza di redditi. Per i redditi d’impresa: •Quadro RG (contabilità semplificata e regimi forfetari) •Quadro RF (contabilità ordinaria). 77 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA DOVE SI DICHIARA IL REDDITO DI IMPRESA DEGLI ENC ? Quadro RF I ricavi sono esposti nel Quadro RS – rigo RS111 Quadro RG 78 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA 79 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA : REGIMI AGEVOLATI Regime ordinario Il reddito d’impresa (da attività commerciale secondaria) è dato dalla differenza tra i ricavi conseguiti e i costi sostenuti. Regime Forfetario di determinazione del reddito d’impresa Art. 145 Tuir per ammessi alla Contabilità Semplificata Regime forfetario L. 398/1991 per - Soc. e Ass. Sportive Dilettantistiche - Ass. pro loco e senza fini di lucro - Ass. bandistiche e cori amatoriali, ecc. Tipo di attività Ricavi commerciali Prestazioni di servizi Altre Attività fino a € 15.493,71 Coeffic. di redditività 15% da € 309.874,14 fino a € 25.822,84 da € 516.456,90 25% 10% 15% Conseguimento, nel periodo di imposta precedente, di proventi commerciali per un importo non superiore a € 250.000 3% 80 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA: Fasi operative Elaborazione dei dati in possesso del Comune per l’individuazione degli enti non commerciali che presentino indizi sintomatici dell’esercizio di attività commerciali Verifica dei dati Controllare se Controllare se Controllare se Approfondimento della situazione del singolo ente non commerciale mediante acquisizione del maggior numero di informazioni sull’attività commerciale svolta dall’ente fiscali in Siatel v.2.0 Punto Fisco : l’ENC è titolare di partita Iva ha presentato la dichiarazione mod. Unico – ENC sono indicati i proventi da attività commerciale In assenza di partita Iva, ovvero di dichiarazione dei redditi o nell’ipotesi di reddito d’impresa non dichiarato Inviare la segnalazione qualificata 81 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA: Fasi operative Ulteriori informazioni utili da acquisire durante l’istruttoria Ricerca di eventuali siti web per la pubblicizzazio ne delle attività svolte Riscontro della presenza di tariffari/listini prezzi dei servizi offerti non compatibili con la natura associativa N.B. La presenza di tariffe differenziate è indicativa dell’esistenza di corrispettivi specifici in quanto controprestazione di un servizio reso. Questo contrasta con il carattere associativo degli enti non commerciali in cui la quota associativa dovrebbe essere indifferenziata e non rivelare un collegamento diretto con le prestazioni rese. 82 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA: Fasi operative Ulteriori informazioni utili da acquisire durante l’istruttoria Verifica dell’effettiva esistenza di una vita associativa, delle modalità di tesseramento, ecc. Verificare se l’ente svolge attività nei confronti di soggetti terzi – non soci N.B. Sono consultabili nella bacheca dell’ente note informative sugli scopi dell’associazione, sui diritti e obblighi del socio? Avvisi di convocazione di assemblee? La tessera di socio viene rilasciata a tutti i clienti al momento in cui chiedono il servizio? N.B. L’attività delle associazioni resa verso soggetti terzi non soci è di natura commerciale. 83 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ SENZA PARTITA IVA : Fasi operative Verifica della significatività dei dati fiscali in SIATEL v2.0 Punto Fisco Interrogare tramite il codice fiscale E’ possibile anche la ricerca tramite la denominazione 84 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA: Fasi operative L’ente è titolare di partita IVA ? 85 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA: Fasi operative Verifica dei dati fiscali in Siatel v2.0 Punto Fisco: •L’Ente ha presentato la dichiarazione dei redditi (modello Unico ENC) ? Sono indicati proventi dell’attività commerciale? •In presenza di dipendenti è stato presentato il mod. 770 ? 86 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA CASI PRATICI Il Comune ha segnalato un’associazione senza scopo di lucro che forniva i servizi di un vero e proprio asilo nido, senza le necessarie autorizzazioni e totalmente in nero. I “soci” del circolo (bambini di età compresa tra 1 e 3 anni) dietro il pagamento di una retta mensile avevano assicurata la permanenza giornaliera. Inoltre con ulteriore pagamento si organizzavano le feste di compleanno. Un’associazione con lo scopo istituzionale della “diffusione della cultura enogastronomica”, in realtà era una scuola di cucina che forniva lezioni serali a pagamento a clienti che venivano associati contestualmente allo svolgimento della lezioni, inoltre svolgeva anche attività di catering. 87 ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA’ LUCRATIVA CASI PRATICI Una scuola di danza si nascondeva dietro lo schermo di un’associazione non commerciale con la finalità istituzionale di “diffondere e propagandare la cultura della danza e del balletto”. Di fatto la scuola gestiva due sedi, forniva corsi a pagamento per adulti e bambini e vendeva divise e costumi. E’ stata segnalata un’associazione sportiva dilettantistica che vendeva articoli sportivi alla generalità dei consumatori, consentiva l’utilizzo dei propri impianti sportivi a non associati in cambio di un corrispettivo e gestiva palestre e piscine con tariffe differenziate in base al servizio offerto. Né la A.S.D., né i gestori avevano mai presentato una dichiarazione fiscale. 88 Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale www.semplifisco.anci.it AUTO-FORMAZIONE REPOSITORY SOLUZIONI PER LA FISCALITA’ STRUMENTO DI AUTO-VALUTAZIONE 89