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Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice
RIABILITAZIONE
STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012
Riabilitazione
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RIABILITAZIONE
1. Riabilitazione
2. Definizione
3. Principi generali
4. Recovery
5. Samhsa
6. Strengths Model
7. Modalità espressiva della dipendenza
8. Tipologia di problemi
9. Elementi per lo sviluppo di sistemi orientati al recupero
10. Metodologia operativa
11. Strategie di intervento
12. Progetto personalizzato
13. Indicatori
14. Bibliografia
Riabilitazione
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RIABILITAZIONE - 1
L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel suo atto costitutivo (1948)
individua nel “godimento del più alto livello possibile di salute” uno dei
diritti umani fondamentali e definisce la salute come uno “stato di
completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza
di malattia”.
La riabilitazione è processo dinamico orientato a raggiungere obiettivi
personalizzati di salute entro un limite di tempo definito: lo scopo
dell'intervento riabilitativo è "guadagnare salute“.
La riabilitazione è uno dei compiti istituzionali dei servizi per le
dipendenze, pubblici e privati autorizzati (DPR 309/90 e normativa
sociosanitaria di riferimento nazionale e locale).
Riabilitazione
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RIABILITAZIONE - 2
Introdurre la dimensione temporale è fondamentale per valutare il percorso
e contrastare l’atteggiamento di passività che può assumere chi vede
davanti a sé un tempo infinito per la cura (rischio di cronicizzazione).
La persona ha un ruolo attivo nella gestione della propria salute: non
“malato” ma “persona avente diritti” (Conferenza di Madrid 2002).
Si possono tracciare principi generali di riferimento del lavoro riabilitativo.
In letteratura si descrivono diversi orientamenti e obiettivi “guida”: la
risocializzazione, la recovery, la psicoeducazione, l’inserimento lavorativo,
la casa….
Riabilitazione
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DEFINIZIONE
RIABILITAZIONE: insieme di interventi che mirano allo sviluppo di una
persona al suo più alto potenziale sotto il profilo fisico, psicologico, sociale,
occupazionale ed educativo, in relazione al suo deficit fisiologico o anatomico e
all’ambiente (OMS).
RIABILITAZIONE PSICOSOCIALE: comprende due strategie, una centrata
sulla persona finalizzata a sviluppare abilità (skills) e l’altra (ecologica) volta a
sviluppare le risorse ambientali per ridurre gli stressors potenziali.
Riabilitazione
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PRINCIPI GENERALI
•Il trattamento della dipendenza da oppiacei deve essere orientato e
finalizzato fin dall’inizio al recupero (recovery) Hypertext e alla guarigione
Hypertext
Tali obiettivi sono raggiungibili nel medio-lungo periodo.
•L’accesso ai programmi socio-riabilitativi non deve essere subordinato al
raggiungimento dello stato “drug free”, ma deve essere inteso come parte
integrante del progetto di cura.
•Nella programmazione degli interventi non si può prescindere dalla
soggettività della persona e dalle caratteristiche del contesto in cui essa è
inserita (bilancio tra bisogni e risorse).
•Gli obiettivi del progetto devono essere realistici e personalizzati.
•La modalità di lavoro è quella di rete, poiché consente di valorizzare e
implementare le competenze e le risorse dei servizi, della persona e del
contesto ambientale.
Riabilitazione
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RECOVERY
Il concetto di recovery è comune nel campo della malattia e disabilità fisica.
Non significa che la sofferenza è scomparsa, i sintomi sono stati rimossi, la
funzionalità ristabilita, ma che la persona ha recuperato le capacità di
svolgere compiti/ruoli sociali, ha rimosso le barriere di accesso alle
opportunità.
E’ un concetto multidimensionale, che va al di là di un contesto strettamente
medico: include dimensioni soggettive quali autostima, accettazione del
disagio, empowerment, autodeterminazione (Anthony, 1993)‫‏‬.
Riabilitazione
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RECOVERY - 2
•Non significa guarigione, né remissione dei sintomi, ma minimizzazione del
loro impatto sulle possibilità di vita della persona.
• Non coincide con la nozione di recupero di alcune abilità (che ribadisce
l’identità di malato)‫‏‬.
• Enfatizza l’importanza delle strategie messe in atto dalla persona per
fronteggiare il proprio problema di salute, strategie intese come abilità
soggettive che vengono messe in campo per riappropriarsi di un’identità
personale e sociale, al di là di quella definita dal ruolo di malato e nonostante
la malattia: capacità di autogestione.
Riabilitazione
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SAMSHA
La Commissione Federale Americana per l’abuso di sostanze e la salute
mentale (SAMHSA) ha prodotto nel 2005 un documento di consenso sul
processo di “recovery” da una malattia mentale.
Il processo di “recovery” è considerato nell’Agenda Federale
“l’obiettivo più importante”.
Il documento identifica 10 componenti principali del processo di recovery.
Riabilitazione
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SAMSHA: processo di recovery
1.‫‏‬diretto‫‏‬dall’utente‫(‏‬che‫‏‬guida,‫‏‬controlla,‫‏‬sceglie‫‏‬e‫‏‬determina‫‏‬il
proprio percorso recovery)
2. individualizzato e centrato sulla persona (i percorsi sono
molteplici in base ai bisogni irripetibili della persona, alle sue
preferenze e alle sue esperienze)
3.‫‏‬tale‫‏‬da‫‏‬dare‫‏‬all’utente‫‏‬la‫‏‬potestà‫‏‬e‫‏‬la‫‏‬capacità‫‏‬di‫‏‬prendere‫‏‬le‫‏‬decisioni‫‏‬che‫‏‬
avranno un impatto sulla sua esistenza
4.‫‏‬olistico‫‏‬cioè‫‏‬comprendere‫‏‬i‫‏‬vari‫‏‬aspetti‫‏‬della‫‏‬vita‫‏‬dell’individuo
(mente, corpo, spirito e comunità)
5. non lineare (in quanto è un processo che non procede
gradualmente, ma è basato su una continua crescita e su
possibili ricadute)
Riabilitazione
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SAMSHA: processo di recovery
6.‫‏‬basato‫‏‬sui‫‏‬punti‫‏‬di‫‏‬forza‫‏‬dell’utente‫‏‬per‫‏‬potenziare‫‏‬le‫‏‬sue‫‏‬capacità
7. basato sul rispetto dei valori della persona
8. basato sulla assunzione di responsabilità del proprio trattamento da
parte‫‏‬dell’utente
9. basato anche sul supporto tra pari, che è promosso e incoraggiato
dal servizio
10. basato sulla speranza (aspettativa di cambiamento e
miglioramento sempre presente ed esplicitata)
Riabilitazione
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LO STRENGTHS MODEL
• Il paradigma fondato su malattia, diagnosi e riparazione del danno è
superato da quello bio-psico-sociale (Engel 1977) e sistemico (Braibanti e
Zunino 2005), orientato all’empowerment Hypertext dei pazienti.
• Modello dei “punti di forza” (Rapp e Gosha, 2006): i servizi sono chiamati
a sostenere il cambiamento e le iniziative personali e non la passività e il
mantenimento, a promuovere strategie di resilienza (Braibanti e Zunino
2005).
• Attenzione a non rinforzare i sentimenti di insicurezza e di sfiducia già
presenti nei pazienti concentrando l’attenzione su ciò che è “sbagliato”
piuttosto che sui loro punti di forza.
L’obiettivo dello Strengths Model è sostenere le persone nel
processo di recovery.
Riabilitazione
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MODALITA’ ESPRESSIVA DELLA DIPENDENZA
Da un punto di vista sociologico, ricerche evidenziano come non vi sia
un’unica modalità espressiva della dipendenza:
• alcune persone mantengono una capacità di controllo sulla propria vita,
il senso di sé, relazioni significative; conducono una sorta di “doppia vita”,
in cui il comportamento deviante rimane segreto, sono socialmente
integrate;
• altre perdono progressivamente ogni capacità di controllo, perdono le
abilità sociali, il loro ruolo, l’autostima, adottano uno stile di vita deviante,
che innesca la reazione sociale di rifiuto.
Hypertext
Riabilitazione
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TIPOLOGIA DI PROBLEMI
Cohen et al. definiscono i problemi primari e problemi secondari correlati
alla dipendenza da droghe:
i “problemi primari”, derivanti dalla azione farmacologica e i “problemi
secondari” derivanti dal contesto sociale dell’uso (aghi infetti, criminalità
indotta, malnutrizione, emarginazione sociale, ecc.), in gran parte legati allo
stato di illegalità.
Il progetto terapeutico-riabilitativo deve intervenire sui diversi livelli di
problemi e individuare obiettivi di recupero dello stato di benessere e
integrazione sociale.
Hypertext
Riabilitazione
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ELEMENTI PER LO SVILUPPO DI SISTEMI ORIENTATI AL RECUPERO
(Recovery oriented system - Manuale RELI - DPA 2011)
1. Necessità‫‏‬di‫‏‬applicare‫‏‬un‫‏‬nuovo‫‏‬paradigma‫‏‬nell’organizzazione‫‏‬di‫‏‬assistenza‫‏‬
alle persone tossicodipendenti (orientato fin da subito alla riabilitazione);
2. interventi centrati sulla persona in grado di accrescere punti di forza e di
resilienza della persona, della famiglia e della comunità;
3. approccio sanitario e sociale globale;
4. prevenzione delle patologie correlate;
5. molteplicità delle offerte;
6. coinvolgimento della famiglia e degli altri alleati;
7. servizi‫‏‬personalizzati‫‏‬e‫‏‬completi‫‏‬per‫‏‬l’intero‫‏‬corso‫‏‬della‫‏‬vita;
8. sistemi integrati nella comunità;
9. continuità della cura;
Riabilitazione
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ELEMENTI PER LO SVILUPPO DI SISTEMI ORIENTATI AL RECUPERO
(Recovery oriented system - Manuale RELI- DPA 2011)
10.
11.
12.
13.
processi assistenziali che enfatizzano i punti di forza del paziente;
counseling compartecipato e alleanza terapeutica;
sistemi culturalmente sensibili e rispettosi delle credenze personali;
inclusione di supporto fra pari, di testimonianze e di esperienze di individui in
via di recupero e delle loro famiglie;
14. supporto costante alla motivazione del paziente;
15. servizi di cura integrati;
16. sistemi di cura orientati agli esiti dei trattamenti;
17. sistemi basati sulla ricerca scientifica e sulle evidenze;
18. sistema di accreditamento e formazione.
Riabilitazione
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METODOLOGIA OPERATIVA
(Rapp e Goscha 2006)
Lo Strength Model prevede modalità operative finalizzate a circoscrivere i
fattori che limitano la vita di una persona e individua strumenti per
modificarli, partendo da due assunti di base:
1. Tutte le PERSONE hanno obiettivi, doti naturali e conoscenza di sé;
2. Ogni AMBIENTE possiede risorse, persone e opportunità.
Riabilitazione
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STRATEGIE DI INTERVENTO
1. CENTRATE SULLA PERSONA
Hanno‫‏‬lo‫‏‬scopo‫‏‬di‫‏‬sviluppare‫‏‬le‫‏‬abilità‫(‏‬skills)‫‏‬ed‫‏‬aumentare‫‏‬l’autonomia‫‏‬
personale nei diversi ambiti:
- la cura personale
- la cura dello spazio abitativo
- la gestione del tempo quotidiano
- la cura delle relazioni familiari
- la cura delle relazioni sociali
- la cura dello spazio ricreativo
- la promozione della formazione al lavoro
- la‫‏‬promozione‫‏‬dell’inserimento‫‏‬lavorativo
Riabilitazione
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STRATEGIE DI INTERVENTO
2. CENTRATE SUL CONTESTO
•
•
Sono volte a sviluppare le risorse ambientali per ridurre gli stressors
potenziali e proteggere la persona da tendenze espulsive o
stigmatizzanti, nonché a favorire una maggiore integrazione sociale:
sensibilizzazione della comunità
costruzione di concrete opportunità di inserimento sociale e lavorativo
Riabilitazione
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IL PROGETTO PERSONALIZZATO
Vede la partecipazione attiva della persona ed il costante il confronto, la
negoziazione‫‏‬e‫‏‏‬l’accordo‫‏‬sugli‫‏‏‬obiettivi,‫‏‬la‫‏‬condivisione‫‏‬di‫‏‬priorità‫‏‬e‫‏‬tempi:
1. aggancio e relazione
2. identificazione dei bisogni
3. valutazione dei punti di forza
4. programmazione del percorso
5. acquisizione delle risorse
6. monitoraggio e verifica
7. collaborazione costante
8. disingaggio graduale e follow-up
Riabilitazione
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INDICATORI
•
•
•
•
•
•
La ricerca qualitativa riconosce indicatori specifici per i percorsi
socioriabilitativi:
Purpose in life: avere degli scopi e un senso di direzione nella vita
Positive relations with others: avere buone relazioni con altri
Self acceptance: accettazione, rispetto di sè, autostima
Mastery: capacità‫‏‬di‫‏‬controllo‫‏‬e‫‏‬senso‫‏‬dell’efficacia‫‏‬personale
Autonomy: autonomia
Personal growth: crescita personale
(Ryff e Burton, 1998)
Riabilitazione
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BIBLIOGRAFIA
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ARGOMENTI DI
BACK-UP
Riabilitazione
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RECOVERY
Il termine inglese «recovery» significa «riaversi», «riprendersi», ripristinare
una condizione di appartenenza a se stessi che contraddice drasticamente il
semplice farsi «paziente», in cui si attende passivamente che qualcuno,
dall'esterno, dispensi per noi la salute (Coleman).
A differenza di altri concetti del campo della salute mentale, le idee che
sottendono‫‏‬il‫‏‬termine‫“‏‬recovery”‫‏‬non‫‏‬sono‫‏‬nate‫‏‬in‫‏‬ambienti‫‏‬universitari‫‏‬o‫‏‬
professionali, ma emerse dagli scritti delle persone che hanno affrontato in
prima persona la vita con un problema si salute mentale e hanno raccontato
l’esperienza‫‏‬vissuta‫‏‬del‫‏‬recuperare‫‏‬una‫‏‬nuova‫‏‬percezione‫“(‏‬movimento‫‏‬degli‫‏‬
uditori‫‏‬di‫‏‬voci”‫‏‬e‫‏‏‬gruppi‫‏‬di‫‏‬auto-aiuto).
L’obiettivo‫‏‬della‫‏‬recovery‫‏‬non‫‏‬è‫‏‬diventare‫“‏‬normali”,‫‏‬ma‫‏‬imparare‫‏‬ad‫‏‬
autogestire la problematica di salute e a trarre il massimo di soddisfazione
dalla vita.
Riabilitazione
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RECOVERY - 2
Ron Coleman, utilizzando la propria esperienza di malato mentale
all’interno del sistema psichiatrico inglese, ha sviluppato un
approccio alla malattia mentale finalizzato a riprendere il controllo
della propria vita verso la guarigione, ha incoraggiato lo sviluppo di
esperienze di auto-mutuo aiuto e di collaborazione tra operatori e
utenti per costruire percorsi nuovi di salute mentale e scardinare
l’idea di inguaribilità in psichiatria.
La recovery è una possibilità per tutti. I servizi devono:
saper comunicare alle persone un senso di speranza, attraverso un
linguaggio che trasmetta incoraggiamento e fiducia nelle loro
potenzialità e fornisca capacità per riprendere in mano la propria vita;
creare le condizioni e le opportunità affinché le persone possano
esprimere pienamente se stesse e le proprie potenzialità nei diversi
aspetti della propria vita, dalla casa, al lavoro e al tempo libero;
fornire oltre al trattamento sanitario specialistico, mezzi e strumenti,
luoghi e occasioni per favorire l’empowerment personale.
Riabilitazione
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RECOVERY - 3
La riabilitazione risente ancora di una a-specificità e molti trattamenti,
definiti "riabilitativi", consistono nella ripetizione di attività, spesso
scisse dagli obiettivi di vita degli utenti, dalle loro preferenze, svolte
magari in ambienti artificiali. Al contrario, ricerche ed esperienze
dimostrano che la riabilitazione non solo “restituisce” la persona alla
società, consentendole di recuperare un ruolo produttivo, ma allenta
anche il carico familiare, previene le ricadute, riduce l'uso dei farmaci
e il ricorso all'ospedalizzazione.
Riabilitazione
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GUARIGIONE
La definizione di guarigione nell’ambito della dipendenza patologica
non è univoca e richiama i diversi approcci.
E’ il risultato di processi terapeutico-riabilitativi, relazionali,
ambientali, di progressivo empowerment personale, che consentono
la sospensione dell’uso di sostanze psicotrope, il raggiungimento di
uno stato di benessere globale e di autonomia.
1. Secondo il modello della recovery, la guarigione non è un esito,
ma uno stato personale di recupero, ripresa, che i servizi hanno il
compito di sostenere e favorire. Il recupero consiste in un
miglioramento continuo ed incrementale della salute e del
benessere; non è un processo lineare, perché ci possono essere
ricadute e crisi intercorrenti.
Secondo Coleman, “è un viaggio assolutamente personale che però
implica la presenza degli altri”.
Recupero come "uno stile di vita volontariamente mantenuto
caratterizzato da sobrietà, salute personale e cittadinanza".
Riabilitazione
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GUARIGIONE - 2
2. Secondo il Manuale Diagnostico Statistisco (DSM IV), edito dalla
American Psychiatric Association”, il decorso della dipendenza è
usualmente cronico, con periodi di esacerbazione, di remissione parziale
o completa. Sono possibili 4 fasi di remissione, quando nessuno dei
criteri per la dipendenza da sostanze o per l’abuso sia stato
continuativamente soddisfatto per almeno un mese. Poiché i primi 12
mesi successivi alla dipendenza sono a rischio elevato per la ricaduta,
questo periodo è designato come remissione iniziale. Dopo 12 mesi la
persona entra nella remissione protratta, alla quale si aggiunge la
designazione di “completa” se nessun criterio di dipendenza o di abuso
è risultato soddisfatto durante il periodo di remissione; viene dato il
nome di “parziale” quando uno dei due criteri è risultato soddisfatto. Se
dopo un periodo di recupero, il soggetto ricade nell’uso di sostanze,
l’applicazione della specificazione di remissione iniziale richiede di
nuovo che vi sia almeno un periodo di un mese durante il quale non sia
risultato nessun criterio per dipendenza o abuso.
Riabilitazione
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GUARIGIONE - 3
In terapia agonista
E’ la specificazione che deve completare la diagnosi di remissione
(DSM IV) quando al soggetto è prescritto un farmaco agonista.
In ambiente controllato
E’ la specificazione che deve completare la diagnosi di remissione
(DSM IV) quando il soggetto si trova in un ambiente dove l’accesso
all’alcol e alle sostanze controllate è vietato.
La dipendenza mostra a volte remissioni spontanee, a lungo termine.
Studi di follow-up rivelano che il 20% o più di soggetti con
dipendenza da alcol diventano permanentemente astinenti, di solito a
seguito di un grave evento stressante della vita.
Riabilitazione
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GUARIGIONE - 4
3. Guarigione come dimensione sociale
Esito del lavoro di rete, multidisciplinare, che coinvolge la persona ed il suo
contesto di vita ed affronta sia i problemi primari della dipendenza che
quelli secondari.
Per favorire un processo di guarigione bisogna incidere sui problemi
primari e secondari, poiché la remissione dei sintomi primari è possibile se
vengono affrontati quelli secondari, che ostacolano le possibilità di
inserimento e realizzazione della dimensione soggettiva.
Investimento dei servizi sociosanitari sulle risorse della persona e del suo
contesto di vita, che sviluppa nuove competenze e alimenta il “capitale
sociale”.
"L'obiettivo immediato di ridurre alcol e droghe è necessario ma raramente
sufficiente per il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine di
miglioramento della salute personale, di miglioramento del funzionamento
sociale e di riduzione dei rischi per la salute e la sicurezza pubblica - vale
a dire di recupero“ (McLellan et al, 2005).
Riabilitazione
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EMPOWERMENT
Empowerment for Health è un processo attraverso il quale il singolo e/o
gruppi di persone acquisiscono un maggiore controllo sulle decisioni e le
azioni che riguardano la loro salute.
La promozione della salute non solo comprende azioni dirette a rafforzare
le abilità di vita di base e le capacità degli individui, ma anche a influenzare
l’ambiente, le condizioni sociali ed economiche che hanno un impatto sulla
salute.
Si parla di empowerment individuale quando ci si riferisce al processo
attraverso cui il soggetto acquisisce e rafforza le proprie capacità,
potenzialità per divenire protagonista della propria vita, per incidere nelle
decisioni e progettualità che lo riguardano; per empowerment sociale si
definisce invece il processo attraverso cui i gruppi rappresentativi di
minoranze fragili e discriminate riescono ad ottenere con una azione
collettiva una maggiore influenza e controllo sulla qualità della vita nelle
loro comunità e sui processi decisionali.
Riabilitazione
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EMPOWERMENT - 2
L'empowerment è un termine usato in tutte le discipline della sociologia,
psicologia, politica, servizio di amministrazione, promozione della salute e
l'istruzione (Barnes e Bowl, 2001; Rodwell, 1996; Skelton, 1994; Gibson,
1991).
Nei servizi per le dipendenze attività di empowerment sono anche quelle
che sostengono la costituzione e il lavoro dei gruppi di mutuo-aiuto, di
difesa dei diritti dei pazienti/consumatori e dei familiari. In questo caso il
ruolo dei professionisti è quello di catalizzare, facilitare tali iniziative, nella
prospettiva di una loro piena autonomia e autodeterminazione.
Riabilitazione
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Modalita’ espressiva della dipendenza
Tipi di “carriere” di tossicodipendenza (Scarscelli D., 2003)
• TD la cui vita è stata dimensionata sulla droga (appartenenza e
identificazione con subculture di strada)‫;‏‬
• TD che solo ad un certo punto della loro carriera tossicomanica
hanno perso o compromesso la qualità della loro vita sociale e
relazionale;
• TD che hanno mantenuto una vita sociale e di relazione “normale”
(capacità di controllare la modalità di reperimento, i tempi e i luoghi di
assunzione, il dosaggio e gli eventuali effetti indesiderati).
Riabilitazione
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Tipologia di problemi
Cohen P. (1990) distingue i problemi primari, determinati direttamente dalla
patologia da dipendenza, da quelli secondari correlati alla reazione
socioculturale (illegalità, trasgressione, criminalità, stigmatizzazione,
discriminazione…). I problemi secondari, se non sono affrontati,
compromettono le abilità sociali, portano progressivamente all’esclusione,
alla spoliazione del ruolo e dell’identità, ad un corto-circuito in cui la
relazione soggetto-contesto non può che confermare l’inadeguatezza della
persona dipendente, favorendone l’assunzione del ruolo di “malatodeviante”.
D’altra parte, i problemi legati all’assunzione della sostanza sono quasi
sempre aumentati dalle condizioni di illegalità. Di qui l’importanza di
tutelare prioritariamente il benessere sociale e sanitario dei consumatori
rispetto a quello di raggiungere “ab initio” la condizione di drug free.
Numerosi studi hanno dimostrato la validità del trattamento farmacologico
con agonisti nei programmi di cura orientati al recupero della persona, in
quanto consente di prevenire i problemi secondari e di affrontare con più
efficacia quelli primari.
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