Hi-Tech Aurel ha introdotto il modulo XTR-8LR100 per comunicazioni Long Range; eccovi una demoboard da connettere al PC via USB per imparare a utilizzarlo. LoRa SSM DEMOBOARD di BORIS LANDONI L a tecnologia di comunicazione LoRa (Long Range) è una delle principali soluzioni messe in campo per la realizzazione di reti dati wireless e per l’attuazione dell’IoT, in virtù del fatto che consente, mantenendo basse le potenze dei trasmettitori radio e perciò i consumi di elettricità, di coprire distanze relativamente grandi quali quelle richieste dalla connessione di dispositivi mobili ed elettronica indossabile a hot-spot che li affaccino poi sul web. Di questo abbiamo parlato in un articolo nel fascicolo n° 191, introducendo la tecnologia LoRa della Semtech e promettendo di presentare a breve delle applicazioni pratiche con moduli del genere. Utilizzando i chip della Semtech, l’italiana Aurel, da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni wireless, ha messo da poco a catalogo dei moduli creati per implementare comunicazioni dati via radio con le tecnologie LoRa. Con essi abbiamo realizzato una scheda demo, collegabile ad un Personal Computer tramite la porta USB, che permette di saggiare -nello specifico- le qualità e funzionalità del modulo ricetrasmittente XTR-8LR100; realizzando due schede demo e collegandone ognuna ad un proprio PC, è possibile implementare collegamenti a distanza per testare varie applicazioni prima di arrivare a produrre i relativi circuiti stand-alone. Elettronica In ~ Aprile 2015 53 Il modulo Aurel XTR-8LR100 Prima di vedere l’hardware impiegato, spendiamo qualche paragrafo per spiegare in cosa consiste e come si implementa la tecnologia di comunicazione a lungo raggio; iniziamo dicendo che a parità di potenza trasmessa, il sistema che permette di coprire distanze maggiori è quello che dispone del ricevitore più sensibile. La sensibilità di un ricevitore dipende da molti fattori, tra i quali il rumore elettrico e termico intrinseco dei componenti impiegati nel front-end (lo stadio d’antenna) e nell’eventuale miscelatore, ma anche la capacità di distinguere il segnale ricevuto dal rumore elettrico di fondo dovuto all’ambiente in cui si propagano le onde radio. Il rumore intrinseco dello stadio ricevente può essere abbassato (fino a un certo punto) giocando su particolari tecnologie costruttive dei 54 Aprile 2015 ~ Elettronica In La demoboard qui proposta nasce per testare applicazioni basate sul ricetrasmettitore dati XTR8LR100, nel quale è implementata la tecnologia Long Range attraverso l’integrato SX1276 Semtech. Tra le caratteristiche del modulo, che opera in banda ISM tra 868 e 869 MHz, troviamo: - modalità di trasmissione diretta o radiomodem; - gestione store and forward di segnali RS-232; - nessuna codifica o preambolo richiesti per i dati trasmessi; - programmazione dei registri interni tramite comandi AT; -HyperTerminal compatibile; - fino a 7 canali RF disponibili; - UART impostabile a 9.600, 19.200, 115.200 bps; transistor usati nello stadio d’antenna e nell’eventuale mixer, beneficiando così di un incremento del rapporto segnale/rumore: infatti, ammettendo di mantenere distanza e potenza del trasmettitore, il segnale arriva con un’ampiezza costante, ma riducendo il rumore si eleva il rapporto S/N. Risolto il problema del rumore introdotto dal ricevitore, bisogna fare i conti con quello dell’etere, perché quando il segnale ricevuto è debole diventa comparabile con esso e, ammettendo di non sommare (anche se in teoria non è possibile) rumore nel ricevitore, all’uscita del demodulatore ci si trova un segnale poco comprensibile. Qui entra in gioco un algoritmo capace di separare il rumore dal debole segnale, giocando su varie soluzioni, tuttavia le due principali tecnologie adottate sono la Spread Spectrum - potenza massima in trasmissione di 100 mW; - sensibilità in ricezione da -118 a -144 dBm; - tensione di alimentazione di 3,3V; - copertura media in assenza di ostacoli: 6.000 m; - temperatura di funzionamento tra -20 e +70°C; - tensione in ingresso compresa tra -1V e Vcc +0,3V; - tensione in uscita compresa tra -1 V e Vcc + 0,3V; - dimensioni di 37x18x2 mm. Tra le applicazioni di questo modulo, sistemi per agricoltura e controllo irrigazione, monitor di stato e sicurezza per installazioni fotovoltaiche, controlli industriali, SCADA, teleallarme, monitoraggio di strumentazione e in generale dispositivi IoT. (utilizzata nei dispositivi Lo-Ra di Semtech e nel LoRa Aurel) e quella Ultra Narrow Band (UNB) utilizzata da SigFox. Nel caso dell’UNB, il principale problema da risolvere risiede nella stabilità di frequenza dell’apparato, mentre lo svantaggio è la banda passante particolarmente bassa (nel caso della tecnologia SigFox i dati vengono trasmessi a 100 bit/ secondo). Tuttavia, nel caso di applicazioni IoT, i messaggi sono molto brevi per cui, anche con questa velocità, possono essere inviati in un paio di secondi. L’altro grande vantaggio risiede nella possibilità di gestire da parte di un singolo ricevitore un numero incredibilmente alto di trasmettitori. La tecnologia LoRa consiste invece nell’implementare, in trasmissione, una modulazione a spettro distribuito, molto più ampio di quello della tipica interferenza del rumore; in tal modo il segnale può essere facilmente ricostruito. È così che lavora il modulo Aurel. IL MODULO LONG RANGE Detto ciò, andiamo a dare uno sguardo al cuore del nostro progetto, che è il modulo ricetrasmittente reso disponibile dall’Aurel. L’XTR-8LR100 è un ricetrasmettitore half-duplex per comunicazioni a lunga distanza che implementa una tecnica di modulazione brevettata “LoRa SSM”, in grado di garantire caratteristiche di elevata immunità alle interferenze, ridotti consumi energetici ed elevata sensibilità. Rispetto alle tecniche classiche di modulazione, l’XTR-8LR100 migliora la sensibilità del ricevitore fino a 20 dB, garantendo elevate distanze con potenze in trasmissione e consumi ridotti, semplicità del circuito di alimentazione e possibilità di utilizzare batterie commerciali di bassa capacità e ridotte dimensioni. Operante nella banda europea 869,4÷869,65MHz (100 mW, ver. 8LR100) e, in una futura versione, di 868÷868,6MHz (potenza in trasmissione di 25mW), prevede canalizzazioni scalabili in funzione della larghezza di banda. Il modulo Aurel XTR-8LR100 è un radiomodem con interfaccia utente UART utilizzata per il trasferimento dei dati (il protocollo prevede una lunghezza massima di 255 byte), l’indirizzamento dei pacchetti per comunicazioni punto/multipunto e per la funzionalità di Command Mode che consente le impostazioni dei principali parametri radio, offrendo all’utente la flessibilità che occorre a rispondere a molteplici applicazioni sul campo. Il modulo si alimenta ad appena 3,3V e presenta un assorbimento di 17 mA in ricezione, e 115 mA in trasmissione a 20 dBm di potenza RF: è quindi adatto ad applicazioni mobile alimentate a batterie. Per impieghi dove il consumo sia il fattore primario, Aurel rende disponibile una versione con potenza in trasmissione ridotta a 15 dBm, il cui assorbimento in trasmissione scende ad appena 35 mA. Il modulo RTX è in SMD a 34 contatti dorati laterali, delle dimensioni di 37x18x2,2 mm. LA MODULAZIONE SSM Vediamo adesso come funziona la modulazione adottata dall’Aurel per l’XTR-8LR100. Il modulatore e demodulatore RF utilizza la tecnica radio spread spectrum da 128 a 4.096 Chip/Symbol, impostabile in funzione della sensibilità RF e del tempo di volo Tabella 1 Elettronica In ~ Aprile 2015 55