TITOLO DELLO STUDIO TRATTAMENTO RIABILITATIVO IN PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INTERVENTO DI ARTROPROTESI D’ANCA: TRATTAMENTO RIABILITATIVO IN CENTRO TERMALE VS TRATTAMENTO RIABILITATIVO TRADIZIONALE 1.Tipologia del progetto: STUDIO CLINICO RANDOMIZZATO CONTROLLATO CON FOLLOW UP DI 6 MESI 2.1 ISTITUZIONE PROPONENTE IL PROGETTO: Cattedra Medicina Fisica e Riabilitativa e Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Ortopedica, Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi – Azienda Ospedaliera di Padova. 2.2 Coordinatore scientifico: Prof. Stefano Masiero Professore straordinario in Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Padova; Direttore Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Ortopedica, Azienda Ospedaliera di Padova e-mail: [email protected] tel. 049 8211270 Fax 0498211271 2.2 Strutture partecipanti e organizzazione dello studio: - Cattedra e Unità Operativa Complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa, Dipartimento di Neuroscienze (Direttore: Prof. Stefano Masiero) - Cattedra e Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia, Dipartimento di Chirurgia Generale ed Scienze Oncologiche e Gastroenterologiche (Prof. R. Aldegheri) - Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia, Ospedale San Antonio (Dott. Candiotto) - Strutture Termali delle Terme Euganee Abano-Montegrotto (con standard strutturali e organizzativi adeguati per le attività di Riabilitazione, certificati dalla Regione) 1 PREMESSA La protesi d’anca rappresenta uno dei maggiori successi della chirurgia ortopedica poiché consente ai pazienti affetti da grave coxartrosi di migliorare la qualità di vita ripristinando la funzione articolare e abolendo il dolore. Grazie al continuo perfezionamento delle tecniche chirurgiche, delle caratteristiche degli impianti e alla sempre maggiore esperienza degli operatori sanitari del settore il numero di questo intervento è in continua crescita. La causa più frequente che porta il paziente verso l’intervento è la coxartrosi primaria, seguita da altre cause di alterazione morfostrutturale della stessa articolazione come traumi, necrosi avascolare della testa del femore, displasia congenita, ecc... . In uno studio effettuato su 330 pazienti sottoposti a intervento di protesi totale d’anca, la diagnosi iniziale nel 76% dei casi era di artrosi primaria, nel 10% osteonecrosi, nel 7 % artrosi postraumatica, nel 4% displasia dell’anca e nel 2% artrite reumatoide. Gli scopi di una protesizzazione d’anca sono quelli di ottenere una “nuova anca” stabile, non dolente, con una buona articolarità, che possa permettere al paziente di svolgere le proprie attività quotidiane con recupero di una buona qualità di vita. L’intervento di sostituzione protesica dell’anca consiste nella sostituzione totale di entrambe le componenti articolari, femorale e acetabolare e costituisce circa il 63% del totale degli interventi di sostituzione protesica dell’anca. La riabilitazione, secondo a più recente letteratura, dovrebbe iniziare prima dell’intervento chirurgico mediante un percorso di preparazione e di istruzione del paziente. Nell’immediata fase post-operatoria il riabilitatore deve controllare la sintomatologia dolorosa e provvedere alla prescrizione di esercizi di mobilizzazione passiva prima e attiva poi per il mantenimento e il recupero del tono trofismo muscolare. Tenendo conto delle condizioni cliniche del paziente, in genere risulta possibile già in 3° giornata, raggiungere la stazione eretta e iniziare il programma di training deambulatorio con due antibrachiali, in genere con carico completo o solo in casi eccezionali, parziale. Nei giorni a seguire il percorso riabilitativo può essere condizionato dall’insorgenza di rigidità articolare, dolore, contratture muscolare e facile affaticabilità. A tale proposito, una volta rimossi i punti di sutura e dichiarata dal medico specialista ben rimarginata la ferita chirurgica, l’idrochinesiterapia in acqua calda con temperatura oscillante tra 30° e 34°C ha il compito di contrastare tali condizioni e favorire un più rapido recupero. La letteratura attuale è ricca di significativi risultati in tali condizioni ove è stata associata la riabilitazione precoce in acqua alla tradizionale fase a secco. L’ acqua termale, in particolare quella proveniente dal sottosuolo del Bacino Termale Euganeo, viene classificata come salso-bromo-iodica ipertermale, dotata di elevato contenuto di sali minerali con azione miorilassante e conseguente diminuzione delle contratture antalgiche. La spiegazione di tale fenomeno sembra risiedere nell’azione diretta dell’acqua ipertermale sui fusi muscolari, che vengono resi meno sensibili allo stiramento, con conseguente riduzione dell’attività delle fibre alfa e conseguente azione miorillassante. Il calore dell’acqua stimola infine i termocettori cutanei, con azione indiretta di riduzione della contrattura muscolare. 2 L’effetto antidolorifico dell’acqua termale può essere ricondotto alla teoria del gate-control: secondo tale teoria i recettori corporei stimolati dalla temperatura e dalla pressione idrostatica dell'acqua durante l'immersione, ridurrebbero le afferenze dolorifiche. Da ciò ne consegue che, grazie all’aumento della soglia del dolore, l’azione antalgica consentirebbe la realizzazione di esercizi più aggressivi rispetto alla mobilizzazione a secco. Numerosi Autori hanno descritto diverse modificazioni biochimiche, enzimatiche e ormonali, durante l’immersione in acqua calda. Tra questi effetti risulta fondamentale la produzione di due enzimi lisosomiali, la beta-glicuronidasi e la N-acetil-beta-glucosaminidasi, che agiscono come idrolasi sui beta-legami dell’acido glicuronico, dell’acido ialuronico e dell’eparan-solfato, componenti della sostanza fondamentale del connettivo. L’attivazione di questi enzimi determina un rimaneggiamento della componente fondamentale del connettivo con conseguente neoformazione vasale e nuova sintesi di glicosaminoglicani. Questo effetto giustifica l’applicazione dell’idrochinesiterapia in acqua calda per patologie in cui è presente un alterato scambio tra microcircolo e tessuti, come nella presenza di importanti cicatrici profonde e superficiali. La fase di attività motoria in immersione, quando consentita, si differenzia in modo sostanziale da quella eseguita a secco: in immersione si è osservata una riduzione delle afferenze propriocettive, con ridotta stimolazione dei barocettori. L’immersione consente inoltre di permettere al paziente la ri-acquisizione dei normali pattern motori in assenza di gravità permettendo una concessione progressiva del carico sull’arto operato in condizione di totale sicurezza. Infine la resistenza dell’acqua agli spostamenti ed i moti di turbolenza generati dal movimento amplificano le informazioni esterocettive e propriocettive, stimolando il soggetto immerso a controllare più facilmente la posizione dei propri segmenti corporei e a compiere, momento per momento, minimi aggiustamenti che conducono ad un controllo posturale continuo e ad un intenso lavoro muscolare. Pertanto, il sinergismo d’azione prodotto dagli effetti chimico-fisici dell’acqua minerale, dall’immersione e dall’esercizio fisico, può rappresentare una valida proposta terapeutica nei soggetti dopo intervento di posizionamento di protesi d’anca. La possibilità di completare l’iter riabilitativo in un Centro di Riabilitazione Termale potrebbe rappresentare una nuova opportunità anche per il Servizio Sanitario Nazionale, infatti gli stabilimenti termali dotati di adeguati standard clinico-riabilitativi, potrebbero essere inseriti tra le strutture sanitarie del territorio, contribuendo anche a decongestionare le Strutture Riabilitative Ospedaliere. 3 Titolo TRATTAMENTO RIABILITATIVO IN PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INTERVENTO DI ARTROPROTESI D’ANCA: TRATTAMENTO RIABILITATIVO IN CENTRO TERMALE VS TRATTAMENTO RIABILITATIVO TRADIZIONALE Obiettivo Lo scopo del nostro studio è quello di confrontare 2 protocolli terapeutici (intensivi) in pazienti sottoposti ad intervento di artoprotesi d’anca per coxartrosi primitiva Endpoint primario Confronto dei programmi terapeutici in termini di: 1. miglioramento della funzionalità articolare e dello schema deambulatorio 2. incremento velocità media, lunghezza del passo e simmetria del cammino (data da lunghezza semipasso dx e sx) 3. valutazione dell’ansia 4. qualità di vita Endpoint secondario 1. confronto sui costi riabilitativi dei 2 programmi terapeutici 2. effetto ambientale (soggiorno termale) Disegno dello studio Studio clinico randomizzato controllato, 6 mesi follow-up post-intervento di artroprotesi d’anca Centro promotore Cattedra e Unità Operativa Complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa, Dipartimento di Neuroscienze, Università – Azienda Ospedaliera di Padova. Dimensione del campione 45-50 soggetti (considerando i possibili drop out) Statistica Per il calcolo della numerosità campionaria si adotterà come clinicamente significativa una differenza pari a 2 punti nella scala VAS. Fissando α=0.05, β=0.20, σ=3, la numerosità campionaria risulta essere di 37 soggetti per gruppo. Per le variabili a distribuzione normale (testate utilizzando il metodo di Kolmogorov-Smirnov), verrà utilizzato il T di Student per campioni indipendenti, mentre per le variabili qualitative ordinali verrà utilizzato il Mann Whitney U test e per le variabili qualitative sconnesse il Chi quadro di Pearson. L’analisi di follow up verrà condotta utilizzando l’Analisi della Varianza per misure 4 ripetute e l’analisi di Friedman rispettivamente per le variabili di tipo normale o qualitative ordinali. Eventuali correlazioni lineari verranno verificate utilizzando il modello di regressione lineare di Pearson, nel caso in cui sia la variabile dipendente che l’indipendente siano a distribuzione normale e la regressione per ranghi di Spearman, nel caso in cui almeno una dei variabili sia qualitativa ordinale. Il livello prefissato di significatività sarà p>0.05 Criteri d’inclusione Criteri d’esclusione Pazienti affetti da coxartrosi primaria sottoposti ad impianto di artroprotesi totale d’anca Età 50-75 anni Sesso femminile e maschile Buone e stabili condizioni cliniche Pazienti apiretici Cicatrice chirurgica in ordine Pazienti in buone condizioni psichiche Consenso informato a partecipare allo studio Ecocolor-doppler negativo prima del trasferimento in riabilitazione Pregressi interventi chirurgici ortopedici interessanti l’articolazione dell’anca contro laterale o alle ginocchia o al rachide Diabete mellito complicato (neuropatia, vasculopatia, ulcere diabetiche) Patologia che controindica la terapia termale: - cardiopatie gravi, aritmie non stabilizzate - vasculopatie gravi - grave insufficienza renale - neoplasie comparse o trattate negli ultimi cinque anni - interventi chirurgici non ortopedici negli ultimi tre mesi - epilessia - malattia infettiva acuta o cronica - dermatiti in fase acuta - fobia dell’acqua Trombosi venosa profonda in atto 5 Disegno dello studio Piaghe da decubito Patologie psichiatriche maggiori Decadimento cognitivo (Modified Mini-Mental State Examination > 18 BMI>32 Malattie reumatiche in atto (Artrite reumatoide, spondilite Anchilosante, ecc.) Pregresse fratture interessanti l’articolazione dell’anca operata Nel corso del reclutamento verrà creata una lista di randomizzazione a blocchi permutati al fine di formare 2 gruppi quantitativamente bilanciati: - GRUPPO A (gruppo albergante) i pazienti di questo gruppo alloggeranno presso la struttura alberghiera termale per tutta la durata del trial, nella quale eseguiranno trattamento riabilitativo intensivo comprendente: 1° settimana: De-ospedalizzazione a 5/7 giorni dall’intervento, paziente stabile per riabilitazione a secco 1+1/2 ora di rieducazione funzionale individuale + terapie fisiche, quotidiano, tutti i giorni per 6 giorni a settimana (incluso il sabato ): Mattina: 30’ Fisioterapia individuale a secco + 30’ Mobiliz. passiva Pomeriggio: 30’ Fisioterapia individuale a secco + 30’ Terapie fisiche 2° settimana: De-ospedalizzazione a 12/14 giorni dall’intervento paziente idoneo per riabilitazione in acqua 1+1/2 ora di rieducazione funzionale individuale + terapie fisiche, quotidiano, tutti i giorni per 6 giorni a settimana (incluso il sabato ): Mattina: 30’ Fisioterapia individuale a secco + 30’ Mobiliz. Passiva Pomeriggio: 30’ Fisioterapia individuale in acqua termale 6 (idrochinesiterapia individuale e assistita con terapista in acqua di supporto al paziente) + 30’ Terapie fisiche - GRUPPO B (gruppo programma tradizionale in degenza codice 56 durata 2 settimane come da DRG Regionale): eseguirà trattamento riabilitativo intensivo in struttura non termale accreditata (presso Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Ortopedica dell’Azienda Ospedaliera di Padova), comprendente: - chinesiterapia attiva e passiva, rieducazione funzionale e propriocettiva (in palestra) secondo il trattamento riabilitativo standard (60 minuti/die), dal lunedì al venerdì per 2 settimane consecutive - rieducazione alla deambulazione - elettroterapia antalgica se necessario Valutazioni 1. Analisi Strumentale del Cammino con gait analysis: Cinematica, Dinamica (Cinetica), Elettromiografia, Distribuzione della Pressione Plantare in Statica e in Dinamica: a) parametri spazio temporali (velocità media, cadenza, lunghezza del ciclo del passo, lunghezza semipasso anteriore dx e sx); b) cinematica: angolo di flesso- estensione e adduzione-abduzione anca; c) cinematica: angolo di flesso-estensione ginocchio. d) EMG: attivazione muscolare 2. Compilazione di scale di valutazione: a. HRQOL (valutazione della qualità di vita del paziente correlata alla salute) b. Stato di salute: Health Assessment Questionarie c. SF-36 (misura della qualità di vita correlata alla salute) o SF-12 d. VAS (scala analogica visiva, per il dolore) e. WOMAC (test di riferimento per la valutazione di 7 un risultato di trattamento sulla coxofemorale): dolore, rigidità, compromissione attività di vita quotidiana; f. Oxford Hip Score -gravità artrosi anca (solo in fase pre-operatoria); g. Valutazione propriocettiva - stabilometrica h. Test resistenza del cammino 6-MWT Time up on go (TUG) Time stair test (TST) Trattamento di confronto: I pazienti dei 2 gruppi verranno sottoposti a sedute con le medesime caratteristiche di durata, numero, frequenza, e tempistica; il gruppo A effettuerà il trattamento con residenza alberghiera, mentre i gruppi B modalità degenza ospedaliera. Durata: 20 mesi Valutazione dei pazienti: Le valutazioni saranno effettuate in fase pre-operatoria, posttrattamento riabilitativo (alla fine del trattamento riabilitativo intensivo ovvero circa 18 - 20 giorni dopo l’intervento chirurgico) a 3 e 6 mesi dall’intervento chirurgico. Unica eccezione è l’analisi strumentale del cammino (gait analysis) che sarà effettuata in fase pre-operatoria e al controllo dopo 6 mesi). a) in fase pre-operatoria b) a fine del trattamento riabilitativo intensivo c) a distanza di 3 e 6 mesi dalla fine dell’iter riabilitativo d) si può ipotizzare anche un controllo anche a 10 mesi dalla fine dell’iter riabilitativo Durata: 20 mesi Risultati attesi 1. Miglioramento del pattern motorio e funzionale in tutti i gruppi 2. Impatto sociale favorevole nei pazienti in trattamento in ambiente termale in termini psicologici e di miglioramento della qualità di vita; 8 3. Rapporto costi-benefici sovrapponibili tra i 2 gruppi Ricadute attese Nuove prospettive di sviluppo dell’ambiente termale nel settore della riabilitazione del paziente ortopedico con impatto favorevole sui costi. Tale proposta potrebbe trovare la sua concretizzazione con l’individuazione da parte della Regione di un congruo numero di posti “Residenziali” (da 10 a 20) individuati sulla base della presenza della presenza di requisiti strutturali e organizzativi adeguati (eventualmente inseriti nelle schede regionali). BUDGET Premessa Parte dei costi possono essere ridotti /annullati se i Centri riabilitativi termali partecipanti allo studio si renderanno disponibili al trattamento riabilitativo o alla fase albergante con proprie risorse; Allo stesso tempo la Regione Veneto potrebbe non imputare i costi della degenza Ospedaliera riabilitativa dei pazienti operati di protesi d’anca a carico del progetto 9 Costi di trattamento per terapia riabilitativa Costi del trattamento riabilitativo nel Centro Termale (include: costi di utilizzo della palestra o della piscina termale + costi del personale fisioterapico): ipotesi costo: € 140 per l’assistenza medica € 720 per la riabilitazione intensiva 6 giorni su 7 € 560 ( per la residenza alberghiera protetta ed accessibile ) = totale per paziente con residenza alberghiera € 1420 per settimana (Totale circa 60.000 / 65.000 Euro inclusa la parte alberghiera) Costi del trattamento riabilitativo nel Centro Accreditato (UOC di Riabilitazione Ortopedica) (include: costi di utilizzo della palestra + costi del personale fisioterapico) come da tariffario Regionale (Euro 371,00 die per 2 settimane a paziente) (Totale circa 90.000 / 100.000 Euro, secondo DRG Regionale) Costi dello staff per organizzazione (randomizzazione, ecc) e raccolta dati dalla valutazione del progetto (include la valutazione dei soggetti partecipanti allo studio secondo il protocollo) Nucleo di valutazione (contratti di ricerca) (si ipotizza un ricercatore a tempo pieno con costo lordo annuo di Euro 48.376,96 Costi di valutazione strumentale (gait analysis che viene eseguita presso l’UOC di Riabilitazione Ortopedica) si ipotizza una valutazione pre trattamento, posttrattamento (dopo 6 mesi dall’intervento chirurgico) per un campione di 12 soggetti per gruppo (totale 24 soggetti): il costo totale circa 130 Euro a paziente per valutazione come da tariffario dell’Az. Ospedaliera (Euro 15.000,00 incluso il costo ingegnere addetto al laboratorio) Costi amministrativi del progetto 5% del totale del progetto per Azienda Ospedaliera (da concordare con Az. Ospedaliera) (si ipotizza un ricercatore che segue entrambi i progetti della Regione Veneto per tutta durata del progetto) 10 Materiale di consumo elettrodi, ... Euro 500 Acquisto strumenti di trattamento e valutazione Pedana stabilometrica (acquisti utili per entrambi i progetti) Totale 13.000 Euro Viaggi/spostamenti Euro 3000, 00 Costi di pubblicazione Euro 3000,00 Costi data base ed elaborazione statistica Euro 1500,00 Spese generali Euro 5000,00/7000,00 Costi di coordinazione del progetto Euro 7000,00 11 MODALITA' E TEMPI DI ESECUZIONE Mesi 1-3. Fase preparatoria e definizione dei setting Stesura definitiva del protocollo e richiesta parere al Comitato etico; selezione e preparazione delle scale di valutazione e degli altri moduli da utilizzare; acquisizione e taratura di tutte le attrezzature necessarie. Definizione dei setting partecipanti allo studio Training formativo degli operatori. Mesi 3-9. Reclutamento pazienti Selezione dei pazienti e valutazioni iniziali Mesi 6-9. Trattamento pazienti Trattamento dei pazienti secondo i criteri definiti dal protocollo del progetto Mesi 9-16 follow up dei soggetti e completamento delle valutazioni clinico-strumentali Raccolta dati valutazione cliniche e strumentali Mesi 15-16 Analisi dei dati Analisi dati clinici, confronto costi e valutazioni statistiche Mesi 18-20. Disseminazione dei dati Diffusione dei risultati ottenuti sia in ambito scientifico che nel territorio, tramite presentazione del progetto e dei sui risultati nel corso di eventi nazionali ed internazionali e con la pubblicazione di articoli. 12 Diagramma di Gantt del progetto Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 Attività Stesura protocollo e richiesta Comitati etici Preparazione modulistica e riunioni di avvio Definizione dei setting Training formativo operatori coinvolti nel trattamento e valutazione Reclutamento dei pazienti Trattamento riabilitativo e follo up Analisi dei dati Disseminazione dei risultati 13 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 DESCRIZIONE DELLE PROCEDURE DI ARRUOLAMENTO I pazienti ritenuti eleggibili verranno assegnati ai due gruppi secondo l’ordine d’entrata nello studio con randomizzazione semplice fino a costituire i tre gruppi di uguale numerosità. I pazienti saranno reclutati presso l’ambulatorio di Ortopedia dell’Azienda Ospedaliera di Padova e dell’Ospedale Sant’Antonio con la collaborazione dei Colleghi di Ortopedia Sarà predisposta: - Richiesta al Comitato Etico presso l’Azienda Ospedaliera di Padova - Sarà predisposto Modulo di consenso informato per il paziente - Sarà predisposta la lettera informativa per il medico curante Il paziente verrà informato circa il razionale dello studio, la metodologia di conduzione, i possibili vantaggi e svantaggi inerenti la partecipazione alla ricerca e la possibilità di ritirarsi in qualsiasi momento senza conseguenze. Se il paziente accetterà di partecipare alla ricerca, firmerà il modulo di consenso informato e verrà invitato a presentarsi ad una data prefissata per la valutazione iniziale cui seguirà il trattamento. Tale proposta potrebbe trovare la sua concretizzazione o con un Progetto Pilota Regionale o con l’individuazione da parte della Regione di un congruo numero di posti “Residenziali” (da 10 a 20) individuati sulla base della presenza della presenza di requisiti strutturali e organizzativi adeguati (eventualmente inseriti nelle schede regionali). 14