Filippine, Vietnam www.caritas.it IL CONTESTO Le aree colpite Mappa delle diocesi lungo il percorso del ciclone Le aree colpite Filippine - Isole di Samar, Leyte, Cebu, Panay and Palawan - 13 diocesi: Arcidiocesi di Palo, Diocesi di Borongan, Diocesi di Naval, Arciodiocesi di Jaro, Diocesi di Antique, Arcidiocesi di Capiz, Diocesi di Kalibo, Viacaritato Apostolico di Taytay, Arcidiocesi di Cebu, Diocesi di Masbate, Vicariato Apostolico di San Jose de Mindoro Le aree colpite Vietnam, costa centro-settentrionale - Provincie di - Quang Ngai - Quang Nam - Binh Dinh - 28 morti - 80.000 sfollati MAPPA VIETNAM I numeri della catastrofe Filippine • Oltre 5.200 i morti registrati e oltre 1.600 dispersi • 13,17 milioni le persone colpite • 3,43 milioni di sfollati di cui 240.800 alloggiati presso 1.096 centri di evacuazione • Oltre 1.1 milioni di abitazioni danneggiate, il 50% completamente distrutte IL PIANO DI RISPOSTA CARITAS Tipo di intervento Fornitura immediata a 55.000 famiglie tra le più vulnerabili (275.000 persone) di: - cibo, ricoveri temporanei, supporto igienico sanitario, viveri e generi non alimentari primo sostegno alla ripresa Le aree dell’intervento Region Region 4B Province Palawan Region VI Region VII Aklan Antique Capiz Ilo-ilo Cebu Region VIII Eastern Samar Leyte Samar Cities/Municipalities* Calamianes Group of Islands Roxas Jaro Bogo City San Remegio Medellin Tobogon Daanbantayan Guiuan Borongan Ormoc Palo Tacloban Catbalogan Basey Fornitura di ricoveri di emergenza Distribuzione di kit per ricoveri provvisori composti da teloni di plastica, chiodi, corde e attrezzi necessari a realizzare ripari d’urgenza provvisori. Personale dei Centri diocesani di azione sociale (CDAS) o loro partner assisteranno la popolazione nel montaggio. Fornitura di cibo • Denaro in cambio di lavoro di ripulitura (CFW). I destinatari sono famiglie vulnerabili ma con almeno un membro in grado di lavorare. In zone con accesso ai mercati. • Sussidi in denaro: a famiglie vulnerabili senza almeno un membro in grado di lavorare. In zone con accesso ai mercati. • Pacchi viveri: a comunità che non hanno accesso ai mercati Utensili e supporto igienico • Kit prodotti non alimentari (NFI Kit): utensili indispensabili per la casa, comprese taniche da 20 l, coperte, zanzariere, utensili da cucina e fiammiferi. • Kit per l’igiene: sapone per il bagno, sapone per lavare i panni, spazzolini, dentifrici, taglia unghie, vestiti multiuso, assorbenti, secchio da 16l con coperchio e mestolo. Le quantità dei diversi materiali sono stabilite in base a standard internazionali (Sphere) affinché durino almeno 30 giorni ad una famiglia media di 5 persone. Interventi per la ripresa (programma pilota) • Fornitura di 90 barche a famiglie dedite alla pesca nelle zone costiere • Fornitura di sementi, piantine, zappe, animali di allevamento a comunità vulnerabili nell’entroterra Beneficiari per settore Settore Kit per ricoveri temporanei Cibo e nutrizione (compreso trasferimenti in denaro e CFW) Numero 100.000 persone 100.000 persone o Pacchi alimentari, trasferimenti in denaro e CFW Acqua, servizi igienici e sanitari (Kit igienici) 275.000 persone Prodotti Non Alimentari Cibo e nutrizione (compreso trasferimenti in denaro e CFW) o Pacchi alimentari, trasferimenti in denaro e CFW o Programma pilota per autosufficienza alimentare (pesca, agricoltura, allevamento) 275.000 persone 100.000 persone 137.900 persone Il budget Il costo totale dell’intervento è di 4.933.575 euro così suddiviso: • ALIMENTI E NUTRIZIONE, € 350.200 • ACQUA, SERVIZI SANITARI E IGIENICI, € 1.264.629 • ALLOGGI PROVVISORI E PRODOTTI NON ALIMENTARI € 2.252.503 • SUSSITENZA, RIPRESA € 278.924 • Costi di gestione/coord./comunicazione/: € 577.840 • Costi amministrativi (5%): 196.375 LE CAUSE I precedenti • Dal 2009 al 2012 nelle Filippine si sono verificati 7 tifoni che hanno richiesto una risposta umanitaria a livello nazionale e internazionale • Negli ultimi 20 anni nel mondo i disastri naturali sono aumentati considerevolmente • L’Asia è il continente maggiormente colpito, con più del 40% di tutti i disastri registrati • Dagli anni ’60 ad oggi, il numero delle vittime dei disastri naturali è aumentato in media del 900% Cause globali, dalle Filppine alla Sardegna • Il rischio derivante dagli eventi naturali dipende da un mix di fattori, i più importati sono: • le condizioni di vulnerabilità delle comunità (persone, edifici, infrastrutture, attività economiche …) in una determinata area, come propensione a subire danni a seguito di eventi naturali di una data intensità • La pericolosità , ovvero la probabilità che un fenomeno di una determinata intensità si verifichi in una data area, in un certo periodo di tempo • L’esposizione ovvero il numero degli elementi a rischio presenti in una determinata area (vite umane, insediamenti …) Cause globali, dalle Filppine alla Sardegna Gli elementi che incidono su questi fattori sono: Incuria del territorio e inadeguata prevenzione e previsione Cambiamento climatico indotto dal riscaldamento globale provocato anche dall’uomo (aumento della pericolosità) Aumento della vulnerabilità e dell’esposizione delle popolazioni a causa di urbanizzazione /conflitti/crisi economica-finanziaria/migrazioni forzate … Inadeguata preparazione a fronteggiare le conseguenze delle calamità Scarsa attenzione alla funzione di protezione delle stesse comunità locali Cambiamo rotta • Stili di vita volti alla tutela del territorio e dell’ambiente • Stili di vita improntati alla sobrietà per ridurre le emissioni di CO2 e contrastare il riscaldamento globale • Richiesta di politiche volte agli stessi obiettivi • Accrescere l’attenzione comunitaria alla prevenzione e alla preparazione • Favorire uno sviluppo diffuso e sostenibile • Dare rilevanza alla voce delle comunità locali