Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Data Titolo Pag. Controlsecurityambiente.com 08/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 3 1 Il Quotidiano del Molise 08/06/2015 LA LONGEVITA' E' QUESTIONE DI GENI PASSI DA GIGANTE AL NEUROMED 4 10 Il Quotidiano del Molise 08/06/2015 SCOPERTO IL GENE DELLA LONGEVITA' 5 5 Gazzetta di Caserta 07/06/2015 PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI, LA SCOPERTA ALLA NEUROMED 6 Informazione.it 07/06/2015 NEL DNA DEI CENTENARI LA CHIAVE PER RINGIOVANIRE I VASI SANGUIGNI 7 9 La Gazzetta del Molise 07/06/2015 NEUROMED, SCOPERTO IL GENE DELL'EFFICIENZA DEI VASI SANGUIGNI 8 10 Roma 07/06/2015 AL NEUROMED UNA PROSPETTIVA PER LE MALATTIE CARIOVASCOLARI 9 DirittoDiCronaca.it 06/06/2015 SCOPERTA DELLA PROTEINA CHE ALLUNGA LA VITA TRA I RICERCATORI ANCHE CARMINE VECCHIONE 10 Notizieinabruzzo.it 06/06/2015 LA RICERCA, UNA NUOVA PROSPETTIVA TERAPEUTICA PER LE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI 13 PrimaDaNoi.it 06/06/2015 LA RICERCA, UNA NUOVA PROSPETTIVA TERAPEUTICA PER LE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI 14 Primo Piano Molise 06/06/2015 IL NEUROMED STUDIA IL DNA DEI CENTENARI ALL'IRCCS SCOPERTO L'ELISIR DI LUNGA VITA. 16 Youfeed.it 06/06/2015 NEL DNA DEI CENTENARI LA CHIAVE PER RINGIOVANIRE I VASI SANGUIGNI 17 Allnews24.eu 05/06/2015 IN DNA CENTENARI ISTRUZIONI PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 18 Arezzoweb.it 05/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 20 Cblive.it 05/06/2015 NEL CODICE GENETICO DEI CENTENARI LA CHIAVE PER IL RINGIOVANIMENTO DEI VASI SANGUIGNI, LO STUDIO DEL 21 Cilentonotizie.it 05/06/2015 SALUTE: NEL DNA DEI CENTENARI LA CHIAVE PER IL RINGIOVANIMENTO DEI VASI SANGUIGNI 23 Dentrosalerno.it 05/06/2015 POZZILLI: NEUROMED, NEL CODICE GENETICO CENTENARIO RINGIOVANIMENTO VASI SANGUIGNI 25 Ecoseven.net 05/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 26 Gazzettadisalerno.it 05/06/2015 NEL CODICE GENETICO DEI CENTENARI LA CHIAVE PER IL RINGIOVANIMENTO DEI VASI SANGUIGNI, LA RICERCA DI 27 Il Quotidiano del Sud 05/06/2015 INDIVIDUATA LA PROTEINA CHE INCIDE SULLA PRESSIONE ARTERIOSA DEI CARDIOPATICI 29 IlFarmacistaOnline.it 05/06/2015 CARDIOLOGIA. NEL CODICE GENETICO DEI CENTENARI LA CHIAVE PER IL RINGIOVANIMENTO DEI VASI SANGUIGNI 30 Ilmeteo.it 05/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 31 Iltempo.it 05/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 32 Informamolise.com 05/06/2015 NEL CODICE GENETICO DEI CENTENARI LA CHIAVE PER IL RINGIOVANIMENTO DEI VASI SANGUIGNI 33 Intrage.it 05/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 35 It.Yahoo.Com 05/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI S ... 36 It.Yahoo.Com 05/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 37 Lasaluteinpillole.it 05/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 39 Meteoweb.eu 05/06/2015 RICERCA: NEL DNA DEI CENTENARI LE "ISTRUZIONI" PER RINGIOVANIRE I VASI SANGUIGNI 41 Molisetabloid.altervista.org 05/06/2015 NEUROMED, NEL CODICE GENETICO DEI CENTENARI LA CHIAVE PER IL RINGIOVANIMENTO DEI VASI SANGUIGNI 43 Rubrica 13 13 Neuromed Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Rubrica Data Titolo Pag. Padovanews.it 05/06/2015 RICERCA IN DNA CENTENARI ISTRUZIONI PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 44 Panoramasanita.it 05/06/2015 NEL CODICE GENETICO DEI CENTENARI LA CHIAVE PER IL RINGIOVANIMENTO DEI VASI SANGUIGNI 45 Quotidianosanita.it 05/06/2015 CARDIOLOGIA. NEL CODICE GENETICO DEI CENTENARI LA CHIAVE PER IL RINGIOVANIMENTO DEI VASI SANGUIGNI 47 Wallstreetitalia.com 05/06/2015 RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI 48 Senzaeta.it 04/06/2015 SCOPERTA LA PROTEINA "DI LUNGA VITA" 50 Corriere.it 03/06/2015 SCOPERTA LA PROTEINA «DI LUNGA VITA»: PRESENTE NEI LONGEVI DI VARIE NAZIONI 52 Neuromed 08-06-2015 Data CONTROLSECURITYAMBIENTE.COM (WEB) Pagina 1 Foglio HOME CHI SIAMO APPLICAZIONI PRODOTTI CENTRO SOLUZIONI NEWS CONTATTI PRIVACY POLICY Ricerca: in Dna centenari ‘istruzioni’ per ringiovanire vasi sanguigni giu 7, 2015 | Generale Commenti Home \ Ricerca: in Dna centenari ‘istruzioni’ per ringiovanire vasi sanguigni Milano, 5 giu,. (AdnKronos Salute) – Dal Dna dei centenari nuove speranze contro le malattie cardiovascolari, big killer del pianeta. Fra i segreti nascosti nel codice genetico dei super-nonni, infatti, ci sono anche le ‘istruzioni’ per far ringiovanire le vie del sangue. In particolare c’è un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma di scienziati dell’Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell’Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su ‘Circulation Research’ e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Le nostre Referenze Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale ‘versione’, anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni. “Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani”, spiega Annibale Puca dell’Irccs MultiMedica, professore all’università di Salerno. Così “abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)”. Studiando l’azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all’università di Salerno, “si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l’enzima eNOS responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare” che, se alterata come accade in età avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche. Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall’Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalità la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento con il ‘gene dei centenari’ portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. “Questa scoperta – concludono Puca e Vecchione – apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita”. Article source: https://it.notizie.yahoo.com/ricerca-dna-centenari-istruzioni-per-ringiovanire-vasisanguigni-132300177.html Tags: Salute ............................................................... Scopri alcune delle Aziende, Istituti e P u b b l i c h e A m m i n i s t r a z i o n i che hanno scelto Controlsecurity Ambiente come Golden Partner nella gestione e fornitura di apparati di depurazione d’aria professionale nei loro locali... ............................................................... Link Utili Consigli e applicazioni Dicono di noi Centro Soluzioni Lavora con noi Invia una risposta Devi essere loggato per postare un commento. Flash News Primo via libera dagli Stati Uniti per il “viagra per donne” ... Tag Cloud allergeni allergia Applicazioni Data Pagina Foglio 08-06-2015 1 1 Data Pagina Foglio 08-06-2015 10 1 Data Pagina Foglio 07-06-2015 5 1 07-06-2015 Data Pagina 1 Foglio Notizie a Confronto Comunicati Stampa Social News Cerca fra le notizie Notizie a Confronto Sunday, June 07, 2015 - 16:35 Corpus Domini Oggi è l'anniversario della nascita di Mu'ammar Gheddafi Prima pagina Ultime notizie Dall'interno Dall'estero Economia Scienza... Spettacolo... Salute Sport Notizie locali Questo sito usa i cookie per garantire una migliore qualità del servizio agli utenti. Continuando la navigazione, si considera implicitamente accettato il loro utilizzo. Privacy Nel Dna dei centenari la chiave per ringiovanire i vasi sanguigni 0 Tweet Consiglia 0 07/06/2015 - 16:15 - Nel Dna dei centenari sono nascosti molti segreti riguardanti la longevità e la salute. Uno di questi segreti è stato ora identificato da gruppi di ricerca dell'Irccs MultiMedica di Milano, Irccs Neuromed di Pozzilli e dell'Istituto di tecnologie biomediche del Cnr di ... (HealthDesk) Vedi tutti gli articoli di questa notizia | Condividi | Avvisami | Commenta Sezione: SALUTE (Leggi l'Articolo) Le Email Ti Rallentano? Segui informazione.it su Lavora in Modo Social e Aggiungi Gli Obiettivi più Velocemente! Gli ultimi articoli della notizia Ricerca: in Dna centenari 'istruzioni' per ringiovanire vasi sanguigni Milano, 5 giu,. (AdnKronos Salute) - Dal Dna dei centenari nuove speranze contro le malattie cardiovascolari, big killer del pianeta. Fra i segreti nascosti nel codice genetico dei super-nonni, infatti, ci sono anche le 'istruzioni' per far ringiovanire le vie del ... (Panorama - 21 minuti fa) Compleanni Anniversari Neuromed, scoperto il gene dell'efficienza dei vasi sanguigni neuromed POZZILLI. Nel Anna Torv, 36 DNA dei centenari sono nascosti molti segreti, che hanno contribuito a far arrivare queste persone ad una età particolarmente avanzata e in buona salute. Proprio uno di questi segreti è stato ora identificato da gruppi di ricerca ... (La Gazzetta del Molise - 22 minuti fa) 1979, Melbourne (Oceania) John Turner, 86 1929 Commenti Juan Antonio Pizzi, 47 1968, Santa Fe (Argentina) Luca Fusi, 52 Inserire nome o nickname 1963, Lecco (Italia) Inserire il testo (Shift+Tasto Invio per separare paragrafi) Steven Kruijswijk, 28 1987, Paesi Bassi (Regno dei Paesi Bassi) Tutti i compleanni e gli anniversari Inserisci Digita il testo Data Pagina Foglio 07-06-2015 9 1 Data Pagina Foglio 07-06-2015 10 1 Data 06-06-2015 Pagina Foglio 1 / 3 _ Search Editoriale Primo Maggio che passione! Venerdì, 01 Maggio 2015 di Emanuele Armentano e Alcide Simonetti Il Mondo laico, il mondo cattolico, il mondo anarchico ed anche quello gay “tutti uniti appassionatamente”, senza pregiudizi di sorta, a festeggiare il labor day. Tutto ha avuto origine negli Stati Uniti, ove le Scoperta della proteina che allunga la vita tra i ricercatori anche Carmine Vecchione Sabato, 06 Giugno 2015 16:58 Scritto da Franco Maurella Data 06-06-2015 Pagina Foglio 2 / 3 associazioni dei lavoratori, dopo tante lotte, hanno ottenuto il diritto... Read More... Onestamente... Lettera aperta al Direttore generale Diego BOUCHÈ Venerdì, 05 Giugno 2015 di Francesco Fusca Caro Diego,poche battute di gratitudine, grande, per sottolineare -e fermare nel Tempo- i punti salienti del Seminario di Spezzano Albanese (Cosenza), del 20 maggio 2.015. La Tua presenza -nel Paese più bello del mondo (“Napoli è una... Read More... L'angolo del libro La Poesia è un tocco che muore nell’immortalità… vivendo Origàmi… Categoria principale: Jonio Tagged under Lettere al Direttore A Bisignano strade ridotte a colabrodo e alla stregua di torrenti. - 2014-06-13 Castrovillari, proteina Bpifb4, Carmine Vecchione, Stroke Unit Irccs Neuromed Pozzilli, VILLAPIANA - Va ascritta anche ad un ricercatore di Villapiana, il dottore Carmine Vecchione, responsabile Stroke Unit, Irccs Neuromed Pozzilli (Isernia), Polo Molise Università La Sapienza Roma e ricercatore presso l’Università di Salerno, l’individuazione di una proteina che fa la differenza nei longevi, in grado di riportare nella norma la pressione del sangue, attivare il protettivo ossido nitrico e prevenire le malattie cardiovascolari e, laddove è compromesso il flusso sanguigno, è in grado di attivare circuiti vascolari di compenso. Lo studio, pubblicato sulla rivista Circulation Research, porta anche la firma di Popoli migranti e tutela dei popoli in fuga. Gennaro Cassiani a 110 anni dalla nascita - 2014-06-12 Annibale Puca, che lavora presso Multimedica e Cnr di Milano, anch’egli, come Carmine Vecchione, ricercatore dell’università di Salerno. Già ieri, l’esito della prestigiosa ricerca scientifica è stata pubblicata sulle pagine web del Corriere della Sera in un articolo a firma di Mario Pappagallo e nei prossimi giorni troverà spazio sulle pagine scientifiche del Corsera. Grazie, Preside Montalto! 2014-06-12 Appresa la notizia, abbiamo contattato telefonicamente il professore Carmine Vecchione, ancora oggi residente a Villapiana Scalo dove vivono i genitori e la sorella, il quale, ovviamente, ha espresso grande soddisfazione per l’individuazione di “una proteina che La scuola di Via Vignale una scuola di qualità - 2014-06-12 apporta notevoli benefici alla salute” LA PROTEINA BPIFB4: Come si è giunti all’individuazione della proteina. Un gruppo di scienziati, non solo italiani, hanno confrontato il codice genetico dei longevi italiani residenti L’Unione delle Camere Penali Italiane promotrice di tre proposte di legge - 2014-06-12 nel Cilento e nella provincia di Salerno, insieme a quello dei longevi tedeschi e americani (più di tremila longevi) e ad un gruppo di controllo di circa 2 mila giovani. Il confronto ha permesso di scoprire una proteina, Bpifb4, la cui forma longeva (Lav) ha la capacità di attivare una serie di funzioni nell’organismo tra cui l’espressione di proteine in grado di modulare positivamente il metabolismo cellulare. Puca riferisce a Pappagallo: «Siamo ben Controcorrente consapevoli del ruolo della genetica nel determinare l’invecchiamento. Le patologie Data 06-06-2015 Pagina Foglio 3 / 3 cardiovascolari sono quelle che maggiormente influenzano il vivere bene dell’anziano, infatti I mali della Calabria? Risalgono alla seconda Guerra Punica Martedì, 11 Novembre 2014 di Alcide Simonetti Ho sempre imputato alla “fatale alleanza” dei Bruzi con Annibale, durante la seconda guerra Punica (218 a.c.), l'origine dei mali della Calabria, distrutta dalla dura reazione di Roma. A causa di... Read More... nove volte su dieci si muore per problemi legati al cuore o ai vasi. I centenari sono un modello di invecchiamento ideale, con una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari, nonostante lo stile di vita non si discosti dalle persone cosiddette normali». Vecchione, che è responsabile Stroke Unit ovvero Primario dell’Unità Operativa Complessa di Trattamento Neurovascolare Acuto presso la Neuromed di Pozzilli, a noi aggiunge che “la proteina è destinata a cambiare la vita dei cardiopatici in quanto capace di ridurre notevolmente le patologie cardiovascolari che, come noto, in Europa sono la prima causa di mortalità incidendo per il 48% dei decessi”. Ed aggiunge Vecchione: “La difficoltà principale della ricerca scientifica ha riguardato la cattura di informazioni utili a comprendere come i geni intervengono sull’invecchiamento”. COME FUNZIONA LA MOLECOLA LAV Il codice genetico della molecola racchiude, dunque, il segreto della loro longevità e la ricerca condotta ne ha, di fatto, svelato il segreto. L’aspetto più significativo è che la molecola Lav è in grado di attivare eNos, l’enzima responsabile della produzione del più importante protettore della funzione vascolare: l’ossido nitrico. Come sempre avviene in campo scientifico, la ricerca è stata condotta su cavie. Roditori ipertesi trattati con Lav, hanno mostrato un recupero importante della funzione vascolare con una normalizzazione dei valori della pressione. Ancora, topi anziani con disfunzione della parte dei vasi sanguigni dovuta alla minore presenza di ossido nitrico, hanno riacquistato, e riacquistano, la normale funzione vascolare dopo trattamento con Lav. Ed ancora, nella sperimentazione che ha riguardato modelli di ischemia (chiusura del flusso sanguigno) dell’arto inferiore, la somministrazione di Lav favorisce lo sviluppo di circoli vascolari collaterali che riducono il danno conseguente al blocco del regolare flusso di sangue. Tale scoperta, per come ci ha riferito il professore Vecchione, apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina Lav come un nuova prospettiva di cura e di prevenzione per proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare, quindi, la durata della vita. Like 0 Share 0 Share Share 0 0 Sport TENNISTAVOLO - Torneo Open di Matera, podio per De Gaio e Catucci - 2015-06-05 CALCIO JUNIORES - X edizione “Città di Corigliano - La Pietra” - 2015-06-03 VOLLEY - Termina il sogno B2 della Consuleco - 2015-06-03 CALCIO - I Pulcini dello Sporting Club Campioni Regionali 2015 - 2015-05-30 06-06-2015 Data NOTIZIEINABRUZZO.IT (WEB) Pagina Foglio 1 Questo sito utilizza cookies di terze parti finalizzati alla visualizzazione di messaggi pubblicitari in linea con le preferenze di navigazione del lettore. Home Note Informative Ultime Estrazioni e Risultati Calcolo del Codice Fiscale Privacy Policy Cerca Cliccando su Accetto o continuando la navigazione nel sito acconsenti all’uso di questi cookies. Per approfondire l’argomento o per negare o limitare il consenso all’utilizzo dei cookies leggi l’Informativa. Informativa Estesa Accetto Notizie in Abruzzo Un aggregato di notizie d'abruzzo 11:04 SABATO 6 Giugno , 2015 Ore: 12:10 ► Scuola primaria ► Scuola elementare ► Scuola media ► Scuola infanzia ► Ultime notizie cronaca ► Scuola materna inglese OSPEDALE CHIETI, CENTRODESTRA: «UN BLUFF, NULLA DI CONCRETO». FEBO: «NOSOCOMIO SI FARÀ» 10:56 F RANCAVILLA, IL COMUNE CI DÀ UN ALTRO TAGLIO Abruzzo24ore AbruzzoNews24 Abruzzonotizie.com AbruzzoWeb Cityrumors Il Centro L'Opinionista Abruzzo MarsicaLive NewsAbruzzo PrimaDaNoi Vasto24 VastoWeb La ricerca, una nuova prospettiva terapeutica per le patologie cardiovascolari Published On sabato, giugno 06, 2015 By Redazione @ PrimaDaNoi.it. Categoria: PrimaDaNoi. Ricerca Partner di Ballo Inizia il 2015 con Partner di Ballo Vicino a te. L'iscrizione è gratis ISERNIA. Nel Dna dei centenari sono nascosti molti segreti, che hanno contribuito a far arrivare queste persone ad una età particolarmente avanzata e in buona salute. Proprio uno di questi segreti è stato ora identificato da Articoli Più Letti gruppi di ricerca dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), Nando Colelli presenta il nuovo film porno: Martina Gold al posto di S... I.R.C.C.S. Mu SPECIALE ELEZIONI: TUTTI I DATI DEI COMUNI AL VOTO. COLLEGAMENTI DIRET... Nella Marsica trionfano le donne, tre nuove fasce tricolore su undici ... Leggi tutto... Come avveniva il sesso nei centri massaggi dei cinesi, sistema e tarif... Fonte/Source/From Redazione @ PrimaDaNoi.it “Stai Facendo il Video? BRAVO!” Tiziana Cantone in “... ► Orizzonte scuola ► Formazione scuola ► Bambini scuola Sport Delfino Pescara. Oddo sfida Rossi: «il Bologna ha qualcosa in più da perdere...» Cuore, grinta e carattere. Il Pescara fa 2-2 a Vicenza e conquista la finale L’arbitro avezzanese Di Paolo (ri)conquista la serie A Oddo e il nuovo Pescara tutto da scoprire. La dirigenza: «vittoria anche di Baroni» Delfino Pescara. Continuità con poche pause. L'effetto Oddo è dirompente sui play-off Tags: La ricerca, salute, pozzilli, neuromed, dna, annibale puca Comments are closed. Il Tempo In Abruzzo 06-06-2015 Data PRIMADANOI.IT (WEB) Pagina Foglio Sabato 06 Giugno 2015 Home Policy Pubblicità La Redazione IN DIRETTA ORA Cronaca Abruzzo Il Progetto Politica Iscriviti ai Feed Sport 1 / 2 visite:4 Terremoto Economia Italia Salute Inchieste A Tavola Mediagallery cerca 06/06/2015 CEMENTO SANITARIO Sei in: » Salute 06/06/2015 PIANTATELA SALUTE 06/06/2015 A PROCESSO Ospedale Chieti, centrodestra: «un bluff, nulla di concreto». 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C’è anche Sambuceto Articoli più Letti » ULTIMI 7 GIORNI ULTIMI 30 GIORNI Elezioni comunali Chieti: sarà ballottaggio Di Primio (37%) ‐ Febo (30,2%) Centri commerciali, grande distribuzione grandissima crisi: «affari ridotti, fine di un’epoca» Montesilvano. Muore durante partita di calcetto Appalto antincendio Asl Teramo, al via il processo per tre persone 06/06/2015 SULLA STRADA Colonnella. Col quad dentro scarpata: morto sul colpo Incarichi, D’Alfonso pesca tra gli ex collaboratori di Toto. Febbo: «atto di riconoscenza» Articoli più Letti » Pescara arriva la Tari: scopri quanto dovrai pagare PANE SENZA GLUTINE TIRAMI SU AL BICCHIERE ASTE FALLIMENTARI E AVVISI DI VENDITA ABRUZZO Canederli allo speck senza glutine ISERNIA. Nel Dna dei centenari sono nascosti molti segreti, che hanno contribuito a far arrivare Ritrovati i due ragazzi scomparsi da Ortona queste persone ad una età particolarmente avanzata e in buona salute. Proprio uno di questi segreti è stato ora identificato da gruppi di ricerca dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Inchieste » Pozzilli (IS), I.R.C.C.S. MultiMedica di Milano e dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Segrate. I risultati dello studio, condotto in collaborazione con altre prestigiose strutture scientifiche italiane e internazionali, sono stati pubblicati sul giornale Circulation Research. Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, la cui funzione era ignota se non per proteine della stessa famiglia coinvolte nelle difese immunitarie, in particolare nell’azione contro i batteri a livello di naso, bocca e polmoni. Ma, secondo lo studio appena pubblicato, la BPIFB4 è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. «Abbiamo confrontato – spiega Annibale Puca, professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. MultiMedica - il DNA di tre gruppi di persone particolarmente longeve (nel Cilento, in Germania e negli Stati Uniti, per un totale di tremila individui) con un gruppo di controllo composto da duemila persone giovani. E abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (longevity associated variant)». A questo punto le ricerche sono passate a valutare l’azione della specifica variante genetica, tecnicamente definita anche “polimorfismo”. Usando sia modelli sperimentali in vitro che in vivo, Clamoroso. «Già tutto deciso»: la sentenza di Bussi fu comunicata due settimane prima «Non c’è diffamazione». Prima si sente diffamato poi confessa mazzette: il caso di Sabatino Stornelli Data PRIMADANOI.IT (WEB) 06-06-2015 Pagina Foglio 2 / 2 spiega Carmine Vecchione, Professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. Neuromed di Rifiuti, il giudice: «così il gruppo Di Zio particolare l’enzima eNOS, responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola è diventato monopolista» Pozzilli, si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni, in protettiva della funzione vascolare. Bisogna ricordare, al riguardo, che una alterazione della funzione Grandi opere, grandi conflitti di interesse: le zone d'ombra della Commissione via vascolare, tipica dell’età avanzata, è correlata a diverse patologie, soprattutto quelle cardiovascolari come infarto, ictus e ipertensione, ma anche metaboliche e neurologiche. Inoltre, gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha effettivamente riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento L’inchiesta Soget, la Biscotti, merendine, portava ad una migliore riparazione dei vasi colpiti e ad un potenziamento dell’angiogenesi, il processo Casta, l’indebitamento creme spalmabili e alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso ed i bilanci aggiustati latte per neonati: degli enti pubblici di sangue venivano limitati. l’olio di palma fa male? La proteina LAV-BPIFB4 è quindi da oggi sotto i riflettori, come sottolineano Annibale Puca e Carmine Vecchione, «Questa scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando questa proteina come un nuova prospettiva terapeutica mirata a Economia » proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare la durata della vita». +++ LA RICERCA 06/06/2015 ‐ 10:45 Letture 2 E tu cosa ne pensi? EFFETTUA IL LOGIN PER COMMENTARE GLI ARTICOLI username password Credito agli artigiani: maglia nera all’Abruzzo (‐20%) e a Teramo (‐24%) Mercatone Uno sospende attività 28 punti vendita. C’è anche Sambuceto “Te lo regalo se vieni a prendertelo”: contro la crisi il riciclo passa da Facebook Truffa, ancora guai per l’imprenditore Vincenzo Oliveri: sequestro a Gioia Tauro da 700mila euro Aziende: dal 1° luglio basterà un click per ottenere il Durc on line Trivelle in Croazia, commissione europea: «esplorazione petrolifera non può iniziare» Login PASSWORD DIMENTICATA | REGISTRATI Mondo » Data Pagina Foglio 06-06-2015 13 1 Data 06-06-2015 Pagina Foglio 1 Mi piace Mi piace 0 Entra |x Registrati | Info | Faq Informativa Cronaca Politica Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. 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Tags: centenari chiave dna ringiovanire sanguigni vasi Le news correlate Intervento innovativo, impiantato il defibrillatore che non tocca il cuore e i vasi centronline.it sanguigni - Lotto: restano nell’urna i due gigilotto.altervista.org centenari. - GiGi Lotto Vincere al Lotto e 10eLotto – Chi mi segue e gioca VINCE!!! Home Lotto Estrazioni Lotto Archivio Storico Previsioni Lotto Centenari Statistiche Lotto Statistiche Lotto Mirate Sistemi Lotto Metodi Lotto Software Lotto Progressioni... 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Vai direttamente alla notizia Saranno eliminate piante “vecchie” o malate e si proceder Vai direttamente alla notizia Ringiovanire il mondo – Manifesto per una nuova news.carte-di-credito.org comunità - Comunicato stampa Ringiovanire il mondo – Manifesto per una nuova comunit Le ricerche più fatte dagli utenti: chiave attivazione mcafee internet security chiave di autenticazione dacia sandero come trovare la chiave di rete linkem Data ALLNEWS24.EU 05-06-2015 Pagina Foglio 1 / 2 AllNews24 SALUTE E BENESSERE IN DNA CENTENARI ‘ISTRUZIONI’ PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI ADMIN — 5 GIUGNO 2015 SHARE ON: CATEGORIE Seleziona una categoria META Accedi RSS degli Articoli RSS dei commenti WordPress.org Dal Dna dei centenari nuove speranze contro le malattie cardiovascolari, big killer del pianeta. Fra i segreti nascosti nel codice genetico dei super-nonni, infatti, ci sono anche le ‘istruzioni’ per far ringiovanire le vie del sangue. In particolare c’ un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma di scienziati dell’Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell’Istituto di tecnologie biomediche di Data ALLNEWS24.EU 05-06-2015 Pagina Foglio 2 / 2 Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su ‘Circulation Research’ e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale ‘versione’, anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni. “Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani”, spiega Annibale Puca dell’Irccs MultiMedica, professore all’universit di Salerno. Cos “abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)”. Studiando l’azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all’universit di Salerno, “si visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l’enzima eNOS responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la pi importante molecola protettiva della funzione vascolare” che, se alterata come accade in et avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche. Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall’Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalit la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si visto che il trattamento con il ‘gene dei centenari’ portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. “Questa scoperta – concludono Puca e Vecchione – apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita”. Source link PREVIOUS POST Il 6 giugno vengono presentate le “Women’s Weeks - L’altra metà della Terra” all’Auditorium di Palazzo Italia NEXT POST L'uso energetico dell'olio vegetale esausto 05-06-2015 Data Pagina 1 Foglio Home All News WebMail Redazione Informativa Cookie Powered By ArezzoWeb S.r.l. Privacy Prima Pagina Cronaca Politica Economia Attualità Sport Spettacoli Eventi Giostra Saracino Tutte le Sezioni Home / Nazionali / Ricerca: in Dna centenari ‘istruzioni’ per ringiovanire vasi sanguigni Ricerca: in Dna centenari ‘istruzioni’ per ringiovanire vasi sanguigni Cerca nel sito Cerca Posted on 5 giugno 2015 by Adnkronos in Nazionali, Salute-adn Milano, 5 giu,. (AdnKronos Salute) – Dal Dna dei centenari nuove speranze contro le malattie cardiovascolari, big killer del pianeta. Fra i segreti nascosti nel codice genetico dei super-nonni, infatti, ci sono anche le ‘istruzioni’ per far ringiovanire le vie del sangue. In particolare c’è un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma di scienziati dell’Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell’Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su ‘Circulation Research’ e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale ‘versione’, anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni. “Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani”, spiega Annibale Puca dell’Irccs MultiMedica, professore all’università di Salerno. Così “abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)”. Studiando l’azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all’università di Salerno, “si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l’enzima eNOS responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare” che, se alterata come accade in età avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche. Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall’Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalità la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento con il ‘gene dei centenari’ portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. “Questa scoperta – concludono Puca e Vecchione – apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita”. Tag Anziani Giovani Lavoro studio Tweet Post collegati Verona: coltivava marijuana in garage, arrestato Motomondiale: Panini, calendario 2015 in ricordo di Simoncelli Kenya: Tv, uccisi altri sei terroristi Quirinale: Cecconi, voto domani o venerdì, M5S proporrà rosa Siria: Cns, ora Assad avra’ tempo per spostare uomini e armi Franco Tosi, sindacati e nuova proprietà firmano l’accordo Message from server: Gone. Check in YouTube if the id PLD3BBE6F252A34887 belongs to a playlist. To locate the id of your playlist check the FAQ of the plugin. 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Proprio uno di questi segreti è stato ora identificato da gruppi di ricerca del Neuromed di Pozzilli (IS), l’Istituto MultiMedica di Milano e dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del Cnr di Segrate. I risultati dello studio, condotto in collaborazione con altre prestigiose strutture scientifiche italiane e internazionali, sono stati pubblicati sul giornale Circulation Research. Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, la cui funzione era ignota se non per proteine della stessa famiglia coinvolte nelle difese immunitarie, in particolare nell’azione contro i batteri a livello di naso, bocca e polmoni. Ma, secondo lo studio appena pubblicato, la BPIFB4 è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. “Abbiamo confrontato – spiega Annibale Puca, professore nell’Università di Salerno presso MultiMedica – il DNA di tre gruppi di persone particolarmente longeve (nel Cilento, in Germania e negli Stati Uniti, per un totale di tremila individui) con un gruppo di controllo composto da duemila persone giovani. E abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (longevity associated variant)”. A questo punto le ricerche sono passate a valutare l’azione della specifica variante genetica, tecnicamente definita anche “polimorfismo”. “Usando sia modelli sperimentali in vitro che in vivo, – spiega Carmine Vecchione, professore nell’Università di Salerno al Neuromed di Pozzilli – si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni, in particolare l’enzima eNOS, responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare. Bisogna ricordare, al riguardo, che una alterazione della funzione vascolare, tipica dell’età avanzata, è correlata a diverse patologie, soprattutto quelle cardiovascolari come infarto, ictus e ipertensione, ma anche metaboliche e neurologiche”. Inoltre, gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha effettivamente riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento portava ad una migliore riparazione dei vasi colpiti e ad un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. La proteina LAV-BPIFB4 è quindi da oggi sotto i riflettori, come sottolineano Annibale Puca e Carmine Vecchione, “ questa NOTIZIE DAL MOLISE Santa Maria della Croce, grande partecipazione per l’appuntamento della BiblioMediaTeca di Campobasso Nel codice genetico dei centenari la chiave per il ringiovanimento dei vasi sanguigni, lo studio del Neuromed Campobasso, celebrato il 201^ anniversario dell’Arma dei Carabinieri Ordine dei Giornalisti, il consigliere nazionale Vincenzo Cimino risponde a Di Tota, Petta e Luongo Ordine dei Giornalisti del Molise, Di Tota prosegue la polemica: questa volta l’accento sulla revisione degli albi professionali Oratino, si può partecipare fino al 31 giugno al Festival della canzone d’autore ‘Ugo Calise 2015′ Il mondo del gioiello Byba si svela da Loly Borse. In via Orefici a Campobasso aperitivo e sorpresa Il senatore Ruta: “Il Ddl sulla scuola va modificato. Solo così sarà la riforma che l’Italia reclama” 05-06-2015 Data CBLIVE.IT Pagina 2 / 2 Foglio scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando questa proteina come un nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare la durata della vita”. La Buona scuola, i sindacati non arretrano. La mobilitazione prosegue anche in Molise Rete internet gratuita, l’applicazione per ‘geolocalizzarsi’ e un contest, i Misteri promuovono le innovazioni tecnologiche Pubblica amministrazione al servizio dei cittadini, Anta Molise e della Moli.G.A.V. si ‘aggiornano’ a Mattinata Coni, tutto pronto per la 12^ Giornata Nazionale dello Sport. Eventi a Termoli e Petacciato La Prefettura di Campobasso su Twitter per promuovere cumunicazioni dirette ai cittadini ‘Scuola Aperta’, concluso con successo il progetto della Polizia di Campobasso per educare i giovani alla legalità Elezioni regionali, vince l’astensionismo. 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Punto per punto i perché di un dossier “estremamente deficitario” Lascia un commento Pts P +/- 1 Maceratese Team 78 34 39 2 Alma Juventus Fano 74 34 35 3 Sambenedettese 63 34 31 4 Campobasso 57 34 7 5 San Nicolò Teramo 52 34 13 6 Chieti 50 34 6 7 Civitanovese 50 34 5 Data CILENTONOTIZIE.IT (WEB) Foglio Cilento Cerca Acciaroli Agropoli Casal Velino Castellabate Ambiente Attualità Avvisi Cultura Cronaca 1 / 2 Segui @cilentonotizie Capaccio Marina Di Camerota Dal Comune Concorsi Palinuro Pollica Sapri Economia Salute Spettacoli-Eventi Vallo Di Diano Vallo Della Lucania Salerno Sport Salute: Nel DNA dei centenari la chiave per il ringiovanimento dei vasi sanguigni » Cilento Notizie › Salerno› Salute 05-06-2015 Pagina Commenti Tweet Nel DNA dei centenari sono nascosti molti segreti, che hanno contribuito a far arrivare queste persone ad una età particolarmente avanzata e in buona salute. Proprio uno di questi segreti è stato ora identificato da gruppi di ricerca dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), I.R.C.C.S. MultiMedica di Milano e dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Segrate. I risultati dello studio, condotto in collaborazione con altre prestigiose strutture scientifiche italiane e internazionali, sono stati pubblicati sul giornale Circulation Research. Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, la cui funzione era ignota se non per proteine della stessa famiglia coinvolte nelle difese immunitarie, in particolare nell’azione Politica Lavoro CILENTONOTIZIE.IT (WEB) 05-06-2015 Data Pagina 2 / 2 Foglio contro i batteri a livello di naso, bocca e polmoni. Ma, secondo lo studio appena pubblicato, la BPIFB4 è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. “Abbiamo confrontato – spiega Annibale Puca, Professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. MultiMedica - il DNA di tre gruppi di persone particolarmente longeve (nel Cilento, in Germania e negli Stati Uniti, per un totale di tremila individui) con un gruppo di controllo composto da duemila persone giovani. E abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (longevity associated variant)”. le più lette della settimana 01-06 Risultati Elezioni Regionali Campania 2015 04-06 Tragedia ad Agropoli, 32enne trovata morta. Suicidio 01-06 Elezioni Comunali 2015: Amministrative nel Cilento, Salerno e provincia A questo punto le ricerche sono passate a valutare l’azione della specifica variante genetica, tecnicamente definita anche “polimorfismo”. Usando sia modelli sperimentali in vitro che in vivo, spiega Carmine Vecchione, Professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni, in particolare l’enzima eNOS, responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare. Bisogna ricordare, al riguardo, che una alterazione della funzione vascolare, tipica dell’età avanzata, è correlata a diverse patologie, soprattutto quelle cardiovascolari come infarto, ictus e ipertensione, ma anche metaboliche e neurologiche. Inoltre, gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha effettivamente riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento portava ad una migliore riparazione dei vasi colpiti e ad un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. La proteina LAV-BPIFB4 è quindi da oggi sotto i riflettori, come sottolineano Annibale Puca e Carmine Vecchione, “Questa scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando questa proteina come un nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare la durata della vita”. Link al lavoro scientifico. COMUNICATO STAMPA 03-06 Allarme criminalità. Anziana scippata in un piccolo centro del Cilento 29-05 Un supermercato aperto 24 ore su 24. Il primo nel salernitano Tante offerte di LAVORO Salerno e provincia. Clicca qui Ultime Pollica è la regina dell'estate 2015 con 5 vele Legambiente. Subito dopo Camerota Archeologia, a Salerno sarà presentato il “Felino Alato” Capaccio - Primo premio sportivo “Salvatore Apadula” Strumenti VERSIONE MOBILE “Le Domeniche della Salute”, il 7 giugno l’attenzione sarà puntata sullo “Screening della Mammella” Salute: Nel DNA dei centenari la chiave per il ringiovanimento dei vasi sanguigni ARCHIVIO NOTIZIE CALENDARIO EVENTI GALLERIA FOTO CILENTO VACANZE PUBBLICITA' Data ECOSEVEN.NET (WEB) 05-06-2015 Pagina Foglio 1 Ecoseven.net usa i cookie. Per rendere il nostro sito più facile ed intuitivo facciamo uso dei cookie. I cookie sono piccole porzioni di dati che ci permettono di confrontare i visitatori nuovi e quelli passati e di capire come gli utenti navigano attraverso il nostro sito. 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In particolare c'è un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma di scienziati dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell'Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su 'Circulation Research' e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale 'versione', anche nel mantenimento dell'efficienza dei vasi sanguigni. "Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani", spiega Annibale Puca dell'Irccs MultiMedica, professore all'università di Salerno. Così "abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)". Studiando l'azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell'Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all'università di Salerno, "si è visto come l'inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l'enzima eNOS responsabile della produzione dell'ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare" che, se alterata come accade in età avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche. Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall'Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalità la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento con il 'gene dei centenari' portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell'angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell'afflusso di sangue venivano limitati. "Questa scoperta - concludono Puca e Vecchione - apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita". First Name Last Name 05-06-2015 Email Address CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI Add a comment... 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Proprio uno di questi segreti è stato ora identificato da gruppi di ricerca dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), I.R.C.C.S. M u l t i M e d i c a d i M i l a n o e dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Segrate. I risultati dello studio, condotto in collaborazione con altre prestigiose strutture scientifiche italiane e internazionali, sono stati pubblicati sul giornale Circulation Research. ANNUNCIO SPONSORIZZATO Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, la cui funzione era ignota se non per proteine della stessa famiglia coinvolte nelle difese immunitarie, in particolare nell’azione contro i batteri a livello di naso, bocca e polmoni. Ma, secondo lo studio appena pubblicato, la BPIFB4 è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. “Abbiamo confrontato – spiega Annibale Puca, Professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. MultiMedica – il DNA di tre gruppi di persone particolarmente longeve (nel Cilento, in Germania e negli Stati Uniti, per un totale di tremila individui) con un gruppo di controllo composto da duemila persone giovani. E abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (longevity associated variant)”. A questo punto le ricerche sono passate a valutare l’azione della specifica variante genetica, tecnicamente definita anche “polimorfismo”. Usando sia modelli sperimentali in vitro che in vivo, spiega Carmine Vecchione, Professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, si è visto come l’inserimento del gene LAVBPIFB4 attivava una serie di funzioni, in particolare l’enzima eNOS, responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare. Bisogna ricordare, al riguardo, che una alterazione della funzione vascolare, tipica dell’età avanzata, è correlata a diverse patologie, soprattutto quelle cardiovascolari come infarto, ictus e ipertensione, ma anche metaboliche e neurologiche. ANNUNCIO SPONSORIZZATO 05-06-2015 Data GAZZETTADISALERNO.IT(WEB) Pagina Foglio 2 / 2 Inoltre, gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha effettivamente riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento portava ad una migliore riparazione dei vasi colpiti e ad un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. La proteina LAV-BPIFB4 è quindi da oggi sotto i riflettori, come sottolineano Annibale Puca e Carmine Vecchione, “Questa scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando questa proteina come un nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare la durata della vita”. CONDIVIDI L'ARTICOLO: Facebook Twitter 1 Google LinkedIn E-mail Tags medicina news salerno Notizie Salerno ricerca ringiovanimento salerno attualità INFORMAZIONI SUL REDATTORE ANNUNCIO SPONSORIZZATO salute ISTITUTO ROBERT KENNEDY ALTRI ARTICOLI DALL'AUTORE GAZZETTA DI SALERNO Per riprodurre il video è necessario Adobe Flash Player o QuickTime. Scarica l'ultima versione di Flash Player Scarica l'ultima versione di QuickTime ARTICOLI CORRELATI Football Leader al fotofinish: grande successo alla premiazione al Grand Hotel Saraceno. Sinisa Mihajlovic Allenatore dell’anno. 0 Giffoni, Processione Corpus Domini con Infiorata di Sovvieco ed inaugurazione Piazza I Febbraio domenica 7. 0 Comunità Montana Vallo di Diano, consulta scolastica territoriale delle ragazze e dei ragazzi: presentazione lunedì 8 giugno. 0 Bubbico: sospensione De Luca dopo formazione Giunta. 0 Guida Blu Legambiente-Touring Club, Pollica al terzo posto nella classifica del Mare più bello. 0 Ice To Meet You, anteprima alla Baia dei Delfini di Battipaglia col Salotto del Gelato Artigianale il 27e 28 giugno. 0 COMMENTI 0 SCRIVI UN COMMENTO ANNUNCIO SPONSORIZZATO Ancora nessun commento! Non ci sono commenti per ora, vuoi aggiungerne uno? Scrivi un commento INSERISCI UN COMMENTO Rispondi Scrivi qui il tuo commento... ANNUNCIO SPONSORIZZATO ANNUNCIO SPONSORIZZATO Data Pagina Foglio 05-06-2015 13 1 Data ILFARMACISTAONLINE.IT(WEB) 05-06-2015 Pagina Foglio 1 | Redazione | Uffici Commerciali | Contatti | Scienza e Farmaci EDIZIONI HEALTH COMMUNICATION Home Share Quotidiano della Federazione Ordini Farmacisti Italiani Federazione Cronache Governo e Regioni Lavoro e Scienza e e Ordini Parlamento e Asl Professioni Farmaci stampa Venerdì 05 GIUGNO 2015 Studi e Analisi segui ilFarmacistaonline.it Cerca nel sito Cardiologia. Nel codice genetico dei centenari la chiave per il ringiovanimento dei vasi sanguigni Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, che, secondo lo studio, è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. 05 GIU - Nel DNA dei centenari sono nascosti molti segreti, che hanno contribuito a far arrivare queste persone ad una età particolarmente avanzata e in buona salute. Proprio uno di questi segreti è stato ora identificato da gruppi di ricerca dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (IS), Irccs MultiMedica di Milano e dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Segrate. I risultati dello studio, condotto in collaborazione con altre prestigiose strutture scientifiche italiane e internazionali, sono stati pubblicati sul giornale Circulation Research. Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, la cui funzione era ignota se non per proteine della stessa famiglia coinvolte nelle difese immunitarie, in particolare nell’azione contro i batteri a livello di naso, bocca e polmoni. Ma, secondo lo studio appena pubblicato, la BPIFB4 è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. “Abbiamo confrontato – spiega Annibale Puca, Professore nell’Università di Salerno presso l’Irccs MultiMedica - il DNA di tre gruppi di persone particolarmente longeve (nel Cilento, in Germania e negli Stati Uniti, per un totale di tremila individui) con un gruppo di controllo composto da duemila persone giovani. E abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (longevity associated variant)”. A questo punto le ricerche sono passate a valutare l’azione della specifica variante genetica, tecnicamente definita anche “polimorfismo”. Usando sia modelli sperimentali in vitro che in vivo, spiega Carmine Vecchione, Professore nell’Università di Salerno presso l’Irccs Neuromed di Pozzilli, si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni, in particolare l’enzima eNOS, responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare. Bisogna ricordare, al riguardo, che una alterazione della funzione vascolare, tipica dell’età avanzata, è correlata a diverse patologie, soprattutto quelle cardiovascolari come infarto, ictus e ipertensione, ma anche metaboliche e neurologiche. Inoltre, gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha effettivamente riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento portava ad una migliore riparazione dei vasi colpiti e ad un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. La proteina LAV-BPIFB4 è quindi da oggi sotto i riflettori, come sottolineano Annibale Puca e Carmine Vecchione, “Questa scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando questa proteina come un nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare la durata della vita”. 05 giugno 2015 © RIPRODUZIONE RISERVATA articoli precedenti :: Epatite C. Università Tor Vergata: in Italia quasi un milione di malati. Ma solo il 45% è noto. Oltre 50% casi al Sud. Eradicazione possibile in 5 anni ma solo avviando screening di massa e curando tutti i sieropositivi. 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In particolare c'è un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma di scienziati dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell'Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su 'Circulation Research' e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Fonte: adnkronos Ultime Notizie Video Previsioni Meteo Dai nostri reporter 1 2 : 3 2 Ceffoni a Renzi Dai Giovani di Confindustria "coinvolgici. Investimenti Più Deducibili" Ultimo aggiornamento: ore 16:00 Non ci sono segnalazioni recenti. 1 2 : 1 0 Scontro Tra Due Treni Del Metrò Roma, Terrore All'eur: 21 Feriti il Comune: Forse Un Errore Umano 1 1 : 2 9 Mattarella a Expo: 'carta di Milano Ha Grande Valore' 1 1 : 2 8 Scontro Con Un Uccello. 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Fra i segreti Categorie (1) nascosti nel codice genetico dei super-nonni, infatti, ci ADN Kronos sono anche le 'istruzioni' per far ringiovanire le vie del sangue. In particolare c'è un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma di scienziati dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell'Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su 'Circulation Research' e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale 'versione', anche nel mantenimento dell'efficienza dei vasi sanguigni. "Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani", spiega Annibale Puca dell'Irccs MultiMedica, professore all'università di Salerno. Così "abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)". Studiando l'azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell'Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all'università di Salerno, "si è visto come l'inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l'enzima eNOS responsabile della produzione dell'ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare" che, se alterata come accade in età avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche.Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall'Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalità la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento con il 'gene dei centenari' portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell'angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell'afflusso di sangue venivano limitati."Questa scoperta - concludono Puca e Vecchione - apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita". Adnkronos TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE Fare troppo sesso non dà la felicità ACQUISTA EDIZIONE LEGGI L’EDIZIONE Data INFORMAMOLISE.COM (WEB) Foglio venerdì, giugno 5, 2015 Contatti Redazione Chi Siamo 05-06-2015 Pagina 1 / 2 Privacy Policy Informativa x Home Attualità Campobasso Isernia Termoli Politica Economia Cultura Italia e Mondo Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. 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I risultati dello studio, condotto in collaborazione con altre prestigiose strutture scientifiche italiane e internazionali, sono stati pubblicati sul giornale Circulation Research. Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, la cui funzione era ignota se non EDITORIALI per proteine della stessa famiglia coinvolte nelle difese immunitarie, in particolare nell’azione contro i batteri a livello di naso, bocca e polmoni. Ma, secondo lo studio appena pubblicato, la BPIFB4 è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. “Abbiamo confrontato – spiega Annibale Puca, Professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. MultiMedica – il DNA di tre gruppi di persone particolarmente longeve (nel Cilento, in Germania e negli Stati Uniti, per un totale di tremila individui) con un gruppo di controllo composto da duemila persone giovani. E abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (longevity associated variant)”. A questo punto le ricerche sono passate a valutare l’azione della specifica variante genetica, Sanità/ Conti taroccati, nuovo buco da 42 milioni di euro mag 13, 2015 Fai/Camera di Commercio di Campobasso: sentenza di condanna della Corte dei Conti mar 23, 2015 tecnicamente definita anche “polimorfismo”. Usando sia modelli sperimentali in vitro che in vivo, spiega Carmine Vecchione, Professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni, in particolare l’enzima eNOS, responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante Gara per la vigilanza alla Regione: tutto come da previsioni molecola protettiva della funzione vascolare. Bisogna ricordare, al riguardo, che una alterazione feb 26, 2015 della funzione vascolare, tipica dell’età avanzata, è correlata a diverse patologie, soprattutto quelle cardiovascolari come infarto, ictus e ipertensione, ma anche metaboliche e neurologiche. Data INFORMAMOLISE.COM (WEB) 05-06-2015 Pagina Foglio 2 / 2 Inoltre, gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha effettivamente riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento portava ad una migliore riparazione dei vasi colpiti e ad un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. La proteina LAV-BPIFB4 è quindi da oggi sotto i riflettori, come sottolineano Annibale Puca e Carmine Vecchione, “Questa scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando questa proteina come un nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare la durata della vita”. I siti del gruppo Terminus Commenti 0 commenti 0 Comments Sort by Principali Add a comment... Facebook Comments Plugin SPETTACOLI & CULTURA Al via il concorso “Ugo calise 2015″ rivolto a tutti i cantautori : c’è tempo fino al 31 giugno giu 5, 2015 TAGS BIOMEDICHE TECNOLOGIE ISTITUTO TWITTER Mi piace MULTIMEDICA NEUROMED RICERCA RINGIOVANIMENTO SANGUIGNI VASI FACEBOOK GOOGLE + PINTEREST “Concerto e / in mostra” al castello Pandone di Venafro giu 5, 2015 Campobasso, arriva Huff Post e la app per il territorio. 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Pensioni Assistenza Sociale Fisco Lavoro Sanità Salute e Prevenzione Salute e Prevenzione Home > Salute e prevenzione > Ricerca: in Dna centenari 'istruzioni' per Notiziario salute > Ricerca: in Dna centenari 'istruzioni' per ringiovanire vasi sanguigni ringiovanire vasi sanguigni Famiglia Consumatori Informativa Privacy A proposito di: salute Cure termali Influenza Invecchiamento Malattie dell’età adulta Malattie della terza età Prevenzione Proprietà degli alimenti Sessualità nella terza età Sport Notiziario salute In questo Canale: Articoli più Emozionanti La sigaretta elettronica La prima colazione Le vitamine La pressione alta o ipertensione Articoli più Letti Acquagym fai da te Guida pratica alla dieta vegetariana Pancia piatta: gli esercizi Esercizi posturali per spalle, collo e testa Articoli più Utili La sigaretta elettronica La prima colazione Milano, 5 giu,. (AdnKronos Salute) - Dal Dna dei centenari nuove speranze contro le malattie cardiovascolari, big killer del pianeta. Fra i segreti nascosti nel codice genetico dei super-nonni, infatti, ci sono anche le 'istruzioni' per far ringiovanire le vie del sangue. In particolare c'è un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma di scienziati dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell'Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su 'Circulation Research' e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale 'versione', anche nel mantenimento dell'efficienza dei vasi sanguigni. "Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani", spiega Annibale Puca dell'Irccs MultiMedica, professore all'università di Salerno. Così "abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)". Studiando l'azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell'Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all'università di Salerno, "si è visto come l'inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l'enzima eNOS responsabile della produzione dell'ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare" che, se alterata come accade in età avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche.Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall'Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalità la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento con il 'gene dei centenari' portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell'angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell'afflusso di sangue venivano limitati."Questa scoperta - concludono Puca e Vecchione - apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita". I contenuti di questa pagina sono a cura di Adnkronos Assicurazioni NEWSLETTER: inserisci la tua mail Allergie Dieta sana Casa Aggiornato il 05/06/2015 15:23 Iscriviti > 05-06-2015 Data Pagina 1 / 2 Foglio Desideri un'esperienza di ricerca migliore? Imposta la ricerca su Yahoo Usando Yahoo accetti che Yahoo e i suoi partners utilizzino cookies per fini di personalizzazione e altre finalità Nuovo utente? 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La scoperta porta la firma di scienziati dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell'Irccs Neuromed SOLO SU YAHOO di Pozzilli (Isernia) e dell'Istituto di tecnologie biomediche di Youth - La Giovinezza Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su 'Circulation Scopri il nuovo film del Premio Oscar Paolo Sorrentino Altro » Research' e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia Piove! Le interviste irriverenti precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale 'versione', anche nel mantenimento dell'efficienza dei vasi sanguigni. "Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo Con Fiat, giugno è un mese unico. - Fiat Pubblicità di controllo composto da 2 mila giovani", spiega Annibale Puca dell'Irccs MultiMedica, professore all'università di Salerno. Così "abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del Con la formula Uno per tutti, Panda è tua con qualsiasi alimentazione, da 9.950€ con clima eradio. Sulla gamma Fiat prezzi bloccati fino al 30 giugno gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)". Studiando l'azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell'Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all'università di Salerno, "si è #TRIOPUNTOZERO - "Mi preferisci vestita oppure..." Diletta Leotta complice del Trio Medusa visto come l'inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l'enzima eNOS responsabile della produzione dell'ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare" che, se alterata come accade in età avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche. Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall'Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a I VIDEO DI OGGI Data 05-06-2015 Pagina Foglio riportare alla normalità la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha 2 / 2 regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso Melissa McCarthy: 'Viva le donne di tutte le misure!' sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento con il 'gene dei centenari' portava a una migliore Zoomin.tv riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell'angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell'afflusso di sangue venivano limitati. La classifica dell'odio: vince l'Italia Zoomin.tv "Questa scoperta - concludono Puca e Vecchione - apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita". X Factor sta per tornare - Sky Italia Pubblicità Vinci l’accesso alle Audizioni e partecipi all’estrazione dei biglietti per i live. 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(MoneyFarm.com) Una fidanzata virtuale che ascolta i tuoi problemi EsteNews Il cantante Sam Smith è la nuova 'Sirenetta' Zoomin.tv Al momento non sono disponibili commenti 05-06-2015 Data LASALUTEINPILLOLE.IT(WEB2) Pagina 1 / 2 Foglio Mi piace Tweet 3,5mila site search by freefind HOME ARCHIVIO NOTIZIE NEWSLETTER NEWS PER IL TUO SITO TOOLBAR CALCOLO DEL PESO IDEALE RICERCA: IN DNA CENTENARI 'ISTRUZIONI' PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI diventa fan Milano, 5 giu,. (AdnKronos Salute) 15:23 Dal Dna dei centenari nuove speranze contro le malattie cardiovascolari, big killer del pianeta. Fra i segreti nascosti nel codice genetico dei super-nonni, infatti, ci sono anche le 'istruzioni' per far ringiovanire le vie del sangue. In particolare c'è un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma di scienziati dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell'Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su 'Circulation Research' e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale 'versione', anche nel mantenimento dell'efficienza dei vasi sanguigni. "Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani", spiega Annibale Puca dell'Irccs MultiMedica, professore all'università di Salerno. Così "abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)". Studiando l'azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell'Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all'università di Salerno, "si è visto come l'inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER Email Informativa privacy ISCRIVITI ALIMENTAZIONE La dieta mediterranea La dieta dimagrante Il colesterolo Cibi per la dieta Dieta alimentare VIE RESPIRATORIE Il raffreddore La tosse Mal di gola L'influenza ALLERGIE Raffreddore allergico Asma bronchiale Congiuntivite allergica Allergie alimentari CARDIOLOGIA Infarto Ipertensione Trombosi Tachicardia DERMATOLOGIA Micosi Herpes Psoriasi Verruche PSICOLOGIA Lo psicologo Psicologia nella storia dei popoli Introduzione alla psicologia Intervista al Dott. Freud EMATOLOGIA Anemia Il mieloma LASALUTEINPILLOLE.IT(WEB2) Data Foglio funzioni. In particolare l'enzima eNOS responsabile della produzione dell'ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare" che, se alterata come accade in età avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche. Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall'Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalità la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento con il 'gene dei centenari' portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell'angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell'afflusso di sangue venivano limitati. "Questa scoperta - concludono Puca e Vecchione apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita". 05-06-2015 Pagina 2 / 2 Leucemia Il linfoma GASTROENTEROLOGIA Gastrite Ulcera Esofagite La colite GINECOLOGIA Malformazioni uterine Fibromi uterini Cistiti ovariche Cistiti ovariche Utero retroverso MALATTIE INFETTIVE AIDS Meningite UROLOGIA Cistite Ipertrofia prostatica Prostata Incontinenza urinaria Prostatite Calcolosi urinaria OCULISTICA Miopia Cataratta Congiuntivite Distacco di retina ODONTOIATRIA Carie dentaria Gengivite e paradontite Placca batterica Implantologia Tartaro ORTOPEDIA Fratture ossee Distorsione caviglia Osteoporosi Scoliosi NEFROLOGIA Insufficienza renale Cisti renali PEDIATRIA Orecchioni Varicella Pertosse PSICHIATRIA Ansia Attacchi di panico Depressione REUMATOLOGIA Artrosi Osteoporosi CHIRURGIA PLASTICA Addominoplastica Blefaroplastica Il Botulino La liposuzione La rinoplastica Il trapianto dei capelli NOTIZIARI Data METEOWEB.EU (WEB) 05-06-2015 Pagina Foglio 1 / 2 Questo sito utilizza cookies di terze parti finalizzati alla visualizzazione di messaggi pubblicitari in linea con le preferenze di navigazione del lettore. 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Fra i segreti nascosti nel codice genetico dei super-nonni, infatti, ci sono anche le ‘istruzioni’ per far ringiovanire le vie del sangue. In particolare c’è un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato METEO +24h +48h +72h Data METEOWEB.EU (WEB) 05-06-2015 Pagina Foglio 2 / 2 con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma di scienziati dell’Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell’Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su ‘Circulation Research’ e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono Clima, NOAA: i dati mostrano che il riscaldamento globale non rallenta naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale ‘versione’, anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni. “Abbiamo Violenti temporali si abbattono sulla Russia, intera foresta di conifere “cancellata” dal passaggio di un “microburst” confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani”, spiega Annibale Puca dell’Irccs MultiMedica, professore all’università di Salerno. Così “abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi Previsioni Meteo Toscana: sereno o poco nuvoloso, rovesci pomeridiani denominata LAV (Longevity associated variant)”. Studiando l’azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell’Irccs IL VIDEO DI OGGI Neuromed di Pozzilli, professore sempre all’università di Salerno, “si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l’enzima eNOS responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare” che, se alterata come accade in età avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche. Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall’Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalità la loro funzione vascolare, Maltempo, violenti temporali pomeridiani: bombe d'acqua nelle zone interne mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli Tutti i Video » sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento con il TECNOLOGIA ‘gene dei centenari’ portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. “Questa scoperta – concludono Puca e Vecchione – apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita”. Google: lenti a contatto hi tech, l’iride sarà la nuova password Mi piace Condividi 0 Consiglialo su Google Data PADOVANEWS.IT (WEB) Foglio Edizione del 05-06-2015 HOME LAVORO Cerca PADOVA E PROVINCIA SALUTE TI TROVI IN: SPECIALI IN VENETO GREEN LIFE SALUTE 05-06-2015 Pagina NEWS NAZIONALI RUBRICHE CERCA VIDEO Login Invia news 1 RSS Facebook Twitter SPECIALI IMMEDIAPRESS RICERCA IN DNA CENTENARI ISTRUZIONI PER RINGIOVANIRE VASI SANGUIGNI Ricerca in Dna centenari istruzioni per ringiovanire vasi sanguigni VENERDÌ 05 GIUGNO 2015 15:23 ► Meteo neve ► Padova Milano, 5 giu,. (AdnKronos Salute) - Dal Dna dei centenari nuove speranze contro le malattie cardiovascolari, big killer del pianeta. Fra i segreti nascosti nel codice genetico dei super-nonni, infatti, ci sono anche le 'istruzioni' per far ringiovanire le vie del sangue. In particolare c'e' un gene che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la firma Padovanews Quotidiano Di Padova Mi piace Padovanews Quotidiano Di Padova piace a 5.544 persone. di scienziati dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell'Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su 'Circulation Research' e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codifica per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale 'versione', anche nel mantenimento dell'efficienza dei vasi sanguigni. "Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani", spiega Annibale Puca dell'Irccs MultiMedica, professore all'universita' di Salerno. Cosi' "abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)". Plug-in sociale di Facebook Studiando l'azione di questo polimorfismo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell'Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all'universita' di Salerno, "si e' visto come l'inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l'enzima eNOS responsabile della produzione dell'ossido nitrico, la piu' importante molecola protettiva della funzione vascolare" che, se alterata come accade in eta' avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche. Gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall'Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalita' la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si e' visto che il trattamento con il 'gene dei centenari' portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell'angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell'afflusso di sangue venivano limitati. "Questa scoperta - concludono Puca e Vecchione - apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita". (Adnkronos) OFFRICI UN CAFFÈ! Hotel La Serenissima 3* Terme e Benessere in zona pedonale Abano Chiama direttamente l'albergo DHgate.com is the world's leading B2B online trading marketplace. Sposamore - Abiti da sposa e abiti da cerimonia vendita on line Data PANORAMASANITA.IT (WEB2) 05-06-2015 Pagina Foglio 1 / 2 "COOKIE Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei \u201csocial plugin\u201d. Se vuoi saperne di pi\u00f9 sull\u2019utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l\u2019uso, leggi la nostra informativa estesa sull\u2019uso dei Il mio account Home Termini e condizioni Chi siamo Shop cookie." Maggiori informazioni Contatti Cerca nel sito I miei abbonamenti Questo mese su Nel codice genetico dei centenari la chiave per il ringiovanimento dei vasi sanguigni 0 05/06/2015 in News Tweet Nel DNA dei centenari sono nascosti molti segreti, che hanno contribuito a far arrivare queste persone ad una età particolarmente avanzata e in buona salute. Proprio uno di questi segreti è stato ora identificato da gruppi di ricerca dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), I.R.C.C.S. MultiMedica di Milano e dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Segrate. I risultati dello studio, condotto in collaborazione con altre prestigiose strutture scientifiche italiane e internazionali, sono stati pubblicati sul giornale Circulation Research. Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, la cui funzione era ignota se non per proteine della stessa famiglia coinvolte nelle difese immunitarie, in particolare nell’azione contro i batteri a livello di naso, bocca e polmoni. Ma, secondo lo studio appena pubblicato, la BPIFB4 è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. “Abbiamo confrontato – spiega Annibale Puca, Professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. MultiMedica – il DNA di tre gruppi di persone particolarmente longeve (nel Cilento, in Germania e negli Stati Uniti, per un totale di tremila individui) con un gruppo di controllo composto da duemila persone giovani. E abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (longevity associated variant)”. A questo punto le ricerche sono passate a valutare l’azione della specifica variante genetica, tecnicamente definita anche “polimorfismo”. Usando sia modelli sperimentali in vitro che in vivo, spiega Carmine Vecchione, Professore nell’Università di Salerno presso l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni, in particolare l’enzima eNOS, responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare. Bisogna ricordare, al riguardo, che una alterazione della funzione vascolare, tipica dell’età avanzata, è correlata a diverse patologie, soprattutto quelle cardiovascolari come infarto, ictus e ipertensione, ma anche metaboliche e neurologiche. Inoltre, gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha effettivamente riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento portava ad una migliore riparazione dei vasi colpiti e ad un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. La proteina LAV-BPIFB4 è quindi da oggi sotto i riflettori, come sottolineano Annibale Puca e Carmine Vecchione, “Questa scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando questa proteina come un nuova prospettiva terapeutica Abbonati alla rivista Un anno di Panorama della Sanità Iscriviti alla Newsletter Email * ISCRIVITI Login Nome utente Password Ricordami LOGIN Lost password? Data PANORAMASANITA.IT (WEB2) 05-06-2015 Pagina Foglio 2 / 2 mirata a proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare la durata della vita”. Gli ultimi commenti agli articoli pubblicati Link al lavoro scientifico: http://circres.ahajournals.org/content/early/2015/05/28/CIRCRESAHA.117.305875.abstract.html? Emanuele Su Amcli: Infezioni ijkey=TtzZ7iZedisEOag&keytype=ref Da Protesi Cardiaca, Nuova Frontiera Nella Lotta Alle Infezioni Ospedaliere Professioni sanitarie: “Si applichi subito e senza deroghe il comma 566 della legge di risarcimento danni Emanuele Su Amcli: Infezioni Da Protesi Cardiaca, Nuova Frontiera Nella Lotta Alle Infezioni Ospedaliere Non ci sono ancora commenti. Maria Luisa Fabris Su Istituto Superiore Di Studi Sanitari “G. Cannarella”: Convegno A Roma Su Pdta E Costi Standard Lascia una risposta Gli articoli del mese Occorre aver fatto il login per inviare un commento Gli articoli del mese stabilità 2015” Nasce “Resposabile Civile”, primo giornale online dedicato alla medicina legale e al Seleziona mese TAGS Panorama della Sanità Mensile di informazione & analisi dei sistemi di Welfare Reg. Tribunale di Roma n. 429/88 del 23 luglio 1988 Direttore responsabile: Corrado De Rossi Re SCE SC EDITRICE - SOCIETA' COOPERATIVA P.Iva e C.F. 13224141005 - n. REA 1430819 Via Giunio Bazzoni, 1 - 00195 Roma Tutti i diritti sono riservati. © 2015 Panorama della Sanità. All Rights Reserved. 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Nel codice genetico dei centenari la chiave per il ringiovanimento dei vasi sanguigni Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, che, secondo lo studio, è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. 05 GIU - Nel DNA dei centenari sono nascosti molti segreti, che hanno contribuito a far arrivare queste persone ad una età particolarmente avanzata e in buona salute. Proprio uno di questi segreti è stato ora identificato da gruppi di ricerca dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (IS), Irccs MultiMedica di Milano e dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Segrate. I risultati dello studio, condotto in collaborazione con altre prestigiose strutture scientifiche italiane e internazionali, sono stati pubblicati sul giornale Circulation Research. Al centro della ricerca c’è il gene che codifica la proteina BPIFB4, la cui funzione era ignota se non per proteine della stessa famiglia coinvolte nelle difese immunitarie, in particolare nell’azione contro i batteri a livello di naso, bocca e polmoni. Ma, secondo lo studio appena pubblicato, la BPIFB4 è implicata anche nel mantenimento dell’efficienza dei vasi sanguigni, e qui entrano in gioco le differenze genetiche tra centenari e persone “normali”. “Abbiamo confrontato – spiega Annibale Puca, Professore nell’Università di Salerno presso l’Irccs MultiMedica - il DNA di tre gruppi di persone particolarmente longeve (nel Cilento, in Germania e negli Stati Uniti, per un totale di tremila individui) con un gruppo di controllo composto da duemila persone giovani. E abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (longevity associated variant)”. A questo punto le ricerche sono passate a valutare l’azione della specifica variante genetica, tecnicamente definita anche “polimorfismo”. Usando sia modelli sperimentali in vitro che in vivo, spiega Carmine Vecchione, Professore nell’Università di Salerno presso l’Irccs Neuromed di Pozzilli, si è visto come l’inserimento del gene LAV-BPIFB4 attivava una serie di funzioni, in particolare l’enzima eNOS, responsabile della produzione dell’ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione vascolare. Bisogna ricordare, al riguardo, che una alterazione della funzione vascolare, tipica dell’età avanzata, è correlata a diverse patologie, soprattutto quelle cardiovascolari come infarto, ictus e ipertensione, ma anche metaboliche e neurologiche. Inoltre, gli effetti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche. Il trattamento con il gene LAV-BPIFB4 su topi anziani ha effettivamente riportato alla normalità la loro funzione vascolare, mentre su animali affetti da ipertensione ha normalizzato la pressione sanguigna. Infine, in modelli sperimentali di interruzione del flusso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento portava ad una migliore riparazione dei vasi colpiti e ad un potenziamento dell’angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell’afflusso di sangue venivano limitati. La proteina LAV-BPIFB4 è quindi da oggi sotto i riflettori, come sottolineano Annibale Puca e Carmine Vecchione, “Questa scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando questa proteina come un nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare la durata della vita”. 05 giugno 2015 © Riproduzione riservata Data 05-06-2015 Pagina Foglio 1 / 2 x Informativa Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso venerdì 05 giugno 2015 - aggiornato: 16:05 dei cookie. HOME TOP NEWS Oggi Grecia euro News, articoli, ecc MERCATI bond SOCIETÁ Pop Vicenza Russia Mi piace BLOG WSI COMMENTI Login . Registrati . Email 62mila INSIDER Opec Ricerca: in Dna centenari 'istruzioni' per ringiovanire vasi sanguigni di: | Pubblicato il 05 giugno 2015| Commenta (0) Invia Stampa Ora 15:23 Mi piace 0 Condividi 0 Scienziati italiani identi cano gene chiave, la sua proteina potrà diventare farmaco contro infarto e ictus Protestati? Ti Finanziamo Milano, 5 giu,. (AdnKronos Salute) - Dal Dna dei centenari nuove speranze contro le malattie cardiovascolari, big killer del pianeta. Fra i segreti nascosti nel codice Prestiti Veloci in 24h a Casa Tua: Max genetico dei super-nonni, infatti, ci sono Discrezione. A Soli Dipendenti anche le 'istruzioni' per far ringiovanire le vie del sangue. In particolare c'è un gene Impianti Dentali Croazia che produce una proteina candidata a un futuro da farmaco, sperimentato con Implantologia in Croazia successo in animali anziani o malati. La scoperta porta la rma di scienziati Odontoiatria in Ungheria dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), dell'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e dell'Istituto di tecnologie biomediche di Segrate (Milano), autori di uno studio pubblicato su 'Circulation Research' e condotto in collaborazione con altri centri nazionali e stranieri. Al centro del lavoro il gene che codi ca per la proteina BPIFB4, parte di una famiglia precedentemente associata ai meccanismi naturali di difesa contro batteri che colpiscono naso, bocca e polmoni. La nuova ricerca svela un ruolo di BPIFB4, o meglio di una sua speciale 'versione', anche nel mantenimento dell'e cienza dei vasi sanguigni. "Abbiamo confrontato il Dna di 3 gruppi di persone particolarmente longeve (3 mila reclutate tra Cilento, Germania e Stati Uniti) con un gruppo di controllo composto da 2 mila giovani", spiega Annibale Puca dell'Irccs MultiMedica, professore all'università di Salerno. Così "abbiamo visto che nei centenari prevaleva una particolare variante del gene BPIFB4, da noi denominata LAV (Longevity associated variant)". Studiando l'azione di questo polimor smo in modelli sperimentali sia in vitro che in vivo, prosegue Carmine Vecchione dell'Irccs Neuromed di Pozzilli, professore sempre all'università di Salerno, "si è visto come l'inserimento del gene LAVBPIFB4 attivava una serie di funzioni. In particolare l'enzima eNOS responsabile della produzione dell'ossido nitrico, la più importante molecola protettiva della funzione ederaspa.com PIÚ POPOLARI LETTI EMAILATI COMMENTATI 01 Grecia non può accettare proposta creditori. Spettro... 02 03 04 Borsa Milano a fondo: -1,9%. Speculatori all'assalto dei Bond 05 La nuova "puntata short di una vita" di Bill Gross Saga Banca Popolare di Vicenza, tra azioni svalutate e denunce... Russia aumenta riserve auree del 40% TOP 30 ULTIMI COMMENTI Data 05-06-2015 Pagina Foglio vascolare" che, se alterata come accade in età avanzata, si associa a infarto, ictus e ipertensione, come pure a patologie metaboliche e neurologiche.Gli e etti osservati si sono tradotti anche in vere prospettive terapeutiche, sottolinea una nota dall'Irccs MultiMedica: trattando topi anziani con il gene LAV-BPIFB4 i ricercatori sono riusciti a riportare alla normalità la loro funzione vascolare, mentre in animali ipertesi la terapia ha regolarizzato la pressione sanguigna. In ne, in modelli sperimentali di interruzione del usso sanguigno (ischemia), si è visto che il trattamento con il 'gene dei centenari' portava a una migliore riparazione dei vasi colpiti e a un potenziamento dell'angiogenesi, il processo alla base dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In questo modo i danni derivati dal blocco dell'a usso di sangue venivano limitati."Questa scoperta - concludono Puca e Vecchione - apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina LAV-BPIFB4 a nuova prospettiva terapeutica mirata a proteggere il benessere cardiovascolare e allungare la durata della vita". Per maggiori informazioni e aggiornamenti su Ricerca: in Dna centenari 'istruzioni' per ringiovanire vasi sanguigni inserisci la tua email nel box qui sotto: Inserisci la tua mail ISCRIVITI Sì No Ho letto e acconsento l'informativa sulla privacy Sì No Acconsento al trattamento di cui al punto 3 dell'informativa sulla privacy 2 / 2 WSI Social Club E buon fine settimana! 46epeb, si vede che non leggi i commenti altrui, a... Inviato da Peter Pan Oggi alle 16:03 Scandalo Fifa, anche Mondiali in Brasile nel mirino dell'Fbi Anche quando ci sforziamo a non voler vedere, prima o poi il marcio viene a galla ... 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Aiuta a liberare ossido nitrico ed è una valida alternativa al rosso Lanciata in Europa la guaina perfezionata GORE® DrySeal con rivestimento idrofilico Ricerca: Telethon, scoperto meccanismo chiave della pressione alta LAVORA A WSI | SCRIVI A WSI | NOTE LEGALI E COPYRIGHT | PUBBLICITA' | PUBBLICITA' ELETTORALE | RSS FEED Copyright � 1999-2014 GRUPPO HTML - P.IVA 05985341006 Data SENZAETA.IT (WEB) Foglio Jun 04, 2015 04-06-2015 Pagina Last Updated 5:58 AM, Jun 4, 2015 Privacy 1 / 2 FAQ 69 "La violenza tollerata diventa virale" Editoriale Senzaetà A cura del direttore scientifico Paolo Crepet La violenza che ogni settimana si ripete negli stadi di calcio... Leggi Tutto Home Chi Siamo SEI QUI: Home Contatti Quotidiano della Salute Web TV Rivista Quotidiano della Salute Scoperta la proteina "di lunga vita" Scoperta la proteina "di lunga vita" Pubblicato: Giu 04, 2015 Stampa Email Categoria: Quotidiano della Salute Visite: 10 times Individuata una proteina, che fa la differenza nei longevi, in grado di riportare nella norma la pressione del sangue, attivare il protettivo ossido nitrico e prevenire le malattie cardiovascolari e, laddove è compromesso il flusso sanguigno, attivare circuiti vascolari di compenso. Lo studio, pubblicato sulla rivista Circulation Research, porta anche la firma di ricercatori dell’Università di Salerno: Annibale Puca, che lavora presso Multimedica e Cnr di Milano, e Carmine Vecchione, che lavora presso Neuromed di Pozzilli (Isernia). Una proteina che apporta notevoli benefici alla salute. Con altri scienziati, non solo italiani, hanno raffrontato il codice genetico dei longevi del Cilento, del salernitano, dei longevi tedeschi e americani (più di tremila longevi) e di un gruppo di controllo giovane (2.000 individui circa). Il confronto ha permesso di scoprire una proteina, Bpifb4, la cui forma longeva (Lav) ha la capacità di attivare una serie di funzioni nell’organismo tra cui l’espressione di proteine in grado di modulare positivamente il metabolismo cellulare. Dice Puca: «Siamo ben consapevoli del ruolo della genetica nel determinare l’invecchiamento. Le patologie cardiovascolari sono quelle che maggiormente influenzano il vivere bene dell’anziano, infatti nove volte su dieci si muore per problemi legati al cuore o ai vasi. I centenari sono un modello di invecchiamento ideale, con una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari, nonostante lo stile di vita non si discosti dalle persone cosiddette normali». Il loro codice genetico racchiude il segreto della loro longevità, ma non è stato facile per i ricercatori catturare informazioni utili a comprendere come i geni intervengono sull’invecchiamento. Questo studio ha svelato il segreto, o uno dei segreti. La molecola Lav è in grado di attivare eNos, l’enzima responsabile della produzione del più importante protettore della funzione vascolare: l’ossido nitrico. A tal proposito, roditori ipertesi trattati con Lav, hanno mostrato un recupero importante della funzione vascolare con una normalizzazione dei valori della pressione. Ancora, topi anziani con disfunzione della parte dei vasi sanguigni dovuta alla minore presenza di ossido nitrico, hanno riacquistato, e riacquistano, la normale funzione vascolare dopo trattamento con Lav. Infine, nei Data SENZAETA.IT (WEB) 04-06-2015 Pagina Foglio 2 / 2 modelli sperimentali di ischemia (chiusura del flusso sanguigno) dell’arto inferiore, la somministrazione di Lav favorisce lo sviluppo di circoli vascolari collaterali che riducono il danno conseguente al blocco del regolare flusso di sangue. Tale scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina Lav come un nuova prospettiva di cura e di prevenzione per proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare, quindi, la durata della vita. Avanti > Iscriviti alla Newsletter Nome In Evidenza Colesterolo: minaccia anche per i… 04-06-2015 Email Terapia del sorriso, la cura… Privacy e Termini di Utilizzo Iscriviti 03-06-2015 La salute nascosta nelle noci 03-06-2015 News Brevi Chemio senza parrucca, all'Ieo di Milano il caschetto salva-capelli Bambini: oltre l’80% sopravvive… 02-06-2015 Cioccolato, curcuma e betulina: "attivi"… 01-06-2015 Milano - Paolo Veronesi, direttore di Chirurgia senologica dell'Irccs di via Ripamonti, nel capoluogo lombardo ha condotto l'edizione 2015 di 'Ieo per le donne', evento ideato dal padre Umberto 8 anni fa per raccontare le storie di chi lotta per vivere. Il caschetto salva-chioma si indossa prima, durante e dopo la Iscriviti al canale YouTube Iscriviti al canale con 1 click! Utenti Online Ecco perchè i chili di… 29-05-2015 03-06-2015 Data Pagina 1 / 2 Foglio Servizi i Digital Edition i Mobile i Abbonamenti i Corriere Store / HOME 0 0 i I 29°C MILANO I i CARDIOLOGIA ECONOMIA SPORT CULTURA SCUOLA SPETTACOLI SALUTE SCIENZE INNOVAZIONE TECH MOTORI VIAGGI CASA CUCINA IODONNA 27ORA MODA STUDIO ITALIANO Scoperta la proteina «di lunga vita»: presente nei longevi di varie nazioni CARDIOLOGIA Scoperta la proteina «di lunga vita»: presente nei longevi di varie nazioni La Bpifb4 è in grado di riportare nella norma la pressione del sangue, attivare il protettivo ossido nitrico e prevenire le malattie cardiovascolari 0 CARDIOLOGIA di Mario Pappagallo I donatori calano: 719 persone in lista per un cuore 0 CARDIOLOGIA Due «drink» al giorno a 70 anni e il cuore ne risente subito CARDIOLOGIA Bere più di quattro caffè al giorno fa male, specie a donne incinte e giovani CORRIERE CALCIO Segui le nostre dirette su Facebook Jeralean Talley, americana, la donna più anziana del mondo, 116 anni Individuata una proteina, che fa la differenza nei longevi, in grado di riportare nella norma la pressione del sangue, attivare il protettivo ossido nitrico e prevenire le malattie cardiovascolari e, laddove è compromesso il flusso sanguigno, attivare circuiti vascolari di compenso. Lo studio, pubblicato sulla rivista Circulation Research, porta anche la firma di ricercatori dell’università di Salerno: Annibale Puca, che lavora presso Multimedica e Cnr di Milano, e Carmine Vecchione, che lavora presso Neuromed di Pozzilli (Isernia). CARDIOLOGIA Traumi e problemi finanziari minacciano il cuore delle donne CARDIOLOGIA Farmaci e precauzioni: tutti i consigli per una vacanza in alta quota Una proteina che apporta notevoli benefici alla salute Con altri scienziati, non solo italiani, hanno raffrontato il codice genetico dei longevi del Cilento, del salernitano, dei longevi tedeschi e americani (più di tremila longevi) e di un gruppo di controllo giovane (2.000 individui circa). Il confronto ha permesso di scoprire una proteina, Bpifb4, la cui forma longeva (Lav) ha la capacità di attivare una serie di funzioni nell’organismo tra cui l’espressione di proteine in grado di modulare positivamente il metabolismo cellulare. Dice Puca: PIANO CITY MILANO 3 Giorni di musica, oltre 300 concerti Data 03-06-2015 Pagina Foglio 2 / 2 «Siamo ben consapevoli del ruolo della genetica nel determinare l’invecchiamento. Le patologie cardiovascolari sono quelle che maggiormente influenzano il vivere CARDIOLOGIA bene dell’anziano, infatti nove volte su dieci si muore per problemi legati al cuore Rischio flebiti o tromboflebiti: ecco quando operare le vene varicose o ai vasi. I centenari sono un modello di invecchiamento ideale, con una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari, nonostante lo stile di vita non si discosti dalle persone cosiddette normali». Come funziona la molecola Lav CARDIOLOGIA Il loro codice genetico racchiude il segreto della loro longevità, ma non è stato Ancora troppa confusione sul «peso ideale» facile per i ricercatori catturare informazioni utili a comprendere come i geni intervengono sull’invecchiamento. Questo studio ha svelato il segreto, o uno dei segreti. La molecola Lav è in grado di attivare eNos, l’enzima responsabile della produzione del più importante protettore della funzione vascolare: l’ossido nitrico. A tal proposito, roditori ipertesi trattati con Lav, hanno mostrato un recupero importante della funzione vascolare con una normalizzazione dei valori della pressione. Ancora, topi anziani con disfunzione della parte dei vasi sanguigni dovuta alla minore presenza di ossido nitrico, hanno riacquistato, e riacquistano, la normale funzione vascolare dopo trattamento con Lav. Infine, nei modelli sperimentali di ischemia (chiusura del flusso sanguigno) dell’arto inferiore, la somministrazione di Lav favorisce lo sviluppo di circoli vascolari collaterali che riducono il danno conseguente al blocco del regolare flusso di sangue. Tale scoperta apre nuovi scenari nella cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, candidando la proteina Lav come un nuova prospettiva di cura e di prevenzione per proteggere il benessere cardiovascolare ed allungare, quindi, la durata della vita. Listino prezzi auto nuove CARDIOLOGIA Alzarsi due minuti ogni ora dalla scrivania allunga la vita CARDIOLOGIA 3 giugno 2015 | 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA Non è mai troppo tardi per smettere di fumare (anche dopo i 60 anni) DOPO AVER LETTO QUESTO ARTICOLO MI SENTO... SU QUIMAMME.IT Tutti i papà della Juve I PIÙ LETTI OGGI SETTIMANA MESE 1 Verdure alla griglia: così si preservano le capacità antiossidanti 2 Canada: risarcimento record per un milione di fumatori canadesi 3 Le nuove norme anti colpi di sonnoPiù controlli per ottenere la patente 4 Esami del sangue - Analisi del sangue Salute del Corriere.it 5 Piazzabile: il portale dell’usato dedicato alle persone disabili