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LITURGIA EUCARISTICA
Il canone romano (Preghiera eucaristica I)
Padre clementissimo... Si chiede che Dio accetti l'offerta che è stata presentata, per la Chiesa tutta,
sulla quale si invoca la pace. La pace qui evocata è lo shalom biblico, la somma di ogni bene, la
pienezza della vita; e infatti il dono della pace è esplicitato come richiesta di protezione, di unità, di
guida sicura. La preghiera passa quindi a ricordare i vescovi, e per primo il vescovo di Roma, ai
quali è affidato il compito di essere segno di unità e di “custodire la fede trasmessa dagli apostoli”.
Ricordati Signore...E' uno sviluppo della preghiera precedente: si prega non solo per i vescovi, ma
per tutti coloro che sono presenti con le loro offerte, intorno all'altare.
In comunione… introduce nella celebrazione il tema della comunione dei santi; l'eucaristia celebra
anche la comunione che lega i fedeli fra loro e con tutti coloro che sono nella gloria di Dio, e tra
questi soprattutto coloro che sono i fondatori della chiesa o i principali testimoni della fede di quella
chiesa particolare. Nel testo vengono ricordati 24 santi, dodici apostoli e dodici martiri, preceduti
dalla memoria di Maria, madre di Dio, e di s. Giuseppe (introdotto da papa Giovanni XXIII
particolarmente devoto a questo santo).
Santifica o Dio... Questa breve preghiera viene considerata come una “epiclesi” (invocazione allo
Spirito Santo) in cui lo Spirito Santo, non espressamente menzionato, è adombrato dalle parole “con
la potenza della tua benedizione”.
In analogia con le altre Preghiere eucaristiche che vedremo, e con quelle orientali, l'invocazione allo
Spirito Santo precede le parole commemorative dell'Istituzione, anche per evidenziare che la
presenza del Cristo nelle specie del pane e del vino, non è conseguenza di una specie di magia ma è
in relazione (come tutti i sacramenti) con l'azione di Dio nella sua Chiesa.
La vigilia della sua passione... Qui inizia il racconto dell'Istituzione, cioè di ciò che Gesù fece “la
notte in cui fu tradito” durante la sua Ultima cena con i discepoli. Ma, come sempre nella liturgia,
questo racconto non ci vuole “informare” di un fatto, accaduto una volta per sempre, ma ne è il
“memoriale”(zikkaron in ebraico, anamnesis in greco), cioè celebrazione rituale che attualizza quel
fatto, in modo da riprodurne la forza e tutta l’efficacia salvifica.
E' quello che viene affermato con la solenne proclamazione : Mistero di salvezza, in cui la parola
“mistero” ha il significato, che proviene da S.Paolo, e cioè quello di piano salvifico di Dio
realizzato in Cristo per noi; infatti l'assemblea risponde professando la sua fede in questo mistero:
”Annunziamo la tua morte...nell'attesa della tua venuta
In questo sacrificio o Padre...Fino alla riforma del messale, non era prevista la solenne
acclamazione “Mistero della fede” con la relativa risposta. Il senso, e in parte la terminologia stessa
di quel dialogo erano espresse proprio in questa parte della preghiera eucaristica: “Noi tuoi ministri
e il tuo popolo santo celebriamo il memoriale della beata passione...”, nella quale è da sottolineare
l'esplicito riferimento a “ Noi, tuoi ministri e popolo santo”: l'eucarestia è sempre celebrata dal Noi
ecclesiale, entro cui vi è distinzione, ma non separazione fra le diverse componenti. Ancora una
volta dalla preghiera liturgica, che è preghiera autentica della Chiesa, si attinge alla comprensione
più autentica che la chiesa ha di se stessa.
Ricordati o Signore...Il canone si avvia alla conclusione con due preghiere, una per i defunti, e una
per “noi tuoi ministri peccatori”. Siamo di fronte a una supplica per i ministri della comunità che
sentono il peso della propria inadeguatezza e fragilità rispetto al ruolo che svolgono.
Per Cristo, con Cristo, in Cristo... La solenne dossologia finale (che conclude anche le altre
Preghiere eucaristiche) riconduce la lunga preghiera proclamata alla vita Trinitaria: per Cristo al
Padre nello Spirito.
L'Amen del popolo dovrebbe esprimere l'adesione personale ed ecclesiale, quasi la riaffermazione
del Noi popolo santo, come pienamente celebranti il Mistero.
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