Roma 26 giugno 2013 Il raggiungimento della qualità in tossicologia: la catena di custodia dei campioni per la ricerca delle sostanze d’abuso ed alcool Dr. L. Mancini Coordinatore Tecnico U.O.C. Anatomia e Istologia Patologica P.O. S. Eugenio ASL RM C Droga • Etimo incerto; forse dall’olandese “Droog” secco, cosa secca. Nome generico di sostanze vegetali, secche, aromatiche usate per dar sapore ai cibi e alle bevande (tali sono il pepe, la cannella, i chiodi di garofano, la noce moscata ecc.). • In farmacologia, ogni sostanza o prodotto di origine naturale con azione terapeutica, naturale o di sintesi con proprietà stupefacenti, in relazione agli effetti che provocano l’insorgenza o meno del fenomeno della dipendenza. Classificazione delle sostanze di abuso Stupefacenti: oppio e derivati ( morfina, eroina, codeina ) Stimolanti: cocaina, amfetemine, tabacco, caffè, tè e, se assunti in piccole dosi, i derivati di sintesi come la metossiamfetamina Sedativi o ipnotici: benzodiazepine, barbiturici Inebrianti: alcool, etere, solventi, colle e fino alla fine dell’800, il cloroformio e l’assenzio Allucinogeni: LSD, hashish e marijuana, mescalina, psilocibina Droghe casalinghe: Nicotina, Caffeina, Noce moscata e macis Fenomeno droga dal diciannovesimo secolo ad oggi • • • • • • • • Prima della 2° guerra mondiale – fenomeno sporadico e circoscritto ad alcune avanguardie culturali, nei ceti medio alti è legato alla rivoluzione industriale di inizio secolo e a fenomeni mistico religiosi Uso bellico ( eroina + cocaina ) Diffusione della società del benessere e con il movimento hippy si diffondono allucinogeni e cannabis In Italia negli anni 70 si diffondono le “anfetamine” da prescrizione medica “ per dimagrire” e l’eroina Fine anni 90 compare “l’ice” (d-metil anfetaminacloridrato) sostanza in cristalli da fumare con il tabacco da sigaretta Esplodono le cosi dette “droghe da discoteca”, exstasy (associazione di sostanze psicoattive, stimolanti e allucinogene) La cocaina da sostanza da elite diventa di uso di massa e inizia l’introduzione del “crak” Negli anni successivi si adottano impieghi nuovi di vecchie sostanze naturali e si consolida l’uso di cannabinoidi Ice Classificazione delle sostanze di abuso Stupefacenti: oppio e derivati ( morfina, eroina, codeina ) Stimolanti: cocaina, amfetemine, tabacco, caffè, tè e se assunti in piccole dosi, i derivati di sintesi come la metossiamfetamina Sedativi o ipnotici: benzodiazepine, barbiturici Inebrianti: alcool, etere, solventi, colle e fino alla fine dell’800, il cloroformio e l’assenzio Allucinogeni: LSD, hashish e marijuana, mescalina, psilocibina Droghe casalinghe: Nicotina, Caffeina, Noce moscata e macis Droghe casalinghe CAFFEINA Costituisce dall’uno al due per cento del chicco di caffè, è uno stimolante del sistema nervoso centrale, dei muscoli e della circolazione, riduce la stanchezza e la sonnolenza, favorisce la lucidità mentale e dà un valido aiuto in vari tipi di attività La caffeina è da tempo un efficace rimedio contro il mal di testa: anche se dilata i vasi sanguigni di altre parti del corpo, su quelli cerebrali agisce invece come vasocostrittore, ed è quindi efficace contro i moltissimi mal di testa causati dall’ingrossamento dei vasi sanguigni cerebrali, mentre è inutile o dannosa per i mal di testa che derivano da altre cause. Il caffè scoperto tra il IX e X secolo . Avicenna, medico arabo, lo descrive sul finire del X secolo. Con il passare degli anni dal mondo arabo si diffuse rapidamente Dose letale caffeina = 10 gr. ( circa 100 tazze di caffè/24 h) NICOTINA Nel secolo XVI, mentre visitava Lisbona in qualità di ambasciatore del re francese Francesco II, il giovane e brillante Jean Nicot ricevette in regalo una pianta di tabacco appena arrivata dalla Florida. Grazie alle sue assidue cure la pianta crebbe rigogliosa, e quando lasciò il Portogallo Nicot poté mandare il suo primo raccolto di tabacco alla regina madre, Caterina de’ Medici. Caterina divenne quasi subito uno dei primi tabacco dipendenti d’Europa, e voluminose scatole di «polvere americana» fecero il loro ingresso nelle provviste della corte reale I fumatori privati del tabacco presentano disturbi da astinenza: nervosismo, sonnolenza, mal di testa e stanchezza; alcuni soffrono anche di iper sudorazione, crampi, palpitazioni, tosse secca e stitichezza. La nicotina danneggia il cuore e il sistema circolatorio, ma l’aspetto più negativo dell’abitudine al tabacco sono gli effetti nocivi dell’inalazione: secondo dati recenti l’inspirazione del fumo di tabacco è la causa numero uno del cancro al polmone, dell’enfisema e della bronchite cronica. La vita media di una fumatrice è inferiore di 17 anni rispetto a quella di una non-fumatrice. NOCE MOSCATA E MACIS Se presi in forti dosi, sia la noce moscata che il macis sono psicoattivi. Gli effetti comuni comprendono: euforia, incapacità di pensare chiaramente, menomazione delle funzioni motorie, allucinazioni, nausea, un’estrema sensazione di disorientamento e irrealtà, occhi arrossati, visioni erotiche, stitichezza e bocca secca COLLA E SOLVENTI I particolari di quest’ebbrezza comprendono la visione di lampi di luce e di «stelle cadenti», movimenti a scatti, vampate calde e impressioni di fluttuare per paesaggi di fiaba. Il rientro è rapido. L’abitudine di annusare solventi è stata condannata come pericolosa da molti medici e scienziati, perché in forti dosi danneggia il cervello, i reni, il fegato e il sangue; si ritiene che ne soffrano anche le mucose del naso, della gola e dei polmoni, come pure il cuore. NUOVI SBALLI:INVISIBILI E SCONOSCIUTI Kfen Ghb – droga dello stupro Cristalli di Shaboo Ketamina Nel mondo di oggi le sostanze di abuso sono sempre più presenti, con una maggiore diffusione tra i giovani soprattutto verso l’alcool SIMeL Lazio Definizione di “Catena di custodia” Procedura documentata clinica e/o medico-legale atta a garantire l'autenticità, l'integrità e la tracciabilità di un campione dal momento del prelievo/raccolta sino allo smaltimento; essa deve permettere, tra l'altro, di ricostruire l'iter del campione all'interno del laboratorio, di conoscere in ogni momento l'ubicazione, di identificarlo in maniera inequivocabile, di conservarlo correttamente e di verificare la correttezza delle condizioni di conservazione, di preservarlo in tutte le fasi da manomissioni e adulterazioni volontarie ed involontarie, nonché di individuare tutte le movimentazioni e manipolazioni del campione, in quali date e da quali soggetti esse sono state eseguite ( linea guida GTFI ) SIMeL Lazio Analisi di Screening Analisi di Conferma Analisi di Revisione SIMeL Lazio Analisi di screening Analisi preliminare che fornisce un risultato presuntivo, ovvero la probabile negatività o la non negatività di un campione rispetto ad una sostanza/classe di sostanze e in riferimento ad un valore di cut-of prestabilito. Per definizione, un risultato positivo ottenuto con una analisi si screening non può assumere valenza forense. SIMeL Lazio Analisi di Conferma Analisi di Revisione SIMeL Lazio Analisi di conferma Seconda analisi da eseguirsi obbligatoriamente, con un metodo dotato di maggiore specificità rispetto a quella per l’analisi di screening, e comunque fondato su principi chimico-fisici diversi, su una differente aliquota del campione originario, al fine di identificare una sostanza e/o suoi metaboliti individuati in maniera presuntiva attraverso l’analisi di screening SIMeL Lazio Analisi di Revisione SIMeL Lazio Analisi di revisione o contro analisi Analisi eseguita su un campione di revisione (contro campione) con un metodo avente caratteristiche di specificità e di sensibilità uguali o superiori a quelle del metodo analitico utilizzato per una analisi oggetto di contestazione SIMeL Lazio Il processo è regolato da: SIMeL Lazio n. 99/GU del 30.10.2007 n. 266/GU del 15.11.2007 Linee guida del GTFI revisione 1.4.2010 Acquisizione delle informazioni per la raccolta del campione Campionamento SIMeL Lazio Sigillatura dei campioni Trasporto del campione e accettazione da parte del laboratorio Analisi di laboratorio Refertazione Tempi di conservazione e smaltimento Acquisizione delle informazioni per la raccolta del campione SIMeL Lazio MODULISTICA SIMeL Lazio Acquisizione delle informazioni per la raccolta del campione MODULISTICA URINE MODULISTICA ALCOOL Dati personali sensibili: SIMeL Lazio Pertinenti, completi e che rispettino le finalità per le quali sono stati raccolti e trattati, registrati e conservati per il tempo necessario. Definizione di dati sensibili: Si intendono i dati idonei a rilevare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni di carattere religioso, filosofico o politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rilevare lo stato di salute e la vita sessuale e per i dati giudiziari, i dati idonei a rilevare i provvedimenti in materia di casellario giudiziario, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o indagato SIMeL Lazio Campionamento Disporre di una zona che “garantisca il processo” del prelievo, garantendo sia il paziente che l’operatore Il locale non deve avere possibilità di comunicazione con l’esterno Nel caso di urine, si debbono disporre contenitori dedicati monouso Il campionamento deve avvenire sotto il controllo di un operatore sanitario ( medico o infermiere ) Nella zona di raccolta non devono essere disponibili detergenti In caso di presenza nel locale di servizi igienici, aggiungere un colorante nel vaschetta del water Rimuovere indumenti o stivali che possano nascondere oggetti Depositare borse, marsupi o caschi Campionamento SIMeL Lazio Matrice biologica Campione A Campione B Campione di revisione ( C ) Urina 20 ml 20 ml 20 ml Sangue per alcolemia 5 ml 5 ml 5 ml Sangue per altre sostanze di abuso 10 ml 10 ml 10 ml Matrice pilifera * 50 mg 50 mg 100 mg 1 ml 1 ml 1 ml Saliva ** * in caso di analisi segmentale la quantità è riferita a ciascun segmento ** nel caso di impiego di un campionatore commerciale, marca e modello devono essere specificati nel documento di custodia del referto SIMeL Lazio Sigillatura dei campioni SIMeL Lazio Finito il campionamento i flaconi devono essere chiusi, etichettati e sigillati Sui contenitori vanno registrati i dati anagrafici del paziente, il nome del Medico richiedente o del prelevatore che sono responsabili del campione sino alla consegna in Laboratorio Trasporto del campione e accettazione da parte del laboratorio SIMeL Lazio La procedura deve essere ben codificata ed è indifferente se intramuraria o extramuraria In base alla “ Circolare n.3 del Ministero della Salute de 8 maggio 2003 e con il successivo provvedimento “ GU n 236 de 8 ottobre 2008, il materiale deve Trasporto del campione e accettazione da parte del laboratorio SIMeL Lazio Essere posto in un contenitore rigido per il trasporto Deve essere seguito dalla modulistica prevista Devono essere conservati durante il trasporto da un elemento refrigerante idoneo Pervenire in laboratorio il più presto possibile e comunque entro le 24 ore SIMeL Lazio Trasporto del campione e accettazione da parte del laboratorio Controllare l’integrità del campione e la conformità della modulistica Registrazione non conformità Notificare a Medico richiedente Trasporto del campione e accettazione da parte del laboratorio SIMeL Lazio In questa fase la responsabilità del campione passa al Laboratorio Analisi di laboratorio Inadeguatezza per diluizione Creatinuria < 20 mg/ dl SIMeL Lazio Peso specifico < 1003 Inadeguatezza per adulterazione pH <3 o > 11 Concentrazione Nitriti = 0 o >500 nanogrammi / ml Inadeguatezza per sostituzione Creatinuria < 5 mg/ dl Peso specifico < 1001 o > 1020 SIMeL Lazio Analisi di revisione Analisi eseguita su un campione di revisione (contro campione) con un metodo avente caratteristiche di specificità e di sensibilità uguali o superiori a quelle del metodo analitico utilizzato per una analisi oggetto di contestazione Analisi di revisione Fase di screening sul campione A SIMeL Lazio (se non già eseguita al momento del campionamento) Analisi di conferma sul campione B (se il campione A è non negativo) In caso di non negatività del campione B Il campione C va congelato in frigo dedicato ( rintracciabilà della documentazione ) SIMeL Lazio Analisi di revisione Le procedure analitiche del laboratorio devono essere orientate per l’identificazione di ciascuna classe di sostanze nel caso di screening e di ciascun analita nel caso di test di conferma o di revisione. Le metodiche devono essere descritte nel Manuale della Qualità del Laboratorio e descritte in una procedura operativa standard dove si devono descrivere le operazioni di preparazione degli standard, dei reagenti, le procedura di estrazione del campione, la calibrazione della strumentazione , la sequenza di posizionamento standard, controlli e campioni. SIMeL Lazio Refertazione Il campione deve essere refertato entro 10 giorni dal campionamento. Vi deve essere indicato, oltre al numero di identificazione del paziente, Il metodo con cui si è analizzato il campione. Conservazione e Smaltimento Smaltito secondo le normali norme vigenti SIMeL Lazio Screening negativo campione A Screening campione A non negativo Campione B e C conservati a – 20°C per l’esame di conferma del campione B Campione C Conservato per minimo 90 giorni per eventuale test di revisione richiesto dal soggetto entro 10 giorni dalla comunicazione di non negatività * SIMeL Lazio Conservazione e Smaltimento * il campione C dovrà essere testato entro 30 giorni dalla richiesta e la data di esecuzione del test deve essere comunicata al soggetto, al medico richiedente o alla autorità giudiziaria almeno 15 giorni prima. Se non utilizzato il campione C potrà essere smaltito secondo le norme vigenti. SIMeL Lazio … un cenno sulla Sistema Qualità standardizzazione dei processi analitici SIMeL Lazio verifica di qualità con precisi standard condivisi Definizione “standard”: documento stabilito per consenso che fornisce regole, linee guida, caratteristiche di attività o loro risultati, volte a raggiungere il grado ottimale di ordine in un contesto definito. ( definizione di standard come documento normativo). SIMeL Lazio International Organization for standardization ISO 9001 ISO 14189 ISO 15195 ISO 17025 SIMeL Lazio ISO 9001:2000 si occupa del “ Sistema Gestione Qualità” ISO 17025:2005 si occupa dei “Requisiti generali per la competenza nei laboratori di prova e calibrazione”. ISO 15189 si occupa dei “Requisiti per la qualità e la competenza dei laboratori clinici” SIMeL Lazio SIMeL Lazio Concludendo… La catene di custodia è necessaria per garantire la tracciabilità del campione, dal prelievo alla conservazione e allo smaltimento. Tutta la documentazione cartacea dovrà essere conservata secondo il provvedimento n. 236 del 8.10.2008 e deve essere disponibile per una eventuale richiesta di revisione in qualsiasi momento. SIMeL Lazio Bibliografia e Normative Provvedimento n. 99/CU del 30.10.2007; G.U. n 266 del 15.11.2007 e G.U. n. 236 del 8.10.2008 Linee guida per il laboratori di analisi si sostanze d’abuso con finalità tossicologico-forense e medico legale ( GTFI ) La catena di custodia e sua applicazione negli accertamenti tossicologici dei lavoratori con mansioni a rischio (Dipartimento del Farmaco, ISS Roma) Circolare n.3 del Ministero della Salute del 8 maggio 2003 Accordo Stato-Regioni del 30 ottobre 2007 in particolare l’articolo 8 – Modalità dell’accertamento dell’assenza di tossicodipendenza. Il comma 1 recita: Gli accertamenti di assenza di tossicodipendenza sono effettuati nel rispetto della dignità e della libertà della persona. Il comma 2 recita: Le procedura diagnostiche e medico legali, comprese le modalità di prelievo, conservazione e catena di custodia dei campioni sono individuate con Accordo tra lo stato, le Regioni … Provvedimento n. 99/CU del 30.10.2007; G.U. n 266 del 15.11.2007 e G.U. n. 236 del 8.10.2008 Circolare n.3 del Ministero della Salute del 8 maggio 2003 SIMeL Lazio [email protected] ZÜté|x ÑxÜ ÄËÄËtààxÇé|ÉÇx