Convegno
a Milano
con
S.O.S.
Ghiacciai
REINHOLD
MESSNER
Reinhold Messner, il celebre alpinista di fama
mondiale, primo uomo ad aver conquistato
tutti gli Ottomila e ad aver scalato l’Everest
senza bombole d’ossigeno ed in solitaria, è
stato presente al convegno su “Perchè i
ghiacciai arretrano? Una nuova frontiera nella
ricerca scientifica: la meteorologia glaciale
dai Poli all’Equatore”, promosso con la
collaborazione di Levissima, l’azienda di
acque minerali di cui Messner è testimonial.
L’evento si è svolto a Milano giovedì 19
giugno, presso la sede di Sanpellegrino Nestlé
Waters Italia, per presentare i risultati di una
ricerca realizzata in collaborazione tra
Università degli Studi di Milano e Levissima.
Pannelli esplicativi e fotografie esposti al convegno.
“Politica
incapace di
difendere
il clima”
“Ho vissuto diversi anni della mia vita tra i
ghiacci – ha detto Messner - e le mie
esperienze più belle e intense sono legate a
quegli spazi inaccessibili ed estremi. Ricordo
le distese bianche più grandi della Terra, che
ho attraversato nelle mie imprese passate:
Artide, Antartide, Groenlandia, Patagonia,
fino ai ghiacciai dell’Himalaya e dell’Everest.
Tornando in seguito sugli stessi luoghi, ho
notato enormi cambiamenti. La fisionomia
delle montagne mi è sembrata trasformata in
alcuni casi. Le mutazioni del clima che stiamo
vivendo sono evidenti e forse inarrestabili. La
politica mi pare si stia dimostrando incapace
di intervenire in modo efficace per risolvere
quello che ormai è il problema ecologico e
planetario numero uno. Il clima sta
cambiando rapidamente, molto più in fretta
di tanti altri processi naturali.
“Ma
confido
nella
capacità
dell’uomo”
Credo che l’uomo sarà obbligato, in futuro,
a convivere con questa situazione. Confido
nelle sue capacità di adattamento. Per
fortuna non tutti i ghiacciai e le calotte si
stanno ritirando drasticamente. E forse vi è
ancora qualche speranza di invertire, o
almeno rallentare, questo trend. La mia
speranza è che, nonostante l’impatto
spesso negativo delle attività umane
sull’ecosistema, la natura ci permetta
ancora di vivere su questo pianeta”.
A margine del Convegno, abbiamo chiesto a
Messner quale ruolo lui veda per il Club
Alpino Italiano nella tutela dell’ambiente
montano: “Uno dei compiti principali cui il
CAI è chiamato – ha risposto – è divulgare,
far conoscere la realtà della situazione, i
rischi che corre la montagna e i possibili
rimedi. L’Associazione deve continuare a
svolgere un ruolo di mediazione tra
opinione pubblica e montagna. Solo
sensibilizzando sui temi del rispetto
dell’ambiente e dell’utilizzo razionale delle
risorse si creerà una cultura ecologica per
un futuro di qualità”.
Bandierine votive tibetane e
due statue presenti nel
Messner Mountain Museum di
Castel Firmian.
Documentazione presentata al convegno.
IL VALORE FONDAMENTALE DELLA COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITÀ ED IMPRESA ECONOMICA
“Il progetto Levissima – ha detto Stefano
Agostini, Presidente e Amministratore
Delegato di Sanpellegrino – Nestlé Waters
Italia -, che oggi presentiamo nei suoi tratti
salienti collegandolo a studi di livello
internazionale sul tema dei ghiacciai, ha
visto la collaborazione tra Università e
impresa, tra ricerca e business, per
studiare e proteggere una riserva d’acqua
molto importante, il ghiacciaio del Dosdè in
Valtellina”.
L’anno scorso alcuni collaboratori di
Sanpellegrino hanno accompagnato il team
di ricercatori dell’Università presso la
stazione meteo del ghiacciaio. A novembre
sono stati illustrati i primi risultati delle
rilevazioni. Questa primavera, per la prima
volta assoluta in Italia, il progetto di ricerca
ha posizionato una parcella di geotessile
sulla superficie del ghiacciaio per valutare
gli effetti sul manto nevoso coperto. “Tutto
ciò nello sforzo congiunto di azienda ed
università per studiare e preservare questi
immensi serbatoi d’acqua, in pericolo a
causa del riscaldamento globale”.
Studi e risultati
presentati al convegno.
UNA DOMANDA A MARGINE DEL CONVEGNO
La parola al CAI
“Ciò che studi ed iniziative di ricerca come
quella di cui abbiamo parlato oggi mettono
in evidenza – ha detto Claudio Smiraglia,
docente all’Università degli Studi di Milano,
Presidente del Comitato Glaciologico
Italiano e già Presidente del Comitato
Scientifico del CAI – è che deve cambiare il
nostro modo di avvicinarci alla montagna. In
questi ultimi anni l’impegno del CAI sul
tema dei ghiacciai e di altri fenomeni
naturali è stato molto forte. Credo che il
Sodalizio abbia il compito di divulgare le
conoscenze già acquisite, per esempio
tramite lo stesso Comitato Scientifico, e di
fornire supporto alla ricerca; e che sia
inoltre chiamato, attraverso corsi come
quelli di alpinismo e di escursionismo, a far
capire concretamente a soci ed
appassionati che cosa sta succedendo, qual
è la reale portata dei processi naturali in
atto. Gli iscritti vanno messi nelle
condizioni di essere informati sui
cambiamenti climatici e sul relativo impatto
per la montagna. Mi sembra che il CAI stia
sensibilizzando in modo serio e rigoroso a
riguardo, e credo che debba continuare a
farlo”.
La parola all’industria
Quale ruolo per Associazioni, Istituzioni e
imprese economiche per la salvaguardia del
clima e lo sviluppo di una cultura ecologica
all’altezza delle sfide del nostro tempo?
“Mi pare che la ricerca di cui parliamo oggi
– dice Lorenzo Potecchi, Direttore Business
Unit Retail Marchi Nazionali di
Sanpellegrino, che ha seguito da vicino il
progetto Levissima – sia molto significativa.
E’ servita alla scienza ed è stata utile alla
nostra azienda. Vogliamo contribuire a
sviluppare una maggiore attenzione
dell’uomo verso i beni di cui la natura gli fa
dono, e l’evento di oggi sarà seguito a
brevissimo da una nuova iniziativa, una
vera e propria “Strada dell’Acqua”.
Documentazione presentata al convegno.
Una splendida foto esposta al convegno.
FOTOCRONACHE
INTERVENTI E RELAZIONI
FOTOCRONACHE
Testi e foto: Michele Mornese per www.cai.it
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REINHOLD MESSNER - Club Alpino Italiano