La comunicazione della fede oggi
Molfetta 20/02/2013
Per cominciare….
https://www.youtube.com/watch?v=iBGEBvCKuQo
I Social Media dal punto di vista dei ‘nativi’
La metafora della sedia
Desiderio di relazione,
Domanda sull’infinito
facilità di accesso,
apertura a tutti; sentirsi a (‘L’universo così immenso
e oscuro che ci
proprio agio, condividere
domandiamo se siamo
(dal tecnico-funzionale
soli…)
all’antropologico)
Il percorso
contesto
educazione
comunicatore
1 Il contesto: Ascoltare l’ambiente e la cultura
Convergenza: perdita
dei confini tra i media
Perpetual contact:
connessione
ininterrotta grazie
ai dispositivi
mobili
Postmedialità:
perdita dei confini
tra media e
ambiente
Il web: da strumento ad ambiente
Non ‘usiamo’ strumenti, ma
‘abitiamo’ un ambiente
‘misto’  in parte ci
adattiamo, in parte lo
plasmiamo sulla base dei
significati per noi importanti
1 miliardo di
utenti
70 lingue
240 miliardi di
foto caricate e
scambiate
1 trilione di
connessioni
Il rapporto con le tecnologie
“Le cose che
amiamo ci
modellano”
(Goethe)
“Là dov’è il pericolo,
cresce anche ciò che
salva” (Holderlin)
Interpretazioni che non aiutano
Determinismo tecnologico: le tecnologie ci
cambiano; ci tolgono libertà; ci proiettano in una
dimensione irreale che ci fa perdere il senso della
realtà
Divario tecnologico: i nuovi media accentuano
distanza e incomunicabilità tra le generazioni
Dualismo digitale: il virtuale è una dimensione
inautentica e fittizia che seduce e toglie spazio
alle relazioni autentiche
(Porta: unisce spazi diversi, ma ugualmente reali)
Reificazione della tecnologia e dualismo
I Social Media visti dagli ‘immigrati’
La metafora della torta
Impedisce di
E’ buona da
nutrirsi di
mangiare ma fa
sostanze più
male alla salute
sane (somma 0)
Il messaggio per la GMCS: la realtà è una
‘L’ambiente digitale non è
un mondo parallelo o
puramente virtuale, ma è
parte della realtà
quotidiana di molte
persone, specialmente
dei più giovani’.
‘E’ parte del tessuto
stesso della società’
Il vero pericolo: l’umanesimo autoreferenziale
Dualismo, nichilismo, individualismo
appartengono a un’unica costellazione di
significati
Card. Bagnasco: la madre di tutte le crisi è
l’individualismo… una sorta di moderno delirio
di onnipotenza… una dostorsione radicale del
desiderio di libertà e autorealizzazione
In questa prospettiva la fede è nemica della
libertà
Il contesto culturale
analfabetismo religioso diffuso
Il 32% ha 18Crescita dei
24 anni
‘Nones’
Problema
della
trasmissione
La condizione giovanile come risorsa
Tabula rasa:
no pregiudizi
dualisti
Relazionalità
vs
individualismo
Sensibilità per
una proposta
‘integrale’ e
olistica
2 Dalla volontà di potenza alla
volontà di alleanza
Ripensare l’educazione
Reciprocità Linguaggio
Reciprocità
Il vero educatore sa
lasciarsi educare, ascolta
il contesto, si lascia
provocare (De Certeau)
Il fare non è solo
espressivo, ma
formativo (sintonia
esteriorità/interiorità)
Il sapere non è un
deposito ma sapienza
viva, che si rigenera a
partire dalle domande
Formazione: non
‘trasmissione’, ma
‘lavoro’ (affinché la
verità conosciuta diventi
realtà – Guardini)
Valorizzare la logica della rete
Produzione e
condivisione
Hands on, imparare
facendo
Collaborazione,
scambio, co-costruzione
(modello wikipedia) vs
consumo individuale e
passivo
L’alleanza educativa
I giovani ci insegnano la
centralità dell’essere-con e
ci aiutano a criticare
l’individualismo
Gli adulti possono aiutarli a
desiderare ‘di più’, sapendo
che la rete è un territorio
di transito ma non è il
luogo dell’incontro
L’adulto-testimone può
aiutare a dare sostanza alle
relazioni attraverso
silenzio, simbolo e
apertura al mistero
‘Crisi liturgica’ e nuova ‘devotio’
Crisi della capacità simbolica (intimo
legame esteriorità/interiorità,
finito/infinito)
Rischio della scissione tra agire
esteriore (teatro e armeggio –Guardini)
e devozionismo individualistico
Necessità di una "nuova devotio" che
parli al cuore (card. Bagnasco)
Il Linguaggio
Una comunicazione
efficace, come le parabole
di Gesù, richiede il
coinvolgimento
dell’immaginazione e della
sensibilità affettiva di
coloro che vogliamo
invitare a un incontro col
mistero dell’amore di Dio
(BXVI 47° GMCS)
Immersività, tattilità, esperienza
Virtual History
https://www.youtube.com/watch?v=Cp23MdO0CQ8
Esperienza: non solo immersività
Immersione
Emersione
Immersione e disimmersione
Terza metafora: la porta
Relazionalità
orizzontale (nativi) +
apertura a un ‘fuori’,
un oltre che getta
nuova luce sul ‘qui-ora’
3 – Il comunicatore della fede
Nessun sapere oggi passa fuori dalla relazione
Il comunicatore della fede come ‘medium’
(introduce un cambiamento, McLuhan)
•
•
•
•
Facilitatore
Presentatore (per molti Cristo è uno sconosciuto)
Custode che invita e accoglie
Testimone
Contrastare la ‘bassa natalità’ nella fede
Conversione: cambiamento
totale di postura; lasciarsi
plasmare dalla differenza
che è Dio
Rapporto con Dio: il simbolo
ci mette in relazione con
l’alterità che ci costituisce e
la fede ci regala un ‘realtà
aumentata’
Gesù mediatore: un nuovo
‘stile’ (via/verità/vita) e
un’amicizia che rende
protagonisti
La vita eterna: non dualismo
e mortificazione, ma unità e
pienezza
Dal contatto alla comunione
Il messaggio per la 47° GMCS
‘Questi spazi, quando valorizzati bene e con
equilibrio, contribuiscono a favorire forme
di dialogo che (…) possono rafforzare i
legami di unità tra le persone e promuovere
efficacemente l’armonia della famiglia
umana. Lo scambio di informazioni può
diventare vera comunicazione, i
collegamenti possono maturare in amicizia,
le connessioni agevolare la comunione’
Non solo sedie…
Romano Guardini, 1923
‘Per la formazione dell’uomo d’oggi non
bastano il mero dire, lo spiegare
intellettuale.. Gli organi del vedere, del fare,
del dar forma devono essere risvegliati e
coinvolti dentro il processo formativo;
l’aspetto musicale è più di una mera
decorazione; la comunione significa altra
cosa da uno stare a sedere insieme, ma
invece solidarietà nell’atto dell’esistenza’
Contatti
www.chiesacattolica.it/comunicazione/
@UCSCEI
Scarica

Pompili Presentazione multimediale