in collaborazione
con
ORIZZONTI
Primavera - Estate 2012
Il taglio dell’erba
è sempre più facile
La benzina
deve essere «pulita»
L’arte di accatastare
la legna
I lavori principali
per le erbacee perenni
RESIDENZE PRIVATE ................................................................................pag. 4
Il taglio dell’erba è sempre più facile
Per la cura del tappeto erboso viene sempre più spesso impiegato il rasaerba robotizzato. Per i nuovi
giardini è utile considerarlo già in fase di progettazione per creare fin da subito le condizioni che
permettano alla macchina di muoversi al meglio.
Il prato risulta visibilmente più bello dimostrando che il risparmio di tempo non è l’unico vantaggio.
RESIDENZE RURALI ..................................................................................pag. 6
La benzina deve essere «pulita»
Nella gestione di una dimora di campagna, specialmente se vi sono frutteti, vigneti, un orto e un parco, piccolo o grande che sia, e anche parti boschive, si usano attrezzature che vanno alimentate con
carburanti.
Quelli «ecologici», come la benzina alchilata, sono salutari anche per la macchina.
BOSCO ..............................................................................................................pag. 8
L’arte di accatastare la legna
Quando si procura del legname da ardere in seguito al taglio del bosco o da siepi o alberature, è buona norma predisporre delle cataste che favoriscano l’essiccazione del materiale tenendo conto degli
agenti atmosferici. Sono utili un’opportuna struttura di contenimento, protezioni e il rispetto dei
giusti tempi di stagionatura.
GIARDINIERI E MANUTENTORI ........................................................pag. 10
I lavori principali per le erbacee perenni
La fine della primavera e l’inizio dell’estate sono il periodo più spettacolare per parchi e giardini, ma
anche un’epoca in cui le operazioni di manutenzione risultano delicate. Per queste specie perenni la
pulizia, la lotta alle infestanti e l’irrigazione richiedono le attente cure del giardiniere
Tratto dal supplemento «i Lavori» di maggio-giugno, allegato al n. 5/2010
di Vita in Campagna (www.vitaincampagna.it)
-2-
IN PRIMO PIANO
Primavera all’orizzonte
per Husqvarna
Gentili Lettori,
Alberto Bonato,
Direttore Husqvarna Italia
per me è un piacere presentarvi questo nuovo numero del nostro semestrale ORIZZONTI,
visti anche gli apprezzamenti che hanno accompagnato l’uscita delle edizioni precedenti.
Sono compiaciuto in particolare che sia condivisa la nostra scelta di pubblicare articoli che
trattino le varie tematiche inerenti i quattro capitoli in cui la rivista è divisa (Residenze private - Residenze rurali - Bosco - Giardinieri e manutentori), puntando l’attenzione sul rispetto
della salute dell’operatore e dell’ambiente, sulle innovazioni che interessano i nostri campi di
interesse e su quelle tecnologie e quei suggerimenti, anche molto semplici, che migliorano le
attività legate alla cura del verde e degli spazi che ci circondano.
Questo numero affronta innanzi tutto un argomento di speciale utilità per chi si occupa
di giardini; parliamo del regolare taglio dell’erba, una mansione che si scontra con la sempre minore disponibilità di tempo e che oggi può essere affidata ai rasaerba robotizzati, la
nuova generazione di attrezzature per la cura dei tappeti erbosi. Ma, come potrete leggere, se
certamente il robot solleva dall’incombenza del periodico taglio del prato, permette anche di
raggiungere inaspettati risultati estetici e tecnici, ben noti a chi si avvale da tempo di questa
preziosa e innovativa attrezzatura.
I lettori più assidui di ORIZZONTI conoscono il taglio “ambientale” del nostro periodico;
in nome di questo interesse e al tempo stesso per la protezione della salute di chi utilizza
le attrezzature per la cura di orti, boschi, giardini, frutteti, vigne, un articolo si incentra sul
sempre più attuale argomento della benzina alchilata, un carburante che viene chiamato
“ecologico” proprio perché non è nocivo per l’uomo, mentre è molto rispettoso dell’ambiente, oltre che per la macchina stessa; nell’articolo verranno illustrati i perchè.
Per quanto riguarda l’ambito del taglio della legna, punteremo l’attenzione sul modo migliore per accatastarla, per proteggerla dagli agenti atmosferici e per avere durante l’inverno
legname con il giusto potere calorifico. Per gli utilizzatori di motoseghe, presentiamo in
anteprima quello che in Husqvarna definiamo la più grande innovazione tecnologica degli
ultimi cinquant’anni. Firmato Husqvarna!
Infine ORIZZONTI volge lo sguardo sulle fioriture del periodo primaverile-estivo, rese spettacolari dai colori dalle sfumature più diverse, dalle forme così varie e dai profumi che questa
stagione regala. Le specie di cui questo numero si occupa sono le erbacee perenni, che abbelliscono così con tanta grazia e vivacità i nostri giardini.
Buona lettura!
IL PROGETTO
“ORIZZONTI” è una pubblicazione realizzata da Husqvarna in collaborazione con i migliori esperti
e giornalisti che operano nel settore Foresta e Giardino per divulgare informazioni utili e sempre aggiornate agli appassionati e professionisti del verde. Viene pubblicata in due diverse edizioni annuali
“primavera/estate” e “autunno/inverno” e diffusa come inserto sui numeri di marzo e settembre
della rivista Vita in Campagna. È, inoltre, disponibile presso i punti vendita Husqvarna, scaricabile
al sito internet www.husqvarna.it o, su richiesta, spedita gratuitamente da Fercad Spa.
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Il taglio dell’erba
è sempre più facile
Per la cura del tappeto erboso viene sempre più spesso impiegato il rasaerba
robotizzato. Per i nuovi giardini è utile considerarlo già in fase di progettazione per creare fin da subito le condizioni che permettano alla macchina
di muoversi al meglio. Il prato risulta visibilmente più bello dimostrando
che il risparmio di tempo non è l’unico vantaggio.
Quando si possiede un giardino uno dei problemi da affrontare durante la
bella stagione è il periodico taglio dell’erba. Negli ultimi anni, tuttavia, questa
incombenza è diventata meno gravosa grazie alla presenza sempre più frequente
nelle dimore private dei rasaerba robotizzati, una vera rivoluzione nella cura del
tappeto erboso, con molti vantaggi che non riguardano solo il risparmio di tempo, ma anche e soprattutto l’aspetto estetico del prato.
Vanno comunque considerati diversi aspetti, specie quando il giardino è in fase
di progettazione, che permettano al robot di muoversi liberamente per una migliore efficienza. Si sarà sorpresi nel vedere che, utilizzando bene il rasaerba robotizzato, il prato risulta più verde e l’erba più bella rispetto a quelli tagliati in
modo tradizionale.
COSA CONSIDERARE IN FASE DI PROGETTAZIONE
La prima cosa da considerare quando si decide di adottare un rasaerba robotizzato è la posizione della base di carica. Naturalmente su giardini già esistenti
si è meno liberi di collocarla dove si vuole; bisogna tuttavia trovare una zona
abbastanza centrale e che non disturbi l’estetica generale. Se invece siamo ancora
in fase di progettazione, va fin da principio considerata l’opportunità di adottare
questa macchina, prevedendo di posizionare la base di carica nell’area principale
del giardino, possibilmente mascherato da un’aiuola. Altro aspetto di cui tener
conto è l’impianto di irrigazione: la base di ricarica non deve essere troppo vicina
da un eventuale getto d’acqua.
Progettando il giardino in cui si vorrà usare il rasaerba automatico, occorre prevedere un prato sgombro o limitare il numero di ostacoli, in modo che il robot
possa muoversi liberamente. Inoltre la macchina deve arrivare dappertutto; per il
disegno delle aiuole deve perciò seguire le esigenze del robot e quindi essere il più
lineare e arrotondato possibile. Occorre infine che non vi siano dislivelli importanti che possano ostacolare il robot nel suo movimento. Per questo l’eventuale
presenza di pavimentazione nell’area di lavoro (come ad esempio un vialetto)
deve essere a livello del prato, in modo che la macchina possa attraversarla senza
difficoltà e proseguire il suo taglio.
ACCORGIMENTI DA CONSIDERARE
Per adottare il robot bisogna evitare di lasciare nel prato piccoli oggetti come, ad
esempio, giochetti di plastica dei bambini o piccoli oggetti metallici dimenticati
che potrebbero danneggiare le lame di taglio prematuramente.
Occorre considerare che queste macchine intelligenti sono «oggettini ad alta tecnologia», che vanno trattate con cura, tenute pulite e tutti gli anni, prima di metterle a riposo, consigliamo di effettuare la manutenzione secondo le indicazioni
della casa costruttrice.
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RESIDENZE PRIVATE
VANTAGGI TECNICI ED ESTETICI
Un tappeto erboso riceve vantaggi dall’uso del rasaerba robotizzato anche
dal punto di vista tecnico; innanzitutto si evita lo sviluppo di una certa fascia di infestanti, come le graminacee estive che, grazie al taglio continuo,
non riescono ad evolvere.
Poi l’erba tagliuzzata, venendo rilasciata nel prato, provvede in primo luogo ad una sorta di «autoconcimazione» grazie alla decomposizione sul
posto del materiale organico ed in secondo luogo funge da “autoirrigazione”, ovvero riduce i consumi di acqua.
Il risultato estetico di questo processo è visibile anche a occhio nudo.
Il ricorso al rasaerba robotizzato, dunque, non deve essere indotto solo dal
risparmio di tempo, ma questo strumento va scelto in primissimo luogo
per i miglioramenti tecnici di cui si avvantaggia il tappeto erboso: il colore del prato più brillante deve essere il primo motivo che spinge l’utente
verso questa scelta.
PICCOLE
MA FONDAMENTALI
REGOLE
• È importante acquistare un robot
rasaerba adeguato, commisurato
alle dimensioni, conformazione ed
esigenze del prato.
• È fondamentale che l’installazione
e programmazione siano effettuate
da personale competente.
Husqvarna consiglia:
IL PRODOTTO
Automower® è un rasaerba completamente automatico, robotizzato e silenzioso,
perfetto sia per abitazioni private che per luoghi pubblici (hotel, centri sportivi,
ecc.). Senza emissioni, fertilizza (l’erba sminuzzata finemente viene lasciata
nel suolo) e taglia alla perfezione il prato senza bisogno di alcuna interazione umana, in qualsiasi momento del giorno e della notte, nonché
in qualsiasi stagione dell’anno.
Progettato e sviluppato in Svezia dal 1995, Automower® risponde alle richieste di coloro che vogliono limitare al minimo l’impatto sull’ambiente, ottenendo un giardino che sembri curato da
professionisti. Automower® è in grado di gestire prati di grandezza
fino a 6.000 mq ed è disponibile in quattro modelli a batteria ed uno
solare.
L’INNOVAZIONE
È nata la terza generazione di robot rasaerba completamente automatici di Husqvarna: Automower® 305
White. Questo nuovo modello compatto, silenzioso e leggero si rivolge anche a coloro che posseggono piccoli
giardini, fino ai 500 mq. Da oggi la gamma di rasaerba automatici di Husqvarna è veramente completa.
Husqvarna Automower®
in breve:
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zero emissioni
zero consumi di carburante
silenzioso
consumi di corrente comparabili ad una
tazzina di caffè a settimana
automatico, non necessita di interazione umana
elimina il bisogno di smaltire l’erba
tagliata (grazie al sistema mulching)
prati sempre curati
migliora la qualità dell’erba
La benzina
deve essere «pulita»
Nella gestione di una dimora di campagna, specialmente se vi sono frutteti, vigneti, un orto e un parco, piccolo o grande che sia, e anche parti boschive, si usano attrezzature che vanno alimentate con carburanti. Quelli «ecologici», come la
benzina alchilata, sono salutari anche per la macchina.
Nella dimora di campagna vi sono molte mansioni che richiedono l’uso di
attrezzature di piccole dimensioni: motocoltivatori e motozappe per i lavori
dell’orto e per smuovere il terreno tra i filari dei piccoli frutteti o del vigneto
familiare, decespugliatori, tagliasiepi e motoseghe per la gestione delle parti boschive, rasaerba per il parco che adorna la casa rurale. Sono piccole macchine a
motore comunemente alimentate con carburanti fossili, come la benzina senza
piombo (o «verde») e il gasolio.
Ma proprio perché questi macchinari sono piccoli e l’operatore è posto a diretto
contatto con i fumi scaricati dalla marmitta, le emissioni possono nuocere alla
salute, per non dire dell’incidenza che possono avere sull’ambiente. L’alternativa è
quella di usare la benzina alchilata, già conosciuta da molto tempo nei Paesi del
nord Europa; è un carburante definito «ecologico» e, oltre a non danneggiare la
salute dell’uomo e l’ambiente, fa molto bene anche alla macchina.
UN’ALTERNATIVA SOSTENIBILE
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Ti saremo grati se vorrai indicarci:
La tua attività:
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Terreno coltivato STEC
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Tel. 045 8009480 - Fax 045 8012980
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impegno una copia di Vita in
Campagna. Riceverò in omaggio
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Casa in Campagna
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HUSQVARNA
Nelle automobili alimentate con la benzina normale il guidatore è situato all’interno della vettura, quindi lontano dal punto in cui esce il gas di scarico. Ben diverso è il caso delle attrezzature di cui stiamo parlando, maneggiate direttamente
dall’operatore che si trova a pochi centimetri dal punto dello scarico dei fumi, in
quanto questi ultimi possono causare problemi alla salute che possono emergere
anche dopo molto tempo. Chi utilizza di frequente queste piccole e tanto utili
macchine, così preziose per lavori anche molto comuni, sa bene di cosa parliamo, in quanto a volte respirando i fumi scaricati a poca distanza dal naso e dalla
bocca si avvertono senso di nausea o sgradevoli sensazioni, e si possono avere
irritazioni alle vie respiratorie, agli occhi, alla pelle.
La soluzione di cui non tutti sono informati è la benzina alchilata che, emet-
RESIDENZE RURALI
tendo gas da combustione più puliti, abbassa i rischi per la salute e non
causa neppure la sensazione di nausea e gli altri disturbi connessi all’uso
di carburanti fino a oggi normalmente impiegati, permettendo così di
svolgere anche il lavoro per più lungo tempo.
LE DIFFERENZE CON LA COMUNE BENZINA
LA BENZINA
ALCHILATA RIDUCE
L’INQUINAMENTO
La benzina alchilata è un vantaggio anche per l’ambiente. È stato infatti verificato che:
- in loco si riduce di oltre il 45% il livello di ozono (il componente nocivo
più attivo presente nello smog) prodotto dal motore;
- con la combustione la macchina emette e meno ossido di azoto (la sostanza
che contribuisce all’acidificazione delle piante);
- contenendo meno carbonio, la benzina alchilata contribuisce in minore
misura alla produzione di anidride
carbonica e quindi all’effetto serra.
Le benzine comuni derivano dalla raffinazione del petrolio e sono miscugli di idrocarburi liquidi (come le paraffine e gli idrocarburi aromatici).
Il «numero di ottano», che è un dato tecnico che indica la resistenza alla
detonazione (un tipo di combustione a velocità supersonica) delle benzine nei motori a scoppio, deve essere portato a una soglia precisa; per
fare questo si aggiungono degli «antidetonanti»: un tempo, nelle vecchie
benzine, si impiegava il piombo tetraetile, mentre ora nella benzina detta
appunto «senza piombo» si usa il benzene.
Quanto alla benzina alchilata, deriva sempre dalla raffinazione del petrolio però non a partire dalla parte liquida, ma da quella gassosa, che è la
frazione più pulita del greggio, esente dagli idrocarburi aromatici, come
si sa potenzialmente cancerogeni, e con il processo di «alchilazione» si
aumenta il numero di ottano anche senza l’aggiunta di benzene. Inoltre, diversamente dalla benzina verde che è composta da un centinaio di
elementi, la benzina alchilata si compone solo di una decina di sostanze e tra le meno nocive; quindi, né piombo, né
benzene, né gli idrocarburi aromatici ne fanno parte.
PER LA «SALUTE» DELLA MACCHINA
Come dicevamo, la benzina alchilata è chiamata anche «ecologica» e questo perché, oltre a essere molto meno rischiosa
per l’uomo, non nuoce come gli altri carburanti l’ambiente (vedi riquadro a parte). Ma tra gli effetti che potremo chiamare «benefici» di questo innovativo carburante molto importanti sono quelli legati alla «salute» della macchina. Innanzi
tutto la benzina alchilata tiene puliti valvole, pistoni e candele, aumentando così l’affidabilità del motore, migliorandone
le prestazioni, riducendo la necessità di manutenzione e azzerando la possibilità di grippaggio. In secondo luogo vi
sono vantaggi anche indipendenti dall’attrezzo usato, ma legati alla benzina stessa, come la prerogativa di potere essere
conservata per lunghi periodi - e anche anni - senza che si alteri.
Husqvarna consiglia:
IL PRODOTTO
Confronto tra Aspen e benzina normale
Un rasaerba 4 tempi alimentato
a benzina verde in un’ora inquina come 3 automobili alimentate a benzina senza piombo.
Una motosega 2 tempi alimentata a benzina verde inquina
come 57 automobili alimentate
a benzina senza piombo.
36 rasaerba alimentati ad Aspen
in un’ora inquinano come
un’automobile a benzina senza
piombo.
2 motoseghe alimentate ad
Aspen inquinano come un’auto alimentata a benzina senza
piombo.
Con Aspen non promuoviamo solo il prodotto, ma
anche una maggiore e più consapevole informazione e
sensibilizzazione sul tema della salute dell’utilizzatore.
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L’arte
di accastare la legna
Quando si procura del legname da ardere in seguito al taglio del bosco o da
siepi o alberature, è buona norma predisporre delle cataste che favoriscano
l’essiccazione del materiale tenendo conto degli agenti atmosferici. Sono utili
un’opportuna struttura di contenimento, protezioni e il rispetto dei giusti
tempi di stagionatura.
La legna da ardere proviene in gran parte dalle aree boschive, ma può essere
facilmente ricavata anche da siepi, filari e alberature isolate.
Le specie più adatte sono le latifoglie dal legno duro e pesante dotato di un alto
potere calorifico, come il carpino nero, la robinia, il leccio, il cerro, la roverella,
mentre salice, pioppo e ontano presentano caratteristiche inferiori in termini di
potere calorifico.
Le conifere, invece, in cui questo potere calorifico è mediamente superiore a
quello delle latifoglie poiché il legno contiene più lignina e resina, presentano lo
svantaggio di sporcare maggiormente la canna fumaria.
In ogni caso non a tutti sono note le giuste regole di accatastamento della legna
affinché possa fornire una resa ottimale durante la combustione.
Dunque, per avere vantaggi pratici ma anche estetici, dove e come posizionare le
legna che servirà per alimentare stufe o camini?
IL PERIODO DI STAGIONATURA
Il potere calorifico della legna dipende, oltre che dalla qualità della specie, anche
dalla quantità di acqua che vi è contenuta e naturalmente sarà tanto maggiore
quanto più, al momento della combustione, il legname risulta secco.
Perché questo avvenga al meglio, è fondamentale la stagionatura, cioè il periodo
di stasi durante il quale la legna è lasciata a essiccare al sole e all’aria.
Di regola la legna comincia a essere utilizzata nell’inverno successivo a quello
del taglio; infatti, perché abbia buone caratteristiche per la combustione, occorre
che trascorra almeno un’estate, che è il periodo minimo necessario per portare
l’umidità del legname a un livello intorno al 20%.
Già un’estate molto umida può richiedere un ulteriore mese di stagionatura;
se poi il legno viene accatastato non spaccato ma in tronchetti, si impongono
anche due mesi in più rispetto al periodo ritenuto normale.
Se al momento del taglio la legna presenta le foglie, è buona norma lasciare
che il fogliame termini la propria funzione traspirante, contribuendo così alla
diminuzione dell’umidità del fusto nel suo insieme e in questo caso il taglio dei
rami può avvenire ad appassimento avvenuto.
LA PEZZATURA DELLA LEGNA SPACCATA
I pezzi della legna da ardere sono dei mezzi cilindri, tagliati nel senso dell’altezza.
Le loro dimensioni sono dettate più dal buon senso e dall’esperienza che da
prescrizioni precise.
Se in tutti i casi la larghezza di ogni singolo pezzo di legno dovrebbe rimanere
sotto i 15-20 centimetri, in linea di massima la lunghezza varia a seconda
dell’utilizzo: per i legni destinati a cucine economiche, stufe o piccoli camini
dovrebbe essere compresa tra i 15 e i 40 centimetri, quella dei legni che andranno
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BOSCO
ad alimentare camini e impianti medi tra i 40 e i 60 centimetri e, per i
materiali destinati agli impianti più grossi, la lunghezza va dai 60 agli 80100 centimetri.
L’IMPORTANZA DEL LUOGO
È fondamentale che il punto scelto per accatastare la legna da ardere sia
esposto al sole e arieggiato ed è fondamentale che non si bagni con acqua,
terreno umido, ma anche con la neve durante l’inverno.
La catasta va sistemata su una superficie preferibilmente di cemento e
in ogni caso libera da vegetazione erbacea (non guasta neppure che sia
leggermente inclinata per sgrondare eventuale acqua piovana).
Occorre ricordare di tenere la legna sollevata dal terreno aiutandosi
con mattoni, vecchie assi o altro materiale; inoltre, perché l’aria circoli
facilmente, i pezzi vanno disposti paralleli alla direzione del vento.
COME SISTEMARE BENE LA CATASTA
La tecnica di posizionamento dei legni è ben nota e prevede che si alternino
un pezzo con il taglio longitudinale appoggiato al piano d’appoggio e
uno con il taglio rivolto verso l’alto.
Una copertura è sempre consigliata e se necessario può essere utile anche
un telo plastificato (da usare sui lati solo in caso di pioggia persistente), che
sarà utile rimuovere al ritorno del bel tempo per favorire l’arieggiamento.
Se non fosse possibile disporre la catasta in posizione isolata, si potrà
appoggiarla a una parete, avendo cura di tenerla distante una decina di
centimetri.
Per il contenimento della legna possono essere utilizzate delle strutture
costituite da un bancale che funge da base e da una lamiera come copertura,
fissandovi una rete metallica a maglia quadrata che faccia da parete.
LA PROTEZIONE
DELLE CATASTE
Nei mesi invernali la copertura delle
cataste è molto utile per proteggere
la legna da ardere dall’acqua e
dall’umidità.
Nei mesi estivi invece è buona norma
lasciare la catasta libera all’azione
diretta del sole e del vento per
aumentare la velocità dell’essiccazione
del legname.
In ogni caso da settembre le cataste
vanno coperte di nuovo nella sola
parte superiore per evitare che il legno
riacquisti umidità dall’ambiente.
Husqvarna consiglia:
IL PRODOTTO
La nuova era delle motoseghe
Husqvarna 562 XP®, 560 XP® e 555 rappresentano la più grande innovazione in materia di motoseghe degli ultimi 50 anni.
Si tratta di tre modelli all’avanguardia, nati da un
concetto completamente nuovo e dotati di tutte
le conquiste tecnologiche Husqvarna. Le nuove
-9-
motoseghe gestiscono la carburazione in maniera
completamente automatica: l’operatore risparmia
tempo e carburante aumentando la produttività
del proprio lavoro. Massima potenza ed efficienza,
manovrabilità ed ergonomia rivoluzionarie, senza
alcun compromesso.
I lavori principali
per le erbacee perenni
La fine della primavera e l’inizio dell’estate sono il periodo più spettacolare
per parchi e giardini, ma anche un’epoca in cui le operazioni di manutenzione
risultano delicate. Per queste specie perenni la pulizia, la lotta alle infestanti e
l’irrigazione richiedono le attente cure del giardiniere.
Tratto dal supplemento «i Lavori» di maggio-giugno, allegato al n. 5/2010
di Vita in Campagna (www.vitaincampagna.it)
L
e erbacee perenni possono donare a qualsiasi giardino un tripudio di colori,
di forme e di profumi per tutta la stagione vegetativa. Il bimestre maggio-giugno,
però, è in assoluto, proprio grazie a queste specie, il momento più spettacolare
dell’anno.
Nuove fioriture si susseguono in giardino senza soluzione di continuità e le
piante a fogliame decorativo si mostrano proprio adesso – dopo la ripresa d’inizio
primavera e prima della calura estiva – nel pieno del loro rigoglio vegetativo,
arricchendo le bordure di volumi e di effetti cromatici.
LA PULIZIA
L’eliminazione dei fiori appassiti è una pratica fondamentale nella coltivazione
delle erbacee perenni.
La precoce eliminazione alla base degli steli fiorali (con le forbici, non appena
tutti i fiori sullo stelo sono appassiti) evita che la pianta consumi energie nella
produzione dei semi e la rinvigorisce, favorendo il «ricaccio» di nuova vegetazione
dal cespo basale e stimolando al contempo l’emissione di nuovi boccioli fiorali
da parte delle specie rifiorenti.
Questa operazione è addirittura indispensabile se si vogliono indurre a
comportarsi da perenni specie che in natura tendono ad osservare un ciclo
biennale.
È il caso, per esempio, di salvie ornamentali come Salvia argentea oppure, per
citare un classico esempio relativo alle fioriture di questo periodo, della Digitalis
purpurea. Se si lascia che queste piante portino a maturazione il seme, moriranno
immancabilmente, sebbene sia molto probabile che nuovi esemplari nati per
autodisseminazione compaiano nelle vicinanze già da fine estate. Se invece si
recidono alla base gli steli fiorali non appena le infiorescenze sono appassite, le
piante tendono a comportarsi da perenni.
Se ben irrigati durante l’estate, i cespi basali rivegetano abbondantemente,
preparandosi a fiorire di nuovo la primavera successiva. L’eliminazione dei
fiori appassiti permette inoltre di mantenere inalterate le varietà scelte in fase di
progetto, evitando l’impollinazione incrociata.
Questa esigenza è prioritaria nelle bordure miste e nelle aiole formali, mentre nel
contesto del giardino naturale l’autodisseminazione e l’ibridazione spontanea
possono risultare del tutto desiderabili.
È il caso, per esempio, delle aquilegia, spettacolari protagoniste del giardino di
maggio, capaci di diffondersi spontaneamente in una gamma infinita di varietà
«casuali» dalle imprevedibili combinazioni di colore.
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GIARDINIERI E MANUTENTORI
DISERBO E IRRIGAZIONE
In questo periodo è indispensabile essere costanti nella lotta alle piante
infestanti, soprattutto in aiole e bordure di recente impianto. Una
semplice pacciamatura di paglia o sfalci d’erba secchi, distribuita intorno
ai cespi delle perenni, otterrà il duplice scopo di impedire lo sviluppo delle
infestanti e di mantenere costante l’umidità del terreno in vista dei caldi
estivi ormai imminenti.
Dove non siano stati predisposti impianti automatici d’irrigazione
a goccia, gli interventi di irrigazione manuale sulle bordure di erbacee
perenni devono essere regolari durante tutti i momenti siccitosi del
periodo vegetativo. Sono preferibili una o due abbondanti irrigazioni alla
settimana piuttosto che quotidiane innaffiature frettolose.
Se possibile intervenite nelle prime ore del mattino piuttosto che alla sera,
perché, con l’aumento delle temperature notturne, il persistere dell’umidità
sulle foglie offre condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo di
numerose malattie fungine. Evitate di bagnare la vegetazione e indirizzate
il getto d’acqua verso la base delle piante. La scarsa disponibilità d’acqua
durante l’estate non costituisce comunque controindicazione assoluta per
coltivare piante erbacee perenni. Esistono infatti specie che sono in grado
di superare senza danni anche siccità prolungate.
SEMINA DELLE
ERBACEE PERENNI
Il periodo compreso tra metà maggio
e metà giugno è il momento ideale
per la semina di un gran numero di
erbacee perenni.
Le specie a crescita più rapida e
vigorosa potranno già essere messe a
dimora in giardino a fine settembre,
le altre dovranno passare l’inverno
in vasetto per essere trapiantate la
primavera successiva.
Husqvarna consiglia:
IL PRODOTTO
Husqvarna 535RJ® è un decespugliatore con impugnatura a J nella versatile classe 35 cc, costruito per un
uso impegnativo di livello commerciale.
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potenza pura erogata dal motore X-Torq, dall’esclusiva
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gas di scarico con un rapporto potenza/peso di livello
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Husqvarna 535RJ® in breve:
Cilindrata
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1,6 kW
Velocità alla massima potenza
8400 giri/min.
Massima velocità
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11500 giri/min.
Volume serbatoio carburante
0,6 lt
Consumo carburante
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Livello di vibrazioni
equivalente (ahv, eq)
impugnatura sx/dx
4,1 m/s2
Livello di pressione acustica
all’orecchio dell’operatore
99 dB (A)
Livello di potenza acustica
garantito (LWA)
116 dB (A)
Peso (gruppo di taglio escluso)
5,9 kg
IP
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