LA RETTA Sappiamo che esiste una corrispondenza biunivoca tra una coppia ordinata di numeri (ascissa e ordinata) e i punti del piano, ossia preso un qualunque punto P di coordinate P(x,y) a esso corrisponde un punto del piano cartesiano Ad esempio i punti A(-3;5) e B(-2;-1) corrispondono ai seguenti punti nel piano cartesiano: Rappresentiamo nel piano cartesiano la funzione matematica: y x2 Attribuiamo alla x valori da noi scelti e calcoliamo i corrispondenti valori della y, compilando in questo modo una tabella e rappresentando i valori corrispondenti y=x+2 y=x+2 x y Punto 0 2 A 7 6 1 3 B 2 4 C 4 3 5 D 2 4 6 E -1 1 F -2 0 G -3 -1 H …. …. 5 y 3 1 0 -6 -4 -2 -1 0 -2 -3 x 2 4 6 Rappresentiamo nel piano cartesiano le seguenti rette: y x 3 y 2 x 4 y x2 e consideriamo i loro grafici y=-x+3 y=-2x+4 y=x+2 8 7 14 7 6 12 6 5 10 4 4 6 2 3 y y y 5 8 3 4 2 2 1 -5 -4 -3 -2 -1 1 0 0 0 1 2 3 4 5 -5 -4 -3 -2 -1 -2 0 1 2 3 4 5 0 -5 -1 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 -1 -4 -2 -2 -6 -3 x x x Osserviamo che il termine noto della prima (2), il termine noto della seconda (4) e il termine noto della terza (3) rappresentano rispettivamente l’ordinata del punto in cui la retta interseca l’asse y 4 5 Se una retta è parallela all’asse x, tutti i suoi punti avranno uguale ordinata (corrisponde alla distanza dall’ascissa) y k k O Quindi l’equazione sarà del tipo yk x Se una retta, invece è parallela all’asse y, tutti i suoi punti avranno uguale ascissa (ovvero la stessa distanza dall’asse dell’ordinata) y h O h Quindi l’equazione sarà del tipo x xh I triangoli OP’P e OQ’Q sono simili perché tutti gli angoli sono uguali in quanto corrispondenti, si ha pertanto la seguente proporzione T y α P α β O y3 α Q 2 Si potrebbe dimostrare che se considerassimo un ulteriore punto T(x3;y3) di r si avrebbe y1 y2 Q’ x2 PP' QQ ' y y 1 2 OP ' OQ ' x1 x2 2 2 P’ T’ x1 x x3 y1 y2 y3 x1 x2 x3 Dato che i punti P, Q e T sono generici, possiamo concludere che per tutti i punti della retta r, diversi dall’origine, il rapporto tra ordinata e ascissa è costante e lo indichiamo con m. Quindi una retta che passa per l’origine è tale che il rapporto tra ordinata e ascissa è costate ossia y m x y mx Equazione della per l’origine retta RETTA IN POSIZIONE GENERICA Consideriamo una retta r non passante per l’origine e non parallela a nessuno degli assi cartesiani. Sia Q(0;q) il punto in cui r interseca l’asse y. Effettuiamo la traslazione τ del sistema di riferimento in modo che l’origine venga traslato in Q Y x X X x y q Y Y y q y τ Q(0,q) X O x Nel sistema XQY la retta r passa per l’origine Q quindi avrà equazione del tipo Y=mX; sostituendo in tale equazione x al posto di X e y-q al posto di Y si otterrà l’equazione della retta nel sistema xOy, in cui r non passa per l’origine; in formule Y mX y q mx y mx q Eq. r in XOY Eq. r in xOy La funzione y mx q si dice equazione della retta in forma esplicita, il numero m si dice coefficiente angolare e ne caratterizza l’inclinazione rispetto all’asse x. Il termine noto q rappresenta l’ordinata del punto in cui la retta interseca l’asse y y=mx+q Termine noto Coefficiente angolare Ponendo a m b c q b e Si ottiene a c y mx q y x b b Moltiplicando per b si ottiene by ax c E portando tutto al primo membro si ha ax by c 0 Che è l’equazione della retta in forma implicita L’equazione della retta può essere scritta quindi in forma: •IMPLICITA ax+by+c=0 •ESPLICITA (viene esplicitato il coefficiente angolare) y=mx+q ax by c 0 a c y x b b by ax c y mx q m q Passaggio dalla forma implicita a quella esplicita Esempio numerico. Supponiamo di avere la retta di equazione 3x-2y+7=0 scritta in forma implicita e la vogliamo scrivere in forma esplicita 3x 2 y 7 0 Lasciando il termine in y al primo membro si ottiene Quindi trovo la y, cioé 2 y 3 x 7 3 7 y x 2 2 m q Da cui segue 3 7 y x 2 2 Che è l’equazione della retta in forma esplicita Viceversa supponiamo di avere l’equazione della retta in forma esplicita e di volerla in forma implicita. Sia 5 8 y x 2 3 5 8 y x 2 3 l’equazione della retta in forma esplicita. Trovo il m.c.m. dei denominatori, che in questo caso è 6, quindi 6 y 5 3 x 8 2 6 y 15 x 16 Da cui portando tutto al primo membro si ottiene 15 x 6 y 16 0 Concretizziamo il concetto di coefficiente angolare di una retta. Cosa significa che una strada ha una pendenza del 15%? Significa che la strada si alza di 15 metri ogni 100 metri percorsi orizzontalmente 15 metri 100 metri y P 15 O 100 Il coefficiente angolare sarà il rapporto tra l’ordinata e l’ascissa del punto P H x PH 15 HO 100 Equazione della retta per due punti Dati due punti P1(x1;y1) e P2(x2;y2) nel piano cartesiano per il teorema di Talete si ha PP1 : P2 P1 HH1 : H 2 H1 y P1 x1 Q1 x Q x2 Q2 P PP1 : P2 P1 QQ1 : Q2Q1 P2 y2 O Ed anche H2 y H y1 H1 x N.B. Il teorema di Talete afferma che un fascio di rette parallele tagliate da due trasversali determina su di esse due insiemi di segmenti proporzionali Da cui si ottiene: PP1 HH 1 P2 P1 H 2 H1 PP1 QQ1 P2 P1 Q2Q1 QQ1 HH 1 Q2Q1 H 2 H 1 Sostituendo si ottiene y y1 x x1 y2 y1 x2 x1 Equazione della retta per due punti Dati due punti P1(x1;y1) e P2(x2;y2) nel piano cartesiano l’equazione della retta passante per i due punti è data dall’equazione: y y1 x x1 y2 y1 x2 x1 Ad esempio: dati i punti di coordinate P1(4;-9) e P2(-6;5) andando a sostituire al posto di x1, y1, x2, y2 i valori di P1 e P2 si ottiene y y1 x x1 y2 y1 x2 x1 y 9 x 4 5 9 6 4 y9 x4 5 9 10 y9 x4 14 10 Eseguendo il prodotto in croce si ottiene 10 y 9 14x 4 10 y 90 14 x 56 Portando tutto al primo membro si ottiene 14 x 10 y 90 56 0 14 x 10 y 34 0 Semplificando e moltiplicando per -1 si ottiene 7 x 5 y 17 0 Dal grafico possiamo notare che le tre rette formano con l’asse delle x lo stesso angolo, pertanto le loro equazioni avranno lo stesso coefficiente angolare Se ne deduce che date due rette esse sono parallele se e solo se le loro equazioni hanno lo stesso coefficiente angolare m=m’ Teorema di Euclide: In un triangolo rettangolo l’altezza relativa all’ipotenusa è media proporzionale tra le proiezioni dei cateti sull’ipotenusa Siano r e s due rette perpendicolari passanti per l’origine di equazione rispettivamente y=mx e y=m’x. Considero il punto B(1;m) sulla retta r e considero il seqmento perpendicolare all’asse x passante per B. Esso interseca l’asse x nel punto di coordinate A(1;0) mentre interseca la retta s nel punto C(1;m’). Per il teorema di Euclide avremo BA : OA OA : AC BA CA OA 2 Poiché OA=1; BA=m e AC=-m’ poiché si trova nel semipiano negativo, sostituendo si ottiene m m' 1 1 m' m Due rette sono perpendicolari se e solo se il prodotto dei loro coefficienti angolari è uguale a -1, ossia siano l’uno l’antireciproco dell’altro