“Si educa tanto quanto si ama, si ama tanto quanto ci si dona” (Servo di Dio don Enzo Boschetti) NON CI POSSIAMO ABITUARE Pavia, 2 luglio 2012 Nel pomeriggio di domenica scorsa - primo luglio - mentre la maggior parte degli italiani cercava ristoro dal caldo e si preparava alla serata calcistica sognando la vittoria dell'Italia all'Europeo, è arrivata in comunità questa richiesta via mail: Buongiorno, vi scrivo per segnalarvi una situazione di sfruttamento della prostituzione. Tutte le mattine e tutte le sere attraverso il comune di Pieve Emanuele per andare al lavoro e vedo praticamente sempre alcune giovanissime ragazze (a volte quasi una decina) che si prostituiscono lungo la strada. Sono ragazze di colore, presumibilmente africane. La zona in cui si prostituiscono è via Aldo Moro, di fronte ad un deposito di una ditta, zona in cui circolano molti camion. Per me è diventato insostenibile assistere ogni giorno a questa violenza alla luce del sole, come se fosse normale. Non so se sia corretto fare questa segnalazione a voi, se non fosse così vi chiedo gentilmente di indirizzarmi verso chi di competenza (ho già segnalato la cosa al comandante della polizia locale di Pieve Emanuele ma non ho avuto per ora nessun ritorno concreto). Grazie mille, A. L. Abbiamo dato le indicazioni che la signora scrivente chiedeva (in particolare abbiamo segnalato l'associazione LULE di Abbiategrasso) ma abbiamo anche ritenuto utile evidenziare questo episodio. Infatti condividiamo pienamente la preoccupazione della signora. Anche a Pavia è possibile tutti i giorni osservare ragazze che si prostituiscono ai bordi delle strade (basta fare un giro in tangenziale nord) e non possiamo abituarci. Non lo possiamo prima di tutto per loro: nella stragrande maggioranza dei casi farebbero volentieri a meno di mettere a disposizione la loro persona ai vari 'compratori di sesso' ma sono spesso costrette per vari motivi a farlo (tratta di esseri umani, problemi economici, figli a carico...). In secondo luogo anche per i 'compratori' stessi: non ce lo si domanda mai ma se le ragazze che si prostituiscono raramente sono italiane, per i 'compratori' invece spesso è il contrario. E questo rimanda all'enorme problema di chi oggi educa le persone, in particolare gli uomini, i maschi, a vivere la sessualità e il rispetto della donna. Si parla da mesi ormai della piaga tipicamente italiana del 'femminicidio', della violenza sulla donna. Se è vero che il rapporto di coppia è una delle cose più importanti, delicate e coinvolgenti della vita umana (da esso siamo nati tutti) occorrerà introdurre nell'educazione dei nostri giovani qualche risorsa in più per educarli a viverlo bene, come dono e ricchezza e non come 'jungla' dove tutto è possibile (ricordate lo scorso anno quel ragazzo di 20 anni che uccise ex-fidanzata e fratello di lei per gelosia?). E qui è il terzo motivo per cui non possiamo abituarci: i giovani e i giovanissimi. Cosa capisce e Fondazione “don Enzo Boschetti – Comunità Casa del Giovane” ONLUS CF 96056180183 - Via Lomonaco 43 – 27100 Pavia (PV) - tel. 03823814.490 - fax 03823814.492 - mail [email protected] – sito www.cdg.it “Si educa tanto quanto si ama, si ama tanto quanto ci si dona” (Servo di Dio don Enzo Boschetti) cosa si immagina un bimbo o un ragazzino quando vede queste ragazze che si prostituiscono? Cosa impara? Cosa gli viene raccontato? Dato che molti affermano con tono rassegnato essere questo 'il più antico mestiere del mondo' (vorrei vedere se ci fosse la loro moglie o la loro figlia a 'lavorare' così se direbbero la stessa cosa...) occorre invece ribadire che attualmentela tratta e lo sfruttamento degli esseri umani dopo il traffico di droga - è il secondo il business gestito dalle mafie. Non possiamo abituarci a questa caduta di civiltà, dobbiamo fare come questa signora e dire: "Per me è diventato insostenibile assistere ogni giorno a questa violenza alla luce del sole, come se fosse normale." Occorre come minimo reagire, anche in modo semplice, concreto, per come si può. La signora in questione dopo la risposta alle indicazioni che chiedeva, ha voluto sapere della nostra comunità che accoglie ragazze uscite dalla prostituzione e si è messa a disposizione come volontaria... Lucia Braschi Responsabile di Casa S.Michele don Arturo Cristani Responsabile Casa del Giovane _______________________ Contatti utili: Associazione LULE - www.luleonlus.it Casa S.Michele - Comunità della Casa del Giovane per donne in difficoltà - 0382 535911 - cmichele@¢dg.it Fondazione “don Enzo Boschetti – Comunità Casa del Giovane” ONLUS CF 96056180183 - Via Lomonaco 43 – 27100 Pavia (PV) - tel. 03823814.490 - fax 03823814.492 - mail [email protected] – sito www.cdg.it