Università degli Studi del Sannio Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche Insegnamento di Geofisica Applicata – modulo B 4 CFU Anno accademico 2010/2011 docente: Rosalba Maresca E-mail: [email protected] 1 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com microzonazione sismica e risposta sismica locale dal generale al particolare … 2 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Terremoto – Propagazione – Effetti in superficie Un terremoto si genera lungo una faglia nella crosta, provoca radiazione di onde sismiche attraverso la crosta e raggiunge la superficie terrestre, ove può provocare danni. 3 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com RISCHIO SISMICO PERICOLOSITA’ SISMICA ZONAZIONE SISMICA MICROZONAZIONE SISMICA Risposta sismica locale PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 4 definizione di rischio La definizione più generale di rischio è la probabilità di una perdita in un determinato periodo di tempo a causa di un evento. In forma funzionale può essere espresso come: R = f ( L , B, E , t ) La perdita (L) è espressa in termini generali o economici. Essa corrisponde al costo da sostenere per ripristinare lo stato pre-esistente. Può anche essere espressa in termini di conseguenze per la popolazione (morti, feriti), per l’ambiente (modificazioni irreversibili), o sociali (interruzione di servizi, perdite culturali…). Il rischio è riferito ad un dato periodo di tempo (t). Più è lungo l’intervallo di tempo di riferimento e più aumenta il rischio. La perdita è riferita a specifiche tipologie di beni esposti (B), come vite umane, edifici, opere d’arte, fonti di approvvigionamento …, e a specifiche tipologie di eventi (E), (rischio da incidenti, rischio, sismico, 5 rischio vulcanico, rischio idrogeologico, rischio da radiazioni….) PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com determinazione del rischio Per valutare il rischio occorre prendere in esame tutta la catena che porta dall’evento E alla perdita L E B L evento (E) → conseguenze di E sul bene B (danno) → cons. del danno → L Lo studio delle caratteristiche dell’evento è denominata pericolosità: ha lo scopo di accertare la gravità dell’evento e la sua frequenza di accadimento temporale. Viene espressa in termini di probabilità. Lo studio delle conseguenze dell’evento sul bene in termini di danni è denominata vulnerabilità. Viene espressa in termini di probabilità. Al danno viene associata la perdita, comunemente in termini economici. Par far ciò bisogna tener conto del valore del bene (esposizione) e di quanto esso sia 6 diminuito per effetto del danno causato dall’evento. PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com RISCHIO SISMICO E’ la probabilità di osservare una perdita, in una certa area, in un certo intervallo di tempo, a causa dell’occorrenza di un evento sismico. Concorrono a definire il rischio sismico tre fattori: Pericolosità sismica (P): probabilità di superare, in una certa area e in un certo intervallo di tempo, un pre-definito livello di severità dello scuotimento sismico. Vulnerabilità sismica (V): propensione di persone, beni o attività a subire danno a seguito del verificarsi di un terremoto. Si applicano metodi probabilistici per la sua valutazione. Esposizione (E): consistenza e valore dei beni e delle attività presenti sul territorio che possono essere influenzate direttamente o indirettamente dal 7 terremoto (insediamenti, edifici, attivita' produttive, infrastrutture). PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com PERICOLOSITA’ SISMICA E’ la probabilità di superare, in una certa area e in un certo intervallo di tempo, un pre-definito livello di severità dello scuotimento sismico. La severità dell’evento può essere espressa attraverso diversi parametri: intensità macrosismica (IM) nelle diverse scale (MCS, MKS, EMS,…) esprime la severità dell’evento in termini di danni subiti. PGA parametri fisici dello scuotimento PGV accelerazione spettrale spettro di risposta PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 8 Metodo probabilistici per la stima della pericolosità sismica L’approccio più diffuso è quello proposto da Cornell (1968). Esso prevede: Riconoscere nel territorio le zone sismogenetiche responsabili della sismicità (zone o sorgenti sismogenetiche) Zonazione sismogenetica Quantificare il loro grado di attività Catalogo dei terremoti Calcolare l’effetto provocato da tali sorgenti con la distanza Relazioni di attenuazione, del tipo: lny = a + bm + clnr y = parametro di scuotimento; m = magnitudo; r = distanza sorgente-sito; a,b,c = costanti ricavate empiricamente tramite regressione di un insieme di dati. 9 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Zonazione sismica dell’Italia 10 (Scandone e Stucchi, 1999, http://emidius.mi.ingv.it/GNDT/P511/ ) PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com a. Zone legate alla convergenza Adria-Europa. b. Zone di trasferimento Alpi-Appennino e Mar Ligure. c. Zone legate allo sprofondamento passivo della litosfera adriatica sotto il sistema di catena nell'Arco Appenninico Settentrionale. d. Zone legate alla disattivazione del sistema catena-avanfossa nell'Appennino meridionale e alla rotazione antioraria dell'Adria. e. Zone dell'Arco Calabro, verosimilmente legate alla subduzione passiva della litosfera ionica, e Sicilia Settentrionale. f. Zone legate alla divergenza Africa-Adria. g. Zone di avampaese, con diversi comportamenti cinematici. h. Zone in aree vulcaniche attive. i. Zone con comportamento cinematico indefinito. 11 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Epicentri dei terremoti avvenuti in Italia nel periodo 1982-2002 (INGV) 12 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Pericolosità sismica in Italia la figura illustra il valore dell'indicatore di pericolosità (IM - MCS) che si prevede venga superato nel 10% dei casi in 50 anni. I risultati possono anche essere interpretati come quel valore di scuotimento che mediamente si verifica ogni 475 anni (periodo di ritorno) 13 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Pericolosità sismica in termini di PGA 14 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Valori di PGA che si prevede vengano superati con probabilità pari al 81%, 50%, 30%, 22% e 5% in 50 anni. 81% (PR=44a) 50% (PR=80a) 22% (PR=205a) 5% (PR=1000a) 30% PR=145a) PR = T / r* dove: r* = r(1 + 0.5r) T = tempo di esposizione (50a) r = probabilità di eccedenza (0-1) 15 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com micronazione sismica La microzonazione sismica è la classificazione di un territorio ad una scala sufficientemente piccola (scala comunale o sub comunale) dal punto di vista della pericolosità sismica. Ha lo scopo di riconoscere le condizioni locali (effetti di sito) che possono influenzare il moto sismico atteso. Si distinguono 3 livelli di approfondimento, via via più dettagliati 16 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Livello di approfondimento 1 Studio propedeutico e obbligatorio per affrontare i successivi livelli di approfondimento Indagini: raccolta dei dati pregressi: rilievi geologici, geomorfologici, geologico-tecnici e sondaggi Elaborazioni: sintesi dei dati e delle cartografie disponibili, Prodotti: carta delle indagini carta geolitologica e sezioni geolitologiche carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS), scala 1:5000-1:10.000 relazione illustrativa 17 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Carta delle MOPS Le microzone sono distinte in: Zone stabili, senza effetti di modificazione del moto sismico rispetto ad un terreno rigido (Vs ≥800 m/s) e pianeggiante (pendenza < 15°) Zone stabili suscettibili di amplificazioni locali • amplificazioni litostratigrafiche per Vs<800 m/s e spessori >5 m • amplificazioni topografiche Zone suscettibili di instabilità (instabilità di versante FRR - FRT, liquefazioni, faglie attive e capaci, cedimenti differenziali) 18 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 19 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Livello di approfondimento 2 Risolve le incertezze del livello 1 con approfondimenti; fornisce quantificazioni numeriche con metodi semplificati Indagini indagini geofisiche in foro (DH/CH), sismica a rifrazione, analisi con tecniche attive e passive per la stima delle Vs, microtremori ed eventi sismici Elaborazioni correlazioni e confronti con i risultati del livello 1, revisione del modello geologico, abachi per i fattori di amplificazione Prodotti carta delle indagini carta di microzonazione sismica relazione illustrativa 20 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Uso degli abachi per la stima del fattore di amplificazione bisogna conoscere: accelerazione dell’evento di riferimento litotipo prevalente della copertura spessore della copertura Vs media della copertura PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 21 Livello di approfondimento 3 Livello di approfondimento di zone suscettibili di amplificazioni o di instabilità, nei casi di situazioni geologiche e geotecniche complesse, non risolvibili con abachi o metodi semplificati. Può modificare sostanzialmente le carte di microzonazione di livello 2 Indagini campagne di acquisizione dati sismometrici, sondaggi, prove in foro e in superficie per la determinazione di profili di Vs, sismica a rifrazione, prove geotecniche in situ e in laboratorio, microtremori Elaborazioni analisi numeriche 1D e 2D per la stima delle amplificazioni Prodotti carta delle indagini carta di microzonazione sismica con approfondimenti relazione illustrativa PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 22 livello 3 modello del sottosuolo evento di riferimento simulazioni numeriche parametri di amplificazione 23 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com fattore di amplificazione (FA) 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Comune di Sora (Fr). Carta delle amplificazioni per periodi tra 0.1-0.5 s (Regione Lazio – Politecnico di Milano, 2002, 25 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Professionalità coinvolte. Un esempio 26 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com La microzonazione sismica del territorio aquilano Roma, 3 dicembre 2010 Gruppo di lavoro: Università dell’Aquila, Università di Chieti-Pescara, Università di Genova, Politecnico Torino, Politecnico Milano, Università di Firenze, Università della Basilicata, Università di Roma1, Università di Roma 3, Università di Siena, CNR, INGV, AGI, RELUIS, ISPRA, ENEA Frascati, OGS Trieste, GFZ Postdam, Regione Lazio, Regione Emilia-Romagna, Regione Toscana, Provincia di Trento, Provincia di Perugia, Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo Professionalità coinvolte: • • • • • • • • • • Task Task Task Task Task Task Task Task Task Task 1: Reperimento, archiviazione dati pregressi (tecnici informatici) 2: Modello geologico-tecnico del sottosuolo e fenomeni cosismici (geologi) 3: Analisi di laboratorio (ingegneri geotecnici) 4: Caratterizzazione geofisica dei terreni (geofisici) 5: Analisi strumentali: H/V, strong /weak motion e microtremori (sismologi) 6: Terremoto di rif. per simulazioni numeriche (storici, geologi e statistici) 7: Simulazioni numeriche (geologi e ingegneri geotecnici) 8: Analisi del danno (ingegneri strutturisti) 9: Raccordo con Pianificazione Urbanistica e N. T. C.(architetti e ingegneri) 10: Report e cartografie finali, diffusione dei risultati (tecnici informatici) 27 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com RISPOSTA SISMICA LOCALE La stima della risposta sismica locale è alla base delle indagini di microzonazione sismica Ma, cosa si intende per risposta sismica locale? La risposta sismica locale, o di sito, rappresenta il modo in cui un sito, sulla base delle caratteristiche topografiche, geologiche, geotecniche e strutturali, può modificare il moto sismico 28 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Valutazione della risposta sismica locale Input (modello, dati) topografia geologia struttura modello fisico 1D modello fisico 2D/3D sismogramma misura ap p te o r o c c ric io o Parametri di output Vs30 funzione di amplificazione io ale c oc ent r p im p a er sp frequenza di risonanza amplificazione di picco microtremore 29 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Bibliografia “La risposta sismica locale per la progettazione strutturale”. R. W. Romeo, International Centre for Mechanical Sciences Monografie CISM, 2007. Cap. 2 e 3. “Metodi e risultati della microzonazione sismica: la lezione del terremoto aquilano”. Ordine dei geologi del Lazio - Protezione Civile, Roma 3 dicembre 2010. http://geologilazio.it/public/file/2010/12/Introduzione.pdf. “Mappa delle zone sismogenetiche e probabilità degli eventi associati”. Scandone e Stucchi, 1999, Progetto 5.1.1, GNDT. http://emidius.mi.ingv.it/GNDT/P511/home.html 30 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com