Università degli Studi di Cagliari Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione Danni Biologici da radiazioni ionizzanti Qualità delle radiazioni Dose Danno biologico Limiti di legge Confronto fra esposizioni Gli ioni nei legami chimici Le radiazioni ionizzanti sono chiamate così per la loro capacità di ionizzare gli atomi della materia con cui interagiscono. + Il comportamento chimico di uno ione è diverso rispetto neutrone a quello di un atomo neutro e questo altera il materiale di cui l’atomo ionizzato fa parte. protone + elettrone Ione Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 2 Danni biologici da radiazione 1 Il danno biologico, provocato dalle radiazioni, deriva dalla ionizzazione degli atomi che compongono le strutture molecolari alla base delle cellule negli organismi viventi. Un atomo ionizzato tenderà a produrre nuovi legami chimici all’interno della molecola alla quale appartiene. Le funzioni vitali della cellula possono essere compromesse se la molecola danneggiata ha una importanza critica all’interno della Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] cellula. Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari CELLULA 3 Danni biologici da radiazione 2 Il danno biologico: Molecolare Cellulare Organico Un danno cellulare o organico è sempre prodotto da un danno molecolare. L’esposizione a radiazioni ionizzanti di un corpo vivente ne può alterare il bilanciamento chimico compromettendo la funzionalità delle cellule. Se il numero delle cellule compromesse è elevato, allora la funzionalità dell’intero corpo potrebbe essere inibita. Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 4 Danni biologici da radiazione 3 Le radiazioni ionizzanti che interagiscono con le cellule producono ionizzazioni ed eccitazioni sia nelle macromolecole vitali (DNA) che nell’acqua contenuta all’interno delle cellule. Nel primo caso viene generato un danno direttamente sulle macromolecole, nel secondo caso vengono prodotti i radicali liberi che indirettamente causano danni alle molecole. Azione diretta Ionizzazioni prodotte direttamente negli atomi delle molecole di DNA. Possono produrre inattività o alterazione della funzionalità delle molecole Azione indiretta Effetti dovuti alla produzione di radicali liberi a causa della idrolisi dell’acqua. Possono produrre la distruzione delle macromolecole con conseguente morte della cellula Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 5 Effetti chimici e biologici Gli effetti chimici e biologici, nel tessuto umano, dipendono dalla dose assorbita : (dose assorbita = energia assorbita / massa); Maggiore è l’energia assorbita maggiore è il numero di ionizzazioni ed eccitazioni prodotte; A parità di dose assorbita, il danno biologico può variare, in quanto dipende: dalle ionizzazioni subite per unità di cammino percorso (LET); reazione biologica (RBE); dalla presenza di ossigeno nei tessuti (OER). Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 6 Qualità della radiazione Radiazioni elettromagnetiche (Raggi X , γ) Particelle cariche (α, β, protoni ecc.) Particelle neutre (neutroni) Raggi X e γ Particella α + + Elettrone (β) Neutrone - Le radiazioni sono diverse per massa, carica e energia e questo determina diversi modi di cedere energia al tessuto biologico Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 7 Trasferimento Lineare di Energia (LET) Le radiazioni ionizzanti quando interagiscono con la materia depositano l’energia lungo il cammino percorso. Il LET (Linear Energy Transfer) è l’energia media depositata per unità di cammino percorso . dE L∆ = dl ∆ dE = energia ceduta localmente per collisioni da una particella carica lungo un segmento dl Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 8 Trasferimento Lineare di Energia (LET) Le radiazioni possono essere classificate in funzione della loro capacità di trasferire energia durante il percorso nel materiale attraversato. Radiazioni basso LET Raggi X, γ Radiazioni alto LET Particelle α, protoni e neutroni Formazione di radicali liberi Danni riparabili al DNA Produzione di ioni Azione diretta Azione indiretta Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 9 Efficacia Biologica Relativa (RBE) La RBE tiene conto del fatto che dosi identiche di radiazioni con LET diversi producono effetti biologici diversi. DoseX RBE = DoseT DoseX= dose assorbita dovuta ad una radiazioni di riferimento (convenzionalmente raggi X) necessaria a produrre un certo effetto biologico in un dato tessuto. DoseT = dose assorbita di una radiazione T necessaria a produrre lo stessa reazione biologica nello stesso tipo di tessuto. Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 10 Effetto ossigeno (OER) Il danno biologico viene amplificato in presenza di Ossigeno. L’effetto ossigeno (Oxygen Enhancement Ratio) viene espresso in termini di rapporto di accrescimento: Dose in condizioni anossiche per produrre un effetto OER = ---------------------------------------------Dose in condizioni ossigenate per produrre lo stesso effetto Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 11 Dose assorbita È la quantità di energia assorbita da una massa unitaria di materiale attraversato: dE D= dm Questa quantità non tiene conto: degli effetti biologici indotti da radiazioni di diversa qualità; dalla risposta dei diversi tessuti biologici; dall’effetto di accrescimento dovuto alla eventuale presenza di Ossigeno. Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 12 Dose Equivalente È definita mediante un fattore di ponderazione wR che tiene conto del LET della radiazione e Valori di wR in qualche modo anche della RBE H = ∑ wR × DT , R T R wR = fattore di ponderazione per la radiazione R DT,R = dose assorbita mediata sull’organo o tessuto T a causa della radiazione R Fotoni di tutte le energie 1 Elettroni e muoni di tutte le energie 1 Neutroni, energia < 10 keV 5 tra 10 keV e 100 keV 10 tra 100 keV e 2 MeV 20 tra 2 MeV e 20 MeV 10 > 20 MeV Protoni tranne quelli di rinculo, energia > 2 MeV Particelle alfa, frammenti di fissione, nuclei pesanti Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 5 5 20 Dose Efficace Nella Dose Efficace si tiene conto degli effetti biologici probabilistici in funzione dell’organo o tessuto irradiato mediante il fattore di Valori di wT Gonadi ponderazione wT E = ∑ wT × H T T wT = fattore di ponderazione per l’organo o tessuto T HT = dose equivalene nel tessuto o organo T Midollo osseo (rosso) Colon Polmone Stomaco Vescica Mammella Fegato Esofago Tiroide Cute Superfici ossee Altri tessuti Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 0,20 0,12 0,12 0,12 0,12 0,05 0,05 0,05 0,05 0,05 0,01 0,01 0,05 Unità di misura dE Dose assorbita (D = ) dm Dose equivalente (H = ∑ wR × DT , R) Joule Gray (Gy ) = 1 kg Sievert ( Sv) = [Gy ] R Dose efficace ( E = ∑ wT × H T ) Sievert ( Sv) = [Gy ] T Quando si parla di Sievert, vuol dire che si sta tenendo conto del tipo di radiazione incidente Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 15 Azione diretta e indiretta Azione diretta: la radiazione crea ionizzazione negli atomi che costituiscono le macromolecole vitali (DNA), quindi la cellula viene danneggiata direttamente dalla radiazione. Azione indiretta: il danno è prodotto dai radicali liberi dovuti dalla ionizzazione delle molecole d’acqua che costituiscono circa il 80% del corpo umano. Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 16 I Radicali Liberi Sono dovuti alla radiòlisi delle molecole d’acqua presenti nelle cellule: Perossido OH• OH• + OH• Æ H O H O 2 d’Idrogeno OH- H+ H e- + H2O 2 HOH+ HOH- H• Idroperossido H• + O2 Æ HO2• Sono atomi neutri o molecole che hanno un elettrone spaiato nell’orbitale esterno. Molto instabili dal punto di vista chimico e molto reattivi, producono reazioni chimiche indesiderate oppure possono determinare la rottura dei legami chimici preesistenti. Si stima che almeno 2/3 di tutti i danni da radiazione sono dovuti ai radicali liberi che possono viaggiare attraverso le cellule e causare danni a grandi distanze dalla loro zona di origine. L’effetto dei R.L. viene amplificato dalla presenza di ossigeno. Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari Effetti biologici delle radiazioni I danni biologici dovuti alle radiazioni ionizzanti sono a carico della cellula Rottura della membrana nucleare Rottura di un complesso DNA-membrana Rottura della guaina proteica Rottura di un doppio filamento di DNA Rottura della membrana mitocondriale Rottura di un singolo filamento di DNA Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 18 Danno al DNA Il danno più grave alla cellula è a carico del materiale genetico nucleare (DNA). Alterazioni del DNA possono causare: Morte istantanea della cellula con conseguente detrimento dell’organo di appartenenza. Morte riproduttiva, la cellula non è più in grado di riprodursi. Apoptosi, cioè morte programmata della cellula Induzione di processo neoplastico. Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 19 Processi di riparazione Se il danno al DNA è su uno solo dei filamenti di zuccheri e ortofosfati che lo costituiscono, allora il danno è riparabile. Se il danno al DNA è su entrambi i filamenti, allora si possono avere due situazioni: 1- la cellula muore (subito o quando tenta di riprodursi) 2 – la cellula non muore ma la perdita di informazione si traduce in una mutazione che potrebbe dare inizio ad un processo neoplastico. Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 20 Radiosensibilità Le cellule più radiosensibili sono quelle non specializzate, indifferenziate. Tali cellule si trovano in rapida riproduzione. In fase di mitosi (suddivisione della cellula madre in due cellule figlie) la doppia elica del DNA si divide per potersi duplicare nelle cellule figlie, pertanto è sufficiente danneggiare un solo filamento per produrre gli stessi effetti della doppia rottura. Cellule e tessuti radiosensibili Cellule basali della pelle Tessuto emopoietico Epitelio intestinale radioresistenti Cervello Fegato Reni Muscoli Ossa Cartilagini Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 21 Cellule somatiche e cellule germinali Il danno prodotto alle cellule ha una implicazione profondamente diversa a seconda che le cellule siano somatiche oppure germinali. Il danno alle cellule germinali (ovociti e spermatozoi) potrebbe introdurre una mutazione genetica che potrebbe essere trasmessa all’individuo figlio, mentre il danno alle cellule somatiche rimane a carico del corpo di cui queste fanno parte. Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 22 Effetti delle radiazioni Gli effetti delle radiazioni sul corpo umano possono essere riassunti in due grandi tipologie di effetti: Effetti deterministici Effetti stocastici Sono effetti biologici somatici che possono essere posti direttamente in relazione con la dose ricevuta. Sono effetti probabilistici la cui frequenza nella popolazione è legata alla dose totale ricevuta dall’intera popolazione. Es. eritema da radiazione Es. tumori Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 23 Danni somatici deterministici 9sono effetti a soglia, al di sotto della quale non si verifica il danno 9la gravità varia con la dose, maggiore è la dose maggiore è il danno 9Il periodo di latenza è solitamente breve, quindi gli effetti sono riscontrabili poco tempo dopo l’irraggiamento (minuti, ore o settimane) 9Se viene rimossa la sorgente di radiazione gli effetti si possono ridurre fino a scomparire, si può avere autoriparazione da parte del corpo Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 24 Esempi di effetti acuti Probabili variazioni nel conteggio del particolato del sangue. 0,140 Completa e irreversibile distruzione del midollo osseo rosso (mortale) 7,000 Sicure variazioni nel conteggio del particolato del sangue. 0,500 Sindrome gastrointestinale (mortale) 10,000 Sindrome emopoietica (guaribile) 2,000 Ablazione reversibile del midollo osseo rosso (guaribile) 4,000 Sindrome del sistema nervoso centrale (mortale) 20,000 Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari Dose (Gy) 25 Confronto fra dosi Dose annua massima, derivante dalla normale attività di ricerca in un laboratorio dell’Università di Cagliari: 0.5 mSv Dose impartita in un breve intervallo di tempo (secondi, minuti), per la quale si verificano i primi sintomi di effetti acuti: 140 mSv Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 26 Danni somatici stocastici 9Non esiste una dose soglia, quindi sono riscontrabili anche a dosi bassissime 9Sono di tipo probabilistico, quindi non su tutti gli individui hanno lo stesso effetto 9La frequenza della loro comparsa aumenta con la dose 9Hanno lunghi periodi di latenza prima che si verifichino (mesi o anni) 9La gravità non dipende dalla dose ricevuta 9Anche rimuovendo la sorgente di radiazione gli effetti non scompaiono Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 27 Danni genetici stocastici Sono danni alle cellule germinali (ovociti e spermatozoi). Se la cellula muore ne deriva un danno all’organo di appartenenza, se la cellula sopravvive ma subisce una mutazione, la mutazione può essere trasmessa alla progenie degli individui irraggiati. Non esistono danni genetici deterministici. Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 28 LIMITI DI LEGGE Dose Efficace (E) Categorie Dose Equivalente (H) 150 mSv per il cristallino 20 mSv / anno 500 mSv per la pelle 500 mSv per mani e piedi Lavoratori esposti Lavoratori non esposti e persone del pubblico 1 mSv / anno 15 mSv per il cristallino 50 mSv per la pelle Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 29 CONFRONTO TRA DOSI DI VARIA ORIGINE Radiazione di fondo in Italia (APAT) 3,4 mSv/anno Radiaz. di fondo nel mondo (UNSCEAR) 2.4 mSv/anno Radiografia intraorale 0.9 mSv/lastra Radiografia colonna vertebrale Radiografia toracica 1.7 – 3.2 mSv/lastra 0.06 mSv/lastra TAC addominale 10 mSv TAC colon 5 mSv Viaggio in aereo intercontinentale 0,007 mSv/ora Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari 30