Ricostruando: laboratori di partecipazione giovanile
Tre giorni di laboratori, dibattiti e riflessioni. Ma anche tre giorni di festa e socialità per stare
insieme progettando L'Aquila di domani. Da lunedì 19 a mercoledì 21 aprile, circa ottanta ragazzi
del Liceo Socio-Psico-Pedagogico dell'Aquila sono stati i protagonisti di “Ricostruando –
Laboratori di partecipazione giovanile”, iniziativa svoltasi presso il parco Baden-Powell, sede
dell'Oratorio Salesiano. Organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato della provincia
dell'Aquila, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico provinciale, l'evento ha visto la
partecipazione dell'Associazione Itaca di Vercelli rappresentata dal Presidente Gabriele Cortella e
altri ragazzi soci dell'organizzazione e promotori del progetto presso le scuole piemontesi.
Nella giornata di lunedì 19 aprile i ragazzi hanno avuto modo di conoscere il Centro di Servizio
grazie agli interventi del Presidente Gianvito Pappalepore e del Direttore Concetta Trecco, che
hanno introdotto le riflessioni legate alla condizione della cittadinanza nella fase post-sisma e alla
disgregazione sociale del territorio aquilano, poi approfondite dal formatore Mauro Tursini, già
incontrato dagli studenti negli incontri preliminari delle scorse settimane.
Studenti che sono stati i veri protagonisti della seconda giornata; divisi in tre gruppi e coordinati dai
ragazzi di Itaca, con la partecipazione di rappresentanti dell'associazione L'Aquila C'è e del
giornalista Francesco Paolucci, si è discusso e lavorato sulla ricostruzione partecipata in riferimento
alla comunicazione, all'informazione e alla città. Moltissimi gli spunti forniti dai giovani
partecipanti, estremamente coinvolti dalle problematiche del territorio e pienamente consapevoli del
fatto che la ricostruzione della città e del suo tessuto sociale non può non passare inevitabilmente da
loro, reali protagonisti dell'Aquila di domani. Partendo dalle loro proposte ed idee in riferimento al
progetto del nuovo villaggio della gioventù, che sarà realizzato grazie alla raccolta fondi promossa
dal Ministero della Gioventù con il contributo, tra gli altri, delle stesse associazioni Itaca e L'Aquila
C'è, i lavori hanno affrontato tematiche più ampie legate alla partecipazione fattiva attraverso
l'associazionismo e la testimonianza personale, grazie soprattutto ad internet e alle sue numerose
risorse.
Il laboratorio sulla comunicazione è stato seguito da Francesco Paolucci, che ha portato ai ragazzi la
sua esperienza maturata in questi mesi nella creazione degli ormai famosi video della serie “Dice
che”. Proprio da questa espressione popolare, che spersonalizzando le tante voci e leggende
metropolitane e deresponsabilizzando di conseguenza colui che le riferisce, si è arrivati, nell'ambito
dei laboratori e grazie ad un'intuizione di Giulia Lambertini dell'Associazione Itaca, al “Dico che”.
Ognuno diventa così protagonista, portavoce e promotore di bisogni ed esigenze come pure di idee
e proposte: protagonista come singolo così come membro di una comunità.
I ragazzi che si sono dedicati all'informazione hanno invece approfondito l'importanza dei media nel
veicolare l'informazione ed indirizzare il consenso. Nonostante abbiano dalla loro un'estrema
immediatezza e velocità nel diffondere dati e notizie, internet e i nuovi media continuano nel nostro
Paese ad essere maggiormente appannaggio delle generazioni più giovani. Oltre a Facebook,
Youtube e i vari blog, è quindi importante per i ragazzi non sottovalutare i mezzi di informazione
più tradizionali, quali la stampa, la radio e la televisione, per raggiungere un pubblico sempre
maggiore e costituito non solo da coetanei ma anche da adulti.
Oltre a trattare nello specifico l'argomento del futuro villaggio della gioventù (per il quale i ragazzi
hanno realizzato un manifesto con tutte le loro priorità quali spazi e laboratori destinati alle attività
culturali, biblioteca con internet point, aule polifunzionali e sale prove), i partecipanti al laboratorio
della città hanno affrontato tematiche più ampie, in riferimento anche agli spazi sociali andati
perduti dopo il terremoto. Città in generale quindi, dove il villaggio è inquadrato all'interno di un un
progetto molto più ampio che punti ad una nuova valorizzazione degli spazi aggregativi.
Dopo una serata di festa all'insegna della musica e della buona cucina, che ha visto anche la
partecipazione di una classe del Liceo Classico di Ferrara (che su richiesta esplicita dei ragazzi ha
scelto di non effettuare la consueta gita scolastica, ma di venire a L'Aquila per incontrare le
associazioni del terzo settore che hanno lavorato nella prima fase di emergenza), l'iniziativa ha
avuto il suo compimento nella mattina di mercoledì 21 aprile. In questa occasione i ragazzi
dell'Aquila hanno potuto sintetizzare e riferire le loro aspettative e proposte all'Assessore alle
Politiche Sociali del Comune dell'Aquila Giustino Masciocco, che si è offerto di farsi promotore e
portavoce dei risultati dei lavori del laboratorio presso i tavoli della politica.
L'evento si è poi concluso con i saluti del Presidente del CSV e di Rita Vitucci dirigente
responsabile dell'Ufficio Scolastico, prima dell'ultimo intervento nel quale Pierpaolo Inserra,
esperto di pianificazione sociale territoriale e di progettazione partecipata (già presente come
osservatore nella giornata di martedì), ha ribadito la centralità dei ragazzi nel determinare le scelte e
nell'influenzare concretamente la progettazione del domani.
I ragazzi ed il CSV si sono già dati appuntamento per la prossima settimana per continuare il loro
percorso iniziando a produrre dei documenti di lavoro da diffondere agli altri ragazzi, alla
cittadinanza e alle istituzioni locali.
22.04.2010
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