12°incontro 19-01-2012 Iniziamo anche oggi leggendo un brano del Vangelo di Giovanni capitolo 6 versetti dal 5 al 15 La moltiplicazione dei pani e dei pesci Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo “Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare? ”. Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose Filippo “Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo”. Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente? ”. Rispose Gesù “Fateli sedere”. C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. E quando furono saziati, disse ai discepoli “Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto”. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire “Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo! ”. Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo. Per capire meglio il significato di questo racconto andiamo avanti a leggere ai versetti dal 48 al 58 Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro “Come può costui darci la sua carne da mangiare? ”. Gesù disse “In verità, in verità vi dico se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno”. Ma non siamo mica cannibali ! Come facciamo a mangiare la sua carne e bere il suo sangue!!! Forse è meglio ragionare un poco e provare a rispondere a delle domande Cosa ti ha colpito in questo brano? - Quale degli atteggiamenti di Gesù ti colpisce di più in questo testo? - Ti sei mai soffermato sulle emozioni di Gesù? -Questo testo si sofferma sulla compassione. Puoi trovare altri nei vangeli? - Che cosa pensi che Dio vuole comunicarti con questo racconto sulla moltiplicazione dei pani? - Gesù provvede cibo in abbondanza. Ti affidi alla provvidenza del Signore? -Cosa significa per te affidarsi alla provvidenza . - Hai mai pensato all'eucaristia come un sedersi a mensa con Gesù? Chi sono gli invitati a questa mensa? ''Voi che avete tutto, voi che possedete molte cose - certamente più di cinque pani d'orzo e due pesci - siete altrettanto capaci, come questo ragazzo evangelico, di condividere quello che avete con gli altri?... Di creare comunione, non soltanto con le parole, ma con le cose?... '' Sappiamo distribuire il nostro tempo, il nostro interesse, il nostro affetto, la nostra capacità di ascolto, il nostro aiuto concreto?.. Signore Gesù, tu ti sei fatto pane per noi. Aiutaci, Signore a riconoscerti, nel volto dei nostri fratelli, più deboli, bisognosi, sofferenti ed a imparare a diventare , anche noi pane per loro. Ed ecco alcuni dipinti che raffigurano il miracolo Per compito mandate una immagine della Pisside , poi per la prossima volta imparare questa preghiera Signore Gesù, tu ti sei fatto pane per noi. Aiutaci, Signore a riconoscerti, nel volto dei nostri fratelli, più deboli, bisognosi, sofferenti ed a imparare a diventare , anche noi pane per loro.