Nr. 4 - Gennaio 2014
RaDIOLOgIa
DeL gInOCChIO
Dott.ssa Valentina iACOVelli
Progetto Cosmos II:
diagnosi precoce e
screening Lowe Dose
Dott. Claudio D’ArCHiViO
Invisalign:
Ortodonzia Invisibile...;
l’apparecchio senza fili
Dott. Vincenzo Quinzi
Linfodrenaggio
Dott.ssa Silvia Armellini
IPPOCRATE
& D I N TO R N I
Sommario
APPROFONDIMENTO MEDICO
3 paginatre
Quando la matematica diventa
un’opinione...
Dott. gino COnSORTI
paginacinque
5
Progetto Cosmos II:
diagnosi precoce e Low Dose
Dott. Claudio D’aRChIvIO
6 paginasei
Il giorno del mio fidanzamento.
II parte
Martina PaLanDRanI
paginaotto
8
La rilevazione della CuSTOMeR
SaTISFaCTIOn nelle strutture sanitarie.
Franco gIanSanTe
9 paginanove
InvISaLIgn - Ortodonzia invisibile...
l’apparecchio senza fili.
Dott. vincenzo QuInZI
paginaundici
11
esame del liquido seminale eseguito con strumento automatico
SQa-v gOLD.
Dott. Massimo ZeRBInI
13 paginatredici
Linfodrenaggio.
Dotta.ssa Silvia aRMeLLInI
paginaquattordici
14
Studio radiografico del ginocchio
Dott.ssa valentina IaCOveLLI
IPPOCRATE
& D I N TO R N I
APPROFONDIMENTO MEDICO
Dott. gino COnSORTI
Giornalista professionista
QuAnDO lA mAtemAtiCA DiVentA
un’OPiniOne...
Con l’inizio del nuovo anno tutti noi, o quasi, sfogliamo la
margherita di sogni e auspici. Sarà un anno positivo? Ci
porterà soldi? Guarirò dalla malattia? Troveranno soluzione i miei problemi? Finirà la crisi? Finalmente avrò un
posto di lavoro? Riuscirò a mettere su famiglia? Sarò in
grado di assicurare l’università ai miei figli? Sarà la volta
buona per sostituire la mia vecchia macchina? E avanti
così con la lista dei desideri...Qualcuno, magari, cercherà
qui e là conforto negli astri; altri, invece, interrogheranno
la palla di vetro degli “esperti” del tempo che verrà...
Insomma, tutti noi vorremmo che in questo nuovo anno
arrivassero certezze positive, e non, invece, capri espiatori. Nel pieno della “tempesta” economica e di valori
che stiamo attraversando, la ricerca del capro espiatorio,
infatti, rischia di alterare le analisi dei fatti che hanno
prodotto tutto ciò. E quindi di ridurre l’efficacia delle necessarie e dolorose (per tutti) misure volte a superare la
pesante condizione. A ricordarci quanto sia poco confortante la situazione ci ha pensato, allora, la ricerca annuale del Sole24ore sulla vivibilità delle 107 province
italiane. Un’indagine accurata basata su 36 indicatori articolati in sei capitoli. In pratica una sorta di identikit del
nostro paese che mette sotto la lente d’ingrandimento
tenore di vita, affari e lavoro, servizi, ambiente e salute,
popolazione, ordine pubblico e tempo libero. Dall’enorme quantità di cifre e percentuali la nostra provincia, purtroppo, ne esce con le ossa rotte. Prima di dare
qualche numero, però, è bene ricordare che noi siamo
cittadini del paese delle meraviglie. Un paese dove, ad
esempio, dopo una consultazione elettorale puntual-
mente non ci sono sconfitti...Tutti hanno vinto, e se i numeri dicono un’altra cosa non fa niente. Essi raccontano
una non verità...Eppure la matematica, sin dalla notte dei
tempi, non è stata mai considerata un’opinione...A noi italiani, però, da sempre piace ribaltare la realtà dei numeri,
offrire letture personalizzate e trovare immediatamente
un capro espiatorio (vedi sopra!) scrollandoci di dosso
ogni responsabilità. Ora, però, vediamo da vicino qualche dato significativo della ricerca pubblicata dal quotidiano economico. Nella pagella generale, riferita
ovviamente al 2013, siamo scivolati in 73esima posizione
contro la 62esima del 2012. Ottantaseiesimi nella classifica di depositi per abitante; stesso risultato per quella
degli importi medi delle pensioni; 85esimi in quella dell’indice Foi (l’indice nazionale dei prezzi al consumo per
le famiglie di operai e impiegati); 81esimi nella classifica
dei fallimenti delle imprese; 80esimi nella classifica
delle estorsioni; 74esimi in tema di velocità della giustizia (cause evase nuove e pendenti); 68esimi nell’occupazione femminile. Ma siccome non c’è mai fine al
peggio, ecco che dal pianeta sanità arriva la nostra performance più disastrosa. Quart’ultima posizione (104 su
107 province) nella classifica riferita alla mobilità passiva.
Per capirci parliamo della “migrazione” dei pazienti. Ma
perché i cittadini per trovare risposta ai propri bisogni di
salute, spesso decidono di spostarsi dalla città in cui risiedono? Sarebbe ora che a questo interrogativo fornissero una risposta adeguata i vari politici, amministratori e
manager che da sempre si occupano della gestione
della sanità. Qualcuno, però, esaminando i dati, po3
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APPROFONDIMENTO MEDICO
trebbe obiettare che la nostra provincia, ad esempio,
nella pagella ecologica ha guadagnato ben 23 posizioni
rispetto allo scorso anno attestandosi nella 50esima casella. Tutto vero, ma forse la crescita della raccolta differenziata - quella che poi di fatto ha pesato
nell’avanzamento di classifica - dovrebbe rassicurarci e
renderci felici? Se ad esempio per una risonanza magnetica a un ginocchio malandato - per non parlare di patologie più serie - dobbiamo aspettare cinque mesi, ci
basta forse riempire due bidoni in più di umido per ridurre sensibilmente l’attesa per l’esame e quindi in poco
tempo tornare a correre e saltellare? O forse per salvare
dal fallimento la nostra attività, unica fonte di sostentamento famigliare, basta raddoppiare la raccolta di plastica e vetro? Siamo seri, per favore, almeno su questi
temi…Eppoi diciamocela tutta: non se ne può più di una
bandiera ecologista così tanto sventolata per coprire,
spesso, altri ritardi e inadempienze. Per carità, noi tutti dovremmo avere una grande sensibilità nei confronti dell’ambiente e delle sue tante problematiche causate
dall’uomo. Attenzione, però, a trasformarla in una pericolosa cartina di tornasole utile a nascondere inefficienze e
lacune di settori più importanti della società. Ad esempio,
prima di tutelare la nidificazione dell’uccello fratino, un
paese serio e civile dovrebbe preoccuparsi di assicurare
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il lavoro ai tanti giovani disoccupati in modo che possano
anche loro “nidificare” mettendo su famiglia... Inoltre sarebbe interessante conoscere il numero di quei comuni
che, grazie alla raccolta differenziata, hanno sensibilmente alleggerito le tasse ai cittadini in materia di rifiuti.
Credo sia un’impresa disperata; più facile, forse raccogliere acqua con lo scolapasta... In compenso, però, con
la raccolta differenziata i cittadini sono stati costretti trasformare le loro abitazioni in piccole discariche, seminando bidoni qui e là: uno sotto il lavabo del bagno per la
carta, uno per la plastica in uno stipo della cucina, quello
per il vetro fuori dal terrazzo e l’organico sotto il lavandino
di fianco al secchio per l’indifferenziata... E se nella distribuzione tra i vari bidoni invertiamo per sbaglio qualche rifiuto? Niente paura, ci sarà una bella multa a consolarci…
Stiamo facendo demagogia spicciola e qualunquismo di
basso livello? Purtroppo no. A dimostrarlo sono ancora alcuni numeri assolutamente eloquenti: negli ultimi dieci
anni in Italia le bollette relative alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti sono aumentate del 67% a fronte di un
calo della produzione di rifiuti (-5%) e del contestuale aumento della raccolta differenziata (+30%). Che sbadato
che sono, i numeri sono quelli giusti, dimenticavo però
che nel nostro paese delle meraviglie la matematica è
un’opinione...
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APPROFONDIMENTO MEDICO
Dott. Claudio D’aRChIvIO
Nei soggetti che smettono di fumare il rischio si riduce
nel corso dei 10-15 anni successivi.
Fondamentale è considerata dunque la questione della
prevenzione. Un’ottima prevenzione primaria potrebbe
essere condotta da campagne di sensibilizzazione su
scala mondiale circa i danni del fumo di sigaretta. Per
quanto attiene alla diagnosi precoce, ovvero la prevenzione secondaria; sono in corso attualmente molti studi
riguardo l’effettivo valore dello screening del tumore
del polmone.
Questi studi sottopongono una popolazione a rischio
per il tumore del polmone (soggetti di ambo i sessi, ultracinquantenni, grandi fumatori o ex fumatori) ad esami
TC spirali.
A tal proposito, in Italia è attivo dal 2000 uno studio
scientifico denominato C.O.SMO.S (Continuos Observation SMOking Subjects), promosso e coordinato dallo
IEO (Istituto Europeo Oncologico).
Cosmos conduce un metodo di ricerca longitudinale,
sottoponendo periodicamente soggetti a rischio ad
esami TC Torace a bassa dose di radiazioni (1 msV circa).
In Italia sono presenti sei centri di raccolta pazienti che
aderiscono al progetto denominato oggi COSMOS II, tra
cui la Cattedra di Chirurgia Toracica dell’Università de
L’Aquila ed il reparto di Chirurgia Toracica dell’Ospedale
“Mazzini” di Teramo diretti dal Prof Roberto Crisci, e la
Chirurgia Toracica dell’Ospedale Civile di Pescara diretta dal Prof Achille Lococo.
Alcuni di questi pazienti vengono sottoposti ad esami
TC presso il Centro Diagnostico D’Archivio.
In abbinamento all’esame TC, il progetto prevede specifici esami del sangue mirati all’individuazione di molecole Micro-RNA e Markers tumorali.
Mediante il progetto Cosmos è stato possibile diagnosticare tumori del polmone al I stadio nel 76% dei casi, al
secondo stadio nel 5%, al III e IV stadio rispettivamente
nel 12 e 7% dei casi.
Nei casi fuori screening la diagnosi del tumore del polmone avviene, 3 volte su 4, quando la neoplasia è già ad
uno stadio avanzato.
Lo screening del tumore del polmone permette, pertanto, di individuare eventuali lesioni già alla fase iniziale
della patologia.
Fondatore del
gRuPPO MeDICO D’aRChIvIO
Specialista in Radiodiagnostica e
Scienze delle Immagini
PrOGettO COSmOS ii:
diagnosi precoce e
screening Low Dose
Proseguendo nella trattazione della prevenzione secondaria, cosiddetta diagnosi precoce, dopo aver trattato il
tumore del seno ed il tumore del colon retto, passiamo
all’argomentazione riguardo la diagnosi precoce nel tumore del polmone.
Il tumore del polmone rappresenta la prima causa di
morte nei paesi industrializzati. Esso, da solo, rappresenta il 20% dei tumori maligni nelle persone di sesso
maschile. In Italia si stimano circa 34000 nuovi casi
l’anno con una mortalità che raggiunge le 27500 persone all’anno prevalentemente maschi (22000 uomini e
5500 donne) rappresentando la prima causa di morte
oncologica negli uomini. E’ stato dimostrato che un
uomo dell’età di 55 anni, che fuma almeno 25 sigarette
al giorno, ha un rischio di morire di tumore del polmone
prima dei 75 anni pari al 13%.
Secondo dati ISTAT la mortalità su base annua sta subendo un lieve decremento del 2% circa sulla popolazione, sebbene nel genere femminile essa sia
aumentata dell’1,5% a causa del cambiamento degli atteggiamenti delle donne riguardo il tabagismo.
Il fumo di sigaretta è considerato il fattore causale più
importante nel tumore del polmone. Esiste infatti un
chiaro rapporto dose/effetto che vale anche per il fumo
passivo, tra queste abitudini e la neoplasia. Il fumo è direttamente collegato a due tipi di tumore del polmone:
il carcinoma spinocellulare ed il microcitoma. Il fumo di
sigaretta agisce direttamente (cioè con lesioni immediate) o indirettamente (con lente modificazioni) a livello
dei bronchi.
Il rischio di avere un tumore polmonare legato al fumo
aumenta in relazione al:
1) Numero di sigarette fumate (più sono le sigarette
fumate, più alto è il rischio di avere un tumore)
2) Età di inizio del tabagismo (più si è giovani e più
aumenta il rischio)
3) Assenza di filtro nelle sigarette
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APPROFONDIMENTO MEDICO
Martina PaLanDRanI
Direttore Amministrativo
del Centro Diagnostico
D’Archivio
il GiOrnO Del miO
fiDAnzAmentO
II PARTE
“Niente più lavoro per oggi!”.
Arrivato a casa, ho aperto l’armadio, quello in camera
della mamma dove ci sono i vestiti da cerimonia;
prima ce n’erano tanti, ora ce n’è solo uno, il mio;
lo guardo.
Pantaloni blu gessati uguali alla giacca, camicia celeste
a quadri bianchi e gialli e la cravatta pressappoco dello stesso colore del vestito. Tutto
nuovo di zecca!
L’ho messo solo al matrimonio di Lucia. Non è
tarlato, lo metto sul balcone così perde un po’
l’odore di naftalina. Apro la scarpiera, cigola,
prendo le scarpe che sembrano più nuove di come
sono veramente; in questi casi è una fortuna non
poter guidare così le scarpe, soprattutto la destra, non si
riempiono di righe sul davanti per via della pressione
esercitata sui pedali. Intanto che cerco l’intimo nel comodino, faccio uscire l’acqua calda dalla doccia, la caldaia non è più nuovissima e ci mette un po’ a scaldare.
Mi spoglio velocemente, fa freddo,
i termosifoni non li accendo mai, consumano troppo.
Entro nella cabina, il getto d’acqua è violento sulla testa, i
capelli mi scendono sulla fronte e sgocciolano sul viso, i
peli si distendono in ordine sulla pelle e la fanno sembrare più scura, mi insapono il corpo con la saponetta
che, con quella superficie liscia, mi fa pensare al palmo
vellutato di una donna innamorata.
Illustrazioni di
Beatrice Corcelli
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APPROFONDIMENTO MEDICO
Sogno Emilia, la mia amata Emilia, che oggi chiederò in
sposa. Sono agitatissimo, come si fa a chiedere ad una
donna di sposarti?
A me non è mai capitato: mai ho pensato di sposare
un’altra ragazza prima di Emilia anche perché le ragazze di
oggi sono tutte strane. Tutte truccate, coi capelli sempre
aggiustati, mo’ di un colore mo’ di un altro, con le unghie
colorate, le gonne corte e le maglie scollate. Mi sembra di
rivedere quell’amica di mia sorella, com’è che si chiama?
Simona o Sonia. Me la ritrovai una sera con Lucia a cena a
casa nostra; io avevo già mangiato, stavo leggendo le
prime pagine di “Conversazione in Sicilia” e non posso negare che qualche lacrima mi cadde sulla lettera del padre.
Mia sorella mi chiamò e mi costrinse a stare a tavola con
loro. L’amica era una mitragliatrice: sparava parole su parole, velocemente, facevo pure fatica a capirla, parlava di
sé, del suo lavoro di commessa che la entusiasmava perché poteva stare sempre al passo con la moda e comprare
tanti bei vestiti con lo sconto del 20%. E mentre lei parlava
e rideva e si toccava i capelli in continuazione, girandoli da
un lato e poi da un altro, io mi chiedevo cosa ci trovasse di
tanto entusiasmante nel vendere dei vestiti che non erano
neanche suoi, e mi chiedevo pure se per quella ragazza
non esistesse un fermaglio per capelli così la smetteva di
sventolarmeli addosso. Ad un certo punto mise una mano
sotto al tavolo e cominciò a chiedere di me: “Quanti anni
hai? Che lavoro fai? C’hai Facebook?” ed io sentivo qual-
cosa che si arrampicava sulla mia gamba, passando per il
ginocchio fino alla coscia, nella parte interna, e, quando
capii che era la sua mano che stava andando ad azzannare
i miei testicoli, dissi: ”Ho trentadue anni, odio Facebook
perché è una collezione di persone che neanche si conoscono ma che si chiamano amici, lavoro in un salumificio e
domattina devo alzarmi presto”. Tirai indietro la sedia, mi
alzai “Buonanotte” e andai in camera. Lungo il corridoio
continuavo a chiedermi se fosse normale quello che mi
era appena successo: una ragazza che t’infila la mano in
mezzo alle gambe! Roba da matti! E poi io voglio arrivare
vergine al matrimonio. Per fortuna che ho incontrato Emilia,
lei non ha niente a che vedere con quella pazza. E’ dolce
nei modi, negli sguardi, ha un viso delicato, la pelle liscia e
pallida, gli occhi scuri e i capelli raccolti, semplice nell’abbigliamento, non le piace la confusione e non faremo mai
l’amore senza essere prima marito e moglie.
Chiudo l’acqua, indosso l’accappatoio con le mie iniziali
“G.C.”, un regalo per i miei trent’anni.
Mi avvicino allo specchio sul lavandino, la barba è di qualche giorno, devo raderla, non voglio pungerla nel baciarla.
In realtà non l’ho baciata ancora mai in bocca, solo sulla
guancia; il fatto è che ci vediamo sempre e solo a casa sua,
lei non me l’ha mai detto, per non farmi dispiacere, ma io
l’ho capito che i suoi genitori non vogliono che esca con un
ragazzo più grande di lei, almeno fino a quando non diventa il suo fidanzato ed io oggi lo diventerò!
martina Palandrani scrive per passione e per appassionare..
Ha all’attivo una raccolta di poesie in &Out, in collaborazione con l’artista Giuseppe Stampone ed è fresca di Segnalazione Speciale al Premio Gabriele D’Annunzio 2013 per la poesia “Il Signor Strab”.
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IPPOCRATE
& D I N TO R N I
APPROFONDIMENTO MEDICO
Franco gIanSanTe
Consulente per la
realizzazione, gestione e
controllo di Strutture Sanitarie
e Sociosanitarie
La rilevazione della
CuSTOMeR
SaTISFaCTIOn nelle
strutture sanitarie
Spesso nelle sale di attesa, nei reparti, o nelle unità operative delle strutture sanitarie notiamo la presenza di questionari per la rilevazione della “Customer satisfaction”
degli Utenti, ovvero l’acquisizione da parte delle strutture
sanitarie del livello di gradimento delle prestazioni ricevute
dai propri pazienti. La rilevazione della qualità percepita
dai pazienti è un elemento importante per il miglioramento
continuo delle prestazioni e del rispetto di un requisito
previsto dalle vigenti normative che comunque non può
prescindere dal rispetto di regole ben precise.
In merito è opportuno conoscere che il Garante per la protezione dei dati personali ha fissato le “Linee guida in
tema di trattamento di dati per lo svolgimento di indagini
di customer satisfaction in ambito sanitario“; regole alle
quali devono attenersi gli organismi sanitari pubblici e privati che svolgono indagini sulla qualità dei servizi sanitari
offerti ai cittadini.
I sondaggi per verificare la customer satisfaction degli assistititi - effettuati per telefono, per posta, per email, tramite questionari cartacei o form su siti istituzionali possono riguardare esclusivamente informazioni sulla
qualità del servizio (accoglienza, tempi di attesa, informazioni ricevute, comfort della struttura), senza entrare nella
valutazione degli aspetti sanitari delle prestazioni e delle
cure erogate.
Prima di iniziare il sondaggio gli organismi sanitari devono
valutare se è presente la reale necessità di raccogliere
dati personali o se non è invece possibile raggiungere gli
stessi obiettivi utilizzando dati anonimi. In questo secondo
caso non si applicano le “Linee guida”. Qualora invece si ritenga necessario acquisire dati personali, questi vanno comunque distrutti o resi anonimi subito dopo la
registrazione.
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Non potranno essere utilizzati dati diversi da quelli già segnalati e le informazioni raccolte nel corso delle attività di
customer satisfaction non potranno essere utilizzate per
profilare gli utenti o inviare materiale pubblicitario.
La rilevazione della qualità dei servizi sanitari non può
avere ad oggetto i profili sanitari relativi alle prestazioni di
cura erogate e/o fruite dagli utenti, ma esclusivamente i
fattori qualitativi dei servizi sanitari prestati e, in particolare,
gli aspetti relativi ai tempi del servizio, alla semplicità delle
procedure, alle informazioni ricevute in ordine al trattamento sanitario erogato, all'orientamento e all'accoglienza,
al comfort della struttura sanitaria, nonché alle relazioni
sociali ed umane.
Agli utenti, infine, dovrà essere sempre assicurata una
dettagliata informativa in cui risultino chiari tutti gli aspetti
e le modalità del sondaggio.
La struttura sanitaria che conduce l’indagine di soddisfazione dei pazienti e titolare del trattamento, in applicazione
del principio di proporzionalità, deve distruggere o rendere
anonimi i dati identificativi eventualmente acquisti subito
dopo la raccolta, e comunque non oltre la contestuale
registrazione dei dati contenuti nei questionari.
Rispondere ai questionari è facoltativo e i risultati vanno
diffusi solo in forma anonima o aggregata.
E’ quindi evidente che la rilevazione della soddisfazione
degli utenti non può che essere gestita nel rispetto delle
persone e dei loro dati personali. Gli organismi sanitari devono prestare particolare attenzione all’elaborazione dei
dati raccolti evitando la loro diffusione nelle forme diverse
da quelle consentite e raccogliendo dati in modo proporzionato e strettamente necessari per le finalità del rilevamento. Infine, l’interessato (Paziente, Utente, Cittadino, …)
dovrà ricevere una puntuale e precisa informativa in cui la
struttura dichiara chiaramente le finalità, gli aspetti ed il
modo di effettuazione del rilevamento.
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& D I N TO R N I
APPROFONDIMENTO MEDICO
Dott vincenzo QuInZI
Odontoiatra
Specialista in Ortognatodonzia
inViSAliGn
Ortodonzia invisibile…;
l’apparecchio senza fili
Align è un prodotto di alta tecnologia che sta rivoluzionando il mondo ortodontico. La società è stata fondata
nel 1997 da due studenti della Stanford University.
Dal 1999 ad oggi invisalign è un’azienda in forte espansione nel Centro Europa, con gli uffici coordinatori di questa zona dislocati ad Amsterdam. Da allora, il numero dei
pazienti trattati e il numero dei dentisti che utilizzano questa tecnica sono aumentati in maniera più che significativa.
Il materiale usato per la fabbricazione delle mascherine è
stato testato per la sicurezza e la biocompatibilità ai sensi
della farmacopea degli USA. Il piano di trattamento per la
correzione della malocclusione dentaria viene preparato
dall’ortodontista ed inviato in USA al tecnico Invisalign assieme ad impronte e morso di precisione dei denti, fotografie e radiografie (opt e telecranio LL). Il tecnico
realizzerà una simulazione dei movimenti necessari al
raggiungimento degli obiettivi richiesti. Questa rappresentazione virtuale (detta clin-check) serve all’ortodontista per
vedere se tutti i movimenti sono realizzabili e per introdurre modifiche, se necessario. Il paziente potrà visionare
come sarà la sua bocca a fine trattamento. Align è uno
strumento ortodontico che ha come principale caratteristica di essere invisibile. Attraverso l’azione di queste mascherine (o allineatori) i denti si spostano gradualmente.
Le forze sono leggere e continue. La velocità del movimento dentale è 0,25mm ogni due settimane. In America
oltre il 70% degli ortodontisti sono certificati per trattare i
propri pazienti con questa tecnica, diffusa anche in Italia:
un apparecchio ortodontico estetico e rimovibile.
Invisalign permette di correggere solo alcuni dei problemi
che l’ortodontista è chiamato a risolvere ed è particolarmente utile nei pazienti che hanno avuto problemi parodontali, che hanno bisogno di effettuare dei movimenti
ortodontici, per finalizzazioni proteiche. Essendo rimovibili,
gli allineatori (mascherine) consentono una corretta igiene
orale domiciliare.
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APPROFONDIMENTO MEDICO
Fra le problematiche che possono essere risolte dalla metodica Invisalign figurano:
- il morso incrociato dentale: quando le due arcate
dentali, superiore e inferiore, non sono allineate fra
loro (se di natura scheletrica non può essere corretto,
essendo il trattamento di natura ortopedica).
- l’affollamento dentale lieve, moderato: quando nelle
mascelle non è presente uno spazio sufficiente a
contenere tutti i denti in modo naturale. Se il trattmento richiede delle estrazioni dentali, non può essere
corretto, perché non è possibile controllare la poszione radicolare negli spazi estrattivi.
- l’overbite aumentato: quando i denti superiori risultano
significativamente sovrapposti rispetto a quelli inferiori.
- la spaziatura dentale (diastemi): quando nei mascellari
è presente uno spazio eccessivo, a causa di fattori
genetici, ridotte dimensioni dei denti o un’anomala
crescita dell’osso mascellare.
La metodica Invisalign aiuta a correggere questi difetti
adattandosi alla vita del paziente e offrendo una soluzione
invisibile e priva di disagi.
Il trattamento consiste nell’utilizzare una serie di allineatori
dentali in plastica trasparente, senza fili metallici o attacchi.
Ogni set di allineatori va portato per circa due settimane e
rimosso soltanto per effettuare la pulizia dei denti, bere e
mangiare. Il set viene poi sostituito in modo da spostare i
denti poco alla volta fino a raggiungere la posizione prestabilita con il nostro clin-check iniziale. Il tempo medio di
trattamento con Invisalign varia fra i 6 e i 15 mesi. Le ma-
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scherine vengono sostituite ogni 15 giorni circa. L’apparecchio Invisalign è pressoché impercettibile e consente ai
pazienti di riallineare i propri denti e correggere alcuni difetti in modo pressoché invisibile, senza dunque alterare il
profilo estetico e creare disagi di alcun tipo.
Benefici
• Migliore estetica
• Minor disagio
• Semplicità d’uso
• Maggiore igiene orale
rischi e inconvenienti
L’uso delle mascherine invisibili può comportare gli stessi
rischi o complicazioni che si hanno con un trattamento ortodontico tradizionale. Molti di questi problemi e inconvenienti come le carie, possono capitare anche in assenza di
un trattamento ortodontico, un regolare controllo dell’ ortodontista e un'accurata igiene orale possono prevenire le
complicazioni.
Via San Gabriele, 255/a
Isola Del Gran Sasso (TE)
Tel/Fax 0861 975730
[email protected]
www.isolaodontoiatrica.it
IPPOCRATE
& D I N TO R N I
APPROFONDIMENTO MEDICO
Dott. Massimo ZeRBInI
Direttore Responsabile del
Laboratorio Analisi IGEA
ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE ESEGUITO CON STRUMENTO
AUTOMATICO SQA-V GOLD
il paziente, e il Video dello spermiogramma da dare, sì al
Lo spermiogramma è l'analisi del liquido seminale finalizpaziente, ma utile al medico che può così confrontare la
zata a valutare la qualità degli spermatozoi, attraverso la
motilità degli spermatozoi (dopo eventuale cura farmaverifica della forma, del numero e della motilità. Tale
cologica atta ad es. a migliorare tale motilità) a
esame rappresenta lo strumento principale per la
distanza di tempo, con esame ripetuto dopo la
valutazione della fertilità maschile. Uno spermiocura. Inoltre l’SQA-V Gold velocizza, vista l’autogramma è necessario anche per verificare il buon
mazione, la lettura in genere in appena 75 seesito di un intervento di vasectomia. L' affidabilità
condi, ed in casi dubbi impiega fino a 195
dell'esame dipende da una sua corretta esecusecondi.
La Motilità degli spermatozoi è divisa
zione.
secondo
le indicazioni del WHO (Organizzazione
L’SQA-V Gold è un analizzatore automatico per
Mondiale della Sanità), 5° edizione, nelle tre pol’analisi del liquido seminale che non richiede la
polazioni (progressivi, non-progressivi e immodiluizione dei campioni. Questo apparecchio
SQA-V GOLD
bili). Grazie ad essa si possono determinare la
standardizza la lettura completa del liquido semorfologia sana e molti altri parametri aggiuntivi,
minale; lettura che, se fatta al microscopio, è del tutto
come:
soggettiva e minoritaria. Infatti, per la Conta, lo strumento
• La concentrazione totale cellule in milioni per mL
legge milioni di spermatozoi su un’aliquota campione di
• La percentuale mobili
ben 330 ul; al microscopio invece se ne leggono appena
• La percentuale progressivamente mobili
qualche centinaio su un’aliquota di soli 10 ul. Per quanto ri• La percentuale immobili
guarda la Motilità, la macchina SQA-V Gold legge decine
• La percentuale normalità della morfologia
di migliaia di spermatozoi su un’aliquota di campione di
• La concentrazione mobili
20 ul; al microscopio invece se ne leggono appena qual• La concentrazione progressivamente mobili
che centinaio e sempre sugli stessi 10 ul. In pratica, lo stru• La concentrazione funzionale delle cellule
mento SQA-V Gold automatizza un esame che gli altri
• La media della velocità
fanno manualmente. L’apparecchio permette di gestire in
• L’indice motilità spermatica
contemporanea: Foto da stampare su foglio risposta, per
11
IPPOCRATE
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APPROFONDIMENTO MEDICO
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APPROFONDIMENTO MEDICO
Dott.ssa Silvia aRMeLLInI
Fisioterapista
linfODrenAGGiO
Il sistema linfatico provvede al drenaggio del liquido interstiziale distribuito intorno ad organi e tessuti. Esso è costituito da un sistema di vasi sottili (vasi linfatici), nei quali
scorre un liquido chiamato linfa. Lungo il percorso dei vasi
linfatici sono presenti delle strutture costituite da tessuto
linfoide: i linfonodi. I linfonodi sono veri e propri filtri lungo il
percorso, che esercitano una funzione fondamentale immuno-difensiva come sede di produzione dei linfociti. Qui
la linfa in transito viene depurata da corpi estranei e agenti
patogeni. Ha un aspetto acquoso, un leggero colore giallastro e contiene acqua, proteine, grassi, resti di cellule
morte e a volte batteri. Le cellule dei tessuti sono immerse
nel liquido interstiziale (perilinfa). Il sangue arterioso, giungendo nei capillari, lascia passare attraverso le pareti dei
vasi gli elementi nutritivi, alimentando le cellule dei tessuti.
Quest’ultime riversano i residui nella perilinfa. In parte questo liquido viene riassorbito dai capillari venosi, alimentando il flusso sanguigno relativo; il sistema linfatico è
dunque una via di eliminazione aggiuntiva, soprattutto per
quegli elementi che non possono essere eliminati per via
sanguigna. Il linfodrenaggio è un massaggio dolce fatto di
manovre che agiscono sulla circolazione della linfa, riducendone il ristagno, causa di gonfiori. Il drenaggio linfatico
manuale lavora con modalità a spirale o circolatoria, aumentando e diminuendo la pressione. Tale alternanza, grazie alla stimolazione dei meccanocettori, provoca un
aumento dell'angiomotricità. Le prese sono uniformi e ritmiche, così da poter smuovere i liquidi, sbloccando i canali
intasati. Nell'azione del linfodrenaggio manuale riscontriamo un aumento della linfoangiomotricità, uno spostamento dei liquidi ed un ammorbidimento delle fibrosi. Si
può effettuare con buoni risultati su qualsiasi area del
corpo (braccia, viso, addome, collo, ecc) e per eliminare la
cellulite si pratica principalmente su glutei e gambe. Tramite questa tecnica, i liquidi accumulati nel tessuto adiposo che determinano la cellulite e le relative impurità,
sono spinti negli strati più profondi della pelle verso i vasi
linfatici dove vengono espulsi secondo le vie tradizionali
del corpo. Il massaggio, inoltre, rilassa i muscoli e contribuisce a creare uno stato di benessere fisico generale. Per
una buona applicazione tecnica è importante recarsi da un
medico specializzato in linfodrenaggi, o da un fisioterapista
con un’adeguata manualità. È importante conoscere, infatti, la collocazione dei linfonodi, ed eseguire i massaggi
tenendo conto del flusso naturale della linfa. Il trattamento
è molto rilassate e del tutto indolore: non c’è bisogno di
anestesia o creme anestetiche, non determina arrossamenti cutanei e non pregiudica le normali attività quotidiane. Il terapista esegue i movimenti molto lentamente,
con l’adeguata pressione e ripassando più volte sull’area
interessata dalla cellulite (nel caso di gonfiori, in modo più
delicato); regola, inoltre, la pressione tenendo conto dell’area da trattare, della sua età e dell’eventuale presenza di
lesioni sulla cute. Per migliorare l’aderenza delle mani al
corpo del paziente, lo specialista non usa creme o oli, così
da manipolare adeguatamente l’area e influire sulla circolazione linfatica. Tra gli effetti del linfodrenaggio manuale
inoltre, troviamo:
effetto vegetativo: agendo sul sistema nervoso, in particolare sul parasimpatico, provoca un rilassamento dei muscoli.
effetto sulla conduzione algica: si eccitano cellule inibitrici
che minimizzano, o addirittura estinguono, ogni sensazione
dolorosa.
effetto immunologico: vengono trattati tutti i linfonodi che
si possono sentire con le dita.
effetto sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni linfatici:
agisce come tonificante sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni (si arriva ad una contrazione degli sfinteri precapillari).
effetto drenante: ha un effetto rilevante sul drenaggio, si
sottrae quota fluida dal tessuto connettivo lasso.
Nel campo estetico, vi sono problematiche che possono
trarre beneficio da questo tipo di massaggio: acne, cellulite,
cicatrici, smagliature, couperose, dermatite e invecchiamento cutaneo. In alcuni casi non è possibile applicare il linfodrenaggio, sia perché inefficace, sia perché può essere
dannoso: infezioni acute, insufficienza cardiaca, flebite o
trombosi, gravi problemi renali o al fegato, asma o bronchiti
acute, ipotensione.
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IPPOCRATE
& D I N TO R N I
Per SAPERNE di PIÚ
APPROFONDIMENTO MEDICO
Dott.ssa valentina IaCOveLLI
Tecnico Sanitario di Radiologia Medica
Studio Radiografico del ginocchio
Anatomia del ginocchio
legamento
collaterale
laterale
legamento
collaterale
mediale
legamento
crociato
posteriore
legamento
crociato
anteriore
Il ginocchio è formato da tre ossa il femore, la tibia e la rotula
(o patella) che costituiscono due articolazioni:
femoro-tibiale e femoro-rotulea. A volte, posteriormente,
può essere presente un piccolo osso sesamoide detto
fabella.
È dotato di numerosi legamenti, i principali sono:
• l. crocianto anteriore • l. crociato posteriore • l. collaterale
mediale • l. collaterale laterale, che provvedono alla stabilità
e alla limitazione dei movimenti a quelli di flesso estensione
e rotazionali. L'armonia fra le superfici articolari viene stabilita
dall'interposizione tra femore e tibia di due menischi,
mediale e laterale, a forma di C che ammortizzano la pressione che subisce l’articolazione. Il ginocchio è continuamente sottoposta a carico e pertanto suscettibile a varie
condizioni patologiche sia degenerative sia traumatiche.
Il primo approccio allo studio del ginocchio consiste nelle
due proiezioni standard in antero - posteriore (AP) e latero laterale (LL) per una valutazione generale del profilo osseo e
strutture annesse. Indicata per le lesioni traumatiche,
infiammatorie, degenerative e per l’individuazione di
calcificazioni para-articolari.
Proiezione AP
Proiezione (LL)
Si incrementa lo studio del ginocchio con proiezioni funzionali per misurazioni specifiche ortopediche o per sospetta
gonartrosi.
Proiezione AP e LL sotto carico: paziente in ortostasi in appoggio bi podalico o monopodalico (su richiesta dello specialista) utile:
- per evidenziare alterazioni di allineamento sul piano
frontale e sagittale (recurvazione, procurvazione);
- fondamentale nel planning preoperatorio.
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IPPOCRATE
& D I N TO R N I
APPROFONDIMENTO MEDICO
Per SAPERNE di PIÚ
Si esegue la variante LL in ortostasi con flessione a 30° per
il calcolo:
• Altezza della rotula • Slope tibiale • Off-set dei condili femorali • Allineamento femoro-tibiale.
Proiezione in PA o meglio nota come Proiezione di
Rosemberg, è lo studio dell’articolazione in postero – anteriore in stazione eretta, o con la variante prona (di Shuss),
importante nel planning delle protesi monocompartimentali.
Eseguite per :
- apprezzare lo spessore della cartilagine articolare dei
condili femorali nelle zone di maggior usura;
- Visualizzare l’ incisura intercondiloidea, le spine tibiali
e i corpi mobili.
Per lo studio morfologico e funzionale della rotula, in particolare della congruenza femoro-rotulea ai diversi gradi di
flessione del ginocchio, si eseguono le proiezioni assiali di
rotula, secondo Ficat per lo studio dinamico a 30° - 60° - 90°.
Eseguita con paziente seduto o supino sul tavolo radiologico, con cassetta radiografica posta verticalmente sulla
parte distale delle cosce e mantenuta ferma dal paziente.
Si eseguono 3 radiogrammi, prima a 30°poi a 60°e infine a
90°(usando il goniometro) di flessione del ginocchio.
Si approfondisce lo studio della rotula con specifiche proiezioni quali: proiezione di Merchant (ginocchio flesso a 45°)
per l’analisi della morfologia della troclea femorale e della
rotula (shift rotuleo e tilt rotuleo) e dell’angolo di congruenza
della F-R;
e di Laurin (ginocchio flesso a 20°) specifica per la stima
della congruenza F-R ai primi gradi di flessione del
ginocchio.
VARO
NORMALE
VALGO
Si conclude lo studio radiografico del ginocchio con:
Rx in A/P in carico dall’anca alla tibio-tarsica su lastra
lunga.
Richiesta per la valutazione delle deformità (congenite o acquisite) e dismetrie degli
arti inferiori presenti soprattutto durante l’infanzia; per la valutazione dell’asse meccanico e anatomico del femore e della tibia; e per determinare il grado di artrosi.
Quella di nostro interesse, è lo studio dell’asse del ginocchio per determinare la condizione di valgismo o varismo. Il ginocchio valgo è quella condizione con cui l’asse del femore e quello della tibia formano un angolo aperto in fuori, per cui le ginocchia si
toccano tra loro mentre i piedi si allontanano. Nel ginocchio varo, al contrario, l’asse femoro - tibiale forma un angolo aperto all’interno, per cui le ginocchia si allontanano tra
loro anche a piedi uniti.
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