Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”
Anno 7° - Numero 3 - Febbraio 2011
LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO
La nuova California
pag. 7
Chiediamo il registro
tumori per la
Provincia di Caserta
pag. 6
Il nostro muro
dei “Resto”
e “Vado via”
pag. 2
Centro Laila, più
che i numeri
parlano i mesi di
arretrato
pag. 2
Carnevale in piazza
pag.11
Un area di pregio
nel degrado: foce
di Lago Patria
pag. 5
IONE
DISTRIBUZ
GRATUITA
Shalom
Auschwitz
Il giorno della memoria
Per non dimenticare
Il 27 Gennaio è il Giorno della Memoria dedicato alle vittime della Shoah.
Una giornata istituita il 20 Luglio del 2000 per commemorare i tragici eventi della
Seconda Guerra Mondiale. Sono passati tanti anni da quei giorni di terrore e
non ci appare vero tutto ciò che è accaduto, mai avremmo pensato che la mente
umana sarebbe stata così malefica. A distanza di tanto tempo abbiamo chiesto
cosa pensano dell'argomento i ragazzi di quei fatti ed abbiamo anche chiesto
il contributo di Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace e persona sensibile
all'argomento. Il nostro gruppo giovani ha effettuato una serie di interviste ai
propri coetanei: Sai cos’è lo Shoah? Luca (17 anni) : “Lo Shoah è lo sterminio
degli ebrei da parte nazi-fascisti”, ci dice Luca (17 anni), mentre Vincenzo (21
anni) ci riferisce “Aspetta riguarda Hitler? Lo sterminio degli ebrei?”. Dettagliata
la risposta di Francesco (18 anni) “Penso che sia stato uno degli errori più
eclatanti della storia, per volere di un genio malato e che, oltre al fatto che
sono stati uccisi 6 milioni di ebrei, quei 6 milioni comprendevano omosessuali,
disabili, e anche uomini di altre popolazioni, come gli slavi, ad esempio.”
Cosa ne pensi del razzismo? “Il razzismo secondo me è una forma di prepotenza
verso persone che sono
diverse da noi.” (Silvio
17 anni), “Il razzismo è
pregiudizio. Il pregiudizio
è ignoranza. Il razzismo è
ignoranza.” ci dice Vincenzo
mentre Francesco: “Che
quella è solo una fobia
psicologica che gioca sul
fatto che l'essere umano
ha paura del 'diverso', e
nient'altro”.
Ti sei mai chiesto il perché di
quella strage? “Al dire il vero
Il Nuovo Simbolo Museo - Giudaico di Berlino
www.officinavolturno.com
no. Ma non ho mai capito – ci dice Roberto (17 anni) - come gli possa essere
venuto in mente di fare quella strage”. Vincenzo pensa a motivi economici: “La
strage avvenne a causa della bramosia di potere di Hitler. Era risaputo che
gli ebrei possedevano immense ricchezze ed il “fuhrer” dietro la scusa della
razza perfetta li sterminò per impossessarsi dei loro averi”. Francesco: “Hitler
inizialmente perseguiva un altro progetto che era quello di debellare gli ebrei
dalla Germania perché gli ebrei erano uomini facoltosi, banchieri, commercianti
credendo che quegli ebrei si arricchissero a discapito dei tedeschi e decise
inizialmente di far chiudere loro le attività poi il progettò prese pieghe diverse
alla deportazione nei campi di concentramento”.
Agnese ci ha mandato il testo della canzone “Shalom Auschwitz” da lei scritta:!
E rivedo quei figli, i miei compagni, fratelli l’uomo di tutti i tempi…
Quanti han perso la Vita per la Pace la Guerra sulla terra.
Shalom Auschwitz! Le mie membra spezzate, corpi e cuori trafitti dai mercanti di
morte.
Percorriamo le strade, l’acqua mischiata a sanguw, sulla terra, sulla terra…!
(interludio) Shalom Auschwitz! Chi l’avrebbe pensato?
Hai segnato la Storia nella nostra Memoria.
Quanti giorni allora, all’ uomo restano ancora di riposo di pianto e di Se..?
Quanti giorni allora, all’ uomo restano ancora perché PACE ritorni fra noi..?
Sulle spoglie e il sangue dei MARTIRI s'innalza il CANTO di LIBERTA’!
Sulle spoglie e il sangue (Olocausto) dei MARTIRI s'innalza
il CANTO di PACE, Sì!
Rit: -Non si deve dimenticare! Anzitutto, sì, ricordare!
La Speranza di questa gente che han creduto
che l'Amore è assai più forte, che va oltre, oltre la morte!
che l’Amore è sui loro Volti, nei loro Cuori!
sui loro Volti nei loro Cuori
sui loro Volti, nei loro Cuori… (solista)
2) Shalom Auschwitz! Si ribellano i morti, gli alberi sono arsi,
gli empi si sono persi,
sassi e pietre dispersi, fumi e fiumi di fiamme, sulla terra!
Shalom Auschwitz! Anche per Te ho marciato, sventolando ‘Bandiere’
sopra i tetti del mondo.
Ogni guerra è una causa, causa inutile e persa sulla terra, sulla terra...!
(Interludio e Rit.)
PAG. 2
Attualità
Dalla copertina di Gennaio 2011 è nata un’iniziativa spontanea
Il nostro muro dei
“Resto”
e
“Vado
via”.
.
.
Collaboratori e lettori ci hanno inviato le loro liste, eccole:
“RESTO perché “Ho necessità che qualcuno
mi ricordi che tutto quel che penso ed in cui
profondamente credo, esista”...
VADO VIA perché “non voglio cedere all’ignoranza… non voglio adattarmi al male”…
RESTO perché “l’evoluzione è la manifestazione del cambiamento, non necessariamente
migliorativo, sia del visibile e del diretto, sia
del’invisibile quanto dell’indiretto…”
RESTO perché “non ho il coraggio di fuggire”…
VADO VIA perché “è tutto contaminato”…
perché non so se andare o restare... perché
non so più cosa inseganre a mio figlio”...
RESTO perché “è lui il futuro e la speranza”…
VADO VIA perché “ho paura… perchè non esiste più l’onesta… la realtà… l’amore!!!”...
Chiara Zanichelli
VADO VIA perché “non so cosa posso fare io
in una collettività che rispecchia il paradosso
della vita”…
VADO VIA, perchè “se nella crisi c’è poco da
mangiare, qui qualcuno già si è mangiato tutto”.
Fabio Romano
RESTO perché “Non devo arrendermi a questo terribile scenario… non posso non vedere
ciò che hanno il coraggio di fare, ma reagisco
e scrivo”…
RESTO perchè “abbiamo tante cose belle ma
sono poco valorizzate ! Ecco perchè ho deciso di creare il sito amatoriale Solo Caserta!”
Fabio Nacca
VADO VIA perché “sono troppo precaria per
essere madre… per essere moglie… per essere tutto e non essere ancora niente”...
RESTO perchè “ci sono giovani come voi”...
RESTO perché “c’è la speranza, l’aspettativa
che mi resta per trasformare un sogno, un illusione in una inaspettata realtà”...
VADO VIA perché “è l’uomo nuovamente responsabile del disastro… che prende il sopravvento…che ancora distrugge senza badare ai
limiti, sottovalutando i confini e le barriere e
la naturale resistenza a cui ne consegue una
drammatica risposta fisiologica !”...
INFORMARE
Registrazione c/o il Tribunale di
S.Maria C.V.
N° 678 del 03/04/2007
---------------------------------------------Periodico edito dall’Associazione
Culturale e Politica
Centro Studi Officina Volturno.
Sede legale: P.zza delle Feste7
Castel Volturno (CE)
Edito da
Centro Studi Officina Volturno
***
Direttore responsabile:
Elio Romano
***
Responsabile amministrativo:
Antonio Lavadera Lubrano
***
Responsabile Area Legale:
Avv. Fabio Russo
***
Aiuto Grafica: Giancarlo Palmese
Fotograto ufficiale: Gino Spera
La tua posta va indirizzata a:
INFORMARE
P.zza Delle Feste 7/8
Pinetamare
81030 Castel Volturno (CE)
RESTO perchè “credo ancora nella rinascita e
ne voglio essere promotore”...
Gianluca Sorgenti degli Uberti
VADO VIA perchè “da quando sono nato, Napoli ha sempre avuto il tarlo della camorra e
della spazzatura”...
RESTO perchè “impegherò tutta la mia vita
per cambiarla e migliorarla”...
Angelo Marano
RESTO perchè “ho la mia famiglia, perchè
amo il costume di questa città, per vedere chi
vince tra me che voglio costruire e chi non ne
ha nessun interesse”...
Nazareno Santoro
RESTO perchè “questa terra ha bisogno di
maturare e di crescere soprattutto attraverso
il lavoro dei suoi giovani, e solo con l’unione si
può provare a fare qualcosa di buono”...
VADO VIA perchè “non riesco a sopportare la
mancanza di sicurezza sul lavoro e per strada, perchè non posso credere che si muoia
ancora di camorra per sbaglio”...
Ciro Oliviero
VADO VIA perchè “a me non piace che per
una partita di calcio sia necessario la Polizia
fuori lo stadio”...
RESTO perchè “credo che un giorno non servirà la Polizia fuori lo stadio”...
VADO VIA perchè “non ne posso più del rumore dei petardi allo stadio”...
RESTO perchè “voglio ascoltare ancora “‘O
surdato ‘nnammurato” dei sessantamila”...
VADO VIA perchè “ci hanno insultato”...
RESTO perchè “quel goal al novantesimo di
Lavezzi in contropiede”...
VADO VIA perchè “quel giocatore che abbiamo comprato”...
RESTO perchè “in questo stadio ha giocato il
più grande dei calciatori”...
RESTO perchè “ho il cuore azzurro”...
VADO VIA perchè “mi sembra di aver già vissuto tutto”...
VADO VIA perchè “non si fa nulla per rivalutare il Litorale Domitio”...
RESTO perchè “mio figlio dovrà respirare
l’aria del San Paolo”...
RESTO perchè “voglio vedere le acque del
Volturno limpide”...
Giulia Lettieri
VADO VIA perchè “sei giorni su sette la mia
vita è un inferno”...
RESTO perchè “il settimo giorno ho già dimenticato tutto grazie al mio Napoli”...
San Giovanni Evangelista, squadra di calcio della parrocchia San Giovanni in porta
RESTO perché “il mio lavoro in questo territorio passivo funziona”...
RESTO perché “la gente ha paura, ma spinta
dalla sofferenza si espone, esce dall’ombra e
questo mi entusiasma”...
RESTO perché “voglio essere un punto di riferimento per quelli che sentono il bisogno di
cambiare, sapere”...
RESTO perché “amo il paesaggio di Castel
Volturno, quello che si vede da casa mia,
all’alba, al tramonto e di notte, perché, per
me rappresenta una bella carezza in inverno,
quando sono stressata e quando ho voglia di
riposare la mente”...
VADO VIA perchè “ho la possibilità di fare
una buona carriera altrove”.
Teresa Forlano
RESTO perchè “per Noi si gioca sempre in
casa”...
RESTO perché “mi sento utile”.
Sergio Gentili
VADO VIA perchè “i tempi sono cambiati”...
RESTIAMO perchè “Napoli è la nostra linfa
e il nostro orgoglio, e non possiamo lasciarla
da sola nelle mani di che non vuole e non sa
amministrarla”...
RESTO perchè “quei “Tre” là davanti mi ricordano qualcosa”...
ANDIAMO VIA perchè “dobbiamo portare la
nostra città nel mondo con i suoi pregi, lasciando a Palazzo San Giacomo i suoi difetti!
Febo Quercia
RESTO “nonostante i nostri politici ce la mettano tutta per farmi andare via: mi dispiace,
non mollo !”....
Enzo Frattini
VADO VIA perchè “sono nero dalla rabbia”...
VADO VIA perchè “non ci fanno andare in
trasferta”...
Depuratore Scatozza, i nostri lettori ci scrivono
Informare è al servizio dei cittadini ed abbiamo sempre voluto
essere aperti alle loro istanze, è così che questo mese pubblichiamo in questa pagina le immagini del vecchio depuratore
di Castel Volturno, presso località Scatozza.
La struttura versa in uno stato di abbandono totale ed insiste
in un area strategica del territorio, il quale riqualificato potrebbe essere di immenso valore per l’intera comunità.
La Poesia
Castel Volturno,
Ultimo atto
Invece anche tu vai via…
E’ questo il tuo coraggio ?!
Cos’hai scritto sul balcone?
VENDESI ?
Una vera capitolazione!
Non vuoi che resti niente
Del tuo passaggio.
Vai e non ti voltare…
Non devi più esitare
Se mi ritieni terra ingrata…
Mentre io non t’ho mai tradita!
Ma tu traslocherai, così,
Sdegnata,
Verso un’altra vita.
Buona fortuna!
Vai dove tutto è normale
E la notte è più serena…
Dove l’amore non fa male…
Dove non sbatti la testa
Contro il muro
Per assicurarti il tuo futuro…
Per te avrò un rimpianto…
E non ti incolpo del mio male!
Io pure sono allo stremo!
Ho il corpo sfruttato, martoriato…
Ora sono anche rinnegato...
Ma che ironia la vita:
Ora , passo io per criminale!
………………………….
Un giorno…Un giorno vedrai…
Dalla camorra liberato
Io sarò di nuovo amato…
E tu ritornerai!
MARIO LUISE,
EX SINDACO CASTEL VOLTURNO
Invitiamo l’Amministrazione comunale a farsi
carico del problema ed ad intervenire quanto
prima per porre in essere un miglioramento
della città.
Ecologia Euroambiente s.n.c.
Gestione e Servizi Ambientali
Via Domitiana Km, 29+500 - Castel Volturno (CE)
email:
informare@officinavolturno.com
Tel/Fax 081-5097039
www.officinavolturno.com
Universitas s.r.l.
Servizi Integrali per le Aziende
Corso Trieste, 146 - Caserta
chiuso il : 23/01/2011
Numero Copie : 4000
Stampa: LITERSTAMPA
Corso Umberto I, 297
81039 Villa Literno (CE)
Tel. 081/8928482
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Tel. 0823 764384 - 0823 766607
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Via Domitiana Km, 30+230 - Castel Volturno (CE)
INFORMARE
Attualità
PAG. 3
Forum Winter School, il futuro Da Pomigliano a Mondragone, welfare in affanno
del Mezzogiorno si discute qui Centro Laila, più che i numeri
parlano i mesi di arretrato
Castel Volturno diventa centro di studio del Mezzogiorno
Castel
Volturno.
Una
nuova
esperienza nasce tramite Antonio Bassolino
in Campania: la Fondazione Sudd. La nascita,
contemplata dall’opinione pubblica un anno
addietro, nasce con l’intento di unire tutte le
energie del Mezzogiorno italiano in un solo
movimento in grado di creare sinergie tali
per lo sviluppo intraregionale del Sud Italia.
Non una Lega Sud, bensì un valorizzatore di
esperienze per la maturazione di una nuova
classe dirigenziale.
Le basi hanno maturato la volontà di discutere, di dibattere argomenti non più sull’agenda
politica nazionale ed arretrati a “peso della
nazione” come l’economia del Mezzogtiorno,
il pantano della classe dirigenziale attuale, i
giovani e la nuova logica geo-regionale alla
luce dello sviluppo dell’economie indiane
e cinesi con il tema Mediterraneo. Come
location si è scelta la struttura dell’Holiday
Inn Resort di Castel Volturno. Le attività
sono state costituita da diversi panel in cui le
diverse tematiche già menzionate sono state
ampliamente esaminate da relatori preparati e
noti come: Cristiana Coppola, vicepresidente
Confindustria con delega al Mezzogiorno;
Stefano Fassina, responsabile nazionale
economia Pd; Mauro Calise, docente di
Scienza Politica alla Federico II; Mario Tronchi, presidente del Centro per la riforma dello
Stato; Andrea Cozzolino, europarlamentare
Pd; Matteo Pizzigallo, docente di Relazioni
Internazionali presso la Federico II; Michele Grimaldi, segretario regionale Giovani
democratici; Lello Savonardo, responsabile
Osservatorio giovani della Federico II; e con
le conclusioni di: Bassolino; Beppe Vacca,
presidente Fondazione Gramsci; Carlo
Borgomeo, presidente fondazione per il
SUD nonché ex amministratore delegato
Sviluppo Italia. L’evento è stato organizzato
da Nicola Ucciero, già assessore provinciale
di Caserta.
Particolarmente rilevanti i contributi di
Fassina e Coppola. Fassina ha dichiarato nel
corso del proprio intervento: “La questione
meridionale è questione nazionale, e non è un
approccio scontato. E’, invece, un problema urgente: rischiamo la desertificazione
industriale di grandi aree del Mezzogiorno. La
stagione di riforme che chiediamo per il Paese
è anche e soprattutto una priorità per il Mezzogiorno”. Coppola ha ribadito alcuni concetti
espressi nel libro “Il Sud aiuta il Sud. Le tesi di
Confindustria per il rilancio del Mezzogiorno”
ovvero: “Dobbiamo abbandonare una logica
di rivendicazione, se non facciamo autocritica non possiamo progredire. Dobbiamo
partire dalle nostre forze, dai nostri territori
e ripensare ad una responsabilità collettiva
di tutte le forze, politiche, imprenditoriali,
sindacali e della società civile che lavorino per
far ricrescere un tessuto produttivo, creare
le condizioni per dare ‘pari opportunità’ alle
imprese meridionali”.
A Nicola Ucciero chiediamo notizie in
relazione al recupero dell’intera area Litorale
Domizio dal degrado, ...: già lo svolgimento
dell’evento a Castel Volturno fosse sintomo di
grande attenzione per questo territorio della
Fondazione Sudd ed anche che “il tema che
esce forte da questa tre giorni è che il Mezzogiorno non è un problema dei meridionali,
è un problema nazionale. L’Italia ce la fa tutta
insieme o non ce la fa. Il tema dello sviluppo
del Mezzogiorno deve ritornare ad essere
centrale nei partiti e nelle classi dirigenti,
siano esse economiche, politiche o culturali”.
Zone Franche Urbane. Senza soldi niente sgravi
MONDRAGONE.
Le Zone Franche Urbane
(ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si
concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro
imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è
favorire lo sviluppo economico e sociale
di quartieri ed aree urbane caratterizzate
da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo
inespresse.
Nella prima fase il progetto prevede
l’istituzione di un numero limitato di
ZFU nelle città italiane con conseguenti
agevolazioni fiscali e previdenziali, tali
agevolazioni coprono la durata di 5 anni
mentre decrescono in entità nei periodi
successivi e consistono sostanzialmente in esenzione dalle imposte sui redditi,
esenzione dall’IRAP, esenzione dall’ICI,
esonero dal versamento dei contributi
previdenziali.
In misura minore e circoscritta, è previsto anche il sostegno ad imprese già
operanti nelle medesime aree.
Enti promotori del progetto sono le Am-
ministrazioni Comunali alle quali spetta
il compito di individuare le aree, elaborare il progetto e programmare eventuali
investimenti, tali proposte vanno poi valutate dall’Ente Regione, che verifica la
sussistenza dei requisiti quali l’ammissibilità del territorio, la perimetrazione,
il calcolo dell’indice di Disagio Socio
Economico etc.
Tra le varie realtà ammesse a beneficiare delle Zone Franche Urbane vi è il
Comune di Mondragone. Abbiamo cercato di analizzare quale sia al momento
lo stato di attuazione di questo progetto
contattando il Center Office della ZFU
Mondragone, presso il quale in base alla
normativa sulla Zfu è possibile insediare
o trasferire la propria attività imprenditoriale o professionale per beneficiare
delle agevolazioni previste per legge.
Stando allo stato delle cose l’impatto risulta ancora debole, ciò è dovuto in parte alla carenza di informazione intorno a
questa iniziativa ma in misura maggiore
è dovuto alla mancanza dei Decreti Attuativi che dovrebbero essere emanati
dal Ministero dello Sviluppo Economico
e grazie ai quali si potranno erogare i
fondi.
Nella sostanza quindi la struttura c’è ed
è funzionante ma senza i decreti attuativi della legge sulle Zfu la stessa non ha
motivo di esistere in quanto impossibilitata ad applicare la fiscalità di vantaggio
e la erogazione dei fondi.
A tale situazione di disagio si sta cercando di ovviare attraverso una mobilitazione chiamata “tour Itinerante pro ZFU”
che ha preso il via proprio da Mondragone l’11 gennaio, per poi toccare tutte le
principali città sedi di ZFU con lo scopo
di raccogliere firme per sollecitare l’attenzione del Ministero dello Sviluppo
Economico sulla situazione e quindi la
firma dei tanto attesi decreti.
L’augurio è che si possa arrivare presto
alla risoluzione di queste problematiche
al fine di mettere in moto l’apparato delle
Zone Franche Urbane, una ricetta che tra
l’altro è consolidata, visto il successo ed
i benefici che tale iniziativa ha apportato
in Francia. MARIO AMBROSCA
I bambini del Centro Laila.
...i sorrisi parlano per loro
MONDRAGONE. Irene83 sul litorale domitio
casertano non dirà nulla, ma dalle parti di
Pomigliano d’Arco (NA) significa molto. E’
una realtà importante, fornitrice di servizi alle
persone disagiate ed in condizioni di difficoltà
per i continui mancati pagamenti da parte
delle istituzioni. Sul litorale casertano ci sono
realtà similari, che, sebbene con storie diverse, hanno un comune denominatore: il ritardo
nei pagamenti da parte degli Enti pubblici.
Una di queste è il Centro Laila,che svolge un
attività delicata come quella dell’assistenza ai
bambini disagiati.
Bambini che provengono da realtà spesso
drammatiche, che vivono di poco, che hanno
fame. Bambini affidati dalle istituzioni alle cure
di chi è esperto nel settore ovvero alle braccia
di Angelo Luciano, presidente del Centro
Laila, chiamato “papo” dai bambini presenti
nella struttura. L’istituto si compone di un
area diurna atta alla scolarizzazione dei più
piccoli immigrati (li abbiamo visti personalmente fare attività didattiche) e di una casa
famiglia dove vengono accolti minori di tutte
le provenienze. E’ qui che si materializzano le
maggiori difficoltà. I Comuni inviano i bambini
in questi centri,s’impegnano a pagare le spettanze per l’assistenza, salvo dimenticarsene
rapidamente. “Tolta la patata bollente, non
se ne fregano più” sbotta Angelo. Effettivamente, pare essere proprio così e più dei
numeri “parlano i mesi di arretrato” (come ci
sottolinea al telefono la figlia Gisel) con picchi
eccezionali di 30 mensilità nel caso di San
Marcellino (4 minori affidati nel giugno 2008
salvo non pagare mai le rette, totale 170.000
euro) o un annualità circa per Mondragone
e Castel Volturno (rispettivamente 12 mesi e
20mila euro il primo , 15 e 80mila euro circa
il secondo) oltre le sette mensilità di Casal
Di Principe (da aprile a ottobre 2010 per un
importo di 20.000€). Euro più euro meno,
parliamo di cifre veramente importanti. “Non
è tanto un problema di soldi, ma di attese.
Cibi scaduti? No, diversamente utilizzabili
Breve viaggio nel mondo degli alimenti ma
non ci riferiamo a quelli che arrivano sulle
nostre tavole bensì a quelli scaduti o verso la
scadenza, un viaggio tra sprechi ed esempi di
solidarietà. Molto spesso ci domandiamo che
fine possano fare gli alimenti dei supermercati
che rimangono invenduti e che quindi inesorabilmente si avviano a scadenza.
Innanzitutto è da premettere che il costo per
lo smaltimento di prodotti invenduti varia da
prodotto a prodotto ma in generale è comunque molto elevato.
Alcuni tipi di prodotti possono essere riciclati
e quindi asservire ad un’industria diversa
da quella alimentare, si pensi ad esempio
al grasso della carne ed il largo uso che ne
viene fatta dall’industria dei cosmetici e dei
detersivi. Riguardo alla loro sorte bisogna
distinguere tra i piccoli market locali e la grande distribuzione. Per i primi infatti i prodotti
verso la scadenza sono quelli che vengono
messi spesso in offerta, quando invece sono
inesorabilmente scaduti costituiscono reso di
vendita e quindi vengono ritirati dallo stesso
distributore dei singoli prodotti. In questo caso
si riscontra la convenienza per il commerciante ma non vengono attivate pratiche di
solidarietà in quanto i piccoli commerciante
possono contare su un volume d’affari di gran
lunga minore rispetto ai grandi ipermercati
e spesso stipulano contratti che prevedono
insieme alla erogazione del prodotto da vendere la resa di quelli rimasti invenduti. Diverso
invece è il discorso per la grande distribuzione
dove tali prodotti possono anche avere uno
scopo sociale, infatti in Italia si sta sviluppando sempre di più una pratica virtuosa che
è quella del recupero degli alimenti che si
avviano alla scadenza.
Tutti i giorni la grande distribuzione genera
volumi ingenti di merce invenduta, prodotti
alimentari che vengono ritirati dai banchi e
dagli scaffali ancora perfettamente integri e
commestibili ma che per motivi quali: scadenza ravvicinata, confezione esterna ammaccata, residui di attività promozionali, ecc....non
possono essere più venduti.
In pratica mediante accordi stipulati dalle
catene della grande distribuzione alimentare
e associazioni benefiche e di solidarietà si effettuano raccolte periodiche di questi alimenti
per destinarle alle persone in condizioni di
indigenza. Noi ci siamo occupati del banco
delle Opere di Carità: in pratica questo ente
assistenziale onlus offre ad associazioni,
comuni, comunità e parrocchie prodotti quali
quelli che non possono essere commerciati
per difetti estetici di packaging, produzioni in
eccesso da consumare a breve scadenza,
merce alimentare non avente successo nella
www.informareonline.com
catena di distribuzione, prodotti non venduti
siti nei magazzini della Grande Distribuzione,
prodotti igienico-sanitari, prodotti farmaceutici
da banco.
Attraverso questa pratica si perseguono
molteplici obiettivi, da un lato si riducono i
costi per lo smaltimento dei prodotti alimentari
e i danni ambientali nel caso questi finiscano
in discarica e dall’altro lato di perseguono
fini di utilità sociale. La pratica è sempre più
diffusa nel nostro paese e ormai tutti i big
della grande distribuzione hanno firmato convenzioni con i banchi alimentari. Tuttavia tale
pratica sarebbe da incentivare anche a livello
locale operando un coinvolgimento anche dei
piccoli distributori, ma tenendo conto delle
difficoltà in cui versano, delle quali Informare
si è già occupato, dovute proprio all’avvento
dei grandi centri commerciali, forse un rifiuto
sarebbe più che lecito. MARIO AMBROSCA
La legge impone che le cooperative sociali
abbiano i contratti in regola, come è giusto
che sia, ma non abbiamo i soldi per pagare i
contributi perché non ci pagano” dice Gisel.
Sette mesi addietro Angelo ha scritto pure
al Presidente della Repubblica Napolitano,
al Presidente del Senato Schifani ed al
Presidente della Camera Fini. Solo quest’ultimo ha risposto disponendo l’invio di un
capogruppo: una settimana dopo la Mussolini
contatta il Centro Laila e li convoca a Napoli
per discutere. Nel capoluogo regionale, dopo
una conferenza stampa in pompa magna
alla presenza di molteplici realtà regionali del
settore si è tentato di sanare una parte del
debito contratto da Napoli a causa del blocco
dei finanziamenti da parte della Regione
Campania per mancata rendicontazione.
Al Tg3 Campania del 20 gennaio 2011 gli
operatori del Terzo Settore hanno denunciato
crediti per 500milioni di euro in Regione di cui
un quinto solo a Napoli. Dopo il vuoto.
LA STORIA
Nel 2008 una visita programmata della Procura della Repubblica riscontrò del cibo scaduto
all’interno di un armadio presente nella cucina
della struttura “La Luna”, sebbene il mobile
fosse chiuso ed utilizzato solo per alimentare
la voliera della Pet Therapy e non per l’alimentazione dei bambini il Magistrato dispose
l’allontanamento dei minori da “Il Sole” e
da “La Luna” (entrambe di Castel Volturno)
presso la struttura di Mondragone, sempre
tenuta dal Centro Laila.
Le due non hanno riaperto a causa di una
divergente interpretazione regolamentare tra
Luciano ed il Comune di Castel Volturno. La
legge regionale 711 del 2004 ha disposto una
regolamentazione del settore residenziale
per i bambini in affido a cui il Centro si è
uniformato in tempi rapidi, la stessa prevedeva la previa autorizzazione sindacale per
lo svolgimento delle attività, cosa concessa
immediatamente. Mesi dopo ci fu un nuovo
regolamento con delle variazioni all’articolo 6,
che come ci dice Angelo “quelli in possesso
della 711 come definitiva dovevano in quattro
anni adeguare le strutture” e l’interpretazione
discordante vorrebbe un ulteriore autorizzazione del Comune (già presente per Angelo).
Ad oggi nessuno l’ha mai firmata.
UNA CONVENZIONE D’ORO PER L’ENTE
Il Comune di Castel Volturno vanta con il
Centro Laila una convenzione economica tra
le migliori in Italia. L’Ente forniva in comodato
d’uso le strutture ed in cambio i servizi del
Centro venivano erogati ad un prezzo di 25
euro giornalieri per minore mentre altrove si
parte da almeno 80 per raggiungere i 156 per
i casi più difficili.
PAG. 4
Speciale Assicurazioni
INFORMARE
Tagliandini falsi, auto senza polizze, truffe, risarcimenti diretti rallentati e conciliazione obbligatoria al vaglio
Io viaggio franco...
Pe
rché la nostra polizza auto costa
tanto? Gli assicurati parlano di
speculazione e solamente in seconda battuta
di colpe dovute alle truffe nel settore.Le Compagnie vanno dritte alle truffe subite nel corso
delle proprie attività.
Gli incidenti in Italia si materializzano con una
certa frequenza (8,6%) inferiore all’Austria
(9%), ma superiore ai più grandi Paesi motorizzati d’Europa ovvero: Germania (6,6%) e Francia (4,4%). Una mole di 3.700.000 sinistri risarciti per un importo di circa 15 miliardi di euro
nel 2008 (Fonte Ania). Cosa che fa sorgere più
di un sospetto in merito alle truffe assicurative
(vedi box a lato a proposito di Mondragone) e
non si riesce a trovare una soluzione adeguata
alla problematica.
Guidare senza assicurazione che gioia
Molti automobilisti, ci riferiamo al litorale domitio, hanno deciso di staccare la spina. La Compagnia assicuratrice fa problemi ad assicurare?
Chi se ne frega, non mi assicuro e circolo senza
Quattroruote
scrive
I Furbetti
del Tagliandino
IL NOTO MENSILE DELL’AUTOMOBILE ITALIANO HA DEDICATO UN INTERO SERVIZIO ALLA
QUESTIONE RESPONSABILITÀ CIVILE AUTO
NELL’EDIZIONE DI GENNAIO
2011. L’AR204 A
TICOLO, PUBBLICATO DA PAGINA
PAGINA
209, PARLA DELLE TANTE TRUFFE
ALLE COMPAGNIE ASSICURATRICI IN ITALIA
E NE PARLA COME FENOMENO IN CRESCITA
IN TUTTA LA PENISOLA.
TRA LE PIEGHE
VIENE MENZIONATO ANCHE IL LITORALE
DOMITIO CASERTANO E PER LA PRECISIONE
MONDRAGONE (CE).
“(...) sul litorale di Mondragone
(CE), invece, tra gennaio e febbraio (2010, ndr.) sono stati registrati 32 investimenti di persone,
guarda caso tutte provenienti da
Caserta, proprio come i testimoni.
Le cartelle cliniche erano state
clonate e adattate ai profili dei
falsi investiti; in altri casi, la documentazione riguardava persone
realmente ferite, ma per altri motivi e del tutto ignare della richiesta
di risarcimento inoltrata a loro
nome... Un’operazione ulteriore
ha riguardato una compagnia che
ha chiuso recentemente i battenti:
poco prima del fallimento erano
state sottoscritte migliaia di
polizze per vetture poi coinvolte
in incidenti e in richieste d’indennizzi che, a quel punto, potevano
essere rivolte solo al Fondo per
le vittime della strada”. Fonte:
QUATTRORUOTE, GENNAIO 2011
tagliandino.
E’ un fenomeno in forte crescita a causa dell’alto tasso di “inflazione” delle RCA ed è dovuta alla necessità dell’automezzo privato sul
litorale domizio, causa carenze del trasporto
pubblico. La violazione dell’articolo 193 comma 4 del Codice della Strada è divenuta una
abituale causa di sequestro mezzi sul territorio.
I depositi giudiziari pullulano (alcuni sono addirittura ingolfati e attendono di essere svuotati
per tornare operativi) di automezzi posti sotto
fermo amministrativo, mezzi cui il possessore
deve provvedere al pagamento della contravvenzione (tra 779 a 3.119 euro a seconda dei
casi), del prelievo, del trasporto, della custodia
e della copertura assicurativa per almeno sei
mesi per rientrarne nell’effettività del possesso.
Conciliazione obbligatoria
Tempi rapidi e costi legali abbattuti
Un nuovo strumento normativo a disposizione
degli utenti è stato varato dallo Stato italiano
nel 2009, con decreto numero 38. Si tratta
della Conciliazione economica e commerciale, altrimenti denominata A.D.R. (Alternative
Dispute Resolution), fino a questo momento
facoltativa per
i campi delle
controversie
condominiali,
sinistri RCA e
responsabilità
medica. La stessa, ai sensi del
decreto attuativo
128/2010, diverrà obbligatoria
dal 20 marzo
2011 nei medesimi campi.
Cosa significa?
“Fino a questo
momento gli avvocati hanno dovuto rendere
edotta la parte prima di poter procedere a
livello giudiziale” ci dice Giovanni La Vanga,
mediatore accreditato e referente della sede
secondaria “A.D.R. Conciliando” di Mondragone (via Domitiana 377/A), “mentre nel
prossimo futuro sarà obbligatorio esperire un
tentativo di conciliazione prima di andare dal
Giudice”. Perché gli avvocati italiani, tramite
il Consiglio Nazionale Forense e l’Organismo
unitario dell’avvocatura, hanno fatto e fanno
pressioni sul Ministro della Giustizia Angelino
Alfano affinché non diventi obbligatoria? “Con
la mediazione non è obbligatoria la presenza
dell’avvocato di parte, dunque molti si sentono aggirati” mentre con il sistema attuale c’è
sempre bisogno di un consulente per ricorrere
alla Giustizia italiana. Come funziona? “Il ten-
Colpa al 50%, non
mi aumenta l’assicurazione
Il Modulo blu o Cid è uno strumento molto utile all’automobilista, viene studiato all’interno delle autoscuole durante
la didattica per il conseguimento della
patente e dovrebbe essere nell’auto
in caso di sinistro (è gratuito e lo potete chiedere al Vostro assicuratore).
Questo prevede diversi campi da compilare ed è possibile persino disegnare
le modalità in cui è avvenuto il sinistro.
Prevede anche la firma da parte del con
ducente o dei due conducenti (entrambi
Cosa che in alcuni casi non avviene in tempi
rapidi o non avviene proprio.
Lo stesso articolo, al comma 4-bis, prevede un
trattamento similare per chi viaggia con assicurazione falsa o contraffatta a cui si aggiunge la
sospensione della patente per un anno.
Il fenomeno dei tagliandini falsi/contraffatti o
della circolazione senza copertura assicurativa
è, a mio dire, un fenomeno di rilevante pericolosità sociale. Fonti ufficiose ci parlano di almeno 700 vetture depositate per violazione articolo 193 presso i depositi territoriali nel solo 2010.
Se 700 vetture vengono fermati dalle autorità
di polizia per guida senza assicurazione, quanti
non sono stati ancora bloccati? Se una innocente cittadino percorre la Domiziana viene
tamponato da una vettura senza assicurazio-
i casi possibili) per una constatazione
amichevole e rapida dei danni riportati.
Molti sono preoccupati di vedere aumentare la propria polizza auto a seguito di un
sinistro, in quanto pensano di passare in
una classe di merito più bassa e dunque di
pagare un importo maggiore a fine anno.
Ciò non è vero se la colpa viene condivisa. Infatti, fino al 50% di colpa in un
anno non si slitta di classe ed il proprio
certificato di rischio rimane immacolato.
tativo di conciliazione può essere effettuato
presso tutti gli Enti accreditati al Ministero di
Grazia e Giustizia e dinanzi ad un mediatore
iscritto. Quest’ultimo deve aver fatto un
apposito corso preparatorio, ottenendone
l’abilitazione. Nello specifico per attivare la
procedura si va
presso la Segreteria dell’Ente
accreditato,
che può essere
pubblico o privato, e si attiva
la procedura.
Qualora le parti
si rivolgano in
concomitanza
allo stesso Ente
non si pagano
le spese fisse
di attivazione
(40 euro, ndr.) e
si paga solamente, al termine della procedura, la parte variabile a seconda del valore
della causa, che viene pagata da entrambi.
E’ importante ricordare che è obbligatorio
esperire il tentativo prima di andare dinanzi
al Giudice, non è necessario raggiungere un
accordo. Il Giudice deve ricevere il verbale
redatto dall’Ente accreditato prima di aprire
il procedimento giudiziale, qualora una delle
parti non si fosse presentata chiede il ‘Giustificato motivo’, che può essere inserito anche
nelle motivazioni della sentenza”. Che valore
legale ha: “Il Verbale della mediazione viene
trasmesso alla Segreteria dell’Ente per poi
essere registrato al tribunale avendo valore
tra le parti” e perché è vantaggiosa? “E’ una
procedura informale, non è obbligatoria la
presenza dell’avvocato e si risparmiano le
spese giudiziarie. Si risparmia soprattutto
sui tempi. Quando si va dal Giudice passa
anche un anno prima della sentenza, con la
mediazione i tempi sono molto più rapidi”.
E’ un sistema sperimentato in quanto “in
Europa funziona dappertutto e si propone di
soddisfare gli interessi – dice La Vanga - di
chi si sente danneggiato, il mediatore fa da
terzo nel componimento della lite. Purtroppo
in Italia se ne parla poco, si fa cattiva informazione sebbene serva a snellire le procedure, a
non intasare i tribunali”. Nel campo RCA sarà
obbligatoria e le Compagnie presseranno
molto su questo canale affinché si riducano le
spese necessarie alla liquidazione dei danni
da sinistri, fino a questo momento non è mai
stato utilizzato sul litorale domitio, ma dal 20
marzo prossimo sarà obbligatorio farlo.
www.informareonline.com
ne, chi risarcirà il danno? Il Fondo vittime della
strada. Tale strumento fino a qualche anno addietro risarciva solamente i danni alle persone,
ma dal 24 novembre 2007 a seguito del D.lgs.
198 provvederà a risarcire integralmente anche i danni alle cose).
L’AVVOCATO IN TASCA
Tra chi specula e chi ci campa non si riesce
a capire come mai buona parte dei sinistri
automobilistici italiani finiscano sempre in Tribunale. C’è chi parla addirittura di una chiara
volontà da parte degli avvocati di far arrivare
le pratiche del Risarcimento diretto al sessantunesimo giorno al fine di imbastire un procedimento giudiziale. Verità? Falsità? Fatto sta che
la prima procedura agevolativa per ottenere il
risarcimento da parte delle Compagnie è il modulo Cid o Modulo Blu. Questo se è vistato da
entrambi i conducenti prevede una risposta in
trenta giorni (per la colpa a metà, vedi box a
fondo pagina), se manca la firma di uno dei responsabili occorrono 60 giorni (superati i quali
si può ricorrere in via giudiziale, da cui la volontà presunta di cui sopra) mentre in presenza di
lesioni del conducente si arriva a 90 giorni. E’
una pratica rapida, in quanto basta la relazione
di un perito nominato dalla Compagnia per far
partire le pratiche e se l’importo non supera una
certa soglia, l’assegno lo sigla proprio il Perito.
Dunque l’attesa dovrebbe divenire minima.
In Italia gli avvocati abbondano ed in molti attendono prima di firmare i Moduli blu oppure
preferiscono non firmare in attesa di un consulto con il legale di fiducia, allungando la trafila
ed aumentando i costi complessivi dei sinistri.
Questi in buona parte finiscono per gravare
sulle tasche dei consumatori, con balzelli a fine
semestre considerevoli.
... e io ti tolgo gli sconti
Niente più promozioni causa troppi speculatori
La Provincie di Napoli e Caserta sono luoghi
desolanti per le Compagnie assicuratrici,
almeno così dicono, e preferiscono migrare
verso altri luoghi attraverso la pratica de
“abbandono del territorio”. In poche parole:
fanno fagotto e vanno via”. Questa parte
l’avete già conosciuta nella precedente
edizione di Informare – Litorale domitio –
Castel Volturno (se non l’hai letta, scaricala
dall’archivio Informare di Informare Online.
com), ma quello che non avete letto è che
una parte di queste Compagnie, quelle che
rimangono, hanno iniziato a tagliare sulle
promozioni.
Le opzioni“Guidatore esclusivo”, “Guidatori
sopra i 26 anni”, “Tariffa chilometrica”, “Franchigia”, “Carrozzeria
Convenzionata”
sono divenute più
difficili a stipularsi
per l’automobilista
medio ed in alcuni
casi non figurano
più tra i cataloghi
assicurativi in
Provincia di Caserta.
Perché? Perché
le Compagnie non riescono a far utilizzare
correttamente i contratti stipulati. Nell’ottanta
percento (cifra di picco) dei casi di incidente
stradale con polizza per guidatore esclusivo o sopra i 26 anni diverse assicurazioni
riscontrerebbero un automobilista diverso
da quello indicato o con meno anni di quelli
sottoscritti, non riuscendo neppure a rivalere
sul contraente indisciplinato per la lentezza
del sistema giudiziario italiano.
Fanno sorridere le vicende dell’opzione
“Carrozzeria convenzionata”. In origine era
nata per eliminare intermediari tra chi paga
(la Compagnia) e chi svolge l’attività (il
carrozziere in genere), doveva contribuire
anche ad un economia di scala più forte
e costi minori da pagare per incidente.
La Campania, specie il litorale domitio
casertano, è il regno delle “amicizie” e delle
“parentele” allargate, dunque ben pochi percorrevano 10-20km per farsi riparare l’auto
dal convenzionato preferendo rivolgersi
all’amico sottoporta. Alla fine molte assicurazioni hanno preferito togliere tutto di mezzo,
eliminando i costi di gestione del segmento
dai capitoli di bilancio.
Per non parlare delle “tariffe chilometriche”
dove, a seguito di incidenti stradali, si
segnalava il superamento del tetto limite
chilometrico prefissato annuo dopo appena
due-tre mesi dalla stipula. Anche in questo
caso problemi giudiziari e di status giuridico
degli assicurati (nulla tenenti) impediva alla
Compagnia di accedere ad una eventuale
rivalsa.
Idem ancora per le polizze con franchigia
dove i danni fino ad una certa soglia (solitamente 500 euro) vengono pagati direttamente dall’automobilista senza ricorrere
agli strumenti previsti dalle RCA. In poche
parole “la strusciatella te la pagavi da solo,
mentre oltre provvedeva la Compagnia”,
come ci ha detto un amico assicuratore (ha
chiesto l’anonimato e noi lo garantiamo). “Il
problema era che anche per le cifre superiori
– continua l’assicuratore – la franchigia la
dovevi lo stesso pagare, ma nessuno lo
faceva. La Compagnia allora dovrebbe
ricorrere in giudizio
per piccole cifre”,
ma per piccole cifre
a fronte degli alti
costi legali/giudiziari
non ne vale neppure
la pena. Ricapitolando: faccio un
incidente da 2000
euro di danni ed ho una polizza con franchigia a 500 euro. Cinquecento euro li metto io
e mille cinquecento li mette l’assicurazione.
Tutto ciò ha portato diverse Compagnie, tra
cui alcune delle maggiori a livello italiano,
a togliere del tutto tali opzioni o a limitarle
fortemente (aumentando le tariffe annue)
mentre i costi non recuperati indovinate chi li
va a pagare? L’automobilista.
Una soluzione pare ci sarebbe e ci pensa
l’elettronica a tenere a freno l’appetito dei
furbetti. Stiamo parlando della cosiddetta
“scatola nera”, un dispositivo elettronico che
registra gli ultimi cinquecento metri percorsi
dalla vettura, segnando velocità, accelerazione, frenata ed altri parametri. L’impianto
costa circa 100 euro annui e tutela il consumatore a 360°, essendo dotato anche di dispositivo satellitare che, nel caso di pericolo,
prova a chiamare il conducente al telefono e
nell’eventuale mancata risposta provvede a
mandare i soccorsi (caso mai si è finiti in un
fosso e si occorre assistenza medica). “La
scatola funziona e permette di risparmiare il
10% sulla RCA ed il 50% su furto e incendio”
ci dice l’assicuratore, a cui domandiamo se
ne vale la pena: “Con poca spesa dimezzi il
costo del furto-incendio, da 43-44 euro per
migliaio di euro assicurato si pagano 22 euro
circa. Sono una bella somma”.
EL.ROM.
INFORMARE
Ambiente
PAG. 5
L’Italia chiede la deroga,
Bruxelles la boccia
Duna costiera danneggiata, pannelli fotovoltaici trafugati e cani avvelenati...
Un area di pregio nel degrado:
foce del Lago Patria
Le prescrizioni del Nucleo di Valutazione non sono state rispettate
CASTEL VOLTURNO.
viamente la Valutazione d’inE’ sabato mattina, 18 gencidenza non è
naio 2011. Siamo venuti
stata mai fatta
alla foce del Lago Patria
dal Comune di
per raccogliere una denunCastel Volturcia di un residente: Sergio
no.
Gentili.
“Si raccomanCi ha fornito una copioda che la passa documentazione e gli
promettiamo di costruire
insieme a lui e a tanti altri Alcune foto dello scempio alla
interessati, una memoria Foce del Lago Patria
storica di quanto è accaduto
e di quanto accade.
Prima di tutto una precisazione: la foce del
Lago Patria appartiene al Comune di Castel
Volturno e vi è la competenza anche della
Riserva Naturale Foce del Volturno / Coste di
Licola. Il progetto con il quale fu finanziata la
“riqualificazione” dell’area si chiamava I002.
CCV.CCV e apparteneva al Progetto Integrato
serella venga realizzata secondo le modalità
Litorale Domitio.
Oltre un milione di euro buttati in quanto precedentemente sopraindicate (cioè in legno
all’intervento non è seguito nessun controllo e sopraelevate rispetto alla sabbia, ndr.)...”.
Le passerelle sono state fatte in pietra di tufo,
dell’area.
Dal punto di vista tecnico è giusto far notare impedendo, di fatto, qualsiasi movimento della
che l’intervento aveva delle pecche già all’ori- duna e la crescita di qualsiasi pianta o arbusto.
gine e chiaramente individuabili nel parere am- Ad oggi, la situazione è ampiamente verificabientale del Nucleo di Valutazione Regionale bile dalle foto allegate: degrado e abbandono
degli Investimenti Pubblici. Vediamone alcune: totale.
“Data la consistente presenza di aree naturali Anche se, dalle testimonianze raccolte, molte
protette nell’area interessata dal progetto in persone hanno voglia di frequentare questi
esame, si ritiene opportuna l’attivazione della bellissimi posti naturali.
procedura di valutazione di incidenza...”. Ov- Giusto una curiosità: hanno montato anche
dei pannelli fotovoltaici. Oltre ad essere stati,
ovviamente trafugati, non sono mai entrati in
funzione.
Grazie sempre al sig. Gentili e alla Capitaneria
di Porto, è stata sequestrata l’estate scorsa
un’attività che prevedeva l’utilizzo delle moto
d’acqua proprio lungo la foce.
Tantissime altre denunce sono state fatte in
merito e qualcuno non le ha gradite, così come
non era gradita una
comunità di cani randagi che aveva trovato su questa duna
un angolo riparato,
finché non sono stati
ritrovati i resti di croccantini avvelenati e la
carcassa di un cane.
Ci auguriamo che
quest’area riacquisti
l’immagine che aveva prima dell’intervento del Comune, perché
non c’è nessun bisogno di passerelle in tufo,
visto che su una duna si cammina bene anche
a piedi scalzi; non c’è bisogno di staccionate
o panchine in legno o gazebo, visto che possono alimentare solo falò improvvisati; non c’è
bisogno di pannelli fotovoltaici, visto che non
hanno alimentato nessuna illuminazione.
Si chiede solo la vigilanza di chi ha il dovere di
farla e senso civico di chi fruisce questo bene,
ed invece dovremo attendere, come al solito,
che la Magistratura faccia il proprio corso.
ANGELO MORLANDO
Sostanze inquinanti nell’acqua, Campania nell’elenco
Con lettera del 2 febbraio 2010 l’Italia ha chiesto una terza deroga per alcune forniture di
acqua nelle regioni Campania, Lazio, Lombardia, Toscana, Trentino-Alto Adige e Umbria e che avrebbe interessato circa 2 milioni
di persone.
La richiesta di deroga ha riguardato i parametri dell’arsenico, del borio e del fluoruro.
La Commissione Europea ha bocciato la richiesta di
deroga.
Nello specifico per
la Campania, la
50 mg/l
Arsenico
deroga
è stata
3 mg/l
Boro
richiesta
solo ed
Fluoro
2,5 mg/l
esclusivamente per il parametro del fluoruro e sarebbero
state interessate dalla deroga circa 450 mila
persone, residenti nella provincia di Napoli e
precisamente nei Comuni di Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, S. Sebastiano al
Vesuvio, Volla, Cercola, S. Anastasia, Pollena
Trocchia, Somma Vesuviana e Ottaviano.
L’attuale riferimento normativo per fissare i limiti degli inquinanti presenti nelle acque potabili è costituito dal D.Lgs. del 2 febbraio 2001,
n° 31 e successive modifiche e integrazioni.
Di seguito una breve tabella per raffrontare i
limiti di legge esistenti con quelli richiesti con
la deroga. Per la precisione, è giusto ricordare
che le deroghe ai parametri sono state attuate
in Italia già dal 2003 attraverso specifici Decreti del Ministero della Salute.
In passato, inoltre, la richiesta di aumentare i
limiti ha riguardato anche il Selenio, il Nichel
e il Vanadio (con aumenti dal 100 % ad oltre
il 300%).
Dopo il diniego della Commissione Europea
non sarà più possibile derogare dai limiti di
legge fino alla scadenza della precedente
deroga che in Campania è scaduta il 31 dicembre 2010.
La tabella
Limiti di legge
Parametro Richiesta
Italia
D.L . 31/2001 . . .
GS
ES M I
Variazione
10 mg/l
+500%
1 mg/l
+300%
1,5 mg/l
+167%
In conclusione, si può aggiungere che per il
parametro arsenico sono stati già da tempo
proposti limiti più restrittivi rispetto a quelli
dell’attuale legge italiana, soprattutto da parte
di organismi internazionali che hanno eseguito specifiche Valutazioni del Rischio.
In particolare, i limiti più restrittivi servono per
tutelare la salute dei neonati che potrebbero
accusare dei danni anche con concentrazioni
più basse. Tale riduzione è stata richiesta anche per i nitrati e anche per le acque in bottiglia. Uno studio approfondito in merito è stato
condotto dal WHO (World Healt Organization)
che spesso, traducendolo in italiano, viene indicato come OMS (Organizzazione Mondiale
della Sanità).
Ing. Angelo Morlando
Nucleare. Tavoli della Trasparenza, partite le missive
SESSA AURUNCA. Da anni ormai la Centrale
Elettronucleare si pone come una delle
preoccupazioni principali per gli abitanti del
territorio della Piana del Garigliano. Storie, leggende, informazioni risicate
spesso giungono alle orecchie dei cittadini per mezzo di passaparola
distaccandosi, talvolta, dalla verità. Ed è appunto per questo che i cittadini
chiedono chiarezza, chiedono una corretta informazione sullo stato di
avanzamento dei lavori condotti dalla Sogin, sui sistemi di monitoraggio
previsti, sul piano di emergenza messo a punto dalla stessa Sogin, sulla
natura e consistenza degli interventi a farsi e sull’utilizzazione dei ristori da
parte degli enti locali.
Richieste lecite, che confluiscono tutte in un due semplici parole “Tavolo
della Trasparenza”, un momento di confronto tra Istituzioni e Collettività, di
cui l’ultimo si tenne nel 2006.
L’istanza è stata inviata all’Assessore alle Politiche Territoriali ed Ambientali della Regione Campania, G. Romano, per mezzo di due missive
da parte del Comitato Civico di San Castrese. Fra pochi giorni, ne partirà
anche una terza che vedrà anche il coinvolgimento di alcune associazioni
locali e dei restanti comitati civici della zona.
Tale questione ha sensibilizzato anche il Commissario Prefettizio di Sessa
Aurunca, dott. Luigi Palmieri, che in una nota del 30 di Dicembre chiedeva,
allo stesso Romano, di istituire il Tavolo e di concedere un incontro chiarificatore tra le Istituzioni ed i Comitati.
Le apprensioni dei cittadini nascono dall’elevato numero di patologie
oncologiche ravvisate negli ultimi anni nelle località limitrofe al sito
nucleare. Gli abitanti si chiedono “Siamo tutti malati o c’è qualcosa che
no va?”, riprendendo le parole del presidente del gruppo “Sociale per San
Castrese”. Interrogativo già posto qualche mese fa attraverso una lettera
inviata da Giuseppe Pietrantuono, presidente del suddetto gruppo, nella
quale avanzava la richiesta di una misurazione dei livelli di radioattività.
Riscontro, a tale istanza, si ebbe immediatamente dalla Provincia di
Caserta la quale, in una nota, chiedeva
all’A.R.P.A.C. di procedere con urgenza
in quanto ipotizzabile un danno alla
salute pubblica. Dopo un mese esatto , l’Arpac illustrò gli aspetti tecnicooperativi dell’indagine radioecologica retrospettiva dove emerse che, per
le brevi emivite della maggior parte dei radionuclidi emessi e grazie ai
meccanismi di mobilità ambientale dei radionuclidi con emivita più lunga,
sicuramente non potevano esserci, oggi, concentrazioni rilevanti dal punto
di vista radioprotezionistico e che dai campioni effettuati negli anni precedenti emersero dati abbastanza rincuoranti ma un approfondito studio
circa la dose immessa in aria degli scarichi, in specifici intervalli temporali
durante il periodo di funzionamento della Centrale, risultava necessaria.
In effetti una verifica sulla distribuzione al suolo della contaminazione
residua si rende necessaria per individuare quali zone possono essere
state colpite ai fini dell’indagine epidemiologica, un’indagine non svolta
con criterio random ma condotta su un gruppo critico della popolazione
che è stata maggiormente esposta. GIULIA LETTIERI - INTERNO18.IT
Fusco firma con l’Ecological Service: subito la differenziata spinta
Una vera e propria svolta: dopo oltre 15 anni
di gestione da parte dei consorzi sin qui succedutisi, l’amministrazione comunale di Mondragone, affida il servizio del “ciclo integrato
dei rifiuti” ad una ditta privata, la Ecological
Service. La decisione, maturata nei mesi
scorsi e concretizzatasi dopo l’aggiudicazione
della gara di affidamento da parte della ditta
di Boscoreale, rappresenta un vero e proprio
spartiacque nella gestione dei rifiuti, resa possibile dal decreto del 2009 del Sottosegretario
alla Protezione Civile, il quale decretava per
l’appunto la fine dello “stato di emergenza”
nella regione Campania, decretata nel lontano
1994, liberando di fatto i Comuni dall’obbligo
di affidare i servizi ai consorzi.
“È grande la soddisfazione – afferma l’Assessore all’Ambiente Mario Fusco, che ha
combattuto e lavorato a lungo per realizzare
questo progetto – Dopo mille vicissitudini,
disservizi, continue emergenze che hanno
devastato il nostro territorio, finalmente siamo
riusciti a toglierci di mezzo questo carrozzone
rappresentato dal Consorzio”. Negli anni,
soprattutto in provincia di Caserta, il fallimento
di questi enti è stato lampante. “I consorzi
– continua Fusco – nascono per togliere i comuni dalle grinfie della camorra, che all’epoca
aveva egemonizzato il servizio. Quindi si
pensò che strutture più ampie, ma comunque
a direzione politica, potessero essere una
garanzia contro tali infiltrazioni. Ma ciò potrebbe avvenire anche in tali ambiti”. E difatti,
le cronache giudiziarie hanno dimostrato che
ciò è accaduto. S’inizia con la creazione delle
strutture per ambito zonale, e Mondragone
risulta essere il centro, politico e non solo, del
Consorzio CE4, guidato ininterrottamente dal
Centrodestra casertana e campano. Dopo
lo sfaldamento, dovuto alle inchieste della
magistratura e dell’antimafia di Napoli e Santa
Maria Capua Vetere, che hanno portato ad
arresti, condanne ed attualmente con molti
filoni ancora aperti, nei quali risultano indagati
personalità di rilievo nella politica cittadina,
provinciale e nazionale, primo fra tutti Nicola
Casentino, coordinatore PDL in Campania,
siamo arrivati al Consorzio Unico di Bacino
Napoli e Caserta. Il quale, per mille motivi,
non riesce a garantire né un servizio congruo
al costo, il più elevato in tutta Europa, né il
pagamento continuo e costante dei propri
dipendenti. Da qui la decisione, assunta nei
mesi scorsi da molti altri comuni casertana, di
girare pagina.
Il servizio avrà un costo complessivo di circa
250 mila euro mensili, comprensivo della raccolta e della realizzazione della Differenziata,
oltre al mantenimento del parco lavoratori.
Questi, saranno gli stessi che sino passaggio
di consegne erano dipendenti del consorzio
unico. “Notevole importanza – dice Fusco
– avrà la raccolta differenziata, che realizzeremo porta a porta, in maniera stretta e puntuale, come mai è accaduto in città. Avremo
cura nel realizzare una percentuale alta sin
da subito in quanto meno è la quantità di rifiuti
indifferenziati, più basso sarà il costo, a carico
dell’ente, degli sversamenti presso le strutture
provinciali. Entro la fine dell’anno, poi, verrà
realizzata l’Isola Ecologica, per la raccolta di
ingombranti e di altro materiale anche riciclabile, onde evitare di vedere questa tipologia di
rifiuti abbandonata lungo le strade cittadine.”.
La durata dell’incarico alla società privata
sarà di quattro mesi, in vista del passaggio
al consorzio provinciale, slittato al 1 gennaio
2012. “Anche qui c’è da dire – conclude Fusco – che la discussione è ancora aperta. Non
sono convinto che la decisione di creare un
Scrivici a [email protected]
ulteriore
consorzio
sia la
soluzione
migliore,
visti i risultati sin qui prodotti da tali enti. Sono
invece concorde con chi vorrebbe dividere
le due fasi: la raccolta e la gestione locale a
carico degli enti comunali, mentre dare alle
province la responsabilità e la gestione delle
strutture superiori, come discariche, termovalorizzatori e quant’altro previsto nel piano regionale. In questa maniera, è evidente che si
andrebbe a realizzare un servizio migliore, più
facilmente gestibile, con responsabilità certe,
e si darebbe l’occasione agli amministratori di
tutelare i propri territori con una gestione seria
ed oculata, l’obiettivo di questa amministrazione realizzando questo progetto.
LORENZO TAGLIALATELA
PAG. 6
Ser vizi speciali
L’INIZIATIVA
INFORMARE
I malati oncologici costituiscono un fenomeno in costante aumento in Terra di Lavoro
Chiediamo il registro tumori
per
la
Provincia
di
Caserta
Conoscere meglio la geografia della malattia permetterebbe di contrastare meglio il fenomeno
L’Associazione Centro Studi Officina Volturno
ed il mensile Informare hanno sempre inteso
agire per il miglioramento del territorio e della
qualità della vita di tutti i residenti in esso insistenti. Questo mese abbiamo deciso di inviare
una lettera agli organi competenti (presidente
della Regione Campania Stefano Caldoro,
al presidente della Provincia di Caserta
Domenico Zinzi, al presidente del Consiglio
Provinciale di Caserta ed al Consiglio Provinciale, al Prefetto di Caserta Ezio Monaco ed
al presidente della V Commissione Regionale
- Sanità Michele Schiano) di seguito la nota:
“Oggetto: Istituzione registro dei tumori
nella Provincia di Caserta.
La nostra associazione da tantissimi anni
è impegnata nel diffondere la cultura del
rispetto dell’ambiente. Operiamo in un’area
fortemente condizionata da ataviche problematiche di natura ecologica e dall’inquinamento. Sul territorio di Castel Volturno,
infatti, insiste una delle discariche più grandi
d’Italia, la So.Ge.Ri. dove il percolato ha
raggiunto ormai le falde acquifere alterando
irrimediabilmente il ciclo biologico dei terreni
interessati, la foce dei Regi Lagni, portatrice
delle problematiche di inquinamento delle
acque costiere che tutti conosciamo, senza
considerare il precario livello di salubrità del
fiume Volturno e del Lago Patria. Molto diffuso
in questa zona è il fenomeno dei roghi notturni dei rifiuti, soprattutto dei copertoni di auto,
tanto da meritarci l’inclusione in quel luogo
mitologico definito Terra dei Fuochi. Molteplici
indagini condotte dagli enti medici e scientifici,
nonché dalla magistratura, hanno accertato la
diretta incidenza delle piaghe ambientali nella
maggiore diffusione delle neoplasie tumorali. Mai come oggi
si avverte l’esigenza di istituire
nella nostra provincia il registro
dei tumori, già previsto con deliberazione di Giunta Regionale
n° 1293/2007, che ad oggi non
è stata resa operativa. Appare
opportuno, soprattutto alla luce
delle ormai endemiche criticità
ambientali, sollecitare affinché
si parta il prima possibile con
l’istituzione di questa importantissima struttura competente in
materia di raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in
un determinato territorio.
Il consiglio provinciale di Napoli, con una
recente delibera, ha impegnato il Presidente,
la Giunta Provinciale e l’Assessore all’Ambiente ad adoperarsi affinché nelle tre ASL si
istituisca un registro dei tumori ed un registro
delle patologie e malformazioni, il quale provvedimento si allega in copia alla presente
Pertanto, alla luce di tutto quanto in premessa, si chiede agli organi e agli enti destinatari
della presente di voler, ognuno nell’ambito
delle loro competenze, attivare tutte le
procedure amministrative necessarie affinché,
con la dovuta urgenza, si renda finalmente
effettiva nella Provincia di Caserta l’istituzione
di un registro dei tumori.
Si resta in attesa di un riscontro.
Cordiali Saluti.
Il presidente Tommaso Morlando ed il
direttore responsabile Elio Romano
Omicidio di Katia Gabrielli: il marito condannato a 24 anni
CASTEL VOLTURNO.
Il 13 gennaio scorso, Giuseppe Cervice è
stato condannato a 24 anni di reclusione
dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua
Vetere per l’assassinio di sua moglie,
Katiuscia Gabrielli. L’omicidio è avvenuto
nella notta tra il sette e l’otto settembre
del 1999, con la pena accessoria della
decadenza dalla patria potestà dei due figli
avuti con la coniuge.
La scomparsa di Katia è stato un evento
drammatico per la città di Castel Volturno.
Katia, appena 25enne all’epoca dei fatti, e
la sua famiglia sono molto conosciuti sul
territorio e le modalità della sua scomparsa
hanno destato dolore e rabbia nell’opinione pubblica. Katia ebbe un violento alterco
con il marito e lo minacciò di lasciarlo e di
portarsi via i bambini, poi il nulla.
Cervice ha sempre dichiarato di essere
rimasto in pizzeria per la nottata, salendo
nel proprio appartamento (ubicato sopra il
locale commerciale) solamente la mattina
seguente, ma non è mai stato chiaro su-
gli orari. L’accusa, sostenuta dal Pubblico
Ministero Ilaria Sasso Del Verme, ha insistito sulle incoerenze riscontrate in merito
alla scomparsa di Katia. Il marito ha più
volte dichiarato
l’allontanamento
della donna sulla
Domiziana con
al seguito un
borsello verde
contenente un
milione di lire. Il
borsello fu ritrovato a casa della
madre di Katia e
l’uomo sostenne
di averne comprato un altro.
Le ricostruzioni
dell’accusa e le
testimonianze
raccolte hanno
disegnato un
quadro alternativo
alla vicenda. Un forte odore acre simile
a quella di carne bruciata ha appestato
l’intera zona quella stessa notte, tanto che
una vicina preferì chiudere le finestre ritro-
vandosi il mattino successivo il balcone
pieno di cenere.
Una perizia a firma del professor Giordano Martone ha assunto un forte dato
probatorio a detta del Pubblico Ministero.
Tale documento ha attestato la possibilità
di bruciare un corpo nel giro di tre-quattro
ore all’interno di un forno a legna.
Ci sono voluti oltre dieci anni per giungere alla celebrazione del primo grado
di giudizio sul caso Gabrielli, un giudizio
particolarmente pesante.
La Corte ha condannato a 24 anni di reclusione Giuseppe Cervice e ha deciso di
affidare i figli alle cure dei genitori materni.
Ora occorrerà altro tempo per giungere
ai prossimi gradi di giudizio e solamente
a conclusione del terzo grado si potrà
definitivamente chiudere un capitolo tanto
amaro.
Per il momento ringraziamo la Giustizia
per aver fatto il proprio corso e siamo
nuovamente vicini alla famiglia Gabrielli.
Foce dei Regi Lagni
La gente si
ammala
La gente si ammala…la gente muore…
ed il tutto avviene nel silenzio.
Non passa giorno in cui nei nostri paesi,
nelle nostre comunità, arrivi la notizia
di un nuovo ammalato, tante volte una
condanna.
Ma ciò che più colpisce è la rassegnazione, avviene nella più totale normalità, come se un po’ la cosa fosse già
prevista, scontata, certa.
E nel pochissimo nobile gioco delle tre
scimmiette che da anni contraddistingue questa terra dobbiamo registrare
l’assenza in Provincia di Caserta di un
Registro dei Tumori.
Stavolta partiamo un po’ da lontano, dal
sito dell’Associazione Registro dei Tumori constatiamo che i dati che raccoglie
tale associazione per il 50% provengono
dal Nord, quindi con una maggioranza
di Registri localizzati al Nord, seguiti dal
25% del Centro ed un misero 17% al
Sud, tanto per ricordarci che non siamo
il Nord.
L’approccio è diverso nel nostro territorio
dove la gente muore eccome, ma manca
l’unico strumento che potrebbe mettere
in relazione le criticità di un territorio
con l’aumento delle malattie tumorali
riscontrate.
A poco o nulla potrebbero servire gli
studi provenienti da singole analisi
epidemiologiche, anche se effettuate dal
migliore scienziato disponibile su piazza.
Ciò che invece potrebbe fare testo
sarebbe il Registro dei Tumori, il quale
permetterebbe di monitorare l’andamento della proliferazione della malattia ed
eventualmente rapportarla alla popolazione per quantificarne l’incidenza.
E quindi successivamente si potranno
rispondere a tutte le domande che
spesso silenziosamente ci poniamo e
cioè: cosa mangiamo? Cosa respiriamo?
E ultimamente, perche moriamo ?
Intanto la Provincia di Napoli si sta
attrezzando per l’istituzione del Registro
dei Tumori e si spera possa essere
seguita a brevissimo termine dalla
Provincia di Caserta.
Al momento in Campania ne esistono
soltanto due, uno istituito dalla Asl
Napoli 4, l’altro a Salerno, entrambi coprono una popolazione di un milione di
abitanti, poca cosa rispetto ai sei milioni
di cittadini campani.
Si rende perciò necessario un’ulteriore
sviluppo di tale strumento soprattutto per
una realtà martoriata come la provincia
di Caserta, ormai costellata di discariche, cave dal contenuto molto dubbio,
e ogni sorta di rifiuti abbandonato nelle
nostre campagne.
MARIO AMBROSCA
www.informareonline.com
INFORMARE
Ser vizi Speciali
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Grande enfasi per l’annuncio dell’inizio dei lavori dato dalla Mirabella. Usi civici e polemiche non fermano i lavori
La nuova California
CASTEL VOLTURNO. Da tanti anni si parla di
Il nuovo porto turistico.
La struttura potrà contenere
1200 posti barca
Lo Yacht Club
La Capitaneria
Una veduta del
porto dall’alto
rilanciare il territorio, di valorizzare le potenzialità di cui esso dispone, ma purtroppo tante
pastoie burocratiche, vicissitudini amministrative e problematiche territoriali di varia natura
hanno rallentato un percorso virtuoso che Castel Volturno sta tentando, con grande sacrificio,
di intraprendere per ritornare ad essere un
centro rinomato come accadeva negli anni ‘60
e ‘70.
In realtà, tanti progetti lungimiranti bollono in
pentola. La loro realizzazione potrebbe cambiare il volto del contesto locale, determinando
un indotto economico non indifferente.
I cittadini sperano che i progetti finora rimasti
sulla carta, si trasformino presto in realtà.
A tal proposito, l’Associazione dei Commercianti di Pinetamare ci ha comunicato che il
15 Gennaio scorso una loro delegazione ha incontrato gli imprenditori Cristiana e Francesco
Coppola, presso l’Holiday Inn di Castel Volturno, con lo scopo di confrontarsi sulle tematiche
di stretta attualità riguardanti il nostro territorio
e per avere rassicurazioni circa il prossimo
futuro. I commercianti hanno chiesto delucidazioni alla famiglia di imprenditori, soprattutto
in ordine ai lavori per la realizzazione del porto
turistico e delle altre opere in programma per il
rilancio dell’economica locale.
I responsabili del gruppo Mirabella sono stati
ampiamente rassicuranti circa l’imminente
cantierizzazione di quanto in programma, cioè
prima di dell’estate 2011.
In altre parole, alla fine del tunnel dovrebbe
intravedersi un po’ di luce.
In occasione dello stesso incontro gli imprenditori Coppola hanno garantito ai commercianti
la loro ampia disponibilità a farsi carico, tramite
i loro tecnici, di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade,
dell’impianto d’illuminazione e dell’assetto
urbano su cui ci sia necessità d’intervenire.
Le stesse tematiche sono state oggetto di un
successivo incontro che i commercianti hanno
avuto, qualche giorno dopo, con alcuni esponenti dell’amministrazione comunale che hanno confermato il cronoprogramma annunciato.
LA REDAZIONE
www.officinavolturno.com
Il centro giovanile del Napoli
sul modello “Barcellona”
Area dove sorgeranno gli 8 campi di calcio ed
un campo da golf a 18 buche
Nel futuro di Castel Volturno si delinea sempre più costante ed importante la presenza
del Calcio Napoli. Infatti, il presidente De Laurentiis (cittadino onorario della città castellana) ha in programma la realizzazione di una
cittadella dello sport, sul modello del Barcelona, per ospitare il settore giovanile, nonchè
di trasferire sul territorio anche alcuni settori
cinematografici tuttora in America. Difatti, in
accordo con l’amministrazione locale la società riconducibile al magnate del cinema italiano
dovrebbe realizzare otto campi sportivi e due
foresterie su di un’area che si estende per circa centottantamila metri quadri a ridosso del
mare, che va dall’attuale zona dove è ubicato
l’Holiday Inn sino a Baia Verde. Si prevede,
a tal proposito, la realizzazione di un ponte
di legno che consentirà di attraversare il canale dei Regi Lagni che divide le due zone.
Chi rivestirà un ruolo importante nella concretizzazione di tali progettualità sarà il nuovo
direttore generale del Napoli, Marco Fassone,
figura professionale di alto spessore che già
nel recente passato, con la
Juventus, ha De Laurentiis
messo in luce riceve
le sue spiccate la cittadinanza
doti manageriali onoraria
e specificamente per la realizzazione del nuovo stadio della Juve. Un manager di tale livello
sarà indispensabile anche per reperire i fondi
necessari per tale struttura. Tutte queste iniziative non possono che far piacere a chi ama
questo territorio.
Ciò che però ci auspichiamo è che portino
benefici e, soprattutto, occupazione, principalmente per la popolazione locale e per i nostri
giovani.
Ci aspettiamo, infine, che per tali iniziative
imprenditoriali venga realizzata una pagina
web consultabile facilmente da tutti ed in pena
trasparenza, in modo da consentire a tutta la
popolazione di essere sempre aggiornata sugli avvenimenti.
LA REDAZIONE
Le scuole agli allenamenti del Napoli
Lo scorso mese il centro sportivo del
Calcio Napoli ha aperto le porte ad una
quarantina di alunni di una scuola di
Castel Volturno per assistere agli allenamenti della squadra.
Il Napoli nei prossimi mesi ospiterà saltuariamente i ragazzi delle scuole della
zona, permettendo agli scolaretti di vedere da vicino i loro idoli.
E’ il segnale di come la società, nonostante le difficoltà logistiche, cerchi di
ospitare ugualmente i tifosi agli allenamenti, privilegiando i ragazzi e i bambini
delle scuole.
PAG. 8
Norme, Diritti e Doveri
I Villaggi Globali incontrano Carmelina P.
CASTEL VOLTURNO. L’associazione Villaggi Globali ha incontrato lo scorso mese
Carmelina P. (foto). Parliamo di una testimone di giustizia, originaria di Mondragone,
che 10 anni fa ha assistito ad un omicidio,
decidendo, in seguito, di collaborare con gli
inquirenti per l’individuazione dei killer.
Era il 13 agosto del 2003, si trovava in sella
alla sua bicicletta ferma all’esterno del Roxi
Bar di Mondragone per organizzare la gita
di ferragosto con le amiche.
D’un tratto l’oblio. A cadere sotto i colpi del
sicario di turno è stato uno spacciatore di
piccolo calibro, Giuseppe Mancone.
Da allora è cominciato il suo calvario di vita:
il programma di protezione per i testimoni
di giustizia. Carmelina ha girato l’Italia vivendo un’esperienza di vita che certamente
l’ha segnata profondamente, ma lei non ha
alcuna difficoltà a raccontarla; anzi, ha tanta voglia di farlo nonostante il suo paese,
gli amici, l’ex fidanzato, e una parte della
famiglia l’abbiano abbandonata per non
esporsi alle potenziali conseguenze della
sua scelta coraggiosa...
Carmelina è una donna timida con la “diarrea verbale” (come a lei piace definire la
sua loquacità) che parla di tutto e ne ha per
tutti: da Saviano a Cantone, dai camorristi
ai paesani che la definiscono, amorevolmente, pentita dde merd’ !
In effetti, la sua mondragonesità (passatemi
la licenza poetica) si
sente tutta: le “d” e
le “r” sono marcate
come solo un mondragonese potrebbe
fare e la sua teatralità è insita, viscerale,
genetica come solo
in una donna del Sud
! Le mani, i gesti, gli
occhi, le espressioni
sono tutte parte di
un discorso divenuto spettacolo: dalla
difficile, complicata, a tratti impossibile vita
sotto protezione (con gli scontri con i NOP)
fino al ritorno a casa, a Mondragone, nella
sua terra, dove credeva di poter ricominciare a vivere ed invece ha trovato un nonno
con l’alzheimer, un padre portato via dal
cancro ed una famiglia spaccata che a tratti
cercare di ricominciare a vivere e, invece,
trova solo ostacoli proprio dove avrebbe
voluto trovare aiuto e comprensione.
E’ una valanga Carmelina: riesce a farti
passare in pochi secondi dalla risata divertita al nervosismo.
Ti ci porta per mano, come un attore consumato fa col suo cavallo di battaglia, come
ad attraversare una scaletta ben preparata
con la sua gestualità, il dialetto ed il racconto. Incontrarla e parlare con lei è un
piacere: per la storia, sì ma per i modi, sopratutto. Capisci cosa vuol dire prendere la
vita con ironia, PER DAVVERO. Cosa vuol
dire passare un guaio (quelli veri) e cercare
sempre e comunque di ripartire, ricominciare, anche quando la stessa parola “casa”
perde tutto il suo significato!”
ARTICOLO E FOTO A CURA
DI SALVATORE MARCELLO
Rubrica a cura del prof. Salvatore Cozzolino
Gli scandali che hanno coinvolto le opere previste per il G8 sul mare di La Maddalena o
le perplessità sulla durata dell’edilizia per le
Olimpiadi di Torino, hanno riproposto il tema
della qualità delle opere pubbliche in Italia.
Duplicare files dal PC altrui non è furto
c.p.) e furto aggravato dal mezzo fraudolento,
in danno della società predetta. La sentenza
di primo grado assolveva l’imputato da tutti
i reati ascritti per insussistenza del fatto. La
Corte di appello riformava la sentenza di primo grado e riteneva l’impiegato colpevole del
reato di furto e di quello di cui all’art. 622 c.p.
La Corte di Cassazione, infine, si pronuncia
in via definitiva, stabilendo che non sussiste
in tali circostanze il reato di furto aggravato
dal mezzo fraudolento, in quanto non può
parlarsi di furto nel caso di semplice copiatura non autorizzata di “files” contenuti in un
supporto informatico altrui, non comportando tale attività la perdita del possesso della “res” da parte del legittimo
detentore.
AUTORE:
AVV. FABIO RUSSO
MAIL: [email protected]
TEL.: 3476595190
Chiunque, trovandosi all’estero, avrà notato
che i luoghi pubblici delle città sono caratterizzati da architetture avveniristiche, finiture eccellenti, materiali durevoli e costosi. Di contro,
se si entra nelle case private, si nota una certa
trasandatezza generica, una scarsa attenzione all’arredo e alle
superfici dell’edilizia. A
Parigi, Berlino o Londra, le case del ceto
medio sono spesso
banali, al limite trascurate. A Napoli le strade sono brandelli di bitume
attorno alle buche, ma gli appartamenti brillano
di suppellettili lucide e di pavimenti pregiati.
Questa esclusiva “tutela del privato” è talmente
radicata da generare prassi diverse se si tratta
di scegliere il professionista per una personale
esigenza o quello per il progetto di una nuova
piazza. Nel primo caso, riscontrando pareri di
diverse persone, l’architetto (ma anche il medico) sarà valutato con attenzione e con moderato interesse al costo della parcella: “purché sia
un professionista valido, voglio anche spendere”. Nel secondo caso si attiva un procedimento in cui chi decide è un funzionario o un amministratore che, sulla carta, deve tendere alla
massima economia nell’interesse collettivo, ma
nella pratica persegue, con disinteresse per il
futuro, i propri scopi consentiti: osservanza
delle procedure, cessione delle responsabilità,
salvezza del proprio operato. Quando non è a
caccia di tornaconti illeciti. Il tecnico chiamato
a progettare per quella amministrazione non
è coinvolto nel rischio di immagine se l’opera
risulterà di scadente fattura o a pezzi dopo
I commercianti
di Piazza Vittorio Emanuele
del Centro Storico
Sede Legale:
Via Zaccagnini snc,
81050 Francolise (CE)
Fraz. S.Andrea del Pizzone
Tel. 0823.502045 - 502053
Fax 823.502079 - 502963
Nel 2003 ha assistito a Mondragone ad un omicidio e ha
testimoniato contro i killer.
Oggi ha tanta voglia di ricominciare a vivere
Spazi pubblici e dubbie virtù
Il Diritto
Interessante sentenza della Corte di Cassazione (26 ottobre 2010 n. 44840) in materia
di criminalità informatica, che sgombera il
campo da alcuni dubbi sorti in relazione alla
condotta di chi si appropria di files dal computer altrui, sancendo che in tali ipotesi non
ricorre l’ipotesi di furto aggravato.
Parliamo della vicenda di un impiegato che,
poco prima di dare le dimissioni dalla sua
società, si faceva trasmettere da un collega
sul proprio computer aziendale una serie di
dati e offerte commerciali inerenti clienti italiani ed altresì, in occasione di un rientro nella
sede, accedeva al server
centrale della società prendendo cognizione dei dati
commerciali ivi custoditi.
Lo stesso veniva denunciato per accesso abusivo
a sistema informatico (art.
615 ter c.p.), rivelazione di
segreto industriale (art. 622
fa fatica a stare dalla sua parte.
Pentita dde merd’, dicevamo:
l’assurdo in se. Una giovane
donna (poco più che trentenne, oggi) che dieci anni fa si è
trovata a denunciare due assassini e che dopo anni di vita
sotto copertura torna a casa per
INFORMARE
GIOIELLERIA
PICONE
di Sarah e Alessandra
***
MACELLERIA
RUSSO DOMENICO
www.informareonline.com
tre anni. L’amministratore prima si
esponeva e quindi, pur privilegiando
“amici”, era sostenuto dalla necessità di un risultato qualitativo. Politica e
ingegneria erano solidali, ma anche
coscienti che si trattava di una partita giocata
in tempi lunghi: ci si poteva bruciare una reputazione.
Biografia sintetica: Salvatore Cozzolino.
(foto) . Laureato a Napoli, nel 1982 si trasferisce a Milano per il Master alla Domus Academy e nel 1984 organizza uno studio professionale progettando edifici pubblici, prodotti
industriali, parchi pubblici, allestimenti museali,
restauro di edifici storici. Nel 1991 fonda, con
Francesca Russo, la società di progettazione
Stilelibero.
Dal 1996 insegna progettazione in più corsi
della Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli. Ha pubblicato saggi e articoli
sul tema del progetto occupandosi prevalentemente di ricerche sul rapporto tra tecnologie
innovative, processo inventivo e progettazione
responsabile.
E’ autore di Giardini Impossibili (2005) e di Visioni e Costruzioni (2007).
Se avete domande e curiosità da proporre
al prof. Salvatore Cozzolino scrivete a: [email protected]
Internet salva la
tutela degli alimenti
Durante il mese di Gennaio è divampata
una forte discussione sul nostro sito internet, Informare Online, a seguito delle
notizie di stampa sulla tutela degli alimenti. Il Procuratore di Torino, Raffaele
Guariniello, conosciuto per le inchieste
sul mondo del calcio e sulla tutela del
cibo, aveva comunicato al Ministro della
Salute, Ferruccio Fazio, l’impossibilità di
operare in tale delicato settore in quanto il
corpo giuridico di riferimento era ritenuto
abrogato dallo Stato italiano dal Dicembre
2010. Il Magistrato a tal proposito, faceva
riferimento al decreto legislativo definito
“taglia-leggi” (articolo 14 legge 246/05):
tutte le leggi in vigore prima 01/01/1970
venivano considerate abrogate, fatte salve quelle recanti in prefazione le parole
“Codice” o “Testo Unico” e quelle espressamente elencate nella legge delega. Lo
stesso Ministro si era attivato al fine di
elaborare una norma per riportare il testo
in vita, salvando dall’adulterazione, dai
cibi scaduti o contraffatti milioni di italiani, ma nel frattempo si poteva vendere di
tutto ai cittadini. Mozzarella blu e pesce
avariato sono diventati per un attimo l’incubo di ignavi consumatori, ma il Ministro
e i magistrati non avevano letto bene la
legge delega e l’incipit del D.lgs 246/05.
Per fortuna c’è internet e i cibernauti. Alcuni avvocati online si sono accorti dell’inghippo, e cioè che la legge 283/62 ha nel
proprio incipit le parole “Testo Unico” e
dunque risulta ancora in vigore. I Signori
legislatori si riposino, non serve pensare
ad astruse formule normative: basta imparare a leggere. LA REDAZIONE
In favore dei
“bamboccioni”...
L’ex marito è obbligato a mantenere il figlio
maggiorenne precario e non economicamente indipendente anche se questi non
convive più con la madre.
Una nuova decisione che farà discutere,
sentenza n. 18 del 3 gennaio 2010 secondo cui l’ex moglie ha diritto all’assegno di
mantenimento per il figlio maggiorenne,
precario, anche se questo vive da un’altra
parte purché non sia economicamente indipendente. Sull’obbligo del mantenimento
della figlia, gli ermellini hanno sostenuto
che “la valutazione del giudice di merito,
in ordine alla precarietà e modestia delle
attività lavorative svolte dalla figlia, costituisce motivazione adeguata del rigetto della
domanda di riduzione dell’assegno”.
INFORMARE
ODONTOIATRIA
PAG. 9
Salute e Benessere
RUBRICA: I CONSIGLI DA... DENTISTA!
Dottore… Vorrei un sorriso perfetto !!!
La tecnologia ha messo al nostro servizio
strumenti avveniristici, semplicemente impensabili dieci anni fa, che hanno rivoluzionato e perfezionato le terapie odontoiatriche per
soddisfare appieno la richiesta del “bello” da
parte del paziente.
L’estetica in odontoiatria è, per me, la ricerca
costante del sorriso aderente alla personalità
e NON è una produzione industriale di denti
tutti uguali come in una catena di montaggio.
E’ la personalizzazione del singolo elemento
dentario in un orchestra di altri 32 elementi.
Il risultato più esaltante ed imponente si ha
sicuramente quando s’interviene contemporaneamente su tutta l’arcata dentaria. Il
cambiamento che si ottiene in questi casi è ri-
Il senso
della vita
Ci sono momenti in cui
ci si ferma
a riflettere,
momenti in
Federica Sacco cui cerchiamo di capire
ciò che è giusto e ciò che non lo è, ciò
che può rendere felici e ciò che può portare sofferenza. Momenti in cui eventi di
altri ci travolgono come fiume in piena,
scatenando in noi emozioni contrastanti,
tra il dolore, la paura, la gioia e la felicità.
Ci sono poi quei momenti in cui facciamo
nostro il dolore altrui, quasi per cercare
di alleviare loro le sofferenze, come se
potessimo far qualcosa per cambiare il
futuro o la loro realtà divenuta in quel momento un vicolo cieco da cui non si è più
in grado di venirne fuori o vedere almeno
uno spiraglio di luce, di serenità. Sono
questi i momenti in cui ogni parola potrebbe risultare banale, scontata, ma ognuna
di esse viene spesa per dire “ti sono vicino”... anche se vicini non potremmo esserlo mai..Tu sola, con il tuo dolore che ti
sta giorno dopo giorno consumando, con
il tuo malessere difficile da esternare, ma
soprattutto da capire, tu che con gli occhi
lucidi mentre ne parli, sei già pronta a
combattere una battaglia per la vita.. e noi
povere persone qualsiasi, che di fronte a
queste cose ci sentiamo piccoli, impotenti e come tanti leoni in gabbia destinati a
non poter far nulla per cambiare il passato
o quantomeno il corso delle cose o degli
eventi che accompagneranno la tua vita.
Purtroppo solo certi episodi molto forti ci
aprono gli occhi su ciò che di importante
c’è, regalandoci insegnamenti che forse
nessuno mai potrebbe offrirci e facendoci
distinguere le cose importanti dalle frivolezze: non ci si può innervosire per una
qualsiasi baggianata, per una parola non
detta, o pronunciata in cattivo modo, per
un disguido o per un gesto sincero che
non è mai arrivato, esistono cose molto
più importanti, che se le perdiamo nessuno purtroppo potrà mai più restituircele,
una fra tante è la vita!
FEDERICA SACCO
levante; il paziente che magari aveva sofferto
di un sorriso scuro e poco espressivo, passa,
come d’incanto, ad un aspetto che sognava,
con denti luminosi e con una forma correlata
ai suoi tratti somatici.
La scelta del colore è un atto molto complesso. Il dente ha, infatti, un colore tridimensionale composto di masse differenti. Nella ricerca
dell’estetica assoluta i materiali fanno la parte
del leone. Compositi e ceramiche hanno raggiunto un grado di raffinatezza tale da riprodurre i dettagli più piccoli con una gamma di
colori estremamente completa.
Con la sapiente mano del professionista si riesce a rendere reale il desiderio del paziente.
La ricerca del “sorriso perfetto” non si può
fermare al solo dente, il sorriso è costituito
da un insieme di più elementi: gengive, denti,
labbra. Le gengive meritano un interesse tutto
particolare: la loro salute è fondamentale per
la funzione dentaria, oltre che per la bellezza
del sorriso. L’ortodonzia, con le moderne tecniche estetiche, può essere attuata a qualsiasi
età senza che dia particolari problemi nelle relazioni sociali e nella dizione.
Importante sottolineare che solo una profonda conoscenza di tutte le discipline odontoiatriche, può consentire all’odontoiatra di
formulare un corretto piano di trattamento,
indispensabile per costruire un sorriso perfetto nel rispetto della funziona masticatoria e
dell’estetica !!!
Tutela la tua salute !!!
Controlla se il tuo dentista è iscritto all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri.
Il Disturbo ossessivo compulsivo attraverso il cinema
Questo mese parlero’ di psicologia attraverso
l’art e il cinema per affrontare temi complessi
come le psicopatologie. E vorrei cominciare
con un film molto significativo che affronta il
tema del Didturbo ossessivo compulsivo “
The Aviator” con Leonardo di Caprio. Partiamo da una domanda, “come e’ possibile
che un uomo cosi’ fragile e malato potesse
poi essere cosi’ geniale?”. Non so quanti dei
nostri lettori hanno visto il film, io l’ho trovato veramente interessante. Cominicamo dal
nostro protagonista. In breve, “ The Aviator”,
racconta la storia di uno dei primi arcimiliardari americani Howard Hughes che investe la
maggior parte dei suoi soldi per perseguire il
suo “ folle sogno” di costruire aereoplani, ma
nel frattempo dovra’ fare i conti con le sue ossessioni che gli impediranno di avere una vita
normale. Hughes, negli anni ’30 e ’40 veniva
considerato l’uomo piu’ ricco e potente degli
Stati Uniti fu anche un famoso produttore e regista cinematografico. Tra i film più conosciuti
da lui prodotti o direttamente girati figurano
Hell’s Angel (Angeli dell’inferno, del 1930, da
lui girato e interamente dedicato al mondo
dell’aviazione), e Scarface. Uomo, dunque
dalla personalita’ complessa, geniale da un
lato ma fragile dall’altra, poiche’ era affetto da
un grave disturbo mentale: il disturbo ossessivo compulsivo. Questo non gli impedi’ di avere
relazioni con famose attrici fra cui Kathrarine
Hepburn o Bette Davis. Le ossessioni sono
pensieri egodistonici ricorrenti, cioe’ il paziente sente questi pensieri come qualcosa di irrazionale e non riesce a liberarsene e li vive
con sentimenti di angoscia, e per difendersi
mette in atto le compulsioni , cioe’ azioni ritualizzate che devono essere fatte per alleviare
l’angoscia. Per esempio in una scena del film
AUTORE:
DR. ANGELO MARANO
MAIL: [email protected]
1. Vai sul sito www.fnomceo.it
2. Clicca sulla destra “Ricerca Anagrafica”
3. Inserisci il cognome e la provincia di appartenenza.
si vede Howard Hughes seduto a tavola
in un ristorante con Katharine Hepburn,
all’improvviso sopraggiungono degli ospiti e durante la conversazione uno di loro
prende un pisello dal piatto di Hughes, che ne
aveva ordinati 12 accanto ad una fetta di carne. Questo gesto e’ sufficiente per far scattare
in lui i suoi pensieri ossessivi di contaminazione, a quel punto lui non puo’ piu’ toccare quel
cibo, lo assale un ‘ansia fortissima tale che lui
deve lasciare il ristorante... beh, se qualcuno
si riconosce in questa sintomatologia, farebbe bene a non sottovalutare certi sintomi.
Concludo e vi aspetto al prossimo mese per
continuare a parlare del Disturbo ossessivo
complulsivo attraverso il cinema.
AUTORE: MARIA PIA RAIMONDI
MAIL: [email protected]
TEL. 3205595377
Anno nuovo … buste nuove! È approdata la BIOPLASTICA
Come alternativa torna in voga la “sporta” della nonna
L’Insonnia
Il sonno riesce
a regolare tutte le funzioni
dell’organismo
e assicura benessere
alla
nostra giornata, infatti, un cattivo sonno conduce a pesanti
conseguenze diurne. Per molte persone il
sonno è un lusso. La cosa peggiore al mondo è provare a dormire e non riuscirci. Si può
parlare di insonnia se non si dorme per almeno
tre notti a settimana. Non è stato stabilito un
numero standard di ore di sonno, ma è un fattore soggettivo ampiamente variabile in base
alle necessità di ciascuno. L’Insonnia è caratterizzata da una ricorrente difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno, da agitazione
e irrequietezza mentre si dorme. Soffre d’insonnia anche chi dorme apparentemente per
molte ore, ma non è soddisfatto della qualità
del proprio sonno.
Suggerimenti per un buon sonno: •andare a
letto a orari regolari e alzarsi sempre alla stesa
ora al mattino • non recuperare il sonno con
sonnellini pomeridiani prolungati • svolgere
moderato esercizio fisico giornaliero, ma non
nelle ore precedenti il sonno • non svolgere
attività mentali troppo impegnative nelle ore
serali • parlare delle proprie paure e preoccupazioni • non usare il letto per attività diverse
dal sonno o dall’attività sessuale (es. guardare
la televisione, mangiare, etc.) • quando non si
riesce a dormire, alzarsi ma non svolgere attività fisica • non rimanere nel letto invocando il
sonno, si farà aspettare
•non dormire in ambienti rumorosi, troppo caldi
o troppo freddi • non
assumere troppo a
lungo farmaci per
dormire, • non assumere sostanze
stimolanti (caffè, tè,
etc.) di sera • non
bere alcolici di sera
• andare a letto Teresita Forlano
solo se si ha sonno.
DOTT.SSA TERESITA FORLANO - PSICOLOGA
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Con l’inizio del 2011 entra in vigore, stabilito
dalla Finanziaria del 2007 (articolo 1, comma
1130, della legge 27 dicembre 2006, n.
296), il divieto di commercializzazione dei
sacchetti di plastica, non conformi ai requisiti di
biodegradabilità indicati dagli standard tecnici
europei vigenti, che vengono ora distribuiti
gratuitamente fino a esaurimento. D’ora
in poi solo carta, ma soprattutto sacchetti
biodegradabili che non sembrano piacere a
tutti…Davvero non circoleranno più i sacchetti
di plastica? E quali sono le alternative? C’è
ancora un’enorme confusione! Certa è la norma
più precisa sul tema: EN 13432, che definisce
“compostabile” l’imballaggio biodegradabile,
disintegrabile, con bassi livelli di metalli pesanti
e assenza di effetti negativi sul compostaggio.
Molti si erano già convenienti ai sacchetti della
spesa più ‘in linea con l’ambiente. Abituarsi non
sarà così facile per tutti. C’è già chi critica le
nuove buste biodegradabili, definite in alcuni
casi “delicate” e “difficoltose da manipolare”.
C’è chi si è già disposto con un vecchio rimedio,
ma sempre EFFICACE: la ‘sporta della nonna’
o i più moderni trolley per la spesa. Portarsi il
“contenitore” per la spesa da casa
è la soluzione di gran lunga da
preferire. Bioplastiche e carta sono
infatti biodegradabili, ma in ogni caso
si tratta di prodotti che impattano
sull’ambiente in fase di produzione,
trasporto, compostaggio e (per la
carta) riciclo. Quanto alla carta, è
ben noto il grave impatto che la
sua produzione ha sull’ambiente e
persino il riciclo meglio quindi cercare
di evitare sia i sacchetti biodegradabili
che quelli di carta. Certamente
questa strategica scelta di abolire
i sacchetti per aiutare l’ambiente,
modificherà il modo di fare la spesa
e ridurrà gli sprechi, ma comporta
anche un ennesimo costo aggiuntivo
per l’acquisto di
borse di tela, di
cotone, di carta di
riso molto resistenti
che in alcuni paesi,
come
l’Inghilterra
distribuiscono
gratuitamente
C. Zanichelli
Possiamo ipotizzare
che tutte le persone
quando faranno la spesa utilizzeranno
borse di tela,ma resta il problema di come
smaltire la spazzatura? Adesso una parte
considerevole degli shopper finisce la carriera
come sacchetto dell’immondizia. Tra un
anno dovremo comprare questi sacchetti e
il costo purtroppo risulta superiore rispetto
agli shopper del supermercato .I sacchetti di
plastica quindi non spariranno. Probabilmente
ci sarà una flessione sensibile, la necessità di
dover comprare i sacchetti per l’immondizia
contribuirà a cambiare la mentalità dell’usa e
getta subito? Ci sarà quindi meno plastica in
giro e più borse colorate di tessuto? PROVARE
PER CREDERE! CHIARA ZANICHELLI
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INFORMARE
Cultura e Società
Dal 1991 sono patrimonio mondiale dell’UNESCO
Ponti e passerelle sulla Senna
Le rive e i ponti della Senna
sono iscritti nella lista
del Patrimonio Mondiale
dell’UNESCO dal 1991.
In questo breve articolo si
evidenziano solo pochi aspetti
di quattro dei 37 ponti di Parigi,
dei quali 31 automobilistici,
due ferroviari e quattro
pedonali. La realizzazione
di queste quattro strutture architettoniche è
fortemente legata all’espansione della città, alla
variazione del gusto estetico, all’avanzamento
tecnologico e alle scelte politiche che hanno
incisivamente condizionato la loro forma,
struttura e posizionamento
sulle rive del fiume. Pont
Neuf. (fig.1) Il suo nome
è dovuto al fatto che si
tratta del primo ponte
realizzato in pietra a Parigi
(precedentemente i ponti
erano costruiti in legno).
E’ anche il primo ponte
nella capitale dotato di
marciapiedi e su cui non
vengono realizzate costruzioni, consentendo
cosí la visione ai passanti del Louvre. Il Pont
Neuf è il primo ponte moderno di Parigi, che
sancisce la chiusura di un’epoca, il Medioevo,
e ne inaugura un’altra: l’età Moderna. E’ il primo
ponte che attraversa la Senna da una sponda
all’altra. La lunghezza totale è di é 233 mt. e
la sua larghezza è di 21,50 mt. E’ iscritto nella
lista dei monumenti storici nazionali dal 1889.
Passerelle des Arts. (fig.2) La passerella, voluta
da Napoleone I, è stata la prima realizzazione
architettonica metallica in Francia. Situata
tra l’Institut des
Quatre Nation e
la Cour Carrée du
Louvre (all’epoca
denominato
Palais des Arts)
la
passerella
prende il suo nome
proprio dal museo
parigino. Costruita
fra il 1802 e il 1804,
il ponte è lungo 155
mt. e largo 10 mt.
Nel corso della
sua
esistenza
l’opera è stata più
volte restaurata.
La
passerella
originaria del 1804 fu
oggetto di numerose
critiche, per poi
successivamente
essere amata negli
anni da poeti, scrittori
e artisti e divenire
meta privilegiata di
pittori, disegnatori e fotografi. E’ iscritta nella
lista dei monumenti storici nazionali dal 1975.
Pont Alexandre III. (fig. 3) Alla fine del XIX sec.
la Francia cerca di instaurare un rapporto di
amicizia con la Russia e decide di costruire un
ponte dedicato alla zar Alessandro III. Il ponte
è lungo 110 mt. e largo 40 mt. La decorazione
dell’opera è particolarmente curata da
numerosi artisti dell’epoca: alle quattro
estremità del ponte si elevano quattro colonne
monumentali sormontate da cavalli in bronzo
che
rappresentano
simbolicamente le Arti, la
Scienza, il Commercio e
l’Industria. Alla base delle
colonne sono collocati
dei gruppi marmorei
che rappresentano la
Francia di Carlomagno,
Contemporanea, della
Rinascenza e di Luigi
XIV. E’ iscritto nella lista dei monumenti storici
nazionali dal 75. Passerelle Simone-deBeauvoir. (fig. 4) La passerella, ad esclusivo
uso pedonale, è il più recente ponte realizzato
sulla Senna. Inaugurata nel 2006, conduce
direttamente alla Bibliothèque nationale de
France. Le sue cinque
travate a struttura
lenticolare arco-catena
attraversano il fiume
senza mai toccarlo.
L’arco e la catena si
incrociano nell’aria al
di sopra dell’acqua
per una lunghezza di
194 mt. e raggiungono
le
due
diverse
quote delle sponde. ARCH. ALESSANDRO
CIAMBRONE. PRESIDENTE SEZIONE C. VOLTURNO
E VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA.
([email protected]).
I vini della Terra di Lavoro:
La Falanghina
Per chi volesse saperne di più:
- www.fattoriavillamatilde.it
- www.grottadelsole.it
- www.cantinemoio.it
- www.mustilli.com
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DI MICHELE RUSSO DELLA CANTINA DEL VOLTURNO
RITAGLIAMI
Impariamo insieme a cucinare:
RITAGLIAMI
Segnaliamo una falanghina un po’ atipica
e che si chiama “Coste di Cuma” prodotto
dall’Azienda della famiglia Martusciello
“Grotta del Sole” con sede in Quarto.
E’ una falanghina coltivata su piede franco,
cioè vive sulle proprie radici.
La maturazione avviene per 6 mesi in
barriques di rovere francese ed è imbottigliato
12 mesi dopo la vendemmia. L’affinamento
avviene 6 mesi dopo l’imbottigliamento.
RITAGLIAMI
La Falanghina costituisce
uno dei vini più antichi della
Campania ed è stato introdotto
dai Greci nei pressi della
famosissima colonia di Cuma.
In Terra di Lavoro è stata
introdotta nella denominazione
del Falerno (bianco) e
del Galluccio (che è una
falanghina unita all’Aglianico).
E’ un vitigno particolarmente
resistente, infatti, in alcuni casi
e soprattutto nei Campi Flegrei,
è su piede franco, cioè non viene innestato
sulla vite americana. Il nome deriverebbe
dai pali o falanghe sui quali si appoggiano i
vitigni o per la forma a “falange delle dita” dei
chicchi dell’uva.
La scelta di falanghina nel nostro territorio
è abbastanza importante e di ottima qualità,
dove la fa da padrona la produzione della
Cantina Villa Matilde con sede a Cellole e
vincitrice di numerosi premi.
CALCIO
Forza Napoli: sempre, comunque e ovunque !
Il ciuccio che vola!
Un calcio... alla
vita da strada
Foto della squadra
“PROGETTO PER I GIOVANI”.
Così è cominciata l’avventura. La storia di
una squadra qualunque, in un quartiere
qualunque, in una città stupenda. A dire il
vero la squadra ha un nome: San Giovanni Evangelista. Dieci anni fa un simpatico
e giovane prete diede inizio ad una delle
realtà più belle del quartiere San Lorenzo
di Napoli. Una squadra di calcio che potesse attirare a sé il maggior numero di
ragazzi per convincerli a trovare un’alternativa valida alle “offerte” della vita di strada. Se nei primi anni la squadra ha avuto il
problema di completare la rosa, negli anni
successivi la San Giovanni Evangelista ha
addirittura dovuto limitare le adesioni per
stilare la lista da presentare al C.S.I. (Comitato Sportivo Italiano). Ecco che lo spirito dello sport sgorga da una maglia offerta
da un umile sacerdote. Ecco centrato in
pochi anni lo spirito di un gioco che è stato
capace di attirare a sé tantissimi ragazzi.
Una realtà da toccare con mano e da
proporre come alternativa alle solite
chiacchiere sull’efficacia dell’operato della
Chiesa. Si spera che questa realtà, come
del resto questa storia, possa durare ed
essere un esempio positivo. Come se fosse una favola, un racconto, il racconto di
“Un calcio… alla vita da strada”.
GIOVANNI IMPERATRICE.
Anche se non è stato citato da Giovanni, un
saluto cordiale va da tutti noi a Don Raffaele
Grosso, parroco di San Giovanni in Porta,
nella speranza di poterlo incontrare con tutti
i ragazzi presso la nostra sede.
LA REDAZIONE
RITAGLIAMI
La Cicoria alla
pagliarante
La cicoria alla pagliarante è una zuppa
che veniva cucinata negli anni ‘50 dalla
popolazione cellolese, quando venivano
allevate le bufale.
1. mettere la cicoria in una pentola sul
fuoco e fare lessare con acqua e un pizzico
di sale.
2. prendere una padella abbastanza grande per contenere la cicoria e farci sciogliere il
burro con uno spicchio d’aglio.
3. appena si è sciolto il burro versare la
cicoria lessata e farla insaporire per 20 minuti
4. alla fine versare la cicoria in un piatto
adatto alle zuppe.
Questo piatto deve essere servito caldo e poi
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GIOVANNI IMPERATRICE
RITAGLIAMI
Profili storici
Preparazione
Quante volte ci hanno detto:
“Guarda, guarda !!! C’è il Ciuccio che vola…”.
A significare qualcosa di irreale, di impossibile.
Da circa un mese, il Ciuccio Partenopeo ha
ripreso a volare. Come ai bei tempi. Come ai
tempi d’oro. E sembra quasi impossibile se
pensiamo che eravamo in serie C solo qualche
anno fa...
Vola alto, Ciuccio… Vola alto, attraversando i
problemi della città. Il Napoli ha ripreso colore grazie ai suoi magici condottieri che stanno
mostrando all’Italia come si vince di cuore, di
carattere. Senza presunzione.
Con un pizzico di preghiera (Cavani) un pizzico di follia (la chioma di Marekiaro) e un pò di
tango (Lavezzi).
Chi può dire come andrà a finire ???
C’è ancora tanto da giocare: campionato,
coppe. Sarà difficile mantenere questo livello.
Se non riusciremo a centrare la Champions
resterà comunque l’emozione del canto soave
della canzone scritta da Aniello Califano urlata
a squarciagola dai sessantamila tifosi azzurri.
Resterà la soddisfazione di chi ha sempre sostenuto questo progetto e la vergogna di chi ha
sempre cercato di sabotarlo.
Noi cerchiamo di essere tifosi-sportivi, quindi…
Come non applaudire fino a scorticarsi le mani
per le tre banderillas del Matador Cavani per
una Signora che avrà altre occasioni per rifarsi,
ma mai al San Paolo ??? Come non essere
delusi per il pessimo gioco visto con la Fiorentina, soprattutto il primo tempo ???
Ha ragione Arrigo Sacchi. Se avessimo vinto
con la Fiorentina sarebbe stata una giornale
trionfale solo per il risultato, ma funesta per
la qualità del calcio giocato. Qualità che si è
vista nella partita di Coppa Italia contro il Bologna, dove è tornato al goal il Pocho e con lui
Yebda che si sta rivelando una bella sorpresa
in una rosa sfoltita dagli infortuni di Vitale (per
lui distorsione ad una caviglia) e Grava (rottura
del legamento crociato anteriore) per il quale
si può considerare la stagione praticamente
finita. Stiamo attendendo con palpitazione i
responsi dal mercato, dove Bigon sta lavorando per portare a Napoli un difensore tra Ruiz,
Britos e Ogbonna e un centrocampista tra Inler,
Zanetti e Kharja.
Incrociamo le dita e FORZA NAPOLI !!!
Il luogo in cui essa veniva cucinata, era in
una capanna di paglia detta “paglia rame” in
cui si trovava una piccola cucina.
Questa ricetta è stata suggerita dal ristorante
“Il Pinguino” di Cellole (via Gramsci).
Ingredienti
un suggerimento se non avete o volete fare
un piatto particolare invece di mettere il pane
casereccio potete servirlo con i “granetti”
tipo “Mulino Bianco” affianco alla zuppa.
Questi si ammorbidiscono con il calore della
zuppa, diventando morbidissimi. Per chi non
sapesse dove trovare la cicoria selvatica, un
indicazione rapida: potete chiedere agli anziani del luogo, conoscono bene il territorio e
molti di loro sanno dove trovare certi prodotti
spontanei della terra.
SUGGERISCICI
•
•
•
•
500G DI CICORIA SELVATICA (CIOÈ QUELLA NON
TRATTATA)
400G DI BURRO
1 SPICCHIO D’AGLIO
UN PIZZICO DI SALE
•
PANE Q.B.
UNA RICETTA, SCRIVI A:
news@officinavolturno.com
INFORMARE
PAG. 11
Cultura e Società
Dal nostro amico Giuseppe Magliulo
Un saluto dall’Afghanistan
Giuseppe “Peppe” Magliulo è una
persona da conoscere.
Lavora in Afghanistan nell’ospedale
chiamato Mirwais.
Lavora per il Comitato Internazionale di
Croce Rossa (CICR) che da più di 30 anni
è impegnato nell’ospedale con circa 30
esperti, principalmente nel settore medico.
L’ospedale serve una popolazione di 3
milioni di persone con una capienza di
circa 400 posti letto ed è l’unico ospedale Peppe Magliulo dall’Afghanistan
pubblico di queste dimensioni in tutto il con una copia di Informare
Sud del paese.
Ad oggi, esclusa la forza militare, il CICR pensiero di Peppe intitolata:
è l’unica organizzazione umanitaria che
“…quell’io che non sarò mai !”
ha esperti internazionali (tra cui Peppe) in
quanto la situazione in termini di sicurezza Pallottole vaganti i miei pensieri
non permette alle altre organizzazioni di poter nella terra arida,
nella terra dove un fiore sboccia
operare.
Peppe, con altri tre tecnici, si occupa delle senz’amore,
ristrutturazioni, manutenzioni e nuove che muore senz’amore, che vive
costruzioni. Il tutto stando segregati in casa senza una carezza.…
o in ospedale avendo come “sottofondo” spari E cosi parlo solo, o parlo con la parte di me
e bombe. Come dice lo stesso Peppe: “…ma che ama e la incoerente razionalità ti mette
del resto, sappiamo che questo e’ anche il ad un angolo,
ti fa sentire il vuoto del freddo vento.
motivo della nostra presenza…”
Di seguito, alcuni stralci dell’ultima poesia/ Voi diventante quell’io che non sarò mai,
quella mia vita che non vedrò mai.
…Amici miei , in questo silenzioso grido
vi chiedo di iniziare quest’anno nel
segno dell’amore,
il vostro amico, “ultimo” tra gli ultimi vi
chiede di amare l’essere umano che e’
al vostro fianco…… ….. vi lascio ora ,
ma vi sono vicino.
“ultimo”.
L’Ospedale Mirwais
Per chi volesse conoscere un po’ di Peppe,
ecco i suoi riferimenti: www.peppworld.org/
[email protected], www.icrc.org.
MUSICA & VIAGGI:
LONDON
Amici di Informare, continua il viaggio nelle città più belle, affascinanti e visitate nel mondo…
Questo mese restiamo in Europa..LONDRA !!!
E’ senza dubbio la capitale mondiale della
musica pop e rock. Basti
ricordare i Beatles e i
Rolling Stones. Londra
è una città cosmopolita
e multiculturale ed è
un’inesauribile fonte di
ispirazione per la commistione dei vari generi musicali; la creatività diffusa porta a creare generi nuovi, come
conseguenza delle fusioni tra i vari stili di diverse provenienze etniche. Infatti, una delle
parole chiavi della musica a Londra è sperimentazione. Città stimolante e complessa,
sempre in movimento, sempre di tendenza e
all’avanguardia sotto molteplici punti di vista,
vanta una scelta così ampia tra concerti, musica dal vivo, artisti di strada che si esibiscono
giornalmente nell’area di Covent Garden o in
diverse stazioni della metropolitana, da soddisfare i gusti di ogni età, ma anche e soprattutto di ogni portafoglio !!! Un suggerimento
spassionato: merita assolutamente una visita
Il Carnevale in Piazza
I commercianti organizzano 5 giorni di manifestazioni in Pinetamare
Inviatiamo la popolazione a partecipare con entusiasmo e a sostenere le
iniziative dei commercianti nell’interesse primario del territorio.
Le vie di
Pinetamare si riempiranno
di colori e musica per il Carnevale grazie all’impegno
dei commercianti.
La neonata associazione dei commercianti di Pinetamare ha manifestato sin da subito la volontà di attivarsi a pieno ritmo per
la salvaguardia ed il rilancio del contesto
locale.
Tante le iniziative già realizzate nel breve
periodo di attività.
Ricordiamo il mercatino natalizio, che ha
attirato sul territorio molte persone, riscuotendo notevole interesse.
Anche per la festa del Carnevale, dunque,
sono in programma una serie di manifestazioni che si svolgeranno tra il 4 e l’8
Febbraio in varie zone di Pinetamare.
Tra esse un quadrangolare di calcio per
bambini, uno per donne ed uno per uomini
che avranno luogo presso il Tennis Club
Pinetamare. Un altro evento interessante
del programma è la festa che si svolgerà
presso il viale degli Oleandri in Pinetamare, durante la quale si esibiranno alcuni
animatori che distribuiranno gratuitamente palloncini ai bambini e mimose alle
donne, nonché chiacchiere e sanguinaccio per tutti. La giornata sarà allietata da
musica dal vivo.
Infine, segnaliamo la sfilata di maschere
carnevalesche che si terrà nella suggestiva cornice della Piazza delle Feste ed alla
cui realizzazione parteciperanno anche il
giornale Informare, i giovani di Officina
Volturno e l’Associazione Villaggi Globali.
Francesco Raimondo
East End di Londra, con il
suo mix di locali con feste
a tema. Jazz, R&B, Heavy
Metal, Brit Pop, Garage Pop e Garage Punk...
A Londra, ancora oggi, vengono creati i nuovi
modi di fare musica, che poi prendono il volo
verso il mondo intero. La musica è perennemente radicata nelle strade, è parte del tessuto della città. Abbey Road è da tempo
conosciuta come la strada dei Beatles: chi
mai non ha voluto immortalare la propria immagine nelle mitiche strisce pedonali ‘zebra
crossing’ di questa strada ? Allo stesso tempo,
l’imponente centrale elettrica di Battersea, nel
sud di Londra, si presentava al mondo grazie
ai Pink Floyd e al loro album: Animals. Oggi,
la Londra musicale non finisce di stupire e soprattutto di creare. Arrivano le nuove stelle del
firmamento musicale inglese, dai Coldplay alle
calde voci di Amy Winehouse e ai nuovi sound
di Dizzie Rascal, The Libertines, etc. etc.
Eventi del mese di febbraio dove suonerà
DEEP CITY SOUND DJ SET :
NEREIS (a Baia), SOBAR LOUNGE (a Pozzuoli), S’MOVE LAB (a Napoli), DEJA VU’ (a
Pozzuoli). DI FRANCESCO RAIMONDO
FRONTIERE DIGITALI: E-BOOK
FABIO RUSSO
I lettori sono gia pronti a questa evoluzione
del nostro caro libro cartaceo, lo dimostano
le vendite di Amazoon (colosso americano di
vendita on-line) con il suo e-reader dispositivo
CASTELVOLTURNO .
l’area di
B r i c k
Lane, nel
multietnico
progettato per una piacevole lettura degli ebook, con percentuali di vendite in costante crescita rispetto al libro cartaceo.Ma cosa offrono
veramente gli ebook? Non sono semplici file
formati pdf di cui ne conosciamo abbastanza,
gli ebook, invece, offrono un ipertesto, ovvero
di interaggire con il testo tramite “link” interni
al libro ed esterni verso siti web di approfondimento, contengono video e immagini e la possibilita dei segnalibri digitali,nonchè gli ebook
readers che offrono la lettura audio,la possibilità di sfogliare le pagini come se fossero
cartacee e cosa assai importante salvare su
Libro del mese:
“Ogni volta che chiudo gli occhi”
VILLA LITERNO/ROMA.
Lo
scorso
13 gennaio,
presso la libreria Rinascita Ostiense
al lettore gli angoli oscuri della sua
mente. La Sla diventa quindi solo un
pretesto per leggersi dentro, per parlare della vita e della morte, dei sogni
e degli incubi, delle speranze e della
paure di tutti noi.
Un testo quasi onirico, figlio di mesi
e mesi di psicoteraAUTORE: ANTONIO
pia, condotta dalla
TESSITORE E PIETRO dottoressa Assunta
Beatrice, che su
CUCCARO
richiesta di Antonio
EDITORE: SANGEL
Antonio Tessitore e Pietro Cuccaro
ha reso pubbliche le
PREZZO: 10 €
sue rivelazioni più
nascoste. Un lavoro di verbal- che così scrive: “Questo libro fa conoscere
di Roma, in via Prospero Alpino 48, è stato izzazione lungo e difficile, portato a termine una storia semplice ma allo stesso tempo
presentato alla stampa il libro “Ogni volta che in collaborazione con Nicoletta De Stefano e complicata, raccontata senza pretese e con
chiudo gli occhi” scritto da Antonio Tessitore, Michela Beatrice. La stesura del testo è invece pudore. E’ l’evoluzione di uno spirito libero,
referente Aisla Caserta, che da sette anni opera di Pietro Cuccaro, giornalista e collabo- chiuso in un corpo, in continua lotta per otteneconvive con la Sla, Sclerosi Laterale Amiotro- ratore di Tessitore fin dal 2006, autore anche re ancora uno spazio dove muoversi. (...)”. In
fica, insieme a Pietro Cuccaro, giornalista free dell’Appendice del libro: insieme, Antonio e Campania, il libro sarà presentato nelle proslance campano. Un viaggio di un uomo bloc- Pietro hanno condotto numerose battaglie di sime settimane in varie librerie. Presentazione
cato a letto dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica sensibilizzazione sulla Sla e in generale sul speciale ad Aversa, a fine gennaio, presso il
eppure capace di smuovere il mondo con la mondo dei disabili.“Ogni volta che chiudo gli Centro “Cinzia Santulli”, che segue Tessitore
sola forza del suo sguardo. Antonio racconta occhi non penso a cosa farò domani, ma a nelle sue terapie. Il ricavato sarà devoluto in
senza ipocrisie, senza retorica, senza facili cosa non potrò fare”, rivela Antonio. Il volume beneficenza alle associazioni dei malati Sla.
pietismi la sua vita da condannato, svelando è impreziosito dalla prefazione di Mina Welby, Per contatti [email protected]
www.informareonline.com
LA REDAZIONE
di esso moltissimi libri. La lettura è piacevole
grazie alla tecnologia “e-ink” che imita l’aspetto dell’inchiostro su un normale foglio. Questo
rivoluzionerà la quantità di libri da leggere,
l’esperienza di lettura e di conseguenza la
nostra vita. Amazoon che non è l’unico player
del mercato mondiale si è mosso verso questo settore commerciale ma anche Google e
la Apple.Proprio la Apple con il famosissimo
tablet iPad, grazie a questo dispositivo (che
è più di un e-reader) ed un sito di vendita online di e-book chiamato “iBooks “, se riuscirà
a ripetersi di nuovo in questo binomio come
ha gia fatto con l’iPod più “iTunes”, metterà in
ginocchio l’industria editoriale o la salverà! E
gli editori che ne pensano?? E le librerie quale sarà il loro scopo? In ogni caso benvenuto
E-book.
CANTICE GIOVANNI, PERITO INFORMATICO
[email protected]
N.B: Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti
non esitate a contattarmi.
L’Angolo
della poesia
Il Paese di Stracquadanio
Se al governo e in parlamento
bivaccano cortigiane,
ruffiani e lacchè
sarà lo spirito del tempo:
alla gente più non cale
né il Come né il Perché.
In cambio del consenso
in tv si va a puttane:
tette e culi è il nuovo senso
e per noi va niente male.
Lui “mi consenta” ciò al pio consumatore
al fin d’essere scelto e poi di nuovo eletto
Unto, Gran Magnaccia e Primo Puttaniere
di ‘sto paese tele-pro-stra-maledetto.
Gaspare Bisceglia
Scarica

Informare Febbraio 2011