Milano -­‐ 31 o+obre -­‐ Il Sole 24 ORE Arte e Azienda: quali prospe2ve per le Corporate Collec+ons in Italia 1. Qualifica rispondente e responsabile della collezione Curatore (consulente artistico)
7%
Altro
12%
Proprietà/
Top management
29%
• 
Curatore artistico interno
17%
Segreteria di Direzione
15%
Ufficio immagine/
comunicazion
e
20%
• 
Il campione dei risponden: conferma l’importanza a+ribuita alla collezione d’arte all’interno dell’azienda: 1/3 circa rappresenta la Proprietà o il Top Management, un altro 1/3 circa rappresenta invece uffici tradizionalmente vicini al ver:ce aziendale (Comunicazione o Segreteria di Direzione). Interessante la presenza di curatori dedicaF (esterni o interni all’azienda) alla ges:one delle collezioni. Responsabile della collezione
Finanza
0%
Marketing/ Comunicazione
15%
• 
Altro
18%
Direzione Generale
67%
• 
Un riscontro di quanto espresso nel primo grafico si trova nella percentuale del 67% che individua la responsabilità della collezione so+o la Direzione Generale. Nel 18% di Altro si fa notare la presenza dell’Art Department per la ges:one e la valorizzazione della collezione. La Formazione della Collezione Qualifica del rispondente
Genesi della collezione
Passione fondatore
19%
Altro
17%
Investimento
6%
Museo d'impresa
15%
Corporate Identity
12%
Età storica collezione
49%
• 
• 
Altro
5%
Arte antica
41%
Arte moderna e contemporanea
• 
Lasciti, donazioni, pignoramenti
25%
Comunicazione esterna
6%
Giovani emergenti
5%
• 
• 
La Passione del fondatore -­‐ inteso come imprenditore dirigente in carica -­‐ cos:tuisce ancora l’elemento fondante della nascita e dell’orientamento della collezione (34%). Il 25% derivato da LasciF e pignoramenF va associato alla quota di is:tu: finanziari -­‐ Banche sopra+u+o -­‐ facen: parte del campione. Interessante tra da: omogenei la percentuale del 6% per InvesFmento che dimostra un nuovo approccio nella formazione della collezione. L’aggregato si divide parimen: tra Arte anFca (41%) e Arte moderna e contemporanea (49%), specificando che nell’ul:ma voce sono comprese prevalentemente opere del ‘900 storico e di ar:s: già consolida: dalla cri:ca d’arte. Il 5% di Giovani emergenF individua, come sarà evidente nei prossimi grafici, l’aQvità di promozione di giovani ar:s: anche internazionali. La Formazione della Collezione 2. Genesi ed età storica della collezione 3. Tipologia delle opere Altro
16%
Installazioni/ Video
4%
Fotografia
10%
Dipinti
41%
• 
• 
Sculture
29%
• 
Anche nella :pologia delle opere ogge+o della collezione, la parte predominante è rappresentata da DipinF (41%) e da Sculture (29%), le 2 opzioni sono spesso simultaneamente contemplate. Il dato è da collegare alla tradizionalità di molte aziende -­‐ orientate sopra+u+o all’arte an:ca -­‐ che nel passato hanno cominciato a collezionare in base ad esigenze decora:ve e di arredo. Una novità è rappresentata dal 14% di produzioni ar:s:che recen: -­‐ come la Fotografia, i Video e le Installazioni -­‐ che rispecchiano il diverso orientamento del collezionismo, oggi inteso anche per spazi dedica: di maggior appeal contemporaneo. Nella nostra indagine è emerso che queste aziende sono solitamente di età anagrafica più recente; spesso studi professionali, non appartenen: comunque al mondo finanziario. La Formazione della Collezione • 
Tipologia opere
4. Focus acquisizioni e canale prevalente d’acquisto Nessuna distinzione
16%
Conservazione e valorizzazione
3%
• 
• 
Artisti internazionali
9%
Le collezioni sono cos:tuite prevalentemente da ArFsF italiani (72%), ma il dato risente fortemente della quota di Banche presen: nel campione. Per quanto riguarda le aziende industriali e gli studi professionali, il dato che prevale è l’acquisto di opere sul mercato internazionale. Artisti italiani
72%
Canale prevalente d'acquisto
Altro
10%
Galleria
28%
Artista
19%
• 
• 
• 
Donazioni
15%
Privati
13%
Case d'asta
15%
L’acquisto in Galleria (28%) è il canale ancora più privilegiato, mentre il sostegno alla produzione si esplicita nell’acquisto dire+o dall’ArFsta, spesso giovane emergente (19%). In calo l’acquisto da Case d’asta (15%), canale ampiamente u:lizzato in passato. Da non so+ovalutare che nel sistema bancario l’acquisizione di opere d’arte è spesso dipesa dalla contropar:ta di credi: inesigibili. (spiegazione di Altro, 10%). La Formazione della Collezione Focus investimento
5. Budget d’acquisto e per la conservazione • 
Sì, in % dell'utile
0%
No, dipende di volta in volta
81%
Sì, con ammontare prestabilito
19%
• 
• 
Esistenza budget per la conservazione
Sì, per coservazione programmata
23%
No, solo per manutenzione straordinaria
54%
Sì, per manutenzione ordinaria
23%
• 
Non emerge una definita strategia di inves:mento nella formazione della collezione. Il difficile contesto di mercato ha impa+ato la capacità di spesa dei collezionis: aQvi: nessuno devolve una quota dell’uFle aziendale per la collezione (0%), ma si tende a valutare le opportunità del mercato di volta in volta (81%). Il dato potrebbe indicare anche scarso interesse alla programmazione degli acquis:, denotando l’assenza di un proge+o a lungo termine. Anche nel se+ore del privato si registra una scarsa a+enzione ai problemi della conservazione e della tutela: solo 1/4 del campione ha aQvato Programmi di conservazione. La ges:one della Collezione Esistenza Budget d'acquisto
6. Cosa comprare: chi sceglie • 
La maggioranza delle aziende non prevede un Comitato scienFfico preposto all’individuazione e all’acquisto delle opere da inserire in collezione (58%). • 
La scelta è fortemente influenzata dal gusto della Proprietà e del Top Management (64%), mentre per il 33% si conferma quanto già evidenziato nel Grafico n.1, in merito alla presenza di ConsulenF specializzaF. La scelta di affidarsi a consulen: qualifica: ed esterni all’azienda si sta sempre più diffondendo. Ad oggi è il 23% del campione. Sì
42%
No
58%
Chi sceglie l'acquisto
Curatore/
Responsabile collezione
10%
Consulente esterno
23%
Altro
3%
• 
Proprietà/Top Management
64%
La ges:one della Collezione Comitato scientifico
7. Documentazione e aggiornamento catalogazione Altro
11%
• 
Molto significa:vo il dato che emerge nel primo grafico: il 67% dei risponden: ha dedicato tempo e risorse all’Archiviazione, catalogazione e pubblicazione della propria collezione. • 
Il 91% del campione ha aggiornato la propria collezione negli ulFmi 5 anni, di cui, il 18% lo ha fa+o nell’ulFmo anno. Va tu+avia precisato cosa si intende per catalogazione, se essa è svolta con cara+ere scien:fico o se è un mero aggiornamento degli elenchi ad uso interno. La scarsità di “dipar:men: arte” o uffici dedica: e prepos: alla ges:one della collezione, rende difficile la le+ura del dato. La recente informaFzzazione delle schede delle opere ha inciso posi:vamente sul dato di catalogazione. Archiviazione
11%
Archiviazione e catalogazione
11%
Archiviazione, catalogazione e pubblicazione
67%
• 
Aggiornamento catalogazione
più di 10 anni
6%
5-­‐10 anni
3%
ultimo anno
18%
• 
• 
1-­‐5 anni
73%
La ges:one della Collezione Documentazione dedicata
8. Assicurazione e sostegno produzione arFsFca No
3%
• 
La quasi totalità del campione ha assicurato la propria collezione (97%), ma il dato necessita di un approfondimento in relazione alla :pologia di copertura fine art. • 
Il 39% delle aziende non sosFene la produzione arFsFca, mentre solo il 14% dedica le proprie risorse nel sostenere gli arFsF. Questo dato emerge sopra+u+o da realtà aziendali di :po industriale e dal mecena:smo di pochi studi professionali. Nell’aggregato Altro (46%) vanno ricomprese quelle aziende che promuovono even:, mostre e incontri tema:ci, non sempre però dire+amente collega: al sostegno di nuova produzione ar:s:ca. Sì
97%
Sostegno della produzione artistica
Borse di studio/premi
12%
• 
Nessun sostegno
39%
Residency
2%
Altro
47%
La ges:one della Collezione Assicurazione
Valore della collezione
• 
Non sa
3%
> 10 Ml €
23%
• 
<5 Ml €
48%
• 
5-­‐10 Ml €
26%
Frequenza aggiornamento stima
Mai, stima al valore di carico
41%
1-­‐2 anni
9%
2-­‐5 anni
9%
• 
• 
5-­‐10 anni
41%
La metà delle collezioni (48%) si colloca soYo i 5 milioni di € di valore, mentre il 23% supera i 10 milioni di €. Il dato assume valore se le+o e confrontato con quello del grafico successivo. Una parte significa:va del campione (41%) indica che la collezione non è mai stata valutata, in quanto il valore dichiarato è quello della presa in carico. Il presente dato risulta in contraddizione sia con il dato emerso sulla catalogazione (dove il 91% del campione indica di aver catalogato la collezione negli ul:mi 5 anni), sia con il dato assicuraFvo (il 97% del campione ha assicurato la collezione). Potrebbe essere dunque presente un doppio binario di valutazione: patrimoniale e valore assicurato. La valorizzazione della Collezione 9. Valore della collezione e aggiornamento sFma • 
Visibilità collezione
No
2%
Sì, al pubblico con continituità
30%
Sì, solo per i dipendenti
12%
Sì, al pubblico per e venti aziendali
56%
Luogo di esposizione
Eventi temporanei organizzati dall'azienda
15%
Luoghi di esposizione permanente fuori dall'Azienda
23%
• 
• 
• 
Sede/i principale/i Azienda
62%
La collezione è spesso resa disponibile per evenF aziendali (56%). Ad esempio, nel caso delle Banche, la quasi totalità dei risponden: ha ricompreso in questa opzione l’appuntamento annuale di Invito a Palazzo. Rilevante il dato del 30% rela:vo all’apertura con:nuata delle collezioni al pubblico: l’azienda profila la propria collezione come una realtà esposiFva permanente. I luoghi di esposizione rimangono prevalentemente quelli insi: alla Sede principale dell’azienda (62%). Il 23% del campione sposta invece la collezione -­‐ o parte di essa -­‐ per Esposizioni permanenF fuori azienda, intese come spazi dedica: di proprietà della stessa presso terzi, che diventano opportunità di comunicazione e di promozione dell’immagine sopra+u+o sul territorio di appartenenza. La valorizzazione della Collezione 10. Visibilità della collezione e luogo d’esposizione Obiettivi della collezione
Altro
17%
Vantaggio fiscale
0%
Social Responsabilit
y
37%
Corporate Identity
42%
• 
• 
Brand Awareness
4%
• 
Mezzi di promozione della collezione
Altro
17%
Partecipazion
e e venti culturali
31%
La valorizzazione di una collezione è ancora legata ad opportunità di Corporate IdenFty per il 42% del campione, mentre per il 37% risponde a criteri di Social Responsability. Solo per il 4% del campione la collezione concorre al PresFgio del marchio, e per nessuno dei risponden: l’obieQvo di collezionare ricomprende vantaggi di :po fiscale. Stampa
22%
Sito internet
30%
La Partecipazione ad evenF/rassegne culturali risulta ancora il mezzo di promozione maggiormente u:lizzato, insieme al Canale internet (30%), che risulta anche un oQmo mezzo per mostrare le proprie collezioni e gli even:. Seguono i Media tradizionali (22%) e l’A2vità di presFto (17%). La valorizzazione della Collezione 11. Obie2vi della collezione e mezzi di promozione Collezione e fiscalità
No, la collezione non risente di regimi fiscali di vantaggio
37%
• 
Per il 63% del campione un più vantaggioso regime fiscale potrebbe incenFvare la creazione di collezioni aziendali, mentre per il restante 37%, la decisione di creare una Corporate Collec:on non dipende dalla fiscalità in essere (dato da associare al precedente, in cui per nessuno dei risponden: l’obieQvo della collezione è il vantaggio fiscale). • 
L’A2vità di presFto (49%) rientra a pieno :tolo tra le aQvità svolte dalla Corporate Collec:on, che in questo modo veicola il marchio, incen:va gli studi su determina: autori, arricchisce il corpus bibliografico dell’opera, oQene restauri, etc. Sì, c'è un legame
63%
Attività di prestito
No, m ai
17%
Spesso
49%
Sì, raramente
34%
La valorizzazione della Collezione 12. Fiscalità e a2vità di presFto Promozione culturale sul territorio
Solo con specifici eventi
46%
• 
Sì, sempre
45%
Nessun legame
9%
Investimenti futuri
Aumenterann
o
Rimarranno stabili
42%
15%
Diminuiranno
43%
• 
La Corporate Collec:on spesso insiste su un preciso territorio di appartenenza e su un distre+o culturale di riferimento, su cui si innesta alimentandolo, a+raverso evenF specifici (46%), o costruendo partnership con:nua:ve con altri soggeQ presen: in ambito locale. Il dato registra la situazione economica a+uale. Il 15% del campione -­‐ che prevede di aumentare le risorse nel se+ore dell’inves:mento in arte -­‐ appar:ene sopra+u+o al mondo dell’imprenditoria (se+ore moda e farmaceu:co) e agli studi professionali. La valorizzazione della Collezione 13. Promozione culturale e invesFmenF futuri Conclusioni • 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
La presente indagine sulle Corporate Collec:ons italiane conferma l’importanza che esse rivestono all’interno delle aziende: nel 67% dei casi la responsabilità delle stesse è in capo alla Direzione Generale e la passione del fondatore cos:tuisce ancora una delle maggiori mo:vazioni per la sua formazione. La Proprietà e il Top Management scelgono nel 64% dei casi i nuovi acquis:. Non esiste una definita strategia di inves:mento nella formazione della collezione: nell’81% dei casi si tende a valutare le opportunità di mercato di volta in volta. L’età storica delle collezioni italiane si divide similarmente tra arte anFca (41%) e arte moderna e contemporanea (49%). Tradizionale anche lo spaccato tra dipinF (41%) e sculture (29%), mentre le nuove forme di collezionismo (fotografia, video e installazioni) stanno sempre più crescendo (14%), sopra+u+o in realtà industriali dinamiche e/o negli studi professionali. Molte aziende non investono più nella collezione (39%) e hanno un budget dedicato alla conservazione solo per il 23% del campione. Le aziende sostengono tu+avia even: e mostre, la visibilità della collezione è promossa con evenF aziendali o con conFnuità al pubblico nell’86% dei casi. Il luogo di esposizione privilegiato rimane la sede principale dell’azienda (62%). La valorizzazione di una collezione è legata ad opportunità di Corporate IdenFty (42%), mentre il mezzo di promozione più idoneo sembra essere la partecipazione ad evenF (31%) o un opportuno uFlizzo del sito internet (30%). Le collezioni sono spesso assicurate (97%) e il valore delle collezioni si colloca spesso tra i 5-­‐10 milioni di € (48%), anche se emerge una discrasia tra la valutazione a livello patrimoniale e quella a valore assicurato. Nel 63% delle risposte un più vantaggioso regime fiscale agevolerebbe la creazione di collezioni. L’a2vità di presFto (49%) rientra tra le aQvità maggiormente svolte dalla Corporate Collec:on, veicolando il nome del brand aziendale sia a livello globale, sia su un preciso territorio di appartenenza (la promozione a livello locale avviene per il 46% dei casi). Per il futuro il 43% del campione ri:ene che le risorse des:nate alle collezioni corporate diminuiranno, mentre solo il 15% è oQmista e le prevede in aumento. La Formazione della Collezione • 
Autori pubblicazione: Pietro Ripa -­‐ Senior Art Finance Advisor-­‐Axa Art Cris:na Res: -­‐ Senior Art Expert -­‐ Axa Art Marilena Pirrelli -­‐ Giornalista Il sole 24 Ore-­‐ Responsabile Art Economy 24-­‐Plus 24 Si ringrazia Serena Mola per la preziosa collaborazione e per il coordinamento didaQco, Domenico Sedini, Paolo Frasse+o, Benede+a Brandi per l’accurata analisi, Claudia Fasolo per l’edi:ng. Si ringrazia inoltre gli studen: del 4° Master Economia e Mangement dell’arte e dei Beni Culturali della Business School del Sole 24 Ore, per la a+enzione, gli spun: e i faQvi contribu: alla realizzazione della ricerca. Per avere una copia della presentazione si prega di conta+are il numero: 02-­‐8889651, o al sito www.axa-­‐art.it Milano -­‐ 31 o+obre -­‐ Il Sole 24 ORE Conta2 
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