UN PERCORSO REALIZZATO
NELLE CLASSI PRIME
Classi prime A e B
Scuola primaria C. Goldoni - Spinea 1°
Anno scolastico 2007-08
Inss: R. Santarelli e M. Cecchetto
Percorso luce-buio
ATTIVITA’
OBIETTIVI
•Lettura favola di Peter Pan per creare
un clima positivo e avvicinare i bambini al
tema dell’ombra
•Discussione: come si crea l’ombra?
•Esperienza nel tunnel del buio:
indovinare gli oggetti nel tunnel
•Disegno dell’esperienza.
•Riflettere sul fenomeno luce-buio
•Accorgersi di cosa e come “vede” il
corpo
•Avvicinarci a comprendere che le nostre
visioni sono regolate anche da
esperienze passate.
•Discussione su come funziona l’occhio e
come si possa vedere con la mente
•Rappresentazione del funzionamento
dell’occhio e della mente che ci permette
di vedere, ricordare ed immaginare.
•Costruzione di un modellino di occhio
•La scatola magica
•Riflettere sulle proprie percezioni,
pensare ed immaginare ciò che succede
negli occhi e nella mente quando si vede
qualcosa
•Immaginare come funziona l’occhio,
esplicitando esperienze, conoscenze e
pensieri. Rappresentare la propria idea.
ATTIVITA’
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La scatola nera: guardare attraverso il
foro della scatola e dire che cosa c’è
nella scatola. Annotare le risposte su
un cartellone.
Aprire la finestrina sul coperchio e
sbirciare di nuovo nella scatola: che
cosa si vede adesso?
Tornare a sbirciare illuminando la
scatola con una pila.
Riflettere sul perchè si vede meglio
quando si punta la torcia elettrica verso
l’interno della scatola.
Disegno dell’ombra delle cose.
Invitiamo i bambini a disegnare le
cose che secondo loro fanno luce.
Raccogliamo tutte le idee su un
cartellone e poi ne parliamo insieme
Classifichiamo tutte le fonti di luce
nominate dai bambini: si vede al buio?
Se sì, allore fa luce da sé, è una fonte
primaria.
OBIETTIVI
•Riconoscere che la luce della torcia
permette di vedere dentro la scatola e di
riconoscere gli oggetti all’interno
•Osservare che alcune sorgenti sono più
luminose di altre e che gli oggetti si
vedono meglio se la luce è più intensa.
•Riconoscere che gli oggetti “luminosi” e
“luccicanti” non possono luccicare da soli.
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•
Apprendere che ci sono diverse fonti
di luce e che le sorgenti di luce sono
più o meno luminose
Distinguere le sorgenti di luce primarie
Riconoscere il sole come sorgente più
importante di luce
Iniziare a parlare di luce riflessa dagli
oggetti.
ATTIVITA’
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Attività all'aperto: i bambini si muovono
liberamente nello spazio osservando le
ombre, mentre sono in fila e camminano,
quando sono in riga o in cerchio
A coppie segnano col gesso l'ombra del
compagno e poi misurano la propria ombra
Gioco: "uomo nero“: i bambini non devono
toccarsi, ma per prendere qualcuno
devono pestare la sua ombra
Dopo 15’ ritornano a vedere l'ombra
rimettendosi nella stessa posizione.
In classe discussione su come è cambiata
l'ombra …
Osservazione delle foto (uso del
videoproiettore) e dei disegni sulle ombre,
riflessioni …
OBIETTIVI
•Osservare come si formano le ombre,
dimensioni, forma, direzione
•Cogliere il rapporto tra l’ombra e la sorgente
di luce il sole
•Osservare i cambiamenti dell’ombra nel
tempo
•Verificare e autovalutare i propri disegni sulle
ombre e sul sole
ATTIVITA’
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•
Durante una delle discussioni è venuto
fuori il discorso sull’arcobaleno. Ora lo
riprendiamo e cerchiamo di capire.
Domande stimolo ricordando gli incontri
precedenti: “il buio è colorato?” “Cosa è
necessario perché si veda il colore?”
Facciamo delle esperienza con le torce
e i filtri dove i bambini illuminano oggetti
diversi, colorati o bianchi e notano le
differenze.
“Ma la luce di che colore è ?”
Esperienza coi prismi, con le bolle di
sapone, cd, piattini con acqua e specchi
per vedere i colori di cui è composta la
luce
Costruiamo una trottola dei colori per
provare a creare a mescolare i colori e a
comporre il bianco, ora che i bambini
hanno visto e capito che è la somma di
tutti i colori
OBIETTIVI
•Sapere che senza la luce i colori non si vedono.
•Osservare i colori dell’ambiente quando è
nuvoloso e quando c’è il sole e accorgersi che la
luce accende i colori e li fa brillare di più.
•Recuperare le proprie esperienze sui fenomeni
luminosi, per es. l’arcobaleno, e condividerle in
classe con i compagni
•Scoprire che la luce è fatta di tanti colori.
•Realizzare nuovi colori mescolando luci colorate
•Scoprire che mescolando tutti i colori
dell’arcobaleno si ottiene il bianco.
Metodologia di lavoro
PARTIRE DAI FENOMENI
QUOTIDIANI
La quotidianità è “complessa”, però è
interessante e coinvolgente, può
motivare i bambini a capire, imparare
e conoscere.
“FARE”
I bambini conoscono il mondo
attraverso il proprio corpo
… è attraverso il corpo che i bambini
“si accorgono” di quello che succede
intorno a loro
Nessun racconto dell’insegnante può
sostituire l’esperienza diretta del
bambino: tutti devono provare a “fare”
DISCUTERE
INDIVIDUARE DOMANDE
Discutendo tra di loro i bambini
esplicitano pensieri e
conoscenze, li condividono e li
confrontano con quelli dei
compagni, li chiariscono, li
modificano, li riorganizzano e
arricchiscono.
Imparano a guardare le cose e i
fenomeni da più punti di vista e
raffinano i loro modi di vedere, di
guardare e di interpretare i fatti.
Porre domande è un’arte che si
impara.
Le domande stimolano la curiosità, la
riflessione e l’immaginazione, quando
sono condivise aiutano a guardare i
vari aspetti della realtà che si sta
osservando.
SCRIVERE
Scrivere permette
• al bambino di rielaborare
l’esperienza, distanziandosi dal
proprio pensiero.
• all’insegnante di rimettere in
gioco i problemi, “negoziare” il
consenso su dei punti fermi,
precisare, completare, sviluppare.
RAPPRESENTARE
RIFLETTERE SUL CAPIRE
I DISEGNI sono espressione di
come il bambino vede la realtà di
cui si sta parlando.
Al termine di ogni percorso è
necessario stimolare con domande
riflessioni sul percorso di lavoro,
ricostruendolo e soprattutto
esplicitando gli obiettivi del lavoro.
La documentazione dell’insegnante
diventa uno strumento utile per
ripercorrere insieme (anche a
distanza) l’esperienza e ri-ragionarci
su.
Ruolo dell’insegnante
L’insegnante:
• Guarda la realtà (coglie i momenti che si
presentano e che le permettono di mantenere alta
la motivazione)
• Guarda la disciplina (ha chiari gli obiettivi)
• Interpreta, propone, stimola, si incuriosisce,
raccoglie, ri-lancia, riflette, discute, fotografa,
mette insieme, sintetizza, organizza
• Cerca di equilibrare nel percorso didattico i
momenti di osservazione e sperimentazione con i
momenti di discussione e di rappresentazione
• Nel progettare i percorsi evita di trattare uno
stesso argomento per tanto tempo e cerca di
mettere insieme osservazioni che portano alla
costruzione di “idee concordanti”
Sviluppo dell’attività
• L’attività di ricerca e di elaborazione delle
conoscenze si è sviluppata partendo da delle
domande-problema, che hanno stimolato i
bambini a recuperare le proprie esperienze e
propri saperi, a condividerli con i compagni, a
formulare e a riflettere sulle ipotesi da loro
stessi prodotte e a trovare modalità e strumenti
idonei per giungere ad una loro verifica e ad
una ri-sistemazione dei dati.
Documentazione dei percorsi
Nel tunnel del buio
Sbirciamo nella scatola nera
Come fa l’occhio a vedere?
Luce e ombra  1^ A
Luce e ombra  1^ B
Luce e colori… che cosa fa luce?
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Percorso su Luce, buio e colori