[email protected] CELL: 3317792031 Campiglione Fenile -via Verdi 4- TORINO- 10060 Per informazioni visitare i siti: Brain Gym International-EduK-Brain Gym Network Italia DOTT.SA SIMONA CANTA 1 PSICOLOGA CLINICA E DI COMUNITÀ CONSULENTE IN KINESIOLOGIA EDUCATIVA FORMATRICE IN BRAIN GYM® 1012 RELAZIONE FINALE sul LABORATORIO DI KINESIOLOGIA EDUCATIVA SVOLTO CON UTENZA DI TIPO PSICHIATRICO E FINALIZZATO AL CONTENIMENTO DEL DISAGIO E ALLA STIMOLAZIONE FUNZIONALE COGNITIVO PSICOMOTORIA DEI PAZIENTI presso ASL 3 di Pinerolo CSM in collaborazione con Annalisa Dalfitto Infermiera Psicomotricista operante in reparto Nella nostra idea di intervento siamo partiti da alcune premesse teoriche desunte dall'applicazione dell' EDU-K nella pratica corrente e abbiamo impostato il lavoro sperimentale a partire dal Brain Gym 101® prefiggendoci alcuni obiettivi principali: ● strutturare un approccio creativo e motivante al movimento , per ricominciare ad avere curiosità nei confronti dei segnali inviati dal corpo, recuperando una propriocezione sana non persecutoria ● imparare a porsi degli obiettivi a breve termine, assaporando con fiducia i micro-cambiamenti, che attraverso le PRE e le POST ATTIVITA' dei RIEQUILIBRI IN 5 PASSI , possono essere percepiti immediatamente a livello fisico e muscolare . ● Creare nuovi spazi relazionali, imparando a condividere il disagio e le difficoltà individuali come presupposto per una crescita personale e 1 2 Psicologa iscritta all'Albo, Educatrice scolastica ( 170 ore di laboratori volontari per la sperimentazione pratica delle tecniche di Kinesiologia Educativa) , ho lavorato come Consulente esperto in Edu-K presso la ASL 3 di Pinerolo, Dipartimento di Salute Mentale. Abilitazione conseguita con la Educational Kinesiology Fondation-1575 Spinnacher Drive-Ventura California -Teacher Kay McCarroll – Pietrasanta (IT) 10/04/2012, iscritta come insegnante all'EDU-K BRAIN GYM ® NETWORK ITALIA. di gruppo ● individuare ambiti di intervento kinesiologico mirati a livello individuale e relazionale. OSSERVAZIONI SUL QUADRO DI RIFERIMENTO Lavorando con le pazienti abbiamo evidenziato a livello psicomotorio l'attivazione del riflesso tendineo di guardia, con implicazioni a livello della focalizzazione , che si manifestano nella difficoltà di mantenere l'attenzione per tempi lunghi . Dai test osservativi sono emerse compromissioni pesanti anche a livello della centratura , dove lo scarso contenimento emozionale si ripercuote nell'ambito organizzativo. A livello della lateralità per quanto concerne il controllo della cinestesia globale, che si raggiunge con una buona attivazione dell'emisfero dx e del sx, si osservano delle rigidità e delle contratture che tendono a minare l'asse di equilibrio corporeo, ripercuotendosi sull'asse comunicativo relazionale. Osservando le pazienti e le pre e post attività, sono emerse alcune specifiche aree , dove la compromissione è risultata più evidente ( le osserveremo nel dettaglio analizzando le schede di ognuna), inoltre con il Menù di navigazione, somministrato alle pazienti da Annalisa, abbiamo potuto fare delle valutazioni motorie più obiettive in relazione al prima e al dopo del laboratorio di Kinesiologia Educativa. VALUTAZIONI SUL PERCORSO In base alla situazione che ho descritto il sistema corpo-mente risulta fortemente in disequilibrio. Ripristinare un equilibrio in una situazione psichiatrica complessa, richiede tempo e occorre strutturare schemi di apprendimento semplici che ridiano fiducia e sicurezza all'organismo. Nel corso dei 18 incontri di Brain Gym®, su cui abbiamo lavorato nella prima e nella seconda parte del laboratorio di EDU-K abbiamo evidenziato, soprattutto nelle pazienti che hanno frequentato con continuità, dei notevoli cambiamenti a livello psicomotorio , nonostante la patologia molto invalidante. In particolare: •l'ascolto dei ritmi rituali utilizzati in seduta, ha creato un'anticipazione positiva sull'attività , stabilendo un clima rilassato e partecipe. Con questo tipo di ascolto ci si prefissate di indurre un battito cardiaco coerente , che stimolasse una regolazione nella produzione di adrenalina e cortisolo, riducendo gli effetti deleteri dello stress prolungato sull'organismo . •abbiamo lavorato attraverso la stimolazione dei punti positivi ( punti di attivazione vascolare della Kinesiologia Applicata), per favorire il rilassamento. Alcuni esercizi del Menù di Apprendimento sono stati utilizzati con questa finalità, in modo da rendere i riequilibri meno faticosi. Queste attività piacevano molto alle pazienti. •Le pazienti hanno dimostrato una buona propriocezione, sono riuscite a individuare e a valutare obiettivi a breve termine, discutendo le sensazioni corporee correlate, anche dopo aver svolto gli esercizi , discutendo le sensazioni e la percezione corporea di certi esercizi e movimenti ( per esempio sperimentare l'oscillazione laterale e il modo in cui gli esercizi influiscono su questo asse). Hanno anche fatto un buon lavoro, nel cercare di trasformare il sintomo in risorsa. •Hanno acquisito attraverso le attività motorie, la fiducia nella possibilità di recuperare il controllo corporeo anche per tempi brevi. •Hanno tratto giovamento dal gruppo nella sua valenza relazionale e si è sviluppata una buone relazione all'interno del gruppo. RIFLESSIONI SULLE METODOLOGIE UTILIZZATE Gli incontri sono stati strutturati su degli schemi rituali, in modo da creare anticipazione e ridurre l'ansia. In questo modo si è cercato di dare solidità e continuità ai cambiamenti. Nel corso degli incontri abbiamo sperimentato diverse metodologie e differenti riequilibri, utilizzando anche preattività differenti per valutare le stimolazioni psicomotorie in ambiti diversificati. In particolare abbiamo lavorato su questi riequilibri X span semplificato : in questo incontro ho utilizzato lo scarabocchio per aiutarle nella scelta dell'obiettivo e per dare modo ad I. di mettersi in gioco, visto che era il primo incontro. La reazione è stata ottima soprattutto per lei che si è detta entusiasta dei benefici motori, riscontrabili nell'immediato con le post-attività. Xspan con scheda: ho rifatto questo riequilibrio utilizzando il disegno per aiutarle nella scelta dell'obiettivo. Attraverso l'elemento cromatico, è stato semplice individuare quali esercizi occorressero e ci siamo orientate sulla focalizzazione. I risultati, anche questa volta sono stati molto positivi sia per A. che per I. x span con disegno specchio: anche questa variante del riequilibrio X-SPAN si è rivelata molto utile. A questo incontro ha partecipato anche G. pertanto ho scelto un lavoro che fosse più semplice e giocoso. Attraverso il disegno a specchio ho potuto valutare anche la capacità di coordinazione motoria delle due mani sia nelle pre che nelle post attività. Dai disegni è emerso un notevole cambiamento dopo aver svolto il menu e tutte le pazienti hanno verbalizzato i benefici del lavoro svolto. I. per esempio si sentiva più ancorata e lucida. In questa fase si è optato per la somministrazione di un menù di navigazione da parte di Annalisa Dalfitto. Questo test è stato somministrato anche alla fine del percorso in modo da poter fare delle valutazioni più specifiche. Abbiamo proseguito gli incontri lavorando nello specifico sull'asse della lateralità ( riequilibrio della vista, riequilibrio dell'ascolto, riequilibrio per la scrittura, riequilibrio della lateralità) . Il bisogno di integrazione emisferica, era evidente per tutte le pazienti che applicano modalità selettive di approccio agli stimoli , creando delle rigidità nell'approccio al reale , con conseguente danno psicomotorio. Lavorare su questa dimensione in maniera continuativa è molto importante ,perché è la dimensione con cui noi comunichiamo e attraverso cui il pensiero si trasforma in azione.... e non c'è cambiamento senza azione.... M. deve essere spesso riequilibrata in questa dimensione. Quando abbiamo lavorato su questa dimensione (la Lateralità) è entrata nel gruppo una nuova paziente: RF. Il suo lavoro è stato molto interessante e ci ha fornito molte informazioni su come vede, su come sente e su come percepisce la sua cinestesia globale. Già da questo primo incontro l'impatto dell'attività è stato molto intenso e lei si è sentita accolta. Non ha mai parlato molto, ma ha lavorato sempre con molto impegno. Abbiamo lavorato anche sulla centratura e sulla focalizzazione per migliorare il contenimento delle emozioni e la capacità organizzativa di ognuna valutando situazioni concrete, riducendo le contratture e blocchi attivati dal riflesso tendineo di guardia , che limita fortemente l'attenzione. CENTRATURA: Per Esempio Rf. Voleva coordinare meglio i movimenti e R. desiderava leggere con più interesse FOCALIZZAZIONE: Rf. Voleva riuscire a guardare meglio in alto conservando un miglior equilibrio Dopo i riequilibri le pazienti sono risultate più stabili. Abbiamo lavorato anche su altre tecniche Kinesiologiche: massaggio meridiani, linfatico ed energetico, per stabilizzare la respirazione e migliorare il flusso linfatico . Nel percorso kinesiologico abbiamo inserito anche la Rim 3D che lavora sui movimenti crociati ed omolaterali sfruttando un'attivazione corticale mirata. Questo riequilibrio, stabilizza gli apprendimenti motori a lungo termine, se viene praticato con continuità e migliora la cinestesia globale , riducendo lo stress posturale. Come restituzione finale ho scelto di lavorare su di un Riequilibrio con il Vision Gym3 ( GLI ABBRACCI) . Queste attività utilizzano movimenti che affinano l'intelligenza cinetica e migliorano la centratura e la funzionalità visiva. Un equilibrio migliore rende il sistema visivo libero per compiti più appropriati e contrasta a livello motorio lo stile di vita sedentario che spesso conducono le pazienti. Inoltre rappresentano un bel modo per coccolarsi e concludere un'attività. CONCLUSIONE La Kinesiologia Educativa è risultata un'attività educativa appropriata al percorso riabilitativo di queste pazienti, adeguata ai loro tempi e ritmi di apprendimento. Hanno imparato cose nuove con curiosità riacquistando fiducia nei piccoli cambiamenti e nello stare bene anche solo per un'ora. Una paziente, in particolare, aveva dei brutti ricordi collegati al venire al Servizio , in relazione alla patologia. Già dopo il primo incontro è riuscita a creare una sensazione visiva nuova e confortante ed abbiamo riso tanto! Personalmente nutro molta fiducia in questo approccio educativo che ci porta a piccoli passi verso il nuovo... 3 Sono attività cinestesiche ,che fanno entrare in gioco in maniera preponderante la vista e il modo in cui “vediamo il mondo “ e assimiliamo gli stimoli. FANTASIE........ Ovviamente , vorrei continuare a lavorare su questo progetto con questi obiettivi: ....una paziente mi ha detto di vedere NERO.... una che sente il suo corpo ROSSO.....un'altra che sente mani e piedi MARRONI io vorrei che i pazienti potessero sperimentare gli 8 CERCHI del VISION CIRCLE, reimparando il modo in cui , noi ci rapportiamo al mondo attraverso i nostri occhi , le orecchie, il tocco e il movimento creando il retroscena sensoriale che dà colore alla nostra visione della vita... Le esperienze si attivano sempre attraverso il movimento con riequilibri e obiettivi a cui fanno seguito specifiche attività motorie. Al lavoro alternerei tecniche di caricamento attivo e passivo dei muscoli desunte anche dalla Kinesiologia Applicata e da altri step in modo da consolidare il profilo psicomotorio di ciascun paziente.