Contabilizzazione del calore: inquadramento legislativo
e normativo.
Tecnologie
Trieste, 12 ottobre 2015
INDICE
Introduzione
•! Direttive europee
•! Lgs nazionale (novità introdotte dal Dlgs 102)
Utilità dei sistemi di contabilizzazione (risparmio energia e consapevolezza utenti)
•! Esperienza UE
•! Utilità rispetto alla classe energetica/ età delledificio
Classificazione dei sistemi di contabilizzazione del Calore (diretta e indiretta)
•! Perimetro competenze
•! Metrologia Legale e contabilizzazione (MID, Verifiche periodiche)
•! Limite ed Applicabilità alle diverse tipologie di impianto
Sistemi di misura diretti
•! Caratteristiche metrologiche
•! Errori ed effetti di installazione nella contabilizzazione indiretta
Sistemi di misura indiretti
•! Caratteristiche metrologiche
•! Errori ed effetti di installazione nella contabilizzazione diretta
Conclusioni
•! Opportunità e criticità (accuratezza ed equità nella ripartizione)
2
1
Un sistema di contabilizzazione dei consumi!
!!
!!
Consente di pagare in base ai consumi senza avere un impianto autonomo
Provoca sorprese: gli appartamenti più sfavoriti ricevono un conto salato
(in realtà fa vedere quello che prima non si guardava !) ! perché funziona!
Per fare un sistema di contabilizzazione occorrono:
!!
Apparecchiature di misura
–! “Contacalorie diretti”, “ripartitori”,
altri sistemi normalizzati, !
–! Progettazione, installazione
e collaudo del sistema
!!
Un criterio di ripartizione (UNI 10200)
La gestione del sistema
–! Letture ed esecuzione dei conteggi ordinari
–! Manutenzione del sistema e gestione casi anomali
!!
Gestione del sistema
!non è solo fare i conti alla fine!
!!
L’utente deve essere in grado di capire quanto sta
consumando e l’effetto delle sue decisioni.
–! Ripartitori parametrizzati
–! Accesso a sito con
dati disponibili con
continuità
(telegestione)
– !
!!
Il gestore deve poter
disporre di dati
statistici per
analizzare il
funzionamento
dell’impianto
2
Progettazione dei sistemi di termoregolazione e
contabilizzazione
!
Perchè ?
! Progettare = pensare prima di fare
! L 10/91, articolo 26, commi 3 e 5, progettazione obbligatoria degli
impianti
!
Come ?
!
Da chi ?
!
!
!
Norme di settore: UNI 10200 e norme collegate
L 10/91, articolo 28 " professionisti abilitati
Cosa deve contenere il progetto (allegato E UNI 10200)?
!
Dimensionamento e criteri di posa delle apparecchiature
!
Soluzione dei casi anomali (corpi scaldanti di tipo diverso)
!
Criteri di ripartizione (UNI 10200)
!
Calcolo esempio di ripartizione 1° anno
Perché seguire le norme?
!
!
!
Se si segue la norma tecnica applicabile si beneficia della
«presunzione di esecuzione a regola d’arte»
Se non si segue la norma occorre comunque dimostrare
la diligenza nello svolgere il compito assegnato.
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1$2.34.560/70$486+90/:.;.5.$,560/8$,$+9.6,$
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,1=!
>?$2,<<098$48:@$;9A77,B$$
C,$DA,54E0$+A/78$
20;850B!
3
Criterio di ripartizione
!!
Principio generale di ripartizione secondo UNI 10200
– Si ripartisce il costo dell’energia utile all’uscita del generatore
–! il prelievo volontario, cioè l’energia erogata dai corpi scaldanti
deve essere ripartita a consumo
–! Il prelievo involontario (energia corrispondente alle dispersioni della rete di
distribuzione) va ripartito in base ad una proporzione fissa (a millesimi), così
come tutte le spese legate alla mera disponibilità del servizio (quota per potenza
impegnata).
!!
La ripartizione fra prelievo volontario ed involontario può essere
– Misurata anno per anno dalle apparecchiature di contabilizzazione
– Determinata in base a parametri calcolati una volta per tutte con un calcolo di
prestazione energetica
Che cosa si ripartisce
! si ripartisce il
costo del calore utile
all’uscita del
generatore !
Tutte le dispersioni
del generatore vanno
ad aumentare il costo
dell’energia utile.
4
Che cosa si ripartisce
#5$4,5890$AF50$+AG$
0::090(!
#!
#!
H.:A9,78$
I48/7,4,589.0
J!
K,5485,78$2.$,//8$./$,//8$
./$;,:0$,5$48/:A68$2.$
486;A:F;.50$0$,$A/$
90/2.60/78$207096./,78$
/05$+98-0L8$
2055?.6+.,/78$2.$
48/7,;.5.MM,M.8/0!
Volontario/involontario ?
•! IMPIANTO A ZONE
CON CONTACALORIE
•! Calore prelevato
volontariamente dai
singoli utenti (Q1 + Q2
+ !+ Qn)
•! a seguito di loro
decisione deve essere
ripartito a consumo.
Q1
Q2
Q3
Qgen,out
•! Il resto (Qgen,out – "Qi)
calore disperso dalla rete
e/o prelevato
involontariamente deve
essere ripartito a
millesimi.
5
Volontario/involontario ?
Consumi
volontari
Consumi
involontari
Rete a colonne montanti.
Il prelievo involontario non
può essere misurato di anno
in anno.
Deve quindi essere definito
un procedimento di calcolo
Qgen,out
Volontario/involontario ?
Q1
Q2
Q3
Qgen,out
Qgen,out
SOLUZIONE OTTIMA: MISURA ANNO PER ANNO DEI
CONSUMI VOLONTARI ED INVOLONTARI
RIPIEGO: PROCEDIMENTO DI CALCOLO PREDEFINITO
6
Quota involontaria secondo UNI 10200
Consumo involontario percentuale
Case
vacanza
Case normalmente
abitate
Consumo
di
riferimento
RISPARMIOSI SPRECONI
??
?
Rapporto fra il consumo effettivo ed il consumo di
riferimento
Se il
consumo
involontario è
una quantità
fissa!
! in caso di
uso saltuario
molto
pronunciato la
quota
volontaria
potrebbe
diventare
negativa
CONSAPEVOLEZZA DEI CONSUMI ENERGETICI
La riduzione dei consumi energetici
passa attraverso tre momenti
fondamentali:
•! l' acquisizione della
consapevolezza di quanto si sta
consumando;
•! la conoscenza della cause che
determinano tali consumi.
•! l' adozione di comportamenti
rivolti al risparmio e/o di misure di
efficientamento dl sistemi e
processi.
7
DIRETTIVA “EFFICIENZA ENERGETICA”
DIRETTIVA 2012/27/UE
25 Ottobre 2012
D.LGS 102/2014
4 luglio 2014
Garantire il conseguimento dell'obiettivo del
20% entro il 2020 attraverso (Art 9 Misurazione):
-
Installazione di Contatori individuali
Accessibilità dei dati
Ripartizione dei costi
Trasparenza e precisione nel conteggio
Scadenza 31 dicembre 2016
Dlgs 102
DIRETTIVA 2012/27/UE
sull'efficienza energetica
D. Lgs. n.102 2014
Attuazione direttiva europea
sull’efficienza energetica
$!
obbligo di installazione di contatori di energia termica nei punti
di fornitura, per edifici alimentati da una rete di teleriscaldamento/
teleraffrescamento o da una fonte centrale che alimenta più edifici.
$!
obbligo, al 31 dicembre 2016, di sistemi per la ripartizione dei
costi in edifici forniti da una fonte di riscaldamento/raffreddamento
centrale o da una rete di teleriscaldamento
8
D. Lgs. n.102 / 2014 – Art. 9 par. 5 (Direttiva 2012/27/UE Art. 9)
b)
nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di
riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di
teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta
una pluralità di edifici, è obbligatoria l'installazione entro il 31 dicembre
2016 da parte delle imprese di fornitura del servizio di contatori
individuali per misurare l'effettivo consumo di calore o di
raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, nella
misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e
proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali. L'efficienza in
termini di costi può essere valutata con riferimento alla metodologia
indicata nella norma UNI EN 15459. Eventuali casi di impossibilità tecnica
alla installazione dei suddetti sistemi di contabilizzazione devono essere
riportati in apposita relazione tecnica del progettista o del tecnico abilitato;
D. Lgs. n.102 / 2014 – Art. 9 par. 5 (Direttiva 2012/27/UE Art. 9)
c) 
nei casi in cui l'uso di contatori individuali non sia tecnicamente
possibile o non sia efficiente in termini di costi, per la misura del
riscaldamento si ricorre all'installazione di sistemi di termoregolazione
e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di
calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all'interno delle unità
immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali, secondo quanto
previsto dalla norma UNI EN 834, con esclusione di quelli situati negli
spazi comuni degli edifici, salvo che l'installazione di tali sistemi risulti
essere non efficiente in termini di costi con riferimento alla metodologia
indicata nella norma UNI EN 15459. In tali casi sono presi in
considerazione metodi alternativi efficienti in termini di costi per la
misurazione del consumo di calore.
9
QUANTO SI PUÒ RISPARMIARE MEDIANTE LA
CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE
Le abitazioni residenziali nell’EU27 sono
responsabili di circa il 25% dei consumi di
energia. Di
questa circa l’80% è dovuta al
riscaldamento e all’ACS.
In alcuni paesi europei come Germania, Austria,
Danimarca, Polonia, e Romania già esiste una
forte regolazione da alcuni anni. Altri paesi come
Svezia, Finlandia, Olanda, Inghilterra e Portogallo
erano comunque in procinto di regolare la misura.
Proprio in questi paesi sono stati condotti la
maggioranza degli studi disponibili sull’impatto
della contabilizzazione del calore sul risparmio
energetico. Da questi studi emerge che circa il
20% dei consumi energetici possono essere ridotti
attraverso la contabilizzazione del calore.
Un fattore essenziale al risparmio energetico è
però la consapevolezza dell’utente. Il contatore
deve essere, pertanto, lo strumento per informare
gli utenti e non un mezzo per ripartire (Henryson
et al., 2000)
Babus’Haq, R. F., Overgaard, G., & Probert, S. D. (1996). Heat
meter developments for CHP-DH networks. Applied Energy, 53(1–
2), 193–207. doi:10.1016/0306-2619(95)00062-3
Bird, S.,& Hernandez, D. (2012). Policy options for the split
incentive: Increasing energy efficiency for low-income renters.
Energy Policy, 48,506-514. doi:10.1016/j.enpol.2012.05.053
Darby, S. (2006).The effectiveness of feedback on energy
consumption – A review for Defra of the literature onmetering, billing
and direct displays. Oxford: Environmental Change Institute.
Goettling, D. R., & Zaworski, J. R. (1984). Heating cost allocation in
multifamily housing. ASHRAE Transactions, 90(1A), 124–138.
Hiller, C. (2012). Influence of residents on energy use in 57
Swedish houses measured during four winter days. Energy and
Buildings, 54, 376–385. doi:10.1016/j.enbuild.2012.06.030
Felsmann, C. and J. Schmidt, (2013). Effects of consumptionbasedbilling with reference to buildings‘ energy-saving qualities.
E.V.V.E.
Henryson,J.,Håkansson,T.,Pyrko,J.,2000. Energy efficiency in
buildings through information—Swedish perspective.
EnergyPolicy, 28(3),169–180.
Gullev, L., & Poulsen, M. (2006). The installation of meters leads to
permanent changes in consumer behaviour. News from DBDH, 3,
20–24.
Berndtsson, L. (2003), “Individuell va¨rmema¨tning i svenska
flerbostadshus – en la¨gesrapport”, Project Number: P11835-2,
Swedish Energy Agency, Eskilstuna
Siggelsten, S., Olander, S. (2010). Individual heat metering and
charging of multi-dwelling residential housing. Structural Survey,
28(3), 207–214. doi:10.1108/02630801011058933
10
QUANTO CONVIENE RISPETTO ALLA CLASSE
ENERGETICA/ETÀ DELL’EDIFICIO
•!
•!
Un interessante studio effettuato da
Berndtsson in Svezia, ha dimostrato un
risparmio compreso tra il 10 - 20% sul
riscaldamento e tra il 15 - 30% sull’ACS
Un ulteriore indagine numerico-sperimentale
del Politecnico di Dresda (Felsmann, 2004)
condotta su circa 320.000 edifici del mercato
tedesco in funzione delle diverse classi
energetiche (CAC) analizza la riduzione dei
consumi sulle diverse classi e dimostra che lo
spread dei consumi dipende fortemente da:
•! le classi e le dimensioni (il risparmio
energetico ed economico è
estremamente significativo negli edifici
costruiti nel primo dopoguerra, CAC6)
•! I comportamenti degli utenti (ovvero
dalla temperatura imposta e dai tempi di
utilizzo)
edificio tipo (80 m2)
PERIMETRO COMPETENZE
11
TIPOLOGIE DI IMPIANTO TERMICO
Configurazione planare
(e.g. a collettore complanare, ad anello)
Configurazione a colonne montanti
(e.g. a sorgente, a cascata)
APPLICABILITÀ (UNI 10200 – CRITERI RIPARTIZIONE SPESE RISC. E ACS)
K86+,F;.5.7N$O.:706,$2.$48/7,;.5.MM,M.8/0$P$#6+.,/F$,$4858//0$68/7,/F!
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K8/7,7890$2.$0/09-.,$7096.4,! S.+,9F789.$2.$4,5890!
Q87,5=$706+.$./:09M.8/0!
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12
CARATTERISTICHE SISTEMI DIRETTI E INDIRETTI
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SISTEMI DI CONTABILIZZAZIONE DIRETTA
Heat meter - Contatori di Energia Termica
(MI-004:2014, serie EN 1434, serie OIML
R75).
%!Effettuano la misura dellenergia termica attraverso la
misura della quantità di fluido termovettore e della
differenza di entalpia tra fluido vettore in entrata ed in uscita
dallutenza.
t2
t2
t1
t1
Q = $ V!! (T ) c p (T ) "Tcl ,i dt = $ V!K "Tcl ,i dt
K (Tin , Tout ) = ! (Tin , Tout ) # c p (Tin , Tout )
Q thermal energy supplied during the heating period, kWh;
V! i""average volumetric flow-rate of the heat conveying fluid in the ith time interval, m3 h-1;
!i average density of the heat conveying fluid in the ith time interval, kg m-3;
cp,i heat capacity at constant pressure of the heat conveying fluid in the ith time interval, kJ kg-1 K-1
"Tcl,i temperature difference of the heat conveying fluid entering and leaving the system in the ith time interval, °C;
ti ith time interval, h;
13
ERRORI NEGLI HM
Errore %
5
MPE misuratore di portata (Classe 2)
4
Massimo errore permesso per un Heat meter Classe 2
Qp/Qmax=100
3
Sensore di flusso
2
1
0
-1
Qi
Qs
Qp
Sensori di temperatura Et = ( 0,5 + 3 " #!min #! )
Calcolatore
-2
-3
-5
Flow-rate, m3·h-1
Errore %
5
MPE misuratori di DT
MPE2 = ± "&( 2 + 0, 02 $ q p / q ) + ( 0,5 + 3 $ %! min / %! ) + ( 0,5 + %! min / %! )#'
Error, %
5
4
4
3
3
2
2
1
0
-2
MPE del calcolatore
1
0
!!min=3°C
!!max=100°C
-3
-1
!!min
!!max
-2
-3
-4
-5
Ec = ( 0,5 + "!min "! )
Completo
-4
-1
E f = 2 + ( 0,02 ! q p q )
-4
Temperature difference, °C
-5
Temperature difference, °C
Effetti di installazione sui contatore di energia termica
$! Sono state condotte campagne di misura sperimentali per la valutazione degli
effetti di installazione sui Contatori di Energia Termica, in particolare
relativamente alla:
o! Valutazione delle prestazioni metrologiche in funzione della posizione di installazione
o! Valutazione delle prestazioni metrologiche in presenza di disturbi di flusso
Banco di prova per contatori di acqua ed energia termica a comparazione di massa utilizzato per le misure sperimentali
28
14
GLI EFFETTI DI INSTALLAZIONE (DISPOSITIVI)
!
!
Gli heat meters garantiscono le migliori prestazioni di misura solo in presenza di una
corretta installazione e del rispetto delle indicazioni del costruttore (che scaturiscono dai
risultati del processo di omologazione secondo la Direttiva Europea MID - Measuring
Instruments Directive). I principali effetti di installazione sono: i) fenomeni fluidodinamici
sul contatore volumetrico, ii) profondità di immersione e montaggio (controflusso,
inclinato, !.) del sensore di T, iii) montaggio orizzontale/verticale del contatore
volumetrico
Per ripartitori e totalizzatori i principali effetti di installazione sono relativi alla misura della
temperatura (superficiale di contatto, ambiente, mandata) ed allassenza di
coibentazioni in parti dellimpianto (es.
tubazioni di mandata)
!"#$%&%'())(**%'+,%"&*#$$#-%."('+($'&("&./('+%')$0&&.'+%'0"'123'%"'$#4./#*./%.
G.Ficco - Limiti delle tecniche di contabilizzazione indiretta dell’energia termica nell'applicazione in contesti reali
Error, %
Figure 5 – 90° obstruction (left) and
clockwise swirl generator (right) flow disturbances
20
MPE
no flow disturber
90° obst.
Clockwise swirl
15
10
5
0
10
100
1000
-5
-10
-15
Flowrate l!h-1
È un evento
In collaborazione con
29
GLI EFFETTI DI INSTALLAZIONE (DISPOSITIVI)
!
!
Gli heat meters garantiscono le migliori prestazioni di misura solo in presenza di una
corretta installazione e del rispetto delle indicazioni del costruttore
Analogamente per i ripartitori e totalizzatori
30
15
UNI EN 834 – RIPARTITORI ELETTRONICI
•!
•!
•!
•!
•!
•!
•!
Norma Europea di ispirazione tedesca (citata Art. 9 comma 5 c) D. Lgs. 102/2014)
Definisce i dispositivi di ripartizione del calore elettronici, che sono applicati sulle
piastre radianti dei corpi scaldanti, in posizione opportuna per rilevare la temperatura
media di piastra di cui fanno lintegrazione nel tempo. Eseguono un conteggio che
diventa espressione del calore ceduto dal corpo scaldante dopo opportuno calcolo di
compensazione in funzione della potenza nominale del radiatore e dei coefficienti di
adattamento e scambio termico tra piastra e dispositivo.
Definisce caratteristiche, metodo di calcolo, requisiti, prove di omologazione
Questi dispositivi sono utilizzabili solo su corpi scaldanti che hanno accessibile la
superficie radiante (radiatori e termoconvettori)
Il metodo di conteggio del consumo si basa sulla integrazione nel tempo delle
temperature di funzionamento (piastra radiante ed ambiente)
Il valore del consumo può essere letto direttamente sul ripartitore, con linserimento nel
dispositivo dei parametri relativi al corpo scaldante ed al suo accoppiamento al
dispositivo, oppure ottenuto tramite conversione esterna del conteggio
Precisione tipica del 5% nelle condizioni normalmente presenti
UNI EN 834 – RIPARTITORI ELETTRONICI
VERSIONI RIPARTITORI
•!
Versioni a una sonda (piastra radiante), usano la temperatura ambiente convenzionale per
il calcolo del consumo
Versioni a due sonde (piastra radiante ed ambiente), risentono fortemente della morfologia
dell’ambiente circostante che può alterare la misura di temperatura ambientale
Versioni a sonda separata per il montaggio in situazioni di installazione particolari
(es:termoconvettori); anche in questa esecuzione risentono fortemente della morfologia
dell’ambiente circostante
Possono essere dotati di solo visualizzatore e/o di teletrasmissione radio dei conteggi
•!
•!
•!
•!
•!
•!
Corpo scaldante con superficie radiante accessibile (radiatore, termoconvettore)
Conoscenza dei coefficienti di compensazione (per la tipologia del corpo scaldante )
Omogeneità dei dispositivi di contabilizzazione usati nell’impianto
Posizionamento corretto sul corpo scaldante
Temperature di impianto compatibili con dispositivi
Consigliato accoppiamento con regolazione di temperatura
•!
•!
•!
REQUISITI DI INSTALLAZIONE
16
UNI/TR 11388 – TOTALIZZATORI COMPENSATI
E levoluzione della vecchia norma UNI 8465, che si riferiva ai contaore classici
ma ne prevedeva la possibilità di compensazione nel caso di regolazione della
temperatura di mandata!
Norma di ispirazione italiana, non regolamentata a livello europeo, ma presente a
livello nazionale in altri Paesi Europei nella versione che utilizza i contaore classici!
Definisce i dispositivi totalizzatori del tempo di inserzione, moltiplicati per la
potenza nominale del corpo scaldante e compensati dalla temperatura ambiente e
di mandata (o dalla temperatura media tra mandata e ritorno)
I dispositivi sono utilizzabili anche su corpi scaldanti con superficie non
accessibile, purché sia nota la potenza di emissione
Grazie alla compensazione sulla temperatura la norma è valida per impianti dotati
di pompa a portata variabile e caldaia a condensazione!
•!
•!
•!
•!
•!
UNI/TR 11388 – TOTALIZZATORI COMPENSATI
REQUISITI DI INSTALLAZIONE
•!
Corpo scaldante/sistema radiante di potenza nota
•!
Valvola con apertura tutto/niente, regolata da termostato (dispositivo che
stabilisce il tempo di inserzione)
•!
Portata variabile con centralina climatica
•!
Impianto idraulicamente bilanciato
17
UNI 9019 – TOTALIZZATORI GRADI-GIORNO
E ancora in vigore la Norma in versione originale che regolamenta il metodo di
contabilizzazione indiretta tramite il principio dei Gradi- Giorno
•! Definisce i totalizzatori Gradi-Giorno di appartamento, condizionati dalla
inserzione/ disinserzione della valvola di zona, per conteggiare i gradi-giorno di
ogni utenza (che differiscono dai gradi-giorno tradizionali usati per ponderare la
rigidità climatica stagionale dellarea geografica in cui risiede limpianto)
•! E norma tipicamente italiana
•! Il metodo di conteggio si basa sul tempo di inserzione del corpo scaldante e dalla
potenza nominale del corpo scaldante, corretto del fattore di compensazione
derivato dalla temperatura esterna, dalla temperatura ambientale convenzionale
(20°C).
Tale compensazione è messa in relazione alle temperature del fluido termovettore
dalla regolazione climatica di centrale
•! I dispositivi sono utilizzabili anche su corpi scaldanti con superficie non
accessibile, purchè ne sia nota la potenza di emissione
•!
UNI 9019 – TOTALIZZATORI GRADI-GIORNO
REQUISITI DI INSTALLAZIONE
•!
Corpo scaldante di potenza nota
•!
Valvola con apertura tutto/niente, regolata da termostato (dispositivo che
stabilisce il tempo di inserzione)
•!
Centralina climatica
•!
Portata costante del fluido circolante nel corpo scaldante
•!
Impianto idraulicamente bilanciato
18
SISTEMI DI CONTABILIZZAZIONE INDIRETTA
Ripartitori di calore (EN 834:2013)
N
(
Q ! U A,i = # RFi $ "Ts ,i dt
i =1
t
)
Totalizzatore dei tempi di inserzione compensati della
temperatura del fluido termovettore (UNI/TR
11388:2010 in revisione)
n
z $&
T #T
Q = 2" jv t j *2 (+ mk ak
+ -T
j =1
k =1 (.
ap
0
fe
tc ,k
%$
'
&
#
,, "cs ) (tk + ! ++1 # e !
)
.
/
1 (0
'%
,, )
/ 1)
Totalizzatore dei tempi di inserzione compensati con i
gradi giorno (UNI 9019:2013)
tc , k
n
z
&
#
$T # T
%$
Q = 1 " jv t j (1 ) ac ek "cs * )tk + ! +1 # e !
+
j =1
k =1 - Tac # Tec
. -)
/
'%
,, *
0 .*
ERRORI NEI RIPARTITORI DI CALORE
Gli HCA presentano una elevata non linearità
(vedi figura linea blu). Pertanto i coefficienti di
taratura (kWh/unità di conteggio) non sono
costanti al variare della potenza erogata.
Error, %
La EN 834 fissa come condizione di inizio
conteggio (DT>5°C) limitando questo effetto
sulla effettiva contabilizzazione del calore (vedi
figura linea rossa)
40%
30%
20%
10%
0%
-10% 20
30
40
50
60
70
80
-20%
-30%
-40%
Q!!T = K M " !T n
n, è l’esponente adimensionale caratteristico del
corpo scaldante (tipicamente prossimo a 1,3 nei
radiatori)
!T, °C
19
EFFETTI DI INSTALLAZIONE
ERRORE DI INSTALLAZIONE
Cause di Errore
Errori
tipici
Differenza temperatura
(min 5 max 70°C)
1°C
0.5%
Intervallo conteggio
(KC) coefficiente di contatto
Potenza nominale
radiatore(UNI 442)
(KQ)
Coefficiente
potenza
Effetto installazione radiatore
Connessione idraulica
radiatore
Finitura superficiale
linearità della curva di emissione del
radiatore
Fasce di errore
Coefficienti di
sensibilità
Errori
min
max
1/DTs,i
1.4%
20.0%
2.0%
1
0.5%
0.5%
0.5%
4.0%
3-5%
1
3.0%
5.0%
1-10%
1
1.0%
10.0%
0-12.5%
1
0.0%
12.5%
0-2.5%
1
0.0%
2.5%
tipici
7.5%
0-7.5%
1
0.0%
7.5%
0-30%
1
0.0%
30.0%
3.0%
3.5%
40.5%
9.2%
40
20
Comparazione delle prestazioni metrologiche in campo dei
dispositivi di contabilizzazione del calore
Unit 1
Unit 2
41
EVOLUZIONE TECNOLOGICA
EN 1434 – EN 834
UNI 8465 – UNI 9010
EN 835
Sistemi ad
evaporazione
1924
1967
Danimarca, primo
brevetto di un
ripartitore di calore
Sviluppo del primo ripartitore
per acqua calda basato sul
principio dell’evaporazione
UNI 10200
Contatori di Energia
Termica
Ripartitori di calore
elettronici
1980
1983
1987
Standard nazionale sui
totalizzatori dei tempi di
inserzione "contatore"
Sviluppo di contatori di
energia termica a batteria e
ripartitori di calore
elettronici
UNI/TR 11388
Sistema radio
stazionario
1990
Sistema radio
Walk-by
2000
Sviluppo del primo sistema
radio di lettura mobile
(Walk-by)
Sviluppo del primo sistema
radio stazionario con
concentratore di dati
Standard nazionale sui
totalizzatori di gradi-giorno
AMR
AMM
2006
Sviluppo del primo sistema
radio per la lettura/gestione
automatica da remoto
(AMR/AMM)
I sistemi di
contabilizzazione evolvono
con grande dinamicità.
E’ necessario garantire la
scalabilità e la
interoperabilità
21
EQUITÀ NELLA RIPARTIZIONE
Dispersione
tetto di copertura
Furti di Calore
Esposizione
svantaggiosa
Consumi
involontari
Dispersione Pavimenti e
locali non riscaldati
CONCLUSIONI
!
!
!
La contabilizzazione individuale dei consumi di energia termica
rappresenta uno strumento efficace per ridurre i consumi di energia anche
del 20% grazie alla consapevolezza degli utenti finali;
Attualmente i sistemi di contabilizzazione disponibili sul mercato riescono
a garantire i seguenti errori massimi nelle condizioni di esercizio:
! contabilizzazione diretta (heat meters) (generalmente <5%);
! contabilizzazione indiretta (generalmente >5%)in funzione delle
condizioni di installazione; infatti le modalità di installazione dei
radiatori e dei sistemi di contabilizzazione (sui radiatori e
sull’impianto) possono determinare sensibili effetti sulle prestazioni
metrologiche;
La contabilizzazione indiretta non ha le medesime garanzie metrico-legali
della contabilizzazione diretta. Le misure dovrebbero essere sempre:
! trasparenti, eque ed accurate;
! riferibili i campioni nazionali ed internazionali;
! verificate periodicamente e non manomettibili.
44
22
La tecnologia disponibile:
Panoramica
SCOPI DI UN SISTEMA DI CONTABILIZZAZIONE
!!
!!
!!
Quantificare il consumo volontario inteso come quantità
di energia termica prelevata dall'impianto centralizzato per
raggiungere gli scopi di riscaldamento della singola utenza
Costituire uno strumento per la eventuale valutazione del
consumo involontario, inteso come quota di energia
dispersa dall'impianto condominiale nel corso
dell'esercizio del servizio
Fornire all'utente finale uno strumento continuo di
controllo dei propri consumi
23
TIPOLOGIE DI CONTABILIZZAZIONE
DIRETTA: utilizza dispositivi di calcolo dell'energia termica
fornita all'utenza, basati sulla misura delle grandezze
caratteristiche del fluido termovettore
INDIRETTA: nota la potenza nominale del corpo scaldante,
il sistema ne ricalcola quella effettiva, misurando i parametri
che influenzano l'emissione termica del corpo scaldante
stesso
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
D. Lgs. n.102 / 2014
Attuazione direttiva 2012/27/UE Art. 9
Art. 9 par. 5 lettera c)
“!. per misurare il consumo di calore in corrispondenza a
ciascun radiatore posto all'interno delle unità immobiliari dei
condomini o degli edifici polifunzionali, secondo quanto
previsto dalla norma UNI EN 834....”
24
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
Legge 164 del 11 novembre 2014
Art. 22 comma 2-ter pag. 115
“All'articolo 9, comma 5, lettera c), del decreto legislativo
4 luglio 2014, n. 102, le parole: «secondo quanto
previsto dalla norma UNI EN 834» sono sostituite dalle
seguenti: «secondo quanto previsto dalle norme
tecniche vigenti».”
E' da evidenziare peraltro il fatto che la 2012/27/UE non
riportava alcun riferimento esplicito alla UNI EN 834.
PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
!!
!!
Un protocollo di comunicazione è definito “chiuso”
se può essere interpretato solo dal produttore del
sistema stesso; normalmente vengono stipulati
contratti pluriennali di lettura con canone conteggiato
“ad elemento radiante”
Un protocollo di comunicazione e definito “aperto”
se appartiene ai protocolli standard ovvero se il
produttore del sistema fornisce al proprietario del
sistema stesso anche gli strumenti per la lettura dei
dati in piena autonomia
25
IMPORTANZA DI UN PROTOCOLLO APERTO
!!
!!
!!
Dubbi sulla legittimità: l'impianto è di proprietà del
condominio!
Canone di lettura da contabilizzare nel piano
economico di investimento
Frequenza di lettura: no a 1 – 2 – 3 letture l'anno!
LETTURA DEI DATI
Sistema “WALK BY” - Necessita operatore locale
•! L'operatore si porta nelle vicinanze del condominio
o dell'appartamento ed effettua la lettura dei dati
tramite apposito ricevitore.
•!
Con questo sistema ripartitori si mantengono in
modalità trasmissione H24 o in determinati orari
giornalieri (es. 8-18)
26
LETTURA DEI DATI
Sistema “NETWORK” - Senza operatore locale
I dati vengono trasmessi automaticamente via rete
GPRS con cadenze quindicinali o mensili da un
apparecchio componente la rete (network)
Durante il giorno i ripartitori si mantengono in
modalità di sola misurazione; ad orari prestabiliti
(notturni) trasmettono al concentratore il dato
misurato giornalmente
I dati possono essere scaricati anche
interrogando il concentratore
su richiesta
SCHEMA APPLICATIVO TIPOLOGIE
CONTABILIZZAZIONE
Impianti termici
condominiali
Con regolazione
per singola
unità immobiliare
Contabilizzazione
diretta
Contatori MID
UNI EN 1434
Senza regolazione
per singola
unità immobiliare
Contabilizzazione
indiretta
Ripartitori
UNI EN 834
Sistemi
UNI 11388
27
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
UNI EN 834
Potenza
nominale
(!t = 60°C!)
T media
Corpo scaldante
T ambiente
effettiva
K accoppiamento
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 834 - MONTAGGIO
!!
!!
!!
Necessaria la corretta
installazione del ripartitore
per consentire la lettura
della temperatura media
Per elementi radianti che
impediscono questa
installazione spostare sullo
spazio immediatamente
disponibile più vicino alla
mandata.
Per larghezze > 2,2
installare doppio ripartitore
28
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 834 – SISTEMA DI LETTURA
•!
Il giusto complemento
al ripartitore è un
s i s t e m a d i l e t t u ra
efficiente SENZA
RECARSI SUL POSTO
•!
Ridondanza dei dati
memorizzati per le
ultime 12-24 letture
(mensilità) negli
elementi costituenti il
sistema di lettura
LETTURE
QUINDICINALI!
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 834
!!
Tecnologia consolidata
Dotati di display
!!
Lettura istantanea dei consumi (Solo con Kc e Kq!)
!!
!!
!!
!!
!!
Necessità di corretta installazione
Risparmi limitati e non garantibili
Solo sui radiatori
Facilmente “ingannabili” (...ma con letture
frequenti...)
29
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
UNI 11388:2015
Potenza nominale
T media
fluido termovettore
T ambiente effettiva
Tempo di
inserzione
valvola
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 11388
SISTEMA DI LETTURA E GESTIONE IMPIANTISTICA
Sistema WIRELESS composto da:
!!
!!
TERMOSTATICHE ELETTRONICHE
(ON/OFF)
Telecomando di appartamento
(onde radio)
!!
Ripetitore di piano
!!
Concentratore in centrale termica
!!
Modem di comunicazione
30
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 11388
SISTEMA DI LETTURA E GESTIONE IMPIANTISTICA
Il concentratore installato in centrale termica riceve i dati provenienti da
tutti i comandi termostatici. L'elaborazione permette di “fotografare” in
continuo la reale situazione impiantistica, per la gestione caldaia e pompa
di circolazione.
L'unità modem può svolgere le seguenti funzioni:
!!Consultazione remota di tutti i dati significativi dell'impianto, in qualsiasi
momento e per le sei stagioni precedenti
!!Ricevitore di stringhe SMS inviati dai singoli utenti per consultazione e
comando del proprio impianto:
Accensione e spegnimento impianto
!!
Richiesta lettura consumi
!!
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 11388
CARATTERISTICHE
!!Ciascun appartamento può essere gestito con orari, zone e temperature
autonome e svincolate dal resto del condominio
Contabilizzazione dinamica dei tempi di effettivo utilizzo dell'intero
sistema condominiale (calcolo spese per prelievo involontario)
!!
Conduzione del generatore di calore in base alle effettive richieste
!!
Possibilità di derogare dagli orari di esercizio condominiali secondo
quanto prescritto all'art. 4 lettere f) g) del D.M. 16 aprile 2013 n. 74
!!
!!E' possibile contabilizzare corpi scaldanti non previsti dalla UNI EN 834
(es. ventilconvettori)
Nessun obbligo di revisione metrologica periodica
!!
Vera autonomia di gestione: equa ripartizione dei consumi ed
ottimizzazione tangibile dei consumi
!!
31
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 11388
UTILIZZO IN IMPIANTI MONOTUBO
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 11388
APPLICAZIONE IN SISTEMI MONOTUBO
Temperatura mandata impianto: sempre piuttosto alta
Emissione termica del monotubo: sempre presente, non
contabilizzata
Regolazione ambiente: solo sul radiatore
Ripartitori: calcolo emissione termica del solo radiatore
Ripartizione spese: non equa
Il circuito è sempre caldo. L'energia ceduta al condominio
è a volte più alta del calore fornito dai radiatori
32
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 11388
UTILIZZO IN IMPIANTI MONOTUBO
CONTABILIZZATORI INDIRETTI
RIPARTITORI UNI EN 11388
APPLICAZIONE IN SISTEMI MONOTUBO
La mappatura delle potenze dei radiatori è standard
Può essere effettuata la mappatura della potenza del
monotubo
La ripartizione delle spese è equa
33
CONTABILIZZATORI DIRETTI – GENERALITA'
Sono composti essenzialmente dai
seguenti elementi:
Misuratore di portata
!!
Coppia di sonde di temperatura
!!
Integratore
!!
L'energia viene calcolata sulla base
della seguente relazione:
Q #T V
CONTABILIZZATORI DIRETTI – NORMATIVE
I contatori di calore sono classificati, quando impiegati per
transazioni commerciali, come strumenti di misura soggetti
alle regole della metrologia legale.
Sono pertanto soggetti alla normativa armonizzata a livello
comunitario 2004/22/CE cosiddetta “Direttiva MID”, recepita
dall’Italia con il Decreto Legislativo 22/2007.
34
CONTABILIZZATORI DIRETTI – NORMATIVE
L'allegato MI-004 indica i requisiti per i contatori di calore,
desunti dalla Norma tecnica UNI EN 1434
Particolare rilevanza riveste la sezione riguardante la
precisione di misura dei sistemi di contabilizzazione.
Tale valore dipende dalla tipologia di misuratore adottato,
dal suo dimensionamento e dalla temperatura del fluido.
CONTABILIZZATORI DIRETTI - MISURATORI
TURBINA
Monogetto
Multigetto
Woltmann
STATICI
Ultrasuoni
35
CONTABILIZZATORI DIRETTI – DIMENSIONAMENTO
Qmax = 1h/giorno * 200 gg/anno
CONTABILIZZATORI DIRETTI – DIMENSIONAMENTO
L'errore complessivo è determinato prevalentemente
dall'errore sulla misura della temperatura, quindi dall'errore
sulla misura della portata.
Il dimensionamento del misuratore di portata deve essere
effettuato in base alla effettiva portata del fluido e non al
diametro della tubazione
!!
Il valore del $t non deve scendere al di sotto di 3°C
!!
36
CONTABILIZZATORI DIRETTI - MONTAGGIO
CONTABILIZZATORI DIRETTI - MONTAGGIO
Monogetto
Woltmann
Multigetto
Ultrasuoni
37
CONTABILIZZATORI DIRETTI - IMPIEGO
La necessità di installazione del misuratore di portata
“limita” la possibilità di impiego dei sistemi di
contabilizzazione diretta a:
Sistemi centralizzati (es. centrale termica)
!!
Appartamenti con unico circuito di alimentazione
!!
Singole utenze di scambio termico (es. ventilconvettori)
!!
CONTABILIZZATORI DIRETTI – DM 155/2013
Regolamento recante criteri per l'esecuzione dei controlli
metrologici successivi sui contatori dell'acqua e sui contatori di
calore, ai sensi del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22,
attuativo della direttiva 2004/22/CE (MID). (13G00195) (GU
Serie Generale n.5 del 8-1-2014)
Entrata in vigore del provvedimento: 23/01/2014
38
CONTABILIZZATORI DIRETTI – DM 155/2013
Si applica agli strumenti relativi al decreto 2 febbraio 2007, quindi a
!!
!!
Contatori per acqua pulita fredda e riscaldata ad uso residenziale
commerciale e di industria leggera (All. MI 001)
Contatori di Calore ad uso residenziale, commerciale e di industria
leggera (All. MI 004)
Il Decreto riguarda quindi i SOLI CONTATORI PER ACQUA E PER
CALORE CERTIFICATI MID.
Non viene quindi regolamentata la periodicità di verifica del parco
installato che non sia MID (CEE 75/33 o precedenti)!
CONTABILIZZATORI DIRETTI – DM 155/2013
DISPOSIZIONI TRANSITORIE art. 23
I dispositivi non in possesso di omologazione MID sono utilizzabili:
•! fino alla scadenza della validità dell'omologazione
•! in caso di omologazione di validità indefinita, per un periodo
massimo di dieci anni a decorrere dal 30 ottobre 2006
Termine massimo 30 ottobre 2016
39
CONTABILIZZATORI DIRETTI – DM 155/2013
I contatori oggetto del DM qualora utilizzata per funzioni di misura a
titolo oneroso, sono sottoposti ai seguenti controlli successivi:
CONTABILIZZATORI DIRETTI – DM 155/2013
PROBLEMATICHE APPLICATIVE – TEMPI DI PROVA
Il tempo di esecuzione della verifica è legato al numero di
decimali (sensibilità dello strumento). Da questo dipende il
volume minimo di fluido necessario per rilevare uno
scostamento significativo dalla misura di riferimento quindi il
relativo errore percentuale.
n. decimali
Volume min. Fluido mc
Energia min. MWh
1
50
100
2
5
10
3
0,5
1
4
0,05
0,1
40
CONTABILIZZATORI DIRETTI – DM 155/2013
PROBLEMATICHE APPLICATIVE – TEMPI DI PROVA
RIPARTIZIONE CONSUMI
ACQUA CALDA SANITARIA
E CONTABILIZZAZIONE ENERGETICA
Se la produzione di acqua
calda è centralizzata:
Contabilizzatore DIRETTO MID
energia termica inserito su
circuito primario preparatore
A.C.S.
!!
Contabilizzatore DIRETTO MID
del consumo di acqua calda
sanitaria del singolo
appartamento, dotato di
contaimpulsi completo di
trasmettitore per collegamento a
rete condominiale.
!!
+
+
+
41
RIPARTIZIONE CONSUMI
ACQUA CALDA SANITARIA
E CONTABILIZZAZIONE ENERGETICA
Se la produzione di acqua
calda è distribuita:
!!C o n t a b i l i z z a t o r e
DIRETTO
energia termica inserito su
circuito primario preparatore
A.C.S., dotato di trasmettitore
per collegamento a rete
condominiale.
La Uni 10200:
Panoramica e posizione Aicarr
42
INDICE
Panoramica sulla Norma
•! Campo di applicazione
•! Contenuti in sintesi
•! Introduzione sintetica all’uso
•! Versione 2015
Posizione di Aicarr
•! Problematiche
Linea guida Aicarr - Anaci
•! Overview sui lavori in corso
85
CAMPO DI APPLICAZIONE UNI 10200
UNI 10200: Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale e
acqua calda sanitaria.
&! Si applica anche a tutti gli impianti centralizzati esistenti
&! Obbligo di contabilizzazione e addebito individuale dei consumi per riscaldamento,
acqua calda sanitaria e raffrescamento entro il 31/12/2016; i tempi per ottemperare
sono stretti (2 anni), non sono previste proroghe (scadenza già prevista nella
Normativa)
&! Cogenza di esecuzione della ripartizione in conformità alla norma UNI 10200
&! Sanzionabile chi ripartisce i costi in modo differente
43
ALCUNI PUNTI CARDINE
Il sistema progetto/impianto/gestione deve essere in grado di
comunicare chiaramente all’utente quanto sta consumando e l’effetto dei suoi
comportamenti.
– Ripartitori parametrizzati
– Accesso a sito con dati disponibili con continuità (telegestione)
–!
Il gestore deve poter disporre di dati statistici per analizzare il
funzionamento dell’impianto
UNI 10200 – CONTENUTI IN SINTESI
#! Classificazione impianti termici centralizzati (secondo tipologia
sistema di contabilizzazione)
#! Composizione consumo totale energia termica utile per clima e ACS
(Qt "Qcli/Qacs "Qui,cli,t – Quc, cli, t – Qinv,cli / Qui,acs,t – Quc, acs, t –
Qinv,acs)
#! Composizione spesa totale energia termica utile per clima e ACS (St
"Scli/Sacs "Sui,cli,t – Suc, cli, t – Sinv,cli / Sui,acs,t – Suc, acs, t –
Sinv,acs)
#! Criteri ripartizione spesa totale energia termica utile per clima e ACS
(ui "consumi individuali; uc "millesimi; p"fabbisogni)
#! Millesimi di fabbisogno utile ui per clima e ACS
#! Procedure di ripartizione della spesa totale
44
UNI 10200 – CONTENUTI IN SINTESI
UNI 10200 – CONTENUTI IN SINTESI
#! Procedure di calcolo
#! Controllo trend storico, casi anomali e misure inattendibili (si può
procedere a ricalcolo e nuova ripartizione)
#! Appendice A (Tipologie impianti termici centralizzati; adattabilità sistemi)
#! Appendice B (Progettazione e conduzione impianti termici centralizzati di
contabilizzazione; soluzioni e requisiti minimi)
#! Appendice C (Modulistica)
#! Appendice D (Calcolo potenze dei corpi scaldanti; definizione millesimi
potenza installata, programmazione ripartitori; definzione portate fluidi
termovettori)
#! Appendice E (Calcolo prestazioni energetiche dell’Edificio)
#! Appendice F (Esempi di calcolo)
45
UNI 10200 – CONTENUTI IN SINTESI
#! Appendice G (Applicazione metodo UNI EN 442-2; potenze corpi
scaldanti)
RIPARTITORI – ALGORITMO DI CALCOLO
&! il ripartitore è un registratore dellintegrale della temperatura nel
tempo (cioè %Tdt);
&! il conteggio grezzo (Cg) è il valore approssimato dellintegrale nel tempo
di una temperatura caratteristica della superficie che riscalda labitazione
! (Cg = %Tdt)
&! oppure (il conteggio grezzo è !) lintegrale nel tempo della differenza fra
la temperatura della superficie riscaldante e la temperatura della
stanza (Cg= %DTdt).
46
RIPARTITORI – ALGORITMO DI CALCOLO
•! Conto tenuto del rapporto fra il salto termico misurato #T e quello
nominale #TN si ottiene lequazione:
Q = PN x %(#T/#TN)1,3dt
•! In questultima equazione, se la potenza nominale PN è espressa in kW
in corrispondenza al salto termico #TN ed il tempo t in ore, allora
lenergia erogata Q è espressa in kWh.
Non sono del tutto chiari e unificati una serie di aspetti tecnici necessari a
uniformare le prestazioni delle tecnologie disponibili (frequenze di
conteggio,!. Etc!)
RIPARTITORI – ALGORITMO DI CALCOLO
•! Conto tenuto del rapporto fra il salto termico misurato #T e quello
nominale #TN si ottiene lequazione:
Q = PN x %(#T/#TN)1,3dt
•! In questultima equazione, se la potenza nominale PN è espressa in kW
in corrispondenza al salto termico #TN ed il tempo t in ore, allora
lenergia erogata Q è espressa in kWh.
Non sono del tutto chiari e unificati una serie di aspetti tecnici necessari a
uniformare le prestazioni delle tecnologie disponibili (frequenze di
conteggio,!. Etc!).
E’ complesso il quadro di rispondenza tra misura resa ed effettiva
correlazione con l’energia misurata.
47
RIPARTITORI – ALGORITMO DI CALCOLO
La mancata assicurazione di proporzionalità sulla misura ha anche delle
conseguenze per i consumatori: rende complessa lintercambiabilità dei
prodotti.
RIPARTITORI – PARAMETRI IN GIOCO
La relazione fondamentale che troviamo nella norma UNI EN 834 è la
seguente:
UR = Cg x Kq x Kc x Kt
cioè le unità di ripartizione sono date dal conteggio grezzo moltiplicato per
tre parametri correttivi fondamentali:
&!Kq tiene conto della potenza nominale del radiatore;
&!Kc corregge la differenza di temperatura sentita dal ripartitore e la riporta al
valore vero;
&!Kt si usa in caso di temperatura ambiente molto diversa da 20°C
(tipicamente inferiore a 16 °C);
Cg è il conteggio grezzo che si ottiene senza tener conto dei tre fattori
correttivi sopra elencati.
48
RIPARTITORI – PARAMETRI IN GIOCO
La norma UNI EN 834 prevede due modi di procedere:
1. impostare i parametri Kq, Kc e Kt nel ripartitore: in questo modo compare
direttamente sul display un numero proporzionale al consumo (cosiddetta
lettura in chiaro);
2. lasciare i parametri Kq, Kc e Kt impostati al valore 1,0. La lettura non
corrisponde più alle UR, sul display compare il cosiddetto conteggio grezzo
ed occorre moltiplicare il conteggio visualizzato per Kq, Kc e Kt prima di fare
il conteggio della ripartizione dei costi.
E consigliabile propendere per la programmazione dei ripartitori in modo
che a display compaiano direttamente le UR.
UNI 10200 – VERSIONE 2015
#! Aggiorna la precedente versione 2013
In data 11 giugno 2015 è stata pubblicata una nuova edizione della
UNI 10200, ciò in relazione al fatto che lelevazione della UNI 10200:2013
a norma cogente, determinata dallart. 9 del D.Lgs 102/2014, ha richiesto
di intervenire sul testo alla luce di potenziali problemi interpretativi, in
relazione allapplicazione della UNI EN 834 Ripartitori dei costi di
riscaldamento per la determinazione del consumo dei radiatori Apparecchiature ad alimentazione elettrica. Per tale ragione al fine di
eliminare ogni eventuale possibilità di contrasto con la norma europea sui
ripartitori, la nuova edizione della norma, rispetto alla precedente versione
del 2013, contiene esclusivamente le seguenti modifiche:
49
UNI 10200 – VERSIONE 2015
•! è stata cancellata la prima frase del terzo capoverso del punto 5.1.3: “I
dispositivi utilizzati in caso di contabilizzazione indiretta, nella fattispecie i
ripartitori, devono essere programmati in funzione delle caratteristiche e
della potenza termica dei corpi scaldanti su cui vengono installati.” al fine
di chiarire la possibilità di utilizzo di tutte le tipologie di ripartitori (sia quelli
programmabili che quelli non programmabili);
•! è stata cancellata la frase di cui al secondo trattino del punto D.1
dell’appendice D: “la programmazione dei ripartitori, ai fini del progetto
dell’impianto di contabilizzazione indiretta” al fine di consentire la scelta
della metodologia per la determinazione della potenza termica dei corpi
scaldanti in base a quanto definito dalla UNI EN 834.
POSIZIONE DI AICARR
La repentina emissione della nuova versione della UNI 10200 rischia di
comportare problematiche di carattere tecnico e di risposta del mercato.
A tale scopo AICARR, assieme ad altre associazioni e Aziende facenti parti
del CT803 del CTI, si è direttamente rivolta ad UNI in modo da provocare una
revisione della Norma stessa; i motivi sono riportati nella seguente bozza di
comunicazione:
Testo riferimento
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POSIZIONE DI AICARR
AiCARR in sede CT803 ha formulato una proposta di correzione del par. 5.3
della UNI 10200:2015, che si fonda sui seguenti principi:
•!Per dispositivi di contabilizzazione indiretta conformi alla UNI EN 834:
•! ciascun utente sia preventivamente informato sui fattori di valutazione Kc, Kq ed
eventuale Kt di ciascun corpo scaldante utilizzati al fine del calcolo delle unità di
ripartizione e sulla circostanza che il dispositivo di ripartizione sia “programmato” o
“non programmato”; qualunque variazione dei fattori di valutazione sia giustificata da
adeguata documentazione e comunicata tempestivamente all’utente (ad esempio in
caso di correzione di errori nella determinazione dei fattori);
•! ciascun utente possa leggere localmente le unità di ripartizione mediante display
nel caso di dispositivi di ripartizione “programmati” oppure possa calcolare localmente
le unità di ripartizione a partire dalla lettura delle unità di conteggio e dai fattori di
valutazione Kc, Kq ed eventuale Kt di ciascun corpo scaldante nel caso di dispositivi
“non programmati”;
•! i parametri Kc, Kq ed eventuale Kt siano programmati tutti in tutti i corpi scaldanti
oppure nessuno.
POSIZIONE DI AICARR
AiCARR in sede CT803 ha formulato una proposta di correzione del par. 5.3
della UNI 10200:2015, che si fonda sui seguenti principi:
•!Per dispositivi di contabilizzazione indiretta conformi alla UNI/TR 11388 o
alla UNI 9019:
•! ciascun utente sia preventivamente informato sulla potenza termica nominale e
sulle costanti di tempo di ciascun corpo scaldante utilizzate al fine del calcolo delle
unità di ripartizione;
•! ciascun utente possa leggere localmente le unità di ripartizione dei suoi corpi
scaldanti e della sua unità immobiliare o in alternativa possa accedere alla lettura
centralizzata degli stessi dati.
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OVERVIEW SUI LAVORI IN CORSO AICARR-ANACI
Stante la complessità del quadro tecnico-normativo di riferimento, AICARR e
ANACI hanno sentito il desiderio di redigere delle «Linee guida sulla
contabilizzazione»; nel seguente allegato unoverview:
Linee guida contabilizzazione
CONCLUSIONI
!
!
!
Il quadro Normativo presenta ancora delle complessità e aspetti da
modificare/rettificare; alcune incertezze possono provocare lo stallo delle
applicazioni reali;
I metodi e le tecniche richiedono conoscenze fortemente specializzate e
stadi di progettazione accurata; il rischio di creare occasioni per
contenzioso è ampio;
E necessario uno sforzo da parte delle associazioni per tradurre in linee
guida immediate e comprensibili il corpo tecnico presente e stabilire le
giuste procedure di comunicazione verso lutente finale.
104
52
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
[email protected]
[email protected]
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Contabilizzazione calore FB