«La santa Croce accolse un vivo
e ce lo riconsegnò morto.
La santa Sindone accolse un morto
e ce lo riconsegnò vivo!»
(beato Sebastiano Valfrè )
Maggio
2015
Altopiano di Seveso
Parrocchia San Carlo
2015
Piazza Sant’Ambrogio 2
20030 Altopiano di Seveso
Il parroco
don Carlo Pirotta
tel. 0362501623
vicario parrocchiale
don Donato Vicini
tel. 0362502818
Le Celebrazioni Eucaristiche
giorni feriali
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
ore 8.30
ore 8.30
ore 18.00
ore 8.30
ore 8.30
Sabato e prefestivi
ore 18.30
Domenica e festivi
ore 9.30
ore 11.00
ore 18.30
Segreteria Oratorio
tel. 0362553522
Comunità Pastorale
San Pietro da Verona
Parrocchia San Carlo
[email protected]
Sito internet:
www.parrocchieseveso.it
(è possibile seguire le Celebrazioni
dalla chiesa Prepositurale in videostreaming)
Parrocchia Santi Gervaso e Protaso
[email protected]
Pagina facebook:
Parrocchie Seveso (Ogni
mattina il commento al Vangelo del
giorno e notizie sugli avvenimenti
parrocchiali)
Parrocchia San Pietro Martire
[email protected]
Applicazione:
Installabile su smartphone e tablet
per ricevere gli aggiornamenti e
guardare le Celebrazioni dalla chiesa
Prepositurale
Parrocchia Beata Vergine Immacolata
[email protected]
Stampato in proprio presso la casa parrocchiale di Seveso il 9 Maggio 2015
L’adorazione di san Carlo,
Patrono della nostra Parrocchia,
per la santa Sindone
2015
San Carlo Borromeo aveva una particolare adorazione verso la santa Sindone.
E fu proprio per agevolare il pellegrinaggio dell’allora Arcivescovo di Milano che,
nel Settembre del 1578, il duca Emanuele Filiberto di Savoia decise di trasferire
l’adorata e sacra Reliquia dalla Sainte Chapelle di Chambery a Torino, lasciando
poi il sacro Lenzuolo definitivamente nel capoluogo piemontese, al sicuro dalle
scorrerie degli ugonotti in terra francese.
Il desiderio di contemplare quel sacro Lino dove era stato avvolto il Corpo
esanime di Gesù deposto dalla santa Croce era andato acuendosi in san Carlo
Borromeo nei giorni tragici della peste a Milano. E ora che il flagello era
terminato, san Carlo, come per sciogliere un voto, decise di recarsi a pregare di
persona davanti alla santa Sindone. Il Vescovo partì da Milano Domenica 6
Ottobre, dopo aver celebrato l’Eucaristia in Duomo. Lo accompagnava una piccola
comitiva di quattordici persone, fra prelati e laici. L’intero percorso fino a Torino
si sarebbe svolto a piedi, come gli antichi pellegrini, con tanto di bisaccia e di
bordone. Lo stesso san Carlo aveva preparato gli esercizi di pietà e le meditazioni,
da compiersi personalmente o in gruppo durante il viaggio. Presto la notizia del
pellegrinaggio di san Carlo Borromeo si diffuse lungo tutto l’itinerario e una folla
di persone attendeva e accompagnava i viandanti nei paesi via via attraversati.
San Carlo aveva fatto sapere che, per la notte, non intendeva alloggiare in
palazzi signorili, né tanto meno partecipare a banchetti in suo onore. Anzi,
durante il giorno osservava il digiuno e, nonostante lo sforzo, i suoi compagni
faticarono la sera a convincerlo a mangiare almeno un po’ di frutta. Dopo quattro
giornate di cammino, anche sotto la pioggia e nel fango, i pellegrini milanesi
giunsero alle porte di Torino, dove vennero loro incontro lo stesso duca di Savoia,
l’Arcivescovo della città e moltissima gente del popolo. Nonostante gli inviti a
riposarsi, san Carlo Borromeo volle recarsi subito a pregare in Cattedrale, dove
era stata posta la santa Sindone.
Le celebrazioni solenni si tennero l’indomani. San Carlo, affaticato e con i piedi
fasciati per le vesciche, presiedette la Celebrazione Eucaristica e poi, finalmente,
poté contemplare con i propri occhi il santo Lenzuolo, adagiato su un tavolo nel
coro del Duomo. Padre Adorno, confessore dell’Arcivescovo, avrebbe dovuto tenere
allora una meditazione appositamente preparata, ma l’emozione e la commozione
di tutti fu tale, come egli stesso scrisse, che non riuscì a pronunciare parola. Nel
pomeriggio della Domenica vi fu l’ostensione pubblica della santa Sindone, in
piazza Castello. San Carlo stesso, aiutato dagli altri Vescovi presenti, reggeva e
mostrava la santa Sindone ai fedeli, numerosissimi, accorsi da ogni dove per
partecipare a quell’evento. A ricordo del quale Emanuele Filiberto fece dono al
Borromeo di una copia pittorica della santa Sindone.
3
Vita della Parrocchia
attività, eventi ed avvenimenti
2015
La cena del povero
Per due Venerdì di Quaresima, presso la Parrocchia San Carlo all’Altopiano di
Seveso, la nostra Comunità Pastorale San Pietro da Verona ha proposto
l’esperienza della “cena del povero”; più di una quindicina di persone hanno
aderito all’iniziativa rimanendo non solo entusiaste, ma anche desiderose di
ripeterla e di proporla.
Dopo un momento di preghiera guidato da don Donato sul significato di tale
incontro, è seguita la “cena” a base di un pugno di riso bianco, patate bollite ed
acqua. La mensa in comune si è prolungata in un clima di semplicità. La “cena
del povero” è dunque un segno perché la giustizia venga a tavola con noi, nelle
nostre comunità e, perché no, anche nelle nostre case.
Silvana
Un grembiule per seguire l’esempio di Gesù
Giovedì Santo, 2 Aprile 2015, la Liturgia vigiliare vespertina “Nella Cena del
Signore” è stata animata dai cresimandi 2015 che stanno percorrendo il cammino
dei 100 giorni in preparazione all’incontro con il Cardinale Angelo Scola a San
Siro il prossimo 2 Giugno 2015. Quest’anno il tema dei 100 giorni è improntato
sul servizio e la condivisione. Sull’esempio del grande Chef stellato “Gesù quando
indossò un asciugamano per lavare i piedi ai suoi Apostoli” (cfr. Gv 13,4), alcuni
ragazzi hanno indossato un grembiule bianco, simbolo del servizio, per preparare
la Mensa Eucaristica per la celebrazione pasquale durante la quale abbiamo
ricordato il ricordo dell’istituzione dell’Eucaristia. Sul grembiule donato ai ragazzi
c’era la frase evangelica: «Vi ho dato l’esempio perché, come ho fatto Io, facciate
anche voi» (Gv 13,15).
Il Venerdì Santo, durante la celebrazione della Passione del Signore Gesù,
hanno spogliato l’Altare nel momento in cui il sacerdote ha annunciato la Morte
di Gesù Cristo.
Con il gesto di indossare un grembiule, simbolo di servizio, ci auguriamo che i
cresimandi 2015 imparino dall’esempio di “Gesù, il Signore e il Maestro, che non
è venuto per essere servito, ma per servire” (cfr. Mt 20,28), e costruiscano attorno
a Lui una Chiesa che sia comunità di fratelli che ascoltano la Parola di Dio,
celebrano l’Eucaristia, pregano e vivono insieme nell’amore e nella pace.
Le catechiste
4
Grande successo della
Mostra su San Giovanni Bosco
2015
Nella settimana dal 22 Marzo al 28
Marzo 2015, presso il Centro Pastorale
Ambrosiano a Seveso, è stata allestita
la mostra dal titolo “La Società
dell’allegria” (vita di don Bosco).
L’idea di portarla a Seveso è nata in
quanto l’Estate scorsa Simona con la
sua famiglia è stata al meeting di
Rimini cercando delle mostre che
fossero apprezzate anche dai bambini.
La mostra di don Bosco ci sembrava
l’ideale. È stato sorprendente come i
bambini siano stati attenti e presi dal racconto della vita di san Giovanni Bosco
che quest’anno celebra i 200 anni dalla nascita. La cosa più sorprendente è
stata, però, che i più commossi eravamo io e mio marito. Tornati a casa, ho
voluto proporre al nostro parroco don Carlo Pirotta di portare la mostra di don
Bosco nel nostro paese per far incontrare a tutti la straordinaria figura di questo
Santo, attraverso una modalità, quella della mostra, che davvero prende
chiunque. D’accordo con due amiche abbiamo fatto la proposta al Parroco ed è
stata accolta con entusiasmo. Oltre a me e alle due amiche (Veronica e Milena)
con cui ho proposto la mostra, ci sono state altre mamme del paese che hanno
fatto le guide per i gruppi che sono passati. C’è stata molta affluenza, circa 750
persone. I maggiori fruitori sono stati gli studenti delle scuole primarie,
secondarie di primo grado e i gruppi dell’Iniziazione Cristiana.
Due sono le cose che ci hanno stupito.
La prima è stata l’entusiasmo e la
commozione delle mamme del paese
che si sono offerte di spiegare una
mostra di cui, all’inizio, non sapevano
neanche l’origine ma che le ha
personalmente colpite. Più volte ci
hanno ringraziato per aver proposto
loro di fare le guide. Alcune non
avevano mai “parlato in pubblico” e il
doverlo fare le ha, come dicono loro,
“obbligate a fare proprio il messaggio
della mostra”. Secondo: raccontare ad altri la figura di san Giovanni Bosco e il
suo insegnamento, specie la questione dell’allegria, ci ha interrogato e provocato
molto. Vedere i bambini a cui si spiegava così attenti, ci ha fatto, ogni volta,
riscoprire come il messaggio di don Bosco sia per tutti.
Milena, Simona, Veronica
5
2015
34 anni di Alleanza Terapeutica
con il Comitato Maria Letizia Verga
Grande entusiasmo domenica 19 aprile per la 34a edizione dello Zecchino,
manifestazione canora svoltasi presso il Centro San Carlo all’Altopiano di Seveso,
a sostegno del Comitato Maria Letizia Verga di Monza per lo studio e la cura delle
leucemie infantili.
La calda giornata e le altre manifestazioni in città non hanno impedito a tanta
gente di accorrere in massa a questo appuntamento così sentito, dove i piccoli
cantanti hanno dato voce e gioia per aiutare altri bambini meno fortunati di loro.
Alla manifestazione è intervenuto il Sig. Giuseppe Ferrari del Comitato Maria
Letizia Verga, che ha parlato del nuovo “Centro Maria Letizia Verga”, voluto,
finanziato e realizzato dai genitori e sostenitori dello stesso Comitato, con fondi
privati, e gestito in piena autonomia dalla Fondazione Monza e Brianza per il
Bambino e la sua Mamma (MBBM) e che, grazie a un particolare accordo con la
Regione Lombardia, sarà un Ospedale Pubblico, di tutti e per tutti, cui si
accederà con il Servizio Sanitario Nazionale.
Questa nuova struttura, che è la seconda dopo Stoccolma a livello europeo, è
nata in 2 anni e si sviluppa su 4 piani per 7700 mq, di cui 1300 mq destinati alla
ricerca. “Senza ricerca non si va da nessuna parte, non solo a livello nazionale,
ma a livello internazionale” ha sottolineato il Sig. Ferrari.
Anche i nostri 34 anni di
“ALLEANZA TERAPEUTICA”
insieme a tanta gente comune,
hanno permesso la realizzazione di
questo grande sogno: poter guarire
un bambino in più.
Un grazie di cuore a
Comunità che, in modi
ognuno utilizzando il
talento, ha contribuito a
bella questa giornata.
tutta la
diversi,
proprio
rendere
Un grazie particolare a tutti gli esercenti e non che, con le loro donazioni, hanno reso
possibile l’allestimento della sottoscrizione a premi: Opel Mariani, Oreficeria Bulgheroni,
Cicli Bertorelle, Enoteca Bizzozzero, Camas-lampadari, Pasticceria Stracquadaini,
Pasticceria al Parco, Anna pasticceria, Cappellini macelleria, Bar Tallarini, Gambazza
tende, Ristorante Sprelunga, Robbiani Ambrogio-frutta e verdura, Cartoleria Buratti,
Emiliano Moretti-formaggi e salumi, Thesaura profumeria, Sala Ferdinando-piante e fiori,
Oltolini dolci, Pizzeria SpizzicaPizza, Torrefazione Griso, Torrefazione Mariani, English 4U,
Teresina Cincotto, Enrico Bianchi, Mariarosa Santambrogio, Mariagrazia e Osvaldo
Vavassori, Virginia Pandolfi.
6
Insieme giocando
due giorni con i Lego
2015
La Comunità Pastorale San Pietro da Verona, l´Amministrazione Comunale di
Seveso e “Sleghiamo la fantasia” il 14 e 15 marzo hanno organizzato “Insieme
giocando”, due giorni dedicati alle famiglie che sono state coinvolte nel famoso
gioco dei Lego!
L'evento si è tenuto presso il Palasport S. Carlo ed ha visto la partecipazione
numerosissima di intere famiglie, nonni, genitori, figli e nipoti hanno gremito la
palestra nei due giorni portando una fresca ventata di gioia, allegria e tanta
voglia di stare insieme.
7
Gruppo OFTAL Seveso
2015
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo la lettera del presidente della sezione di
Milano dell’OFTAL, Carlo Spinelli, con la quale ci ringrazia per il contributo
offerto durante la Quaresima in occasione della vendita delle “Uova Pasquali”.
Nella lettera sono ben spiegati i motivi che spingono l’OFTAL ad effettuare
queste raccolte fondi.
I ringraziamenti sono estesi a tutti i fedeli della Parrocchia San Carlo e della
Comunità Pastorale San Pietro da Verona.
Milano, 22 aprile 2015
Carissimi,
Grazie di cuore per il vostro impegno nella vendita delle “Uova Pasquali”.
Voi, tanti e tanti amici, avete fatto sì che questa iniziativa si concludesse
con buoni risultati nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando.
Sono consapevole dei tanti sacrifici che avete dovuto fare per la buona
riuscita, essi sono valsi anche a far conoscere a molte persone la nostra
Opera e la nostra missione fondamentale: dare Speranza e serenità tramite
l’incontro col luogo Santo di Lourdes.
Non mi stancherò mai di dire che questa vendita delle uova è
indispensabile per adempiere l’obiettivo del nostro Fondatore Mons. Rastelli:
portare a Lourdes tutti e in particolar modo gli ammalati e i giovani che per
difficoltà economiche non potrebbero altrimenti partecipare al pellegrinaggio.
Ringraziamo e preghiamo l’Immacolata perché ci protegga nel nostro
impegno quotidiano e mantenga in noi sempre viva la tensione ad “essere
prossimo” per gli ultimi della nostra società e comunità cistiana.
Un affettuoso saluto ed un forte abbraccio,
Il Presidente
Carlo Spinelli
8
Diario spirituale
del mio primo pellegrinaggio a Lourdes
2015
La data fissata per la partenza era il Lunedì dell’Ottava di Pasqua
(comunemente detto Lunedì dell’Angelo), alle ore 5:00 del mattino, davanti alla
chiesa. Ancora immersa nel mistero della Passione, Morte e Risurrezione di
quell’evento che è il cuore della vita cristiana, mi sono ritrovata pellegrina dal 6
al 12 Aprile 2015 verso quel luogo di grazie che è Lourdes. Consideravo in cuor
mio tutto questo come un dono straordinario che Gesù Risorto mi concedeva. In
viaggio verso la grotta di Massabielle, grotta che si fa specchio di quel sepolcro
vuoto dove la luce del Risorto e l’esperienza di luce che fanno le donne
incontrando gli Angeli dalle vesti sfolgoranti, rimandava alla mia mente la
medesima luce che santa Bernadette aveva contemplato nel corso delle
apparizioni.
Come sospesa tra Cielo e Terra e con questi pensieri, sono partita: il bel tempo,
le premure e la attenzioni del personale responsabile ci hanno accompagnato per
tutto il viaggio che, in serata, in perfetto orario, è giunto a Lourdes.
Custodisco con commozione tutti i
momenti vissuti: la processione del
santissimo Sacramento che si svolge
nella prateria tutti i giorni alle ore
17:00; la grande processione mariana
serale aux flambeaux; la Celebrazione
Eucaristica vissuta nella Basilica di
“Santa Bernadette”, inaugurata nel
1988 e che può accogliere fino a
cinquemila persone, costruita per
accogliere l’eno rme nume ro di
pellegrini provenienti da ogni parte del
mondo. La visita alla Basilica
dell’Immacolata Concezione, la grande chiesa eretta nel luogo delle apparizioni: è
illuminata da 19 vetrate che raccontano la storia dell’Immacolata dal Paradiso
terrestre alla proclamazione del dogma nel 1854, pochi anni prima delle
apparizioni a santa Bernadette. La visita alla Cripta, che si trova proprio sotto la
Basilica dell’Immacolata; è la prima cappella costruita sul luogo delle apparizioni
e inaugurata nel 1866 alla presenza della stessa Bernadette; questa chiesa fu la
risposta alla richiesta della Vergine in occasione della 13 apparizione quando
disse: «Andate a dire ai sacerdoti di venire qui in processione e di costruire una
cappella». La visita alla Basilica del Rosario che si trova al di sotto della Basilica
dell’Immacolata Concezione; questa chiesa è caratterizza da un grande portale e
da una cupola coronata che commemora la cerimonia di incoronazione di Nostra
Signora di Lourdes. La sua costruzione si rese necessaria dal 1875 poiché, già a
quell’epoca, il numero dei pellegrini era tale che le chiese esistenti non erano
sufficienti a contenerli tutti. Chi entra in questa Basilica viene subito accolto
dall’immagine di Nostra Signora di Lourdes che apre le braccia in segno di
9
benvenuto. Molti pellegrini vengono a
recitare il santo Rosario seguendo il
percorso delle 15 cappelle, ognuna decorata
da un prezioso mosaico e dedicata ad uno
dei primi 15 misteri. È bassa, articolata su
tre navate che compongono una pianta a
2015 croce greca; gli interni molto chiari danno
un grande senso di luminosità; l’ultima
cappella rappresenta l’incoronazione della
Vergine e raffigura personaggi importanti
nella storia di Lourdes, come i Papa beato
Pio IX, Leone XIII e san Pio X; il Vescovo
che certificò la veridicità delle apparizioni,
monsignor Laurence, e due tra i primi
miracolati: Louis Bouriette e Justin
Bouhort.
Davanti alle Basiliche dell’Immacolata
Concezione e del Rosario si distende
l’Esplanade percorsa da due viali di cui
quello sud costeggia la Basilica di San Pio
X, sotterranea con una capienza di 20000 persone: qui abbiamo celebrato
un’emozionante Eucaristia internazionale alla presenza di 95 sacerdoti
provenienti da tutto il mondo e un formidabile coro i cui componenti erano tutti
giovani.
Ho sempre custodito il desiderio, mai
prima d’ora realizzato, di trovarmi a
pregare davanti alla Grotta dove “la bella
Signora con la veste bianca, la fascia
azzurra e le rose d’oro ai piedi” apparve a
santa Bernadette dicendole: «Que soy era
Immaculata Concepcion». L’Immacolata
Concezione di Maria è verità di fede e
questa rivelazione, che confermava le
parole del Papa, è una misteriosa realtà
teologica che, per quei tempi, era
incomprensibile alla piccola Bernadette.
Profondamente colpita dalla vita di
Bernadette Soubirous, bambina povera di
istruzione, ma ricca di buon senso, dal
carattere
calmo,
sereno,
concreto,
appartenente ad una famiglia modesta che
in breve tempo cadde in una estrema
povertà. Nonostante fosse gracile e affetta
da crisi d’asma, scampò all’epidemia di
colera e la salute malferma rischiò di precluderle la partecipazione della vita
religiosa. Malgrado la povertà, respinse sempre ogni dono, rifiutò ogni privilegio e
denaro, raccomandano ai suoi di fare altrettanto; a chi si stupiva della sua vita
spirituale ordinaria, della sua religiosità solida, ma senza esagerazioni, diceva:
«Sono come una scopa: dopo che è servita, si mette dietro la porta». Si considerò
10
sempre uno strumento: «La Signora ha scelto me perché non ne ha trovata
un’altra più povera ed ignorante».
Il 12 Aprile 2015, ultimo giorno del mio pellegrinaggio, l’abbiamo trascorso a
Nevers, nel Convento dove il 7 Luglio 1866 Bernadette fu accolta dalle Suore
della Carità, le ore più significative di tutto il pellegrinaggio. La Celebrazione
Eucaristica al mattino nel Convento San Gildard, nella cappella dove riposa il
corpo incorrotto di santa Bernadette, custodito in un’urna di vetro: tutti i 2015
pellegrini che contemplano questa Santa vedono intatte quelle mani che, su
indicazione di “Acquero”, grattarono dolorosamente il terreno di Massabielle ed
aprirono per noi la sorgente del miracolo e della penitenza; vedono intatte quelle
labbra che dialogarono con la Vergine Santa. Intatto è pure il volto sul quale si
rifletté la luce meravigliosa del Paradiso; intatto e presente quel cuore così tenero
e così forte che batté d’amore per Gesù e per sua Madre e per tutti i peccatori del
mondo. È come se si fosse appena addormentata e non attendesse altro che la
chiama dell’Angelo per alzarsi in piedi. Dio ha voluto che lei non si allontanasse
totalmente dalle nostre umane miserie, che ci abbandonasse.
Tutti i pellegrini che la
contemplano
tacciono
e
guardano assorti; non pensano
più a se stessi, alle loro
sofferenze, alle loro angosce:
contemplano il corpo terreno di
santa Bernadette e pensano al
Paradiso!
Abbiamo anche sostato in fondo
al giardino dove a Bernadette
piaceva pregare dicendo che
questa statua di Maria “ha
qualcosa della bellezza che ho
visto”; l’infermeria della Santa
Croce dove Bernadette morì il
Mercoledì dell’Ottava di Pasqua, verso le ore 15:00. Fu una vita breve la sua; a
chi gli domandava che cosa provasse ripensando alle apparizioni, rispondeva:
«Chi ha visto una volta la Madonna, non desidera che di andare a rivederla in
Cielo». E la rivide, radiosa e materna, il 16 Aprile 1879 quando, a soli 35 anni,
diede addio alla Terra per vivere in Cielo.
L’8 Dicembre 1933, mentre tutto il mondo cattolico celebrava la solennità
dell’Immacolata Concezione, il Papa Pio XI proclamata “Santa” Bernadette
Soubirous, la ragazzina dei Pirenei.
Voglio ringraziare di cuore il Signore, la Madonna e santa Bernadette per
questa grazia! Grazie alle dame e ai barellieri dell’OFTAL per questa opportunità
che mi hanno offerto.
Elide
11
Per un’esatta comprensione
dei tempi e simboli liturgici
“La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia” (Eg. 24)
2015
La novena di Pentecoste
Dal Venerdì che segue la solennità dell’Ascensione al Cielo del Signore Gesù,
per nove giorni, la Chiesa celebra la santa Novena di Pentecoste per chiedere il
dono dello Spirito Santo. L’origine di questa Novena sta addirittura nelle Parole di
Gesù Risorto che, prima della sua Ascensione al Cielo, invitò gli Apostoli a restare
a Gerusalemme per attendere la venuta dello Spirito Santo (At 1,14). Essi, con
Maria e altri Discepoli, hanno pregato per nove giorni prima di ricevere lo Spirito
Santo il giorno di Pentecoste. Nel calendario italiano dal 1977 la solennità
dell’Ascensione è stata portata dal Giovedì alla Domenica prima di Pentecoste, ma
nel calendario liturgico della Città del Vaticano e della nostra Santa Chiesa
Ambrosiana rimane al giorno esatto descritto dal libro degli Atti degli Apostoli: il
quarantesimo giorno dopo la Risurrezione del Signore che è quindi il Giovedì della
sesta settimana di Pasqua.
Sant’Alfonso Maria de’ Liguori scrive:
«La santa Novena di Pentecoste è fra tutte la principale perché è stata
celebrata dai santi Apostoli e da Maria santissima nel Cenacolo ed
arricchita di tanti eccellenti prodigi e doni, e principalmente del dono dello
stesso Spirito Santo, il quale è un Dono meritatoci da Gesù Cristo con la
sua Passione. (…) Ben sappiamo poi, per fede, che lo Spirito Santo è
l’Amore che si portano scambievolmente il Padre col Verbo Eterno e perciò
il dono dell’Amore, che dal Signore si dispensa alle anime nostre e che è il
più grande di tutti i doni, come scrive san Paolo Apostolo: “L’Amore di Dio è
stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato
dato” (Rm 5,5). Pertanto conviene che in questa santa Novena soprattutto
consideriamo i grandi pregi dell’Amore divino (…) poiché Dio l’ha promesso
a chi umilmente lo chiede: “Il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a
coloro che glielo chiederanno” (Gv 11,13)».
La prima Novena, quindi, e quella più importante non è quella di Natale o
dell’Immacolata, che sono comunque di origine devozionale, ma è proprio la santa
Novena di Pentecoste, la Novena allo Spirito Santo voluta, chiesta ed istituita da
Gesù Cristo stesso! Ancora oggi tale Novena è l’unica che la Chiesa prescrive
ufficialmente; Papa Leone XIII nel 1897 ne prescrisse la celebrazione annuale:
«Noi stabiliamo e ordiniamo che tutta la Chiesa Cattolica, questo anno e in
ogni anno successivo, deve recitare una Novena nella Pentecoste in tutte le
Chiese parrocchiali» (Encilica Divinum illud munus).
Purtroppo queste parole, come tante altre parole, sono rimaste inascoltate
dalla maggior parte dei pastori che dovrebbero guidare il popolo di Dio nella
preghiera e nella celebrazione, prima che in tante altre cose! Secondo il Papa
Leone XIII la nostra Redenzione e santificazione, iniziata da Cristo, deve essere
portata a termine dallo Spirito Paraclito, il cui ruolo nella nostra vita spirituale è
12
assolutamente necessario. «Basti pensare agli Apostoli istruiti da Gesù per tre
anni, che senza la pienezza dello Spirito Santo ricevuta il dì di Pentecoste, non
furono capaci di restare vicini al Maestro». Forse ad ispirare il Santo Padre Leone
XIII furono le parole dalla beata Elena Guerra:
«Oh, se solo… potessero essere innalzate al Cielo, da ogni parte del
Cristianesimo, come lo furono un tempo dal Cenacolo di Gerusalemme,
unanimi e ferventi preghiere per una nuova effusione dello Spirito divino!».
2015
San Giovanni Paolo II rinnovò l’invito per una Novena di Pentecoste in tutto il
mondo:
«Lo Spirito Santo è, anche per la nostra epoca, l’agente principale della
nuova evangelizzazione. Sarà importante, quindi, riscoprire lo Spirito Santo
come Colui che ha costruito il Regno di Dio nel corso della storia e
preparato la sua piena manifestazione in Gesù Cristo, animando gli uomini
all’interno e facendo crescere nella vita degli uomini i germi della salvezza
definitiva, che ci sarà alla fine dei tempi» (Tertio Millennio Adveniente, 56).
Così meditava il beato Papa Paolo VI, in preparazione alla solennità di
Pentecoste:
«Se la fede vive nel nostro cuore è perché essa ci è stata infusa come virtù
soprannaturale, teologale, nel Battesimo, per operazione dello Spirito
Santo: questi è l’Ospite segreto delle nostre anime, come lo prega la
celeberrima sequenza della solennità di Pentecoste: Ospite che opera
invisibilmente nel nostro intimo perché, appunto nel Battesimo, abbiamo
“ricevuto uno Spirito da figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà,
Padre!”. Ma è lo stesso Spirito Santo che opera invisibilmente nella Chiesa,
la tiene unita nella conoscenza della Verità rivelata da Cristo, la porta alla
pienezza della verità e alla comunanza di vita col Padre e col Figlio. Vibra il
vostro spirito in questa attesa dello Spirito Santo? È quanto ci fa pregare
intensamente la Chiesa in questi giorni di preparazione. Noi ce lo
auguriamo: come siamo certi che avrete sempre una profonda, vitale,
tenera, forte devozione allo Spirito Santo, forse dimenticato da alcuni nel
profondo della coscienza, ma che tutti invece dobbiamo saper amare e
invocare per vivere alla sua luce e nelle sue ispirazioni, per lasciarci
guidare da Lui, dalla sua “mentalità”, dai suoi pensieri, perché “i desideri
della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla
vita e alla pace”. Ce n’è tanto bisogno, oggi, vero? Perciò preghiamo,
confidiamo, speriamo».
Nonostante sia ancora poco conosciuta dai fedeli, la Terza Persona della
santissima Trinità merita tutta la nostra adorazione perché è Signore e Dio
uguale al Padre e al Figlio. Riscoprire l’aiuto dello Spirito Santo per la vita
spirituale può esser molto opportuno e la Novena di Pentecoste è una bella
occasione. Nella Pentecoste, infatti, è la pienezza della Pasqua: perciò il tono della
preghiera è luminoso e gioioso, sapendo che il Padre non nega lo Spirito Santo a
quanti lo chiedono nel Figlio (cfr. Lc 11,13). «A noi niente sta più a cuore,
soprattutto in questa epoca, che vedere il fedele cristiano applicarsi ogni giorno
con un’attenzione nuova nel conoscere, amare e invocare lo Spirito Santo» disse il
Papa Pio XI. Nel corso della santa Novena di Pentecoste la Chiesa invita a
impetrare il dono della Terza Persona della santissima Trinità anche per l’unità
dei cristiani perché il primo dono della Pentecoste fu proprio quello delle lingue,
ovvero l’unità del genere umano nella verità dell’amore di Dio.
13
2015
Un colore per la Novena di Pentecoste?
Nel precedente numero del nostro bollettino parrocchiale “Qui Altopiano” di
Marzo 2015 abbiamo già scritto qualcosa sui colori liturgici dei paramenti,
codificati con il Messale Romano di san Pio V (1570), ratificando la Tradizione già
affermata sin da Papa Innocenzo III (1216) dell’uso dei cinque colori: bianco,
verde, rosso, viola, nero. Ma come ha detto Papa Francesco nella sua meditazione
mattutina di Martedì 28 Aprile 2015, occorre essere aperti alle sorprese. Il Santo
Padre Francesco ha suggerito come fare per essere sicuri che la voce che
sentiamo è quella di Gesù e che quanto sentiamo di dover fare è opera dello
Spirito Santo. Bisogna, ha ribadito, «pregare. Senza preghiera, non c’è spazio per
lo Spirito Santo»; occorre «chiedere a Dio che ci mandi questo dono: “Signore,
dacci lo Spirito Santo perché possiamo discernere in ogni tempo cosa dobbiamo
fare”». Facendo bene attenzione al fatto che ciò «non significa ripetere sempre la
stessa cosa. Il messaggio è lo stesso: ma la Chiesa va avanti, la Chiesa va avanti
con queste sorprese, con queste novità dello Spirito Santo». Dio è il Dio delle
novità: «Io faccio tutto nuovo» ci dice; «Lo Spirito Santo è venuto proprio per
questo, per rinnovarci e continuamente opera per rinnovarci». Ma «questo mette
timore. Nella storia della Chiesa possiamo vedere da allora fino a oggi quante
paure abbiano suscitato le sorprese dello Spirito Santo. È il Dio delle sorprese». E
a chi volesse obiettare: «Ma, padre, ci sono novità e novità! Alcune novità, si vede
che sono di Dio, altre no», Francesco ha risposto con le parole di Pietro ai fratelli
di Gerusalemme, allorché viene rimproverato per essere entrato nella casa di
Cornelio: «Quando io ho visto che era dato loro ciò che noi abbiamo ricevuto, chi
ero io per negare il Battesimo?».
Una delle “novità” dello Spirito
Santo potrebbe essere l’uso del
colore rosa che compare per la
prima volta in un Messale di Napoli
del XIII secolo per il tradizionale
“Rito della benedizione della rosa
d’oro” che il Vescovo celebrava nella
IV di Quaresima, probabilmente per
celebrare la vittoria della Primavera
sull’Inverno. L’uso di questo
paramento fu poi esteso, nel Rito
Romano, anche nel sacro Tempo di
Avvento, per affermarsi a Roma solo
XVI secolo. Al di là delle
informazioni di carattere storico, è per noi importante ricordare che vi è uno
stretto legame tra il colore dei paramenti e il mistero celebrato. L’abito liturgico,
infatti, è, nella sacra Liturgia, uno dei linguaggi per cantare il mistero celebrato e
non un semplice elemento decorativo.
Così infatti sottolinea l’Ordinamento Generale del Messale Romano: «La
14
differenza dei colori nelle vesti
sacre ha lo scopo di esprimere,
anche con i mezzi esterni, la
caratteristica particolare dei
misteri della fede che vengono
celebrati e il senso della vita
cristiana in cammino lungo il 2015
corso dell’Anno Liturgico» (OGMR
345). Colori, forme, materiali,
messi al servizio della sacra
Liturgia, orientano sempre il
cuore, la mente e i sensi verso
l’evento celebrato e dunque
saranno sempre scelti non per se stessi, ma per Dio.
Per questo motivo occorre pensare se, per il Rito Ambrosiano, non possa essere
possibile usare il colore liturgico rosa, già presente nella Liturgia Romana, per la
santa Novena di Pentecoste, cioè per quei nove giorni che ci sono da dopo la
solennità dell’Ascensione al Cielo del Signore Gesù (il Giovedì della VI settimana
di Pasqua secondo il calendario ambrosiano) e il Sabato che precede la Domenica
di Pentecoste nella quale si conclude il sacro Tempo dei cinquanta giorni
pasquali.
È certo una novità, ma potrebbe essere
una novità suscitata dallo Spirito Santo. La
Parola di Dio, infatti, nei giorni della santa
Novena di Pentecoste propone alla nostra
meditazione il Cantico dei Cantici, antico
libro che narra dell’amore della sposa e dello
sposo. Inoltre il colore liturgico rosa, oltre ad
essere già presente nella sacra Liturgia
Romana (quindi “nulla di nuovo sotto il
Sole”, come direbbe il Libro di Qoelet!!!), la
scelta del rosa potrebbe essere supportata da
una riflessione “cromatica”: il colore liturgico
della Pasqua è il bianco, mentre quello della
Pentecoste è il rosso. Se al rosso si aggiunge
un po’ di bianco si ottiene il rosa. Quindi
questi giorni che viviamo tra l’Ascensione e
la Pentecoste diventano un ponte “rosa” tra
la Pasqua e la Pentecoste. Affidiamo tutte
queste intuizioni e novità allo Spirito Santo
perché ci aiuti ad adorare sempre meglio,
come dice Gesù nel Vangelo, “Dio Padre in
Spirito Santo e Verità” (cfr. Gv 4,23-24), cioè adorare il Padre nello Spirito Santo e
in Gesù Cristo!
Buona Novena di Pentecoste!
don Donato
15
Gli appuntamenti liturgici
che abbiamo vissuto
2015
La Via Crucis cittadina al Bosco delle Querce
Nella serata di Venerdì 27 Marzo 2015, V Venerdì di Quaresima ambrosiana, la
nostra Comunità Pastorale San Pietro da Verona si è riunita al Bosco delle Querce
per la tradizionale Via Crucis. Il posto ricordava un po’ l’orto del Getzemani, con
gli ulivi sostituiti dalle querce e, anche ognuno di noi incarnava un po’ gli
Apostoli: chi assonnato, chi pronto a tradire, chi pieno di timore, chi disposto a
seguire Gesù. Nel buio della notte brillavano le fiaccole accese, come le lampade
delle vergini prudenti che avevano fatto scorta di olio. Fra i sentieri del bosco ci
guidano il nostro parroco don Carlo e i nostri sacerdoti: don Donato e don Davide
e con loro innalziamo la nostra voce a Dio. L’amore del Signore si è manifestato
nel dolore del Crocifisso e, solo toccando con mano questo dolore possiamo
comprendere di essere da Lui amati e, scegliere il nuovo modo di spenderci nella
quotidianità. Infatti, nella Chiesa molti hanno vissuto imitando il Signore
Crocifisso e Risorto: don Bosco, il Cottolengo, il beato Pier Giorgio Frassati. La
loro voce, diffusa dalla voce dei ragazzi e da quella di don Luca, ha guidato le
meditazioni lungo la Via della Croce e la corale ha accompagnato con canti questo
momento intenso di preghiera e riflessione. Questa serata, nel buio della notte, ci
ha mostrato una luce che però, può nascere solo da chi ha fede, è l’amore del
Signore che ci sostiene e ci guida ovunque.
Domenica 29 Marzo 2015 – La Domenica delle Palme
Le Celebrazioni Eucaristiche della Domenica delle Palme dello scorso 29 Marzo
2015 sono state molto partecipate, soprattutto quella delle ore 11:00 presieduta
da don Eugenio. Una grande processione di persone con i rami d’ulivo in mano,
precedentemente benedetti sul sagrato della chiesa, ha imitato le folle di
Gerusalemme che seguivano Gesù e, con preghiere e canti di gioia, siamo andati
nel cortile dell’Oratorio dove era stato preparato l’Altare per la Celebrazione
Eucaristica. Tutti i fanciulli dell’Iniziazione Cristiana erano presenti con le loro
16
catechiste; genitori e nonni facevano da corona. Don Eugenio nell’omelia ha fatto
ai ragazzi parecchie domande chiedendo loro in che modo Gesù può entrare nella
loro vita. È bello sentirsi una grande famiglia, ringraziare per le gioie e pregare
per i dolori! Peccato che siamo così in tanti solo una volta all’anno: ci vuole
sempre un ramo d’ulivo per radunare la nostra comunità?
Giovedì 2 Aprile 2015 – Giovedì Santo
2015
Nel pomeriggio del Giovedì Santo, 2 Aprile 2015, alle ore 17:00 dodici, fra i
ragazzi che si stanno preparando al Sacramento dell’Eucaristia, con don Donato
hanno rievocato il gesto compiuto da Gesù ai suoi Discepoli. Don Donato ha
lavato e baciato i loro piedi. In questa semplice ma significativa celebrazione della
Parola di Dio sono stati anche accolti i santi Oli, benedetti in mattinata dal nostro
Cardinale Angelo Scola, nella chiesa Cattedrale, il Duomo di Milano. Sono: il
santo Olio dei catecumeni per il Sacramento del Battesimo; il santo Olio degli
Infermi per l’Unzione dei Malati; ed il sacro Crisma per il Sacramento del
Battesimo, della Confermazione, dell’Ordine e per la Dedicazione delle chiese e
degli Altari. Con la celebrazione del Giovedì Santo sera è iniziato il Sacro Triduo di
Pasqua, vertice di tutto l’Anno Liturgico e di tutta la vita della Chiesa. Una
celebrazione ricca di gesti e significati concelebrata da don Donato e don Luca
con la partecipazione dei ragazzi/e di prima media che si stanno preparando al
Sacramento della Confermazione. Questi ragazzi, testimoniando le parole di Gesù
che ha detto di “essere venuto per servire e non per essere servito” (cfr. Mt 20,18)
ed indossando tutti un grembiule bianco con stampate le Parole di Gesù dopo la
Lavanda dei piedi: «Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto Io facciate anche
voi» (Gv 13,15), dopo l’omelia hanno preparato la Mensa Eucaristica. Con cura e
attenzione hanno posto sulla Mensa le due tovaglie, le candele, i fiori, il leggio, il
corporale, il Messale, il Calice e l’ampollina dell’acqua. Dopo la santa Comunione,
le sacre Specie eucaristiche sono state portate all’Altare della Riposizione, un
luogo per restare accanto a Gesù mentre prega nel Getzemani il Padre e far
diventare nostra la sua preghiera. La Chiesa è perciò rimasta aperta fino alle
23:30 per permettere, a chi lo desiderava, di essere compartecipi dell’angoscia di
Gesù.
Venerdì 3 Aprile 2015 – Venerdì Santo
«Ecco il Legno della Croce al quale fu appeso il
Salvatore del mondo» queste parole cantate per tre
volte dal nostro parroco don Carlo, dopo la
proclamazione della Passione e Morte di Gesù, ci
dicono che la salvezza, la vita, la libertà passano
attraverso il sacro Legno della Croce, quel Legno che
noi adoriamo nei Venerdì di Quaresima e soprattutto
il Venerdì Santo. Al momento dell’annuncio della
Morte di Gesù, l’Altare è stato spogliato di tutto dai
ragazzi che la sera precedente l’avevano preparato. La
Chiesa è rimasta in lutto per la Morte del suo Signore
e la sua santa Croce è stata issata davanti alla Mensa
Eucaristica, quale centro degli occhi e dei cuori di
tutti i fedeli.
17
Sabato 4 Aprile 2015 – Veglia di Pasqua
La solenne Veglia di Pasqua,
presieduta da don Donato, inizia con il
Preconio da lui cantato, un antico
poema in cui vengono ricordati i
momenti salienti della storia della
2015 salvezza e i Sacramenti del Battesimo e
dell’Eucaristia mediante i quali viene
ricordata la Pasqua del Signore.
Questa celebrazione, ricca di Parola di
Dio e di gesti, ci ha condotto ad
incontrare Cristo Risorto, vivo e
presente in mezzo a noi. «Cristo Signore è Risorto»: ha cantato per tre volte don
Donato dai tre lati dell’Altare a significare l’annuncio dato ai tre punti cardinali,
simbolo di tutta la Terra. Adesso bisogna farne esperienza, bisogna che anche
noi, come le donne del mattino della Risurrezione, usciamo dalle nostre pigrizie e
diamo segni di testimonianza cristiana convinta, credibile e coerente.
Sabato 18 Aprile - Preghiera per i Cristiani perseguitati nel mondo
Il brutto tempo non ha permesso quella sera la processione aux flambeaux
dalla chiesa parrocchiale San Carlo alla chiesa prepositurale dei Santi Gervaso e
Protaso, passando davanti alla cappella della Regina della Pace, ma la
celebrazione di preghiera, con la recita del santo Rosario intercalato da letture
bibliche, commenti e canti, è stata vissuta totalmente nella nostra chiesa
parrocchiale all’Altopiano. È stata davvero una celebrazione intensa e partecipata
dalla comunità. Una preghiera per tutti coloro che soffrono persecuzioni a causa
del santissimo Nome di Gesù, una preghiera per le nazioni dove la vita è resa
impossibile dai conflitti armati, una preghiera per i cristiani uccisi a causa della
loro fede, una preghiera perché scompaiano odio e lotte dalla faccia della Terra e i
popoli possano godere di una nuova fraternità. Molto bello il momento in cui
abbiamo invocato l’intercessione dei santi Martiri. Ci è stato chiesto di conservare
nel cuore quest’incontro e con stile sobrio e solidale di testimoniare nella
quotidianità l’amore del Signore per tutti gli uomini e donne.
Antonietta
Partecipanti privilegiati delle Celebrazioni
A volte ci si dimentica della loro
presenza ma quando non ci sono si sente
la mancanza! Sono i chierichetti che
offrono un servizio prezioso e la loro
presenza sull’altare da un tocco di gioia e
freschezza alle Celebrazioni.
Alcuni di loro si fermano in ginocchio
sulla prima panca per qualche secondo
prima di entrare in sacrestia e vestirsi per
la Messa. È un gesto che testimonia
l’attenzione e il rispetto che hanno questi
bambini hanno per Gesù nella sua casa.
18
Dalle Missioni ci dicono...
2015
Febbraio caldo come a ferragosto (di don Antonio Colombo)
Qui non nevica a febbraio, il sole scotta e il caldo a 28/30 gradi spinge tutti
alla spiaggia ben attrezzata della città. Un lungo mare piacevole con alcune
palme qua e là. La vista sul mare è consigliabile soprattutto al momento del dolce
tramonto con raggi tenui che baciano le barche e i pescherecci pronti ad uscire
per una notte di pesca.
Chi se la spassa con gioia sono sempre i bambini, compresi i più piccoli con il
fascino dell’acqua, del fango, dei castelli di sabbia. La tintarella non sembra qui
tanto di moda forse perché preferiscono il colore bianco. Per giovani e meno
giovani è sempre il pallone a dominare, la sabbia non ostacola i movimenti e
basta collocare due magliette per terra per indicare le porte, sempre necessarie
per poter gridare “goal”.
Non ci sono gommoni, motoscafi, battelli, barche a vela e tantomeno yacht per
i ricchi, tutti si fermano a riva a mangiare un gelato o a bere più di una birra.
Ma non tutto finisce nella baia della città, la costa continua e vale la pena
seguire il circuito delle spiagge, una più interessante dell’altra con le dune del
deserto che sembra volere cadere proprio nell’oceano come per rinfrescarsi. È qui
che si possono trovare i pellicani, i gabbiani e i fenicotteri bianchi. Non sono
ancora molto attrezzate, ma qualche passo in avanti l’ho visto in questi anni. C’è
una laguna di acqua dolce con una immensa varietà di uccelli, con un’atmosfera
di silenzio e di pace incredibile.
Oratorio feriale per 150 ragazzi che
in parrocchia hanno goduto delle loro
vacanze. Giovani animatori non sono
mancati per la danza, musica con
chitarra e tamburi, inglese, lavoretti
manuali, creatività nei disegni, scuola
di italiano e l’immancabile ormai
accademia di calcio. L’allegria si
notava in ogni momento anche
quando si doveva stare seri per
imparare qualcosa. La festa d’inizio e
di chiusura hanno poi coinvolto
anche genitori e gli immancabili
nonni.
Buona Pasqua a tutti, camminando con Cristo verso il Calvario e resuscitando
con Lui con gioia e pace.
Huacho 10 marzo 2015
Pensieri tratti da www.sullarcadinoe.it - “Fiore del deserto n. 6”
19
ASD Altopiano Volley
2015
Vi presentiamo le 7 squadre che fanno parte della società ASD Volley Altopiano.
Grazie al supporto di validi allenatori e preparatori, le squadre hanno raggiunto
dei validi e ottimi risultati. Un grazie alla società e a tutti i collaboratori per far si
che tutto questo possa continuare.
Ecco la squadra
“Allieve Under 16”.
delle
Le 11 atlete con le 2
allenatrici
attualmente
sono impegnate nel torneo
primaverile, iniziato il 12
aprile, che le vede ben
posizionate in classifica
con un ottimo terzo posto.
La squadra “Under 13” è
un bel gruppo di 15
ragazze ed un ragazzo che
si è unito alla squadra da
circa un mese.
Grazie ai due allenatori la
squadra è seconda in
classifica
nel
torneo
primaverile.
12 atlete e 3 allenatori
compongono la squadra
“Under 18” che sta dando
grandissime soddisfazioni.
Sono infatti prime in
classifica
nella seconda
fase provinciale, ad un
passo dalle finali del 16 e
17 maggio a Milano.
20
3 allenatrici per una
squadra
che
sta
continuamente crescendo
di numero: attualmente
sono in 14 e nelle ultime
settimane si sono aggiunte
5
bambine
agli
2015
allenamenti. Le “Under 11”
sono seconde in classifica
nel campionato che finirà
il 17 maggio.
La
squadra
“Open
Femminile Eccellenza” è
composta da 13 ragazze e
2
allenatori,
sono
impegnate nel campionato
primaverile che le vede
ben posizionate al primo
posto.
Queste 11 bambine e 4 bambini
di 1° e 2° elementare, assieme alle
2 allenatrici, sono straordinari.
Hanno
iniziato
un
concentramento
di
Minivolley di 4 giornate,
sono tutti emozionatissimi, e
ci dicono che non si è mai
troppo piccoli per giocare a
pallavolo!
Dulcis in fundo!
È la squadra mista
composta da ragazze e
ragazzi, sono primi in
classifica nel campionato
primaverile
che
si
concluderà il 23 maggio.
21
ASD Altopiano Calcio
2015
Nelle foto che seguono li vediamo in posa al sole belli e puliti, difficile credere
che sono gli stessi che sguazzano nel fango del campo di calcio in qualsiasi
condizione meteo.
Sono gli atleti delle 5 squadre della società ASD Altopiano Calcio che, di seguito,
vi presentiamo.
I ragazzi della squadra
“Under 10” con i loro 2
allenatori sono impegnati
nel campionato primaverile
a 7 iniziato l’11 aprile. È
una delle squadre più
giovani del campionato e
per questo dopo le prime
partite si trovano nella
“zona
bassa”
della
classifica.
Nel mese di marzo la
società ha ospitato la manifestazione “Gazzetta cup” e i nostri “Under 10” hanno
passato il primo turno; successo che, purtroppo, non si è ripetuto nel mese di
aprile.
Ecco la squadra “Under
13”, sono ragazzi di 11, 12
e 13 anni e il gruppo è in
continua
crescita:
nell’ultimo mese si sono
aggiunti 3 atleti di cui una
ragazza.
Anche
loro
sono
impegnati nel campionato
primaverile a 7 fino al 16
maggio. In classifica sono
nella parte bassa in
quanto nelle gare finora disputate hanno incontrato squadre di soli tredicenni.
22
2015
Sono i “Big small” e il nome dice tutto.
La formazione di questo gruppo nasce da una “scommessa” del vice presidente
Vendramini che crede molto nel settore giovanile.
Ad inizio stagione il gruppo è partito con 5 bambini, ad oggi vanta una rosa di
10 atleti.
Non sono ancora in età di poter fare un campionato ma nei vari quadrangolari
svolti hanno dato il meglio di sé.
Rimangono infine le due squadre “Open” (da 18 anni in su), entrambe prime in
classifica nei rispettivi gironi del campionato primaverile.
Qui sopra la squadra Altopiano impegnata nel girone G.
23
Festa del Cuore Immacolato di Maria,
giardino fiorito della primavera di Dio
2015
in occasione della Festa
dal 30 Maggio al 2 Giugno
saranno esposte e premiate le fotografie del
1° concorso fotografico a premi
“Seveso:
fai una foto,
dagli un titolo”
Il concorso è aperto a tutti
una giuria popolare e una giuria tecnica premieranno 4 vincitori ciascuna
Ritira il regolamento e il modulo di iscrizione
presso la segreteria dell’Oratorio dell’Altopiano (costo di iscrizione 3 €)
"Chiamati a Seveso" Testimonianze vocazionali
raccolte durante la Settimana Eucaristica 2015
Papa Francesco ha voluto che questo l’anno che stiamo vivendo fosse l’anno
della vita consacrata, con particolare attenzione al tema della vocazione.
Abbiamo così pensato, nella Comunità Pastorale San Pietro da Verona, composta
dalle quattro parrocchie di Seveso, di dedicare la settimana eucaristica a questo
tema.
Sapendo che la nostra città è ricca di esperienze
di vita religiosa abbiamo cercato di incontrare, in
momenti di adorazione e preghiera, ascoltando le
loro testimonianze.
Abbiamo cercato di raccogliere quanto di è stato suggerito in quelle serate e ne è nato questo libretto che
speriamo possa diffondersi il più possibile, portando
nuove speranze e nuovi sogni a tante persone assetate
di speranza.
È possibile scaricare gratuitamente il libro sia
in formato PDF che, per gli amanti della lettura digitale,
in
formato
EPUB
dal
sito
internet
www.parrocchieseveso.it (nella sezione news).
24
Oratorio Feriale 2015
2015
L’Oratorio estivo 2015 avrà come tema centrale il gesto di nutrire, cercando di
metterci in sintonia con il grande evento di EXPO 2015 «Nutrire il pianeta,
energia per la vita».
Lo slogan e la proposta di quest’anno “Tuttiatavola” è un invito, uno stile e un
obiettivo.
È un invito alla grande tavola che il Signore prepara per noi, alla quale
ciascuno si accosta col suo stile portando ciò che è, dove ciascuno possa scoprire
che nella vita lo stare a tavola è sia condivisione che bisogno di nutrirsi.
Nell’Oratorio estivo i ragazzi saranno gli invitati speciali e i protagonisti del loro
spazio e del loro tempo, con l’augurio che possano trovare l’interesse per un
ambiente a tal punto da sentirlo come proprio e contribuire a renderlo più bello e
più per tutti.
Vacanze Estive Ragazzi
in Valmasino
per i ragazzi e ragazze degli Oratori di Seveso
Classi 3ª e 4ª Elementare
da domenica 12 a domenica 19 luglio
Classe 5ª elementare
da domenica 19 a domenica 26 luglio
Le iscrizioni sono aperte dall’inizio di Maggio presso le segreterie degli oratori
Quota di partecipazione 260 € (vitto, alloggio e trasporto)
con caparra di 50 € da versare all’iscrizione
25
Rendiconto anno 2014
della Comunità Pastorale
2015
Seveso Baruccana San Pietro Altopiano
1. Offerte:
S. Messe ed intenzioni
Celebrazione Sacramenti e Funzioni
Benedizioni Natalizie
Candele votive
Per attività caritative parrocchiali
Offerte ed entrate per specifiche attività parrocchiali
Altre Offerte
Contributo da Arcidiocesi per Fondo Famiglia
79.388
15.100
13.232
16.028
25.188
20.291
20.357
18.700
62.281
14.625
30.665
10.071
23.306
14.184
38.113
0
25.861
5.590
14.760
3.885
1.883
62.855
0
0
60.113
9.184
4.318
3.236
45.000
22.818
9.925
0
208.284
193.245
114.834
154.594
39.282
400
42.499
0
13.900
0
53
0
0
47
400
0
Totale dei proventi diversi
82.181
13.900
53
447
3. Offerte per attività dell’oratorio
91.217
97.847
40.007
15.452
381.683
304.992
154.894
170.493
Totale delle Offerte
2. Proventi diversi:
Gestione Immobiliare, finanziaria, commerciale
Contributi vari Enti privati e pubblici
Contributo Comunale - legge regionale n.12/05 art.8
Totale Entrate
Seveso Baruccana San Pietro Altopiano
Per specifiche attività parrocchiali e ordinarie di culto
e contributo diocesano
Erogazioni caritative
Spese di funzionamento
Spese per gestione oratorio
Spese per gestione immobiliare e finanziaria
Spese straordinarie
Imposte e tasse
Ammortamento prestiti
Totale Uscite
26
39.027
39.010
122.750
98.330
5.395
75.231
13.400
0
4.445
25.265
64.279
82.033
49.866
1.901
0
80.312
35.381
3.155
65.939
34.830
0
0
3.875
0
7.564
45.000
67.962
8.816
88
41.444
7.215
0
393.143
308.101
143.180
178.089
dal 25 Febbraio al 8 Maggio 2015
Sono rinati al Sacro Fonte
D’Andria Martina
La Verde Gabriele
Perdomini Leonardo
Perdon Martina
Zandonella Callegher Adriano
Matrimoni
Zandonella Callegher Lorenzo
e
Druzkowska Maria Karolina
Sono tornati alla casa del Padre
Bizzozero Carlo
Galeotafiore Domenico
Paci Petraq
27
Svago e buonumore
2015
Maratona
Colora il disegno
Un tipo molto sportivo si rivolge ad
un amico di indole più tranquilla e
dice: "Vuoi fare la maratona con me?"
"Di che si tratta?" risponde l'altro.
Allora il primo specifica: "Dobbiamo
percorrere 42 km e 195 metri..."
E l'amico tranquillo replica: "Va bene,
ma guida tu che io sono stanco!"
In autobus
Una vecchietta sull'autobus è in piedi
di fronte ad un giovanotto che
mastica una gomma in maniera a dir
poco oscena.
La vecchietta dopo alcuni minuti si
rivolge al ragazzo ad alta voce:
“giovane... sono completamente
sorda, è inutile che insiste!”
Unisci i puntini
28
Il labirinto
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2015-05 Maggio 2015