«La santa Croce accolse un vivo e ce lo riconsegnò morto. La santa Sindone accolse un morto e ce lo riconsegnò vivo!» (beato Sebastiano Valfrè ) Maggio 2015 Altopiano di Seveso Parrocchia San Carlo 2015 Piazza Sant’Ambrogio 2 20030 Altopiano di Seveso Il parroco don Carlo Pirotta tel. 0362501623 vicario parrocchiale don Donato Vicini tel. 0362502818 Le Celebrazioni Eucaristiche giorni feriali Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì ore 8.30 ore 8.30 ore 18.00 ore 8.30 ore 8.30 Sabato e prefestivi ore 18.30 Domenica e festivi ore 9.30 ore 11.00 ore 18.30 Segreteria Oratorio tel. 0362553522 Comunità Pastorale San Pietro da Verona Parrocchia San Carlo [email protected] Sito internet: www.parrocchieseveso.it (è possibile seguire le Celebrazioni dalla chiesa Prepositurale in videostreaming) Parrocchia Santi Gervaso e Protaso [email protected] Pagina facebook: Parrocchie Seveso (Ogni mattina il commento al Vangelo del giorno e notizie sugli avvenimenti parrocchiali) Parrocchia San Pietro Martire [email protected] Applicazione: Installabile su smartphone e tablet per ricevere gli aggiornamenti e guardare le Celebrazioni dalla chiesa Prepositurale Parrocchia Beata Vergine Immacolata [email protected] Stampato in proprio presso la casa parrocchiale di Seveso il 9 Maggio 2015 L’adorazione di san Carlo, Patrono della nostra Parrocchia, per la santa Sindone 2015 San Carlo Borromeo aveva una particolare adorazione verso la santa Sindone. E fu proprio per agevolare il pellegrinaggio dell’allora Arcivescovo di Milano che, nel Settembre del 1578, il duca Emanuele Filiberto di Savoia decise di trasferire l’adorata e sacra Reliquia dalla Sainte Chapelle di Chambery a Torino, lasciando poi il sacro Lenzuolo definitivamente nel capoluogo piemontese, al sicuro dalle scorrerie degli ugonotti in terra francese. Il desiderio di contemplare quel sacro Lino dove era stato avvolto il Corpo esanime di Gesù deposto dalla santa Croce era andato acuendosi in san Carlo Borromeo nei giorni tragici della peste a Milano. E ora che il flagello era terminato, san Carlo, come per sciogliere un voto, decise di recarsi a pregare di persona davanti alla santa Sindone. Il Vescovo partì da Milano Domenica 6 Ottobre, dopo aver celebrato l’Eucaristia in Duomo. Lo accompagnava una piccola comitiva di quattordici persone, fra prelati e laici. L’intero percorso fino a Torino si sarebbe svolto a piedi, come gli antichi pellegrini, con tanto di bisaccia e di bordone. Lo stesso san Carlo aveva preparato gli esercizi di pietà e le meditazioni, da compiersi personalmente o in gruppo durante il viaggio. Presto la notizia del pellegrinaggio di san Carlo Borromeo si diffuse lungo tutto l’itinerario e una folla di persone attendeva e accompagnava i viandanti nei paesi via via attraversati. San Carlo aveva fatto sapere che, per la notte, non intendeva alloggiare in palazzi signorili, né tanto meno partecipare a banchetti in suo onore. Anzi, durante il giorno osservava il digiuno e, nonostante lo sforzo, i suoi compagni faticarono la sera a convincerlo a mangiare almeno un po’ di frutta. Dopo quattro giornate di cammino, anche sotto la pioggia e nel fango, i pellegrini milanesi giunsero alle porte di Torino, dove vennero loro incontro lo stesso duca di Savoia, l’Arcivescovo della città e moltissima gente del popolo. Nonostante gli inviti a riposarsi, san Carlo Borromeo volle recarsi subito a pregare in Cattedrale, dove era stata posta la santa Sindone. Le celebrazioni solenni si tennero l’indomani. San Carlo, affaticato e con i piedi fasciati per le vesciche, presiedette la Celebrazione Eucaristica e poi, finalmente, poté contemplare con i propri occhi il santo Lenzuolo, adagiato su un tavolo nel coro del Duomo. Padre Adorno, confessore dell’Arcivescovo, avrebbe dovuto tenere allora una meditazione appositamente preparata, ma l’emozione e la commozione di tutti fu tale, come egli stesso scrisse, che non riuscì a pronunciare parola. Nel pomeriggio della Domenica vi fu l’ostensione pubblica della santa Sindone, in piazza Castello. San Carlo stesso, aiutato dagli altri Vescovi presenti, reggeva e mostrava la santa Sindone ai fedeli, numerosissimi, accorsi da ogni dove per partecipare a quell’evento. A ricordo del quale Emanuele Filiberto fece dono al Borromeo di una copia pittorica della santa Sindone. 3 Vita della Parrocchia attività, eventi ed avvenimenti 2015 La cena del povero Per due Venerdì di Quaresima, presso la Parrocchia San Carlo all’Altopiano di Seveso, la nostra Comunità Pastorale San Pietro da Verona ha proposto l’esperienza della “cena del povero”; più di una quindicina di persone hanno aderito all’iniziativa rimanendo non solo entusiaste, ma anche desiderose di ripeterla e di proporla. Dopo un momento di preghiera guidato da don Donato sul significato di tale incontro, è seguita la “cena” a base di un pugno di riso bianco, patate bollite ed acqua. La mensa in comune si è prolungata in un clima di semplicità. La “cena del povero” è dunque un segno perché la giustizia venga a tavola con noi, nelle nostre comunità e, perché no, anche nelle nostre case. Silvana Un grembiule per seguire l’esempio di Gesù Giovedì Santo, 2 Aprile 2015, la Liturgia vigiliare vespertina “Nella Cena del Signore” è stata animata dai cresimandi 2015 che stanno percorrendo il cammino dei 100 giorni in preparazione all’incontro con il Cardinale Angelo Scola a San Siro il prossimo 2 Giugno 2015. Quest’anno il tema dei 100 giorni è improntato sul servizio e la condivisione. Sull’esempio del grande Chef stellato “Gesù quando indossò un asciugamano per lavare i piedi ai suoi Apostoli” (cfr. Gv 13,4), alcuni ragazzi hanno indossato un grembiule bianco, simbolo del servizio, per preparare la Mensa Eucaristica per la celebrazione pasquale durante la quale abbiamo ricordato il ricordo dell’istituzione dell’Eucaristia. Sul grembiule donato ai ragazzi c’era la frase evangelica: «Vi ho dato l’esempio perché, come ho fatto Io, facciate anche voi» (Gv 13,15). Il Venerdì Santo, durante la celebrazione della Passione del Signore Gesù, hanno spogliato l’Altare nel momento in cui il sacerdote ha annunciato la Morte di Gesù Cristo. Con il gesto di indossare un grembiule, simbolo di servizio, ci auguriamo che i cresimandi 2015 imparino dall’esempio di “Gesù, il Signore e il Maestro, che non è venuto per essere servito, ma per servire” (cfr. Mt 20,28), e costruiscano attorno a Lui una Chiesa che sia comunità di fratelli che ascoltano la Parola di Dio, celebrano l’Eucaristia, pregano e vivono insieme nell’amore e nella pace. Le catechiste 4 Grande successo della Mostra su San Giovanni Bosco 2015 Nella settimana dal 22 Marzo al 28 Marzo 2015, presso il Centro Pastorale Ambrosiano a Seveso, è stata allestita la mostra dal titolo “La Società dell’allegria” (vita di don Bosco). L’idea di portarla a Seveso è nata in quanto l’Estate scorsa Simona con la sua famiglia è stata al meeting di Rimini cercando delle mostre che fossero apprezzate anche dai bambini. La mostra di don Bosco ci sembrava l’ideale. È stato sorprendente come i bambini siano stati attenti e presi dal racconto della vita di san Giovanni Bosco che quest’anno celebra i 200 anni dalla nascita. La cosa più sorprendente è stata, però, che i più commossi eravamo io e mio marito. Tornati a casa, ho voluto proporre al nostro parroco don Carlo Pirotta di portare la mostra di don Bosco nel nostro paese per far incontrare a tutti la straordinaria figura di questo Santo, attraverso una modalità, quella della mostra, che davvero prende chiunque. D’accordo con due amiche abbiamo fatto la proposta al Parroco ed è stata accolta con entusiasmo. Oltre a me e alle due amiche (Veronica e Milena) con cui ho proposto la mostra, ci sono state altre mamme del paese che hanno fatto le guide per i gruppi che sono passati. C’è stata molta affluenza, circa 750 persone. I maggiori fruitori sono stati gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo grado e i gruppi dell’Iniziazione Cristiana. Due sono le cose che ci hanno stupito. La prima è stata l’entusiasmo e la commozione delle mamme del paese che si sono offerte di spiegare una mostra di cui, all’inizio, non sapevano neanche l’origine ma che le ha personalmente colpite. Più volte ci hanno ringraziato per aver proposto loro di fare le guide. Alcune non avevano mai “parlato in pubblico” e il doverlo fare le ha, come dicono loro, “obbligate a fare proprio il messaggio della mostra”. Secondo: raccontare ad altri la figura di san Giovanni Bosco e il suo insegnamento, specie la questione dell’allegria, ci ha interrogato e provocato molto. Vedere i bambini a cui si spiegava così attenti, ci ha fatto, ogni volta, riscoprire come il messaggio di don Bosco sia per tutti. Milena, Simona, Veronica 5 2015 34 anni di Alleanza Terapeutica con il Comitato Maria Letizia Verga Grande entusiasmo domenica 19 aprile per la 34a edizione dello Zecchino, manifestazione canora svoltasi presso il Centro San Carlo all’Altopiano di Seveso, a sostegno del Comitato Maria Letizia Verga di Monza per lo studio e la cura delle leucemie infantili. La calda giornata e le altre manifestazioni in città non hanno impedito a tanta gente di accorrere in massa a questo appuntamento così sentito, dove i piccoli cantanti hanno dato voce e gioia per aiutare altri bambini meno fortunati di loro. Alla manifestazione è intervenuto il Sig. Giuseppe Ferrari del Comitato Maria Letizia Verga, che ha parlato del nuovo “Centro Maria Letizia Verga”, voluto, finanziato e realizzato dai genitori e sostenitori dello stesso Comitato, con fondi privati, e gestito in piena autonomia dalla Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (MBBM) e che, grazie a un particolare accordo con la Regione Lombardia, sarà un Ospedale Pubblico, di tutti e per tutti, cui si accederà con il Servizio Sanitario Nazionale. Questa nuova struttura, che è la seconda dopo Stoccolma a livello europeo, è nata in 2 anni e si sviluppa su 4 piani per 7700 mq, di cui 1300 mq destinati alla ricerca. “Senza ricerca non si va da nessuna parte, non solo a livello nazionale, ma a livello internazionale” ha sottolineato il Sig. Ferrari. Anche i nostri 34 anni di “ALLEANZA TERAPEUTICA” insieme a tanta gente comune, hanno permesso la realizzazione di questo grande sogno: poter guarire un bambino in più. Un grazie di cuore a Comunità che, in modi ognuno utilizzando il talento, ha contribuito a bella questa giornata. tutta la diversi, proprio rendere Un grazie particolare a tutti gli esercenti e non che, con le loro donazioni, hanno reso possibile l’allestimento della sottoscrizione a premi: Opel Mariani, Oreficeria Bulgheroni, Cicli Bertorelle, Enoteca Bizzozzero, Camas-lampadari, Pasticceria Stracquadaini, Pasticceria al Parco, Anna pasticceria, Cappellini macelleria, Bar Tallarini, Gambazza tende, Ristorante Sprelunga, Robbiani Ambrogio-frutta e verdura, Cartoleria Buratti, Emiliano Moretti-formaggi e salumi, Thesaura profumeria, Sala Ferdinando-piante e fiori, Oltolini dolci, Pizzeria SpizzicaPizza, Torrefazione Griso, Torrefazione Mariani, English 4U, Teresina Cincotto, Enrico Bianchi, Mariarosa Santambrogio, Mariagrazia e Osvaldo Vavassori, Virginia Pandolfi. 6 Insieme giocando due giorni con i Lego 2015 La Comunità Pastorale San Pietro da Verona, l´Amministrazione Comunale di Seveso e “Sleghiamo la fantasia” il 14 e 15 marzo hanno organizzato “Insieme giocando”, due giorni dedicati alle famiglie che sono state coinvolte nel famoso gioco dei Lego! L'evento si è tenuto presso il Palasport S. Carlo ed ha visto la partecipazione numerosissima di intere famiglie, nonni, genitori, figli e nipoti hanno gremito la palestra nei due giorni portando una fresca ventata di gioia, allegria e tanta voglia di stare insieme. 7 Gruppo OFTAL Seveso 2015 Abbiamo ricevuto e pubblichiamo la lettera del presidente della sezione di Milano dell’OFTAL, Carlo Spinelli, con la quale ci ringrazia per il contributo offerto durante la Quaresima in occasione della vendita delle “Uova Pasquali”. Nella lettera sono ben spiegati i motivi che spingono l’OFTAL ad effettuare queste raccolte fondi. I ringraziamenti sono estesi a tutti i fedeli della Parrocchia San Carlo e della Comunità Pastorale San Pietro da Verona. Milano, 22 aprile 2015 Carissimi, Grazie di cuore per il vostro impegno nella vendita delle “Uova Pasquali”. Voi, tanti e tanti amici, avete fatto sì che questa iniziativa si concludesse con buoni risultati nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando. Sono consapevole dei tanti sacrifici che avete dovuto fare per la buona riuscita, essi sono valsi anche a far conoscere a molte persone la nostra Opera e la nostra missione fondamentale: dare Speranza e serenità tramite l’incontro col luogo Santo di Lourdes. Non mi stancherò mai di dire che questa vendita delle uova è indispensabile per adempiere l’obiettivo del nostro Fondatore Mons. Rastelli: portare a Lourdes tutti e in particolar modo gli ammalati e i giovani che per difficoltà economiche non potrebbero altrimenti partecipare al pellegrinaggio. Ringraziamo e preghiamo l’Immacolata perché ci protegga nel nostro impegno quotidiano e mantenga in noi sempre viva la tensione ad “essere prossimo” per gli ultimi della nostra società e comunità cistiana. Un affettuoso saluto ed un forte abbraccio, Il Presidente Carlo Spinelli 8 Diario spirituale del mio primo pellegrinaggio a Lourdes 2015 La data fissata per la partenza era il Lunedì dell’Ottava di Pasqua (comunemente detto Lunedì dell’Angelo), alle ore 5:00 del mattino, davanti alla chiesa. Ancora immersa nel mistero della Passione, Morte e Risurrezione di quell’evento che è il cuore della vita cristiana, mi sono ritrovata pellegrina dal 6 al 12 Aprile 2015 verso quel luogo di grazie che è Lourdes. Consideravo in cuor mio tutto questo come un dono straordinario che Gesù Risorto mi concedeva. In viaggio verso la grotta di Massabielle, grotta che si fa specchio di quel sepolcro vuoto dove la luce del Risorto e l’esperienza di luce che fanno le donne incontrando gli Angeli dalle vesti sfolgoranti, rimandava alla mia mente la medesima luce che santa Bernadette aveva contemplato nel corso delle apparizioni. Come sospesa tra Cielo e Terra e con questi pensieri, sono partita: il bel tempo, le premure e la attenzioni del personale responsabile ci hanno accompagnato per tutto il viaggio che, in serata, in perfetto orario, è giunto a Lourdes. Custodisco con commozione tutti i momenti vissuti: la processione del santissimo Sacramento che si svolge nella prateria tutti i giorni alle ore 17:00; la grande processione mariana serale aux flambeaux; la Celebrazione Eucaristica vissuta nella Basilica di “Santa Bernadette”, inaugurata nel 1988 e che può accogliere fino a cinquemila persone, costruita per accogliere l’eno rme nume ro di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. La visita alla Basilica dell’Immacolata Concezione, la grande chiesa eretta nel luogo delle apparizioni: è illuminata da 19 vetrate che raccontano la storia dell’Immacolata dal Paradiso terrestre alla proclamazione del dogma nel 1854, pochi anni prima delle apparizioni a santa Bernadette. La visita alla Cripta, che si trova proprio sotto la Basilica dell’Immacolata; è la prima cappella costruita sul luogo delle apparizioni e inaugurata nel 1866 alla presenza della stessa Bernadette; questa chiesa fu la risposta alla richiesta della Vergine in occasione della 13 apparizione quando disse: «Andate a dire ai sacerdoti di venire qui in processione e di costruire una cappella». La visita alla Basilica del Rosario che si trova al di sotto della Basilica dell’Immacolata Concezione; questa chiesa è caratterizza da un grande portale e da una cupola coronata che commemora la cerimonia di incoronazione di Nostra Signora di Lourdes. La sua costruzione si rese necessaria dal 1875 poiché, già a quell’epoca, il numero dei pellegrini era tale che le chiese esistenti non erano sufficienti a contenerli tutti. Chi entra in questa Basilica viene subito accolto dall’immagine di Nostra Signora di Lourdes che apre le braccia in segno di 9 benvenuto. Molti pellegrini vengono a recitare il santo Rosario seguendo il percorso delle 15 cappelle, ognuna decorata da un prezioso mosaico e dedicata ad uno dei primi 15 misteri. È bassa, articolata su tre navate che compongono una pianta a 2015 croce greca; gli interni molto chiari danno un grande senso di luminosità; l’ultima cappella rappresenta l’incoronazione della Vergine e raffigura personaggi importanti nella storia di Lourdes, come i Papa beato Pio IX, Leone XIII e san Pio X; il Vescovo che certificò la veridicità delle apparizioni, monsignor Laurence, e due tra i primi miracolati: Louis Bouriette e Justin Bouhort. Davanti alle Basiliche dell’Immacolata Concezione e del Rosario si distende l’Esplanade percorsa da due viali di cui quello sud costeggia la Basilica di San Pio X, sotterranea con una capienza di 20000 persone: qui abbiamo celebrato un’emozionante Eucaristia internazionale alla presenza di 95 sacerdoti provenienti da tutto il mondo e un formidabile coro i cui componenti erano tutti giovani. Ho sempre custodito il desiderio, mai prima d’ora realizzato, di trovarmi a pregare davanti alla Grotta dove “la bella Signora con la veste bianca, la fascia azzurra e le rose d’oro ai piedi” apparve a santa Bernadette dicendole: «Que soy era Immaculata Concepcion». L’Immacolata Concezione di Maria è verità di fede e questa rivelazione, che confermava le parole del Papa, è una misteriosa realtà teologica che, per quei tempi, era incomprensibile alla piccola Bernadette. Profondamente colpita dalla vita di Bernadette Soubirous, bambina povera di istruzione, ma ricca di buon senso, dal carattere calmo, sereno, concreto, appartenente ad una famiglia modesta che in breve tempo cadde in una estrema povertà. Nonostante fosse gracile e affetta da crisi d’asma, scampò all’epidemia di colera e la salute malferma rischiò di precluderle la partecipazione della vita religiosa. Malgrado la povertà, respinse sempre ogni dono, rifiutò ogni privilegio e denaro, raccomandano ai suoi di fare altrettanto; a chi si stupiva della sua vita spirituale ordinaria, della sua religiosità solida, ma senza esagerazioni, diceva: «Sono come una scopa: dopo che è servita, si mette dietro la porta». Si considerò 10 sempre uno strumento: «La Signora ha scelto me perché non ne ha trovata un’altra più povera ed ignorante». Il 12 Aprile 2015, ultimo giorno del mio pellegrinaggio, l’abbiamo trascorso a Nevers, nel Convento dove il 7 Luglio 1866 Bernadette fu accolta dalle Suore della Carità, le ore più significative di tutto il pellegrinaggio. La Celebrazione Eucaristica al mattino nel Convento San Gildard, nella cappella dove riposa il corpo incorrotto di santa Bernadette, custodito in un’urna di vetro: tutti i 2015 pellegrini che contemplano questa Santa vedono intatte quelle mani che, su indicazione di “Acquero”, grattarono dolorosamente il terreno di Massabielle ed aprirono per noi la sorgente del miracolo e della penitenza; vedono intatte quelle labbra che dialogarono con la Vergine Santa. Intatto è pure il volto sul quale si rifletté la luce meravigliosa del Paradiso; intatto e presente quel cuore così tenero e così forte che batté d’amore per Gesù e per sua Madre e per tutti i peccatori del mondo. È come se si fosse appena addormentata e non attendesse altro che la chiama dell’Angelo per alzarsi in piedi. Dio ha voluto che lei non si allontanasse totalmente dalle nostre umane miserie, che ci abbandonasse. Tutti i pellegrini che la contemplano tacciono e guardano assorti; non pensano più a se stessi, alle loro sofferenze, alle loro angosce: contemplano il corpo terreno di santa Bernadette e pensano al Paradiso! Abbiamo anche sostato in fondo al giardino dove a Bernadette piaceva pregare dicendo che questa statua di Maria “ha qualcosa della bellezza che ho visto”; l’infermeria della Santa Croce dove Bernadette morì il Mercoledì dell’Ottava di Pasqua, verso le ore 15:00. Fu una vita breve la sua; a chi gli domandava che cosa provasse ripensando alle apparizioni, rispondeva: «Chi ha visto una volta la Madonna, non desidera che di andare a rivederla in Cielo». E la rivide, radiosa e materna, il 16 Aprile 1879 quando, a soli 35 anni, diede addio alla Terra per vivere in Cielo. L’8 Dicembre 1933, mentre tutto il mondo cattolico celebrava la solennità dell’Immacolata Concezione, il Papa Pio XI proclamata “Santa” Bernadette Soubirous, la ragazzina dei Pirenei. Voglio ringraziare di cuore il Signore, la Madonna e santa Bernadette per questa grazia! Grazie alle dame e ai barellieri dell’OFTAL per questa opportunità che mi hanno offerto. Elide 11 Per un’esatta comprensione dei tempi e simboli liturgici “La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia” (Eg. 24) 2015 La novena di Pentecoste Dal Venerdì che segue la solennità dell’Ascensione al Cielo del Signore Gesù, per nove giorni, la Chiesa celebra la santa Novena di Pentecoste per chiedere il dono dello Spirito Santo. L’origine di questa Novena sta addirittura nelle Parole di Gesù Risorto che, prima della sua Ascensione al Cielo, invitò gli Apostoli a restare a Gerusalemme per attendere la venuta dello Spirito Santo (At 1,14). Essi, con Maria e altri Discepoli, hanno pregato per nove giorni prima di ricevere lo Spirito Santo il giorno di Pentecoste. Nel calendario italiano dal 1977 la solennità dell’Ascensione è stata portata dal Giovedì alla Domenica prima di Pentecoste, ma nel calendario liturgico della Città del Vaticano e della nostra Santa Chiesa Ambrosiana rimane al giorno esatto descritto dal libro degli Atti degli Apostoli: il quarantesimo giorno dopo la Risurrezione del Signore che è quindi il Giovedì della sesta settimana di Pasqua. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori scrive: «La santa Novena di Pentecoste è fra tutte la principale perché è stata celebrata dai santi Apostoli e da Maria santissima nel Cenacolo ed arricchita di tanti eccellenti prodigi e doni, e principalmente del dono dello stesso Spirito Santo, il quale è un Dono meritatoci da Gesù Cristo con la sua Passione. (…) Ben sappiamo poi, per fede, che lo Spirito Santo è l’Amore che si portano scambievolmente il Padre col Verbo Eterno e perciò il dono dell’Amore, che dal Signore si dispensa alle anime nostre e che è il più grande di tutti i doni, come scrive san Paolo Apostolo: “L’Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5). Pertanto conviene che in questa santa Novena soprattutto consideriamo i grandi pregi dell’Amore divino (…) poiché Dio l’ha promesso a chi umilmente lo chiede: “Il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiederanno” (Gv 11,13)». La prima Novena, quindi, e quella più importante non è quella di Natale o dell’Immacolata, che sono comunque di origine devozionale, ma è proprio la santa Novena di Pentecoste, la Novena allo Spirito Santo voluta, chiesta ed istituita da Gesù Cristo stesso! Ancora oggi tale Novena è l’unica che la Chiesa prescrive ufficialmente; Papa Leone XIII nel 1897 ne prescrisse la celebrazione annuale: «Noi stabiliamo e ordiniamo che tutta la Chiesa Cattolica, questo anno e in ogni anno successivo, deve recitare una Novena nella Pentecoste in tutte le Chiese parrocchiali» (Encilica Divinum illud munus). Purtroppo queste parole, come tante altre parole, sono rimaste inascoltate dalla maggior parte dei pastori che dovrebbero guidare il popolo di Dio nella preghiera e nella celebrazione, prima che in tante altre cose! Secondo il Papa Leone XIII la nostra Redenzione e santificazione, iniziata da Cristo, deve essere portata a termine dallo Spirito Paraclito, il cui ruolo nella nostra vita spirituale è 12 assolutamente necessario. «Basti pensare agli Apostoli istruiti da Gesù per tre anni, che senza la pienezza dello Spirito Santo ricevuta il dì di Pentecoste, non furono capaci di restare vicini al Maestro». Forse ad ispirare il Santo Padre Leone XIII furono le parole dalla beata Elena Guerra: «Oh, se solo… potessero essere innalzate al Cielo, da ogni parte del Cristianesimo, come lo furono un tempo dal Cenacolo di Gerusalemme, unanimi e ferventi preghiere per una nuova effusione dello Spirito divino!». 2015 San Giovanni Paolo II rinnovò l’invito per una Novena di Pentecoste in tutto il mondo: «Lo Spirito Santo è, anche per la nostra epoca, l’agente principale della nuova evangelizzazione. Sarà importante, quindi, riscoprire lo Spirito Santo come Colui che ha costruito il Regno di Dio nel corso della storia e preparato la sua piena manifestazione in Gesù Cristo, animando gli uomini all’interno e facendo crescere nella vita degli uomini i germi della salvezza definitiva, che ci sarà alla fine dei tempi» (Tertio Millennio Adveniente, 56). Così meditava il beato Papa Paolo VI, in preparazione alla solennità di Pentecoste: «Se la fede vive nel nostro cuore è perché essa ci è stata infusa come virtù soprannaturale, teologale, nel Battesimo, per operazione dello Spirito Santo: questi è l’Ospite segreto delle nostre anime, come lo prega la celeberrima sequenza della solennità di Pentecoste: Ospite che opera invisibilmente nel nostro intimo perché, appunto nel Battesimo, abbiamo “ricevuto uno Spirito da figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre!”. Ma è lo stesso Spirito Santo che opera invisibilmente nella Chiesa, la tiene unita nella conoscenza della Verità rivelata da Cristo, la porta alla pienezza della verità e alla comunanza di vita col Padre e col Figlio. Vibra il vostro spirito in questa attesa dello Spirito Santo? È quanto ci fa pregare intensamente la Chiesa in questi giorni di preparazione. Noi ce lo auguriamo: come siamo certi che avrete sempre una profonda, vitale, tenera, forte devozione allo Spirito Santo, forse dimenticato da alcuni nel profondo della coscienza, ma che tutti invece dobbiamo saper amare e invocare per vivere alla sua luce e nelle sue ispirazioni, per lasciarci guidare da Lui, dalla sua “mentalità”, dai suoi pensieri, perché “i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace”. Ce n’è tanto bisogno, oggi, vero? Perciò preghiamo, confidiamo, speriamo». Nonostante sia ancora poco conosciuta dai fedeli, la Terza Persona della santissima Trinità merita tutta la nostra adorazione perché è Signore e Dio uguale al Padre e al Figlio. Riscoprire l’aiuto dello Spirito Santo per la vita spirituale può esser molto opportuno e la Novena di Pentecoste è una bella occasione. Nella Pentecoste, infatti, è la pienezza della Pasqua: perciò il tono della preghiera è luminoso e gioioso, sapendo che il Padre non nega lo Spirito Santo a quanti lo chiedono nel Figlio (cfr. Lc 11,13). «A noi niente sta più a cuore, soprattutto in questa epoca, che vedere il fedele cristiano applicarsi ogni giorno con un’attenzione nuova nel conoscere, amare e invocare lo Spirito Santo» disse il Papa Pio XI. Nel corso della santa Novena di Pentecoste la Chiesa invita a impetrare il dono della Terza Persona della santissima Trinità anche per l’unità dei cristiani perché il primo dono della Pentecoste fu proprio quello delle lingue, ovvero l’unità del genere umano nella verità dell’amore di Dio. 13 2015 Un colore per la Novena di Pentecoste? Nel precedente numero del nostro bollettino parrocchiale “Qui Altopiano” di Marzo 2015 abbiamo già scritto qualcosa sui colori liturgici dei paramenti, codificati con il Messale Romano di san Pio V (1570), ratificando la Tradizione già affermata sin da Papa Innocenzo III (1216) dell’uso dei cinque colori: bianco, verde, rosso, viola, nero. Ma come ha detto Papa Francesco nella sua meditazione mattutina di Martedì 28 Aprile 2015, occorre essere aperti alle sorprese. Il Santo Padre Francesco ha suggerito come fare per essere sicuri che la voce che sentiamo è quella di Gesù e che quanto sentiamo di dover fare è opera dello Spirito Santo. Bisogna, ha ribadito, «pregare. Senza preghiera, non c’è spazio per lo Spirito Santo»; occorre «chiedere a Dio che ci mandi questo dono: “Signore, dacci lo Spirito Santo perché possiamo discernere in ogni tempo cosa dobbiamo fare”». Facendo bene attenzione al fatto che ciò «non significa ripetere sempre la stessa cosa. Il messaggio è lo stesso: ma la Chiesa va avanti, la Chiesa va avanti con queste sorprese, con queste novità dello Spirito Santo». Dio è il Dio delle novità: «Io faccio tutto nuovo» ci dice; «Lo Spirito Santo è venuto proprio per questo, per rinnovarci e continuamente opera per rinnovarci». Ma «questo mette timore. Nella storia della Chiesa possiamo vedere da allora fino a oggi quante paure abbiano suscitato le sorprese dello Spirito Santo. È il Dio delle sorprese». E a chi volesse obiettare: «Ma, padre, ci sono novità e novità! Alcune novità, si vede che sono di Dio, altre no», Francesco ha risposto con le parole di Pietro ai fratelli di Gerusalemme, allorché viene rimproverato per essere entrato nella casa di Cornelio: «Quando io ho visto che era dato loro ciò che noi abbiamo ricevuto, chi ero io per negare il Battesimo?». Una delle “novità” dello Spirito Santo potrebbe essere l’uso del colore rosa che compare per la prima volta in un Messale di Napoli del XIII secolo per il tradizionale “Rito della benedizione della rosa d’oro” che il Vescovo celebrava nella IV di Quaresima, probabilmente per celebrare la vittoria della Primavera sull’Inverno. L’uso di questo paramento fu poi esteso, nel Rito Romano, anche nel sacro Tempo di Avvento, per affermarsi a Roma solo XVI secolo. Al di là delle informazioni di carattere storico, è per noi importante ricordare che vi è uno stretto legame tra il colore dei paramenti e il mistero celebrato. L’abito liturgico, infatti, è, nella sacra Liturgia, uno dei linguaggi per cantare il mistero celebrato e non un semplice elemento decorativo. Così infatti sottolinea l’Ordinamento Generale del Messale Romano: «La 14 differenza dei colori nelle vesti sacre ha lo scopo di esprimere, anche con i mezzi esterni, la caratteristica particolare dei misteri della fede che vengono celebrati e il senso della vita cristiana in cammino lungo il 2015 corso dell’Anno Liturgico» (OGMR 345). Colori, forme, materiali, messi al servizio della sacra Liturgia, orientano sempre il cuore, la mente e i sensi verso l’evento celebrato e dunque saranno sempre scelti non per se stessi, ma per Dio. Per questo motivo occorre pensare se, per il Rito Ambrosiano, non possa essere possibile usare il colore liturgico rosa, già presente nella Liturgia Romana, per la santa Novena di Pentecoste, cioè per quei nove giorni che ci sono da dopo la solennità dell’Ascensione al Cielo del Signore Gesù (il Giovedì della VI settimana di Pasqua secondo il calendario ambrosiano) e il Sabato che precede la Domenica di Pentecoste nella quale si conclude il sacro Tempo dei cinquanta giorni pasquali. È certo una novità, ma potrebbe essere una novità suscitata dallo Spirito Santo. La Parola di Dio, infatti, nei giorni della santa Novena di Pentecoste propone alla nostra meditazione il Cantico dei Cantici, antico libro che narra dell’amore della sposa e dello sposo. Inoltre il colore liturgico rosa, oltre ad essere già presente nella sacra Liturgia Romana (quindi “nulla di nuovo sotto il Sole”, come direbbe il Libro di Qoelet!!!), la scelta del rosa potrebbe essere supportata da una riflessione “cromatica”: il colore liturgico della Pasqua è il bianco, mentre quello della Pentecoste è il rosso. Se al rosso si aggiunge un po’ di bianco si ottiene il rosa. Quindi questi giorni che viviamo tra l’Ascensione e la Pentecoste diventano un ponte “rosa” tra la Pasqua e la Pentecoste. Affidiamo tutte queste intuizioni e novità allo Spirito Santo perché ci aiuti ad adorare sempre meglio, come dice Gesù nel Vangelo, “Dio Padre in Spirito Santo e Verità” (cfr. Gv 4,23-24), cioè adorare il Padre nello Spirito Santo e in Gesù Cristo! Buona Novena di Pentecoste! don Donato 15 Gli appuntamenti liturgici che abbiamo vissuto 2015 La Via Crucis cittadina al Bosco delle Querce Nella serata di Venerdì 27 Marzo 2015, V Venerdì di Quaresima ambrosiana, la nostra Comunità Pastorale San Pietro da Verona si è riunita al Bosco delle Querce per la tradizionale Via Crucis. Il posto ricordava un po’ l’orto del Getzemani, con gli ulivi sostituiti dalle querce e, anche ognuno di noi incarnava un po’ gli Apostoli: chi assonnato, chi pronto a tradire, chi pieno di timore, chi disposto a seguire Gesù. Nel buio della notte brillavano le fiaccole accese, come le lampade delle vergini prudenti che avevano fatto scorta di olio. Fra i sentieri del bosco ci guidano il nostro parroco don Carlo e i nostri sacerdoti: don Donato e don Davide e con loro innalziamo la nostra voce a Dio. L’amore del Signore si è manifestato nel dolore del Crocifisso e, solo toccando con mano questo dolore possiamo comprendere di essere da Lui amati e, scegliere il nuovo modo di spenderci nella quotidianità. Infatti, nella Chiesa molti hanno vissuto imitando il Signore Crocifisso e Risorto: don Bosco, il Cottolengo, il beato Pier Giorgio Frassati. La loro voce, diffusa dalla voce dei ragazzi e da quella di don Luca, ha guidato le meditazioni lungo la Via della Croce e la corale ha accompagnato con canti questo momento intenso di preghiera e riflessione. Questa serata, nel buio della notte, ci ha mostrato una luce che però, può nascere solo da chi ha fede, è l’amore del Signore che ci sostiene e ci guida ovunque. Domenica 29 Marzo 2015 – La Domenica delle Palme Le Celebrazioni Eucaristiche della Domenica delle Palme dello scorso 29 Marzo 2015 sono state molto partecipate, soprattutto quella delle ore 11:00 presieduta da don Eugenio. Una grande processione di persone con i rami d’ulivo in mano, precedentemente benedetti sul sagrato della chiesa, ha imitato le folle di Gerusalemme che seguivano Gesù e, con preghiere e canti di gioia, siamo andati nel cortile dell’Oratorio dove era stato preparato l’Altare per la Celebrazione Eucaristica. Tutti i fanciulli dell’Iniziazione Cristiana erano presenti con le loro 16 catechiste; genitori e nonni facevano da corona. Don Eugenio nell’omelia ha fatto ai ragazzi parecchie domande chiedendo loro in che modo Gesù può entrare nella loro vita. È bello sentirsi una grande famiglia, ringraziare per le gioie e pregare per i dolori! Peccato che siamo così in tanti solo una volta all’anno: ci vuole sempre un ramo d’ulivo per radunare la nostra comunità? Giovedì 2 Aprile 2015 – Giovedì Santo 2015 Nel pomeriggio del Giovedì Santo, 2 Aprile 2015, alle ore 17:00 dodici, fra i ragazzi che si stanno preparando al Sacramento dell’Eucaristia, con don Donato hanno rievocato il gesto compiuto da Gesù ai suoi Discepoli. Don Donato ha lavato e baciato i loro piedi. In questa semplice ma significativa celebrazione della Parola di Dio sono stati anche accolti i santi Oli, benedetti in mattinata dal nostro Cardinale Angelo Scola, nella chiesa Cattedrale, il Duomo di Milano. Sono: il santo Olio dei catecumeni per il Sacramento del Battesimo; il santo Olio degli Infermi per l’Unzione dei Malati; ed il sacro Crisma per il Sacramento del Battesimo, della Confermazione, dell’Ordine e per la Dedicazione delle chiese e degli Altari. Con la celebrazione del Giovedì Santo sera è iniziato il Sacro Triduo di Pasqua, vertice di tutto l’Anno Liturgico e di tutta la vita della Chiesa. Una celebrazione ricca di gesti e significati concelebrata da don Donato e don Luca con la partecipazione dei ragazzi/e di prima media che si stanno preparando al Sacramento della Confermazione. Questi ragazzi, testimoniando le parole di Gesù che ha detto di “essere venuto per servire e non per essere servito” (cfr. Mt 20,18) ed indossando tutti un grembiule bianco con stampate le Parole di Gesù dopo la Lavanda dei piedi: «Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto Io facciate anche voi» (Gv 13,15), dopo l’omelia hanno preparato la Mensa Eucaristica. Con cura e attenzione hanno posto sulla Mensa le due tovaglie, le candele, i fiori, il leggio, il corporale, il Messale, il Calice e l’ampollina dell’acqua. Dopo la santa Comunione, le sacre Specie eucaristiche sono state portate all’Altare della Riposizione, un luogo per restare accanto a Gesù mentre prega nel Getzemani il Padre e far diventare nostra la sua preghiera. La Chiesa è perciò rimasta aperta fino alle 23:30 per permettere, a chi lo desiderava, di essere compartecipi dell’angoscia di Gesù. Venerdì 3 Aprile 2015 – Venerdì Santo «Ecco il Legno della Croce al quale fu appeso il Salvatore del mondo» queste parole cantate per tre volte dal nostro parroco don Carlo, dopo la proclamazione della Passione e Morte di Gesù, ci dicono che la salvezza, la vita, la libertà passano attraverso il sacro Legno della Croce, quel Legno che noi adoriamo nei Venerdì di Quaresima e soprattutto il Venerdì Santo. Al momento dell’annuncio della Morte di Gesù, l’Altare è stato spogliato di tutto dai ragazzi che la sera precedente l’avevano preparato. La Chiesa è rimasta in lutto per la Morte del suo Signore e la sua santa Croce è stata issata davanti alla Mensa Eucaristica, quale centro degli occhi e dei cuori di tutti i fedeli. 17 Sabato 4 Aprile 2015 – Veglia di Pasqua La solenne Veglia di Pasqua, presieduta da don Donato, inizia con il Preconio da lui cantato, un antico poema in cui vengono ricordati i momenti salienti della storia della 2015 salvezza e i Sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia mediante i quali viene ricordata la Pasqua del Signore. Questa celebrazione, ricca di Parola di Dio e di gesti, ci ha condotto ad incontrare Cristo Risorto, vivo e presente in mezzo a noi. «Cristo Signore è Risorto»: ha cantato per tre volte don Donato dai tre lati dell’Altare a significare l’annuncio dato ai tre punti cardinali, simbolo di tutta la Terra. Adesso bisogna farne esperienza, bisogna che anche noi, come le donne del mattino della Risurrezione, usciamo dalle nostre pigrizie e diamo segni di testimonianza cristiana convinta, credibile e coerente. Sabato 18 Aprile - Preghiera per i Cristiani perseguitati nel mondo Il brutto tempo non ha permesso quella sera la processione aux flambeaux dalla chiesa parrocchiale San Carlo alla chiesa prepositurale dei Santi Gervaso e Protaso, passando davanti alla cappella della Regina della Pace, ma la celebrazione di preghiera, con la recita del santo Rosario intercalato da letture bibliche, commenti e canti, è stata vissuta totalmente nella nostra chiesa parrocchiale all’Altopiano. È stata davvero una celebrazione intensa e partecipata dalla comunità. Una preghiera per tutti coloro che soffrono persecuzioni a causa del santissimo Nome di Gesù, una preghiera per le nazioni dove la vita è resa impossibile dai conflitti armati, una preghiera per i cristiani uccisi a causa della loro fede, una preghiera perché scompaiano odio e lotte dalla faccia della Terra e i popoli possano godere di una nuova fraternità. Molto bello il momento in cui abbiamo invocato l’intercessione dei santi Martiri. Ci è stato chiesto di conservare nel cuore quest’incontro e con stile sobrio e solidale di testimoniare nella quotidianità l’amore del Signore per tutti gli uomini e donne. Antonietta Partecipanti privilegiati delle Celebrazioni A volte ci si dimentica della loro presenza ma quando non ci sono si sente la mancanza! Sono i chierichetti che offrono un servizio prezioso e la loro presenza sull’altare da un tocco di gioia e freschezza alle Celebrazioni. Alcuni di loro si fermano in ginocchio sulla prima panca per qualche secondo prima di entrare in sacrestia e vestirsi per la Messa. È un gesto che testimonia l’attenzione e il rispetto che hanno questi bambini hanno per Gesù nella sua casa. 18 Dalle Missioni ci dicono... 2015 Febbraio caldo come a ferragosto (di don Antonio Colombo) Qui non nevica a febbraio, il sole scotta e il caldo a 28/30 gradi spinge tutti alla spiaggia ben attrezzata della città. Un lungo mare piacevole con alcune palme qua e là. La vista sul mare è consigliabile soprattutto al momento del dolce tramonto con raggi tenui che baciano le barche e i pescherecci pronti ad uscire per una notte di pesca. Chi se la spassa con gioia sono sempre i bambini, compresi i più piccoli con il fascino dell’acqua, del fango, dei castelli di sabbia. La tintarella non sembra qui tanto di moda forse perché preferiscono il colore bianco. Per giovani e meno giovani è sempre il pallone a dominare, la sabbia non ostacola i movimenti e basta collocare due magliette per terra per indicare le porte, sempre necessarie per poter gridare “goal”. Non ci sono gommoni, motoscafi, battelli, barche a vela e tantomeno yacht per i ricchi, tutti si fermano a riva a mangiare un gelato o a bere più di una birra. Ma non tutto finisce nella baia della città, la costa continua e vale la pena seguire il circuito delle spiagge, una più interessante dell’altra con le dune del deserto che sembra volere cadere proprio nell’oceano come per rinfrescarsi. È qui che si possono trovare i pellicani, i gabbiani e i fenicotteri bianchi. Non sono ancora molto attrezzate, ma qualche passo in avanti l’ho visto in questi anni. C’è una laguna di acqua dolce con una immensa varietà di uccelli, con un’atmosfera di silenzio e di pace incredibile. Oratorio feriale per 150 ragazzi che in parrocchia hanno goduto delle loro vacanze. Giovani animatori non sono mancati per la danza, musica con chitarra e tamburi, inglese, lavoretti manuali, creatività nei disegni, scuola di italiano e l’immancabile ormai accademia di calcio. L’allegria si notava in ogni momento anche quando si doveva stare seri per imparare qualcosa. La festa d’inizio e di chiusura hanno poi coinvolto anche genitori e gli immancabili nonni. Buona Pasqua a tutti, camminando con Cristo verso il Calvario e resuscitando con Lui con gioia e pace. Huacho 10 marzo 2015 Pensieri tratti da www.sullarcadinoe.it - “Fiore del deserto n. 6” 19 ASD Altopiano Volley 2015 Vi presentiamo le 7 squadre che fanno parte della società ASD Volley Altopiano. Grazie al supporto di validi allenatori e preparatori, le squadre hanno raggiunto dei validi e ottimi risultati. Un grazie alla società e a tutti i collaboratori per far si che tutto questo possa continuare. Ecco la squadra “Allieve Under 16”. delle Le 11 atlete con le 2 allenatrici attualmente sono impegnate nel torneo primaverile, iniziato il 12 aprile, che le vede ben posizionate in classifica con un ottimo terzo posto. La squadra “Under 13” è un bel gruppo di 15 ragazze ed un ragazzo che si è unito alla squadra da circa un mese. Grazie ai due allenatori la squadra è seconda in classifica nel torneo primaverile. 12 atlete e 3 allenatori compongono la squadra “Under 18” che sta dando grandissime soddisfazioni. Sono infatti prime in classifica nella seconda fase provinciale, ad un passo dalle finali del 16 e 17 maggio a Milano. 20 3 allenatrici per una squadra che sta continuamente crescendo di numero: attualmente sono in 14 e nelle ultime settimane si sono aggiunte 5 bambine agli 2015 allenamenti. Le “Under 11” sono seconde in classifica nel campionato che finirà il 17 maggio. La squadra “Open Femminile Eccellenza” è composta da 13 ragazze e 2 allenatori, sono impegnate nel campionato primaverile che le vede ben posizionate al primo posto. Queste 11 bambine e 4 bambini di 1° e 2° elementare, assieme alle 2 allenatrici, sono straordinari. Hanno iniziato un concentramento di Minivolley di 4 giornate, sono tutti emozionatissimi, e ci dicono che non si è mai troppo piccoli per giocare a pallavolo! Dulcis in fundo! È la squadra mista composta da ragazze e ragazzi, sono primi in classifica nel campionato primaverile che si concluderà il 23 maggio. 21 ASD Altopiano Calcio 2015 Nelle foto che seguono li vediamo in posa al sole belli e puliti, difficile credere che sono gli stessi che sguazzano nel fango del campo di calcio in qualsiasi condizione meteo. Sono gli atleti delle 5 squadre della società ASD Altopiano Calcio che, di seguito, vi presentiamo. I ragazzi della squadra “Under 10” con i loro 2 allenatori sono impegnati nel campionato primaverile a 7 iniziato l’11 aprile. È una delle squadre più giovani del campionato e per questo dopo le prime partite si trovano nella “zona bassa” della classifica. Nel mese di marzo la società ha ospitato la manifestazione “Gazzetta cup” e i nostri “Under 10” hanno passato il primo turno; successo che, purtroppo, non si è ripetuto nel mese di aprile. Ecco la squadra “Under 13”, sono ragazzi di 11, 12 e 13 anni e il gruppo è in continua crescita: nell’ultimo mese si sono aggiunti 3 atleti di cui una ragazza. Anche loro sono impegnati nel campionato primaverile a 7 fino al 16 maggio. In classifica sono nella parte bassa in quanto nelle gare finora disputate hanno incontrato squadre di soli tredicenni. 22 2015 Sono i “Big small” e il nome dice tutto. La formazione di questo gruppo nasce da una “scommessa” del vice presidente Vendramini che crede molto nel settore giovanile. Ad inizio stagione il gruppo è partito con 5 bambini, ad oggi vanta una rosa di 10 atleti. Non sono ancora in età di poter fare un campionato ma nei vari quadrangolari svolti hanno dato il meglio di sé. Rimangono infine le due squadre “Open” (da 18 anni in su), entrambe prime in classifica nei rispettivi gironi del campionato primaverile. Qui sopra la squadra Altopiano impegnata nel girone G. 23 Festa del Cuore Immacolato di Maria, giardino fiorito della primavera di Dio 2015 in occasione della Festa dal 30 Maggio al 2 Giugno saranno esposte e premiate le fotografie del 1° concorso fotografico a premi “Seveso: fai una foto, dagli un titolo” Il concorso è aperto a tutti una giuria popolare e una giuria tecnica premieranno 4 vincitori ciascuna Ritira il regolamento e il modulo di iscrizione presso la segreteria dell’Oratorio dell’Altopiano (costo di iscrizione 3 €) "Chiamati a Seveso" Testimonianze vocazionali raccolte durante la Settimana Eucaristica 2015 Papa Francesco ha voluto che questo l’anno che stiamo vivendo fosse l’anno della vita consacrata, con particolare attenzione al tema della vocazione. Abbiamo così pensato, nella Comunità Pastorale San Pietro da Verona, composta dalle quattro parrocchie di Seveso, di dedicare la settimana eucaristica a questo tema. Sapendo che la nostra città è ricca di esperienze di vita religiosa abbiamo cercato di incontrare, in momenti di adorazione e preghiera, ascoltando le loro testimonianze. Abbiamo cercato di raccogliere quanto di è stato suggerito in quelle serate e ne è nato questo libretto che speriamo possa diffondersi il più possibile, portando nuove speranze e nuovi sogni a tante persone assetate di speranza. È possibile scaricare gratuitamente il libro sia in formato PDF che, per gli amanti della lettura digitale, in formato EPUB dal sito internet www.parrocchieseveso.it (nella sezione news). 24 Oratorio Feriale 2015 2015 L’Oratorio estivo 2015 avrà come tema centrale il gesto di nutrire, cercando di metterci in sintonia con il grande evento di EXPO 2015 «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Lo slogan e la proposta di quest’anno “Tuttiatavola” è un invito, uno stile e un obiettivo. È un invito alla grande tavola che il Signore prepara per noi, alla quale ciascuno si accosta col suo stile portando ciò che è, dove ciascuno possa scoprire che nella vita lo stare a tavola è sia condivisione che bisogno di nutrirsi. Nell’Oratorio estivo i ragazzi saranno gli invitati speciali e i protagonisti del loro spazio e del loro tempo, con l’augurio che possano trovare l’interesse per un ambiente a tal punto da sentirlo come proprio e contribuire a renderlo più bello e più per tutti. Vacanze Estive Ragazzi in Valmasino per i ragazzi e ragazze degli Oratori di Seveso Classi 3ª e 4ª Elementare da domenica 12 a domenica 19 luglio Classe 5ª elementare da domenica 19 a domenica 26 luglio Le iscrizioni sono aperte dall’inizio di Maggio presso le segreterie degli oratori Quota di partecipazione 260 € (vitto, alloggio e trasporto) con caparra di 50 € da versare all’iscrizione 25 Rendiconto anno 2014 della Comunità Pastorale 2015 Seveso Baruccana San Pietro Altopiano 1. Offerte: S. Messe ed intenzioni Celebrazione Sacramenti e Funzioni Benedizioni Natalizie Candele votive Per attività caritative parrocchiali Offerte ed entrate per specifiche attività parrocchiali Altre Offerte Contributo da Arcidiocesi per Fondo Famiglia 79.388 15.100 13.232 16.028 25.188 20.291 20.357 18.700 62.281 14.625 30.665 10.071 23.306 14.184 38.113 0 25.861 5.590 14.760 3.885 1.883 62.855 0 0 60.113 9.184 4.318 3.236 45.000 22.818 9.925 0 208.284 193.245 114.834 154.594 39.282 400 42.499 0 13.900 0 53 0 0 47 400 0 Totale dei proventi diversi 82.181 13.900 53 447 3. Offerte per attività dell’oratorio 91.217 97.847 40.007 15.452 381.683 304.992 154.894 170.493 Totale delle Offerte 2. Proventi diversi: Gestione Immobiliare, finanziaria, commerciale Contributi vari Enti privati e pubblici Contributo Comunale - legge regionale n.12/05 art.8 Totale Entrate Seveso Baruccana San Pietro Altopiano Per specifiche attività parrocchiali e ordinarie di culto e contributo diocesano Erogazioni caritative Spese di funzionamento Spese per gestione oratorio Spese per gestione immobiliare e finanziaria Spese straordinarie Imposte e tasse Ammortamento prestiti Totale Uscite 26 39.027 39.010 122.750 98.330 5.395 75.231 13.400 0 4.445 25.265 64.279 82.033 49.866 1.901 0 80.312 35.381 3.155 65.939 34.830 0 0 3.875 0 7.564 45.000 67.962 8.816 88 41.444 7.215 0 393.143 308.101 143.180 178.089 dal 25 Febbraio al 8 Maggio 2015 Sono rinati al Sacro Fonte D’Andria Martina La Verde Gabriele Perdomini Leonardo Perdon Martina Zandonella Callegher Adriano Matrimoni Zandonella Callegher Lorenzo e Druzkowska Maria Karolina Sono tornati alla casa del Padre Bizzozero Carlo Galeotafiore Domenico Paci Petraq 27 Svago e buonumore 2015 Maratona Colora il disegno Un tipo molto sportivo si rivolge ad un amico di indole più tranquilla e dice: "Vuoi fare la maratona con me?" "Di che si tratta?" risponde l'altro. Allora il primo specifica: "Dobbiamo percorrere 42 km e 195 metri..." E l'amico tranquillo replica: "Va bene, ma guida tu che io sono stanco!" In autobus Una vecchietta sull'autobus è in piedi di fronte ad un giovanotto che mastica una gomma in maniera a dir poco oscena. La vecchietta dopo alcuni minuti si rivolge al ragazzo ad alta voce: “giovane... sono completamente sorda, è inutile che insiste!” Unisci i puntini 28 Il labirinto