2 venerdì 24 ottobre 2014 CUNEO - CRONACA L’operazione della Polizia si è conclusa in settimana; indagate anche altre 3 persone NOTIZIE IN BREVE Prostituzione minorile: 8 nei guai per squillo italiana 17enne Maura Savaris L’operazione e le indagini sono state svolte dagli agenti della Questura di Cuneo Si è trasformata in una baby squillo per il desiderio di emulare un’amica di poco più grande e la necessità di recuperare denaro e sostanza stupefacente. Poi avrebbe continuato a svendersi a uomini adulti per un anno, almeno fino all’inizio del 2014. Questa storia, che molti potrebbero immaginare essere lontana dalla nostra realtà, si è invece consumata nel Cuneese. Protagonista una giovane oggi maggiorenne, ma all’epoca dei fatti altre persone coinvolte in Squadra Mobile della Que- esecuzione a otto misure 17enne. questa brutta vicenda, so- stura di Cuneo, che marte- cautelari (una in carcere, A scovare e bloccare le no stati gli uomini della dì mattina hanno dato quattro domiciliari, tre gli obblighi di presentazione quotidiana alla pg) emesse dal Giudice per le Indagini OPERAZIONE DEI CARABINIERI Preliminari presso il Tribunale di Torino: nei guai sono finite sei persone residenti in Granda, una nelDopo aver indossato la pettorina aran- loro contestati sono furti pluriaggravati la provincia di Torino e cione, si presentavano davanti alla porta commessi tra novembre e dicembre 2013 una dell’Astigiano. Non di casa delle loro anziane vittime e, fin- a Racconigi, Fossano e Benevagienna. Il solo: nel corso dell’operagendo di essere addetti dell’acquedotto modus operandi era sempre il medesi- zione, gli agenti hanno anche necessitavano di controllare l’im- mo: si presentavano in coppia (sarebbero che eseguito 11 perquisipianto a seguito di presunte contamina- coinvolti anche altri soggetti non ancora zioni nei confronti degli 8 zioni da mercurio, si introducevano nel- identificati), spiegando che il mercurio soggetti raggiunti dall’ordil’abitazione per rubare gioielli. Il loro poteva contaminare non solo l’acqua, ma nanza di custodia e di altri bottino, in 3 furti accertati, è di circa anche oro e argento, che rischiavano così 3 indagati. «Il reato contestato è 6mila euro. Nonostante la loro scaltrezza, di perdere il loro valore. Così convincei 2 sinti sono comunque stati arrestati dai vano gli anziani a depositare i loro averi quello previsto e punito carabinieri del Reparto operativo di Cu- in alcuni contenitori, con cui scappava- dall’articolo 600 bis del coneo: sono V. Al. D., 33enne, e il 37enne G. no. Non si esclude che si siano resi re- dice penale: prostituzione minorile - spiegano dagli B., pregiudicati. Gli episodi delittuosi a sponsabili anche di altri episodi. uffici di piazza Torino -. Per un’indagata nella forma del favoreggiamento, per altri due soggetti in quella del favoreggiamento e dello sfruttamento, mentre per i restanti nel compimento di atti sessuali con persona minorenne dietro elargizione di denaro o altra utilità economica». Pare in effetti, secondo le prime indiscrezioni, che per pagare le prestazioni sessuali ricevute due degli indagati fossero arrivati a cedere cocaina e hashish alla ragazza minorenne. Le indagini, nate da una segnalazione pervenuta a dicembre 2013 all’Ufficio dei Minori della Divisione anticrimine e coordinate dal pubblico ministero della Procura di Torino Patrizia Gambardella, hanno permesso di appurare come l’attività di prostituzione sia avvenuta durante un ampio periodo temporale, quello compreso tra dicembre 2012 e gennaio 2014. «Si è in particolare potuto verificare - continuano gli inquirenti - come la giovane minorenne, spinta dalla necessità di procurarsi denaro per l’acquisto di droga, abbia iniziato a prostituirsi imitando il comportamento di una Furti in casa ad anziani: 2 sinti in arresto sua amica, di tre anni più anziana, con cui si era in precedenza confidata. Risulta dunque importante sottolineare il ruolo svolto da quest’altra giovane, ad oggi indagata»: si tratterebbe di una ragazza residente in provincia di Cuneo all’epoca già maggiorenne. Secondo la Polizia sarebbe stata lei a provvedere a gestire e organizzare gli incontri sessuali della sua più giovane amica sui social network o tramite sms e telefonate, favorendone così l’attività di prostituzione. Anche trovare il luogo adatto dove consumare gli incontri non era difficile: la giovane si prostituiva infatti nelle auto e nelle abitazioni dei clienti, ma anche a casa di un amico. In effetti pare che il ragazzo abbia messo a disposizione delle due ragazze le sue stanze, dietro il versamento di una somma di denaro. È stato proprio nell’ambito delle lunghe indagini che i poliziotti sono riusciti anche a risalire all’identità di alcuni clienti (tutti italiani) della minorenne. Sotto sequestro, intanto, è stato posto quanto rinvenuto durante le perquisizioni: telefoni, materiale informatico e droga. Cade in un dirupo e muore É caduto dalla sua bicicletta mentre stava percorrendo la Via del Sale non distante da Limone Piemonte, finendo in un dirupo e dopo essere precipitato per un centinaio di metri, è morto. Vittima il 54enne G. C., di Moncalieri. A lanciare l’allarme sarebbero stati due conoscenti: sul posto è subito giunto il 118, che non ha potuto far altro che constatare il decesso. La salma è stata trasportata all'obitorio di Limone. Processo a dottoressa dell’Asl: l’accusa è quella di truffa Ha preso il via nel tribunale del capoluogo il processo a carico di un medico di neuropsichiatria infantile dell’Asl Cn1 accusata di truffa. La donna, secondo l’accusa, avrebbe falsificato la firma del suo superiore sui documenti di omessa timbratura (quelli che sostituiscono il cartellino d’entrata e uscita nel caso in cui il dipendente, per ragioni di servizio, non può fisicamente timbrare). «Le firme su questi fogli sono simili alle mie, ma le disconosco», ha spiegato in aula il dirigente da cui dipendeva la dottoressa. Tra gli altri testimoni, delle colleghe del servizio ispettivo, che hanno verificato la sua attività: per loro la donna invece di essere al lavoro sarebbe stata al bar ed in palestra. «Una mattina l’ho vista entrare negli uffici e poco dopo uscire, ha preso l’auto e si è diretta in centro, verso un bar. Quando è uscita, ha salutato un uomo», ha spiegato una delle testimoni. Il processo è stato rinviato al 23 ottobre. Anabolizzanti a bovini, allevatore finisce a processo Un allevatore cuneese, già coinvolto nell’indagine che ha portato al patteggiamento di un medico veterinario dell’Asl Cn1 (che, per l’accusa, aveva “favorito“ alcuni allevatori avvisandoli preventivamente di controlli sui propri capi ed eventualmente occultando i campioni prelevati), è tornato alla sbarra del tribunale di Cuneo: l’accusa è sempre la medesima, quella cioè di aver somministrato sostanze non ammesse dalla legge ai suoi bovini (in questo caso specifico, si trattava di clenbuterolo). Dopo l’ascolto dei testimoni, il processo è stato rinviato ad aprile per la discussione. Lo stesso allevatore era già stato assolto in due precedenti procedimenti per vendita di bovini trattati con sostante illecite. Dopo la riforma dell’anno scorso Cuneo: maxi tribunale efficiente Il tempo scorre in fretta: in effetti, dalla data dell’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria, che prevedeva l’accorpamento di diversi Tribunali italiani, sono trascorsi ormai 13 mesi. Anche se la riforma ha investito pure la Granda (Cuneo, Mondovì e Saluzzo sono stati unificati; Alba è stato accorpato ad Asti), nel capoluogo provinciale non è cambiato molto, almeno non in termini di efficienza. A confermarlo, è stato il presidente del Tribunale Paolo Perlo: «Sono soddisfatto: siamo riusciti a far fronte all’ampio numero di cause in arrivo, nonostante le carenze sul fronte del personale». I numeri lo confermano: dall’1 luglio 2013 al 30 giugno 2014, le cause pendenti nel settore civile sono passate da 7.594 del 2012-2013 a 6.499, con la definizione di 15.737 fascicoli (di questi, 1.400 con sentenza). Nonostante l’efficienza del Tribunale sia rimasta alta anche dopo l’accorpamento con Saluzzo e Mondovì, non tutti i settori sono riusciti a lavorare a pieno ritmo: complici i traslochi, gli spostamenti a diverso incarico dei magistrati (sotto organico di 9 unità su 26) e del personale amministrativo, rallentamenti sono stati registrati ad esempio nel settore dei decreti ingiuntivi, dove i pendenti sono passati da 68 a 210. Tra gli altri dati significativi, l’aumento del numero dei fallimenti, passati da 67 a 78 (354 i pendenti) e un notevole incremento delle istanze di fallimento, passate da 48 a 59. Un altro settore particolarmente impegnativo, nel civile, riguarda separazioni e di- vorzi, che sono scesi da 1103 nel 2012-2013 al 1045. Un rallentamento c'è stato invece per il procedimento civile telematico: dato il passaggio all'informatizzazione degli atti, si sono registrate alcune fisiologiche criticità, che potranno essere certamente superate dopo un periodo di assestamento. Anche nel settore penale i processi definiti sono risultati essere un numero maggiore rispetto a quelli sopravvenuti (1.686 contro 1.383; diminuite anche le pendenze passate da 2212 a 1909). Questo per quanto concerne il monocratico. Anche i procedimenti collegiali, che comprendono Assise e Riesame, hanno visto una diminuzione di pendenze, passate da 62 a 40, con 89 fascicoli definiti. Tra luglio 2013 e giugno 2014, le sentenze dibattimentali con rito ordinario penale emesse dal Tribunale di Cuneo sono state in totale 1640. MSa Era senza la documentazione accompagnatoria obbligatoria per legge Trasporto animali: allevatore sanzionato due volte Via Degli Artigiani, 6—12100 CUNEO Tel 0171–467811 Mail: [email protected] www.sistemicuneo.it È stato durante recenti operazioni di pattugliamento su strada che i finanzieri del Nucleo mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Cuneo hanno sottoposto a verifica camion di bestiame vivo trasportato da allevatori, verificando alcu- ne irregolarità. Così i finanzieri si sono imbattuti anche in alcuni carichi privi della documentazione accompagnatoria richiesta dalla legislazione veterinaria al fine di certificare la salute e l’origine del bestiame. Le Fiamme Gialle agli ordini del capitano Michele Baldiglio, hanno contestato due volte in pochi mesi violazioni amministrative allo stesso allevatore del Buschese sul cui mezzo è stato constatato il trasporto, nel giugno scorso, di un animale vivo privo di contrassegno e tra- sportato senza il corredo delle certificazioni obbligatorie e, qualche giorno addietro, di ben 25 animali trasportati senza alcun documento al seguito. L’operatore rischia ora sanzioni da 516 fino a 2.500 euro per ciascuna violazione.