Relazione sugli effetti ambientali per la verifica
di assoggettabilità alla VIA
Allegato B2 alla DGR n. 24/23 del 23/4/2008
Regione Sardegna
Comune di Segariu (MC)
Opere urgenti sul Rio Pau - Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu e
Sistemazione idrogeologica a protezione del centro abitato
Progetto preliminare
Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla
Valutazione di Impatto Ambientale
Allegato B2 della Delibera della Giunta Regionale n. 24/23 del 23/4/2008
Indice
1.
PREMESSA ......................................................................................................................................... 3
1.1
FINALITÀ DEL PROGETTO................................................................................................................. 3
2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO............................................................................................. 5
2.1A. DIMENSIONI – BRIGLIA SELETTIVA .................................................................................................... 5
2.1B. DIMENSIONI – SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA A PROTEZIONE DEL CENTRO ABITATO ...................... 8
2.2. CUMULO CON ALTRI PROGETTI........................................................................................................... 10
2.3. UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ........................................................................................ 10
2.4. PRODUZIONE DI RIFIUTI ...................................................................................................................... 10
2.5. INQUINAMENTO E DISTURBI AMBIENTALI ........................................................................................... 10
2.6. RISCHIO DI INCIDENTI ........................................................................................................................ 11
2.7. IMPATTO SUL PATRIMONIO NATURALE E STORICO: IL PONTICELLO SUL RIO PAU ............................... 11
3. LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO ............................................................................................. 12
3.1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED AMBIENTALE ............................................................................ 12
3.1.1. Inquadramento geografico ........................................................................................................ 12
3.1.2. Inquadramento idrologico......................................................................................................... 13
3.1.3. Inquadramento geomorfologico, geologico e idrogeologico .................................................... 13
3.1.4. Uso del Suolo ............................................................................................................................ 15
3.2. INQUADRAMENTO URBANISTICO E REGIME VINCOLISTICO ................................................................. 16
3.2.1. Inquadramento urbanistico comunale....................................................................................... 16
3.2.2. Piano Paesaggistico Regionale................................................................................................. 16
3.2.3. Piano per l’Assetto Idrogeologico. ....................................................................................... 18
4. CARATTERISICHE DELL’IMPATTO POTENZIALE ................................................................... 18
4.1. MODIFICAZIONE DEL PAESAGGIO ....................................................................................................... 18
5. CONCLUSIONI...................................................................................................................................... 25
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Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale
1. PREMESSA
Il presente elaborato viene redatto per la procedura di verifica di assoggettabilità alla
Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) del progetto della "Briglia selettiva a monte dell’abitato del
comune di Segariu" (Medio Campidano) e di quello della "Sistemazione idrogeologica a protezione
dell’abitato". Le procedure di verifica di assoggettabilità alla Valutazione d’Impatto Ambientale
(VIA) dei due progetti sono state infatti riunite a seguito di richiesta da parte del servizio SAVI nella
nota del 04/10/2011, in modo da valutare complessivamente gli impatti sull’ambiente essendo i due
progetti relativi ad un piano complessivo generale di opere di mitigazione del rischio.
La Regione Sardegna prescrive che vengano sottoposti a verifica i progetti di opere e di
impianti compresi nell’Allegato B1 della citata Deliberazione, qualora non ricadenti neanche
parzialmente in aree naturali protette come definite dalla Legge quadro sulle aree protette (Legge n.
394 del 6 dicembre 1991) e nelle aree proposte dall’Amministrazione regionale per l’inserimento
nella rete Natura 2000 come disposto dalla Legge regionale sulla finanziaria n. 3 del 2003 art. 20
comma 12.
La tipologia delle opere in progetto è compresa tra quelle indicate al punto 7, lettera m,
“Progetti di infrastrutture: Opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e
interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di
estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale” dell’Allegato B1 della Deliberazione
n.24/23 del 23/4/2008 della Regione Autonoma della Sardegna.
La presente relazione è sviluppata in maniera tale da individuare e valutare i principali effetti
che il progetto può avere sull’ambiente in relazione agli elementi di verifica riportati nell’allegato B2
della citata deliberazione.
Si sottolinea che l'intervento ricade in un canale già antropizzato in area urbana.
1.1 Finalità del progetto.
Il giorno 4 novembre 2008 un violento nubifragio ha interessato il bacino imbrifero del Rio
Pau il quale ha esondato all'interno del centro abitato provocando notevoli danni a beni mobili e
immobili sia pubblici che privati.
Il giorno 28 novembre 2008 un altro evento meteorico ha prodotto una nuova esondazione
dello stesso Rio Pau.
L'entità dei danni provocati dall'evento meteorico, che non trovava precedenti analoghi a
memoria storica, ha suscitato un allarme sia da parte della popolazione che degli Amministratori,
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facendo sorgere l'esigenza impellente di capire se e in quale misura i rilevanti danni siano stati
generati da una insufficienza strutturale delle opere di difesa idrogeologica esistenti.
Utilizzando un primo stanziamento concesso dall'Amministrazione Regionale per fronteggiare
le prime emergenze, l'Amministrazione Comunale provvide a programmare come primo intervento
infrastrutturale la briglia selettiva. Il secondo intervento in progetto, che riguarda la protezione del
centro abitato, è stato finanziato all'interno del POR Sardegna “Obiettivo e competitività regionale e
occupazione FESR 2007-2013”, DGR n° 46/24 del 13/10/2009 – “Programma unitario degli
interventi urgenti di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico nei bacini idrografici
dei comuni interessati e per il ripristino delle opere di interesse pubblico nelle aree colpite dagli
eventi alluvionali del 2008”. Gli interventi previsti chiaramente si integrano con quelli previsti nel
precedente finanziamento.
Il primo intervento proposto consiste nella realizzazione di una briglia selettiva, già prevista
nello "Studio degli interventi di adeguamento e manutenzione straordinaria del reticolo idrografico
delle aree urbane dell'abitato di Segariu" che l'Amministrazione Comunale commissionò al
Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell'Università di Cagliari, per inquadrare la situazione di
pericolosità idraulica ed individuare una strategia di intervento.
Si tratta di un'opera la cui funzione è quella di lasciar passare il deflusso verso valle
trattenendo il materiale più grossolano, al fine di evitarne il trascinamento a valle. Infatti l'immissione
nel tratto urbano di materiale di elevata dimensione, trascinato nel tratto iniziale e più pendente, ma
che potrebbe facilmente restare intrappolato nella parte terminale del canale, ove la pendenza subisce
una lieve diminuzione, avrebbe come conseguenza una minore capacità di smaltimento della portata.
In seguito all'intervento si impedisce, limitatamente all'area di intervento, l'esondazione in
sponda destra urbanizzata, mantenendo la possibilità di esondazione in sponda sinistra, ove non vi
sono installazioni antropiche sensibili.
Il secondo intervento proposto, invece consiste nella sistemazione del canale in modo tale che
questo possieda una sezione adeguata al trasporto della portata di progetto, con tempo di ritorno di
200 anni, garantendo allo stesso tempo un franco idraulico minimo di 1 metro.
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ZONA DI INSERIMENTO
DELLA BRIGLIA
Figura 1 – Comune di Segariu – Zona di inserimento della briglia selettiva (alluvione 4 novembre 2008).
2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
2.1a. Dimensioni – Briglia selettiva
Le opere previste in progetto sono le seguenti:
•
realizzazione di una briglia selettiva in cemento armato all'imbocco del tratto urbano
canalizzato del Rio Pau;
•
restringimento del tratto iniziale del canale;
•
realizzazione di un muro di contenimento del massimo livello idrico, nella sola sponda destra;
•
realizzazione di un muro di contenimento laterale lungo il lato destro del canale;
•
realizzazione di uno stradello di accesso all'area a monte della briglia per consentire il
periodico raccoglimento del materiale trattenuto.
L'opera è stata inserita nell'imbocco del tratto rivestito del canale (Figure 1, 2, 3, 4), ed è
descritta nel progetto preliminare All. 3.2 e 3.3.
In quel tratto di alveo, infatti, la recente alluvione ha scavato una larga insenatura nella quale
sarà agevole sfruttare il rallentamento della corrente per lasciar sedimentare i materiali più
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grossolani, e l'ampia area consente di trattenere grosse quantità di materiale senza produrre ostruzioni
molto significative.
Come per il secondo intervento, la piena di progetto considerata è quella con tempo di ritorno
di 200 anni.
L'imbocco attualmente presenta un allargamento verso monte che, nelle simulazioni
idrauliche, si è mostrato controproducente: infatti la corrente tende a diventare lenta nel primo tratto
di canale, comportando un innalzamento del livello idrico della corrente laddove è più difficile
tenerlo sotto controllo.
STRADA IN MACADAM
BRIGLIA
SELETTIVA
IN CLS
Figura 2 – Planimetria degli interventi (fuori scala).
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Si è previsto quindi di restringere i primi 7 metri di canale mantenendo la sezione che si
ritrova a valle e collocando, ad 1 m circa dall'imbocco, 5 barre in acciaio inox ottenute accoppiando
due profilati a sezione quadrata del lato di 10 cm. Le barre verranno annegate nel cls col quale si
colmerà la parte di canale da restringere.
A questo punto, la corrente in tutto il canale resta veloce, ma con un livello che, per la piena
di progetto, risulta maggiore di quello della strada. E' stato quindi predisposto un muro di
contenimento laterale la cui altezza degrada da 1.30 m nella parte iniziale fino a 0.60 m nella parte
più valliva.
Tale provvedimento è stato adottato soltanto in sponda destra, in quanto in sponda sinistra
non vi sono infrastrutture da difendere, e l'innalzamento di un simmetrico muro di contenimento
avrebbe provocato un ulteriore innalzamento del pelo libero della corrente e pertanto una inutile
riduzione di efficacia dell'intervento.
A monte della briglia il livello della corrente diventa di corrente lenta, ed è stato quindi
predisposto un muro di contenimento frontale che costituisce il corpo della briglia stessa.
Anche la briglia si sviluppa lungo il solo lato destro in quanto in sinistra idraulica non vi sono
elementi a rischio da proteggere.
Per il corretto funzionamento della briglia è necessario provvedere ad una periodica raccolta
del materiale trattenuto a monte della griglia, mediante un escavatore ed un mezzo per il trasporto a
discarica. A tal fine è stata prevista la realizzazione di una strada di servizio che, raccordandosi alla
viabilità urbana, superi la briglia e, con una rampa, porti al fondo del bacino a monte della briglia.
Le fasi di lavoro previste sono le seguenti:
•
allestimento del cantiere
•
lavori di realizzazione della briglia e della strada di servizio
•
smontaggio del cantiere
Il progetto non modifica il reticolo idrografico esistente.
Il progetto non comporta l’occupazione di terreni su vasta scala e sbancamenti di notevoli
entità. Gli scavi previsti per l’intero intervento in progetto sono di circa 916,00 m3.
Il progetto non comporta attività quali il brillamento di mine.
Durante la realizzazione del progetto non sono previsti notevoli aumenti del volume di traffico in
quanto non sono previsti rifornimenti di grossi quantitativi di materiali per le lavorazioni.
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cancello
briglia di cls
completamento muro
esistente
121. 15 m
muro esistente
rilevato stradale
6,70
120. 13 m max piena con briglia occlusa
quota strada esistente
5,00
macadam
fondo scavo
barre acciaio inox
0,20
terreno
0,50
1,00
Figura 3 – Vista da monte dell’intervento (fuori scala).
1,00
121.15
RILEVATO BRIGLIA
120.13 MAX PIENA CON
BRIGLIA OCCLUSA
119.05
118.43
0,80
118.23
117.78
118.61
1,00
117.98
1,30
118.91
BARRE IN ACCIAIO INOX 2 X 100 X 100 mm
113.42
1,20 %
22,00
16,00
14,00
Figura 4 – Sezione (fuori scala).
2.1b. Dimensioni – Sistemazione idrogeologica a protezione del centro abitato
La parte del progetto che riguarda la sistemazione idrogeologica a protezione del centro
abitato consiste invece :
•
nell'approfondimento del fondo, dalla sezione 12 alla sezione 1(cfr. allegati grafici);
•
nell'allargamento di alcuni tratti del canale;
•
nella demolizione del ponte stradale tra la sezione 5 e 6;
•
nella realizzazione di un muro di 1m di altezza lungo tutto il tratto del canale soggetto
all'intervento;
•
nella realizzazione di 2 griglie di intercettazione.
Lungo le due sponde del canale il muretto in cls è necessario per assicurare il franco idraulico
di 1m rispetto alla portata di progetto con tempo di ritorno di 200 anni.
Le due griglie in progetto hanno la funzione di intercettare l'esondazione che si verifica nel
tratto a monte non soggetto all'intervento.
Per il contenimento dei costi e per minimizzare l'impatto dell'opera l'allargamento del canale è
stato previsto, dove possibile, su un solo lato, preservando una sponda esistente.
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Figura 5 –Planimetria degli interventi.
Figura 6 – Esempio di sezione di progetto (fuori scala).
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2.2. Cumulo con altri progetti
Le opere previste, per via della loro stessa natura ed entità, non generano conflitto
nell’utilizzo delle risorse e non comportano sensibili contributi in termini di emissioni in atmosfera,
scarichi idrici e nel sottosuolo che potrebbero andare a cumularsi ad altri progetti in esercizio, in
corso di realizzazione o progettazione.
2.3. Utilizzazione delle risorse naturali
In termini di utilizzazione delle risorse naturali, la realizzazione degli interventi previsti,
nonché la fase di esercizio degli stessi, non comporta impatti ambientali significativi; relativamente
agli apporti idrici, energia, materiali e altre risorse, il loro utilizzo sarà limitato alle quantità previste
per la realizzazione delle opere.
2.4. Produzione di rifiuti
I rifiuti solidi urbani generate nelle fasi di lavorazione previste, verranno smaltiti secondo le
modalità previste dalla raccolta differenziata.
Il materiale movimentato in fase di scavo verrà utilizzato per i rinterri e per la realizzazione del
rilevato della strada di servizio, mentre la parte risultante in esubero verrà trasportata in discarica.
In fase di esercizio dell’opera è prevista la produzione di rifiuti derivanti dalla manutenzione del
canale a monte della briglia, che dovranno essere smaltiti nelle modalità previste.
2.5. Inquinamento e disturbi ambientali
Le emissioni in atmosfera saranno limitate e circoscritte alla fase di realizzazione delle opere, e
relativamente ai gas di scarico delle macchine di cantiere.
I disturbi ambientali saranno limitati alle operazioni di scavo ed alla demolizione di alcune
strutture in cemento armato. Verranno adottate tutte le misure atte a ridurre il rumore e le vibrazioni
in cantiere.
Le attività previste per la costruzione delle opere in progetto non presentano particolari rischi di
inquinamento in riferimento alle sostanze o alle tecnologie utilizzate.
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2.6. Rischio di incidenti
Gli incidenti ipotizzabili sono riconducibili all’operatività della fase di cantiere.
Ci si atterrà pertanto alle norme in materia di sicurezza contenuta nel DLgs 81/2008,
relativamente alla redazione del piano di sicurezza e coordinamento previsto e alle prescrizioni
minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.
Con riferimento alle tecnologie ed alle sostanze utilizzate, le attività previste per la costruzione
e la sua futura gestione dell’opera non presentano particolari rischi di incidenti.
In fase di esercizio delle opere non sono previsti rischi di incidenti particolari.
2.7. Impatto sul patrimonio naturale e storico: il ponticello sul Rio Pau
L’area interessata dalle opere risulta antropizzata. L’opera non comporta significative
alterazioni sulle diverse componenti ambientali e paesaggistiche, ma ne permette la tutela nel tempo,
attraverso la mitigazione del rischio idraulico. Alcuni tratti del canale saranno allargati ma sempre in
modo da non arrecare danni o disturbi alle abitazioni adiacenti.
Il ponticello pedonale in pietra sul Rio Pau, adiacente alla Piazza Repubblica, verrà preservato
e sarà interessato ai lavori solo relativamente all’abbassamento del fondo del canale, che interesserà
tutto il tratto tombato. L’approfondimento del canale è infatti indispensabile per il miglioramento del
deflusso della portata di progetto. Infatti il ponticello altrimenti nei periodi di piena costituirebbe una
barriera, e quindi un serio impedimento al naturale deflusso della piena con evidenti conseguenze dal
punto di vista del rischio idraulico.
Dalle indagini eseguite presso l’archivio storici del Comune e dell’Archivio di Stato di Cagliari
non è stato possibile reperire una esauriente documentazione sulla probabile data di edificazione del
ponte sul Rio Pau. Dalla memoria storica degli abitanti più anziani di Segariu si potrebbe dedurre che
l’edificazione sia stata negli anni ’20.
Le aree nelle quali si avrà un debole incremento di allagabilità sono costituite da terreni
naturali, incolti, che rappresentano l'ultima parte del tratto non rivestito del Rio Pau, nella zona della
briglia.
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3. LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO
3.1. Inquadramento territoriale ed ambientale
3.1.1. Inquadramento geografico
L’area di intervento ricade nel territorio del Comune di Segariu (MC), Il Comune si trova
nella nuova provincia del Medio Campidano. Situato tra Marmilla e Trexenta, è attraversato dai fiumi
Lanessi e Rio Pau, diviso fra le colline ricoperte da pinete e da macchia mediterranea e le pianure che
portano verso la Marmilla.
Figura 7 – Localizzazione dell’abitato di Segariu nel territorio regionale e nel suo circondario
L’area di intervento, corograficamente, risulta localizzata nel Foglio I.G.M. in scala 1:25'000
N° 547 – I quadrante e nel Foglio 547-040 della Carta Tecnica Regionale Numerica.
La quota s.l.m. è di circa 115 metri.
Coordinate chilometriche X = 1498759.8250 Y = 4378894.5550
Il contesto in cui verranno eseguiti i lavori, risulta integralmente antropizzato, e interessa sia
una piccola parte a monte dell’area urbana dell’abitato di Segariu, sia zone rurali del territorio
comunale, destinate prevalentemente all’uso agricolo e all’attività estrattiva.
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3.1.2. Inquadramento idrologico
Il contesto idrografico (Figura 8) in cui si inserisce il progetto è quello del Rio Pau, corso
d’acqua che scorre a valle del paese, dividendolo in due, e le cui acque seguendo un andamento da
SE verso NW, affluiscono successivamente nel Rio Lanessi.
Rio Lanessi
Rio Pau
Figura 8 – Localizzazione del reticolo idrografico naturale su ortofoto.
3.1.3. Inquadramento geomorfologico, geologico e idrogeologico
Il Comune di Segariu è situato nella sub-regione della Trexenta, lungo il margine orientale
con la fossa tettonica del Campidano. Segariu è collocata in una stretta valle tra le colline vulcanosedimentarie oligo-mioceniche, nei pressi dell’intersezione tra il Rio Lanessi ed il Rio Pau, che
divide in due il paese e ne determina la conformazione urbanistica.
L’assetto geomorfologico del territorio ed il suo conseguente modellamento da parte degli
agenti esogeni, è stato influenzato dalla tettonica a faglie dirette, che bordano il graben campidanese,
con direzione strutturale NW-SE e che hanno determinato il basculamento di strati di sedimenti
miocenici.
La morfologia è costituita da colline di modesta altitudine, con lievi pendenze in tutte le
direzioni, modellate dai fenomeni erosivi.
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L’area in esame dal punto di vista geologico risulta costituita essenzialmente dai sedimenti
del complesso vulcano-sedimentario Terziario Oligo-Miocenico e dai terreni di copertura alluvionali
e colluviali del Quaternario. I litotipi dominanti nel settore ad est del centro abitato sono costituiti da
siltiti marnose, marne arenacee e talvolta argillose, mentre ad ovest dai calcari bioclastici e
biocostruiti di piattaforma e da livelli calcarenitici. Tali rocce hanno una giacitura generalmente suborizzontale con strati di spessore variabile e di compattezza diversa a seconda del tipo. Si nota che i
calcari con le marne e le siltiti marnose, sono prevalenti in tutta la zona collinare.
Le condizioni idrogeologiche della zona sono legate prevalentemente alla giacitura delle rocce
vulcano sedimentarie Terziarie e rispecchiano la natura più o meno impermeabile dei terreni del
bacino miocenico della Trexenta.
Dal punto di vista della permeabilità le litologie presenti hanno un comportamento variabile: i
depositi alluvionali olocenici costituiscono un mezzo ad alta permeabilità per porosità, data la natura
clastica ed incoerente dei sedimenti, i calcari miocenici compatti, ma comunque stratificati,
presentano una permeabilità dovuta essenzialmente alla fratturazione e al carsismo, mentre nelle
formazioni marnoso-arenacee la permeabilità può essere sia primaria che secondaria.
Non si hanno nell’area in studio grandi sorgenti od importanti falde freatiche. La sorgente di P.ta
Manna (di portata esigua) è dovuta al carsismo dei calcari Miocenici, soprastanti le andesiti
plagioclasiche impermeabili. Le falde freatiche hanno sede nella copertura quaternaria: depositi
alluvionali ghiaioso-ciottolosi in matrice argillosa a seconda del substrato geologico sul quale
insistono, e coltri detritiche eluvio-colluviali. In terreno alluvionale è compresa anche la falda freatica
nella pianura a NO di Segariu, che è alimentata dal Rio Lanessi e dal Rio Pau, a sua volta alimentato,
presso Segariu dai calcari miocenici di M. Maiori e di P.ta Manna (Paolo Montaldo, 1948).
Geologicamente nell’area affiorano prevalentemente terreni della successione sedimentaria
trasgressiva di età miocenica e subordinatamente depositi alluvionali e colluviali olocenici.
Vista la possibile disomogeneità, la permeabilità per litotipi non è rappresentata da un unico valore
del coefficiente di permeabilità, ma da un intervallo di questo espresso in m/s. Più precisamente
all’interno dell’area sono state individuate le seguenti unità, caratterizzate dai seguenti intervalli di
permeabilità:
Depositi alluvionali, costituiti da sedimenti ghiaioso-ciottolosi, con permeabilità variabile da molto
alta a media (102<K<10-4);
Depositi eluvio-colluviali e suoli di debole spessore, con bassa permeabilità in seguito alla
componente argillosa che è parte integrante della loro matrice (10-4<K<10-9);
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Formazione marnoso-arenacea, caratterizzata da una permeabilità variabile da bassa a molto bassa
(10-6<K<10-10);
Formazione dei calcari organogeni, con porosità per giunti tendenti al carsismo in profondità, la cui
permeabilità varia da media a bassa (10-4<K<10-8).
(fonte “Lavori Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu - Relazione
Geologico - Tecnica” – Dott. Geologo M.Strinna).
3.1.4. Uso del Suolo
Gli usi territoriali, dell’area interessata dalle opere, sono quelli tipici dei centri agro-pastorali
del Medio Campidano. In prossimità dell’area si riscontrano zone residenziali, seminativi in aree non
irrigue, gariga e aree estrattive, come evidenziato nell’estratto della Carta dell’Uso del Suolo (Fig. 9).
Gli interventi previsti, per via della loro natura e per la ridotta larghezza delle aree interessate
dagli stessi, non incideranno in maniera sensibile sugli attuali utilizzi del territorio.
Zona di inserimento
della briglia
Aree estrattive
Seminativi in aree non irrigue
Tessuto residenziale compatto e denso
Gariga
Figura 9 – Estratto della Carta Uso del Suolo (SITR-IDT, R.A.S).
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3.2. Inquadramento urbanistico e regime vincolistico
3.2.1. Inquadramento urbanistico comunale
L’area interessata dalla realizzazione della briglia e dagli altri interventi previsti, è inserita nel
Piano Urbanistico del Comune di Segariu.
L’ intervento di inserimento della briglia selettiva si colloca all’interno di un’area H4, area di
rispetto corsi d’acqua, come illustrato in Figura 10. Il ponte pedonale in pietra si trova all’interno
dell’area A1, area che delimita il centro storico del paese, mentre gli allargamenti previsti interessano
alcune aree in zona A1 ed altre in zona B1 che rappresenta la zona di completamento.
Figura 10 – Estratto dal Piano Urbanistico del Comune di Segariu.
3.2.2. Piano Paesaggistico Regionale
Dall’analisi del Piano Paesaggistico Regionale (PPR), non risultano, vincoli gravanti sulle
aree interessate dal progetto. In generale comunque il PPR, per tutti gli ambiti di paesaggio, salvo
diverse disposizioni dello stesso, ammette la costruzione di “opere di risanamento e consolidamento
degli abitati e delle aree interessate da fenomeni franosi, nonché opere di sistemazione
idrogeologica e di bonifica dei siti inquinati” (art. 12, comma 1 lett. e). In tale contesto il progetto in
esame risulta consono agli indirizzi del documento di indirizzo paesaggistico di scala regionale.
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Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu
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L’area oggetto degli interventi non ricade neanche parzialmente in aree naturali protette come
definite dalla Legge quadro sulle aree naturali protette (Legge n. 394 del 6 dicembre 1991) e nelle
aree designate dall’Amministrazione regionale per l’inserimento nella rete Natura 2000.
L’intervento non interessa aree delimitate indicate dalla Legge regionale n. 31 del 7 giugno
1989, relativa alle norme per l’istituzione e la gestione dei parchi, delle riserve e dei monumenti
naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturalistica ed ambientale.
In particolare il territorio extraurbano interessato dalle opere previste, viene classificato alla
voce “colture erbacee specializzate”.
Non risultano segnalati, relativamente all’assetto storico e culturale, beni paesaggistici o aree
con vincolo archeologico prossime alle aree interessate dal progetto.
Come in tutte le attività di scavo, si deve prevedere la possibilità di rinvenire reperti o
individuare nuovi siti archeologici. Pertanto è necessario prevedere delle somme a diposizione dei
lavori al fine di finanziare il recupero e la mappatura di eventuali emergenze archeologiche, mediante
attività da effettuarsi di concreto con la sovrintendenza ai beni archeologici.
Figura 11 – Estratto del Piano Paesaggistico Regionale relativo all’area oggetto dell’intervento.
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Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu
Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale
3.2.3. Piano per l’Assetto Idrogeologico.
Le opere in progetto interesseranno aree perimetrate dal Piano per l’Assetto Idrogeologico,
naturalmente per quel che concerne il rischio idraulico, collocandosi la natura stessa degli interventi
in tale contesto, e marginalmente per quel che concerne aree censite relativamente al rischio frana.
Il PAI vigente mette in evidenza le problematiche idrauliche legate all'insufficienza del tratto
urbano del Rio Pau e del Rio Domus Acquas, che interessano sia le aree a monte sia quelle del centro
abitato in corrispondenza della Piazza Togliatti, della Piazza Repubblica, di via Dante e di via
Torrente.
4. CARATTERISICHE DELL’IMPATTO POTENZIALE
Presentando l’opera caratteristiche tecniche-costruttive ridotte, si può escludere la possibilità
di una incidenza significativa su grande scala.
La briglia selettiva non comporta impatti ambientali significativi e non comporta variazioni
degli usi territoriali attuali. Fatta eccezione dei terreni immediatamente a monte della briglia che
avranno la funzione di bacino di accumulo.
Per quanto riguarda le operazioni di pulizia del bacino a monte della briglia, si tratta di
operazioni di manutenzione che non devono essere svolte necessariamente in particolari momenti, e
possono essere programmate con date e orari in grado di limitare la possibilità di portare disagi agli
abitanti della zona.
4.1. Modificazione del paesaggio
a) Stato di qualità ante operam
Lo stato attuale dell’area di intervento è interamente antropizzato e non si riscontrano qualità
rilevanti nella morfologia del territorio. Le Figure 12, 14 riportano alcune fotografie dello stato
attuale dell'imbocco del tratto urbano canalizzato del Rio Pau, dove verranno eseguite le opere in
progetto relative alla briglia selettiva. La Figura 12 è una vista da valle, mentre la Figura 14 è un
particolare da monte. La Figura 16 riguarda il ponte in pietra nella Piazza Repubblica visto da monte,
mentre le Figure 18 e 20 sono relative a due tratti di canale del Rio Pau.
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Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu
Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale
Figura 12 - Stato attuale
Figura 13 - Simulazione fotografica del paesaggio di Figura12 con gli interventi in progetto
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Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu
Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale
Figura 14. Stato attuale
Figura 15 - Simulazione fotografica del paesaggio di Figura14 con gli interventi in progetto
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Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu
Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale
Figura 16. Stato attuale
Figura 17 - Simulazione fotografica del paesaggio di Figura 16 con gli interventi in progetto
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Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu
Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale
Figura 18. Stato attuale
Figura 19 - Simulazione fotografica del paesaggio di Figura 18 con gli interventi in progetto
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Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu
Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale
Figura 20 . Stato attuale
Figura 21 - Simulazione fotografica del paesaggio di Figura 20 con gli interventi in progetto
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Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu
Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale
b) Individuazione degli impatti generati dal progetto
Gli impatti del progetto sulla morfologia del territorio, saranno di entità limitata.
Le Figure 13-15-17-19-21 riportano le simulazioni fotografiche post operam dei paesaggi
riportati nelle figure precedenti. Il ponte in pietra nella Piazza Repubblica sarà soggetto solamente ad
un abbassamento del fondo per permettere alla portata in progetto di poter defluire, ma l’intera opera
sarà preservata. L’allargamento del canale avverrà sempre nel lato strada, mantenendo intatti gli
edifici adiacenti del centro storico e dell’area B1.
Si può affermare che i maggiori impatti si verificheranno durante la fase di cantiere. In
particolare si produrranno polveri e rumore. Detti impatti saranno temporanei, la loro durata sarà
legata alla durata effettiva delle lavorazioni, e comunque verranno mitigati attraverso opportuni
accorgimenti.
Foto 20-21
Foto 18-19
Foto 16-17
Foto 12-13
Foto 14-15
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Opere urgenti sul Rio Pau – Briglia selettiva a monte dell’abitato di Segariu
Relazione sugli effetti ambientali per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale
c) Misure di mitigazione e compensazione
Non essendo previste rilevanti alterazioni del contesto paesaggistico, non sono previste
particolari misure di mitigazione al di fuori di quelle già adottate in sede di progettazione. Le nuove
pareti in cemento armato del canale saranno rivestite con delle lastre di pietra, simile a quella
presente.
Per ridurre al minimo la produzione di rumore e di polveri le lavorazioni verranno effettuate
con degli accorgimenti che limiteranno al minimo tali impatti. Ad esempio per la riduzione delle
polveri si potrebbe operare umidificando la superficie interessata dalle lavorazioni, mentre per la
riduzione del livello sonoro si utilizzeranno macchinari dotati di dispositivi silenziatori.
5. CONCLUSIONI
La finalità del presente intervento è rappresentata dalla protezione del centro urbano di
Segariu dal rischio di eventi di piena, come testimoniato dal rischio idraulico massimo per il centro
abitato indicato nel PAI Sardegna. L’intercettazione di queste acque e il loro allontanamento in
sicurezza a valle del paese, ha pertanto una elevata valenza ambientale.
L'intervento ricade in un canale già antropizzato e pertanto la realizzazione dell’opera
comporti modeste alterazioni sulle diverse componenti ambientali e paesaggistiche e limitati utilizzi
di risorse naturali.
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Studio preliminare ambientale[File ]