Progetto T-Lab WEB MARKETING REPORT FINALE Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Projekt sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev Ministero dell'Economia e delle Finanze TURISMO 2.0 Fare Web Marketing per le Strutture turistiche significa entrare in una concezione del turismo diversa da quella del passato, che non riguarda soltanto la propria presenza su Internet, ma tutto il modo di fare accoglienza. Il turista di ieri non decideva di fare un viaggio in modo istintivo, ma lo programmava con cura, sfogliando guide turistiche, cataloghi e brochure; una volta decisa la meta, l’hotel e tutto ciò che avrebbe riguardato la vacanza, telefonava per prenotare. Quando poi il turista di ieri partiva, non si sentiva fino al ritorno e l’unico contatto avveniva attraverso le cartoline. Il turista di oggi, invece, ha un accesso immediato a tutte le informazioni su Internet, naviga alla ricerca delle offerte migliori e grazie alle compagnie Low Cost è in grado di organizzare dei viaggi brevi istintivi. Quando il turista di oggi parte resta in costante contatto con familiari e amici, grazie ad Internet e a tutte le applicazioni che hanno reso più facile comunicare. Oggi non è più il turista a venire presso la Struttura Turistica, ma è la Struttura Turistica a dover essere presente in tutte le fasi dell’acquisto del turista, per presentargli esattamente ciò che sta cercando. SI INFORMA APPROFONDISCE PROGETTA SCEGLIE DESIDERA SOGNA CONDIVIDE Figura 1 - Fasi dell'acquisto del turista. PRENOTA VIVE L’ESPERIENZA CONTATTI Staff Tecnico Consorzio per l’AREA di ricerca scientifica e tecnologica Servizio Formazione, Progettazione e Gestione Progetti - Ufficio Progetti Internazionali Padriciano, 99 – 34012 Trieste – Italia Tel. +39 040 375 5192 Fax. +39 040 226 698 [email protected] www.area.trieste.it/t-lab Dott.ssa Maja Peric [email protected] Tel. +39 040 375 5331 Responsabile Project Work in Web Marketing SINTESI Il presente documento costituisce il Report Finale del Project Work di Web Marketing, svolto nell’abito del Progetto T-Lab. Esso prevede la descrizione di come si è svolto il Progetto e la collaborazione con le Strutture coinvolte. Si sviluppa nei seguenti punti: - Introduzione: descrizione del Progetto, collaborazione con le strutture, svolgimento della procedura seguita, schema dei singoli Report consegnati; Strutture: descrizione delle strutture partecipanti e situazione dell’apparato Web a inizio Progetto; Indicazioni e suggerimenti: descrizione delle principali lacune riscontrate nella presenza On-line delle Strutture partecipanti al Progetto, suggerimenti e consigli su come migliorare la propria presenza sul Web, approfondimenti su taluni argomenti ritenuti importanti per una migliore consapevolezza della propria presenza su Internet. INDICE INDICE 4 INTRODUZIONE 6 La collaborazione 1. LE STRUTTURE 1.1 Strutture – Localizzazione 1.2 Caratteristiche delle Strutture 6 8 8 9 2. INDICAZIONI E SUGGERIMENTI 11 3. SITO INTERNET 12 3.1 Struttura 3.2 Contenuto 3.3 Destinazione 3.4 Indicazioni minime consigliate per avere un sito SEO friendly 3.5 Obblighi legali 4. FIDELIZZAZIONE DEL CLIENTE 4.1 Newsletter 5. SOCIAL NETWORK 5.1 Piano Editoriale 5.2 Facebook (più utilizzato dalle Strutture) IL CASO: IL PROFILO AL POSTO DELLA PAGINA 5.3 Blog 5.4 Google Plus, Google Maps e Google Place for Business 5.5 Social Sharing Button 12 13 15 15 17 17 18 18 19 20 20 21 22 23 6. TRIPADVISOR 23 7. STRUMENTI DI RILEVAZIONE 24 8. TURISMO FVG 24 APPROFONDIMENTO: SEO (SEARCH ENGINE OPTIMIZATION) 26 Titolo della pagina <title> Descrizione (meta tag “description”) Struttura degli URL Immagini Collegamenti ipertestuali Contenuto Link interni Essere linkati su siti esterni File ROBOTS.TXT e SITEMAP.XML APPROFONDIMENTO: OBBLIGHI LEGALI Privacy degli utenti Web Cookie Dati societari Note legali APPROFONDIMENTO: MONITORAGGIO – GOOGLE ANALYTICS Analisi di qualità 26 26 26 26 27 27 28 28 28 29 29 30 31 31 31 31 Provenienza dei visitatori Conversioni APPROFONDIMENTO: PUBBLICITÀ ONLINE Ciclo del Bisogno Misurazione Native Advertising 34 35 36 37 38 38 Progetto T-Lab | Report Finale INTRODUZIONE La presente attività di collaborazione si inserisce nell’ambito del progetto di cooperazione allo sviluppo transfrontaliero T-lab: Laboratorio delle opportunità turistiche delle regioni transfrontaliere di Slovenia e Italia, denominato Progetto T-lab, cui Lead Partner è L’ente sloveno per il turismo. Lo scopo principale di tale progetto è quello di consentire l’applicazione e il rinnovo della buona prassi nel settore turistico facente parte dell’Area Programma, attraverso la diffusione dell’accessibilità delle migliori tecnologie ad oggi disponibili. Il Consorzio per l’AREA di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, che partecipa al progetto in qualità di partner, ha come obiettivo l’analisi delle necessità specifiche del settore. In particolare, il Consorzio individua e promuove le opportunità per l’innovazione tecnologica delle aziende turistiche dell’Area Programma. Figura 2 - Area Programma Progetto T-LAB. La collaborazione Sono state a tal proposito selezionate 23 strutture turistiche appartenenti all’Area Programma del Progetto T-Lab. È stato aperto un bando pubblico transfrontalieri il 04/09/2013 con scadenza il 30/09/2013. La collaborazione prevede il raggiungimento di una migliore comprensione degli strumenti di Web Marketing da parte delle strutture; le fasi operative con cui si è svolto il progetto e la collaborazione con le diverse Strutture sono di seguito illustrate: 1. Attivazione della collaborazione e raccolta dei dati preliminari 2. Svolgimento di un incontro conoscitivo preliminare. Tale incontro è finalizzato ad illustrare l’andamento del progetto, a fornire le prime riflessioni alla struttura e a far emergere le necessità riscontrate dalla stessa. 3. Ulteriore raccolta di dati più specifici tramite contatti telefonici e via e-mail. Progetto T-Lab | Report Finale 4. Analisi dei dati raccolti 5 . Consegna del Report finale. In esso vengono dati i consigli e i suggerimenti per il miglioramento dal punto di vista del Web Marketing. I Report Finali, che per questioni di Privacy non possono essere pubblicati, poiché contengono informazioni riservate sulle Strutture, hanno la seguente composizione: 1. SINTESI: breve descrizione degli interventi proposti; 2. INTRODUZIONE: spiegazione del Progetto T-Lab, dei suoi obiettivi e del Project Work WEB MARKETING; spiegazione delle fasi della collaborazione, degli obiettivi dichiarati dalla Struttura e dalle esigenze riscontrate dall’analisi; 3. ANALISI DELLA STRUTTURA TURISTICA: caratteristiche della Struttura, mercato di riferimento, destinazione; 4. ANALISI DELL’APPARATO WEB: analisi del Sito Internet, dei Social Network gestiti e non, dalla situazione su TripAdvisor e Turismo FVG (solo per Strutture operanti nella Regione Friuli Venezia Giulia); 5. INDICAZIONI E SUGGERIMENTI: presentazione di tutti gli interventi che si suggeriscono alla Struttura per migliorare la propria presenza sul Web; 6. APPROFONDIMENTI: approfondimento di alcuni argomenti quali la SEO, gli Obblighi Legali, gli Strumenti di Rilevazione (nello specifico, Google Analytics) e la Pubblicità OnLine, in modo da essere maggiormente consapevoli della propria presenza sul Web. Progetto T-Lab | Report Finale 1. LE STRUTTURE 1.1 Strutture – Localizzazione Le Strutture selezionate all’interno del Progetto sono 23 e si tratta di: 8 Strutture Alberghiere situate nella Provincia di Trieste; 5 Strutture Alberghiere situate nella Provincia di Udine; 1 Struttura Alberghiera situata nella Provincia di Gorizia; 1 Struttura Alberghiera situata nella Provincia di Ferrara; 1 Casa Alpina situata nella Provincia di Udine; 1 Villaggio Turistico situato nella Provincia di Gorizia; 1 Agriturismo situato nella Provincia di Gorizia; 1 Ristorante-Trattoria situato nella Provincia di Udine; 1 Struttura che offre servizi per i turisti situata nella Provincia di Ferrara; 1 Struttura che offre servizi per i turisti situata in Slovenia; 1 Agenzia di Viaggi situata nella Provincia di Trieste; 1 Consorzio Turistico situato nella Provincia di Gorizia. Figura 3 - Individuazione delle Strutture nel territorio. Progetto T-Lab | Report Finale 1.2 Caratteristiche delle Strutture Le Strutture presentano caratteristiche differenti fra loro, anche per le diverse tipologie di attività che sono state caso di studio, dagli Hotel classici al Villaggio Turistico, affrontando anche Agenzie Viaggio, Ristoranti-Trattorie e altro ancora. Di seguito è riportata una breve tabella riassuntiva che indica la situazione dell’Apparato Web di ogni Struttura, con l’utilizzo del Sito Internet, la presenza o meno su determinati Social Network, l’utilizzo del Booking Online di Turismo FVG e la risposta o meno alle recensioni su TripAdvisor. Le Strutture turistiche selezionate sono tutte di piccole-medie dimensioni, nella maggior parte dei casi gestite a livello familiare: questo è stato un elemento considerato con attenzione nell’indicare i suggerimenti e i consigli da attuare, poiché è ragionevole pensare che il tempo da dedicare per l’utilizzo efficiente degli strumenti di Web Marketing sia limitato e che non vi sia il Budget sufficiente da investire in una figura addetta a ciò (Social Media Manager). www STRUTTURA 1 Sì Sì no Sì No No No Rispondono solo ad alcune Sì STRUTTURA 2 Sì No No Sì (non gestito) No No No No No STRUTTURA 3 Sì Sì Sì Sì (non gestito) No No No No Sì STRUTTURA 4 Sì Sì No Sì No No No Rispondono solo ad alcune No STRUTTURA 5 Sì Sì No Sì (non gestito) No No No Sì Sì STRUTTURA 6 Sì Sì No Sì No No No Rispondono solo ad alcune Sì STRUTTURA 7 Sì Sì Sì Sì No No No No Sì STRUTTURA 8 Sì Sì No Sì No No No No Sì STRUTTURA 9 Sì No No Sì (non gestito) No No No No No STRUTTURA 10 Sì Profilo No Sì (non gestito) Sì No No No Sì STRUTTURA 11 Sì No No Sì (non gestito) No No No No Sì STRUTTURA 12 Sì Sì No Sì (non gestito) Sì No No Rispondono solo ad alcune Sì STRUTTURA 13 Sì Sì Sì Sì No No Sì Rispondono solo ad alcune STRUTTURA 14 Sì Sì Sì Sì (non gestito) No No Sì Non esiste Sì Sì Progetto T-Lab | Report Finale STRUTTURA 15 Sì Sì Sì Sì (non gestito) No Sì Sì No Sì STRUTTURA 16 Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Rispondono solo ad alcune Sì STRUTTURA 17 Sì Sì No Sì (non gestito) No No No Rispondono solo ad alcune Sì STRUTTURA 18 Sì Sì Sì Sì (non gestito) No No No No N/A STRUTTURA 19 Sì Profilo No No No No No Sì N/A STRUTTURA 20 Sì No Sì Sì (non gestito) No No No N/A N/A STRUTTURA 21 Sì Sì Sì No No No No N/A N/A STRUTTURA 22 No No No No No No No N/A N/A STRUTTURA 23 Sì No No No No No No N/A N/A Le Strutture dalla 18 alla 23 non hanno la possibilità di utilizzare i servizi di Turismo FVG poiché o presenti fuori dalla Regione Friuli Venezia Giulia o poiché attività che non riguarda la ricettività: il servizio di visibilità presente sul Portale di Turismo FVG è dedicato alle Strutture Ricettive. La Struttura 22 riguarda un’attività turistica agli inizi, che deve ancora sviluppare tutte la sua presenta sul Web. Progetto T-Lab | Report Finale 2. INDICAZIONI E SUGGERIMENTI Vengono riportate le indicazioni e i suggerimenti che sono stati consigliati alle singole Strutture partecipanti al Progetto. Nei casi specifici delle singole strutture si è ovviamente cercato di effettuare delle analisi il più possibile specifiche, a seconda del caso analizzato, cercando di dare indicazione delle modifiche da apportare e degli strumenti che meglio si adattavano alle caratteristiche della Struttura. Le maggiori lacune individuabili da parte delle Strutture partecipanti al Progetto sono state: Nel SITO INTERNET o Sulla Struttura; o Sul Contenuto; o Sui Riferimenti alla Destinazione; o Sulla SEO (Ottimizzazione per i Motori di Ricerca); o Sugli Obblighi Legali. Nei SOCIAL NETWORK o Sulla scelta dei canali; o Sul tempo dedicato; o Sul potenziale non sfruttato. In TRIPADVISOR Nel MONITORAGGIO Per completezza, al fine di realizzare una comunicazione che fosse coerente sia On-Line sa OffLine, per le Strutture in possesso di materiale cartaceo si è cercato di fornire delle indicazioni e dei suggerimenti anche su di esso. Inoltre, si è ritenuto potesse essere d’interesse di talune Strutture un approfondimento sulla fidelizzazione attraverso lo strumento della Newsletter. Infine, per le Strutture ricettive operanti nella Regione Friuli Venezia Giulia si è voluto portare in evidenza l’importanza della propria presenza sul portale di Turismo FVG e dagli strumenti che offre gratuitamente alle Strutture. N.B. Si ricorda che, nonostante molti degli strumenti utilizzati possano essere gratuiti, deve essere preso in considerazione il costo derivante dalla loro corretta gestione, affidandosi ad un supporto più o meno professionale; il costo di gestione dunque cambierà a seconda di queste variabili, che sono a discrezione del Responsabile della Struttura. Progetto T-Lab | Report Finale 3. SITO INTERNET Il Sito Internet è la vetrina della propria attività, deve quindi contenere le informazioni necessarie al potenziale cliente, convincendolo a prenotare presso la propria Struttura. Diventa importante dunque curarlo nei contenuti, nella sua struttura, ottimizzandolo per i motori di ricerca. 3.1 Struttura Nonostante i contenuti del Sito rivestano una grande importanza, sarà necessario creare una struttura ragionata, in modo che questi siano fruibili in modo semplice e soprattutto siano in grado di catturare l’esatto Target ricercato. Secondo un rapporto del febbraio 2013, l’86% degli italiani utilizzano in viaggio un dispositivo mobile. La presenza della Wi-Fi va dunque segnalata, poiché è un servizio d’interesse per i viaggiatori. Per fare ciò sarà necessario conoscere il Target al quale ci si approccia, in modo da poter sapere quali siano gli elementi che maggiormente lo interessano, in modo da poterli disporre all’interno del Sito esattamente dove siano necessari. Un esempio è dato dal cliente Business, che desidera avere l’accesso immediato alle informazioni che più a lui interessano, come ad esempio la possibilità di prenotare e la disponibilità delle camere: diventa necessario, dunque, avere un Widget di prenotazione in Home Page, facilmente individuabile ed utilizzabile. Ci sono alcuni elementi, dunque, la cui presenza è imprescindibile: - - - Un Form di contatto per la richiesta di maggiori informazioni: si tenga presente che si tratta di “richiesta informazioni” e dunque i campi obbligatori dovranno essere ridotti al limite, ovvero “Nome, Cognome, indirizzo e-mail e le informazioni richieste”. Un maggior numero di campi obbligatori dissuaderà alla richiesta; Un Form per la prenotazione On-line, con possibilità di individuare la disponibilità delle camere in tempo reale: una delle possibilità a costo zero che si suggeriscono è utilizzare il servizio di Booking On-line fornito da Turismo FVG1, che fornisce anche un Widget gratuito, personalizzabile e adattabile al proprio Sito Internet; Una Mappa chiara su dove si trovi la Struttura: una possibile soluzione è la possibilità di incorporare le mappe di Google2 in modo gratuito; L’indicazione di tutti i servizi offerti dalla Struttura, in particolar modo la presenza della Wi-Fi. Si consiglia di non utilizzare le bandierine per il cambio della lingua, poiché rimandano ad un’immagine della nazione piuttosto che della lingua, ma piuttosto dei link testuali (Italiano, English, Deutsch, etc.). Inoltre, si suggerisce di rimandare ad una determinata pagina linguistica in base alla lingua in uso sul browser utilizzato. Esempio: - 1 2 Browser con lingua tedesca rimanda alle pagine in tedesco; Browser con lingua italiana rimanda dalle pagine in italiano; Browser con lingua russa rimanda alle pagine in inglese (in mancanza di una versione del Sito in russo). Per maggiori informazioni a riguardo, contattare [email protected] https://support.google.com/maps/answer/3544418 Progetto T-Lab | Report Finale 3.1.1 Mobile Secondo uno studio, il 92% dei viaggiatori europei usa lo Smartphone mentre è in vacanza ed una delle attività principali svolte è la ricerca di informazioni. È evidente, dunque, il ruolo fondamentale che hanno i dispositivi mobile sempre più nella quotidianità dei potenziali clienti e di come le loro scelte vengano effettuate su più dispositivi, aspettando di trovare sempre tutte le informazioni di cui hanno bisogno sia che le cerchino da PC, sia che le cerchino da Tablet o Smartphone. Figura 4 - Esempio di visualizzazione su Mobile di un Sito Internet che utilizza Flash. Data la propensione continua all’utilizzo dei dispositivi mobile da parte dell’utenza, si suggerisce di ottimizzare il proprio Sito Internet per Tablet e Smartphone, in modo che i potenziali clienti possano navigare senza problemi da qualsiasi dispositivo scelgano Si ricorda, infine, che è sconsigliato l’uso del Flash all’interno del proprio Sito Internet, poiché i contenuti realizzati con esso non saranno visibili sui dispositivi mobile, come visibile da Figura 4. 3.2 Contenuto Il contenuto del sito è diventato ormai un fattore estremamente importante e dunque necessita di una profonda riflessione. Non si tratta soltanto di un elemento importante ai fini della SEO (vedi suggerimenti e approfondimenti relativi), ma anche di un aspetto del sito che può stimolare le interazioni Social. È indispensabile, dunque, tenere a mente gli interessi dei potenziali clienti finali, in modo da offrire loro contenuti che abbiano valore: un contenuto unico, originale e di Il contenuto è bene che sia: valore sarà ritenuto utile e gli utenti tenderanno a - unico condividerlo. - originale Quando si redigono i contenuti del proprio sito, dunque, si - aggiornato consiglia di tenere in considerazione che ciò che si sta - condivisibile Progetto T-Lab | Report Finale scrivendo non deve essere interessante per noi, ma deve esserlo per il nostro potenziale cliente. Anche la scelta del grassetto per evidenziare determinate parole o frasi dovrebbe indicare qualcosa che sta particolarmente a cuore al consumatore. Infine, si ricorda che le immagini sono un contenuto importante tanto quanto il testo, dunque sarà necessario mixare i due elementi in modo equilibrato all’interno del Sito Internet, senza separare le due cose, privilegiando la possibilità di ingrandirle con un click, per poi poterle vedere tutte in scorrimento. 3.2.1 Canali d’arrivo Per poter scrivere dei testi che siano d’interesse per il potenziale cliente finale, bisogna essere in grado di individuare la provenienza degli stessi, poiché un utente che già conosce la struttura avrà necessità di informazioni diverse rispetto a qualcuno che invece non la conosce. Importante è dunque essere in grado di rilevare quali siano i canali di arrivo della propria clientela. Di seguito saranno presi in considerazione i possibili canali su cui si invita alla riflessione. Canale diretto Quando si parla del Canale Diretto s’intende una conoscenza precisa della struttura e dell’indirizzo Internet al quale si trova il sito della stessa. Questa informazione può essere arrivata in possesso del potenziale cliente tramite: - Passaparola; Biglietto da visita; Brochure; Eventuali pubblicità; Eventuali citazioni sulle guide. NOTA: Molto probabilmente il potenziale cliente che arriva attraverso un canale diretto è un cliente che conosce la zona e la tipologia della Struttura. Quale canale diretto è maggiormente utilizzato dalla vostra clientela? Canale Web – Motori di ricerca Quando un potenziale cliente utilizza un Motore di Ricerca e giunge fino al sito Internet della struttura, in quel caso si parla del Canale Web. In questo contesto, dunque, diventa importante essere in grado di capire con quali parole chiave si è stati trovati. Canale Web – Siti Anche nel caso in cui il potenziale cliente giunge sul Sito Internet tramite siti terzi si parla di Canale Web, ma mentre nel caso dei Motori di Ricerca si lavora in particolar modo sulla SEO (vedi capitolo 3.4), sui siti esterni diventa importante - dove possibile - cercare di curare la presenza, per spingere il potenziale cliente a giungere fino al proprio Sito Internet. La tipologia di utenza che giunge non avrà una conoscenza iniziale della Struttura e necessiterà di maggiori informazioni. Progetto T-Lab | Report Finale 3.2.2 Grado di conoscenza e contenuto Come visto, a seconda del canale da cui il cliente arriva, il suo grado di conoscenza della Struttura varia, da una buona conoscenza fino ad una conoscenza nulla, ed essere in grado di monitorare da dove essi arrivino diventa dunque importante. Ricordatevi di chiedere ai clienti come hanno saputo di voi. A seconda della conoscenza che dunque il potenziale cliente ha della struttura, varierà ciò che lui vuol sapere e si aspetta di trovare sul sito. Cosa vuole sapere il vostro cliente? Quali sono le domande che si pone quando arriva sul vostro sito Internet? Nella realizzazione dei contenuti, dunque, si consiglia di tenere a mente il modello AIDA, secondo cui bisogna inizialmente catturare l’Attenzione del potenziale cliente, successivamente creare l’Interesse per poi stimolarne il Desiderio e per finire gli si dà la possibilità di svolgere l’Azione. 3.3 Destinazione La destinazione turistica deve essere concepita come un contenuto costituito da risorse, attrattive e servizi, che hanno una capacità di attrazione sufficiente a indurre un viaggiatore a compiere gli sforzi necessari per raggiungerla. Una meta turistica, dunque, non può essere un luogo che si limita a esibire reperti storici e artistici senza vita, all’interno di un concetto statico dell’offerta: oggi si parla di un turismo attivo, esperienziale, dinamico. Non bisogna mai dimenticare che la singola struttura gioca in squadra con il territorio e dunque si consiglia di fare una riflessione su ciò che la destinazione in cui ci si trova ha da offrire, in modo da poter sfruttare le possibilità che si presentano, interagendo con esse. Diventa importante segnalare all’interno del proprio Sito Internet: - Le attività che si possono svolgere nella destinazione (che non è solo la città in cui è collocata la Struttura, ma anche ciò che c’è attorno); Ciò che si può visitare nella destinazione; Gli eventi che ricorrono nella destinazione. Si suggerisce, infine, di fare Rete con le attività locali, poiché un turista che ad esempio alloggia presso un Hotel, se in possesso delle giuste informazioni sarà in grado di mangiare laddove indicato e di acquistare prodotti enogastronomici locali consigliati dalla Struttura. 3.4 Indicazioni minime consigliate per avere un sito SEO friendly Al giorno d’oggi lo strumento preferito per trovare informazioni su Internet, soprattutto prima di decidere un acquisto di un prodotto o di un servizio, è dato dai motori di ricerca, con Google come prediletto dall’88% degli utilizzatori. Diventa importante quindi prendere delle precauzioni minime, affinché si possa migliorare la propria presenza nel SERP3 e per fare ciò sarà bene ottimizzare il proprio sito per i motori di ricerca. Il SEO4 è dunque quell’attività che permette, apportando alcune modifiche al proprio sito, di migliorarne la visibilità; bisognerà ricordare che queste modifiche permetteranno di migliorarsi nei risultati di ricerca gratuiti e non in quelli “sponsorizzati”, come possono esserlo i Google AdWords. 3 4 Search Engine Result Page, ovvero “Pagina dei risultati del motore di ricerca” Search Engine Optimization, ovvero “Ottimizzazione per i motori di ricerca” Progetto T-Lab | Report Finale Vorremmo ricordare che ciò che conta principalmente sono gli utenti e cosa sia meglio per loro. Decidendo quindi di implementare le indicazioni che verranno riportate di seguito, non bisognerà mai dimenticare di tenere a mente l’utente prima di tutto. Non è importante ciò che vuole il motore di ricerca, ma ciò di cui ha bisogno il visitatore del sito, che è il vostro potenziale cliente. Per poter avere un sito Web predisposto all’ottimizzazione per i motori di ricerca, infatti, ci sono alcune indicazioni minime consigliate, che dovrebbero essere richieste a chi si occupa della realizzazione e/o gestione del sito. È consigliato, dunque, richiedere che: - - - - - - 5 Il sito Web sia realizzato utilizzando un CMS5, per permettere la gestione autonoma di tutti i contenuti (testo, immagini) e degli altri moduli variabili (catalogo, listino prezzi, banner, etc.); Il sito Web risponda in modo univoco all’indirizzo prescelto (ad esempio www.struttura.it); l’indirizzo privo del prefisso “www” deve reindirizzare al precedente, altrimenti si prefigura una situazione di contenuto duplicato6; Il CMS sia provvisto di un modulo SEO che permetta la personalizzazione dei seguenti elementi della pagina Web: TITLE, META DESCRIPTION, META KEYWORD7, URL, ALT TAG e ALT TITLE di tutte le immagini inserite; (vedi approfondimento) Il CMS permetta inoltre la personalizzazione del file ROBOTS.TXT e la generazione automatica del file SITEMAP.XML o equivalente, che contiene la struttura del sito e le informazioni necessarie ai motori di ricerca per la sua indicizzazione; (vedi approfondimento) Le diverse versioni linguistiche, oltre che essere indicate nel codice HTML con il Language Meta Tag, possano essere gestite in uno dei modi di seguito riportati (sono stati elencati in ordine crescente di complessità): directory con il codice ISO 639-18 (ad esempio: www.struttura.it/it/ per la versione in italiano, www.struttura.it/de/ per la versione in tedesco); sottodominio con il codice ISO 639-1 (ad esempio: it.struttura.it per la versione italiana, en.struttura.it per la versione inglese); utilizzo dei ccTLD9; ad esempio www.struttura.it per la versione italiana, www.struttura.fr per la versione francese; Siano presenti i comandi di condivisione sui principali10 Social Network, che favoriscono la diffusione del link al sito Web e quindi la sua importanza per i motori di ricerca11. Content Management System, ovvero “Sistema di Gestione dei Contenuti”, è un sistema che permette la creazione, gestione e modifica di tutti i contenuti di un sito Web per mezzo di un pannello di gestione o back-office. Se il CMS non è realizzato dalla Web Agency (Software proprietario), ma da essa semplicemente installato, configurato e personalizzato, allora vi è maggiore facilità da parte del committente nel trovare professionisti che possano modificarlo e/o gestirne la manutenzione. 6 Per approfondire l’argomento, si veda la definizione di contenuto duplicato data da Google: https://support.google.com/webmasters/answer/66359 7 Tale campo ufficialmente non è più utilizzato dai motori di ricerca: nel caso in cui si decida di usarlo, deve essere riempito con le parole chiave effettivamente usate nella pagina a cui ci si riferisce. 8 Per la lista completa, si veda http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_ISO_639-1_codes 9 ccTLD, ovvero “Top Level Country Code Domains”, sono i domini nazionali: .IT, .DE, .FR, etc. 10 La scelta deve essere fatta in base alle preferenze dei mercati di riferimento. 11 Si consiglia inoltre che il sistema permetta la personalizzazione dei contenuti che vengono condivisi dagli utenti, utilizzando le possibilità date da Open Graph di Facebook e dalle Cards di Twitter. Progetto T-Lab | Report Finale 3.5 Obblighi legali Nel momento in cui si decide di essere presenti con la propria impresa sul Web, sarà necessario essere coscienti dell’esistenza di un’intera disciplina riguardante gli obblighi legali connessi a tale scelta. Ricordiamo, infatti, che la mancata osservanza della normativa porta a delle sanzioni pecuniarie di diversa entità, a seconda del caso e della disposizione non rispettata. Sono state individuate alcune aree di miglioramento, per le quali verranno fornite delle indicazioni minime. Si suggerisce, tuttavia, di consultarsi con il proprio commercialista e/o consulente legale per un’analisi più approfondita sulle modifiche che andrebbero apportate. In alternativa è possibile rivolgersi alla propria Camera di Commercio, per ottenere una consulenza sugli adempimenti legali associati all’impresa digitale. Sarà necessario modificare il proprio sito in modo che contenga: (vedi approfondimento) - La richiesta di consenso ogni qual volta c’è un Form che necessita dei dati personali; Il consenso all’utilizzo dei cookie all’accesso al sito; L’inserimento dei Dati Societari completi. Infine, sarà necessario ricordarsi di rispettare tutte le norme del Codice in Materia di Protezione dei Dati Personali che garantiscono la sicurezza informatica del sito. 4. FIDELIZZAZIONE DEL CLIENTE La fidelizzazione del cliente è un elemento importante, poiché i clienti che ritornano sono quelli che spendono di più e favoriscono maggiormente il passaparola positivo. Un cliente soddisfatto, dunque, diventa la miglior pubblicità ed anche se non ritornasse, è in grado di portare nuova clientela grazie al suo gradimento. La fedeltà del cliente deriva dal tempo che ci si prende per comunicare con lui e per fargli presente che si tiene a lui. Per poter ottenere ciò sarà necessario un buon Customer Service, ovvero: - Parlare con il cliente: più lo ascoltiamo e più sappiamo di lui, più lui sarà fedele; Dare al cliente più di quello che si aspetta: sorprendilo e fallo felice; Rendere il proprio Business e la propria Community speciali: la fedeltà e l’unicità sono due elementi che si completano vicendevolmente. Secondo uno studio12 riguardante la fedeltà del cliente attraverso le opportunità del digitale, ascoltare e ottenere maggiori informazioni, finalizzate ad offrire un’esperienza più efficiente e personalizzata, è un’azione vista positivamente dal cliente. Tutte le informazioni così raccolte potranno essere utilizzate non solo durante la permanenza del cliente, per rendere il soggiorno più confortevole e piacevole, ma anche successivamente, per essere in grado di creare Newsletter promozionali segmentate a seconda del tipo di cliente a cui si rivolgono. Si consiglia l’utilizzo delle Newsletter, che permetteranno al cliente di ricordarsi che non ci si è dimenticati di lui, e queste potranno contenere: - 12 Segnalazioni su nuovi prodotti, nuovi servizi e nuovi eventi; Le informazioni sulle offerte speciali; Gli auguri durante le festività; http://www.mcdpartners.com/wp‐content/uploads/2014/03/Seeing_Returns.pdf Progetto T-Lab | Report Finale - Uno sconto per il proprio compleanno, che farà sentire speciale il cliente e gli darà la percezione che si tenga a lui. Per poter utilizzare lo strumento delle Newsletter nel modo più efficiente possibile, sarà necessario affidarsi ad un CRM (Customer Relationship Management) che dia la possibilità di organizzare tutte le informazioni relative ai propri clienti, in modo da essere in grado di profilare la propria clientela e dunque realizzare delle personalizzazioni a seconda del Target. 4.1 Newsletter Secondo le indicazioni dell’art. 130 del Codice in Materia di Protezione dei Dati Personali, nel caso in cui si decide di voler comunicare con i propri utenti e la propria clientela, bisognerà richiedere il consenso del destinatario per poterlo fare. È vietato, infatti, inviare qualsivoglia tipo di comunicazione (e-mail, sms, etc.), anche nel caso in cui i recapiti siano facilmente reperibili: è necessario un preventivo consenso alla ricezione di comunicazioni e l’accettazione del trattamento dei dati personali, in caso contrario trattasi di spamming13. Si consiglia, inoltre, anche in presenza del consenso all’invio di comunicazioni, di effettuare degli invii periodici non intrusivi, ma significativi, con un messaggio consistente, che abbia un vantaggio effettivo per l’utente. Importante sarà dunque cercare di inviare le proprie Newsletter in modo regolare, poiché il cliente che vi si iscrive si aspetterà di ricevere informazioni: per poter fare ciò sarà necessario avere coscienza dei risultati che si vogliono ottenere, anche per evitare di essere eccessivamente presenti in un primo momento, per poi sparire successivamente. Come ogni elemento di comunicazione, anche la Newsletter dovrà essere coerente con il resto, quindi il design, oltre ad essere invitante alla lettura, dovrà ricordare quello del proprio Sito Internet, attraverso l’utilizzo di una unità degli stili. La Newsletter non è semplicemente una e-mail di pubblicità, quindi si suggerisce di creare un buon contenuto chiaro, strutturato, interessante e con un buon mix fra immagini e testo. Infine, si vuole ricordare ulteriormente l’importanza della personalizzazione nell’utilizzo di questo strumento e di rivolgersi sempre al cliente con il suo nome, in modo da dare l’impressione di star scrivendo esattamente a lui. 5. SOCIAL NETWORK Come per qualsiasi azione si voglia intraprendere, prima di iniziare ad utilizzare un qualsiasi Social Network sarà importante aver individuato chiaramente il proprio Obiettivo di Comunicazione, tenendo conto che sia coerente con il proprio Obiettivo di Business. Avendo chiaro quale sia il nostro Obiettivo, sarà importante valutare: - Il canale più efficace con il nostro obiettivo; Il tempo a disposizione; La capacità di coinvolgere la propria Community; L’impegno che si è disposti a dedicare nel coltivare il proprio canale. Nel caso delle Strutture Turistiche oggetto di studio, a seconda del caso sono stati scelti due approcci differenti: - 13 L’utilizzo dei Social Network per chi non ne ha già e/o possiede poco tempo: Presenza su Google Place for Business; Utilizzo dei Social Sharing Button. Anche detto “fare spam”, è l’invio di comunicazioni – solitamente commerciali – indesiderate. Progetto T-Lab | Report Finale - L’utilizzo dei Social Network per chi ne ha già e ha tempo da dedicare ad essi: Creazione di un Piano Editoriale; Gestione in modo più efficace dei Social Network già in uso; Utilizzo di un Blog; Utilizzo dei Social Sharing Button. Si vuole sottolineare che essere presenti sui Social Network non è obbligatorio e con determinate accortezze si può essere in grado di avere un’ottima presenza sul Web anche senza essere presenti sulla maggior parte di essi. Si ricorda che quando si decide di essere presenti sul Web con un strumento qualsiasi, la propria presenza andrà curata, poiché in caso contrario si rischierà di avere effetti negativi piuttosto che positivi. 5.1 Piano Editoriale Realizzare un Piano Editoriale è molto più di ricreare un semplice calendario dove appuntarsi le giornate e i momenti in cui ci si occuperà di un dato Social Network. Per poter stilare il proprio Piano Editoriale bisognerà avere ben chiaro il proprio Obiettivo di Business, poiché ad esso saranno rivolte tutte le azioni svolte: si parte dai Social Network per arrivare al Sito Internet, per poter raggiungere il proprio obiettivo. Le fasi da tenere da conto per poter stilare il proprio Piano Editoriale saranno: 1. Conoscenza: si individua il Target, il Mercato, la Struttura e il Social Web. In questo modo si è in grado di rilevare quali sono gli ARGOMENTI da trattare. 2. Contenuti: si individua cosa trattare, come trattarlo (stato, link, immagini, articolo, etc.) e dove (su quale Social Network); 3. Pianificazione: quando pubblicare i contenuti, creare un CALENDARIO. Sarà importante individuare per ogni specifico post, articolo, etc. l’obiettivo ricercato, in modo da poter stabilire dei risultati attesi e poterli successivamente comparare con i risultati ottenuti. Nella Tabella 1 si può osservare un possibile schema da utilizzare per il proprio Piano Editoriale (i campi sono compilati con esempi fittizi). Data xx.xx.xxxx Social Utilizzato Titolo Facebook --- Tipo Immagine Risultato Atteso 10 Like 3 Condivisioni xx.xx.xxxx Blog --- Articolo 2 Commenti xx.xx.xxxx Facebook --- Link 12 Click 4 Like 3 Condivisioni xx.xx.xxxx Facebook --- Link 8 Click 2 Like Tabella 1 - Esempio di Piano Editoriale. Risultato Ottenuto Qui verranno riportati i risultati ottenuti Progetto T-Lab | Report Finale 5.2 Facebook (più utilizzato dalle Strutture) Questo strumento è sicuramente ottimo per intercettare nuovi utenti e far conoscere la propria realtà. Si tratta dello strumento ideale per costruire una comunità solida, stimolando il coinvolgimento e il rapporto fra gli utenti. Per poterlo utilizzare in modo efficiente sarà necessario stilare delle linee guida per la gestione di questo strumento, e sviluppando un Piano Editoriale sarà più facile strutturare un mix fra contenuti promozionali e informativi, ripartendoli fra pubblicazioni di Status, Link, immagini o video. Si suggerisce di avere chiaro l’obiettivo che si vuole realizzare scegliendo una tipologia piuttosto che un’altra, poiché ad ogni tipo di Post è associabile un’interazione diversa, come di seguito indicato: - Status Commenti Foto e video Mi piace e condivisioni Link Click Rispetto agli anni passati è aumentato l’utilizzo delle foto come contenuto da pubblicare nella propria Pagina Facebook, ci si sta dunque muovendo verso un contenuto prevalentemente visuale. IL CASO: IL PROFILO AL POSTO DELLA PAGINA In questi casi si consiglia di aprire per la propria Struttura una Pagina Facebook, che è più indicata di un Profilo, utilizzabile principalmente per rappresentare se stessi, piuttosto che un altro soggetto. In questo modo sarà possibile sfruttare le funzioni messe a disposizione da Facebook che meglio si adattano alle attività commerciali, fra i quali l’accesso alle statistiche della propria Pagina, che permettono di individuare la tipologia di utenza che ha messo il Like alla Pagina, l’andamento nell’interesse alle notizie e quali siano più apprezzate, oltre a numerose altre informazioni che con un Profilo non si possono ottenere. Facebook, inoltre, offre la possibilità di fare direttamente il passaggio dal proprio Profilo ad una Pagina, trasformando gli “Amici” e i “Seguaci” in “Like”. Per avere informazioni su come attuare il passaggio, a questo link: https://www.facebook.com/help/www/175644189234902. Si tenga presente che, se si scegliesse questa possibilità, tutti i Post precedenti e le immagini andrebbero perse, dunque si suggerisce di salvare ciò che si ritiene importante. Storytelling: da Profilo a Pagina con il Post Sponsorizzato Lo Storytelling è quella disciplina per la quali tutti gli eventi vengono narrati, cercando di fare leva sulle emozioni e facendo in modo che la gente si senta coinvolta. Proprio sulla base dello Storytelling e dal coinvolgimento che ne deriva, si vuole suggerire una strategia potenziale, da adottare nel passaggio dal Profilo alla Pagina. Si suggerisce di cercare sempre di raccontare una storia: qualsiasi momento, evento, aneddoto, vale la pena di essere raccontato con un testo, una foto o un video. Di seguito i vari passi della strategia considerata. 1. Creare un Post Sponsorizzato: prima ancora di effettuare il passaggio, si crea un Post in cui si annuncia la decisione di trasformare il Profilo in una Pagina, realizzandolo in modo coinvolgente. Promuovendolo (vedi Figura 5), questo acquisterà rilevanza nelle Home dei nostri Amici e sarà possibile raggiungere anche quelli non più consapevoli di essere Amici del Profilo della Struttura, possibilmente risvegliandone la curiosità e l’interesse; Progetto T-Lab | Report Finale Figura 5 - Individuazione del pulsante "Promuovi" in un Post di Profilo. 2. Effettuare il passaggio da Profilo a Pagina: si ricorda che tutti i contenuti andranno persi in questo passaggio, quindi si suggerisce di salvare tutto quello che si reputa importante; 3. Ricreare la propria storia: dato che la Pagina sarà completamente priva di contenuti, sarà possibile crearle una nuova storia, inserendo dei Post con data passata (Figura 6), che parlino di eventi significativi. Sarà importante creare dei contenuti coinvolgenti e interessanti, che inizino un processo di creazione di una community. Figura 6 - Individuazione dei pulsanti per inserire un Post nel passato. 4. Creare un Post Sponsorizzato: una volta ricreata la storia si suggerisce di creare un altro Post Sponsorizzato, in modo che si crei la consapevolezza del passaggio avvenuto e ci sia un coinvolgimento nell’azione svolta. Questo tipo di strategia, volto a creare un coinvolgimento attraverso una narrazione, può essere una soluzione da adottare nel passaggio da Profilo a Pagina, se si decide di voler gestire la propria Pagina Facebook in modo efficiente, realizzando un Piano Editoriale e cercando di creare una community, a cui si ha qualcosa da offrire, anche solo come contenuti. Si tratterà dunque del punto di partenza per la creazione di una propria comunità. 5.3 Blog Avere un Blog comporta una gestione attiva, che sia in grado di dare dei contenuti sempre nuovi e interessanti: si suggerisce, dunque, di trovare un equilibrio fra le notizie di promozione e gli articoli con informazioni di valore; inoltre, si può prendere in considerazione l’idea di non utilizzare il Blog per alcun fine promozionale, ma di valorizzare soltanto i contenuti informativi, spingendo alla condivisione. Ciò che conterà sarà offrire sempre un contenuto aggiornato, interessante e condivisibile, che spinga attraverso i contenuti a condividere e a generare interesse verso la Struttura Progetto T-Lab | Report Finale Per poter condividere i contenuti sarà necessario munirsi dei comandi di condivisione sui principali Social Network, così come sarà consigliato per il Sito Internet. Inoltre, anche per il Blog saranno valide le stesse buone prassi di SEO che si possono trovare negli approfondimenti, ricordandosi in particolar modo di inserire i titoli per ogni articolo. 5.4 Google Plus, Google Maps e Google Place for Business Come più volte ricordato la propria presenza sul Web va curata e tenuta aggiornata, poiché in caso contrario può diventare controproducente. Essendo dunque già presenti indirettamente sui servizi offerti da Google, è consigliato curare la propria pagina, in modo che possa fornire ad un potenziale cliente tutte le informazioni di cui necessita, spingendolo ad arrivare fino al proprio Sito Ufficiale. I servizi offerti da Google sono fra loro collegati, dunque venir rintracciati su Google Maps Con Google Place for Business presuppone la presenza di una pagina su Google si sfrutta a proprio vantaggio Place for Business (a sua volta collegata a Google la geolocalizzazione Plus), che viene generata in base alle dell’utente che effettua la informazioni che vengono reperite sul Web. ricerca. Questa presenza, se gestita adeguatamente, è un valore aggiunto nel posizionamento, in particolar modo nelle SERP a livello locale, sfruttando la geolocalizzazione dell’utente. Dato il continuo aggiornamento delle applicazioni mobili di Google, volte ad agevolare l’utilizzo dei suoi servizi, le pagine create con Google Place for Business saranno importanti nell’offrire le giuste informazioni all’utente, che sfruttando la sua posizione, otterrà l’offerta sull’opzione a lui più vicina. È chiaro come una scheda completa porti a catturare maggiormente l’attenzione, piuttosto di una che non lo è. Il 97% dei consumatori utilizza il Web per rintracciare le attività di cui ha bisogno, dunque è consigliato gestire la propria pagina14 in modo da fornire delle informazioni corrette e aggiornate, al fine di ottimizzare la propria presenza e facendo in modo che successivamente il potenziale cliente giunga fino al proprio Sito Internet. Si consiglia, dunque, di: - Diventare i gestori della propria pagina su Google Place for Business; Aggiornare la propria pagina Google Place for Business con indirizzo, pagina Web, telefono, informazioni sull’attività (es. servizi offerti) e legali (vedi approfondimento); Inserire foto ed eventuali video, se pertinenti; Aggiungere le notifiche, in modo da poter rispondere ad eventuali recensioni e giudizi dei clienti; Aggiornare eventualmente rispetto alle Offerte proposte dalla Struttura. Come precedentemente detto, Google Place for Business è anche collegato a Google Plus e ciò significa che un utente, se loggato, può individuare le recensioni lasciate alla Struttura dalle proprie cerchie: si frutta dunque il fattore del passaparola e dell’affidamento dell’opinione di chi si conosce che, secondo un’indagine15, è un fattore che influenza per il 60% la scelta del potenziale cliente. 14 Tutte le informazioni sulla creazione e la modifica della pagina https://support.google.com/plus/topic/2625915?hl=it&ref_topic=2566084 15 The Traveler’s Road to Decision, Google and Ipsos MediaCT July 2012 Progetto T-Lab | Report Finale 5.4.1 Google Maps: Business Photos Si vuole portare all’attenzione la presenza di un ulteriore strumento messo a disposizione da Google, che può andare ad integrare la propria presenza su Google Maps. Si tratta di uno strumento che si segnala per conoscenza, ma che non si ritiene indispensabile da attuare; lo strumento in questione è Business Photos che, sfruttando la stessa tecnologia di Street View permetterebbe la creazione di un tour virtuale a 360° della propria struttura. Con questo strumento, infatti, il potenziale cliente avrebbe, una volta individuata la struttura su Google Maps, la possibilità di visitarla al suo interno. Questo tour virtuale è anche incorporabile sul proprio Sito Internet. Il servizio è offerto gratuitamente da Google, ha un costo invece il servizio fotografico, che deve essere realizzato da un Fotografo o da un'Agenzia Certificata da Google. I costi per un servizio fotografico si aggirano a partire da 250,00 euro (IVA inclusa) per i locali più piccoli, a salire, a seconda della grandezza della Struttura. Il pagamento è unico e non prevede rinnovi e spesso viene offerto nel costo del servizio anche un supporto base per la propria pagina Google Place for Business con i contenuti creati. Per il servizio vengono realizzate 1000 o più foto, che diventano di proprietà del proprietario/gestore della Struttura, che potrà utilizzarle anche per altri scopi. Per tutte le informazioni aggiuntive, si vada al link: http://www.google.it/intl/it/help/maps/businessphotos/faq.html 5.5 Social Sharing Button Qualsiasi attività si svolga sul Web, questa deve indirizzare potenziali clienti verso il proprio Sito Internet, con il fine di chiedere informazioni e/o prenotare. Come già suggerito e accennato precedentemente, le condivisioni sui Social Network favoriscono la diffusione dei link al sito Web e la sua importanza per i motori di ricerca. Per fare ciò sarà necessario, come già scritto, fornire dei contenuti aggiornati, originali, ma soprattutto di valore, che spingano gli utenti a condividere. Fra le Toolbar di condivisione si consiglia: - AddThis (http://www.addthis.com/); ShareThis (http://www.sharethis.com/). Entrambi i servizi rilasciano codici che vengono interpretati da Google Analytics e dunque è possibile tracciare anche le azioni sociali svolte utilizzando i bottoni di condivisione. 6. TRIPADVISOR Nonostante le critiche che vengono mosse nei confronti di TripAdvisor, si tratta di un portale di viaggi molto grande e popolare, che non può essere ignorato, in particolar modo dato che si è già presenti su di esso a prescindere dalla propria scelta. La domanda da porsi è: Sfrutto nel modo giusto il canale di TripAdvisor? Essere su TripAdvisor, soprattutto se in modo positivo, può diventare importante da sfruttare anche come contenuto da proporre sul sito: dando indicazione della presenza su TripAdvisor o citando le recensioni migliori, si dà la possibilità a chi ha una minore conoscenza della struttura di reperire opinioni di altri clienti. Progetto T-Lab | Report Finale Si consiglia dunque di registrarsi su TripAdvisor e di comunicare di essere i proprietari della struttura, in modo da poter: - Aggiornare il profilo della Struttura; - Inserire le foto migliori; - Rispondere alle recensioni dei clienti; - Promuovere la Struttura con vari Widget all’interno del proprio sito. In questo modo sarà possibile, dunque, curare la propria presenza - com’è consigliato sempre per qualsiasi strumento si stia utilizzando sul Web -,sfruttare le buone recensioni sul proprio Sito Internet e soprattutto rispondere alle recensioni dei clienti. L’ultimo punto è estremamente importante e si consiglia di rispondere a tutte le recensioni che vengono lasciate, che siano positive o negative: rispondere a tutte le recensioni dà un’immagine solida e professionale della struttura. Si suggerisce di ringraziare sempre nel caso in cui le recensioni siano positive e di curare in particolar modo le risposte alle recensioni negative, cercando di “recuperare” il cliente insoddisfatto e di dimostrare a potenziali clienti che leggeranno la recensione-la risposta la capacità di gestione degli imprevisti. Si consiglia, inoltre, nel caso in cui le recensioni siano negative, di cercare di contestualizzare la critica ricevuta. 7. STRUMENTI DI RILEVAZIONE Ogni obiettivo di comunicazione individuato deve essere connesso al proprio obiettivo di business e dunque necessita di essere monitorato; si consiglia, dunque, di individuare chiaramente quale sia il proprio obiettivo, in modo da poter effettuare il monitoraggio correttamente. Gli strumenti di rilevazione sono dunque importanti per accertarsi che il risultato raggiunto sia esattamente quello voluto e soprattutto che sia connesso al proprio obiettivo di business; fondamentale è dunque poter svolgere questo monitoraggio e per poterlo fare si consiglia di avere un account registrato a proprio nome per la gestione delle statistiche. Avere un account per le statistiche a nome proprio permette di avere un accesso diretto e in piena autonomia, senza dover essere ricorrere alla propria Agenzia o a chi si è occupato di realizzare il Sito Internet. Gli strumenti di monitoraggio per i quali si consiglia un account a proprio nome sono: - Google Analytics (http://www.google.com/analytics/); Google Webmaster Tools (http://www.google.com/webmasters/); Bing Webmaster Tools (http://www.bing.com/toolbox/webmaster), collegato al motore di ricerca Bing, l’utilizzo è aggiuntivo a quello dei servizi Google e facoltativo; Metrika Yandex (https://metrika.yandex.com/), collegato al motore di ricerca russo Yandex16, l’utilizzo è aggiuntivo a quello dei servizi Google ed è consigliato nel caso in cui si ritenesse di avere una potenziale utenza russa da monitorare. 8. TURISMO FVG Turismo FVG è l’organismo che si occupa di sviluppare il sistema turistico regionale, offrendo le linee guida necessarie e collaborando con tutti i soggetti attivi presenti sul territorio, in modo da dare coerenza alla promozione. Attraverso il suo portale, http://www.turismofvg.it/, che è uno dei canali fondamentali di Turismo FVG, cerca di attuare la sua strategia. In tal senso, infatti, offre alle strutture di 16 Yandex è il motore di ricerca più popolare e utilizzato in Russia. Progetto T-Lab | Report Finale ricezione presenti sul territorio degli strumenti gratuiti volti ad amplificare la propria promozione e a facilitare il contatto con potenziali consumatori. Gli strumenti offerti sono: - Una scheda in cui presentare la propria struttura sul portale di Turismo FVG; Un annesso servizio di booking da associare alla propria scheda di presentazione sul portale di Turismo FVG; La possibilità di utilizzare un Widget personalizzabile da mettere sul sito, usufruendo del servizio di booking; La disponibilità di un Channel Manager. Si consiglia di tenere la pagina sempre aggiornata, poiché secondo le esperienze rilevate da Turismo FVG, se una scheda viene curata e l’offerta viene proposta in modo chiaro e completo, le richieste di informazioni/prenotazioni sono maggiori, rispetto a quelle di una struttura simile, ma sprovvista di dati sufficienti a fornire le informazioni necessarie per il potenziale cliente. È suggerito fornire una descrizione dei servizi, mettere delle foto e dare la disponibilità di almeno una camera. I risultati di ricerca sul portale di Turismo FVG restituiscono, salvo diversa richiesta da parte dell’utente, soltanto le strutture che hanno fornito disponibilità – dunque almeno una camera. Si suggerisce quindi di fare in modo di essere presenti nella lista dei risultati di ricerca sul portale, fornendo disponibilità per almeno una camera, e presentandosi con una scheda curata e dettagliata, aggiornandola nel caso in cui fosse necessario per mantenerla tale. Si ricorda, infine, che per quanto non esserci sul Web con la propria offerta possa essere negativo, non curare la propria presenza, offrendo una realtà aggiornata, dettagliata e di valore, può essere maggiormente controproducente. Essere presenti con informazioni obsolete, infatti, può indurre il potenziale consumatore a ritenere che la struttura non sia più operativa o eventuali informazioni incomplete o poco dettagliate potrebbero spingerlo a cercare altrove l’offerta che gli interessa. È chiara dunque l’importanza della cura delle informazioni che sono presenti sul Web relative alla propria Struttura e dunque anche della scheda presente sul portale di Turismo FVG. Progetto T-Lab | Report Finale APPROFONDIMENTO: SEO (SEARCH ENGINE OPTIMIZATION) Titolo della pagina <title> Il titolo della pagina è un elemento importante per comunicare l’argomento della stessa, sia agli utenti che ai motori di ricerca. Il titolo, dunque, può contenere il nome del sito e altre informazioni importanti riguardanti l’attività. Consigliato: - Titolo unico e diverso per ogni pagina del sito; Titolo che comunichi in modo efficace l’argomento della pagina; Titolo breve e contenente molte informazioni. Sconsigliato: - Titolo generale, automatico o vago come “Titolo1”, “Nuova Pagina”, “Senza Titolo”; Titolo che non è correlato con il contenuto della pagina; Titolo uguale per tutte le pagine del sito; Titolo troppo lungo17 Descrizione (meta tag “description”) La descrizione non è particolarmente utile ai fini dell’indicizzazione, tuttavia è bene tenerne conto, poiché fornisce ai motori di ricerca e agli utenti una sintesi sull’argomento della pagina principale. Diventa dunque uno strumento importante per attrarre gli utenti, quindi è bene riflettere sul suo contenuto. Struttura degli URL Anche l’url ha la sua importanza ai fini dell’ottimizzazione del proprio sito, sia per migliorare le possibilità di condivisione del contenuto – e quindi la reputazione del proprio sito – sia per fornire informazioni in più a utenti e motori di ricerca, contenendo parole rilevanti. Creare degli URL che siano maggiormente chiari, permette agli utenti maggiore facilità nel linkarne il contenuto. Consigliato: - Creare categorie e nomi di file esplicativi; URL con parole pertinenti al contenuto delle pagina. URL che siano intuitivi per gli utenti. Sconsigliato: - URL lunghi con parametri alfanumerici non comprensibili all’utente; Creare nomi di file generici come “pagina1”, “categoria1”, “articolo1”. Immagini Quando si utilizzano le immagine è bene non sottovalutare la loro ottimizzazione; è importante dare ad ogni immagine un nome file distinto e inserire l’Alt Tag, che descrive il contenuto dell’immagine e che apparirà come testo alternativo all’immagine nel caso in cui questa non venisse visualizzata. 17 Se il titolo è troppo lungo, il motore di ricerca mostrerà solo una parte di esso. È consigliato dunque al massimo l’uso di 70 caratteri. Progetto T-Lab | Report Finale Consigliato: - Utilizzare l’Alt Tag; Utilizzare formati comunemente supportati (jpeg, png, gif); Creare nomi di file e di testo alternativo brevi e descrittivi. Sconsigliato: - Nominare i file usando termini generici come “immagine.png”, “img.gif”, “1.jpg”; Nominare i file con nomi troppo lunghi; Scrivere un testo alternativo troppo lungo. Collegamenti ipertestuali Il testo cliccabile dei link, più comunemente chiamato Anchor Text, deve dare delle informazioni utili sulla pagina che viene linkata e dunque dovrà essere attraente e autoesplicativo. Sarà importante, inoltre, che i link vengano formattati in modo che siano facilmente individuabili all’interno del testo e che non siano confondibili con il resto del contenuto, impedendo all’utente di utilizzare il link. Consigliato: - Testo breve ed esplicativo; Per i link che rimandano fuori dal sito, un avviso (es. Pop-Up18) che faccia presente che si sta uscendo dal sito; L’apertura in una nuova finestra dei siti esterni linkati19; Inserire link all’interno del contenuto. Sconsigliato: - Scrivere un testo generico come “Clicca qui!”, “A questo link”, “Pagina”; Scrivere un testo contenente frasi troppo lunghe. Contenuto Probabilmente il fattore più importante per il sito, creare del contenuto unico, originale, consistente, di valore e condivisibile è indispensabile. Gli utenti sono in grado di riconoscere quando un contenuto ha valore e nel momento in cui lo vedono, tenderanno a utilizzarlo, linkarlo e condividerlo: il passaparola, dunque, diventerà il mezzo più efficace per creare la reputazione del sito. Come ricordato precedentemente, i contenuti andranno pensati per i propri utenti e non per i motori di ricerca, sarà importante dunque riflettere sulle parole che potrebbero essere utilizzate per trovare una parte del contenuto. Consigliato: - Creare un contenuto nuovo, aggiornato e originale. Realizzare testi facili da leggere. Riflettere sulla possibilità che gli utenti possono essere di diverso tipo, quelli che già hanno una conoscenza della vostra attività e quelli che non vi conoscono; servirà una riflessione su parole chiavi differenti per ciascun tipo di utente. Sconsigliato: 18 Scrivere un testo complesso e con molti errori grammaticali; Replicare il contenuto all’interno del sito su pagine diverse. Nel caso specifico si tratterebbe di Pop‐Up di avviso, ovvero di elementi che comparirebbero per poter dare ulteriori indicazioni al visitatore sulla navigazione. 19 Si tratta di una buona pratica che permette all’utente di non abbandonare il sito, a favore di quello che è stato linkato. Progetto T-Lab | Report Finale Tecniche proibite: - Eccedere nell’utilizzo della parole chiave solo per i motori di ricerca; Mostrare del testo che può essere visto solo dai motori di ricerca e non dagli utenti. Link interni La navigazione all’interno di un sito Web è un elemento importante; semplicità e facilità di utilizzo consentono agli utenti di trovare velocemente il contenuto che cercano. Bisognerà, dunque, che il sito abbia una struttura interna chiara, anche per permettere ai motori di ricerca di capire quale sia il contenuto che si ritiene maggiormente importante: si cerca di puntare a poche pagine rilevanti per contenuto e il motore di ricerca riterrà dunque che queste siano le pagine più interessanti. Consigliato: - Passaggio semplice dai contenuti generali a quelli specifici; Possibilità di tornare indietro ai contenuti precedenti con facilità; Riflessione sulla possibile navigazione del visitatore. Sconsigliato: - Creazione di una struttura troppo complessa, che richieda troppi click dell’utente per arrivare al contenuto ricercato. Essere linkati su siti esterni Con il passare del tempo le persone verranno a conoscenza del contenuto del sito, decidendo eventualmente di linkarlo, e dunque gradualmente verranno guadagnati nuovi link al sito. Anche in questo caso si rileva l’importanza data dal contenuto e dall’importanza di promuoverlo con efficacia: annunciando di volta in volta la presenza di nuovi contenuti, tramite un blog, una news sul sito, i Social Network, le Newsletter, sarà possibile promuoverlo più velocemente, dando la possibilità a chi è interessato di rintracciarlo più velocemente. Consigli: Utilizzare lo strumento Google Places per essere presenti come risultato a livello locale a chi effettua ricerche su Google Maps e sul Web. Fornire le giuste informazioni che potranno essere utili a reindirizzare sul proprio sito web, attirando potenziali clienti. File ROBOTS.TXT e SITEMAP.XML La presenza di un file SITEMAP.XML permette una scansione più semplice del proprio sito da parte dei motori di ricerca. Grazie a questo file, infatti, vengono forniti al motore di ricerca gli URL ritenuti importanti; in questo modo sarà in grado di trovare più facilmente le pagine del sito Web scansionato. Mentre il file SITEMAP.XML dà le indicazioni rispetto alle pagine che vanno scansionate, il file ROBOTS.TXT comunica quali pagine non vadano indicizzate e scansionate dal motore di ricerca. Si pensi ad esempio le aree riservate di un sito, accessibili tramite login, che non sono d'interesse per un utente che utilizza un motore di ricerca e che dunque, grazie all’indicazione in un file ROBOTS.TXT, vengono escluse dalla scansionatura. Progetto T-Lab | Report Finale APPROFONDIMENTO: OBBLIGHI LEGALI Privacy degli utenti Web Su un sito Internet il Trattamento dei Dati Personali inizia già nel momento in cui l’utente comincia a navigare su di esso, quindi non soltanto quando questo decide di fornire volontariamente delle informazioni (come ad esempio, compilando un form20 per iscriversi alla Newsletter). Sarà necessario dunque redigere un’informativa, anche nel caso in cui non fosse necessario avere un consenso informato. Informativa Secondo le indicazioni del Decreto Legislativo n.196/200321, sarà necessario provvedere a redigere due distinte informative: - Una che riguarda i dati di navigazione, anche detta Privacy Policy; Una che riguarda più propriamente i servizi erogati dal sito. Entrambe le informative dovranno indicare tassativamente gli elementi previsti dall’art.13 del Codice Privacy. Prendendo ad esempio il sito aziendale della Fiat come caso di best practice (Figura 7), si suggerisce la possibilità di inserire le informative necessarie tramite dei link presenti nel footer del sito. Figura 7 - Suggerimento sulla posizione delle informative all'interno del Sito. Consenso Il trattamento dei dati personali è ammesso solo previo consenso dell’interessato. La legge infatti prevede la riservatezza dei dati che gli utenti hanno lasciato sul sito, quando questi sono richiesti ad esempio per iscriversi alla newsletter – o al sito stesso – per richiedere informazioni o un contatto. In questi casi sarà necessario richiedere un consenso informato, che verrà fornito dopo la lettura dell’informativa sulla tutela della privacy. Diventa dunque necessario richiedere la conferma di lettura e l’accettazione del trattamento dei dati personali ogni qual volta li si richieda al fine di completare un’azione. Nella figura 8 è indicato un esempio di form di contatto, con relativa richiesta di accettazione del trattamento dei dati personali. 20 21 Formulario, modulo. Codice in Materia di Protezione dei Dati Personali Progetto T-Lab | Report Finale Figura 8 - Esempio di Form di Contatto Cookie Il Decreto Legislativo n. 69/12, dal 1° giugno 2012, in attuazione delle direttive 2009/136/CE e 2009/140/CE, ha modificato le norme disciplinanti i Cookie, utilizzati principalmente per rendere la navigazione dell’utente più piacevole e semplice, ma anche per ulteriori scopi con finalità di marketing, monitorando le loro preferenze, con l’obiettivo di poter dare suggerimenti più mirati ai consumatori. L’art. 122 del Codice, dunque, prevede la necessità di ottenere il consenso preventivo da parte dell’utente; sarà importante informare gli utenti della presenza dell’utilizzo dei Cookie in modo semplice e visibile, dando loro la possibilità di accettare o meno l’utilizzo degli stessi. Figura 9 - Esempio di richiesta di consenso sull'utilizzo dei Cookie. Progetto T-Lab | Report Finale Dati societari Vi sono tutta una serie di informazioni che l’impresa è tenuta a comunicare sul proprio sito. L’obbligo principale è quello di pubblicare la partita IVA, come indicato dall’art.35 comma 1, del D.P.R. 633/72, modificato dall’art.2 D.P.R. 404/2001, R.M. 16 maggio 2006 n. 60, anche se il sito web è utilizzato solo per motivi pubblicitari. Oltre alla partita IVA, come da art. 2250 del Codice Civile, modificato dall’art. 42 L.88/2009, vanno indicati sul sito e su qualsiasi spazio elettronico destinato alla comunicazione collegato ad una rete telematica ad accesso pubblico (quindi Social Networks compresi): - Sede della società; L’ufficio del Registro delle Imprese presso il quale si è iscritti; Il numero d’iscrizione presso il Registro delle Imprese; Il numero R.E.A. L’eventuale stato di liquidazione. Inoltre, se si tratta di una società per azioni (S.p.A.), in accomandita per azioni (S.a.p.a.) e a responsabilità limitata (S.r.l.), sarà necessario: - Il capitale sociale versato (per le S.r.l. deve essere indicato secondo la somma effettivamente versata e quale risulta esistente dall’ultimo bilancio); L’eventualità che la società per azioni o a responsabilità limitata abbia un socio unico. Si ricorda che l’articolo si estende anche ai Social Network e dunque queste informazioni andranno poste anche su di essi. Note legali Tutte le norme relative alla proprietà intellettuale dei contenuti, alle condizioni di utilizzo e di accesso ai servizi, alla responsabilità, all’individuazione della legge applicabile, etc. sono aspetti che generalmente vengono illustrati nelle cosidette Note Legali. Come per le informative, suggeriamo di porre un link contenente le Note Legali nel footer del sito. APPROFONDIMENTO: MONITORAGGIO – GOOGLE ANALYTICS Avere uno strumento di rilevazione che ci possa permettere di reperire tutta una serie di dati utili non è sufficiente per poter accertare se stiamo lavorando bene e se stiamo raggiungendo i risultati attesi. Per poter utilizzare lo strumento in modo costruttivo bisogna sapere cosa guardare e come leggere i dati che ci vengono forniti. Di seguito è fornita una piccola guida di approfondimento, per comprendere quali informazioni possono essere importanti e come individuarle; si è preso in considerazione Google Analytics come strumento di rilevazione, ritenuto quello che permette un’analisi qualitativa migliore e più approfondita rispetto alle risorse disponibili nel panorama attuale. Tutte le immagini utilizzate come esempi, per meglio far comprendere come individuare e leggere i dati presenti su Google Analytics, sono riferite ad un Sito Internet non operante nel settore turistico, quindi si consiglia di non confrontare i dati con quelli in proprio possesso. Analisi di qualità Essere in possesso di un grande numero di dati è importante, ma questi possono rivelarsi poco utili se non c’è la possibilità di farne un’analisi che ne valorizzi la qualità. Prendiamo l’esempio delle visite al sito: se viene detto che il Sito Internet ha 20.000 visite mensili, è un dato positivo Progetto T-Lab | Report Finale o negativo? Si sta lavorando bene o male? Questo solo dato non è in grado di rispondere alle nostre domande ed è per questo che saranno necessari ulteriori elementi per individuare la qualità di quella cifra e come interpretarla. Visitatori Accedendo a Google Analytics i primi dati nei quali ci si imbatte sono quelli relativi alle visite e ai visitatori: si può subito notare come ci siano varie distinzioni fra i visitatori e come questi non siano tutti uguali, si parla infatti di visite, visitatori unici, visitatori nuovi e visitatori di ritorno. Prima di distinguere fra le varie tipologie è importante ricordarsi che l’utente non è considerato come persona, ma come un computer: attraverso gli strumenti di monitoraggio, dunque, non è possibile attualmente capire quando un utente sta accedendo da più dispositivi diversi, ad esempio da PC, Smartphone e Tablet, e quindi questo risulterà come tre visitatori differenti, anche se la persona è una sola. I sistemi di monitoraggio, dunque, danno tendenze e degli indicatori dell'andamento di un processo; non si parla di numeri assoluti, ma di ratei, percentuali e simili. La visita rappresenta l’accesso al Sito Internet, che si sviluppa nell’interazione dell’utente con il sito, ovvero dal suo ingresso per il periodo di tempo che vi permane, le azioni che compie, le pagine che visita, fino alla sua uscita. Figura 10 - Dashboard di Google Analytics che mostra le principali metriche. Il visitatore unico viene individuato grazie ad un codice che viene rilasciato dal sito (Cookie), che quindi considera come unico lo stesso computer o dispositivo mobile che accede al sito più volte22. I visitatori nuovi e i visitatori di ritorno sono considerati all’interno di un arco temporale preciso e dunque variano a seconda del periodo preso in considerazione. Il visitatore verrà considerato “nuovo” al suo primo accesso nell’arco temporale, mentre nelle sue visite 22 I codici rilasciati dal sito hanno una valenza temporale e dunque i visitatori unici verranno considerati tenendo conto della variabile temporale e cambieranno in base ad essa. Progetto T-Lab | Report Finale successive verrà considerato come visitatore “ritornato”. Questo dato è importante per individuare se i propri obiettivi di fidelizzazione sono stati raggiunti e soprattutto se si è stati in grado di sviluppare nuovo business, individuato nel tasso di visitatori nuovi. Una situazione ottimale prevede di avere il 15-25% di visitatori di ritorno. La qualità di una visita Una volta compresa la distinzione fra i vari tipi di visitatori, sarà importante per un’analisi qualitativa individuare i modi in cui il visitatore interagisce con il sito durante la sua permanenza. La pagina di destinazione è la prima pagina di una visita, ovvero quella da cui un visitatore entra sul sito. Se può essere automatico pensare alla Home Page come pagina di ingresso, bisogna anche tenere a mente che con l’utilizzo dei motori di ricerca c’è la possibilità di accedere sul sito da una qualsiasi pagina. Sapendo ciò, è chiaro come i contenuti e il messaggio che si vuole dare devono essere curati per tutte le pagine del proprio sito o almeno nelle prime 10 pagine più comuni di entrata. La pagina di uscita è l’ultima pagina che l’utente ha visualizzato durante la sua visita sul sito. Questo Report può essere letto in due modalità diverse: Se le pagine considerate rappresentano naturali punti di uscita, dovuti al completamente di un obiettivo, sarà corretto che si trovino in cima alla lista delle principali pagine di uscita; Se le pagine considerate non rappresentano naturali punti di uscita, allora sarà necessario riflettere sui motivi che possono aver spinto all’uscita del sito e ad una revisione dei contenuti, in modo che diventino d’interesse all’utente, spingendolo a non abbandonare il sito. Figura 11 - Individuazione nel Menù delle Pagine di Destinazione e delle Pagine di Uscita. - Il tempo di permanenza sul sito rappresenta la durata della visita dell’utente e si calcola sottraendo il tempo dalla prima all’ultima azione effettuata sul sito, quindi non comprende il tempo trascorso sull’ultima pagina visitata. Pagina 2 Pagina 1 Pagina 3 uscita 4:33:25 15 s 4:33:40 19 s 4:33:59 Tempo di permanenza: Pagina 1 (15 s) + Pagina 2 (19 s) = 34 s ??? Progetto T-Lab | Report Finale La frequenza di rimbalzo è “la percentuale di visite di una sola pagina, ossia visite in cui la persona esce dal sito dalla stessa pagina in cui è entrata senza interagire con essa”. Un esempio sarà il caso del visitatore che finisce sul sito, ma ciò che cerca è qualcosa di differente, dunque chiuderà la sua visita nella pagina stessa in cui è arrivato. Nel caso delle imprese turistiche un dato positivo sarà dato da una percentuale bassa. La frequenza di rimbalzo può essere utile: - Nell’analisi dei siti da cui si arriva, per valutare se portano traffico utile e se il contenuto è pertinente agli interessi di chi vi giunge; Nell’analisi delle pagine di destinazione più frequenti, per valutare se il loro contenuto è interessante e non inducono all’abbandono del sito (Figura 12); Nell’analisi delle campagne, per valutare se il Target richiamato fosse corretto e realmente interessato a ciò che è stato offerto, oltre alla valutazione del contenuto proposto. Figura 12 - Dashboard di Google Analytics con le Pagine di Destinazione e la possibilità di analizzarne la qualità. Provenienza dei visitatori Come già scritto precedentemente, la conoscenza dei canali di arrivo della propria clientela permettono di individuare la propria tipologia di visitatori e il grado di conoscenza che essi hanno, in modo da poter fornire loro le informazioni di cui hanno bisogno. Si è parlato di canale diretto e del canale Web, suddiviso fra motori di ricerca, siti e Social Networks. Questi dati sono stati recentemente introdotti nel Report “Canali”, individuabile sotto “Acquisizione” e permettono la suddivisione degli arrivi per: - Organic Search: visite provenienti dai motori di ricerca (posizione naturale, non a pagamento); Direct: visite provenienti da utenti che digitano direttamente l’indirizzo (biglietti da visita, brochure, link preferiti, etc.); Social: visite provenienti dai Social Network; Referral: visite provenienti da siti terzi (no Social); Visite provenienti da eventuale pubblicità on-line svolta. Progetto T-Lab | Report Finale Come visibile nella Figura 13, nel Menù a sinistra sotto la voce “Acquisizione” sarà rintracciabile il Report “Canali” al quale, selezionando un periodo di riferimento d’interesse, si otterranno le suddivisioni fra i vari canali di arrivo. Per poter avere una visualizzazione più chiara delle percentuali si suggerisce di ordinare i dati in un grafico a torta, selezionando la relativa funzione. Essendo una funzione introdotta recentemente, ovvero dal 25 luglio 2013, tutti i dati precedenti tale data non saranno disponibili e nel caso in cui si volesse fare un’analisi temporale per tutto il 2013 o confrontando con anni precedenti, i dati verranno raggruppati sotto la voce (not set). Figura 13 -Dashboard di Google Analytics sui Canali. Conversioni Come più volte ripetuto, ogni azione di comunicazione e promozione che viene presa dev’essere connessa al proprio obiettivo di business e dunque anche l’esistenza stessa di un Sito Internet deve avere una motivazione. L’analisi delle conversioni ci permette di scoprire se i risultati ottenuti sono esattamente quelli desiderati, poiché le conversioni rappresentano le attività che gli utenti effettuano sul Sito e che i gestori ritengono interessanti, e danno la possibilità di scoprire se i visitatori trovano ciò che cercano, trasformando il traffico anonimo. Per poter accedere a questa risorsa è necessario chiedersi quali possono essere le azioni che un utente può/potrebbe svolgere sul Sito Internet. Si suggeriscono alcuni eventi a cui potrebbero riferirsi le conversioni, da valutare in base ai propri obiettivi di business: - Prenotazione; Richiesta informazioni; Download di prezzario, volantini o cataloghi; Sottoscrizione ad una newsletter. Progetto T-Lab | Report Finale Per essere in grado di definire le conversioni, ed essere certi che l’azione sia stata davvero compiuta, si suggerisce di creare delle pagine di ringraziamento raggiungibili solo al completamento dell’azione. 3.3.1 Tasso di conversione Quando parliamo di tasso di conversione ci riferiamo alla percentuale di visitatori unici che hanno effettuato l’operazione desiderata durante la propria visita sul Sito Internet. Il tasso di conversione dunque è dato da: Numero di volte in cui l’obiettivo è stato raggiunto Visitatori unici Secondo un Report del 2012 realizzato da Marketing Sherpa23, per il settore “viaggi e ospitalità” il tasso di conversione medio è del 4%, tuttavia si stima che – senza considerazione del settore – la media si aggiri attorno al 2,9%. È stata considerata, inoltre, una differenza nel tasso di conversione a seconda del tipo di obiettivo: - Nelle PMI, se l’obiettivo è la vendita, la media è del 1,5%; Se l’obiettivo sono altre tipologie di azione (fare il download di un catalogo, iscriversi ad una newsletter, etc.), la media si aggira fra il 2,9% e il 6%. I fattori che possono incidere sul tasso di conversione sono svariati, alcuni dei quali possono essere: - Il prezzo del prodotto; Il livello di difficoltà nel realizzare l’azione; La semplicità nel processo di acquisto; L’impressione che dà il Sito Internet agli utenti; La capacità di promuovere il proprio prodotto. Conoscere la media del tasso di conversione è un’ottima indicazione per comprendere il proprio tasso, tuttavia sarà importante cercare di capire quale possa essere il tasso di conversione necessario alla propria attività per raggiungere i propri obiettivi di business. APPROFONDIMENTO: PUBBLICITÀ ONLINE Affinché una campagna pubblicitaria risulti realmente efficacie nel suo obiettivo, portando a quelli che sono gli obiettivi di business, l’elemento primario sarà il proprio Sito Internet, ben strutturato, con contenuti originali, condivisibili, unici, aggiornati e di valore. Rimandare attraverso la pubblicità Online ad un Sito Internet che non possiede determinati requisiti di base o creare dell’Engagement senza avere una presenza di valore sul Web, rende vana qualsiasi pubblicità: secondo uno studio, per il 70% dei viaggiatori il Sito Internet impatta sulla decisione di scelta, poiché in esso il viaggiatore identifica la Struttura Turistica. Cercare di far arrivare dei potenziali clienti al proprio Sito Internet non avrà gli effetti sperati, se questi non troveranno l’ambiente che si aspettano per mettere in atto la propria scelta. Nel momento in cui si possiederà un Sito Internet che possiede almeno i requisiti di base per poter giungere all’obiettivo di business, si potrà pensare ad investire sulla pubblicità Online. Le possibilità di promozione sul Web sono svariate, ma allo stato attuale sempre più spesso ci si trova davanti al fenomeno del Banner Blindness, ovvero una progressiva cecità degli utenti del Web rispetto ai banner pubblicitari, che vengono ignorati sempre più spesso. Le forme di 23 http://www.marketingsherpa.com/article/chart/average‐website‐conversion‐rates‐industry Progetto T-Lab | Report Finale promozione classiche (Banner, Pop Up, etc.) non generano più i risultati desiderati, è necessario dunque fare attenzione ad alcune linee guida utili per un corretto advertising. Ciclo del Bisogno Quando si decide di affidarsi ad una campagna di pubblicità online diventa importante partire dalla consapevolezza di quello che è il Ciclo del Bisogno del potenziale cliente. Come visibile nella Figura 14, tutto parte da un bisogno più o meno consapevole che può prendere forma durante la navigazione su Internet. Già in questa prima fase sarà importante trovare posto, individuando le “parole chiave” che possono raggiungere il bisogno del potenziale cliente. Una volta intercettato il bisogno sarà necessario sviluppare un messaggio coerente ad esso ed al contesto in cui ci si trova, in modo da spingere l’utente a cliccare sulla pubblicità. Figura 14 - Ciclo del Bisogno Riuscire a portare un potenziale cliente a cliccare sulla propria pubblicità è soltanto la prima metà del percorso dell’utente e del suo ciclo del bisogno. Fondamentale sarà usare una Landing Page che sia coerente con il messaggio trasmesso dalla pubblicità, che dia le effettive informazioni che il potenziale cliente cercava e offrirgli un’azione da svolgere (Call to Action), in linea con gli obiettivi della Struttura, ma soprattutto coerente alle attese dell’utente. Infine, una volta conclusa l’azione da parte del potenziale cliente, dovrà esserci un seguito, con una presenza anche dilazionata nel tempo, utilizzando ad esempio l’email, per ricordare all’utente la propria offerta e presenza. Ciò che non bisogna mai dimenticare è di essere coerenti: la coerenza è un elemento fondamentale durante tutto il Ciclo del Bisogno del potenziale cliente, che deve avere la percezione ci ottenere esattamente ciò che sta cercando e non essere disilluso dalle aspettative. Progetto T-Lab | Report Finale Esempio Bisogno: cioccolata Messaggio: dove trovare la cioccolata Landing Page: informazioni sull’attività Azione: scaricare catalogo prodotti Follow-up: e-mail informative Misurazione Qualsiasi tipologia di pubblicità online si voglia utilizzare, la cosa più importante da tenere costantemente a mente è che tutto va misurato. Per poter misurare i risultati delle proprie azioni bisognerà prima di tutto avere chiaro quali siano i propri Obiettivi di Business e coerentemente con essi si realizzeranno le varie azioni pubblicitarie. La misura, dunque, dovrà essere coerente agli Obiettivi di Business, per essere in grado di individuare se questi sono stati raggiunti, ma soprattutto per migliorarsi. Per ogni canale che si decide di utilizzare bisognerà essere in grado di misurarne i risultati, poiché solo in questo modo si potrà modificare se necessario il proprio operato, per meglio indirizzarlo al traguardo dei propri Obiettivi di Business. Se qualcosa non può essere misurata, allora non ha motivo di esistere. Native Advertising Per venire incontro al fenomeno del Banner Blindness è venuta a crearsi una nuova forma pubblicitaria chiamata Native Advertising (pubblicità nativa), le cui caratteristiche sono: - la presenza all’interno del flusso dei contenuti di un Sito Internet; l’utilizzo di forme che non hanno bisogno di Box, Banner, Pop Up ed altri formati prestabiliti; la chiara indicazione dell’inserzionista che sponsorizza il contenuto pubblicitario; il valore dato all’esperienza dell’utente; la rilevanza rispetto al contesto e ai contenuti del Sito Internet. Questa tipologia di pubblicità si mescola con i toni e i temi del contenuto proposto sul Sito Internet, dando all’utente l’idea che la pubblicità e il contenuto siano la stessa cosa; in questo modo il messaggio arriva direttamente ad utenti interessati, che sono realmente potenziali clienti, e dunque hanno una maggiore attenzione verso il messaggio proposto, rispetto alla pubblicità tradizionale. Raggiungere il pubblico giusto Utilizzando il Native Advertising si ottiene una migliore profilazione degli utenti, ma affinché ciò avvenga sarà importante fare una riflessione sulla tipologia di potenziali clienti che si desidera raggiungere. Trattandosi di una forma pubblicitaria basata sul contenuto, per poter offrire un annuncio che sia realmente di valore e d’interesse nel contesto di lettura dell’utente, bisognerà riflettere su chi sia questo utente che si vuole raggiungere e quali siano le sue caratteristiche. Si procederà dunque ad individuare: - età; sesso; lingua; interessi e passioni; località; abitudini. Progetto T-Lab | Report Finale Solo individuando con precisione chi è il proprio potenziale cliente si potrà essere certi che il messaggio arrivi a destinazione a chi è realmente interessato e non si disperda, rendendo vana la pubblicità. Raggiungere i risultati desiderati Come per tutte le scelte svolte, anche nel caso del Native Advertising sarà importante decidere quali sono i risultati che si vogliono ottenere, in modo da essere in grado di valutare se questi sono stati raggiunti o meno. La possibilità di monitorare il raggiungimento dell’obiettivo, infatti, permetterà di: - individuare cosa funziona meglio; cambiare in meglio a seconda dei risultati ottenuti. L’importanza di aver chiaro quali sono i risultati attesi, che devono essere correlati agli obiettivi di business, porta all’ottimizzazione del Budget nella realizzazione degli annunci. Bisogna tenere presente che il Native Advertising ha una difficoltà maggiore nell’esplicitare il raggiungimento degli obiettivi, ma raggiunge un numero più elevato di utenti che sono meglio profilati: c’è una maggiore qualità del potenziale cliente. Si ricorda, infine, che questa tipologia di pubblicità è volta anche alla creazione di Engagement, dato che l’annuncio si armonizza con i suoi contenuti all’interno del contesto in cui si trova. Pertinenza dell’annuncio Trattandosi di una tipologia di pubblicità integrata in un determinato contesto e contenuto, sarà importante che l’annuncio sia pertinente con esso, in modo che risulti altamente impattante sul potenziale consumatore, ma senza essere elemento di distrazione. La scelta del messaggio dovrà essere ragionata, in modo che il contenuto offerto sia conforme al contesto in cui si trova e sia perfettamente integrato con esso: se i contenuti gratuiti offerti dal Sito Internet saranno di qualità, la presenza di contenuti sponsorizzati non sarà percepita negativamente da parte degli utenti. Si ricorda, infine, che molti inserzionisti che offrono la possibilità di contenuti sponsorizzati penalizzano gli annunci non coerenti e pertinenti, quindi anche il testo dell’annuncio dovrà essere frutto di una riflessione ragionata. Alcune possibilità di Native Advertising sono i Google Adwords, i Post Sponsorizzati di Facebook e i Promoted Tweet di Twitter.