settembre 2005
anno XII - n. 3
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - Contiene IR
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e
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2 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Editoriale
Sommario
4 FESTA
DEL SANTO
C
ROSARIO
5 LUNEDÌCINEMA 2004-2005
6 ARCI-PAHO:
CONCORSO
7 SCI CLUB MARZOLA:
8 RIEVOCAZIONE
PRESEPI 2005
INIZIO DELLA STAGIONE INVERNALE
STORICA: INAUGURAZIONE DEL PONTE
10 SPECIALE TUTTAPOVO
14 AVIS: L’IMPEGNO
IN FESTA:
ARCI,
FOTO
PASSATO E I PROGRAMMI FUTURI
16 OLTRECASTELLO: SAN PANTALONE
HA FATTO IL PIENO
19 THOMAS DEGASPERI
SUL TRONO D’EUROPA
20 GABBIOLO:
SAN ROCCO
22 CTG:
FESTA DI
IL TORNEO DELLE FRAZIONI, VINCE
23 ZATERATA,
24 GSA:
BUON RISULTATO PER
27 CONCLUSA
LA STAGIONE AGONISTICA DEL
31 LUCA CIOLA,
E ORATORIO: SETTIMANA INSIEME
UN BARISTA DELLA SAVANA
DALLA
RSA M. GRAZIOLI
NUOVO CENTRO POLIFUNZIONALE
42 LA
DELLA CIRCOSCRIZIONE
FESTA DELLA MONTAGNA, QUARTA EDIZIONE
DISCO:
EUGENIO FINARDI, ANIMA
BLUES
46 30
ANNI FA: LA FESTA DELLA CILIEGIA
51 LE
RICETTE DI
MATILDE:
52 RACCONTO RICCI:
UNA SCORPACCIATA DI FUNGHI
LA PENDOLA
53 L’ANGOLO
DELLA POESIA
54 L’ANGOLO
DELLA POESIA DIALETTALE:
56 LE
GIACOMO FLORIANI (II
ISTITUZIONI INVISIBILI: LE ORSOLINE A
58 SUONATORI
59 ALBUM
66 IN
NON VEDENTI
FESTA DEI COLORI
40 SPAZIO
46 IL
G.S.
PAR PONDICIO
ALLA VENTESIMA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
36 NOTIZIE
39 IL
2005/2006
UN SAFARI FRA SABBIA E ROCCIA
30 KALEIDOSCOPIO
34 LA
POVO
UNDICESIMA EDIZIONE DEL TORNEO
28 LA NAMIBIA,
32 POÈRI
REDONDOLO
IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ PER IL
26 ARCI-PAHO:
LODOVICO
DI
POVO
ORGANI
DEI RICORDI
RICORDO DI...
RINO PARISI
E IVO
SLOMP
PARTE)
i lasciamo alle spalle un'estate non particolarmente calda, anzi! Questo clima comunque non ha influito sull'attività delle varie associazioni a svolgere i loro programmi. Com'è tradizione gli appuntamenti comprendono tutte le
età. Dal Circolo Pensionati ed Anziani al Gruppo Giovani, ed alle
iniziative degli animatori delle due case di riposo, in mezzo ci
stanno tante attività estive che vanno dai campeggi della parrocchia ed il CTG e della Kaleidoscopio, alle gite ed alla festa in
Chegul della Sat, ecc. Anche le manifestazioni sportive hanno
avuto il loro spazio, la Sat con il trofeo Luisa Lunelli, l'Atletica
Trento ed il Marzola con il Giro delle Frazioni nell'ambito della festa di Tuttapovo. Straordinaria è stata partecipazione alla gara di
tiro con l'arco domenica 3 luglio al Moronar, organizzata dal G.S.
Arcieri del Moronar. Non dimentichiamo la gara di MTB del GSA
BIKE svoltasi in località Pramarquart. Il CTG con il Torneo delle
Frazioni di calcio. Anche l'undicesima edizione del torneo "Par
Condicio", organizzato dal circolo ARCI PAHO al Parco Cimirlo,
ha visto la partecipazione record di otto squadre ed altre iniziative minori. Tutto questo ha contribuito a far si che l'estate sia stata occasione di partecipazione e di incontro tra la gente.
Per concludere il 4 settembre al Parco Cimirlo si è svolta la
seconda edizione della Festa della Montagna organizzata dalla
Circoscrizione con l'aiuto di alcune associazioni del sobborgo.
Ma l'estate è stata anche l'occasione di feste popolari e di
sagre. Abbiamo iniziato noi con la seconda edizione di Tuttapovo in Festa, dal 29 giugno al 3 luglio, con spettacoli, musica,
mostre, cucina tradizionale ed etnica, giochi vari e sport. A fine
luglio è stata la volta di Oltrecastello con la tradizionale sagra di
San Pantaleone che ha visto la partecipazione di molta gente.
Sono stati tre giorni all'insegna del divertimento e della buona
cucina. Per ultimo, a Ferragosto, il comitato di Gabbiolo ha dato
vita alla sagra di San Rocco, con giochi, musica e pastasciutta
gratis per tutti.
Naturalmente di tutto questo troverete nelle pagine interne
una ricca documentazione fotografica.
Tutto questo festeggiare non ci esime però dal nostro impegno quotidiano nella società civile, come volontari e come portatori di interessi diffusi tra la gente che sono anche vòlti al nostro impegno solidale con altre realtà, anche lontane da noi, che
necessitano della nostra solidarietà e del nostro aiuto. Ricordiamo l'attività di Accoglienza in Famiglia, degli Amici di Moroto,
delle Suore del Libano, ecc.
Queste manifestazioni hanno tutte come fine quello di raccogliere fondi da destinare ad attività di solidarietà e di sostegno a
quelli che ne hanno bisogno, in questo senso crediamo che la
gente di Povo abbia dimostrato con i fatti di essere sensibile a
queste iniziative.
68 AUGURI A...
Tuttapovo
Bimestrale di informazione a diffusione gratuita
Via Salè 1, c/o Centro Civico
www.tuttapovo.it
Editore proprietario “Club Interassociato Tuttapovo”
Associazione di Promozione Sociale
Redazione, amministrazione e recapito postale
c/o Sergio Nichelatti, via Madonnina 22,
38050 Povo (TN), tel. 0461.811026
e-mail: [email protected]
Iscriz. Trib. di Trento n. 817 del 19.04.1994
Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni
Via Borino, 39 - 38050 Povo (TN)
e-mail: [email protected]
Presidente: Sergio Nichelatti
Stampa: Publistampa s.n.c. Pergine Valsugana
In copertina
Anno XII - N. 3 - Settembre 2005
Redazione:
Paolo Giacomoni, Giancarlo Ianes, Sergio Nichelatti,
Stefano Ricci, Aldo Giongo, Alessandro Gretter,
Davide Tarolli, Antonio Bernabè
Sprè: ponte sul rio Salè
Hanno collaborato a questo numero:
Casa di Riposo M. Grazioli, Casa Riposo di Gabbiolo,
Circoscrizione di Povo, Guido Leonelli, Innocenzina
Groff, Maria Grazia Giovannini, Matilde Padroni, Nonna
Renata, Paolo Giovannini, Renzo Dori, Roberto
Bortolotti, Franco Zanuso, Lidia Franceschini, Riccardo
Faes, Gabriella Facchinelli, Marina Bort, Alessandro
Furlani, Luigi Gruber, Mauro Giovanazzi, Giuseppe
Stancher, Bruno Tomasi, Paolo Malpaga.
Foto di Sergio Nichelatti
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 3
Associazioni
Oratorio
Festa del
Santo Rosario
I
l Circolo Oratorio Concordia quest’anno dedica la festa del S.
Rosario ai giochi di una volta. Il gioco e il divertimento viaggia
nel tempo per riportare alla luce, senza nessuna pretesa di
complessità e di virtualità, i giochi che hanno occupato il tempo dei
bambini di una volta.
Un’iniziativa che vuole raccogliere la partecipazione delle famiglie e di tutta la comunità nei piazzali dell’oratorio per costruire assieme un momento di festa e di ritrovo attorno alla centralità della
tradizionale celebrazione religiosa del Santo Rosario.
La festa inizia mercoledì 28 settembre alle 20.00 con la recita
del Santo Rosario in chiesa e si concluderà domenica 2 ottobre
con il pranzo comunitario e la processione
della Madonna del S. Rosario per le vie del
paese.
Durante questi 5 giorni di festa vi saranno momenti di gioco per i bambini e momenti di incontro e di divertimento per gli
adulti.
La festa come l’anno scorso ha l’intento di valorizzare l’oratorio come luogo di
crescita e di incontro della comunità.
Il programma che segue è in via di definizione, seguiranno informazioni dettagliate
all’interno delle locandine che verranno affisse nelle bacheche.
Sabato 1 ottobre
Ore 14.30 nel piazzale dell’oratorio inizio giochi per bambini, apertura bar, apertura “Vaso della Fortuna”; nella sala parrocchiale
verrà allestito il mercatino del gruppo Ago e Filo.
Ore 16.30 nel piazzale dell’oratorio momento di merenda per i
bambini. (In caso di pioggia ore 15.00 centro civico tombola
per i bambini).
Ore 20.00 S. Messa.
Ore 21.00 in teatro concerto del coro Dolomiti di Trento.
Domenica 2 ottobre
Ore 8.00 S. Messa.
Ore 9.00 nel piazzale dell’oratorio apertura bar e Vaso della fortuna; in sala parrocchiale apertura mercatino del gruppo Ago e
Filo.
Ore 10.30 S. Messa con l’inizio dell’anno catechistico.
Ore 12.30 al centro civico pranzo comunitario.
Ore 14.30 celebrazione e processione del S. Rosario.
Ore 15.30 nel piazzale dell’oratorio giochi per bambini (in caso di
pioggia gara di disegno al centro civico)
Ore 17.00 in teatro spettacolo di burattini di Luciano Gottardi.
Mercoledì 28 settembre
Ore 20.00 in chiesa recita del S. Rosario.
Giovedì 29 settembre
Ore 20.00 in chiesa recita del S. Rosario.
Ore 21.00 in teatro concerto del gruppo
“Cantare suonando” diretto dal maestro
Marco Porcelli.
Venerdì 30 settembre
Ore 20.00 in chiesa recita del S. Rosario.
Ore 21.00 in teatro spettacolo da definirsi.
POVO (TN) Via Sommarive, 10 - Tel. 0461 816073
4 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Giorno di riposo: Martedi - Sabato e Domenica chiuso a Mezzogiorno
Associazioni
Oratorio
LUNEDICINEMA
2005-2006
I
nizierà il 7 novembre la nuova rassegna cinematografica del
teatro “Concordia”, che propone una selezione di opere significative uscite nel corso dell’anno e alcuni titoli annunciati per
la nuova stagione.
La rassegna ospiterà film di autori che hanno suscitato l’interesse e l’emozione del pubblico come Le chiavi di casa di
Gianni Amelio e Million Dollar Baby di Clint Eastwood, ma anche film di esordienti come Eléonore Faucher (Le ricamatrici) e
Francesco Munzi (Samir), che si sono fatti apprezzare nei fe-
stival internazionali.
Da un punto di vista tematico e di genere, il programma lascia
intravedere tre grandi filoni:
- le relazioni familiari, in particolare quelle fra genitori e figli, declinate ora al maschile ora al femminile;
- la storia che ha generato il secondo conflitto mondiale, con l’analisi delle figure di potenti come Hitler (La caduta) e Hiro Hiton (Il sole), ma anche quelle di gente comune che ha saputo
opporsi ai regimi (La Rosa Bianca);
- infine il tema di attualità, lo scontro e l’incontro con culture diverse (Hotel Rwwanda, Tickets), con una particolare attenzione
ad Israele e all’area mediorientale (Private, La sposa siriana,
Va’ e vivrai).
Un cartellone variegato, che non dimentica la commedia dal tono lieve di un Rappenau (Bon voyage) o quello vagamente surreale di un Wes Anderson (Le avventure acquatiche di Steve Zissou)
e dà spazio anche alla rinascita del documentario cui si è assistito
nell’ultima stagione (La storia del cammello che piange).
Il calendario uscirà a settembre con il programma: si potrà richiedere in parrocchia o al tabacchino di Povo, dove sarà possibile acquistare anche l’abbonamento completo o a metà rassegna.
L’appuntamento, come da tradizione ormai, è lunedì sera alle
ore 20.30.
Primi al Torneo Madonna delle Laste
D
a qualche anno nel mese di maggio viene svolto il
“Torneo Madonna delle Laste”, torneo di “calcio a sette” a scopo benefico che vede sfidarsi le squadre delle parrocchie di Trento. Anche quest’anno l’ostico terreno del
campo da calcio di S. Donà, ha visto un gruppo di nostri giovani compaesani lottare per la scalata della classifica e guada-
gnare infine, per il secondo anno consecutivo, la vittoria finale.
A questo punto non ci resta che ricordare che squadra vincente non si cambia e dare appuntamento alla prossima edizione,
sperando nella conquista del trofeo. Se si raggiungesse la vittoria per il terzo anno la coppa resterebbe definitivamente in casa poèra. In bocca al lupo ai nostri campioni!!
snc
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 5
Associazioni
C i r c o l o A r c i - Pa h o
Se a Povo a
Natale un
presepe
L’
autunno, la stagione dei raccolti, è arrivato dopo aver
raccolto e sistemato le provviste per il prossimo inverno. Vincendo la tristezza delle foglie che si colorano e
cadono, fate un pensiero al Natale, e con esso al presepe, un bel
presepe da sistemare nel portico o nel giardino dove adesso c’è
ancora qualche fiore coperto dalle foglie caduche, un piccolo capolavoro da iscrivere al concorso per il miglior presepio 2005,
giunto felicemente alla sesta edizione. Il circolo culturale ARCI/PAHO, la Circoscrizione di Povo, Spazio Aperto della cooperativa Kaleidoscopio ed il Club Interassociativo Tuttapovo con la collaborazione della Famiglia Cooperativa di Povo bandisce la sesta edizione del concorso a premi “Se a Povo a Natale un Presepe”.
Regolamento di partecipazione
I residenti nella circoscrizione di Povo, possono partecipare da
soli o in gruppi consegnando il sotto riportato modulo, presso la rivendita di giornali e tabacchi di Maria Pegoretti Tiziana in piazza
Manci a Povo unitamente alla quota di iscrizione di euro 5,00, indicando: nome, cognome e indirizzo, entro e non oltre giovedì 1
dicembre 2005.
I lavori dovranno essere visibili dall’esterno e possono essere
situati sia all’aperto, sia in luoghi coperti (sottoscale, avvolti, cortili, porticati, ecc.) purché accessibili. Sono esclusi lavori realizzati all’interno delle abitazioni non accessibili al pubblico.
I presepi saranno numerati progressivamente ed avranno una
sigla da riportare nel modulo di votazione, in modo da costituire un
percorso logico godibile da tutta la popolazione, il cui tragitto sarà
allegato al prossimo numero di Tuttapovo che uscirà a dicembre.
I numeri e le sigle di partecipazione saranno recapitati a domicilio e dovranno essere esposti in modo visibile.
I presepi dovranno essere ultimati entro le ore 12 del 23 dicembre 2005.
Sono previste due sezioni, singoli e gruppi.
Gli organizzatori declinano ogni responsabilità in ordine a danni, infortuni o altro che dovesse verificarsi nel corso della manifestazione.
I lavori verranno valutati da due giurie così composte:
1) tutti i visitatori dei presepi che potranno esprimere il loro voto utilizzando l’apposita scheda pubblicata sul prossimo numero di
Tuttapovo,ogni scheda per essere valida deve riportare i voti di almeno due terzi dei presepi in concorso con le rispettive sigle identificative, si invitano i visitatori a visitare e votare tutte le opere.
2) un gruppo di esperti d’arte.
Saranno premiati i primi tre scelti dalla giuria ed i primi tre scelti dai visitatori, i premi non sono cumulabili, a parità di voti prevale il voto della giuria ed in caso di doppia designazione, verrà premiato il successivo della classifica visitatori.
La premiazione avverrà sabato 7 gennaio 2006 alle ore 16,30
presso il centro civico, premi saranno estratti tra i visitatori votanti presenti, gli assenti alla premiazione (concorrenti e votanti) non
avranno diritto a nessun premio.
Tutti i partecipanti riceveranno un omaggio - ricordo.
Iscrivetevi presto! non aspettate l’ultimo giorno.
Per ulteriori informazioni telefonare a ARCI/PAHO numero 0461
819947 - [email protected].
Tagliando di partecipazione alla rassegna
“Presepio Povo 2005”
Il/la sottoscritto/a ___________________________________________ (solo per i gruppi: in rappresentanza di
__________________________) abitante a Povo in via ____________________________ n. ______ intende partecipare al concorso “PRESEPIO POVO 2005”, sezione:
‰singoli ‰gruppi
(barrare la sezione) e dichiara di aver versato la quota di iscrizione, il
presepio sarà ubicato in _________________________________________________________________________________.
Povo, ____/____/________
6 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
firma _______________________________________
È tempo di prepararsi
alla stagione invernale
L
o Sci Club Marzola, nel 40° anno dalla sua fondazione,
continua a promuovere attivamente lo sci da fondo, puntando prevalentemente sui giovani, come presente e futuro
di una disciplina che ha dato e tuttora dà ottimi atleti a livello locale, nazionale ed internazionale.
Convinti di questa politica il direttivo dello Sci Club è intenzionato, più d’ogni altro anno, ad incrementare il gruppo dei giovanissimi sciatori che nella scorsa stagione ha dimostrato di impegnarsi energicamente nell’attività, in un clima di gioco e divertimento.
A tal fine viene programmato un corso rivolto ai ragazzi interessati. Questo permetterà: di acquisire la padronanza nella tecnica di base dello sci da fondo e di affrontare gradualmente le gare
del circuito federale.
S’inizia martedì 04 ottobre 2005 ad ore 17.00, con la preparazione presciistica presso la palestra della Scuola Media d’Arte “A.
Vittoria” - Viale degli Olmi n° 26 a Trento. L’attività proseguirà nelle
giornate di martedì, dalle 17.00 alle 19.00, e venerdì, dalle 18.00
alle 20.00, presso la stessa palestra fino all’arrivo della neve.
Da qui ci si sposterà alle Viote del Monte Bondone per continuare con il corso di sci da fondo organizzato in modo da coprire
tutta la stagione invernale ed, in particolare, le vacanze di Natale.
L’iscrizione è aperta a tutti i giovani d’età compresa fra 8 e 15
anni e può essere effettuata direttamente in palestra, anche dopo
un eventuale prova-gradimento da parte del ragazzo interessato.
L’insegnamento della disciplina dello sci da fondo è garantito
qualitativamente dai tecnici dello Sci Club Marzola: Marco Baldo -
allenatore federale FISI, Luigi Weiss - olimpionico del biathlon ed
ex allenatore della squadra nazionale e Paolo Ferrari - tecnico Marzola. A loro si aggiungono i maestri della Scuola Italiana Sci Fondo
Viote - Monte Bondone.
Il contributo per l’intera attività è di 300 euro comprendenti: tessera FISI e sociale, trasporto con pulmini per le uscite invernali, palestra, tecnici, assicurazione ed iscrizione alle gare.
Con l’adesione allo Sci Club Marzola è possibile avere materiali (sci, scarpe, attacchi, bastoncini, ecc.) a condizioni particolarmente vantaggiose per i giovani sciatori e le loro famiglie.
Inoltre lo Sci Club Marzola organizza la tradizionale ginnastica
presciistica per adulti (sopra i 18 anni). Il corso sarà effettuato il
martedì ed il giovedì, con orario 20.00 - 22.00, presso la Palestra
della Scuola Elementare di Villazzano (Salita dei Molini). Si inizia
martedì 20 settembre 2005 e si termina martedì 20 dicembre
2005. Il corso è tenuto da tecnici diplomati ISEF e l’iscrizione (110
euro comprese tessera sociale ed assicurazione RCT) può essere
effettuata direttamente in Palestra fino ad esaurimento dei posti.
Lo Sci Club Marzola Vi invita a partecipare numerosi alle iniziative
proposte, assicurando competenza, socialità e divertimento.
Per iscrizioni ed ulteriori informazioni rivolgersi tutti i martedì
dalle 20.30 alle 21.30 presso la Sede sociale di Piazza Manci n° 5
a Povo oppure telefonare a Carlo Segatta 0461/810095 (fax
0461/819280) o ad Angelo Orlandi 0461/811311. È possibile consultare il nostro sito internet www.gsmarzola.org.
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 7
Associazioni
C i r c o l o A r c i - Pa h o
Rievocazione storica
Inaugurazione del
Ponte Lodovico
di Aldo Giongo
C
orreva l’anno 1855, il comune di Povo che comprendeva
anche la “villa” (frazione) di
Villazzano (si costituì in comune autonomo nel 1864) era un comune prevalentemente agricolo, pur contando
su una notevole presenza di muratori,
nonché di molini e filande, la strada
della Valsugana era stata completata
da poco ed un nuovo ponte era stato
costruito per collegarla con Povo attraversando la profonda forra del torrente Fersina. L’opera era praticamente conclusa per la gioia dei “poèri”
che non avrebbero più dovuto percorrere la scomoda e ripida strada che
attraverso ponte Cornicchio portava
alla “Busa”. Non restava che inaugurarla degnamente dandogli un nome.
Approfittando della annunciata venuta
a Trento dell’ Arciduca d’Austria (fino
al 1918 eravamo sudditi dell’impero
austrungarico), il comune di Povo coinvolse il capitano circolare Conte Carlo Coronini Cronberg, (allora le province si chiamavano capitanati) ed il principe vescovo
Giovanni Nepomuceno de Tschiderer ed
avuta conferma della presenza di Sua Altezza Carlo Lodovico d’Asburgo, venne stabilita la data della cerimonia per il giorno 22
ottobre 1855. Per 150 anni questo ponte ha
svolto il suo onorato servizio (salvo gli ulti-
mi due anni dopo la costruzione del nuovo
ponte) passando dalle carrozze, alle prime
auto, ai camion ed al traffico infernale del
terzo millennio. Nel 1996, Sandro Menestrina ha trovato e reso pubblico il manifesto di
questa inaugurazione pubblicato la prima
volta sul libro “Cento anni di cooperazione
a Povo 1896 - 1996” prodotto dalla Cassa
Rurale di Povo per festeggiare il centenario,
nel 1999, il consigliere comunale Giongo
Aldo interrogava il vice sindaco (il sindaco
Dellai si era già trasferito in Provincia) per
chiedere la collocazione di una targa indicante le origini del ponte e la sua denominazione. Qualche anno dopo il consigliere
Luigino Maule divenuto presidente della
commissione toponomastica si è interessato della vicenda e non senza difficoltà è
riuscito a far installare all’inizio del vecchio ponte una bella stele (nella foto) riportante il citato manifesto.
Il circolo culturale ARCI PAHO non volendo dimenticare questi 150 anni di storia,
ha proposto alla circoscrizione di organizzare un momento di festa sul ponte, divenuto area pedonale, con la presenza
di un picchetto di Kaiserjägher austriaci, una rappresentazione in costume della cerimonia di inaugurazione, rappresentanti nazionali, internazionali, comunali e circoscrizionali,
da tenersi sabato 22 ottobre 2005. Il
programma definitivo sarà comunicato tramite locandine e volantini.
Per coloro che non ha avuto il
tempo di leggere il testo del manifesto
ne proponiamo una sintesi:
“A NON PERITURA MEMORIA Sua Altezza Imperiale il Serenissimo
Arciduca CARLO LODOVICO D’ AUSTRIA benedicendo SUA ALTEZZA REVERENDISSIMA GIOVANNI NEPOMUCENO DE TSCHIDERER coll’intervento DEL NOBILISSIMO SIG. CARLO
CONTE CORONINI - CRONBERG - I.R.
capitano circolare, dell’Imperial Regia Autorità del circolo, del distretto,
del Municipio trentino, della Rappresentanza comunale dei censiti di Povo; oggidì 22 ottobre 1855 degnevolmente
assume l’alto Protettorato delle nuove strade di Povo ed accorda al ponte sul Fersina
presso S. Donà L’ECCELSO SUO NOME. All’esultante e riconoscente Comune di Povo
il faustissimo Auspicio è pegno d’un felice
avvenire.”
Il programma dettagliato sarà diffuso
tramite locandine e volantini.
NICHELATTI ALDO
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8 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
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L’ARCI-PAHO
a Tuttapovo
in festa
di Aldo Giongo
P
er la seconda edizione di Tuttapovo in festa, il circolo ARCI
PAHO si è impegnato al massimo delle sue possibilità. Cominciando dalle mostre artistiche, Lorenzo (Lucio) Ghirardelli, personaggio ormai famoso a Povo, ci ha proposto le sue opere; scorci di Povo disegnati dal vero negli angoli più interessanti del
paese che ci hanno fatto riscoprire i luoghi che vediamo quotidianamente senza guardarli e dei magnifici nudi di donna assieme ai dipinti di Hana Valovà pittrice di Znojmo (città gemellata) ispirati a storie bibliche e a favole per bambini molto apprezzati dagli intenditori.
Notevole e qualificata la presenza di pubblico all’inaugurazione, mercoledì 29 giugno, artisti,esperti ed appassionati d’arte, ma in particolare molti giovani, buona anche l’affluenza di pubblico nei 5 giorni
di esposizione. Sempre nelle ex scuole elementari gentilmente concesse dalla dirigente dell’istituto comprensivo Maria Luisa Baldessari, era presente la mostra fotografica “ profughi in Moravia” per ri-
cordare il novantesimo anniversario della partenza dei nostri padri e
nonni per Znojmo il 28 maggio 1915 e le fotografie del concorso fotografico curato da Sara Albertini “Alla riscoperta della Povo antica”.
Il 30 giugno presso l’anfiteatro in piazza Manci, abbiamo organizzato con Kaleidoscopio e con il contributo della circoscrizione, il concerto rock giovanile con le band della sala prove e domenica 3 luglio
la festa multietnica con Spagna, Brasile, Colombia, Polonia e Germania. Molto apprezzati dai giovani i musicisti, altrettanto gli stand
delle cinque comunità straniere, con cibi tipici. Per la parte spettacoli, ha esordito l’Italia con la rappresentazione della leggenda del
Basilisco, un drago che imperversava nella piana di Mezzocorona, di
seguito un’altra leggenda con un altro drago, il fiammeggiante drago
di Cracovia. Bravi i ballerini colombiani che hanno aperto le danze ed
il gruppo polacco che ha presentato il balletto nazionale con dei meravigliosi costumi folcloristici tradizionali, bellissime e bravissime le
due ballerine brasiliane con i loro ridottissimi costumi, un ringraziamento a tutti i rappresentanti delle nazionalità, in particolare Sanchez
Ianita (Spagna), Hasselblatt Benita (Germania), Czarzasta Bozena
(Polonia), Rojas Cecilia (Colombia) e Dos Santos Wilson Ana Lucia
(Brasile) ed a Tuttapovo che ha finanziato l’iniziativa. Durante il pomeriggio, abbiamo premiato i concorrenti del concorso fotografico,
le opere sono state valutate in forma assolutamente anonima dalla
giuria così composta: Giuseppe Sparano, Edgar Caracristi, Marco
Adami e Sara Albertini con Antonio Bernabè per la valutazione storica e votate dai visitatori con la denominazione degli autori. Questi i
prescelti della giuria: I° - “facciata di villa Cavagna” di Paolo Giacomoni, II° - “ maso di Villa Lubick” di Ivan Giacomoni, segnalata per
la qualità la foto di Flora Triches. Questa la graduatoria del pubblico:
I° posto con voti 298 - Paolo Giacomoni, II° posto con voti 280 - Ivan
Giacomoni, III° posto con voti 260 - Valeria Buzzi, IV° posto con voti 254 - pari merito Paolo ed Ivan Giacomoni, V° posto con voti 252
- Leandro Alfredo Sabin Paz.
Pollice Verde
Luigi Maier
Regolazione siepe
Abbattimento, potatura piante
ad alto e basso fusto
Regolazione, cura e manutenzione
di terrazze e zone verdi
Preparazione orti
Impianti di irrigazione
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10 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
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Il direttivo del circolo ha deciso che i premi non erano cumulabili, quindi sono stati premiati i primi due scelti dalla giuria, con una
macchina fotografica digitale di pregio ed un accappatoio di marca, il terzo ed il quinto votato dal pubblico sempre con una macchina fotografica digitale ed un accappatoio di Ferrè, un ringraziamento alla ditta Trony - Elettrocasa per la collaborazione nell’ acquisto dei premi ed a Walter Mongera nello spoglio delle schede
votate. Nell’ iniziare la presentazione delle iniziative, il presidente
dell’Arci/Paho Giongo, ha ricordato brevemente la figura di Alexander Langher, parlamentare europeo e consigliere regionale, che ha
dedicato la sua vita alla convivenza pacifica tra i popoli, suicidatosi il 3 luglio 1995, deluso e disperato per il fallimento delle trattative nella ex Iugoslavia mentre Sarajevo veniva bombardata dai Serbi. Ci ha lasciato un biglietto con queste parole “non siate tristi,
continuate in ciò che era giusto”.
Corsi d’autunno
Il circolo culturale ARCI PAHO, ripropone per il terzo anno consecutivo, i seguenti corsi culturali:
- Spagnolo con Ofelia Pereira;
- Portoghese con Ana Lucia Dos Santos Wilson;
- Tedesco e Italiano con Rosamaria Lattanza.
Quest’anno, in collaborazione con l’ARCI del Trentino,
proponiamo un corso di lingua e cultura cinese con insegnanti di madrelingua, partito ancora nel mese di settembre.
Per la cura dello spirito e del corpo:
- Yoga con Ofelia Pereira;
- Shiatsu con Liliana Atz;
- Viet Tai Chi con Ines Campo.
Per casalinghe - casalinghi inesperte/ti un pratico:
- corso di cucito a mano ed a macchina per piccole riparazioni;
- corso di maglieria per principianti.
I corsi, che partiranno nel mese di ottobre, saranno effettuati
se verrà raggiunto un numero minimo sufficiente di iscritti.
La partecipazione è riservata ai soci ARCI, avvertiamo
che è aperto il tesseramento per il 2006 - la tessera costa
sempre 10,00 euro (diminuita rispetto alle vecchie 20.000 lire del 2001) e da diritto a molti sconti e convenzioni validi in
tutta Italia.
Iscrivetevi numerosi!
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Associazioni
A v i s Po v o
L’impegno
dell’Avis
di Giancarlo Ianes
L’
Associazione Volontari Italiani Sangue, in occasione della Festa del S. Rosario, organizza un concerto con il
Gruppo “Cantare suonando” diretta dal prof. Marco Porcelli. Come si ricorderà questi ragazzi “diversamente abili” hanno
animato con la loro musica il santo Rosario nella chiesa parrocchiale in analoga occasione lo scorso anno.
Quest’anno abbiamo pensato ad una collocazione diversa anche per dar modo ai musicisti di poter esprimere al meglio le loro
conoscenze artistiche anche fuori dall’ambito strettamente spirituale. Sarà presente la cantante Manuela Maffei, collaboratrice del
gruppo, da molti conosciuta anche per aver partecipato ad alcune
edizioni dell’indimenticato Trofeo “Leone Rampante”, sfida canora
tra giovani cantanti negli anni ‘70/‘80. Lo spettacolo che verrà effettuato giovedì 29 settembre ad ore 20.45 presso il Teatro Concordia, si preannuncia come occasione allettante per trascorrere
una serata in lieta compagnia e per la quale contiamo su una numerosa partecipazione.
Notizie sul Gruppo “Cantare Suonando”
L’Associazione culturale di volontariato e di solidarietà “Cantare Suonando” è nata per volontà di un gruppo di genitori di ragazzi disabili interessati a svolgere attività musicale e alcuni amici.
Responsabile didattico è il prof. Marco Porcelli coadiuvato dalla prof.ssa Silvia Lucchini. L’associazione si dedica all’insegnamento dell’arte e della cultura e in particolare modo della musica
attraverso l’apprendimento individuale della notazione musicale e
l’esecuzione in pubblici concerti da parte di portatori di handicap.
Strumento utilizzato è il pianoforte e la tastiera elettronica. La modalità di intervento didattico avviene senza far uso di metodi alternativi e/o facilitativi. L’intervento formativo e il coinvolgimento
emozionale del familiare può risultare determinante per accelerare
la formazione musicale dell’allievo. Il valore e la bontà dell’iniziativa si esprime poi nelle esecuzioni concertistiche dove ciascun ragazzo (che suona il brano individualmente) ha modo di far apprezzare al pubblico le doti e i risultati raggiunti con il proprio impegno.
Voce solista di “cantare suonando” è Manuela Maffei, vincitri-
14 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Marco Porcelli, Manuela Maffei e Lara Valer nel concerto 2004
ce del recente concorso CANTACLES 2004. Nel 2002 il Gruppo ha
inciso il suo primo Cd “Musica per Vivere” arrangiato da Goran
Kuzminac.
Ricordando l’attività svolta
L’Avis ha collaborato, assieme ad altre Associazioni del territorio, a “Tuttapovo in festa” che si è svolta dal 29 giugno al 3 luglio
scorso. In particolare, assieme a Sat e Kaleidoscopio, ha organizzato la Passeggiata per le frazioni di Povo, simpatico momento di
aggregazione alla riscoperta della nostra Comunità attraverso i suoi
magnifici scorci panoramici. La partenza è stata aperta dai funambolici ragazzi della Kaleidoscopio che hanno accompagnato i primi
passi dei partecipanti (famiglie, giovani, anziani, ecc.). Dopo il “rinfresco” curato dalla satina Franca Giovannini nella piazzetta di Oltrecastello di sotto e che ha segnato il “giro di boa” del percorso (4
km complessivi), il gruppo di partecipanti ha tagliato il traguardo nel
piazzale dell’Oratorio dove gli Avisini avevano predisposto un ristoro. Il presidente del Club Tuttapovo, Sergio Nichelatti, ha infine distribuito degli omaggi estratti a sorteggio tra i “camminatori”.
Redazionale
Giovani imprenditori
Non la solita
palestra
I
n questi giorni compie un anno l’attività di fitness iniziata da
Alessandro Bernabè, altro giovane imprenditore “poèro”, che
per ovvi motivi si è insediata nella città di Trento. È collocata
in posizione facilmente raggiungibile tramite la circonvallazione cittadina, all’inizio di Via Maccani e presso la sede della “Croce Bianca”. Il “MOVING CLUB” dispone di ampli piazzali che consentono
il parcheggio in qualsiasi ora della giornata.
Dopo aver conseguito il diploma ISEF, Alessandro ha frequentato corsi specifici ed ha, tra l’altro, conseguito la specializzazione
di personal trainer per poi avviare a Rovereto una palestra in società con altri qualificati istruttori.
Infine, nel 2004, la decisione di aprire nella città capoluogo un
centro fitness tutto suo, in locali molto ampi, dotati non solo di un
nuovissimo “sistema di allenamento a circuito”, ma anche di sauna, bagno turco e zona relax per coccolare le persone più esigenti. Il centro dispone, inoltre, di una sala per i corsi di gruppo, quali
ginnastica dolce, steep, g.a.g. ed altro ancora.
Giovane d’età ma con buona esperienza alle spalle, Alessandro
adesso si aspetta che anche gli abitanti del suo paese gli diano
quelle soddisfazioni che già sono arrivate dalla gente del centro città e degli altri sobborghi.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 15
Associazioni
Comitato chiesa Oltrecastello
San Pantaleone
ha fatto il
pieno
di Maria Grazia Giovannini
D
a qualche anno a questa parte l’estate ad Oltrecastello è
sinonimo di festa e risulta quindi facile associarla alla sagra di San Pantaleone, patrono del sobborgo.
Gli ultimi tre giorni di luglio hanno riscontrato un’affluenza alla
manifestazione tale da far pensare che sia stata l’edizione più partecipata delle passate edizioni. Nonostante il programma fosse più
o meno la fotocopia di quello degli scorsi anni, tranne qualche piccola variante, innumerevoli sono state le persone che hanno aderito alle iniziative proposte dal Comitato Chiesa Oltrecastello, promotore dell’organizzazione. I piccoli ed i ragazzini hanno potuto divertirsi facendo la spola dal castello gonfiabile, alla palestra di roccia, dal ponte tibetano al tiro con l’arco oltre che concorrere ai giochi programmati dalla Kaleidoscopio. Gli
adulti, agguerriti più che mai, hanno potuto
cimentarsi nel primo trofeo “dei riversi”,
torneo di morra a coppie, che ha riscosso
un buono successo sia come numero di
persone partecipanti, sia come pubblico
sostenitore. Mentre sotto il tendone si svolgeva la sfida, all’esterno, nella parte ombreggiata del parco, diversi ospiti della casa di riposo “Margherita Grazioli” di Povo
gustavano dei deliziosi dolci in compagnia
dei loro assistenti ed accompagnatori. Malgrado la splendida giornata di sole invitasse a qualche gita in montagna o ad un giro
al lago, domenica molti hanno preferito gustarsi il “giorno del Signore” rimanendo ad
Oltrecastello, assistere alla processione, alla celebrazione eucaristica, godersi l’aperitivo della festa e condividere il pranzo comunitario per poi seguire i giochi dei bam-
bini ed osservare le fasi di estrazione dei ricchi premi della lotteria.
Con l’occasione si rammenta che i proventi derivati dalla vendita
dei biglietti della lotteria, unitamente a quelli raccolti lo scorso anno, hanno reso possibile la sostituzione di tutte le vetrate della
chiesa principale, progetto che il comitato aveva considerato come
una delle sue priorità, sia per la sicurezza pubblica che per questioni riguardanti lo spreco e la dispersione del calore durante i mesi invernali. Tutte le tre serate sono state ravvivate da tre diversi
gruppi musicali che si sono avvicendati su un palco addobbato e
fiorito: Paolo e Sergio hanno animato il venerdì spaziando in vari
generi musicali, i Point hanno fatto ballare gli amanti intramontabili del liscio ed infine gli Stile Libero con la loro grinta hanno fatto
scatenare anche i più timidi e riservati. Un bilancio più che positivo dunque per questa quinta edizione rivisitata della festa di San
Pantaleone con un ringraziamento doveroso ma non superfluo da
parte del comitato a tutti i volontari che hanno dato la loro disponibilità ed alle associazioni che hanno collaborato (Kaleidoscopio,
Accoglienza in Famiglia, Sat di Povo e Casa di Riposo “Margherita
Grazioli”), nonché alla guida alpina Mauro Giovanazzi (che ha fatto scoprire ai ragazzi la passione per l’arrampicata e più in generale l’amore per la montagna), a Piero Chiarani (per l’organizzazione
del gara di morra) ed ad Ivan Gruber (come rappresentante degli
arcieri). Si ricorda che alla fine di quest’anno termina, in concomitanza con il mandato del Consiglio Pastorale Parrocchiale, l’incarico del Comitato Chiesa Oltrecastello; pertanto, chiunque fosse interessato ad una propria candidatura per poter far parte del nuovo
comitato, può rivolgersi per ulteriori informazioni agli attuali componenti del comitato, i quali renderanno noti i tempi e le modalità
di votazione per il rinnovo delle cariche.
BERTOTTI s.n.c.
di Bertotti Claudio e Merz Giuliano
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16 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Associazioni
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 17
Associazioni
Casa Civica di Gabbiolo
Alla festa di
San Pantaleone
18 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
S
abato 30 luglio alcuni dei nostri ospiti della Residenza Assistenziale di Gabbiolo hanno trascorso un pomeriggio in
allegria, partecipando alla festa di Oltrecastello.
Si tratta della seconda partecipazione a questa bella iniziativa e
come l’estate scorsa non sono mancate la sensibilità e l’attenzione degli organizzatori nei confronti dei nostri anziani.
Anche il bel sole ha contribuito a rendere piacevole il pomeriggio. Queste foto lo testimoniano.
Sport
Sci nautico
Thomas Degasperi
sul trono d’Europa
di Paolo Giacomoni
T
rionfo di Thomas Degasperi al
campionato europeo disputatosi
ad inizio agosto in Austria. Thomas
si è infatti laureato campione continentale
nella specialità precedendo i fratelli romani
Fabio e Matteo Ianni. In finale si è svolto lo
spareggio per il primo posto tra Thomas e
Fabio Ianni che si e’ chiuso a favore del
“poèro” con 3 boe a 10.25 contro 3 boe a
10.75 del romano.
Letteralmente “stracciato” lo squadrone
inglese con i favoriti Willian Asher e Glenn
Campbell che nulla hanno potuto contro la
brillantissima prestazione degli azzurri.
Thomas Degasperi ripete quindi il risultato
del 2002 confermandosi ai vertici dello sci
nautico mondiale. Sfortunatissima invece
la trasferta di Thomas in Cina lo scorso 21
agosto per i Campionati Mondiali, un debilitante virus intestinale probabilmente dovuto al clima o all’alimentazione ha infatti
messo Ko l’atleta che partiva nel lotto dei
super favoriti e che non è purtroppo andato oltre il 42° posto. Ironia della sorte ha
voluto che il titolo di campione del mondo
della specialità sia stato conquistato da
quel William Asher sonoramente battuto da
Degasperi agli europei, e in aggiunta, la
medaglia d’argento sia andata all’altro inglese Glenn Campbell, solamente quarto in
Austria. Atleti fortissimi, ma tranquillamente alla portata del nostro portacolori. Col
senno di poi quindi si potrebbe dire che
Thomas poteva, abbastanza agevolmente
visti i risultati, laurearsi campione del mondo assoluto. Grande rammarico quindi in
casa Degasperi per un’occasione forse irripetibile ma anche consapevolezza che l’atleta di Povo si è ormai inserito a pieno titolo nell’elite dello sci nautico mondiale e che
le occasioni, vista la giovane età, non tarderanno a ripresentarsi.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 19
Festa di S. Rocco
U
na giornata soleggiata, il 16 agosto, ha permesso alla
gente di Gabbiolo di fare memoria di San Rocco con una
festa. La chiesetta e la stradina addobbate a festa con
“bandierine colorate” e “gli archi” la cui preparazione ha coinvolto
i “nostri uomini” e alcune donne della frazione che per mezzo del
tam-tam dell’amicizia e della solidarietà si sono chiamati a raduno
con tanto entusiasmo e soprattutto ben affiatati, ognuno cercava di
dare il meglio di sé.
Il mattino la sacrestana col suono della campanella ha radunato al primo appuntamento, per molti importante, ossia la santa
messa.
Il pomeriggio invece, dopo la recita del santo Rosario, il canto
delle litanie della Madonna e l’inno a San Rocco, che ha visto una
nutrita partecipazione di persone, hanno avuto inizio i vari giochi:
la tombola che ha premiato molti fortunati, il gioco-indovinello “i
ordegni de na volta” con cinque premiazioni. Si sono riscoperti attrezzi e strumenti che oggi non si usano più, quali:
1) la zorzarola e la balanzota col piat;
2) el molinel dela lana;
3) la scarpa del car;
4) el termometro per misurar la temperatura del processo del baco da seta, dall’incubazione alla schiusa (bacologico 1924)
con en gomitol de seta;
5) bozzoli originali dei bachi da seta (1945)
Fra i giochi, le risate, l’allegria, il “campanò” è arrivato il mo-
di Chiaranda Christian e Mazzalai Andrea
mento per di disporsi in doppia fila aspettando il turno per il piatto
forte di pasta del Luciano, al quale va il grazie di tutti.
Da testimonianze raccolte il buon esito della festa è dovuto
principalmente alla schiettezza e dalla spontaneità per il piacere di
stare assieme.
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20 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Associazioni
Domenica 4 settembre a Gabbiolo c’è stata la festa per i 35 anni di ordinazione francescana di padre Italo (foto i basso). Per l’occasione Marina Bort gli ha dedicato questi versi.
E ven domenega finalmente,
se pensa, per polsar!
Ma nel nos Gabiol,
da en par de ani,
è arivà en gran regal.
L’è Padre Italo,
che quando el dis la Mesa,
el ne fa tuti
en po’ de pù pensar.
Pensar al Signor,
che magari, qualche volta no’l zercan,
o forse El ciaman sol quando El ne fa comot,
o quando che ghe n’aven bisogn.
Ale volte, però,
dala boca de Padre Italo, ven for dele parole
che se ga proprio bison de sentir en quel moment,
gnanca se el ne lezesa en del pensier
o ‘n del cor!
Adeso, Signor, Te volen ringraziar,
perché dal Zel Te ne continui a illuminar,
con le To parole per boca del Padre Italo
e Te voleresen domandar se, per piazer,
Te podi enprestarnelo ancor per en bel pez,
perché sen en pò duri de recia,
e risciàn de perderne en tel bel mez.
Grazie Signor! Grazie Padre Italo!
Grazie de tut!
La zent de Gabiol, che tant ben la Ve vol!!!!
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 21
Associazioni
C . T. G .
Torneo frazioni
vince Redondolo
di Alessandro Furlani
O
ramai non è più una novità: il campo da calcio dell’oratorio nel mese di maggio vive uno strano fermento, le serate si animano di giocatori e di tifosi, di discussioni e incitamenti... tutto questo grazie al tradizionale “torneo delle frazioni”.
Quest’anno otto squadre hanno avuto la possibilità di sfidarsi
in un torneo a girone unico che ha visto scontrarsi giocatori nati,
residenti (o ex), a Povo.
E così Borino, Celva, Cimirlo, Graffiano, Ponte Alto, Redondolo, Salè e Sprè, si sono battute lealmente per la vittoria, conquistata meritatamente dai campioni in carica del Redondolo.
Il torneo come gli anni passati non è stato solamente un evento sportivo ma anche una bella opportunità di incontro.
Un doveroso ringraziamento va agli organizzatori che hanno
messo a disposizione il proprio tempo, ai giocatori per il loro entusiasmo, agli arbitri per la “quiete” in campo, ai tifosi e agli sponsor. Confidando nella vostra partecipazione, arrivederci ed in bocca al lupo per il prossimo anno!
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Associazioni
Zaterada - Buon risultato per Povo
A
nche quest’anno al “Palio dell’Oca” nell’ambito delle Feste Vigiliane, l’equipaggio di Povo formato da Piero Chiarani (capo zattera), Carlo Fabbri, Robert Beso, Bruno Tonezzer e Michele Bonvecchio, con l’addetto all’attracco Giuseppe Franceschini (Titota), le riserve Valentina Chiarani e Franco Paoli e la mascotte Alessandro Beso,
ha ottenuto un buon risultato piazzandosi al 18° posto su un lotto di ben
48 zattere.
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 23
Associazioni
venerdì ore 20,00 - 21,00
16/10/2005 Gita alle Miniere di Predoi in
Val Aurina, visita al Museo degli usi
e costumi a Teodone di Brunico.
22/10/2005 Castagnata con ballo presso la
scuola Pascoli di Gabbiolo.
Gruppo Sportivo Alpini
Il programma
2005-2006
Novembr e
26/11/2005 Festa d’autunno con ballo
presso la scuola Pascoli di Gabbiolo
Dicembr e
a cura della Direzione del G.S.A.
C
ome gli anni scorsi cogliamo l’opportunità offerta da Tuttapovo per
illustrare alla comunità le iniziative
che il G.S.A. ha inserito nel programma delle attività per il 2005/2006.
Essendo le attività del GSA frutto del volontariato offerto dai soci e dal direttivo ricordiamo che, per motivi assicurativi,
quanto verrà attuato è riservato ai SOCI in
regola con il TESSERAMENTO.
Invitiamo tutti a rinnovare la TESSERA
di associazione al G.S.A per il nuovo periodo SETTEMBRE 2005 - AGOSTO 2006.
La SEDE, al 2° piano di Piazza Manci n°
5, sarà aperta per le nuove iscrizioni, il rinnovo delle tessere e le iscrizioni alle feste
nei seguenti giorni:
Lunedì 15,00-17,00; 20,30-22,00
Martedì 20,30-22,00
Mercoledì 15,00-17,00; 20,30-22,00
Telefono, segreteria
e fax al n° 0461 810685
e mail: [email protected]
e mail: [email protected]
http//www.gsa-povo.org
Le iscrizioni alle gite saranno raccolte
presso la Rivendita giornali e tabacchi ricevitoria lotto e tris di Pegoretti Maria Tiziana
in Via della Resistenza, 19 - POVO.
Per le iscrizioni ai corsi di ginnastica rivolgersi alla palestra presso il Centro Civico
negli orari dei corsi, con il necessario certificato medico di idoneità ad attività motorie
non competitive.
Crediamo infine che la pubblicazione
del nostro programma, su Tuttapovo, sia
un’utile sollecitazione per tutti coloro che
operano nel sobborgo a far conoscere per
tempo i propri programmi per realizzare un
opportuno coordinamento ed evitare eventuali sovrapposizioni di attività.
Programma
attività 2005/2006
Settembr e
24-25/09/05 Gita con guida turistica a Lugano Monte Generoso con cena Lago di Como.
Ottobr e
03/10/2005 Inizio del primo corso di ginnastica presciistica, potenziamento
muscolare, stretching e g.a.g. presso la palestra del Centro Civico di
Povo:
lunedì ore 20,00 - 21,00
giovedì ore 20,00 - 21,00
04/10/2005 Inizio del primo corso di ginnastica antalgica, tonificante e mantenimento presso la palestra del Centro Civico di Povo:
martedì ore 19,30 - 20,30
08/12/2005 Gita ai Mercatini di Natale di
Bressanone e sciistica a Monte Cavallo (Vipiteno).
11/12/2005 3° Trofeo G.S.A. - A.N.A. Povo.
Gare di sci di fondo a Passo Coe
(Folgaria) inserite nel calendario
F.I.S.I. e A.N.A. di Trento.
26/12/2005 Gita sulla neve alla Plose di
Bressanone.
31/12/2005 Veglione di Capodanno con
ballo presso la scuola Pascoli di
Gabbiolo e brindisi al 2006.
Gennaio
08/01/2006 Gita sulla neve in Val d’Ultimo
09/01/2006 Inizio del secondo corso di
ginnastica presciistica presso la palestra del Centro Civico di Povo:
lunedì ore 20,00 - 21,00
giovedì ore 20,00 - 21,00
10/01/2006 Inizio del secondo corso di
ginnastica antalgica presso la palestra del Centro Civico di Povo:
martedì ore 19,30 - 20,30
venerdì ore 20,00 - 21,00
14/01/2006 Inizio del corso di avviamento
allo sci alpino per bambini e principianti, per 10 sabati consecutivi
22/01/2006 4° Trofeo G.S.A. - A.N.A. Povo.
Gara di sci alpino in Panarotta inserita nel calendario della sezione
A.N.A. di Trento
29/01/2006 Gita sulla neve a Seceda (Val
Gardena) con visita di Ortisei.
Febbraio
12/02/2006 Gita sulla neve in Val Sarentino
SCAVI
OPERE MURARIE
Via della Resistenza,84
38050 POVO (TN)
tel. e fax 0461 342159
cell. 389 0449336
24 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Associazioni
25/02/2006 Festa di carnevale con ballo
presso la scuola Pascoli di Gabbiolo.
Marzo
che ci accompagnerà con i suoi autobus
con professionalità, sicurezza e comodità,
dalla Famiglia Cooperativa di Povo, dalla
Cassa Rurale di Trento, dalla Impresa Costruzioni TRE H, di Hausbergher Adriano e
C e dalla Rivendita giornali e tabacchi di Pegoretti Maria Tiziana.
Vi invitiamo a partecipare, da subito, alle attività in programma. Inviamo un saluto
a tutti.
05/03/2006 Gare sociali a Vals, in Val Pusteria. Gare di sci alpino, sci nordico, snowboard e slittino con premiazioni e grande festa.
19/03/2006 Gita sulla neve al Monte Elmo
(Sesto Pusteria).
20/03/2006 Inizio del terzo corso di ginnastica presciistica presso la palestra
del Centro Civico di Povo:
lunedì ore 20,00 - 21,00
giovedì ore 20,00 - 21,00
21/03/2006 Inizio del terzo corso di ginnastica antalgica presso la palestra del
Centro Civico di Povo:
martedì ore 19,30 - 20,30
venerdì ore 20,00 - 21,00
30/03/2006 Assemblea generale presso il
Centro Civico di Povo.
Aprile
01/04/2006 Festa di primavera con ballo
presso la scuola Pascoli di Gabbiolo.
09/04/2006 Gita sulle neve a Solda con
chiusura delle gite invernali.
22-25/04/2005 Gita a Praga.
29/04/2006 Ballo presso la scuola Pascoli
di Gabbiolo.
Maggio
07/05/2006 Gara di MTB - 8° Trofeo G.S.A.
Bike - Trofeo Giulio Coser sulla Maranza in Loc. Pramarquart.
21/05/2006 Gita con pranzo al giardino botanico di Merano.
Giugno
21/06/2006 Gita per piccoli, ragazzi e adulti al parco divertimenti di Gardaland,
in notturna e chiusura dell’attività
del G.S.A.
Nelle nostre attività saremo sostenuti
anche dalla Soc. TRENTINO TRASPORTI
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sinistro si ritira l’autovettura solo firmando il modulo di
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prima dell’acquisto).
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26 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
foto S.N. altre foto su www.tuttapovo.it
S
uperata la boa del decimo anniversario (la prima edizione
risale al 1994) quest’anno, non senza difficoltà il “Par
Condicio” è ritornato nella sua sede naturale al parco Cimirlo, lasciata lo scorso anno per lavori di manutenzione straordinaria. Il torneo caratterizzato, dall’aspetto amichevole e dall’ originalità della formula che prevede la partecipazione della componente femminile con pari opportunità e due campi di gioco, pallavolo e calcetto a sei, il tutto concentrato in un pomeriggio. Questa
edizione (undicesima) ha superato come partecipazione ogni
aspettativa, si sono iscritte ben 8 squadre a fronte delle sei previste, costringendo gli organizzatori a studiare una nuova formula
con due gironi. Quest’anno causa disguidi e ritardi comunali, il
parco è rimasto senza custodia, per fortuna grazie alle sollecitazioni della Circoscrizione, pochi giorni prima del torneo, è arrivata
una nuova fontana e sono state rinnovate le tribune del pubblico.
Per quanto riguarda la preparazione dei campi di gioco, il presidente ARCI PAHO, Giongo ha potuto contare su una numerosa
squadra di volontari, i ragazzi del Cimirlo, parte della squadra di
Fornace, Pio Bort e Marina Giovannini con i suoi due volonterosi
ragazzi. La giornata leggermente coperta e non eccessivamente
calda era ideale per il gioco, 81 i giocatori iscritti divisi in otto squadre, dei quali 34 ragazze. Si è giocato dalle ore 14,00 alle ore 20,30
nelle due discipline, per un totale di 16 partite di calcetto di un tempo da 20 minuti e 16 partite di pallavolo di un set da 25 punti; questo il risultato finale: 1° giallo canarino - Cimirlo (nella foto), 2°
Rossa - Pergine, 3° azzurra - Fagiani, 4° la squadra di Povo con
maglia bianca, 5° la verde - Selesao Nonsisao (con un nome vagamente brasiliano), 6° la squadra di Celva in maglia arancione, 7°
in giallo la squadra a maggioranza femminile denominata Amici di
Pio e infine le maglie blu del circolo Margherita Grazioli.
Per Il calcetto abbiamo visto in campo come arbitro l’infaticabile Pio Bort, (se si eccettuano due partite arbitrate da Paolo Bortoli). Per la pallavolo, salvo le prime partite arbitrate a turno da giocatori delle squadre a riposo sono state arbitrate da Paolo Bortoli.Tutti i giocatori/trici hanno avuto oltre alla maglia di gioco, sponsorizzata dalla “Pizza Rio”, un piccolo premio e ogni squadra una
bellissima coppa, dopo la premiazione un ricco e apprezzato ristoro con le ottime pizze di “Pizza Rio” e le bevande offerte dalla Famiglia Cooperativa di Povo. Ringraziamo per aver contribuito alla
premiazione ed alla riuscita della manifestazione: la Circoscrizione
di Povo, il presidente della giunta provinciale Lorenzo Dellai, la vice presidente Margherita Cogo, gli assessori provinciali Remo Andreolli, Marco Benedetti, Ottorino Bressanini, Iva Berasi, Mauro Gilmozzi, Silvano Grisenti, Tiziano Mellarini, Franco Panizza, Tiziano
Salvaterra, la cassa rurale di Trento, la ditta Finstral, la ditta Orempuller Ingross Cart e la ditta Boccone Giorgio.
Il prossimo appuntamento per la dodicesima edizione è al parco Cimirlo il 5 agosto 2006.
Associazioni
Gruppo Sportivo non vedenti
Conclusa la stagione
agonistica 2004-05
L
a stagione agonistica 2004-2005
per quanto riguarda le squadre di
torball appartenenti al gruppo sportivo non vedenti Trento, si è conclusa, fornendo riscontri del tutto positivi. I tornei sono incominciati nel mese di settembre, mese durante il quale la squadra maschile è
stata chiamata a ben 3 uscite. Il giorno 4 i
ragazzi allenati da Maurizio Favero ed Ivan
Susat hanno partecipato ad una manifestazione a carattere nazionale con 8 formazioni in quel di Treviglio. Quattro compagini
hanno chiuso al comando con lo stesso
numero di punti con i Trentini che si sono
visti relegare in quarta posizione dalla differenza reti. Nei giorni 18 e 25, a distanza di
una settimana quindi, gli atleti di casa nostra si sono resi protagonisti di 2 autentiche
imprese. Il primo ostacolo è stato un torneo
internazionale ad 8 squadre a Telve Valsugana, il secondo ad Innsbruck dove erano
presenti 10 fra le migliori compagini d’Europa. I riscontri in tutti due i casi sono stati
identici: Primo posto assoluto, miglior attacco ed il giocatore Gianluigi Toigo capo
cannoniere in entrambe le circostanze. Verso la fine di ottobre i gialloblu sono incappati in una giornataccia che li ha visti giungere nelle retrovie al termine di un internazionale svoltosi a Bolzano.
A questo punto è seguita una lunga
pausa, tramutata però dalla truppa di Favero e Susat in allenamenti più che propizi,
poiché alla ripresa dei giochi il Trento ha
costruito il proprio capolavoro di stagione.
Nei giorni 19 e 20 Febbraio a L’Aquila e 12
e 13 Marzo ad Agrigento è andata in scena
la serie c. 8 formazioni al via che si sono
scontrate mediante la formula del calendario all’Italiana, vale a dire una squadra ad
affrontare tutte le altre in partita di andata e
di ritorno per un totale, in questo caso, di
14 incontri per ogni sodalizio. In Abruzzo si
è giocato per l’andata, in Sicilia per il ritorno. Primo posto in solitudine per il Trento,
che ottenendo 12 vittorie e 2 pareggi ha
chiuso imbattuto guadagnando la relativa
promozione alla categoria superiore. Con il
Trento sono salite in serie b, la Roma giunta seconda ed il Chieti piazzatosi terzo.
Da segnalare inoltre che fra i 2 impegni
di campionato è stato conquistato un quarto posto all’internazionale di Bergamo. Non
facendo differenze fra chi ha raggiunto i
luoghi delle gare e chi a garantito partecipando agli allenamenti redditizi, ricordiamo
l’intera rosa a disposizione di Favero e Susat: Sandro Ceccato, Abdellah El Harroudi,
Giovanni Fedel, Cesare Gionghi, Luigi Gruber, Martino Stefani, il già citato Gianluigi
Toigo e Dario Trentini.
Due internazionali, uno in Austria a
Graz, dove è stato raggiunto il sesto posto,
l’altro a Milano, settimo posto finale, unitamente ad alcune dimostrazioni nelle scuole,
hanno chiuso di fatto una stagione più che
soddisfacente. Le ragazze, invece, si sono
presentate a 2 appuntamenti. Il primo in
Novembre a Bolzano dove si sono classificate al sesto posto ad un internazionale, il
secondo in aprile a Firenze dove la posizione di classifica conseguita è stata un buon
quinto posto. La manifestazione era a carattere nazionale. A queste due trasferte ed
agli allenamenti per prepararle hanno preso
parte: Marika Giori, Cinzia ed Eleonora Marisa, Giuseppina Merisio e Jennifer Pizzini.
Secondo il tecnico Claudio Forti è possibile
confidare in un roseo futuro, tenuto conto
che le giocatrici trentine sono alle prime
uscite. I dirigenti dei gruppo sportivo non
vedenti di Trento, comunque, non si sono
occupati solamente di torball. Infatti, con la
pratica dei dragon boat che sta muovendo i
primi passi, si è cercato di favorire l’inserimento con degli atleti vedenti, mediante la
formazione di equipaggi misti. In altre parole atleti vedenti ed atleti con problemi visivi
impegnati a remare assieme sulla stessa
imbarcazione.
Un altro fiore all’occhiello per gli sportivi trentini, è stata senz’altro la partecipazione di Cinzia Marisa ad un rally in qualità di
navigatrice a fianco di un pilota in una gara
perfettamente regolamentare. Sapendo comunque che l’attività di qualsiasi sodalizio
risulta valida solo se si mantiene la concentrazione, i responsabili dello sport per
non vedenti in Trentino stanno già lavorando nel programmare la stagione agonistico
sportiva che verrà.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 27
La Namibia
di Mauro Giovanazzi (Alpinista - Guida Alpina)
S
TUPENDA NAMIBIA! Nessuno nemmeno il più smaliziato
dei viaggiatori, può restare indifferente di fronte alla sua
natura grandiosa, e ancora perfettamente intatta. Questo
Stato Africano, tra i più estesi per superficie, misura 1300 km. da
nord a sud e da 480 a 930 km. da est ad ovest. È un paese aspro,
selvaggio, ricco di contrasti in ogni sua regione. In inverno, ossia
da aprile ad ottobre, la temperatura può salire oltre i 30° di giorno,
e scendere sotto lo 0° di notte. E la ricchezza della fauna è tale, da
non temere la concorrenza di nessun’altra nazione africana! Grazie
anche all’eccellenza delle sue infrastrutture, la Namibia è divenuta
uno dei paesi più sicuri oltre che più affascinanti per il turismo e i
28 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
safari. Sin dagli inizi del XX secolo, quando furono create le prime
riserve naturali per la flora e la fauna, la protezione della natura è in
Namibia il principio ispiratore. Conservare un sano equilibrio tra la
natura nel suo originale splendore, il turismo e l’agricoltura, è un
compito assai delicato, che richiede un grande sforzo. Ma non è
esagerato affermare che le autorità locali ci siano riuscite, attraverso politiche sagge e lungimiranti. Un alpinista guida alpina appassionato di scalate, frequentatore di Patagonia e montagne del
mondo che ci fa in Namibia? È quello che mi sono chiesto quando
un amico mi ha inviato il biglietto aereo con destinazione Windhoek
la capitale; è giugno e d’Africa ne conosco solo una piccola parte
e mentre sono in aereo un sacco di domande mi pervadono la
mente: I VACCINI! Non sono obbligatori e non servono, da maggio
a settembre il clima è particolarmente piacevole per gli europei.
Raramente il termometro supera i 30° di giorno e di notte scende
intorno ai 10°.
Non c’è traccia delle famigerate zanzare che usano accompagnare i turisti nei paesi tropicali. L’unica zona della Namibia in cui
le si può incontrare è Caprivi all’estremo nord del paese che dista
circa 600 Km dalla regione centrale. La capitale Windhoek è un’incredibile bellezza d’architettura e naturalmente si parla come prima
lingua il tedesco! Nello stato anche se colonizzato in seconda battuta dagli inglesi è radicata la presenza dei tedeschi che oltre a
possedere la maggior parte delle tenute terriere e di caccia hanno
importato l’architettura e fatto d’alcune città come Swakopmund,
paradiso marino con spiagge perfette per oziare al sole e la pratica di sport avventurosi. Il noleggio della Toyota “camperizzata” è
facile e veloce ma attenzione: la guida è a sinistra.
Il primo safari sulle piste in terra battuta fa notare un paesaggio
incantato molto vario con pianure e arbusti poi colline dal dolce
profilo, infine vere e proprie montagne che dai 1200 raggiungono i
Associazioni
2000 metri è tutta la zona dell’Erongo con paesaggi granitici infiniti e indescrivibili. È quindi un paradiso per l’arrampicata, grandi
blocchi dalle forme più svariate e gigantesche palle che assomigliano a degli enormi mappamondi. Gli animali che si incontrano
sulle piste sono bellissimi, da una enorme quantità di Babbuini, ai
Kudù, Zebre di montagna (colore marrone) Alcefalo, Orice, Antilope saltante, Facocero, Gnù striati e dalla coda bianca, sciacalli.
Spostandosi ancora 100 km verso nord incontriamo un enorme
montagna di granito perfetto lo Spitzkoppe dove si innalzano pareti di 700 metri di altezza. Un parco giochi fantastico!! Che si eleva
dalla pianeggiante steppa. Il brutto tempo in questa stagione non
esiste, l’alba è come una palla di fuoco che cresce dall’orizzonte
lasciandoti senza parole, il tramonto ti lascia incantato per il silenzio che si porta e il giungere della notte ti fa brillare gli occhi per la
quantità e la vicinanza delle stelle che le parole non possono descrivere... Questo è solo un piccolo assaggio di ciò che offre la Namibia!!
Curiosità
La Namibia è uno stato giovanissimo, infatti, l’indipendenza è
stata dichiarata il 21 Marzo 1990 sotto la presidenza di Nujoma.
Questo stato vanta un ampia varietà di caratteristiche geografiche
e geologiche in linea di massima, si può suddividere in quattro regioni principali, il deserto del Namib e le pianure costiere, l’altopiano centrale che digrada verso est, le sabbie del Kalahari e il
Bushveld con le sue fitte foreste nelle regioni del nord. La Namibia è ricca di minerali quali uranio, rame, piombo e zinco ed è la
principale fornitrice mondiale di diamanti. I parchi naturali sono i
più belli del mondo dove vivono leoni leopardi elefanti e rinoceronti. Ci sono delle enormi riserve private per la caccia che consente di portare al paese notevoli entrate economiche. Il paese
vanta un ricco patrimonio artigianale: sculture di legno, oggetti in
vimini arazzi, nonché vestiti, utensili per la casa e giocattoli semplici ma ingegnosi.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 29
Associazioni
Kaleidoscopio e Oratorio
Settimana insieme
L’esperienza estiva
di Davide Tarolli
S
pazio Aperto e Circolo Concordia
Oratorio assieme per una settimana di gruppo e di attività per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie.
Questa è stata la nuova proposta dell’estate che ha visto 24 bambini partecipare ad
un settimana di attività ludiche accompagnati da animatori-volontari, da cuoche volontarie e dagli operatori di Spazio Aperto,
Kaleidoscopio.
La giornata iniziava alle nove di mattina
e si concludeva alle cinque di pomeriggio.
Si alternavano nel corso della giornata attività di laboratorio o di gioco nelle quali i
bambini potevano sperimentare la forza
della loro creatività e del gioco di squadra.
È stato possibile organizzare anche un
laboratorio sui sensi e questo grazie alla
Servizio montacarichi
Copertura assicurativa
collaborazione della biblioteca di Povo,
sempre disponibile e sensibile a tali eventi.
Questa proposta agli esordi è stata accolta con entusiasmo dai bambini e dai genitori e ha permesso non solo l’incontro tra
bambini, ma anche tra i genitori, tra i volontari e tra gli operatori di Spazio Aperto.
Gli animatori volontari hanno avuto altresì modo di sperimentare le loro competenze e abilità al servizio degli altri e questa
loro disponibilità e voglia di mettersi in gioco ha permesso lo svolgimento di tale iniziate che altrimenti non si sarebbe potuta fare. Va quindi addebitato a loro il
successo della “Settimana Insieme”
come stimolo di crescita e come ringraziamento del loro operato.
Inoltre questa iniziativa è stata l’occasione per confrontarsi su possibili
prospettive di collaborazione future a
favore della comunità.
Emerge l’importanza di evidenziare
come queste esperienze non debbano
essere pensate fine a se stesse, ma devono essere inserite in un contesto più
allargato in cui l’adulto responsabile si
mette volontariamente al servizio della
propria comunità, non per perdita di
tempo, ma per poter costruire un benessere, uno star bene collettivo.
La proposta della “Settimana Insieme” è stata quindi un’esperienza di incontro e di gioco per i bambini, un’esperienza di crescita nel volontariato
per gli animatori più giovani e un’esperienza di incontro e di pensiero per gli
adulti attivi all’interno della comunità.
Esperienza pluriennale
Personale qualificato
dal 1960
NAZIONALI INTERNAZIONALI INTERCONTINENTALI
TRENTO - Povo, Via Salè 9 - Tel. e Fax 0461 810237
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30 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Associazioni
Arcieri del Moronar
Luca Ciola
un barista
nella savana
C
he ci fa un barista nella savana sudafricana con arco e
frecce rigorosamente in legno che tira a sagome di animali di carta o di polistirolo pur essendo letteralmente circondato da antilopi, scimmie e altre bestie in carne ed ossa?
Non si tratta di un indovinello di difficile soluzione, ma della recente avventura di Luca Ciola alias “Ciòla”, titolare dell’Oltre Bar di
Oltrecastello del gruppo “Arcieri del Moronar” che lo scorso luglio
ha probabilmente coronato i propri sogni sportivi partecipando,
unico trentino in gara, al Campionato Mondiale Bowhunter che si è
svolto dal 2 all’8 luglio a Mpumalanga Province nella Repubblica
Sudafricana a circa 200 chilometri da Johannesburg, conquistando
un importante 12.mo posto nella speciale categoria “Longbow”.
Termini e sigle strane per il profano di cui chiediamo spiegazioni allo stesso Ciola: “Il Bowhunter - ci informa Luca - è un’insieme di
specialità di tiro con arco da caccia, suddiviso a sua volta in varie
categorie tra cui il Longbow, l’arco tradizionale per eccellenza, il più
antico, caratterizzato da un unico raggio di curvatura, che viene ancora usato per il fascino delle sue antiche origini: infatti non eccellendo particolarmente in efficienza di tiro il suo uso necessita di
una discreta esperienza”. Il campionato mondiale di questa specialità si disputa ogni due anni e quest’anno in Sudafrica l’Italia ha conquistato un oro, un argento e un bronzo nelle varie discipline previste dalla competizione. In provincia di Trento esistono solo due
compagnie che praticano questa specialità, una a Mori ed una, gli
“Arcieri del Moronar”, a Povo, affiliata dall’anno scorso alla Fiarc
(Federazione Italiana Arcieri di Campagna), che ha predisposto proprio sul Moronar, un campo con una ventina di piazzole munite di
sagome tridimensionali. “La partecipazione ad un campionato del
mondo è stata un’esperienza unica e molto stimolante - ci dice Luca Ciola - con il meglio dell’arcieristica mondiale e un percorso tra
paesaggi mozzafiato ed animali (veri) in ogni angolo. Un’avventura
- conclude - che valeva proprio la pena di fare!”. Nel frattempo, la
compagnia “Arcieri del Moronar”, dopo il successo del raduno Triveneto programmato a Povo lo scorso 3 luglio durante “Tuttapovo
in festa”, ha organizzato con successo, sempre sul campo del Moronar, lo scorso 4 settembre, una gara valida quale prova del Circuito Nazionale Roving, con la partecipazione di arcieri provenienti
prevalentemente dal nord Italia. La gara è stata anche occasione per
i più curiosi di verificare “sul campo” questa affascinante disciplina
sportiva a diretto contatto con la natura. Per chi volesse ulteriori informazioni su questo sport, può consultare il sito Internet della
FIARC: www.fiarc.it o mettersi direttamente in contatto con gli “Arcieri del Moronar” scrivendo a [email protected]. p.g.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 31
Associazioni
Poèri alla XX Giornata
mondiale della
gioventù a Colonia
di Giuseppe Stancher
E’
calato il sipario sulla XX Giornata mondiale della gioventù che si è svolta in terra tedesca a Colonia, la prima senza Giovanni Paolo II e la prima di Benedetto XVI.
Anche per il gruppo di poèri che vi hanno partecipato è tempo di
bilanci. Fra i 1500 trentini, che la sera del 14 agosto sono partiti alla volta di Colonia, c’erano sette giovani di Povo che, assieme ai
ragazzi di Martignano e di Cristo Re, formavano il gruppo del Tn15
guidato dal nostro carissimo don Tiziano.
Da tanto si attendeva questo appuntamento e perciò siamo partiti carichi di entusiasmo, pronti per condividere con un milione di
altri ragazzi provenienti da tutto il mondo il messaggio del Papa nella spianata di Marienfeld. Siamo stati ospiti della parrocchia di S.
Konrad nel quartiere Vogelsang, dove abbiamo dormito per cinque
notti all’interno della palestra di una scuola. Abbiamo potuto così
apprezzare la grande ospitalità, cordialità e generosità della comu-
32 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
nità che ci ha accolto in quei giorni e che non ci ha fatto mancare
nulla. Quella trascorsa a Colonia è stata una settimana molto intensa, densa di appuntamenti con momenti di preghiera, di ascolto e approfondimento della Parola di Dio durante le catechesi. Non
sono mancate poi innumerevoli occasioni di svago e di divertimento come ad esempio il mercoledì sera allo stadio di Colonia alla “Festa degli italiani” dove abbiamo fatto conoscenza con persone di altri Paesi e in particolare con gli altri ragazzi trentini.
Il culmine ed il momento più atteso sono state però la veglia del
sabato sera e la Messa del giorno seguente nell’immenso parco di
Marienfeld alle porte di Colonia. C’era grande attesa per le parole
del Santo Padre e non siamo rimasti delusi. Con ancora negli occhi l’indimenticabile Gmg di Roma nel 2000 e con il sempre vivo
ricordo di Giovanni Paolo II l’artefice di questo grande evento, abbiamo ascoltato con attenzione il discorso del Papa che ci ha esor-
Associazioni
tato a seguire, come i Magi, la stella di Gesù Cristo e a trasmettere a tutti questa
grande gioia. Anche durante la Messa domenicale, Benedetto XVI ha invitato noi giovani ad essere esempio per la società e a
dimostrarlo al mondo. Durante l’omelia si è
poi soffermato sull’importanza dell’Eucarestia e sulla necessità di porre la Messa al
centro della domenica per vivere pienamente il tempo libero che ci viene donato.
Papa Ratzinger ci ha impressionato
molto positivamente e l’incontro con lui è
stato dunque un momento di grande gioia,
felicità e commozione e di condivisione del
suo messaggio fatto di parole dirette, forti
ma allo stesso tempo semplici. Seppur con
un approccio diverso rispetto a Giovanni
Paolo II, ha saputo trasmetterci coraggio e
fiducia per guardare al futuro con uno spirito diverso. Al termine dell’Angelus, svoltosi dopo la Messa, Benedetto XVI ha dato
poi appuntamento ai giovani di tutto il mondo a Sydney in Australia nel 2008 in occasione della XXIII Giornata mondiale della
gioventù.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 33
La Festa dei Colori
E
vviva, non piove! Sabato 21 maggio, alle 15, il sole c’era,
eccome e splendeva sui nostri sforzi, tutto era pronto per
la pacifica invasione dei “giovani creativi”.
Infatti proprio per loro era stata organizzata la Festa dei Colori,
un momento dedicato alla libera fantasia dei bambini, invitati a
creare con le proprie mani pitture, collage, disegni, collane etc.
Le loro mamme erano ormai state avvertite: nessun rimprovero per vestitini o magliette sporche! Alla Festa dei Colori essere
“colorati” è d’obbligo, anche sulla faccia!
Ecco dunque la fila allo stand del trucco, con due mamme
pronte ad accontentare tutte le richieste dei loro clienti: cuoricini,
farfalle, fiori e cavallucci marini, perfino draghi sputa fuoco sono
apparsi su guance e visi. E tutti, guardandosi allo specchio a fine
lavoro, erano soddisfatti, fieri ed orgogliosi (anche quel bimbo che
aveva richiesto una farfalla “maschio”!).
Una volta “marchiati” si entrava nel vivo della festa, accostandosi liberamente agli altri stand, dove si poteva dipingere utilizzando le schiume colorate, si poteva colorare e poi ritagliare sagome
a scelta, o frutto della proprio fantasia, oppure si poteva andare ai
cavalletti per cimentarsi con un gran foglio bianco, e armati di pennelli dare corpo alla propria visione del mondo.
Un ottimo successo ha avuto il murales, un grande disegno al
tratto di 1,5 per 5 metri che ha visto cooperare in simultanea molti piccoli artisti, i quali con pennelli e vasetti pieni di colori alla fine
non hanno lasciato nemmeno uno spazietto bianco!
Ma lo stand delle collane, la novità assoluta di questa edizione,
ha avuto probabilmente la maggiore partecipazione di pubblico:
maschietti e femminucce - indifferentemente - hanno creato gioielli e monili degni della moda più contemporanea, utilizzano pasta
colorata, cannucce, cotone, rafia, plastica e legno. La cosa più bella è stata veder poi indossate dai piccoli le loro creazioni, anche 4
o 5 o 6 collane sovrapposte, che saltellavano con loro mentre scorazzavano felici nel parco del centro civico! E noi mamme che temevamo che fosse uno stand adatto solo alle bimbe!
I bimbi sono troppo speciali! In un rigatone vedono un gioiello,
in un pennello vedono chilometri di storie, volano via insieme alle
bolle di sapone che soffiano e in una merenda insieme trovano la
massima felicità... Noi mamme li guardiamo e ci incantiamo, e dimentichiamo subito la fatica di preparare, organizzare e sistemare
e ci viene già la voglia di progettare la prossima festa, per farli sognare ancora di più.
A quella festa, ovviamente, siete tutti invitati sin d’ora.
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34 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 35
Rsa “M. Grazioli”
La festa d’estate al Moronar
Q
uest’anno la tradizionale festa
d’estate organizzata per gli
ospiti della Casa di Riposo di
Povo con la preziosa collaborazione del
gruppo alpini locale, ha ritrovato la sua
sede originale al Moronar dopo un paio
di edizioni svolte al Rocol Chesani.
La nuova e accogliente struttura
realizzata in questi anni di lavori dal
gruppo A.N.A è stata davvero provvidenziale in questa edizione della festa,
che si è infatti potuta svolgere nonostante le avverse condizioni climatiche.
Nella grande sala hanno infatti trovato posto i 45 ospiti della Casa di Riposo alcuni familiari, molti volontari dell’Avulss e il personale nonché un nutrito gruppo di alpini e simpatizzanti che si
sono impegnati nella preparazione di
una grande polenta accompagnata da
crauti, funghi coniglio e puntine, che
potesse sfamare tutti.
A causa del maltempo non è stato
possibile godere dello spazioso piazzale
esterno ma la giornata è trascorsa comunque in un clima sereno allietato da
alcuni canti popolari, dal gioco delle carte e perché no da quattro chiacchiere in
compagnia.
Volendo ancora una volta ringraziare
di cuore tutti quanti si sono prodigati per
l’organizzazione, ci auguriamo che il sole
possa splendere sull’edizione del 2006.
Gradita visita degli anziani di Povo
L
a casa sociale comunale di Margone, sede della locale Pro Loco
ha ospitato anche quest’anno un
buon numero d’ospiti della casa di riposo “Margherita Grazioli” di Povo. Gli arzilli vecchietti sono stati accompagnati
da alcuni volontari dell’Avulss di Trento e
dall’educatrice Emanuela Trentini. Un vero e proprio instancabile motore trainante nell’organizzare queste uscite “fuori
porta”. Un modo intelligente e coinvolgente per consentire agli anziani ospiti di
trascorrere una giornata in allegria, in un
posto tranquillo, con tutti i servizi necessari per garantire un pasto caldo in una
struttura idonea anche ai non autosufficienti. Durante la giornata gli anziani
hanno visitato la minuscola frazione vezzanese, cantato al suono di una chitarra
di un animatore e gustato l’esteso panorama della sottostante Valle dei Laghi.
Roberto Franceschini
Vendita Fiori
grisantemi
ciclamini
stelle di Natale
Gli anziani a Margone davanti alla casa sociale
Azienda Agricola
Foradori Matteo
Povo (TN) Via Castel di Pietrapiana
Tel. 0461 810444
36 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Piante da orto
Piante da
appartamento
Piante da
giardino
Associazioni
RSA “Margherita Grazioli”
Mia mamma
violinista
di Innocenzina Groff
Introduzione
Il giorno 22 di settembre, sono già due anni che la mia cara
mamma mi ha lasciato per ricongiungersi ai suoi amati genitori,
deceduti troppo presto, quando cinque dei loro sette figli erano ancora minorenni. Lei li ha ricordati sempre
con tanto affetto e grande rimpianto i suoi cari genitori,
ed io in questo secondo anniversario, desidero dedicare
a lei come ricordo affettuoso alcune righe, proponendo
un periodo della sua infanzia quando la sua famiglia era
ancora completa e felice.
nonno, ma soprattutto del suo professore che si era tanto entusiasmato dalla bravura della sua piccola allieva (ora aveva 9 anni), da
farla suonare, come premio, con l’”Orchestra degli Ufficiali” in un
concerto pubblico. Mio zio invece ha studiato in una scuola privata ed è diventato un ottimo violinista. Anche i figli degli altri ufficiali studiavano musica, e sovente organizzavano pomeriggi musicali con tutti i ragazzi e i bambini suonatori. Per la delizia dei genitori
e dei loro amici. Al ritorno dalla Boemia, i piccoli concerti privati
sono continuati, e si è iniziato a fare anche le serenate, per farli apprezzare anche dai suoi amici che ne erano felici ed entusiasti.
Mentre la musica saliva verso le finestre dei destinatari, loro si affacciavano per ascoltare meglio e alla fine, dopo calorosi applausi, invitavano i suonatori e il nonno ad entrare in casa. Mettevano
il paiolo sul fuoco, e mentre chiacchieravano amichevolmente facevano la polenta, poi mettevano in tavola qualche lucanica e un
boccale di vino, e quando la polenta era pronta consumavano un
gustoso spuntino. La spedizione musicale tornava a casa che era
quasi l’alba, e andava a dormire per qualche ora.
Questa è una storia, autentica, del tempo che fu.
Le serenate
Mi raccontava la mia mamma che da giovane, andava con mio nonno e mio zio, a fare le serenate agli amici del nonno. Naturalmente nelle ricorrenze come: anniversari di matrimonio, onomastici, compleanni. Si recavano di sera tardi sotto le finestre di un amico, e per festeggiarlo suonavano della bella musica adatta alle serenate. La mia mamma era una ragazzina, aveva 12 anni, e mio zio ne aveva 19. Tutti e due avevano studiato
musica e imparato a suonare il violino, quando erano in
Boemia durante la Prima Guerra Mondiale. Il maestro di
scuola della mia mamma, si era accorto della profonda
sensibilità e disposizione musicale della sua piccola allieva, (aveva 7 anni) e ne ha informato mio nonno, consigliandolo di farla studiare musica e imparare a suonare il violino. Un amico di mio nonno che era il direttore
dell’”Orchestra degli Ufficiali” nella città fortezza di Josefstadt, si è offerto di insegnare lui personalmente la
musica alla bambina, cominciando dal giorno successivo. In due anni e con un’ora di lezione al giorno, la bambina è riuscita ad imparare tutto quello che c’era d’apprendere sulla musica. Con grande soddisfazione di mio
Gino Groff, zio di Innocenzina
Costruzioni metalliche
di Giovannini & Defant s.n.c.
via Salè n. 3
Povo 38050 (Tn)
tel 347 4957657
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 37
Associazioni
Un pensiero su
Karol Wojtyla
di Innocenzina Groff
C
osa posso dire io, di una persona conosciuta, ammirata,
e amata da tutti? Nulla di nuovo! Eppure qualche cosa voglio ricordare. Per esempio che la sua infanzia felice è durata poco, perché è rimasto orfano e solo, troppo presto. Che da
studente, come tutti i ragazzi, ha intrapreso varie attività senza trovare quella giusta per lui, da seguire tutta la vita. Che era amante
dello sport e soprattutto delle montagne.
Ecco, mi piace pensare che un giorno, mentre stava riposando
in montagna, dopo una lunga e difficile salita, incantato dalla bellezza del panorama sottostante, una domanda si è affacciata alla sua mente: “Cosa potrei fare della mia vita? E quale strada devo intraprendere?”
Ma Qualcuno aveva già deciso per lui. Se ne rese
conto quando sentì sul cuore una carezza, ed una
vocina caduta dal Cielo, proprio nel suo cuore, gli
stava indicando con parole dolcissime la strada da
seguire. E lui accolse questo invito come dono. Più
che una strada era un sentiero buio e pieno di difficoltà, ma ad ogni svolta si allargava e si accendeva
una lampada. E lui? Cambiava vestito. Prima nero,
poi nero con bottoni rossi, ed infine rosso. Finché a
forza di camminare e seguire questa strada, sempre
più luminosa è arrivato a Roma, in una bellissima
piazza, dove ha trovato anche la sua casa. Questa
volta ha indossato il vestito bianco ed è diventato
Pontefice. Ha amato tutti senza distinzione di Religioni o colore, ma soprattutto ha amato i giovani diventando per loro l’amico insostituibile a cui affidare
le loro speranze. Per lui erano tutti figli di Dio. Ha
viaggiato molto, per incontrare i poveri gli ammalati,
per farsi conoscere da coloro che non avrebbero mai
potuto recarsi a Roma per vederlo. È stato capace di
richiamare all’impegno di giustizia, pace e fraternità
38 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
quei capi di Stato che non rispettavano le leggi e il buonsenso
del convivere fra i popoli. Ha perdonato colui che l’aveva ferito
volontariamente con un colpo di rivoltella, anche se proprio da
quella ferita sono iniziate le sue malattie. Non ha mai nascosto i
suoi mali e il suo declino. Con una ferrea forza di volontà, ci ha
fatto comprendere che la vecchiaia e le disgrazie no sono colpe
o peccati di cui vergognarsi anzi, bisogna affrontarle curandosi
e seguire il corso normale della vita. Lui ne è stato l’esempio!
Tra una cosa e l’altra, il tempo è passato, ed anche lui ci ha lasciati. Ma qualche settimana prima di andarsene ha voluto salutare tutti, almeno con la mano, (perché non poteva più parlare)
affacciandosi alla finestra per l’ultima volta. Per tanti giorni gente di tutto il mondo gremiva piazza San Pietro e dintorni, uniti ad
altri che tramite la televisione o la radio, hanno seguito e partecipato all’agonia del Papa. Molto addolorati hanno sperato fino
all’ultimo in un miracolo di sopravvivenza, e quando ne è stato
annunciato il decesso, la piazza gremita di amici tristi e sconsolati, è rimasta stracolma di gente ancora per diversi giorni.
È stato un grande Papa, Giovanni Paolo II!
Ha cercato di rimediare agli errori del passato chiedendo scusa per le colpe di altri. Ha detto che i popoli e gli Stati hanno bisogni di ponti e non di muri. Il suo desideri più grande? La pace in
tutto il mondo!
Ci ha amati molto e ne è stato ricambiato, e ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti.
foto S.N.
RSA “Margherita Grazioli”
Associazioni
RSA “Margherita Grazioli”
ll nuovo centro
polifunzionale
di Renzo Dori*
N
el mese di ottobre aprirà le sue porte il Centro Polifunzionale di Povo un nuovo punto di riferimento importante per la popolazione anziana di tutta la collina est.
La struttura ampia e articolata, ha come scopo fondante quello di realizzare servizi aperti per gli adulti e anziani offrendo un’ampia gamma di attività nella convinzione che l’anzianità è una fase
della vita che, come le altre, ha un suo percorso, proprie risorse e
propri problemi. Se ci si addentra nell’analisi del processo di invecchiamento, infatti ci si rende conto della necessità di tener conto di molti aspetti che sono legati all’età cronologica, all’età biologica, allo sviluppo sociale della personalità, elementi questi che nel
percorso della vita si sono sviluppati più o meno armonicamente a
seconda dei singoli individui. In sostanza si invecchia come si è
vissuto.
Ecco perché il Centro che si apre a Povo, unico nel suo genere in città, è un vero Centro Polifunzionale; perché al suo interno ha
più funzioni tendenti a dare risposte diversificate rispetto alle varie esigenze della persona adulta e anziana. Il Centro si propone
come serie di servizi tra loro collegati che
offrono agli anziani ed alle loro famiglie una
nuova opportunità di prevenzione del disagio promovendo incontri di socializzazione
di tipo culturale e ricreativo aperti alle risorse territoriali con offerte di iniziative volte
alla prevenzione del decadimento senile, al
mantenimento dell’autonomia ad al rafforzamento delle capacità di gestire la propria
vita.
Comprende:
- Il Centro Diurno
- Il Centro Servizi
- Le Residenze Protette
Il Centro Diurno: è un ambiente accogliente a carattere semiresidenziale, stimolante e sicuro per gli anziani fragili con
qualche difficoltà o impossibilità di rimanere da soli durante la giornata. È aperto dal
lunedì al venerdì dalle ore 8.30 fino alle ore
17.30. Durante la giornata verranno garantite alla persona prestazioni assistenziali ri-
Centro Servizi ed Esposizione
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volte alla tutela della salute ed alla valorizzazione e recupero delle
abilità. Al Centro Diurno vi si accede attraverso i Servizi Attività Sociali del Comune di Trento.
Il Centro Servizi: è il luogo ideale per creare ed incoraggiare occasioni di aggregazione e socialità, per coltivare interessi culturali
e ricreativi e per svolgere attività che favoriscano il benessere psicofisico della persona. Nell’organizzare le varie attività si rivolge all’ampio mondo degli anziani desiderosi di trascorrere momenti di
serenità in compagnia e di godere pienamente la propria età. L’adesione alle singole attività del Centro servizi è del tutto volontaria
sia per il singolo che per gruppi di anziani previo iscrizione direttamente alla sede del Centro Polifunzionale di Povo.
Le Residenze Protette: sono costituite da due palazzine a tre
piani con ingressi, pertinenze e verde indipendente. Si compongono di 21 alloggi bilocali, soggiorno-cucina e stanza da letto con
servizi e poggiolo ed un alloggio monolocale con servizi e poggiolo. Gli alloggi sono pure collegati con il Centro Polifunzionale per
garantire ai residenti protezione, occasioni d’incontro ed appoggio
in caso di bisogno. La richiesta per l’utilizzo di un alloggio protetto
va indirizzata al Servizio Casa e Residenze Protette del Comune di
Trento in via Belenzani, 54.
Da queste brevi note si evince quanto sia importante questa
struttura per una comunità che vuole garantire ai propri anziani
continuità di vita nel proprio domicilio e prevenire istituzionalizzazioni improprie, che vuole promuovere e mantenere l’autonomia
personale e le relazioni sociali dell’anziano e che vuole garantire all’anziano le cure necessarie lungo tutto l’arco della giornata, tenendo conto degli impegni quotidiani dei familiari che se ne prendono cura.
*Presidente della Rsa Margherita Grazioli
Ente Gestore del Centro polifunzionale
Porte, finestre e persiane
Numero verde 800 111999
www.finstral.com - [email protected]
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 39
Spazio Circoscrizione
C i r c o s c r i z i o n e d i Po v o
Elezioni e
lavori pubblici
21 Maggio 2005
Elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e Consiglio Circoscrizionale di Povo.
Per il Comune è risultato eletto solo il Consigliere uscente Luigino Maule della Civica Margherita.
I seggi hanno sancito anche la composizione politica del nuovo Consiglio Circoscrizionale:
- 8 Consiglieri alla Civica Margherita.
- 5 Consiglieri al raggruppamento Uniti per Povo.
- 1 Consigliere ai Verdi.
- 1 Consigliere a Forza Italia.
Per la Civica Margherita sono risultati eletti: Alessandrini Nicola, Moser Paola, Bonvecchio Camillo, Oliva Eugenio, De Stefano
Guido, Pisoni Emiliana, Foradori Matteo, Tomasi Bruno.
Per Uniti per Povo sono risultati eletti: Betti Giorgio, Nichelatti
Sergio, Giacomoni Chiara, Sacco Giuliana, Giacomoni Paolo.
Per i Verdi è risultato eletto: Giongo Aldo.
Per Forza Italia è risultato eletto: Povoli Claudia.
6 Giugno 2005
Il Sindaco di Trento Alberto Pacher, ha convocato il I° Consiglio
Circoscrizionale per la nomina del Presidente e del Vice Presidente. La seduta è stata aperta dal Consigliere anziano Nichelatti Sergio. I capogruppo hanno espresso il nome del candidato a coprire
la carica di Presidente con le motivazioni politiche a sostegno delle scelte effettuate. Dalla votazione risultano eletti:
Presidente la Signora Moser Paola e Vice Presidente il Signor
Nichelatti Sergio.
La Presidente ringrazia per la fiducia che le è stata accordata
esprime l’impegno di lavorare a favore della comunità sviluppando
la partecipazione attiva e il senso di Comunità. Auspica inoltre un
lavoro coeso di tutto il Consiglio al di là delle diverse posizioni politiche. Ricorda la necessità di ritrovarsi prima delle ferie estive per
la presentazione e discussione delle previsioni di bilancio 20062008 e nella stessa riunione; si procederà anche alla istituzione
delle Commissioni di lavoro, organi molto importanti per supportare il Consiglio coinvolgendo le varie realtà associative del sobborgo e le persone di buona volontà che vogliono impegnarsi.
28 Luglio 2005
Il Consiglio Circoscrizionale alla presenza dell’Assessore al Bilancio, Maurizio Postal, espone le proposte priorità di bilancio di
previsione per il triennio 2006-2008.
Grandi interventi pubblici da riconfermare
Le opere che appartengono a questa categoria sono già state
elencate nelle precedenti richieste, ma intendiamo rafforzare le
istanze di esecuzione:
- Ex scuola elementare di Povo ristrutturazione e realizzazione
40 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
parcheggio - Progetto e lavori;
- Scuola Media G. Pascoli, ampliamento - Progetto e lavori;
- Marciapiede in Via della Resistenza a Povo vicinanze nuova
scuola materna;
- Strada della Madonnina allargamento strettoia e allargamento
percorso pedonale a lato del cimitero.
Grandi interventi pubblici per i quali si richiedono degli studi procedurali
Le opere che appartengono a questa categoria intendono adeguare il territorio alle esigenze sempre nuove che emergono, per
una migliore vivibilità sul territorio anche in ambito di mobilità e di
sicurezza.
- Miglioramento dell’accessibilità alla Scuola Elementare. Progetto preliminare:
Proposta che trovi la soluzione al sagrato della Chiesa, al parcheggio della
scuola, verificare la possibilità di ottenere un parcheggio retrostante al cimitero, e lo studio per la passerella sul Rio Salè con annesso passaggio pedonale;
il tutto nell’ottica di uno
studio d’insieme comprendente la Chiesa e la Scuola
Elementare.
- Sistemazione strada per il
Passo del Cimirlo. Progetto
preliminare.
- Spazi aggregativi per Oltrecastello. Progetto preliminare.
- Scuola Materna Equiparata. Studio per una migliore viabilità ed
accesso.
- Circonvallazione strettoia Gabbiolo con collegamento su via
Znoymo. Studio di fattibilità.
- Marciapiede che dalla P.zza di Gabbiolo possa arrivare alle
scuole medie G. Pascoli. Studio di fattibilità.
Interventi di media entità
- Sistemazione e valorizzazione del Doss. S. Agata.
- Attivazione di due squadre fisse sulla Marzola (una per Povo e
una per Villazzano) per sistemazione dei sentieri, sfalci prati e
manutenzione ordinaria e straordinaria infrastrutture (progetto
12).
- Proposta per lo studio di un’area polivalente nella quale sia
possibile ricavare un parco durante l’anno fornito di servizi per
eventuali manifestazioni.
- Marciapiede Via Salè (Progetto preliminare).
Si chiede inoltre quale è la posizione del Comune di Trento in
merito alla Zona Artigianale di Povo.
Si rafforza la richiesta affinché il Comune si faccia carico delle
richieste che da anni gli artigiani di Povo chiedono con forza, e per
le quali non si riesce a tutt’oggi a individuare una risposta chiara,
attuabile e precisa.
Il Consiglio passa ad individuare le materie e i criteri organizzativi delle Commissioni in particolare decide di istituire le seguenti
Commissioni di lavoro: Territorio ambiente e attività economica,
Cultura e giovani, Usi civici, Sport, Attività sociali e nuove cittadinanze.
Per il gemellaggio con Znoymo è stato deciso di mantenere in
Spazio Circoscrizione
LAVORI PUBBLICI
Realizzato il marciapiede di via alla Cascata, opera attesa da
tempo che mette in sicurezza il tratto di via adiacente la piazza valorizzando il centro storico del sobborgo.
tale ambito un delegato (Aldo Giongo), in rappresentanza del Presidente Circoscrizionale.
I capogruppo hanno formulato le ipotesi di assegnazione delle
presidenze. Il Capogruppo della Civica Margherita, Guido De Stefano, fa presente che nello spirito di una continuità di impegno
operativo con la passata gestione delle commissioni propone per
la presidenza:
Terriorio ambiente e attività economica: Alessandrini Nicola.
Usi Civici: Bonvecchio Camillo.
Cultura - Giovani: Tomasi Bruno.
Per la presidenza delle Commissioni rimanenti viene auspicato
l’impegno delle altre forze politiche di maggioranza.
Il Capogruppo di Uniti per Povo, Paolo Giacomoni, fa presente
la richiesta della propria forza politica, per la presidenza della Commissione Cultura - Giovani e delle Attività sociali - nuove cittadinanze, altrimenti specifica che la sua compagine non intende impegnarsi in nessun altra presidenza.
La Civica Margherita prende atto di tale posizione e sempre in
linea con il progetto di continuità e di lavoro per i prossimi anni
propone di assegnare la presidenza delle altre due Commissioni:
Sport: Oliva Eugenio.
Attività sociali e nuove cittadinanze: Foradori Matteo.
La successiva votazione conferma le proposte sopra indicate.
La Presidente della Circoscrizione, propone di regolamentare le
composizione delle commissioni con la partecipazione di almeno
3 Consiglieri Circoscrizionali, e di un massimo di 6 membri esterni, e di escludere dai lavori coloro che si assentano per più di tre
commissioni senza giustificato motivo.
Avvisi
Completato anche il percorso pedonale che collega via della Madonnina con via della Resistenza. Anche questa opera
contribuisce alla sicurezza dei pedoni e rendere più bello il
territorio.
Finalmente sono stati posizionati i due tabelloni realizzati
dall’azienda forestale di Trento, uno al Passo del Cimirlo ed
uno in Piazza Manci presso la fermata dell’autobus. Una
mappa del territorio semplice e di chiara comprensione, raffigurante i vari percorsi che si possono effettuare tra stupendi boschi e reperti storici come le fortificazioni risalenti
alla I guerra mondiale, restaurate in collaborazione con i volontari della protezione civile
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Toni dei Fiori
di Trentini Antonio e Furlani Mara
Trasporto al passo Cimirlo
Nel periodo estivo è stato modificato l’orario mattutino e pomeridiano di alcune corse del pulmino per il trasporto al Passo
del Cimirlo. L’esigenza è sorta per dare l’opportunità ai ragazzi
che frequentano la Kaleidoscopio nel periodo estivo e ai ragazzi
dell’Oratorio, di poter salire con facilità al Passo del Cimirlo per
le attività ricreative. Un piccolo sforzo che gli abitanti del posto
hanno accettato volentieri. Dalla metà di settembre riprenderà
l’orario invernale.
C.R.Z. Trento Centro Raccolta Zonale Rifiuti
Si informa che è stato aperto in Lung’Adige San Nicolò, presso il cantiere dell’igiene Urbana di Trentino Servizi S.p.a. il Centro
di Raccolta Zonale di Trento.
Il C.R.Z. raccoglie i rifiuti provenienti dalle utenze domestiche
(cittadini) e dalle attività economiche e produttive.
I cittadini possono portare gratuitamente i rifiuti urbani che normalmente non possono essere depositati nei tradizionali cassonetti. È sufficiente recarsi con mezzi propri presso il Centro di Raccolta. Le principali categorie di rifiuti che possono essere ricevute
sono: ferro, legno trattato, legno non trattato, ramaglie, erba, beni
durevoli, carta e cartone, tessili ingombranti, rifiuti urbani, pericolosi, vetro, contenitori in vetro e plastica.
Presso il Centro di Raccolta possono essere conferiti a pagamento anche i rifiuti speciali prodotti nel Comune di Trento.
Per la zona collinare è in fase di realizzazione il nuovo C.R.Z.
che si trova in Via Castel Pietrapiana, presso ex depuratore.
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 41
Spazio Circoscrizione
C i r c o s c r i z i o n e d i Po v o
foto M. Faletti
Festa della
Montagna
Quarta edizione
di Bruno Tomasi
È
senza dubbio possibile esprimere un giudizio positivo per
l’esito della quarta edizione della Festa della Montagna organizzata dalla Circoscrizione di Povo nella giornata di domenica 4 settembre, con la collaborazione di associazioni e varie
realtà del sobborgo.
Il fine di un’iniziativa di questo tipo non è solo quello di far vivere una giornata in allegria ai partecipanti, ma anche quello di valorizzare la montagna di Povo e farla apprezzare a chi abita alle sue
pendici.
Sono state circa 350 le persone che sono salite al Parco del Cimirlo per partecipare alla manifestazione.
La giornata è iniziata con il “Giro turistico in mountain bike della Marzola”. Una trentina di biker hanno deciso di mettere alla prova la propria resistenza lungo i 27 km del tracciato.
Mentre già giungevano all’arrivo i primi ciclisti, un gruppo di
persone partiva per l’escursione sul Monte Celva con visita alle
trincee della prima guerra mondiale, sotto la guida del dott. Martino Port, un responsabile dell’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte.
Alle 13.00 tutti hanno potuto fruire di un pasto grazie al lavoro
di svariati volontari e di alcuni membri del circolo ACLI.
Subito dopo il pranzo, la digestione di tutti è stata allietata da
alcuni brani eseguiti dai Minipolifonici.
Verso le 14.30 lo speaker Antonio Maule cedeva il posto a
Gianko, un abile intrattenitore, che ha saputo far divertire piccoli,
adulti e anziani, tra i quali c’erano anche alcuni ospiti della casa di
riposo Margherita Grazioli.
Nel pomeriggio alcuni bambini si sono dilettati nel gioco delle
bocce sotto la supervisione di Pio Bort, mentre altri bambini e alcuni ragazzi si sono cimentati nell’arrampicata sulla falesia del Celva,
grazie alla presenza delle guide alpine Massimo e Matteo Faletti. La
Sezione Cacciatori Trento Est ha suscitato la curiosità di grandi e piccini allestendo uno stand con una piccola mostra faunistica.
Il pomeriggio si è concluso con l’estrazione dei premi di una
lotteria il cui ricavato è stato utilizzato per sostenere l’associazione
“Medici senza frontiere” e una comunità di suore carmelitane del
Libano operanti a Beirut. A fine giornata sono stati raccolti 1659
Euro anche grazie alle offerte ricavate dalla vendita del vino e a
quelle ottenute con il gioco “Indovina il peso.
Bisogna segnalare, come degna di nota, anche l’iniziativa meritoria di alcuni bambini del Cimirlo che nell’ambito della festa hanno organizzato un mercatino, al fine di ricavare dei fondi per sostenere nello studio due bambini della diocesi di Moroto, in Uganda. Il loro ricavato è stato di circa 300 euro.
Un sentito ringraziamento deve essere rivolto alla Cassa Rura-
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42 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Spazio Circoscrizione
zione Cacciatori Trento Est, al circolo ACLI, al C.B. di Povo, all’A.R.C.I., ai Vigili del Fuoco Volontari, ad Antonio Maule, nonché a
tutti i volontari che hanno lavorato per la riuscita della festa.
foto S.N. altre foto su www.tuttapovo.it
le di Trento, alla Famiglia Cooperativa di Povo, alla fioreria Foradori e alla fioreria Tomasi, al Club Interassociativo Tuttapovo, alla ditta Tendastil, all’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte, alla Se-
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 43
Spazio Circoscrizione
foto S.N. altre foto su www.tuttapovo.it
C i r c o s c r i z i o n e d i Po v o
Giro della
Marzola Bike
di Malpaga Paolo
N
ell’ambito della festa della Montagna, la Commissione
Sport di Povo ha organizzato la 3° edizione ciclistica denominata “giro della Marzola Bike”.
La manifestazione che è da ritenersi esclusivamente un evento
sportivo per gli amanti della bicicletta, non è stata una gara competitiva ma solamente una pedalata cicloturistica nella natura (anche se alcuni irriducibili della competizione hanno percorso i 27
km del circuito in un’ora e 15 minuti).
Il tracciato che si snoda intorno alle pendici della Marzola, presenta un discreto dislivello e una lunghezza totale di 27 Km.
Partendo dal Passo del Cimirlo a quota 730 mt, si percorre la
strada della Maranza fino all’altezza delle ex polveriere di Pramarquart. Si prosegue poi sulla strada Forestale “taglia fuoco”, passando sotto la Maranza e si arriva nei pressi del Forte Brusaferr
(Val Sorda). Da qui si sale per una bellissima strada Forestale immersa nel verde che porta in località Terre Rosse di Vigololo Vattaro e poi ai pradi alti di Susà (mt. 1200). Arrivati alla Malga Susà, si
scende per la strada comunale che porta nel centro abitato di Susà; di qui, per strade secondarie di campagna, si giunge a Costasavina. Continuando per la strada comunale dopo alcuni km si arriva nel centro abitato di Roncogno. Si imbocca poi la strada ciottolata che si inerpica lungo i pendii del Monte Celva passando per
i Ronseschi; si conclude quindi al Passo del Cimirlo il giro in Mountain Bike della Marzola. Alla partenza si sono iscritti una trentina di
ciclisti fra i quali numerosi giovani e alcune ragazze di Povo.
Tenendo conto delle assenze importanti dei gruppi storici che
hanno partecipato alla manifestazione nelle passate edizioni come,
il GSA Bike di Povo e GSA Bike Costasavina, perchè impegnati in
gare regionali, possiamo sicuramente sentirci soddisfatti. La
splendida giornata conclusasi con il pranzo al Parco del Cimirlo, ha
coronato un vero successo sia per la partecipazione che per la
perfetta organizzazione.
Un ringraziamento doveroso va a tutte quelle persone essenziali
che hanno collaborato per la riuscita della manifestazione, come gli
inossidabili Mariano Andreatta e Roberto Nichelatti, per la loro preziosa presenza nel gruppo dei ciclisti; Dario Pallauro e al Club C.B.
di Povo. Un grazie particolare a Dario Malpaga per la gestione del
ristoro alle terre Rosse ed ai Vigili del Fuoco di Povo, a Camillo
Bonvecchio e Sergio Fronza per l’organizzazione. Da non dimenticare anche un ringraziamento a Sergio Nichelatti e a Paolo Giacomoni per il servizio fotografico.
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44 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Redazionale
Giovani imprenditori
Riapre il
ristorante
in Cimirlo
dizionali, anche le pizze speciali con i nomi delle località di Povo,
la pizza “Celva”, “Poza Zigoia”, “Maranza”, “Chegul”, “Cimirlo”,
“Pian Zìrezar” e la pizza “La Campanella”.
Anche il nome, la Campanella, non è stato scelto a caso; la
proposta è venuta al papà di Samuel, Luigi, che durante una cena
con amici, da un’idea di Lorenzo Giacomoni, ha deciso di intitolare il nuovo ristorante alla campanella situata sulla parete nord del
Chegul, una via molto praticata dagli alpinisti locali e non.
Proprio la campanella collocata nel 1932 da Attilio Cagol e Tullio Pizzinini del gruppo di alpinisti conosciuti come “Falchi”.
B
uone notizie dal Passo Cimirlo. È stato riaperto il bar ristorante chiuso da qualche anno. Un
ristorante rimodernato con bar, pizzeria e con
forno a legna.
La nuova gestione è affidata ad un giovane cuoco,
con molta esperienza maturata in un noto ristorante
milanese. E’ Samuel Grisenti che ha lasciato la grande metropoli lombarda per una località più tranquilla,
ma che ad un giovane imprenditore può dare grandi
soddisfazioni. Il ristorante si presta molto ai pranzi ed
alle cenette fuori casa e con gli oltre 70 posti in sala
ristorante è ideale anche per festeggiare anniversari e
ricorrenze.
E’ collocato in un ambiente familiare e giovanile, in
mezzo al verde ed alla tranquillità di una zona a vocazione turistica, dove si possono gustare, oltre alle tra-
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 45
Il disco
Musica italiana
Eugenio Finardi
Anima Blues
a cura di Paolo Giacomoni
E
ugenio Finardi oltre ad essere l’unico musicista di un certo peso ad aver suonato... a Povo (qualcuno ricorda il “mitico” concerto al campo sportivo di Gabbiolo del 1978?)
è soprattutto il cantautore che con i primi suoi tre album: “Non gettate alcun oggetto dai finestrini” (1975), “Sugo” (1976) e “Diesel”
(1977) ha segnato in maniera indelebile un’epoca di rabbia e ribellione di un’intera generazione. In questo suo ultimo lavoro, Finardi
per sua ammissione ha “.. coronato il sogno di una vita..”, mettendo insieme un disco interamente blues (e tutto in inglese), con
ben 11 pezzi inediti ed una sola cover: “Spoonful” di Willie Dixon,
un classico del blues già magistralmente interpretato dai Cream di
Eric Clapton nel 1967. Un lavoro interamente autoprodotto da Finardi che per l’occasione ha fondato una nuova etichetta la EF
Sounds, visto che nessuna casa discografica ha voluto credere a
questo progetto (si sa che oggi in Italia è meglio puntare “sul sicuro” con robacce alla Max Pezzali o alla Gigi D’Alessio!). Qualcuno ha scritto che “Anima Blues” è il capolavoro di Eugenio Finardi,
certo si tratta di un disco fuori dagli schemi “cantautoriali” consueti che sembra inciso in altra epoca con l’organo Hammond in
primo piano e l’uso di altri strumenti “vintage” come il piano Wur-
30 anni fa
Festa della
ciliegia
a cura di Giancarlo Ianes
Giugno 1975 Festa della ciliegia:
“una serie di iniziative come richiamo turistico”
Chi non ricorda la Grande Sagra della Ciliegia, autentica kermesse imperniata sul nobile frutto e che per oltre dieci anni ha tenuto compagnia alla Comunità e ha portato il nome di Povo negli
angoli più remoti della Regione?
Guardando la stampa di quella lontana estate del 1975 è inevitabile provare un po’ di nostalgia per quella indovinata manifestazione che in maniera pionieristica si fece strada ritagliandosi una
sua precisa collocazione e fungendo da esempio per altre manifestazioni di altre località provinciali e regionali.
Così riportava il giornale Adige l’8 giugno 1975:
46 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Eugenio Finardi - Anima Blues - Edizioni EF Sounds - Cd euro 18,00 circa
litzer di Pippo Guarnera ed il Mellotron di Massimo Martellotta, due
dei musicisti che insieme a Vince Vallicelli alla batteria, formano la
“blues band” di Finardi. Non è propriamente il blues del Mississipi
ma in questo cd riecheggiano comunque miti e leggende del blues
e del rock blues (bianco e nero): da John Lee Hooker a John Mayall, da Ry Cooder ai primi Led Zeppelin. Si va dal blues acido e tinteggiato hard rock di “Mojo Philtre” ai profumi latini, un po’ Santana, di “Estrellita”, dalle preghiere intrise di gospel, “Holyland”, agli
accenti sacrali di un country-blues visionario come “Heart of the
Country”. In definitiva uno splendido acquisto per un disco “strano”, cantato in inglese (Finardi è italo-americano), con un suono
volutamente “datato”, ed un’anima blues incredibilmente italiana!
“...Nei giorni scorsi è stato costituito un Comitato, rappresentativo e qualificato presieduto da Marco Ciresa, nel quale operano
il 3P, la Sat, l’Unione sportiva e il gruppo alpini chiamato ad operare permanentemente per contribuire alla realizzazione di alcune
strutture che purtroppo nel nostro sobborgo mancano. L’interesse
del pubblico si attira anche con manifestazioni popolari e folkloristiche fra le quali viene opportunamente collocata la “Sagra della
ciliegia”, giunta alla quarta edizione e che quest’anno di ripresenterà al pubblico in una veste tutta nuova con l’obiettivo di diventare permanente in ambito provinciale e collocata all’inizio della stagione agricola e turistica. Povo produce 2000 quintali di ottime ciliegie, da qui la volontà di difendere questo prodotto per il quale
l’interesse del consumatore aumenta di anno in anno e il motivo
di farne appuntamento annuale di verifica e propulsione.
La data della Sagra è stata fissata domenica 22 giugno e vedrà come protagonista la “ziresa”, venduta al pubblico in forma
“sciolta” o confezionata.
Novità sono gli appuntamenti complementari che si svolgeranno nella settimana dal 15 al 22 consistenti in incontri tecnici sulla
coltivazione della ciliegia, conferenze sul modi di valorizzarla, produrla e conservarla, ecc. Saranno effettuati dei concorsi: floreali
per gli amanti dei fiori e del giardinaggio e grafico pittorico per gli
scolari. Il momento clou sarà domenica 22 con il circuito podistico per Povo, un incontro di calcio tra Povo e Villazzano e “dulcis
in fundo”, la partecipazione di un Corpo bandistico e la partecipazione del cantante locale “Cichito” che si esibirà con il suo complesso. Si preannuncia una edizione destinata a lasciare un’impronta portatrice di benefici frutti”.
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Le ricette di Matilde
burrata. Sistemate sopra ognuno l’impasto
e mettete a gratinare in forno.
Autunno in tavola
Scorpacciata di
funghi
a cura di Matilde Padroni
I
n questo numero, Matilde ci propone
alcune ricette a base di un classico e
gustosissimo “frutto di stagione”: i
funghi. Un po’ di attenzione nella raccolta
(nel dubbio rivolgersi a un micologo o ad
un esperto locale), e... buon appetito!
Polpettone di biete e funghi
Ingredienti (per 4 persone) - 4 palle
grosse come patate di biete lessate e strizzate, 4 cucchiai di pane grattato, 3 uova intere, olio, sale, pepe, prezzemolo, un pugno di funghi secchi fatti rinvenire, 2 cipolle, a discrezione 1 spicchio d’aglio.
Fate rosolare in olio le cipolle, le biete, i
funghi tritati. Quando tutto è insaporito fatelo raffreddare, aggiungete le uova sbattute,
sale, pepe, 1 cucchiaio di olio e del formaggio grattugiato. In una pirofila unta d’olio e spruzzata di pane grattato disponete il
composto pigiato e coprite con altro pane
grattato. Mettete in forno finchè sarà gratinato.
Tagliatelle funghi e prosciutto
Ingredienti (per 4 persone) - 400 gr. di
tagliatelle all’uovo, 100 gr. di prosciutto
crudo tagliato a listarelle di circa 2 centimetri, 1 tazzina di panna da cucina, 200 gr.
di funghi porcini, 100 gr. di burro, un po’ di
prezzemolo, parmigiano.
Cuocete i funghi nel modo tradizionale
con aglio che poi toglierete e prezzemolo
tritato. A parte nel burro “tostate” il prosciutto, unite la panna e preparate la salsa
badando che non attacchi aggiungendo alla fine i funghi. Condite le tagliatelle cotte a
parte e servite con parmigiano grattugiato.
Omelette con funghi
Ingredienti (per 4 persone) - 4 uova, 1
pugno di funghi secchi fatti rinvenire e tritati, sale, pepe, burro, formaggio grattugiato, prezzemolo tritato.
Sbattete tutti gli ingredienti e cuocete la
frittata nel burro in una padella larga e bassa. Giratela e piegatela a forma di omelette,
tagliate a fettine e servite con verdura cotta
mista, saltata in padella nel burro.
Finferli alla panna
Filetti di trota gratinati
Ingredienti (per 4 persone) - 4 filetti di
trota affumicata, 200 gr. di funghi prataioli
tritati, 1 uovo, mollica di pane, cipolla,
prezzemolo, sale, pepe, latte.
Preparate un impasto con la mollica di
un panino, 1 uovo, un po’ di cipolla e di
prezzemolo tritati, sale, pepe, latte quanto
basta. Aggiungete i funghi fatti insaporire
nel burro; mettete i filetti in una pirofila im-
Ingredienti (per 4 persone) - 800 gr. di
finferli, olio, burro, prezzemolo, aglio, sale,
pepe, panna.
Pulite i funghi, scolateli in una casseruola per 5 minuti così faranno l’acqua.
Scolateli e metteteli in padella in olio e burro rosolati con l’aglio (tagliato a metà). Lasciate cuocere per una mezz’ora. A metà
cottura togliete l’aglio e aggiungete il prezzemolo tritato.
Togliete dal fuoco e aggiungete la panna
liquida (una tazzina circa), mescolate bene
e servite.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 51
Racconto
La pendola
di Stefano Ricci
O
rmai era ferma da più d’un anno.
Successe alle quattro e sette minuti d’un giorno imprecisato. O
forse di una notte... Non c’è nulla che dia
l’idea dell’immobilità più d’un orologio fermo. Inutile, dispettoso, indisponente, come
una promessa mancata. Come due occhi
privi di luce.
Avrei voluto farla aggiustare quella vecchia pendola del ‘700 ricevuta in eredità da
zia Andreina, amante d’arte e di cose belle.
Mi pareva quasi uno sgarbo nei suoi confronti arrendermi a quest’altro evento luttuoso, non tentare di ridar vita ad un oggetto che aveva scandito così a lungo le ore di
quella mia cara parente. Ma non sarebbe stato facile trovare un
bravo artigiano capace di metter mano a quegli antichi ingranaggi.
Eppoi, in casa, erano un po’ tutti segretamente contenti che si fossero tacitati quel tic-toc fragoroso ed il rintocco sinistro delle ore
quasi a sottolineare, in modo assordante, il crudele fuggire del
tempo. Sia di giorno che di notte!
Così, da più d’un anno, quel prezioso soprammobile faceva
bella mostra di sé in salotto, muto, sulla console dell’800 proveniente dallo stesso testamento. Quantunque non misurato dalla
pendola, il tempo era trascorso inesorabile, un giorno dopo l’altro,
soltanto apparentemente sempre uguale a sé stesso. Qualche nuova vita aveva cominciato a gridare, qualcun’altra s’era spezzata. I
ragazzi erano diventati più grandi: ormai degli uomini. Ed il nonno
era diventato più vecchio. Gli dava fastidio la mancanza di fiato che
ormai veniva ad impedirgli, sempre più spesso, quelle camminate
a passo svelto tra i punti strategici d’un suo personale itinerario per
la città. La giornalaia che lo chiamava per nome e gli augurava il
buon giorno. Il calzolaio siciliano da cui si fermava per una nuova
puntata di un’antica, vivace polemica politica. Il banchetto al mercato, in Piazza delle Erbe. I volti ormai noti, incrociati per strada,
che volentieri rispondevano al suo squillante saluto. Ma più del fiato, ciò che lo angustiava maggiormente era quel lento, implacabile calo della vista. Il suo mondo era ormai fatto di ombre. La gente, perfino i parenti più stretti, dovevano parlare per farsi riconoscere. Come un vecchio animale selvatico, sembrava affidarsi all’olfatto più che alla vista per inquadrare le situazioni. Spesso, per
cercare un’improbabile messa a fuoco, dirigeva lo sguardo lateralmente all’oggetto del suo interesse al fine di scorgerne, con la co-
da dell’occhio, su un punto non danneggiato della rètina, qualche
particolare dettaglio. E quello sguardo, a vederlo così opaco e distante, così spasmodicamente alla ricerca di luce come un naufrago dell’aria, faceva un po’ di tristezza e tanta tenerezza. Anche perché, dietro a quel velo nebbioso, chiunque avrebbe intravisto, seppur sopita, l’antica vigorosa scintilla d’una vivacità intelligente e
curiosa. E gli mancava, come il pane, la lettura quotidiana del giornale: la fonte delle sue sante incazzature. Ascoltarlo dagli altri non
era la stessa cosa. I ritmi, le sottolineature, l’enfasi erano diversi da
quelli che lui avrebbe interpretato. Quando era ancora in grado di
leggerselo da solo, spesso amava declamare ad alta voce i passaggi più significativi, intercalando commenti e imprecazioni. Pretendendo l’attenzione degli astanti per quelle che riteneva informazioni fondamentali
per le sorti dell’intera umanità, dava vita ad
un vero spettacolo di istrionica teatralità. La
cronaca politica era il suo pane, e gli piaceva scavare, capire i risvolti più reconditi, le
frasi non dette, le posizioni non esplicitate
ma subdolamente presenti in quell’intreccio
di formalismi e falsità. In fondo, si sa, non
c’è bisogno d’una vista particolarmente
aguzza per “vederci chiaro” veramente! Le
ingiustizie quotidiane, poi, erano come vere
e proprie ferite inferte al suo stesso corpo:
non le sopportava. Lo vedevi fremere di indignazione, pronto in ogni momento ad imbarcarsi con qualunque spedizione che volesse raddrizzare le storture, in qualsiasi parte del mondo. E questo è, senza dubbio, l’insegnamento del nonno che più d’ogni altra
cosa rimarrà scolpito nelle coscienze di figli e nipoti. Anche se
adesso, nella sua personale penombra, poteva sembrare a volte
isolato, forse addirittura sconfitto. Ma se c’è qualcosa capace di
dare un’idea dell’anima, è proprio il corpo d’un vecchio stanco, assente, senza fiato e poca strada davanti... eppure capace di darti
un’emozione, di farti sapere che in te ci son le sue radici.
Lo guardi e vorresti ringraziarlo per quello che ti ha dato, senza bisogno di parole sai che quel legame è amore. E sai che il tempo, quello degli affetti, non potrà mai finire. Così, quel giorno, mentre passavo il cencio sul pavimento del salotto, urtai pesantemente la console ottocentesca. Le tazzine si misero a tintinnare senz’altra conseguenza. Mentre la pendola di zia Andreina traballò a
lungo, pericolosamente fino a ritrovare incerta stabilità sui propri
fragili appoggi. Quello scossone, lungi da arrecarle ulteriori danni,
non si sa come, aveva rimesso in moto qualche ingranaggio. Si
sentì la molla spasimare quasi con dolore ed il batacchio lucido
d’ottone riprendere per miracolo a dondolare.
Tic-toc, tic-toc... “Ora si ferma” - pensai - ma quel vecchio macinino sembrava tornato a nuova vita. Riuscì a camminare per altri dieci minuti prima di fermarsi, forse, definitivamente. Ora segna
due minuti oltre le quattro e un quarto e so che è giorno. E so anche che, per quanto a volte possa sembrare finita, c’è sempre la
speranza di almeno altri dieci minuti. Dieci minuti possono essere
soltanto un arco di circonferenza sul quadrante d’un orologio, ma
anche il tempo per dire: “Ti voglio bene nonno. Grazie, e buona fortuna”.
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52 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
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L’ a n g o l o d e l l a p o e s i a
Poesie di Maria
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Poesie di Maria
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La visita
Le quattro de mattina
Oggi mi son recata al cimitero.
C’era il lumino acceso. “Ciao, papà!
Ieri no ho potuto... Mi hai atteso?
Te lo prometto più non accadrà!”
Forse ha sorriso: Non darti pensiero.
Si vedon tante cose, sai, da qua!
Tu mi vuoi bene più che non credessi
Quando il mio mondo non era l’aldilà.
Vieni pur quando puoi. Sempre t’aspetto.
Io non mi muovo certo, mai, di qua.
I fiori, si, mi fan molto piacere
E fanno bene un poco di preghiere,
ma quando tu mi pensi e a capo letto
guardi la foto fatta insieme a me,
non sono solo, qui, nel cimitero,
ma sono ancora a casa, accanto a te.”
N’oselet postà su de na rametta
el me cantava la sò canzonetta
mi encantada l’ascoltava
cosa gat da dir ghe domandava?
En bel di così lò decifrada!
Se el fioranzesch
sotto de mi si tant nol cresces
mi dormiria fin chel dì l’è ciar ciar
Postade su den fil anca le rondole
el le desvegiava
le scomenziava a ciciolar
el pareva dele comari
che gavesa de tut da contar.
Se l’era arabo o latin
quel no vel sò dir
ma de zerto le vegniva su da lì.
Quele rondole el rosignol
sarai ancor tornadi?
Mi ve digo che dal me cor no i è mai caminadi!
Cieli grigi
Il cielo è tutto grigio:
fra poco pioverà.
Sento rombare il tuono:
spaura la città.
Sopra il mio cuore grava
Una tristezza cupa:
non scorgo più speranza
che verso sé mi induca.
Forse, quando la pioggia
Avrà lavato il cielo
E alla collina verde
Avrà tolto il suo velo,
forse, quando i colori
di un nuovo arcobaleno
avranno detto al mondo:
ritorna il bel sereno”,
dove finisce il ponte
che unisce cielo e terra
ritroverò il tesoro
che la montagna inserra.
Ritroverò tra erba,
alberi, uccelli e flora
la forza ed il coraggio
di andare avanti ancora.
La bugada
El luni l’era ed dì de bugada.
Ghe voleva saon, acqua, oio de gombet, man per sfregolar e zendro.
No gh’era miga l’acqua sul seciar.
Bisognava nar alla fontana a desmoiar e tra n’ansaonada e l’altra se feva n’a ciacerada.
Po’ se neva a casa a’n pizar el foc, se meteva su el parol
con dentro acqua e zendro.
Entant che la boiva se scominziava an brentar, sora se
meteva el bugarol.
La brenta se la meteva sul cavalet per poder ciapar el lizivaz che s’el dropava per fregar el paviment de le
camere che l’era de ass.
S’el dropava anca per la roba colorata e le braghe dei
omeni che le era de tela russa o zerprot.
La matina dopo se tornava alla fontana a resentar.
Nel 1946 gh’è stà n’evoluzion.
I a inventà la lavatrice che calcando su den botton la lava e la resenta entant che se fa colazion o merenda.
Pollo allo spiedo
sabato al mercato di Povo
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 53
L’ a n g o l o d e l l a p o e s i a d i a l e t t a l e
El dì che nasce
Giacomo Floriani
seconda parte
a cura di Guido Leonelli
P
mento mediante il conferimento al poeta
Giacomo Floriani di una medaglia d’oro riproducente lo stemma della città di Riva.”
Per l’occasione il prof. e poeta Biagio
Marin così scrive al sindaco: “Queste iniziative mi sembrano così degne che, pur
essendo io solo un amico e un ammiratore
della poesia di Floriani, mi sento indotto a
venire a esprimere... il mio plauso... Che in
questi tempi di assoluto matrialismo in cui
tutte le umane società si sfaldano e si sfanno... si trovi un consesso di galantuomini
capace di apprezzare l’opera di un poeta...e
non si accontenti di apprezzarla, ma pubblicamente la additi alla gratitudine della loro
città, questo è un gesto da gran signori.
Ed ecco come si esprime, nell’estate
1946, Riccardo Maroni: “Giacomo Floriani è un autentico autodidatta. Non ha
El me capel
titoli di studio; e questa è la sua fortuna. Non possiede libri; egli legge nel
Per comprarse ‘n capèl de feltro o paia,
grande libro della natura. I suoi testi sose spende pochi soldi e poche brighe.
no i monti, le greggi, i casolari, la genMa a comprar en capèl soto la naia,
te di montagna, il cielo, le acqua. Pael costeva na mucia de fadighe:
stori nomadi furono i suoi avi. Piccolo,
Pioci, fastidi, grane, carne gréva,
scarno, abbronzato, pare reincarni
e anca la pèl, a chi la ghe tocheva.
qualche viandante del Tibet misterioso.
El mio l’ò guadagnà ‘n del Quinto Alpino,
È povero perché onesto. Non ha ambial Batalion Vestom, en l’altra guera;
zioni, perché intelligente. È scontroso,
e a forza d’aqua rasa e de bruschini,
perché montanaro puro sangue. Ha un
el par ancora ‘n gal en primavera.
grande amore: La montagna, l’alta ispiE quando po’ ‘l gà la piuma e la napina,
sacramea … te saludo moretina!
ratrice dei suoi versi più belli. È lassù la
...
fonte inesauribile del suo canto.”
E penso con resom che ‘n fondo ‘n fondo
nessun no ‘l pól scampar al so destim;
che voltela o misciela o casca o ‘l mondo,
chi à fat l’alpim, el resta sempre alpim.
E mi per obedir … da móm pute
resto alpin … e conservo ‘l me capèl.
roseguo sul numero odierno, il discorso attorno al poeta dialettale rivano Giacomo Floriani, iniziato sul
numero scorso, soffermandomi maggiormente, sulle sue opere letterarie tratte dalla
raccolta “I tre Canzonieri”, che qui, per motivi di spazio, presenterò a spizzichi.
Nel 1961, il Consiglio Comunale di Riva
del Garda, con propria deliberazione, deliberò:
1) di “esternare al poeta Giacomo Floriani il civico apprezzamento dell’opera veramente meritoria svolta nel campo dell’arte, con la copiosa produzione poetica celebrativa delle bellezze naturali della terra
trentina;
2) di far constare il civico riconosci-
La festa prima ancor che canta i gai,
per senteri scondùi ‘n la campagna,
per scórtoi ‘n mez a bóschi spetenài,
mi v ago, quasi sèmper, en montagna.
E quando arivo sóra a qualche gresta
o ‘n qualche posto bel e solitari,
che pòdo gòder l’alba e la so festa,
me fermo saludà dai primi ciari.
E ‘n de sta calma sconfinada e bela,
fra ‘l bonodór de bóschi e la frescura,
a l’ùltim ciar de qualche persa stéla,
fra nùgole d’arzént raigade a fasse
de oro che le ‘mpizza la pianura,
mi vedo e benedisso ‘l dì che nasse.
La primavera
Gira ‘n de l’aria ‘n bonodór de fiori
che vègn da le cesure e dai giardini ;
lontan dal lac, basà da céi turchini
se alza vecie canzóm de pescadori.
Sciapim alegri de pàssere novele
i predica dai querti de la cése;
nei verdi prai scondudi da le zése,
pàscola al sól le bele pegorele.
...
Le ritorna al so nif le rondinele,
come d’incant fioris i mandoleri,
se sbocia i primi bùtoi sui roseri
e ‘n del còr torna le speranze bele.
El te sfódera ‘l cél la so bandera,
ricamada de sól e de colori;
e fra ‘n bordèl de canti e de splendori,
torna la santa e cara primavera.
L’ora
Ora fresca e marzolina,
che te scórle i limonèri,
che a l’onda celestina
te ghe spètene i penséri.
cèssa, cèssa berechina
el to zefiro sotil,
òra cruda marzolina
che zà sbocia ‘l bel april.
Zà ‘n le ère gh’è i poiati
che zugando a fila longa,
i è conténti e mezi mati
che le sere le se slonga.
...
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di Giorgio e Roberto Cagol
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54 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
L’ a n g o l o d e l l a p o e s i a d i a l e t t a l e
Montagne trentine
Amór sbecà
Oh, montagne trentine,
baraónda selvàdega de crozzi,
tràmpoi d’aquile, nivi de camozzi,
fesre de boschi, sagre de coline;
quando ‘l sól ‘l spenela
co la so porpora miracolosa,
i scenari stupendi de la Tosa,
le Tofane, ‘l Grosté, la Paganela;
quando ‘l carga de rossi
e de zento braseri le pasture,
e zuga arcobaleni su le alture,
e canta le sortive e luse i dossi,
e céi de fràgola ve fa da sfondo,
se alora le pu bele de sto mondo.
Oh montagne trentine,
vece contrabandére de colori,
cune de laghi, trighe de pastori,
giomi de muscio, troni de regine:
quando móre la sera
e le mandre le torna vers le stale
e tase i baiti e ogni sbater d’ale,
me vegn dal còr spontanea sta preghiera:
Signoredio, protegi ste montagne,
daghe splendori, dóneghe fatezze,
regàleghe miracoi de belezze;
fa che le sia ‘n eterno ste montagne.
altari per i dboi e per i forti,
altari per i vivi e per i morti,
balsem, ristoro, paze e primavera,
a le nosse anime, a la nossa tèra.
Enté ‘n dì come tanti
sparpaià fòr de stagión,
soliènt su la banchéta
de ‘n refùgio a ciapar el sól
gò ‘l còr che ‘l se reména
che no ‘l me sta chì bòn
che tant che ‘n matelòt
l’è ‘n véna de matérie.
Su ‘nté ‘n balòt tut bianch
de la muràia
bén ciàr enté ‘n cantón
el gà scrit sto còr canàia
“TE VÒI BÈN”
cossì fòr de stagión.
Ancòi, doménega de istà
demò per far na tónda
tornando su al refùgio
ò trovà scrit lì arènt
da na man de na putèla
“E MI TE ‘N VÒI A TI”.
Adès te sèi contènt
la t’è tocada bèla
balòs de ‘n còr
che ‘n véna de matérie
tant che putelòti
sfazendadi
te scrivi sui balòti
i amóri toi sbecadi.
Saggezza popolare.
- Pitòst che starghe vizìn a un che ‘l bate su
légna, mèio starghe vizìn a un che caga.
- Taiàr el mal per mèz.
- No dir né tréi né sèi.
- Limentarse del brò gras.
- Limentarse che fa mal le corde del grombial.
- Volér l’òrt e le vérze.
- No gavér tute le fassìne al coèrt.
- Béver en vim che ‘l gà tocà le téte a la regìna.
(da Walter Pedrotti, Modi di dire
di Trento; Demetra, 1995)
Guido Leonelli
da “Amór en zìnzorla”, 2004
La ròda del tèmp: da na stagión a l’altra.
Luglio
- Fin a Santa Cristina, el gran el crésse ‘n la bina.
- De San Bartolomìo, la stagión la torna ‘ndrìo.
- Se piòve da Sant’An, l’è na mana.
- Lui dal gran cald, bévi bèn e bati sadd.
Settembre
- Da Santa Crós se bate le nós.
- Se San Michéle el se bagna le ale, vèn aqua fin a Natale.
- Molte nosèle, molta néf.
- Braghe de tela e melóni de setémbre no i è bòni.
- A luna setembrina, sète luna le se ‘nchina.
Agosto
- San Lorènz da la gran calùra.
- Se piòve da l’Assunzión, fén rave e formentón.
- L’aqua de agóst la rinfrésca ‘l bósch.
- Tòni de agóst i dà piche e móst.
- Agóst el madura, setémbre ‘l vendéma.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 55
Po v o e l a s u a s t o r i a
Le “Istituzioni invisibili”
Le Orsoline
a Povo
a cura di Antonio Bernabè
I
niziamo con questo numero una serie di articoli coi quali andremo ad “esplorare” alcune delle Istituzioni di Povo che abbiamo chiamato “invisibili” poiché la loro presenza non è così
evidente per la popolazione del paese, come può essere quella degli Uffici comunali, della Parrocchia o della Famiglia cooperativa e
nondimeno esse sono o sono state importanti per la storia e la vita del paese.
Le Orsoline
Nel cuore del sobborgo di Povo, in una delle dimore più splendide del paese, l’ex Villa Thun, là vivono le Figlie di S. Angela, popolarmente conosciute come le “Orsoline”. Già, ma qual è la loro
storia, chi sono, cosa fanno?
pre, ma che dedicavano la loro vita a Dio e al prossimo, in particolare alle persone più bisognose d’aiuto. Soltanto in tempi recenti la Chiesa apriva le porte agli istituti “secolari” e da allora anche
le “Orsoline” poterono essere riconosciute “consacrate secolari”,
cioè persone consacrate inserite nel mondo e nella società.
La Compagnia di S. Orsola fu introdotta nella diocesi di Trento
nell’anno 1876 dalla signora Teresa Gervasi di Mezzotedesco, come si chiamava a quel tempo il Comune di Mezzocorona. L’Arcivescovo di Trento, Carlo de Ferrari, affidò alla Responsabile della
Compagnia il compito preciso di soccorrere le giovani che avevano sofferto per causa della guerra. Era da poco terminata la Seconda guerra mondiale e numerose erano le “badoglie”, le ragazze di strada abbandonate a se stesse, figlie di ragazze madri.
Contemporaneamente alcune “sorelle” - così si chiamano fra di
loro le “Orsoline” - vollero concretizzare l’appello che cinque secoli
prima la Fondatrice, S. Angela Merici, aveva lasciato scritto nella
Regola: “Se vi fossero delle sorelle così vecchie da non potersi sostenere da sole, queste siano sostenute e assistite per amore di
Dio, come vere spose di Gesù. Si raccomanda che, nel caso che
alcuna delle sorelle sia inferma, essa sia visitata, sovvenuta e assistita di giorno e di notte, per quanto ve ne sarà bisogno e secondo la necessità...” (Capo XII)
Era il mese di luglio del 1947 e Maria Pintarelli aveva messo a
disposizione di cinque “sorelle” la sua casa a Serso di Pergine con
tutto quanto essa conteneva: la mucca, il maiale ed i frutti della
campagna, e questo perché fosse più facile prestarsi aiuto vicendevole per affrontare le difficoltà del dopoguerra. Ma nel corso degli anni Cinquanta le richieste di accoglienza per le “sorelle” sole,
povere, anziane ed ammalate, e per le giovani, aumentarono in modo considerevole e perciò fu necessario cercare una casa più grande che servisse a questi bisogni.
In quel periodo era stata posta in vendita la villa dei conti Thun,
che le Responsabili della Compagnia ritennero adatta a quanto cercavano non solo per la capienza dell’edificio e per la campagna
che la circondava, ma anche perché prossima alla città.
Il 10 dicembre 1954 le “Orsoline” traslocavano da Serso a Po-
La settecentesca ex villa Thun, ora delle “Orsoline” a Pantè di Povo
La Compagnia di S. Orsola fu fondata da S. Angela Merici nel
lontano 1535 a Brescia. Sant’Angela aveva voluto un istituto “secolare”, formato da donne che continuavano a vivere nel loro ambiente, nelle case, nelle fabbriche, nelle scuole, con gli abiti di sem-
Povo anni Cinquanta; nel parco di Villa Thun Maria Pintarelli ha portato al
pascolo la sua mucca
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56 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
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vo; ad esse presto si aggiunsero altre “sorelle” di Trento e dintorni. La casa era grande e signorile, ma sprovvista dei servizi essenziali per la vita comunitaria, come un numero sufficiente di bagni, il riscaldamento, l’ascensore e il telefono. Eppure le “Orsoline”
di Povo - che qualche anno più tardi superarono il numero di settanta - seppero piegare a loro favore anche le situazioni più avverse, dedicandosi non solo alla preghiera, ma anche al lavoro e con-
“Casa S. Giuseppe” (ex Villa conti Thun) e “Stella Maris” a Povo di Trento carboncino opera di Maria Rosa Duchi
Pantè di Povo: “Casa S. Giuseppe” (ex Villa conti Thun): le sorelle Orsoline al
lavoro nella campagna attigua alla villa coltivano i meli e le viti che qualcuna
di loro si è portata dalla sua valle
ducendo una vita piuttosto austera. Le “sorelle” più giovani - ancora molte in quelli anni - coltivavano la campagna a frutteto e dall’orto ricavavano quanto bastava per le loro necessità: a quel tempo non tutte le persone godevano di una pensione e talora il lavoro nella casa e nella campagna era l’unico modo per disobbligarsi
dell’assistenza fornita dall’Istituzione.
Ma il segreto che fece superare alle “Orsoline” ogni difficoltà si
chiama soprattutto aiuto reciproco: quando una sorella chiedeva di
venir accolta in comunità portava con sè tutto quello che aveva,
compresi i suoi beni materiali. In anni difficili l’Istituzione ha potuto così provvedere al mantenimento di tutte le consorelle, anche di
quelle che non godevano di pensione o di altro sostentamento e
senza ricorrere alle sovvenzioni dell’Ente pubblico.
Nel 1959 accanto a “Casa S. Giuseppe” (ex Villa Thun) le “Orsoline” fecero costruire “Stella Maris”, un piccolo edificio destinato ad accogliere le ragazze che seguivano dei corsi di formazione
professionale; questa iniziativa a Povo durò circa una decina d’anni, perché nel 1967 “Stella Maris”, venne trasferita al “Foyer” di
Gardolo, diventato in seguito Casa di accoglienza per giovani stu-
dentesse. Qualche anno più tardi il piccolo edificio di Povo venne
abbattuto per far posto alla costruzione della nuova sede della locale Cassa Rurale, alla quale fu ceduta anche parte della campagna circostante. La vendita permise di avviare i lavori necessari per
rendere funzionale la vita comunitaria delle persone anziane nell’ex
villa Thun, salvaguardando ovviamente il grande salone d’ingresso
in stile impero decorato a stucchi e posto sotto la tutela dei beni
artistici provinciali.
È dagli anni Settanta l’ex Villa Thun - “Casa S. Giuseppe” per le
“Orsoline” - funge da Casa di Riposo nella quale le aderenti alla
Compagnia della provincia di Trento possono chiedere di essere
accolte. Nel 1975 la casa ospitava 46 persone e l’età media era di
76 anni e mezzo, ma dal 1991 le “Orsoline” assistite a Povo non
hanno più superato il numero di trenta e nel corrente anno 2005 le
“sorelle” accolte sono 25, con un’età media di poco superiore agli
86 anni: fra di loro si contano due ultra centenarie. Dall’inizio dell’attività ad oggi sono morte 160 “Orsoline”, delle quale molte sono state sepolte nel loro paese d’origine e alcune nel cimitero di
Povo; pochissime sono decedute in ospedale perché quasi tutte
sono rimaste in “Casa S. Giuseppe” assistite fino all’ultimo dalle
altre “sorelle”.
Lo stile di vita delle aderenti alla Compagnia, la necessità di tendere all’autosufficienza in tutti i campi, l’età sempre più avanzata delle “sorelle” ospiti della villa, hanno portato questa comunità femminile a vivere di fatto separata dal resto del paese di Povo, come “cittadella” circondata, non solo metaforicamente ma realmente, da mura, anche se mai estranea alla realtà che la circonda, in particolare
alla vita della Comunità ecclesiale/parrocchiale del paese.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 57
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Suonatori di
orgheni
a cura di Paolo Giovannini
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rico “...dei rappresentanti la Venerabile Chiesa Parrocchiale, li Venerabili Compagni o Confraterniti del SS. Sacramento e del S. Rosario(5)...”. Si chiedeva ora che tale pagamento venisse effettuato
dalla sola Chiesa “...come è anche giusto, essendo la stessa erede delle entrate che prima possedevano le altre due(6).”
La seconda sostanziale: il firmatario Pontalti fece notare come
sarebbe stato giusto aumentare la mercede vista “...la meschinità
del salario contribuito all’Orghenista...”. Si trattava di 12 Fiorini cosiddetti abusivi annui (vale a dire 10 Fiorini Valuta di Vienna), effettivamente una ben misera ricompensa, che oltretutto non aveva
subito alcuna variazione per ben 33 anni, anche se il costo della vita e l’inflazione erano ben diversi da quelli dei giorni nostri!
Dal Giudizio di Civezzano le richieste vennero girate per la conferma a Trento, dove il Capitano del Circolo Eichendorf accolse la
prima, ma fece orecchie da mercante su quella relativa all’aumento di salario, che rimase invariato per molti anni ancora.
Nonostante ciò, nulla cambiò nel comportamento dell’organista: continuò a prestare la sua opera con serietà e dedizione, ricompensato più che dal valore del denaro, dal prestigio del ruolo e
dalla riconoscenza della gente.
l 21 aprile 1805 Giovanni Battista Nichelatti(1) di Povo firmò un
contratto(2) da organista che rimase valido per ben 33 anni,
durante i quali prestò la sua opera in modo continuativo e con
soddisfazione di tutti. Nell’ottobre del 1838 il contratto venne rinnovato(3), ma non più col Nichelatti, bensì con Giovanni Tommasi
pure di Povo, che prese il suo posto. La Chiesa Parrocchiale aveva un nuovo organista!
Il primo ottobre 1838 il Sindaco della Chiesa(4) di Povo Pietro Pontalti chieorganista
Contratto dell’
se al Giudizio di Civezzano l’autorizzazione, sulla base del precedente contratto
Aprile 1805.
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Biblioteca Comunale, 1992, p. 225. Vedi anche:
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In: Tuttapovo a X n.4 2003; pp. 36-38.
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opere di carità, di devozione, aiuto reciproco, di
assistenza ai malati o di accompagnamento dei
morti al cimitero come nel caso della Compagnia
della Buona Morte che operava a Povo ancora negli
anni ‘60
(6) Napoleone Bonaparte, che per circa tre anni tra il
1810 e il 1813, governò anche la nostra Regione col
nome di Dipartimento dell’Alto Adige, col suo Decreto
del 25 aprile 1810, sancì la soppressione, fra l’altro,
anche delle Compagnie e Confraternite. I loro beni
vennero incamerati dallo Stato o in rari casi come
questo, dalle Chiese Parrocchiali.
58 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
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L’ a l b u m d e i r i c o r d i
La guerra era finita da poco,
ritornava la voglia di divertirsi,
ritornava l’amore per la
montagna, in questa foto, un
numeroso gruppo si è fatto
riprendere davanti agli “Stoi” un
allegra domenica di tanti anni fa.
Una sola presenza femminile
Ginevra Bonvecchio attorniata da
una numerosa compagnia di
poeri ed amici di Trento. Dalla fila
in piedi dietro: il primo vestito di
bianco è sconosciuto, Guido
Merz, Onorio Cagol, Rino Tomasi,
Ginevra Bonvecchio, Visintainer
Aldo (davanti) Palmieri (dietro),
Guido Mazzalai. Fila davanti:
Emilio Betti, Giuseppe
Bonvecchio, Sigismondo
Giovannini, Baldessari (padre di
Massimiliano) Vittorio Merz,
Olimpio Tomasi, Attilio Cagol.
davanti seduto Gino Tomasi.
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 59
L’ a l b u m d e i r i c o r d i
Silvia Baldessari ci ha fatto pervenire la foto della V° classe scattata nel 1937.
Da sinistra in basso: Ida Plancher, Giuseppina Orempuller, Antonietta Giovannini, Laura Pontalti, Suor Cherubina, Raffaella Ianes, Tea Giacomoni, Silvia
Bertotti. Seconda fila da sinistra: Elda Casna, Argira Coraiola, Rita Tambosi, Ada Baldessari, Cecilia Bazzanella, Maria Motter, Natalia Nicolini, Amabilia
Giacomoni e Maria Giacomoni. Terza fila da sinistra: Ida Luchi, Maria Lunelli, Silvia Baldessari, Pia Moser, Anna Zanetti, Ierta Valer, Licia Orempuller e
Severina Andreatta.
Foto degli scolari della quinta classe di Avviamento ad indirizzo agricolo
La foto è stata scattata l’11 marzo 1937. Prima fila da sinistra: Il maestro Ezecchiele Marchesoni, Fabio Bonvecchio, Lino Grisenti, Erino Giongo,
Giuseppe Bonvecchio; Seconda fila da sinistra: Baldessari Tarsilo, Elio Tomasi, Adriano Scartezzini, Alcide Giacomoni, Natale Bonvecchio; Terza fila da
sinistra: Giuseppe Lunelli, Guido Marchi, Arturo Forti, Sergio Lorenzi, Benvenuto Camin, Saverio Bertotti e Giulio Comper.
60 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
L’ a l b u m d e i r i c o r d i
Aprile 1955. Foto di gruppo sulle scale laterali della chiesa di Povo.
Prima fila in basso da sinistra: Valentino Tomasin, Mariano Andreatta, Sergio Rensi,
Mario Merz, Dario Betti, Giancarlo Agostini, Natale Merz. Seconda fila: Angelo
Bernardinatti, Ezio Moser, Silvio Micheli, Bruno Casagrande, Carlo Dallatorre, Franco
Ianes, Urbano Belluta. Terza fila: Mario Corn, Carlo Baldessari, Graziano Scoz,
Floriano Ianes, Luigi Micheli, il maestro Felice Manzinello. Ultima fila: Antonio
Cagol, Mario Marchel, Sergio Nichelatti, Enrico Merz e Giuseppe Broll.
Scolari con le casette a nido anno 1955
Dal basso verso l’alto da sinistra a destra: Andreatta Mariano, Tomasin Valentino,
Carlo Baldessari, Antonio Cagol, Mario Marchi, Giancarlo Agostini, Angelo
Bernardinatti, Mario Merz, Ezio Moser, Bruno Giacomoni, Graziano Scoz, Merz
Enrico, Sergio Nichelatti, Franco Ianes, Bruno Casagrande e Sergio Rensi
A pranzo con il maestro Felice Manzinello
Con gli ex alunni del maestro FELICE MANZINELLO è organizzato un
incontro conviviale per DOMENICA 23 OTTOBRE 2005
al ristorante "Locanda al Cavaliere" in piazza Manci.
Programma: ore 12.00 ritrovo in piazza di Povo,
foto ricordo, ore 12.30 pranzo con menù della casa.
Prenotazioni ed adesioni entro sabato 15 ottobre presso la Rivendita
giornali e tabacchi di Pegoretti M. Tiziana in via della Resistenza 19 a Povo,
versando la quota di partecipazione al pranzo di euro 25,00.
Informazioni: Sergio Nichelatti tel. 0461 811026. Cell. 340 6489033.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 61
L’ a l b u m d e i r i c o r d i
Al Corso
di taglio
e ricamo
62 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Nelle prime due foto vengono ritratte le partecipanti ai corsi di ricamo e cucito tenuti
presso l’asilo infantile utilizzando le macchine da cucire Singer. La prima foto è del gennaio 1927, la seconda potrebbe essere dello stesso anno. La terza foto (pagina a fianco),
in luogo a noi sconosciuto, un corso di taglio e ricamo con macchine Nothmann. Il cartello porta la seguente scritta: “Premiato corso di taglio e ricamo delle macchine Nothmann iniziato il 17 ottobre 1927 in Povo. Gruppo delle frequentanti, delle acquirenti e della direzione. Esposizione dei lavori”. Si riconoscono: il primo a sinistra Livio Vicentini e
l’ultimo a destra Ezecchiele Pontalti. Saremmo grati di ricevere informazioni più dettagliate al riguardo. Foto archivio privato di Luciano Dellai - Pergine.
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 63
L’ a l b u m d e i r i c o r d i
Marchel Settimo e Rosa Bonvecchio
festeggiano il loro 60° di matrimonio.
La foto è stata scattata sulla piazza di
Povo nel 1956.
Nella foto da sinistra: Guglielmo
Marchel, la figlia Franca, Silvia
Baldessari con la figlia Nadia, dietro
seminascosto Bruno Marchel, Rosina
(detta Rosinota) Marchel figlia di
Settimo, Franco Furlani, dietro in piedi
Giorgio Molinarolli, Graziella Marchel,
Tiziana Baldessari (la bambina con il
mongomeri), Giuseppe Marchel, Rosa
Bonvecchio (moglie di Settimo),
seminascosti, Annamaria Baldessari e
Diego Marchel, Marchel Settimo
(Caliverna), Andrea Marchel (il
bambino in giacca e cravatta), Liliana
Marchel, dietro Pio Marchel, Tullio
Marchel, Bruna Pegoretti, Maria
Marchel Pegoretti, dietro
seminascosto Marco Molinarolli
(marito di Graziella), Iole Marchel,
Alma Bonvecchio, e Augusta Belluta
(moglie di Tullio). La ragazzina con i
guanti è un’amica di famiglia)
Maggio 1955 in gita
scolastica al santuario di
San Romedio. In basso
seduti il cappellano, don
Vittorino ed il maestro
Isidoro Trentin.
a Trento la frutta e la verdura “come ‘na volta”
Snc
di Merz Piergiorgio e Dario
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64 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
In ricordo di...
Rino Parisi ha
tagliato l’ultimo
traguardo
di Sergio Nichelatti
M
artedì 16 agosto la chiesetta del Cimirlo era troppo piccola per contenere tutte le persone presenti ai funerali di
Rino Parisi, molti hanno seguito la mesta cerimonia nel
piazzale antistante la chiesetta, dove per
la prima volta veniva celebrato un rito funebre. Il mondo del ciclismo è venuto in
massa a dare l’ultimo saluto ad un grande ciclista, erano presenti tra gli altri
Francesco ed Aldo Moser, Vasco Modena, Luciano Parisi, Federico Galeaz, Corrado ed Elio Pontalti, Giuseppe Zoccante, Luigi Marchi e molti altri. Nella sua
omelia don Cornelio ha avuto parole di
conforto verso i famigliari, ricordando
come il corridore ciclista nella pratica
sportiva debba affrontare fatica, sofferenza, impegno e privazioni. Di questo
naturalmente Rino era stato un protagonista negli anni quaranta e cinquanta.
Nato nel 1926, aveva iniziato a correre in
bicicletta nei primi anni del dopoguerra
affrontando molte difficoltà. Era un ciclismo pionieristico, fatto con pochi mezzi,
economicamente povero, lui ventenne
aiutava il suo papà nel lavoro agricolo
conciliando in qualche modo la passione del ciclismo con il duro lavoro nei
campi.
Ricorda nell’intervista pubblicata su
Tuttapovo del settembre del 94, che gli
allenamenti di 120/150 km spesso gli
66 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
faceva a fine lavoro e che duravano dalle tre alle quattro ore fino a tarda notte.
La sua prima vera gara, che vinse con la
maglia giallo azzurra dell’U.S. Aurora, è
stata nel 48, la Povo - Mazzon (località
nei pressi del Cimirlo) riservata ai ciclisti
tesserati. Poi il Giro della Bolghera del 49
arrivando quarto, nello stesso anno, il
primo marzo, in una gara di ciclocross,
si piazzò secondo dietro al corridore Mario Pozzi che correva per una società altoatesina, la gara era valida per l’assegnazione della maglia di campione provinciale e Parisi, anche se arrivato secondo, si laureò campione provinciale e
successivamente giunse quinto al campionato nazionale sempre di ciclocross.
In quegli anni corse vincendo il Trofeo
Filzi a Rovereto, il Gran Premio Gardesana a Brescia, la coppa “Erbitter” a Cavalese, la Coppa Kerschbaumer a Mezzocorona, la Schio - Pasubio, la Bassano Montegrappa, la Astico - Brenta, la Firenze - Pratolino, la Bologna - Raticosa,
corse anche all’estero, a Nizza.
Ci raccontò che dopo una gara nel
Veneto, ritornando a casa in bicicletta da
Schio con un suo compagno di squadra,
In ricordo di...
cise di smettere di correre. Il motivo di tale decisione venne dopo
un incidente meccanico (la rottura del manubrio), mentre era in fuga con Aldo Moser ed Ercole Baldini. Dopo aver abbandonato le
corse andò a fare l’operaio nello stabilimento della SLOI di Trento.
Riportiamo quanto scritto nell’intervista del 94. “Dalla sua voce traspare molta nostalgia ed emozione al ricordo di quegli anni,
nei quali l’impegno e la determinazione di un atleta, di un ciclista,
ha saputo con enormi sacrifici, conciliare lo sport con il lavoro e la
famiglia, in condizioni che oggi sembrano da leggenda, ma che sono accadute solo alcuni decenni fa. Grazie Rino per quello che hai
fatto come poèro in nome dello sport e per tutto lo sport trentino.”
Alla moglie Ida ed ai figli, vada il cordoglio di Tuttapovo.
(correva per l’U.S. Aurora) sopravenne il buio e si scatenò un violento temporale, arrivò a casa alle tre di notte. In quegli anni collezionò ben quarantotto vittorie, ma il ciclismo di quei tempi era
un’attività che dava guadagni miseri, ed i traguardi volanti diventavano spesso occasione per racimolare qualche lira in più o qualche premio da portare a casa.
Nel 1952 passò al professionismo con la Willier Triestina, correndo a Prato nel Gran Premio Industria e Commercio, gara vinta
da Giorgio Albani. Partecipò a tutte le classiche fino al giro di Lombardia. Nel 53 corse la Milano San Remo, il giro di Sicilia ed il giro del Delfinato. Nel 54 smise per tre anni, riprendendo nel 57 con
una nuova squadra, la Calì Broni di Girardengo e capitanata da Loreto Petrucci. Anche in quegli anni corse le Classiche, come la Milano - San Remo ed il giro di Lombardia. Ma il 5 settembre di quell’anno, durante il giro dell’Appennino, si arrese alla sfortuna e de-
In ricordo di
Ivo Slomp
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 67
Auguri a...
Il 20 settembre i coniugi Giuliana e Danilo Degasperi hanno
festeggiato i loro 30° di matrimonio. Tanti auguri dalle figlie
Anna e Lorena.
I nonni Renato e Renata Ricci festeggiano sessantanni di
matrimonio. Era appena finita la guerra e ricominciava la vita e per loro non poteva esserci un inizio migliore! Con affetto e gratitudine si uniscono in un grande abbraccio: i figli, le nuore, i nipoti, gli amici sparsi per il mondo e... Tuttapovo.
Sessanta
Nozze d’oro
Tantissimi auguri ai coniugi Luciano e Ines Giacomoni che
lo scorso 27 agosto hanno festeggiato cinquant’anni di matrimonio insieme a figli, nuora, genero e nipoti. Una festa
non-stop proseguita la settimana successiva, questa volta
insieme agli amici di Ana, Gsa e Acli di cui Luciano e Ines
sono da sempre attivissimi volontari. Auguri anche da tutta
la Redazione di Tuttapovo.
Il gruppo Ana di Povo si unisce agli auguri per le nozze d’oro del consigliere Luciano con Ines.
68 - Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005
Non vorrei sembrar presuntuosa
ma, pur stavolta, parlerò di me.
Il sette ottobre io divenni sposa:
ci giurammo, quel dì, amore e fè.
Fu nel quarantacinque, anno radioso,
non sol per noi ma pel mondo intero.
Ogni arma venne alfin messa a riposo,
finita era la guerra, in terra e in cielo!
Riprendendo il discorso incominciato:
ben sessant’anni passati son d’allora.
Nonna Renata, con il suo Renato,
felicemente, lor, vivono ancora.
Ora attorniati dalla bella prole,
da tanti amici, che ci voglion bene,
desiderare di più noi non si pole
(pur la gente di Povo ne conviene?).
Ci arriverà di certo il vostro augurio
che noi già ricambiamo con affetto.
Io poi m’impegno che, pure nel futuro,
al giornalino manderò qualche sonetto.
Nonna Renata
Auguri a...
Giovanni e Flavia 45 anni insieme
Il 23 giugno attorniati dai figli, nuore, generi, nipoti e parenti, Giovanni Pedrotti e Flavia Nichelatti hanno festeggiato il loro 45°
anniversario di matrimonio. Tanti auguri dalle pagine di Tuttapovo. Nella foto Giovanni e Flavia assieme ad alcuni parenti, ai sei figli, alle due nuore, ai quattro generi ed agli undici bellissimi nipoti.
Novant’anni
Giorgio Guerra, barbiere in
pensione, abita a Sprè ed
ha spento quest’anno le
novanta candeline. Ci ha
fatto pervenire un foglietto
con alcune note scritte a
mano in cui racconta seppur sommariamente la sua
vita. Nel porgergli i nostri
fervidi auguri, volentieri
pubblichiamo il breve scritto: una testimonianza di vita e di lavoro.
“Alla veneranda età di novant’anni, dopo la bellezza
di settanta di lavoro, avendo cominciato a soli 13
anni nel natio paese di Villimpenta (MN) in qualità di
garzone. Trasferito nel
1936 a Bolzano per ragioni familiari continuando con la mia professione. In negozio ho conosciuto, allora quasi bambina, Adelina Bolgia. Dopo la fine della guerra ci siamo rivisti, lei oramai diventata signorina. Da
lì è nato il nostro amore ed il matrimonio nel lontano 1951. Da Bolzano,
nel 1960, al seguito di lei e della sua famiglia ci siamo trasferiti a Trento aprendo in via Veneto un salone uomo - donna con l’apprezzata parrucchiera Anna Viola, in cui ho prestato la mia opera per ben 37 anni,
chiudendolo quando i miei anni erano già 83. Poi la meritata pensione e
la dolorosissima scomparsa della mia adorata Adelina dopo 48 anni di
felice matrimonio. Ora vivo qui a Sprè assieme ai miei figli Claudio e Lorenza ed alle affezionate cognate Bolgia.”
Ai nostri carissimi genitori Canelli Filippo e
Claudia Pegoretti per il loro 45° anniversario di
matrimonio, le figlie i generi ed i nipoti, esprimono un caloroso ed affettuoso augurio per
questo importante traguardo raggiunto e per
tutti gli anni a venire. Cari mamma e papà vi
vogliamo un mondo di bene.
Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 69
Associazioni
Si avvisa che nei giorni sabato 15
e domenica 16 ottobre prossimi i
ragazzi della Parrocchia di Povo
passeranno di casa in casa per
raccogliere il ferro vecchio.
L'intero ricavato della vendita del
ferro sarà donato per iniziative di
solidarietà a sostegno di
missionari del terzo mondo.
Quindi... liberatevi del ferro
che non vi serve più!
In caso di maltempo la
raccolta sarà spostata nei
giorni sabato 22 e
domenica 23 ottobre.
SALONE
Immagine Donna
POVO - OLTRECASTELLO - TEL. 0461342032
Orario: martedì-g
giovedì: 8.30-1
12.00 / 14.30-1
19.00
mercoledì-vvenerdì-ssabato: 8.30-1
16.30
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fax 0461 950793
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COMMERCIALISTI ASSOCIATI
Rag. Eugenio Cortellini
Rag. Giorgio Fracalossi
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Tuttapovo n. 3 - Settembre 2005 - 71
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