Aspetti comuni del controllo di qualità
AlimenService,
Febbraio 2011
Qualità nei processi produttivi
 E’ importante conoscere a fondo il processo produttivo
 Migliorare la Qualità significa ridurre la variabilità nei processi
e nei prodotti
 Ingegnerizzare la Qualità significa implementare attività
operative, manageriali, e di engineering al fine di assicurare
che le caratteristiche di qualità soddisfino i requisiti
1
Internal usage only
1
Problemi legati ai processi produttivi
 L‘andamento delle variabili di controllo di un processo
industriale può essere stabile ,con dispersione o deriva
2
Internal usage only
Problemi legati ai processi produttivi
 Variabilità = differenze tra il prodotto e le specifiche
 Cause comuni della variabilità => controllabili
statisticamente
INPUT
PROCESSO
OUTPUT
SISTEMA DI MISURAZIONE
Verifica e follow-up
SISTEMA
DI
CONTROLLO
Identificazione cause assegnabili
Identificazione cause dei problemi
Azioni correttive
3
Internal usage only
2
Variabilità nei processi produttivi
Sorgenti di Variabilità:
Macchine
Metodi
Materiali
approntamento
stratificazione
controllo imballi
Start / stop
densità
Performance
accuratezza
Interventi troppo frequenti
Frequenza
Cambio velocità
Numero di campioni
Training insuff.
Parti danneggiate
Misure
Macchine
Personale
4
Internal usage only
Livelli di Controllo
Feedback
Input
Processo
Output
 Controllo per esperienza
Tempo e quantità della regolazione dipendono dalla conoscenza e
dall‘esperienza dell‘operatore.
 Semiautomatico:
Tempo , tipo e quantità della regolazione vengono calcolati dal sistema. La
regolazione della macchina viene fatta manualmente dall‘operatore.
 Automatico
Tempo e quantità di regolazione vengono calcolati dal sistema in accordo
con gli algoritmi di controllo. La macchina viene regolata automaticamente .
Non è richiesto alcun intervento da parte dell‘operatore.
5
Internal usage only
3
Regole generali per il controllo
 Definizione procedure SOP
 Monitorare il processo
 Minimizzare le influenze esterne
 Determinare I seguenti parametri:
- Deviazione standard delle macchine
- Riproducibilità dei maccanimi di regolazione
- Requisiti relativi al sovradosaggio
 Istruire gli operatori di linea
 Installare dispositivi di regolazione automatica
6
Internal usage only
Cosa controllare
 Sovradosaggio
Controllo del costo aggiuntivo
 Rispetto della legge
Controllo del prodotto nel rispetto delle normative
 Controllo delle tare
Controllo del materiale in arrivo dai fornitori
 Start / stop macchina
Statistica dei fattori legati alle macchine
 Attributi di Qualità
Controllo della qualità del prodotto
 Dati di Calibrazione
Controllo degli strumenti
 Correttezza mat. Prime
Verifica qualità e quantità di ogni componente
7
Internal usage only
4
Cosa controllare
 La variabile principale da considerare è il PESO
 Il processo più importante da controllare è IL
RIEMPIMENTO
 Il „mondo“ legato a tale processo è molto ampio e non
semplice da scoprire........
8
Internal usage only
Fondamenti di SQC
n
s s
s s
x
s s
s
5
„Mi piacerebbe...“
Le necessità del produttore!
 Mantenere controllata la qualità dei prodotti!
 Essere sicuro che il personale addetto alle linee d produzione
sappia come mantenere alti gli standard qualitativi aziendali






Definire cosa fare in caso di problemi
Spedire ai clienti solo ciò che essi hanno ordinato
Informazioni sufficienti ad assicurare la qualità dei prodotti
Migliorare l’efficienza del sistema produttivo
Un sistema di raccolta dati affidabile e durevole
Recuperare l’investimento per il sistema di raccolta dati nel più
breve tempo possibile
10
Internal usage only
„La legge richiede che...“
La voce della legge!
 Fornire un prodotto conforme al contenuto ed ai
livelli qualitativi dichiarati
 Rispettare le tolleranze legali
 Conservare statistiche dettagliate relative ai controlli
effettuati sui prodotti
 Fornire un prodotto sicuro che non presenti rischi per
il consumatore
 Confezionare farmaci che contengano l’esatto
quantitativo di principio attivo. Nè troppo nè troppo
poco!
11
Internal usage only
6
„I miei clienti vorrebbero...“
I clienti si aspettano che!
 Le merci fornite siano prodotte in accordo con le
leggi vigenti
 I prodotti abbiano una qualità costante
documentata e tracciabile
 Ogni spedizione sia accompagnata da un
certificato che ne attesti la conformità
 Che la produzione avvenga con alti standard
qualitativi
 Che ogni certificato ricevuto contenga l’analisi
dettagliata delle statistiche e dei risultati
12
Internal usage only
Problemi comuni nel confezionamento
Come controllare il riempimento?
 Il termine „package“ si riferisce a un gran
numero di contenitori diversi
 Ogni processo di riempimento è
influenzato da diversi fattori
 La produzione deve essere controllata per
garantire il rispetto della legge
 Il sovradosaggio non può essere il rimedio
alla variabilità e deve essere evitato
 È importante conoscere la media del
processo
13
Internal usage only
7
I principi dell’ SQC
La via migliore per capire un processo di riempimento
 La curva di Gauss è lo strumento migliore per capire la
variazione del processo di riempimento
 I due parametri principali per la valutazione del processo sono
il valore medio e la deviazione standard
 La deviazione standard consente la determinazione della
quantità ottima di riempimento
Mean x
-5 -4 -3 -2 -1
+1 +2 +3 +4 +5
Standard
deviation
14
Internal usage only
I princìpi dell’ SQC
Acquisizione dei dati tramite campionamento ispettivo
 La dimensione del campione è il fattore cruciale per la qualità
dei risultati
 La dimensione del campione deve rimanere costante
 La frequenza del campionamento è importante.
 Tanto più la macchina riempitrice è instabile più alta deve
essere la frequenza.
15
Internal usage only
8
Quali informazioni fornisce l’SQC?
Dati essenziali per la qualità in produzione
 Il campionamento ispettivo è la base per il calcolo di...
- Valore medio della produzione
- Numero di campioni difettosi
- Deviazione standard media
Raccolta ed analisi dei dati di qualità in produzione
16
Internal usage only
Cos’e` l’ SQC ?
 SQC significa Statistical Quality Control ed e` fondamentalmente utilizzato per il
controllo documentato del processo di riempimento di prodotti preconfezionati,
i quali devono rispettare il loro contenuto netto dichiarato.
 Un produttore di beni di consumo che devono essere venduti a peso, deve
focalizzare la sua attenzione, nel suo processo di dosaggio e
confezionamento, su due punti importanti....
- Non sottodosare – ci sono leggi che proteggono il cliente da eventuali
imbrogli
- Non sovradosare – perdere prodotto e` sinonimo di perdere soldi
17
Internal usage only
9
Sistema di tolleranza EU
Peso
Valore medio
Nominale dichiarato
Limite di legge T1-
Limite T2-
X
18
Internal usage only
Limiti aggiunti
 t1+/t2+: opzionali, definite dal produttore
 t1-: richiesto dalla legge
 t2- = 2 x t1-
>T2+
T2+
t2+
>T1+
T1+
 Classificazione:
 T1-: o.k.
>T2-, <T1-: max. 2% o.k.
<T2-: non accettato
t1+
N
t1t2-
<T1<T2-
T1T2-
Il sistema SQC deve generare messaggi d’allarme quando il valore
medio della produzione va al di sotto della quantità nominale
19
Internal usage only
10
Il sovradosaggio
Peso
Valore medio
Nominale dichiarato
Limite di legge T1-
Limite T2-
X
Ottimizzare il processo di dosaggio con l’SQC riduce i costi di
sovradosaggio
20
Internal usage only
Il sovradosaggio
PARAMETRO
VALORE
UNITA’
Costo della materia prima
1,00
€/kg
Numero di unità prodotte
100.000
Pezzi/giorno
Numero di giorni di produzione
250
Giorni/anno
Valore medio di produzione
502,5
g
Valore Target
501,5
g
Sovradosaggio per confezione
1,000
g
Sovradosaggio giornaliero
100
Kg
Sovradosaggio per anno
25.000
Kg
Calcolo sovradosaggio
COSTI DI SOVRADOSAGGIO PER ANNO
21
25.000,00
€
Internal usage only
11
Il sovradosaggio
Calcolo sovradosaggio
Sovradosaggio per confezione
1,000
g
Sovradosaggio giornaliero
100
Kg
Sovradosaggio per anno
25.000
Kg
Peso
•Riduzione di 1g  25.000 €/anno
Valore medio
Nominale dichiarato
Limite di legge T1-
X
Limite T2-
Il ritorno dell’investimento per un sistema SQC è tangibile !
22
Internal usage only
La regolazione
Regolazione della quantità di riempimento
Ottimizzare il processo di dosaggio con l’SQC riduce i
costi di sovradosaggio.
Regolazione
Riduzione Overfilling
+
Campionamento
+
Valori medi
T2+
T1+
N
T1T2x3
x2
x1
x4
T2+
T1+
N
T1T2-
-
x campionamento
x periodo statistico
T1+
Il messaggio di regolazione deve comunque
evitare oscillazioni nel riempimento e viene
dato solo se I parametri impostati
(regolazione minima,fattore di correzione
sovradosaggio ammesso) sono rispettati
23
Target (Nominale + supplementol)
x periodo statistico
Nominale
Da regolare
!
T1-
Internal usage only
12
I calcoli
x
Valore Medio (x)
Principi di statistica
Descrizione
SQC/SPC
Il valore medio x rappresenta la quantità media di riempimento in un lotto di produzione.
N
Formula
X
1
 Xn
n 1..n
Esempio
[ml]
+
T2+
T1+
x
N
T1T2-
497 500 504 496 499 495 508 510 504 503
497+500+504+496+499+495+508+510+504+503
Mean value x =
= 501.6 ml
10
24
Internal usage only
I calcoli
x
Deviazione Standard (s)
Descrizione
SQC/SPC
s
La deviazione standard s rappresenta la dispersione di un processo di
riempimento.Più questo valore è piccolo e più il processo è accurato.
N
In pratica sia assume che i dati provengano da una distribuzione normale della popolazione. Sotto questa
ipotesi ,circa il 68% dei valori cadono all‘interno di 1 dev standard dalla media, circa il 95% dei valori cadono
all‘interno di 2 dev standard e circa il 99.7% cadono dentro 3 deviazioni standard . Questa è definita come la
„regola empirica“
Formula
 x  x 
2
s
i
1..n
n 1
Immagine 1:
distribuzione empirica ( = s;  = x)
Esempio
[ml]
+
T2+
T1+
s
Principi di statistica
N
x
T1T2-
497 500 504 496 499 495 508 510 504 503
(497-501,6)2 + (500-501,6)2 + .... + (503-501,6)2
Deviazione standard s =
9
25
= 5.06 ml
Internal usage only
13
I calcoli
Range
Max
Min
Descrizione
Principi di statistica
SQC/SPC
Il valore medio e la deviazione standard non sono sufficienti per esprimere i
valori estremi. Per questa ragione è indispensabile considerare il Range ,che è
pari alla differenza tra il valore massimo – il valore minimo.
Range
N
Formula
Range = Maximum value - Minimum value
Example
[ml]
+
T2+
T1+
Max. (510)
N
Min. (495)
T1T2-
497 500 504 496 499 495 508 510 504 503
Range = 510 – 495 = 15 ml
26
n
Internal usage only
Controllo dei Preconfezionati : la
normativa
s s
s s
s s
x
s
14
Normative
 D.L. 3 Luglio 1976 n° 451
 L. 25 Ottobre 1978 n° 690
 D.P.R 26 Maggio 1980 n° 391
 Circolari Ministeriali
C.M.
C.M.
C.M.
C.M.
453369 del
551189 del
551689 del
553160 del
e
19 set. 1995 num. 71 / 2
17 apr. 1996 num.43
29 mag. 1996
21 nov. 1996 num. 110
28
Internal usage only
Definizione
“ imballaggio preconfezionato o preimballaggio”
si intende
“ l’insieme di un prodotto e dell’imballaggio
individuale
nel quale il prodotto è preconfezionato”
29
Internal usage only
15
Preconfezionato
 Un prodotto è preconfezionato quando
- è contenuto In un imballaggio di tipo qualsiasi
- viene chiuso in assenza dell’acquirente
- è condizionato secondo quantità unitarie costanti
prefissate
- l’imballaggio è realizzato in modo tale da
rendere palese qualsiasi modifica
30
Internal usage only
Decreto Legge n.451 del 3 luglio 1976
 Attuazione delle direttive UE
- n. 75/106/CEE relativa al precondizionamento in volume
di taluni liquidi alimentari
- n. 75/107 relativa alle bottiglie impiegate come recipientimisura.
“Si applica agli imballaggi preconfezionati contenenti prodotti
liquidi alimentari elencati nell’allegato 1, misurati in volume
per la vendita in quantità unitarie uguali o superiori a 5 ml e
inferiori o uguali a 10 litri.”
31
Internal usage only
16
Legge 690 del 25 ottobre 1978
 Adeguamento dell’ordinamento interno alla direttiva del
consiglio delle Comunità europee n. 76/211/CEE relativa al
precondizionamento in massa od in volume di alcuni
prodotti in imballaggi preconfezionati.
 La presente legge si applica agli imballaggi preconfezionati
contenenti prodotti non contemplati dal Decreto legge n. 451
del 3 Luglio 1976.
32
Internal usage only
D.P.R. n. 391 del 26 Maggio 1980
 Disciplina metrologica del
preconfezionamento in volume o in massa
dei preimballaggi di tipo diverso da quello
CEE
33
Internal usage only
17
Diciture metrologiche
 I preimballaggi devono recare le iscrizioni metrologiche relative al loro
contenuto nominale in massa o in volume rispettando opportune modalità
- utilizzare i simboli previsti delle unità di misura
- le diciture devono essere indelebili e leggibili
- visibili e situate nello stesso campo visivo della denominazione del
prodotto
1loL
1000 g e
e
cl o ml
1 kg
234
lotto
234
lotto
250 g
e
e
Preimballaggio non CEE
Primballaggio CEE
34
Internal usage only
Marcatura CEE
Gli imballaggi preconfezionati conformi alle disposizioni della
Legge 690 o del Decreto legge 451 possono essere
contrassegnati con il marchio CEE:
150 g
e
35
Internal usage only
18
Quantità Nominale – Contenuto effettivo
“ per quantità nominale si intende la massa o il
volume indicato sull’imballaggio, e corrisponde alla
quantità di prodotto netto che si ritiene che
l’imballaggio debba contenere”
“ per contenuto effettivo di un preimballaggio è la
massa o il volume di prodotto che esso contiene
realmente”
36
Internal usage only
Quantità Nominale – Contenuto effettivo
 Il contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati può
essere misurato direttamente per mezzo di strumenti per pesare
o di strumenti di misura volumetrici oppure, se si tratta di un
liquido, indirettamente per pesatura del prodotto
preconfezionato e misurazione della sua massa volumica.
 Qualunque sia il metodo impiegato, l'errore commesso nella
misurazione del contenuto effettivo di un imballaggio
preconfezionato deve essere al massimo pari ad un quinto
dell'errore massimo tollerato in meno sulla quantità nominale
dell'imballaggio preconfezionato
37
Internal usage only
19
Errori massimi tollerati
Quantità nominale
MPE
in grammi o in millilitri
In % di Qn
Da 5….. A 50
9
Da 50 ….. A 100
-----------
MPE
g oppure ml
------------------4,5
Da 100 ….. A 200
4,5
Da 200 ….. A 300
--------
9
Da300 ….. A 500
3
-----------------
-------------
15
Da 500 ….. A 1000
Da 1000 . A 10000
1,5
-----------------
------
38
Internal usage only
Definizione di Lotto
2.1 Lotti di imballaggi preconfezionati.
 2.1.1 - Il lotto è costituito dall'insieme degli imballaggi
preconfezionati della stessa quantità nominale, dello stesso
modello e della stessa fabbricazione, riempiti nello stesso
luogo, oggetto del controllo. La sua grandezza è limitata ai
valori definiti qui di seguito.
 2.1.2 - Quando il controllo degli imballaggi preconfezionati
viene effettuato alla fine della catena di riempimento, la
grandezza del lotto è pari alla produzione oraria massima
della catena di riempimento senza limitazione di tale
grandezza. Negli altri casi la grandezza del lotto è limitata a
10.000 imballaggi preconfezionati
39
Internal usage only
20
Prelievo dei campioni
 Prima di effettuare i controlli di cui ai punti 2.2 e 2.3, si deve
prelevare a caso dal lotto un numero sufficiente di imballaggi
preconfezionati, per consentire lo svolgimento del controllo che
richiede il campione di maggiore numerosità.
40
Internal usage only
I controlli da effettuare
 Controlli per campionamento
- 1- Controllo sul contenuto effettivo di ciascun imballaggio
preconfezionato (campione) prelevato dal lotto
Controllo non distruttivo – controllo distruttivo
- 2- Controllo riguardante la media dei contenuti effettivi
degli imballaggi preconfezionati (campioni) prelevati dal
lotto
Controllo non distruttivo – controllo distruttivo
 Un lotto di imballaggi preconfezionati è considerato
accettabile se i risultati dei due controlli soddisfano
entrambi ai criteri di accettazione.
41
Internal usage only
21
I controlli da effettuare
 Il controllo del contenuto effettivo deve essere
effettuato mediante uno strumento legale di
misura adatto alle operazioni da compiere ed
in regola con le disposizioni metriche in
vigore.
42
Internal usage only
Strumenti per il controllo
Valore ponderale di una divisione dello
strumento per pesare per la la misura o il
controllo (in g)
Valori delle quantità nominali a partire dalle
quali si può utilizzare lo strumento con la
divisione corrispondente
0.1
Per qualsiasi quantità nominale
0.2
A partire da 10g
0.5
A partire da 50g
1
A partire da 200g
2
A partire da 2kg
5
A partire da 5kg
10
A partire da 10kg
20*
A partire da 20kg
50*
A partire da 50kg
* Prodotti non CEE
43
Internal usage only
22
Tre regole fondamentali
 La media dei contenuti effettivi dei singoli preimballaggi non
deve essere inferiore al contenuto nominale.
 La percentuale dei preimballaggi difettosi deve essere tale da
superare i controlli statali, effettuati secondo i piani di controllo
specificati negli allegati alle normative.
 Nessun preimballaggio avente un errore in meno superiore a
due volte l’errore massimo permesso può essere
commercializzato.
44
Internal usage only
Definizione del campione
Definizione del piano di campionamento (non distruttivo)
per il lotto secondo quanto indicato nell’allegato II della legge 690
45
Internal usage only
23
Controllo dei difettosi – 1° ordine
 a) il numero dei preimballaggi difettosi è inferiore o
uguale al criterio di accettazione (accettato)
 b)il numero dei difettosi è uguale o superiore al
criterio di rifiuto(rifiutato)
 c)Il numero dei difettosi è superiore al criterio di
accettazione , ma inferiore al criterio di rifiuto
(controllo di 2° ordine)
46
Internal usage only
Controllo dei difettosi 2° ordine
 d) Il numero dei preimballaggi difettosi trovati in
questo campione del 2° ordine cumulati con i
difettosi del 1° ordine è inferiore o uguale al criterio
di accettazione relativo al campione del 2° ordine in
esame (accettato)
 e) Il predetto numero dei difettosi è uguale o
superiore al criterio di rifiuto (respinto)
47
Internal usage only
24
Controllo della media
 Stima della media
X media  Qn- 0,379s
48
Internal usage only
Le Circolari Ministeriali
 71/2 del 19 Settembre 1995 prot. 453369
- Aggiornamento riguardo le modalità di controllo (norme
UNI/ISO)
 43 del 17 Aprile 1996 prot. 551189
- Registrazione dei controlli effettuati da parte del
fabbricante
 prot. 551689 del 29 Maggio 1996
- Individuazione del lotto
 110 del 21 Novembre 1996
- Precisazioni circa i controlli distruttivi
49
Internal usage only
25
71/2 del 19 Settembre 1995 prot. 453369
 Per modalità di controllo statistico ammesse od autorizzate si
devono intendere quelle seguite secondo norme nazionali od
internazionali in materia di campionamento statistico
pubblicate da enti di normazione (UNI,ISO etc) scelte con
riferimento alle caratteristiche degli impianti produttivi
interessati ed alle proprietà dei prodotti preconfezionati.
 Qualunque siano le modalità scelte,il campionamento deve
essere idoneo a garantire il rispetto delle disposizioni di cui ai
provvedimenti normativi in oggetto.In particolare i preimballagi
sottoposti ai piani statistici adottati devono essere tali da
superare i controlli applicabili …..(omissis).I predetti controlli
sono effettuati in sede di sorveglianza dell’Amministrazione
metrica.
50
Internal usage only
43 del 17 Aprile 1996 prot. 551189
 Si precisa inoltre che sono considerate modalità di
controllo statistico ammesse anche tutte quelle attuate
con riferimento a norme di unificazione a condizione
che risultino equipollenti a quelle di cui al secondo
comma precedente ( controlli non distruttivi,allegato II
legge 690 e D.L. 451)
51
Internal usage only
26
43 del 17 Aprile 1996 prot. 551189
La registrazione dei controlli effettuati dal fabbricante di cui
all'art. 7, D.L. 3 luglio 1976, n. 451, all'art. 7, Legge
25/10/1978, n. 690, e all'art. 10 D.P.R. 26 maggio 1980, n.
391 potrà essere effettuata sia su supporti cartacei che
magnetici o comunque di tipo informatico.Il periodo durante il
quale la documentazione stessa deve essere conservata è
stabilito come segue:
 Prodotti che riportano la data di scadenza: almeno un mese;
 Prodotti che riportano il termine minimo di conservazione:
almeno 6 mesi dallo spirare del termine di durabilità minima
del prodotto.
 Prodotti che non riportano alcun termine: almeno 3 anni.
52
Internal usage only
prot. 551689 del 29 Maggio 1996
 Così come indicato nelle UNI ISO 2859, Parte prima,
punto 6.1. “..... il prodotto deve essere raccolto in
lotti, in parti di lotto o in altro modo, nell’ordine in cui
è stato prodotto. Ciascun lotto , nella misura del
possibile, è costituito da unità di prodotto dello stesso
tipo, livello, classe, dimensione e composizione,
fabbricato essenzialmente nelle stesse condizioni o
nello stesso periodo”. L’entità del lotto dipende dalla
omogeneità della produzione e in base ad essa può
essere determinato in termini di produzione oraria di
turno o giornaliera.
53
Internal usage only
27
prot. 551689 del 29 Maggio 1996
 “..... Nel caso di confezioni “Multipack” è corretto
adottare un controllo statistico sui singoli
preimballaggi che compongono la confezione
multipla purchè venga rispettata l’equipollenza citata
rispetto al controllo pubblico che riguarderà
comunque l’unità di vendita.
54
Internal usage only
110 del 21 Novembre 1996
 La circolare ministeriale 17 aprile 1996 n. 43 …(omissis)…..
Nella stessa circolare non si fa alcun riferimento al controllo
statale distruttivo previsto nelle medesime norme richiamate.
Per coerenza applicativa si ritiene di concedere al fabbricante
di preimballaggi, la possibilità di utilizzare anche questo
metodo.
Poiché comunque il controllo statistico distruttivo riguarda
esclusivamente i casi per cui sia praticamente impossibile
effettuare quello non distruttivo, esso potrà essere applicato
esclusivamente a seguito di autorizzazione rilasciata dal
Ministero dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato Ufficio Centrale Metrico su richiesta dell'interessato.
55
Internal usage only
28
Controllo degli organi metrici
 iscrizioni metrologiche
 indicazione corretta del contenuto nominale
 marchio identificativo del fabbricante oppure e
all’importatore
 apposizione del marchio “e” nei casi di
preimballaggi CEE
 Documentazione dei controlli effettuati
56
Internal usage only
Sanzioni amministrative
 Quali le conseguenze del rifiuto di una partita
- Sanzione amministrativa
nel caso di mancato rispetto delle norme sulle
tolleranze
difetto di controllo
difetto di registrazione
- Sequestro della partita difettosa
Controllo 100%
57
Internal usage only
29
Possibile alternativa
 Controllo al 100%
- Controllo del contenuto effettivo di ciascun imballaggio
preconfezionato relativo ad un lotto, tramite selezionatore
ponderale legalizzato
- Controllo riguardante la media dei contenuti effettivi degli
imballaggi preconfezionati appartenenti al lotto.
 Riferimento normativo
Decreto Legislativo 2 febbraio 2007, n. 22
"Attuazione della direttiva 2004/22/CE (direttiva MID)“
allegato MI-006 relativo a
strumenti per pesare a funzionamento automatico
58
Internal usage only
59
Internal usage only
GRAZIE
30
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Aspetti comuni del controllo di qualità