SOSTENTAZIONE DINAMICA 1 La Forza Aerodinamica dipende da: • Velocità relativa • Assetto del corpo rispetto alla corrente fluida • Caratteristiche fisiche della corrente. 2 Si definiscono superfici portanti Quelle superfici per le quali la risultante aerodinamica dà una notevole componente in direzione perpendicolare alla direzione del moto; questa forza prende il nome di PORTANZA 3 Le più semplici superfici portanti sono: • Lamina piana • Lamina curva 4 Lamina piana α è l’angolo che la lastra piana forma con la direzione della corrente; esso è chiamato angolo di incidenza 5 Quando la lamina piana in moto relativo rispetto all’aria forma un certo angolo di incidenza a, la risultante aerodinamica risulta inclinata rispetto alla direzione del moto; per questo essa può essere scomposta nelle due componenti: Portanza e Resistenza 6 Lamina piana 7 Lamina curva Si definisce corda della lastra il minimo segmento che unisce il bordo anteriore con quello posteriore. L’angolo di incidenza α è rappresentato dall’angolo che la direzione del moto forma con la corda. 8 Lamina curva Nella lamina curva, sul ventre si forma il fenomeno aerodinamico di pressione, sul dorso quello di depressione. Questo avviene a causa della curvatura che riduce la velocità dei filetti fluidi che lambiscono sulla parte concava e l’aumenta a quelli che scorrono sulla parte convessa 9 CONFRONTO A parità di incidenze, la lamina curva dà una portanza maggiore della lamina piana di uguale superficie. Da notare che a incidenza zero, quando la corda è parallela al vento, la lamina curva è ancora portante perché il campo aerodinamico risulta ancora asimmetrico con depressione sul dorso e leggera soprapressione sul ventre. 10 Lamina curva La Portanza si annullerà per un angolo di incidenza negativo che individua così l’asse di portanza nulla. 11 CENTRO DI PRESSIONE Il punto di applicazione della forza aerodinamica sulla lamina piana e su quella curva viene definito centro di pressione, e tale punto si sposta al variare dell’angolo di incidenza in modo diverso tra i due tipi di lamina infatti: • Lamina piana, aumento l’angolo, il centro si sposta all’indietro; la lamina rimane stabile • Lamina curva, aumento l’angolo, il centro si sposta in avanti; la lamina diventa instabile 12 PROFILI ALARI Le caratteristiche geometriche di un profilo alare sono: • La parte superiore, denominata dorso o estradosso; • La parte inferiore, denominata ventre o intradosso; • La parte anteriore, denominata bordo d’entrata o bordo d’attacco; • La parte posteriore, denominata bordo d’uscita; 13 14 PROFILI ALARI • La linea che unisce il bordo d’attacco al bordo d’uscita, denominata corda (l); • La linea che divide il profilo in due parti uguali, denominata linea mediana; • La massima distanza tra la corda e la linea mediana, denominata freccia (f); • La massima distanza tra dorso il ed il ventre, denominata spessore massimo (smax) • Il rapporto tra lo spessore massimo e la corda, denominato spessore relativo (sr). f smax 15 CLASSIFICAZIONE DEI PROFILI IN BASE ALLA LORO FORMA • • • • • BICONVESSO SIMMETRICO BICONVESSO ASIMMETRICO PIANO-CONVESSO CONCAVO-CONVESSO AUTOSTABILE 16 BICONVESSO SIMMETRICO Si comporta analogamente alla lamina piana, cioè l’asse di portanza nulla coincide con la corda per cui tale profilo investito ad incidenza zero non crea Portanza. (usato sugli impennaggi orizzontali). 17 BICONVESSO ASIMMETRICO Si comporta analogamente alla lamina curva, cioè possiede un’asse di portanza nulla e quindi genera portanza anche ad Incidenza zero, è i l profilo più utilizzato nella costruzione dell’ala. Lamina curva 18 PIANO-CONVESSO È caratterizzato dal fatto di avere il ventre piatto per cui risulta di facile costruzione e possiede un elevata freccia ed elevato spessore massimo il che lo rende particolarmente adatto per le ali di velivoli lenti che con tale profilo riescono ad ottenere elevata portanza a bassa velocità 19 CONCAVO-CONVESSO È caratterizzato dal fatto di avere il ventre concavo, il che gli conferisce un elevato valore di freccia e la possibilità di sviluppare biplani, presenta però il difetto di creare elevata resistenza che lo penalizza alla velocità medio alte. 20 AUTOSTABILE Viene anche chiamato profilo a doppia curvatura in quanto la linea mediana risulta nella parte anteriore curvata verso il basso, come negli altri profili, mentre nella parte posteriore curva verso l’alto. Tale particolarità lo rende autostabile cioè un’ala costruita con tale profilo risulta stabile in volo anche senza impennaggio orizzontale. 21 Ciascuna categoria viene poi suddivisa, in base allo spessore relativo ( rapporto tra spessore massimo e la corda) in: • Profili sottili (sr < 6%) • Profili medi (6% < sr < 12%) • Profili spessi (sr > 12%) 22 I CRITERI DI SCELTA DI UN PROFILO DIPENDONO SIA DA ESIGENZE AERODINAMICHE SIA DA ESIGENZE COSTRUTTIVE. 23 I laboratori sperimentali come ad es. il N.A.C.A definiscono la forma geometrica di un profilo mediante apposite tabelle nelle quali in percentuale della corda (asse x) vengono riportati i valori delle ordinate superiori ys (ordinate del dorso) e delle ordinate inferiori yi (ordinate del ventre). I profili N.A.C.A sono Indicati con alcune cifre il cui significato per i profili subsonici è il seguente: 24 PROFILI SUBSONICI N.A.C,A 2309 25 Alcune volte viene dato per i profili a quattro cifre anche il raggio del bordo d’attacco e la posizione del max spessore in decimi della corda. Cioè le prime quattro cifre mantengono lo stesso significato le ultime due separate dalle precedenti mediante trattino, e rappresentano: 26 PROFILI SUBSONICI N.A.C,A 2309-24 27 PROFILI SUBSONICI N.A.C,A 24012 28 VARIE FORME DELL’ALA Ogni ala è formata da: • Apertura alare (b) • Una o più corde (l) • Superficie alare (S) • Spessore max (smax) • Allungamento alare (l l) b λ= l 2 b λ= S per l’ala rettangolare 29 • Corda media geometrica; definita come la corda di un’ala rettangolare avente la stessa superficie e la stessa apertura alare dell’ala considerata: S lm = b 30 • Corda media aerodinamica; si definisce corda media aerodinamica di un profilo immaginario, la cui lunghezza corrisponde alla media delle lunghezze delle corde di tutti i profili dell’ala di un aeromobile. Più precisamente la corda media aerodinamica è il rapporto tra la somma dei prodotti delle superfici di ogni zona elementare ( S1 , S2 , S3 …) dell’ala per relative corde ( L1 , L2 , L3 …) e la superficie totale ( S1 + S2 + S3 +…) 31