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Anno 5 - n° 19 - € 1,00
ATTUALITA’
A
KI S
K ULTURA
INFORMAZIONE
14 novembre 2009
SPORT & TURISMO
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - ACIREALE
IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI
TERREMOTO DELL’ETNA 2002
Il sindaco di Acireale Nino Garozzo, presidente pro
tempore del Comitato dei sindaci dei comuni terremotati dell’Etna 2002 (Acireale, S.Venerina,
Acicatena, Giarre, Linguaglossa, Milo, Piedimonte
Etneo, S.Alfio, Zaffarena) ha convocato per lunedì
16 novembre una riunione del Comitato, in quanto
ad oggi non è giunta alcuna risposta relativa al completamento della ricostruzione, così come da richiesta avanzata dal Comitato alla Regione siciliana e al
Commissario delegato per la ricostruzione. E’ noto,
infatti, che mancano i fondi e da un anno e’ ferma la
ricostruzione. Il sindaco acese spiega la nuova riunione con la seguente dura nota: “E’ sconvolgente
come il grido di aiuto e di rispetto di impegni
assunti ad ogni livello in favore delle popolazioni terremotate, sia ad oggi caduto nel vuoto,
sommandosi al silenzio dei mesi precedenti.
Dopo l’incontro di Messina con l’assessore
Armao (il commissario delegato per la ricostruzione Lombardo, non ci ha mai concesso udienza) e la richiesta di questi di aggiornare l’appuntamento di qualche giorno, e nonostante all’incontro di Messina abbia fatto seguito una ulteriore richiesta formale di notizie e procedure
sulle iniziative avviate per il completamento della
ricostruzione, non c’è ad oggi riscontro alcuno
né dalla Presidenza della Regione, né dall’assessorato regionale”. Il sindaco di Acireale prosegue:
“Peraltro apprendiamo dalla stampa che la
Sicilia si muove per ottenere i fondi dal Cipe per
l’emergenza Messina (e fa benissimo), per avere
altri fondi per le emergenze ambientali nell’isola
(e fa benissimo), ma non ci risulta abbia chiesto
un solo euro per chi ha avuto le case distrutte dal
terremoto del 2002 e attende la ricostruzione.
Ricostruire la case è un dovere della pubblica
amministrazione ed è un diritto dei cittadini.
Assicurare le strutture di prevenzione (che fanno
parte del Piano di ricostruzione) significa muoversi lungo una direttrice virtuosa affinchè nessuno mai debba poi rimpiangere la sicurezza
negata ai cittadini che convivono con il vulcano
e con gli eventi sismici”. Dice ancora Garozzo “Le
finanziarie nazionale e regionale sono in corso di
discussione e non vi è un solo rigo a favore dei
terremotati. Il 31 dicembre scadrà lo stato di
emergenza ed è evidente che in assenza di notizie incoraggianti abbiamo buon diritto di pensare che si vuole coprire con un vergognoso silenzio un disinteresse che è palpabile ed evidente e
che ci appare sorprendente sotto ogni profilo
contabile, finanziario, politico e istituzionale
oltre che morale e di giustizia sociale se non vi è
la possibilità di interloquire con chi dal Governo
nazionale è stato posto a capo della ricostruzione. E questo è un segnale ancor meno incoraggiante di tutto il resto”. Il sindaco di Acireale dice
ancora: “Non possiamo che scendere in campo a
baluardo delle popolazioni colpite: i comuni non
si arrenderanno mai e per tale motivo abbiamo
riunito per lunedì il Comitato dei sindaci.
Abbiamo invitato deputati e senatori della provincia di Catania, parlamentari regionali, denunciando l’assenza della politica che non ha voluto
ascoltare la voce della comunità. Chiediamo al
presidente della Regione, al presidente della
Provincia a tutti i parlamentari regionali e nazionali di partecipare all’incontro e manifestare in
maniera chiara la volontà di essere davvero vicini alle popolazioni terremotate. La classe politica
siciliana non può macchiarsi della mancata ricostruzione, che darebbe la misura della insensibilità verso la popolazione e di poco amore nei
confronti della nostra terra”.
Volete la nostra modesta opinione?
E’ inutile parlare con il classico sordo (falso sordo)
che non vuole assolutamente ascoltare. T.C.
E’ TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA
!!!
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P
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TUTT
ph Fabio Consoli e Nuccia Leotta
Un altro alloro per il giovane schermidore acese
Lo schermidore Daniele Garozzo si è laureato a Odense (Danimarca) Campione
Europeo Giovani di Fioretto Maschile. In finale ha battuto il tedesco Andre Sanita per
15 stoccate a 13. Questo è solo uno dei tanti prestigiosi successi a cui ci ha abituato
il giovane atleta acese. Tra questi ricordiamo anche il titolo iridato conquistato nell’aprile del 2008 ad Acireale. L’indomani ha vinto anche il titolo a squadre. La finale
si è svolta intorno alle ore 20 italiane del 1 novembre scorso e la notizia ha fatto subito il giro della Città delle Cento Campane suscitando il comprensibile entusiasmo tra
coloro che avevano appreso la bellissima notizia. “Registriamo con soddisfazione
l’ennesima vittoria di Daniele: Acireale si conferma sul tetto d’Europa – ha commentato il sindaco Nino
Garozzo, raggiunto al
telefono da Sebastiano
Manzoni, patron del
Club Scherma Acireale
-. La scuola della scherma acese è ormai una
delle più importanti del
nostro continente, e
non solo”.
Nella foto in basso il
s o d d i s f a t t o
Presidente della F.I.S
Sicilia
Sebastiano
Manzoni con il Pres.
Lombardo, e l’Ass.
Strano
CINE FOTO CLUB
“GALATEA”
IL “GALATEA”
e
GIANNI PISTARA’
A 7 ANNI DALLA SUA MORTE
22 NOVEMBRE 2009
PREMIO
“UNA VITA PER L’IMMAGINE”
Via Alliotta, 14
ACIREALE
18° INCONTRO D’AUTUNNO a
COSIMO DI GUARDO
CON LA FOTOGRAFIA
2
AKIS
Sabato 14 novembre 2009
GUARDIE GIURATE RICONOSCERE STATUS Dì PUBBLICO UFFICIALE
Essere o non essere? Potremmo giustamente citare il
dubbio amletico del grande drammaturgo Shakespeare
per cercare di inquadrare la secolare problematica legislativa del corpo di polizia privata d' ltalia meglio conosciuto da tutti come:vigilanti o guardie giurate. Hanno
anche la loro Preghiera Ufficiale. Lavoratori che non
chiedono la luna alla classe politica Italiana,bensì la
dovuta attenzione,affinché la categoria possa avere la
giusta riforma giuridica che da anni il settore chiede. Per
non essere più regolamentato da regi decreti ma da fonti
normative al passo con i principi comunitari dell' Unione
Europea. la materia esula certamente dalle competenze
attribuite al Parlamento Europeo dai trattati istitutivi
dell'Unione e si fonda sul diritto del lavoro dello Stato
membro. Il 18 Gennaio 2008 è stata presentata dall'on..
Alessandra Mussolini una dichiarazione scritta a norma
dell'art. 116 del regolamento del Parlamento Europeo,
sull'armonizzazione della normativa europea in materia
di vigilanza privata e di guardie giurate, esortando la
Commissione europea a Intraprendere ogni iniziativa
versi I Paesi membri per una regolamentazione uniforme
degli istituti di vigilanza. E ad esprimersi in merito alla
questione dell'extraterritorialità delle licenze,sollecitando
i Paesi membri dell'individuazione di una definizione univoca dei compiti risultanti dalla distinzione tra servizi
armati e servizi non armati. le Guardie Giurate d'Italia
sono una solida e capillare realtà di sicurezza privata e
pubblica: esistono, proteggono,a volte offrendo la loro
vita nell' adempimento del dovere, e difendono il loro
lavoro nel forte disaggio legislativo che tutti conoscono.
Stiamo parlando di
una categoria di
lavoratori che ogni
giorno, in tutta
Italia, svolge un
lavoro a tutela dei
privati cittadini, di
enti pubblici, d'uffici postali, aeroporti,banche,ospedali,centri di ricerca.
un
Prendiamo
esempio di un istituto di Catania
SICILIA POLI CE,
che da diversi anni
svolge la sua attività sul territorio
con molta scrupolosità e professionalità per i servizi a
loro affidati Da anni chiedono di essere riconosciuti in
una loro categoria di lavoro: poco tempo fa, è arrivata la
qualifica di "incaricato di pubblico servizio". Ma cos'è
cambiato? A fiumi, sono stati presentati tanti disegni di
leggi in Parlamento da vari Partiti Politici. Cosa chiedono
le Guardie Giurate? Onestà è competenza nello svolgere il proprio lavoro. E sono tanti. E'incredibile che, oggi
nel 2009,mentre si esulta per la norma delle ronde, non
siano state impiegate le circa SO mila persone che si
occupano di vigilare, aeroporti; banche e altri siti pubblici
e privati. I cittadini tutti, si chiedono se non sarebbe più
giusto dare agli Enti locali la possibilità di Incaricare le
stesse Guardie Giurate per una più sicura attività di controllo del territorio, in aiuto alle stesse forze di Polizia.
Visto e considerato che nei mesi scorsi i "Vigilanti “sono
stati decretati come "incaricati di pubblico servizio". Dalle
parole chiedono che si passi ora ai fatti. Bisogna porre
mano alla legge. La logica suggerisce che si potrebbero
avere subito dispiegate sul campo, senza spendere un
soia centesimo di tasse, ben 50 mila uomini pronti a pattugliare tutto il territorio nazionale in ogni luogo ove si
renda necessario. Come fare? Semplice: mettendo
mano alla riforma e riconoscendo alle guardiegiurate lo
status di Pubblico Ufficiale durante l''orario di servizio.
Riconosciamo loro lo dignità che meritano. Anche perché
l'anomalia Giuridica creatasi in seguito alla pronuncia
della corte di Giustizia Europea in dataI 15 dicembre
2007, in materia vigilanza privata e relativi istituti. In tale
sede infatti, è stata eccepito, con conseguente condanna
dello Stato Italiano, proprio il contrasto, di cui sopra, tra il
testo unici delle Leggi Pubblica Sicurezza attualmente
vigente in materia e gli articoli 43 e 49 del trattato CE.
Oggi l'unica legge che regolamenta il settore delle
Guardie Giurate risale, nel migliore dei casi, a/1931. /
deputati Europei hanno, dunque, evidenziato come sia
sempre più urgente un intervento di riforma che attualizzi ;la categoria e ;le importanti attività posti in essere da
50 mila GUARDIE GIURA TE.
Corrado Patti
E’ MORTO MONS. GIAMPAPA
Lo ricordiamo con uno scritto di Salvatore Trovato
Grande soddisfazione del prof. Sebastiano Raciti, Dirigente
Scolastico dell’IPSIASS “A.Meucci” di Acireale, per la felice conclusione (quasi conclusione) dei lavori del terzo piano del suo istituto di via delle Terme. Infatti, grazie ai solleciti che continuamente ha inoltrato ai consiglieri provinciali Nello Cutuli ed Enzo
D’Agata, all’interessamento del v.presidente della Provincia Nello
Catalano e alla importante disponibilità dell’ass. prov. del ramo
scolastico, Ciampi i lavori per la definitiva fruizione del terzo piano
sono stati ultimati per 8 delle 12 aule. Meglio di niente, direbbe qualcuno, ma i lavori continuano e tutto dovrebbe
(dovrebbe!!!) risolversi nel giro di qualche settimana. Una volta tanto la “res pubblica”si muove e noi ne diamo atto
con soddisfazione. ph Nuccia Leotta
MONSIGNOR SEBASTIANO GIAMPAPA
ASSISTENTE ECCLESIASTICO
DEL SODALIZIO SOCIO ONORARIO
Monsignor Sebastiano Giampapa, ordinato sacerdote il 9
luglio 1944, è una persona simbolo della Città, nella
quale si è distinto per essere al servizio di tutti, specialmente delle persone bisognose di conforto morale e
materiale. Ha avuto moltissimi incarichi in Enti ed associazioni citta¬dine, programmando sempre la sua ambita
presenza, malgrado i numerosi impegni delle funzioni
religiose. In breve il Suo "Curriculum": segretario del
Vescovo Monsignor Salvatore Russo dal 1945 al 1964,
decano Basilica degli Apostoli Pietro e Paolo dal 1950 al
1957, Cappellano della Reale Cappella di Santa Venera,
canonico ed arciprete parroco della Cattedrale dal 1965
al 1999 della Cattedrale di Acireale, per la quale ha scritto una guida storica molto interessante per i turi¬sti.
Assistente per circa vent'anni della squadra di calcio
acese, del Centro Sportivo Italiano, della sede della Acli,
consulente eccle¬siastico diocesano dei Giornalisti
Cattolici, dei Coltivatori Diretti, e da sempre, della Società
di Mutuo Soccorso "Agostino Pennisi", fondata nel 1884
che ha lo scopo di mutua assistenza, solidarietà e fratellanza dei soci. Mons. Sebastiano Giampapa svolge il
suo mandato come una missione ed in questa veste
rimane sempre un testimone attento e importante della
vita della Società, ove esplica encomia¬bilmente il suo
apostolato di sacerdote.
Tratto da:
Centoventi anni della Soc. Mutuo Soccorso“A.Pennisi”
di Salvatore Trovato
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AKIS
Sabato 14 novembre 2009
“Un italiano di Sicilia” di Nino Milazzo presentato alla Zelantea
“Un italiano di Sicilia”, un libro di memorie ragionate e
distillate di Nino Milazzo che compendia l’esperienza di
un uomo, di un giornalista di alto rigore e sicura professionalità, di un cittadino italiano di Sicilia costretto al
Nord a fare i conti con il pregiudizio e la superficiale etichettatura nei confronti dei siciliani. AKIS ha già pubblicato la recensione di questo libro che rivela nell’autore
sicure doti di scrittore, che appassiona il lettore e lo
coinvolge nelle vicende personali incastonate nella storia della nazione (dal periodo fascista a quello post-bellico con la scoperta della libertà e della democrazia, agli
anni di piombo del terrorismo fino alle stragi di mafia
degli anni Novanta). Ci limitiamo, pertanto, a riferire
della presentazione all’Accademia Zelantea del 27 ottobre. Il presidente dell’Accademia dr. Giuseppe
Contarino nell’introdurre la serata ha ricordato la sua
antica amicizia con Milazzo con il quale condivise le
prime esperienze giornalistiche e ha poi richiamato i
momenti salienti della sua carriera giornalistica, in modo
particolare la vicedirezione del Corriere della Sera e poi
dell’Indipendente, quella di condirettore de La Sicilia e di
direttore di Telecolor, sottolineando la correttezza morale dell’uomo e del professionista che non ha mai amato
i compromessi e ha sempre difeso la libertà del giornalista. La prof.ssa Carmelita Celi, delegata internazionale dell’International Association of Theatre Critics, ha
quindi presentato in modo puntuale l’opera evidenziando come Milazzo si assuma sempre la responsabilità
piena di quanto scrive e racconta dei fatti e delle vicende con le quali nella sua lunga carriera ha dovuto confrontarsi e anche quando chiama in causa personaggi
noti del giornalismo italiano. Ogni capitolo del libro ha
una sua autonomia e compiutezza, pur mantenendo un
filo logico ed esistenziale generale. Lo stesso Milazzo
ha evidenziato come “tenere la schiena dritta” costa fatica e comporta delusioni, ma questo comportamento è
essenziale per difendere la dignità professionale e rendere sempre un corretto servizio ai lettori. Interessante
anche la testimonianza di Piero Isgrò, che è intervenuto
per sottoscrivere la linea di condotta di Milazzo e per
evidenziare come oggi la professione del giornalista sia
minacciata e/o schiacciata dagli editori che la intendono sempre più come attività esecutiva. Nel corso della
serata si è colta un’alta tensione morale accompagnata
tuttavia dalla consapevolezza dell’inesorabile tramonto
di alcuni valori fondanti della nostra civiltà occidentale.
Giovanni Vecchio
LA LIBRERIA DI AKIS
Un antico convento… Una maledizione… Anime dannate e inquiete che insinuano la loro malefica presenza nell’ordine naturale delle cose.
Ieri sera presso il Chiostro dell’ex convento dei domenicani (ex Liceo Classico Gulli
e Pennisi) ha avuto luogo la presentazione del libro di Angelo Maria Trovato intitolato “Gocce di Paura”. Questo libro è una raccolta di racconti intrisi di un costante,
sottile senso di disagio che distillandosi e raccogliendosi in Gocce di Paura, scivolano sul labile confine tra l’incubo ed il reale. Angelo Maria Trovato è un organista e
compositore Acese. Ha vinto vari concorsi di composizione, ha pubblicato diverse
musiche. Scrittore e poeta per passione, ha ricevuto diverse menzioni, alcune sue
poesie sono state edite in varie antologie poetiche. Appassionato di narrativa horror
e i suoi racconti costituiscono “Gocce di Paura”, la sua prima opera letteraria edita
dalla “AltroMondo Editore”.
“A tu per tu “ con uno scrittore giornalista
Per "Stasera \ti racconto .... A tu per tu con ... ' la giornalista Rita
Caramma ha, incontrato, nei locali del Teatro dell'opera dei pupi ,lo'
scrittore e giornalista Salvatore Scalia. Tema della serata una cordiale, conversazione sull'attività dello stesso Scalia. Ad arricchire
l’'evento culturale gli interventi musicali parecchio suggestivi di
Cesare Melfa e Davidè Urso e le letture di brani dai libri dello scrittore affidate a Rosaria Fallico e Maribella Piana. L' ass., pr,of .
Nives Leonardi', ha sottolineato come per l'ennesima volta il suo
assessorato ha ripreso questi incontri culturali che possiedono un
taglio semplice ma riescono,a dare tanto ai numerosi fruitqri. La
giornalista Rita Carammla ha rivolto alcune domande allo scrittore
Scalia il quale ha “raccontato” alcuni aspetti della sua professione
di giornalista e di scrittore. ph Fabio Consoli
Pubblicati gli atti dei convegni di SiciliAntica
Sono stati presentati gli Atti del Decennale di SiciliAntica
1997 – 2007 e del VI convegno sulla Sicilianità avente per
tema “I Castelli dell’area ionico-etnea”. L’agile volume è
ricco di interessanti contributi già esposti durante i lavori
sopra menzionati, che però adesso sono consegnati a
quanti, studiosi, cultori o semplici appassionati, vogliono
approfondire le loro conoscenze. Il libro si apre con la locandina dei “festeggiamenti” del Primo Decennale (caduto nel
2007) della sede di Acireale e delle Aci di questa
Associazione culturale a carattere regionale, dove si può
notare come per l’occasione sia stata allestita anche una
collettiva d’arte pittorica. Subito dopo sono pubblicate le
relazioni degli incontri avvenuti durante il Decennale, e precisamente quelle del dott. Toti Pennisi su “Il trionfo di
Galatea” nella antiche stampe (che mette in luce aspetti
nascosti dell’arte grafica e pittorica dei secoli passati), dei
quattro conferenzieri, l’arch. Vera Rigano, il dott. Domenico
Bella, il dott. Silvestro Cavallaro ed il prof. Luigi Benintende,
dell’incontro-dibattito sul tema “Paesaggio naturale, storico
e culturale della Regione Ionico-Etnea” e della prof.ssa
Pinella Musmeci su tre poeti siciliani, Antonio Veneziano,
Mario Gori e Salvatore Quasimodo. Una rassegna stampa
delle attività compiute dall’Associazione nei 10 anni in questione chiude la prima parte, molto ricca, del volume. La
seconda è dedicata alle attività svolte nel 2007 con un particolare omaggio al poeta Mario Gori, con contributi importanti di Pinella Musmeci, dell’avv. Guido Leonardi, del prof.
Tommaso Papandrea e del compianto dott. Giuseppe La
Piana. La terza si apre con gli atti del convegno avente ad
oggetto i Castelli dell’area ionico-etnea. Anche in questo
caso sono stati pubblicati interventi di grande rilievo scientifico, tenuti da eminenti studiosi. Le trattazioni sono state
della prof.ssa Carmelina Urso su “Dame, regine e castelli
nella Sicilia Medievale”, dell’ing. Eugenio Magnano di San
Lio sulle “Opere fortificate dell’area ionica-etnea dal Castello
Ursino al Castello di Calatabiano”, dell’arch. Isidoro Pennisi
sui “Castelli federiciani nell’area ionico-etnea tra memoria e
conoscenza operante”, dell’arch. Gesualdo Campo sulla
“Conservazione dei castelli nell’area ionico-etnea” e della
dott.ssa Giusi Benintende sul Castello di Paternò.
L’inserimento del numero di dicembre 2008 del Giornalino
dell’Associazione chiude il volume, l’ultimo (per ora), che
SiciliAntica dona alla Città ed al suo movimento culturale. La
sede di Acireale e delle Aci è presieduta dal prof. Luigi
Benintende, coadiuvato dal direttivo composto da Mariella
Massimino, segretaria, Vincenzo Stracquadanio, economo,
Biagio Di Maria, bibliotecario, e dai consiglieri Guido
Leonardi, Pinella Musmeci, Armando Pitruzzella e Rodolfo
Puglisi. Chiunque voglia questa (ed anche altre pubblicazioni) può richiederla presso l’Associazione SiciliAntica in via
Ardita 12 (di fronte la chiesa dell’Odigitria) ogni mercoledì
pomeriggio dalle ore 17,30 alle ore 19,30 dietro il pagamento di un modesto contributo per le spese di stampa.
Angelo Silvio Musmeci
L’associazione
culturale
SiciliAntica, sede comprensoriale di Acireale e delle Aci, ha
presentato ufficialmente ai soci,
agli amici e ai “simpatizzanti”,
alla presenza del presidente
regionale, arch. Giuseppe Lo
Porto, il volume che raccoglie gli atti del primo decennale di attività (1997-2007) e del sesto convegno
sulla “sicilianità”, organizzato nell’ottobre del 2008.
La pubblicazione contiene le interessantissime relazioni di importanti studiosi, intervenuti in occasione
delle due manifestazioni, nonché vari estratti delle
attività organizzate dall’associazione in questi anni
(giornate di studio itineranti, corsi, concorsi, ecc.)
insieme ad un’interessante rassegna-stampa. Il volume, pubblicato su iniziativa dell’infaticabile delegata
alla cultura di SiciliAntica, prof.ssa Pinella Musmeci,
rappresenta, dunque, una fedele documentazione
del “servizio culturale” prestato (gratuitamente!) dal
dinamico sodalizio in favore della città di Acireale.
Nel corso della manifestazione l’associazione, nella
persona del presidente, prof. Luigi Benintende, ha
voluto inoltre ricordare, uno ad uno, i nomi di cento
personalità del mondo del volontariato culturale alle
quali è stato espresso, attraverso la consegna di un
attestato, il più vivo ringraziamento per la collaborazione ed il sostegno prestati nel corso di questi dieci
anni di attività.
Guido Leonardi
IL FILO DELLA TRAMA di ALFONSO SCIACCA
Il testo offre una serie innumerevole di spunti per la
riflessione. Infatti, già il titolo presenta un termine,
trama, dalla duplice accezione: si parla di trama per indicare l'intreccio di una narrazione, ma si parla anche di
trama per indicare una qualche macchinazione, inoltre il
titolo dato dal Preside Sciacca al suo lavoro, è un'acuta
sintesi critica dell' opera dello storico di Alicarnasso e,
allo stesso tempo, un'attualizzazione dei fatti umani che
si ripresentano, a distanza di millenni, simili a se stessi,
come se un filo invisibile legasse, senza alcuna possibilità di distacco, gli uomini di ieri e di oggi in un unicum
spaziale e temporale. Nelie pagine delio scritto, più volte
si fa riferimento ail'effimero della felicità come, ad esempio quando Serse, felice, guarda lo straordinario schieramento di navi e uomini persiani sull , Ellesponto e,
subito dopo, senza motivo apparente, scoppia a piangere pensando alla brevità della vita e alla morte che
annienta anche i più grandi degli uomini. Ed Erodoto, già
all'inizio della sua opera, si sofferma su un concetto
sempre valido: la felicità non dura mai a lungo. E' cosÌ
che il prof. Sciacca riporta la storia di Policrate, tiranno
di Samo, il quale viveva circondandosi di lussi e sfarzi,
convinto che la sua buona sorte lo avrebbe sempre
accompagnato. Erodoto, però, avverte che gli dei sono
invidiosi degli uomini troppo fortunati e, perciò, trameranno affinché il fato cambi. CosÌ il Samio, di lì a poco,
fu ucciso ingloriosamente da Orete, mediocre satrapo di
Sardi. Tuttavia Policrate, prima che la sua buona stella
si rabbuiasse, era stato un grande cultore delle arti e
delle scienze e si era circondato dei migliori ingegni del
suo tempo. Insomma, era stato, senza saperlo, il precursore di Mecenate e delle corti rinascimentali ed
aveva vissuto nel culto dell' estetismo, era una sorta di
despota illuminato. Ma, chiosa il Preside Sciacca, i tiranni, soprattutto quelli orientali, si sono sempre circondati
di artisti e di lussi, ieri come oggi. Infatti, Erodoto fa rilevare come "nessun uomo che non conosca il bello saprà
mai governare". Dunque, arte e potere sono spesso
congiunti in modo inscindibile, al contrario, di sovente, il
potere è disgiunto dalla saggezza. A tale proposito, il
preside Sciacca riferisce l'episodio di Tersandro di
Orcomeno che dimostra come "saggezza e potere non
stanno mai insieme"! Di solito, chi è saggio rimane sempre inascoltato e non sarà mai potente. Ora, un simile
concetto espresso da uno storico vissuto più di due millenni addietro non può che stupirci per la grande lungimiranza ancor più che storiografica, politica. Inoltre,
secondo il prof. Sciacca, diversi episodi di Erodoto sono
emblematici di come i popoli orientali non riescano a
gestirsi in modo democratico ed abbiano bisogno di
governi autoritari. Mai un'affermazione è stata cosÌ veri-
tiera: basti pensare ad un recente discorso del presidente U.S.A., Barak Obama, che ha affermato, parlando
della situazione dell'Afghanistan, che la democrazia non
è esportabile in quei paesi che da sempre vivono soggetti alla dittatura. E soprattutto dove manca la libertà, il
ruolo della donna è quello di un essere assoggettato del
tutto al prepotere maschile. Anche di questo si parla nel
testo. Infatti, il preside Sciacca riporta la storia del re
Candaule, ultimo dei discendenti di Eracle nella Lidia,
che, avendo una moglie bellissima, desiderava rendere
partecipe di tanta bellezza il proprio ministro, Gige. Fu
cosÌ che decise di far nascondere il suo ministro all'interno della stanza nuziale, in quanto, secondo
Candaule, mostrando l'avvenenza della consorte,
avrebbe accresciuto il suo potere, come se le graziose
fattezze della regina, posseduta da lui allo stesso modo
di un oggetto prezioso, potessero accrescere la sua
regalità. Lei, però, si accorse di essere stata osservata
da Gige mentre si spogliava e architettò la sua terribile
vendetta: l'indomani chiamò il ministro, gli rivelò di essere a conoscenza del subdolo inganno a cui era stata sottoposta e lo mise davanti ad un aut-aut. Gige avrebbe
dovuto scegliere, per salvare la dignità della regina, tra
il suicidio e l'uccisione del re, colpevole di aver trattato
la moglie come un oggetto. Ovviamente preferÌ la
seconda chance e sposò la bella donna divenendo il
nuovo sovrano di Lidia. La regina, perciò, a causa dell'
oltraggio subito, si riappropria della sua femminilità e fa
emergere la sua intelligenza sopita con perfidia.
Insomma, si può proprio dire che la donna, in alcune
parti dell' oriente, malgrado siano trascorsi millenni, non
sia ancora riuscita ad ottenere miglioramenti degni di
nota e viva sottomessa e succube all'autorità di padri,
mariti e fratelli. Per questo motivo, una storia di tale
fatta, può insinuarci un dubbio non certamente peregrino: oggi, nei paesi dove la morale comune è cosÌ retrograda, quante novelle mogli di Candaule si sentono già
pronte al riscatto riappropriandosi della loro intelligenza
oppressa da millenni? La storia, poi, è fatta spesso da
inganni e ciò che ci appare non sempre è vero. Il preside Sciacca, rifacendosi alle narrazioni erodotee, riesce
a dimostrare che i fatti accaduti non solo, a volte, evidenziano una doppia verità, ma anche sono preceduti
da segni premonitori. CosÌ, nell' episodio di Smerdi,
Cambise, che dopo la spedizione in Egitto si trovava ad
Ecbatana di Siria, pur non rispettando alcun dettame
religioso, era succube di oracoli e sogni. In precedenza,
un oracolo gli aveva predetto la sua morte ad Ecbatana,
ma lui era convinto che si trattasse dell' omonima città
persiana a cui, ovviamente, non ardiva avvicinarsi, tuttavia non poté mai più fare ritorno al suo paese perché
una ferita casuale ne provocò il decesso. Per Erodoto,
inoltre, la verità ha sempre il suo rovescio e se verità e
menzogna tendono a conseguire un utile, anche dire il
falso non è disdicevole. Pare, leggendo queste parti del
libro, di trovarsi di fronte ad un testo di Machiavelli, colui
che viene definito dai critici il creatore della politica
come scienza Al termine di questa breve recensione del
libro del preside Sciacca, pare opportuno concludere
citando le sue stesse parole:" Nessuno si meravigli se la
storia antica è un paradigma inalterabile di quella
moderna."
Rosalba Leotta
Storia delle Confraternite nella Basilica dei SS. Apostoli Pietro e Paolo di Acireale
Le cronache e i documenti
storici registrano nel corso dei
secoli la presenza di ben nove
tra confraternite, associazioni
e congreghe nella Basilica
dedicata ai Santi Apostoli
Pietro e Paolo in Acireale.
Oggi il loro numero si è ridotto. Solo quattro sono ancora
attive
ed
operative:
l’Arciconfraternita del SS.
Crocifisso, che organizza ogni
anno, il Venerdì Santo, la processione del simulacro del
Cristo Morto; la confraternita
del SS.Sacramento, quella
dei SS.Martiri Alfio, Cirino e Filadelfo e la Pia Unione
delle Guardie d’onore del Santo Sepolcro. Nel passato
le confraternite hanno avuto un ruolo importante nelle
vicende, non solo religiose, della nostra città: esse svolgevano, sotto la guida del clero, la funzione di aggregare le maestranze, gli artigiani e, talvolta, anche i nobili
per favorirne - oltre allo spirito di appartenenza sociale anche la formazione religiosa. Al giorno d’oggi sono riconosciute dal diritto canonico e dalla legislazione nazionale come associazione di laici, i quali, senza professione di voti, si pongono scopi di carità e di culto. Quelle
che operavano presso la chiesa dedicata ai Santi
Apostoli Pietro e Paolo, in particolare, avevano anticamente il diritto di eleggerne il Rettore e i canonici della
Collegiata, nonché di scegliere il cappellano della chiesa di S.Maria della Neve (agli acesi meglio nota come la
chiesa della Grotta). La più antica confraternita, ormai
estinta, dovrebbe essere stata proprio quella dei
SS.Apostoli Pietro e Paolo (detta anche di S.Pietro
Penitente), fondata probabilmente nella prima metà del
XVII sec. Nonostante i suoi membri - nel numero massimo di settantadue in onore dei settantadue discepoli di
Gesù - dovessero essere scelti “tra li gentiluomini e onorati del paese”, non sempre, in realtà, fecero “onore” al
messaggio evangelico di cui dovevano essere testimoni. Essa, purtroppo, fu una delle due congregazioni
(insieme ad altra avente sede nella chiesa di San
Sebastiano) che per ragioni diremmo oggi abbastanza
futili (colore dello stendardo, precedenza nelle processioni ed altre piccole cose) “si rese celebre nel secolo
XVII per le lunghe e pertinaci gare e contrasti”, come ci
ricorda (eufemisticamente) il sacerdote e storico acese
Tommaso Lo Bruno. Nel corso del ‘600, in occasione di
numerose processioni e festività religiose, infatti, finiva
spesso a scazzottate e legnate; possiamo dire proprio
che se ne davano di “santa” ragione. Tanto che dovette
intervenire più volte l’autorità ecclesiastica per comminare pesanti sanzioni canoniche. Questa congrega, in
origine, era dedicata anche al SS.Sacramento, almeno
fino a quando nel 1682 venne ufficialmente eretta una
nuova, autonoma confraternita, che ancora oggi è attiva
e partecipa alle processioni religiose, a cominciare,
ovviamente, da quella del Corpus Domini. Nel passato
pare che potesse vantare una situazione patrimoniale e
finanziaria assai rilevante. L’antica Arciconfraternita del
SS.Crocifisso, eretta nella prima metà del sec. XVII
(pare che il fondatore sia stato tale Giacinto Grasso),
venne poi ufficialmente approvata nel 1666 dal Vescovo
di Catania, mons. Michelangelo Bonadies (1603-1686)
e, quindi, riconosciuta dal governo di Napoli con le
“Tavole di fondazione” nel 1723. In passato la confraternita possedeva molti beni e incassava i proventi del pubblico macello e quello dei “bancati”, vale a dire dei venditori di generi alimentari dell’allora Piazza dei
Commestibili (oggi Piazza Marconi). Nel 1732, per
meglio solennizzare la processione del Venerdì Santo,
fondava ufficialmente la “Pia Opera delle Torcette” perché i suoi membri provvedessero all’acquisto di torce e
lumini. Molto tempo prima che entrasse in funzione la
luce elettrica nella nostra città, questa associazione
aveva il compito di curare l’illuminazione dell’attuale
corso Savoia e di Piazza Duomo; con l’evoluzione dei
tempi e le scoperte tecnologiche perse, però, la sua
stessa ragion d’essere e si estinse. Dai registri risulta
che i membri di questa associazione erano gli stessi
della confraternita-madre. Nel 1911 la medesima
Arciconfraternita del SS.Crocifisso diede impulso anche
all’istituzione di quella che è oggi la “Pia Unione delle
Guardie d’onore del S.Sepolcro”; ciò al fine di assicurare un servizio degno e decoroso durante la processione
del Venerdì Santo. A differenza della “Pia Opera delle
Torcette”, questa associazione, in origine denominata
“Pia Associazione delle guardie d’onore del SS.Cristo
morto al Calvario”, elevata a “Pia Unione” da mons.
Fernando Cento nel 1925, divenne autonoma dalla confraternita-madre ed oggi è in piena efficienza. Altra confraternita ancora funzionante, seppure con pochi elementi, è quella dei “Santi Martiri Alfio, Cirino e Filadelfo”,
di origine incerta, la quale ha per scopo esclusivo quello di “ravvivare la festa e il culto” dei tre fratelli martiri in
occasione della loro memoria liturgica, che ricorre il giorno 10 maggio. Le congreghe restanti, oggi estinte, erano
quelle di Sant’Antonio Abate o Ufficio della Notte (seconda metà sec. XVII), detta così perché i confrati compivano la penitenza nelle ore notturne; quella di Gesù e
Maria (prima metà del sec. XVII), poi trasferitasi presso
l’omonima chiesetta di via Dafnica ed, indi, misteriosamente scomparsa nelle nebbie della storia, dal momento che ne sono perse le tracce; e, infine, quella del
SS.Cristo alla Colonna, nuovamente eretta, secondo i
documenti pervenutici, il 10 aprile 1722 e, quindi, esistente già da altra data, però, imprecisata. Molte di queste confraternite ottennero il riconoscimento dei propri
fini di culto con il Regio Decreto 26/2/1934 n. 675.
Guido Leonardi
4
AKIS
Sabato 14 Novembre 2009
Al Metropolitan “Premio Bellini d’Oro”
“”Bellini è stato inconsapevole
braccio destro di Garibaldi. Infatti,
l’Eroe dei Due Mondi, poco prima
dello sbarco a Calatafimi, compose un inno di battaglia ispirato a
“Guerra Guerra” della Norma. Il
nome di Bellini continua ancora
oggi a essere celebre in tutto il
mondo e al compositore catanese
si ispirò nel 1968 Antonio Maugeri
per la creazione di un prestigioso
premio. Nel corso delle 24 edizioni, il “Premio Bellini d’Oro” è stato
assegnato a grandi nomi del
panorama
belcantistico.
Quest’anno è la volta di Sonia
Ganassi, mezzosoprano riconosciuta in tutto il mondo come una
delle massime interpreti belliniane”. Così ha annunciato l’assessore provinciale alle Politiche culturali, Nello Catalano, in una conferenza stampa che ha presieduto
assieme al presidente della Scam
(Società catanese amici della
Musica) Antonio Maugeri e al
direttore artistico, Cinzia Torrisi. La serata di gala, poi, si è svolta al teatro
Metropolitan. “Il prestigioso Premio Bellini d’Oro – ha dichiarato l’assessore - è da sempre sostenuto dalla Provincia regionale di Catania.
La serata di consegna dei premi è stata una festa della musica ed una
ricca manifestazione, nel corso della quale si sono esibiti il soprano
Clara Polito e le danzatrici del “Centro del Balletto”, accompagnati al
piano da Elda Laro. L’ingresso al teatro gratuito, proprio perché abbiano voluto molti giovani in platea. Proprio a costoro guarda la politica
culturale dell’Amministrazione Castiglione. Assieme all’assessore alle
Politiche scolastiche e al consiglio direttivo della Scam stiamo progettando una serie d’incontri nelle scuole. L’iniziativa, “Chopin va a
scuola”, a 200 anni dalla nascita del celebre compositore, servirà a
diffondere la cultura musicale con concerti e conferenze a tema.
Anche con tali iniziative vogliamo accrescere l’immagine della città e
la cultura dei cittadini”.
Passaggio della Campana Builders Club Acireale Si è svolta la cerimonia del Passaggio della Campana per il Builders Club
di Acireale tra il Presidente Outgoing Maria Chiara Rapisarda e il Presidente
incoming Davide Scuderi. Molti gli intervenuti e per le autorità kiwaniane
erano presenti: il lgt Governatore della Divisione Sicilia 2 Dott. Giuseppe
Geremia; il Past 19t Governatore della Divisione Sicilia 2, Ing. Filippo Lizzio;
il Presidente del Kiwanis Club Acireale, Prof. Antonino Pulvirenti; il
Presidente del Kiwanis Junior Acireale, Ing. Vincenzo Spinosa. Per i KKids
di Acireale ha preso parte un nutrito gruppo di bambini della Topolinia
School, accompagnati dalla Signora Agata Pennisi, mentre i KKids del circolo didattico di Aci S. Antonio erano rappresentati dalla maestra Daniela
Anche nel mondo dei vegetali esistono malformazioni. Ad
esempio le galle delle piante sono escrescenze anomale provocate da insetti o da altri organismi come batteri, funghi e
acari, sono formazioni "tumorali" che colpiscono le piante a vari
livelli, radici, fusto, rami, foglie e fiori, in definitiva tutte le parti
di una pianta possono sviluppare galle. Nel nostro caso le galle
non c'entrano però qualcosa è andato... "storto". In ogni caso,
malformazione a parte, l'effetto non è poi tanto sgradevole.
Giovanni Tringali
1° TAORMINA PHOTO CONTEST 2009.
Con questa foto “ Girl” Epifanio Vasta ha ricevuto il
" Premio della critica per il Migliore scatto originale"
I FEDERICIANI
La a.c. Cavalieri Federico II
Federiciani
del
Presidente
Salvatore Coco con il Patrocinio
del Comune di Acireale , ha organizzato presso l'antisala Consiliare
, una Collettiva di Pittura-Scultura
denominata "Acireale in Arte",
dove si sono potuti ammirare
dipinti di diversi autori con tematiche diverse. All'interno della
mostra sono stati esposti prodotti
artigianali di vario genere. Si è
registrata la presenza dell’ Ass.
Nives Leonardi e dei cons. com.li
Antonio Riolo e Mario Finocchiaro,
del
Presidente Federiciano
Salvatore Coco, del Coordinatore
Rosario
Maccarrone,
del
Segretario Samperi Luigi e di un
numeroso gruppo di artisti.
Nelle foto alcuni artisti
ed i quadri di Giovanna Grasso
con l’autrice.
Angelo Battiato
Simon. Per la Città di Acireale sono intervenuti l'Assessore al Turismo e P.I
Prof.ssa Nives Leonardi e il Presidente del Consiglio Avv.. Pietro Filetti,
mentre il Cav. Grasso partecipava in rappresentanza dell'Associazione
Nastro Azzurro. Ha reso gli onori di casa, insieme al Preside della SMS
"Galileo Galilei" Antonino Pulvirenti, L'Advisor dei Builders Club, Prof. ssa
Lucia Catanzaro Lizzio. Nel corso della cerimonia sono state illustrate le
lodevoli iniziative promosse durante l'anno sociale trascorso. L'Assessore
Nives Leonardi nel corso del suo intervento ha evidenziato che il Kiwanis di
Acireale è uno dei pochi club ad essere rappresentato a tutti i livelli generazionali, dai Kids ai Senior. Operato lodevole, secondo l'intervenuta, poiché i giovani sono così stimolati sin da piccoli a vivere il sociale, comunicando e relazionandosi con tutte le istituzioni. L'Assessore ha concluso confermando che la Città di Acireale è decisa ad accogliere iniziative ed impulsi che verranno dai giovani, i quali rappresentano il nostro immediato futuro. Il Presidente dell'Anno Sociale 20092010, Davide Scuderi, ha dimostrato di essere pronto per il ruolo che da oggi ricopre, affermando con un messaggio di indiscutibile maturità, che « per quello che noi piccoli possiamo
fare, qualsiasi bisogno della nostra comunità può diventare "un progetto di
service" per noi».
E’ morto il Sindaco della ricostruzione
Si è spento all’età di 74 anni l’ex Sindaco di Zafferana Etnea Michele
Sapienza. Dipendente comunale, in seguito imprenditore edile, decise di
impegnarsi nell’attività politica, costituendo una lista civica con il nome di
“ Rinascita Zafferanese “, presentandosi alle elezioni comunali del Giugno
1983. Fu il candidato più votato con 778 di preferenze e la sua lista riuscì
ad ottenere gran parte dei seggi all’interno del consesso civico. Per la prima
volta, nella storia della politica zafferanese, Sapienza riuscì a formare una
Giunta, in cui entrò a far parte anche un comunista. Sapienza fu primo cittadino di Zafferana Etnea dal 1983 al 1987. Nell’ottobre del 1984 due forti
scosse di terremoto sconvolsero Zafferana e le sue frazioni. Gravi danni
riportarono sia le strutture private che quelle pubbliche. Sapienza e la sua
Giunta riuscirono ad affrontare l’emergenza del
terremoto con coraggio e tempestività.
Numerosi
furono
i
viaggi
compiuti
dall’Amministrazione Sapienza a Roma e a
Palermo affinchè fossero stanziati finanziamenti sia nazionali che regionali. Difatti ad un anno
di distanza dal sisma furono accreditati alla cittadina etnea circa dieci miliardi delle vecchie
lire per la ricostruzione. Durante l’eruzione del
1991/1992, ancora una volta Michele Sapienza
dimostrò il suo amore verso la collettività zafferanese mettendo a disposizione i suoi mezzi (
ruspe, camion ) per la realizzazione di un argine in Val Calanna per ostacolare l’avanzata
della colata lavica che minacciava la cittadina
etnea. Dal 1988 al 1995 Sapienza ricoprì la
carica di capogruppo di minoranza nella lista civica “ Rinascita
Zafferanese”. Nel 2004, dopo nove anni di allontanamento dalla vita politica, Sapienza decise di ricandidarsi alla carica di primo cittadino durante le
elezioni amministrative, riproponendo la lista civica “ Rinascita Zafferanese
“. I funerali si sono svolti sabato 24 Ottobre alle ore 11,30 , presso la Chiesa
Madre “ Maria SS.Della Provvidenza “. La funzione religiosa è stata concelebrata da Padre Gigi Licciardello e da Padre Giovanni Jovino. Alla cerimonia funebre erano presenti le autorità civili e militari. Durante l’omelia Padre
Licciardello ha sottolineato la grande generosità e disponibilità di Michele
Sapienza. Inoltre ha evidenziato che Sapienza riuscì a gestire l’emergenza
sismica del 1984, definendolo il Sindaco del terremoto. Inoltre il parroco
Licciardello ha ricordato come Sapienza abbia dimostrato amore verso gli
altri, aiutando i suoi cittadini nel momento del bisogno. Zafferana ha perso
un uomo coraggioso, tenace e soprattutto generoso che concepiva la politica come servizio al cittadino e che anteponeva le esigenze della collettività ai propri interessi personali.
Giuseppe Russo
Corso Osservatori Arbitrali di Calcio a Cinque
Un membro del Comitato Nazionale dell’AIA ad Acireale
Appuntamento di rilievo ospitato dalla Sezione di Acireale, nei cui locali si
è tenuto lo scorso 31 ottobre il Corso di Qualificazione per Osservatori
Arbitrali di Calcio a Cinque per la macroarea Sud. Cinque i candidati, ed
esattamente i colleghi Teodisio Lacava ed Ernesto Piragine di Potenza,
Vincenzo Vitrioli di Reggio Calabria, Salvatore Lombardo di Palermo e
Mario Romeo di Acireale. A fare gli onori di casa il Presidente della
Sezione, Olindo Ausino, il suo vice Giovanni Greco, il segretario Giuseppe
Finocchiaro, il collaboratore Christian Citraro, il componente il Settore
Tecnico Salvatore Marano ed i due Osservatori acesi alla CAN 5, Mario
Giuffrida e Mariano Previtera. I candidati sono stati intrattenuti durante la
mattinata da Alessandro Radicello, componente della CAN 5, e da
Ferruccio Barbuto del Settore Tecnico, Area Formazione Calcio a Cinque,
Clamoroso ! CATANOSO (PDL): BASTA “LEALISTI” BASTA “SICILIANISTI”, IL PDL E’ PATRIMONIO DI TUTTI ED E’ IL RISULTATO DI TANTE STORIE POLITICHE, TUTTE RISPETTABILI, CHE NESSUNO DI NOI HA IL DIRITTO DI SBEFFEGGIARE Grammichele candidata ad ospitare le Olimpiadi del 2020 !
“Appoggiamo in massa la candidatura di Grammichele a sede delle
Olimpiadi del 2020. Daremo manforte alla proposta dell’on. Marco Forzese
a patto che anche lui gareggi nella disciplina per la quale è di sicuro il campione regionale: il salto in lungo della politica (qualcuno lo chiama semplicemente “Salto della Quaglia”, n.d.r.). Eletto all’Assemblea Regionale
Siciliana nel Mpa, con candore e faccia tosta degna di miglior causa, ha
aderito all’Udc”. E’ la provocazione lanciata dal deputato regionale del Mpa,
Nicola D’Agostino, in replica alle dichiarazioni dell’on. Forzese.
che hanno trattato vari aspetti tecnici e valutativi della prestazione arbitrale. Dopo la pausa pranzo è stato proiettato un filmato che riprendeva una
gara internazionale di Calcio a Cinque; i candidati hanno compilato la loro
relazione su quanto visionato nel filmato. Subito dopo hanno effettuato singolarmente il colloquio con la Commissione esaminatrice composta dal
componente il Comitato Nazionale, Filippo Capellupo, dal Presidente CRA
Sicilia, Rosario D’Anna, e da Ferruccio Barbuto, che ha dichiarato idonei
alla funzione di OA i colleghi candidati. La Sezione acese, quindi, dopo
pochi mesi ha accolto ancora una volta un esponente del vertice
dell’Associazione; stavolta è toccato ad uno dei due componenti della
macroarea Sud, Capellupo appunto.
Rodolfo Puglisi
L’on. Basilio Catanoso interviene nel dibattito in atto all’interno del Pdl:
“Apprezziamo l’iniziativa dell’on Pogliese, per il senso di responsabilità
dimostrato nella ricerca dell’unità del partito”. Catanoso prosegue dicendo:
“Basta lealisti e basta sicilianisti: il Pdl è patrimonio di tutti ed è il risultato di
tante storie politiche, tutte rispettabili, che nessuno di noi ha il diritto di sbeffeggiare. Bisogna ritrovare il senso di responsabilità che ha permesso a tutti
noi di fare nascere il Pdl”. Prosegue ancora Catanoso: “L’arroccarsi su inutili posizioni personali e su logiche correntizie e anacronistiche, espone il
progetto e la stessa creazione del più grande partito degli italiani a derive
incomprensibili. E’ altrettanto impensabile aspettarsi da Berlusconi e Fini
decisioni che sciolgano questa intricata matassa, visto che a Roma ci sono
ben altre cose a cui pensare”. Il deputato aggiunge: “La classe dirigente siciliana, e ognuno di noi nello specifico, deve trovare le ragioni dell’unità e non
quelle della divisione. Un Pdl unito non deve essere opposizione al Governo
regionale ma, certamente, deve e può fare valere le ragioni della nostra
terra meglio di chiunque altro, visto anche la fiducia espressa dal popolo
siciliano al Pdl”. Catanoso afferma, quindi: “Auspicando che l’iniziativa di
Pogliese, cioè quella di mettere il proprio incarico a disposizione, possa servire da esempio ad altri affinchè si accantonino sciocchi personalismi, lanciamo l’appello a lavorare tutti insieme. Si creino, dunque, le condizioni di
un partito governato in modo condiviso, attento alle diverse sensibilità che
ne costituiscono lo spirito e al contempo, queste diversità si esprimano in
una rappresentanza al Governo regionale, sintesi del riconoscimento dei
sentimenti e del lavoro dei simpatizzanti e dei militanti sul territorio”.
AKIS
Sabato 14 novembre 2009
“Vulcani, paesaggi e culture”
“CENACOLO DEL GALATEA” - Incontro con l’Autore E’ stata presentata la prima conferenza mondiale “Vulcani, paesaggi e culture”
appuntamento scientifico promosso dall’Unisco, da Insula, International
Scientific Secretariat e da Ote (Observatory on tourism in the european islands);
ad illustrare il programma che si è svolto in questo ultimo fine settimana il v.presidente della Provincia Nello Catalano (al centro nella foto), Bruno Di Stefano,
presidente del comitato organizzatore, il prof. Renato Cristofolini, presidente del
comitato scientifico ed il prof. Alfredo Petraia, direttore del dipartimento di
Biologia animale dell’Università di Catania.
FESTA D’AUTUNNO 2009
ISTITUTO COMPRENSIVO PAOLO VASTA
Alla riscoperta delle più importanti tradizioni della cultura siciliana:
arte ed artigianato, antichi
mestieri, prodotti tipici autunnali,
giochi tradizionali. Questi i contenuti dell’annuale edizione della
“Festa della Cultura e dei Sapori
Siciliani in Autunno” organizzata
dal Settore Scuola Primaria
dell’Istituto Comprensivo Paolo
Vasta di Acireale, tenutasi nella
mattinata dello scorso sabato 7
Novembre all’interno del cortile
dell’Istituto Pennisi Alessi. La
manifestazione, organizzata nell’ambito del progetto “Viva la
Scuola” che prevede la realizzazione di iniziative finalizzate a far
vivere agli alunni esperienze tipiche della cultura siciliana, interagendo con le tradizioni di alunni
provenienti anche da altri centri,
ha costituito “un forte momento di
aggregazione per tutto l’Istituto,
complice la proficua collaborazione delle famiglie , la disponibilità dei docenti e degli insegnanti comunali
per l’organizzazione dei dettagli e la partecipazione massiccia da parte dei
bambini della scuola primaria e delle prime classi della scuola secondaria, veri protagonisti dell’evento assieme agli ospiti, tra cui i simpatici nonnini dell’Oasi “Cristo Re” ed il gruppo folkloristico della Scuola “Fuccio La
Spina” che per l’occasione ha animato piacevolmente la mattinata”. Nel
programma della festa spazio, dunque, a giochi, canti, nenie della tradizione siciliana, oltreché stand espositivi e gastronomici con dolci preparati in casa, maccheroni, pane, salsiccia, frutta di stagione, mostarda, caldarroste e tanto buonumore, per il divertimento e la spensieratezza di
grandi e piccini.
ACI S. ANTONIO
Un numeroso pubblico ha salutato calorosamente la ripresa degli incontri
del “Cenacolo del Galatea”, il contenitore culturale promosso dal “Galatea”
, che nel pomeriggio di venerdì 6 novembre scorso ha ospitato, all’interno
dei rinnovati locali di via Alliotta 14, la scrittrice Marinella Fiume, per la presentazione del suo ultimo lavoro romanzesco “Celeste Aida – Una storia
siciliana”. Il romanzo, tratto da una storia vera, ricostruisce la torbida vicenda familiare di un ventenne commerciante di vini siciliano che, avendo maturato una relazione adulterina con la propria suocera, uccide la cognatina di
soli cinque anni, affinché questa non spifferi al padre emigrato in America il
legame amoroso dei due, inducendo, così, i due amanti a liberarsi della scomoda testimone. La ricostruzione letteraria della storia, da cui scaturì l’esecuzione capitale, attraverso i “cunti” dei cantastorie, fonti orali e giornalistiche, atti giudiziari, consente, dunque, di mettere a fuoco il contesto del
dramma: “il disordine” della famiglia contadina siciliana e la politica familiare del fascismo. Squisitamente letterari risultano, invece, l’impianto narrativo ed il linguaggio: la storia di una bambina, segnata dalla diversità già nel
nome e travolta dall’assurda banalità del male, comunica una profonda
impressione anche per l’efficacia e la profondità con cui sono tratteggiati i
personaggi che balzano vivi dalle pagine, uscendo dal coro che commenta
ai margini. All’incontro hanno preso parte l’Assessore alla Cultura del
Comune di Acireale, Prof.ssa Nives Leonardi, il Vice Presidente della
Provincia Regionale di Catania, Nello Catalano, la poetessa Maria Grazia
Falsone, la quale ha curato le letture a tema dell’opera, e l’avvocato Anna
Ruggieri, redattrice, nell’occasione, di una mirabile relazione sul romanzo e
sull’autrice. Entusiasta si è dichiarato il Presidente del CineFotoClub
“Galatea”, Prof. Turi Consoli, dichiaratosi al contempo compiaciuto della
ripresa di “questo importante veicolo culturale dedicato ai grandi protagonisti culturali della nostra isola”. Particolarmente lieti di essere intervenuti si
sono manifestati l’Assessore Leonardi ed il Vice Presidente Catalano, auspicando la felice continuità ultraquarantennale delle attività del club.
Ringraziamenti sono stati rivolti, infine, dalla prof.ssa Marinella Fiume all’indirizzo del Club e della Città.
Riccardo Anastasi
Acireale ha solennizzato oggi il 4 Novembre, Giornata dell’Unità nazionale e Festa delle Forze armate. Il sindaco Nino Garozzo accompagnato
dal presidente del Consiglio comunale Pietro Filetti, in presenza delle massime autorità civili e religiose, delle forze armate e di pubblica sicurezza di
5
Breve riflessione conseguente all’abrogazione del “Lodo Alfano”
E di questi giorni la notizia dell’abrogazione da parte della Corte
Costituzionale del c.d. Lodo Alfano. Sono certo che i Giudici hanno ben
motivato la loro decisione così come avrebbero certamente ben motivato
una eventuale decisione contraria, pertanto, non desidero entrare nel merito della vicenda e nei tecnicismi correlati. Desidero solo sottolineare l’interessante logica sulla quale poggia il Lodo Alfano (già lodo Schifani, già lodo
Maccanico). Per comprendere la norma ritengo sia necessario un minimo di
poliedricità, elasticità mentale, capacità di ragionare razionalmente senza
condizionamenti partitici così potendo percepire le finalità generali che la
legge intendeva perseguire. Solo così, forse, saremmo in grado di attribuirle un diverso valore. Certamente la legge deve essere uguale per tutti
(anche se in realtà non lo è mai stata, i potenti hanno sempre avuto un
occhio di riguardo con qualsiasi regime), ma è necessario mettere al riparo
dalla barbarie politica, solo ed esclusivamente durante il loro mandato, nell'interesse superiore dello Stato, taluni Organi che lo rappresentano. In caso
contrario gli interessi della Nazione passerebbero in secondo piano rispetto
a quelli partitici o personali volti alla mera egoistica conquista del potere. Ciò
dovrebbe valere a prescindere dall’estrazione partitica di tali Organi. Sono
proprio queste le elementari considerazioni che stanno alla base e da sole
giustificano la necessità del lodo in questione. Tali considerazioni risultano
tanto più interessanti quanto più attentamente si osserva l’accanimento
manifestato negli ultimi 15/16 anni verso chi governa (ad onor del vero contro i governi di centro sinistra oltre che l’opposizione di allora si è accanita
la stessa coalizione che li sorreggeva). La Costituzione afferma che la
sovranità appartiene al popolo che la esercita nei modi previsti dalle legge
(il voto), pertanto, è grazie al popolo (tutti noi) che spesso ci governano (a
tutti i livelli) soggetti di dubbia moralità, indiziati di gravi reati, incompetenti,
semi analfabeti, ecc. Evidentemente chi sta al potere rispecchia la nostra
società, i suoi vizi e le sue virtù e se tali soggetti sono il meglio che essa riesce a selezionare per rappresentarla potrei essere tentato di rimpiangere un
passato nel quale l’appellativo di Onorevole aveva un senso perché individuava il parlamentare che per livello culturale, integrità dei costumi, costante rispetto dei principi morali, godeva di pubblica stima ed era considerato
degno di onore. Oggi non riesco ad intravedere nel nostro Parlamento un
sufficiente numero di soggetti “portatori sani” di tali doti. Io, che non sono
uomo di sinistra, non amo molto il Berlusconi politico (al quale, però, realisticamente riconosco la capacità di aggregazione e di realizzazione concreta -da eccellente imprenditore- che altri non hanno mai dimostrato) ed
auguro all'Italia di essere sempre governata da persone oneste, integerrime,
con un alto senso dello stato e della moralità (sarà utopia?), ma purtroppo,
non vedo all'orizzonte (che mi sforzo di osservare a 360°) nessuno che mi
dia tali garanzie, capace di far convergere su di se il necessario consenso
democratico creando una seria alternativa. Di ciò è conscia anche l’opposizione parlamentare italiana, la quale, dopo la bocciatura costituzionale del
lodo Alfano, eccezion fatta per Di Pietro e pochi altri più che altro concentrati a fare del facile populismo cavalcando gli umori del momento, non ha
chiesto, già nelle interviste rilasciate immediatamente dopo la sentenza, le
dimissioni di Berlusconi e nuove elezioni perché è consapevole che egli
rivincerebbe con largo scarto così ulteriormente certificando, qualora ve ne
fosse bisogno, la mancanza di un serio progetto alternativo, il fallimento e la
pochezza di quest'opposizione. Ricordo a me stesso e a chi vuol intendere
che pochi giorni addietro il governo ha posto la fiducia sul tanto contestato
provvedimento che prevedeva il c.d. scudo fiscale (nel merito del quale in
questa sede non ritengo di entrare) il quale, grazie ad alcuni deputati dell'opposizione non presenti in aula è passato ed il governo non è stato sfiduciato. Alla luce dei fatti, credo sia sempre più urgente ricominciare a pensare al ritorno alle urne, questa volta però per eleggere una nuova costituente
che traendo spunto da quanto di buono vi è nella vigente Costituzione sia in
grado di ridisegnare in chiave più aderente ai nostri tempi la struttura dello
stato, la forma istituzionale che dovrà essere più snella ed agile, ridefinire
più efficacemente la separazione ed il bilanciamento dei poteri, l’organizzazione degli Organi dello stato per assicurarne l’imparzialità e l’indipendenza
da qualsivoglia gruppo di pressione ed infine, ma non in ordine d’importanza, sancire normativamente principi tassativi in grado di imporre in capo ai
rappresentati di tutte le istituzioni ed agli appartenenti alle amministrazioni
preposte alla cura e tutela di interessi pubblici, integrità dei costumi, costante rispetto dei principi morali e delle leggi, nonché adeguate qualità culturali. Solo dopo una seria revisione costituzionale potremo veramente affermare che è nata la 2° Repubblica (oggi assistiamo ad un adattamento malriuscito della 1°) ma realisticamente dobbiamo essere consapevoli che l’idea
di una costituente non è gradita al potere legislativo che si vedrebbe spogliato, per volontà popolare, del potere di incidere direttamente nella gestione della riforma della Costituzione. In ogni caso dobbiamo essere consapevoli del fatto che senza riforme strutturali i poteri dello Stato saranno sempre più in contrasto tra loro e tutti asserviti al potere economico, nell’interesse di pochi. Tutto ciò impedirà all’Italia di proiettarsi a testa alta ed in
maniera competitiva nel futuro ma la renderà sempre più fragile e destinata
ad impoverirsi ed a soccombere nelle sfide future che ci sono lanciate oltre
che dalle potenze mondiali anche e soprattutto dai paesi emergenti.
Dott. Gioacchino LUNETTO
stanza ad Acireale, delle associazioni combattentistiche e d’arma, dei
volontari, dei club service e delle scuole cittadine, ha deposto una corona
d’allora al sacello ai Caduti del Palazzo di città. Successivamente il corteo
si è snodato lungo corso Umberto per raggiungere il Monumento ai Caduti
ai cui piedi è stata posta una corona d’alloro. Durante il suo intervento il
sindaco Garozzo ha ufficialmente annunciato che il 30 novembre con inizio
alle ore 18 nel Teatro
Maugeri si svolgerà la
Cerimonia
ufficiale
della Consegna del
nuovo Gonfalone della
Città di Acireale, del
nuovo Stemma e della
nuova Bandiera. Una
cerimonia solenne che
si terrà a quattro anni
esatti dalla firma del
decreto del Presidente
della Repubblica, allora
Carlo
Azeglio
Ciampi, con cui ad
Acireale si riconosceva il titolo di “Città”. Il
sindaco Nino Garozzo ha tra l’altro detto: “Il sentimento condiviso dell’Unità
nazionale, il riconoscimento del sacrificio delle uomini e delle donne delle
Forze armate è un segno di distinzione di ogni italiano. Un sentimento rappresentato dal Presidente della Repubblica che è Capo dello Stato ma che
rappresenta l’Unità nazionale. Le Forze armate non sono più di aggressione ma forze di pace, cos come scritto nella nostra Carta costituzionale”.
ph Fabio Consoli
Corrado Patti
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ph Nuccia Leotta
PRENOTAZIONI
6
Sabato 14 novembre 2009
Ufficio Marketing e Pubblicità Akis - Franco Pulvirenti - tel. 328 8115194 - Grafica: MP - 347 1433135
“E' stato opportuno dedicare ai primi cinque anni dei B&B
ad Acireale una pubblicazione illustrativa delle caratteristiche tutte speciali in termini di ospitalità e sostegno ai
flussi turistici in Città. In primo luogo perché, soprattutto
dopo la costituzione della Associazione "Acireale Bed
and Breakfast", la fase di sperimentazione può ritenersi
conclusa e i risultati sono oltremodo incoraggianti e anzi,
sino alla grande crisi che ha colpito il turismo a partire
dagli ultimi mesi del 2008, e che ancora registriamo, i dati
dei B&B non solo sono stati assai lusinghieri ma hanno
colto flussi turistici, soprattutto di stranieri, che altrimenti
sarebbero andati dispersi. Ecco perché sono assolutamente convinto che i B&B nulla tolgono alla tradizionale
offerta di ospitalità alberghiera ma molto aggiungono al
sistema turistico locale”. Questo quanto dichiarato dal
sindaco Garozzo in merito alla pubblicazione del libro
“2003-2008 – I nostri primi cinque anni – Il piacere dell’ospitalità” edito da “Acireale bed&breakfast” e presentato
recentemente a Palazzo di Città.
In una conferenza stampa che avrà luogo il 26
novembre nella Sala Conferenze della Parrocchia
S.Paolo, il Presidente del Cine Circolo “Aci-Club” ,
Turi Pittera, presenterà il cartellone della stagione
2009/2010. Primo spettacolo della kermesse cinematografica d’autore sarà il film “Il Cosmonauta” di
Susanna Nicchiarelli con proiezione il 3 dicembre.
Nella stessa serata Rita Caramma intervisterà
Laura Mancuso, moglie del compianto Angelo
D’Arrigo, su “In volo senza confini”. Il cartellone di
quest’anno è dedicato al regista e documentarista
Luciano Emmer
AKIS
A sette anni dal terremoto
Inaugurato l’edificio dell’I.C. ”A. Manzoni”
di Santa Venerina
“2003-2008 – I nostri primi cinque anni –
Il piacere dell’ospitalità”
Nelle sale espositive del Credito Siciliano è stato presentato il libro d’artista “Fratelli d’Italia” di Emilio Isgrò.
Erano presentii, insieme al Maestro, Daniela Lorenzi,
stampatrice-litografa, Marco Meneguzzo, curatore della
mostra “Emilio Isgrò. L’invasione delle formiche ovvero
Fratelli d’Italia”, ancora visitabile sino a domani. Il libro,
a tiratura limitata, consta di soli 80 esemplari numerati
con cifre arabe, non in distribuzione, e dieci prove d’artista contrassegnate da numeri romani. Il cosiddetto
ph Fabio Consoli
“LA FESTA DEI MORTI”…
UNA TRADIZIONE CHE NON DEVE MORIRE
Nel piccolo borgo santantonese di Lavinaio, accolti da una
musica in sottofondo che intrattiene con allegria bambini e
visitatori, si è svolta la particolarissima festa dei morti, proprio nei giorni delle festività in cui si ricordano i defunti. La
festa è stata inaugurata dal tipico taglio del nastro, preceduto da un teatrino di marionette che spiegava la stessa
festività ai visitatori, ricordando la sua nascita. Due giornate di divertimento all’insegna della tradizione locale con
la presentazione di prodotti artigianali locali, una degustazione di prodotti agro-alimentari e una fiera del giocattolo. Nella giornata di domenica e lunedì è stato possibile
anche degustare la ricotta calda. La manifestazione è
stata organizzata dal comitato parrocchiale “ Maria santissima de la salette”, con il patrocinio del comune di Aci s.
Antonio e della pro loco. Alla presentazione e al taglio del
nastro erano presenti il sindaco dott. Pippo Cutuli, il vice
sindaco dott. Stefano Finocchiaro, il vice presidente del
consiglio comunale, dott. Carmelo Barbagallo; il delegato
sindaco di Lavinaio, Paolo Pitonio e il parroco della frazione, don Giuseppe Arcidiacono, insieme a molti visitatori
che hanno assistito all’inaugurazione della festa con molto
entusiasmo. La festa ha rallegrato la piccola frazione di
Lavinaio e i suoi residenti, riaffermando il mito della festa
dei defunti e l’ antica tradizione siciliana, in cui proprio i
defunti, in questa loro festività portano doni ai bambini.
Una tradizione che la stessa manifestazione ha voluto
ricordare, poiché ai nostri giorni ormai quasi dimenticata.
È importante non perdere le antiche tradizioni ricche di
valori ma anche semplicemente di bei ricordi. Ecco perché la festa dei morti deve essere una tradizione che non
deve morire.
Valeria Contarino
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Il piacere di un buon
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“libro d’artista”, spesso ritenuto, a torto, esempio di
opera minore, la cui tradizione però è ben radicata fuori
d’Italia, trova in questa edizione un modello non solo di
altissima qualità esecutiva, ma anche di stretta consonanza con l’intera opera del Maestro, tutta centrata
sulla parola, sulla cancellatura, sulla “forma-libro”.
Durante la presentazione sono stati commentati gli
aspetti costruttivi e le diverse tecniche di riproduzione
che sono state usate contemporaneamente nella produzione dell’opera, mentre l’artista parlerà del suo rapporto privilegiato con la parola scritta, con l’immagine
ad essa correlata, e con la forma tradizionale e antica
del libro. E’ intervenuto, per il Credito Siciliano, il dott.
Giacobbe (nella foto con il Maestro Emilio Isgrò). la
banca porrà in vendita 5 copie di quest'opera il cui ricavato confluirà nella raccolta fondi, già attiva (raccolti
oltre 41mila euro), in favore delle popolazioni peloritane coinvolte nella calamità.
17° Premio Maugeri - Amenano d’Argento
Nella ricorrenza del settimo anniversario del terremoto
del 2002, giovedì 29 ottobre è stata inaugurato l’edificio
antisismico e funzionale dell’Istituto Comprensivo “A.
Manzoni” di Santa Venerina in via Aldo Moro alla presenza del Vice capo Dipartimento Protezione Civile
Bernardo De Bernardinis e del dirigente generale della
P.C. Salvatore Cocina. Sono intervenuti il Prefetto, parlamentari, i sindaci dei 13 comuni terremotati, autorità
militari e religiose, dirigenti scolastici, amministratori
comunali di ieri e di oggi, alunni e famiglie. Mons.
Salvatore Gristina e Mons.Pio Vigo hanno benedetto la
nuova struttura; il sindaco Enrico Pappalardo ha consegnato le chiavi al dirigente scolastico Antonino D’Urso e
ha tagliato il nastro assieme al baby sindaco Giulia
Cavallaro e all’ing. Cocina.
G.V.
Siciliantica, la benemerita associazione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed
ambientali organizza per il 27 e
28 prossimi il VII° Convegno sulla
Sicilianità “Ginevra Bacciarello –
Il mistero di una scelta”. Il convegno avrà luogo all’Ist.Sup.
Brunelleschi con una Tavola
Rotonda alla quale parteciperanno il Presidente del Club acese, prof. Luigi Benintende,
la giornalista dott. Rita Caramma, la prof. Leda Vasta, il
prof. Giovanni Vecchio. Moderatrice la prof. Pinella
Musumeci. L’indomani, sabato 28, si effettuerà una
visita guidata all’Eremo di Sant’Anna per ammirare l’affresco della Vergine dei Cipressi.. Il convegno si concluderà in Piazza Duomo, ad Acireale, con una “scoperta dei luoghi acesi di Ginevra Bacciarello”
Castagne a rischio: stanno esaurendosi
I cambiamenti climatici e una nuova malattia che infetta le
radici delle piante minacciano i frutti autunnali Sono a
rischio castagne e marroni, come il panda e l'orso marsicano. A lanciare l'allarme sono alcuni esperti del Cnr che sottolineano come l'andamento anomalo del clima e un pericoloso fungo patogeno stanno mettendo a rischio uno dei frutti simbolo della stagione autunnale e per secoli risorse preziose per le popolazioni rurali del nostro Paese. Il caldo e la
siccità che hanno colpito l'Italia negli ultimi anni, rilevano gli
scienziati del Cnr, danneggiano i castagneti, tanto che le
piante mostrano ancora i sintomi di sofferenza causati dalle
temperature eccessivamente elevate dell'estate 2005. UNA
NUOVA MALATTIA - «Da anni, inoltre, è comparso in
Europa il «mal d'inchiostro», una malattia - ha spiegato
Per i suoi diciassette anni il Premio Maugeri-Amenano
d’Argento ha festeggiato in grande stile. Complice la nuova
e più ampia location, gli ospiti d’eccezione, l’impeccabile
organizzazione di Patrizia Maugeri, la direzione artistica
della Tolomeo Spettacoli, la raffinata conduzione di
Flaminia Belfiore e un pubblico entusiasta e numerosissimo. Il primo a salire sul palcoscenico del Teatro Abc è stato
Sebastiano Messina, capo della redazione siciliana di
“Repubblica”, designato da una commissione composta da
Daniele Lo Porto, capo ufficio stampa della Provincia e presidente onorario del premio, Pietro Maenza, vice capo
redattore del TGR Sicilia, e Pinella Iannello, vedova di Tony
Barlesi, che ogni anno si riunisce per conferire il premio
speciale per il giornalismo “Barlesi-Amenano d’Argento”,
intitolato alla memoria del compianto giornalista di
Antenna Sicilia. A consegnare il riconoscimento Daniele Lo
Porto, la signora Iannello ed il figlio Alessandro Barlesi.
Insieme in scena come sul set, la regista Roberta Torre e
l’attrice Donatella Finocchiaro, impegnate nelle riprese del
film ambientato a Librino “I baci mai dati”, premiate rispet-
tivamente da Nello Catalano, vice presidente della
Provincia Regionale di Catania, e dal deputato regionale
Nino D’Asero. Riconoscimento anche per Domenico
Trischitta, giornalista e scrittore, autore del romanzo “Una
raggiante Catania” del quale è in preparazione il sequel.
Premio per l’impegno giuridico e per l’importante contributo prestato alla lotta per la verità e la giustizia all’avvocato
Giuseppe Lipera, consegnato dall’assessore comunale
allo Sport Antonio Scalia. Per l’umorismo sagace e la capacità di rinnovare di volta in volta i propri personaggi senza
mai snaturarli, la motivazione del premio a Toti e Totino,
cabarettisti palermitani dalla verve irresistibile che prima di
andar via hanno regalato al pubblico un siparietto comico
applauditissimo. Spazio anche all’imprenditoria sul palco
dell’Amenano d’Argento, il riconoscimento all’operosità,
alla solerzia e alla creatività della terra siciliana: ed è il
momento di Salvatore Torrisi, presidente e fondatore
dell’Agroindustry Advanced Technologies S.p.A., creatore
del marchio Oranfresh che produce e vende macchine
spremiagrumi nel mondo. Il tutto condito e arricchito dalla
musica del “Violinista in jeans” Antonio Macrì, dell’esoticità
della danza orientale di Hunaida, dall’eleganza della passerella d’abiti da sposa di Vera Nicolosi, e dalla vulcanicità
di Carlo Kaneba. Il gran finale con un’Anna Tatangelo in
dolce attesa, che ha interpretato i celebri successi
“Profumo di mamma”, “Essere una donna” e “Il mio amico”,
a cui è stato consegnato dall’on. Salvo Pogliese il premio
per la sicilianità acquisita, ha suggellato e reso indimenticabile la splendida serata.
Simona Pulvirenti
Tullio Turchetti dell'Istituto per la protezione delle piante
(IPP) del Cnr di Firenze - causata da un fungo patogeno, la
"Phytophthora cambivora". Il parassita infetta le radici delle
piante e, dopo un periodo più o meno lungo di sofferenza,
l'intera pianta muore. Una malattia subdola perché attacca
l'apparato radicale e può essere diagnosticata soltanto
quando cominciano a manifestarsi i primi sintomi di sofferenza». «I cambiamenti del clima e un parassita concorrono, quindi, a mettere in pericolo castagne e marroni, tanto
che è difficile indicare quale sia la causa effettivamente
responsabile» chiarisce il ricercatore dell'IPP. «L'ipotesi più
probabile - prosegue il ricercatore dell'IPP- è che entrambe
ne siano coinvolte: inverni con molta siccità e poco freddi,
piogge primaverili discontinue e scarse, estati calde e poco
piovose provocano stress alle piante e le predispongono
agli attacchi della malattia». La lotta al «mal d'inchiostrò è
complicata dal fatto che non possono essere impiegati antiparassitari nei castagneti e non sono state individuate
varietà resistenti al fungo. In passato il castagno ha già vinto
altre malattie, come negli anni '50 quando dilagò il cancro
della corteccia che causò gravi morie di piante. Inoltre, i
castagneti, dopo un periodo di degrado e abbandono, sono
oggi salvaguardati anche per ragioni di difesa del territorio,
socioculturali e di tutela della diversità biologica.
Angelo Battiato.
EXPO VENDING SUD
SALONE SPECIALIZZATO NEI SISTEMI
PER LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
Dal 27 al 29 novembre 2009, la città di Catania ospiterà, al
Centro Fieristico“ Le Ciminiere” le maggiori aziende presenti sul Territorio nazionale, leader nella produzione e
commercializzazione di distributori automatici oltre che, le
Imprese specializzate nella produzione dei prodotti per la
distribuzione automatica e, infine, le aziende che sul territorio gestiscono i distributori automatici. La fiera metterà in
luce questa moderna modalità di servizio per il cliente di
erogazione di prodotti alimentari e non, caratterizzata da
innovazione e qualità, affidabilità ed efficienza delle macchine distributrici, estrema semplicità e velocità di servizio.
Il Sistema si sviluppa come risposta alle nuove modalità di
vita, alla nuova organizzazione del lavoro, alle richieste
delle nuove generazioni.
Antonio Foti
AKIS
7
Sabato 14 novembre 2009
In occasione della celebrazione dell’Anno
Internazionale della Astronomia, ieri, nella
sala conferenze della Biblioteca Zelantea, il
prof. Massimo Capaccioli, già Presidente
della Società Astronomica Italiana e Direttore
dell’Osservatorio
Astronomico
di
Capodimonte in Napoli, ha tenuto una conferenza sul tema: “Aggettivando l’universo:
un viaggio ai confini del mondo”.
Il LiceoScientifico “Archimede” di Acireale è una realtà educativa e culturale
molto affermata, che opera in direzione di una risposta articolata ed efficace
rispetto ai bisogni del territorio nel quale opera. Il Liceo, che vanta una storia
lunga 80 anni, costituisce oggi il modello di istituto che - tra quanti ne contiene
l'attuale ordinamento di studi secondarisuperiori - offre la più completa gamma
di proposte culturali, giacchè conferisce una formazione solidamente fondata su
basi umanistiche e, al tempo stesso, aperta alle più stimolanti istanze della
scienza moderna. In linea con la strategia globale della programmazione dei
PON 2007/2013, il Liceo Scientifico “Archimede” si pone come obiettivi principali
quelli di innalzare i livelli di apprendimento e delle competenze chiave, di aumentare la partecipazione a opportunità formative lungo tutto l’arco della vita e di
rafforzare, integrare e migliorare la qualità dei sistemi di istruzione, formazione
e lavoro. Il gruppo di progetto, coordinato dal D.S. Prof. Lorenzo Marotta, ha
provveduto alla definizione delle proposte e, tenuto conto del Piano dell’Offerta Formativa, ha elaborato il
Piano Integrato degli interventi, configurandolo come parte integrante del P.O.F. Il Dirigente ha altresì
avuto cura, seguendo le indicazioni e disposizioni ministeriali, di coinvolgere l’intera comunità scolastica
non solo nella fase di individuazione delle priorità e di programmazione, ma anche nelle fasi di monitoraggio e di valutazione.
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Per quanto riguarda l’Area Formazione (FSE):
nel mese di ottobre 2009 sono stati avviati 3 piani, destinati sia ai docenti che agli adulti del territorio:
- percorso formativo sull’informatica di base (G-1-FSE-2008-384), finalizzato al recupero dell’istruzione di
base dei giovani e degli adulti in campo informatico. In particolare, le 60 ore di lezione riguarderanno una
serie di esercitazioni sulle funzioni di base di un personal computer, anche in rapporto alle reti informatiche.
- percorso formativo sull’informatica avanzata (G-1-FSE-2008-384), finalizato al potenziamento dell’istruzione dei giovani e degli adulti in campo informatico. Nel corso delle 60 ore, gli studenti affronteranno, tra
l’altro, i seguenti argomenti: Network Topology sulle reti switched e wireless; Configurazione di base degli
switch con l'utilizzo delle IOS CLI; Design ed Implementazione delle VLANs (virtual LANs) e le basi delle
reti IP Telephony; Configurazione di base sulle reti wireless.
- percorso formativo sulla geometria dinamica (B-1-FSE-2008-653), finalizzato alla formazione dei docenti di matematica. Il corso, della durata di 30 ore, guiderà i docenti all’utilizzo di software di geometrica dinamica e alla progettazione di un percorso di didattica laboratoriale.
Per quanto riguarda l’Area Infrastrutture (FESR)
nel corso del mese di ottobre 2009 una commissione - appositamente costituita e composta sia da docenti che da tecnici di laboratorio – ha proceduto all’esame delle proposte da parte delle ditte fornitrici per l’acquisto di attrezzature e strumentazioni dei seguenti progetti:
- Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole del secondo ciclo (A-2-FESR2008-312
- Laboratori e strumenti per l’apprendimento
delle competenze di base nelle istituzioni scolastiche del II ciclo - Matematica e scienze (B-2.AFESR-2008-313)
- Laboratori e strumenti per l’apprendimento
delle competenze di base nelle istituzioni scolastiche del II ciclo – lingue (B-2.B-FESR-2008216)
Dopo aver individuato una o più ditte appaltatrici, si provvederà – in conformità a quanto richiesto dalle linee guida sulla gestione dei Progetti
FESR – all’istallazione e al collaudo dei prodotti
acquistati.
Si auspica che tali attività progettuali possano rappresentare uno stimolo verso un’innovazione e un potenziamento continui da parte di tutti gli attori coinvolti nella Scuola.
Proposta per l’istituzione di un parco geo-vulcanologico nella dismessa cava Granata in territorio di Fornazzo.
Pubblichiamo per conoscenza:
Con la presente viene formulata la proposta di istituire il parco geovulcanologico etneo nella dismessa cava Granata in quanto nel corso degli anni i
lavori di scavo hanno messo in luce un interessantissima stratigrafia formata da diverse colate tutte
ben studiate a diverse composizioni petrochimiche. Oltre alle predette lave sono presenti nel sito
in parola livelli stratigrafici profondi molto interessanti dal punto di vista scientifico che con adeguata ed appropriata segnaletica testuale ed iconografica potrebbero valorizzare la fruizione del vulcano
Etna dal punto di vista geo-vulcanologico. Non v’è
dubbio alcuno che qualora dovesse essere realizzato il parco geovulcanologico etneo costituirebbe
una interessante attrattiva per chi si reca sul vulcano Etna che integrerebbe le emergenze naturalistiche gia presenti anche perché il sito di cui trattasi
si trova giusto sulla strada che dalla frazione di
Fornazzo porta alle alte quote del vulcano. Tra l’altro l’istituzione del parco geovulcanologico sarebbe
quasi a costo zero in quanto di fatto esso è gia esistente nell’area della cava ma conosciuto solo dai
ricercatori che grazie ad esso hanno potuto meglio
approfondire le conoscenze sull’Etna. Pertanto le
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re sistemazione di alcune aree che sono state parzialmente interessate da circoscritti movimenti di
terra. A parere dello scrivente è sicuramente una
grave perdita non approfittare di questa fortuita
opportunità che offre la cava Granata di Fornazzo
per la realizzazione del parco geovulcanologico
etneo. In questa cava oltre a numerosi ricercatori
italiani hanno studiato i vari litotipi oltre a valenti
ricercatori dell’INGV quali Mauro Coltelli, eminenti
scienziati francesi di fama mondiale come il vulcanologo Jean Claude Tanguy ed il petrologo
Roberto Clocchiatti. Quest’ultimo potrebbe fornire
la necessaria consulenza per l’appropriata valorizzazione di questa interessante area. Lo scrivente è
disponibile per eventuali chiarimenti sull’argomento che dovessero rendersi necessari. Sono certo
che i destinatari della presente non resteranno
insensibili alla presente proposta. Con l’invito di
agire con tempestività (dato che nel sito stanno già
operando mezzi meccanici) invio distinti saluti. Per
eventuali contatti, il telefono dell’Istituto è: 0957685411.
Dott. Giovanni
Tringali direttore scientifico dell’I.R.M.A.
uniche spese davvero irrilevanti consisterebbero
nella segnaletica scientifica per la consapevole
fruizione del parco geovulcanologico e nella miglio-
AKIS
Lettera inviata all'Assessore Provinciale
al Territorio e Ambiente dott. Giovanni Bulla.
AKIS: Anno V, numero 19 del 14 novembre 2009, in vendita a € 1.00 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania
IL GIORNALE Sede e Redazione Akis: via M. di Casalotto 68 -95025 Aci S.Antonio - Tel.- Fax 095 7921786 – 347 5382517 - [email protected] - [email protected] - Site: www.akis-aci.com
DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 953455 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814
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AKIS
Sabato 14 novembre 2009
18° INCONTRO D’AUTUNNO CON LA FOTOGRAFIA Cala il sipario sulla diciottesima edizione dell’Incontro d’Autunno con la
Fotografia, importante kermesse riservata ai cultori dell’arte fotografica, ideata dal CineFotoClub “Galatea”
Presidente. Turi Consoli, e proposta ai
soci ed agli amici fotografi della Sicilia
e della Calabria. Cavalcando l’onda
dei successi registratisi gli scorsi anni,
la manifestazione ha rappresentato,
anche quest’anno, un piacevole “ritrovo” tra gli appassionati del classico
click. In tal senso, l’evento, come a
suggellare la nuova linfa del sodalizio
acese e delle tante attività ad esso collegate, ha visto un insolito cambiamento di location, oltreché una buona partecipazione di ospiti, fotografi e semplici visitatori; dai vecchi e solenni siti
delle scorse edizioni si è passati, così,
ad un contesto opposto, quale quello di
una fabbrica. E’ stata, difatti, l’azienda
MIC di Aci Sant’Antonio ad ospitare la
rassegna,per un binomio bellezzalavoro che, di certo, non ha mancato di
evidenziare ed offrire contenuti del
tutto originali. Non, dunque, uno scorcio di paese o un angolo caratteristico
delle nostre città, ma una fabbrica,
specializzata nella realizzazione di
laterizi in cemento, è stata scelta per
“avvicinare” la fotografia al lavoro
manuale e sacrificante degli operai,
giungendo, quasi, all’eliminazione di
ogni tipo di barriera mentale esistente
in questo strano connubio composto
da arte e manualità. A fare da perfetto
padrone di casa il rag. Saro Basile,
direttore dell’azienda MIC, rivelatosi
nell’occasione un eccellente anfitrione,
assieme al Presidente Consoli, entusiasta del clima creatosi attorno all’incontro, oltre che per la splendida giornata di sole che ha permesso lo svolgimento integrale e sereno dell’evento.
Ben sette le splendide modelle che si
sono simpaticamente “attrezzate” di
caschi e guantoni onde potere soddisfare le innumerevoli richieste di posa
dei fotoamatori, oltre ai due autentici
"lavoratori" che con "muletti" e "carrelli
elevatori" hanno fatto da sfondo alla
bellezza femminile. A completare
degnamente la piacevole mattinata la
visita del sindaco di Aci Sant’Antonio, il
dott. Pippo Cutuli, “scortato” nell’occasione dai vigili urbani e dal comandante, Magg. Antonino Parisi, una appetitosa colazione e tanti, tanti click in attesa della mostra all’interno della quale
verranno esposti i lavori realizzati
durante l’incontro, e della preparazione al Premio “Una vita per l’Immagine”
, assegnato quest’anno al fotografo
catanese Cosimo Di Guardo, e per il
quale l’appuntamento è fissato al prossimo 22 Novembre, nei nuovi locali del
CineFotoClub “Galatea”.
ph Akis e Antonio Giuffrida
Corso Savoia, 111 c
95024 ACIREALE (CT)
Tel. 095 7649590
Tel./fax: 095 7647733
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