Associazione Pensionati
APIBI
La Vostra Voce
ISTITUTO BANCARIO ITALIANO
n. 4/14 - dicembre 2014
NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE PENSIONATI DELL’ISTITUTO BANCARIO ITALIANO
NOTIZIE DI SEGRETERIA
Invitiamo coloro che ancora non lo avessero fatto a voler provvedere, per esigenze
contabili, al rinnovo delle quote associative per il 2014.
Per l’anno 2014 le stesse sono rimaste invariate: € 25,00 per i Soci pensionati ed
esodati, € 20,00 per coniugi o figli, € 25,00 per gli ex I.B.I. tuttora in servizio.
I versamenti effettuati tempestivamente consentono di meglio programmare l’attività
sociale centrale e delle singole Sezioni.
Le quote possono essere versate direttamente presso i rispettivi Capi Sezione o attraverso
bonifico bancario, indicando nella causale il cognome e nome del versante, per
consentirne l’abbinamento.
I bonifici bancari possono essere appoggiati sul c/c che l’Associazione intrattiene presso la
1) Carimilo (ora Banca di Imola) – Milano IBAN: IT63 Y050 8001 600C C046 0001 375
(che non percepisce dalla Associazione alcuna spesa)
o presso
2) Banca Prossima (Gruppo Intesa) – piazza P. Ferrari 10 - 20121 Milano
IBAN: IT06 R033 5901 6001 0000 0126 412 (attenzione! nuovo conto che sostituisce
quello di Intesa Sanpaolo spa)
Segnaliamo che anche per il 2015 le quote rimangono invariate.
Quote maggiorate son ben gradite per le nostre esigenze finanziarie.
NOTIZIE DI REDAZIONE
!!!!!!ATTENZIONE!!!!!!
APIBI NOTIZIE PER VIA TELEMATICA
Ci farai risparmiare e riceverai prima il giornale inviando il tuo indirizzo
e-mail al segretario: [email protected]
È stato attivato il sito web della nostra Associazione. Vi invitiamo a visitarlo e a
segnalarci eventuali proposte e/o osservazioni. Il link è: www.apibi.it gestito al
meglio dal nostro socio Giancarlo Bergantin che lo ha recentemente aggiornato
nelle sezioni: “Fotografie” grazie all’invio dl foto storiche della Sezione di Padova
da parte di Paolo Rizzato; “Info Utili”, per quanto riguarda il Mod. 730/15
Precompilato, su informazioni derivanti dal nostro socio Adriano Schivalocchi.
SEGNALAZIONI FISCALI
Visto il nuovo sistema di operatività per il prossimo modello 730/15, voluto dal governo
Renzi, che non sarà spedito a casa (come cita una parte della stampa), ma che sarà
immesso già pre-compilato con parte dei dati aggiornati sulla propria posizione aperta
presso l’Agenzia delle Entrate (A.d.E.) e consultabile tramite apposita password,
invitiamo tutti i colleghi e i rispettivi familiari ad attivarsi per richiedere, nel caso non
l’avessero già, la password d’accesso al sito del fisco e relativo pin, per la navigazione in
rete.
Le modalità sono semplici: entrare nel sito www.agenziaentrate.it cliccare sul banner
“fisconline” a destra, cliccare su “non sei ancora registrato” a destra, poi
“registrazione a fisconline”, poi “richiedi il codice pin” e, alla successiva maschera,
inserire i dati richiesti (attualmente relativi alla dichiarazione dei redditi 2012 presentata nel
2013). Ricordarsi di stampare/salvare la prima parte della password che viene
evidenziata subito. Successivamente, dopo circa 15-20 giorni, si riceve al proprio
domicilio la seconda parte della password e il pin correlato. Entrando per la prima volta
sul sito con queste credenziali è necessario, a differenza del pin Inps che viene modificato
in automatico on-line dal sistema, creare una nuova password e segnarsela (meglio se
formata da lettere e numeri. Attenzione ai caratteri maiuscoli o minuscoli, perché
differenti. Tale nuova password durerà 90 giorni (e fino al primo accesso successivo) e
così via. Con l’accesso al sito del fisco si possono consultare tutta una serie di propri dati
fiscali che spaziano da residenza a dichiarazioni presentate, a rimborsi da erogare o già
incassati, a tutti i movimenti F24 e F23 eseguiti negli ultimi anni, agli atti del registro
(acquisti, vendite, affitti registrati, ecc.), che troverete nella posizione “consultazioni” e a
seguire “cassetto fiscale” a sinistra. E troverete dal 15/4/2015 anche il mod. 730/15 in
parte già compilato coi dati affluiti da datori di lavoro/pensione, banche, assicurazioni,
ecc..Tale modello dovrà essere integrato con i dati mancanti o variati (es. spese mediche,
carichi fiscali), operando con sistemazioni dirette sul sito, tramite la password di accesso,
oppure tramite i Caf e professionisti abilitati. Oltre quindi a poter verificare tutta la propria
posizione fiscale passata, ora è praticamente “obbligatorio” poter monitorare la propria
situazione attuale e “futura” tramite questo semplice strumento della propria password
fiscale. La posizione “civis” nel “cassetto fiscale” consente inoltre di inviare documenti al
fisco senza dover andare all’ufficio locale.
Naturalmente anche chi non dispone di computer o non ha dimestichezza di internet può
sempre rivolgersi ai parenti più pratici (es. figli/nipoti).
A chi invece ha già password (e pin) sul sito delle Entrate consigliamo di controllare che
sia attiva e praticabile o di ripristinarla.
Per ogni altra informazione è disponibile il nostro socio Adriano Schivalocchi alla sua mail
[email protected]
NOTIZIE DALLE SEZIONI
MILANO - Come è ormai buona consuetudine, al fine di incontrarci per scambiare gli auguri
di Natale e quelli per l’anno 2015, visto l’alto gradimento e l’afflusso degli scorsi anni,
abbiamo riorganizzato un:
PRANZO SOCIALE
SABATO 13 DICEMBRE 2014 ore 12,30
al ristorante “Canne al Vento”
Via Rosolino Pilo 14, Tel. 02.29400327 (zona Porta Venezia/Viale Regina Giovanna) Milano raggiungibile con MM1 o passante Ferroviario fermata P.ta Venezia - uscita Viale Regina
Giovanna oppure autobus - 60 - o tram 5 - 23 - 33 - per tutti i mezzi scendere alla fermata
piazza Maria Adelaide.
ROMA - Nella splendida cornice di uno dei siti archeologici più belli e famosi del mondo
(nelle vicinanze: la Colonna Traiana, i Mercati Traianei, Via Alessandrina, gli storici Fori
Imperiali, etc. ...) si svolgerà, il 29 novembre c.a., il raduno dei Soci (e non solo) APIBI.
Dopo la funzione religiosa - che verrà celebrata nella Venerata Chiesa di Nostra Signora di
Loreto – Piazza Nostra Signora di Loreto 26 (nei pressi dell'Altare della Patria) – tutti i
presenti, allegramente, confluiranno presso la Basilica Ristorante Taberna “ULPIA” – Foro
Traiano 1b/2 – ove aperitivo, pranzo, ricchi premi ed auguri pre-natalizi allieteranno il
prosieguo della giornata.
PADOVA - E’ programmato per sabato 6 Dicembre p.v. alle ore 13,00 presso il Ristorante
BOCCACCIO, in località Terranegra, il consueto pranzo sociale, per lo scambio di Auguri
di Natale e per quelli di fine Anno, con un ricco menù di carne. Come al solito in tale
occasione verranno raccolte le quote associative per l'anno 2015.
TORINO - pranzo di NATALE 2014.
I soci del gruppo TORINO si sono incontrati sabato 22 novembre sulle rive del PO al
ristorante “Il Gufo Bianco”. In questo locale, interamente riservato al gruppo, hanno gustato
un ottimo pranzo nella migliore tradizione piemontese. I colleghi intervenuti sono sempre
più numerosi ( 44 ) e dal prossimo anno ci saranno nuove adesioni.
Franco Ghigo ha proposto come meta della gita di primavera “L’Abbazia cistercense di
Staffarda, Cavour e VillaFranca”.
A pensarci bene le riunioni, purtroppo brevi, ci permettono di: rivedere la nostra vita
passata, vivere il presente e pensare con consapevolezza al futuro.
Alcune foto dell’evento sono qui sotto.
Ulteriori foto sono disponibili sul sito Apibi - sezione foto
BENVENUTO AI NUOVI SOCI
Milano: Bolgè Matilde.
EVENTI LIETI
Paolo Rizzato è orgoglioso e felice di annunciare gli eventi lieti che quest’anno hanno
coinvolto la sua famiglia:
- il 13 giugno scorso, giorno di Sant'Antonio da Padova, si è sposato il figlio Andrea con la
Sig.na Saida Gelsomini nella chiesetta di Luvigliano sui Colli Euganei mentre la festa si è
tenuta nella splendida cornice di Villa dei Vescovi (Patrimonio del Fai)
- il 10 settembre scorso la figlia Silvia ha superato l'esame di stato ed è diventata Avvocato
presso la Corte d'Appello di Venezia (sul Canal Grande a fianco del Ponte di Rialto).
Ci propone pertanto le foto: del matrimonio del figlio, e quella della figlia laureata e quindi
divenuta Avvocato
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In data 12/9/2014 la nostra Socia di Genova Cecchetti Franca, con il marito Rossi Mauro
ha festeggiato i 50 anni di matrimonio. Tutti in coro facciamo loro tanti auguriiiiiiiiiiiiiiiiiii…
I nonni Campra Osvaldo e Vanna Graziella di Torino, annunciano felici la nascita della
loro prima nipotina Giulia.
UN SALUTO E UN RICORDO
Con tristezza segnaliamo la scomparsa dei nostri Soci:
GALIATI Giovanni della sezione di Milano
SALZANO Giuseppe della sezione di Napoli, di cui era un fervente collaboratore
Ai famigliari le più sentite condoglianze da parte della redazione di “APIBI – Notizie”.
I vostri scritti
Si ricorda che i testi qui pubblicati impegnano solo gli Autori e non l’Associazione
< §§§§§§§§§§ >
Gita a Mantova
di Liliana Dal Gobbo
Il 27 settembre si è svolta a Mantova la gita sociale dei Gruppi di Milano, Novara e Legnano. La
fortuna ci ha regalato una splendida giornata di sole, ancora caldo. Ad accoglierci all’arrivo una
simpaticissima guida che con molta ironia ha raccontato i trascorsi dei Signori della Città, i famosi
Gonzaga. Purtroppo, la scelta di ridurre la visita ad una sola giornata ha impedito la visita
all’interno dei magnifici Palazzi: Palazzo Te, capolavoro di Giulio Romano, costruito tra il 1525 e il
1535, come luogo destinato a “onesto ozio” del committente, Federico II Gonzaga; il Castello di
San Giorgio, nel torrione del quale si trova la famosissima Camera degli Sposi, capolavoro di
Andrea Mantegna, realizzato tra il 1465 e il 1474 e Palazzo Ducale, reggia dei Gonzaga. Si è però
visitato l’interno del grandioso Duomo di origine paleocristiana, ricostruito in età medioevale e
ampliato agli inizi del XV secolo. A completare la mattinata, una stupenda passeggiata attraverso
le vie caratteristiche della città per raggiungere il ristorante tipico dove il gruppo si è rifocillato
abbondantemente con le specialità locali tra le quali il molto apprezzato da alcuni asino con
polenta. Così, ben rifocillato e riposato, il gruppo si è mosso verso il punto di partenza della
motonave non tralasciando di acquistare salamelle e sbrisolone. La motonave Andes (dal nome
del luogo di nascita di Virgilio) ha iniziato la navigazione attraversando luoghi evocativi di una
realtà lontana: solo silenzio e luce accompagnavano il nostro viaggio. A Governolo, le chiuse, che
funzionano col principio dei vasi comunicanti, hanno permesso alla motonave di superare il
dislivello esistente tra il fiume Mincio e il fiume Po: opera inaugurata nel 1925 dal re Vittorio
Emanuele III. La pace e il silenzio sono stati interrotti solamente da un gruppo di capre che si è
avvicinato alla riva osservandoci dall’alto e da pochi pescatori che ci hanno salutato. D’estate è
possibile osservare la meravigliosa fioritura dei fior di loto. Lo splendido profilo dei palazzi della
città al tramonto ci ha accolti all’arrivo. E’ facile pensare, dopo aver visitato questi luoghi, al perché
Virgilio abbia ambientato qui le sue Bucoliche, celebrando lo straordinario spettacolo della natura
come rifugio dai drammi dell’esistenza.
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Proverbi regionali
(Piemonte)
Chi pasa Po pasa Doira
I dent a sun pi vsin che i parent
La guera fa i lader, e la pas a j ampica
Le legi d’ Turin a dùru da la seira a la matin
A s’ fa gnùn matrimoni sensa c’a s’ fica ’l
demoni
Anleva i to fieul da pover s’i-t-i veuli rich e
cuntent
Chi passa il Po può passare anche la Dora
I denti sono più vicini dei parenti
La guerra fa i ladri e la pace li impicca
Le leggi di Torino durano dalla sera al
mattino
Non si fa un matrimonio senza che ci si
ficchi il demonio
Se vuoi ricchi e contenti i tuoi figli, allevali
da poveri
< §§§§§§§§§§ >
I CASSETTI
di Renato Coriano
Mi piace pensare che ognuno di noi ha nelle stanze dell'anima, due cassetti speciali: il cassetto
dei sogni e quello dei rimpianti.
Nella giovinezza apriamo spesso il cassetto dei sogni: ci piace sfogliarli, assaporarli, proiettarli
mille volte nella mente.
Con il passare degli anni, il gesto di aprire quel cassetto diventa meno familiare, come se una
ruggine sottile bloccasse i nostri gesti.
I sogni mai guardati impallidiscono, diventano trasparenti fino ad essere invisibili. Il cassetto dei
sogni si svuota piano piano.
E pian piano, spesso senza che noi ce ne rendiamo conto, si riempie il cassetto dei rimpianti.
Capita poi che un giorno, per un colpo di vento, un incontro, un sorriso, il cassetto dei sogni si
riapra d'improvviso, riportando con violenza dolorosa, l'eco dei sogni non vissuti, Per ragioni
misteriose, quel cassetto si riapre spesso intorno ai 40 anni, nelle donne, e intorno ai 50, negli
uomini.
Forse perché in quei momenti, si trova finalmente il tempo di fermarsi e di fare un bilancio della
propria vita.
Forse perché un evento esterno mette in discussione le nostre certezze, anche di futuro. Per
esempio, quando la malattia o la morte di una persona cara ci obbligano a riconoscere l'assoluta
brevità della vita, effimera come un sospiro. O quando una nostra crisi esistenziale sotterranea si
veste dei colori dell'innamoramento.
In questi momenti di verità con se stessi, è importante fermarsi. Per darsi l tempo di guardare quel
cassetto dei sogni e quel cassetto dei rimpianti.
Non è detto che si debba assecondare "per forza" o "perché tutti lo fanno” il furore di un'attrazione
antica. Ma è importante riconoscere che c'è fame d'emozioni, di tornare a sognare un po', di
riaprire quei margini di sorpresa che forse erano scomparsi dalla nostra vita troppo quieta.
Passerà? Tutto passa. Ma il punto è come si vive quello che poi passa.
"Tutti i mattini del mondo sono senza ritorno", scrive Pascal Quignard nel libro delizioso -Tous le
matin du monde-.
Forse è questa consapevolezza struggente che avevamo rimosso e che un incontro può farcela
ritrovare, insieme al coraggio di riaprire il cassetto dei sogni. Anche solo per un sorriso o una
carezza.
Non so se ci può bastare...
Ma è un momento di meravigliosa intensità, con cui sorprendersi di nuovo.
< §§§§§§§§§§ >
Adattamento dal libro “ Alla scoperta del pianeta uomo”
di Barbara De Angelis (psicologa) - R.C.S. libri - ed. 1990
“… Le donne non sanno ascoltare …”
“Consiglio numero 1: non interrompere un uomo quando sta cercando di esprimere se
stesso.” …
Noi (donne) sappiamo che loro non vogliono sapere quello che noi abbiamo da dire. Ma non
perché non vogliono essere interrotti. Ecco alcune motivazioni da prendere in considerazione:
• Gli uomini hanno bisogno di concentrazione quando cercano di avere accesso alle
loro emozioni.
Hai già capito (tu donna) quale sforzo sia per un uomo parlare delle proprie emozioni. E ricorderai
di come gli è difficile fare due cose contemporaneamente. Se metti insieme questi due fatti, puoi
capire perché gli uomini odiano essere interrotti durante una discussione, cioè se interrompi un
uomo durante una conversazione, lo distrai temporaneamente dal tentativo di mettere a fuoco le
proprie emozioni, lo deconcentri
• Gli uomini sono orientati ad ottenere un risultato, quindi quando iniziano un
pensiero vogliono completarlo.
Alle donne non infastidisce avviare una conversazione su un argomento, passare ad un altro,
abbandonarli entrambi per passare ad altro e poi ritornare all’argomento iniziale. Ma questo
procedimento fa diventare pazzi gli uomini perché tendono a pensare in linea retta, in un modo più
lineare, piuttosto che nel modo a spirale delle donne.
• Gli uomini hanno bisogno di pensare che si stanno muovendo nel modo giusto.
Quindi l’interruzione e il cambio di argomento è come dirgli <<stai sbagliando>>. Quando un uomo
esprime se stesso, non è solo interessato a buttar fuori quello che ha dentro, ma vuole anche farlo
“bene”, qualunque cosa significhi per lui. In pratica gli uomini sono più attenti delle donne a quello
che dicono, anche se può avere scarso significato per chi ascolta.
La SOLUZIONE: ascolta il tuo partner senza interromperlo. Lascia che si esprima.
“Consiglio numero 2: sii paziente mentre lui esplora le proprie emozioni.” …
Mentre (tu donna) lo ascolti, puoi passare da emozioni sgradevoli come rabbia, dolore, paura fino
all’amore. Ogni volta che ti senti turbata, passi tra quattro livelli di emozione e cioè:
1. rabbia, riprovazione, risentimento
2. dolore, tristezza, delusione
3. rimorso, rammarico, responsabilità
4. amore, comprensione, stima, indulgenza
Le nostre emozioni sono costruite una sull’altra, a strati. E passi da rabbia a dolore a rimorso
all’amore: i primi 3 livelli sono delle reazioni quando qualcosa interferisce col nostro sentirci amati
o col nostro sentimento di amore.
L’impazienza delle donne nell’anticipare le risposte e le soluzioni impedisce all’uomo di partecipare
a un parte del suo procedimento emotivo. È un po’ come dare la soluzione, senza spiegazioni, di
un compito di matematica al proprio figlio: non imparerà a risolvere il problema da solo.
Le donne si spazientiscono con gli uomini che cercano di comunicare le proprie emozioni. Ma
l’uomo non vuole irritare o resistere, e non è per stupidità: semplicemente gli uomini ci mettono di
più a capire cosa stanno provando perché, contrariamente alle donne, non hanno familiarità col
loro mondo interiore.
La SOLUZIONE: dai al tuo partner la possibilità di esprimersi emotivamente in modo libero. Dagli
tempo di scoprirsi internamente.
“Consiglio numero 3: fai sapere al tuo partner che comprendi il suo punto di vista.” …
Niente agita un uomo più della sensazione di essere frainteso.
Tu (donna) pratica l’ascolto attivo, duplica quello che senti dire da lui, per migliorare il grado di
comunicazione tra voi. Dagli anche segnali visivi e verbali di interessamento e comprensione (non
condivisione) delle sue parole: assentire con la testa, confermare passaggi emotivi, altri piccoli
segnali.
La SOLUZIONE: se la donna capisce le emozioni del partner, l’uomo sarà più rispettoso delle
emozioni femminili.
“Consiglio numero 4: tocca il tuo partner.” …
Toccando il tuo partner, senza esagerare, gli comunichi che gli sei emotivamente vicina e gli
consenti di sentire le proprie emozioni. Il successivo passo porta quindi l’uomo da “essere
ascoltato” a “diventare ascoltatore” della partner.
§
Considerazioni fuori dal testo
di A. Schivalocchi
Dopo il periodo del “femminismo” e del “post-femminismo” le donne hanno conquistato posizioni
sociali, si sono imposte in settori prima quasi esclusivi dei maschi, grazie anche alla riduzione delle
loro attività casalinghe frutto del miglioramento della tecnologia domestica (lavastoviglie, lavatrici,
robot da cucina, aspirapolvere, forni a microonde, e tutte quelle innovazioni intervenute in questi
anni). Ma nel contempo hanno anche assorbito alcune negatività degli uomini (fumo, alcool, droga,
comportamenti sociali o meglio asociali), addirittura in alcuni casi ampliandole. Ciò ha prima
sorpreso, poi disorientato gli uomini, poi li ha sopraffatti, e da ultimo ha comportato, più o meno
inconsciamente, una reazione anche violenta (detta “femminicidio”) da parte di alcuni maschi al
“sorpasso” femminile. Sorpasso, dovuto anche all’ “appannamento” del ruolo maschile sempre più
assorbito da quello femminile e confuso con quello. Sorpasso che forse le donne volevano solo
come riconoscimento alle loro mutate possibilità di partecipazione alla vita sociale rispetto ai
periodi dell’ottocento e primo novecento, per citare solo i tempi più recenti, senza scendere al buio
medioevo. Si è così arrivati ad una profonda incomprensione tra i sessi, a continui litigi tra i
coniugi/partner sfocianti in dolorose separazioni per mancanza di comunicabilità, a “perdere di
vista” i figli e la famiglia da parte di ciascun partner, alla mancanza di reciproco rispetto l’un l’altra a
causa di un proprio maggior egoismo. Le donne, che sembrerebbe siano andate troppo oltre e che
si siano distaccate dai veri affetti filiali e familiari, cioè in altre parole hanno voluto “strafare” e
“bruciare le tappe”, dovrebbero fermarsi e aspettare il maschio che non ha la femminile capacità
camaleontica di reazione a certi imprevisti e cambiamenti, dovrebbero aiutare il maschio che è più
lineare, semplice e naturale nei comportamenti, dovrebbero ritrovare quella storica loro capacità di
dialogo, non solo con lo stesso sesso (fatto ultimamente che si è perso anche questo), ma
soprattutto con il maschio. Senza rinunciare alle cose che vogliono fare, ma semplicemente
dosandole meglio e facendosi aiutare, con spirito collaborativo, dal maschio.
Cosicché i due “mondi” maschile e femminile, diversi e complementari tra loro, potranno coesistere
e trovare il pacifico equilibrio per il futuro del genere umano su questa grande “nave” spaziale
chiamata Terra.
< §§§§§§§§§§ >
In libreria
Cosa vuoi fare da grande
di I. Baio e A. O. Meloni – Del Vecchio editore - € 12,00
Dall'autore del libro cult Io non ci volevo venire qui, un romanzo tragicomico sul futuro
dell'istruzione italiana.
Guido Pennisi e Gianni Serra sono due bambini strani; nessuno sembra accorgersi di loro nella
Scuola elementare Attilio Regolo di Milano. Figuriamoci il giorno più atteso dell’anno, il giorno in
cui l’anonimo istituto si prepara ad accogliere il più famoso e ricco inventore del mondo, colui che
ha dato alla luce il “futurometro”, una macchina destinata a cambiare il futuro dei ragazzi e il
sistema dell’istruzione italiana. È tutto pronto nella palestra: festoni appesi, mamme in ghingheri,
autorità tirate a lucido. Un’Italia da sempre provinciale è accalcata in quello stanzone, un Paese di
adulti mancati pronti a lavarsi le mani del futuro dei loro pargoli con la benedizione della tecnica.
La sfida finale alle fantasie infantili è cominciata, ma, forse, gli adulti non hanno fatto i conti con i
terribili gemelli Smargotti della terza F.
Cosa vuoi fare da grande è un romanzo divertente e avventuroso in cui i sentimenti sono trattati
con delicatezza e verità. Una storia che semina ironia e malinconia, lasciandoci alla fine, sbalorditi,
di fronte alla domanda che non dovremmo mai smettere di porci.
Niente è come te
di Sara Rattaro – Garzanti libri - € 14,90
Nessuno fa solo cose giuste o sbagliate. Siamo luce e ombra insieme. Due scatole colme di libri,
pupazzi e tante fotografie. Tutto il mondo di Margherita è racchiuso in quelle poche cose. In spalla
il suo adorato violino e tra le mani un biglietto aereo per una terra lontana: l'Italia. La terra dove è
nata e che non rivede da quando è piccola.
Ma ora è lì che deve tornare. Perché a quasi quindici anni Margherita ha scoperto che a volte è la
vita a decidere per noi. Perché c'è qualcuno che non aspetta altro che poterle stare accanto:
Francesco, suo padre. Il suono assordante dell'assenza di Margherita ha riempito i suoi giorni per
dieci anni. Da quando sua moglie è scappata in Danimarca con la loro figlia senza permettergli di
vederla mai più.
Francesco credeva fosse solo un viaggio. Non avrebbe mai pensato di vivere l'incubo peggiore
della sua vita. Eppure, ora che Margherita è di nuovo con lui, è difficile ricucire quello che tanto
tempo prima si è spezzato. Francesco ha davanti a sé un'adolescente che si sente sbagliata.
Perché a scuola è isolata dai suoi compagni e a casa passa le giornate chiusa nella sua stanza.
Ma Francesco giorno dopo giorno cerca la strada per il suo cuore. Una strada fatta di piccoli ricordi
comuni che riaffiorano. Perché le cose più preziose, come l'abbraccio di un padre, si possiedono
senza doverle cercare. E quando Margherita ha bisogno di lui come non mai, Francesco le
sussurra all'orecchio poche semplici parole per farle capire quanto sia speciale: «Niente, ma
proprio niente, è come te, Margherita».
Dopo il successo di Non volare via, a lungo in classifica in Italia tra i libri più venduti, Sara Rattaro
torna con un romanzo potente e intenso che sa come avvicinarsi al cuore di tutti noi. La storia di
quell'istante in cui non importa più cosa è giusto o cosa è sbagliato. La storia di un padre
coraggioso e di una ragazza speciale. La storia di un amore che non conosce né tempo né
ostacoli. Perché a volte l'unica cosa che conta è lottare per quello che si ama veramente.
Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano
di Andrea Camilleri – Sellerio editore - € 14,00
Il pronostico era sin troppo facile: già a ottobre, quando questo libro era ancora in stampa, si
pensava che sarebbe stato un sicuro best seller della stagione fredda. Le otto indagini si svolgono
negli anni Ottanta: Montalbano è già commissario e si comporta con più spavalderia rispetto
all'uomo maturo dei romanzi cui siamo abituati. Si tratta del quinto (!) libro di Camilleri pubblicato
nell'arco del 2014.
Il dio del deserto
di Wilbur Smith – Longanesi - € 19,90
Wilbur Smith ha alle spalle 81 primavere e 123 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Adesso
torna in libreria con Il dio del deserto, quinto episodio della saga di avventure ambientata
nell'antichità. La serie era stata avviata ventuno anni fa con Il dio del fiume (Longanesi). Il
protagonista è sempre Taita, sapiente al servizio del faraoni, ora alle prese con l'invasione degli
Hyksos. Per trovare nuovi alleati contro quei nemici, il saggio parte per un viaggio che lo porterà
prima a Babilonia, in Fenicia e infine nella Creta di Minosse.
§§§§§§§§§§
Ricordi …
ARRIVEDERCI AL PROSSIMO NUMERO
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n° 4 Dicembre 2014